Cure a Kore - Fisiche e Psicologiche (?)

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Giocata di Corporazione

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09:57 Shizuka:
  [Ingresso - Reception] Il turno al mattino è sempre un poco più difficile, forse perchè c'è da alzarsi presto e la cosa non piace troppo alla rossa, o forse perchè passa solitamente molto lentamente. Ad ogni modo il messaggio ricevuto ieri sera l'ha messa sull'attenti. Mai si sarebbe aspettata di ricevere così presto una richiesta di cure da quella biondina conosciuta poco prima. Però è una Genin, probabilmente sarà andata in missione e non sarà andato tutto liscio, in fondo non tutti sono come la Kokketsu che principalmente si fa male da sola in missione, a causa della propria innata e nulla più. Indossa quest'oggi dei pantaloni neri, classici, ballerine basse con un piccolo fiocchetto frontale anch'esse nere, una camicetta leggera azzurra a maniche corte a coprirle il busto. Ovviamente sopra al tutto porta un camice lungo e bianco, nel cui taschino superiore si possono intravedere svariate penne, pennarelli, evidenziatori e un paio di forbici, oltre che il tesserino di riconoscimento con il nome "Shizuka Kokketsu" ben scritto sopra. Al collo il solito pendente a forma di lepidottero con le ali blu brillanti, quest'oggi i capelli rossi sono raccolti per praticità in una coda alta, fissata con i due fermagli che ricordano vagamente le farfalle. In questo modo le orecchie sono ben visibili, così da mostrare chiaramente i vari orecchini, due per ogni lobo, a forma di farfalla una blu e l'altra dorata, mentre all'apice del sinistro si può vedere l'anellino dorato che indossa nello stesso punto del proprio ragazzo. Gli occhi blu sono sempre contornati da quel velo di eyeliner e dal mascara, che li fanno sembrare inevitabilmente molto più grandi. Ad ogni modo al momento la piccoletta si trova alla reception dell'ospedale, poco dopo l'ingresso, in piedi in tutta la sua altezza di un metro e cinquantacinque centimetri, in attesa della Sabaku, che dovrebbe arrivare a momenti. [Chakra ON]

10:06 Utente anonimo:
  [Reception] Al messaggio dell'Uchiha non ha più risposto, ha invece visto, dopo una notte tormentata quello di Shizuka decidendosi ad andare in ospedale. Probabilmente preferisce essere curata da qualcuno che conosce o ci sarebbe andata e basta. Porta la sua Sunodeki con sè stavolta, ma viste le costole inclinate sul lato sinistro una volta attivato il chackra per renderla leggera con l'opportuno sigillo l'ha indossata sulla spalla destra, fruendo della fascia verde che fino al giorno prima teneva in vita come se fosse una borsa perfettamente incasellata contro il suo fianco. Gli occhi contornati di nero presentano occhiaie profonde segno di una notte turbolenta, indossa i suoi pantaloni neri, dai tasconi larghi per ospitare i due unguenti medici, uno di cura ed uno di chackra, un Kunai ed il suo enorme telefono mattone. Così fa l'ingresso in ospedale, camminando lentamente, malgrado per lei la Sunodeki sia una piuma nel peso, i capelli biondi sono scarmigliati in ogni direzione e quel suo aspetto, più mascolino che logoro, non è che accentuato dal danno. Non porta un filo di trucco, come sempre, ma si tiene la mano sinistra all'altezza delle costole ad ogni gradino usando la gamba destra per salire e trascinando il peso come se piegare la sinistra accentuasse il dolore. è così che si presenta a Shizuka che l'aspetta alla Reception, senza un sorriso. <Buongiorno.> Appena un rauco soffio di chi non ha dormito e seppur la maglia beige e maschile copra le costole il gonfiore è palese, in qualche modo ben visibile. <Vedi, a volte il destino. Sono stata colpita da dei capelli viola.> Che detta così non sembra una spiegazione ma la mano è ferma al costato cui accenna calando gli occhi mielati di sabbia. <Proprio qui> {CHK ON}

10:19 Shizuka:
  [Ingresso - Reception -> Ambulatorio 3] La traballante biondina arriva infine, così no è costretta a cercare il telefono nella tasca destra inferiore del camice per chiamarla o assicurarsi che stia giungendo all'ospedale giusto; anche se da Suna probabilmente Kusa è più vicina che non Konoha. La osserva nel suo incedere, la giara posta sul lato destro, la mano sinistra poggiata sul fianco destro, lo zoppicante modo di approcciarsi. << Ciao >> Il tono è decisamente più freddo del giorno precedente, in modalità lavoro perde molto della sua spontaneità, lasciando molto spazio alla professionalità. << A occhio credo che siano le coste il problema ma andiamo in ambulatorio dove posso darti un'occhiata meglio. >> Non è una richiesta cortese quanto un'imposizione, conscia che all'altra non piaccia farsi toccare non cercherebbe di sostenerla, ma muoverebbe i passi in direzione del corridoio sulla sinistra, quello che da accesso ai vari ambulatori. Purtroppo le prime due stanze sono occupate ma si è informata precedentemente sul fatto che il terzo sia libero. Qualora anche l'altra l'avesse seguita lentamente, sarebbero entrate appunto nella stanza 3, ivi si può facilmente vedere una scrivania con tre sedie, due da lato pazienti e una da lato medico, con un pc, inoltre è facile vedere un lettino con un attaccapanni e una tenda che al momento è aperta e dovrebbe oscurare chiunque sia in visita da chi entra. La Kokketsu andrebbe ad accendere il pc rapidamente, per poi sedersi e iniziare a compilare rapidamente la cartella clinica della Sunese, cercando nel database le informazioni che la riguardano. << Lascia pure le tue cose sulla sedia o vicino all'attaccapanni, poi sfila la maglietta e sdraiati sul lettino per favore. >> Chiaramente è molto più di polso in quella situazione, vuole portare avanti la situazione e risolvere il problema quanto prima. << Hai detto capelli viola? >> Il faccino diventa dubbioso, anche se il tono è molto più informale ora, forse perchè ormai la porta dello studio dovrebbe essere chiusa. [Chakra ON]

