Kan e Shizuka in un'altra favolosa avventura in città

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18:54 Kan:
 Sembrano passati eoni eppure, il Sumi esiste in quel di Kagegakure, sopravvive, vive nonostante gli impegni capaci di trattenerlo via ogni singolo giorno della di lui esistenza. Il lavoro genetico nei laboratori, le serate all'Ochaya, le missioni da ninja, tutti sprazzi della vita da far collidere e, in più, mantenere una relazione viva e presente in tutto ciò, impedire che l'unica venga messa da parte. Conscio e consapevole dell'attuazione da parte dell'otino. L'allungamento della giornata favorisce un'uscita prolungata da parte del dinamico duo, l'uno a fianco dell'altro in quel legame sempre più forte, stabile il quale diviene unico momento dopo momento <Trovare del tempo per rilassarsi è arduo in questo periodo> borbotta con l'arto superiore sinistro a ridosso dell'altrui spalle, provando a portarlo su di essa <Ma come facevo prima a far festa ogni sera?> interrogativo su vecchie abitudini oramai superate, mandate al rogo da quando la rossa ha iniziato a far parte della vita divenendo una costante, una presenza indissolubile. Il vestiario che porta con se è totalmente rinnovato, composto da un singolo paio di neri pantaloni sulle leve inferiori di un blu notte, aderenti in zona cosce andando a restringersi man mano che si avvicina ai calzari; quest'ultimi risultano esser semplici, neri, privi di forme particolari. Il busto è ricoperto da una camicia color del latto a lunghe maniche, sbottonata nella zona del collo ed un piccolo gilet del medesimo colore dei pantaloni. Rossa cravatta intorno al collo discende lungo il busto per poi finire con una giacca, sempre di quel blu notte, a ricoprire il tutto, maniche lunghe, polsini arrotolati ed abbottonati con svariate linee bianche dando un pizzico di colore in più al contesto. Chioma bianca totalmente stravolta dal recente taglio, decisamente più corta sui lati le cui ciocche giungono al di sopra delle orecchie; medesime ciocche coprono parzialmente la fronte mentre sul di dietro ricadono sul collo senza mai superarlo. Sull'orecchio sinistro un orecchino dal color blu, rappresentante del legame con la Kokketsu mentre sul lato destro della vita il portaoggetti contenente fuda ed inchiostri speciali del clan per permettere lui di creare meraviglie. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

19:05 Shizuka:
  [Per il centro] Il sole finalmente è una delle certezze di questi giorni che si allungano sempre di più lasciando spazio alla voglia di uscire e fare anche solo una passeggiata. Ed è proprio questo che stanno facendo i due ragazzi, prendersi del tempo per loro passeggiando in centro. I capelli rossi, che erano stati tagliati corti, si stanno lentamente riprendendo il loro spazio, giungendo a sfiorare le spalle, mentre quei fermagli a forma di farfalla sono ben fissi, uno per lato del capo. Oltre ad essi sui lobi delle orecchie si possono osservare degli orecchini a forma di lepidottero, blu e dorati, un anellino sull'alto del padiglione mancino di color blu, e al collo la solita collana dorata, con il pendente blu brillante a farfalla. Quei colori sono i loro, un'espressione di quanto i due ragazzi siano una cosa unica da un bel po' di mesi oramai. Il corpo è avvolto da una maglietta a righe colorate, riprendenti le tinte dell'arcobaleno, con uno scollo a barchetta molto ampio che lascia le spalle scoperte e avvolge le forme abbondanti; in vita una gonnellina a pieghe nera si allunga fin sopra le ginocchia, ai piedi delle ballerine nere morbide e comode per camminare. Gli occhi blu sono contornati solo da un filo di eyeliner e dal mascara, una borsetta nera a tracolla le sta al fianco contenente solo il cellulare e le varie chiavi che possiede. Sopra le loro teste, mentre lui si lascia in quei commenti riguardo alla vita serena di un tempo, svolazza Kimi, la farfalla di rosso sangue Doku che ormai la accompagna da mesi. << Sinceramente non lo so! Io non ho mai fatto così tanta festa! Però è vero che siamo sempre più impegnati. Pensa che ho in programma di aggiungere qualcosa! >> Sorride, lascia che quel braccio l'avvolga mentre passeggiano per il centro, senza una meta precisa, anche se nella mente della Kokketsu si sta generando un gelato. [Chakra ON]

