Lavori in corso.

Free

0
0

16:50 Shizuka:
  [Saletta Caffè] Pausa caffè? Anche si! Meritata dopo aver passato tutta la mattian nel reparto di geriatria con i vecchini schizzati. Alla fine però si è presa un tè invece del caffè, qualcosa di caldo prima di andare a casa dopo la fine della giornata. Come sempre quando è in ospedale indossa abiti discretamente formali, una camicetta bianca sotto a un maglioncino nero, una gonnellina nera a pieghe che le arriva appena sopra il ginocchio. Un paio di calzini bianchi le giungono appena sotto lo stesso, ai piedi delle ballerine nere con dei fiocchetti piccolini. Sopra il tutto porta il camice bianco aperto, il cartellino con il nome attaccato al taschino che è ripieno di penne, matite, evidenziatori e persino un paio di forbici. Ormai la stanzetta è quasi vuota, qualche collega che chiacchiera ma niente di più, lei con entrambe le manine sorseggia quella bevanda calda, concedendosi uno dei rarissimi momenti di tranquillità che di recente paiono scarseggiare. I pensieri in particolare volano all'idea dei piercing, elemento che lei stesso indossa anche a lavoro: due fori per lobo dell'orecchio, un anellino in cima all'orecchio sinistro e un bastoncino che le passa la lingua da parte a parte. Oltre a questi gioielli ovviamente indossa quel pendente dorato a forma di farfalla con le ali blu brillanti. Alla fine potrebbe anche chiedere a Satori di insegnarle qualcosina, tanto ha solo da guadagnarci e potrebbe accontentare le fantasie di Nobu. La mano scivola nella tasca inferiore destra del camice, il telefono viene recuperato e un messaggio viene digitato, appunto rivolto al suo datore di lavoro. Il Chakra ovviamente è attivo, ha appena finito di lavorare d'altronde! [Chakra ON]

17:14 Rasetsu:
 Ha bisogno d'un caffè. Dell'ennesimo caffè. Potrebbe essere arrivato al diciassettesimo della giornata, senza esagerare. E' stanco, lo si vede dallo sguardo e dai capelli sparati in più direzioni - come se avesse dormito e non si fosse pettinato al risveglio. I ciuffi più lunghi son raccolti in una piccola coda dietro la nuca, anche perché son cresciuti ma non abbastanza da averli come un tempo. Gli arrivano ad altezza delle scapole, adesso. Indossa un paio di pantaloni neri con annesse scarpe eleganti dello stesso colore, scintillanti - non si sa come faccia a tenerle sempre così pulite, potrebbe tranquillamente essere merito di Dokuhiro sotto sotto. Una camicia bianca e il camice ne concludono il vestiario. Nel taschino del camice, a differenza di Shizuka, ci sono soltanto penne e foglietti vari. Ha diversi post-it appiccicati sul petto e sulle braccia, persino uno tra i capelli. Gli occhiali, ben inforcati, avrebbero bisogno d'una pulita quanto prima: sono leggermente appannati - sporchi. Il tesserino lo raffigura con la faccia ben poco compiaciuta di farsi fotografare - essendo per lui un aggeggio innovativo e risultando ben poco fotogenico - con il nome di Rasetsu Kokketsu e la sua carica all'interno della struttura. <Caffè!> Come uno zombie, s'appresta a raggiungere velocemente la saletta del caffè in modo da avvicinarsi alla macchinetta. Si tasta freneticamente le tasche del camice e del pantalone, sia fronte che retro. E' alla ricerca delle monetine... Non ne ha... <TU!> Senza quasi riconoscerla, forse a causa degli occhiali sporchi. <Prestami delle monetine, ho un'urgenza e devo restare sveglio!> L'urgenza è l'embrione che deve far crescere in qualche modo? [ Chk On ]

