Cure a Domicilio
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Giocata del 30/01/2022 dalle 11:53 alle 16:55 nella chat "Piazza Centrale [Kusa]"
[Ingresso Negozio Tatuaggi] E' stata una mattinata frenetica, quella lettera è arrivata di prima mattina sconvolgendo la quiete della prima colazione e portandola a ricevere un sacco di abbracci e complimenti dai genitori, che l'hanno descritta come il miglior regalo ricevuto dopo quello schifo di missione a Kiri. A quanto pare grazie alle sue abilità e doti è stata passata di grado, divenendo di fatto una Chunin, il padre è scoppiato a piangere, la madre l'ha stretta tanto forte da temere che le coste appena curate si fossero nuovamente rotte. Insomma sono stati quasi più felici loro di lei stessa! In tutto ciò inoltre ha vinto una cena fuori e un giro in centro, sponsorizzato totalmente da loro. Fortunatamente però è riuscita a sfuggire a quell'euforia, menzionando il dover prima necessariamente andare in ospedale per un appuntamento con un paziente. Non importa che l'ospedale sia in realtà lo studio di tatuaggi dove lavora, la parte del paziente c'è tutta. I lunghi capelli rossi sono stati raccolti in uno chignon curato, il ciuffo frontale unico lembo di capelli che sfugge da esso, gli orecchini sono tutti ben visibili al loro posto, farfalle bicolori sui lobi, anellino in cima. Gli occhi blu sono attorniati dalla matita nera, eyeliner e mascara aiutano a renderli più grandi, sul busto indossa un maglioncino a collo alto e maniche lunghe, molto aderente di color bianco, sul quale risalta la collana dorata a forma di farfalla dalle ali blu brillanti. Le gambe sono fasciate da dei lunghi pantaloni neri classici, ai piedi un paio di ballerine nere con un piccolo fiocchetto innanzi, cappotto con cappuccio in pelo marroncino presente a ricoprirla, zainetto contenenete il solito armamentario anche. Sulla testolina rossa sono presenti le grandi cuffie blu dalle quali la musica suonata dall'ex fidanzato rimbomba senza sosta. Incredibile ma vero anche Yasuhiko le aveva mandato le congratulazioni per la promozione e la cosa l'aveva fatta estremamente felice. La farfalla di sangue è con lei, poggiata su quelle cuffie, muovendo appena le ali in su e in giù pacatamente. Come impartito dal padre il Chakra è già attivo e circolante in quel corpicino perchè ora "sei una shinobi del villaggio e in qualsiasi momento devi essere pronta a proteggere gli oppressi". L'ha letta in modo un poco melodrammatico ma ha accettato, considerato che in ogni caso dovrà utilizzarlo. Dovrebbe ora trovarsi di fronte all'ingresso del proprio negozio, estraendo le chiavi dallo zainetto e intenta ad aprire l'uscio per poi immergersi nell'ambiente che ormai è quasi una quarta casa. [Chakra 30/30] [Kusa - Zona piazza] Una domenica pomeriggio come tante porta Matono a frequentare un lato del villaggio delle ombre opposto alle sue abituali zone, d'altra parte Kusa si trova letteralmente opposta ad Oto. La piazza è ovviamente ben frequentata ed il Moro deve far attenzione spesso e volentieri ad evitare di essere urtato dalla fiumana di passanti, ha decisamente scelto l'ora errata per recarsi in questa zona, ormai gli è piuttosto chiaro, complice anche il tempo sereno a tratti che sembra far presagire pallidi preamboli all'uscita dalla brutta stagione. L'aspetto del ragazzo resta il consueto munito di maglia bianca e pantalone cargo verde scuro, scarpe chiuse e nemmeno un ciondolo od un accessorio, piatto completo, così come l'espressione, disinteressata completamente a ciò che lo circonda, se non fosse per gli occhi che si limitano a muoversi da destra a sinistra e ritorno, cercando di uscire dall'area affollata e guadagnare un marciapiede sulla destra, ove orientarsi per cercare di capire se sta proseguendo verso la direzione giusta, eppure in quel loco ci si è già recato senza troppe difficoltà, ma la giornata era sicuramente diversa.<Oh.> Riesce a scorgere l'insegna del Tatoo center, e sentendosi un pò lento prima di ripartire concentra e focalizza le energie mentali all'attivare il flusso di chakra all'interno del corpo e con rinnovato vigore aumenta il passo in quella direzione, tagliando diagonalmente la strada e facendosi largo con i gomiti e le braccia piuttosto larghi, non ha ne voglia ne tempo da perdere a nuotare tra le persone, quindi anche in maniera piuttosto sgarbata raggiunge il lato opposto della strada, quello ove si trova il negozio, viaggiando spedito verso la porta di ingresso, senza tanti frontoli la tira a sè aprendola ed entrando all'interno.<Giorno> Si limita ad affermare mentre tira un sospiro di sollievo per essersi allontanato dalla calca, l'interno del negozio gli da certamente più calma, un pò perchè non vi è nessuno a parte l'infermiera, che ora con lo sguardo cerca e trova poco dopo l'entrata.<Sono arrivato giusto insomma> Sottolinea notando che di fatto la donna sembra ancora avere le chiavi tra le mani, attende che dunque termini i preamboli dell'ingresso, tenendola distrattamente sott'occhio, non che sospetti qualcosa o sia ancora così guardingo nei suoi confronti, più per abitudine a fissare chi è nella stessa stanza.[chk on] [Negozio Tatuaggi -> Stanza di lavoro] Appena passata la porta, nemmeno il tempo di rimmettere le chiavi nello zainetto che il moro la raggiunge, entra tirando un sospiro di sollievo spontaneo che le fa sfuggire una risata sommessa. << Buondì >> Una risposta che gli rivolge prima di oltre passarlo e chiudere con doppia mandata quella porta, alla quale verrebbe affisso anche un cartello con la scritta chiuso. Si volgerebbe di nuovo spontaneamente verso di lui, con le blu che si portano dietro la scrivania piena di fogli e con il pc spento. Qualche passo rivolto in quella direzione per poggiare la borsa sul tavolo e rimuovere il cappotto, restando con quegli indumenti semplici che tuttavia accentuano le su forme. << Tutto bene a parte la ferita? >> Perchè sta cercando di far conversazione con qualcuno che al momento sta a suo modo cercando di fregare? Forse per determinare se se lo meriti o meno, o se questa cosa potrebbe ritorcersi contro di lei. << Il tempismo è stato ottimo in effetti. Scusa ma stasera è sorto un impegno improrogabile con i miei... Le promozioni a Chunin si scontano con cene fuori in famiglia! >> Gli sorride, non si aspetta delle congratulazioni dall'altro, semplicemente gli ha spontaneamente rivelato il motivo per cui non ha potuto scegliere un altro orario per aiutarlo con quel problemino. Attenderebbe un poco le risposte altrui, prima di muoversi in direzione della porticina che da sulla stanza sul retro del locale, il luogo dove solitamente tatua le persone e che lui non dovrebbe aver visto la volta