10:30 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Occhieggia la Kusana con fare meditabondo, dall'alto in basso sembra rilevare in lei le differenze di abbigliamento ed atteggiamento rispetto al giorno prima ma non le commenta, la professionalità dell'altra per quanto giovane viene assorbita e trattata come un pregio, un privilegio. <A dolore, senza intendermi troppo, lo penso anch'io> Che siano le costole, non è di quelli che si presenta con la diagnosi fatta da ninjagoogle in ospedale ma sembra riconoscere dove le fa male, in fondo è pur sempre un ninja non sarà la prima missione o allenamento andato storto, così che annuendo scivola il passo per seguire l'altra, con i suoi tempi lenti ma in qualche modo dignitosamente marziale malgrado il dolore seppur pieghi poco il fianco sinistro e la Sunodeki al destro appaia ben più pesante di quanto non sia. <Sì, capelli viola.> Risponde solo a quella domanda e non alle direttive, dopo aver spulciato l'altra mettersi al computer quelle le fa e basta muovendo verso la sedia, prima cosa vi appoggia con delicatezza la Sunodeki ripiegando persino la fascia smeraldo che usa per trasportarla. <Sai il cinghiale armato che stava scompigliando il centro?> Domanda iniziando a disfarsi della maglietta, piano piano perchè si vede che stendere il braccio sinistro occlude le costole incrinate confemrando probabilmente alla ninja medico una diagnosi prima di poter vedere. <A quanto pare era una donna, e pure piuttosto inca**ata, questi si fanno le corna tra loro ed io ci sono andata nel mezzo.> Racconta liberatasi della maglietta, non indossa fascia quel giorno a coprire i seni, che se arrivano ad una seconda devono ringraziare i Kami, ma si vede sia l'incrinatura delle costole che per quanto ne sa Kore possono essere spezzate, sia il gonfiore, sia ogni possibile osso della sua magrezza. Non è figamente magra la Sabaku che ora scivola verso il lettino provando a sdraiarcisi con la lentezza e rigidità di un tronco di legno per non piegare il busto, no, lei è proprio secca da far schifo, le ossa del bacino si pronunciano in avanti, le costole si vedono tutte e così nemmeno mistero di scapole clavicola e trapezio, persino un leggero gonfiore addominale sembra lo spazio riservato ed occupato dagli organi interni. <Ho un unguento medico, ma non ho voluto prenderlo senza prima consularmi con te.> Riferisce. <Non credo sia una questione di energie, ho carcato di non muovermi troppo> Ci mancava una perforazione degli organi interni, e finalmente riesce a sdraiarsi non sa manco lei come {Chk on}

10:44 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] Prende nota delle informazioni rivelate, deve annotare bene o male il perchè e il per come la paziente abbia dovuto ricorrere all'ospedale, più per statistiche che non per altro. << Quindi avete sistemato la cinghiala? >> Da per scontato che se lei è qui, il problema sia stato risolto. Evidentemente durante la colluttazione è stata colpita e data la mancanza di airbag naturali non ha potuto far altro che incassare. L'altra si spoglia senza troppi complimenti e si sdraia a fatica sul lettino, tutto molto prevedibile e riconducibile a una frattura costale. Una volta finito di dattilografare sul computer, la rossa si alzerebbe andando a procurarsi uno sgabello per sedersi accanto alla Sabaku sdraiata, sul lato ovviamente sinistro per osservare meglio la situazione. << I tonici per la salute sono molto utili soprattutto in casi estremi. Però ti consiglio di farne a meno se riesci. Sempre meglio farti controllare da qualcuno che ci capisce qualcosa. >> Le sorride, il tono molto più rilassato di prima ora che è consapevole di quanto successo. << Non ci vorrà moltissimo, fortunatamente le coste coinvolte sono quelle basse e respiri senza problemi, quindi presumo che il polmone sia a posto. A sinistra c'è la milza che non dovrebbe aver subito danni ma lavorerò sulla rigenerazione dei tessuti profondi ugualmente per sicurezza. >> Le spiega bene o male cosa deve fare, come se volesse convincerla che sia necessaria quell'operazione. << Per fare tutto ciò devo inevitabilmente toccarti il fianco, però cercherò di darti meno fastidio possibile ok? >> La avvisa, conscia del fatto che non sia particolarmente abituata a un contatto diretto, però si aspetta almeno un accenno positivo con la testa prima di iniziare il procedimento, questo per rispetto dell'altra, un po' come quando aveva evitato accuratamente di toccare quel cane rabbioso di Shinsei. [Chakra ON]

10:51 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Da sdraiata sul lettino solleva la mano carezzando nuovamente il costato tumefatto. <Il nostro superiore avvrà avuto problemi sul retro, ci abbiamo provato io e l'altra ragazza prima che intervenisse la squadra Anbu> Rivela senza vergogna, come se non fosse colpa sua il fatto che siano intervenuti gli Anbu, non poteva fare nulla o non sarebbero intervenuti no? Tutto regolare quindi ma seguendo il muoversi dell'altra con gli occhi chiari e sabbiosi scioglie la mano dalle costole per permetterle maggiore analisi, il braccio va a giacere lungo il fianco, morbidamente, il respiro non si fa troppo presente per non spingere i polmoni sulle costole, anzi è piuttosto breve il suo fiato per evitare il dolore. Dal basso osserva quella spiegazione, sembra stanca, il viso emaciato e la stanchezza la farebbero sembrare quasi dolce. <Tu mi puoi toccare, per questo ti ho scritto per sapere se fossi di turno.> Soffia come se le stesse dando chissà quale privilegio, eppure in qualche modo facendo quella specifica per consentire a Shizuka di fare il suo lavoro senza doversi preoccupare dei propri patemi mentali. <Mi parli nel mentre? Ieri hai detto di avere un fidanzato quando abbiamo parlato di sposarti...Ti va di raccontarmi?> Perchè abbia necessità di porre quella domanda, fosse per toccare un punto che ha visto debole, fosse perchè ha bisogno di sentire parole per non sentire dolore, fosse per mera accademica curiosità, non è chiaro. Potrebbe essere un insieme di tutte quelle motivazioni ed allo stesso tempo nessuna di quelle {chk on}

