Il progetto per vivere insieme

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21:39 Shizuka:
  [Vie del mercato] E' sera, anche in quelli di Kiri pare che la luna faccia capolino, senza nuvole che la disturbino. La temperatura estiva le ha concesso di uscire con degli shorts di jeans strappati in più punti, una magliettina nera scollata sia frontalmente che posteriormente, lasciando intravedere il tatuaggio che ha sulla schiena, quella farfalla imponente e colorata d'oro e blu. Ai piedi un paio di scarpe nere con la para alta a proteggere la caviglia, occhi adornati da matita nera, eyeliner e mascara. I gioielli tutti al loro posto, lacollana con il pendente a farfalla, gli orecchini sui lobi, due per lato, il piercing sopra l'orecchio sinistro e anche quello alla lingua. I capelli rossi sono raccolti in due codine alte, una per lato fissate con quei fermagli che i genitori le hanno regalato per la promozione a chuunin, sulle spalle il solito zainetto nero, che questa volta contiene oltre che chiavi portafogli e cellulare, anche dei tonici di recupero sia di per il Chakra che per la salute. In fondo quella sera i due fidanzatini hanno deciso di dirigersi in quella zona non troppo sicura del villaggio, o meglio il Sumi ha scelto di andare da quella parte, lei ha semplicemente deciso di assecondarlo. Con la coppia si muove anche Kimi, la farfalla di sangue Doku che non la abbandona se non durante il turno in ospedale. << Mio senti che ci facciamo qui? >> Se voleva uscire e avere un poco di intimità ci sarebbero stati altri mille posti, quella zona riporta alla mente l'ennesimo trauma del bianco, ma forse è proprio quello il motivo della loro passeggiata, affrontare nuovamente qualcosa di passato. [Chakra ON]

21:43 Kan:
  [Mercato] In quel preciso luogo è avvenuto il cambiamento capace di segnarlo per sempre, un cambiamento definitivo e le immagini si susseguono nella geniale mente del Sumi. Le chimere distruggono il cancello, entrano in Kiri portando morte e distruzione, mostrando tutta la loro potenza. Testimone di ciò, il chunin ha assunto consapevolezza di quanto sia in realtà piccolo e debole se messo a confronto con i pericoli esterni; ha paura, per la prima volta in vita sua ha provato la paura e tutt'ora essa avvolge l'esistenza del bianco senza lasciarlo neanche un momento. Sono passati mesi da quel giorno, mesi in cui è andato avanti, è cresciuto, mesi in cui ha visto Shizuka piangere ogni qual volta si procura una ferita, pronta a cazziarlo. Essi sono il frutto di una mera conseguenza ed il chunin lo sa benissimo ed è per questo che ha chiesto alla Kokketsu di uscire con lui senza fornirle alcun tipo di spiegazione, restando all'oscuro di tutto. Il vestiario che porta con se è totalmente rinnovato, composto da un singolo paio di neri pantaloni sulle leve inferiori di un blu notte, aderenti in zona cosce andando a restringersi man mano che si avvicina ai calzari; quest'ultimi risultano esser semplici, neri, privi di forme particolari. Il busto è ricoperto da una camicia color del latto a lunghe maniche, sbottonata nella zona del collo ed un piccolo gilet del medesimo colore dei pantaloni. Rossa cravatta intorno al collo discende lungo il busto per poi finire con una giacca, sempre di quel blu notte, a ricoprire il tutto, maniche lunghe, polsini arrotolati ed abbottonati con svariate linee bianche dando un pizzico di colore in più al contesto. Chioma bianca totalmente stravolta dal recente taglio, decisamente più corta sui lati le cui ciocche giungono al di sopra delle orecchie; medesime ciocche coprono parzialmente la fronte mentre sul di dietro ricadono sul collo senza mai superarlo. Sull'orecchio sinistro un orecchino dal color blu, rappresentante del legame con la Kokketsu mentre sul lato destro della vita il portaoggetti contenente fuda ed inchiostri speciali del clan per permettere lui di creare meraviglie. L'istinto guida la mano destra del Sumi a cercare quella della compagna, a stringerla, prenderla tra le dita non appena la voce dell'Unica riporta in lui serenità d'animo <Qui è dove io sono definitivamente cambiato, è il luogo in cui ho visto in faccia la morte> spiega brevemente <E mi sono ritrovato a pensare, riflettere. Stiamo portando avanti tanti obiettivi da realizzare e questo ci sta sacrificando, stiamo sacrificando noi> arresta il verbo non volendo proseguire, non ancora. [C ON]

21:52 Shizuka:
  [Vie del mercato] Lui la ricerca, lei risponde. Le dita dei due si intrecciano senza alcuna fatica, come se naturalmente siano portate a quel movimento. La risposta che ottiene è in parte quella che si aspettava ma non totalmente. Infatti quel prologo breve che le concede si riflette solamente in una frase che lei trova poco sensata. L'incedere della rossa dai codini e la francetta si arresta. Se lui avesse proseguito lei avrebbe stretto la sua mano, per impedirgli di proseguire oltre e per non lasciarlo andare. << Stiamo facendo tante cose è vero. Ma nemmeno per un istante ho pensato di sacrificare noi. >> La voce è abbastanza dura, velata di quella testardaggine che la contraddistringue, forse l'aver parlato molto di Yasuhiko con Kore l'ha portata inevitabilmente a ripensare alle selte del moro, di lasciarla perchè troppo impegnato con il resto. Lei non avrebbe mai fatto una scelta simile, mai e poi mai avrebbe anteposto qualche cosa allo stare con il Sumi. << Stiamo lavorando insieme per noi. Per quello che vogliamo sia il nostro futuro no? >> Domanda a mezza voce, come se in qualche modo avesse paura che il punto di vista altrui fosse diverso. L'inquietudine che si sta lentamente facendo largo nell'animo della nanerottola si riflette pardossalmente sulla farfalla di sangue, che andrebbe nervosamente a volare attorno alla coppia che dovrebbe aver arrestato il proprio incedere. Evidentemente quell'esserino è rimasto così a lungo a contatto con la Kokketsu che ora ne percepisce anche l'umore, interpretandolo con i propri modi. [Chakra ON]