precedente. << Vieni pure da questa parte, qui ho un posto dove farti accomodare in maniera comoda. >> Deduce da sola che la ferita sia in un luogo dove l'Uchiha è coperto dai vestiti, e che quindi dovrà necessariamente spogliarsi. Qualora l'altro l'avesse seguita si sarebbe affacciato su di una stanza più piccola della precedente, con un lungo tavolo appoggiato sulla parete in fondo, molto sporco di inchiostri di vario colore, sul quale ci sono anche i ferri del mestiere al momento. Poggiati poco distanti ci sono due specie di carrellini alti che di solito utilizza per avere tutto a portata vicino alla sedia comoda e reclinabile, con due grandi braccioli che si trova al centro della stanza. In un angolino un attaccapanni piccolo consente a chiunque di appoggiarvi il materiale. Attenderebbe dunque risposte da lui, prima di comprendere quale sia la posizione migliore per accomodarsi ed eseguire il lavoro. [Chakra 30/30] [Kusa - Zona piazza] Attende poco in realtà, dato che Shizuka si volta prontamente in sua direzione guardandolo a sua volta, domande di rito alle quali risponde con il consueto tono basso.<Direi di si.> Non ha mai saputo dare grandi risposte a queste convenzioni sociali, a dirla tutta non è molto avvezzo al relazionarsi quindi si limita ad una risposta che sà di forzato, ma è il meglio che gli è riuscito. Lo incuriosisce molto di più il fatto che la ragazzetta sia diventata Chuunin.<Oh congratulazioni allora.> Si direbbe un altra convenzione sociale servita su un piatto d'argento, se non altro date le incapacità di relazione ha perlomeno imparato ad imitare quello che fa la gente di solito in queste situazioni. Dunque si limita a seguirla ragionando per un attimo sulla promozione della donna, a dire il vero Matono non si era chiesto se fosse un ninja anch'essa, o probabilmente non ci aveva fatto troppo caso, ad ogni modo entra in una stanza dalle dimensioni più contenute, osserva i carrellini e senza troppi fronzoli alza il braccio sinistro mentre con il destro inizia a rimuovere la maglia bianca a maniche lunghe, che viene dunque poggiata su uno dei due carrellini, controllando che esso fosse vuoto.<Mi hanno lanciato una Katana, ma immagino tu non abbia bisogno di molte spiegazioni.> In campo medico deduce che gli sarebbe bastato mostrare la ferita sulla schiena voltandosi rispetto alla donna, che oltre a quella potrà tranquillamente notare strane cicatrici, che sembrano quasi ustioni scaturite da un qualche colpo di oggetto smussato, una orizzontale che corre lungo il centro del petto da destra a sinistra, fino a toccare entrambi i lati del costato, e due perpendicolari a quest'ultima, una a destra ed una a sinistra che scendono dalle spalle fino all'inizio dell'addome. Giunge autonomamente alla conclusione che starebbe più comodo andando a distendersi a pancia in giù sul lettino posto li di fianco, mostrando dunque la schiena nella sua interezza, qualche piccola cicatrice da taglio curata decisamente male romprerebbe le linee della schiena,anche se il pallora caratteristico della pelle del moro dovrebbero nasconderle piuttosto bene.<Sarò sincero, non avevo pensato che fossi una Kunoichi, anche vero che non conosco per nulla l'ambiente Kusano. Quali sono le tue abilità.> Ha trovato un discorso al quale incuriosirsi stranamente, certo quando si parla di lotta si accende la sua continua ricerca di conoscenza riguardo soprattutto quello che sanno fare gli altri.[Chk On - Pic di riferimento avatar 2] [Stanza di lavoro] La risposta alla prima domanda giunge in maniera del tutto ovvia, non che si aspettasse che lui partisse a raccontarle l'eventuale sequela di problemi che l'attanagliano, però quel sì sa di scontato. Certo non sono decisamente amici e lui non è il massimo del conversatore quindi non si offende decisamente, rimanendo però stupita delle congratulazioni che le vengono rivolte. Infatti lo sguardo blu andrebbe rapidamente a osservarlo dopo quelle tre parole, le guance leggermente più rosse come se fosse lusingata dall'affermazione altrui. << Grazie... >> Borbotta a mezza voce, come se effettivamente non si aspettasse una risposta da quello che sembra un tipo decisamente distaccato dai canoni classici del mondo. Tuttavia quella piccola parte di conversazione viene messa da parte, entrano nella stanza successiva dove lui si spoglia senza troppi complimenti, andando brevemente a spiegare cosa accaduto. Sceglie di poggiare la maglia su uno dei carrellini ignorando l'appendiabiti cosa che la rossa ritiene strana e associa al disordine, cosa che di solito lei fa sempre a casa, mollare vestiti ovunque in cameretta. In ogni caso quando gli occhi blu tornano sul corpo altrui non può fare a meno di notare come questo sia disseminato di piccole cicatrici, chiaro segno di ferite non curate adegutamente. Il rossore sulle guance è sparito, lo osserva come valuterebbe un qualsiasi altro paziente, al di la del fisico statuario o meno che egli porta con se. In particolare l'occhio le cade su quelle cicatrici che paiono generate da qualcosa si rovente, che gli marchiano il petto in orizzontale una volta e in verticale due. Inutile dire che il pensiero si volge a Ryoma, quel corpo ferito e non rimarginato autonomamente, cosa che ingenuamente la porta a fare lo stesso gesto infantile che era stato fatto con il parente scomparso. La manina destra viene portata in avanti e poggiata delicatamente su quei segni che marchiano il fisico dell'Uchiha, forse facendolo un poco rabbrividire dato che le mani della Kokketsu non sono bollenti. << Mi dispiace per quanto successo. >> Le labbra si schiudono senza pensarci, non sa nemmeno se sia stata una scelta libera o imposta, ma agli innocenti occhi altrui quel segno sembra una violenza. Dopo qualche secondo, come uscita da una sorta di trance la testolina rossa verrebbe mossa come a esprimere una negazione, la manina ritratta rapidamente, mentre un rossore leggero le comparirebbe sulla guance, conscia del fatto di aver appena toccato qualcuno senza alcun consenso. O per lo meno questo sarebbe successo se lui le avesse concesso di sfiorarlo. In ogni caso dopo tutto ciò borbotterebbe qualcosa riguardo alla cura che dovrebbe apprestarsi a compiere. << Probabilmente è più comodo se ti sdrai a pancia in giù sulla sedia. >> Insomma come da lui immaginato quella è la posizione più comoda per poter sistemare quel taglio che fortunatamente non pare essersi infettato. Attenderebbe quindi che lui si sistemi a dovere, prima di iniziare a lavorare sul suo corpo. Poi incredibilmente sopraggiunge quella domanda, o meglio, quella affermazione che però da modo ai due di conversare, forse per la prima volta, grazie al moro. Gli occhietti blu restano un poco stupiti, per