Non sopportarsi.

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Giocata di Corporazione

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21:49 Sango:
 Le ha scritto. Incredibile come quel singolare messaggio scritto attraverso un mero social le abbia dato un certo nervosismo. Va bene che è stata promossa ad un grado superiore nel momento meno perfetto, insomma, ha un pancione che si vedrebbe dalla luna tanto che sta scoppiando. Tonda e movente alle volte della piccola che porta in grembo, anche mentre cammina con la schiena un poco rivolta verso indietro, un pò come voler avere sempre la stabilità esatta e di non cascare avanti. Ma dove starà andando la rossa? Ovviamente ha attivato il chakra appena uscita da casa, copertasi con una cappa nera come la pece impregnata di oscurità. Questa le copre il collo, il corpo completamente fino a poco sopra le ginocchia - si, un tempo le arrivava quasi alle caviglie - con una semplice cerniera. Le maniche sono a campana, giungono a metà delle dita sottili e delle unghiette laccate di nero. Molto simile alla sua vecchia si, ma mancano le nuvole rosse. Lo sguardo azzurro è attento, vorace di ogni dettaglio, di come la sua forza sia incredibilmente aumentata nel tempo e che possa iniziare veramente a sentirsi viva, a sentirsi Byakko come molto tempo prima. Il passo è lento, non ha fretta di giungere li vicino a quel chioschetto famoso che ha indicato come ritrovo momentaneo anche per la bionda rosata che dovrebbe riconoscere il posto indicato, e invece d'avvicendarsi, sedersi su una panca vicina. Il lungo crine rosso sangue scivola come una cascata sulle spalle, le gambe coperte dal rigido inverno da un paio di pantaloni neri e dalle solite scarpe ninja. E.. attende. Semplicemente nel silenzio, con se solo il cellulare che porta sotto il naso per controllare che ella abbia visto, risposto magari a modo suo. Non corre buon sangue tra loro, ma non che se ne preoccupi, è li per un motivo valido, un motivo che riguarda una nanerottola bionda che hanno ingannato un pò troppo facilmente. Ma che sia davvero così o meno, è il dubbio che si prende il suo posto sul volto della Chunin. In attesa, che lei arrivi. [chakra on]

22:03 Saigo:
 Ha voglia di incontrare Sango? No. Ha la minima intenzione di sopportarla più di quanto deve? No. Quindi perché diamine si sta muovendo così da arrivare al luogo dell’appuntamento. Preso lo scoprirete. I capelli sono sciolti, ondeggiano sotto quel manto stellato che oggi Kagegakure e la sua luna ci offrono, quella fredda luce colpendo il suo capo dona un colorito più fregola del solito a quei capelli dalle proprietà quasi cangianti. Lunghi si muovono sfiorandole quella giacca, tipica dei ragazzi alla moda, maniche color panna e invece busto rosso, il simbolo di una maschera demoniaca sulla schiena con tanto di corna e lingua fuori dai toni dorati. I bottoni davanti sono slacciati, lasciando intravedere quel maglioncino panna a collo alto ma molto corto in vita, arriva appena sotto al seno per poi lasciare che una sottilissima linea della sua pelle di porcellana venga mostrata al mondo. Minigonna nera, semplice e dalle linee morbide a venirle incontro, la vita è alta e subito le protegge il basso ventre ed i reni dal freddo di quel bosco dei ciliegi. Non le piace che l’abbia chiamata in un posto simile, forse è per questo che il suo chakra scorre forte nel corpo o forse è stata solo la promozione ad ufficiale che le ha dato un pochino alla testa ed ora si arroga il diritto di bullizzare chiunque non le vada a genio. Finalmente sente il potere, ne ha avuto un assaggio e in un certo senso ha già perso di vista l’obiettivo finale facendosene ubriacare. Sulle gambe candide un paio di pesanti parigine in lana nera, ai piedi dei tronchetti in pelle sempre scusa, un minimo di tacco a slanciare ulteriormente quella perfetta figura, un’attrice ormai, con la sua prima grande parte già in tasca. Che siano tutte queste coincidenze ad averla fatta accettare? Si potrebbe quasi dire che oggi è di buon umore. Gli occhi rossi individuano quella figura tondeggiante buffamente avvolta in quella cappa, la osserva con attenzione e sorride mentre si avvicina, aiutata dalle luci di quel chioschetto che grazie alla loro inclinazione le fanno apparire Sango persino più grossa <dimmi ma riesci a camminare o ti limiti a rotolare?> sa qualcosa della sua gravidanza? Sì, c’è da presupporre che la notizia sia circolata, ma se anche avesse saputo ormai ha dimenticato, seppur sia interessata alla donna, in un certo senso, non sono le informazioni sulla pagnotta che l’attirano quindi si è limitata a cancellarla dalla sua mente e così come ora si limita a sfotterla in quanto palesemente ai limiti dell’obesità [chk on][abiti: https://www.pinterest.it/pin/711357703651937884/]

