Shin Goryo e gli esperimenti

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21:10 Shizuka:
  [Spogliatoio -> Porta d'ingresso] Si trova nello spogliatoio dell'ospedale, fine del turno pomeridiano, ha appena aperto l'armadietto per riporre il camice e Kimi ne è svolazzata fuori, appoggiandosi alla spalla destra della Kokketsu. << Hey piccolina! >> Un saluto abbastanza pacato, il tono di voce solo un poco più stanco del solito: non è il lavoro a stancarla, sono i pensieri. Indossa un maglioncino a quadrettoni bianchi e neri, collo alto e maniche lunghe, le gambe avvolte in un paio di pantaloni neri aderenti, ai piedi le solite ballerine basse e comode che usa quando va in ospedale a lavorare. I capelli rossi sono raccolti in una treccia lunga centrale, gli occhi blu sono truccati solo leggermente, un filo di eyeliner e del mascara, labbra pulite. Andrebbe a recuperare il cappotto nero con pelo e cappuccio marroncino, indossandolo ma lasciandolo aperto, lo zainetto nero contenente chiavi di due case, blocco da disegno e materiale annesso, ombrellino in caso di pioggia, portafogli, cuffie e infine un paio di guantini neri di stoffa. Il cellulare viene recuperato dalla tasca del camice e posto nella tasca del cappotto, gli orecchini presenti sui lobi delle orecchie femminili sono ben visivili, due farfalle, una dorata e una blu per lato, l'anellino dorato invece svetta solo attorno alla parte alta dell'orecchio sinistro. Il piercing alla lingua non è visibile, a meno che non parli troppo e aprendo troppo le labbra, però al collo è ben visibile quellla collana dorata con il pendente a farfalla, dalle ali blu brillanti. << Torniamo da Kan adesso. >> Le cuffie verrebbero estratte dallo zaino, quelle grandi e blu, mentre il passo viene ridiretto verso l'uscita dell'ospedale, senza che esse vengano ancora portate sui padiglioni auricolari. Nel frattempo quell'esserino svolazzante le gira attorno, non ben convinto di volersi poggiare su di lei, forse sta aspettando proprio quell'ultimo dettaglio. Le porte si spalancano di fronte alla nanerottola, e il freddo all'esterno fa si che il fiato si condensi in una nuvoletta bianca, inevitabile come il primo pensiero sia quello di chiudere il cappotto, fermandosi un attimo sulla soglia.

21:32 Shin:
 [Ingresso Ospedale] Capo reclinato verso il basso con il mento a contatto con lo sterno; braccia conserte al petto; schiena adagiata contro uno dei pilastri in marmo del cancello che permette l'accesso all'ospedale di Kusa; gamba destra piegata, dove il ginocchio punta dritto avanti a sè e, di conseguenza, suola dell'anfibio dritto a contatto con la parte di struttura citata in precedenza. < ..... > Sta quasi per addomentarsi. Stanco e senza cibo ha una missione ben più importante da portare a termine, che va ben oltre i suoi stati psicofisici. < ....?! > Trasale quando sente le porte della struttura ospedaliera aprirsi e, poco dopo, richiudersi. Le palpebre sbattono con lentezza, mentre le pupille scure come la pece saettano in direzione dell'ingresso. Qui, qualche istante dopo, mettono a fuoco ed inquadrano la struttura fisica di Shizuka. < Stavo perdendo le speranze... > Tutto inchilosito a causa del freddo della serata, scioglie lentamente la posizione descritta poco prima. Piede destro che scivola a terra, affiancando il gemello e, al contempo, collo che viene spostato a dritta e a manca, emettendo dei rumori sinistri, quest'ultimi figli dello scricchiolar delle ossa. < Il passo successivo sarebbe stato entrare con la forza nell'ospedale... > Sogghigna appena, arcuando gli angoli delle labbra verso l'alto, ampliando quel sorriso beffardo stampato sul volto. < Le nostre strade s'incrociano di nuovo. > Stavolta non per volontà del caso, bensì per decisione del Goryo. Ruota il corpo con far lento, flemmatico quasi, ponendosi frontale rispetto alla piccola Kokketsu. Agli occhi della stessa si mostra come segue: figura alta più di 180cm, slanciata, ben allenata. Folta capigliatura rossa rasata ai lati e lunga sulla testa che ricade con alcune ciocche ribelli davanti ai tratti somatici dalla pelle chiara. Quasi albina. Abbigliamento total dark, composto da una maglietta anonima, stracciata in più punti su cui è poggiato un giubbetto in pelle a maniche lunghe, dove primeggiano fibie, cerniere e spuntoni in acciaio. Alle mani veste dei guanti scuri, tagliati ad altezza falangi e rinforzati con una piastra in metallo ad altezza dorso. Pantaloni comodi, larghi sui quadricipiti e stretti alle caviglie, tenuti allacciati in vita grazie alla presenza non di una, ma bensì di tre cinture. Ai piedi a concludere il tutto, degli anfibi con una suola non indifferente. [Chakra OFF]

