Sabbia e Sangue

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10:29 Utente anonimo:
 Controllare la mente non è cosa che possa ritenersi semplice, non per la fennec a quanto pare che ora disegna il simbolo della capra nuovamente devolvendo quella che si prospetta un'altra giornata ai suoi allenamenti prima dell'incontro con Akainu. Qualsiasi cosa voglia mostrare all'Uchiha non è ancora pronta a farlo, il sensei Asuke le ha spiegato i sigilli, ha insistito lei per iniziare con quella tecnica ma le ha anche detto che non è ancora pronta e su questo nemmeno la Sabaku ha avuto qualcosa da ridire, ma la determinazione è una dote che aveva annunciato e la sua visualizza quelle due sfere, la chiara e turbinante del vento poco oltre la fronte e la più pesante e terrena alla bocca dello stomaco, concentrandole e vorticandole all'impasto del chackra, non è a sè che tuttavia diffonde mera energia quanto alla Sunodeki. La grossa giara sulla sua schiena non ha peso per un Sabaku che controlla il chackra, cosa che ha reso vani tutti i suoi allenamenti ma allo stesso tempo leggera la sua mente che man mano inizia a farsi strada nei meandri di quel controllo della sabbia lasciando che la clessidra dalle curve morbide e sensuali, dal materiale moderno che sembra vetro ambrato, mostri le sue sabbie a centellinare verso l'alto controvertendo il senso stesso di clessidra. Quando gli occhi si riaprono con un sospiro non può vedere la sabbia alle sue spalle ma ne è conscia, un Kunai attrezza la fascia verde alla vita, una fascia scelta apposta che circonda la bionda, legando i proprio fianchi a quelli della sua giara, per poi risalire e pendere alla spalla destra, una fascia verde smeraldo, brillante, come se fosse fatta di occhi pratati e che risalta rispetto all'abbigliamento misero. Il suo vetusto telefono è al tascone laterale di pantaloni neri e larghi, comodi come la casacca maschile e senza maniche color sabbia che indossa mentre il coprifronte di Suna al collo è trattato a mò di collana, lievemente largo e penzolante ma abbastanza stretto da mostrare il simbolo della sua provenienza ed ora con la Sunodeki oltre le spalle del traguardo raggiunto. Sente l'energia della sabbia alla sua clessidra centellinare dal basso, al contrario come la sua mente, come se contasse il tempo rimasto al suo allenamento oltre quel richiamo ma se ne sta lì, con le gambe incrociate all'ombra di uno dei ciliegi, lontana dalla sabbia del suo campo di addestramento in quello che è un giorno nuvoloso. <Controllare la mente...>Sussurra prendendo un respiro profondo, cercando di ripassare quelle nozioni che le sono tuttavia ancora distanti ed astruse. {Chk ON 29/30 - Innata Attiva-Controllo della Sabbia I}

10:36 Shizuka:
  [Vie secondarie] Il cielo di Kusa è nuvoloso quest'oggi, non il sole ad allietare il bosco dei ciliegi ma bensì quella copertura grigiastra che in qualche modo obbliga la mente a riposare. Forse non è un meteo sconveniente per la rossa che ha iniziato i preparativi per addentrarsi in quella pratica assurda che è quella delle illusioni. Dopo essersi interfacciata con il suo mentore spirituale, Tenjiro, aveva deciso di muoversi verso quel luogo pacifico, per trovare un posto isolato dove distrarsi ed eventualmente poi disegnare. La nostra nanerottola oggi si è messa comoda, shorts che le coprono metà coscia, scarpe da tennis nere alte che le avvolgono la caviglia, a coprire il busto una magliettina a maniche corte, nera anch'essa ma con delle stampe fiorate multicolori. Al collo si può notare facilmente quella collana d'oro con il pendente a forma di farfalla dalle ali blu brillanti, mentre i vari orecchini che ha sui lobi e il piercing in cima all'orecchio sinistro sono coperti dai lunghi capelli rossi, ormai le arrivano oltre le spalle, all'altezza delle scapole. Su quel manto di fuoco sono riconoscibilissimi due fiocchetti, uno per lato, che ricordano vagamente le ali di una farfalla e le lunghe antenne. Gli occhi grandi e blu sono truccati a malapena, un filo di eyeliner e del mascara, niente di troppo esagerato; sulle spalle porta uno zainetto nero, contenente il materiale da disegno, i vari mazzi di chiavi che possiede e il portafogli. Il cellulare ovviamente sta nella tasca posteriore dei pantaloncini e a concludere l'avanzata della Kokketsu è quella farfalla color rosso sangue che le svolazza attorno, e che si distanzia da lei per annusare qualche fiore. Sta quindi passeggiando per il parco alla ricerca di un luogo tranquillo, un posto dove concentrarsi, lasciare che la mente sia la portata principale e non quel potere magico che solitamente utilizza. La testolina rossa si muove a destra e manca alla ricerca del luogo perfetto, intravedendo la figura della ragazza di Suna, che la incuriosisce, così che le si avvicini, senza però fare domande, vedendola particolarmente concentrata. [Chakra ON]

10:54 Utente anonimo:
 Non sembra accorgersi di Shizuka, è persa nel suo allenamento la fennec, il controllo della mente non è ancora così padroneggiato come vorrebbe, notata con le mani giunte e le gambe incrociate gli occhi dalle note sabbiose che richiamano il brillare del miele di mandorlo sono dispersi nella spirale leggera ed informa di sabbia che inizia a circondarle il viso pallido ed emaciato, come una serpe che dalla Sunodeki ne risale i sensi carezzandone la pelle, spargendosi tra i corti capelli così platino da sembrare bianchi, sbionditi su qualche ciocca, le narici che si dilatano come se l'odore delle sabbie iniziasse già a solleticare quel tarlo, la malattia genetica della Sabaku che vede un rischio ogni volta che attinge all'amore per quei fianchi a clessidra che l'hanno chiamata e sedotta. Quando la sabbia è abbastanza da agglomerarsi poco oltre la sua spalla inizia ad impastarsi, in un gennec di una trentina di centimetri, dettaglio dopo dettaglio, dalle zampine secche alla coda vaporosa, stavolta con due occhi, non mutilata e più piccola del fennec zombie con cui ha superato l'esame. Un fennec che fa camminare, piroettare seguendone con lo sguardo dalla spalla in avanti senza che tocchi il suolo ed è seguendo il suo stesso controllo che nota la figura della rossa di Kusa, la quale ha ormai avuto tutto il tempo per avvicinarsi, controllo della mente. L'aveva detto il sempai ed ora è perduto, il fennec rimane ma si pietriifica come il suo sguardo contornato di nero sulla figura di Shizuka, a cinque metri dalla Sabaku in mezzo all'aria. <Mh?>La voce ora tradisce l'aspetto, così magra e minuta, ossuta e senza forme e facilmente scambiabile per un bambino un po' effemminato di tratti, ma la vocalità che impasta è più adulta, rispecchia i suoi 23 anni pienamente come lo fanno gli occhi che tornano al fennec pietrificato CERCANDO di guidarlo a farlo tornare nella sua direzione. <Non morde, e no...Non lo puoi accarezzare me l'hanno già chiesto!> Da come lo dice, quell'ultimo punto, glielo hanno chiesto fin troppi e probabilmente bambini
{Chk ON 28/30 - Innata Attiva-Controllo della Sabbia I -creazione}