22:14 Sango:
 Ah Saigo non potrebbe esser meno lei se non tanto appariscente, almeno per gli occhi della rossa. I suoi passi, il cammino, la percezione dell'udito è nettamente aumentata, in modo da poterla individuare già a parecchi metri, ma a cui non darà molta importanza dopo aver visto il video di un micio che si sta letteralmente lanciando da un palazzo per poi cadere su quattro zampe < è uno shinobi anche lui > sia chiaro, la mente della rossa è poco elastica in queste cose, non si distanzia mai dalla figura di uno Shinobi, uomo o animale che sia, sa benissimo dell'esistenza di entrambi. Solo una volta che ormai non potrà più ignorare la Manami, dovrà scostare lo sguardo dal cellulare, spostarlo nella tasca destra dove nasconderlo, e infine sentire il suo dire primario. < vorrei poter rotolare alle volte. Non riesco a vedermi nemmeno i piedi > almeno, quando è sollevata è molto difficile che ci riesca, eppure non ne trova alcun offesa, ne alcun fastidio. Anzi, andrebbe a spostarsi di lato per farle posto, in modo da - nel caso ella accetti la posizione - non trovarsi a stretto contatto ma una distanza ragionevole tra due conoscenti. Non due amiche. < ho provato a cercarti tramite Nene > mormora la rossa, calda la voce, mentre s'appoggia allo schienale con la calma di una tartaruga in carne ed ossa < purtroppo non mi ha saputo dire nulla > inutile dire che ella non sappia assolutamente nulla del rapporto che intercorre tra due adolescenti testarde e di due ragazzi agognati, in qualche modo. < ti ho chiamata solo per parlare di Nana > annuncia , ma non vi è solennità, quasi una nota di noia ma anche un sano dubbio che si mescola all'espressione pacata, merito della maternità possiamo dire < volevo chiederti se ti abbia scritto qualcosa > il loro piano era preciso, definito dall'altra, usare quella ragazzetta senza alcuno scrupolo per farla andare chissà dove, chissà in quale tana di lupi e chissà tra le braccia di chi. < ma..> ma cosa? Prende il suo tempo, scosta lo sguardo altrove, verso coloro che passeggiano nel freddo di quella serata, in quel viale abbastanza frequentato proprio per quel chiosco < e se ci avesse mentito in quel momento? > si, se le avesse prese per il culo entrambe con la consapevolezza di chi fossero? Le domande son tante, mettere in dubbio tutto fa parte della sua natura. Attendere quel suo viso e le sue espressioni sarà di certo il cibo preferito dall'Ishiba. [chakra on]