21:42 Shizuka:
  [Spogliatoio -> Porta d'ingresso] Nemmeno si era accorta della figura seduta li accanto, deve essere parecchio cotta dalla giornata e dalle idee che ci frullano dentro in merito alla nascita di un suo alter ego. Quando sente la voce dell'altro la testolina si muoverebbe in sua direzione, occhi blu che lo guardano non riconoscendo subito la figura del Goryo. E' forse quell'affermazione riguardo a un assalto in forze all'ospedale a farle venire in mente chi è l'imbecille che si trova davati: << Per tua informazione testa calda gli ospedali hanno accesso libero, non c'è bisogno di entrare con la forza. >> Il lei distaccato e riservato a chiunque non conosca è completamente messo da parte per quel tipo che le aveva affibiato un altro lavoro, decisamente meno consono e si era comportato in maniera decisamente sgradevole con lei e Akaya. << A quanto pare, ma non per molto direi! >> Detto questo la Kokketsu andrebbe ad avviarsi muovendo un paio di passi in direzione di quella che dovrebbe essere la stazione di Kusa più vicina. La farfallina rossa la segue imperterrita come se non fosse interessata minimamente all'altro ragazzo appena comparso. Insomma ha già abbastanza da pensare senza che un noioso ragazzino bisbetico la infastidisca, deve tornare a casa che il Sumi non sta per niente bene e deve discutere di un paio di decisioni prese dopo l'incontro con Rasetsu. Se lui non l'avesse fermata quanto meno a parole, la Genin si sarebbe allontanata nella direzione prescelta, in fondo non le è esattamente chiaro che il Goryo sta proprio cercando lei, e comunque non ne troverebbe il senso.

22:04 Shin:
 [Ingresso Ospedale] Le dita di entrambe le mani vengono dipanate e, successivamente, fatte passare tra la folta capigliatura rossastra, cercando di rassettare le ciocche ribelli. Nel fare questo, l'orecchino a forma di piuma assicurato nel lobo mancino, ciondola con vigore, emettendo dei piccoli lampi di luce a causa del riflettersi del bagliore lunare sulla superficie mettalica. < Lo so benissimo. Avrei portato una ventata di novità... Tsk! > Schiocca la lingua sul palato con far irriverente ed irrispettoso, immaginando l'alzata di mani su alcuni medici che gli impedivano l'accesso alla struttura ospedaliera. Esilarante, non c'è che dire. < Ragazzina... > Non rammenta il nome di Shizuka. E' passato troppo tempo dal loro ultimo incontro e, causa principale, ha fatto sempre confusione con i nomi. Perenne spada di Damocle. < Fermati... > Tono di voce non perentorio, ma greve e rauco per via del poco utilizzo delle corde vocali nell'ultima ora. < Volevo farti solo alcune domande... > Si sta sforzando all'inverosimile per provare ad essere quantomeno quieto ed appagante. Tuttavia deve fare buon viso a cattivo gioco per portare a casa l'obiettivo: raccimolare quante più informazioni sul vecchio ninja che hanno salvato dalle grinfie dell'assassino. < Dieci minuti e potrai tornare alla tua scaletta di serata. > Ovvero andare a casa e prendersi cura del povero Sumi malconcio. < Hai una cena pagata > Affabile e quanto mai ruffiano fino al midollo. Sta adottando alla lettera il proverbio: il fine giustifica i mezzi. < Che ne dici? Potresti scoprire che non sono come mi hai dipinto nella tua testa. > Ovver un attaccabrighe da strada. Attende una risposta, restandosene in eretta postura con le braccia distese verso il basso e le mani ben nascoste nelle tasche dei pantaloni. [Chakra oFF]