poi scostarsi di lato, abbassarsi un poco ed eventualmente avvicinarsi con i passi su uno sgabellino poco distante dalla sedia di cura. << Lo so che non sembro esattamente un Ninja. Diciamo che sono in formato tascabile però. >> Ci scherza sopra, evidentemente in difficoltà, perchè lei non si ritiene nulla di speciale, ha pure impiegato secoli per attivare una innata che con due genitori come i suoi avrebbe dovuto imparare a padroneggiare subito. << Beh io sono una Kokketsu! Vuoi la storia reale o il mito relativo a come è nato il mio clan? >> Si mette a ridere, divertita dal fatto che possa intavolare due versioni diverse del tutto. << Tu invece? Hai abilità particolari? >> Non si è mai presentato con un cognome, quindi non sa esattamente se appartenga a un Clan o meno, potrebbe essere uno shinobi con abilità di qualsiasi genere. [Chakra 30/30] [Kusa - Zona piazza] Si tranquillizza decisamente una volta che è passata la fase del salutarsi e tutte le altre frasette di colloquio formale, non nasconde certo la repulsione verso di esse. Quel che non si aspetta è che la mano della presente vada a toccarlo all'improvviso, la temperatura della mano non lo sconvolge particolarmente, certo la ragazza dalla mano decisamente fredda si accorgerà che la pelle del moro è di una temperatura decisamente più calda. Quello che farà sobbalzare abbastanza bruscamente è il contatto non visto, certo nulla di eclatante, anzi lascia correre la cosa come se non fosse successo nulla.<Non sono bastati a fermarmi, quindi alla fine sono segni di vittoria.> Spiegazione decisamente priva di particolari e criptica quanto basta, non da sostanziali spiegazioni ma cerca di portare la cosa su di un lato positivo piuttosto che negativo anche se non è chiaro se si riferisca al colpo di Katana o ai vistosi segni nella parte frontale.<Le dimensioni non contano> Certo lui è il primo a sostenere la tesi dall'alto del suo metro e 65.<Tu sei una Kokketsu.> Ripete a voce bassa.<In realtà voglio la tua storia non quella del tuo Clan.> Sottolinea veemente<Per quanto una persona possa essere legata al proprio Clan, esso non basterà mai a definirla in toto. Chi sei tu è quel che mi interessa.> Scosta il capo in modo da riuscire a scorgere l'eventuale reazione espressiva della donna mentre le parla, certo deve ruotare un pò collo e capo per riuscire a malapena a far entrare la ragazza nel proprio campo visivo. Alla controdomanda ovviamente è costretto a rispondere, d'altra parte prima o poi sarebbe potuto venire fuori essendo anch'essa un ninja.<Io sono Matono e basta. Nel mio sangue però ho delle origini che non mi aspettavo, ma non mi sento parte di questo clan, così come non vorrei con nessun altro.> Ancora non ama nominare quel clan e nemmeno nasconde la sua difficoltà ad essere entrato in un sistema come quello dei Clan, non che detesti unicamente gli Uchiha, ma semplicmente il sistema stesso nonostante de facto si possa credere che vi appartenga anche a livello amministrativo, cosa che ama ancora meno. Devia una piccola porzione di chakra dal flusso in atto nel proprio corpo verso gli occhi, caricando ed irrorando le iridi di chakra essi qualche attimo dopo diverrebbero cremisi, adornati da due tomoe nere sullo sfondo rosso. Lo lascia attivo per quattro battiti di ciglia prima di rilasciare l'attivazione e adombrare nuovamente di nero pece gli occhi.<Sono diventato Chuunin da poco anche io, questo è il mio premio.> Indica il colpo di Katana inferto in occasione di quella che è stata la promozione, certo sembra quasi una battuta messa così l'affermazione.[Chk 53/55 - attivazione sharingan] [Stanza di lavoro] Il gesto è repentino anche per l'altro, è chiara e normale la differenza di temperatura che intercorre fra i due elementi corporei dei presenti, anche se non pare disturbarlo eccessivamente. Chiaramente sobbalza, colto alla sprovvista ma non si sottrae a quel tocco, forse perchè non sa bene se sia qualcosa di volto alla cura promessa o meno. Al dispiacere femminile viene repplicato il fatto di non essersi fermato, di essere lì vivo, una sorta di vittoria. E' forse questo a farla ridestare e suggerirgli di posizionarsi sulla sedia, anche se quanto pronunciato dall'altro è quanto di più distante dai suoi ricordi. Il discorso viene abbandonato, onde evitare ulteriore imbarazzo e si scosta sul fatto di essere una shinobi. L'altezza di lei non viene sminuita, forse prchè anche l'altro non è esattamente altissimo per essere un ragazzo, cosa che gli consente di ricevere un sorriso cortese, mentre si siede in prossimità del moro. Quelle due opzioni intavolate dalla rossa vengono entrambe scartate, preferendo qualcosa di più personale, più diretto. Inconsueto come il pensiero del giovane risulti simile a quello della Kokketsu, che ne rimane decisamente stupita, tanto da alzarsi dallo sgabellino consentendo a lui di cogliere appena quel visino semi soddisfatto. Si porterebbe più in prossimità del corpo altrui, un profondo respiro verrebbe lasciato uscire dal corpicino mentre cercherebbe di smuovere il suo chakra verso gli arti superiori, facendolo ridiscendere verso le mani e quindi fuoriuscire dagli tsubo presenti su esse per iniziare a risanare quel corpo ferito. Se vi fosse riuscita, un'aura verdognola si sarebbe concentrata sul corpo dell'altro, iniziando quel lento lavoro di rigenerazione tissutale. << I Kokketsu sono tutti eredi di Yukio Kokketsu, noto per aver fatto grandi cose, sia buone che non. Ciò che io ho ereditato altro non è che un sangue nero, anzichè rosso, che posso manipolare come meglio credo. E' un potere notevole, molto creativo e sicuramente utile per sopravvivere e per coombattere. >> Il discorso parte dal generico, una eredità particolare quella che possiede la ragazzina, che sembra tanto innocente da non poter essere una che si taglia per combattere. << Shizuka è una bimba fortunata nata in una famiglia felice scampata alle atrocità della guerra. Ci ho messo parecchio a dominare il mio potere innato, ci ho messo meno a padroneggiare le arti mediche in realtà! >> Il tono si fa più sereno nella seconda parte del discorso, mentre quelle manine paiono chiudere rapidamente la schiena altrui, che dovrebbe sentirsi un poco informicolata e rinfrescata. << Io sono molto affezionata alle mie origini ma credo fermamente nell'individualità del singolo. Ognuno ha delle potenzialità che può scegliere come sfruttare al meglio. Io ho scelto di sfruttarle per il bene della comunità. >> Non difficile da immaginare, considerato che sta prestando cure a chiamata piuttosto che lasciare qualcuno senza le dovute medicazioni. Un pensiero altruistico, probabilmente generata dalla pacifica esistenza avuta fino ad ora. E ovvio poi che