Un albero significativo

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Giocata di Lavoro

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09:50 Shizuka:
  [Studio di Tatuaggi] Il sole illumina la giornata Kusana, nonostante il freddo sia presente dato l'inverno incalzante. Stamattina ha avuto il tempo di passare allo studio di tatuaggi anche se non ha alcun appuntamento previsto, però si concede qualche ora per lavorare sul progetto da applicare sul polso del fidanzato, come da lui richiesto. La stanza è ampia, le pareti sono tappezzate da disegni e tatuaggi, creati da lei, dal suo responsabile o da Ryoma prima che sparisse. All'ingresso le vetrate sono coperte da due disegni quasi a grandezza naturale di un ragazzo di colore, Ekko e dall'immagine di un tipo dai capelli biondi. Nella stanza oltre alla scrivania con pc dove si trova la Kokketsu, si può intravedere una porta chiusa che da su un'altra stanza posteriore, davanti al tavolo dove si trova la rossa sono presenti due altre sedie. I lunghi capelli rossi sono raccolti in una coda laterale molto alta, qualche ciuffo però le contorna il visino infantile, la farfalla color rosso sangue che ormai la accompagna fedelmente sta poggiata su un ripiano alle spalle della Genin. La ragazzina indossa un paio di jeans strappati in più punti che si infilano in quegli anfibi che le giungono poco sopra la caviglia, il busto è coperto da una maglietta nera a maniche lunghe, che come particolarità ha la schiena completamente scoperta, solo un bordino finale e una catenina d'oro attorno alla parte posteriore del collo. Attorno ad esso si potrà notare un'altra collana, quella con il pendente dorato a forma di farfalla con le ali brillanti e blu, sulle orecchie della fanciulla sul lato destro ai lobi si potranno cogliere due farfalle, una dorata e una blu, sul sinistro oltre a queste ultime due, sulla sommità si potrà vedere un cerchietto dorato, stesso anellino portato dal Sumi. Gli occhi blu sono truccati con del mascara e una linea di eyeliner che li rende un poco più grandi. Un attaccapanni in un angolo sorregge il cappotto nero con il pelo che indossa sempre, lo zainetto invece sta dietro la scrivania per sicurezza. Il pc è acceso e ogni tanto lo sguardo si sposta sullo schermo per cercare ispirazione oppure un font per quelle due lettere che sia più consono. Il cartello sulla porta d'ingresso presenta la dicitura 'aperto' così che chiunque possa accedere nel caso lo desideri.

10:07 Hayate:
  [-> Studio di Tatuaggi] Il sole lo ha svegliato presto, facendo capolino nella finestra della sua camera con l'intento di tirarlo giù dal letto. E' stata la prima notte in cui è riuscito a dormire senza sogni e - soprattutto - senza incubi. Ci ripensa ancora, con un vago senso di gratitudine verso Byakko per l'avergli dato la parvenza di uno scopo. Sì, sarà i suoi occhi. Sarà il cambiamento che vuole essere nel mondo. E' uscito di casa presto, diretto in quello che un paio di ragazzi del suo clan hanno descritto come 'il miglior studio di tatuaggi in circolazione'. La sua solita tuta, nera come l'inchiostro che ha intenzione di spargere sul suo corpo, avvolge il suo corpo, scaldandolo ben più di quanto era abituato quando stava oltre le mura: incredibili i passi da gigante che la ricerca scientifica ha effettuato sui tessuti. Sola nota di colore nella sua tuta sono le strisce azzurre che percorrono le maniche e le gambe, due identiche gemelle parallele che sembrano gocce cadute dai laghi che ha come occhi, anch'essi una nota di colore in una testa altrimenti corvina. Arrivato alla porta dello studio, si specchia sul vetro per un secondo, rassettandosi i capelli - piuttosto lunghi per i suoi standard - e finalmente facendo capolino. <E' permesso?> Domanda, infilando soltanto la testa e dando uno sguardo al suo interno, sperando di non trovare una lunga fila di clienti prima di lui.

11:16 Shizuka:
  [Studio di Tatuaggi] Sente ancora prima di quelle parole il tintinnio del campanellino attaccato alla porta d'ingresso, la testolina rossa viene alzata, lo sguardo blu rivolto a colui che sta facendo il suo ingresso nello studio. Solo una tuta indossata, un'altro eroe delal temperatura che sembra non aver bisogno di coprirsi d'inverno. Capelli neri di una lunghezza discreta, viso non noto alla Kokketsu che comunque con la solita cortesia gli rivolgerebbe un sorriso pacato e disteso: << Buongiorno e benvenuto! Si accomodi pure! >> Si alzerebbe appena dalla sedia, mostrandosi in tutta la sua altezza esigua di un metro e cinquantacinque facendo un accenno alle sedie davanti alla scrivania. << Shizuka Kokketsu! Cosa la porta alla nostra porta? Ha già un progetto oppure era solamente curioso? >> Cordialissima, il lei impersonale e distaccato a rendere ancor meglio quella educazione inculcatale nella testolina fin da piccola. Tornerebbe a sedersi dietro alla scrivania, spostando i fogli su cui stava lavorando e poggianto i gomiti sul tavolo, il faccino a sua volta adagiato sulle manine che le cingono il volto. Negli occhi blu della piccoletta può essere intravisto un accenno di eccitazione, insomma non capita spesso che qualcuno si presenti per un lavoro senza appuntamento, magari avranno occasione di confrontarsi e realizzare qualcosa di nuovo insieme. E' sempre una scoperta avere qualcuno alla propria porta, ogni persona nuova porta nuove idee, nuovi progetti e disegni da creare, nuove fantasie da ideare.

11:30 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] <Buongiorno.> Direbbe, squadrando la bambina per poi accertarsi che non vi sia nessun altro nello studio - lievemente speranzoso che sia qualcuno di più 'esperto' e con meno latte nel sangue a bucargli il corpo. <In realtà non ho un vero progetto. Giusto qualche idea a ca...volo.> Si corregge, moderando il linguaggio, considerando l'età di lei. Sospira, entrando definitivamente nello studio e rassegnandosi all'idea. <Non ho mai fatto un tatuaggio, sarebbe il primo. Quindi, beh... Dovrai guidarmi tu!> Senza troppi fronzoli, non riesce proprio a dare del lei alla bambina. <E ti prego, dammi del tu. Mi chiamo Hayate Senju.> Osserva lo studio, a caccia di ispirazione. <Esiste un catalogo... o come funziona?> Domanda infine, sollevando le maniche della giacca fino ai gomiti e snudando la pelle color avorio che ne avvolge le ossa, quasi a voler mostrare che sì, la sua carta è ancora intonsa, e di materiale su cui scrivere o disegnare ce n'è in abbondanza. Pianta i suoi occhi azzurri in quelli di lei, in attesa di capire come funzioni la procedura, con curiosità e pazienza al tempo stesso. Ha aspettato ventiquattro anni per un tatuaggio del resto, come per tante altre cose. <E i costi? Insomma, devi avere pazienza, sono del tutto nuovo a questo genere di cose.> Sospira infine.