22:26 Saigo:
 La osserva scostarsi, farsi appena di lato così da farle spazio ma non si muove, resta esattamente alla distanza di ora, abbastanza lontana da non dover sopportare troppo il naturale odore dell’altra, o il profumo. Insomma sin da quel giorno, da quello schiaffo le cose non sono andate che peggiorando dal suo punto di vista <non so te ma io e Nene in sede ci alleniamo e lavoriamo, non abbiamo tempo per le cazzate> non che parlare lo sia è come se volesse sottintendere che parlare con lei lo sia. Insomma sì non la sopporta ma poi prende un respiro profondo. Socchiude appena le palpebre come per lasciare che il buonumore di oggi non svanisca e anzi l’aiuto a mantenere il controllo. Riapre gli occhi e solo ora si avvicina, osservando semplicemente l’elenco di bibite del chioschetto, nulla che l’attragga particolarmente per ora <mentito?> sembrava distratta, intenta più che altro a scegliere cosa bere eppure risponde alla fine di quel discorso <l’unica motivazione che potrei trovare ad una menzogna è il voler incastrare i traditori, ma se così fosse ci avrebbe già denunciati alla Shinsengumi> la osserva perplessa, come se non riuscisse davvero a comprendere un ragionamento simile, innalzandosi con quel semplice modo di fare, la sta guardando dall’alto verso il basso e non solo perché i suoi tacchi le permettono di superarla in altezza seppur di poco <trovo sia più probabile che abbia perso di motivazione oppure li ha trovati e non ci ha detto e ha abbandonato il villaggio> scuote appena le spalle <infondo non sta nemmeno più postando su ninjagram e per una che dichiara di essere influencer è molto strano> si spiega, un po’ come farebbe davanti ad un bambino per cui è necessario esplicitare ogni singolo passaggio logico, di causa ed effetto. Scuote appena le spalle, torna solo ora ad osservare il povero uomo al chiosco, intento a sopravvivere <un soju al mango> beve ancora come una bambina su questo non ci si può far nulla. Lei ormai ufficiale, ormai pronta a fare il salto nell’industria del cinema, sì proprio lei ora invece è lì incastrata con una che non sopporta ad ordinare come farebbe un adolescente ribelle <se hai finito di dire cose stupide ti lascio il numero di una dietologa che bazzica al quartiere dello spettacolo, così magari torni a vederti i piedi> si volta verso Sango, le sorride. Un sorriso che non ha nulla di gentile, ostentazione di cortesia a volerlo fare apposta a sottolineare quel sentimento. Non la giudica alla sua altezza ma al tempo stesso non è così idiota da sottovalutarla, non la vede come innocua semplicemente come uno scalino che potrebbe farla inciampare o lanciare verso la vetta. [chk on][abiti: https://www.pinterest.it/pin/711357703651937884/]

22:38 Sango:
 Espone i suoi dubbi, con il suo fare, lento e calmo, non ha motivo lei di rimembrare nemmeno il bellissimo schiaffo che le ha dato per poterla svegliare, troppo di poca importanza per poter esser il perno di quella non-relazione che intercorre tra entrambe. Piuttosto le serve sapere qualcos'altro, se ella abbia scritto ad una delle due. E si solleva quello sguardo, l'azzurro freddo, felino, come quello che ha una tigre nell'osservare qualcosa di vagamente interessante, così come il suo incedere sul discorso di lei e di Nene. < curiosa, Nene mi ha detto che non ti vede da un bel pò > chi sia tra le due a mentire? La bilancia pende tra colei che si comporta come una bambina e chi invece da donna l'ha baciata. Incredibile come abbia trovato molto più carismatica per se stessa la presenza della Doku e del veleno sulle proprie labbra. < oppure > si, parlerà lei subito dopo il primo dire sull'incastrare eventuali traditori e denunciare proprio loro < non abbia avuto il sentore che non fossimo davvero dalla loro parte. E che non fosse già in contatto con loro. Non abbiamo modo di scovare i bugiardi, noi > loro della Shinsengumi, di bugiardi, come possono mai avere sicurezza quando lei stessa ha il suo bel da fare per trovare i giusti appigli per trovare i panni sporchi di tale Organizzazione? < esattamente da quando l'abbiamo presa e lasciata andare, lei non ha postato nulla, ne sporto domande , ne fatto altro. > accondiscende in qualche modo al suo dire normale, per una mente calibrata sui segreti di stato e politicamente scorretti è qualcosa di troppo banale. Deve solo vedere il marcio anche quando questo pare non esserci. < potrebbe aver capito benissimo, sapere qualsiasi cosa, e anche aver capito che stavamo mentendo. > lei non è di certo un attrice, l'inganno è qualcosa di differente che impersonare qualcuno di totalmente differente da se. Lo fa solo per un motivo, per nascondere qualcosa ad altri. Solleva quel sopracciglio al suo ultimo dire, e specialmente su quella dietologa < direi che solo una stupida potrebbe credere che abbia bisogno di una dietologa che non un'ostetrica al momento > ribatte lei, con un lieve sorrisetto sulle labbra, falso, falsissimo a primo dire < mi sbagliavo nel poter dire che avessi una mente che possa porsi domande e dubbi mi sa > se per la rosata le offese sono all'ordine del giorno, per la rossa le offese son rare perchè poco ne trova importanza. < sei incastrata in questo mondo per il tuo egoismo , no? > non lo sa, non ne ha la certezza ovviamente, ma il metterla in dubbio in tal modo potrebbe portarla ad avere qualcosina in più. [chakra on]