22:10 Kan:
  [Mercato] La consapevolezza di star intraprendendo un sentiero difficile è presente, quelle parole non vengono dette a caso ma con un fine ben preciso. Estremo è il fraintendimento, capisce lo stato d'animo della piccola quando la stretta intorno alle dita s'intensifica ed il passo viene interrotto. Fermi sul posto, le dorate ricercando ossessivamente le azzurre dell'Unica, ha bisogno di perdersi nei suoi occhi, di immergersi in quel mare blu di cui è tanto innamorato <Neanche io l'ho mai pensato, per me sei la persona più importante di questo mondo, lo sai, sai che per te scalerei il cielo stesso> non vi è dubbio in simili parole, non vi è incertezza ma soltanto un dato di fatto ripetuto così tante volte da esser divenuto un vero e proprio mantra. Deglutisce, inghiotte mentre la paura si fa strada, veloce l'occhiata lanciata alle proprie spalle, le chimere possono aggirarsi ancora per quei luoghi, possono entrare nuovamente ed attaccarli; il respiro diviene lievemente più affannato, i flashback del vietnam ritornano prepotenti mentre rivive la scena di se sotto il gorilla. Un mostro pronto ad ucciderlo, renderlo un pezzettino di carne insignificante <Si Mia, ci stiamo lavorando ma voglio che quel futuro cominci perchè stiamo rischiando tanto, rischiamo ogni giorno e...> sbuffa, sorride, combatte con le strane sensazioni dentro di se, combatte per scacciare la paura, richiudere le ferite quasi del tutto riaperte. Sta per cominciare nuovamente a parlare quando la farfalla prende a volteggiare convulsamente intorno ad entrambi; inarca il destro sopracciglio confuso prima di scuotere il capo, non è quello l'importante <Non voglio più svegliarmi la mattina e guardare un muro, non voglio più alzarmi e doverti dire ciao tramite un messaggio> almeno quelle volte in cui ella dorme dai genitori <Ne voglio chiamarti per vederti o far incastrare gli impegni> tutto verte in un'unica direzione nella mente del ragazzo ma, per la rossa, è lo stesso? Chi lo sa. Prende un profondo respiro, visibilmente agitato, il muscolo cardiaco batte in maniera più veloce, con prepotenza si scaglia contro il petto provocando in lui un atroce dolore. Le mani sudano, il corpo è accaldato <Vieni a vivere con me, Mia, per sempre> svela, infine, le sue vere intenzioni in merito al discorso iniziato poco prima. Non desidera lasciarla ma portare il rapporto su un nuovo livello. [C On]

22:25 Shizuka:
  [Vie del mercato] Insomma allora qual'è il problema? Non ci arriva la mente della ragazzina, stringe quella mano in maniera decisa, come se potesse scivolare via da un momento all'altro. << Lo so e probabilmente non te lo lascerei fare. >> Un sorriso sul quel visino, decisa a proteggerlo da qualsiasi cosa perfino dalle follie che compierebbe per amore. Però qualcosa cambia, lui sembra innervosirsi, agitarsi, il respiro si fa più pesante. Istintivamente muove quei pochi passi che la separano dallo stargli a pochi centimetri: << Mio che c'è? >> Fa appena in tempo a sussurrare quelle parole prima che quel fiume fuoriesca dalle labbra maschili: un misto di paura e tensione accumulata che lo portano a voler bruciare le tappe. Kimi li interrompe, lasciando la Kokketsu confusa, in attesa di qualcosa che spieghi un po' meglio quello che intenda. Cosa che non tarda ad arrivare e più il Sumi parla più le guance della ragazzina iniziano a diventare violacee. Quella faccia da volpe della biondina lo sapeva! Non è possibile che le stia davvero chiedendo di sposarsi, è presto, è esagerato e poi dovrebbero scegliere dove stabilirsi. Lui è nervoso e lei uguale, Kimi sembra sempre più agitata finchè le ultime parole non vengono proferite. Il cuore si blocca un istante, il cervello pure, la farfalla anche poggiandosi sulla coda destra della rossa. La manina che prima stringeva in maniera ossessiva quella del ragazzo ora molla in parte la presa, senza scivolare via ma come se fosse così sconvolta da quella proposta da perdere il contatto con la realtà. Il silenzio totale è la risposta che il povero albino si ritrova a fronteggiare, quel silenzio che chiaramente simboleggia i cricetini nella mente di Shizuka in totale panico. Poi lentamente quelle labbra si schiudono, ma la voce non collabora, non al primo tentativo. Gli occhi azzurri ricercano le dorate, non sembrano voler fuggire ma sembrano alla ricerca di certezze. << Dove? >> Ma che cavolo di risposta sarebbe? Dovevi dire si oppure no! Che cavolo stanno facendo i criceti in quella testa? Possibile che l'unica cosa veramente importante sia quella? [Chakra ON]

