Nella tana della Kokketsu

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19:32 Shizuka:
  [(?) -> Casa Kokketsu] Alla fine l'ha portato a casa, consapevole del fatto che fosse uno dei luoghi più sicuri al momento, all'interno del quartiere dedicato ai Kokketsu, famiglia unita quasi quanto la Yakuza. Lì nessuno dira nulla, nessuno metterà a repentaglio l'integrità della rossa, ne tanto meno del suo ospite, perchè di questo si tratta. La presa sulla mano altrui non si allenterebbe fino a raggiungere la porta di casa, dove lo libererebbe per andare a recuperare sotto quella tenda nera impermeabile le chiavi di casa, per consentire ad entrambi di entrare. Dall'esterno la costruzione sembra una villetta in stile occidentale, con un poco di giardino frontalmente e grande per soli tre abitanti. Lei sarebbe la prima a varcare l'uscio, volgendo le blu a lui: << Entra su! >> Lo esorterebbe a imitarla, lei ferma in quell'atrio d'ingresso, di dimensioni normali, ove lui può notare un armadietto che presumibilmente contiene le scarpe, e un appendiabiti a muro completamente libero. La rossa andrebbe a togliersi la maschera finalmente, mostrando quel visino arrossato per la camminata, andrebbe a estrarre l'impermeabile fradicio, mostrando pantaloni attillati e maglietta aderente nera a collo alto e maniche lunghe. L'oggetto verrebbe appeso poco più avanti, le scarpe rimosse così come le calzine, per poi andare a recuperare un paio di ciabatte e infilarsele. Per quanta acqua abbia preso, l'impermeabile ha fatto il suo lavoro, infatti è chiaramente lui quello più inzuppato. Aprendo quell'armadio andrebbe ad estrarredei tagli grandi di ciabatte e un asciugamano tenuto lì proprio in caso di pioggia improvvisa. << Le scarpe le togli ora, spero ci siano delle ciabatte che ti vadano bene! >> Poi senza chiedere il permesso, andrebbe a buttargli l'asciugamano sulla testa, iniziando ad asciugarlo un pochino. << Il bagno è in fondo al corridoio, la porta dritta in fondo al corridoio! Non fare deviazioni che se no mi tocca pulire ovunque perchè gocciolerai dappertutto! >> Praticamente una mamma lamentosa, ma non era lui il più vecchio? Il Senjuu potrebbe tranquillamente notare diverse stanze, subito sulla destra si apre una grande cucina, poco più avanti sulla sinistra le porte chiuse isolano una sala, proseguendo lungo il corridoio da ambedue i lati ci sono due porte, le varie camere da letto, in fondo troverà come previsto il bagno. << Tu vai lì e regolati l'acqua, trovo un paio di cose comode di Riuky e te le porto, così i vestiti bagnati li lasci nella cesta del bucato e ti fai una doccia. >> Insomma libertà di scelta portami via eh? Praticamente durante la camminata verso casa ha solo risposto alla domanda di lui con un secco "Seguimi!" poi è partita con gli ordini da generale! [Chakra 30/30]

19:50 Mattyse:
 La serata non e` andata esattamente come previsto, non che questa sia andata male, anzi ha avuto dei risvolti particolarmente positivi, ma che hanno creato diverse difficolta` al bianco quanto riguarda il come si dovra` muovere. La testolina e` rimasta divisa in due, e lo e` tutt'ora, lungo il viaggio tra due sensazioni, tra la felicita` di un sognatore che finalmente ha ricevuto un abbraccio dalla propria bambina, e il continuo immergersi nei pensieri come uno stratega. Non parla, non spiccica parola, mentre la rossa lo accompagna verso casa sua. Questa entra e obbliga il bianco a fare lo stesso, questo sarebbe il primo momento di vita celebrale che paleserebbe. L'occhio ambrato si isserebbe repentino, osservando il muoversi della ragazza. <Oh... gia` scusami...> Un tono di voce basso e accondiscendente, non il classico spaccone deciso che e` di solito. Lui non si muoverebbe dall'ingresso tanto in fretta, le mani andrebbero a prendere il primo bottone di quella cappa, quello piu` in alto all'altezza del mento, e lo slaccerebbe, seguito dal secondo, all'altezza dello stomaco, e il terzo al ventre. Aperto l'indumento Mat mostrerebbe senza vergogna o problematica alcuna il petto nudo, bagnato dalla pioggia che ha attraversato la stoffa. Il busto del Senjuu presenta diverse bruciature, dall'ustione ben precisa sul pettorale destro, che riporta il kanji "medito", che e` stata successivamente ricalcata con l'inchiostro, alla spalla sinistra, luogo ove inizia l'ustione che risale il collo ed il viso, attraversando l'occhio sinistro. Dietro la nuca vi sarebbe un altro tatuaggio, il kanji "oni". Ripensandoci bene, quel kanji potrebbe essere il piu` adatto ad un terrorista come lui. La muscolatura e` presente, visibile, ma non particolarmente sviluppata e sgargiante. Il piede sinistro verrebbe portato dal bianco a tenere fermo il tallone dello stivale destro, sfilandolo cosi` e mostrando il piede scalzo al suo interno, bagnato fradicio sempre a causa di quella pioggia che a quanto pare batte con forza ove lui passa. Levato anche lo stivale sinistro con lo stesso modo, attenderebbe un paio di ciabatte utilizzabili e permetterebbe alla rossa di saltare sui propri capelli nell'intento di asciugarlo. <Hey, fai piano...> Stringendo appena l'occhio cieco. <Se me li strappi poi ci metto i tuoi!> una minaccia? Forse, ma in maniera amichevole, posta sempre con tono basso. Le informazioni di Shizuka arrivano rapide ad un cervello che ora viaggia a rallentatore, quasi come quello di un bradipo. <Ok, il bagno e` in fondo. Del resto non ho capito assolutamente nulla.> Diretto mentre chinerebbe appena il busto in avanti per allungare le mani verso la borsa porta oggetti e il porta kunai che verrebbero slacciati rapidamente e lasciati cadere a terra. Attorno al polso destro vi e` sempre quella carta bomba, ora non piu` nascosta dalle vesti. <Mi dici quindi di cosa vorresti parlare?> [Chakra 25/25]

20:08 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Ingresso -> Camera] Lui segue in maniera fin troppo pacata i movimenti e le decisioni della rossa, troppo intento ad arrovellarsi sulla serata, su quanto accaduto sull'affetto della figlia e sulle possibilità da vagliare. << Figurati se te li strappo! Sei più bravo a farti male da solo! >> Risponde a tono, come se fossero due fratelli che battibeccano praticamente. In effetti quel corpo martoriato lo ha notato nonostante la furia di asciugarlo, quell'occhio medico che ormai si sta consolidando in lei ha notato che sono tutte bruciature, il che fa intendere alla Kokketsu quale sia il suo elemento preferito. Nota anche la carta bomba legata al polso, ma non gli chiede di rimuoverla, per quanto sia rallentato nel pensiero non pensa sia già impazzito e pensi di farle saltare casa. L'informazione principale è stata recepita, ma una domanda finalmente le viene posta, lo sguardo blu si allontana da lui per un attimo, come a valutare il miglior modo di rispondergli. << Di un paio di cose e qualche idea. >> La butta li in fretta, anche se non termina lì quella risposta, vuole fargli capire che ne varrà la pena. << Già che sei qui ti farò conoscere la mia Kimi. E poi pensavo di spiegarti perchè io conosco Mina e so come avvicinarla. >> Lancia quella bomba, come se nulla fosse guardandolo ora negli occhi d'ambra, lasciando che legga nei propri che di bugie non ce ne sono. Un profondo sospiro verrebbe fatto scivolare da quelle labbra, come per calmarsi un poco, rallentare il tutto, riflettere. << Fatti una doccia, ti porto dei vestiti di mio padre che potrebbero andarti bene. Poi mi farò una doccia pure io e ti spiegherò tutto con calma. >> Scappare da quel posto aveva la priorità, ma ora sono al sicuro ed è il caso di rallentare il passo. << Mi dispiace che te l'abbiano portata via. Farò quello che posso perchè tu possa riaverla con te. >> Il tono è più calmo, però non meno deciso, non attenderebbe molto una risposta, allontanandosi in direzione della camera dei genitori per recuperare una tuta da ginnastica del padre di colore grigio chiaro, una maglietta a maniche corte nera, un paio di calzini e un paio di mutande, che poi andrebbe a portare in bagno, appoggiandoli su un mobiletto all'interno della stanza, per poi scappare fuori al volo dopo aver posto una domanda apparentemente innocente: << Ti piace la cioccolata con la panna? >> Ottenuta una risposta si sarebbe premurata di trovare un cambio per se stessa, e di preparare della cioccolata calda per entrambi, che sarebbe poi stata portata in camera propria, appoggiata sulla scrivania, poco lontana dalla farfalla di sangue. [Chakra 30/30]

