MAMMA!

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17:21 Takanato:
  [sentiero sterrato] L’ennesimo pomeriggio di quiete nel villaggio delle ombre, non che la cosa disturbi piu’ di tanto il giovane takanato, che spensierato come suo solito saltella per un sentiero sterrato, fischiettando e canticchiando ad alta voce, mentre le nere pupillone, andrebbero rimbalzando di tronco in tronco. Insomma una giornata come tante quella che si prospetta per il sunese,che or si andrebbe fermando accovacciandosi sul ciglio della strada, intento ad osservare una strana tipologia di fungo colorato, tutto rosso con qualhe macchiolina bianca qua e la....Giovane che in questa sua scampagnia nella foresta della morte indossa il suo solito vestiario, composto da una magliettina a maniche corte bianche, con il simbolo del proprio clan stampato sul busto; un paio di pantaloni di tessuto nero, resi aderente all’altezza degli stinchi da una stretta fasciatura color crema che andrebbe scomparendo in un paio di pesanti anfibi color pece; insomma il solito taka di sempre, se non fosse per la presenza di un panino nella mano sinistra... ah no quello c’e’ sempre stato, dopo tutto e’ l’ora della sua merenda, la cosa veramente strana, sarebbe invece il cestino di vimini il cui interno sarebbe coperto da un lenzuolino a quadretti rossi e bianchi, che quasi andrebbe richiamando il bellissimo mantellino rosso acceso, che andrebbe nascondendo il resto dell’abbigliamento del giovane, oltre a celarne parzialmente anche i lineamenti del viso dato il cappuccio tirato su.Giovane che or osservando il fungo andrebbe bofonchiando tra se e se<mmm...> qualche attimo di silenzio andrebbe seguendo, prima che un ampio sorrido si vada tingendo sulle labbra del sunese, che or tornerebbe a dire, mentre un rigolino di bava andrebbe colandogli dal lato destro della bocca< funghi fritti arrotolati nella pancetta con crema di patate e fondo bruno....>

17:30 Kan:
  [Sentiero] Svelto il passo del konohano nel bosco oscuro scrutando il paesaggio distrutto e bruciato dall'assassino fuoco abbattutosi, un peccato mortale verso qualcosa di estremamente bello eppure la mente dl giovane vien rivolta a tutt'altro, qualcosa di estremamente diverso dall'ambiente ovvero alla propria fidanzatina ed al messaggio con la madre d'essa la quale riesce nell'intento di instillare in lui dubbi e forse anche certezze <Allora...> parla con le dorate intente in quel leggiadro movimento di osservazione, evitando accuratamente di inciampare od imbattersi in problemi di sorta causati dalla desolazione <...vuoi...no, ti andrebbe di venire a vivere con me?> domanda ad alta voce <No, che schifo, non va bene> continua il proprio dire senza porsi un singolo freno. Il vestiario che porta con se è totalmente rinnovato, composto da un singolo paio di neri pantaloni sulle leve inferiori di un blu notte, aderenti in zona cosce andando a restringersi man mano che si avvicina ai calzari; quest'ultimi risultano esser semplici, neri, privi di forme particolari. Il busto è ricoperto da una camicia color del latto a lunghe maniche, sbottonata nella zona del collo ed un piccolo gilet del medesimo colore dei pantaloni. Rossa cravatta intorno al collo discende lungo il busto per poi finire con una giacca, sempre di quel blu notte, a ricoprire il tutto, maniche lunghe, polsini arrotolati ed abbottonati con svariate linee bianche dando un pizzico di colore in più al contesto. Chioma bianca totalmente stravolta dal recente taglio, decisamente più corta sui lati le cui ciocche giungono al di sopra delle orecchie; medesime ciocche coprono parzialmente la fronte mentre sul di dietro ricadono sul collo senza mai superarlo. Sull'orecchio sinistro un orecchino dal color blu, rappresentante del legame con la Kokketsu mentre sul lato destro della vita il portaoggetti contenente fuda ed inchiostri speciali del clan per permettere lui di creare meraviglie. Seguendo quel lungo sentiero una figura viene scorta bloccandone il verbo, l'incedere, finendo per avvicinarsi mentre il chakra risulta attivo, pronto <Cosa stai facendo?> banale domande per farsi i fatti altrui. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