11:09 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] Quindi a quanto pare ha vinto il privilegio di essere fra quei pochi eletti in grado di toccare la bambola di porcellana fragilissima che è la Sabaku. Un'altra vittoria schiacciante per la Kokketsu che si è prefissata di far vedere il proprio clan sotto una luce diversa, molto più positiva che non negativa. Senza però vantarsi o commentare tale privilegio concesso andrebbe ad attivare il proprio flusso di Chakra in direzione degli arti superiori, scorrendo dalle spalle fino agli avambracci e infine alle mani, dove concentrerebbe il proprio potere il più possibile. Una volta fatto ciò andrebbe a porre entrambi i palmi sulla zona da risanare, lasciando che il proprio Chakra, fuoriuscendo dagli tsubo migri verso il corpo ferito, stimolando la rigenerazione cellulare delle ossa incrinate, cercando di riportarle a uno stato di integrità. Tutto questo all'altra dovrebbe risultare come una sensazione di frescura a livello della ferita, anche se al contempo dovrebbe sentire qualche scricchiolio interno, un dolore a suo modo comunque molto più lieve di quanto non provato fino a quel momento. Chiaro che necessiti di concentrazione per tale processo, tuttavia una volta avviato il tutto deve solo far scorrere il Chakra in quella direzione, perciò può assecondare le richieste della propria paziente. Arrossisce inevitabilmente mentre l'altra menziona ancora il matrimonio, qualcosa di troppo lontano secondo la giovane mente imbrigliata in mille problemi da affrontare. << Non che sia un mistero quindi perchè no? >> In fondo tutto l'ospedale è a conoscenza della loro relazione quindi non ci sono grossi problemi in merito giusto? << Si chiama Kan Sumi. E' un ragazzo di Konoha che ho conosciuto un po' per caso. E' stata una relazione iniziata in maniera molto poco amichevole devo dire! >> Insomma non è che andavano esattamente d'accordo all'inizio eh? << Però in qualche modo abbiamo imparato a conoscerci meglio e ci siamo avvicinati un poco alla volta. >> Insomma niente di trascendentale, si sono incontrati, si sono conosciuti, si sono voluti bene. Banale, conciso. << Diciamo che siamo parecchio uniti, forse in maniera un po' eccessiva alle volte. Il piercing che ho in cima all'orecchio sinistro lo ha anche lui, ma il suo anellino è blu. I colori sono associati ai nostri occhi. >> Spiegazione molto infantile, è chiaro che sia un amore molto giovane, che ha decisamente modo di crescere, ma entrambi i ragazzi sono anche molto giovani quindi non c'è dubbio. << Le farfalle sono forse il simbolo del nostro legame comunque. >> Forse ora tutti quei lepidotteri sparsi sul corpo della rossa prendono un senso maggiore. << O meglio sono il simbolo di come io sia rinata dopo un momento difficile, prendendo scelte importanti per me. >> Si insomma, è più qualcosa che riguarda lei che non loro, anche se sono legati da quel simbolo. [Chakra 41/50 -> 9 per attivazioni mani terapeutiche superiori][Kore PV +17]

11:20 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Occhieggia Shizuka nel suo fare il medico, non con scetticismo, forse timore di quel contatto fatto sta che è palese il suo sbirciare, quasi spiare, come se volesse distinguere il Chackra su di lei ed il modo in cui ne viene applicato. Non si stupisce nemmeno dell'iiniziale silenzio, solo il respiro si blocca qualche momento quando sente quelle mani, fresche, contro la pelle gonfia e tumefatta al livello delle costole. <Kan Sumi> Ripete come a voler metabolizzare quel nome che ancora non conosce, chissà che un giorno non finisca per fargli un crigno di sabbia proprio a quel Kan Sumi, eppure ascolta, sospirando appena mentre sente le costole risanarsi, digrignando appena i denti quando punge ma senza lagnarsi, la storia dei piercing e del blu. <I suoi occhi assomigliano ai miei...> Raschia come commento al colore di quell'anellino perchè si, cercando di distrarsi presta attenzione a quell'argomento apparentemente frivolo. <Dottore sto per morire? Perchè fa più male di prima!> Ma se ne sta immobile, certo che ossa che vanno a risanarsi bene non fanno di certo ed il suo parlare pare faticoso seppur il sollievo in termini di energia sia palese dal modo ruspante in cui la mente collabora sull'argomento da lei stessa richiesto. <Mochi...Conosci la ricetta dei Mochi? Se un ragazzo ti piace devi portargli del cibo, è così che funziona...Vero?> In realtà è una tradizione maschilista ed obsoleta, lei sarebbe un ninja e non una casalinga. <So cucinare solo i mochi, fanno troppo schifo?Verrò dimessa oggi?> Manco bisogno della morfina a quanto pare sembra che la necessità di distrarsi faccia divagare la Sabaku in argomenti generalmente poco toccati, tra cui la sua inesperienza in fatto di relazionarsi con una cottarella troppo infantile per la sua età {Chk on}