19:17 Kan:
 La spensieratezza è un raggio del passato, poche semplici azioni e decisioni possono cambiare per sempre lo scorrere della vita di un'essere umano. Gli impegni aumentano, le necessità cambiano e dove si è cercato di far festa, ora si ricerca una stabilità permanente in grado di portarlo ad avere un futuro più normale nonostante gli obiettivi prefissati permangano costantemente in quella bianca testolina. L'istinto oramai lo porta a squadrare la Kokketsu da capo a piedi ammirandone le fattezze, l'acconciatura, il vestiario, quell'outfit semplice ma, per lui, di grandissimo impatto. Nulla, l'amore per la chunin non diminuisce, niente può scalfire quella certezza <Neanche io lo so, trovavo il tempo per cazzeggiare ogni sera fino a tarda ora. Adesso alle 10 dormo come un ghiro> arresta il verbo qualche singolo istante, un pensiero ne scuote le fondamenta lasciando che un brivido percorra la pienezza della schiena <Mi sento vecchio> scuote le spalle scacciando quella parola, vecchio? Lui? Sia mai. Schifato, stranito che un simile pensiero nasca in lui. Inarca il destro sopracciglio rivolgendo uno sguardo ricolmo di sorpresa, lasciandosi, dapprima, ammaliare dall'improvviso sorriso mostratogli <Aggiungere cosa?> cos'altro può fare che già non faccia? <A proposito, come va allo studio i tatuaggi?> è tempo di aggiornarsi su quanto accade, seppur, da parte sua, vi sia estremamente poco da dire se non le solite chiacchierate, almeno fin quando Rasetsu e Furaya non decidono nel muoversi sfruttando la di lui posizione. Inghiotte percependo l'incessante desiderio di freschezza, inizia nel guardarsi intorno scrutando il circostante ambiente <Prendiamo una granita?> inconsapevole del desiderio di gelato di lei, la granita è la prima cosa che gli viene in mente, fresca, dissetante, appagante, sicuramente necessaria in una giornata il cui calore supera di gran lunga le medie stagionali <Odio il caldo però...sai che ci siamo conosciuti proprio in questo periodo dell'anno?> non ci ha fatto caso ma è vero, è passato un anno esatto da quando ha fatto la di lei conoscenza. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

19:27 Shizuka:
  [Per il centro] Lo vede raggelare sul posto a quella considerazione di come stia invecchiando. La cosa la fa scoppiare a ridere, non sentendosi minimamente allo stesso modo ma semplicemente più impegnata a raggiungere obbiettivi meno infantili e concreti. Però lei riesce ad attirare la sua attenzione con quella frase buttata lì per gioco. Il visino si volge all'altro, un sopracciglio viene alzato appena per poi rispondere brevemente: << Migliorare come Kokketsu. >> Un riassunto molto breve che spiega poco o niente del progetto che ha in mente, ma forse lei vuole solo trovare un attimo per dedicare all'argomento la dovuta attenzione. << Lo studio bene, Satori alla fine mi ha convinta a imparare anche a fare i piercing, e si è pure messo in testa che potremo fare le tinte per capelli! Quell'uomo è un vulcano di idee... >> Borbotta fintamene spazientita, lei alla fine sta imparando parecchie cose e sembra soddisfatta di quanto possa fare qualcosa di alternativo e positivo, realizzando i sogni della gente. La proposta che sopraggiunge poco dopo dal bianco però le fa illuminare gli occhietti, come se lui le avesse quasi letto nel pensiero. << Io stavo proprio pensando una bella coppa gelato! Possiamo fermarci in qualche bar magari dove fanno entrambe le cose! >> La proposta è lanciata ma è già data per consolidata, infatti quegli occhi blu già si spostano alla ricerca del luogo perfetto. Poi quella frase di lui le fa imbronciare il faccino, mentre le mani si poggiano sui fianchi e il passo viene interrotto. << Certo che lo so! C'ero pure io Bakan! O te lo sei scordato? >> Lo canzona, usa quell'epiteto, come se in qualche modo volesse ripercorrere tutti i passi che si sono succeduti nella loro relazione. Una linguaccia gli verrebbe rivolta, prima di tornare con lo sguardo alla ricerca delle cibarie. [Chakra ON]