12:14 Shizuka:
  [Studio di Tatuaggi] << Vada per Hayate allora! >> Ci mette veramente poco a cambiare registro, deve solo avere il permesso del proprio interlocutore. Ascolta i dubbia altrui, che ancora non possiede un'idea definita ma che è pronto a farsi ispirare, gli occhi di lui azzurri come quelli della rossa si posano sui muri, immagini di vecchi tatuaggi e disegni fatti a mano possono solleticare l'immaginazione di chiunque, dai paesaggi, alle rappresentazioni di animali ad autoritratti. << Difficile dire se esista un catalogo! I muri lo sono in parte, però l'immaginazione è il fattore fondamentale di ogni cosa qui. >> Lo vede tirarsi su le maniche, snudare la pelle candida e pulita come se volesse sottolineare di volersi marchiare le braccia in qualche modo. << I costi dipendono da tante cose. Dalle dimensioni del tatuaggio, dal tempo di esecuzione, dall'utilizzo del colore o meno! >> Si alzerebbe dalla seggiolina, voltandosi e mostrando la schiena al proprio interlocutore, così da mettere in evidenza l'enorme tatuaggio ivi rappresentato. Due ali di farfalla, ampie colorate di blu all'interno e oro all'esterno, nessun corpo al centro, la colonna vertebrale è ciò che rappresenta l'ipotetico corpo del lepidottero. << Ad esempio questo ha richiesto un paio di sessioni. Una per la base nera dei contorni, una per il riempimento di colori. Però le sessioni sono state molto lunghe, almeno quattro o cinque ore l'una! >> Inutile dire che più la ragazzina parla più dovrebbe notarsi quel luccichio che si scorge fra le labbra, quel piercing ancorato sulla lingua. << Spesso un tatuaggio rappresenta il nostro vissuto, una nostra passione, un nostro stato d'animo. Oppure semplicemente qualcosa che esteticamente vorremmo avere sulla pelle per sempre. >> Si volge al proprio interlocutore di nuovo, osservandolo con quegli occhi grandi e blu: << Il mio ragazzo si è fatto tatuare sul polso il simbolo del proprio clan ad esempio. Senjuu hai detto? Un albero? >> E' scontato, forse banale ma si può elaborare qualsiasi cosa nel modo migliore possibile, per rendere un qualcosa di semplice, qualcosa di unico.

12:36 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] Osserva i muri, di nuovo, stavolta su suggerimento della ragazzina, a caccia di un'ispirazione. Non trova nessun disegno degno di nota, non che stia bene su di lui per lo meno, né che possa avere qualche significato di sorta per quello che è il suo stato d'animo. <L'immaginazione dici?> Domanda, pensoso, prendendo qualche istante di pausa dopo aver ascoltato quello che la tatuatrice ha da dire. <In effetti, un albero ci starebbe bene. Ma sinceramente pensavo a qualcosa di più forte.> Eppure l'albero potrebbe essere intrigante. <Mi piacerebbe che sia parzialmente nascosto e parzialmente visibile, innanzitutto. E sicuramente direi senza colori: nero va più che bene. Quanto alla grandezza... Non so sinceramente. Sicuramente niente troppo appariscente.> Porta il polpastrello dell'indice destro tra le due labbra, strofinandolo, con fare pensoso. <Un albero. Ma sì. Qualche suggerimento?> Poi, ricordando le parole di lei in merito a cosa possa rappresentare un tatuaggio, decide di aprirsi un poco così che lei possa attingervi per trovare una fonte. <E' poco tempo che sono qui; stavo oltre le mura con un gruppo di superstiti, inclusa quella che era la mia compagna. Finché lei... beh, insomma, una malattia me l'ha portata via.> E' la prima volta che ne parla. <Il capoclan mi ha accolto calorosamente, ma mi sento senza radici qui. So cosa dovrei essere, so che vorrei e dovrei provare amore per la vita, proteggere chi mi ama... ma è dura quando ti senti morto dentro, senza alcuno scopo, come un albero sradicato e marcio dentro.> Allontanerebbe lo sguardo da lei, piantandolo a terra con mestizia, in palese imbarazzo per essersi aperto così tanto con una totale sconosciuta che ad occhio e croce avrà la metà dei suoi anni o poco più.

13:13 Shizuka:
  [Studio di Tatuaggi] Le viene inevitabilmente da sorridere alla prima domanda, che pare quasi mossa in maniera innocente: << Beh ovviamente l'immaginazione di chiunque! La tua in primo luogo oppure la mia! >> Non è importante di chi, l'importante è che renda l'idea di ciò che si vuole creare. Tutte quelle informazioni hanno necessariamente attivato la mente altrui, che ora è costretto a dare più informazioni riguardo alle proprie idee, anche se abbozzate e incomplete. << Che cosa intendi per parzialmente visibile e parzialmente no? Intendi per il resto del mondo? Un qualcosa che completo puoi vedere solamente tu? Oppure vuoi che sia un albero visibile solo in parte proprio come disegno? >> Perchè ormai si tratta di quella tematica, o almeno così è nella testolina rossa, che nonostante l'aspetto di anni ne ha sedici e mezzo. << Beh un albero può avere diverse forme, può essere dritto e perfetto, oppure un poco storto, può essere rigoglioso, oppure spoglio. Se andiamo sul nero però bisogna elaborare bene dettagli e sfumature, perchè non si possono ricreare facilmente gli effetti della neve o dei fiori sulle fronde. >> Pensa elabora, cerca di dare consigli e idee, generando più immagini possibili. Tuttavia lui per esprimersi al meglio decide di entrare un poco più sul personale, aprendosi con lei che nemmeno conosce e disvelando vicissitudini decisamente poco piacevoli, soprattutto perchè rivolte a qualcuno che non c'è più. Il fatto che lui sia un superstite e che sia a Kagegakure da poco lo rende un soggetto assolutamente notevole e interessante anche forse per il contratto con Furaya, ma non è il momento di indagare oltre: << Mi dispiace per la sua perdita davvero. >> Si rabbuia, forse per la prima volta da quando lui è entrato nel locale. Indubbio come possa capire la disperazione dell'altro, visto e considerato che il proprio compagno ha appena rischiato la vita contro una chimera. << Scusa se mi permetto... Vuoi davvero imprimere sulla tua pelle questa sensazione spiacevole? Non sarebbe meglio trovare un compromesso? >> Si interrompe, cercando le parole per esprimersi al meglio. << Insomma, i sentimenti attuali voglio sperare che cambino, che migliorino e che in qualche modo Kagegakure possa offrirti una nuova vita, un modo per ricominciare no? >> Si mette a pensare, riflettere su cosa creare. << Potremmo però creare qualcosa in evoluzione magari? Un albero, il tronco diviso a metà, una parte che tende verso terra stanca e spezzata una che tende verso il cielo ma entrambe spoglie, senza foglie ne fiori. >> L'idea si crea nella mente altrui, per ora solo tra i cricetini, volendo anche su carta se tutto dovesse piacere all'altro.