11:37 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] Mentre il racconto prosegue le coste dovrebbero essere state sistemate a dovere, ora andrebbe a cercare di far defluire lo stato infiammatorio della zona, ripristinando le eventuali lesioni muscolari avvenute e controllando lo stato della milza. Andrebbe quindi a stimolare le cellule degli organi molli al di sotto di quel gonfiore, che poco per volta dovrebbe ridursi, andando a far guarire completamente la zona martoriata, con conseguente sensazione di sollievo per la paziente. La fa sorridere però la preoccupazione altrui. << Tutt'altra signorina. Sta andando tutto per il meglio, sarà come nuova una volta finito qui! >> Ci scherza, il tono è ironico su quel lei, non sulla riuscita dell'operazione ovviamente. Però gli occhi azzurri si proiettano in quelli dell'altra, come ad accertarsi che il colore sia veramente simile. Le sfumature sono decisamente diverse, lei non li avrebbe mai scambiati per quelli del Sumi, ma in fondo è solo perchè dal suo punto di vista quelli di lui sono insostituibili. Poi dal nulla, quella domanda sui mochi, che le fa venire in mente Saigo e Nobu. Però quella situazione riguardante la cucina sembra assurda. << Non conosco la ricetta dei Mochi ma per San Valentino ho preparato dei cioccolatini! E con papà una volta abbiamo fatto una torta quando siamo andati a mangiare da Kan. >> Fare una torta insieme al proprio genitore, ridicolo effettivamente, soprattutto con il padre e non con la madre. << Comunque non credo che tutti i ragazzi siano fissati con la cucina. Kan è un ottimo cuoco ed è un po' fissato con il fisico, quindi non mangia spesso le schifezze che piacciono a me come i Takoyaki! >> Le mani fresche interromperebbero il loro fare, il fresco dovrebbe lasciare il corpo altrui, che dovrebbe essere completamente risanato, ogni dolore svanito, così come il gonfiore. << Chi è questo ragazzo su cui vuoi fare colpo? >> La domanda le sfugge dalle labbra, in fondo qualche confidenza se la sono fatta, ma l'altra potrebbe essersi lasciata sfuggire qualcosa non intenzionalmente. << Io e Kan abbiamo iniziato a parlare perchè entrambi nel ramo della medicina. E perchè io assomiglio molto a una sua amica d'infanzia. Inoltre lui dipinge e io disegno. Quindi avevamo degli argomenti in comune. >> Alza la testina, una mano che si allunga sotto il mento. << Se non lo conosci bene, prima di provare con i Mochi potresti cercare di scoprire i suoi interessi! >> Insomma, non sempre il cibo porta dritti fra le braccia di qualcuno. [Chakra 39/50 -> 2 per mantenimento mani terapeutiche superiori][Kore PV +17]

11:48 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Mentre il risanare delle costole sembra aver fatto più male di quando si è ferita man mano che Shizuka agisce sulla situazione infiammatoria il sollievo è palese, sotto il suo tocco, regolarizzando il respiro ed anche le reazioni deliranti della Sabaku, al punto da farle arricciare le labbra in un sorriso. <è stata davvero una benedizione averti incontrata allora Shizuka-san> Mugola, probabilmente mai guarita tanto rapidamente da alcun danno in vita propria. <Ah-> Sentendo del cioccolato. <I miei genitori sono morti, mia mamma non mi ha insegnato molte ricette.> Soffia senza tuttavia incuporsi, per qualche ragione, sembra più elencare un dato di fatto che dovrebbe spiegare l'assoluta mancanza di rudimenti della cucina e dei suoi ruoli di femmina in una civiltà normale. Dovrebbe cucinare. Probabilmente andrà in paranoia. <Anch'iiiiiio adoro i Takoyaki>Soffia allungandosi come se il sollievo fisico ne avesse causato per qualche momento una nebulosità mentale alle sue capacità di trattenere il filtro mente-bocca. Sentendo venire meno le mani del medico non si alza subito, tasta la zona con la propria mano sinistra. <Sei brava sul serio...Sembrano meglio di prima.> Come se le costole, evidenti nella magrezza della Sabaku, dovessero avere qualche aspetto. A quella domanda sul ragazzo tuttavia l'espressione della fennec guizza con un certo schivo riserbo, è solo dopo che sospirando oltre le labbra scure, dopo la storia sul come si sono conosciuti lei e Kan, che concede quantomeno il dubbio all'altra di dovergliela, che male può fare in fondo, un'oncia di confidenza. <é un Uchiha...Posso vestirmi intanto?> Chiede intervallando, forse pudicizia, come se dovesse mettere in sesto i pensieri prima di parlarne davvero, al punto che si mette a fissare il tetto. <Non voglio fare colpo...Ci siamo già baciati, tre volte. Ma non voglio ossessionarmi con lui, quindi lo voglio, ma lo voglio anche dimenticare. E poi è tanto più piccolo di me, ha la tua età> Ostacoloni insomma in una società dove avrebbe dovuto cucinargli tortini di riso. <I suoi interessi sono dire quanto gli Uchiha sono i migliori del mondo, le armi, la solitudine, vestiti molto coprenti e farmi diventare scema...Anche se su quest'ultima non posso dartene certezza>

12:05 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] Arrossisce vistosamente quando viene definita una benedizione da quella bionda che ha affermato di non amare troppo la compagnia. << Mi dispiace per i tuoi. Anche Kan è sostanzialmente orfano, per quello sa cucinare da solo, ha fatto pratica! Però se vuoi quel poco che so posso anche provare a condividerlo! Mamma potrebbe pure stupirsi del fatto che porto a casa un'amica ogni tanto! >> Si alla fine, con le ragazze è sempre molto complesso andare d'accordo, sempre troppo invidiose di un davanzale enorme dotato dalla natura e che alla rossa da quasi fastidio. Quando però alla bionda sfugge il commento su quelle palline di riso gli occhi azzurri della diciassettenne si illuminano istantaneamente. << ALLORA un giorno dobbiamo andare a Oto! C'è un posto fantastico dove fanno dei Takoyaki da capogiro! >> Perchè così lontano da entrambe? Beh ovviamente perchè ce l'ha portata Yasuhiko in quel posto e lo conosce bene. Di nuovo sopraggiungono complimenti in merito alla guarigione, il viola compare nuovamente sulle guance mentre lo sguardo viene distolto: << Ho fatto solo il mio dovere. Poi te l'ho detto che sono molto più competente nelle arti magiche che non nelle illusorie... >> Boffonchia quasi, conscia del fallimento del giorno precedente, di dover migliorare, di poter fare di più. Poi inaspettatamente riceve delle informazioni riguardo al ragazzo che le piace, una storia già decisamente avviata. << Certo scusa, puoi rivestirti! >> Per lei in fondo in ambito lavorativo la nudità non è un grosso problema. La spiegazione su quel tipo va avanti, spiega come si siano già baciati più volte, e come lei abbia dei dubbi su quanto questa relazione sia sana. << Non credo che la differenza di età sia importante... >> Si ammutolisce, il pensiero va inevitabilmente a quel pazzo di Rasetsu che a quarant'anni suonati se ne sta con uan ragazzina appena maggiorenne. << Se ne sei innamorata quello è il minore dei problemi. Perchè ti fa diventare matta? Pensi che non voglia fare sul serio? Mi sembra qualcosa di ben avviato... Poi puoi sempre proporgli di essere da soli insieme! O siccome pensa di essere il migliore dimostrargli che puoi metterlo KO quando ti pare! Potrebbero piacergli le donne forti più che le donzelle in pericolo! >> Si scosterebbe dallo sgabellino, per tornare dietro alla scrivania e aggiornare la cartella clinica della giovane. << Come si chiama? >> La domanda sorge spontanea, come se avere una definizione di chi sia possa aiutarla in qualche modo. [Chakra 39/50]