17:48 Takanato:
  [sentiero] Rimane ancora qualche istante intento ad osservare il fungo, mentre un altro migliaio di modi di cucinare i funghi in generale andrebbero affollando la mente del ragazzo, il cui sguardo verrebbe or riacceso da un guizzo di barlume, mentre con un rumoroso rumore andrebbe risucchiando la saliva che ormai gocciola per terra, andando a formando una piccola pozzetta umida.Cestino che verrebbe quindi poggiato al suolo, liberando quindi di questo peso la mano destra, che ne andrebbe or aprendo il lenzuolino, rivelando una serie di funghi di vario genere, alcuni sono chiaramente commestibili, ovuli, porcini, trombette e finferli sono i piu’ vistosi e quelli che compongon la grande maggioranza del malloppo, ma tra questi vi si cela anche qualche altro fungo di dubbia proveninza, sopratutto un paio di colori chiaramente pericolosi; ma a taka cio’ non sembra dare troppo fastidio, dopo tutto a lui questi funghi sembrano tutti uguali, sara’ la mamma quando torna a casa a dover fare la selezione....Mano destra che or si andrebbe allungando fulminea, strappando il bersaglio dal terreno, prima di sgrullarlo di un po’ della terra che ne ricopre la base ed inserendolo nel proprio cestino.Una volta conclusa la sua cattura andrebbe ricoprendo il paniero con lo straccetto rosso e bianco, prima di riprendere il manico di vimini con la mano libera e rialzarsi in piedi con notialance, portando il panino alla bocca e volgendosi verso la voce che sopragiunge dalle proprie spalle.Taka che or andrebbe dando un occhiata allo sconosciuto, prima di sorridere amichevole e dire innocente<sono venuto a cercar funghi per la zuppa e tu?> detto cio’ attenderebbe qualche istante, prima di volgere la propria attenzione su un grosso fungo viola fosforescente, al che andrebbe sobbalzando prima di esclamare masticando e deglutendo il boccone< woooow che figo, lo voglio assolutamente nella zuppa, sai che figa una zuppa viola?> detto cio’ andrebbe trotterellando in direzione del grosso fungo pronto a raccoglirlo per aggiungerlo definitivamente al gruppo dei funghi di dubbia salubrita’...

17:57 Kan:
 Osserva il fare di Takanato il quale si rivela essere niente di più di un semplice bambino agli occhi del Sumi il quale tace nel guardarne le movenze udendone le intenzioni in merito alla raccolta dei funghi per la zuppa. Inarcato il destro sopracciglio alla volta del neo genin mentre le dorate ricercano le altrui iridi per un contatto diretto più marcato alla volta di comprendere effettivamente chi si ritrova difronte. Tale verbo da lui pronunziato porta sconcerto sul volto del bianco i cui lineamenti mostrano qualche ruga di più, indeciso se proferir qualcosa oppure tacere, come è giusto che sia ma ehi, la volontà di dire qualcosa è ben più imponente <Funghi qui? In un posto dove tutto è bruciato? Hai avuto un culo pazzesco nel riuscire a trovarne qualcuno> qualche attimo di fermo prendendo fiato <Andare al mercato come le persone normali era troppo semplice?> perchè, in un mondo così tanto civilizzato, è impossibile non trovare prodotti di un certo tipo nei mercati od in alcuni negozi eppure il ragazzino continua imperterrito, attirato dal clamoroso fungo viola fosforescente. Arti superiori incrociati ad altezza petto seguendone il moto senza scostare la propria essenza dal loco in questione, permane fermo sul posto limitandosi allo smuovere delle iridi fin quando un'idea non varca la soglia della geniale mente di cui è dotato. Sorrisetto manifesto sul viso increspando le labbra <Sai che quel fungo fa venire gli orecchioni, si?> improvvisamente esordisce così, di botto, senza preavviso <E suppongo tu sappia distinguere funghi buoni da quelle velenosi o allucinogeni, la tua mamma deve averti informato, vero?> che il gioco abbia finalmente inizio. [C On][Portaoggetti: fuda ed inchiostri speciali]