14:36 Hayate:
 Scrolla le spalle quando lei fa l'appunto sull'utilizzo del solo colore nero, poco interessato ai colori e ai fiori. <Un compromesso dici.> Arriccia le labbra, mordendo quello inferiore con gli incisivi e strappandone un pezzo minuscolo, pensoso. <Vada per il ricominciare. Un tentativo va fatto per lo meno!> Esclama poi, con un occhiolino nei confronti della ragazza. Senza sorriso, senza troppa convinzione, solo una maschera di pensieri e piccoli ingranaggi che si muovono tra ricordi, scenari passati e possibili futuri solo abbozzati. <Mi piace la tua idea. Senza foglie né fiori, soltanto nero. Quanto al punto in cui farla... non so, collo o petto? Il fatto che sia parzialmente visibile vorrei che fosse anche in senso letterale: vorrei nascondere quella parte di me, scegliere a chi mostrare tutto. Che ne pensi? E' fattibile?> Domanda, scrutando gli occhi della rossa e lanciando occhiate lungo le pareti quasi a voler trovare un modello di riferimento con una delle stesse ubicazioni del tatuaggio da lui proposta. <Tipo la chioma dell'albero in vista e il tronco e la parte inferiore nascoste dai vestiti...> Direbbe continuando a cercare una fonte d'ispirazione.

14:59 Shizuka:
  [Studio di tatuaggi] I cricetini nella testa della rossa funzionano sempre molto bene quando si tratta di immaginare, la risposta che ottiene è pensierosa inizialmente. Poi quello stimolo alla rinascita viene colto, si concede un tentativo, nella vita come nel disegno. L'idea della semplicità lo aggrada, quindi un tatuaggio in costruzione, in evoluzione, come l'esistenza di colui che le sta di fronte. << Potremmo creare la struttura dell'albero, tronco e rami, tutto scuro ma dettagliato per poi aggiungere eventualmente le foglie nel momento in cui ti sentirai ritornare alla vita? >> Insomma, perchè in fondo quello è il ciclo, morte e rinascita, la natura se lo concede ogni anno a contrario degli esseri umani. La domanda poi posta è sulla posizione, lui vorrebbe che il mondo non vedesse tutta quell'opera, ma solo una parte, quella facciata sana che vuole mantenere di fronte al resto del mondo. << Risulta abbastanza complicato e dipende parecchio dalla dimensione anche. >> Si interrompe, il pensiero va ad Ichirou e quel drago sul braccio, in parte celato perchè giunge fino al petto. La nanerottola muoverebbe qualche passo in direzione del Senju che fortunatamente non è altissimo: << Posso? >> La domanda viene posta per poterlo toccare, ovviamente in maniera del tutto professionale, per spiegare l'idea che può essere eventualmente applicata. Qualora lui le desse consenso o meno, avrebbe cercato di spiegarsi, toccando o meno il ragazzo di conseguenza. << Si potrebbe fare sulla schiena, centrale, tronco principale a livello della colonna con questi rami che si estendono verso il collo e quindi si intravedono appena sopra la maglietta. >> Ovviamente sarebbe andata eventualmente a poggiare i palmi delle mani sul corpo altrui, sulla colonna descrivendo la posizione. << Però ho un'idea un poco particolare in mente. >> Si scosterebbe frontalmente portandosi innanzi agli occhi azzurri altrui, la mano destra a poggiarsi con cortesia sul pettorale sinistro del moro. << Se noi partissimo a creare il tronco appena sopra il cuore, potremmo allungare la parte sana verso il braccio, >> La manina si sposterebbe quindi verso la spalla sinistra di lui, << mentre ciò che è spezzato si può allungare sotto l'ascella andando sulla schiena, oppure verso il centro del corpo. >> La mano di lei si sposterebbe in maniera delicata seguendo i punti con la spiegazione. << E potremmo anche disegnare delle radici che si allungano in direzione della posizione del cuore, come a significare che è da lì che prende vita l'albero. >> Si interrompe, allontanando la mano dal corpo del Senju, sempre che lui le avesse dato il permesso di toccarlo in primo luogo. << C'è da dire che è un progetto un poco più importante forse di quanto avevi in mente... >> Il tono di voce viene abbassato, l'idea è carina ma decisamente qualcosa di elaborato, non è detto che lui voglia partire con qualcosa di tale importanza.