12:18 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Allo stupore della madre di Shizuka replica con un'espressione interrogatva.<Perchè dovrebbe farlo? Sembra che tu ti impegni molto a risultare amabile non hai amiche della tua età?> La domanda non pare dispegiativa ma la curiosità appare viva su quella questione mentre inizia a sollevarsi a sedere. <Oh...Fammi sapere quando, ultimamente bazzico Oto più spesso di quanto non dovrei.> All'uopo ed ancora nuda prende l'enorme catorcio che ha per telefono dalla tasca mandando palesemente un breve messaggio come se la Kokketsu le avesse dato motivo, ricordo e movente per mandarlo subito. Non vi perde troppo tempo prima di posarlo in tasca e fare una risatina tesa. <Non essere sciocca adesso, non sono innamorata.> Non ne arrossisce, se avesse la sua sabbia avrebbe ben altra visibile reazione ma la Sunodeki se ne sta sulla sedia, in ordine come la maglia, verso cui inizia a dirigersi ancora constatando la completa guarigione delle costole. <Siamo sempre da soli insieme, a me non piace la compagnia ed a lui nemmeno...L'unica volta che non siamo stati veramente soli è quando un tizio ubriaco si è messo ad urlarci contro dopo aver provato a far sesso con una statua.> Eh si, Rasetsu personaggio particolarino da incontrare per due eremitici e dal tono rauco quanto piccato quell'incontro descritto non pare sia stato piacevole appunto. Mette la maglietta molto più agilmente di come l'aveva tolta, ancora palesemente si sta tupendo di aver riacquistato la piena mobilità così rapidamente. Nuovamente il capo biondo oltre il collo della casacchina beige volge in direzione di Shizuka. <Lui si chiama...> Temporeggia, si blocca arricciando le labbra ed iniziando a sciogliere il nastro della Sunodeki. <Non voglio dargli un nome, lo renderebbe più reale di quello che non è, inventiamocene uno in codice.> Se è solo per discorrerne un nome vale l'altro insomma. <E comunque non intendo avvelenarlo, credo che comprerò qualcosa andandoci...> Inizia così ad intrecciare la fascia verde lungo i fianchi, stendendo i lembi che uno dietro ed uno davanti fasciano il busto trasversalmente fissando sulla spalla il peso della sua Sunodeki ancora a riposo. <In realtà non è avviata per niente.> Osserva i nodi, non l'altra mentre parla. <Lui ha subito...Una brutta cosa. Per puro caso mi sono trovata in mezzo al suo Genjutsu oculare e ho sentito le cose come le ha sentite lui. Magari è giovane, si è illuso che questo fosse un legame speciale perchè così l'ho compreso, magari...E poi a me non piacciono i ragazzi devo smetterla di fissarmi con questa cosa, ho troppo da fare non sono il tipo!> Conclude stoicamente, ormai il grado con la Kokketsu va ben oltre il mero "te la meriti una confidenza", ha dell'eccezionale che stia parlando con qualcuno e nemmeno si accorga che forse le fa anche bene buttare qualcosina fuori ogni tanto invece che covare tutto in chiusi silenzi. <Posso darti una mano con il tuo lavoro per sdebitarmi? Non ho fretta...Oggi comunque sono malata quindi posso riposare dagli allenamenti.> Domanda sollevando gli occhi sabbiosi verso la rossa dopo quella lunga pausa visiva, riassestata della sua Sunodeki e della sua tempra{CHK on}

12:59 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] << E' da quando ho poco più di dieci anni che non ho delle amiche da poter portare a casa. Oltre al fatto che stavo sempre e solo con il mio amico d'infanzia. >> Insomma è riuscita a tralasciare l'ennesimo complimento che ha vinto gratuitamente, senza arrossire, forse perchè concentrata su quella domanda, alla quale risponde con una serietà disarmante. << Ci organiziamo! Devo solo trovare un attimo libero fra l'ospedale e lo studio di tatuaggi... >> Già perchè alla fine è sempre mega impegnata, deve anche trovare un giorno in cui Kan non sia libero e un giorno in cui non deve occuparsi di qualcosa nei panni di Hime. Ma mentre rimugina sul tutto l'altra nega a pieni polmoni il proprio coinvolgimento emotivo. La testolina rossa si alza, segue la bionda, cerca di leggere in quello sguardo cosa stia cercando di dirle. Il silenzio accoglie quello sproloquio sentito da parte dell'altra, la testolina della Kokketsu incomincia a elaborare la situazione, tralasciando il tizio che cerca di scoparsi una statua, meglio che non sappia che era Rasetsu. << Quindi è lui che sta ingigantendo quanto accaduto? >> Così le è parso di capire, sembra che quella minima connessione fra i due sia stata interpretata come un collegamento, un qualcosa di più. << Sembra quasi che lui faccia il duro ma abbia bisogno di aiuto, e l'unica a cui vuole chiederlo sia tu. >> Punti di vista di una bambina molto positiva ed emotiva in campo relazionale. E' molto meglio per lei vivere sempre sperando nel meglio. Poi però arriva quella proposta, inaspettata invero: << Non devi sdebitrti in alcun modo. E' il mio lavoro. Ho scelto di servire il villaggio con le mie abilità e per questo vengo già ricompensata. Però se sei interessata alla professione medica posso provare a chiedere a chi di competenza. >> Che sia interessata alla professione in se e per se? Qualcun altro che voglia aiutare i feriti e gli afflitti? Non sarebbe male avere della forza in più fra quei corridoi, purtroppo coi tempi che corrono i medici mancano sempre. [Chakra 39/50]