18:24 Takanato:
  [sentiero] Taka trotterella allegramente fino a raggiungere il fungo violaceo, prima di chinarsi nuovamente, lasciando la presa sul cestino ed andando a punzecchiare il fungo con l’indice, prima di voltarsi verso il ragazzo e rispondere sorridendo< bhe’ a dirla tutta e’ un po’ che trotterello a giro, non mi ero neanche accorto che qui gli alberi fossero tutti bruciati> detto cio’ andrebbe grattandosi la nuca sotto al cappuccio con la mano destra, prima di allungarla nuovamente verso il terreno, afferrando l’oggetto del suo desiderio ed infilandolo rapidamente dentro il paniere, prima di dire quasi stesse constatando qualcosa di banale ed evidente< bhe’ certo se si e’ ricchi e noiosi si puo’ anche andare al supermercato a comprare i funghi che gli altri scartano, ma io sono una volpe> detto cio’ si volterebbe verso il ragazzo facendogli l’occhiolino quasi a cercar di creare una certa complicita’ prima di aggiungere, sicuro di se e delle proprie parole< e per questo vengo nella foresta piu’ brutta di tutte a cercare i funghi piu’ belli> detto cio’ il ragazzo si volterebbe leggermente alla propria destra, mentre gli occhi andrebbero spalancandosi alla vista di un pezzo di legno carbonizzato...Taka che or andrebbe a prendere il legnetto, provando a disegnarci per terra, senza grossi risultati, mentre senza alzare lo sguardo dal suo nuovo gessetto dire con tono tranquillo< mister e’ inutile che provi ad illudermi, lo so’ benissimo vuoi il mio fungo viola perche’ non lo troveresti mai al supermercato...> detto cio’ proverebbe a scuotere leggermente il tronchetto carbonizzato quasi provando a mandare l’inchiostro di una penna verso la punta, pri di provare a tracciare nuovamente una linea per terra, ma nulla... il gessetto sembra proprio non voler funzionare sul terreno sterrato... Taka che or torna a risollevare lo sguardo sull’uomo, al cui sbuffando direbbe< la mia mamma dice sempre che una dieta variegata mi fara’ crescere grande e forte> detto cio’ il ragazzino andrebbe riconcentrandosi sulla sua nuova distrazione, provando a tracciare una croce sul proprio braccio sinistro, che or si tingerebbe di nero nel punto toccato dalla punta del gessetto, strappando un sorriso al bambino, che andrebbe infilando il gessetto nel cestino prima di tornare a dire soddisfatto< ed io non ho mai mangiato un fungo viola, quindi sono sicuro che la mamma sarebbe fiera di me...>

18:35 Kan:
 Sopracciglio permane inarcato sul volto del bianco, l'innocenza che trasuda dal ragazzino risulta quasi commovente se non fosse per i diversi tipi di piani presenti nella mente del genetista <Ah si?> non accorgersi di una simile situazione, possibile seppur poco plausibile alla fine dei conti <Come ti chiami ragazzino?> pur ricercando nella propria geniale mente nulla vien trovato in grado di ricondurlo a qualcosa od a qualcuno di visto prima. Non ha molto a che fare con i ragazzini, non da quando lavora all'Ochaya, di conseguenza la vita da ragazzina viene messa al bando spesso e volentieri salvo quando si ritrova con la Kokketsu con la quale può permettersi di esser qualcun altro <Ricchi e noiosi? Bimbo, puoi dire tutto di me ma tranne che io sia noioso. Non hai la minima idea di come possa stravolgere la tua vita se solo volessi e mi basterebbe anche poco> già lo vede, il se stesso mentre lo tenta in ogni modo possibile quanto immaginabile, adora un simile scenario <Per quanto riguarda la ricchezza, se sei un pezzente bastava dirli subito> alzata veloce di spalle <Tua madre che lavoro fa? Il più antico del mondo?> banale quanto becera provocazione, chiaro riferimento ad un mestiere ben preciso, sicuramente non tra i più gettonati eppure tra le vari frasi una su tutte sopraggiunge forte e chiara. Inspira, espira, trattiene l'ossigeno necessario <Quanto ne sai di questa foresta per dire che sia la più brutta?> dal punto di vista del Sumi essa è insita di una bellezza fuori dall'ordinario, ben superiore a qualunque altra. Umetta le labbra smuovendo lentamente la lingua su di esse, un movimento veloce rendendole più morbide <I funghi non mi piacciono, per quanto mi riguarda puoi ingozzarti anche ora con quello> sciogliendo l'intreccio dei superiori arti effettuando qualche passo col mero intento di scrutare meglio l'altrui fare <A furia di stare con la mamma crescerai grande, forte e scemo> ridacchiando, continuando con le vari provocazioni ai danni di un mero ragazzino. Tira su col naso, sbuffa, quasi seccato da tanto amore verso il genitore non presente <Si si, sarà anche fiera quando la porterai su un letto di morte perchè non hai saputo distinguere un fungo velenoso da un normale>. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

