Ansia e piani
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Giocata dal 05/01/2022 21:30 al 06/01/2022 00:46 nella chat "Piazza Centrale [Kusa]"
[Studio di Tatuaggi] La figurina della giovane Kokketsu si trova dietro la scrivania, diversi fogli sparsi su di essa, un computer acceso che tuttavia non sembra essere utilizzato al momento dato che le mani lavorano su un foglio di carta con una matita dalla punta tagliata in modo particolare. I lunghi capelli rossi sono raccolti in due mezzi codini, che le trattengono i lunghi ciuffi all'indietro, scoprendo le orecchie ricoperte da quegli orecchini, quattro ai lobi, due per lato, a forma di farfalla una dorata e una blu, nella parte superiore dell'orecchio sinistro staziona quell'anellino dorato invece. La stanza è ampia, le pareti sono tappezzate da disegni e tatuaggi, creati da lei, dal suo responsabile o da Ryoma prima che sparisse. All'ingresso le vetrate sono coperte da due disegni quasi a grandezza naturale di un ragazzo di colore, Ekko e dall'immagine di un tipo dai capelli biondi. Nella stanza oltre alla scrivania con pc dove si trova la Kokketsu, si può intravedere una porta chiusa che da su un'altra stanza posteriore, davanti al tavolo dove si trova la rossa sono presenti due altre sedie. La ragazzina indossa un paio di jeans strappati in più punti che si infilano in quegli anfibi che le giungono poco sopra la caviglia, il busto è coperto da un maglioncino bianco a maniche lunghe e collo alto, attorno ad esso si potrà notare la collana con il pendente dorato a forma di farfalla con le ali brillanti e blu. Gli occhi zaffiro sono truccati con del mascara e una linea di eyeliner che li rende un poco più grandi. Un attaccapanni in un angolo sorregge il cappotto nero con il pelo che indossa sempre, li accanto poggiato anche l'ombrellino, lo zainetto invece sta dietro la scrivania per sicurezza. La porta d'ingresso risulta aperta, anche se il cartello appeso ad essa dice 'chiuso', la luce della stanza accesa. La sua amica di Konoha, la gattina, le aveva mandato un messaggio qualche giorno prima per fare due chiacchiere. Tuttavia per avere un poco di privacy aveva deciso di invitarla proprio allo studio, così da non essere disturbate da occhi e orecchie indiscrete, inoltre in questo modo si sono anche evitate la pioggia! [Esterno negozio] La giovane Nara si è mossa rapidamente lungo le strade, in particolar modo sui muri per evitare la calca mentre il cappuccio della giacca di pelle che tiene sopra il suo usuale vestiario composto dal suo top, la maglia bianca, il fiocco, i pantaloni e gli stivaletti senza tacco con le varie tasche poste sugli avambracci e sulle cosce. Si ferma davanti all'edificio dove lavora la sua amica, andando quindi a sollevare una mano che ha i guanti artigliati per bussare rapidamente un paio di volte per poi chiudere la mano a pugno eccetto l'indice ed il medio per formare il mezzo sigillo della "capra", estraendo al contempo energia fisica e psichica allo scopo di portarle nel proprio plesso solare dove andrebbe a farle vorticare su se stesse per produrre chackra in modo stabile mentre aspetta di capire se la porta si aprirà o meno. Prende un profondo respiro per cercare di prendere fiato dato che comunque ha corso parecchio sotto la pioggia. Non dice una singola parola, semplicemente attende per ora. [Studio di Tatuaggi] Sente quei sommessi colpi alla porta, la pioggia fuori affievolisce il tutto ma riesce a coglierli dato il silenzio in cui sta disegnando. Effettivamente è da tanto che non ricerca più la musica dell'amico d'infanzia, sempre persa nei propri pensieri, nei propri affanni. Lo sguardo si alza, dietro la porta di vetro scorge una figura, guadagnerebbe la posizione eretta per poi dirigersi verso la porta che comunque era aperta. Spalancherebbe l'uscio, riconoscendo praticamente istantaneamente la ragazza dal crine violaceo: << Hey Akaya-Chan! Entra pure o ti prenderai un raffreddore! >> La