13:11 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Quel comento sulle amicizie tralasciate viene accolto con fare meditativo da parte della Sabaku, ora rivolta a Shizuka malgrado abbia già sistemato la sua Sunodeki, invece di andarsene decide di rubare all'altra altro tempo, egoista, sa bene che non ha sentito il telefono squillare quindi ha tutto il tempo di cazzeggiare. <Non lo sta ingigantendo.> La sedia che ospitava la sua Sunodeki finisce per ospitare giara e sedere della bionda, perchè sì, si siede. Non le capita talmente mai di parlare con qualcuno che nemmeno chiede il permesso di farlo mentre si obbliga ad elaborare dati, per poterli formulare e riferire. <Nel senso che non è lui che sta facendo la questione più grande di quello che è...Provare il dolore di un'altra persona è qualcosa che unisce. Ma nel modo sbagliato, per tutti e due.> Snocciola come se fossero conclusioni meditate le sue. <Nessuno può aiutarlo da quello in cui si è chiuso, come nessuno può aiutare me, il massimo che possiamo fare è tenerci per mano e fare schifo in due...>Gianni! L'ottimismo è il profumo della vita. A cambiare momentaneamente discorso è la proposta di SHizuka di diventare medico, cosa che ovviamente viene fraintesa al punto da sollevare i palmi in difesa <Colpa mia, credo di dover formulare la mia richiesta diversamente. Posso aiutarti e farti compagnia in qualche modo che NON preveda che io tocchi la gente mai e poi mai nella mia vita?> Ce l'ha un nome la fobia del contatto? Magari è cosa tutta Sabaku per questo hanno tutti sti scudi di sabbia, ma si un nome ce l'avrà sicuramente{Chk ON}

13:29 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] A quanto pare il discorso le interessa, è come se indirettamente volesse dire almeno a qualcuno che cavolo sta succedendo a lei, a loro. Lascia che si sieda, non ha urgenze particolari, è un giro letti quello che le manca prima di staccare da lavoro. A quanto pare entrambi ritengono di essere legati in qualche modo, ma non nella maniera giusta secondo la bionda. Un legame dettato dal dolore non può essere positivo. Nessuno può aiutarli e sono destinati a fare schifo in due. << Il fatto che vi siate avvicinati per un motivo sbagliato non significa assolutamente che non possa diventare qualcosa di positivo. >> A mio modesto giudizio agli occhi della maggior parte degli shinobi di kagegakure questa piccola rossa potrebbe sembrare una pazza ottimista, circondata da un'aura di luce raggiante. E' una ragazza molto più fortunata di molti altri, una famiglia unita, nessun lutto prepotente ha ancora tediato la di lei esistenza. Il dramma più grande che ha vissuto è essere stata scaricata dal suo ex ragazzo per "proteggerla". La sua priorità nella vita è dimostrare che c'è del bene anche tra quelli che dovrebbero essere dei mostri. Insomma non ha nulla del cupo ninja senza famiglia e dalla vita travagliata. Ma forse è proprio per questo che con quella testaccia dura che si ritrova riesce in qualche modo ad arrivare ovunque, anche negli angoli più scuri dell'anima altrui. << Un punto di vista diverso dal proprio può sempre portare a miglioramenti. I tuoi occhi non sono i suoi, il tuo oro è diverso dal suo rosso cremisi e può osservare il mondo da una prospettiva che lui non aveva mai considerato prima. >> Insomma, se ora fanno schifo in due, lentamente potrebbero miglorarsi a vicenda. << E se stare insieme al momento in qualche modo sembra confortante io non vedo come possa essere definito sbagliato. I Kami hanno modi strani per farci capire che strada dobbiamo prendere nella vita a volte. >> Si insomma diamo la colpa al destino, in fondo c'era lei in quel Genjutsu, poteva essere qualsiasi altra persona. << Ad ogni modo non posso portare una paziente in giro per i reparti, quindi ti ringrazio molto per l'offerta ma devo declinare. >> Mugugna un pochino andando a porre entrambe le mani sulla scrivania, osservandola con quegli occhi grandi e blu e un'espressione pensierosa. << Secondo me dovresti comprare qualcosa che piace a te. Mostragli quello che sei oltre quella roccaforte di solitudine e schifo che credi di essere. Non è detto che debba necessariamente finire in un idillio quello che è partito. Però potresti fare un tentativo per andare verso qualcosa di positivo invece che pensare che andrà male per forza no? >> Non devono per forza innamorarsi, diventare una coppia, sposarsi. Però potrebbero trarre un minimo di vantaggio da quella conoscenza avvenuta per caso. [Chakra 39/50]

13:39 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Scuote con convinzione il capo biondo ammorbidendo il corpo sulla sedia alle parole di Shizuka ma non risponde, lascia che l'altra finisca di parlare riportando lo sguardo verso il tetto asettico dell'ambulatorio. <Non l'ha risvegliato lo Sharingan secondo lui, sto cercando un modo di aiutarlo a farlo, è importante che il mio occhio sia pronto per allora così non dovrà preoccuparsi anche di me. Quel che ci ho guadagnato con le mie indagini probabilmente è che al Dojo Uchiha c'è la mia faccia con una taglia sopra. Ho fatto giorni di appostamenti e ne ho avuto solo una conversazione infruttuosa con una ragazzina bellissima e bizzarra.> Sono tutte ragazzine belle e bizzarre in realtà, rispetto a lei, Shizuka inclusa ma confessare giorni di pedinamenti va oltre i termini legali della confidenza e la rossa non è il suo avvocato, alcun segreto professionale insomma. <Almeno posso stare qua? Tanto non risponde non posso pescarlo per tutta Oto...> Mugola sommessamente sbiriciando le reazioni dell'altra. Che laida, ammettere che finchè Akainu non risponde non sa nemmeno dove andare e cosa fare va ben oltre le mansioni di medico psicologo che la Kokketsu riveste quel giorno. <Qualcosa che mi piace...> Ci pensa sopra, e quando ci pensa a qualcosa che le piace il suo tarlo è sempre là, a contatto con lei, ne convoglia l'energia del chackra come se volesse solo giocarci o sentirsene protetta iniziando a far sgranulare quei fianchi tanto amati nel tempo opposto e verso l'alto. <Sai che sembri più grande dell'età che hai da come parli? Come fate a crescere tanto in fretta?> L'osserva ora mentre quella coltre sibillina di sabbia inizia a fumare poco oltre la sua testolina bionda. <Qualcosa che mi piace...Ma tanto o che mi piace e basta?> è così diverso e difficile? Beh a quanto pare non è semplice.{29/30 Risveglio innata.}

