matono shinsei

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17:20 Shinsei:
 <In effetti…> Ancora una volta stese in un ghigno le labbra, si stirano fino a snudare le zanne, scuote il capo. Non c’erano dubbi. Deve iniziare a dare un po' più per scontate queste cose, in effetti. Eppure quel sorriso si smorza, sostituendo l’ironia con l’attenzione per il racconto di Matono. Tiene lo sguardo in avanti, mani nelle tasche. Quasi figurando la scena. Il pensiero diventa meccanico e freddo, tattico in conclusione. Un nemico dalla distanza e uno da contatto ravvicinato non sono uno scherzo. Per fortuna l’Uchiha ha sia tecniche da contatto ravvicinato sia dalla media distanza. <Dev’essere stata rognosa> Ammette, per poi, di nuovo, ghignare immaginandosi un tizio tanto stupido da sacrificare la propria vita per… per cosa poi? Scuote il capo biondo <Beh penso che ti stai facendo un nome, piromane.> Ghigna, tirando un’amichevole gomitata che potrebbe risultare un po' più irruenta del solito. Ormai fatica a controllarsi, soprattutto quando ha il chakra attivo e probabilmente potrebbe passare attraverso uno di quei giganteschi tronchi d’albero senza risentirne. Annuisce <Magari trovi qualcos’altro a cui dedicarti, oltre che a sparare palle di fuoco in culo a chiunque> Commenta, e sta ancora sorridendo affilato, ma quel sorriso muore poco dopo <Magari riesco ad evitare di sottopormi ai genjutsu di una persona di quel genetista di cui non mi fido per niente…> Un mormorio più basso, decisamente più serio, con un tono quasi amaro. Fa strano che adesso, per lui e per la sua psiche, i genjutsu che sbloccano i suoi ricordi e cicatrizzano le ferite nel suo cervello, siano quasi un balsamo salvifico, e non più qualcosa in grado di portarlo alla pazzia. Ma d’altronde, la vita è strana. Istintivamente arresta un attimo il passo, sgranando quello sguardo affilato, nero come la pece, come quello del moro, prima dell’attivazione dell’innata. Rimarrà sempre così, il suo, mentre lo sguardo di Matono cambia. E quel cambiamento, quelle due tomoe suscitano un brivido lungo la schiena <Merda Mat. Quello sguardo assomiglia sempre di più a quello del mio aguzzino> Ammette. Nonostante tutto però non c’è accusa per lui, anzi. <Hai notato altri cambiamenti? Sembra tu stia progredendo nella conoscenza della tua innata…> Ammette, tornando ad affiancarlo. Farebbe effettivamente per proseguire anche col suo, di discorso, venendo tuttavia interrotto dalla curiosità del moro, che inizia a squadrarlo, nel sentirlo parlare dei suoi capelli ghigna di nuovo, tentando di allungare una mano, aperta nel palmo, abbastanza grande da coprirgli tutta la faccia dalla fronte al mento, per spingere quello sguardo altrove. È un gesto giocoso, senza forza e estremamente lento, con l’innata attiva, è probabile che Matono la veda arrivare ancora prima. <Si, è una delle cose di cui ti devo parlare, ma non la prima> Commenta, togliendo la mano dalla tasca esterna della cappa, per infilarla in una tasca interna, sul lato opposto. Ne estrae un pezzo di carta piegato molte volte su se stesso, per porgerla al moro che, se la aprirà, troverà niente di meno che la mappa delle fognature di Suna. <Mi ha scritto Robin, giorni fa> Se la ricorderà, l’Uchiha, la ragazza dai capelli neri, sorella della ragazzina che Shinsei ha quasi ammazzato, a capo di quell’esercito di straccioni che hanno incontrato nel distretto di Suna. <Mi ha chiesto di interrompere il trasporto di un container pieno di ragazzine pronte ad essere vendute e…> Non c’è bisogno di continuare, a quanto pare. <Mi è toccato infiltrarmi in un deposito e far fuori tre persone, ma sono riuscito a guadagnare quella, e in più credo che abbiamo la fiducia di quella gente.> Commenta, molto brevemente, quello che in soldoni è l’avvenimento più importante che gli è capitato <è un po' di tempo che ci ragiono, Mat. Ho un disegno in mente, e voglio sapere da te se mi sto spingendo troppo oltre o se ha senso.> Commenta, fermandosi <Quella gente è dimenticata dai Kami di questo mondo di merda, Matono, è gente che questa città ignora, considera feccia. Sono gli invisibili di questa città. E penso che questa sia la loro caratteristica più importante e più utile.> Un bagliore sinistro lampeggia nelle iridi nere di Shinsei <Ci pensi a cosa significherebbe ad averli con noi? Persone che sanno muoversi senza essere viste, utilizzando quella città sotterranea e ignorata da tutti che sono le fogne? Quante orecchie potremmo avere in giro? Orecchie che sono contro il governo almeno quanto noi se non di più, ma lontane dal suo sguardo, invisibili perché ignorate. È un potenziale altissimo che secondo me dovremmo sfruttare> Passa rapidamente la lingua sulle labbra <Trasformare la merda nell’acciaio di un kunai e con questo attaccare>. [Chakra on]

17:49 Matono:
 Nel momento in cui il biondo lo chiama piromane Matono colto dal ricordo abbozza un piccolo sorriso compiaciuto.<Mi ha chiamato allo stesso modo prima di svenire.> Poi tornando a quanto la situazione fosse spinosa.<Fortunatamente li ho retti abbastanza fino a che non sono riuscito a smuovere ad urla quell'anbu, che in fatto a doti non era così male, ma decisamente troppo passivo per agire sul campo.> Lo critica non troppo velatamente, certo la capacità decisionale del ragazzo incontrato non era per nulla eccelsa, sebbene le abilità non gli mancassero. Sebbene sappia che il trovarsi qualcosa da fare sia una piccola battuta per un attimo ci pensa su ed effettivamente non fa altro che fare cose per gli altri.< Gli hobby non fanno per me.> Una mezza via tra battuta ed affermazione seria.<Se ti può aiutare ci posso provare, dipende a che livello di controllo sei arrivato.> Sicuramente Matono comprende quanto possa esser meglio nell'introdursi nella mente del biondo, più che per una questione di abilità, più di rapporto personale.<Ho sempre mal di testa, gia prima ero abbonato.> Di per sè potrebbe non centrare assolutamente nulla ma decide ugualmente di rivelarlo.<Credo sia migliorata in qualità visiva, non saprei come spiegarlo, quando sono attivi è come se vedessi tutto con qualche istante di delay tra un attimo e l'altro, insomma come se guardassi delle diapositive.> Una pausa.<Ora mi sembra di vederle ancor più lentamente di prima.> Conclude con la piccola analisi dei primi tempi dopo l'aggiunta di una seconda tomoe. Ora torna a dar attenzione alla novità, che si rivela un controracconto, sebbene non si tratti di una disavventura ma di una vera e propria missione. Lo ascolta attento analizzando i particolari di esso, con la memoria torna a quella volta nei bassifondi, cerca di ricordare anche le conversazioni e la situazione generale aggiornandola con il racconto di Shinsei.<Il tuo ragionamento ha una logica corretta, ma quello che mi chiedo e cosa tu voglia fare di queste persone.> Inspira ed espira profondamente.<Se non ricordo male c'è qualcuno sopra codesti invisibili, quindi ciò presuppone che questa o queste persone vengano eliminate, cosa nella quale ti aiuterò, ovviamente. Ma una volta fatto temo che queste invisibili prendano coscienza di se stesse e diventino una banda a se stante eleggendo un capo interno.> Continua con le sue considerazioni, che a tratti sembrano un monologo di pensieri fatti ad alta voce, anche perchè lo sguardo è perso nel vuoto, mentre l'espressione sembra corrucciarsi e rilassarsi ogni con frequenza, come se analizzasse le possibile teorie sul momento.<A quel punto sfruttarle in maniera coercettiva ci darebbe la possibilità di avere un piccolo esercito. Se questo è il tuo piano, bè sarebbe stupido non cercare di sfruttarlo.> Non risponde direttamente alla domanda reale del biondo, mettendo la risposta in mezzo ai suoi deliri logici.<O per caso hai gia mozzato la testa a questi capi e non me lo hai ancora detto?.> Incalza, certo se lo aspetterebbe da Shinsei, ma questo lo porterebbe a ragionare sul livello di forza raggiunto dal biondo in così poco tempo.[chk 52/55 - SHaringan attivo]