22:52 Kan:
  [Mercato] Sa cosa può fare o non può fare, sa cosa Shizuka gli impedirebbe di compiere ma non gli interessa, per lei farebbe di tutto, ogni cosa possibile ed immaginabile la donerebbe alla piccola Kokketsu. Inspira ed espira, sorride divertito <Lo so> ammette con un filo di voce prima di iniziare quel lungo discorso. La preoccupazione di lei aumenta, si accrescere e lo sente da quella vicinanza risicata e poi il nulla; la dichiarazione avviene, la proposta anche così come il desiderio del Sumi di vivere con lei, di convivere con colei capace di far breccia in quel cuore duro come la pietra, in quella testa talmente bacata da essere necessaria una ragazzina per farlo riprendere. Il Kan di più di un anno prima non esiste definitivamente più, il ragazzo dedito al divertimento è oramai morto; qualcuno di nuovo si affaccia dinanzi a lei ed ha scelto quel posto in maniera simbolica, un luogo perfetto per segnare un passaggio a qualcosa di definitivo. Il silenzio avvolge entrambi, le parole di lei muoiono ed il chunin si zittisce a propria volta senza pronunziare più nulla permanendo in attesa di un possibile riscontro da parte di lei. Per lunghi momenti niente sovviene ed il nervoso si accresce; cosa dire? Cosa fare? Ha sbagliato? Sta correndo troppo oppure lei non lo desidera? Vuole la loro vita così com'è ancora per un po'? Necessita di saperlo eppure, l'unica parola che ne esce è quel dove capace di spiazzare chiunque. Schiude le labbra, non sa bene cosa dire o come replicare ma di sicuro deve farlo, mostrarsi più risoluto e deciso. Estende le labbra in un sorriso, le dorate totalmente innamorate e perse ricercando quelle di lei intensamente <Dove vogliamo amore mio> forse la risposta più saggia e giusta <Possiamo andare dove vogliamo, dove ci sentiamo più a nostro agio, dove possiamo stare insieme> il punto più importante mentre cerca di prendere anche l'altra mano di lei, stringere entrambe <Ci sto pensando da tanto tempo e più ci penso, più lo desidero con tutto me stesso> deglutisce <Non ho mai trovato il coraggio di dirtelo eppure, eccomi qui> ovviamente non fa menzione di Yuki e delle sue stramberie, prese in dovuta considerazione <Tu...lo vuoi? Lo vorresti?> il dubbio si insinua in lui adesso, quel silenzio continua non fa bene ed i dubbi in un momento simile peggiorano soltanto la situazione. [C On]

23:06 Shizuka:
  [Vie del mercato] L'ironia del momento viene disintegrata in un istante e l'indecisione della rossa nel parlare non fa altro che rendere il tutto più nervoso, meno chiaro. I dubbi si insinuano nella mente del bianco che tuttavia trova modo di rispondere nell'unico modo corretto. Ovunque. A lui non importa dove, l'importante è insieme e questa cosa fa si che i cricetini nella testa si rimettano in moto. Ora può immaginarsi di restare nel quartiere dei Clan a Kusa, con lui, in una casa magari non troppo distante dai suoi. La protezione del sangue nero estesa da tutti i membri del Clan sul Sumi. Non riesce a immaginare una posizione migliore per l'altro, tra quelle case non dovrebbero preoccuparsi nemmeno di Kyosei, non di Nina. Nessuno potrebbe più permettersi di avvicinarsi a quella zona e se convincesse anche Rasetsu a spostarsi lì sarebbe perfetto. Sembra tutto perfetto, ma lei non è l'Arufa, e sa per certo che una relazione deve essere ritenuta stabile per essere accettata all'interno del Dojo, inoltre Kan non è un consanguineo quindi diventerebbe un ulteriore problema accettarlo senza un vincolo matrimoniale. Tutti questi pensieri si palesano sul faccino della rossa che dapprima si distende, sorride persino, come se fosse arrivata a un qualcosa di fantastico, per poi rabbuiarsi, rinchiudersi in se stessa un minimo pensando a tutti i problemi che potrebbero sorgere con una convivenza senza legami. Quel silenzio che perdura lascia modo a lui di esprimere in pieno i propri sentimenti, la propria convinzione. Una domanda infine giunge, più diretta, così che ella non possa scappare. << Io... >> Andare via da casa? Dalla compagnia di suo padre e sua madre? In fondo non si sta lentamente distaccando passando tutte quelle sere fuori a dormire? Loro non sparirebbero resterebbero lì per lei. Le guance si tingono nuovamente di viola, arrossisce per così dire: << Penso che mi piacerebbe. >> Lo guarda in quegli occhi dorati, nonostante l'imbarazzo totalizzante. << Devo chiedere a mamma di aiutarmi a convincere l'Arufa a farci stare nel quartiere anche se non c'è niente di ufficiale. >> Il problema principale è quello ora nella testolina rossa, farlo entrare. [Chakra ON]

23:23 Kan:
  [Mercato] La domanda più diretta possibile viene fatta, da quella non si scappa di certo ed il Sumi ha estremo bisogno di sapere e conoscere le intenzioni della piccola, vuol comprendere se il proprio dire l'ha turbata, allontanata da se o semplicemente ha portato una qual sorta di felicità in lei. Per mesi hanno parlato di uscire dal villaggio, di combattere quello e quell'altro senza prendere in considerazione che tutto possa finire da un momento all'altro. Lui può finire, morire ma perchè non lei? Ella è decisamente più forte, potente e geniale del Sumi nonostante tutto e ciò la rende una vittima meno probabile. L'attesa è estremamente snervante, quel silenzio non fa altro che peggiorare le cose, la risposta non sovviene, non subito ma lo sprazzo di un sorriso, quello si è capace di aiutare. Nota il di lei visino totalmente viola, impregnato di imbarazzo, in grado di donare tenerezza in una maniera quasi illegale. Attende pazientemente senza metterla fretta, lasciandole tutto il tempo necessario per rispondere o per reagire, insomma, qualcosa che sblocchi quella situazione di stallo. Passano i secondi, il battito del muscolo cardiaco accelera sensibilmente, per la prima volta il Sumi inizia a sudare, dalle tempie colano delle gocce, caldo ed agitazione non fanno bene ma l'innata sicurezza di cui si vanta vacilla. Il segno del cambiamento è visibile anche in questo, un segno palese, presente solo a chi lo conosce veramente bene in ogni più piccola sfaccettatura. Umetta le labbra strofinandole tra loro, le strofina appena così da ammorbidirle un pizzico e poi ecco, al risposta sopraggiunge. A lei piacerebbe. L'ha detto distruggendo il peso sul petto, sullo stomaco, distruggendo quell'ansia crescente. Sospira libera, sorride felice, ride felice <Mi stavo preoccupando> l'ammette senza troppi problemi ma è una felicità che dura poco la quale lascia spazio alla perplessità. Non ha mai preso in considerazione di andare a vivere in uno dei due clan, forse perchè ci sono troppe burocrazie o forse per i legami, da parte sua, non così solidi <L'arufa? Vuoi che andiamo a vivere nel quartiere Kokketsu? Non mi accetteranno mai, neanche fra un milione di anni. Le regole dei clan sono ferree> non smonta nulla, solo pura logica. [C oN]