20:29 Mattyse:
 La rossa si calma rapidamente, aveva quindi fretta di cambiare locazione in cui discutere con il bianco? O magari voleva solo smettere di avere qualcosa che continuasse a cadere insistentemente sopra al proprio capo? Mat in ogni caso non puo` che apprezzare tutta quella gentilezza, annuendo lievemente mentre questa prende a parlare. <Ti do un consiglio, non lasciarmi da solo a pensare per troppo...> un consiglio o una richiesta? Il bianco non vuole chiudersi nuovamente nei propri pensieri. La gamba destra verrebbe mossa in avanti per prima, iniziando quell'avanzare per il corridoio come richiestogli, ma quando la Kokketsu nomina Mina, il passo si blocca repentino ed il volto si volta. <Mina? La figlia di Kemono?> Qualche secondo di caricamento, oggi ha i cricetini pure lui. <Muoviti ed entra nel bagno. Non ho voglia di perdere tempo con una doccia che dalla fretta farei male.> In fondo e` medico no? Dovrebbe essere in grado di guardare un corpo nudo senza malizia alcuna, soprattutto dopo una serata simile. <Come la conosci? Quanti anni ha? Che tipo e`?> Qualsiasi informazione potrebbe tornare utile. Mat riprendere il proprio passo, accelerato questa volta, almeno fin quando non raggiunge la porta, ove si fermerebbe per essere lui a sospirare. <Shizuka... Ne te, ne Furaya, Kemono o Orochy possono immaginare quante cose abbia pensato e sia pronto a fare per Kimi...> Se Kemono li avesse detto di far crollare tutta Kagegakure, proprio ora starebbe distruggendo i portoni di quelle quattro mura. <Ma questa volta non ho la piu` che minima idea di che fare...> La mano destra verrebbe allungata verso la maniglia, avvolgendola tra le dita. <Il veleno, della droga, delle vite... Aiutami e saro` in grado di prendere qualsiasi cosa da chiunque per sdebitarmi...> Altro che Yakuza. Un altro sospiro uscirebbe dalle labbra del Sennjuu, che lentamente si volterebbe verso di lei, porgendole finalmente un sorriso, se si fosse fatta vedere da una delle camere. <Ma ora muovi il culo e non lasciarmi solo.> Nemmeno in bagno. Ricorda che ha una carta bomba con se e solo perche` non sembra folle abbastanza, non significa che non lo sia. Mat aprirebbe poi la porta e vi entrerebbe, cercherebbe un tappetino su cui posare i piedi prima di finire di spogliarsi. Bhe? Che stai aspettando? Una descrizione? Non ha mica cicatrici li dove stai pensando, qui pussa via e vai oltre! [Chakra 25/25]

21:11 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Bagno] Come lei si calma un pochettino, così da lui. E quella prima affermazione che fa non la infastidisce più di tanto, forse perchè viene interpretata più come una richiesta d'aiuto che di altro. << Ti vengo a chiamare dopo cinque minuti! Voglio farmi una doccia pure io! >> Un modo alternativo per dire 'non preoccuparti non ti lascio solo'? Forse, ma sicuramente una frase del genere è troppo sentimentale per quel che la riguarda, sarebbe stato troppo imabrazzante anche solo pensarla. Lui ha intrapreso il suo viaggio verso il bagno, quando si interrompe per quelle parole di troppo, le domande iniziano a fioccare, rapidamente in sequenza. La rossa glissa prepotentemente sul fatto che sia stata invitata in bagno e balbetta qualcosa in risposta: << Non so quanti anni ha, ci siamo viste una volta sola ma ci reincontreremo presto. E' una tipa che sembra essere la reginetta del capo banda, si atteggia a comandante del mondo. >> Dopo quelle informazioni lui si avvia frettolosamente verso il bagno, mentre lei si avvia a recuperare dei vestiti al volo anche se prima di entrare in camera dei suoi si fermerebbe ad ascoltarlo e osservarlo. Quelle parole che pronuncia possiedono un velo di rabbia, di dolore, di sofferenza inespressa. << Mio padre avrebbe distrutto qualsiasi cosa se mi avessero portata via. Per riavermi indietro avrebbe dato la sua vita. >> Riuky è una testa calda, lo sa che lo avrebbe fatto, eradicato un clan come Yukio se non peggio, quindi può immaginare che il Senjuu non sarebbe da meno. Sembra però perso, disperato, il cervello che è il suo punto di forza confuso oltre ogni modo, senza vedere una via d'uscita. Le promette qualsiasi cosa pure di sdebitarsi se fosse davvero stata in grado di aiutarlo. Lei che si è fermata a osservarlo sulla porta della camera dei suoi lo vedrebbe voltarsi e farle un sorriso, tornando a ripetere il concetto del non lasciarlo da solo in bagno. Non saraà per niente difficile notare per il bianco come quel faccino infantile diventi completamente bordeaux, la tinta molto simile a quella del crine che si porta dietro. Il faccino andrebbe a farsi imbronciato, quasi furente, perchè a conti fatti è la terza volta che chiede di non restare da solo e probabilmente lo è rimasto per parecchio tempo. << Va bene! Ma entra in quella stupida doccia! Prendo i vestiti! >> Innervosita oltre ogni modo e borbottante sparirebbe nella camera dei genitori, alla ricerca degli indumenti prima citati. Uscirebbe da questa, non trovandolo in corridoio, perciò proseguirebbe il percorso verso camera sua, dove la farfalla di sanguee le svolazzerebbe verso. << Ciao Kimi. Faccio la doccia e torno, abbiamo un ospite. >> Le parla come se questa potesse capire, mentre recupera una felpona comoda blu per se stessa e dei pantaloni lunghi grigi. Infine, con riluttanza estrema andrebbe ad entrare in bagno: con ogni buona probabilità lui già si trova sotto l'acqua, lei andrebbe a poggiare i vestiti poco lontano su un mobiletto, per poi tornare indietro verso la porta, sedersi a terra fissando l'uscio intensamente con le braccia attorno alle gambe, i propri abiri poggiati sul lavandino. << Volevo già parlartene per mia sicurezza. Ma a questo punto diventa fondamentale. Io sono riuscita ad infiltrarmi in Kyosei. Sono stata accettata da Mina stessa e lei mi ha detto di recuperare le forze e che ci saremmo sentite presto. Ovviamente loro non mi conoscono come Shizuka, ma come Hime Otatsu. >> Inizia quella spiegazione, mentre con il faccino arrossato fissa quella porta, evitando in qualsiasi modo di guardare in di lui direzione. [Chakra 30/30]

21:54 Mattyse:
 Alla fine e` Mat a vincere, anche se non vi e` nemmeno un vero e proprio dibattito o scambio di opinioni. Lui ha chiesto che la rossa entrasse in bagno per occupare quel tempo con lo scambio di pareri e pensieri e questa parrebbe aver accettato senza troppe problematiche. Entrato in bagno, il bianco si spoglierebbe, come precedentemente detto, per poi fiondarsi subito sotto la doccia; la mancina andrebbe sul rubinetto che aprirebbe l'acqua per poi ruotarla nel verso utile per far si che giunga acqua calda. Subito un getto andrebbe a fiondarsi contro le spalle del bombarolo, ma non della temperatura richiesta, questa dovrebbe giungere gradualmente. Le orecchie sentono poi Shizuka entrare nel bagno, ma continua a darle le spalle, un po' per rispetto nei confronti di lei che lo sta ospitando per avere uno scambio di informazioni, un po' per rispetto di Furaya. Ascolta il suo parlare, come conosce Mina e e della Kyosei... Mat ha gia` sentito quel nome, ma non vi ha dato abbastanza peso per capire dove. <Non so cosa sia Kyosei, ma mi fa piacere il fatto che a breve tu abbia un incontro con lei.> Torna abbastanza utile il fatto che non dovranno attendere molto. <Ma non so quanto Mina sappia degli atteggiamenti di Masumi. In aggiunta, chiedere di Masumi o presentarmi direttamente a lei attirerebbe l'attenzione e butterebbe nel cesso pure la copertura di sta sera.> L'uso della maschera, ci metterebbero poco a ricollegare Hime a Medusa, andando a incrociare le informazioni e ottenendo cosi` il vero nome della Kokketsu. Un altro problema. L'acqua diviene della temperatura giusta ed il bianco solleverebbe il volto per andare a sciacquarsi rapidamente il viso, sollevando entrambe le braccia per passare le dita delle mani tra i propri capelli. <Stavo pensando. Masumi mi pare essere totalmente fedele ad Orochy. E gli unici casi in cui si e` completamente fedeli ad un morto e` quando lo si identifica come divinita` o si e` completamente innamorati di questo.> Espone l'unica conclusione a cui e` giunto per ora. <Prendendo come ipotesi la seconda opzione, significherebbe che vede Kimi come figlia loro, nonostante tutto... Se lei non potesse avere figli?> Volterebbe qui il capo verso destra in cerca della figura della rossa, senza pero` girarsi. <Se la soluzione fosse trovare un bambino che possa essere piu` suo di quanto non sia ora Kimi?> Un idea potrebbe essere crearlo in provetta, ma per Mat questa e` fantasia, uno studio simile doveva iniziare dieci anni prima con Mekura, ma questa non ha mai iniziato... <Se no... Il corpo di Orochy non e` mai stato trovato...> Bugia, lo aveva Sakri, ma questo Mat non lo sa. <Potrebbe bastare anche solo portarle le ceneri del bastardo per far si che possa divinizzarlo per il resto dei suoi giorni...> Si, sono soluzioni al limite della psicopatia. Nel senso che andrebbero bene solo per uno psicopatico, ma il bianco non ha idea di che tipo sia Masumi. Non sa nulla di lei. [Chakra 25/25]