14:01 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] Quindi il cruccio è l'occhio rosso non ancora guadagnato? Beh può capirlo, lei sembrava impazzire quando a sedici anni ancora non era in grado di usare il sangue nero. << Per quanto riguarda la taglia posso accertarmene effettivamente in maniera veloce se ti preoccupa. >> Insomma, una raccomandata degli Uchiha in grande stile qui. << Comunque anche Yasuhiko è riuscito a richiamare il primo stadio della propria innata a 17 anni. E' una questione di affinità e biologia. Non deve farsene un cruccio. >> Abbassa lo sguardo le manine che si intrecciano l'un l'altra. << Lo so che sono l'ultima persona che dovrebbe dirlo ma funziona così. Anche io ero disperata per la mia innata. Poi una volta raggiunto l'obbiettivo il tutto ha funzionato tranquillamente quasi. >> Quasi è la parola chiave, ma poco importa delle implicazioni del sangue nero sulla psiche di un Kokketsu al momento. << Per quanto riguarda l'occhio ti prometto che faremo altri allenamenti se vuoi! Io devo allenarmi con questi Genjutsu e tu puoi prepararti al resto. Anche se per esperienza personale, quegli occhi non ti mandano automaticamente in confusione. Yasuhiko me li ha fatti vedere e non è successo nulla di terrificante. >> Insomma, cos'è tutta questa preparazione? Da cosa dovrebbero difendersi? Da qualcosa potenzialmente innoqua? Poi la domanda, seguita dalla negazione al seguirla: << Io tra poco ho finito il turno. >> Un occhio viene mandato all'orologio sullo schermo del pc, << quindi se vuoi puoi stare qui e poi andiamo a pranzo insieme. >> La proposta viene lanciata, in fondo non ha grossi programmi per il pomeriggio dato che Kan deve stare a lavoro. Poi quei consigli dati un po' a casaccio sembrano essere presi sul serio, vagliati e considerati. Oltre al fatto che le venga detto di essere un'esperta quasi, molto più matura di quanto sia. Una risata le sfugge: << Beh sono una bambina molto attenta, ascolto molto quello che dicono i miei genitori e poi principalmente uso quello che vedo come insegnamento. Molte delle cose che sostengo è perchè con me hanno funzionato! >> Insomma, sta solo riproponendo i suoi successi per qualcuno che conosce a malapena e un ignoto! Che male c'è! La manina viene di nuovo portata sotto il mento mentre pensa a quella domanda che le è stata posta manco fosse di fondamentale importanza. << Credo che dipenda da quanto ti vuoi esporre. Io la prima volta che ho provato a parlare seriamente con Kan l'ho portato in una gelateria in centro a Kusa che fa dei gelati buonissimi! E' qualcosa che mi piace, ma niente di assurdo. Ci sono cose che amo di più come i Takoyaki... >> Si torna al famoso discorso di quelle palline. Che poi in fondo per loro sono state un po' galeotte. [Chakra 39/50]

14:12 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Sulla questione della taglia sbatacchia le ciglia con fare stupito, quella nube sabbiosa che si è fatta serpe appena oltre la parte sinistra della nuca muta in un punto esclamativo, improvvisamente, dando adito a quel suo stupore.<Puoi realmente?> Sembra esserne seriamente convinta, della taglia e quindi averne seriamente necessità. <Qual era il tuo obbiettivo che ha risvegliato la tua innata? Per noi Sabaku non funziona così...Noi nasciamo come sabbia, nella sabbia, noi siamo la sabbia, siamo gli eredi di Gaara, è solo quando troviamo la nostra giara, come io ho trovato la mia Sunodeki, che impariamo ad usarla...Ma siamo quello che siamo nati essendo, non diveniamo, non ci risvegliamo.> è tutto diverso, è tutto un casino. Alla seconda volta però che nomina tale Yasuhiko le sopracciglia si aggrottano. <è normale che tu sappia così tanto degli Uchiha per loro? Non mi sono sembrati simpaticissimi...E storicamente non lo sono. Lo sanno tutti che ogni Uchiha sano di mente ce ne sono tre matti> Ma che sciocchezze...Forse. <E comunque voglio riuscirci lo stesso, quindi sì, certo che ci alleneremo coi Genjutsu dovrò anche imparare a farli due passi in avanti senza beccare un tronco.> E non è facile con un terzo occhio che può guardare ovunque e la vista splittata, almeno non subito e ieri ne ha avuta gran prova. Tuttavia all'invito del pranzo annuisce e per un po' ascolta silenziosamente sollevando la mano sinistra a carezzare la sabbia che semplicemente lascia fuire sibillina tra le dita ripiegate, esponendo il dorso della mano, come si carezza un gattino, una parte di sè. <Mh, ci penso...Allora ti lascio lavorare intanto ci medito.> L'occhio dela fennec ricade sul telefono fisso alla scrivania di Shizuka. <Mentre ti aspetto, posso mandare un messaggio da quello là?> Un cordless, il numero dell'ospedale, ed Akainu che sa che lei doveva andare in ospedale, cosa può andare storto? L'idea di scrivergli che l'operazione èè andata male, "ci dispiace ma non ce l'ha fatta, se solo avesse risposto al suo messaggio forse..." No, sicuramente lei non può esser qualcosa che fa bene all'Uchiha mentre quell'idea prende piede come un'ossessione nuova e determinata
{28/30 Controllo della sabbia I}