22:18 Shizuka:
  [Porta d'ingresso] La risposta stupida che viene data all'appunto altrui di come sia facile entrare senza problemi in un ospedale viene accolta con uno sguardo che viene rivolto al cielo e null'altro. Però dopo che i passi vengono mossi per allontanarsi lui cerca di fermarla, quanto meno a parole, non le più cordiali ma almeno ha avuto la decenza di non provare nemmeno a sfiorarla, cosa che l'avrebbe mandata su tutte le furie. Si è allontanata, si volge alla figura di lui, decisamente più alta della propria, quei venticinque centimetri più anfibio, ma non sembra per nulla preoccupata da ciò. Vuole farle delle domande, il faccino sembra stupito da tale affermazione che non comprende, visto che loro due hanno interagito poco o nulla. << Shizuka Kokketsu non ragazzina. >> Si presenta di nuovo, lui deve essere consapevole di con chi ha a che fare. << Dubito fortemente di poterti dare informazioni di qualche genere, a meno che tu non voglia sapere qualcosa in ambito medico. >> La farfallina color del sangue andrebbe a poggiarsi sulla spalla della giovane, mentre quest'ultima andrebbe a posizionare le cuffie attorno al collo. << Visto e considerato che l'ultima volta volevi fartela offrire la cena, dubito fortemente di potermi fidare delle tue affermazioni. >> Decisamente non incline a sopportarlo troppo anche se in qualche modo trova quella frase che riesce ad attirarla, o quanto meno a spronarla. Se si tratta di seconde possibilità di solito non si tira mai indietro. << D'accordo, partiamo allora dalle cose facili Mr. Futon. Hai un nome? >> Le braccia vengono incrociate davanti al petto, lo sguardo si fa decisamente scocciato, però almeno non se ne sta andando di nuovo, quindi qualcosa lui ci ha pure guadagnato.

22:39 Shin:
 [Ingresso Ospedale] Attende una risposta da parte della Kokketsu e, durante la fase di silenzio, la squadra da capo a piedi, soffermandosi con la coppia d'onice incastonata nel viso su quella struttura minuta, decisamente più bassa rispetto la sua. < Bene. > Tira un sospiro di sollievo. A quanto pare la parte del ragazzo perbene dà i suoi frutti. Non veste spesso questi panni, ma deve prendere atto che oltre ad avere un alto tasso di rendita, gli evita di venire alle mani, di usare la forza per raggiungere lo scopo che si è prefissato. < Shizuka Kokketsu... > Annuisce con un paio di cenni del capo mentre la mano destra viene sfilata dalla rispettiva tasca dei pantaloni e portata a massaggiare il mento glabro. < Shin Goryo. > Risponde con fermezza, ripartendo dall'ultimo quesito mossogli. < Andiamo... > Sbuffa spazientito, roteando gli occhi verso l'alto. < Dubiti troppo per i miei gusti. Abbassa questo muro che hai innalzato nei miei confronti e vedrai che potresti addirittura restare stupita... > Gli strizza l'occhio destro con far ammiccante, avanzando poi verso di lei, affiancandola sempre se l'altra fosse rimasta ferma. < Ricordi la missione che abbiamo svolto insieme? Quando salvammo quel vecchio dalla furia omicida dell'assassino? > Preambolo di quello che sta per chiedere. < Se non ricordo male, durante la festa dissero che fu uno degli scienziati che fece molti esperimenti sui ninja, giusto? > Abbassa lo sguardo sulla faccia angelica della ragazzina, spostando poi l'attenzione sulla farfalla che gli si è poggiata sulla spalla. Sbatacchia un paio di volte le palpebre, non soffermandosi molto sull'evento. Adesso l'attenzione è tutta sulla voglia di ricevere informazioni. [Chakra OFF]