22:12 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Bagno] Praticamente si danno le spalle nonostante siano nella stessa stanza e stiano conversando riguardo a quanto avvenuto. Quel rossore sulla faccia della Kokketsu permane, sta cercando di assecondarlo perchè nella sua mente, lui ora necessità la compagnia più di qualsiasi altra cosa. << Kyosei è una sorta di organizzazione criminale che pare sia insediata a Konoha. Però non credo che Mina si a capo di una sua organizzazione criminale. Credo che Kyosei sia il nome della mafia che bazzica all'interno dell'Ochaya a questo punto. >> I cricetini sono in fermento, Kan lavora nello stesso posto dove c'è il padre di Mina, lei che ha fatto si che lui venisse attaccato, messo alle strette, che probabilmente ha decretato la morte di Kushina. Si stringerebbe quelle gambe al petto, confusa, preoccupata per i risvolti che ora quella compresenza di eventi contiene. << Masumi non è paziente, è scostante, vendicativa. >> Ripete a voce alta, come se fosse una spiegazione molto importante. << Si fida solo di Kemono. Solo a lui è consentito avvicinare Kimi. >> Quei pensieri sono brevi, esplicitati poco alla volta come se stesse collegando i puntini solamente ora. << Se tua figlia sparisse, prima la cercherebbe ovunque, poi si vendicherebbe su colui che l'ha persa. >> Se ha capito bene da come è stata descritta dai due sotto quella pioggia, pare la conclusione più probabile. Però anche quanto detto da lui è vero, sembra estremamente fissata con quel tipo, Orochy, quas una divinità o forse l'unico vero amore di una donna che crede di non poter avere altro. << Trovare un bambino per sostituirlo con Kimi mi pare un'idea assurda. >> Scarta quell'opzione, quella possibilità. << Chi era Orochy? >> Giustamente, lei ne sa poco o nulla di tutta quella storia, lei non c'era o era troppo piccola, non può sapere chi sia costui ne cosa abbia fatto, ne quali siano le di lui caratteristiche. Però qualcosa nella testolina si smuove, un'idea che le ha fatto venire Matono. << Potremmo cercare il corpo di questo tipo volendo. Se tu le portassi delle ceneri le farebbe analizzare. Ma a proposito di analisi... >> Insomma alla fine la composizione del sangue di Shinsei è stata codificata all'incirca, potrebbe chiedere a Kan e Rasetsu di collaborare per fare delle analisi del DNA attestanti la paternità di Mattyse e non di Masumi. << Secondo te, perderebbe interesse in Kimi se dimostrassimo scientificamente che lei non possiede il DNA di Orochy o della stessa Masumi, ma possiede il tuo? >> Quella porta che si trova innanzi diventa sempre più interessante, come se potesse ispirarla, aiutarla nella soluzione di quel giallo intricato. [Chakra 30/30]

22:31 Mattyse:
 Mentre l'acqua scorre lungo il corpo del bianco, la mente si apre, cercando di sparare qualsiasi cosa possa per l'anticamera di quel cervello. <Sono tutti punti deboli utili per ucciderla.> Commenta lui sbuffando nel sentire le problematiche di quel suo nemico. Riguardo la Kyosei non commenta, non va oltre, non sa niente di niente e in questo momento stanno pensando al fine ultimo, neanche alla strada da percorrere per arrivarci. <sicuramente se la prenderebbe con Mina. Dovremmo proteggere Mina da Masumi, far sparire anche lei, ma poi finirebbe tutto su Kemono. Una soluzione sarebbe nasconderli tutti e tre.> Soluzione non attuabile, sembrava chiaro che lo Yakuza volesse continuare a lavorare per quella stronza. <E se non si trattasse di trovarlo? Mekura dieci anni fa voleva finanziare uno studio per aiutare le donne che non riuscivano a rimanere incinte e le shinobi che non volevano abbandonare il servizio durante la gravidanza. Se ci fosse un modo per darle un figlio che sia effettivamente suo e di Orochi?> Perche` far procreare un morto e` la cosa piu` semplice al mondo no? Shizuka poi porge una domanda a cui non e` proprio semplice rispondere. <Orochi Hyuga, marito di Mekura Hyuga, colei che dieci anni fa era capoclan del clan Hyuga e consigliera ufficiale del Hokage Furaya Nara.> parla in maniera formale, tanto da sembrare un documentario. <Orochi aveva un matrimonio politico con Mekura, privo di sentimento e mirante a trarre dei vantaggi dalla posizione sociale della coniuge. I due hanno avuto tre bambini.> Bambini che non ha conosciuto... Forse e` meglio cosi. <Orochi era il capo Yakuza che governava il tanzaku gai. A contropporsi a lui vi era una seconda organizzazione comandata da un certo Rasetsu... o almeno cosi` si vendeva. Avevo commissionato a lui l'omicidio dello stronzo ma non ha mai rispettato il suo accordo.> Eh si stelline, Mat sa bene chi e` il nostro rosso di sfiducia! <Era un tipo che adorava farsi passare per quello intelligente e tranquillo, quello che aveva sempre la situazione sotto controllo, ma non appena davi un commento a cui lui non era preparato subito alzava le mani. La prima volta mi diede una ginocchiata sul naso. La seconda volta trattenne il respiro dentro una prigione acquatica da cui non usci`.> Non e` proprio andata cosi`, lui usci` da quella prigione con l'aiuto dei suoi tirapiedi che misero in seria difficolta` il bianco, fu l'intervento di un altro soggetto a salvarlo. Quanto riguarda le analisi. <Sa gia` che non e` figlia di Orochi. Se e` lei a comandare vuol dire che era quella piu` informata di tutti.> La destra andrebbe a chiudere l'acqua, ma la mente rimane aperta <Anche denunciare la cosa cosi` che non paghi Kemono e Mina sarebbe inutile, la Yakuza ha mani ovunque, troveremmo sicuramente qualcuno sul suo libro paga pronto a fermarci.> Che situazione del cavolo. Lo sguardo si abbassa per qualche istante, bloccando completamente il Senjuu. <Cazzo, ho bagnato la carta bomba.> e ma che serata di Me...[Chakra 25/25]

22:54 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Bagno] << Richiesta numero uno: non ucciderla. >> La voce sembra quasi quella di una televendita, un piccolo reminder che viene lanciato a colui che sta sotto la doccia. L'idea che Mina possa andarci di mezzo non le piace granchè, anche perchè sa che il fidanzato ha una voglia di vendetta immensa nei riguardi della bella mora figlia di Kemono. Poi lui sputa fuori quella ipotesi, creare un figlio quasi in provetta, come se fosse possibile generarlo magicamente: << Biologicamente parlando servirebbero delle cellule staminali di Orochi, fecodare un ovulo di Masumi con questo e sperare che attecchisca in utero. >> Medicina, teoria su come nascono i bambini, la fecondazione biologica immaginata però in vetro, cosa alla quale non aveva mai pensato, ma che qualche genio di sua conoscenza potrebbe valutare come possibile. << Potremmo chiedere a Kan. Ma resta il problema di avere una parte del DNA di Orochi credo. >> Non ne è sicura nemmeno lei, ma pare una scelta interessante, una possibile via da seguire. Dopo la sua domanda riguardo all'identità di quell'uomo, parte uno spezzone alla super quark che fa tornare indietro la Kokketsu di almeno una decina di anni. Mekura, moglie di Orochi, casato Hyuga, consigliera di Furaya. Lui immanicato nella mafia fino al collo, tre figli legittimi: DNA di Orochi eventualmente se sono sopravvissuti alla grande guerra. E' al nome di Rasetsu che fa una smorfia, grazie al cielo gli da le spalle mentre alza gli occhi al cielo pensando che quell'idiota di un parente si trovi sempre in mezzo a qualche casino. << Qual'era il tuo accordo con questo Rasetsu? >> La domanda viene posta nel modo più innocente possibile, come se fosse semplicemente interessata alla storia e non a qualcuno in particolare. Ancora lui racconta di chi fosse Orochi, del suo atteggiamento fintamente calmo e di come sia finito in una prigione acquatica. Le sfugge inevitabilmente una risata, le braccia attorno a quelle gambe si sciolgono un pochino: << Anche io mi diverto ad annegare la gente! >> Ops...forse non avrebbe dovuto dirlo, o meglio non con quel tono divertito, e poi a conti fatti non ha ancora veramente annegato qualcuno. Lui conferma che Masumi sa che Kimi non è figlia di Orochi. << Il fatto che sappia che non è sua figlia potrebbe non cambiare molto la cosa sai? Se è così fissata con lui, potrebbe ignorare il tutto. La madre è Mekura? >> Chiede più per conferma che per altro, << Se così fosse, essendo Mekura moglie legittima di Orochi, nella sua mente malata e distorta, Kimi in qualche modo è l'unica che ancora ha qualcosa di Orochi. Anche se sa benissimo che non è così potrebbe essere vista come la dimostrazione che la moglie non lo amava davvero, che lei era l'unica ad amarlo sinceramente. >> Si interrompe un attimo, i cricetini che nella testa incominciano a incastrare i pezzi, mentre lui si lamenta di aver bagnato la carta bomba, facendola ridacchiare nuovamente. << Sei distratto Matt! Meno male che non ti voglio morto! Anche se ci stai mettendo una vita con quella doccia! >> Anche lei vuole farsi una doccia calda, anche se il solo stare in quella stanza la sta già riscaldando parecchio. << Mekura assomigliava a Furaya? >> Stiamo parlando di una sedicenne, alla fine perchè non cercare di capire come mai abbia cambiato partito dopo aver messo incinta una donna sposata? [Chakra 30/30]