la domanda venga ribaltata, e la risposta che ottiene la fa sorridere, Matono e basta la fa tornare con la mente a Kamichi e basta. Però evidentemente anche lui ha delle origini particolari, appartenente a una famiglia che tuttavia non riconosce come tale. << Intendi dire che in linea di massima preferisci stare da solo? >> La domanda le scivola dalle labbra istintivamente, mentre si scosta più vicino al viso altrui per proseguire la cura notando l'attivazione di quell'innata oculare. Altro tuffo nel passato decisamente, quegli occhi rossi vengono riconosciuti in un istante, nonostante la presenza del secondo pallino nero, non presente negli occhi dell'amico d'infanzia. << Deve essere stata una promozione cruenta. Però fortunatamente la ferita non si è infettata, ho quasi finito! >> Lo rassicura in qualche modo, ma non nomina il clan di appartenenza altrui, anche se lo conosce, non pare esserne fiero quindi non vuole annoiarlo. [Se Chakra 41/50 -> 9 per mani terapeutiche superiori][+15 pv Matono] [Kusa - Zona piazza] Ascolta la descrizione, seppur generica di quel clan, di fatto non ne aveva sentito parlare se non nella sua essenzialità delle dicerie, come ogni clan risulta abbastanza chiuso verso l'esterno creando un microverso a se stante all'interno del villaggio stesso. nel frattempo percepisce che il processo di cura ha avuto inizio, pizzocorio leggero e nulla più oltre che un tepore particolare giungere dall'imposizione delle mani di Shizuka in contrasto con l'ultimo tocco ricevuto con esse.<In campo medico non posso lamentarmi questo è certo.> Non commenta le possibili abilità combattive della ragazza non avendo ancora visto ne lei ne nessun altro Kokketsu combattere fino a quel momento.<Sei un' altruista.> Non nasconde il fatto di essere leggermente dubbioso all'affermare quella parola.<Ho sempre trovato sospetto chi fa qualcosa per nulla.> Ammette con sincerità, quel che è sicuro è che ha smesso di guardarla male ormai da un pò.<Infatti ancora attendo di conscere cosa vorrai in cambio.> Giusto per sottolineare l'ansia delle cose in sospeso.<Due banditi nel bosco oscuro, in realtà non gli ho chiesto cosa volessero alla fine.> Certo non c'è stato il tempo di conversare e Matono non aveva nemmeno voglia di farlo.<Poteva andare considerevolmente sarò sincero.> Sospira.<Ed è stato necessario incendiare parte del bosco.> Ammette senza tante remore, infatti non vi è senso di colpa nel tono, è capitato.<Stai diventando considerevolmente più rapida a curare.>In una botta ha già quasi risolto il problema, e certo non era una ferita di coltellino da tavola.<Non è tanto il voler stare da solo, ma essere immerso dalla nascita a persone che per partito preso devo ritenere mie alleate o comunque forzatamente conviverci mi sembra poco furbo.> Sopratutto tra gli uchiha.<Le persone me le scelgo io singolarmente.> Conclude piuttosto lapidario sulla cosa, certo non giudica l'attaccamento al clan eventuale di Shizuka, ma non indora nemmeno il proprio pensiero.[chk on] [Stanza di lavoro] Quel complimento giunge inaspettato nuovamente, tanto da non accorgersene quasi e proseguire con il proprio lavoro, instancabilmente, minuziosamente e con precisione estrema, così che su quel pallore non si aggiunga un altro segno. << Non mi definisco esattamente altruista. >> Il commento arriva rapidamente senza alcun dubbio nel tono. << Semplicemente fortunata. >> Si interrompe nuovamente, lasciando che lui esprima quel pensiero riguardo al guadagno. << Non ricordo molto dei miei primi sei anni di vita, della guerra, del dolore causato da essa. Però qui sono stata in grado di crescere serena e felice. Mi piace pensare che se posso portare aiuto il mondo diventi necessariamente migliore. >> Più che altruista molto probabilmente un'immancabile sognatrice. Nonostante quello con cui è venuta a contatto continua a ostinarsi nel portare luce in un mondo che ritiene fin troppo oscuro. << Non ho ancora risolto il tuo enigma. Perciò non so nemmeno cosa poter pretendere in cambio. Mi sembra abbastanza sconveniente fare richieste non eque. Non è mia abitudine approfittarmi delle necessità degli altri. >> La mette giù in quel modo logico, mentre anche l'ultimo lembo di pelle pare ridisteso, ottimizzato. << Preferisco avere qualcuno come eventuale alleato che non approfittarmi di lui e poi avercelo contro. >> Insomma, perchè approfittarsi di lui in maniera smodata? Inoltre con quel discorso avuto con Rasetsu non sa nemmeno se lei ha qualche diritto di chiedere qualcosa in cambio al moro che sta li e le porge la schiena. Lui descrive un poco quanto accaduto, sommariamente, parla di banditi e di fuoco e di nuovo le parte una domanda, automatica e stupida: << Ti piace la pioggia? >> Lei e le sue teorie sugli elementi dominanti del Chakra! Andrebbe a prendere posto sul seggiolino accanto a lui, togliendo quelle mani dal suo corpo per poi arrossire all'affermazione altrui: << Beh la pratica rende migliori pare! Finalmente si vedono i risultati! >> Sembra soddisfatta di essere diventata molto più brava nel proprio lavoro, nella sua attività principale. All'ultimo quesito posto dalla rossa riceve una risposta particolare, che racchiude una persona guardinga, come un gatto, che probabilmente ha vissuto sempre con una certa dose di adrenalina in corpo. << Beh per quello io sono fortunata. Le persone che ho attorno mi amano e rispettano. Non c'è stato bisogno di evitarle perchè so che non hanno secondi fini verso di me. >> Insomma comprende il discorso altrui ma non è applicabile a se stessa, in quanto ha avuto modo di comprendere come quelli che ha attorno non siano doppiogiochisti. << C'è qualcuno che ritieni amico? >> E' una domanda abbastanza scomoda, e personale, alla quale potrebbe tranquillamente non rispondere, si è accorta solo dopo aver parlato che probabilmente si è sbilanciata un po' troppo. [Se Chakra 39/50 -> 2 per mantenimento mani terapeutiche superiori][+15 pv Matono] [Kusa - Zona piazza] <Fortuna?> No non crede molto alla fortuna, alza le spalle e non commenta oltre a riguardo.<Beh solo perchè non ne conosco non significa che non possano esisterne.> Certo potrebbe averne una davanti, non sarebbe certo un male per il mondo.<Lo definirei un pensiero fin troppo ottimistico, ma sembri crederci davvero perciò terrò per me il mio nichilismo.> Quando il discorso verte sul passato favore in attesa esordisce subito con un.<Non mi aspettavo una soluzione in tempi brevi.> La rassicura insomma ed incassa un altro pensiero forse troppo "dorato" per i suoi standard.<La tua onestà quasi mi sconforta.