18:57 Takanato:
  [sentiero] Taka rimane un attimo senza parole sentendo il dire del ragazzo riguardo a sua madre ed a come sarebbe cresciuto come uno scemo e compagnia cantante...in questo momento qualcosa andrebbe accadendo nlla testa del ragazzo, i cui occhi andrebbero rotando su se stessi per un istante, diventando tutti bianchi, mentre la testa del ragazzo si andrebbe abbassando verso il terreno. Giusto qualche attimo di attesa, prima di ripuntare lo sguardo sul chunin.Mano destra e sinistra che or andrebbero lasciando la presa sul panino ed il paniere, mentre il giovane andrebbe alzandosi in piedi, inarcando leggermente le spalle verso l’interno ed infilando le mani in tasca.Giovane che or anderebbe sputando sulle scarpe dello sconosciuto, prima di rispondere con un ghigno< mi chiamo Otanaka> detto cio’ un ghigno andrebbe facendosi largo sulle labbra del ragazzo, che or aggiungerebbe< ma se proprio lo volevi sapere potevi anche solo chiederlo a tua madre quando la vedi sotto al lampione sta notte nel quartiere a luci rosse> detto cio’ otanaka andrebbe a sputare in direzione del volto del ragazzo, prima di provare a dire< a giusto la prossima volta che parli di mia madre vedi di sciaquarti la bocca, altrimenti posso sempre aiutarti io con un altro paio di garrini>.Ota che rimarrebbe quindi in silenzio ad osservare il chunin con un ghigno di sfida ben stampato sulle labbra prima di aggiungere< ed ora buffone prova a toccarmi, vediamo come si mette una volta che si scoprira’ che un bulletto da quattro soldi ha alzato le mani su un bambino di 14 anni> detto cio’ attenderebbe in silenzio, provando ad accentuare il lato destro del proprio viso, quasi a voler porgere l’occasione al ninja di dargli un ceffone o quel che l’e’

19:14 Kan:
 La reazione del bambino è del tutto inattesa, non per la sfida o la risposta quanto più per il gesto dello sputare. Istantanea l'espressione schifata sul volto del Sumi distogliendo lo sguardo, impossibilitato nel guardare ancora tale ragazzino la cui maleducazione risulta eccesiva. Deglutisce trattenendo il voltastomaco udendone il nominativo, un nome mai sentito prima di quel momento, questo è certo <Otanaka...mai sentito> ammette tranquillamente, come ennesima prova di quanto agli occhi del Sumi egli non sia altro che un mero bimbetto senza arte ne parte eppure la risposta successiva, stranamente, porta il chunin in una situazione di vantaggio <Mia madre è morta anni fa>, cosa fa rimanere male più dell'apprendere di aver insultato qualcuno la cui presenza terrena non sussiste più? Adora le possibili espressioni su tale viso, vuol dire qualcosa in più ma quello schizzo dalle labbra altrui giunge velocemente colpendolo in pieno. Iridi socchiuse, dita inserita nella manica dell'abito per pulire la zona contaminata dalla saliva, toglie i residui del ragazzino tirando su con il naso <Dovresti fare questa ramanzina a tutti quelli che bazzicano nel quartiere notturno, sai, li ne parlano in molti di lei> perchè la resa non è nelle nostre corde, continuare fino ad ottenere la vittoria finale. Si, si sta divertendo a bullizzare un ragazzino di 14 anni sfoggiando l'antico atteggiamento prima di conoscere Shizuka, un ritorno alle origini mascherando la vera essenza, quell'io tanto profondo, nessuno risulta degno di poterlo scorgere salvo l'unica. Trattiene una risata, una prova inestimabile di coraggio eppure perchè toccarlo usando la violenza? La violenza fisica rappresenta la totale assenza di eleganza in quel bel giochetto messo in piedi in pochi attimi <Pensavo che quello da 4 soldi fossi tu, prima mi hai dato del ricco, o sbaglio?> mettiamo i puntini sulle i innanzitutto <Ma a quanto pare sei bravo solamente a sputare o ad usare le mani, perciò mi dai ragione, grande, forte e scemo> labbra ampliate in tal sorriso provocatorio, pregno di divertimento. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