19:42 Kan:
 Un qualcosa da lui non ancora preso in considerazione, migliorare in quanto Sumi. Per il momento le faccende risultano troppe, per quanto alberghi in lui il desiderio di riavvicinarsi al clan ed essere un tutt'uno con la propria innata, solo così può ambire ad una forza superiore anche in quel campo <Cosa intendi con migliorare? Non ti senti abbastanza Kokketsu?> cercare di comprendere cosa voglia effettivamente dire con tale frase, dopotutto i Kokketsu vengono etichettati come demoni, anche lui ha deciso di divenire un demone rispecchiando l'ignoranza del popolo? L'esclude, hanno già affrontato un simile argomento e ben conosce le volontà di lei di dimostrare come un Kokketsu possa essere buono ed aiutare gli altri. L'argomento viene accantonato per un singolo momento favorendo Satori e le idee da lui avanzate, gli insegnamenti alla piccola facendola crescere, divenire sempre di più una donna in carriera <Ecco, finchè tingi gli altri va bene> borbotta lasciando alla rossa il reale significato della frase. Ama la di lei chioma, per nulla al mondo la cambierebbe <Perciò ora sai anche fare i piercing? E dove? Ti ha insegnato a farli ovunque o solo in zone limitate?> nell'ignoranza non possiede le minime conoscenze per un'arte come quella, mai avvicinatosi, mai fatto nulla per imparare ed apprendere un lavoro diverso da quello intrapreso oramai più di un anno fa proprio da quelle parti. A sua volta ricerca un bar nelle vicinanze, coinvolto dagli occhietti illuminati, vogliosi di godersi quel pomeriggio, un'ennesima prova di come sia ancora una ragazzina, innocente e pura più di ogni altra vita in quel villaggio <Direi che è un'ottima idea, scegli tu il luogo di arrivo, io ti seguo Mia> chiamandola con quel nomignolo impregnato di possessività per poi riportare la mente al passato rievocando tutto il percorso da loro compiuto, la crescita, l'evoluzione dei rispettivi comportamenti e caratteri. Ne imita i gesti tramite delle smorfie, smuove la mano unendo le dita a bocca di papera <Ah davvero? Pensavo fossi svenuta in quell'abbraccio, rospetta bisbetica> eh si, è davvero cambiato tutto da quel giorno. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

19:54 Shizuka:
  [Per il centro -> Gelateria] Lo sguardo diviene stupito, quasi sconvolto: << Mai e poi mai ho intenzione di tingere i miei! Mi piacciono così come sono! >> Mai lontanamente sfiorato la mente quell'idea, anche se il discorso verte su altre domande, indicazioni sui piercing. << E' molto meno complesso di quel che sembri, anche perchè io posso abusare delle mie abilità come medico che mi consentono di prevenire infezioni. >> Insomma, lei ha una marcia in più su quel fronte, la capacità di prevenire problemi rigenerando il tessuto al volo. Lascia che la prima domanda scivoli nel nulla, desiderosa di affrontare quell'argomento tanto importante nei dovuti modi. << Gne gne gne.. >> Lo canzona con dei semplici versi prima di riprendere a camminare, sguardo blu a caccia di quella gelateria in cui aveva preso qualcosa con Yasuhiko, al loro primo appuntamento. Non dovrebbero impiegare molto per raggiungere il posto, che ha anche dei tavolini molto spartani all'esterno, semplici ma funzionali. << Questa gelateria è molto buona! Una delle mie preferite in centro! Possiamo ordinare e sederci! >> Non impiega nemmeno troppo a mettersi in fila, in attesa che venga il suo turno mentre gli occhietti si muovono alla ricerca dei gusti da provare. Una volta giunto il suo momento andrebbe a ordinare: << Vorrei una cialda con variegato all'amarena, cocco e fragola grazie! >> Lo dice con un'entusiasmo molto infantile, cosa che le vince chiaramente il favore della commessa che le mette anche del gelato extra. Soddisfatta della sua conquista andrebbe a lasciar spazio al Sumi con il proprio ordine e una volta che anch'egli avesse ordinato allungherebbe il pagamento per entrambi. Prima di fuggire rapidamente verso il primo tavolino libero, onde evitare le ramanzine altrui per quell'offerta. Se lui l'avesse raggiunta lei avrebbe cercato di imbuonirlo con un largo sorriso: << Comunque certo che mi sento una Kokketsu! Però ci sono cose che ancora non so fare. >> Insomma, forse finalmente una volta seduti quell'argomento può finalmente essere affrontato con calma. [Chakra ON]