> Ovviamente esagera nel sottolineare la tremenda onestà di Shizuka, certo piano piano sta cercando di studiarla a sua volta, anche giusto per capire se questa sua indole sia reale o solo una maschera ben progettata. In ogni caso cerca di dare un tono leggerlo all'affermazione.<Però la logica alla fine mi trova d'accordo. Lo stereotipo mi vorrebbe certamente vendicativo.> Questa dovrebbe considerarsi una battuta, anche se il tono è sempre piuttosto piatto. La domanda successiva lo confonde un pò, la pioggia non gli ha mai dato ne gioia ne dolore ad essere sicneri, ne ha mai pensato di avere un particolare sentimento verso di essa.<Non saprei, non mi piace ne mi dispiace.> Certo avrebbe aiutato con gli incendi se non fosse che il bosco oscuro è un tetto invalicabile sia per la luce che per le intemperie dall'alto.<Potrei davvero credere alla fortuna allora.> Certo nella sua concezione delle cose il racconto di Shizuka appare fin troppo plottato o fiasbesco per credere che sia tutto così nella realtà delle cose, ma d'altra parte non è qui per minare col suo pensiero una persona che si sta rivelando più utile di tante altre.<C'è ne uno come ce ne sono stati altri prima, pochi per volta e di norma ci impiego davvero molto ad arrivare a quella definizione> Anche perchè per arrivare ad un grado di fiducia il moro impiega parecchio tempo, poi l'eccezione c'è stata già.<Ma non me ne dispiace, è una mia esatta scelta.> Espira profondo prima di continuare.<Dal tuo punto di vista quindi diresti che ciò che rimane del mondo stia meglio qui dentro alle mura? o riterresti meglio riprendere tutto il resto?.> Dopo aver valutato sommariamente Shizuka lancia questa domanda per nulla spinosa, ma d'altra parte vuole sentire anche tutte le campane possibili riguardo questo argomento, dato che qualcun odi così positivo non lo aveva ancora incontrato, coglie la palla al balzo[Chk On] [Stanza di lavoro] Il trattamento viene ultimato con successo, ma con esso non pare fermarsi la conversazione, che stranamente perdura. << Beh se fossimo tutti uguali non ci sarebbe divertimento no? Mi è stato insegnato a cercare il meglio per la maggior parte e soprattutto per quelli a cui io tengo. Puntare a far felici tutti è forse assurdo, ma sarebbe veramente bello arrivarci non pensi? >> Si insomma, fin troppo positiva come pensiero, mosca bianca in un universo fatto di ombre. Quel suo atteggiamento non è cambiato per nulla da quando, in quello stesso luogo, ne aveva parlato con Ryoma, contro quella convinzione che la rossa fosse destinata al male, per via del suo sangue. A quel di lui sconforto reagisce con un piccolo broncio sul viso, testolino inclinato come a osservarlo meglio, così che giunga anche il commento sulla logica adottata da lei: meglio un alleato che un nemico. << Beh parlando di stereotipi tu sei venuto a chiedere aiuto a un Demone malvagio. Quindi non puoi aspettarti granchè! >> Gli sorride, un sorriso che cela un fastidio non indifferente per quel pensiero maligno riguardo a cosa sono i Kokketsu ma che sembra molto più ironico della frase altrui. Che poi a osservarla, piccolina e innocente, a tutto si potrebbe associare fuorchè a un demone! Tuttavia quella frase così piatta viene colta come un'informazione aggiuntiva, forse nonostante voglia aiutare Rasetsu, lui potrebbe non risentirne eccessivamente, qualora egli stesso non venga personalmente coinvolto. Quella domanda riguardo alla pioggia riceve risposta, indifferenza, quindi comunque potrebbe stare sotto l'acqua senza infastidirsi eccessivamente, interpretabile come una mezza conferma della sua teoria personale. << Il Katon è il tuo elemento principale? >> Ovviamente deve confermare la sua teoria, non può dare per scontato che sia stato lui ad appiccare l'incendio, nonostante le ferite da bruciatura che aveva curato al testa di drago mesi addietro. Inaspettatamente la nanerottola riceve risposta alla questione degli amici, cosa che esiste nella vita dell'Uchiha ma che vanno e vengono e comunque in numero ridotto. Ma l'argomento non viene ulteriormente ampliato a causa delle domande altrui, rivolte all'uscire dalle mura. Lo sguardo blu si fa interrogativo e circospetto, per poi lasciarsi andare a una sincerità totale, forse perchè i cricetini non hanno rintracciato nessuna minaccia per se stessa. << Se mi avessi posto questa domanda prima dell'assalto alle mura di Kiri ti avrei risposto in un altro modo forse. >> La prende larga, in fondo il suo pensiero dopo quella carneficina è cambiato notevolmente. << Ritengo che al momento queste mura siano l'unico modo per consentirci di vivere sereni. Ma è necessario eliminare il nemico all'esterno, perchè prima o poi riuscirà a distruggere la pace provvisoria che esiste qui. >> E' chiaro ormai che non possano illudersi di vivere in una bolla protetta e perfetta. << Una volta eliminata la minaccia, allora potremo decidere cosa fare con un animo più sereno. Recuperare quanto perduto può essere un vantaggio o uno svantaggio. >> Lo sguardo ormai decisamente serioso cercherebbe di mantenersi stabile su quello altrui, come a determinare l'importanza di quanto affermato. << Le distanze separano gli animi, le differenze aumentano e non sempre questo porta a un bene. Kagegakure in qualche modo ha unito quello che la geografia ha diviso per secoli. Non la ritengo un male. >> Insomma una visione molto ampia, sicuramente non le dispiace quel luogo in cui vive, ma nemmeno lo ritiene sicuro come un tempo. << Tu come la vedi? >> E' chiaro che lui non possa aspettarsi che la rossa non ribalti la domanda, in fondo lo scambio di opinioni è ben accetto e per quanto sia indecente pensarlo, quegli occhi potrebbero tornare utili in uno scontro con una chimera. [Chakra 39/50] [Kusa - Zona piazza] Un sorriso amare adorna il volto del giovane per un frangente.<Molte volte la felicità di alcuni cozza irrimediabilmente contro quella di qualcun altro.> Il pensiero utopistico della giovane non è di per sè una brutta cosa da avere, anche se la sua logica ferrea gli ha sempre tenuto i piedi ben piantati a terra e quasi impedito di volare con la fantasia troppo in alto.<Hai esattamente l'aria di un Kami devo ammetterlo.> Ironizza il palese aspetto della minuta ragazza tutt'altro che demoniaco, certo è anche vero che ha avuto la possibilità di scorgere frammenti chiave del carattere della donna che lo porta a situarla al momento non nella categoria delle persone più aggressive. La conversazione verte ora su quello che intendeva anche prima con la domanda sulla pioggia.<Si decisamente, anche questo in linea.> D'altra parte ha anche l'aspetto caratteristico se vogliamo dell'uchiha, pallido e moro con gli occhi neri, a questo ci ha fatto caso solo in un momento postumo.<Mentre il tuo?