11:08 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] Quegli occhi blu non avevano mai vito un controllo della sabbia, conosce quel clan per fama ma non ha conoscenze in quei di Suna, perciò non ha mai avuto il piacere di vedere qualcosa di simile. Rimane decisamente colpita, quella figura animale che va a comporsi, che si destreggia nel muoversi appena sopra il suolo, con eleganza. Segue in effetti più l'animale che non la sua creatrice per questo quando si pietrifica non capisce bene il motivo, ipotizza che abbia una durata mentre la testolina curiosa torna sulla giovane biondina. Il tono di voce che la raggiunge è assolutamente femminile, veste con abiti larghi, quindi le forme esigue non vengono messe in risalto, la Kokketsu conosce bene il voler celare la propria femminilità anche se per ragioni diametralmente opposte. Non è una presentazione quella che raggiunge le orecchie della Kusana ma una spiegazione riguardo all'esserino che tanto la ha intrigata. Le sfugge una risata, un tono di voce molto più infantile dell'altra: << Può mordere se lei lo desidera? >> Si sta informando sulle possibilità che ha un costrutto simile, in fondo anche lei di costrutti se ne intende. << In ogni caso non mi sarei mai permessa di accarezzarlo. Per quanto carino è pur sempre un costrutto fatto con il Chakra, potrebbe essere pericoloso. >> Si insomma, lei di simboli shinobistici non ne indossa ma è chiaro che sa di cosa stia parlando, che sia in grado di discernere le abilità altrui, anche non conoscendole nel dettaglio. << Non volevo disturbarla, mi chiamo Shizuka Kokketsu. Sono rimasta molto stupita dalla vostra abilità, è la prima volta che vedo qualcosa del genere. >> Si scusa, aducata come sempre, il lei impersonale che mantiene le distanze da una figura che per il momento le è sconosciuta. Le due sembrano mondi opposti, una magrettina e dalle forme esigue, mentre l'altra è sicuramente più in carne, con le forme molto pronunciate, colore rosato dell'incarnato e quel rosso di capelli che risalta in maniera totale sul bianco incarnato. << Se non vi disturba posso restare ad osservarla ancora un poco mentre si diletta nelle sue creazioni? Prometto che sarò silenziosa. >> Già, non come ora, ha già parlato fin troppo, abbastanza per lo meno da lasciar intravedere il piercing che ha pure al centro della lingua. [Chakra ON]

11:20 Utente anonimo:
 Aggrotta le sopracciglia alla domanda sul morso posta dall'altra. Da quando ha ottenuto la sua Sunodeki, malgrado i suoi allenamenti continuino a fallire di controllo, sorride più spesso e persino in quel momento le labbra si arricciano in maniera strana. <Immagino di sì.> Non ci ha ancora provato e per qualche momento sembra meditare sulla questione, magari non ci sono testimoni, una bella storia da raccontare esser morsi da un fennec di sabbia è però mentre gli occhi di miele e sabbia seguono quel fennec tornare indietro cercando di controllarne i movimenti in modo che appaiano naturali malgrado le palesi fattezze di sabbia che scoppia a ridere. <AH- Ma stavi dando del lei a me, non alla creatura?!> Ora pare averlo capito, se la goda Shizuka perchè di usto non la sente ridere nessuno da sei anni e c'è da credere che presto l'euforia del suo ritrovato ed ossessivo amore torni a scemare. <Non sei la prima, a noi Sabaku non piace stare nemmeno con gli altri Sabaku.> La dinastia di Gaara è rinomata per tirarsela come gli Uchiha, essere simpatici come un paletto di sabbia, avere delle occhiaie ma quello è un falso mito a causa del demone tasso, e tutte cose poco carine in realtà se non la forza della loro sabbia che nessuno ha mai discusso. Intanto si prende cura che il fennec di sabbia si metta a sedere tra le sue gambe incrociate ma non è mai la bionda a toccarlo. <Mi chiamo Kore, Kore Sabaku...> Soffia indietreggiando le spalle che non sembrano appesantite dalla giara, l'ignoranza sul clan è probabilmente reciproca perchè alla questione del nome dell'altra non pare aver commento o qualche sorta di migrata conoscenza che ne modifichi la fredda calma di chi sta convogliando energia cercando di non disperderla. <Certo... Cosa vorresti vedere?> Non è così benevola ma fa parte del suo esercizio manipolare delle creazioni che non siano mero sfogo della sua mente e qualcuno che le consigli un oggetto che non farebbe di proprio potrebbe essere la svolta del suo allenamento, che SEMBRA andare bene ma che in realtà riflette ancora le sue emozioni nella Sunodeki, la cui sabbia migra a scomparire verso l'alto, non lo capirà la Kikketsu ma lo capisce bene la Sabaku che non sembra riuscire ad arrestare il mobile e dolce scodinzolio della coda di quel fennec. <Che strano...> A Sunodeki no, non possono piacere cose e persone, è lei che è contenta, il suo animo che da due giorni non smette di scodinzolare probabilmente {Chk ON 28/30 - Innata Attiva-Controllo della Sabbia I}