23:43 Shizuka:
  [Vie del mercato] Ci ha messo veramente una vita concedergli quella risposta, lo ha fatto impensierire parecchio, vacillare nelle proprie certezze come solo lei è in grado di fare. In fondo è più di un anno che mina costantemente a queste no? Destabilizzando il Sumi tanto da farlo innamorare di quella nanerottola. Lui ammette senza grossi problemi che si stava preoccupando e quegli occhi grandi e blu si volgono al viso altrui, stupiti, esterrefatti: << Temevi che non volessi stare con te? >> Il tono è quasi confuso, sembra che quell'ipotesi non fosse nemmeno sfiorata dal cervellino della rossa. Poi però ci si muove nella concretizzazione dell'avvenimento, e la pragmaticità femminile coglie di nuovo in fallo il ragazzo. << Certo che voglio stare nel quartiere Kokketsu, è la mia famiglia! >> La risposta è così spontanea e diretta che farebbe impallidire quasi Rasetsu. Quella è la sua casa, il suo ambiente, il suo mondo. Il sangue è tutto, per ogni membro del clan un parente è come un'estensione del proprio corpo, non può allontanarsi troppo. Senza considerare il desiderio di diventare lei, in un futuro, l'arufa a sua volta. Lui però sagacemente mette direttamente in tavola il vero problema, l'accettazione di un esterno all'interno di una famiglia diversa. << Lo so... Fanno pochissime eccezioni in merito e non per due fidanzatini. C'è qualche coppia mista ma sono poche e sposate... >> L'ha detto ad alta voce, quella Sabaku le ha messo in testa la storia del matrimonio e ora lei l'ha tirata in ballo davanti a lui. Inutile dire che il colore si accentui sulle guanciotte morbidose. << Sarebbe il posto più sicuro del mondo! Se tu entrassi a far parte ufficialmente del Clan in quanto mio compagno tutta la famiglia ti proteggerebbe! Nessuna stupida gang potrebbe infastidirti! Nessuno oserebbe mettersi contro i demoni di Kagegakure! >> Quello è un altro punto molto importante. La sicurezza di lui. Il tono di voce con cui si esprime è molto concitato, si vede che ci tiene particolarmente, che crede in quanto sta dicendo. [Chakra ON]

09:55 Kan:
  [Mercato] La preoccupazione porta a mille pippe mentali, una più brutta dell'altra arrivando a pensare agli scenari più terribili, persino all'essere lasciato, si, ci ha realmente pensato un singolo momento prima di scacciare una tale idiozia dalla testa come un veleno viene estirpato dal corpo. Non possono dividersi, il loro legame è indissolubile sotto ogni punto di vista. Dorate incastonate negli azzurri, prende qualche attimo di tempo prima di replicare, il giusto per mettere in ordine i vari pensieri <Temevo dicessi di no> la risposta più sincera e diretta, sentire un no avrebbe distrutto ogni possibilità portando il Sumi a comprendere come comportarsi in quell'occasione. Deglutisce mentre ella espone le sue soluzioni, voler vivere nel quartiere Kokketsu insieme alla famiglia, insieme a tutti quanti loro. Non ha mai pensato ad un simile scenario, immaginando sempre una vita al di fuori di tutto e tutti, loro due soli contro il mondo intero. Mugugna pensieroso chinando il capo qualche momento, i problemi legati a ciò son tanti, forse troppi per poter essere risolti. I clan hanno politiche severe, nessuno esterno è accettato salvo per il matrimonio ma succede in casi più unici che rari e non sempre vengon visti di buon occhio <Se glielo chiedessimo, ho paura ci verrebbe detto di no e nel lato più ottimistico, credo di metterebbe alla prova pesantemente> ovvero ridurlo così allo stremo da portarlo a dire di no per evitare tutto quello. Qualche attimo di silenzio quando realizza, ella ha parlato di matrimonio, di essere sposati per accedere al clan <Sposati...vuoi sposarti?> entrambe le sopracciglia son sollevate, un'idea balenata così dal nulla e la voce di Yuki riecheggia nella di lui mente. Guarda la piccolina dall'alto verso il basso, la scruta alla ricerca di reazioni, di movenze particolari <Non dico che non ci ho mai pensato ma, siamo giovani?> troppo per un passo del genere, bruciare le tappe in tal modo è deleterio per entrambi, lo sanno benissimo. Il cuore si scioglie nuovamente nel vederle il visino colorato, arrossato <E' uno scenario difficile da realizzare Mia, dovrebbero prima accettarmi e vedermi come uno di loro e non so quanto siano propensi. Tolta te, non ho niente in comune con i Kokketsu> sospira in maniera pesante, quasi perentoria, decisamente sconsolato. [C On]