> Non conoscendo il clan non riesce ad immaginare se esso possa influire sul chakra di Shizuka, quindi attende direttamente una sua risposta. Ma quel che più interessa al moro in quel frangente è la risposta alla domanda sulle mura.<Il fatto che questo villaggio sia unito lo deve unicamenente al fatto che ancora è vivo il ricordo di un nemico soverchiante all'umanità. Credo che una volta superato il momento e liberato l'esterno, la storia ciclicamente si dovrebbe ripetere. Ma al tempo stesso credo anche che se dovesse succedere quando siamo ancora dentro queste mura, sarebbe di gran lunga una condizione peggiore.> Il pensiero ogni giorno si fà più contorto nella mente del moro, quindi anche esporlo in parole povere rischia di diventare piuttosto difficile.<Vero anche che vedo sempre la parte negativa di ogni cosa, al contrario di te.> La indica con la mano destra.<Questa condizione temporanea quindi va a mio parere fermata quanto prima è possibile. Ma guardando all'esterno il prima possibile mi sembra comunque molto distante.> Ha parlato parecchio, sente la gola secca, ma ormai ha concluso il pensiero ed espirando ritorna al silenzio.[Chk On] [Stanza di lavoro] Vero, ha totalmente ragione, specialmente in un momento in cui quella che sembra una bimba innocente sta muvoendosi su un filo sottilissimo che porta una o l'altra sponda al dolore. << Bisogna destreggiarsi su un filo sottile, cercando di mediare direi. Difficile, ma non impossibile! >> conviene ma non torna indietro sulla convinzione che la felicità si possa raggiungere per tutti contemporaneamente. Il commento altrui riguardo alla demoniaca figura della Kokketsu questa volta suona molto più ironico di quanto non sia mai stato il tono di voce dell'Uchiha. Questo la fa ridere, la mano destra viene portata davanti alle labbra per zittire quel moto, poi distolta, mentre un occhiolino gli verrebbe rivolto. << Questo è solo perchè non mi hai ancora vista arrabbiata! >> Totale verità quella esposta, anche se il tono è ironico e per quanto visto dal moro quell'affermazione può sembrare solo una battuta. Si torna poi a quel discorso strampalato sulle teoria della rossa, il tipo di chakra altrui viene azzeccato, e di contro viene chiesto il proprio. << Suiton! Infatti odio la pioggia! >> Il faccino si fa infastidito mentre andrebbe a lasciare la sua posizione sullo sgabello, facendo qualche passo per andare a recuperare la maglietta di lui. Nel tornare accanto all chunin quel discorso riguardo alle mura viene intavolato, gli concede la risposta più completa ipotizzabile, per poi andarsi a risedere e porgere l'indumento all'altro, che potrebbe prenderlo prima o dopo il suo monologo. Come sempre l'uchiha ha una visione più negativa del tutto, un nemico comune unisce kagegakure, null'altro. Lui teme che ci sarà comunque un'esplosione li dentro prima o poi, quindi tanto meglio che avvenga quando i villaggi saranno nuovamente separati fra loro. E' lui stesso a decretare che i due siano su due lati opposti della barricata. << Beh almeno chiedere a me ti da degli spunti su come vedere le cose meno nere. E a me come vederle meno bianche. >> Conviene che entrambi siano su due estremità che non sono del tutto vere, che debbano comprendere meglio quale sia la realtà delle cose. Lui sembra intenzionato a sistemare la cosa il prima possibile, cosa che tuttavia manda in tilt i cricetini nella testa di Shizuka. Lui è amico di Shinsei, che è il compagno di Sango, qundi l'idea di uscire oltre le mura è comune a tutta quella combriccola? Furaya lo sa? << Comunque cerca di non fare follie da solo! Quei mostri sono forti se si è da soli e potresti non cavartela con un graffio sulla schiena! >> Insomma non può rivelargli del piano che stanno appoggiando segretamente ne tanto meno chiedergli se lui conosca qualcuno che abbia le sue stesse idee, si esporrebbe troppo. Quindi vada per la ramanzina! [Chakra 39/50]
Giocata del 01/02/2022 dalle 10:14 alle 12:59 nella chat "Piazza Centrale [Kusa]"
I procedimenti curativi si sono rivelati piuttosto rapidi e privi di intoppi o fastidi, inoltre Matono non sembra esser nemmeno andato a chiudersi eccessivamente in sè stesso, tanto che ora va a riposizionarsi sul lettino in modo da fissare bene negli occhi Shizuka, con intensità si direbbe.<Quanti scenderebbero a patti per la propria felicità?> Emette un profondo sospiro e l'intensità si sposta anche nell'impronta vocale, mentre mantiene lo stesso contatto oculare.<Ho visto poche persone disposte a camminare su quel filo e sistematicamente cadere.> Una pausa.<Ora sono curioso di quanta strada farai tu su quel filo.> Conclude distogliendo lo sguardo momentaneamente, anche per stiracchiare le membra ferme in posizione seduta già da un pò, lascia passare qualche secondo così anche da passare al discorso successivo, il quale gli causa un sorriso, piuttosto strano, come qualunque altro sorriso sulla sua faccia.< Sei un demone dell'acqua dunque.> Ironizza sulle dicerie relative all'origine di Shizuka, certo si informerà per quale ragione vengano chiamati demoni.<Al momento fortunatamente non ho ragioni per farti arrabbiare.> Solitamente riesce a darne e anche di concrete, forse sta spuntando un pò i propri angoli caratteriali.<Ho chiesto a te esattamente per la tua visione fiabesca delle cose, forse si hai scolorito leggermente la mia visione del momento.> Piuttosto non ha sfoderato tutto il suo arsenale pessimistico, il che è gia un grosso passo avanti. Incassa la rassicurazione da parte di quella che è ormai la medicA fidata, annuisce ma afferma in contrasto.<Posso solo assicurarti che non farei mai nulla da solo. Suicidarmi non aiuterebbe nessuno.> Poi tornando a guardare verso la faccia di Shizuka.<In ogni caso c'è una discreta possibilità che finisca a farmi rattoppare spesso.> Ammette senza troppe remore, dato la sua innata abilità di immettersi in tutte le storie pericolose possibili soprattutto aventi a che fare con mafie varie.<Poi la mia più grande abilità e sopravvivere con efficenza quindi non temere, al massimo potrei perdere qualche pezzo.