15:14 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] <Le dimensioni contano, ovviamente.> Velata non troppo allusione, la sua, senza arrossire né senza esprimere alcunché che lasci pensare si stia riferendo a tutt'altro. <Diciamo che essendo tornato da poco, le mie finanze non navigano in buone acque. E dato che mi dicevi che il costo varia anche in base alla grandezza...> Poi si interrompe, per dare il permesso all'artista di sfiorarlo. <Puoi.> E si lascerebbe toccare da lei, ascoltandone le riflessioni e le proposte, meditabondo, cercando di visualizzare e immaginare come potrebbe venire il lavoro finale. <Sulla schiena che va a finire sul collo è più simile a quanto avevo pensato, ma mi piace la tua idea. Le radici che partono dal cuore, avrebbe senso: mi piace.> Poi, passando l'indice sulle labbra, aggiungerebbe quelle che sono le sue perplessità e le sue domande. <Potrei soffrire il solletico se ti avvicini troppo all'ascella: non vorrei rovinare tutto il tuo lavoro muovendomi come un co... leottero.> Non esattamente la parola che aveva in mente. <Dalla maglietta si vedrebbe qualcosa? A che altezza? Tipo qui?> E toccherebbe la parte passa delle spalle, vicina al collo. <Sicuramente è un progetto importante, ma mi piace. Se è più di quanto possa permettermi, potrei farti avere il resto dei soldi in un secondo momento magari?>

15:26 Shizuka:
  [Studio di tatuaggi] Lei è troppo concentrata sul lavoro e innocente nella testa per cogliere il palese doppio senso, il Sumi deve preoccuparsi molto meno grazie a questa innata capacità di non capire una mazza che possiede la sua ragazza. << Beh ovviamente più è grande il disegno e meglio si possono rendere i dettagli. Ma spesso anche le dimensioni hanno un significato più esteso. >> Si interrompe lasciando sopraggiungere le perplessità riguardanti il prezzo, lasciando però proseguire la ragazzina coi suoi modi, la spiegazione che sopraggiunge riguardo alle idee che le gironzolano in testa. Lui preferisce usufruire nel caso della schiena, o meglio era l'idea che aveva in mente sin dal principio perciò perchè non unire le due cose? << Beh potremmo recuperare il concetto delle radici applicandolo posteriormente alla schiena, creando un albero meno dritto, più sinuoso, che simboleggia il percorso tortuoso affrontato fino ad ora. >> tornerebbe alle sue spalle, la mano che viene poggiata appena sotto la scapola sinistra, in corrispondenza all'altezza cardiaca ma posteriormente. Le dita si muoverebbero a descrivere un tronco che si snoda verso l'alto, ma in maniera sinuosa non diretta. << E a un certo punto questa strada si spezza, parte dell'albero cade verso il basso, mentre il resto continua a salire verso il collo, dove potrebbe inravedersi anche con una semplice maglietta, almeno i rami superiori. >> Le mani verrebbero usate entrambe, per segnalare i due percorsi, uno che si interromperebbe verso il centro della schiena, l'altro a proseguire verso il collo. << Diventa sicuramente importante come progetto, ma con un indirizzo e un nome e un paio di firme si può dilazionare il pagamento senza grossi problemi! >> Perchè no? basta mettere tutto nero su bianco, poi lui è un Senju, nella peggiore delle ipotesi pagherà il clan!

15:40 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] Annuisce, ascoltando ciò che ha da dire l'artista. Chiaramente le sue idee hanno uno sviluppo decisamente più elaborato rispetto a quelle vaghe e confuse del Senju, la differenza di esperienza in materia è palese ed evidente. <Mi piace.> Commenta pienamente soddisfatto per la prima volta. <D'accordo, facciamolo. Dove devo firmare?> Domanda, e inizierebbe ad aprire la zip della sua giacca nera, restando soltanto con una maglietta a maniche corte in tinta unita dello stesso colore del cielo. Si concederebbe un sorriso, a sé stesso e alla giovane tatuatrice, senza snudare i denti, solo la curva delle labbra che andrebbe a piegarsi, raggiungendo appena le linee degli occhi. <Avevo sentito dire che eri brava, ma le tue idee sono davvero ottime. Sento di aver fatto la scelta giusta.> Poi si fermerebbe, col timore di anticipare troppo il suo giudizio, e rischiare di mettere in imbarazzo la giovane e rovinare la sua concentrazione e magari il risultato finale. <Dove mi devo mettere?> Domanderebbe gentilmente poi, pronto a sfilare anche la maglietta, non appena avrà concluso l'accordo e messo le firme di rito per il pagamento.

15:55 Shizuka:
  [Studio di tatuaggi] Alla fine il compromesso fra idee della ragazza e ciò che ha in mente il cliente avviene, tant'è che per la prima volta lui sembra decisamente convinto del tutto, infatti si toglie la felpa manco dovesse denudarsi li sul posto ed è pronto a firmare anche per consegnare la sua anima quasi! << Hey aspetta è un poco più complicato di così! Cioè di solito si fa un disegno preliminare, si studi a tavolino se piace o meno e poi si applica. Oltre al fatto che potrebbe volerci parecchio tempo per rendere il tutto! >> Effettivamente non ha mai lavorato a mano libera, senza la traccia di un disegno da seguire. Non che sia complesso ma seguire una traccia fatta magari scarabocchiando e rifacendo è diverso, non si può rifare sulla pelle altrui! Lui sembra però veramente soddisfatto e desideroso di mettere tutto in pratica. << Inoltre vuoi che il tronco sia tutto nero? Il rimpimento della struttura impiegherà un poco, non sono sicura che sia una buona idea fare tutto in una sola seduta! Potrebbe essere pesante fisicamente. >> Insomma, lei lo ha fatto con quella farfalla, nero e colore in due sessioni diverse, e ha sofferto in maniera non indifferente. Vorrebbe evitare una follia del genere per qualcun altro. I complimenti nei confronti della Kokketsu fioccano con una semplicità disarmante, diventa rossa in una frazione di secondo: << T-Ti hanno d-detto che sono b-brava? >> E chi cavolo ha detto una cosa simile? Cioè non pensava di essersi fatta un nome in giro in fin dei conti. Lui sembra davvero inarrestabile però e con un sospiro la rossa accetta di mettersi all'opera seduta stante. << Ok però dammi cinque minuti per fare almeno una bozza su carta! Intanto.... >> I passi verrebbero mossi in direzione della porta che sembrava chiusa presente nella stanza, andando ad aprirla darebbe accesso alla seconda stanza, dove sono presenti un tavolone e diversi tavolini più piccoli, oltre che una sedia comoda dove potersi sedere, con i braccioli per giunta. In un angolo è presente l'ennesimo attaccapanni, la rossa si infilerebbe li dentro andando a sistemare la sedia in orizzontale, così che possa essere usata quasi come lettino: << Mentre disegno puoi accomodarti qui un attimo, dovrai stare girato a pancia in giù almeno per un'oretta credo quando lavoro e dovrai togliere la maglietta. Oggi imposteremo solo il disegno, quindi la struttura esterna, fisseremo un secondo appuntamento per il riempimento se lo desideri d'accordo? >> Insomma gli spiega un poco come funziona, anche se ad essere ricoperta sarà solo mezza schiena il problema resta, sia come tempistiche che come costi.