10:19 Shizuka:
  [Vie del mercato] Aveva paura che lei rispondesse in maniera negativa. Chissà per quale assurda ragione, forse perchè la vede molto attaccata ai suoi genitori? Forse perchè la vede ancora come una bambina? Ritiene che non sia pronta per quella convivenza? E allora perchè proporla ugualmente? << Sto progettando di fare qualcosa di assurdo come uscire dalle mura per te e pensi che io non voglia stare con te ogn giorno della mia vita? >> La domanda sorge spontanea, quasi offesa, irrazionale il timore altrui, non comprensibile il dubbio che si è ivi insinuato ma in effetti, sono poche le persone che sono rimaste con il Sumi per sempre al momento. << Tu sei mio e io tua. Questa condizione cambierà solo ed esclusivamente se tu deciderai altrimenti. >> Il visino è imbronciato, quasi fosse veramente offesa. Però poi sovvengono il resto dei problemi, l'opposizione di far entrare uno sconosciuto all'interno del territorio del Clan in maniera stabile. Lui ha ragione, verrebbero messi alla prova in maniera pesante, cosa che lei non teme, anzi in qualche modo ricerca. Vuole dimostrare al suo stesso sangue di essere fiera di ciò che è e di voler portare prosperità alla famiglia, non distruggerla. << Hai ragione, non è giusto che tu venga messo alla prova. Sono io che devo dimostrargli che sono in grado di scegliere con attenzione. Questa cosa potrebbe portare in realtà ad alleanze anche politiche. >> Vero, unire due Clan anche con qualcosa di legale, proteggersi gli uni con gli altri, alleati totali, Sumi e Kokketsu. Poi però è lei a parlare di matrimonio, probabilmente per colpa della Sabaku e la reazione di lui la prende in contropiede. Distoglie lo sguardo, diventa tutto un fuoco su quel faccino, livello di imbarazzo over nine thousand! << No! Cioè sì... Però era per dire! Cioè quello è un legame legale no? Poi ovvio che siamo giovani... Anche se papà e mamma si sono sposati alla loro maggiore età praticamente... Ma erano altri tempi... >> Non lo guarda più, è indubbio che la cosa le piacerebbe, ma non si sente decisamente pronta a essere una moglie, non è ancora un'adulta praticamente e vuole fare la donna di casa? << Tu conosci anche Rasetsu! E in ogni caso tu sei la persona che amo! Non è necessario vederti come un Kokketsu non lo sei! >> Lo sguardo che era tornato in quello dorato viene distolto ancora, la testolina scossa violentemente a destra e manca. << Tu non vuoi diventarlo vero? >> Sa che lui è fiero di essere quello che è, infettarlo, è un'altra opzione, ma pericolosa e che la rossa non vuole vagliare se non come ultima spiaggia. E con ultima si intende dopo aver fallito nel diventare Arufa. [Chakra ON]

10:40 Kan:
  [Mercato] Mugugna silenzioso e pensieroso per via di quella mole di pensieri che vorrebbe scacciare ed allontanare, pensieri che la Kokketsu prende per poi rinfacciarli uno dopo l'altro <In realtà pensavo dicessi che è troppo presto per un simile passo, ecco> non menzionando l'ipotesi peggiore in quanto, come detto, risulta tanto assurda da non esser vagliata neanche per un singolo istante, troppo estrema <Allora non cambierà prima del tuo invecchiamento> e per un Kokketsu equivale a dire mai. Parole non dette per puro caso ma ben pensate per poter tranquillizzare la piccola; sorride nel vedere il musetto imbronciato, ella ha la capacità di apparire dolce in qualunque caso, tenera anche nei momenti di arrabbiatura o di offesa. Stringe lievemente più forte le ditina di lei, il viso si avvicina ricercando un piccolo bacio, veloce ma sentito, il tutto per poterla calmare, mettere a proprio agio. Umetta le labbra strofinandole tra loro, ammorbidisce quella zona inspira ed espirano quando i problemi realmente esistenti, per una tale decisione, vengono menzionati ed esplorati uno ad uno <Un'alleanza tra il clan più sconosciuto di Konoha ed il più famoso di Kusa? Non so, i Sumi non hanno fatto nulla e nessuno, politicamente parlando, li desidera come alleati> insomma, troppo nell'ombra per poter essere considerati <Però no, non solo tu verresti messa alla prova. Così come tu devi dimostrare di saper scegliere, allo stesso modo io devo dimostrare di non essere un pericolo o qualcosa del genere> una prova per entrambi risulta necessaria per un simile passo, non possono scappare. Parlare di matrimonio è semplice complicato quando si è giovane, vagliare quella possibilità così remota imbarazza entrambi, in particolare la chunin il cui viso esplode in un fuoco, diviene rossa, un peperone appena coltivato strappato dal terreno, fresco. Se la ride il Sumi, ride di gusto ad una simile scena, solo per aver messo in mezzo il più grande evento religioso della storia <Abbiamo tempo per quello, lo voglio ma non ho fretta> meglio godersi la vita da fidanzati piuttosto che ambire già al matrimonio divenendo legalmente una coppia <Non so quanto conoscere Rasetsu sia un pregio, sai?> l'immondezzaio umano non è il massimo metro di paragone. Riflette su quanto proferito ed alla domanda, quel quesito lo blocca. Non sente quel desiderio da molto, molto tempo; l'innamoramento verso Shizuka ha completamente cambiato i piano, il desiderio di avere il sangue nero per divenire immortale è svanito nell'etere volendo ricercare un'altra via per l'eterna giovinezza eppure ella riporta alla mente il passato, un vecchio Kan oramai estinto <No, non rinuncerei alla mia discendenza Sumi ma, se fosse l'ultima spiaggia per star con te...allora...> lo farebbe, senza se e senza ma rinunciando al proprio sangue, abbracciando l'altrui, divenendo un Kokketsu. [C On]