11:32 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] Quella risata la travolge in pieno, inizialmente senza comprendere bene il motivo, ma poi realizzando che pensava stesse parlando della creaturina. Arrossisce leggermente, guance che diventano più scure, vorremmo dire che arrossiscono ma invece tendono più a un violaceo. E' una risata di gusto, lei non può sapere di star vivendo una condizione speciale, se ne vergogna quasi, considerato che i suoi modi educati sono stati travisati. << Che cosa particolare. Noi invece abbiamo un'attaccamento particolare per il clan. Forse perchè siamo pochi e mal visti dalla maggior parte del mondo. >> Fa spallucce, non guardando l'altra ancora, sempre un poco in crisi per il fatto di essere stata freintesa. Tuttavia la sua presentazione viene corrisposta, andando a scoprire il nome e il cognome della sconosciuta. E le viene anche concesso di restare in osservazione. Però quando le viene chiesto cosa vorrebbe vedere rimane un poco interdetta, lei pensava di guardare quello che l'altra preferisse mostrale, non qualcosa di specifico, l'espressività del singolo si racchiude in queste piccole cose, come lei che per combattere ha deciso di utilizzare una lancia di sangue, come Rasetsu.... << Oh non so... >> Proprio in quel momento la farfalla di sangue che le sta attorno tornerebbe da lei, svolazzandole innanzi per poi appoggiarsi sulla spalla della rossa. << Potrebbe provare a creare una farfalla magari. Sono piccole ma piene di dettagli. >> Anche quell'esserino particolarmente fragile non deve essere toccato, così come quel fennec che ora se ne sta acciambellato e scodinzolante fra le gambe altrui. << Cosa c'è di strano? >> La lingua lunga della Kokketsu non si tradisce mai! La curiosità ha avuto la meglio, proprio quando invece avrebbe dovuto tacere per rispetto dell'altrui privacy. [Chakra ON]

11:45 Utente anonimo:
  [Ciliegi] La questione del clan attira nuovamente lo sguardo della discendente fennec, affila lo stesso richiudendolo tra le palpebre lievemente scurite all'interno. <Cosa vi rende tanto mal visti?> La curiosità è della Kokketsu quanto della vulpide pare, seppur lei suoni più distaccata non limita di questionare. <I Sabaku lo sono, ma non ci piace la compagnia in generale.> Se la tirano così tanto che l'unione come identità di clan è forse uno dei loro pochi pregi rispetto agli altri clan di Suna, inoltre le loro giare memoria del potente Gaara sono anche frutto di timore, una paura che a quanto pare la bionda non temerebbe di suscitare in giro mostrando orgogliosamente la Sunodeki seppur analizzando le vesti dell'altra ancora cercando le ragioni per cui dovrebbe mal vederla non può non notare quella farfalla di sangue, le labbra si schiudono, perchè vede dove va a posarsi e forse padrona di quanto sta ancora esercitando sembra comprendere, silenziosamente, non tutto ovviamente ma tratti di quell'abilità. <Una farfalla?> Viene distratta, dalla farfalla che stava guardando agli occhi dell'altro. <è strano che io non riesca a controllare le emozioni della mia sabbia.> Specifica, perchè di quello scodinzolio non ha nulla la Sabaku in sè che pare un giunco fuoriposto ovunque la si piazzi, eppure solleva la mano destra librando quel fennec, deformandolo in un'altra spirale e dilatando le narici ad un profondo sospiro come se dovesse fare uno sforzo mentale e questo suo impegno si chiude in qualche momento di silenzio mentre la sabbia pare farsi più spessa, richiamata dalla Sunodeki, una massa sempre più grossa che inizia ad appiattirsi. <Ti è fedele quella piccola farfalla...> Commenta cercando di concentrarsi su forme e fattezze di una farfalla, iniziando a dispiegarla, troppo grande, ben oltre i settanta centimetri di apertura alare infatti non si fa dettaglio del corpo, appena tubolare ma delle ali che si delineano iniziando a battere davanti al volto della Fennec, le stesse però iniziano a scolpirsi di sabbia come se la mente avesse dominato ancora di troppo, troppi occhi, tutti incisi di sabbia sia chiaro e senza colore, ma tutti e troppi uguali come se gli occhi stessero ossessionando quella sabbia. Non può capirlo Shizuka ma può vedere le spalle incassarsi, le labbra gettar fuori un sospiro sconfitto. Finchè non impara a controllare l'emozione della sua sabbia Asuke ha ragione, tutti comprenderebbero le sue debolezze, ma perchè non risponde al messaggio quel maledetto? Basta, basta pensare ad occhi, basta. E più si dice basta più le ossessioni sono quel tarlo che incidono sulle ali battenti occhi negli occhi, troppi, davvero {Chk ON 27/30 - Innata Attiva-Controllo della Sabbia I}