invita ad entrare, lasciandogli spazio per farlo e rimanendo in prossimità. Qualora la konohana fosse entrata, la Kokketsu avrebbe chiuso la porta a chiave dietro di lei, facendo così tintinnare il campanellino che sta sopra di essa. Senza troppe cerimonie si sarebbe ridiretta dietro la scrivania, prendendovi posto e segnalando con un gesto pacato della mano le due sedie di fronte al mobile. << Accomodati pure! Siamo da sole qui e senza pioggia! Un ottimo posto per chiacchierare! Qui è dove lavoro quando non sono in ospedale! >> L'amica in fondo conosce già la seconda occupazione della rossa, dato che l'ha accompagnata per completare quel capolavoro che si ritrova sulla schiena. Nel parlare, se la gattina avesse prestato attenzione, avrebbe forse potuto cogliere un luccichio all'interno della bocca della genin Kusana, non distinguendo però il piercing che si è fatta mettere pure in quel punto, sempre su richiesta del proprio ragazzo. [Esterno negozio] Dopo aver accumulato il chackra lei lo distribuirebbe come al solito per cercare di immaginarsi le solite orecchie triangolari sulla propria nuca al posto delle proprie e la lunga ma sottile coda felina a pelo corto, del medesimo colore dei propri capelli. Definiti gli ultimi dettagli attiverebbe la tecnica e quindi la porta si aprirebbe e lei si fionderebbe all'interno, scuotendo il proprio capo mentre si leva rapidamente la giacca bagnata con la coda guizzante nelle varie direzioni, qualora la tecnica sia andata a buon fine. Quindi semplicemente chinerebbe il proprio capo per salutarla alla maniera formale < Scusa l'intrusione Shizuka-chan... Ma avevo bisogno di barlarti... > mormora < Forse è una stupidata... Ma non sono abituata a tutta questa pressione... > ammette per poi alternare le proprie leve inferiori verso la sedia dove andrebbe a sedersi e quindi riunire le proprie mani in grembo, probabilmente facendo tintinnare le lame dei guanti < Si tratta di questa ragazza... Inara-san... > mormora < Sta cercando... Di convincermi a puntare in alto... E Furaya-sama ha lasciato intendere che è probabile che si aspetta quasi che io diveenti capoclan... Io! > deglutendo < Io che ho sempre rifuggito i miei doveri da kunoichi fino all'apocalisse... Io che lo scopo della mia vita è avere una coda... > abbassando le orecchie < Non... Sono abituata a tutto questo... > ansimando lievemente nello sputare in forma forse caotica il motivo per cui si sente così agitata [Studio di Tatuaggi] Entra rapidamente, di corsa si scrolla un pochino l'acqua accumulata e subito attacca a parlare dopo averla salutata. Si sente lontano un miglio che è agitata, nervosa, che qualcosa la stia mettendo in difficoltà. << Akaya-Chan innanzi tutto calmati un attimo, qui sei al sicuro. >> Non sa nemmeno di cosa l'altra voglia parlare ma si alzerebbe da dietro la scrivania, andando a prenderle cortesemente dalle mani la giacca bagnaticcia per poi andarla a poggiare proprio sull'attaccapanni, così da ridurre le cose a portata di mano della Nara. Solo allora sentirebbe menzionare un'altra ragazza, che a quanto pare sta spronando la gattina a puntare in alto, e anche Furaya pare aver lasciato intendere qualcosa di simile. Capo Clan. Lo sguardo blu si spalanca, stranito all'affermazione, poggiandosi sull'amica e facendo si che il corpicino della rossa si appresti di nuovo alla scrivania, ma dal medesimo lato della Konohana. Mentre la nanerottola compie quella breve distanza l'altra inizia a impanicarsi, straparla e si mette sulla difensiva, si nasconde da quello che potrebbe essere un impegno troppo gravoso. Il contatto fisico fra le due è sempre stato minimo e uno dei punti deboli della ragazza dal crine violaceo, ma di nuovo la Kokketsu andrebbe a forzare la mano, allungando le proprie per afferrare quelle dell'amica. Gl occhi blu, decisi puntati nelle iridi dorate della genin: << Akaya-Chan calmati. Non mi pare ti abbiano offerto il ruolo di capo clan no? Non c'è