16:17 Shinsei:
 Si stendono le labbra, fino a snudare le zanne bianche. Sorride di gusto, conscio del fatto che alla fine davvero il moro che ha di fianco si stia facendo un nome. E le conseguenze di quel nome le potrà notare presto, con il suo sguardo, visto che giungono finalmente ad un ampio slargo tra gli alberi possenti. Uno slargo composto di scheletri d’albero anneriti, ormai spenti dai jutsu d’acqua degli anbu e dalla pioggia che, ora la possono vedere entrambi, dilaga sul luogo. Ascolterà in silenzio anche la sua seconda frase, lasciandogli finire il racconto <Sono contento che ne sei uscito> Ammette senza l’ombra d’ironia nella voce. Non ha motivo di far credere che stia scherzando o peggio ancora che sia indifferente a quello che gli è successo. Geli l’inferno e cada il paradiso se quei due si mostreranno mai dell’affetto, ma essere almeno contenti per non dover seppellire un amico, l’unico, è lecito, spero. Lo sguardo resta fissato sull’ampio buco creato dal moro davanti a se, quel ghigno resta velato sul volto, ma il biondo resta proiettato all’ascolto delle parole dell’altro <Faremo un tentativo.> Acconsente, ma quel sorriso non c’è più. Impossibile sorridere con l’eventualità di ficcarsi volontariamente dentro un genjutsu. <Dovremmo trovare un modo per impedire che io ti faccia del male se dovessi perdere il controllo> Ammette, mentre con la mente sorvola sull’argomento, per ora molto alla leggera <Ma ci penseremo in futuro> Liquida l’argomento <Sono dei mal di testa normali? Hai provato a chiedere nel clan?> è sempre molto difficile parlare del clan del moro, per lui che, fino alla fine, se ne sentirà uno scarto. Ma in fondo non avrebbe senso farlo pesare all’amico di fianco. A che pro? Arrivano alla fine le riflessioni dell’Uchiha sull’accaduto con Robin e i suoi scagnozzi. E il biondo sposterà lentamente lo sguardo dalla radura, per portarlo, nero e pesante, negli occhi color sangue di Matono. S’irrigidisce appena. La visione di quelle iridi cremisi non sarà mai qualcosa di banale per lui, ma sta imparando che li dietro c’è Matono, e non un fantasma di un mondo perduto. Solo quando l’altro avrà finito, con quell’ultima domanda, di nuovo, le labbra del biondo torneranno a stendersi in un ghigno <Non ho staccato la testa a nessuno di loro> Ammette e per una volta, a condire un’affermazione simile, non c’è rammarico ne tristezza, <In realtà, riflettendo sia sul nostro incontro nella loro tana, sia su quello che mi è successo qualche giorno fa, io ho la sensazione che sia Robin a comandare.> Ammette, è stata sicuramente lei a condurre – e concludere – lo scontro ai container, ma è stato anche quando lui e Matono hanno cercato di disobbedirle, che si sono tutti sguinzagliati contro loro due. <E in ogni caso, è lei che nutre come noi l’odio per chi tiene il culo dentro a quel palazzo luminoso> Lo indica, ma va a naso, indicando un punto nella foresta. Da lì, dentro un bosco, sembra difficile poter vedere un palazzo. <Se ci sono divisioni interne penso possa essere utile darle una mano ad… appianarle> Di nuovo un ghigno <con le buone o con le cattive> ovviamente <Se invece è già lei la leader, potrebbe essere un prezioso alleato. Lei e i suoi uomini ci forniscono occhi e orecchie e modi per passare inosservati in questa fottuta città, mentre noi potremmo… fornire loro…> Cosa Shinsei? È il caso di esporsi fino in fondo? Con Matono certamente <una sede che non sia nella loro tana. Una base sicura, al centro del quartiere notturno, mascherata da attività commerciale, che magari possa dare loro soldi puliti e un lavoro stabile, oltre ai… nostri piani. Un po' sullo stile dell’Ochaya> No, non si fa remore a dire quel nome, sono in una fottuta foresta <Ma per i nostri scopi.> Ammette. Uno strano scintillio nello sguardo affilato <Ho già visto qualche locale con Sango, che ovviamente ci consentirebbe di muoverci schermandoci dallo sguardo del governo, per quanto possibile>. Conclude, prendendosi di nuovo qualche istante di silenzio. <Che ne pensi? Può essere una proposta allettante per loro? E per te?> Ha bisogno di sentire un parere che sa essere sincero. E per questo, tiene lo sguardo su di lui. [Chakra On]

16:38 Matono:
  [Zona Bruciata] Mentre la conversazione continua un rumore simile ad un ticchettio continuo si affaccia nel silenzio del bosco, tralasciando giusto le loro voci, il ticchettio diviene sempre più forte all'udito mentre rombi prepotenti cancellano la quiete del villaggio e preannunciando quello che si direbbe un fortunale di discreta intensità. Matono alza gli occhi al cielo, che per ovvie ragioni non si vede, ciò che vede sono le fronde scure degli alberi del bosco intrecciarsi e bloccare l'acqua in caduta, fatta eccezione per sparute gocce che accumulandosi sulle foglie riescono a farsi largo in qualche modo.<Sarebbe stato imbarazzante morire così.> Conviene alzando le spalle, d'altra parte non è suo uso comune pensare di morire, l'ego di cui è dotato glie lo vieta completamente.<Dovrò tenerti legato?> In riferimento al tentativo lascia una battuta, che potrebbe anche non esserlo conoscendo il biondo, certo trattenerlo con la forza fisica non è fattibile per il moro.<Ho qualche trucchetto ma non correrei il rischio di essere inseguito da te. Per i mal di testa invece direi di esserci abituato, ma credo che abbiano una qualche connessione con l'uso dello sharingan.>D'altra parte i trucchetti non sono poi così affidabili in una situazione reale, ed è da vedere quanto tempo riesce a chiudere la mente del biondo dentro un illusione, ora che poi sembra rendersi conto che man mano che fa evolvere la propria abilità oculare chiede al corpo un prezzo maggiore. In ogni caso l'esperimento è una previsione futura, parlando di cose più attuali ragione sulla successiva informazione con attenzione, tende l'espressione. <Non sei nemmeno dispiaciuto di non averlo fatto.> Sottolinea veemente.<Ad intuito a noi al momento conviene che la leader resti lei o lo diventi che dir si voglia.> Se le intenzioni di Robin sono chiaramente antigovernative risulterebbe una pedina comoda.<Il punto è quanto questa robin sia manovrabile come pedina, o se lei stessa poi voglia diventare giocatore.> Non ha abbastanza informazioni riguardo questa persona per delineare una previsione accettabile. L'idea del creare un quartier generale all'interno del quartiere più sommerso del villaggio pare piacere al moro, distende l'espressione ed abbozza un sorriso soddisfatto.<Hai scelto il centro nevralgico di quello che potrebbe essere il vero centro di potere del villaggio. Mi piace.> L'idea è molto congeniale ai pensieri di Matono senza dubbio.<Per quel che riguarda loro hanno una cosa che mi interessa particolarmente, il loro numero. Se dovessimo riuscire a stabilirci ed a sguinzagliare i nostri tentacoli informativi tramite il loro numero ribalteremmo la nostra condizione di scarsa intelligence. Che è senza ombra di dubbio la nostra debolezza più grande in funzione di qualunque piano vorremmo intraprendere.>Certo sulla carta sembra facile e nella realtà sembra quasi impossibile, ma per una volta il moro tiene rinchiuso il suo pessimismo, lasciando trasparire quasi il sentimento contrario.<A proposito della rossa. Credo che ci siano anche altre divergenze da appianare.> Prima o poi il discorso andava affrontato, anche in virtù della ormai palese vicinanza che ha Matono con Furaya, oltre che l'incrocio di piano presso l'ochaya.<Sappiamo entrambi che tra lei e la decima scorre acredine. Il fatto che io stia percorrendo una strada nelel vicinanze della Decima potrebbe portarne anche tra me e lei.> Inspira ed espira profondamente prima di andare ad affermare con voce decisa.<Il primo passo per appianare queste divergenze è che lasci perdere l'assalto a quel locale.> Lapidario sulla questione prende a guardare dritto in viso il biondo, espressione tesa quanto il tono vocale, certo sa bene che questo argomento scotta più delle sue palle di fuoco.<Se non faremo qualcosa questo piano del locale potrebbe portarle allo scontro.> Conviene in ultimo, certo il piano di robin ha una discreta rilevanza, ma senza sistemare eventuali conflitti interni potrebbe non essere necessaria una base, senza un gurppo.[Chk On]