10:57 Shizuka:
  [Vie del mercato] Le dita le vengono strette, viene rassicurata, lei non invecchierà mai, grazie a quel sangue che le scorre nelle vene. Si sono scelti e non hanno la minima intenzione di retrocedere, nonostante tutto quello che possa accadere. Lui le ruba un bacio delicato, appena sfiorate le labbra che già si distanziano ma questo la fa sciogliere un poco, addolcire quel visino corrucciato. << E se non fosse sconosciuto? Se tu provassi a cambiare questa cosa? >> Lei vuole diventare la testa del proprio clan, perchè lui no? Sarebbe poi ancora più complicata la convivenza ma potrebbe comunque diventare qualcuno di molto influente, qualcuno che possa prendere decisioni e che comunque dimostri la validità di una famiglia rimasta nell'ombra ma con tutte le carte in regola per mostrarsi protagonista. << Io non ho paura di dimostrare niente a nessuno! Chiederò qual è la procedura per arrivare all'accettazione. Sorpasserò ogni prova che mi porranno davanti! Mi sto anche allenando per imparare a utilizzare i Genjutsu! >> Non glielo aveva ancora detto, ma sta facendo il possibile per diventare l'emblema del Kokketsu. Lascia decadere completamente l'argomento matrimonio, non è qualcosa che possa avvenire a breve, è qualcosa a cui dovranno ricorrere solo quando si sentiranno in grado di gestirlo. << Per quanto Rasetsu sia...va beh, sia quel che sia! E' attualmente il membro più anziano del Clan. >> Vero, lui ha conosciuto Yukio, lui c'era quando il capostipite ha mietuto vittime. Per quanto sembri un pazzo alcolizzato alla fine è uno degli eredi del sangue nero più anziani. Ma poi si arriva a quel limite estremo, quel picco massimo, l'eccesso per ottenere quella convivenza in campo familiare. << Non lo è. Per ora posso venire a stare da te... mentre cerchiamo di capire come tu possa venire accettato. Io posso sempre tornare dai miei quando ne ho la necessità o se devo svolgere qualcosa per il Clan. Sarà un'altro progetto che si aggiunge a tutti quelli che abbiamo ma almeno torneremo sempre nello stesso posto una volta finito no? >> Si insomma, se il suo scopo era passare molto più tempo con la rossa, questa cosa potrebbe invece essere deleteria, però è chiaro come lei non possa e non voglia rinunciare alle sue origini, alle quali è molto attaccata. [Chakra ON]

11:14 Kan:
  [Mercato] L'ennesima pulce nell'orecchio vien messa, divenire qualcuno, portare il clan Sumi su vette inesplorate ed esserne l'artefice ma come? Ha sempre ricercato la libertà, lontano dai problemi politici, negato a comandare chiunque. Non ha mai ambito a nulla di ciò se non a fare ciò che desidera eppure, adesso, Shizuka l'ha messo difronte ad un bivio <Come? Non è qualcosa che accade dall'oggi al domani, ci vogliono anni per una cosa del genere o devo fare qualcosa di grosso> inspira ed espira ritrovando svariate falle in quel piano <E poi sai come sono fatto, non sono portato per comandare o per essere immischiato in faccende importanti se non quando è strettamente necessario. Non sono un leader ne ho le caratteristiche del capo clan> insomma, piccoli dettagli non troppo insignificanti a cui a deve badare. L'unica soluzione è fare qualcosa di grosso e di importante per portare sulla bocca di tutti il nome del clan. Molto diverso da Shizuka sotto questo aspetto, estremamente al contrario rispetto a lei. Continuano a parlare del clan, di come convincerlo <La mia accettazione, non la tua> l'esterno è lui, non lei, restando poi sorpreso dalla notizia sul genjutsu, totalmente improvvisa <Sul serio? Anche il genjutsu?> preso in contropiede <Di questo passo mi lascerai indietro> mugugna borbottando, chiaro come ella stia facendo grandi passi nella sua vita mentre lui è ancora al ninjutsu non riuscendo ad andare oltre, limitato in quello, da un potere oramai stantio in lui. Si, può imparare nuove tecniche eppure la forza e le abilità restano quelle <Sarà anche il membro più vecchio ma come viene visto dal clan? Devi capire questo e se ha qualche tipo influenza. Ciò non toglie che se chiediamo aiuto a lui, vorrà qualcosa in cambio, come sempre> non da lei ma dal Chunin ovviamente, perchè se può far lo stronzo non perde tempo. Deglutisce, inghiotte grumi interi di saliva lasciandole andare le manine, camminando sul posto con la mente in preda a mille pensieri, uno più pesante dell'altro <Lasciamo le cose come stanno per adesso e pensiamo ad un modo per convincere i Kokketsu. E' più di anno che viviamo in questo modo, aspettare un altro po' non ci ucciderà, renderà solo più bello il momento> si insomma, si procede per gradi senza ribaltare improvvisamente lo status quo ma è chiaro come un vaso di pandora sia stato aperto, gli obiettivi moltiplicati e varie strade mostrate. [C On]