alcuna fretta, nessuno che ti sta obbligando a farlo. >> Le manine esili andrebbero a stringersi attorno alle mani fredde della gattina: << Ora con calma, prendi un bel respiro... >> Le darebbe il tempo di eseguire l'azione, << ... butta fuori tutta l'aria... >> Di nuovo attenderebbe il fare altrui prima di concludere, << ...e ora respira normalmente! >> Attenderebbe qualche istante, sperando di essere riuscita a calmare un poco le ansie dell'altra almeno temporaneamente. [Negozio Shizuka] Continua a guardarsi le mani mentre la coda si agita nervosamente dietro di sé, almeno fino a quando non sente la mano di Shizuka che le afferra la propria, andando quindi a sollevare lo sguardo verso di lei e quindi solleva appena le proprie orecchie mentre deglutisce appena, prendendo un profondo respiro al suo suggerimento. Nel mentre stringerebbe la sua mano per poi espirare rapidamente, andando quindi ad abbassare il prorpio capo di lato < Lo so... Ma poi Iara-san sembra che voglia farmi imparare il mestiere di fabbro e tutto il resto... > deglutendo < Non ho mai ringraziato così tanto che si stava facendo tardi e dovevo tornare a casa.... > mormora a mezza bocca, per poi sollevare lo sguardo verso di lei, prendendo alcuni profondi respiri < Non ho nemmeno osato parlarne con i miei ancora... Ho paura che le loro reazioni mi metterebbero ancora più pressione addosso... > ammette fissandola preoccupata < Cosa posso fare? > con la coda che rallenta lievemente il proprio frustare l'aria ma si muove ancora, e le sue orecchie rimangono basse [Studio di Tatuaggi] Insomma non si + calmata un granchè, nonostante abbia seguito la respirazione come suggerito. Deve essere parecchio innervosita dal tutto. Un poco le viene da sorridere, pensare che lei sia incasinata con gang, genetisti pazzi e chimere mentre la sua amica si preoccupa di dover puntare in alto. Tuttavia non lascerebbe trasparire questa ironia, Hime le sta insegnando a gestire meglio il suo modo di fare con chi ha di fronte, portare una maschera come quella che Kan indossava prima di conoscerla. << Facciamo un passo alla volta ti va? >> Un dolcissimo sorriso le si stamperebbe sul viso, testolina leggermente inclinata di lato. << Akaya-Chan sei soltanto una genin. Non diventerai Capo Clan Nara fra due giorni quindi direi che possiamo prendercela con calma. >> Questa la prima affermazione veritiera da portare avanti, farle capire quanto lontano sia quel giorno, quanto non ci sia fretta. << Per quanto riguarda il mestiere di fabbro direi che potrebbe essere un'idea, se solo ti piacesse! Sei tu che devi scegliere quel che ti piace, non questa Iara! >> Lei nemmeno sa che sta ragazzina di cui sta parlando l'amica è la stessa che ha incontrato sotto le vesti di Hime a Konoha qualche sera prima. << Ora la vera domanda Akaya-Chan non è cosa puoi fare, >> Si interrompe per dare un poco di enfasi in più al resto della frase, << ma cosa Vuoi fare! >> Non smetterebbe di stringerle le mani, sentendo che quel contatto non viene rifuggito ma ricercato, sembra proprio che l'amica abbia bisogno di supporto, e lei ha intenzione di fornirgliene quanto più possibile. << Tu devi decidere cosa fare della tua vita. Nessuno verrà a lamentarsi con te. Non tutti diventano capo clan, non tutti diventano fabbri. Ognuno ha i propri obbiettivi da trovare e perseguire nella vita! >> Cerca di rinfrancarla, di farla rilassare un pochino, sa bene che una volta calmate le acque poi ci sarà da far ordine in quella testolina orecchiuta e felina, ma la priorità ora è tutta sul calmarsi. << Vuoi che ti faccia un tè? O tu preferisci la cioccolata giusto? >> Ha un piccolo stanzino in cui ha un paio di cose da offrire, ma si trova sul retro, dove di solito si effettuano le sedute. [Negozio Shizuka] Ascolta le sue successive parole, mordicchiandosi il labbro inferiore mentre sospira appena < Sì... Sono solo una genin... Ma Furaya-sama e la sua familiare non possono più nemmeno