18:10 Shinsei:
  
Inarca un sopracciglio al dire dell’Uchiha. Sarebbe stato imbarazzante davvero? Non può che annuire con il capo due volte a quanto detto dall’altro <Ma non è successo> Di nuovo un ghigno a sporcare l’espressione austera, per poi ascoltare la domanda dell’altro <Potrebbe convenirti. Come per te con i tuoi occhi, anche io sento la mia forza aumentare costantemente. Ora non è più come un tempo, non perdo il controllo ogni volta che finisco in un genjutsu, ho imparato come riconoscerli, resistere, e uscirne, ma tu dovrai toccare dei nervi che per me sono ancora scoperti e andando a fondo non posso garantirti che manterrò il controllo> Ammette piano. Ci mancherebbe altro che finisca per scagliarsi contro il suo amico. Ha ormai la consapevolezza che l’altro lo conosca così bene da sapersi difendere, ma lui sa anche molto bene che se riuscisse a raggiungerlo con un attacco a mani nude sarebbe un problema. <Ci ragioneremo in seguito. Non voglio logorare la tua mente per le mie inutili questioni. Preferisco che la logori sul campo, al mio fianco, se proprio devi> Ammette. Torna quindi ascoltare, scostando di nuovo lo sguardo sulla nuova radura creata, rappresentazione plastica di quanto il potere del chakra sia una forza in grado di sconvolgere la natura stessa. Lui? Sarebbe in grado di creare una voragine simile? Probabilmente si, ha la forza necessaria per aprire il tronco di quei grossi alberi come un’albicocca matura. Ci vorrebbe solo un po' di tempo. <Credo che lei sia già una giocatrice.> Ammette <Una giocatrice che però ha fiducia in noi, che mi deve un favore, e con la quale condividiamo un obbiettivo.> Commenta <Esistono alleanze basate su molto meno.> Ammette <Non che questa sia priva di rischi. Anzi> Su questo è certo, le preoccupazioni del moro non cadono certo nel vuoto <Direi di andare a parlarci e sentire cosa ne pensa.> Propone, e resterà ad ascoltare la risposta dell’altro. Inarca però un sopracciglio nel sentirlo parlare della sua rossa. Un’espressione stranita che però rientra immediatamente. <Sarebbe stato l’argomento successivo> Ammette in un bisbiglio profondo. <Sono consapevole di loro attriti> Ammette <Ne ho parlato con Mattyse, il compagno di Furaya, e ho intenzione di parlarne con lei stessa, il prima possibile.> Risponde con fermezza <Mat, non è detto che debba andare per forza così. Sono dell’idea che formando un unico gruppo quell’assalto abbia molte più probabilità di andare a buon fine> Ammette semplicemente <Voglio che si parlino, Sango e Furaya, da sole o con me e Mattyse se dovesse servire. Ma voglio che si parlino e che trovino un accordo che consenta loro di non saltarsi alla gola almeno finchè non avremo raso al suolo quel posto> Manifesta il suo intento <Entrambe hanno una motivazione molto forte per entrare li dentro, nessuna delle due farebbe mai un passo indietro. E se è così, allora la loro motivazione dovrà prevalere difronte ai loro attriti. Anche perché un tutti contro tutti non fa comodo a nessuno. Entrambe sanno che rischierebbero di coinvolgere persone che amano.> Spiega <Ho già parlato con Sango, che mi ha detto che incontrerà Furaya, e con Mattyse, che è d’accordo. A breve incontrerò la decima.> conclude semplicemente. <A quel punto, troverai la mia testa su una picca per aver fatto incontrare due donne tanto testarde, oppure il gruppo d’assalto a quel locale sarà più nutrito e più forte.> Un ghigno. Certezza di morte. Scarse probabilità di successo. Che cosa stiamo aspettando? Così diceva un nano una volta. <Non è l’unica cosa di cui volevo parlarti per l’assalto a quel posto. Quando ci sono stato ho avuto qualche informazione in più sugli scagnozzi che affiancano il tizio che dirige quel posto, Kemono, che poi ho scoperto essere solo uno dei luogotenenti del vero capo> Ammette, condividendo con l’altro le informazioni che ha ricevuto. <Una dei suoi bodyguard usa le porte del chakra, proprio come me. Visto che l’ultima volta che ho provato a farmi assumere come bodyguard mi ha liquidato dicendo che aveva già qualcuno con le mie caratteristiche, sto pensando di affrontare questa tizia e presentarmi da Kemono con il suo cadavere in braccio e far capire a Kemono che forse può convenirgli avermi tra le sue fila> Un ghigno sottile, ma profondo e cattivo gli si staglia sul volto dai lineamenti duri <Credo di avere le capacità per farlo, ma nel dubbio avere vicino un genjutser voglioso di sperimentare le sue nuove capacità può far comodo… che ne pensi?> chiede ghignando <Del piano in generale, so bene che finchè c’è da menare le mani so dove trovarti> Ammette [chakra on]

18:45 Matono:
 Un segno di diniego con il capo in riferimento alla risposta del biondo, ora un pò comincia a chiedersi se in un certo senso stia vivendo una trama definita che gli avrebbe in un modo o nell'altro impedito di morire proprio in quel momento.<Troppe cose da fare ancora.> L'automotivazione del momento, una sorta di plot armor dovuta a requisiti di trama.<Sono quasi incuriosito di vedere se riesco a fartelo perdere e combattuto allo stesso tempo su quanto possa essere saggio farlo.> Abbozza un altro sorriso, quasi fuori norma ben due in un giorno. Per quel che riguarda il logorio alza la mano destra, fa segno di non preoccuparsi.<A giudicare dai racconti del clan, questa è un abilità che in un modo o nell'altro porta a logorare l'utilizzatore, ma a questo stadio non corro nessun rischio.> Una volta tranquillizzato Shinsei sugli eventuali ictus possibili derivati dai suoi occhi.<Ma non vedo l'ora di logorarmi a sufficienza.> E dice sul serio non è affatto una battuta di spirito.<Che tipo di rapporto vorresti avere con lei.> Chiede dunque riguardo a Robin.<Che sia una risorsa da sfruttare è ovvio, su quello non nutro dubbi, parlo di un discorso molto più, come dire, personale.> Insomma questa robin sarà anche un alleata alla quasi pari? Ci ragiona con attenzione andando a disegnare nella propria mente anche diversi scenari ove le cose potrebbero mettersi male, in realtà disegna sempre scenari negativi.<Ma per il momento forse sto correndo troppo, perseguiamo questa idea, magari cercherò di aiutarti in eventuali campagne per la sensibilizzazione alla nostra causa, una mano lava l'altra insomma.> Per forza di cose anche Robin avrà qualche intento che esuli da quello comune con il biondo, spingere su quello che sembra un aiuto disinteressato è quanto sembra a Matono più congeniale alla situazione.<I rischi li affronteremo, con o senza robin o dovendo anche affrontarla nell'evenienza, l'idea che abbiamo non muterebbe in nessun caso.> Afferma con forza nelle parole, convinzione palpabile a chi ascolta. Giunge dopo la controrisposta riguardante Sango, il moro nel frattempo analizza anche questa di situazione, certo nella sua mente il pessimismo dilagante gli disegna scenari che vedono nella maggior parte dei casi l'arrivo allo scontro fisico.<Vedo che avevamo la stessa preoccupazione.> Bofonchia prima di chiudersi in assoluto silenzio, afferrando ed analizzando il contenuto portato dalle parole del biondo. Risulta quasi sorpreso che abbiano accettato così semplicemente di parlarsi, certo no nda per scontato che significhi alleanza o amicizia, si accontenterebbe di una pace fittizia del momento.<Perchè Sango vuole quella bambina.> Non c'è senso interrogativo nella frase, ma la domanda e comunque piuttosto palese, così come il dubbio insinuato nella mente del moro, comprende benissimo le motivazioni di Matt e di conseguenza il riflesso di esse nella decima, ma Sango ? Per quanto ci ripensi non ha trovato soluzione, quindi perchè non chiedere.<Gia sai che non sono interessato molto ai litigi passati o che possono avere quanto al succo e all'obiettivo principale, uno dei motivi per il quale in questa storia non ho voluto mettermi troppo in mezzo se non per quel che riguarda la parte operativa in sè.> I rapporti interpersonali sono una lingua a lui del tutto non congeniale, non è una grande news.<In tutta onestà non ho grande interesse che facciano pace od alleanze di sorta, ne che smettano di odiarsi. Mi preme non dovermi trovare a scegliere da che parte stare.> No nche gli freghi nemmeno tanto stare dalla parte della decima o di Sango.<Che esse esistano lungo la mia strada è un evento di scarsa importanza, possono esistere come non esistere.> Una pausa, qualche secondo di totale silenzio, una sospensione che quasi sembra uscita da un film per aumentare la tensione.<Tu no.> Il tono sembra restare deciso e fermo quanto prima durante l'esposizione dei dubbi riguardo questa frizione tra donne. Esaurisce questa parte di discorso buttandosi velocemente sull'altra, forse il fatto di aver affermato l'ultima cosa lascia un sottile senso di imbarazzo all'uchiha, difficile dirlo, anche perchè lui stesso prova in quel momento sensazioni contrastanti, quindi meglio volare su un nuovo argomento.<Penso che questa bodyguard dovrà essere molto veloce sia di mente che di corpo per evitare ciò che gli sta per arrivare addosso, tanto se deve morire il suo cervello non dovrà per forza essere in ottime condizioni.> Sospira.<In qualunque momento della giornata, del mese o dell'anno.> Mezzo sorriso e pollice destro alzato, mette verve nell'ultima affermazione, unita ad un abbassamento acustico di essa atto ad enfatizzarla.[Chk On]