23:18 Mattyse:
 Tutto cosi` complicato... la soluzione sarebbe proprio la violenza in cui si rifugia quando la mente non trova strade migliori, ma e` pure l'unica strada che gli e` stata vietata. <Che palle.> Sbufferebbe voltandosi dopo aver chiuso l'acqua, allungando l'inferior leva sinistra per andare a posarsi sul tappetino citato prima per poi allungare una mano verso un asciugamano che inizierebbe a passarsi sui capelli. Nel mentre ascolta comunque il vociare della Kokketsu, che da mano forte all'ipotesi di creare un bimbo in provetta per Masumi, o quanto meno parla come se la cosa fosse possibile, se non fosse che servirebbe il DNA di un morto... <L'accordo con Rasetsu?> Chiede in maniera retorica per avere conferma. <La testa di Orochi per un cinghiale.> Gia`, a dirla cosi` sembra stupida come cosa... Il volto si abbassa per qualche istante prima di farsi coprire dall'asciugamano che scenderebbe verso il busto, portando con se quanta piu` acqua possibile. <Chissa` se sono mai riusciti a scappare...> Domanda che verrebbe fatta a bassa voce, tra se e se ripensando ai propri cinghiali. Povero Ahrai... Shizuka continua, dando credito alla sua ipotesi che Masumi tenga Kimi come memoria di Orochi e come prova del suo amore e della sua fedelta`... Quanto cavolo e` complicato studiare la psiche di un soggetto con cui non si puo` interagire? I due stanno andando per teorie, senza poter avere modo di comprendere quali delle tante ipotesi sia la piu` corretta. L'asciugamano verrebbe ora strofinato contro le inferiori leve, senza tralasciare parti particolari, successivamente il Senjuu andrebbe ad afferrare i panni offertigli dalla rossa e andrebbe repentino a indossarli: un paio di mutande, un paio di calze e un pantalone di una tuta. <Meno male che non mi vuoi morto?> Chiederebbe prima di far qualche passo verso di lei, allungando la destra nell'intento di mollarle una schicchera contro il suo capo. <Ho bagnato una carta bomba, non l'ho distrutta. E poi sono parole un po' troppo grandi dette da una ragazzina che non fa altro che dare le spalle ad un uomo perche` nudo.> E meno male che non l'ha vista arrossire! Il tutto e` fatto in maniera scherzosa, deve punzecchiarla un poco altrimenti il tutto rischia di diventare noioso! Il bianco andrebbe a sedersi accanto alla rossa, o almeno al punto ove era lei a sedere, posando lo sguardo sulla porta come fatto proprio dalla amica. <Mekura e Furaya non si assomigliano per nulla. Una era indecisa e spaventata dalla propria ombra. L'altra sa bene quello che vuole ed e` disposta ad affrontare il mondo da sola anche solo per orgoglio. L'unica cosa che hanno in comune e` il non capire come giri il mondo, credere che le persone facciano sempre la cosa giusta perche` e` giusto... come da bambini.> Utopia un mondo simile. [Chakra 25/25]

23:42 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Bagno] Ma che cavolo di risposta è cinghiali? Ma seriamente? Però è deleterio mostrarsi contrariata al momento, non sembra che il Senjuu abbia una gra considerazione del parente e sicuro non ha intenzione di consegnare un familiare a un tipo come lui, che potrebbe farlo saltare per aria. Poi ovviamente interpreta male quel suo sussurro riferito alla salvezza dei cinghiali. << In effetti se fossero riusciti a sopravvivere i figli di Orochi sarebbero una fonte sicura del DNA paterno. >> Ora che comunque ha sentito l'acqua cessare di scorrere è ritornata decisamente più tesa, quegli occhi blu a fissare quella porta con un'intensità tale da poterla trapassare. Poi quella presa in giro nei di lui confronti diventa una vendetta ai danni della Kokketsu, che si becca un colpo identico a quello che lei aveva riservato a Kimi sotto la pioggia. << HEY!!! Ti avevo detto che serviva il permesso prima di toccarmi! >> Il tono si fa imbronciato, il visino pure, senza considerare che in maniera molto infantile, dopo aver abusato del corpo dell'altro come meglio credeva ora si lamenta che sia lui a toccarla. << Un uomo nudo che è più prossimo all'età di mio padre che non alla mia! Vorrei sottolinearlo! >> Si insomma gli da del vecchio, è chiaro come il tono sia fintamente arrabbiato, che sia solo un modo come un altro per rimbeccarlo e non dargliela vinta. << Inoltre non mi interessa il tuo corpo nudo, mi basta quello di Kan! >> Tirerebbe su il faccino, naso verso l'alto, fare altezzoso, degradando il Senjuu e ponendolo dietro al Sumi. Andrebbe ad alzarsi, mentre lui prende posizione al posto suo, imitandola in tutto e per tutto, fisso con gli occhi su quella porta. Stava pensando di minacciarlo di cavargli pure l'occhio buono se avesse cercato di sbirciare ma probabilmente non ce n'è bisogno, anzi sfidarlo ora sarebbe controproducente. Entrambi non sono decisamente interessati all'altro in termini sessuali, ma sembrano abbastanza dispettosi e infantili da trasformare quella situazione in un vero problema. Si allontanerebbe da lui mentre descrive a grandi linee le due donne, le loro differenze e le loro similitudini. I vestiti bagnaticci della rossa vengono rimossi, reggiseno e mutande compresi, messi nella cesta della roba da lavare. Si infilerebbe poco dopo sotto la doccia, aprendola sulla temperatura che utilizza solitamente, una molto calda, che dovrebbe essere raggiunta velocemente grazie all'utilizzo del bianco. La testa verrebbe abbandonata sotto il getto diretto, lasciando che qualche altra domanda le sfugga. << Non la facevo così innocente Furaya. Però effettivamente ha accettato di venire a patti pure con me. Che le ho detto palesemente che io sono con voi solo perchè interessa a Kan. >> Già, solo perchè il Sumi vuole vedere cosa c'è fuori, per liberare il mondo dalla prigionia a cui viene sottoposto. << Perchè vuoi uscire dalle mura tu? >> L'acqua le scivola addosso, finalmente riesce a riscaldarsi un pochino, si insapona, e per un attimo si scorda completamente che si trova lì con qualcuno che effettivamente non dovrebbe stare in bagno con lei. << Mi piace la tua idea dello scambio comunque. Credo valga la pena chiedere a Kan. Dicevi che tu hai dato un cinghiale a Rasetsu e lui non ha ammazzato Orochi? Che tipo strano sto Rasetsu, chissà a che gli serviva un cinghiale... >> La mette giù sul generico, ma può punzecchiare il parente sul fatto di non aver mantenuto la promessa data eventualmente, per costringerlo a collaborare a quella ricerca assurda. [Chakra 30/30]