entrare nella magione... > mormora piano < E con l'apocalisse non sono rimasti altri shinobi validi... > abbassando lo sguardo < Sono rimasta solo io... > abbassando le proprie orecchie. Quando poi sente le sue successive parole solleva lo sguardo e le sorride lievemente < Lo so... Ma... Se anche solo i miei genitori lo venissero a sapere, la metterebbero come se fosse un mio dovere... > mormora piano < E se non arriva un altro Nara volenteroso di diventare uno shinobi... Non penso che avrei alternative... > mormora piano, per poi sorridere appena < Potrebbe... Alla fine per arrotondare faccio la cameriera... Ed appena riusciamo a recuperare un po' di territorio voglio tornare alla mia vita tranquilla di gatta di quartiere... > mormora piano, per poi annuire semplicemente < Una cioccolata... Ti ricordi bene > sorridendo timidamente per poi distogliere lo sguardo < Il problema è che non ho vere ambizioni... Solo questo desiderio di diventare una gatta... > facendo guizzare la propria coda dietro di se, Prende un profondo respiro e quindi torna a guardarla [Studio di Tatuaggi] Sembra che esista solo lei nel suo clan, descrive i Nara come un mini drappello di persone, come se lei fosse quella più valida di tutti e l'unica a poter ricoprire quel ruolo. Da come descrive il tutto sembra quasi che i Kokketsu siano molti di più che non coloro che padroneggiano le ombre. << Akaya-Chan. I tuoi genitori potrebbero avere lo stesso dovere! Sono i tuoi genitori, più saggi e magari più forti di te. Nessuno può obbligarti a fare qualcosa controvoglia! >> E' perentoria su questo, non ha il minimo senso sentirsi angosciati per ciò. << Pensi che un Capo Clan che non vuole ricoprire tale ruolo sia valido? Sia efficace? Sia in grado di adempiere i suoi compiti in maniera ottimale? >> Le domande si susseguono, il dovere passa in secondo piano quando c'è la logica a fare da padrona. Pare comunque che la calma non riesca a tornare in quel corpicino, però questo le fa venire in mente il proprio ragazzo. Dopo l'assalto alle mura di Kiri, Kan era distrutto, impaurito, titubante su tutto. La rossa lo ha raccolto fra le braccia spiegandogli che quei suoi timori erano leciti, che nessuno lo avrebbe mal giudicato se fosse fuggito. Potrebbe provare lo stesso approccio con Akaya allora. << Dammi un attimo che ne preparo un paio per entrambe! >> Le rifilerebbe un occhiolino, una stretta di mano, prima di alzarsi e zompettare verso il retro. La lascerebbe da sola qualche minuto, probabilmente con quei pensieri vorticosi a danzarle nella testa. Tuttavia dopo poco dovrebbe tornare con due tazze di cioccolata calda, che dovrebbero spandere un odorino delizioso e che verrebbero poggiate sulla scrivania. << Ti ricordi quando mi hai accompagnata al cimitero Kokketsu? Ricordi il voto che ho fatto davanti alla statua del progenitore? >> Sta parlando della statua di Yukio che troneggia al centro del campo santo dedicato al proprio Clan. Era stata proprio la gattina di Konoha ad accompagnarla in quel momento intenso e liberatorio. Qualora ricevesse risposta positiva in merito andrebbe avanti con il proprio discorso: << Quella sera io ho deciso la mia strada. Mi sto allenando, mi sto impegnando per migliorare e divenire più forte. Perchè il mio desiderio è raggiungere il potere del primo Arufa e cambiare il pensiero comune negativo che avvolge la mia stirpe! >> Si interrompe, probabilmente non è esattamente d'aiuto quello che le sta dicendo, sottolineando quanto la rossa si stia impegnando in quel frangente. << Io da sola ho scelto cosa voglio diventare. Io ho scelto di puntare in alto. E tu devi avere la stessa libertà Akaya-Chan. Se non sei pronta per puntare a un obbiettivo tanto alto, non farlo. Però se dovessi sceglierlo per te stessa, io ti sosterrò e ti aiuterò. Diventeremo Capi Clan delle nostre rispettive famiglie insieme! >> Un sorriso ampissimo, quasi trentadue denti snudati, per darle sicurezza, in quel modo