12:01 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] Dato che l'altra sembrava meno chiacchierona non si aspettava quella domanda riguardo al Clan, che da un lato la fa felice, poichè significa che le nuove generazioni sono meno inclini a considerarli mostri. Un sorriso amaro le si dipinge sul visino tondeggiante: << Beh, siamo i discendenti di Yukio Kokketsu, il terribile demone che ha sparso sangue in vari villaggi. Credo che sia principalmente a causa di quel che ha fatto. Anche se la nostra innata ha un aspetto molto meno dolce di altre, e la diceria che per ottenere questi poteri Yukio abbia consegnato la sua anima al demonio e della sua dinastia. >> La romanza un pochino, mostri, demoni, assetati di sangue, violenti e malvagi. Questo quello che molti vedono riguardo ai Kokketsu. Forza ne hanno parecchia, su questo non vi è dubbio, ma il potere può sempre essere usato in diversi modi e lei vuole dimostrarlo al mondo. << Se vi sto disturbando posso sempre andarmene, in fondo ero venuta qui per concentrarmi... >> Si insomma, un lavoro complesso che purtroppo non si concluderà a breve pare. Poi però pare essere invitata a rimanere, quell'idea, come la prima avuta con Kan l'ha portata nuovamente su un lepidottero, affezionata a quell'essere vivente come a pochi altri, tanto da marchiarsi la schiena. << Perchè la vostra sabbia viene controllata dalle emozioni? >> Che domanda stupida Shizuka! Anche il tuo sangue nero viene naturalmente influenzato dalle emozioni, peccato che con l'innata attiva il potere sovverchi il resto e un Kokketsu diventi una macchina da guerra. Dovrai gestire anche questo bambina mia se vuoi davvero iniziare a utilizzare qualche illusioncina. Però nel frattempo quella creazione viene concretizzata dalla Sabaku. Che tuttavia commenta riguardo alla fedeltà della farfalla rossa, sangue velenoso dono di una defunta. << Una persona mi ha chiesto di prendermene cura e così sto facendo. Sento che quando sarà il momento dovrò separarmene. Nel frattempo la proteggo. >> Si insomma, una compagna fedele, letale e non utilizzabile in battaglia, ma poco importa, le piace averla con se. E' così che lentamente, quella farfalla di sabbia inizia a crearsi, il corpo non è molto definito, mancano parecchi dettagli ma al contrario le ali lo sono molto di più ricoperte di occhi. La vede incassare le spalle, sospirare. << C'è qualcosa che non va? Non ci conosciamo ma spesso le parole di uno sconosciuto sono molto più utili di quelle di un amico. Non conoscendo il contesto posso parlare in maniera più oggettiva. >> Lo vede come un problema di concentrazione, in quanto Chunin di Kagegakure è suo dovere aiutare gli allievi e anche i Genin nella buona pratica shinobistica. Inoltre essendo entrambe utilizzatrici di costrutti magari possono aiutarsi a vicenda. Vai a pensare che sia qualcosa di sentimentale! [Chakra ON]

12:18 Utente anonimo:
  [Ciliegi] Alla questione del demone sbatacchia le ciglia, ma sta ancora fissando quella farfalla, ben riuscita ma mal riuscita a livello mentale. <Ecco dove l'avevo sentito...>Del demone si sarà parlato ma lei non ha frequentato l'accademia per cinque anni se non scarsamente da quando Kombu è morto, evidentemente non tutte le cose studiate e le leggende sono state ritenute degne di memoria. <E tu ci credi a questa diceria?> Domanda prima di soffiare via un sospiro, le mani che conducevano la farfalla si rilassano a creazione composta e finita. <Non mi disturbi ma dammi del tu...Per favore.> Basta Akainu a chiamarla vecchia ed ora che mantiene il pugno chiuso come quella massa di sabbia piena di occhi ma dall'ala ferma nell'aria gli occhi scivolano su Shizuka, prima allo sguardo della Kokketsu e solo dopo alla sua farfalla. <Perchè la mia testa è un bordello più di quanto pensassi a quanto pare.> Una spiegazione come un'altra sul perchè la sua sabbia faccia quello che vuole lei ma si ostini a rispecchiare quel che vuole la sua mente invece che comportarsi come il corpo estraneo che determina storicamente la freddezza dei Sabaku, della quale lei ad ora ha mero aspetto ed un atteggiamento non troppo chiaccherone. Per qualche motivo però non sembra provare nessun disturbo sulla presenza di Shizuka, seppur quella domanda la colga nell'ultimo acchitto del suo impasto di Chackra,quando le narici si dilatano ed il petto scarno si gonfia palesemente come chi sta incanulando aria troppa e troppo vistosamente, quando le labbra si arricciano verso la farfalla ad ali spiegate soffiando, le guance che si riempiono ed il chackra che si consuma disperdendo quella sua sabbia come una nube per l'onda d'urto, una nube di cui mantiene il controllo ma che se ne sta dispersa dallo smacco, come offesa, come è offesa lei a giudicare dallo sguardo accigliato. <Volevo fare una sorpresa ad una persona...Ma ci sto mettendo troppo a controllare la mia sabbia come vorrei.> Snocciola, seppur questo non sia esattamente qualcosa che non va il fennec non sembra un animale paziente per definizione. <Non posso impastare un Jutsu di resistenza al Genjutsu se la mia sabbia continua a parlare al posto mio.> è un bordello, ma doveva capirlo dal fennec zombie. Finirà probabilmente così, con la sua sabbia che si addensa verso la bocca della Sunodeki piano piano che le farà da maschera e chiacchera?

{Chk ON 21/30 - Innata Attiva-Controllo della Sabbia I- SOFFIO 3/4}

12:35 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] Al nome di Yukio quelle orecchie di sabbia si risvegliano, un nome, un mantra insomma. Quando quella domanda le viene rivolta le sfugge una risata sentita: << A dire la verità un pochino ci credo. Ma avere la forza per proteggere chi si ama, anche se deriva da un demone può essere forse un male? >> Inclina la testolina verso sinistra, socchiude gli occhi e le sorride spontaneamente. Frase migliore non poteva essere rivolta a qualcun altro, lei, erede del famoso Gaara della sabbia, portatore di un demone codato che è stato Kage del suo villaggio per tanto tempo, proteggendolo nonostante il terribile potere posseduto. Alla rossa viene chiesto di abbassare le barriere, entrare in confidenza, rinunciare al lei per passare a un tu impersonale. Non ci mette molto ad eseguire la richiesta, sembra una che non vuole offendere o disturbare nessuno. << D'accordo. >> Risposta breve, a richiesta. Ma anche le domande della sangue nero ottengono risultati, una mente confusa, in movimento, che portano alla distruzione di quanto creato precedentemente, un soffio che insabbia letteralmente i pensieri e che porta quelle ali occhiute a scomparire dalla loro concretizzazione. La biondina continua a spiegarsi, incredibilmente parlare con qualcuno che non si conosce può davvero portare a risvolti inaspettati. C'entra una terza persona, qualcuno che non è presente ma che evidentemente è importante per la Sabaku. La nanerottola andrebbe a sedersi a una distanza decente dall'altra, evitando di invadere il suo spazio personale ma senza sembrare distante. << Ci ho messo sedici anni di vita prima di riuscire anche solo ad attivare la mia innata. Ero un borbottio continuo, mi sentivo inadeguata, non all'altezza. Spesso me ne sono lamentata con il mio migliore amico che mi ha sempre detto che ognuno ha i suoi tempi e che una volta raggiunto quell'obbiettivo sarei stata fantastica. >> Si interrompe, la testa che torna all'attivazione dell'innata, alla corsa a casa per mostrare le proprie abilità a Yasuhiko che ne era stato forse più entusiasta di lei. << Pensa lui ci ha messo anche più di me ad utilizzare la propria. Eppure quando c'è riuscito è stato fantastico, anche se colorare un paio di occhi sicuramente non fa scena come ricoprirsi di un'aura viola! >> Ridacchia più da sola che con l'altra, tralasciamo il fatto che il suo migliore amico ed ex ragazzo sia un Uchiha. Lo sguardo blu si allargherebbe un poco alla menzione del Genjutsu, vuole resistere a quello a quanto pare. << Vuoi resistere ai genjutsu? Per quello serve molta concentrazione su l'altro è particolarmente capace. Pensa che io sto cercando di imparare l'arte illusoria. Potrebbe tornarci utile allenarci insieme volendo! Io a cercare di invaderti la testa e tu a cacciarmi fuori! >> Sorride, il sorriso è qualcosa di intrinseco su quella faccia almeno per la maggior parte del tempo. Di nuovo la farfalla rossa si alzerebbe in volo, cercando qualche altro fiore da assaggiare. << Ti avverto che sono una schiappa e sono solo all'inizio! >> Insomma, non grandi aspettative per la rossa sia chiaro, sta cercando di allenarsi ma decisamente ha poche capacità pratiche. [Chakra ON]