22:57 Shizuka:
  [Ingresso] Almeno sa come comportarsi quando ne ha voglia, di questo bisogna dargli atto. Finalmente al loro terzo incontro sono venuti a conoscenza l'uno del nome dell'altra, cosa singolare soprattutto per la rossa, che tende a presentarsi sempre come prima cosa. Sbuffa innalzando gli occhi al cielo e lamentandosi dell'atteggiamento della ragazzina, cosa che fa imbronciare il visino: << Non sono io a dover abbassare il muro, sei tu a doverlo distruggere ora se proprio ci tieni a entrare in confidenza con me. >> Sia chiaro, è colpa esclusivamente di lui se lei ha dovuto alzare le barricate e non ha la minima intenzione di tirarle giù solo per una richiesta nemmeno troppo gentile. Lui le si affianca senza problemi e di nuovo evita di toccarla cosa che non è richiesta e nemmeno auspicata. Lui le fa una domanda, quella missione svolta a Oto, contro l'assassino, quel vecchio salvato. Già quel vecchio stronzo salvato. Ricorda bene come per una frazione di secondo si sia immedesimata nel desiderio comprensibile di vendetta di quel tipo, e ricorda bene di avergli consigliato lei stessa di fuggire prima dell'arrivo degli Anbu. Se quella notte invece che farlo fuggire lo avessero bloccato, trattenuto, immobilizzato in qualche modo, forse Kamichi sarebbe ancora vivo. Ok cricetini, torniamo sul presente, sicuramente non è responsabilità della rossa la morte del consanguineo però sicuramente ci metterà qualche secondo in più per annuire alla prima serie di omicidi, solo con il capo, muovendolo in alto e in basso ritmicamente. Quello che arriva dopo la stupisce, non è esattamente quello che ha sentito lei, non ha compreso esattamente quel dettaglio ma il pensiero automaticamente finisce su Rasetsu e su Ryoma. << Io non ho sentito di esperimenti sui ninja. Ho sentito quel vecchio dire che stava dalla sua parte e si interessava particolarmente ai Clan. >> Ci riflette, il silenzio è accompagnato da quel visino pensieroso, una manina viene portata sotto il mento. Quell'opera aveva cercato di rimuoverla, considerata anche la sparizione di Yasuhiko durante il tutto. << Però l'assassino ha menzionato qualcosa a riguardo e parlava di suo fratello. >> Ma questo che c'entra ora? Che cosa serve a lui? << Scusa ma a te che importa? Non è stato preso l'assassino? >> La domanda sorge spontanea, se vuole ricevere aiuto deve quanto meno fornirle qualche informazione in più, la curiosità della rossa in fondo è parecchia.