15:47 Mattyse:
 Il bianco si limita ad ascoltare le domande e le risposte della rossa man mano che queste vengono a porsi per poi elaborarle... parola dopo parola... come quella piccola frase inerente i figli di Mekura. Che lo congelano sul posto, come se un Flash back lo stesse investendo. <I figli di Mekura e Orochi sono vivi. Mekura era andata a trovarli quando siamo tornati dentro le mura e loro non avevano reagito molto bene.> Questo era cio` che lei stessa aveva riferito. <Non so se sanno che ho ucciso loro padre, ma per loro sorella potrebbero collaborare...> Domanda, come estrarre il DNA di Mekura cosi` da non rischiare di mischiare troppo le cose? <Io non sono del settore e quindi vado molto a fantasia... dimmi te se e` possibile. Recuperiamo il DNA di Kimi ed il mio, cosi` da quello di Kimi dovremmo ottenere quello di Mekura. Prendiamo il DNA di uno dei figli di Orochi e Mekura e con quello ottenuto prima da Kimi leviamo la parte di Mekura, lasciando cosi` quella di Orochi con cui poter giocare.> E` una complessa equazione matematica, ma potrebbe avere senso, utilizzare ogni singolo fattore per ottenerne un successivo, che a sua volta serve per un altro ancora. Una fitta alle tempie stringerebbe il capo del Senjuu, che andrebbe a chiudere con forza la palpebra sinistra. Troppo pensare non fa bene. Successivamente si arriva a quella sessione di insulti e battute gratuite, mentre il bianco andrebbe a sedersi. <Fisicamente ho appena vent'anni grazie. E poi, proprio perche` non hai interesse nel mio corpo nudo, in quanto medico, non dovresti avere problemi a trovartelo davanti. O per caso non sei cosi` brava in ospedale quanto credi?> Una frecciatina? No, un vero e proprio sasso. Sta a lei scegliere la risposta a quel quesito. <E in ogni caso dovevo fartela pagare per aver colpito Kimi.> Sa bene il motivo per cui lei lo abbia fatto, e` solo una scusa. Le ginocchia verrebbero piegate e cosi` sollevate ed avvicinate al busto, mentre entrambe le braccia le avvolgerebbero, la fronte verrebbe posata sopra di esse. Poi la Kokketsu rivela di non immaginarsi la rosa tanto innocente... <Ha vissuto aspetti ben diversi da quelli che hai visto sta sera. Tradimenti, giochi di potere, manipolazioni... Lei non ci pensa e non li vede. Per questo ho rivoluzionato un mondo quando mi sono seduto al suo fianco.> Perche` lui era il primo a manipolare e a fare giochi di potere... Basta vedere come ha fatto legalizzare una squadra terroristica che doveva colpire a livello mondiale. E perche`, Mat, tu vuoi uscire da quelle mura? <Perche` ho visto che qui dentro la gente e` convinta. Convinta di essere al sicuro anche se sono solo in gabbia. Convinta di aver trovato la pace, ma in realta` si stanno scannando qui dentro esattamente come facevano fuori, solo in maniera proporzionale. Dicono "visto? E` colpa vostra per tutte le guerre", e poi vanno a menarsi nella piazza di Kusa fin quando un imitatore di Al Miaeda non li ferma. Si credono superiori e liberi... ma sono solo uccellini in una gabbia che attendono il gatto che entri. E sinceramente non mi va.> Meglio morire sulla spiaggia di Kiri, al tramonto, tra le fauci di una chimera, che di vecchiaia dietro quelle quattro mura del cavolo. A proposito... <Tu Shizuka, hai mai visto il mare? Sei mai andata a pescare? Hai mai fatto una passeggiata in un bosco naturale? O hai mai visto la sabbia di Suna?> Vuole sapere se la Kokketsu ha qualche ricordo inerente a questi luoghi. E quanto riguarda i cinghiali... <Non lo ha avuto, non mi ha mai portato la testa di Orochi.> Quindi non e` mai stato pagato. [Chakra 25/25]

16:33 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Bagno] I figli di Orochi sono vivi, questo è un punto a loro favore, qualcosa che possono usare in qualche modo. << Questo è un buon punto di partenza. Magari glissiamo sul fatto che lo hai ammazzato tu. >> Si è un'idea non male, anche se poi lui parte a fare considerazioni riguardo ai vari DNA e come ottenerne uno quasi incontaminato da modifiche. Segue il pensiero di lui, diventa complicato, lei non sa se sia possibile distinguere così bene quelle cose, hanno bisogno di Kan. La testa di lui fuma fuori, quella della rossa sotto la doccia, mentre cerca di seguire ogni passaggio. << Non so darti una certezza assoluta Matt. Ma Kan potrebbe. Gliene parleremo. >> Insomma devono attendere, per risolvere quella questione si può fare ma serve un poco di tempo in più, quella serata può funzionare solo per il brainstorming. Quando poi avviene quello scambio di battute volte a insultarsi a vicenda lei si alza, indispettita dal fatto che sia stata messa in dubbio la sua capacità di curare. << Non sono ancora bravissima ma non ho problemi a guardare un corpo nudo se devo curarlo. Non mi sembra che stasera tu sia stato ferito fisicamente o sbaglio? >> Vedere qualcuno senza veli non le importa se ha un suo motivo, un suo scopo, quando è concentrata sul lavoro non vede altro che quello, il problema insorge quando questo viene meno, è terribilmente innocente quando si va su quell'ambito. << Siamo alleati mica amanti! >> Sbotta, rossa in faccia come un peperone, scappando sotto l'acqua dove un poco cercherebbe di sbollirsi. LA descrizione di Furaya come una che non si accorge degli intrighi e tradimenti che le orbitano vicino le ricorda un poco se stessa, anche se entrando nel mondo della malavita sta un poco cambiando la sua mente. Però i discorsi cambiano, convergono sul perchè loro siano poi così alleati in quel piano che li vede quasi come spettatori per ora. Però, a contrario della Kokketsu, il Senjuu ha un'idea più precisa del perchè riprendere quello che un tempo era loro. Quelle domande si susseguono una dopo l'altra, dopo aver spiegato il suo punto di vista, nel quale la piccoletta si ritrova completamente, lei fa parte di quella fazione che crede che li dentro staranno bene. Il silenzio accoglie tutte quelle indagini mosse dal bianco, lasciando che l'acqua le scorra addosso così come i ricordi. << Credo di ricordare un bosco. Lo abbiamo attraversato per venire qui. I ciliegi non erano in fiore però. Sinceramente non credo di aver mai visto il mare e la sabbia che conosco è quella del distretto di Suna. >> Glissa sul pescare, dato che non ha ricordi di ciò, si è insaponata si è sciacquata, e un poco si è persa li sotto, coi pensieri e i discorsi altrui. Andrebbe a chiudere l'acqua, uscirebbe dalla doccia, infilandosi l'accappatoio, asciugandosi per bene e indossando dell'intimo, una lunga felpa mera che le copre il sedere e un paio di pantaloni della tuta grigi come quelli rifilati al Senjuu. I capelli sarebbero asciugati con un asciugamano alla bell'è meglio, per poi avvicinarsi a lui, inginocchiarsi poco dietro di lui, sulla sinistra e sbucare in avanti con il faccino, capelli che sfiorano il terreno data la lunghezza. << Mi porterai al mare una volta fuori? >> Lo fisserebbe con questi due enormi occhi blu innocentissimi, come se effettivamente fosse la richiesta di una bambina. Attenderebbe risposta prima che quei cricetini si facciano venire in mente un'altra idea. << Ah giusto, devi aiutarmi con la mia Kimi. Vieni in camera! >> Non attenderebbe molto, alzandosi e aprendo la porta del bagno per poi proseguire immediatamente sulla prima porta a sinistra che trova, nonchè camera sua. Sperando ovviamente che lui la segua. [Chakra 30/30]

16:50 Mattyse:
 La mente del bianco sta fumando, seguendo ragionamenti che anche per lui toccano la pura fantasia, solo perche` non ha quelle conoscenze mediche avanzate che tornerebbero utili per poter comprendere se tutto cio` sia effettivamente possibile. Deve andare a trovare soluzioni inimmaginabili e poi renderle realta`... come diamine deve fare? Il Senjuu surclassa pure il continuar rispondere della rossa alle provocazioni e alle battute, ritenendo il tutto in effetti di poco conto. Le palpebre calerebbero rapidamente, nascondendo i due occhi, mentre dal naso entrerebbe quell'aria mista a vapore. <E tu pensi che star qui dentro significhi essere al sicuro?> Chiede retorico, speranzoso che la rossa comprenda cosa lui intendesse. <Perche` qui si ascoltano tutti meno i sopravvissuti, meno quelli che erano li e han visto le chimere arrivare. Si sta ripetendo lo stesso identico errore.> Quello di lasciare la il problema, come se questo si possa mai risolvere da solo... ma i problemi da soli possono solo amplificarsi. La rossa termina la sua doccia, si riveste e poi si avvicina... una domanda, anzi, una richiesta molto infantile, tanto da ricordarle sua figlia. <Portero` sia te che Kimi sulla spiaggia del fuoco, prenderemo una barca e andremo a Kiri.> Una bella gita in barca, a vedere un luogo oramai distrutto, che pero` ha affascinato e aiutato il bianco a crescere. La rossa poi si ricorda di qualcosa, la sua Kimi. Mat repentino solleverebbe lo sguardo, vedendo quel esserino coperto da una felpa zampettare verso una stanza, pure lui si alzerebbe in piedi, facendo un paio di passi per andare verso il corridoio. Ancora una fitta di quel mal di testa lo investirebbe. <Va bene, ma prima ho bisogno di bere qualcosa...> No Mat, non te lo consiglio... <Dov'e` la cucina?> Chiederebbe avanzando, tornando lentamente verso la stanza che lo ha accolto all'ingresso. <E cosa piu` importante, avete degli alcolici?> Ci rifiutiamo di credere che il padre sia astemio. [Chakra 25/25]