22:51 Saigo:
 Ci vuole tutta la sua forza di volontà per non far trasparire quanto pensa che sia stupida quell’affermazione, tutto il suo autocontrollo per non voltarsi e mollarla lì senza nemmeno perderci tempo, magari dandole un pennarello per disegnare <e che ho detto io? Io e Nene non abbiamo tempo per le cazzate> ok fgorse ha trovato il problema. Si ferma solo per iniziare a parlare molto lentamente <n o i l a v o r i a m o o c i a l l e n i a m o q u i n d i n o n a b b i a m o t e m p o p e r c h i a c c h e r e i n u t i l i> forse parlando così piano l’altra sarà in grado di comprendere la sua frase. Non ha mai detto che si incontrano, né il contrario a dire la verità, ha solo detto che sono impegnate, così come non capisce il perché sia così importante Nene in questa storia, che ne sa lei del loro eventuale rapporto o meno? Che qualcuno le chieda perché non le piace la rossa, ha un elenco da fare. Il discorso prosegue mentre lei si limita a prendere il soju aperto che le viene sporto, fruga in tasca e paga senza aggiungere molto altro prima di voltarsi verso Sango. Vero forse lei non sa nulla dell’illusione, non che siano affari suoi <pensi quindi che non sia informata su eventuali uscite? Che quella ragazzina non venga tenuta d’occhio?> sospira appena <ma tu nella shinsengumi ci stai per sport?> domanda più che lecita a questo punto. Osservati speciali, controllo continuo e costante su chiunque, figurarsi se dopo il loro rapporti i superiori non abbiano tenuto un comportamento di riguardo verso quella bionda. Sospira. Stare lì ad ascoltarla le ha ripulito il karma? Ha davvero bisogno di ripulirselo, quesiti esistenziali che le occupano la mente mentre lei si limiterebbe a prendere un sorso da quella bibita, lascia che il gusto frizzantino e dolce della bevanda le riempia le papille gustative permettendosi di trovare una buona ragione in quell’uscita, fin ora deludente seppur non si aspettasse molto altro se non una scocciatura. La osserva infine sbalordita, non ride solo perché è stata presa alla sprovvista <ma allora!> esclama e si blocca. Nessun insulto pubblico, cioè non altri ecco <pensavo fossi abbastanza intelligente da non restarci o forse pensavo che nessuno ti avrebbe scopata ma hey! La vita è proprio piena di sorprese> incinta eh. Ma che davvero esiste gente con certi gusti? Insomma sarebbe come andare a letto con Rasetsu, loro sono solo delle vecchie fastidiose mummie, sassolini nella scarpa che non aspetta altro crepino, non è proprio il caso di andarci a letto o peggio riprodurcisi <ma se sei davvero incinta che te ne frega delle indagini? Non dirmi che ora che hai messo qualche kilo non scopi più e ti annoi quindi devi trovarti qualcosa da fare> sorride ancora. Sì pensare per un solo istante a Rasetsu le ha fatto illuminare una piccola lampadina nel cervello[chk on][abiti: https://www.pinterest.it/pin/711357703651937884/]