21:22 Shin:
 I livelli d’allerta di Shizuka passano ad uno stato inferiore grazie ai modi messi in campo dal rosso. Opta per una linea decisamente più accomodante e meno rigida nei confronti della ragazzina. Cosa si è disposti a fare pur di ricevere le tanto bramate informazioni. < Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, sorridendo sarcasticamente alla prima frase della Kokketsu. Si prende qualche attimo di silenzio per far scivolare la mano destra nella rispettiva tasca dei pantaloni. Pochi istanti dopo e ne esce con una sigaretta stretta tra indice e pollice e l’accendino tenuto nel palmo. < Sicura che vuoi che lo faccia? I miei modi potrebbero sembrarti troppo rudi… > Gli strizza l’occhio sinistro, ampliando quel ghigno stampato in volto, mentre l’oggetto cilindrico contenente il tabacco, viene bloccato tra le labbra, pronto per esser acceso dalla parte esterna. Gesto che verrebbe eseguito in men che non si dica, visto il frizionare del pollice mancino contro la rotella dell’accendino. < ….. > Assapora il gusto della nicotina farsi largo nel cavo orale, traendone giovamento. < Beh, l’ho sentito io… > Voce leggermente strozzata dalla presenza del fumo in gola. Elemento etereo che viene fatto uscire al termine della frase, tanto che una nuvoletta grigiastra sarebbe direzionata verso il viso angelico di Shizuka. < Nella vecchia Otogakure la scienza soppiantò la vita e, a detta del presentatore rivelatosi poi l’assassino, l’anziano che salvammo fu uno dei più feroci scienziati che torturavano ed eseguivano esperimenti sui ninja. > Esterna tutto d’un fiato nel riportare alla mente gli episodi che si sono succeduti durante quella sera di finta festa. < Esatto… > Annuisce con un cenno del capo all’indirizzo della sua interlocutrice. < S’interessava dei clan. Ma i clan erano e sono formati da ninja. > Discorso che non fa una piega nella sua testa. < Ha torturato e ucciso per chissà quale motivo… >
Motivo che lui ora vuole scoprire per saperne di più su quel sangue che lo ha salvato da morte certa quasi venti anni prima. < Dell’assassino non m’interessa nulla… > Fa spallucce, inspirando un nuovo quantitativo di nicotina, bruciando la sigaretta immobilizzata tra le due arcate dentali. < Voglio sapere del vecchio. E’ stato portato qui? Nonostante lo difendemmo da quell’attacco, ricordo che riportò delle ferite. > Nel porre la domanda, il tono di voce diviene più caldo e deciso, senza subire i classici tremori dettati dalla notte fredda. E dal suo vestiario(?). < Hai saputo più qualcosa di lui? > Si è entrati nella zona clou del discorso. [Chakra OFF]

21:22 Shizuka:
  [Ingresso] Lui le strizza l'occhio, risponde a tono e fa qualche battuta riguardo quel distruggere il muro: << Beh questo perchè mi hai visto utilizzare il mio sangue solo per difesa. Ti assicuro che in attacco è molto meno simpatico. >> Minaccia? Quasi, ma non ha nessun problema a difendersi se necessario, soprattutto contro qualcuno che la infastidisce e basta. Lo vede accendersi quella sigaretta, ribadendo che lui ha capito bene quello che voleva essere inteso. Una smorfia si forma sul viso della ragazzina, accompagnato da un colpetto di tosse quando lui le esala quel fumo contro. << Non dovresti infastidirmi il meno possibile dato che ti servo? >> Rimbecca di nuovo, sembra che non vadano per niente d'accordo questi due, anche se ormai il racconto le interessa. Spiega un poco meglio quello che era successo durante lo spettacolo e riattiva i cricetini di Shizuka; il nervosismo rimonta, l'idea di Ryoma torturato si ripresenta e Rasetsu viene silenziosamente maledetto. << I clan di Oto eh? >> Quindi anche i Doku, quelli che servono a lei. Chissà se quel vecchio può tornarle utile in qualche modo. Però a quanto pare pure il Goryo è più interessato al carnefice che non all'assassino, infatti le domande riguardo lui proseguono. Il visino torna a farsi pensieroso, una manina portata sotto il mento, lo sguardo rivolto al terreno: << Non sono tornata in ospedale quella notte quindi non so se sia stato portato qui oppure a Konoha. E non mi sono premurata di cercarlo di nuovo, sinceramente mi faceva schifo l'idea di difendere quel tipo. >> Non si trattiene nemmeno, non finge che i suoi pensieri siano diversi, in fondo il rosso era li con lei quando ha detto all'assassino di scappare, prendendo chiaramente le sue difese. << Però posso cercare nei registri e nelle cartelle cliniche per saperne di più. Lavoro in entrambe le strutture, semplicemente ci metterò più tempo a scandagliare tutto. >> Insomma silenziosamente sta acconsentendo ad aiutare quel tipo che le piace poco, ma in fondo ormai collabora pure con Rasetsu, un fastidio in più o in meno fa poca differenza, inoltre potrebbe rivelarsi una buona pista da seguire. << Perchè ti interessa? Ti servono informazioni particolari? >> La domanda è lecita, per avere bisogna dare e al momento quello scambio è decisamente a carattere di informazioni quindi il Goryo non può evitare di esporsi un poco.