alternativo, presentandole una scelta libera ma in caso sostenuta. [Negozio Shizuka] Ascolta le parole dell'altra e quindi solleva le orecchie < Giusto... In effetti potrebbero diventarlo loro... > mormora piano, per poi abbassare il proprio capo e le proprie orecchie < No, non credo... > sospirando appena prima di annuire mentre osserva la direzione, rallentando finalmente il proprio respiro mentre aspetta che l'altra torni con la propria cioccolata calda, cosa che le farebbe sollevare le orecchie e quindi porterebbe ambo le mani sulla tazza, così da poterla afferrare senza sollevarla e così riscaldarsi le mani, sorridendole lievemente ed annuendo alla sua domanda. Quindi la ascolta, piegando un orecchio nella sua direzione. Quindi le sorride lievemente ed abbassare il proprio capo per poi risollevarlo. Sorridendole lievemente mentre sospira appena < Grazie Shizuka-chan... Sono felice di averti come amica > ammette per poi sospirare appena < In ogni caso voglio aiutarti... Ma se dovessi diventarlo anch'io so che non sarò sola > sorridendole mentre solleverebbe solo ora la tazza per portarla lentamente alle labbra, così da misurare l'aumento di temperatura nel mentre < Sei riuscita a libertarti alla fine per la missione con Iara-san? > domanda incuriosita < E come va il lavoro? Abbiamo parlato solo di me... Mi sento un po' in colpa > abbassando le proprie orecchie [Studio di Tatuaggi] A quanto pare quel suo usare la logica contro la paura ingiustificata ha dato i suoi frutti. I genitori sono più saggi e forse più forti della gattina stessa. Se anche un domani volesse ricoprire quel ruolo dovrebbe farlo solo sotto sua personale scelta non perchè spinta da altri. Quando si alza l'altra comunque sembra essere più calma e così quando ritorna con quel cioccolato caldo in tazza, l'amica inizia dapprima a scaldarsi le mani. << Beh di strada ne ho ancora parecchio! Quindi ogni aiuto è gradito! >> Ci scherza, insomma alla fine lei si sta impegnando seriamente in quel progetto ma è ben consapevole di non poter fare dei miracoli ne tanto meno di poter saltare dei passaggi. << Comunque non sarai mai sola! Figurati se mi faccio rubare il posto di Capo Clan da qualcun altro! Ho solo bisogno di tempo! Poi potremo anche fare un'alleanza oscura >> La voce viene un poco abbassata, distorta come se volesse imitare un fantasma o un'entità paranormale. E' chiaro come stia scherzando, come a modo suo stia cercando di far tornare il sorriso sul volto della ragazza di Konoha. << Oh certo! A quanto pare sono riuscita a farmi assegnare alla missione per il supporto di Kiri! Ne sono molto felice! >> Anche lei andrebbe a recuperare la tazza con la cioccolata, soffiandoci sopra un pochettino mentre l'altra boffonchia qualcosa che non le sta a genio. << Non ti devi sentire in colpa con me! Se hai bisogno di sfogarti devi sentirti libera di farlo con me in qualsiasi momento! Siamo amiche! La prossima volta toccherà a me! >> Le sorride, sicura di quanto detto, soddisfatta di poter essere stata d'aiuto a qualcuno, ancora una volta. << Il lavoro qui allo studio bene, ho fatto qualche tatuaggio e parecchi disegni. In ospedale sto lavorando attivamente con un collega per creare una sorta di aiuto errante nei quartieri poveri di Kiri. Quella gente ha estremo bisogno di supporto medico! >> Insomma quella è una delle cose migliori su cui le piacerebbe lavorare ora, non accenna a tutto il resto ovviamente, ma quello non è lavoro, è un di più. [Negozio Shizuka] Sorseggia piano la cioccolata prima di scostarla e quindi sorride lievemente, imitando una lieve fusa prima di sentire le sue successive parole, alle quali ridacchia appena < Ombre e sangue... Questo sì che ti aiuterà a rendere meno sinistro il clan > ammette ridacchiando, per poi sorridergli lievemente mentre abbassa e solleva il proprio capo < Ne sono felice, non vedo l'ora di fare la nostra prima missione insieme > allargando le proprie labbra. Quindi le sorride