20:14 Kan:
 Sospiro di sollievo emerge dalle labbra del Sumi, lei quasi sconvolta, lui rasserenato, la rossa chioma non sarebbe svanita, ne ora, ne mai <Anche a me piacciono, anzi, li amo> questo è quanto, nulla da aggiungere in più e neanche ci si sofferma troppo su quel punto. Mugugna a labbra serrate, comprende in parte quanto detto; le conoscenze mediche sono un plus per quanto riguarda i punti delicati del corpo, a sua volta sarebbe in grado di colpire punti sensibili e punti per nulla dolorosi <Diciamo che sei una predestinata per questo lavoro, Satori deve considerarti una benedizione> osserva <Vecchio marpione> ridacchiando sotto i baffi, consapevole di come l'altro abbia una certa attitudine verso le donne seppur non provi la minima gelosia, d'altronde la differenza di età con la Kokketsu è troppa per permettere ad un simile sentimento di nascere. La serie di smorfie prosegue canzonandola ancora una volta, un gioco tra due ragazzini, in fondo questo sono, ragazzini alle prese con faccende da adulti. Lento il passo mentre la gelateria si avvicina scrutandola con attenzione, inarca un sopracciglio sbuffando per via della fila e del caldo da essa scaturito. Inspira, espira smuovendo il capo, osservando al di sopra della moltitudine di teste <Non ci siamo mai stati qui prima d'ora> osservando come ad ogni uscita ci si ritrovi in un posto nuovo, del tutto diverso per l'uno o per l'altro. Finalmente arriva il loro turno, silente ode l'ordine altrui sorridendo da sotto i baffi mentre mette mano al portafoglio tirandolo fuori dalla tasca <Io una granita alla menta, bella corposa> specificando non avendo il medesimo entusiasmo di Shizuka e poi, la catastrofe. Non fa in tempo a pagare, ella lo supera offrendo ad entrambi; stupito, preso in contropiede, indispettito. Socchiude gli occhi sospirando prelevando la propria granita e raggiungendo la rospetta al tavolo da lei designato <Volevo pagare io> incrociando le braccia nel sedersi, una volta adagiato il bicchiere sul tavolino, esattamente dinanzi ad ella <Bhe, anche io non conosco molte cose del mio clan ma non per questo voglio migliorare ad essere un Sumi, già lo sono> tenendo il sopracciglio inarcato <Cosa intendi comunque?>. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

20:24 Shizuka:
  [Gelateria] Sapeva perfettamente che lui sarebbe stato indispettito da quel gesto, ma quella reazione molto infantile la fa ridere di gusto e commentare con leggerezza: << Paghi sempre tu Mio! La prossima volta farai tu! >> Sembra particolarmente di buon umore, anche se alla fine è solamente la presenza altrui a renderla più serena di quanto non sia in altri ambiti. Il cucchiaino all'interno della cialda viene estratto e utilizzato per assaggiare parte della fragola, della quale gioisce apertamente, occhi socchiusi rivolti al cielo e sorriso felice. Ecco come i due punti di vista di nuovo si intrecciano e confrontano, quando l'argomento che voleva intavolare con calma si presenta. << Ognuno di noi è particolarmente dotato in una o più abilità shinobistiche. Questo ce lo insegnano all'accademia ed è banale, ad esempio sia io che te abbiamo una spiccata predilezione per il ninjutsu. >> Sembra quasi una lezione impartita da una maestrina, la farfalla rossa nel frattempo si è poggiata elegantemente sul tavolo, come piccola compagna che sorveglia la coppia. << Nella fattispecie però il mio sangue, pare che abbia la predilezione oltre che per il le arti magiche, anche per quelle illusorie. >> Piccolo segreto, spiegazione, forse rivelazione in parte per quel che riguarda le capacità di un clan che è poco conosciuto generalmente, poichè ci si ferma sempre all'apparenza. << Non ho mai nemmeno preso in considerazione la possibilità di essere in grado di utilizzare un genjutsu sinceramente. Però mi piacerebbe l'idea di approcciarmi a quell'arte, o per lo meno provare a solleticare quella sfera, così da poter padroneggiare ogni possibilità della mia essenza. >> Di nuovo assaggia il gelato, un altro gusto, soddisfatta nuovamente dal sapore. << E poi potrei avere un maestro d'eccezione volendo... >> Già, non ne ha ancora parlato con Rasetsu ma sente che non sarà complicatissimo convincerlo. [Chakra ON]