19:32 Takanato:
  [sentiero] Otanaka rimane in silenzio, con il suo sorriso spavaldo ad ascoltare le parole del ragazzo, prima di sbuffare strafottente<grazie al cielo, mi taglierei un braccio piuttosto di essere nello stesso giro di conoscenze di uno sfigato come te, che ha bisogno di fare lo spavaldo con un bambino> detto cio’ tornerebbe a cucirsi le labbra continuando ad ascoltare attento, dopo tutto otanaka non ha molte occasioni di poter venir fuori e questo bulletto sembra avergli dato finalmente un po’ di spazio per fare quel che vuole...Ota che or sospirando andrebbe assumendo un’espressione dispiaciuta, prima di dire con una voce tremolante<no... non lo sapevo, mi dispiace..> detto cio’ tornerebbe a sorridere divertito prima di aggiungere< mi dispiace scoprire che alla fine le malattie veneree abbiano fatto effetto...> detto cio andrebbe incrociando le braccia, voltandosi leggermente verso la propria destra, prima di volgere lo sguardo in direzione del ragazzo aggiungendo< dopo tutto con il tipo di clientela che intratteneva non mi soprende saperla sotto terra a farsi spupazzare dai vermi...> detto cio sorriderebbe divertito, tornando a volgersi verso il chunin che or torna a parlare di sua madre...Ota non attenderebbe la fine della frase, iniziando a raccogliere la saliva nella bocca, provando a prendere la mira il piu’ accuratamente possibile sulle labbra del chunin, prima di provare a socchiudere le labbra, facendo schioccare lingua e mandibola in un movimento fluido cosi da imprimere un movimento rettilineo alla sfera di saliva, che or proverebbe a colpire la bocca del nemico, al quale andrebbe a dire con un sorriso< te lo avevo detto di sciaccuarti la bocca prima di parlare di mia madre> detto cio’ sorriderebbe divertito prima di aggiungere < ma quanto sfigato devi essere per bazzicare addirittura con la gente dei quartieri a luci rosse... di norma le persone fanno toccata e fuga, ma te devi essere uno di quei disperati che hanno bisogno di affetto o di qualcuno che li stia ad ascoltare e che quindi finiscono a pagare una mignotta per sorbirseli....>