21:23 Shin:
 Nel rievocare le immagini di quella notte che lo ha visto trarre in salvo lo scienziato insieme alla Kokketsu, avverte un brivido risalirgli lungo la schiena. In effetti è da molto tempo che non viene alle mani con qualcuno. Troppo. La seconda personalità che risiede in lui brama sangue. Ha voglia di sopraffare la volontà del rosso, schiacciarla, cancellarla quasi, così da prendere il comando e saziare quella sete di rabbia e vendetta. < ….. > Tum. Un singolo battito cardiaco riecheggia in tutta la struttura corporea, facendogli sgranare appena gli occhi. Solo le parole di Shizuka lo riportano alla realtà, portandolo via da quella faida interna che ormai lo affligge e attanaglia da quasi due decadi. < ….. > Lentamente le pupille scure come l’onice si spostano in direzione del volto della ragazzina, mentre quel rivolo di fumo verticale e ondulatorio proveniente dalla sigaretta accesa stretta ta le labbra, ne offusca in parte lo sguardo. < Lascia decidere al sottoscritto se sarà simpatico o meno il tuo sangue. > Potrebbe rivelarsi ostico da fronteggiare, o tremendamente semplice come una passata di straccio sul pavimento. < Amo infastidire il prossimo… > E al termine di quella frase, nasce spontaneo l’ennesimo sorriso beffardo di serata. Si zittisce poi, ascoltando il piano d’azione espostogli dalla nana con il balconcino prorompente(?). < Potrebbe essere una buona idea… > Annuisce con un cenno secco del capo, smuovendo alcune ciocche ribelli ricadutegli sulla fronte. < Sei a conoscenza del suo nome? Io no. > Come andare a spulciare le cartelle se non si conosce l’identità del soggetto? < Sei un medico… > Assume un’espressione pensierosa e la mano sinistra massaggia il mento glabro con lentezza. < …sai benissimo che tipo di ferite ha riportato. Se circoscrivi l’indagine ai giorni prima e dopo la festa, non dovrebbe esser difficile venirne a capo. Tempo e motivo del ricovero sono informazioni cruciali non credi? > Per lui si. Dovrebbero facilitare la riuscita della missione. < Voglio saperne di più sui Goryo. Se davvero quell’uomo ha abitato e vissuto ad Otogakure, potrebbe darmi una pista utile sulla persona che sto cercando. > La donna che molto tempo fa lo salvò da morte certa e di cui non ha mai scoperto l’identità. Quando si diresse nei laboratori di Kagegakure per farsi impiantare l’innata dei Sabaku, era ancora ignaro di possedere quel sangue maledetto. Quel giorno lo scoprì e da allora la ricerca sui Goryo si è fatta pressante. [Chakra OFF]

21:35 Shizuka:
  [Ingresso] Alla risposta di lui lo sguardo si fa decisamente più sfrontato, difficile immaginare che anche la nanerottola non sia sempre buona e accomodante ma che sia inaspettatamente facile farle cambiare facciata: << Vuoi deciderlo ora? >> Il tono è decisamente di sfida, sicura di se stessa e delle proprie capacità oltre ogni modo. << Vedi di non infastidire me. Dovresti imparare a comportarti decentemente almeno con chi ti serve... >> Si perchè inutile illudersi, se lui l'ha cercata è per un tornaconto personale, perchè non sa più come trovare quel tipo e necessita di aiuto, che non vorrebbe chiedere. << Al di la del tipo di ferite che comunque non sono sicurissima ridurrebbe estremamente il campo nonostante il periodo temporale. Potrei informarmi sui giornali per carpire il suo nome. In fondo ha fatto abbastanza scalpore la storia dell'assassino. >> Già i media, quelli che ha deciso di non utilizzare per Kiri ora le vengono in soccorso per il suo tornaconto personale. Però le affermazioni di lui non sono da buttare, una ricerca si può fare fra i vari pazienti analizzati, in fondo lei si ricorda bene quella notte, forse persino la data esatta. << Quindi sei interessato alle tue origini? Non hai un capo clan? >> Che un tipo del genere si adattasse alla vita del Clan sicuramente era impossibile da credere, ma per ottenere qualche informazione non sarebbe bastato chiedere? << Chi stai cercando? Magari quel vecchio non è l'unica persona che può aiutarti no? >> Forse si sta un poco addentrando nei fatti suoi, ma come detto, per ricevere aiuto qualcosa bisogna pur dare e le informazioni sono sempre una validissima merce di scambio.