16:09 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] <Oh.> Esclamerebbe, colto alla sprovvista. In effetti aveva dato per scontato che il tutto sarebbe avvenuto nell'immediato, completamente all'oscuro di come fare un tatuaggio funzioni. Probabilmente avrebbe dovuto informarsi con gli stessi che gli hanno dato le indicazioni su come trovare lo studio di Shizuka. <Hai tutto il tempo che ti serve, mi fido di te.> E andrebbe a raggiungere il lettino, sfilando la maglietta con calma, dandole le spalle e scoprendo la schiena e le spalle, appallottalando la t-shirt lungo il bordo dello spazio in cui stendersi. <Dei ragazzini del mio clan a cui ho chiesto informazioni. Mi hanno detto di aver visto alcuni tuoi lavori su Ninjagram. O come si chiama quella cosa.> E si stenderebbe, continuando a parlare, senza guardarla, notando l'imbarazzo di lei soltanto dal tremolio nella sua voce. <A quanto pare questo coso-gram va molto di moda. Credo che dovrò aprire un profilo anche io, prima o poi. Pare che tutti siano lì dentro stando ai ragazzini di cui ti dicevo.> Chiama ragazzini quelli che forse sono coetanei o quasi della tatuatrice con nonchalance, incurante del fatto che possa essere motivo di offesa. Le buone maniere evidentemente non sono come le biciclette, non le impari ad usare per sempre se non fai pratica costante. <Fai con calma, oggi possiamo fare la prima parte e poi posso ritornare quando sarai pronta a concludere il lavoro. E riguardo al tronco... sì, fallo tutto nero. Col riempimento intendo.> E incrocerebbe le braccia sotto il mento, reggendo la testa sui palmi, steso e a suo agio a pancia in giù.

16:26 Shizuka:
  [Studio di tatuaggi] Lo vede stendersi e origlia le spiegazioni ricevute. Ninjagram alla fine serve davvero per farsi pubblicità! Ottima idea mettere i propri lavori lì, continuerà a farlo pure con il disegno di oggi e anche con il logo che ha scelto di usare come tatuatrice. << Beh ninja-gram è un'applicazione che ti consente di pubblicare online tutto quel che desideri, io metto lì i lavori per farmi pubblicità in effetti. >> Spiega sommariamente, mentre ormai ha preso posto sulla scrivania dove ha iniziato ad abbozzare il lavoro. << Direi che il riempimento lo facciamo con calma in una seconda seduta, così oggi potrai uscire di qui non distrutto. >> Già perchè volente o nolente un poco di fastidio quella macchinetta lo da. Lei lavora abbastanza rapidamente abbozzando quell'idea e rendendola vera, disegnando nero su bianco quel tronco spezzato, con due ramificazioni opposte ma speculari, e le radici che si aggrappano al nulla. Ci mette un poco più che cinque minuti per definire i contorni di quel disegno, però non le piace fare i lavori a metà, soprattutto perchè una volta incisa, la pelle non può essere riportata alla normalità. Dopo quel tempo che a lui potrebbe sembrare infinito la ragazzina tornerebbe nella stanza con la sedia, andando ad accendere uno stereo con della musica prima di mostrare la bozza del disegno al proprio cliente: << Più o meno verrà così, spero di renderlo più dettagliato mentre lavoro, questo mi sembra fatto di fretta. >> Si lamenta con se stessa per non essere riuscita ad essere più efficiente. << E qui c'è il foglio con il prezzo! Ho fatto uno stima di 600/700 ryo ma siccome spero che ti aiuterà a valutare la possibilità di rinascita pensavo a 500 Ryo in totale e se mai mi offri dei Takoyaki! >> Il prezzo purtroppo può essere limitato ma non eccessivamente, alla fine la baracca deve essere portata avanti o Satori la fa fuori! << Se firmi li sotto con calma me li darai! >> C'è in fondo al foglio una bella linea apposta per imprimere il proprio nome. Il foglio verrebbe lasciato sul poggia braccio inutilizzato, mentre la nanerottola andrebbe a recuperare i ferri del mestiere, compresi guanti e disinfettante. Tornerebbe poco dopo con un tavolino mobile li vicino e si siederebbe su uno sgabellino, sul lato sinistro del Senju. << Non dovrebbe essere particolarmente doloroso a livello scapolare, però man mano che mi sposterò verso la colonna sarà meno sopportabile. >> Spiegazioni sommarie considerato che il dolore è estremamente soggettivo. << Posso chiederti quanti anni hai? >> Insomma parla di ninjagram manco fosse un vecchietto ma non sembra esteticamente così in là con l'età. Forse è perchè ha vissuto come superstite fino ad ora? Possibile.

16:39 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] Un'applicazione. Buffo come lei lo dia assolutamente per scontato, manco stesse parlando di una carpa o di un fiore e quanto l'idea stessa di applicazione fosse completamente sconosciuta al Senju fino a pochi giorni fa soltanto. Davvero il mondo della scienza viaggia a velocità ritenute impossibili nel mondo fuori le mura: del resto, non hai tempo di soffermarti troppo quando una chimera può apparire di punto in bianco e portarti via la vita stessa. <Uno di questi giorni la installerò anche io, sono stato fuori dal mondo anche per troppo tempo oserei dire.> Osserverebbe poi il lavoro della Kokketsu e arriccerebbe le labbra, impressionato. <Direi che vali ogni ryo. E ogni Takoyaki, ovviamente!> E allungherebbe la mano per apporre la sua firma, optando per il pagamento dilazionato. <Ti ringrazio dello sconto! Resta solo da capire quanti Takoyaki mangi di solito: non vorrei finire con l'indebitarmi con gli strozzini per via dei takoyaki. Per quanto possa essere qualcosa di clamoroso: finirei con l'essere il primo nella storia del villaggio. Che dico del villaggio, dell'intero mondo ninja!> E sorriderebbe di gusto all'idea. <Ho ventiquattro anni comunque. Lo so, sono vecchio.> Aggiungerebbe, anticipando forse il commento di lei. Del resto non sarebbe certo la prima ad apostrofarlo in quel modo. In effetti un Genin di ventiquattro anni non è esattamente la cosa più comune in un mondo che vede morire ragazzini in battaglia.