19:51 Kan:
 <Vedi?> alzando i superiori arti con l'ennesima facciata della ragione in viso <14 anni e tu stesso ti consideri un bambino, continui a darmi ragione> schiarisce la voce <Comunque, comincia a tagliarti il braccio, mi hai detto come ti chiami, quindi, ufficialmente, ti conosco> breve la pausa presa dal Sumi <Ti passo un kunai per iniziare? Il destro o il sinistro?> giusto informarsi sul possibile arto perso da parte del ragazzino, dopotutto, ancora una volta, il bianco si ritrova sul podio della vittoria. Takanato continua imperterrito a rispondere ad ogni provocazioni fornendogli su un piatto d'argento svariati modi per replicare e la consapevolezza di aver cominciato quel gioco gli consente di non provare rabbia, bensì di poter sfruttare la propria situazione con grande vantaggio. Non s'offende, limita se stesso al silenzio lasciandolo parlare, divertirsi prima di schiudere inevitabilmente le labbra <L'ho uccisa io> un fondo di verità in tal affermazione, morta di parto mettendolo alla luce. In un certo senso il bianco è l'effettivo assassino della madre seppur in maniera involontaria quanto innocente ma questo, il neo genin non lo sa. Sorride nel metterlo al corrente di quanto compiuto. Il chakra in circolo nel corpo consente ai sensi del chunin di risultare attivi, all'erta ed il moto del genin viene notato, quello sputo in arrivo visto. Piè sinistro va a porsi all'indietro sulla sinistra, permane sul posto tentando di far forza sull'arto inferiore sinistro cercando di smuovere l'intero busto all'indietro e volgersi di lato in modo tale da lasciar passare dinanzi a se lo sputo del genin impedendogli di colpirlo questa volta, un minimo per potersi curare <Uno te lo lascio passare, due no> gli fa schifo, quel modo di reagire lo porta a provare un immenso ribrezzo nei di lui confronti. Alla fine non riesce a trattenere la risata, libera i polmoni lasciandosi andare, lacrime fuoriescono dalle orbita irrigando il viso, divertito, arti riposti sulla pancia, trattenuta, sospinta <Ragazzino ti stavo solo provocando ma cielo, mi hai ucciso con le tue risposte. Ho fatto una fatica immensa a trattenermi dal ridere> asciuga quelle lacrime passando il dito al di sotto degli occhi <Ti sorprenderebbe sapere quanto quello che dici sia errato> stavolta sorride, non provocatorio bensì solamente divertito. [C On][1/4 schivata][Mente 70][Agilità 40][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

20:10 Takanato:
  [sentiero] Sorride leggermente il sunese che or si limiterebbe a dire< come volevasi dimostrare un povero sfigato che ha bisogno di pagare o fare il bulletto per attirare l’attenzione> detto cio’ sospirando aggiungerebbe< se bastasse un nome per reputarsi conoscenti bhe’ allora saresti un conoscente di mezzo mondo grazie ai social>.Detto cio’ Otanaka andrebbe a sbuffare leggermente rammaricato dal fatto che il suo sputo non sembra andare a buon fine, la cosa non sembra tangerlo piu’ di tanto, dopo dopo tutto se lo aspettava, quello che sembra sorprenderlo invece e’ la rapidita’ dei movimenti del chuinin, che si tratti di uno shinobi come lui? E per di piu’ con quella rapidita’ non e’ sbagliato vederlo come un superiore al genin, che or riportando le mani in tasca incurvando le spalle verso l’interno andrebbe sputando per terra, prima di riportare le nere pupille sulla figura del sumi, dicendo con tono seccato< ti va di culo che non ho il mio corpo appresso, altrimenti ti avrei spaccato il culo per bene, altro che sputi e parole> detto cio’ otanaka andrebbe facendo uscire la mano destra dalla tasca, guardando con occhi ignettati di sangue il bianchino, prima di puntargli l’indice della mano destra verso il volto del chunin che se la ride prima di dire< non mi fotte un cazzo di quanto ti sia divertito, stavi passando la linea con lui,ora il mio tempo e’ scaduto prick ci vediamo la prossima volta, quindi ricordati di non molestare takanato, ma sopratutto di non parlare mai piu’ di nostra madre, altrimenti...> detto cio’ la mano si andrebbe a chiudere a pugno, prima di far fuoriuscire il pollice che andrebbe segnando una linea retta orizzontale al collo alla fine della quale gli occhi del giovane andrebbero ribaltandosi nuovamente, prima di tornare neri, accompagnati da un grido, con il quale il giovane Takanato andrebbe accogliendo la tragica notizia...Il suo panino e’ andato a finire per terra...Rapido andrebbe chinandosi sul cimelio, raccogliendolo e spolverandolo alla bene meglio, prima di voltarsi verso il signore, quasi in lacrime chiedendo con tono balbuziente< ehi mister cosa e’ successo...??> quindi trattenendo le lacrime aggiungerebbe dando un morso al panino< perche’ il mio panino era caduto per terra??>...