21:10 Kan:
 Sbuffa ancora ed ancora, indispettito, quasi offeso nel non aver potuto pagare e viziare la propria compagna come è solito fare <La prossima volta mi assicurerò di legarti le mani> borbotta con il bicchiere a ridosso delle labbra e la cannuccia tra esse per succhiare la granita alla mente. Buona, fresca, rinfrescante e dissetante, la perfezione sotto forma di bibita praticamente. Sorride nel vederla felice e spensierata seppur l'argomento in procinto di essere intavolato sia del tutto inedito. Parlare di abilità, fattispecie di quelle di un clan è solitamente tabù, quasi nessuno ninja sfoggia i propri segreti seppur tra di loro, la parola segreto non esista <Vero> conferma quanto viene detto <Entrambi sfoggiamo l'abilità ninja per eccellenza> ma cos'altro è in grado di fare? Il Sumi praticamente nulla, oltre alla magia non è in grado di sfoggiare altre doti se non quelle intellettive eppure sembra che la Kokketsu voglia andare a parare in un punto ben preciso. Lento lo schiudersi delle labbra lasciando emergere una sincera sorpresa nell'apprendere come i sangue nero siano in grado di sfruttare anche altre arti <Sul serio? Non ne ero a conoscenza> non ignorante, semplicemente conoscere i segreti di altri clan è impossibile oltre che vietato in molti casi ma questa rivelazione lo lascia basito, di stucco <Il mio clan è abile nel ninjutsu ma oltre quello, non credo padroneggino altro. Non siamo ferrati nelle altre arti, non io almeno> mingherlino, poco veloce, una forza fisica forse anche al di sotto della norma, sicuramente non può divenire un houjutser o taijutser e per quanto sia in possesso di una mente geniale, le illusioni non fanno per lui. L'ascolta silente, non interrompe il di lei disquisire lasciandola finire, portare a compimento il discorso <Sei sempre stata più forte di me e più dotata> breve la pausa <Non credo avrai difficoltà ad imparare a sfruttare i genjutsu anche se, onestamente, non ho idea di che tipo di genjutsu possiate fare. Banalmente potrebbe essere qualunque cosa> un clan come il loro è imprevedibile. Sorseggia la granita dissetando la gola secca ed arsa dal caldo <Un maestro? Chi?> figuriamoci se pensa a Rasetsu. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

21:21 Shizuka:
  [Gelateria] Il di lui borbottare non fa altro che farla ridacchiare di più, divertita da quei gesti infantili che caratterizzano quelli che sono due ragazzini in fondo. Però quella granita se la beve con soddisfazione e tanto le basta. Poi però quel discorso verte su qualcosa di più pratico, articolato e segreto. << Spero bene che tu non ne fossi a conoscenza! Nemmeno io lo sapevo! >> Rimane comunque sorridente, sa di potersi fidare di lui, di non essere alcun modo in pericolo di fronte al Sumi. << Beh ognuno di noi può avere determinate capacità, io non so se le possiedo, per il momento non hanno mai fatto capolino sinceramente. >> Insomma magari proprio non è in grado di far nulla con quell'arte, ma il fatto che quel sangue possa portarla in quella direzione deve essere indagata. << Ad esempio papà non ha alcuna dote a riguardo. >> Un Kokketsu però generato dalla contaminazione, non un nato da corpo del clan come sua madre, che è molto più ferrata sull'argomento. << Io non sono certa come te che sarà semplice. Però penso che sia il caso di provare a risvegliare queste mie capacità, che magari sono ancora silenti. In fondo ci ho messo parecchio per essere in grado di usare l'innata... >> Mugugna, evidentemente non soddisfatta di quel ritardo, di quell'attesa, solito cruccio che si porta dietro da sempre e del quale Yasuhiko l'avrebbe rimproverata. << Beh di certo non Riuky! >> Sghignazza al solo pensiero mentre si gusta qualche altro cucchiaino di gelato. << Ovviamente parlo di Rasetsu. >> Il tono di voce si è abbassato leggermente, come se rivelare quella cosa ad alta voce fosse un disonore. << Ha detto di essere molto bravo in quell'ambito, quindi penso che chiederò a lui se ha la pazienza di insegnarmi. In fondo è una cosa di famiglia no? >> Rivolge al Sumi i suoi pensieri, i suoi punti di vista, cercando in qualche modo conforto, sostegno, in maniera non troppo diretta. [Chakra ON]