23:10 Sango:
 La osserva e..ride, ridacchia sommessamente a quel suo dire lentamente anche le proprie labbra si schiudono, docili, morbide e rosee per il freddo < ma .. scusa se te lo chiedo, ma quante volte ti hanno fatta cadere da piccola? > domanda più per le risatine che per davvero la curiosità di sapere chi davvero le abbia fatto battere la testa da piccola. Non le piace la rosata? No anzi, le piace un sacco per quel modo di fare, la diverte in qualche modo e la punzecchia dove ella pensa di trovare qualcosa di sofferente, come il pancione, nulla di che insomma. Anche per lei è una sofferenza solo solo per la schiena che si piega sempre più avanti. < mmh non sono nella shinsengumi da un pò di tempo > s'accarezza la pancia distrattamente, di certo combattere e fare cose pericolose non rientra più nell'attuale routine , anzi, fa una vita da vecchietta in pensione. Si stupisce in effetti da quell'esclamazione, sbattendo le lunghe e nere ciglia più volte, per prendere atto delle sue parole. Sospira e mugugna lievemente, in pensiero, ponendo quel dire di ella nella sua di bilancia < volevo una famiglia dieci anni fa > lo voleva già, avrebbe voluto averla solo per appendere il suo haori da kage ad un chiodo. Un haori che mai è arrivato, un futuro distrutto. < per la seconda cosa, sappi che ho avuto molti uomini, e molti mi hanno amata senza che io li amassi mai veramente. Potrei insegnarti molto in effetti, sei uno stecco, senza forme ne personalità femminile, ma tutto si può migliorare > pone la destra sotto il mento, stringe la pelle con calma e la analizza da capo a piedi, come fosse una macchina cercando qualcosa che sia veramente femminile < mmh ci vorrebbe un mezzo miracolo, ma tutto è possibile. Anche tu magari alla fine > oh stronza , se ella la pizzica, anche lei vuole farlo, come due bambine che si tirano i capelli l'un l'altra per avere la meglio. Ma lei si diverte almeno, l'altra? Non lo saprebbe dire. < mh in realtà la mia situazione sessuale va alla grande. Mi chiedo se la tua sia almeno nata, visto come sei acidella piccolina > la richiama così, con la sua età < inesperienza in tutto , hai solo quella, ma almeno qualcuno ti ... desidera? > curiosa di sapere a chi possa desiderare un palo di legno come lei, e sorpresa nel caso anche solo nel pensare che qualcuno possa esserci. E andrà a sollevare le gambe e il corpo con un incredibile velocità e sicurezza dalla panchina per riassettarsi in piedi, con la nera veste a crollarle ancora addosso. [chakra on]

23:23 Saigo:
 A quella risata si limita semplicemente a scuoptere il capo, se potesse alzerebbe una bandiera bianca, lei ci ha provato. Un sorso di Soju ed eccola limitarsi ad annuire <un sacco, hai proprio ragione> meglio chiuderla lì, sarebbe troppo facile per l’altra trascinarla al suo basso livello e batterla con l’esperienza, si limita a darle ragione senza perdere altro tempo, la osserva. Infondo ora è questo che è Sango, una semplice perdita di tempo, avrebbe potuto spendere la serata a fare molto altro. La conversazione poi devia e lei si guarda un istante intorno. Come se avesse perso qualcosa, la donna parla del suo desiderio di famiglia, di dieci anni fa, dei suoi uomini e tutto ciò che vuole mentre lei sembra cercare qualcosa. Con la mano libera lei si limiterebbe a tastarsi le tasche della giacca, cerca all’interno delle stesse, poi tasta il bancone, guarda l’uomo che l’ha servita <scusa tu lo hai visto?> domanda appena, aspettandosi una giusta reazione confusa da parte dell’uomo, poi osserva Sango <e tu? Lo hai visto il cazzo che me ne frega della tua storia?> ecco lo ha semplicemente detto. Sì. Giusto. In realtà lo fa in modo così naturale da non risultare nemmeno palesemente una provocazione, non una gatta che gioca, non due animali che si braccano l’un altro, lei più che altro potrebbe apparire come il Falco che dall’alto si permette di perdere tempo, nemmeno con il topo ma con un pesce che non mangerà. Non gioca nemmeno è un gesto fatto tanto per senza alcun vero interesse, l’unica vera domanda che si potrebbe porre è perché sia ancora lì davanti a quel chiosco<uau molto maturo prendere in giro una sedicenne per le sue forme> ammette poi, semplicemente <sarai proprio un amore di madre> replica ancora una volta. Non che abbia bisogno di farlo, non si sente minimamente ferita da quelle parole, perché effettivamente vengono pronunciate da qualcuno che non vale. Forse se le avesse dette Nene o ancora Nobu si sarebbe sentita tradita, quasi pugnalata direttamente al cuore, se ad insultarla e farle domande così scomode fosse stato qualcuno di cui ha anche solo lontanamente stima sarebbe ben diverso, ma per quanto le parole possano risultare pungenti lo sguardo è limpido, non le importa davvero nulla di quello che le è stato appena detto <posso aiutarti a cercare la dignità o è rimasta ad uno dei tuoi tanti uomini?> scuote le spalle. Un nuovo sorso. Daje che la finiamo sta bottiglietta[chk on][abiti: https://www.pinterest.it/pin/711357703651937884/]