17:28 Shizuka:
  [Saletta Caffè] Quel momento di pausa, di pace, viene interrotto da uno zombie particolarmente colorito che richiede caffeina. Lei lo riconosce immediatamente, i capelli rossi e la voce lasciano poco spazio all'immaginazione. Accoglie la richiesta con un profondo sospiro, scuote la testa, facendo ballare quei fiocchetti a forma di farfalla che ha sul capo, uno per lato. << Potresti almeno salutare sai? >> Lo rimbecca, tanto è inutile nascondere la parentela quando portano il medesimo cognome, chiunque in quel posto sa che sono imparentati. Andrebbe ad alzarsi dopo aver preso un'altra sorso da quella tazza di tè, camminando pacatamente verso la macchinetta del caffè, rovistando nella tasca sinistra del camice e inserendo qualche monetina per consentirgli di prendere quel che preferisce. Però ormai è vicina, prossima alla figura altrui che scruta dal basso in alto, data la differenza d'altezza fra loro. << Sei sicuro che stare forzatamente sveglio ti aiuti con la tua urgenza? >> Lo sguardo blu ricerca il verde, come a confermare quella sua teoria sul non procedere bene se stanchi. Nota i vari post-it che si porta appresso, cercando di cogliere cosa vi sia scritto. << Tra l'altro, dopo il caffè seguimi, che devo darti il resto che sono riuscita a ricavare! >> Insomma non parla esplicitamente ma entrambi sono consapevoli del soggetto in questione. In fondo a Dokuhiro ha lasciato solo un misero ovulo per quella sorpresa che voleva fare al fidanzato, il resto è stato mantenuto adeguatamente in frigorifero da lei, quindi in realtà ha molto più materiale a disposizione. [Chakra ON]

17:49 Rasetsu:
 Si sfila distrattamente gli occhiali poiché non riuscirebbe neanche a digitare il codice giusto per il caffè. Con molta probabilità, rischia di prendersi meramente un caffellatte con tanta infamia da parte sua. <Non ti ho neanche vista.> Ammette, stringendosi nelle spalle - è come se ne avesse, quindi, percepito esclusivamente la presenza? E' asceso ad un livello superiore? <Ciao, comunque. Ora, offrimi un caffè.> Il suo l'ha fatto. Voleva essere salutata e ha adempiuto al suo dovere. Ogni tanto, fa come gli si viene detto, non è male. Cerca di usufruire del bordo del camice a mo' di pezza per pulire le lenti degli occhiali, strofinandole energicamente affinché possa rimuovere tutto lo sporco ch'è andato accumulandosi. Sui post-it, sono scritte delle particolari formule matematiche molto complesse che, con assoluta probabilità, ne usufruisce durante i suoi lavori all'interno del laboratorio - specialmente nell'ultimo periodo. <Non posso dormire, ho troppi appunti da annotare e formule da risolvere. C'è anche un dilemma che mi affligge da qualche ora - o giorno?> Il tempo è diventato relativo. Non sa neanche da quante ore è sveglio perché crede che sia ancora lunedì (l'ultima volta in cui s'è alzato da un lettino). Anche quando torna a casa, dopo aver cenato ed aver concesso un paio di coccole a Dokuhiro, perde tempo al computer durante TUTTA la notte, fino al mattino successivo momento in cui attacca all'ospedale. <Sta di fatto che ti sarei venuto a cercare lo stesso.> Pigia una quantità di zucchero astronomica per un misero bicchierino di caffè, selezionando poi la bevanda. <Hm? Il resto?> Dokuhiro gli ha parlato di qualcos'altro? E' difficile tenere a mente i fatti quotidiani meno rilevanti or che non dorme. Inoltre, rammenta sicuramente d'aver litigato con Hiro qualche sera fa. Ma fa spallucce, Shizuka saprà sicuramente dirgli qualcosa. [ Chk On ]