21:40 Kan:
 Alza velocemente le spalle ridacchiando insieme ad ella, contendo quanto felice di trovarsi con lei, la sua sola presenza gli porta felicità, una felicità priva di eguali <Ah beh, allora è una sorpresa per entrambi> continuando con il risolino nel comprendere l'altrui ignoranza <Mh> riflette qualche attimo in silenzio prima di dire la sua <Se fa parte della tua abilità innata, probabilmente la possiedi anche tu solo che ancora non si è manifestata o non ci hai dato la giusta attenzione> in fondo un'abilità unica come il sangue nero non è per tutti, così come il proprio DNA preveda una spiccata dote per il disegno, ella ne ha uno per le illusioni seppur non ne abbia mai utilizzata alcuna fino ad ora, per quanto sappiano entrambi <A tuo padre credo manchi direttamente il buon senso quando combatte> ridendo, prendendo bonariamente in giro il genitore altrui senza pensarci troppo. Adesso se lo può permettere conoscendo il modo di fare dell'uomo e di come viene trattato da figlia e madre. Labbra serrate, voce assente ricominciando ad ascoltare una piccola insicurezza da parte. Spalle smosse, alzate lievemente <Ognuno ha i suoi tempi. Alcune persone risvegliano i propri poteri in età avanzata, altri alla nascita. Non puoi scegliere quando ciò avverrà, puoi solo continuare ad allenarti come hai sempre fatto> prende una piccola pausa <Affrettare i tempi non serve mai a nulla, si rischia solo di essere impreparati> un minimo di quell'intelligenza emerge in tal verbo, non troppa ma il giusto per non apparire arrogante come un tempo <Riuky è già tanto se riesce a risvegliare la propria innata] ennesima presa in giro nei confronti del suocero eppure, quando il nome di Rasetsu viene fuori, le labbra si spalancano, colpito dallo stupore <Quel babbo di minchia sa utilizzare pure i genjutsu? Allora serve davvero a qualcosa, non ha una vita completamente inutile> l'avversione per il superiore è, da sempre, presente. Sospira lasciandosi andare contro lo schienale della sedia <Rasetsu è attaccato al clan, non direbbe mai di no ad una richiesta di un suo simile, così come non ti farebbe mai del male> insomma, è sicuro dell'altrui sicurezza in compagnia del genetista. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

21:54 Shizuka:
  [Gelateria] Le battute nei confronti del genitore sono chiaramente bonarie e vengono solo condivise, però le fa piacere sentire le sue considerazioni riguardo al fatto di poter riuscire in quell'intento, di poterci arrivare considerato che fa parte della propria genetica. << Sul buon senso non ho alcun dubbio! >> Insomma povero Genitore 1, preso malamente in giro senza alcun ritegno. Poi quella lamentela riguardo alle proprie abilità viene rimbeccata, forse in maniera meno infantile di quanto avrebbe fatto Yasuhiko, ma più logica, degna della mente acuta che caratterizza il Sumi. << Per certe cose i tempi potrebbero non dipendere nemmeno troppo dall'allenamento, però sicuramente posso impegnarmi al massimo! >> Decisa, non vuole lasciare la possibilità di venire considerata una Kokketsu a metà, per la realizzazione di quell'importante piano che si è prefissata dovrà essere completa per tutti: familiari e non. Al secondo commento ilare sul padre viene dato in risposta un mugugno: << Ogni tanto sarebbe pure utile che non sapesse attivarla... >> Già, forse si farebbe meno male se non fosse in grado, ma purtroppo non è così. Però a quanto pare il rosso fuori di testa non era nemmeno stato preso in considerazione, ricevendo gratuitamente degli insulti dall'albino. << Rasetsu si sta rivelando molto più utile di quello che dici. Almeno per me. >> Lo difende e per giunta di fronte a colui che ha scelto come compagno di vita. E' evidente come il rapporto fra i due sia notevolmente cambiato, oltre al fatto che, volente o nolente, sia sempre un consanguineo. << Credo che mi farebbe del male solo per autodifesa e solo se si sentisse veramente minacciato da me. Cosa che sicuramente non accadrà. >> Non vede per quale motivo dovrebbe fargli del male, si sono chiariti, anche quella stessa frase fa parte del chiarimento, ma il Sumi non può saperlo. << Penso che si lagnerà comunque per la richiesta, soprattutto se non dovessi imparare rapidamente. Ma lo disturberò ugualmente. >> Alzata di spalle mentre torna a concentrarsi sul gelato. << Tu Mio invece, quando hai intenzione di parlare con lui? >> Si riferisce in maniera molto vaga alla questione memoria, però sa che è un argomento delicato, che potrebbe necessitare di più tempo. [Chakra ON]