> Vorrebbe essere una battuta ma il tono quasi serio potrebbe far confondere il messaggi percepito eventualmente dalla ragazza[chk on ] [Stanza di lavoro] La domanda dell'altro le fa sfuggire una risposta sincera e senza il minimo dubbio: << Beh praticamente chiunque lo farebbe! >> Si include tranquillamente in quell'immenso calderone, senza nemmeno fingere di essere esente da quel modo di fare egoistico dell'essere umano. << Credo che il trucco stia nell'ampliare la cerchia di coloro degni di avere quella felicità. Passi da te stesso, ai tuoi cari, alle persone buone, ecc ecc >> Insomma, un trucco semplice per cercare di rendere felici la maggior parte delle persone se possibile. Chiaramente lui esprime il suo dubbio, avendo visto gente irrimediabilmente cadere e fallire in quella camminata funambolica che porta a una conclusione idialliaca: << Beh ma io sono una Kokketsu! Posso aiutarmi con la mia innata per stare in equilibrio! >> Lui ha incredibilmente vinto un occhiolino e un sorrisone dalla rossa, decisamente sicura di poter proseguire in quella direzione, per nulla impaurita dalle verità negative rivoltele. Lui la definisce un demone dell'acqua, è ironico ma nella mente della nanerottola si va a formare una immagine divertente di questo suo essere un demone acquatico, oltre a un iniziale spunto artistico non da poco, considerato che lui ammette di essere riuscita a scolorire leggermente il suo punto di vista. << Allora quando parli poco osservi bene la gente eh? >> Ovviamente si riferisce al fatto di averla inquadrata in quella visione fiabesca del mondo, ma non vuole essere un rimprovero anche perchè non ha motivo di giudicarlo. Dopo la ramanzina altrui la maglia resta comunque in mano alla Kokketsu, lui sembra non essere eccessivamente infastidito dal fatto di rimanere a petto nudo. Però almeno conviene di non essere un aspirante suicida sebbene non possa promettere che non si farà rattoppare. A questa affermazione il faccino femminile si pronuncerebbe in una smorfia infastidita, guanciotte gonfie, broncio, come a sottolineare quanto l'idea di doverlo risistemare spesso non la entusiasmi. Quando poi arriva quella non battuta finale, andrebbe a strabuzzare un poco gli occhi, prendendola più sul serio di quanto non dovesse: << Beh cerca di non perderli i pezzi! Che forse posso ancora riattaccarli se me li porti interi! >> Quel semi broncio permane sul faccino, come se in qualche modo a forza di chiacchierare le dispiacesse considerarlo solo una cavia per cure. [Chakra 39/50] Perso nel parlare, stranamente, tarda a recuperare il suo indumento, alla fine comunque con la destra va a riprenderlo dalle mani della ragazza andando poi ad infilar la maglia dall'alto, prima la testa e dunque le braccia lasciando i capelli sconvolti dal procedimento, anche se il moro non sembra badare granchè all'essere totalmente spettinato.<Sei un inguaribile ottimista non c'è che dire.> Si arrende alla visione splendente di Shizuka, non che prenda l'idea come suo modo d'essere ci mancherebbe, ma semplicemente non controbatte alla visione limitandosi a descrivere la ragazza come risposta.<Questo ti porta ad avere tanto da perdere.> Non è certo che il pensiero della donna permanga anche nel caso di tempi peggiori.<Però temo che tu sia una mosca bianca. Forse nascere e crescere nella tua situazione aiuterebbe più persone con gli stessi ideali, ma la verità è che in non potrà mai esserci per tutti un mondo di solo amore, di soli vincenti o di pace.>Questa volta non è riuscito a filtrare molto bene il suo essere ed il suo carattere, certo non è intenzione del moro attaccare il pensiero della ragazza, ma quando il proprio è diametralmente opposto diventa difficile esprimersi senza farlo sembrare una critica. Si appende dunque al pensiero successivo, che non manca la realtà delle cose, Matono passa molto tempo a studiare le persone piuttosto che a parlarci effettivamente, così era stato al primo incontro con Shizuka, ma allo stesso modo era accaduto con tutti quanti, meno Shinsei.<Per metterla in maniera più carina direi che sono un grande ascoltatore.> Per non dire che fissa male le persone con espressioni aggressive, un ottimo filtro per evitare di dover parlare.<Diciamo anche che sono pessimo a creare rapporti, e la cosa non mi dispiace.> La sua inadeguatezza funge da meccanismo difensivo eccellente, perchè contrastarla quando lo stesso carattere è su quella stessa linea.<L'unico che può farmi a pezzi che conosco sarebbe una chimera o Shinsei, quindi puoi stare tranquilla, non ho in programma incontri, sono sicuro che le tue cuciture sarebbero meglio delle mie.> Afferma guardandosi qualche segnaccio biancastro tutto storto sulle braccia scoperte. A ripensarci però è da un pò che non fanno a botte lui ed il biondo, forse Shizuka non dovrebbe stare cosi tranquilla.[Chk On] [Stanza di lavoro] Si rimette la maglietta che ancora attendeva a portata della Kokketsu, lo fa con una naturalezza disarmante, tant'è che resta con i capelli completamente spettinati cpsa che la fa sorridere di nuovo e istintivamente a portare la mano in avanti per sistemarli. Cosa che però non accade, quella destra si blocca a metà strada, viene ritratta con conseguente rossore sulle guance della ormai chunin che distogliendo lo sguardo borbotta un: << Hai i capelli spettinati >> Insomma, si è già presa fin troppe libertà con quelle cicatrici sul petto. E' come se quella storia del contatto fisico una volta superata diventi accesso libero agli altri, anche se loro due non sono così in confidenza. Lei viene accettata come ottimista, però l'altra faccia della medaglia viene esposta con una negatività quasi assoluta. << La verità che c'è stata fino ad ora! Comunque in generale l'animo umano non si acconenta mai, quindi è complicato avere una pace perenne. Solo che mi piacerebbe essere l'unica a combattere per mantenerla! Così quelli alle mie spalle non dovranno risentirne no? >> Una specie di scudo, una protezione nei confronti di quelli che le stanno a cuore, che non debbano più soffrire per cause futili. << Poi il dolore ci sarà sempre, la morte di un amico, per malattia, per vecchiaia. La vita di per se non è felice, ma se non ci impegnamo a migliorarla allora che senso ha vivere? >> E' una domanda retorica, non vuole una risposta, è chiaro a entrambi come siano dai due lati opposti della barricata, ma che comunque siano in grado di parlare e confrontarsi, senza iniziare una guerra per ora. Lui si descrive come un grande ascoltatore, pessimo a creare rapporti, poi menziona il biondo, uno dei pochi legami che ha apparentemente. << Beh il fatto che tu sia riuscito a legare con Shinsei la dice lunga sul fatto che tu sia pessimo a creare rapporti. Credo sia complicato raggiungere quel tipo. >> Insomma dal suo punto di vista semplicemente gli piacciono le cose complicate. << Ho notato che essere veloci aiuta contro chi picchia forte. Le opzioni sono schivare rapidamente, o crearti uno scudo efficace con le tue abilità magiche. >> Esperienza personale, che le ha permesso di fregare quel tipo, nell'arena. << Ma conosco troppo poco le tue abilità e non sono io la mente del mio team! Prendilo come un consiglio inesperto! >> Gli rivolge un gran sorriso, come se tutto sommato stesse cercando di fare amicizia. << Poi la prossima volta voglio vederlo decisamente più bruciacchiato a testa di drago! d'accordo? >> A suo modo lo sta spronando a fare più danni, in fondo è Shinsei quello che ha messo in pericolo Rasetsu, non certo l'Uchiha che la sta fronteggiando, quindi si merita un poco di sano bullismo! [Chakra 39/50] Quando gli viene fatto notare lo stato dei capelli si limita a sistemarli a caso con entrambe le mani, tant'è che gli stessi capelli non sembrano d'accordo standosene comunque abbastanza arruffati. Nota comunque il gesto della donna di fare per andar a sistemarli, ma dato che non giunge a compimento non lo commenta ne vi reagisce in alcun modo. Piuttosto resta per qualche secondo a guardare Shizuka, dopo che ha concluso quello che il moro potrebbe considerare il nin della ragazza.