lievemente, annuendosi convinta < Sicuro! Ci sarò sempre per te! > sorridendole contenta mentre la coda si ferma dietro di se, ora tranquilla, per poi piegare un orecchio nella sua direzione < Se ti serve una mano per qualcosa dimmelo, così posso... Farti da valletta: chi non vorrebbe una gatta come valletta? > sollevando una mano aperta verso di lei per poi piegare il polso chiudendo le dita della mano mentre imita un semplice miagolio < Meo > ridacchiando divertita quindi < Ma seriamente, se vuoi e posso ti aiuto! > sorridendole [Studio di Tatuaggi] Le parole dell'altra anche se ironiche la fanno riflettere un poco: << E cosa posso farci se i nostri clan si basano su queste cose lugubri! >> Finge di fare l'imbronciata, il musino che si aggrotta appena per rendere il tutto più veritiero. Comunque raggiunto l'obbiettivo di calmarla l'amica torna quella propositiva e attiva di sempre, facile allo scherzo e disponibilissima. << Ti ringrazio del supporto! E' ottimo sapere di non essere da sola! >> E lo dice col cuore, molto sentitamente, ora quella donna dal crine violaceo è una delle sue più care amiche, l'altro è uno Hyuga di 40 anni suonati e poi c'è Kan, l'ombra di Yasuhiko aleggia nella memoria e nel cuore senza sapere bene dove farla finire. La cioccolata viene bevuta, mentre quell'altra si atteggia a gattina vera e propria proponendosi di fare la valletta. La rossa scoppia a ridere, anche se i cricetini le fanno venire un'idea non da poco: << Ora che mi ci fai pensare durante la missione possiamo usarti come mascotte! Attirerai sicuramente l'attenzione! >> Ci scherza, ma nemmeno così tanto, in fondo conosce le persone di Kiri, sempre molto malfidenti, quelle orecchie potrebbero attirare l'attenzione dei bambini almeno! Non si tira indietro la Nara, riproponendosi come aiutante nuovamente: << Per ora è tutto tranquillo fortunatamente. C'è Kan che è un poco giù di morale ma per il resto io non ho grossi pensieri. Però impegnamoci al massimo quando andremo in missione!!! >> Semrpe piena di energia, alzerebbe la destra come a richiedere un cinque dall'altra, desiderosa di condividere quell'impegno che si è prefissata. << A proposito Akaya-Chan! >> Inizia così quello che probabilmente sarebbe diventato oggetto di gossip, << l'altra sera ho reincontrato il ragazzo cafone dai capelli rossi che incontrammo tempo fa al bosco dei ciliegi ricordi? >> Cerca di solleticare la memoria altrui, proponendo quell'argomento, per parlare di qualcosa di più leggero che non gli impegni relativi al clan o al cambiare lavoro. Inoltre cosa possono fare due ragazze davanti a una cioccolata calda se non spettegolare? Insomma, andrà a finire che la serata sarà ancora lunga per loro, nella speranza che si concluda con molta meno angoscia sulle spalle della Nara! [//END] [Negozio Shizuka] Alle sue successive parole ridacchia lievemente, per poi alliungare una mano verso di lei per darle un piccolo colpetto di dorso < Scherzavo Shizuka-chan > sorridendole mentre farebbe guizzare la propria coda, sorseggiando con cautela quella cioccolata, anche perché altrimenti si farebbe male da sola. Quindi le sorride alle sue successive parole, abbassando e sollevando il proprio capo < Sono d'accordo, ed avrai sempre un'amica > sorridendole. Quando poi sente le sue successive parole arrossisce appena < Posso anche trasformarmi in gratta completa se serve... E magari faccio anche danzare le mie ombre mentre sono in forma di gatta nera e faccio una specie di piccolo spettacolino > sorridendole timidamente. Quando poi sente le parole di lei sorride lievemente ed annuisce decisa, andando quindi ad assottigliare lo sguardo nel sentire le sue successive parole < Vuoi che gli dica di lasciarti stare? > domanda seria, per poi rimanere a chiacchiare con l'amica e passare una serata tra amica e magari cercherà di convincerla a farla dormire lì visto che fuori piove. Ma probabilmente semplicemente passerà una bella serata e basta >