17:30 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina] Il battibecco sembra concluso, si passa ad argomenti più interessanti, qualcosa di più serio. La domanda che sopraggiunge arriva nel momento migliore, quello di transizione. E nonostante abbia appena sottolineato quanto siano alleati e non amici, decide di rispondergli sinceramente, da amica: << Se devo essere sincera lo pensavo fino a quando le chimere non sono entrate dal portone di Kiri. >> E' una figlia di Kagegakure, molto diversa dal bianco, che ha visto come era il mondo prima. << Sono anni che vedo papà tornare a pezzi, anni che so quanto i medici di Kagegakure non vogliano seguirlo in missione, perchè è troppo avventato. Però sono sempre stati fuori le mura, mai dentro. >> Tutti quei morti, i feriti, Kan e Furaya in piedi ma non del tutto intatti. << Inoltre ho visto il resto, un mondo sporco che non immaginavo esistesse. Sono una bambina fortunata io, i miei occhi non si sono mai appoggiati su quello che di marcio c'è a due passi da casa mia. >> Si interrompe, ripensa a quanto si stia muovendo per attirare l'attenzione di Kyosei. << Ora che sto cercando attivamente di avere dei contatti con tutto ciò mi rendo conto di quanto sporco ci sia fra i castelli dorati. >> E' chiaro che tutto questo si nasconda per bene, ma c'è. Inutile dire che uscirebbe dal bagno, si asciugherebbe e si porterebbe vicino a lui, che le da una risposta affermativa oltre ad includere la figlia. Un sorriso enorme le si stampa sulla faccia prima di rispondere: << Sarà un viaggio lunghissimo per me! Però ci mettiamo d'accordo, il tuo numero lo ho! >> Già perchè lei tornerà nelle terre di Kusa, dove ha tutta l'idea di prendere le redini del Clan stesso se riuscisse a raggiungere i livelli di Yukio. Ma questo se lo tiene per se. Si alza, decide che è ora di sfruttare un poco la sua presenza lì per comprendere se quella farfalla contenga veramente del veleno Doku. Scappa in camera ma non viene seguita, lui ha sete e per questo chiede della cucina: << Vicino all'ingresso! Arrivo! >> Sgattaiolerebbe in camera andando a cercare quella farfallina: << Hey Kimi, vieni ti presento un amico! >> Così viene presentato al lepidottero, che come se potesse comprenderla si alzerebbe pacatamente in volo, andando a poggiarsi sulla spalla femminile, consapevole ormai di non dover sfiorare l'epidermide della Kokketsu. Le gambe della rossa verrebbero mosse in direzione dell'ingresso, dove lui dovrebbe aver già trovato la cucina, dove un tavolo con sei sedie si trova su un lato della stanza, mentre un lungo mobile occupa il resto, il frigorifero in un angolo. E' quando giunge sulla porta che quella domanda sull'alcolico viene espressa. Le spalle si alzano un pochino: << Credo che ci sia del Sake, ma a casa lo bevo poco. Ma dovrebbe esserci della birra in frigo se va bene anche quella. >> Nel frattempo quella farfalla rossa come il sangue andrebbe ad alzarsi in volo, portandosi sul tavolo della cucina, davanti a una delle sedie, sbattendo le alucce freneticamente. << Comunque lei è Kimi. Me l'ha data Medusa. >> Solo questo per ora, null'altro viene aggiunto mentre andrebbe alla ricerca del Sakè nei vari armadietti. Se lui dovesse provare a toccare quella farfalla direttamente, dovrebbe percepire un dolore intenso, molto simile al dolore provocato dal veleno Doku, e al contempo nella zona di contatto dovrebbe andare a formarsi una chiazza violacea. [Chakra 30/30]

12:18 Mattyse:
 La giovane va ad ammettere quella debolezza che la accomuna con tutta la nuova generazione, quel pensiero di essere al sicuro solo perche` dietro delle mura... L'inganno del secolo, come han fatto a far credere a ben tanta gente di essere al sicuro solo perche` dei mattoni li separano dal mondo esterno? <Il problema e` che la gente ha ricordato solo quello che voleva. Si ricordano della guerra che li ha lasciati senza difese, ma non delle mura che li circondavano prima.> Anche Konoha aveva delle mura per difenderla dal mondo esterno, anche se probabilmente piu` basse... Ma non vi e` alcuna differenza, come sono cadute quelle, possono cadere pure quelle di Kagegakure. <Siamo solo cresciuti credendo cose diverse. Voi di essere al sicuro. La mia generazione di dover combattere. Io di essere la soluzione per una pace.> E se non fosse stato per quei maledetti ficcanaso di Oto! La conversazione prosegue, Shizuka sembra rendersi conto di quanto schifo ci sia in questo mondo, nonostante si sia rimpicciolito parecchio. <Ora che hai una minima idea di dove guardare, lo vedrai piu` facilmente e capirai quanto sia piu` vicino di quello che pensi.> Un amico di scuola o di accademia, un vecchietto di un negozio di alimenti, un barista... Tutti potrebbero avere a che fare con la Yakuza e qualsiasi altro tipo di criminale. Il bianco poi si dirige verso l'ingresso, anche come indicatogli dalla fanciulla, cercando la cucina in cui si addentrerebbe. La rossa lo raggiunge dopo poco, seguita da una particolare farfalla che attira subito l'attenzione di Mat. <Mi faro` andare bene il Sake'...> Mentre tutte le proprie mire sarebbero concentrate proprio su quella farfalla, a cui si avvicinerebbe lentamente, allungando la mano sinistra verso una sedia che tirerebbe appena indietro per potercisi accomodare. L'occhio ambrato continuerebbe a studiare quella creatura composta di sangue, non comprendendo a pieno di cosa si possa trattare. <Quindi Kimi ti ha dato Kimi?> Tutta una questione di Kimi, vedo... <Dovrebbe essere velenosa quanto lei?> Chiede senza esserne effettivamente sicuro, allungando nel mentre l'estremita` destra verso quel essere, ma ancora senza toccarlo. Lo ricordi Mat? Il dolore provato a Kiri? Quella botta di adrenalina, il sentirsi tanto vicini alla morte... quella incredibile sensazione che occupa il vuoto che normalmente risiede nella tua testa e che cerchi, invano, di occupare con mille pensieri? Lo sguardo verrebbe sollevato verso la Kokketsu, a cui porgerebbe un piccolo sorriso <E comunque, ti ho sentito che mi chiamavi "amico".> Figurati se si fosse perso un dettaglio simile. Al termine di questo commento, andrebbe a muovere ancora un poco la mano con l'intento di toccare quella farfalla con il dorso, senza andare a colpirla o rischiare di farle male, si tratterebbe di un semplice e rapido tocco. [Chakra 25/25]

12:52 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina] Le due generazioni si confrontano e scontrano in maniera pacata. Due mondi che vengono lentamente a contatto. << Ti dai parecchie arie eh? Perchè dovresti essere la soluzione per la pace? >> I commenti si sprecano riguardo alla criminalità organizzata, quello che dice è vero, finchè hai le fette di salame davanti agli occhi non riesci a distinguere bene cosa c'è dietro. << Forse, anche se non mi piace la sua presenza. >> Detto da una che ha un parente ex capo della Yakuza? Beh insomma non è così semplice intersecarsi con le stupide idee altrui. Proseguono entrambi verso la cucina, lei facendo tappa in camera per recuperare quella farfalla che la segue ormai da mesi. Una volta raggiunto lui si mette a cercare in giro gli alcolici, recuperando del Sakè con due bicchierini e dei mochi. Il tutto verrebbe disposto sul tavolo mentre gli spiega del lepidottero e lui lo osserva, avvicinandosi poco per volta senza mai toccarlo. << Credo di aver intuito così. Oltre a te qualcun altro che conosco mi ha descritto Kimi quindi ho dedotto fosse lei, anche se non ho conferme assolute per ora. >> Supposizioni, idee che si è fatta da sola, molto vicine a essere concretizzate proprio da quella prova pratica sul campo. Non dice nulla riguardo al fatto di essere velenosa quanto la proprietaria, perchè non sa quanto questa lo sia davvero. Andrebbe a sedersi accanto a lui, versando poi il Sakè in ogni bicchierino senza riempirlo eccessivamente, circa a metà. Ecco però che quella sorta di tranquillità viene meno, con l'affermazione del Senjuu che ha origliato. Il faccino di lei diventa rosso nuovamente istantaneamente, e si imbroncia: << E che dovevo dirle scusa? Ti presento un tipo che dovrebbe essere un mio alleato? >> Non c'è una vera scusa da addurre, semplicemente il punto di vista della Kokketsu è cambiato ma giustamente deve fare la sostenuta invece che ammetterlo apertamente. Quando lui cercherebbe di toccare quella farfalla però questa andrebbe a ritrarsi, come se volesse evitare di sfiorare quel ragazzo dai capelli bianchi. Lo sguardo blu, perso il broncio ma ancora leggermente rosso si volgerebbe alla sanguinolenta creatura: << Puoi toccarlo Kimi. Sa già che fa male... >> E' come se quell'esserino ormai fosse abituato a non dover toccare nessuno, quasi addestrato dalla nanerottola a prestare attenzione a dove posarsi. Per tutta risposta le alucce verrebbero sbattute per raggiungere la mano di Mattyse, che sia sul dorso o sul palmo non farebbe alcuna differenza. Lui dovrebbe percepire un dolore veramente intenso irradiarsi da quel punto fino a quasi alla spalla, per tutto il tempo che quell'animaletto dovesse restare a contatto. Oltre che un segno violaceo in corrispondenza delle zampette poggiate sull'epidermide. [Chakra 30/30]