21:58 Shin:
 Espressione di stupore è quella che va a palesarsi sul volto del rosso nel sentire la prima frase esternata da Shizuka. < Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, sorridendo in modo divertito davanti a quella provocazione. Se ne sbatte se sta mancando di rispetto alla Kokketsu. Però deve dargliene atto: ha le palle. < Prima il dovere e poi il piacere, Shizuka. > Si permette di chiamarla per nome, sperando di non averlo storpiato. Di solito è restìo a memorizzare le generalità di chiunque. < ..... > Inspira avidamente, reclinando il capo all'indietro, bruciando ancora la sigaretta tenuta stretta tra le labbra. < Faccio quello che voglio dove voglio, quando voglio e con chi voglio. > Sentenzia con tono di voce deciso, riabbassando poi lo sguardo sul viso della ragazzina. Stanno facendo veramente a gara a chi ce l'ha più lungo? A livello naturale, non c'è storia. < I media eh... > La cara e vecchia cassa di risonanza mediatica. Come ha fatto a non pensarci prima? < Sicuramente anche loro ci aiuteranno. L'attacco dell'assassino durante la festa, avrà ricevuto la giusta importanza. > Magari con un bel titolone ad aprire i quotidiani principali di Kagegakure. < E brava la ragazzina... > La prende volutamente in giro, allungando il braccio destro in direzione della stessa, TENTANDO di battere con il palmo della mano contro la zona alta della nuca del medico. Mimerebbe il più classico dei pat pat. < ..... > Si rabbuia poi, aggrottando la fronte e indurendo i tratti somatici. < Anche tu stai infastidendo il prossimo. > L'ammonisce, sputando poi a terra il mozzicone ormai consumato di sigaretta. Quest'ultimo cade a terra a poca distanza dal Goryo, immettendo nell'aere l'ultimo rivolo di fumo. < Non sono affari tuoi. Per quanto mi riguarda, preferisco concentrarmi su una pista alla volta. Troppe informazioni da eventuali strade da battere, non portano a nulla. > Ne è dannatamente convinto. Schivo, cerca di bypassare l'ultima domanda. La ricerca di Kimi è sua roba personale. Ancora non è pronto a condividere il tutto con altre figure. Forse mai lo sarà. [Chakra OFF]

22:25 Shizuka:
  [Ingresso -> Pronto Soccorso] Di nuovo la risposta che ottiene merita uno sguardo al cielo, sembra molto difficile trovare un punto di incontro fra due teste dure; soprattutto se una è educatisima e l'altra l'opposto!! << Continuando a vivere così ti farai ammazzare ma continua pure. Il mio era un consiglio! Non tutti sono pazienti quanto me. >> Che sia chiaro che quella conversazione sta proseguendo in quella direzione solo perchè lei ha deciso che quel vecchio può torarle utile in qualche modo per la ricerca dei Doku. L'idea di affidarsi alla stampa e alla televisione al rosso piace notevolmente, la trova una geniale trovata che lo smuove nella direzione sbagliata, ovvero a toccarla, seppur con un gesto che vorrebbe essere volto al complimentarsi. << Direi che hai iniziato tu a infastidirmi quindi ti meriti solamente di essere ricambiato con la stessa moneta sai? >> Si scosta decisamente, lontano da lui a fronteggiarlo il visino furioso come durante il loro secondo incontro durante il quale c'era anche Akaya. << NON VEDO PER QUALE STRAMALEDETTO MOTIVO DOVREI AIUTARTI GORYO! Non mi stai dando assolutamente nulla in cambio sai? >> Singolare come lui sia ora la seconda persona in tutta Kagegakure con la quale ha spontaneamente deciso di tenere le distanze; non diciamolo che era partita esattamente allo stesso modo con il bianco che ora è il suo fidanzato. Poco le importa che lui abbia i propri personali motivi per nascondere quello che sta ricercando, in fondo lui non è un amico, è un tipo noioso che ha bisogno di lei, è peggio di Rasetsu quasi! Il parente almeno sa come scambiare favori! Tuttavia la sfuriata viene interrotta dal cellulare che suona. Si interrompe, legge il messaggio e chiaramente qualcosa diventa prioritario. Il rossore sul viso scompare in un istante, sbianca e senza pensarci due volte il passo si muove in direzione dell'ospedale nuovamente. << Sai che c'è? Ci ribecchiamo qui fra una settimana! Avrò le tue informazioni ma vedi di avere qualcosa con cui scambiarle! Ora ho cose più importanti da fare. Ciao. >> Si insomma, in fondo il fidanzato le ha appena detto che è finito in ospedale, chissene frega del vecchio torturatore o di un ragazzaccio che fa i capricci e vuole a tutti i costi rintracciarlo. Non si volterebbe nemmeno ad ascolare risposta, in fondo sa perfettamente che quella prospettiva al rosso torna più che comoda, inutile attendere anche solo il suo verbo. Ora è una furia preoccupata, quidi tutta quell'ira sarà costretto a sorbirsela il Sumi!! [//END]