23:38 Sango:
 Non le fa molto caso , in piedi adesso si lascia distrarre tra la fiumana sempre minore di persone che attraversano quelle strade. Chissa chi ha perso cosa, non lo saprebbe dire, ovviamente, ma almeno se ne interroga sempre. < tutti uniti nel dolore e nell'amore > di tutti? Sarebbe troppo pensare questo di qualcuno che dell'egoismo ne ha fatta la propria di bandiera e il proprio senso ultimo. Adesso lo sente esteso, così come s'estendono entrambe le mani oltre quelle maniche scure e nere verso il pancione per carezzarlo dolcemente ma distratta, un movimento imposto dal proprio sesto senso, a protezione di ciò che ha infine. Almeno adesso lo ha ancora, sappiamo tutti che il fato sia incredibilmente stronzo e aggressivo verso quelle particolarità e debolezze. Muove i primi passi verso il chiosco andando ad osservare quello che sarebbe il menù leggendo attentamente ciò che potrebbe darle gola < parli sola? > non la stava osservando, adesso, senza comprendere quella presa in giro, poco addetta a quel genere di scherzetti e stimolazioni < dovresti se ti interessa qualcosa che nessun altro ha mai avuto > non dirà altro, lasciando semplicemente che il proprio dire si diffonda con le nuvolette di calore che si uniscono in una sera priva di pioggia, pregna di freddo gelido. < tutto si può migliorare, anche una sedicenne senza forme fisiche ne mentali > mormora alzandosi alla fine dalla propria posizione, si era perfino abbassata per leggere il cartello < mi dia una porzione di takoyaki > oh non si riferisce ovviamente a Saigo, adesso, ma al commerciante poco sopra il suo chioschetto e alla sua panca di legno adesso poco frequentata. Sarà il freddo torbido, la gente che manca ancor di più vista l'ora < ho perso solo tempo > sospira quasi affranta e voltandosi per guardarla < non trovo nessuna fiamma vivida > che sia per lei , o per il mondo, tutto ciò che dice sembrano parole di una pazza psicopatica che si rivolge a nessuno. Un ottimo curriculum. < la mia dignità l'ho presa quando ho lasciato tutto quanto > sorride, dolcemente, zuccherosa, ma con quella solita verve di qualcuno che nasconde sempre qualcosa < voi giovani parlate in modo indegno, sembra che non siate stati mai educati al parlamentare come esseri superiori > se ne sente superiore, lo dimostra con la sua solita arroganza che la abita. Arrogante e stronza, chiusa di orecchi a coloro che non desidera sentire < va pure, non mi servi > chiara nel tono mentre si sposta davanti il chiosco ad attendere il proprio cibo. Adesso ha le sue priorità, specialmente quando lo stomaco e Ren parlano in contemporanea e voracemente. Ne ha bisogno, come l'aria stessa, e vuole che esse arrivino calde e meravigliose alla propria bocca. Si, ma solo le polpette? Ma queste son cose che non andranno descritte qui, così come le sue..voglie. Ah gli uomini, la manderanno al manicomio. [chakra on]