22:11 Kan:
 Povero suocero, ingiustamente insultato e preso in giro senza ritegno seppur non vi sia la volontà vera di offenderlo. Non continua in quella presa in giro preferendo concentrarsi sul discorso successivo, decisamente più interessante e fulcro di quella conversazione <L'allenamento contribuisce a migliorare ma ci sono tanti fattori per decretare la nascita di un'abilità> prende qualche momento per radunare i pensieri <Molte volte sono le emozioni seppur non credo sia questo il caso oppure, semplicemente, il tuo corpo allo stato attuale non è in grado di reggere l'energia richiesta da un genjutsu> varie le possibilità vagliate, tutto può essere così come può star dicendo solo cavolate una dietro l'altra senza un vera certezza. Si lascia andare ad una piccola risatina divertita, leggermente più sbilanciato rispetto al solito ma ridacchia con gusto chinando il viso alla volta del tavolo <E' ciò che rende tuo padre unico e speciale. Se fosse diverso, tua madre non si sarebbe mai innamorata di lui e io non ti avrei mai conosciuta, perciò...lasciamo le cose così come stanno> tutto un torna conto personale per poter stare con lei e vivere la vita dei propri sogni. Rasetsu entra di prepotenza nella conversazione e notare come ella lo difenda a spada tratta lo destabilizza rendendolo irrequieto; chiaro come si siano avvicinati molto nell'ultimo periodo. Assente il desiderio di fare dell'ironia, tace scrutando il visetto della rossa, l'osserva silente cercando di scrutare i di lei pensieri, comprenderli fino in fondo per carpire la reale vicinanza dei due <Se si sentisse minacciato non ti attaccherebbe mai, credo agirebbe in maniera più subdola, d'altronde, se non tocca i Kokketsu, nulla gli impedisce di farlo fare a qualcun altro> una situazione tragica di un futuro estremamente lontano e poco plausibile. Sospira, rigetta all'esterno più fiato di quanto ne abbia in corpo <In ogni caso, hai il mio appoggio> non ha motivo per metterle i bastoni fra le ruote, deciso a seguirla passo dopo passo. Inghiotte, deglutisce al di lei quesito andando a chinare le dorate al legno del tavolino <Presto Mia ma voglio assicurarmi che non usi il mio passato contro di me e, purtroppo, non ho ancora questa sicurezza> il rischio è alto, va ponderato tutto nei minimi particolari. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

22:29 Shizuka:
  [Gelateria] Quando quel discorso sul proprio corpo viene menzionato, si osserva, quel corpicino dalle forme abbondanti ma bassettino forse non è ancora pronto a sprigionare del potere psichico, eppure, in qualche modo si sente attrata più che mai da quella possibilità. << Forse! Ma allenerò anche quello! >> Decisa, non demorde. Alla seconda affermazione nei confronti del padre, è il Sumi a difendere il Kokketsu. Forse anche per un tornaconto personale comunque lo definisce unico, speciale, cosa che fa arrossire la ragazzina nemmeno quel complimento fosse rivolto a lei. Comunque le fa piacere che il suo ragazzo abbia accettato e si sia affezionato ai propri genitori. Quella difesa a spada tratta di Rasetsu viene accolta con il silenzio e la serietà, rivelando altri punti di vista che di nuovo non condivide: << Dubito lascerebbe a qualcun altro la gestione familiare. E poi per sentirsi minacciato intendevo proprio una questione di vita o di morte, quindi fisica. Semplice autodifesa. >> Come con Ryoma, già quello era stato e ormai riesce a vedere il genetista solo in quella posizione estrema, contro il suo medesimo sangue. Al di la del tutto però il bianco la supporta, è favorevole al suo voler sperimentare per migliorarsi, cosa che consente agli occhi blu di illuminarsi di felicità, nemmeno le avesse promesso la luna! << Grazie Mio! Sono contenta che tu sia d'accordo! >> Insomma conta molto il suo appoggio. Poi però viene sfiorato quell'argomento delicato, sul quale ancora lui temporeggia non fidandosi appieno dell rosso pazzo. La cialda viene allora tenuta con una sola mano, mentre l'altra scatterebbe in avanti, ad afferrare una delle sue mani, se fosse libera. << Lui non ti farà del male in alcun modo. >> E' decisa, seria in quel che dice, convinta al cento per cento. << E bada, di te gli potrebbe importare anche meno di zero. Ma tu sei il mio ragazzo. La mia sola presenza ti protegge da Rasetsu Kokketsu. >> Verità, indubbia, il Sumi non dovrebbe metterci granchè a realizzare una banalità simile, è intelligente e conosce chi ha innanzi e il genetista. Lei, quella nanerottola bisbetica è la chiave per tornare a ricordare, oltre che una potente assicurazione. [Chakra ON]