13:12 Mattyse:
 In effetti al bianco piace pavoneggiarsi, e` proprio per questo motivo che si reputa un ottimo showman e per cui ha scelto di andare a vivere proprio nel quartiere dello spettacolo, ma in questo caso non e` cosi`. In molti hanno ammesso l'assurdita` quanto la genialita` del piano di Mat. <Perche` nessun'altro aveva le palle di attaccare tutti i villaggi e palesarsi come nemico comune, sacrificando qualsiasi cosa.> Un riassunto molto rapido. <L'unico momento in cui i villaggi non si sono massacrati tra di loro e` stato quando il finto kami ha attaccato. In pratica le terre ninja possono convivere solamente se devono affrontare qualcosa di piu` pericoloso.> Quello che anni prima doveva essere Mattyse, alias Al Miaeda. Quello che sara`. Lo sguardo si volgerebbe in favore di quel bicchiere che la rossa riempie fino a meta`. Le dita della mancina andrebbero ad afferrarlo, ma non lo smuoverebbero neanche di un centimetro, concentrandosi poi sulla farfalla, che si allontana al primo avvicinarsi di Mat. <Non e` Kimi.> Diagnostica in maniera diretta. <Mi ha avvelenato quasi per gioco anni addietro, chiedendomi quale fosse il mio motivo per vivere. Penso non le sia piaciuta la risposta. Avevo una risposta?> Il volto verrebbe sollevato, insieme agli occhi, verso il soffitto, interrogandosi su un ricordo lontano... Ma la Kokketsu convince la piccola creatura, che apre le ali, posandole sul dorso della mano del Senjuu. Subito le palpebre verrebbero sgranate e Mat salta un respiro, buttando il capo in avanti tanto da poter appoggiare la fronte contro il tavolo. Mentre la zona toccata diviene di un colore violaceo, l'arto prende a bruciare, sente i nervi quasi vibrare come un terremoto e quell'incredibile sensazione salire, dalla mano, verso la spalla. Riaffiora ora il ricordo delle labbra della Doku sul proprio collo, generando un dolore simile, piu` intenso anche se di poco, un dolore che gli ha strappato il fiato, spento il cervello e reso la sua testa quella di una persona "comune". E senza pensieri, senza la necessita` di pensare a qualcosa, l'aria prenderebbe lentamente ad uscire dalle di lui labbra. <Ang..aaah...> Si, gemiti misti tra dolore e... goduria? Non fraintendete, non spuntera` nessuna protuberanza, ma il bianco prova quell'esperienza come un misto tra irritazione ed estasi, la parte lucida va in conflitto con quella piu` istintiva, non permettendo al Senjuu di ritrarre la mano, come farebbe qualsiasi tipo sano di mente. Le dita della destra verrebbero lentamente chiuse, come a controllare che queste appartengano ancora a lui mentre il dolore si propaga ancora, perdendo sempre di intensita` man mano che si allontana dalla zona colpita. Il diaframma andrebbe a premere e ad allontanarsi ritmicamente dai polmoni, causando una respirazione non costante, il classico respiro pesante di chi e` sotto un forte sforzo fisico... Inspira un ultima volta, chiude con forza gli occhi per poi tentare di ritrarre la mano, piegando il gomito ed avvicinando in maniera pericolosa il pugno al proprio viso... Una parte di lui voleva rimanere li`... ma la forza la trova al pensiero che e` veleno, il veleno non scompare al termine del contatto... non come avviene in questo caso, spezzando il piccolo cuoricino di un terrorista. [Chakra 25/25]

13:28 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina] Quando quella spiegazione sul come portare la pace viene esposta il pensiero della ragazzina cambia nuovamente, guardandolo con due occhi stupiti. << Ami così tanto questo mondo da sacrificarti per esso? >> Sembra assurdo, non ha senso rinunciare completamente alla propria vita pacifica in favore degli altri, di chiunque altro. Detta così lui sembra molto più altruista di altri, persino della rossa che a grandi linee vorrebbe rimanere in pace. Però ormai la concentrazione è tutta per quell'esperimento, la farfalla si ritrae come le è stato insegnato, portando il bianco ad affermare come non sia Kimi. << Esatto, lei è la mia Kimi. Non una copia di quella vecchia. Mi è stato chiesto di prendermene cura e così ho fatto. Le ho anche insegnato le buone maniere. >> Per questo dovrà essere la ragazzina a sollecitare il lepidottero a quel tocco. Quelle parole che escono dalle labbra altrui però la incuriosiscono, come spesso le accade. << Ora hai un motivo per vivere? >> Quegli occhi blu, appena usciti dall'imbarazzo riguardante il definirlo amico lo squadrano, come se si aspettasse un sì come risposta. Però ovviamente questa non può giungere, perchè il lepidottero seguendo gli ordini altrui si posa sul dorso della mano del Senjuu, attivando così quel potere passivo che possiede. Dolore, gemiti che in parte sono vagamente riconducibili al piacere ma che l'innocente nanerottola non vi associa, più che altro perchè ricorda il dolore provato al tocco di quell'esserino. Quelli che sono pochi secondi, sono sufficienti a dargli un assaggio di quel dolore, di fargli rivivere probabilmente quel contatto vero e proprio con le labbra della Doku. Nel momento in cui lo vede cercare di ritrarre la mano, con voce decisa andrebbe a pronunciare una sola parola: << Kimi >> La farfallina a quel richiamo aprirebbe le alucce, svolazzando via dall'arto del Senjuu, posizionandosi sul tavolo, più in prossimità della Kokketsu in realtà. Una volta che questa si è staccata dalla pelle altrui, il dolore dovrebbe rapidamente scemare, anche se quel colore viola permarrebbe per qualche altro secondo. Inutile dire che la rossa è decisamente dispiaciuta, anzi preoccupata. Le manine andrebbero ad allungarsi verso di lui, una a ricercare la mano toccata dal veleno e l'altra a massaggiare il braccio: << Scusa Matt. Dovrebbe passare ora. Tutto ok? >> Stringe quella mano come aspettandosi una reazione da quelle dita che dovrebbero essere leggermente informicolate, ma ancora funzionanti.[Chakra 30/30]

13:41 Mattyse:
 Amare cosi tanto questo mondo? Mat fatica inizialmente a trattenere una risata. Per lui si tratta semplicemente di unire divertimento e utilita`. Tenere al sicuro quei pochi cari che ha su questa terra mentre si diverte a distruggere cose come se le terre ninja fossero il suo parco giochi personale... Ma meglio concentrarsi sulla farfalla, forse la "Nuova amica" non e` pronta per questo Mattyse. <Lo avevo anche prima, solo che era diverso> Puntualizza repentino, prima che tutta quella sensazione potesse investirlo. Shizuka richiama la farfalla, assistendo Mat nell'uscire da quello che altrimenti sarebbe stato un loop infinito, il respiro rimane pesante, Mat posa la fronte contro il tavolo cercando di muovere lentamente le dita per qualche istante mentre la mancina allenta la presa sul bicchiere di Sake ancora pieno. La voce della rossa penetra nelle orecchie del bianco che inspirerebbe profondamente, trattenendo poi il fiato mentre il busto verrebbe addrizzato. <Mai stato cosi` bene...> sussurrerebbe con un lieve sorriso sul volto. La destra verrebbe sottratta da Shizuka per essere portata dinanzi al viso del proprietario, che studierebbe quel doro violaceo che lentamente torna al suo colore originale. <E` sicuramente qualcosa che ha origine da Medusa...> Lo dice con ignoranza, parla solo seguendo quei pochi dati che ha. <Non si comporta come un veleno ma piu` come un irritazione. Come una pentola bollente che scotta solo fin quanto ci tieni la mano...> Un pensiero espresso ad alta voce, anche perche` la testa e` ancora assopita da quella incredibile esperienza. <E` incredibile... pensavo di non poter provare mai piu` qualcosa di tanto... intenso...> Ed ora lo sguardo andrebbe nuovamente a posarsi su quella farfalla, che osserva con un assatanato, come se ne volesse ancora. <La adoro.> Una piccola risata che scuote le sue spalle prima che la mancina possa afferrare saldamente il bicchier di Sake per poi sollevarlo, portarlo contro le di lui labbra e svuotarlo in un solo sorso, bevendo cosi` tutto il contenuto. [Chakra 25/25]