16:10 Shizuka:
  [Studio di tatuaggi] Foglio firmato, contratto sigillato, il lavoro teoricamente gli piace e per una bozza dovrebbe essere sufficiente. E' la prima volta che fa qualcosa così rpaidamente ma essendo un disegno lineare senza sfumature o altro non dovrebbe essere difficile, soprattutto per impostare la base. Lui di nuovo le fa dei complimenti che inevitabilmente la fanno arrossire, anche se fortunatamente il discorso verte su una battuta. Scoppia a ridere di gusto, portando la manina di fronte alle labbra per contenersi un poco: << Sono piccola ma posso mangiarne tantissimi! Li adoro sono il mio punto debole quasi! >> Un occhiolino verrebbe rivolto al moro, chiaro come stia scherzando e non possa essere ricattata con dei Takoyaki, ma sicuramente può essere quasi comprata con quelli! Le mani nel frattempo andrebbero a recuperare una garza e del disinfettante andando a pulire preliminarmente la zona sottoscapolare sinistra, luogo dal quale dovrebbero partire le radici e il tronco sinuoso. << Beh non sei vecchio! Ho un amico che ne ha quasi cinquanta! >> Palese il riferimento a Tenjiro, in questo mondo dimenticato i rapporti fra diverse età possono essere i più disparati. << Però fa strano un ragazzo di ventiquattro anni senza ninjagram! >> Gli sorride, non è un'offesa, è solo singolare. Le manine andrebbero a recuperare lo strumento di tortura accenendolo così che il suono meccanico e ritmico della pistola per tatuaggi inizi ad aggiungersi alla musica in sottofondo. << Se senti troppo male dillo, se hai voglia di chiacchierare durante non ci sono problemi ma resta immobile con la schiena. >> Ordini precisi, che dovrebbero aiutare con l'esecuzione di quel primo tratto di disegno, solo un bordo esterno, delle linee per definirne la struttura principale. << Puoi imprecare se lo ritieni necessario, comunque dovrebbe essere sopportabilissima almeno la seduta di oggi! >> Cerca di rassicurarlo, dandogli al contempo tutta la libertà di sfogarsi a suo piacimento. << Ah comunque ho sedici anni io. E il mio nome d'arte è SK! Se non ti dispiace ti lascio un bigliettino da visita poi, che vorrei che la gente iniziasse a chiamarmi così. Per i tatuaggi e per i disegni. >> Già alla fine si sta praticamente creando tre identità distinte in questo momento: Shizuka Kokketsu, Genin del distretto Kusano e tirocinante medico, SK tatuatrice e disegnatrice e Hime Otatsu, sorella di Ryoma e piccola peste che mira a far parte della Kyosei.

16:24 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] Tenta di rilassarsi, per quanto possibile sapendo che qualcosa sta per intagliargli la pelle quasi fosse un ciocco di legno. Si concentra, tralasciando - pur senza evitare di sorridere - la battuta di lei sui takoyaki. <Un amico di quasi cinquanta?> Scatterebbe quasi, non fosse che le mani della ragazza gli ricordino il motivo per cui inseguiva la concentrazione. <Spero non sia qualche sorta di pervertito!> Si lascerebbe sfuggire a bassa voce, abbastanza alta però perché lei possa sentirne il bisbiglio. <A ogni modo rimedierò con coso-gram. Almeno non sembrerò più così strambo come mi dipingono le tue parole. Ho scoperto che perfino il capoclan ha un suo ... come si chiama, profilo? Ti immagini, SK?> Pronuncia quello che è il suo nome d'arte, acconsentendo implicitamente alla sua richiesta di essere chiamata così. <E prometto che girerò col tuo biglietto da visita in tasca. Anche se penso che la tua miglior pubblicità la porterò tatuata addosso.> Chiuderebbe gli occhi, preparandosi al dolore promesso da lei, augurandosi che davvero sia sopportabile come annunciato dalla giovane Kokketsu. Del resto non può mica sembrare un cucciolo di Chimera - ammesso che abbiano cuccioli - mentre chiama la sua mamma-mostro! <Sono pronto!>

16:39 Shizuka:
  [Studio di tatuaggi] Quando quel bisbiglio sfugge dalle labbra del Senju l'espressione sul viso della ragazzina cambia di parecchio, sembra quasi offesa personalmente per quella battuta di dubbio gusto nei confronti di qualcuno che ritiene molto vicino. << Non lo è nel modo più assoluto! E' un collega dell'ospedale ed è una splendida persona! >> Il faccino si vede che è contrariato, sembra quasi un libro aperto quel visino che cambia rapidamente umore ed espressione a seconda di quanto le avviene attorno. << E sicuramente io non considero amici i pervertiti! >> Sembra quasi che il moro non la reputi in grado di accorgersi di quello che le accade attorno, che in fin dei conti non è così lontano dalla realtà, anche se è molto brava a capire le persone, forse quel famoso dono artistico che possiede. << Non conosco il capo clan Senju. Però anche i miei genitori lo hanno e sfiorano i quarant'anni. >> Il tono è forse più serioso di quanto vorrebbe ma è ancora indispettita da quell'affermazione riguardante lo Hyuga. << Ti basta un cellulare per poter scaricare l'applicazione è un gioco da ragazzi! >> Ora sembra quasi riprendersi ma ormai sta perdendo fin troppo tempo. Una volta che lui da l'Ok le manine si andrebbero a poggiare sulla schiena di lui, la macchinetta con esse inizierebbe a pungere la schiena del giovane, che dovrebbe sentire un fastidio in quella zona, puntellata più volte dagli aghi, un dolore minimo che lentamente dovrebbe tramutarsi in qualcosa di talmente ripetittivo da essere sopportabile. Almeno con una normale soglia del dolore. Così dovrebbe avere inizio quella linea tracciata sulla schiena, una specie di autostrada a tre corsie che si muove con un movimento a S, partendo dalla zona appena sopra la punta inferiore della scapola sinistra e che proseguirebbe fino a sopraggiungere la spina scapolare del medesimo lato. Man mano che il disegno prosegue verso il centro della schiena il dolore dovrebbe aumentare. << Se ti va una volta finito il lavoro posso farti una foto e pubblicrla su Ninjagram. Posso anche taggartici se dovessi farti un profilo! >> Usa termini probabilmente che lui non conosce mentre quel lavoro proseguirebbe, andando a creare la divisione di quella strada, una discendente verso la colonna dorsale, l'altra ascendente verso la cervicale. << Questo dovrebbe essere la zona più dolorosa ma ci staremo poco oggi. >> Infatti il piano della rossa è abbozzare il ramo principale, lasciando il riempimento per la prossima volta, insieme alla ramificazione vera e propria. Continuerebbe il suo lavoro, qualora lui non si fosse lamentato eccessivamente o avesse richiesto una pausa, buttando sempre un occhio al viso del Senju, nel caso si stesse trattenendo dal richiedere una pausa.