23:47 Saigo:
 Non c’è nulla che valga la pena ribattere, un nemico in chiara ritirata ai suoi occhi, che incapace di difendersi decide semplicemente di scappare. Che la stia provocando? Se anche fosse non riesce. Sospira. Delusa dall’altrui incapacità di comprendere la differenza tra loro, delusa dal fatto che una simile sia all’interno della Shinsengumi ma soprattutto derubata del piacere di trascorrere una bella serata all’aperto per la stupida decisione di rispondere a quel messaggio, che poi cos’era? Il delirio paranoide di una debole. Oh non le serve. Vero lei non le serve. Ci sarebbe dell’ironico se non fosse che è consapevole di essere l’unica a coglierlo. Così una formica fugge dall’orso che semplicemente cammina per la sua strada, così la volpe insulta l’uva che non è riuscita a raggiungerla. La sta denigrando ma ai suoi occhi è solo perché non è in grado di accettare, ne tantomeno comprendere coscientemente, quanto sia la loro differenza. Una perdita di tempo che le dice d’essere inutile. Un sorriso le sfugge in questo momento. Osserva per un singolo istante la bottiglia. Oh è solo a metà. Tanto vale allora restare lì e provare a cercare qualcosa di divertente. Sango la piccola formica che si è messa sulla sua strada. Non si tratta di forza fisica, non è interessata, né abilità di combattimento ma solo differenza d’essere. Lei che mai si è misurata su quanti uomini avesse o non avesse, lei che si è sì sentita rifiutata ma ha sempre deciso di proseguire lungo il suo cammino da sola, appoggiandosi a delle stampelle di tanto in tanto ma con la perenne consapevolezza di saper bastare a sé stessa, chi è la donna incinta davanti a lei? Nessuno. Questo semplice pensiero la spinge a non rispondere e fare un nuovo sorso di quella bevanda. Il mango che le riempie le papille gustative, la pervade e la trascina in un istante di beato godimento gustativo, oh che immensa fortuna avere una corazza simile. Tanto fragile lei a al contempo tanto forte, bisogna saperla toccare ma soprattutto bisogna aver un valore, non è certo uno sconosciuto che durante una bella giornata potrebbe guastarle l’umore e se non si tiene conto di quella singola nota di profonda delusione verso l’umanità tutto anche Sango non è riuscita in quello che forse è stato sin da subito l’intento di quel messaggio. Non replica e si fa semplicemente i fatti suoi, innocua proprio come una pianta carnivora che ora si riapre dopo aver digerito il suo ultimo pasto. Persino quello schiaffo iniziale ha perso di valore, se un tempo la rossa poteva aver il vanto di essere non detestata ma quantomeno non sopportata ora nemmeno quello, non è altro che un’ombra ai suoi piedi. Un nuovo sorso mentre si gode la serata [chk on]