18:01 Shizuka:
  [Saletta Caffè -> Ambulatorio Ginecologico (?)] Sempre cordiale come sempre, niente cambia, anzi in parte forse peggiora per la mancanza di sonno. Si pulisce gli occhiali, in quel camice che probabilmente indossa da giorni e che gli consentirà forse quel minimo che gli serve di visione. Prende il caffè con i soldi altrui, la rossa sa già che non li rivedrà più, ma poco importa, sono due spicci, diciamo che lo ha offerto lei. << Ogni tanto riposare la mente può aiutarti a vedere il tutto da un altro punto di vista che non stavi considerando. >> La mette giù in quel modo, sperando che lui possa riconsiderare eventualmente l'idea di riposare un poco, magari dopo aver ricevuto qualche notizia ulteriore. << Avresti potuto mandarmi un messaggio per fare prima no? Beh fa nulla, sia benedetta la pausa caffè. >> Fa spallucce, allontanandosi come se quel suo invitarlo a seguirla fosse bastato e avanzato. Farebbe per uscire dalla porta, portandosi dietro il suo tè caldo e dirigendosi verso gli ambulatori ginecologici. << Non crederai mica che abbia prelevato un singolo ovulo dal corpo di una ragazza così giovane, vero? >> Si interrompe nel parlare, camminando pacatamente nella direzione prima citata. Lo sguardo blu si muove intorno e dopo essersi assicurata che siano quasi da soli, andrebbe comunque a bisbigliare verso il parente: << Di materiale ne avrai abbastanza per le tue prove spero, il barattolino l'ho tenuto in frigorifero. >> Insomma una buona notizia per il genetista forse, mentre riprenderebbe la passeggiata, che dovrebbe condurla da li a poco a entrare nello stesso ambulatorio dove ha effettuato l'operazione sull'Hasegawa. [Chakra ON]

18:27 Rasetsu:
 Abbassa lo sguardo in direzione del bicchiere di caffè che stringe nella destrorsa. La mancina funge da coadiuvante del cucchiaino, in modo che possa far sciogliere adeguatamente lo zucchero che vi ha fatto versare. Non guarda direttamente Shizuka, pur essendosi rimesso gli occhiali. <...> Beve un piccolo sorso dopo aver soffiato un paio di volte, così da far rimuovere il vapore. <Stanotte, proverò a dormire. Mi serve prima capire una cosa - e ho necessità d'un medico.> Mormora, rialzando adesso lo sguardo - appena assottigliato, forse dalla stanchezza più che dal resto. Termina di bere il caffè, gettando opportunatamente l'immondizia nell'apposito cestino. <Non ho il tempo materiale per prendere il telefono in mano, mi farebbe perdere tempo perché dovrei rispondere anche a tutte le mail rimaste in sospeso.> Quindi, chissà da quando non risponde... letteralmente da quando s'è messo in testa di poter lavorare senz'alcuna pausa, se non quella del caffè (come ha appena fatto in questo momento). La segue subito dopo come un fedele cagnolino, assicurandosi di non perdere di vista l'obiettivo della sua giornata. <No, non lo pensavo, ma non ne conoscevo neanche il numero esatto. Lei me ne ha fatto vedere uno soltanto - tra l'altro, a temperatura ambiente ormai.> Alza gli occhi al cielo, sfiancato dalla poca attenzione che Dokuhiro vi ha messo quella sera nella conversazione d'un prodotto così importante per il suo esperimento. <Smettila di sottolineare ch'è giovane.> Si sente punto nell'orgoglio? Sa che è vero e che avrebbe dovuto QUANTO MENO obiettare all'idea di farsi una minorenne? E quando mai? Soltanto una volta raggiunto l'ambulatorio, potrà finalmente sbilanciarsi nel chiederle qualcosa d'importante - per sé stesso! <C'è un modo con il quale il feto possa crescere in minor tempo? Durante una gravidanza NORMALE, è possibile?> Potrebbe risultare una domanda stupida alle di lei orecchie, così come ovvia possa apparire la risposta negativa. Ma tentar non nuoce... si tratta pur sempre di clonazione, di creazione in provetta. Qualcuno si sarà posto SENZA DUBBIO il medesimo quesito. [ Chk On ]