12:51 Utente anonimo:
  [Ciliegi] Mentre la sabbia torna a farsi sibillina, solo controllata ma senza forma in una spirale che dalla giara si smuove come un tentacolo lento ed incontrollato gli occhi mielato della Sabaku sembrano muovere una perplessità verso la rossa. <è per questo che vuoi usare il tuo potere? Per amore?> Non pare mettere in dubbio, o ironizzare su quanto possa essere una sciocchezza, sembra semplicemente non averci proprio pensato fino a quel momento. Non smuove quel tentacolo, lascia che la Sunodeki torni in pace, che la sabbia si agiti mantenendone il controllo come più desidera ed anche questo è fallace alla mente della Sabaku perchè significa che si sta interessando alla questione della innata di Shizuka, forse troppo visto che non la conosce. Ad un certo punto però sorride, con fare sghembo, come se l'altra avesse detto qualcosa di ridicolmente assurdo. <Colorare gli occhi.> Soffoca una risata, pensando a quanto qualsiasi Uchiha morirebbe per quella definizione. La sabbia corre davanti alle labbra, incontrollata ancora una volta, come se fosse una mano. <Scusa...>No, non è di lei che sta ridendo ed è chiaro. <Sai che in realtà hai appena detto una cosa geniale? Non so quanto chackra mi resti e non ci ho mai provato ma un obbiettivo vivo...>Sembra esser sedotta dalla questione, al punto da smuoversi, ruotando su sè stessa, per porsi frontalmente alla Kokketsu mentre le mani vengono portate davanti al ventre. <Come funziona? Devo guardarti?> è solo la seconda volta da quando ha chiesto i sigilli al Sempai che prova quella tecnica, nonchè la seconda volta che prova a fare qualcosa di diverso dal mero controllo della sabbia da quando ha appreso a controllarla. La prima ha totalmente fallito, ad ora tutta la sua determinazione sembra solleticata dalla proposta ottenuta, mentre le mani, entrambe impastano con lentezza i sigilli, prima la capra e poi il bue, cercando di mantenere quella comunione con la sua Sunodeki. Si affievolisce quella spirale di sabbia, mutando dimensioni e forma, ad appena quaranta centimetri dal viso c'è un occhio, un occhio di sabbia che si sta disegnando, è quando però vien stabilito il collegamento che la Sabaku tracolla in avanti coprendosi gli occhi. <AH-Fa male!> Asuke deve averle giocato un brutto scherzo, immaginate di trovarvi a vedere improvvisamente rotto, come stortare gli occhi, all'improvviso e da un'altra prospettiva peraltro unica rimasta mentre le mani stanno sfregando gli occhi. <Oddio è stranissimo.>Comunica con afanno con i palmi poggiati ai propri occhi, quelli veri. <Fanno così schifo i miei capelli visti da dietro?> L'occhiolino di sabbia infatti sta ammiccando dall'alto della sua posizione mentre attende direttive ma ad occhi tappati, non avendo previsto che avrebbe dovuto far l'abitudine ad una terza visione contemporanea.-Ci poteva arrivare ammettiamolo- <Però sta funzionando...Fa male, ma sta funzionando. Vai, attaccami!> Tecnicamente neanche la sta guardando Shizuka se non con l'occhio di sabbia, ha le mani sul volto e sembra aver preso la cosa con un po' "troppa" euforia al punto che quell'occhio si agita fuggiasco, mostrando agitazione nella pupilla di sabbia, sovreccitato e ballerino sopra di lei {Chk ON 18/30 - Innata Attiva-Occhio di Sabbia }