16:58 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] Le parole di lei sembrano una frustata, tale è la veemenza con cui risponde a quella che era la sua preoccupazione in merito all'amico più vecchio. Non può vedere l'espressione crucciata di lei, stando disteso e vulnerabile alle sue incisioni. Sente scavare la sua pelle, ma l'unica reazione che si concede è di stringere i denti e i pugni, chiudendo il becco, per lo meno fino a quando il peggio sembra essere passato. <Meglio così, non mi piacerebbe l'idea che qualcuno procuri fastidi alla miglior tatuatrice del villaggio!> E sorriderebbe nel dirlo, realizzando che la ragazza sa il fatto suo e sembra più che in grado di gestire i problemi e le seccature da sola. <Certo che puoi farmi una foto. Se serve ad aiutarti in qualche modo, fai pure! Ci mancherebbe che dica di no a SK: la mia reputazione sarebbe completamente rovinata ancor prima di diventare ... social!> E sorriderebbe ancora nel dirlo, tentando di creare un clima distensivo e preparandosi ai nuovi affondi di lei nella sua schiena. <Immagino che sia così che si senta il legno quando viene inciso: spero solo che non mi spunti una foglia di punto in bianco dalla mia colonna vertebrale. Essendo un Senju, non sarebbe così strano sai?> Scherza ovviamente, giocando sulle dicerie che circolano sul proprio clan.

17:08 Shizuka:
  [Studio di tatuaggi] Il tizio che si trova innanzi, nonostante le abbia rivelato i propri timori, i propri dubbi, sembra affabile, come se quello strato sottostante fosse protetto da una corazza di affabilità. Non vuole mostrare quel suo lato buio, così come la parte cadente del suo tatuaggio. << Beh grazie. Pensavo che non avresti accettato dato che vuoi lasciare parte del disegno nascosto ai più. Oppure potremmo celarlo anche ai social... >> Ci riflette, non vuole violare i pensieri e l'animo altrui, vorrebbe rispettare quella segretezza che sembrava voler mantenere. << Vero è che non tutti riescono a interpretare correttamente un pensiero. >> Già qualcuno potrebbe non comprendere il significato profondo di quel disegno che intanto procede. Le due ramificazioni principali sono state ultimate, il dolore centrale, il più intenso verrebbe interrotto mentre passerebbe sopra il corpo altrui con del disinfettante, eliminando il sangue in eccesso così come l'inchiostro. << Oddio penso che mi spaventerei davvero se uscisse a casaccio una foglia! >> La battuta di lui ha effetto, lei sembra tornata di buon umore, il nervosismo dettato da quell'affermazione sullo Hyuga dimenticata. << Comunque non sono mica pericolosa come voglono far credere. Ne tanto meno influente. Ma punto in alto! Quindi avere un buon contatto fra i Kokketsu potrebbe tornarti utile! >> Ironica nel dire, meno nel pensare. Comunque la manina tornerebbe verso la scapola, con l'intenzione di lavorare meglio sulla parte finale delle radici, creando quella conposizione quasi circolare attorno alla punta dell'osso stesso. << Questo dovrebbe essere l'ultimo passaggio per oggi. Ti definisco bene le radici, quelle le riempio pure un poco, così ti fai un'idea del male che dovresti sentire per la prossima volta, poi ti impacchetto e ti spedisco! >> In senso letterale ma forse lui questo non lo sa ancora. Senza attendere oltre andrebbe a iniziare il lavoro su quelle radici, iniziando a costruire un complesso ma ponderato insieme, che si aggroviglia attorno a quello che ipoteticamente dovrebbe essere la posizione cardiaca.

17:22 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi] <Vedrebbero la tua arte, non la mia storia né la mia carne. Magari puoi evitare di fare il mio nome.> Solo ora manifesterebbe la sua completa ignoranza sul termine 'taggare' utilizzato da lei poco prima. <Ripeto, se serve ad aiutarti in qualche modo, per me non c'è alcun problema se vuoi renderlo contagioso.> Ci penserebbe su, poco convinto dell'ultima parola utilizzata. <No, era infetto forse?> Tornerebbe a far calare il silenzio, concentrandosi nell'inseguire la parola che cercava mentre lei scava e incide la sua carne, mandando la sua mente altrove per non soffermarsi sul dolore provato. <Sento che sta per venire fuori un ramo, attenta!> Direbbe, scherzando ancora sull'appartenenza al proprio clan. Stringerebbe di più i pugni, mentre lei lavora sulle radici con meticolosità e precisione, percependo la mano ferma della giovane Kokketsu. <Virale!> Esclamerebbe poi, di punto in bianco, ricordando finalmente la parola che inseguiva. Un po' a sproposito forse, ma perfettamente coerente con l'intricato percorso dei suoi pensieri. <Fai bene a puntare in alto! Anche perché se punti al basso, finirei con un tatuaggio sulle natiche e sinceramente lo eviterei se possibile.> Scherza, sebbene il dolore e il fastidio gli dipingano il volto.