18:47 Shizuka:
  [Ambulatorio Ginecologico] Non si aspettava certo una risposta del genere; mai avrebbe supposto che accettasse di riposare adeguatamente solo per un suggerimento fatto dalla ragazzina. Che stia effettivamente avendo un influenza di qualche genere sul genetista fuori di testa? Chi può dirlo! Però a quanto pare ha necessità che un medico gli spieghi qualcosa ed è chiaro che sia lei a doverlo fare, di chi altri potrebbe mai fidarsi? Lo ignora mentre si lamenta del poco tempo a disposizione, tempo che si è sottratto da solo, perchè ha scelto lui le priorità da darsi. Viene seguita, mentre a grandi linee spiega che ha dell'altro materiale da fornirgli, fortunatamente, dato che quell'ovulo pre non aver ricevuto le adeguate attenzioni. Riesce facilmente a immaginarsi lui indispettito e lei anche perchè si aspettava di fargli una gigantesca sorpresa! Entrano nella stanza, ha scelto di non rispondere nel corridoio al suo lagnarsi riguardo al sottolineare l'età altrui. Lo fa però una volta che si trovano da soli, mentre va a cercare nel frigorifero quello che sta cercando. << L'ho sottolineato per un fattore meramente pratico. Una donna giovane produce più ovuli di una più prossima alla menopausa. Questo significa che per la tua procedura di analisi era un soggetto adeguato. >> Il piccolo barattolo contenente il resto del materiale genetico dell'Hasegawa farebbe capolino sulla scrivania, proprio di fronte al Kokketsu. << Se il fatto che sia giovane ti crea qualche disturbo per quel che riguarda la vostra relazione questo non è affar mio. Lei mi sembra felice, se tu lo sei altrettanto non vedo che problemi ci siano. >> Insomma, detto in maniera molto distaccata ma quello che per la rossa conta, è il fatto che loro stiano bene insieme, l'età anagrafica non le importa, non è mica un Anbu! Poi però arriva quella domanda, quel dubbio nella mente dell'uomo che ormai ha rimosso le basi dell'anatomia e della biologia. La manina destra andrebbe sotto il mento, ponderando attentamente la richiesta. << In una gravidanza normale non credo sia possibile, siamo biologicamente progettati per svilupparci in un certo periodo di tempo. >> Si interrompe riflettendo sui casi possibili: << Esistono i nati prematuri, ma spesso hanno difficoltà a sopravvivere. Un paio di settimane non fanno la differenza, ma i mesi si. >> Specifica cose ovvie, per lei, ma evidentemente non per lui. << La parte più controversa inizialmente è il fatto che non sempre lo spermatozoo riesce a innescare la fecondazione. Quindi tecnicamente forzando l'ingresso puoi assicurarti che questa almeno parta. >> Insomma qualcosa che fatica a comprendere ma che teoricamente dovrebbe funzionare. Lo osserverebbe, cercando di capire se quella sua negazione lo abbia condotto più vicino alla risoluzione del problema stesso. [Chakra ON]