22:50 Shin:
 < Ahahahaha! > Se la ride di gusto nel sentire quel consiglio datogli dalla sedicenne Kokketsu. < Non dirmi che ti stai affezionando al sottoscritto, uh? > La incalza e la stuzzica volutamente, ancora una volta. Al termine della domanda, inarca il sopracciglio destro verso l'alto, condendo il tutto con il solito ghigno irriverente stampato in viso. Marchio di fabbrica di cui va fiero. < Alla tua età... > Come se la sapesse. < ...è facile infatuarsi, ma so difendermi da solo. > Gli strizza l'occhio sinistro, sicuro del fatto che l'altra abbia preso una cotto per il rosso. Come biasimarla(?). < Uh? > Il cambiamento d'umore repentino dell'altra, lo coglie di sorpresa. < Cosa cazzo urli? > Sbatacchia una paio di volte le palpebre, incredulo davanti a quella reazione. < Non scaldarti Shizuka, faresti solamente due fatiche. > S'arroga ancora una volta il diritto di chiamarla per nome, oltre che abbassare il tono di voce, rendendola più greve. < Certi tipi di atteggiamenti non attaccano sul sottoscritto. > Ha visto la morte in faccia. Proviene dalla strada dove avere guai era all'ordine del giorno. Dunque non si lascia intimorire da quella sfuriata. < Ottimo! > Apprende che l'altra si piega alla sua richiesta, tanto da fissargli un nuovo appuntamento. < Ci vedremo tra una settimana. Mi raccomando, controlla bene sia le cartelle dell'ospedale di Kusa... > Edificio che s'erge alle sue spalle. < ...che quello di Konoha. > Da buon infame gli ricorda la missione che deve portare a termine, trattandola come l'adolescente che è. < ..... > L'osserva allontanarsi dal luogo, seguendola con lo sguardo finchè non viene inghiottita dalle tenebre della notte. Al termine di tutto sospira, soddisfatto di aver raggiunto - tra mille insulti - l'obiettivo prefissatosi: avere una possibile strada su cui concentrarsi. Mani in tasca e sorriso stampato in volto: così si allontana anche lui, diretto verso qualche chiosco o locale notturno a consumare cibo e donne. [X]

Shin si apposta fuori dall'ospedale di Kusa in attesa di Shizuka. Come sempre il dialogo fra i due è fatto di commenti sprezzanti, insulti, velati e non, e soprattutto urla della rossa. Ad ogni modo il Goryo le chiede aiuto in una ricerca che la Kokketsu in un impeto d'ira accetta di eseguire solamente se ne otterrà qualcosa in cambio.

I due avranno un nuovo incontro quindi, durante il quale si deciderà il futuro di questa bellicosa accoppiata!