13:56 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina] Evidentemente un motivo lo ha che non è condiviso, tuttavia la curiosità della rossa non prosegue oltre, concentrata sull'effetto che quel tocco ha sul Senjuu. Dei due è evidente che la più preoccupata sia lei, che lo vede stringere i denti e abbassarsi con il capo sul tavolo. Gli si avvicina, si scusa e si assicura che stia bene. La reazione è diversa dal previsto, lui sembra più felice in quel momento che in tutto il resto della serata. Osserva quel marchio violaceo prima che sparisca, sottraendosi dal contatto con la ragazzina e confermando il sospetto che si era generato nella mente altrui. << Quindi è veleno Doku... Buono a sapersi. >> Alla fine ha del veleno a portata per Rasetsu, che tuttavia non riceverà mai. Ha promesso di occuparsi di quell'esserino, non di utilizzarlo come vittima sacrificale per mettere nei casini l'Ishiba. Lui sembra effettivamente veramente soddisfatto di quella scarica di dolore provata, cosa che la confonde un poco, non riuscendo ad associarla al piacere. << Beh, meglio così? >> Il tono è titubante non sa nemmeno lei cosa rispondere all'altro. Gli occhi ambrati di lui sono tutti per quell'esserino velenoso che sembra essere diventata la cosa più importante all'interno della stanza. Si dichiara in qualche modo al lepidottero per poi buttare giù quel sakè che lei gli ha versato. Fatica veramene a stargli dietro: << Non so se a lungo andare possa avvelenare permanentemente qualcuno a forza di toccarlo. >> Sono ipotesi che richiedono esperimenti e al momento si sente quasi come il genetista folle dalla risata cringe. << Conosco la base di creazione di parecchi veleni ma non so se ci sia un antidoto per il veleno Doku. Quindi sconsiglio un'applicazione prolungata! >> Il tono è vagamente ironico, lei non crede che lui si sottoporrebbe di nuovo a quel dolore, alla rossa è bastata una volta per poi mettersi dei guanti! << Però ora sai che ho una farfalla che adori! >> L'ambiguità della frase la lasceremo ai posteri, mentre quella ragazzina si appropria di un mochi e lo mangiucchia tutta soddisfatta. << Grazie per l'aiuto. >> Lo ringrazia con la bocca quasi piena, boffonchiando un poco inevitabilmente, mentre quella farfallina apre e chiude le alucce poggiata sul tavolo. [Chakra 30/30]

14:17 Mattyse:
 Il bianco, dopo aver mandato giu` quel sake come se fosse acqua, si concentrerebbe sul riprendere fiato, mentre attende che l'alcool faccia il suo effetto (Cosa che si presuppone accada in poco). Lo sguardo ricadrebbe poi verso la rossa, che inizialmente era apparsa preoccupata per lui, e le porgerebbe un piccolo sorriso. Quella ragazzina ha passato la serata a prendersi cura di lui... <Kimi ha sputato a terra, quando mi ha avvelenato...> Prende cosi` di punto in bianco a narrare quel piccolo ricordo che ancora balla nella sua mente. <...e se ne e` andata. Il dolore non cessava, respirare diventava sempre piu` difficile. Non so se speravo di averne ancora o se speravo avesse preparato un antidoto... In ogni caso, mi sono praticamente messo a leccare a terra, qualsiasi cosa avessi trovato ne sarei stato felice...> Leccare a terra, ove lei aveva sputato... in pratica era gia` pronto a diventare schiavo di Kimi in tutto e per tutto... <E il dolore poi ha preso a sparire. Penso che i Doku siano in grado di generare un antidoto per il proprio veleno, ma e` solo una mia supposizione> Qualcosa di non confermato, necessiterebbe di un Doku per poter confermare questa sua ipotesi, ma oltre a Kimi non ne conosceva. Lo sguardo poi si rivolgerebbe verso al soffitto, mentre la schiena si poserebbe contro l'apposito sostegno di quella sedia. I capelli bianchi ricadrebbero all'indietro, permettendo cosi` a Shizuka di vedere il colore rosso che appare sul volto del compare, che invece resta li` a godersi i primi giramenti di testa dovuti all'alcolico. <Sono io che devo ringraziare te Shizuka...> [Chakra 25/25]

14:29 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina] Informazioni aggiuntive le vengono concesse, un racconto di anni prima, qualcosa di sconveniente e allo stesso tempo utile. Il primo pensiero dei cricetini è di orrore, che schifo leccare per terra! Però se la tua vita sembra essere in pericolo forse fai anche quello. E lì l'idea dell'antidoto, contenuto nella stessa saliva Doku. Lei non sa se siano illazioni oppure no, ma c'è una persona che sicuramente potrebbe darle conferma riguardo questa teoria. Il visino si fa pensieroso, la manina destra sotto il mento, tanto lui non ha bisogno di sostegno forse. << Può essere. Credo di poter recuperare in qualche modo una certezza a riguardo. >> Potrebbe servirle in futuro, oltre al fatto che quel veleno non sembra male se utlizzato contro i nemici. Si lascia scivolare sulla sedia, smette di fissare con desiderio la farfalla, concedendo così agli occhi blu di apprezzare il rossore che sta comparendo sul viso del Senjuu. E' confusa, non è mai arrossito fino a quel momento, i cricetini elaborano l'informazione e la associano al Sakè. Che gli piaccia bere ma non regga bene il resto? Deglutisce quel mochi senza nemmeno avvicinarsi al bicchierino di vino, perchè ne basta uno brillo, due sarebbero troppi. << Non ho fatto granchè. Ho una camera per gli ospiti se vuoi restare qui. >> La proposta esce spontaneamente, fuori forse piove ancora, inoltre ha addosso i vestiti di suo padre e per giunta sembra già accusare quel mezzo bicchierino. << Sempre che Furaya non si preoccupi. Dovresti mandarle un messaggio. >> Continua a dare per scontato che i due vivano assieme. Insomma la scelta viene lasciata al Senjuu, sempre che sia ancora in grado di intendere e di volere, in fondo era solo mezzo bicchiere! [Chakra 30/30]

14:50 Mattyse:
 Il bianco non puo` che sperare di essere stato d'aiuto quanto la Kokketsu e` stata per lui. I ricordi di quella serata riaffiorano repentinamente la mente del Senjuu che nasconde le iridi con le palpebre, permettendo a quelle immagini di proiettarsi in quello sfrondo nero. La voce di Shizuka continua a infiltrarsi nelle sue cavita uditive, con parole inizialmente difficili da comprendere per lui, nonostante la frase sia effettivamente semplice ma non si puo` pretendere nulla da un soggetto che si ubriaca con l'aceto. Mat si concentra, per quanto riesce, sulle immagini proiettate dal proprio cervello, quella piccola che avanza ne buio, sbattendo contro di lui, i capelli bianchi, gli occhi ambrati, quella volonta` di creare suspance... L'apprezzamento sulle esplosioni e il Mokuton... ripensa al profumo della propria piccola, quanto forte e` stato abbracciato da questa... quasi risente la voce della piccola Kimi che rimbomba nella sua testolina, come se fosse ancora li`, la sente che lo invita ad andar via con lei, a tornare a casa. La mano destra andrebbe a stringere delicatamente le dita, proprio mentre nella sua testolina stringerebbe la mano della figlia e, un passo dopo l'altro, il bianco tornerebbe a casa con la propria piccola... come lo dovrebbe spiegare a Furaya? "Hey lei e` mia figlia"? o magari "Guarda un po' chi ha deciso di venire a casa con me!"? Le opzioni sono tantissime, ma il bianco non riesce a trovarne una adeguata... in effetti, vorrebbe solo entrare in casa, prendere tutte le proprie carte bomba e farci un bel castello insieme alla figlia... Ma tutto questo non e` accaduto, e` solo frutto della mente del Senjuu, rimasto seduto su quella sedia accanto a Shizuka, che si e` addormentato mentre questa parlava. [END?]

15:05 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina -> Camera (?)] Lei ancora parla ma lui ormai è perso nella sua testa e nel suo sonno. Non la sente più però dopo qualche minuto senza ricevere risposta è lei a richiamare la di lui attenzione: << Matt? hey? >> Niente, zero, cotto. L'alcool probabilmente ha aiutato a farlo addormentare profondamente, dopo quella serata decisamente movimentata e ricca di emozioni. Lo osserva respirare tranquillo per qualche secondo, istintivamente un sorriso le si dipinge sul volto finchè non è al farfalla a svolazzarle davanti agli occhi. << Non pensarci nemmeno! Lascialo dormire! >> Una mano si porta su quel bicchierino mezzo pieno che viene buttato giù, fortunatamente quel mochi tampona bene. Poi senza pensarci troppo andrebbe a morsicarsi la lingua, ferendosi, ivi concentrerebbe il Chakra suiton per cercare di attivare la propria innata. Se fosse riuscita in tale intento un alone violaceo l'avrebbe cosparsa, attorno anche agli occhi blu, dai quali andrebbe a scendere una lacrima nera a rigarle il volto. Chissà cosa cavolo avrebbe detto il bombarolo se si fosse permessa di attivare a casaccio l'innata di fronte a lui da sveglio. Beh poco importa tanto lui ronfa. Con un poco di ingegno andrebbe a creare un costrutto con il proprio sangue proprio fra la sedia e il corpo altrui, come da creare un piccolo mezzo di trasporto con il quale sarebbe riuscita a portarlo in camera di Yasuhiko in maniera molto meno traumatica che con la sola forza fisica. << Vieni Kimi. Se vuole potrai giocare domani con lui. >> La farfalla in effetti sembra molto più energica ora che ha potuto torturare qualcuno. Questa lunga notte si conclude quindi qui, con un padre ubriaco e una ragazzina a fargli da mamma. Cambiando inevitabilmente il concetto di alleati che si era deciso di mantenere. [Chakra 30/30][//END]

Shizuka si porta Mattyse a casa dopo l'incontro avuto con Kemono e la figlia Kimi. I due si interfacciano l'un l'altra per trovare una soluzione adeguata, inoltre parlano in maniera un poco meno formale, dando modo al loro rapporto di cambiare.