11:28 Shizuka:
  [Vie del mercato] Le manine della rossa si poggiano sulle guance altrui che cerca motivi e giustificazioni per scappare, di nuovo dove meglio crede. << Non serve essere un leader. Anche perchè poi non potresti più venire a stare con i Kokketsu ti sembra? >> La testolina si muove sul lato sinistro, un sorriso dolce le si stampa sul viso. << Non ti sto chiedendo di diventare quello che non sei. Penso solo che potresti portare quell'idea all'interno del Dojo. E potresti fare in modo di venire annoverato fra i migliori anche dalla tua stessa stirpe, tutto lì. >> Molto più semplice di quanto potrebbe sembrare forse, semplicemente dimostrare di avere ottime capacità nel proprio ambito e con la sua abilità non avrà problemi nel dimostrare ciò. << La nostra Mio. Siamo insieme, non siamo io e tu, siamo noi! >> Questo deve essere chiaro, lei non verrà mai disconosciuta dal suo stesso sangue perchè ha scelto un Sumi e non un Kokketsu, ma se vogliono far parte di qualcosa insieme è un problema di coppia. Le manine scivolano di nuovo lontano dal fisico altrui, mentre rivela altre informazioni, lui di nuovo che si sente lasciato indietro. << E' nel mio DNA. Me lo ha detto Rasetsu. Sto solo cercando di diventare un perfetto esempio di Kokketsu, nulla di più. >> Sempre alla ricerca del miglioramento, sempre disposta a fare di più per quel sangue nero che le scorre nelle vene e che la coinvolge più di quanto sembri. << Noi non chiederemo niente a Rasetsu, è semplicemente una persona in più che può garantire per te, qualora risultasse necessario. O che può controllarti. >> Insomma i due punti di vista. Non sta a spiegare di come il nome di Rasetsu al momento stia in una lapide sul cimitero, e di come lei stia ancora cercando di convincerlo a tornare fra le porte sicure del Clan. Poi però è lo stesso bianco a fare un passo indietro, come se il desiderio che ha di passare il resto del tempo insieme venisse accantonato per farlo nel modo migliore e più definitivo possibile. Lei cercherebbe nuovamente di fermarlo, la destra che cercherebbe di bloccare il di lui incedere, toccare l'altro, avvicinarsi alla ricerca di un bacio passionale, mentre si alza sulle punte dei piedi per raggiungerlo. << Ti amo. Farò il possibile per raggiungere quelo che vogliamo. >> Una promessa l'ennesima fatta a quel ragazzino che le risultava tanto antipatico all'inizio e che lentamente si è trasformato in un piccolo ometto del quale non riesce più a fare a meno. [Chakra ON]

10:43 Kan:
  [Mercato] Come sempre, la piccola nanerottola ha perfettamente ragione, non è un leader e probabilmente non lo sarebbe mai stato. Chiunque lo conosca un minimo è a conoscenza di una simile non qualità, ciò significa cercare altre strade <Già, in quel caso saremmo costretti a fare un scelta ed in entrambi i casi, non sarebbe felice per nessuno dei due> le possibilità, poi, si rivelerebbero essere soltanto due, fatte di sacrifici per entrambi. Insomma, un simile scenario avrebbe segnato la fine della loro storia. Ode in silenzio il dire di lei, parlare al Dojo, con loro, con i Sumi, portare sul tavolo l'idea e divenire uno dei migliori; qualcosa di estremamente difficile, complicato sotto tantissimi aspetti. Convincere il capo clan ad un incontro con i Kokketsu, acconsentire ad una simile alleanza ma, soprattutto, consentire ad un Sumi di lasciare Konoha per Kusa <Per venire annoverato tra i migliori devo fare qualcosa di eclatante Mia> e l'idea è una sola <Se riuscissi nella mia impresa, se riuscissi ad impadronirmi del demone codato, tornerei al villaggio come un simbolo e non più come Kan. Darei ai Sumi il potere di sconfiggere le chimere, darei loro libertà di uscire e porterei onore e prosperità all'intero clan> un piano realmente difficile da compiere e completare. Ci vuole tempo, pazienza ma soprattutto devono iniziare ma ecco come il fattore demone cambia, adesso assoggettato ad un nuovo obiettivo più egoistico rispetto al precedente puramente libertino. Inspira ed espira, la testa scoppia, distruttiva tutta quella storia per la geniale mente del bianco; deve trovare un modo per far collidere tutto quanto senza rovinare niente <Si, la nostra bimba> in quel bimba non vi è un dispregiativo ma semplicemente un nomignolo affettivo verso l'unica della sua vita. Ella fa progressi, accresce la sua forza giorno dopo giorno, inevitabile il sorpasso prima o poi, nonchè ora lui sia più potente, anzi, si ritrova ad essere nettamente inferiore sempre, ogni volta <Tu sei già perfetta così> parole che non contano dette da lui vedendola come la perfezione scesa in terra, ben più di quanto non lo sia lui. Un passo indietro viene fatto, far le cose con calma e nel modo giusto non affrettando i tempi, non rovinando niente; gli costa parecchio tale gestione ed è forse il gesto o l'espressione, viene compreso e capito, tanto da esser bloccato, avvicinato nuovamente. Un bacio avanzato con passio e ricambiato dal bianco; occhi socchiusi lasciandosi andare, spingendo lievemente il viso, giocando con quelle labbra che tanto ama ed agogna ogni momento di ogni giorno <Farò lo stesso> sorride, felice di averla nella sua vita, felice di essere riuscito nell'unica impresa che conta <Sei tutto ciò che desidero e lotterò per questo> un ti amo ma detto in modo diverso. [C On]

10:59 Shizuka:
  [Vie del mercato] Quell'idea di essere annoverato fra i migliori diviene lentamente plausibile anche nella mente del bianco, ma si genera di nuovo quella necessità estrema di raggiungere il demone codato, cosa che a lei non è mai piaciuta. Il nasino viene arricciato, i cricetini in moto perchè qualcosa non le torna. << Perchè i Sumi concederebbero ai Kokketsu di custodire il loro Jinchuriki? >> Giusto, emblemi, simboli, potere. Perchè un Clan dovrebbe rinunciare a qualcosa che lo eleva su tutta Konoha concedendogli di restare non solo lontano del Dojo ma addirittura a casa d'altri? << Non sono sicura che con un demone sarebbe più semplice, a meno che tu non diventi una promessa di alleanza. Ma dovrai essere molto convincente con il tuo clan. >> La vede come qualcosa di assurdo, come in caso di poteri smisurati il tutto si complichi in maniera assoluta. Spesso i potenti non hanno poi tutta quella libertà di scelta. E poi si torna sempre a quell'aspetto, a quel maledetto punto, il dover uscire e confrontarsi col mondo esterno, non più forti di quanto non fossero prima. Concede che il problema sia da risolvere in due, accetta il suo miglioramento, il suo voler primeggiare come figura fra i Kokketsu, più di chiunque altro, lei che mira invece a gestire un clan nel migliore dei modi in un'ottica nuova, con la mentalità di una ninja di nuova generazione. Comunque quel distacco che verrebbe ricercato si interrompe, lei lo raggiunge, lo bacia in maniera passionale per poi, ancora una volta dichiararsi pronta a tutto per l'altro. E quelle parole vengono ricambiate, sono uniti, ora e per sempre come non mai. La rossa tornerebbe sulle punte andando a ricercare le labbra di lui di nuovo e ancora. << Ci sarà da lavorare un sacco. Dobbiamo sbloccare quella situazione all'Ochaya. Devo parlare con Furaya. >> Insomma bisogna procedere, devono liberare Matt dal legame con quel posto ed essere liberi di eliminare la minaccia interna. << Però stasera stiamo insieme ok? >> Si perchè non vuole pensare a risolvere ora le cose, alla Judai scriverà un messaggio domani. << Mi fermo a dormire da te? >> La domanda sembra innocente, ma è più che altro una richiesta, che sa già che le verrà accordata. [Chakra ON]