22:46 Kan:
 Sopracciglio destro sollevato, sorride ampliando le labbra divertito dalla decisione di lei, dall'ardore che mostra in ogni singola azione della propria vita <Di questo passo non ti ci vorrà molto per superiore Yukio in persona> d'altronde ha già detto quanto ella sia forte; una simile determinazione non può far altro che portarla sempre più in alto, spingerla alla vetta, verso coloro che han fatto la storia di quel mondo con le proprie mosse. Nutre piena fiducia in lei, più che in se stesso e sa bene quanto le capacità in suo possesso sono appena all'inizio. Ridacchiano sul genitore di lei, ci si è affezionato e lo consiglia come un membro della famiglia, non a caso si trova a suo agio quando vanno a trovarlo insieme alla rossa ma il discorso è accantonato parlando di Rasetsu e di come la visione dei due sia totalmente opposta, diversa in ogni suo aspetto <Bah, con te non ha comunque motivo di mettersi sulla difensiva> concorda almeno su questo aspetto, il genetista non ha motivo di dubitare di Shizuka, è anche l'unica alleata. Vederla sorridere felice nel sentire di avere il proprio appoggio è la ricompensa che più di tutte lo soddisfa, gli basta così <Ho promesso di sostenerti sempre, anche in casi come questo> stringendole a sua volta la mano, trattenendo le dita sottili tra le proprie. Lento il moto del dito sull'altrui epidermide carezzandone la pelle del dorso della mano. Comprende cosa voglia dire, è un'assicurazione sulla propria incolumità, una sicurezza in più per evitare di doversi difendere dal genetista <Allora sarai con me il giorno in cui ricorderò il passato Mia> la vuole con se a tutti i costi <E spero, un giorno, di non essere più il tuo ragazzo ma tuo marito> stringendo ancor di più la manina, sorridendo, un sorriso a 32 denti alzando il braccio libero, le dita formano il simbolo della vittoria in memoria della foto mandatale tempo orsono solo per provocarla. Il pomeriggio passa, va avanti e per loro non è ancora giunto il momento di rientrare, bensì continuare a godersi ogni singolo momento di tranquillità concessogli. [END]

23:01 Shizuka:
  [Gelateria] << Esagerato! Come sempre! Ho eoni prima di raggiungerlo! >> Anche se è esattamente il punto che vuole raggiungere, tant'è che lo sguardo viene distolto, tornando sul gelato. Del padre non si dice più nulla, perchè il genetista e le due facce che presenta alla piccolina e al Sumi si rispecchiano nei rispettivi punti di vista. Il bianco conviene che lei non sia un pericolo per il rosso, perciò problemi fra loro, per lo meno di grande entità, non dovrebbero presentarsi. E' però il fatto che lei si illumini a rendere la giornata ancora migliore, con lui che sottolinea come abbia scelto di supportarla in ogni cosa, compreso quel nuovo progetto. Difficile commentare se non con un cenno del capo mentre il sorriso sul volto tondeggiante non fa altro che aumentare. Le mani si intrecciano, lui le sfiora l'epidermide mentre quella che sembra più piccola fra i due, ancora una volta si erge a scudo e difesa per il proprio amato, continuando a mantenere una promessa fatta quasi un anno prima. Sembra che quelle parole abbiano fatto il loro effetto, anzi viene invitata a presenziare alla seduta ma tutto passa in secondo piano quando il chunin senza preavviso sgancia una bomba. Qualche secondo per immagazzinare la frase ed ecco che il rossore scoppia in viso in maniera plateale, facendo si che diventi un tutt'uno coi capelli. << Ma che cavolo stai dicendo Mio!! >> Il tono della voce schizza una nota più in alto per l'imbarazzo che un'affermazione del genere ha innescato nella ragazzina. << Mi sembra un'affermazione prematura! Non ho nemmeno diciotto anni... >> Boffonchia, si volta cerca di cambiare argomento, insomma decisamente avranno ancora molto da chiacchierare, e soprattutto per lui di ridersela alle spese della Kokketsu. [Chakra ON][//END]

Gli impegni dei due rendono difficili il vedersi ma si godono questo pomeriggio in cui vengono a galla varie intenzioni della Kokketsu e la sua volontà di imparare le arti illusorie. Kan di lei si fida ciecamente e la vuole con se durante il recupero della memoria con Rasetsu per poi affermare di voler divenire suo marito un giorno.