19:31 Rasetsu:
 Ha detto che avrebbe provato a farsi un sonnellino... e lei si sta fidando ciecamente della sua parola! Shizuka non ha proprio imparato niente a proposito del parente. Ne deve passare d'acqua sotto i ponti ancora. Una volta all'interno della stanza, può prestare maggiormente attenzione all'altrui dire - nella fattispecie la risposta alla domanda che le ha posto poc'anzi. Sbatte gli occhi un paio di volte di troppo, evidentemente bruciano a causa del reiterato tempo di veglia. <Quindi, sta a significare che è nell'effettivo una produttrice d'ovuli di prima categoria nella malaugurata ipotesi i primi test diventino fallimentari.> Mormora più verso sé stesso che realmente alla volta di Shizuka, poiché nella sua testa v'è ovviamente un'attenta analisi di tutta la situazione, di tutto il suo esperimento. Non deve lasciarsi sfuggire neanche il più minimo dettaglio, deve annotare anche ciò che potrebbe rivelarsi inutile - avrà comunque la concezione e la sicurezza d'aver ogni cosa a portata di mano. <D'accordo, d'accordo. Sorvoliamo quest'argomento! Dobbiamo parlare dell'esperimento, è più importante.> Annuisce alle proprie parole nonostante abbia detto qualcosa che potrebbe creare dispiacere nell'animo di Dokuhiro. Ma dopotutto... non è mica Kouki. Non deve preoccuparsi di lei, no? E' abbastanza risoluta da sapersela cavare da sola, gliel'ha sempre dimostrato. E' su di giri quando si tratta dei propri argomenti, delle proprie idee e degli esperimenti che mette in atto. <Escludendo che durante una gravidanza normale ciò sia impossibile, reputi che in provetta si potrebbe azzardare anche l'aumento di crescita del feto - riducendone effettivamente i tempi. Temo di star correndo troppo, dovrei prima cominciare prestando fede al normale tempo gestazionale. Dopodiché potrò ponderare anche l'incremento della velocità di sviluppo.> Pondera a sua volta, massaggiandosi distrattamente il mento con la mancina, camminando avanti e indietro per quella saletta come se le gambe non riuscissero a restar ferme più del necessario. E' agitato - la caffeina. <Sì, su questo non c'erano dubbi. Sarò io a fecondare l'ovulo direttamente con uno spermatozoo. Ho certezze che funzioni, ne ho meno sulla sopravvivenza del feto. Inoltre, si tratterebbe d'attendere per mesi che questo cresca - ammesso non muoia nel tentativo d'adeguarlo alla vita.> Sono troppe variabili. Tuttavia... avendo l'ovulo, adesso non resta da far altro che raccogliere un campione del gene maschile - e quello non è molto invasivo, tanto meno complicato. [ Chk On ]

14:53 Shizuka:
  [Ambulatorio Ginecologico] Finge di non sentire il commento pratico nei confronti di quella che lei ormai ha identificato come la sua ragazza. Incredibile come possa pensare di lei solamente come uno sforna ovuli a profusione, soprattutto con le lesioni interne che già quella ragazzina si porta appresso. Anche il discorso età anagrafica viene messo da parte, cosa che a lei importa ben poco, ma forse il parente si è perso il dettaglio che la rossa abbia approvato completamente quella relazione, senza se e senza ma. Poco importa, dettagli che fanno meglio al genetista che non alla dottoressa. La spiegazione biologica parte, cerca di essere il più chiara possibile in modo che lui colga ciò che più gli interessa, dandogli appunto modo di rispondere. Non vi sono domande nelle frasi dell'altro ma si sente quasi in dovere di commentare con le proprie conoscenze, in fondo quel dettaglio potrebbe risultare estremamente utile anche per Matt. << Dovresti tenere conto di un sacco di variabili Rasetsu. >> Lo chiama per nome, cosa che accade quasi esclusivamente quando sono completamente da soli. << La crescita del feto in maniera più rapida necessita uno spazio adeguato, dovresti fornire più supporto alle cellule che comunque hanno i loro tempi per moltiplicarsi. >> Si interrompe, sfruttando al massimo le conoscenze che possiede. << Accelerare il processo di moltiplicazione, porta spesso a degli errori. Biologicamente parlando gli errori vengono eliminati dal corpo stesso di solito, quando non accade si trasformano in tumori o malformazioni. >> Insomma, rendere il processo più rapido porta a dei rischi non indifferenti, notevoli per la sopravvivenza di un infante. Sente comunque le congetture altrui sulla fecondazione, quel passaggio che dalla genetica viene reso più semplice, più lineare, almeno uno. << Ti conviene studiarti bene il microambiente di un utero materno quando si innesta un ovulo fecondato. Devi riprodurre quello in una provetta per sperare di ottenere qualcosa. >> Non riesce nemmeno a immaginare come questo sia possibile, tuttavia, la trasposizione è solo quella, non si può fare altro. [Chakra ON]