13:17 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] La domanda che le viene rivolta è spontanea, non sembra volerla deridere, chiede in maniera genuina, forse per questo la Kokketsu non diventa nuovamente bordeaux. << Detto così sembra qualcosa di veramente figo. In realtà il potere che ho lo voglio usare per proteggere le persone che amo. E' molto più egoistica l'idea che ho in mente, ma si può dire che sia per amore degli altri. >> Che poi questi altri corrispondano a una cerchia ristretta non ha grossa importanza giusto? Poi parte quello sproloquio personale, quel suo ricordarsi quasi un anno fa quanto accaduto, le gioie di quei momenti e quella battutaccia riferita a un'innata veramente unica. Tant'è che l'altra scoppia a ridere, coinvolgendo anche la Kokketsu. << Hiko mi avrebbe ribaltata a menzionare così malamente la sua innata! >> Anche lei porta una mano istintivamente davanti alla bocca, calmando le risate. << Però quegli occhi sono davvero bellissimi. Visti da vicino sono uno spettacolo, sembra che possano leggerti l'anima. >> Un ricordo, forse troppo imbarazzante torna alla mente, le guance tornano viola, in maniera totalizzante mentre la testolina rossa viene scossa a destra e sinistra come a far sfuggire quel ricordo. La mano sinistra a scostare i capelli dal lato, le dita che sfiorano quel piercing fatto sull'orecchio sinistro, anellino dorato identico a quello blu sull'orecchio dell'attuale ragazzo. Poi mentre lei fa tuto ciò l'altra la prende in parola immediatamente, ponendosi innanzi a lei e proponendosi in un'abilità assurda, qualcosa di mai visto prima. Un occhio di sabbia viene creato, dal quale evidentemente la giovane bionda può vedere, considerati i commenti riguardo al crine e il fatto che si accechi da sola. Insomma lei che era andata al parco per meditare ora si ritrova a doversi impegnare in qualcosa che non ha mai nemmeno considerato fino a un paio di settimane prima. << Aaaah, ma veramente io.... Va beh... Ci provo! >> Insomma alla fine Rasetsu le aveva detto di allenarsi con qualcuno di consapevole no? Si metterebbe in ginocchio davanti all'altra, lo sguardo fisso su quell'occhio di sabbia mentre il Chakra verrebbe fatto ribollire nel proprio corpo. Il tentativo sarebbe quello di espandere il proprio potere verso l'esterno, avviarsi verso la mente della biondina, almeno avvicinarsi ad essa, disturbarla, cercando di turbare la quiete di un flusso naturale del Chakra. Non ha le capacità per disturbarne i sensi, per ora non sa nemmeno se riesca a raggiungere il proprio obbiettivo. Però a contrario della Sabaku, la Kokketsu ha le iridi blu bene aperte, fisse sul viso coperto dell'altra, con la concentrazione volta a raggiungere quella patina leggera che è il chakra altrui, come per infastidirlo. [Chakra ON]

13:24 Utente anonimo:
  [Ciliegi] Ha i palmi davanti agli occhi, ancora, con quell'occhietto di sabbia che inizia ad oscillare alle sue spalle più lentamente, guardandosi intorno, mentre ascolta la questione degli occhi comprendendo si tratti degli Uchiha come conferma. <Credo l'avrebbe fatto qualunque Uchiha...Ma immagino che i loro occhi siano così> Lei però non è allo Sharingan che fa riferimento, la voce si ammorbidisce ma non lascia la mente ottenebrarsi dal ricordo di quegli occhi verdi che hanno già influenzato il colore della fascia con cui trattiene la Sunodeki contro la schiena. Sente Shizuka muoversi e mentre la mano sinistra resta appiccicata sull'occhio la destra inizia a cercar pian piano di liberare la sua vera vista (stasera avrà una emicrania da mille moment per un solo moment in cui la vista se la trova spezzata davanti) come se vedesse a due substrati la percezione del reale, un occhio reale ed uno sopra di loro che osserva persino sè stessa come un corpo esterno. <è una sensaizone fastidiosa...Pensi stia funzionando?> Non può comprendere se l'altra ha già lanciato il suo Genjutsu o lo stia solo preparando, è come se una parte del suo Chackra, legata alla vista dell'occhio di sabbia, fosse ancorata al reale più della vista in sè, così trovando un conflitto con la mente della Sabaku che invece nuova ed inesperta inizia a percepire quantomeno un tentativo di intrusione, semplicemente non lo riconosce. <Com'è venuto? Tu lo vedi?è carino?>-pikkolo ancielo- {Chk ON 17/30 - Innata Attiva-Occhio di Sabbia Mantenimento }

13:36 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] Il discorso su quegli occhi viene momentaneamente lasciato da parte. E' troppo concentrata nel raggiungere l'altra con quel poco che la natura per ora le ha concesso di avere. Perà per quanto i suoi sforzi cerchino di raggiungerla pare che l'altra abbia comunque la forza e il modo di domandare e chiedere, dubbios a riguardo di quanto possa essere accaduto. Quel blando tentativo di arrivare all'altra la lascia insoddisfatta e stanca, consapevole che se ha avuto così poco effetto su una genin può decisamente abbandonare l'idea di allenarsi con Kan. Sbuffa quindi sonoramente abbandonando il tentativo e lasciandosi cadere sul sedere, decisamente sconfitta. << Non sono sicura se sia stata io a crearti il fastidio o la tua stessa tenica. >> E' chiaro che il tono sia abbacchiato. << Purtroppo non sono una maestra di illusioni, quindi non so nemmeno se sono riuscita a raggiungerti in qualche modo. Ho appena iniziato ad applicarmici e il mio insegnante è un tipo scostante... >> Occhi che vengono mossi verso il cielo, pensando ovviamente al genetista parente. << L'occhio è molto realistico, forse il fatto che non abbia la palpebra attorno lo rende un poco inquietante. Ma io sono un medico quindi non fa tanto effetto. >> Si interrompe, andando sul tecnico per ovviare al proprio fallimento. << Quello dovrebbe aiutarti con i Genjutsu? Interessante... >> Insomma sta imparando parecchio sui Sabaku. << Non so, forse io li ho visti tanto belli perchè lui era l'unica persona al mondo a cui avrei dato tutta me stessa. >> Come cambiano le cose in un anno, quando si cresce, si affrontano nuove sfide e i tempi maturano. Sembra proprio strano l'essere tornati solo amici d'infanzia e nulla più, non sentire più quel desiderio, quella passione travolgente per colui che fino all'anno scorso non immaginava mai si potesse sostituire. << Però ti piacciono parecchio gli occhi vedo! Tra questo e quelli sulla farfalla sembri proprio un'osservatrice! >> Insomma perchè tanta importanza sullo sguardo? Vero che è lo specchio dell'anima ma qui sembra che si vada un pochettino oltre! [Chakra ON]