17:41 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Quindi è la classica persona che tende a mascherare il dolore con un sorriso? O per lo meno questo sembra dalla reazione a quella tortura voluta. Sembra cercare di concentrarsi su altro, su parole termini, fa battute alle quali lei sicuramente può ridere più di quell'altro. Comunque il lavoro di riempimento delle radici prosegue indisturbato, mentre il picco di fastidio dovrebbe essere raggiunto su quel 'Virale' esclamato a gran voce che le strappa una risata. << Beh potrei evitare di menzionarla, in fondo essendo anche un medico so bene cosa sia la privacy! >> Già, è importante mantenere un certo grado di riservatezza in tante cose. Soprattutto sulla sensibilità dei pazienti o dei clienti! Lui fa un'altra battuta in merito a quel tatuaggio, a quel discendere verso il basso. << Beh sinceramente spero e mi auguro di far proseguire quel disegno verso l'alto un domani. So che è complicato ma se ti lasci aiutare potresti trovare un'altra ragione per andare avanti. In fondo non sei vecchio come vuoi far credere! >> Si lancia in consigli di vita? Una sedicenne? Beh in fondo è una irrimediabile positiva, quindi cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno. Terminato il lavoro su quelle radici si bloccherebbe, spegnerebbe la macchinetta che verrebbe poggiato sul tavolino li accando. << Fermo li un attimo! >> Con una nuova garza andrebbe a pulire l'eccesso e lo spurgo del tatuaggio. << Puoi alzarti che così ti spiego e ti sistemo. >> Andrebbe a cambiare i guanti, sporchi di sangue e inchiostro, mettendone un paio nuovi e aprendo un tubetto di crema, mostrandoglielo prima. << Questa crema aiuterà con la rigenerazione dei tessuti! Mi raccomando non cercare di imbrogliare con le mani terapeutiche di qualche medico o rovineresti tutto il lavoro fatto fino ad ora! La crema va applicata due volte al giorno, la pelle deve respirare il più possibile! >> Notizie e informazioni che vengono date rapidamente, mentre le manine andrebbero ad applicare il prodotto su tutta la schiena marchiata, visibilmente arrossata come è giusto che sia. << Se indossi degli abiti, copri il tutto con della pellicola trasparente, così che se dovesse spurgare un poco il tatuaggio non rischi di macchiarti! Alza le braccia! >> Detto questo aspetterebbe un poco di collaborazione prima di applicare quella pellicola attorno al busto e tra spalla destra e il collo, così da coprire bene tutta l'estensione del tatuaggio. << Non dovrebbe metterci molto a guarire, se ci vediamo settimana prossima potremmo finire il lavoro di riempimento e sui rami. Sempre che non sia troppo pesante fisicamente, perchè è parecchio doloroso il riempimento. >> Spiega tutto con cura, non vuole lasciarlo senza informazioni di sorta. << Se non hai domande ed è tutto chiaro ci vediamo qui settimana prossima! Quando il tatuaggio ha smesso di spurgare puoi ricominciare a indossare i vestiti tranquillamente senza pellicola. >> Si allungherebbe poi verso il tavolo principale, andando a recuperare il famoso biglietto da visita con il proprio simbolo impresso, e il numero di telefono. << Qui c'è il mio numero, per qualsiasi dubbio scrivimi o chiamami se è urgente! >> Insomma difficile succeda qualcosa di urgente però sempre meglio lasciare aperta ogni possibilità. Attenderebbe pacatamente un riscontro prima di rimettere a posto tutto l'armamentario. [https://i.ibb.co/1KvHmXD/Logo2.png logo sul bigliettino]

17:57 Hayate:
  [Studio di Tatuaggi - Uscita] Lascia finire il lavoro alla Kokketsu, attendendo il suo permesso prima di alzarsi e lasciarsi avvolgere dalla pellicola. Ascolta ogni dettaglio circa la cura che deve riservare alla sua schiena nei giorni a venire, evitando di commentare oltre l'augurio di lei sul poter proseguire un domani il tatuaggio verso l'alto, troppo incerto su dove il destino lo condurrà. <Tutto chiaro: devo girare avvolto come un onigiri e devo applicare la salsa due volte al giorno. Non è soia vero la pomata?> Scherzerebbe, iniziando a riprendere la t-shirt e la giacca accantonate prima per rivestirsi. <Come puoi vedere, ho intenzione di indossare degli abiti. Il nudismo non fa per me, specialmente in questo periodo dell'anno!> Esclamerebbe, giocando sul 'se indossi degli abiti' di lei, ovviamente detto in ben altro contesto rispetto a quello da lui enfatizzato. <Ti ringrazio davvero tanto, SK.> E afferrerebbe il biglietto da visita della ragazza, piantando i suoi occhi azzurri nel disegno della farfalla recanti le iniziali e il nome d'arte della Kokketsu. <Ci vediamo tra una settimana allora, SK-sama, futura stella dei Kokketsu.> E le lancerebbe un occhiolino, prima di incamminarsi e darle le spalle, guadagnando l'uscita. <Spero solo che da Ichiraku non vogliano mangiarmi, avvolto come sono.> Esclamerebbe poi, divertito, nascondendo il fastidio che infiamma la sua schiena. [Uscita]

18:06 Shizuka:
  [Negozio di Tatuaggi] Nessuno aveva mai fatto associazione con il cibo per quell'impacchettamento! Scoppia decisamente a ridere, divertita non rispondendo alla domanda retorica sulla salsa di soia. << Magari quando sei a casa potresti lasciare respirare il tatuaggio! Dovrebbe guarire prima! >> Il nudismo non era nei suoi pensieri ma comunque cercherebbe di esortarlo a restare scoperto almeno nella propria dimora. << Acqua tiepida per lavarlo!! Mai getto diretto! >> Altre piccole raccomandazioni di sorta, prima di ricevere quei ringraziamenti e venire nuovamente appellata con quel soprannome che si è rifilata da sola. Arrosisce un poco, lui non potrà decisamente capire tutto il mondo dietro a quelle due lettere ma lei risulta veramente felice di sentirle associate alla sua figura, quasi commossa. Al saluto entusiasta del Senju alzerebbe la manina destra in segno di saluto: << Stella no, ma farfalla sicuro! >> Un sorriso ampio a rimarcare quello che vuole essere, cosa per lei risulta la priorità. << Cerca di non farti divorare! Almeno fino a lavoro completato! Buona mangiata e buona settimana! >> Lo saluterebbe, lo sguardo blu che lo segue nella sua dipartita. Tornerebbe infine con l'attenzione sui propri strumenti, andando a risistemare il tutto con ordine, ripulendo l'attrezzatura e riponendo inchiostri e disinfettante, buttando le garze usate e i guanti. << Che tipo strano... >> Parlotta a mezza voce da sola, riflettendo su quell'incontro mentalmente, anche se quelle due lettere continuano a rimbombarle nella testa come un mantra: la strada è tracciata, un omaggio a chi non c'è più in molti sensi, nella speranza che Ryoma si accorga di tutto. [//END]

Hayate si reca allo studio di tatuaggi dove lavora Shizuka con l'intenzione di farsi marchiare. Lui è venuto a conoscenza della ragazzina grazie a dei ragazzi più giovani appartenenti allo stesso clan che utilizzano ninjagram. Dopo una lunga chiacchierata trovano il disegno pergetto per il Senju da poco arrivato a Kagegakure. La Kokketsu ha così modo di iniziare a spargere la voce riguardo al nuovo soprannome che vuole adottare come tatuatrice, in onore del defunto Ryoma!
I due si lasciando con la promessa di finire il lavoro in una seconda seduta!