15:27 Rasetsu:
 Continua a ponderare - minuto dopo minuto. Ragiona sull'eventualità, sui molteplici punti interrogativi che gli gironzolano per la testa. <Hm hm> Mugugna, grattandosi il capo con le dita - come se fosse un gesto in grado di concedergli delle risposte adeguate. <Farò così> Replica, tanto per dir qualcosa che abbia un senso di tanto in tanto, anziché prestarsi al solito mugugnare. <mi occuperò dapprima della normale gestazione, dopodiché cercherò di provarne un'altra con un leggero aumento della moltiplicazione. Voglio capire il limite che il corpo umano riesce a tollerare.> Onde evitare d'incorrere in malformazioni e/o tumori, come espresso da Shizuka. Sta facendo comunque tesoro delle altrui nozioni, in modo tale che possa adoperarle nel campo della genetica. L'anatomia gl'interessa, ma è naturale che su alcune argomentazioni la rossa sia più ferrata del demone, avendo rimosso parte delle cure nel suo repertorio d'informazioni. <Ricreare un utero è fondamentale, ma difatti ci sto già lavorando. Volevo implementare un macchinario simile ad un'incubatrice. Sarà necessario ricreare il liquido amniotico, nonché un nutrimento costante.> A parole, sembra tutto così facile quand'è palese non lo sia neanche un po'. Son tutti test quelli che deve provare, test che potrebbero dare dei risultati come no. <Mi farò bastare quello che ho, al momento.> Non potendo far altro, il tutto può concludersi con un 'proverò' e basta. D'altronde... non ha appena detto che Dokuhiro è una fecondatrice adatta poiché ne produce a iosa essendo nel suo periodo più fertile? Del resto, è giovane. <Cosa stavi facendo, comunque? Che giorno è oggi? Lunedì?> E' giovedì, idiota. E' rimasto indietro nel tempo. E cambia argomento come se fosse del tutto normalissimo, come se gli importasse davvero di cosa stesse facendo la parente. [ Chk On ]

15:41 Shizuka:
  [Ambulatorio Ginecologico] E' indubbio come l'altro brilli di tutt'altra luce quando si tratta di lavoro. E non è qualcosa che la Kokketsu non conosce minimamente, lei stessa quando si tratta di lavoro, dimentica vergogne, dubbi, incertezze. Ascoltarlo diventa quasi un piacere, cosa che accade di rado considerando il pessimo carattere che si ritrova. << Penso sia una buona idea. Almeno fra nove mesi dovresti riuscire ad avere almeno un risultato positivo se tutto riesce a procedere nella normalità. >> Purtroppo il tempo è tiranno per ciò che riguarda i figli, percepisce l'impazienza altrui ma non può cambiare così, di punto in bianco, il naturale ciclo della vita. I suggerimenti che lei pone sono già stati vagliati, sembra quasi assurdo che stiano collaborando attivamente insieme per un obbiettivo comune, considerato come la loro relazione era incominciata. << A me non sembra che tu sia indietro con le idee. Forse hai troppe poche mani per fare tutto! >> Altro vago suggerimento il suo, lavorare da soli ti porta fondamentalmente la gloria, ma allunga i tempi. Dovrebbe forse trovare qualcuno con cui collaborare, di cui possa fidarsi anche per quel che riguarda le capacità. Afferma di volersi far bastare quanto già prelevato, fortunatamente non ha intenzione di svuotare il corpo della ragazzina. Però prima che la rossa possa dare una risposta o commentare è lui che pone una domanda, molto confusa, eppure sostanzialmente quasi interessata all'altra. << E' giovedì Zietto. >> L'inflessione su quel soprannome porta un poco di ironia nel tutto, come se quell'interessamento personale da parte dell'altro fosse una sorpresa inaspettata che l'ha messa in qualche modo in imbarazzo. << In realtà avevo finito il turno, tempo di prendermi un tè e sarei tornata a casa. Stamattina sono impazzità con i vecchietti... >> Lascia quel discorso aperto, non sembra voler scendere nello specifico ma non sa nemmeno dove lui voglia andare a parare. << Dokuhiro sta bene dopo l'operazione dunque? Ho potuto capire che è una tipa tosta, però ne ha passate parecchie. Cerca di non farla impazzire! >> Mo si è pure messa dalla parte della fidanzata, ovviamente il fronte femminile è sempre condiviso, soprattutto conoscendo chi è il soggetto con cui si ha a che fare. << Tu pensi di tornare in laboratorio? >> Domanda in maniera disinteressata, ha una mezza idea di accompagnarlo per un pezzo verso casa, come aveva fatto con l'Hasegawa, nel caso del parente, per assicurarsi che andasse a riposare un poco. [Chakra ON]