13:48 Utente anonimo:
  [Ciliegi] Per qualche motivo quando l'altra inizia a parlare torna a chiudere l'occhio destro, come se le facesse male la vista -ed a ben vedere-, ma non ci rimette davanti la mano, a differenza del sinistro che tiene ben sigillato. <Sono abbastanza certa che sia stata tu. Il mio occhio è fastidioso a quanto pare, ma è come se avessimo visto due cose diverse per qualche momento.> è forse questo il potere di quel suo occhio? Se un senso viene leso uno resta sempre fermo alla realtà, persino la vista con la giusta forza. O magari lo sta dicendo per consolare entrambe. <Cosa hai provato a fare esattamente?> Chiede CERCANDO di controllare quell'occhio per mobilitarlo verso l'alto, come se stesse facendo una ripresa della scena di quelle romantiche, dalle cime degli alberi. <Dovrebbe aiutarmi.Sì>Bofonchia tornando a socchiudere l'occhio destro. <Ma nessuno ha detto sarebbe stato così fastidioso, vedo te in questo momento e vedo noi, e non vedo bene nessuna delle due cose.Davero sei un medico? Avrai...sedici anni?Crescete troppo rapidamente questa generazione.>La vetusta così parlò, eppure l'informazione cruciale che comunque si era compresa è che l'occhio sia in qualche modo collegato al senso della vista ma l'interesse per la conversazione torna a riabbassarlo. <Non ho mai visto gli occhi risvegliati di un Uchiha...Ma ho sperimentato l'esserci dentro. La paura di non poter guardare qualcuno negli occhi è dolorosa alle volte.> Ed ecco, quella fissazione per quell'occhio di sabbia. Oltre alla convinzione di aver subito un Genjutsu che poteva in realtà essere mero frutto di un legame fatto di odio e solitudine. Nemmeno sa perchè sta raccontando quella storia in effetti ma torna a sfaldare quell'occhio stancamente e quando riapre entrambi gli occhi arriccia le labbra in una smorfia come se qualcuno le avesse sparato in faccia un faro da 3000V <Non giurarci sull'osservatrice, mi sa che ho appena perso una decina di diottrie tutte insieme.> Lagna sottovoce muovendo la faccia come una con qualche mala sindrome. Effettivamente non si dovrebbe proprio provarle così le tecniche, a culo di macaco, qualcuno dovrebbe dirglielo {Chk ON 16/30 - Innata Attiva-Occhio di Sabbia Mantenimento}

14:11 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] Le affermazioni altrui la rincuorano poco, considerato che comunque lo vive ormai come un fallimento. << Ho solo cercato di raggiungere il tuo flusso di Chakra e disturbarlo. Sto cercando di imparare almeno come si confonde la vista, anche se è difficoltoso, ho sempre incentrato il mio potere solo e unicamente sul Ninjutsu. Su quello sono forte ma sulle illusioni ci devo lavorare! >> Le rivolge un occhiolino, come per scusarsi del suo scarso operato. Poi il fatto che l'altra si stupisca che sia un medico la fa sorridere. << Veramente i ninja del passato erano molto più veloci di noi! E poi ne ha 17 di anni ormai! >> Allora sei grande tesoro mio! Un'adulta quasi! Però è vero che la piccoletta si sia ormai distinta come un medico a tutti gli effetti. Le parole però dell'altra paiono darle un nuovo punto di vista. << Io penso di non aver mai avuto modo di sperimentare un Genjutsu su di me... >> Chissà come mai non aveva pensato a questa possibilità, chiedere a Rasetsu di confonderla per aiutarla a capire come funziona qualcosa di reale. Ride alla battuta sull'osservatrice: << Beh se fa tanto male posso provare a risistemarti. Conosco un paio di manovre utili a rilassare il corpo e farlo tornare performante. >> Si insomma quelle capacità che ha usato per stimolare le capacità di Dokuhiro e aiutare a risvegliarla, anche se probabilmente è stato più il fare di Rasetsu. << Evidentemente questa persona non voleva che tu la guardassi troppo. C'è chi non vuole essere osservato, che pensa che stare da solo sia meglio che in compagnia. >> Si interrompe rimugina sui suoi miseri anni di vita. << Ci sono persone che devono essere importunate per più tempo per aprirsi. Però di solito li riconosci. O forse è solo il mio sesto senso! >> Le sorride in maniera dolce, il pensiero volato a un passato non troppo lontano in cui ha dovuto litigare con qualcuno per riuscire a smuoverlo. Vero Kan? [Chakra ON]

14:19 Utente anonimo:
  [Ciliegi] è ormai sgretolato quel suo occhietto quando osserva Shizuka sulla questione delle illusioni e da come si stropiccia la faccia in maniera automatica si vede che ci sta impiegando un po' a metterla a fuoco dopo aver sperimentato il suo occhio di sabbia. <Oh...certo diciassette. Ormai sei nella parte discendente della parabola della vita, dovresti sbrigarti a trovare marito, non ti resta tantissimo tempo.> Snocciola sorridendo, ma non deridendo, di quella convinzone in quel modo un po' affilato di assecondarla, un'ironia fredda che però si risveglia mentre sbatacchia le ciglia alla questione delle cure. <Se ce l'ha fatta l'uomo più bello del creato, il nostro amato ed antenato e bellissimo Gaara devo farcela da sola anch'io!>Una convinzione che non corrisponde al modo in cui sbatte ripetutamente le palpebre guardando un punto in alto. <Sta passando, mi ci devo abituare.> Rassicura comunque l'altra da un campo medico prima di tornare con lo sguardo a quella sua farfalla di sangue ed agli occhi della Kokketsu. <Ma mica lui, sono io che non voglio aver paura di guardarlo negli occhi. Però sento che ho consumato troppo chackra, e che devo mangiare.> Appura richiamando la sabbia residua e sinuosa fino alla sua giara con fare composto. <Tu vuoi rimanere qua?> Il commiato pare quindi prossimo, per la Sabaku, e poi deve assolutamente scrivere un messaggio, il tempo per chiaccherare sembra finito. <Come mai ti sei interessata ai Genjutsu, tu?>
{Chk ON 16/30 - Innata Attiva}