19:34 Shinsei:
 <Quanto è vero> Un sospiro, verrebbe il mal di testa a chiunque a pensare a quante cose hanno in ballo, eppure a quanto pare in qualche modo loro ci riescono. In quel misto tra il lasciarsi andare alla corrente e prendere in mano gli eventi che, per indole o con coscienza, stanno adottando. <Grrrahaha> Una risata inaspettata gli spalanca le fauci, densa e profonda, con quell’inizio troppo simile a un ringhio. È una gemma preziosa che poche persone hanno visto, un’esplosione di buon umore che troppo poco spesso solca quel volto <Noi e la saggezza siamo mondi molto distanti, Mat> commenta semplicemente. <Sai già come andrà a finire> lo sanno entrambi. Anche lui, il biondo, che sembra accettare di buon grado quella che evidentemente ha colto essere una sfida. Un ghigno gli resta sul volto nel sentirlo parlare in quel modo. Nel sentirlo impaziente di sporcarsi le mani. Non risponderà, investendolo semplicemente con un’occhiata complice, prima di ascoltare quella domanda che non farà altro che, di nuovo, fargli inarcare un sopracciglio, perplesso. E la specifica che segue quella domanda su Robin, non migliora la sua situazione. Ci metterà poco per alzare il braccio più vicino alla figura del moro e tentare di abbattere sulla sua spalla il grosso pugno. È un pugno dato con poca forza, e sicuramente, con nemmeno un briciolo della velocità di cui è realmente capace. Qualcosa quindi di tutto sommato innocuo, stante l’irruenza che quel bestione mette in ogni cosa <Ho una donna e una figlia, scemo.> Ha chiaramente travisato la domanda <Per tutto il resto, non ne ho idea. So solo che abbiamo un obbiettivo comune, ho acconsentito alla prova di fiducia che lei mi ha posto perché se vogliamo avere quella gente come alleati era necessario farlo. Questo è quello che voglio da lei, la sua alleanza. Voglio avere quelle persone dalla nostra parte e se per farlo dovrò dar loro una mano, finchè questo non mi porterà contro di te o contro Sango e mia figlia, sono disposto a darle una mano.> Gonfia il petto largo esalando un lungo e profondo respiro dal naso. <L’hai detto tu, il potenziale di quella gente per adesso mi sembra l’occasione migliore che abbiamo. Se i rapporti di forza cambieranno, ci adegueremo…> Un ghigno di nuovo, quello strano bagliore negli occhi. Decisamente non è una persona spaventata dall’ipotesi di cambiamento, questo si può vedere. Annuirà quindi sul fatto che evidentemente si sono preoccupati entrambi per la stessa cosa e ovviamente coglie quella domanda, lo conosce troppo bene <Sango e la madre della bambina sono state vicine in passato, e la madre le ha chiesto, prima di sparire, una mano con la bambina> Risponde pronto <Ma c’è di più. E questo resta fra noi, perché non so quanto Sango voglia esporsi con Furaya e il resto della combriccola su questo.> Lo impone, anche se sa di non doverlo fare <Sango in quel posto cerca informazioni che possano far chiarezza sul perché il governo lasci agire quel tipo di organizzazioni sotto il suo naso senza far niente.> Questo è quanto. Quello che sa ovviamente. Non ha problemi a dirlo all’Uchiha <Come vedi, i due obbiettivi non si scontrano e questa tensione è dovuta solo al fatto che le due parti non si sono parlate.> Continua semplicemente tornando con lo sguardo all’amico <Non credo abbia problemi a lasciare che la bambina, una volta finito tutto, torni con il padre, e non credo a Mattyse e Furaya fregi gran che delle informazioni che vuole Sango.> Conclude semplicemente. Emerge da quanto detto la convinzione che quelle due cocciute, alla fine, debbano solo parlarsi. Lo lascerà quindi comunicare, annuendo ma fermando di scatto il movimento nel sentire quelle ultime due parole. Di nuovo le labbra si stendono ma quello che ne vien fuori somiglia troppo a un sorriso e troppo poco a un ghigno. Ma a parte quell’espressione, non commenterà in altro modo. Perché? Perché quel senso di imbarazzo investe anche lui al punto da dover distogliere lo sguardo. <Me ne fotto anche io delle loro frizioni. Ma ovviamente se dovesse nascere uno scontro sul campo, lo capisci da solo, la mia parte è già segnata.> Ammette serio, pesando le parole <Tuttavia non sono nemico di Furaya ne di Mattyse. Non voglio trovarmi a scontrarmi con loro.> Ammette, per poi schiudere le labbra di nuovo <…> Una pausa lenta <Meno che mai voglio che una situazione simile metta in pericolo te.> Conclude. Serio, ma con il volto rivolto alla foresta, per smaltire anche lui quel senso di imbarazzo lieve. <Per questi motivi voglio che quelle due si parlino e che comprendano che uno scontro tra fazioni è inutile e porterebbe solo danni a chiunque di noi.> Conclude semplicemente tornando a guardarlo e ascoltando quello che ha da dire sulla bodyguard e a quel punto quel ghigno tutt’altro che benaugurante tornerebbe sul suo volto. Contento quanto meno di averlo al suo fianco per qualcosa di pratico, di stupido e di pericoloso. Altro che missioni. <Ci hanno provato a creare qualcuno svelto sia di mente che di corpo… ne è venuto fuori uno grosso e mezzo scemo> Ridacchia, ovviamente riferito a se stesso <Ne riparleremo> Dovranno trovare un modo per trovare quella tizia, beccarla o attrarla in un luogo isolato e quindi scontrarsi con lei. <A proposito. Ho scoperto delle cose in merito al mio passato. Tra le quali il significato dei miei tatuaggi> Arriva come un macigno. Un fulmine a ciel sereno, quella confessione, detta con tono cupo, ma comunque detta.[Chakra on]