<A volte nessuno a volte molto.> Intende il senso di vivere.<A me per esempio bastano le idee non le persone.> Analizza nella propria mente il punto di vista di Shizuka, fatica a comprendere la positività così estrema come se dovesse interpretare una lingua diversa dalla propria, non che Matono non sogni o non combatta, ma di certo non vede percorsi semplici come fa la ragazza.<Tra randagi è molto più semplice, soprattutto perchè c'è davvero poco bisogno di usare le parole.> Descrive in poche parole quello che è il rapporto con Shinsei, limitandosi a quel che potrebbe apparire dall'esterno. Poi resta piuttosto sorpreso da come verte la discussione verso un argomento che dalla ragazza non si aspettava.<Se parlando di velocità prendiamo il biondo come riferimento schivare lo definirei quasi impossibile, già riuscire a vederlo arrivare.> Giusto perchè ha lo sharingan ad aiutarlo dovrebbe avere la quasi certezza di vederlo, ma schivarlo addirittura.<Attaccarlo con delle tecniche presupporrebbe una velocità disarmante in esse. Se dovesse sfoderare completamente le sue abilità non conosco nessuno che potrebbe tenergli testa.> Ammette senza remore, lui più di chiunque altro ha tastato in prima persona varie volte le capacità del biondo, può affermarlo con assoluta certezza.<L'unica cosa nel quale lo supero e questa.> Con l'indice destro si tocca la tempia destra, indicando ovviamente il cervello in un certo senso.<Non intendo sia stupido anzi, ma il sangue al cervello gli sale abbastanza velocemente.> Certo sta migliorando anche in quello a dirla tutta.<Bè se vorrai potremmo scontrarci. Così tasterai le mie abilità.> D'altra parte quello sarebbe il suo metodo conoscitivo, lo scontro, certo non all'ultimo sangue.<Scherzo eh> afferma in ultimo, anche se l'espressione come prima non sembra seguire il senso delle parole.[ChkOn] [Stanza di lavoro] La mano destra viene portata sotto il mento, il faccino si fa pensieroso: << Le idee eh? >> Boffonchia più a se stessa che non a lui, << E le tue quali sono? >> Ovvio che la domanda sarebbe giunta, in fondo per farsi un'idea di qualcuno serve conoscersi. Lui sminuisce la conoscenza con Shinsei, come se fosse semplice quel dialogo, banale fra persone che parlano poco, intendersi anche solo con lo sguardo, cosa che a lei risulta complicata da fare, con quella bocca che parla fin troppo. Però non indaga oltre su quell'aspetto, spostadosi su un discorso meramente combattivo, pratico, consigli volti a migliorare quello scontro con il compagno. La risposta che ottiene è una sommaria descrizione delle capacità del biondo, veloce, forte, difficile addirittura vedere i suoi attacchi. Le tecniche devono essere rapide, quasi istantanee se vogliono difendersi dagli assalti del fisicato. Lo sguardo della piccoletta è molto attento alle risposte ricevute, alle nozioni che apprende anche di per se all'alta opinione che l'uchiha ha nei confronti del taijutser. Però a quanto pare è meno tattico del previsto, anche se sta migliorando quel suo lato. Le manine poggiate sullo sgabellino, le gambe leggermente divaricate e il busto portato in avanti mostrano come lei sembri più interessata del previsto a tale argomento. E quando lui le propone una sfida per capire le proprie abilità la testolina si raddrizza, quasi stupita, lasciandogli modo di aggiugnere quelle parole che non sembrano veritiere per niente. << Beh non sarebbe male, anche se a rigor di logica parti un poco svantaggiato data la mia capacità di usare il Suiton contro il tuo Katon. >> Già, almeno elementalmente parlando lei ha un vantaggio tattico non indifferente, oltre al fatto che quella sua vena fisica, probabilmente ereditata dal padre potrebbe tornarle comoda contro uno che combatte dalla distanza. << Però devo essere sincera. Scontrarmi con testa di drago mi sembra divertente. >> Insomma anche a lei piacciono le cose difficili eh? Il cellulare abbandonato nella tasca del cappotto tuttavia inizia a suonare, ricordandole l'appuntamento coi genitori. << Oh cavolo... Scusami infinitamente ma devo scappare, mio padre potrebbe tenermi il broncio per settimane altrimenti! >> Si scusa, nonostante quanto detto però non le dispiace l'idea di uscire in famiglia. Andrebbe ad alzarsi dallo sgabellino dunque, accompagnando l'altro dapprima nella stanza principale e poi eventualmente uscendo insieme, prendendo poi ognuno la sua strada. [Chakra 39/50][//END] Era scontato arrivasse la controdomanda, d'altra parte dal punto di vista di Matono questo è uno scambio di informazioni.<La mia idea.> Ripete, certo sembrava sicuro nella propria testa, ma doverlo esporre sembra esser più complesso di ciò che si aspettasse.<Ho un accozzaglia di piccole ideali o regole personali per vivere, più che un idea definita.> Sospira.< Quello che voglio e arrivare a vedere le persone non in una gabbia. L'unica cosa che provo è una sensazione primordiale che mi dice: "lotta all'ultimo sangue fino ad arrivarci". Rango, storia personale, razza, nascita, sesso, nome… Io non ho bisogno di nessuna di queste cose. Combattere senza essere legato a qualcuno, o in nome di qualcuno, è questa è la sensazione più bella.> Chiude la sua idea per poi scendere dal lettino ed iniziare a cammianre verso il muro a destra della porta.<Ne sono conscio, ma partire in svantaggio è decisamente più allenante, non sono particolarmente interessato a vincere un allenamento, l'importante e raccogliere quante più informazioni possibile sullo scontro.> Per poi passare la successiva settimana ad analizzare passo passo le varie fasi di esso, non che gli piaccia perdere, ma non è certo in un allenamento che conta vincere.<Oh non ti preoccupare, ci siamo dilungati anche oltre il necessario.> Afferma prima di voltarsi completamente verso Shizuka attendendo, per poi farsi accompagnare fino alla porta dell'ingresso principale, ove con un piccolo gesto del capo ringrazierebbe.<Intanto ti ringrazio per le cure.> Con il solito tono cupo dunque concluderebbe i saluti prima di voltarsi ed uscire dallo studio, prendendo la direzione verso il centro del villaggio delle ombre.[End]