14:31 Shizuka:
  [Ambulatorio 3] Semrba veramente preoccupata di avere una taglia sulla testa. Trattenendo una risata che le viene spontanea andrebbe a estrarre il cellulare dalla tasca destra, qualcosa di decisamente più moderno di quello della Sabaku. In mezzo secondo andrebbe a digitare un messaggio, indirizzato ovviamente all'amico d'infanzia. << Dovremo aspettare una risposta ma in linea di massima in giornata dovremmo essere certe che non ci siano taglie sopra la tua testa all'interno del Dojo Uchiha. >> Le sorride in maniera sincera, rassicurante, come se in qualche modo sia già riuscita a risolvere un problema della sabbiosa bionda. Poi una nuova domanda, riguardante il proprio potere, seguita da una sommaria spiegazione di come funzionino i Sabaku. << Per noi Kokketsu è molto più complicato, il percorso è differente fra innestati e nati da genitori con il dono. Io non avevo un obbiettivo particolare. Possiedo il sangue nero da quando sono nata, basta tagliarsi per capirlo. Il dominarlo è una questione completamente diversa, ci ho provato per tutta la vita, è un qualcosa di complesso ma che in qualche modo siamo naturalmente portati a esprimere. Solo che per alcuni ci vuole più tempo che in altri. >> Insomma una questione di temporalità, almeno per i nati con il dono, per gli innesti è più semplice, basta sopravvivere al contagio, ma questo è meglio non rivelarlo alla bionda. << Beh non conosco molti Uchiha, conosco solo Yasuhiko e i suoi genitori. I nostri sono amici da una vita e io e lui siamo nati quasi contemporaneamente. I genitori di lui lo hanno lasciato con noi quando con i miei siamo scappati da Kusa dopo la grande guerra. Siamo cresciuti insieme e forse per questo lui non è diventato simpatico come tutto il resto del Clan! >> Fa una battuta, il carattere del moro è veramente di un'affabilità estrema, forse anche grazie all'ambiente in cui è cresciuto. << Comunque non credere agli stereotipi. Non c'è nulla di scritto sul nostro DNA se non le nostre abilità. Tutto il resto della personalità non dipende dal sangue. >> E' un concetto sul quale si basa ormai la sua stessa esistenza, nessun pregiudizio, ognuno ha la libertà di scegliere come essere. Le sorride solamente al fatto di esercitarsi di nuovo insieme, cosa che torna comoda decisamente anche alla rossa oltre che portare sicurezza alla sabbiolina. L'altra decide di pranzare insieme, e di attenderla ancora un poco in quella stanza. << Puoi fare una chiamata certo. Non manda messaggi però. Torno appena ho finito! >> Detto questo si alzerebbe dalla scrivania, chiudendo il programma per le analisi e lasciandole però modo di navigare sul ninjanet qualora lo volesse. Si avvicinerebbe dunque alla porta, temporeggiando ancora qualche istante qualora l'altra avesse altre domande da porle. [Chakra 39/50]

14:42 Utente anonimo:
  [Ambulatorio 3] Segue con interesse l'altra comporre un messaggio, la mente della fennec non può che catalogare la cosa, ha trovato valido allenamento al suo occhio, è stata curata ed ora ha un tramite con la sua possibile taglia al Dojo Uchiha. I Kami le hanno messo la figura di Shizuka davanti alla faccia, negarlo sarebbe da idioti persino per lei. <Ohh... Ehm> Arricciando le labbra. <Non ho fretta> Su quel giorno di aspettare. <Terrò un basso profilo ed eviterò di bombardare il loro Dojo per qualche giorno.> Sottintendendo la mancanza di fretta per poi ascoltarne la storia senza commentarla, almeno finchè non viene invitata a non credere agli stereotipi. <Ooooh> Protesta come si anima la sua sabbia, con capriccio. <Ma quegli sugli Uchiha sono i più divertenti! Non avessero quelli passerebbero il tempo a sbatterlo sui-> Linguaggio poco appropriato per una diciassettenne, bocca di Sabaku fermati. <Lascia stare, va beneee> Allunga la mano sul telefono e la osserva con un'espressione strana. La sabbia è animosa dietro la Sabaku, l'idea ha preso piede, ma ferma la fissa come ad aspettare che se ne vada stendendo un sorrisone volpino troppo ampio per suonare naturale. <Niente messaggi.> E non lo farà davvero, ma sembra richiedere la sua privacy mentre aspetterà la Kokketsu per il pranzo. Rimasta sola infatti prenderà il numero di Akainu dal proprio mattone componendolo, il sorriso che si allarga ad ogni squillo. Parte la segreteria. <GH!> è contenta che sia partita la segreteria? A quanto pare si perchè porta la mano libera al naso, tappandolo, per poi occludersi la bocca cercando di darsi un tono diverso mentre aspetta il suono del messaggio. <Buongiorno Signor Akainu Uchiha, la chiamiamo dall'ospedale abbiamo trovato il suo numero tra quelli di emergenza della paziente Kore Sabaku, purtroppo abbiamo delle pessime notizie riguardo all'operazione, è pregato di rispondere con il suo indirizzo di casa al cellulare della paziente così che potremo provvedere all'inoltro delle cartelle cliniche presso la sua abitazione. Cià.> Attacca di botto, sapendo che anche l'altro avesse creduto al messaggio, ne avesse ascoltata la fine avrebbe compreso da tre lettere, non l'avesse fatto beh, doppia soddisfazione per la Sabaku che ora in attesa e guarita stende le gambe aspettando comodamente alla sua sedia il ritorno di Shizuka {exit}

Come da accordi via messaggi, Shizuka attende Kore per rimetterla in sesto dalla batosta ricevuta in missione.
Dato il nervosismo della bionda le due riescono a chiacchierare ben più del previsto, così che la Sabaku trovi qualcuno con cui confidarsi.

PS: gli scherzi telefonici a 23 anni!!!