22:34 Matono:
 Lo vede ma sopratutto lo sente ridere, fragorosamente più del temporale in atto sopra le loro teste, sulle prime resta un attimo interrogato su cosa trovi divertente, poi la replica successiva gli da la svegliarina giusta, ci pensa e si sente un pò un idiota, parla di saggezza come se fosse un poeta od un filosofo, quando in realtà è l'ultimo dei reietti impulsivi.<Non posso che darti ragione in effetti.> SI passa la mano sul viso, un auto facepalm si direbbe.<Andrà a finire che andremo da Shizuka.> ALza le spalle ed allarga le braccia, ormai anche da quel punto di vista si è costruito un canale, di tipo medico ma che torna anche più utile di tante altre persone.<Se non altro ora ho abbastanza fiducia in quella tizia. che a proposito è diventata Chuunin.> Per un momento svia il discorso su qualcosa di leggero come quello, l'attinenza è nulla e dubita che abbia importanza dirlo, ma si sforza di non essere sempre stitico sulle parole, almeno con Shinsei, che ironicamente è l'unico che non necessita questo sforzo per interloquire con il moro.<EH! no ok non intendevo quello.> Per un attimo alza la voce, inavvertitamente, mentre muove entrambe le mani di fronte a Shinsei, decisamente è stato frainteso.<Mi sono espresso male. Parlavo strettamente riguardo agli interessi, Robin è sacrificabile quanto chiunque altro immagino.> In ogni caso la frase dopo del biondo aveva a grandi linee risposto al suo quesito.<Per il resto agiremo di conseguenza senza pensarci troppo.> Giusto per dare di nuovo adito a quanto sia insensato per Matono stesso parlare di saggezza in qualunque contesto, certo è piuttosto coscienzioso, ma di certo non è saggio. Si concentra invece per quello che riguarda la risposta riguardante Sango, un pezzo che gli mancava in tutto il quadro.<Capisco.> Bofonchia mentre il cervello lavora su quante possibili falle ci siano in questo disegno.<In questo contesto però Mattyse ha qualcosa di più della semplice parola di una madre scomparsa, proprio per questo in questa singola e specifica circostanza vedo la questione più sua che di Sango, in qualunque modo si possa vedere.> Non si scopre riguardo alla paternità dell'uomo sulla bambina, non è sicuro il biondo ne sia al corrente e non ha intenzione di creare tensioni anche dall'altra parte. Certo l'aggiunta successiva sulla questione dell'ochaya cambia un pò tutta la visione d'insieme.<Mi sembra di capire che quella bambina sia un obiettivo lato rispetto a quanto non pensassi fosse. Certo gioverebbe ad entrambe le parti sapere il motivo per il quale un organizzazione criminale sia così lasciata libera dal governo, Direi che nessuno dei tre sembrerebbe essere filogovernativo.> Certo potrebbe essere tutto una grande menzogna ed essere in realtà tutto un grande piano di spionaggio della popolazione, ma non ha troppo tempo per le paranoie insensate ad ora.<Ed in un certo senso saperlo servirebbe sia ad una che all'altra sponda.> Dovrebbe analizzare maggiormente Matt per dirlo con certezza, ma il moro sembra abbastanza certo che alla fin fine nemmeno quell'obiettivo sia slegato così tanto dagli intenti generali.<Lo so bene.> Afferma laconico, Shinsei giocoforza ha già scelto il lato in cui stare, Ma Matono? a ripensarci l'unico interesse che lo dovrebbe far propendere verso una parte o l'altra è banalmente quello che personalmente trova giusto e conveniente fare in virtù dell'autoregolazione che si impone nelle scelte, l'incognita del rapporto con Shinsei resta comunque li a disturbare tutte le sue certezze nelle scelte.<Perchè tu lo sappia, la mia scelta in tutto questo è unicamente rivolta a permettere a quella bambina di tornare dal padre, tutto il resto è un accessorio.> Che sia uno stralcio di cuore e bontà d'animo manifestata? o puramente un riflesso dovuto a passate esperienze riguardo questo tipo di eventi, quel che è certo è che la decisione nella voce sembra lapidariamente decretare che la sua parte è quella di vedere la bambina con il padre. Annuisce con forza, muovendo il capo su e giù tre volte riguardo all'inutilità di uno scontro tra le parti.<Sono d'accordo e credo che non siano arrivati allo scontro per non autodistruggersi entrambe. Ma piuttosto che parlare perdurano questa guerra fredda.> Con cauto ottimismo non gli resta che lasciare il resto a Shinsei, come ha gia manifestato non ha interesse in questo genere di cose.<Non te l'ho detto direttamente, ma e dal giorno dopo del viaggetto ai laboratori che ci penso. Credo che la macchina che ho visto possa avere qualcosa a che fare con la creazione di persone, il fatto che le ricerche su di te fossero in mezzo non può che farmi sospettare maggiormente questa cosa.> Automaticamente lo stesso ragionamento andrebbe portato su Saigo.<De facto in questo villaggio potrebbero creare persone su misura tanto quanto veniva fatto in passato.> I suoi sospetti nella testa sono quasi certezze, ma in mancanza di prove non c'è troppo spazio di manovra.< Ora sai che dovrai spiegarmi che significano, hai stuzzicato la mia curiosità> Non si sarebbe certo aspettato che Matono andasse avanti col discorso.[Chk on]

23:34 Shinsei:
  
Annuisce mantenendo quel ghigno divertito al dire di lui. Un ghigno che però muore all’istante nel sentire il nome della Kokketsu. Resta qualche secondo in silenzio. Serio, come se stesse metabolizzando quella informazione <Non sono sicuro di poter riporre in lei la stessa fiducia, Mat.> Commenta brevemente, amaro il tono della voce profonda <Ne in lei, ne nel suo compagno, Kan.> Ammette piano <Loro due sono stati gli unici a parte me e te a sapere della gravidanza di Sango. Una condizione che lei ha chiesto di tenere segreta il più possibile per ovvie ragioni.> Spiega. <Poco dopo, la prima volta che ho incontrato Furaya, con te, al bosco dei ciliegi, lei sapeva della mia relazione con lei, e io non riesco a trovare un altro collegamento se non loro due.> Ammette serrando le mascelle e irrigidendo i muscoli <Ma non solo. Shizuka è una Kokketsu, e quel cognome lo porta anche Rasetsu.> Conclude laconico, serrando istintivamente anche i pugni e irrigidendo i muscoli delle braccia. Lunghi istanti di silenzio, riflette. <D’altronde, le mie sono solo supposizioni. Forse sbaglio a vedere nemici dappertutto> Anche perché Rasetsu tira in ballo anche il nome di Saigo. <E in ogni caso, lei ormai ha il mio sangue. Ormai non resta che vedere come si evolvono gli eventi e reagire> Lentamente, torna a rilassare i muscoli. Lo ascolterà correggersi su Robin. Un sorriso che lo porta a scuotere il capo, divertito. <Tutti sono sacrificabili, Matono. Tutti tranne Sango, mia figlia e te> Ancora una volta non ha problemi ad ammettere quanto ristretta sia la cerchia delle persone per le quali darebbe tutto. Ascolterà di seguito le sue parole, annuendo piano. <Se lo chiedessi a me, Matono, anche io ti direi che vedo la questione dell’Ochaya come una cosa più di Mattyse che mia, tua o di Sango. Lui è il padre.> Ammette <Ma le cose non sono così lineari. Prova a metterti nei suoi panni. Io non so che rapporto avessero lei e la madre. Ma se tu un giorno mi chiedessi una mano con tua figlia e poi sparissi, puoi star sicuro che porterei alla fine quel compito, dovessi passare sopra a chiunque.> Risponde secco. <So che Mattyse e Sango si sono conosciuti, credo che lei abbia anche fatto da sensei a lui per un periodo, ma credo che poi si siano trovati dalla parte opposta della barricata per qualche motivo> Vai a capirlo, lui era chiuso in un laboratorio d’altra parte <Insomma credo sia una questione complessa, e voglio che la risolvano loro. Come ti ho detto, Sango non vuole tenere per se una bambina non sua, quindi non c’è motivo di mandare tutto in malora. Si parleranno. Si chiariranno e poi agiremo.> è frustrante, certe volte, non poter avere in mano la situazione, ma questa è una battaglia che riguarda Sango e Furaya, lui può solo aspettare alla finestra e sperare che in quel locale non succeda il finimondo. Ascolterà la posizione di Matono in silenzio, tirando fuori, di nuovo, un sorriso divertito <Non ti facevo così nobile d’animo> commenta ridacchiando <Io ho accettato solo perché Mattyse mi ha promesso un bagno di sangue> Lo ammette sincero, non ha motivo di nascondersi con lui. Torna serio tuttavia poco dopo <Ma capisco la tua posizione, e la rispetto. Per quanto mi riguarda, tolta la volontà di menare le mani, il mio interesse è che tu e Sango usciate illesi da quel posto.> Ammette, prima di dedicarsi di nuovo, un’ultima volta, all’ascolto delle parole relative agli Otolab. Lo sguardo si sgrana appena, un’ombra di sorpresa che s’inabissa nell’amaro in bocca. Scuote il capo. <effettivamente il ragionamento fila.> Costretto ad ammetterlo <Ma non so come andare avanti. Di fatto, quello che abbiamo è quello che tu hai visto e la certezza che a qualcun altro interessano quelle informazioni, al punto che ce le ha fottute sotto il naso> Ancora una volta la voce si scalda, le mascelle si serrano, e quelle parole si mischiano a ringhi sommessi. Parla al plurale, come se quel fallimento l’avesse vissuto anche lui, negli Otolab, come se la trasformazione di Matono l’avesse connesso all’esperienza vissuta dall’Uchiha. <Più scendiamo nel profondo, più questo villaggio mi fa schifo.> Ringhia infine, violento. Ci metterà qualche secondo per calmarsi di nuovo, e trovare addirittura un ghigno da mostrare a Matono, sentendo di quella curiosità. <Ona, il genetista Uchiha che mi ha tenuto in quel laboratorio> Un rapido recap <è stato lui ad incidermi quei serpenti sulle tempie, credo fossero parte di una sorta di rituale di iniziazione> La voce cambia repentinamente, più scura, densa, parla più lentamente, come se stesse facendo lui stesso fatica, annegando nei suoi ricordi, a tenersi a galla <Quel giorno mi ha portato al campo d’addestramento del laboratorio, dove ho visto un…> Difficile dirlo <un serpente bianco screziato di blu> Ammette infine, sforzandosi mentre i ricordi, dolorosi, riaffiorano <Mi è bastato ascoltare il suo sibilo e… ho perso la testa.> Ammette <Ho ammazzato due persone mentre quel bastardo e il suo serpente guardavano> Ringhia infine, stringendo di nuovo i pugni. I suoi primi due omicidi, e non era nemmeno in se. <Ho scoperto che quel serpente che ho visto è uno dei serpenti bianchi… sono animali che possono essere evocati. Ne hai mai sentito parlare?> Chiederebbe tornando a guardarlo [Chakra On]