16:13 Rasetsu:
 Il ragionamento di Shizuka non fa una piega ed anche al demone adesso sembra più chiaro quel che deve fare. Probabilmente uscire dal laboratorio gli fa più bene di quel che sembra. Stacca dalla monotonia delle sue formule, così da trovare la visione d'un'altra persona - ed è raro, perché solitamente non dà molto credito alle parole della gente. Tuttavia, la rossa è un caso a parte avendo nelle sue vene sangue nero. <Ti aggiornerò.> Per quanto riguarda l'aiuto del quale necessiterebbe non può che sospirare con pesantezza perché è vero, è assolutamente veritiero. <Kan potrebbe darmi una mano, ma si tratta di genetica avanzata rispetto a quella che sta studiando lui adesso.> Quindi, non solo deve pensare al progetto che ha in mente e che intende portare avanti a tutti i costi, ma anche all'istruzione da genetista del Sumi - avendo scelto di fargli da insegnante. Chi gliel'ha fatto fare? Se lo chiede sistematicamente ogni giorno e ogni volta che ci ha a che fare direttamente. <In che senso è giovedì-> Sorpreso. Nel senso ch'è stupido e non riesce neanche a tener conto del tempo che passa all'interno del laboratorio, nel quale si chiude dal mattino presto in poi. A volte, non torna neppure a casa a cambiarsi e qualcuno gli rammenta che non lavarsi equivale a puzzare dopo poco. <Non potevi sbolognarli a qualcun altro?> Riferendosi ai vecchietti dei quali s'è dovuta prendere cura durante la mattinata, come ha poc'anzi riferito al demone. Lui lo farebbe, chiaramente. Se c'è un impiego che odia fare, rischierà sempre di scaraventarlo sulle spalle d'un povero stagista o sventurato passante. <Sta bene, mi ha anche preparato una cenetta e s'è procurata del sakè per festeggiare.> Non le dici che hai quasi rovinato tutto e che ti sei fatto perdonare, poi, restando a dormire a casa anziché ritornare al laboratorio in tempo zero? <La faccio impazzire in tutt'altro ambito!> Cade il silenzio. Ma lui è lì, fiero. Statuario nella posa del cazzone che ha appena detto qualcosa di sconveniente. Ghigno a trentadue denti aguzzi, mani sui fianchi, sguardo sognante. E occhiaie, considerando da quanto non dorme. <Ovviamente sì! Ho delle idee da mettere in pratica adesso.> ALTRO CHE RIPOSO. E un po' è anche colpa di Shizuka per avergli concesso qualcosa a cui pensare e dei test da effettuare. [ Chk On ]