15:01 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi] Eccola li, l'affermazione ironica capace di sgretolare il mondo della rossa Kokketsu. << M-Ma-Marito? >> Il visino diventa violaceo, il modo di arrossire di un clannato è diverso dal resto del mondo a causa di quel sangue nero. Però è chiaro che la ragazzina sia in imbarazzo, si potrebbe quasi vedere le orecchie buttare fuori fumo! << Mi sembra una cosa un po' prematura... Poi ci sarebbero un sacco di problemi perchè vivo ancora con i miei e non so se Kan voglia venire a stare nel distretto di Kusa... >> Insomma parte in quarta cercando giustificazioni non richieste ne agognate, l'altra voleva fare una battuta e invece è stata presa sul serio, i diciassette anni si vedono tutti in questi moti infantili e puerili che la contraddistinguono. L'altra rifiuta quella fisioterapia momentanea, menzionando i grandi del passato, da emulare e provare a raggiungere anche per resistere ai problemini causati dalle varie innate a una persona inesperta. Fortunatamente il discorso però verte altrove, su un lui sconosciuto dotato di Sharingan: << Perchè mai dovresti aver paura a guardarlo? Guarda che se non ha attiva l'innata sei al sicuro! >> Più o meno, diciamo non del tutto vero ma quasi sta solo cercando di rassicurarla un pochino e forse spingerla nella direzione della confidenza in se stessi. << Non so, posso sempre tenerti compagnia per il pranzo e tornare dopo a meditare.... >> Boffonchia più a se stessa che non all'altra, con lo stomaco che brontola un poco in sottofondo. << Ho scoperto che il mio sangue è potenzialmente portato in quella direzione. E per quello che voglio fare nella vita, devo assolutamente imparare a padroneggiare ogni aspetto del nostro potere, altrimenti non sarò mai all'altezza. >> Determinata nel tono di voce, lo sguardo fisso in quello altrui, decisa in quel che dice, lo crede davvero. Andrebbe ad alzarsi da quella posizione, lo sguardo volto poi alla ricerca di quella farfalla rossa: << Kimi andiamo a pranzo vieni. >> E come se quest'esserino potesse veramente capirla andrebbe a svolazzare in prossimità della Kokketsu, che inizierebbe a muovere qualche passo in direzione del centro o per lo meno nella zona ristoro del parco. [Chakra ON]

15:11 Utente anonimo:
 Occhieggia come l'altra arrossisce alla questione del marito iniziando tuttavia ad ipotizzare dove abiteranno lei e Kan, riposati quei granelli che le carezzano il viso la Sabaku si alza in piedi, spingendo con le mani sul terreno. <Guarda che scherzavo.> Non mostra fatica a sollevare la sua Sunodeki, come se fosse leggiadra, ma dalla trasparenza della giara la sabbia sta ancora colando dal basso verso l'alto creando un gioco visivo opposto al tempo. <è una lunga storia...Che non è mia soprattutto.> Così sembra pisciare il discorso sulla paura di guardare negli occhi qualcuno passandosi le mani contro le cosce, lì la sinistra prende il suo telefono, un prepagato da spacciatore vecchissimo, senza colori, di quelli da mala strada che costano niente. <Il tuo discorso fila.> Ciondola in merito alla direzione del suo sangue iniziando, con due mani la boomer, a scrivere un messaggio. <Kimi?> Solleva gli occhi verso la Kokketsu. <Ha un nome...quindi.> Soffia osservando la farfalla che quindi sembra avere coscienza e non un suppellettile sanguigno. <Non ti faccio fare tardi, punto primo perchè hai diciassette anni punto secondo perchè al bazar qui dietro fanno dello yakitori fantastico ma dovremo mangiarlo in piedi.> Comunica iniziando a muoversi con quella scia sabbiosa che inizia ad oscillare appena oltre la giara come un serpente sempre vivo, meramente controllato. offrirà lei, in fondo le deve un favore, anche se di quell'ottimismo nel messaggio non c'è nulla, il testo inviato "Se continui a non rispondere butto degli scorpioni vivi nel Dojo degli Uchiha da qualche finestra" è un romantico e chiaro invito. Potrà riposare, quel pomeriggio, ed è solo grazie alla Kokketsu. {exit}

15:28 Shizuka:
  [Sotto ai ciliegi -> Bazar] Scherzava! Ovviamente scherzava! Ti pare che adesso ci si sposa a diciassette anni? Poi ci sono un sacco di problematiche riguardante al dove stare e al progetto di voler andare fuori dalle mura con Furaya e Mattyse. Insomma troppe cose in ballo per poter pensare a un matrimonio. << Beh ovviamente... >> Boffonchia, la figuraccia ormai è stata fatta, meno male che non sa che sua madre ha proprio fatto una battuta simile al suo ragazzo che forse sta pure prendendo in considerazione la proposta. Ma bando alle ciance il discorso sugli occhi viene messo da parte con eleganza e sicuramente non sarà la nanetta a riportarlo in auge, sembra qualcosa di troppo personale per un primo incontro. << Certo che ha un nome! Ormai stiamo insieme da mesi, si meritava un nome! >> Non che sia un animale domestico sia chiaro, poi ovviamente non poteva essere figlia del proprio sangue, essendo rossa e non nera, ma questo la biondina di Suna non lo sa evidentemente. << Non ho problemi con le ore piccole, faccio i tunrni anche di notte in ospedale e al negozio di tatuaggi. Però gli Yakitori hanno attirato la mia attenzione! >> Ora il rumore dello stomaco si fa molto più presente e ovvio, con conseguente imbarazzo della ragazzina. << ANDIAMO! >> Entusiasta tira su un braccio indicando la direzione per il bazar. Tuttavia non sarebbe lei a fare strada, si affiancherebbe all'altra studiandone un poco meglio i tratti, e soprattutto quella giara enorme che sembra essere leggerissima per lei. Che sia fortissima senza darlo a vedere? Probabilmente è solo qualcosa di relativo all'innata stessa... Non disturba mentre l'altra invia un sms però non appena finito il tutto proporrebbe: << Se ti va ti lascio il mio numero. Così se vorrai allenarti di nuovo o avessi bisogno di una risistemata sai a chi chiedere! >> Un occhiolino in di lei direzione, divertita e al contempo felice di aver trovato qualcuno con cui fare pratica, chissà se riusciranno a raggiungere l'obbiettivo insieme! Ma per il momento riempiranno lo stomaco, litigando per chi debba pagare cosa! [Chakra ON][//END]

Kore e Shizuka si incontrano per caso, la rossa Kokketsu sembra intrigata dagli allenamenti della Sabaku con la sabbia, dopo qualche chiacchera sul potere del clan Kokketsu decidono di sancire la loro amicizia lanciandosi addosso le proprie tecniche, la Kokketsu intenta un Genjutsu mentre la Sabaku perfeziona il suo occhio di sabbia dal quale ha ancora non pochi problemi per realizzare la messa a fuoco. Si scambiano i numeri decidendo di allenarsi nuovamente in futuro probabilmente l'una sul Genjutsu e l'altra sul farsene immune.