01:09 Matono:
 Si cruccia rispetto ai dubbi riguardo Shizuka e Kan, in tutta onestà non ha alcun argomento per rassicurare il biondo ne ha intenzione di cercarli, lui stesso ci va molto cauto con la ragazza sia su quello che dice riguardo se stesso sia su quel che riguarda eventuali altre persone.<Non devi riporre fiducia in lei.> Conviene molto semplicemente.<Però lei è tutto sommato un medico più che valevole e la sua utilità è indubbia data la mia tendenza a cercare situazioni in cui mi faccio del male.> Avere a che fare con Shinsei rientra decisamente in questa categoria. Non nasconde certo i dubbi che lui stesso rivolge verso l'uomo che la accompagna, non avendolo mai visto o avendoci mai parlato ha ancora quella naturale barriera.<In ogni caso la cosa che mi hai detto mi viene comunque utile in funzione di quanto fidarmi in futuro.> Certo bisognerebbe anche indagare riguardo questa piccola fuga di informazioni.<Certo la probabilità è alta, avendo io la bocca chiusa.> Assicura come se ce ne fosse il bisogno, il moro come qualità principale ha proprio quella di tenersi anche troppo per sè stesso le informazioni, quasi a livello maniacale.<Si lei stessa mi ha detto che appartiene alla sua grande famiglia di clan, è molto attaccata ad esso da quanto ho capito, però lei stessa è la prima a mettere in guardia su come sia fatto.> Certo ancora non ha tastato con mano il personaggio, ma a parlare di lui lo stesso Matono corruga la fronte dubbioso.<A pensar male non si sbaglia spesso.> Non manca di far sentire la generale sfiducia che prova verso il prossimo ad ogni occasione utile, se Shinsei lo fomenta anche non può certo tirarsi indietro.<Nella tua ottica sopratutto, qualcuno che è a conoscenza del tuo stato particolare, date anche le tue ricerche, potrebbe anche essere interessato a tuo figlio.> Forse non sarebbe il caso di far montare ulteriori paranoie nella testa del biondo, ma non può nemmeno tirarsi indietro dal sottolinearlo. Sorride quando viene nominato a livello di persone non sacrificabili, dal canto suo al momento Matono non riesce a pensare a qualcuno percui farebbe lo stesso se non Shinsei perlappunto, ma questa volta non lo manifesta in maniera vocale, ma non crede ci sia il bisogno di dirlo alla fine.<Da questo punto di vista hai ragione, solo che tu avresti raso al suolo l'ochaya il giorno dopo aver saputo che era li dentro> sorride lieve mentre lo afferma, immaginando Shinsei smontare pezzo per pezzo quel locale.<Che sia complessa sono assolutamente d'accordo, proprio per questo non voglio entrarci, ci sono troppe cose che non conosco, troppi pezzi che mi servirebbero per comprendere la situazione in pieno, cosa che non ho ne voglia ne intenzione di andare a scoprire.>Troppo tempo e nessun guadagno se non un giudizio meno superficiale, decisamente non ne vale la pena.<Confido nel tuo ottimismo, sicuramente se metti in piedi questa pace posso definitamente dire che hai migliorato anche una debolezza sostanziale nei rapporti umani, sono sorpreso.> Lo dice davvero, ripensando a quando si sono conosciuti la sua cavalcata verso il miglioramento fisico e fattuale, ma anche il lato psicologico sembra decisamente migliorato.<Se tutto quello per cui ho lavorato dovesse avere gli effetti sperati, conto sul fatto che non riescano ad avvicinarsi troppo a me.> Detto questo andrebbe a comporre tre sigilli " Drago Capra Cavallo" prima di richiamare il chakra dal circolo, verso la mano destra, fermarlo li, mentre nello stesso momento dal centro del corpo accende il proprio colore del chakra, rosso intenso, muovendolo anch'esso in direzione della mano destra, andando a mescolare i due chakra assieme e stabilizzandoli per poi andare a fare due passi indietro rispetto a Shinsei posizionandosi esattamente sopra una parte già bruciata del terreno, così da non fare altri incendi, piegandosi sulle ginocchia e poggiando la mano a terra, in quel frangente immediatamente una colonna di fiamme si alza circondandolo, alta per tutta la sua altezza crepitando e accendendo una luce piuttosto accesa per tutto il bosco, sicuramente qualcuno potrebbe pensare che ha appiccato un altro incendio. Rimuove la tecnica subito dopo.<Nel caso dovessero avvicinarsi troppo.> Sospirando torna al discorso successivo.<Bagno di sangue> Ripete tra sè e sè.<Probabilmente causerà un bel pò di clamore questa cosa, sono curioso di capire come reagirà il governo.> In un certo senso si aspetta altri problemi derivare proprio dal governo.<Ho la sensazione che non la prenderanno bene al governo.> Afferma quasi divertito prima di tornare serio subito dopo, pensando al laboratorio e al significato dei tatuaggi di Shinsei oltre che al doppio omicidio causato da un sibilio.<Se è bastato un sibilo probabilmente qualcosa a livello non cognitivo si è acceso, molto probabilmente lui stesso ha impiantato questa cosa nel tuo cervello.> Poi ragiona sull'ultima domanda, di evocazioni ha sentito appena parlare, qualcosa negli archivi uchiha, ma non ha voluto indagare troppo.<Conosco l'esistenza delle evocazioni, non sono entrato nel particolare ne ho fatto molte ricerche in proposito, ma quindi quell'evocazione era del genetista immagino.> C'è molto di cui pensare a riguardo, oltre che capire se questo sibilio che attiva la rabbia sia ancora attivo.[3/4 muro di fiamme uchiha - 48/55 chk]