11:21 Kan:
  [Mercato] Già, perchè i Sumi dovrebbero concedere un simile potere ai Kokketsu, o meglio, permettere loro di custodirlo? La domanda è tanto complessa quanto semplice e la risposta giunge direttamente dalla chunin inconsapevolmente <E' proprio quello il punto, io devo essere una promessa di alleanza, devo essere più di quanto non sia ora. Non posso diventare capo clan ma posso diventare una forza portante e proteggere i Sumi tanto quanto i Kokketsu> si ferma qualche secondo <In più, i Sumi ambiscono alla libertà, io non appartengo a loro così come non appartengo a nessuno salvo a te, per mia scelta ed il dogma Sumi non mi priverebbe mai dello scopo della mia vita. Diventerò il più grande esponente del mio clan e devo farlo a modo mio> determinato, ecco perchè non gli avrebbero impedito di agire in tal maniera. Deciso a proseguire nella sua via, anche a costo di dover lottare contro l'intero clan per riportare alla mente i veri scopi dei Sumi e non soltanto mere parole. Accetta la situazione, accetta l'essere più forte di lei esattamente come la consapevolezza che la strada intrapresa non è pienamente accettata dalla Kokketsu, ritenuta troppo pericolosa ed ardua ma è la sua scelta, è la sua vita, la sua via. Bacio ricambiato con la medesima passione dopo le dichiarazioni scambiate e ancora, le labbra si incontrano per l'ennesima volta in un contatto prolungato sempre di più. Non desidera staccarsi ne porre fine a quel momento eppure devono <Anche l'Ochaya...> quasi dimenticatosi del locale a luci rosse ma esso rappresenta un problema non da poco da risolvere, da portare a termine, un altro dei propri obiettivi e forse l'unico caso in cui ascenderebbe al comando di qualcosa ma per puro diletto personale <Dobbiamo mettere su il piano per farla cadere, è tempo di agire> il tempo passato risulta troppo, non possono più indugiare in maniera alcuna. Dorate si illuminano alla di lei proposta, stare insieme, dormire insieme e per quanto possa sembrare innocente, non avrebbe mai risposto in maniera negativa <Si, me lo chiedi anche?> ovviamente non è nemmeno da chiedere, si ferma e basta perchè è ciò che entrambi desiderano <Andiamo allora, ci fermiamo prima da Ichiraku a prendere dei Takoyaki, che ne dici?> come prendere Shizuka per la gola, oramai la conosce e sa come renderla felice. Il braccio destro si alza posandosi al di sopra delle di lei spalle, adagiato lentamente per abbracciarla a se prima di incamminarsi verso Konoha e, di conseguenza, verso la dimora del Sumi. [END]

11:33 Shizuka:
  [Vie del mercato -> Konoha] Simbolo di alleanza, questo deve diventare e forse la libertà tanto decantata dal proprio clan li condurrà alla riuscita di un piano tanto articolato. I timori della rossa vengono in qualche modo calmati, in fondo opporsi a un demone è pericoloso in ogni senso, assecondarlo potrebbe portare a importanti vantaggi per tutti. Scambio di forza, di poteri e difesa, su questo deve basarsi la loro unione. << D'accordo. Spero che andrà come dici tu. >> Ancora dubbiosa ma si fida del bianco, ripone in lui le massime speranze. La tensione svanisce un poco per volta mentre si sfiorano, si lasciano andare a delle effusioni moderate. E' sempre lei che tira fuori il prossimo passo. un cammino che devono necessariamente compiere ancora una volta insieme. Lui sembra deciso tanto quanto lei nel procedere in quella direzione, anche per crescere, per migliorare e impratichirsi. Poi la proposta del restare insieme, che come previsto viene accettata senza troppi giri di parole. << Era una domanda retorica! >> Il tono è ironico, più leggero di quanto usato fino a quel momento, anche per alleggerire un poco la tensione del tutto. Ma in qualche modo lui riesce a trovare anche il modo di spronarla in maniera più evidente. Quando menziona i Takoyaki gli occhietti blu si illuminano letteralmente, come se vi fossero comparse all'interno tante piccole stelline, le manine vengono entrambe portate sotto il mento e chiuse a pugno. << SIIIII Mi sembra un ottimo piano! >> Non ci mette molto a girarsi nella direzione di Konoha, per poi percepire quel braccio che la avvolge, poggiandosi sopra le spalle della nanerottola. La mano sinistra si alzerebbe alla ricerca dell'arto altrui, intrecciandosi a essa, mentre si allontanano insieme verso casa. [Chakra ON][//END]

Kan decide di portare Shizuka nel luogo in cui ha subito un notevole cambiamento. Questo per domandare alla piccola Kokketsu se voglia andare a convivere con lui. La risposta è ovviamente si, ma come sempre la strada sembra più complessa del normale.