00:01 Sango:
 < ow grazie > mentre l'altra è presa dalle sue paturnie giovanili, la donna semplicemente va allungando la mano verso il commerciante, le polpette oramai pronte e calde in quella vaschetta di semi metallo, morbida al tatto tanto da poterla distruggere perfino lei con la semplice forza che ha, nulla invero, prenderla per se e accompagnare il tutto con un paio di spiedini infilzate in esse. Non deve nemmeno sporcarsi le mani per mangiare, tutto è a suo favore questa notte. Mentre l'altra beve, lei morsica per la prima volta la prima polpetta , bollente, un incendio che le bruciacchia lievemente la punta della lingua e ne anestetizza il sapore. Non parlano più, non ne ha bisogno lei di fronteggiare una piccola creatura appena nata, troppo giovane per lei, troppo acerba per avere qualsiasi fiamma che lei possa cercare. Le interessano solo quelle, ciò che il Rinnegan le ha insegnato a volere. Una fiamma, poi un'altra, alla ricerca di quel fuoco infinito e duraturo a cui vendere la propria anima ancora una volta. Ma la sua anima è destinata all'Ade, alla fine, al bruciare per sempre, a rendersi schiava infine di qualcuno di più grande e potente. La morte. Lei è solo una girovaga attorno ad essa, la rifiuta e la vorrebbe sfiorare, eppure il pensiero all'eterna giovinezza vi è sempre in quei casi. Non morire mai se non nel momento in cui si vuole morire. La vuole così come vuole le polpette, le ingoia, le mastica, per dare forza ad una nuova vita. A qualcuno che porterà avanti gli ideali suoi e di Shinsei. Colei che porta dentro il sangue degli Ishiba. Colei che potrà forse un giorno far risorgere un nuovo mondo, quando la madre tenterà di portarlo tutto nelle tenebre dell'oscuro, illuminata soltanto da nuvole rosse di sangue . Solo quello andrà a nutrire la terra, i seni di coloro che si adegueranno, e tutti si nutriranno da una serpe in seno. E toglie il bastoncino dalla bocca, è stato solo un pensiero labile, veloce nella mente, quando andrà a percorrere all'indietro la strada di casa. < buonanotte > un non augurio mostrato con un sorriso affettato, trovare in lei dell'amore è quasi impossibile, elitaria nel suo essere, nel suo esser cresciuta da coloro che sono i più aristocratici tra i clan. Ricchezza, bellezza, terre, volere, ma quali di queste sono verità e non solo delle insulse parole dette? Lei lo ha compreso, molti ancora devono comprendere. E lei? Semplicemente andrà via. Si unirà ancora alla notte, alla vegetazione, ma manca ancora la verve del sentirsi davvero, veramente, libera. Lasciare da sola la ragazzina è qualcosa che non le importa. Dentro quelle mura, tutti devono morire. Se stessa compresa. [end]

00:09 Saigo:
 Come dicevamo la conversazione è finita. Ma ancora una volta non è così stupida da perdere completamente di vista la rossa, non replica quando si allontana, non la osserva morbosamente magiare resta solo consapevole di dove si trovi. Rasetsu non le ha dato altro ma persino la voglia di schiacciarla è venuta meno, qualsiasi cosa stia combinando non è importante così come non lo è Sango eppure, per quanto abbia appena avuto una p4romozione la sua carriera è ancora agli inizi, la strada da fare è tanta quindi in quei momenti in cui continua a bere una sola domanda resta nella sua mente: può esserle utile? Potrebbe tornarle in qualche modo utile schiacciarlo o si rivelerebbe solo l’ennesima perdita di tempo in sua compagnia? Su questo si interroga mentre cerca di comprendere i risvolti della rottura con quel maledetto vecchio maniaco, forse per il momento tanto vale proseguire, restarsene nella parte, fingere d’essere ancora interessata. La cosa più saggia probabilmente è semplicemente aspettare e osservare la corrente. Si volta così da poggiare semplicemente i gomiti sul bancone e fissare il resto del bosco. Da quanto tempo esiste questo chioschetto? Boh. Pensieri frivoli nella sua mente mentre il soju viene praticamente finito. Poggia la bottiglietta sul legno, sospira ancora una volta, da quanto se ne sarà andata l’altra? <che inutile spreco del mio tempo> borbotta presa per un istante da quella semplice constatazione, lei che per evitare di guardarsi troppo spesso o troppo a fondo dentro si tiene sempre impegnata, lei che fa in modo di non avere mai un singolo istante libero e si limita a stancarsi così tanto da non poter avere incubi, proprio lei ora si è ritrovata a passare una serata del tutto inutile, la sconvolge. Riprende la via di casa, speriamo che almeno Nobu sia sveglio così potrà sfogarsi e giocare con Poldo, giusto per recuperare un po’ di quel tempo ormai andato[end]

Sango richiama Saigo per parlare della "fine" di Nana. Dopo non aver mai avuto nessun responso da lei, la rossa richiama la rosata per avere un piccolo confronto.

Son due ragazzine che si mandano a quel paese
ma fanno morire