02:04 Shinsei:
 Quella prima frase, primo consiglio berciato dal moro col suo solito fare, in realtà viene accolto come prezioso. Come preziosa è la fiducia del biondo, ben pochi l’hanno guadagnata. Lo lascia parlare sulla Kokketsu, ignorando completamente la sua specifica sul fatto che abbia tenuto la bocca chiusa. Qualcosa di scontato, superfluo, inutile da dire. Serra però la mascella di nuovo quando è l’Uchiha stesso a parlare di sua <figlia.> lo corregge, nervoso, ma non per quello, ovviamente <Capisci ora perché mi fido poco.> Commenta ringhiando <Passi la sua competenza come medico, ma lei ha il mio sangue adesso, e le informazioni in esso contenute, informazioni che, posso supporre, entreranno in possesso sia di Kan che di Rasetsu se lei ci è così legata, e a lui ho già ceduto di mio troppe informazioni.> Commenta, amaro, muovendosi finalmente dalla sua posizione statuaria, per compiere qualche passo in avanti, e quindi tornare indietro, come un pendolo, davanti agli occhi di Matono. Avanti e indietro <Sono stato avventato all’inizio.> Ringhia <Dovrò essere più cauto in futuro, se non voglio coinvolgere chi non c’entra.> commenta semplicemente percorrendo, nervoso, un paio di volte quei tre-quattro passi avanti e indietro davanti a Matono, prima di rallentare lentamente, fino a fermarsi <In ogni caso, direi di prendere con le pinze le informazioni che ci arriveranno da lei sul mio sangue e per il resto. Ormai non resta che attendere le mosse altrui> Alla fine, poco possono fare, se non reagire con saggezza. Ascolta le parole successive del moro, ghignando di rimando <Più probabilmente mi sarei fatto ammazzare, ma si, il senso è quello> Ammette senza rimorso alcuno. Annuisce con convinzione alle sue successive frasi <Non voglio entrarci nemmeno io, ne potrei in ogni caso fare gran che, conosco anche io molto poco delle loro storie, e in ogni caso è una faccenda che devono risolvere loro. Più che ottimismo, penso che tutto sommato tutti loro abbiano il buon senso necessario per rendersi conto che collaborare è troppo più conveniente per tutti rispetto al farsi la guerra. Almeno per questa cosa, per questo obbiettivo.> Decisamente non è da lui illudersi che sia una pace duratura. Ma una tregua necessaria al raggiungimento di un obbiettivo… in quello si, ci crede. E inarca un sopracciglio perplesso a quel dire. Non ci ha mai riflettuto, ma in effetti la fiducia ristabilita con Robin e i suoi reietti, e questa situazione tra quelle due testone di Sango e Furaya sono accenni del fatto che, nonostante tutto, forse un po' quella capoccia bionda sta imparando ad usarla. <Dici? Io spero solo che si arrivi a fare a botte> Che in definitiva, è il motivo per cui ha accettato di aiutare Mattyse. Scrolla le spalle stondate nel dire quest’ultima frase. E subito dopo si prepara all’ascolto ma. Sgrana lo sguardo nel vederlo indietreggiare e compiere i sigilli. Errore. Non per altro, ma quel biondo è davvero sempre pronto a menar le mani. Lo sguardo nero si poggia sulle mani, ma quei sigilli proprio non li riconosce. Ha ormai memorizzato quelli del cannone e della palla di fuoco ma quella sequenza proprio la ignora. Istintivamente flette le gambe, sganciando le articolazioni del bacino, delle ginocchia e delle caviglie, leve inferiori che vengono quindi compresse come fossero molle e istintivamente lasciate andare, premendo forte sul terreno in uno scatto alla massima velocità a compiere un semicerchio atto a portarlo esattamente dietro Matono compiendo in tutto una decina di metri. Utilizza tutta la velocità di cui dispone, svelando per la prima volta all’Uchiha una parte del miglioramento ottenuto nel tempo, a suon di allenamenti e scontri. Pianta i piedi graffiando il suolo con gli anfibi per frenarsi, e scatterebbe prontamente contro di lui, se non lo vedesse piegarsi per poggiare il palmo a terra. Merda, un jutsu ad area. Resterebbe quindi li, con le gambe tanto flesse da toccarsi i glutei con i talloni. Lo sguardo schizza di lato, individuando un albero poco distante, sulla destra, con i rami a pendere sopra di lui, non esiterebbe un attimo a far scattare di nuovo le sue leve inferiori, ma questa volta verso il cielo, sparandosi come un proiettile verso l’alto per una decina di metri, piantando i piedi su un grosso ramo, e osservando, finalmente il jutsu compiersi. Complimenti Shinsei, ancora una volta le tue elevatissime capacità di osservazione si sono attivate e sei arrivato alla conclusione sbagliata. Ringhia quindi, lasciandosi cadere con un tonfo pesante al suolo, flettendo le gambe per attutire il colpo <Giuro che se mi fai i sigilli davanti in quel modo un’altra volta col cazzo che schivo> gli ringhia contro, decisamente meno amichevole, ma alla fine, è il suo modo di mostrare affetto, anche quello. Lo ascolterà parlare, in ogni caso, raddrizzandosi, per niente affaticato dallo sforzo <Hai la sensazione> ghigna, snudando le zanne <grrrehehe> ridacchia ringhiando <Io ho la speranza che il governo non la prenda bene> Ammette, senza mezzi termini <A parte che sarebbe la conferma che tutto sommato ci tiene alle attività di quel locale, ma poi, sarebbe anche l’ora di movimentare un po' le cose> Commenta concludendo sull’argomento e tornando drasticamente più serio. Annuisce <Era un genjutsu, Matono. Ormai ho imparato a riconoscerli> Ottima idea scegliersi lo psicologo genjutser. Annuisce anche all’ultima supposizione in merito ai serpenti bianchi <Si> Conferma la sua ipotesi <Ona era uno degli evocatori dei serpenti bianchi. E per esserlo ha firmato con loro un patto. Un contratto, con sangue e chakra, su un rotolo. È così che si diventa evocatori, dopo aver guadagnato la fiducia dell’animale> Confida quelle informazioni senza problemi, come detto, non ha bisogno di trattenersi con lui <Capisci che sto dicendo? Ona ha stretto un patto con quei serpenti. Se riesco a trovare il rotolo che lui a firmato o a trovare qualcuno di quei serpenti posso farmi dire quello che sanno sugli intenti di Ona… e magari vendicarmi per quel fottuto genjutsu, perché no> Ringhia infine, ghignando, elettrizzato solo all’idea. [1/4 Spostamento 10 m.][2/4 salto sul ramo 10 m] [Chakra on]