16:28 Shizuka:
  [Ambulatorio Ginecologico -> Spogliatoio (?)] Non l'ha chiesto direttamente e se non fosse per quel figlio da dover mollare in cambio di Kimi forse non le importerebbe nemmeno di uno sviluppo genetico in quel campo. Ad ogni modo annuisce appena con la testolina rossa. Il suggerimento sul farsi aiutare certo non viene accolto nel migliore dei modi, anche se è il parente stesso a nominare il fidanzato, l'unico evidentemente degno di un qualche riguardo per il Kokketsu. << E' sveglio. Penso che al di la dei primi minuti di spiegazione poi potrebbe aiutarti almeno nel fattore "far andare le mani". >> Ovviamente sa delle capacità della persona che ha scelto di tenersi accanto, sa che può essere capace e sa che vuole aiutare Mattyse e Furaya almeno quanto lei. Poi quando l'argomento cambia nettamente la faccia di lui diventa un dipinto di stupore, tanto da farle sfuggire una risatina divertita: << E' giovedì, quel giorno dopo mercoledì e prima di Venerdì! >> Lo canzona un pochetto, in fondo se l'è meritato quel topo di laboratorio. << Comunque anche i lavori noiosi spesso insegnano qualcosa! Tienilo a mente! >> Di nuovo cerca di instillargli un minimo di decenza, cosa che spesso e volentieri lui fa proprio a meno di avere. Fortunatamente ottiene rassicurazioni sulla ragazzina magrolina, sta bene a quanto pare, sembrava anche essere tutta soddisfatta di se stessa e di aver compiaciuto e aiutato il proprio compagno. Ma davanti alla ramanzina sul non farla impazzire riceve una risposta che non si aspettava. Non è minimamente interessata a trattare l'argomento sessualità con lui, avvicinati si ma non vuole proprio immaginarselo mentre si trova in camera da letto. Contro quel ghigno fiero lei chiude gli occhi, scuote la testa e indietreggia appena. << Non volevo saperlo! E ora con questa pessima immagine credo me ne tornerò a casa! >> Fa per allontanarsi da lui, muovendosi in direzione della porta, non commentando oltre. << Cerca di non strafare! Hai bisogno di dare aria a quel cervello che hai! Se non lo fai diventerà vecchio! >> Chi sarebbe l'adulto dei due? Ah già lui, se non vi fosse altro da commentare la piccoletta si sarebbe allontanata in maniera definitiva, uscendo dalla porta dell'ambulatorio, per poi dirigersi verso gli spogliatoi. Avrebbe fatto semplicemente un piccolo cenno della mano nell'andare via, ormai non ritiene più che sia indegno di quella cortesia. [Chakra ON][//END (?)]

17:27 Rasetsu:
 Il di lei ragionamento a proposito di Kan è abbastanza regolare. Potrebbe dargli qualcosa di semplice da fare mentre lui s'occupa della parte più complicata. Tuttavia, il demone è uno stacanovista, inoltre reputa che sia soltanto lui quello capace nell'ambito della genetica. <Ci proverò.> Che non è assolutamente una certezza, conoscendolo. Potrebbe trattarsi tranquillamente d'una frase detta tanto per dire affinché possa assecondare il consiglio che gli ha concesso Shizuka. Fa roteare gli occhietti verso l'alto nel momento in cui viene palesemente canzonato dalla ragazza, replicandovi ovviamente a tono. <Non sono stupido!> Un pochino, sì. E' innegabile. Ma nessuno è perfetto, tanto meno lui e si spera che almeno di questo possa esserne un MINIMO consapevole. <Lo terrò a mente quando avrò voglia di perdere tempo dietro a lavori noiosi.> Perché lui è un luminare, non ha tempo da perdere con gente che non capisce niente di quel che dice, tanto meno con lavori che non gli porteranno alcun frutto. Perché, ribadiamo, lui non ha assolutamente tempo da perdere dietro a lavori di poco conto, punta all'eccellenza. <Come se non l'avessi potuto immaginare!> Bofonchia contrariato, seppur stia sogghignando sotto i baffi immaginari, mostrando quelle schiere affilate di denti aguzzi coi quali è solito tagliarsi una mezza vena affinché possa richiamare l'innata. <Impossibile, non invecchio alla stessa velocità dei comuni mortali!> Secondo la leggenda dei Kokketsu, certo. Ma a giudicare da alcuni avvenimenti, la leggenda potrebbe non avere grosso fondamento, specialmente con la sparizione di Yukio chissà dove nel mondo. <Ci vediamo.> La saluta a sua volta, stranamente cordiale, zompettando verso il suo laboratorio nel pian terreno con la contentezza d'un pupo. [ Exit ]

Si beccano dopo l'operazione di Dokuhiro per qualche aggiornamento ♥