20:25 Kan:
 <Nah> smuovendo la mano destra con veloce moto <Ricordati, ricco, l'hai detto tu> continuando a mettere quei puntini sulle i come se tutto il resto della frase fosse di pochissima importanza rispetto al resto ma è la battuta sui social a riportarlo sul trono della vittoria <E questo non ti ricorda una certa persona a te vicina?> girando la destrorsa nei pressi dell'orecchio, ennesimo riferimento al genitore di lui. Ne schiva lo sputo, le di lui minacce giungono ben più corpose parlando di un corpo, qualcosa di diverso per fargli male, qualcosa capace di suscitare veramente l'interesse del Sumi il quale si limita ad osservare la scena, udire frase del tutto strane. Fronte e sguardo corrucciati, non torna nulla di quanto è proferito. Tempo scaduto, un certo Takanato tirato in mezzo e una madre definita nostra. Sopracciglia sbattute con una certa velocità lasciando posto all'incredulità; dev'esser successo qualcosa ma cosa? Non ne ha la minima idea, o meglio, il sospetto nasce nel momento esatto in cui un grido emerge dalla gola del genin ed un ragazzino totalmente diverso si presenta al di lui posto. Labbra schiuse, indeciso se rispondere o meno, osservandolo nel raccogliere il panino <Questa è bella> mero sorrisetto <L'hai lasciato cadere tu, non te lo ricordi?> decisamente bella come condizione. Per la prima volta fa qualcosa passo in avanti tentando di accorciare le distanze dal genin <Ti riaccompagno a casa ragazzino, dobbiamo fare una lunga chiacchierata per il tuo comportamento di prima ma molto lunga> perchè non sfruttare l'occasione per ottenere risposte facili? Mesto il sorriso nel proporsi di riportarlo alla dimora di nascita e, in caso egli accetti, l'avrebbe accompagnato veramente seppur ancora non si sia realmente presentato. [END]

20:37 Takanato:
  [sentiero] Takanato andrebbe ritraendo a se le lacrime, mentre andrebbe a dare un altro morso al suo panino farfugliando nel mentre< non ti proccupare mio panino adorato, non ti faro’ andare sprecato anche se sei caduto a terra...> detto cio’ il bambino si andrebbe a voltare verso la figura del sumi, sorridendogli amichevole e dicendo con tono sbigottito< la mamma mi ha detto che non e’ bene raccontare le bugie, quindi mister perche’ dici cose sensa senso?> detto cio’ abbasserebbe lo sguardo sul panino prima di dirgli con tono rassicurativo< io non ti avrei mai fatto cadere lo sai vero? Vero?!> detto cio’ andrebbe afferrando il suo cestino di vimini con tutti i suoi piccoli tesori, prima di volgersi verso l’uomo e dire con tono innocente< io comunque mi chiamo takanato, sono un genin del settore della sabbia, quindi se non hai nulla da fare potresti venire con me fino a casa, sono sicuro che la mia mamma sara’ molto felice di cucinarci qualcosa di buono con tutti questi bei funghetti che ho raccolto> detto cio’ sorriderebbe divertito, smuovendo il cestino di vimini da destra a sinistra, prima di aggiungere< pensa che la mamma d quando non e’ piu’ una ninja ha un sacco di tempo libero e lo passa sempre costruendo nuove armi o piu’ semplicemente cucinandomi pranzetti megagalattici, quindi vedrai che non rimarrai deluso...> detto cio’ il bambino riprenderebbe il proprio trotterellare, questa volta diretto verso casa[end]

Kan e takanato si incontrano nella parte bruciacchiata della foresta, dopo un breve battibecco sulla bonta' di un fungo viola fosforescente(palesemente velenoso), la discussione finisce a carte 48 costringendo l'alterego di takanato ad emergere per difendere alla ben'e meglio il 12. alla fine della baruffa tra sputi e mamme affini all'arte del meretricio, takanato torna in se sconvolto...dalla perdita del suo panino, prima di esser riaccompagnato a casa da kan