02:46 Matono:
 Comprende le preoccupazioni riguardo il sangue del biondo, subito lo assicura alzando la mano destra.< Ha si il tuo sangue ma non sa che è il tuo.> Sottolinea in primis, per poi continuare con voce tranquilla.<CHe rasetsu possa entrare in possesso delle informazioni potrei dire di no a quanto ha manifestato a parole lei stessa, in quanto lei stessa lo vede piuttosto negativamente, ma non posso metterci la mano sul fuoco, ma sono abbastanza certo non mentisse riguardo Rasetsu.> Perlomeno sulla carta non hanno nessun nominativo su quel sangue, pertanto al massimo possono sospettarlo senza sicurezze.<Però Kan è colui che sta analizzando il tuo sangue in primis.> Quindi ovviamente è in possesso delle informazioni del caso, ma per il momento Matono sembra piuttosto sereno sulla cosa, almeno a giudicare dalla sua espressione distesa.<Se non altro avremo qualcosa su cui lavorare in più in quest'ottica, anche se anche io sono piuttosto scettico a riguardo.> Porta la mano destra sotto il mento, in posizione pensierosa, resta in silenzio qualche secondo fissando a terra un punto non ben precisato prima di riprendere a parlare all'improvviso.<Se solo avessi qualcosa da inseguire, qualche informazione riguardo questa persona. L'unico modo credo sia insinuarmi nelle ricerche degli anbu in qualche modo.> Sul momento si è dato la risposta da solo al problema, potrebbe cercare di raccogliere informazioni proprio in quel preciso modo.<Forse è un pò rischioso, tasterò il terreno a riguardo e ti farò sapere.> Però Matono sembra aver quasi già deciso di percorrere quella esatta strada, sempre se fattibile.<Non mi è mai piaciuto attendere che qualcuno venga a cercarmi, soprattutto se so che in qualche modo lo farà.> Non è esattamente certo di questo, ma il suo istinto lo spinge a pensarlo fino a farlo quasi diventare una verità incontrovertibile nella propria nesta, nonostante nemmeno lo riguardi direttamente. Inspira profondo dalle narici, annusando l'aria umida mista alla cenere che ancora tanfa tutta l'area circostante, in un certo senso ama quell'odore acre e pungente.<Se avessero seguito il buonsenso fin dall'inizio credo l'avrebbero risolta già da molto tempo. La tua spintarella sembrerà anche leggera, ma senza questo stallo sarebbe perdurato all'infinito.> Afferma veemente, ragionandoci senza un tramite non avrebbero avuto motivo di parlarsi, sopratutto se riguardava le due donne.<Le donne amano litigare tra loro più di ogni altra cosa.> Non sa praticamente nulla di donne se non questa unica cosa, certo le donne che ha conosciuto lui provengono unicamente dalla strada o da ambienti poco felici, ma a quanto pare la fascia sociale pare non cambi molto le cose.<Su quello non sei cambiato affatto, per fortuna anche.> SUl lato del scazzottare pare sempre lo stesso folle costrutto fatto per spaccare il mondo, e di questo è piuttosto felice ad essere sinceri. La reazione alla sua tecnica dimostrativa in un certo senso lo sorprende, un pò per la velocità con la quale lo vede scomparire dal campo visivo istantaneamente dopo il compimento dei sigilli, ma sopratutto per il fatto che a un certo punto lo perde completamente di vista, vuoi per la colonna di fuoco, vuoi anche per il fatto che Shinsei stesso ha preso il volo ed è finito dieci metri in altezza su di un ramo piuttosto spesso, ci mette anche qualche attimo prima di capire dove sia finito.<AVrei avuto almeno bisogno dello sharingan attivo per seguirti, credo che con te le tecniche mirate siano ormai completamente inutili.>In condizioni normali i jutsu come una palla di fuoco non troverebbero praticamente mai il bersaglio.<Per un attimo credevo fossi diventato invisibile, se non avessi giusto sentito il ramo rumoreggiare.> Bofonchia ridacchiando poi, molto contenuto ovviamente. Torna dunque come contenuto all'argomento governativo, la risposta di SHinsei un pò se lo aspettava e per questo ne risulta piuttosto divertito, anche in questo sembra essere rimasto lo stesso, certo l'aspetto di Shinsei a guardarlo bene sembra quasi cambiare gradualmente di giorno in giorno, ma non se ne era accorto finora, almeno non così marcatamente.<Sicuramente scuoteremo un bel vespaio, e sarebbe anche il momento di farlo, almeno prima che non ci pensino le chimere a farlo, trovando tutti belli addormentati e pasciuti dalla vita tranquilla.> Preoccupazione da non sottovalutare, d'altra parte la vita al sicuro dei sopravvissuti potrebbe aver anche fiaccato la stessa vena combattiva.<Ora comprendo anche la sensibiltù ai genjutsu provocata da questi esperimenti.> Scoprire queste cose sul passato di Shinsei sembra aver rinvigorito la curiostà del moro, ascolta ed immagina i racconti nella propria testa, sebbene siano tutt'altro che positiva tenta di comprendere maggiormente la situazione vissuta dal biondo. Inoltre Shinsei gli svela anche qualche dettaglio su come funzionano le evocazioni, questo sicuramente gli sta risparmiando tempo che avrebbe dovuto utilizzare a sfogliare archivi, decisamente non il suo passatempo preferito< QUesto è decisamente interessante, se fattibile. Immagino codeste creature siano particolarmente senzienti, sopratutto se hai percepito che essa ti guardasse durante gli esperimenti, oltre ad essere in grado di usare tecniche illusorie.> Forse è tempo di approfondire maggiormente questo argomento anche per se stesso.<Il punto è che per trovarli immagino dovremmo uscire da queste mura.> Non che l'idea non lo entusiasmi, anzi, sembra venir influenzato dallo stato di verve che Shinsei prova per l'argomento anche se per quel che riguarda l'animale prediletto avrebbe altri gusti, ma perchè non accompagnare il biondo in un bel viaggio quasi suicida.[Chk ON 48/55]

03:27 Shinsei:
 Inarca di nuovo un sopracciglio nel sentire la prima frase di Matono <Mh, questo mi rassicura> Non poteva esserne sicuro. Ci ha parlato solo il moro con Shizuka e lui si è fidato. Questa informazione è chiave <Se non le hai detto di chi è quel sangue non ha modo di risalire a me, devo presumere> Non ha elementi per pensare il contrario. <Che quel sangue è il mio lo sappiamo io, te e Saigo> ricapitola più per se stesso che per il moro in realtà. Ha bisogno di tener conto di chi ha quali informazioni, soprattutto se non si tratta di Matono o di Sango. <Delle sue parole su Rasetsu mi fido il giusto. Questo è quello che ha detto a te. Il cognome pesa sull’individuo e tu dovresti saperlo bene> Lui che ha sentito il richiamo del suo clan. Lui che, per quanto se ne tenga ai margini, ha acquisito una nuova famiglia, la più potente del mondo ninja, secondo alcuni. Ascolta le successive parole del moro <Su questo non ci piove> Mormora annuendo piano. Sicuramente avranno nuovi elementi su cui ragionare. Lo ascolta poi riflettere sulle possibilità da seguire, premendo le labbra l’una contro l’altra, assottigliandole <Mat, dobbiamo stare attenti a come muoverci. Tecnicamente abbiamo già creato un bel casino agli Otolab, la cosa è sicuramente stata notata e le conseguenze di questa attenzione potrebbero arrivare da un momento all’altro già così. Se ci mettiamo a smuovere le acque ulteriormente rischiamo di piazzarci solo un grosso bersaglio sulla schiena. Senza contare che non saprei come avvicinarli gli anbu.> Ammette piano, riflettendo con l’Uchiha <Voglio lasciare Sango fuori da questa storia. <Ho scoperto ha un rapporto tutt’altro che piacevole con Saigo, e non mi fido ancora abbastanza di quella rosata. Ha già molte informazioni su di me, non voglio che abbia appigli per rivalersi anche su Sango> Comunque non lo sottolineeremo mai abbastanza quanto… <Non so che cazzo ne sai tu di donne, ma hai ragione da vendere> c’è da dirlo, abbiamo delle Drama Queen di prima categoria in questo fottuto villaggio. Scuote il capo rassegnato, alla fine, effettivamente, si è trovato ad andar d’accordo sempre solo con uomini, Sango apparte. Bisogna solo sperare che anche Furaya rientri tra queste. Si limita a ghignare divertito nel sentirlo notare come non sia cambiato <Certe cose non cambiano.> Mormora guardandolo. E non aggiungerà altro, prima di reagire alla tecnica dell’altro. Inarcherà poi un sopracciglio, nel sentire quel commento <Il giorno che potrò diventare invisibile persino quel fottuto falso dio dovrà farsela addosso> Ridacchia scuotendo il capo <Anche tu sei una fonte di miglioramenti continui> Ammette, in riferimento alla nuova tecnica. <ci credo che sia Furaya che Sango che Saigo ti vogliono dalla loro. Sei un asso nella manica niente male> Lo ammette senza scomporsi e senza mentire. <Credo siano molto più che senzienti. Ona parlava con quel serpente, anche se non lo ho mai sentito rispondere… suppongo ci siano animali più chiacchieroni e altri meno> Loro due, alla fine sono un esempio di questo <Sango è arrivata a definire le sue evocazioni come “sorelle”, e ha definito un onore avere quel legame. Quindi credo che si, siano animali decisamente senzienti> Ammette rispondendo alla domanda <e poi si, dispongono di chakra e lo usano in jutsu… credo basti questo> conclude la risposta, completandola. Per poi farsi pensoso all’ultima riflessione di Matono <Forse. Ma c’è anche un’altra opzione.> Ammette <Ho scoperto che un’altra persona in grado di evocare quegli stessi serpenti era Mekura Hyuga> confessa, esponendosi di nuovo <La madre della figlia di Mattyse, l’amica di Sango e, in quanto Ninja di alto rango di Konoha… devo supporre fosse molto legata anche a Furaya> Supposizioni, ovviamente, <è un altro argomento del quale voglio parlare con la decima. Perché se anche Mekura ha firmato quel rotolo, potrebbe averlo lei, con qualche ricerca potrei scoprire dove lo tiene, e se fosse dentro le mura… potrebbe non essere necessario uscire> commenta in conclusione, assottigliando lo sguardo, riflettendo sulle possibilità, prima di scuotere il capo <Sono troppi se, ma devo percorrere questa strada prima di spingermi fuori dalle mura.> ammette infine <Non che non muoia dalla voglia di uscire da questo buco schifoso…> ghigna, prima di inarcare un sopracciglio <Ti ho detto che mi sono ritrovato alleato di Furaya a combattere un branco di Kimere dentro le mura, qualche tempo fa?> Questo succede quando due persone non si vedono per così tanto tempo. Che si perdono le storie. [Chakra On]