I Due Rossi Si Ritrovano

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19:04 Liuka:
  [Quartiere Dei Clan - Vie] Una giornata come le altre per il caro capello diaspro: una sana e viva sessione di allenamento, per, insomma, migliorare la propria innata...a suon di sputi. Il lungo giacchetto nero cinto intorno alla vita lascia spazio ad una maglietta del medesimo color carbone dalle lunghe maniche. Le gambe calzano una strana specie di pantaloni molto attillati, alla vista, simile nel materiale ad un impermeabile, i quali, terminano ai piedi con un semplice paio di scarpe, con l'unica particolarità di essere prive di lacci: insomma, per quanto l'assetto estetico sia inusuale, e gli dia fastidio, una cosa del genere, molto più aderente alla pelle, è anche molto più difficile da bruciare accidentalmente, soprattutto durante grandi e ampi movimenti. Varca ora il cancello del proprio clan, accompagnato da una capiente borsa, che si estende per orizzontale, caricata sulla spalla destra grazie ad una lunga cinghia che lascia il carico maggiore a penzoloni contro il suo fianco destro. Saluta con un fugace gesto della mano destra la persona a guardia, sorridente come di suo solito, e poi si immette nelle silenziose strade di quel elegante quartiere. Fruga, per qualche secondo, con l'ausilio delle mani ed una lieve torsione del busto verso destra, nel borsone, per poi, tirarne fuori coprifronte e pendente. Entrambi gli accessori, nel giro di qualche secondo, vengono prontamente legati al collo: il primo, il coprifronte di Kirigakure, ricade sul busto, per poi, come in un abbraccio, esser accompagnato dalla lunga collana, la quale, invece, termina con una fiamma stilizzata simbolo del proprio clan. Più che pronte per tornare a casa, quindi, si aggira per una Kiri abbastanza placida, accompagnandosi, con un passo sostenuto.

19:10 Sangeki:
 Nuovo giro altra corsa, in questa giornata così monotona nella vita del nostro rosso di capelli Kakuzu, errante per le vie di Kiri, alla ricerca di qualcosa da fare, come al solito. Il vestiario appare essere decisamente particolare, non curato è dir poco, la moda in quei panneggi è relativamente zero, in quel suo aspetto da uomo trentacinquenne che non ha mai speso neppure un minuto a pensare a cosa indossare. Stivali lunghi in stoffa che arrivano sino a sotto le ginocchia, coprendo la totalità degli stinchi con un colore tendente al grigio, mentre nelle stesse calzature viene lasciato cadere un pantalone di larga stoffa dal colore bluastro, stretto alla vita, racchiuso a quest'ultima da una cinta in pelle, dal classico colore marroncino; Al di sopra non indossa nulla di particolare, una canotta dal colore grigio chiaro come quello degli stivali, a giro maniche, giusto quel pò per coprirgli il corpo da eventuali intemperie, mentre sulle spalle poggia un mantello nero dalla media lunghezza, dal colletto alzato su ambo i lati, tenuto chiuso al petto dal copri fronte di Konoha, usato come spilla di quel nero indumento. Una chiara barbetta incolta al viso del medesimo colore rossastro dei capelli, mentre tomo tomo avanza il giusto passo per incontrare sul cammino una figura giovane e rossiccia che ha già visto in passato, un ragazzino si, ma decisamente esplosivo, incandescente... lavico a quanto pare. <ehm...> prende fiato <Liuka, giusto?> sorridente sul volto, gli fa piacere di vederlo ancora vivo e vegeto <Non vorrei sbagliarmi, ma ci siamo già incontrati io e te, giusto?> domanda, titubante, verso il ragazzino. Resta fermo a distanza d'ingaggio con lui, tranquillo, volenteroso di capire se sta sbagliando lui o se effettivamente è proprio lui la figura che aveva allenato qualche tempo addietro.

19:19 Liuka:
  [Quartiere Dei Clan - Vie] Inizialmente non aveva fatto minimamente caso al rosso, troppo perso nel suo mondo fiabesco fatto di nebbia color arcobaleno e sangue a forma di nuvola. Sta per passare l'altro, quando, tutto d'un tratto, la sua domanda lo fa bloccare di colpo. < Mh? > si gira, lentamente, rotea sul posto alzando la gamba sinistra ed usando il piede destro come epicentro di rivoluzione. Con il busto ora davanti al proprio interlocutore ne squadra i lineamenti, per poi, con lo sguardo, farsi lentamente strada sul suo volto. < Oh! Signor Nokami! Quanto tempo! > esclama ad alta voce, dedicando all'altro un sorriso a piena dentatura. Affianca le braccia ai lati del proprio busto, appara i piedi tra di loro, per poi, dedicargli un formale inchino. < Ma certo che ci siamo già incontrati! Sei stata una delle prime persone ad allenarmi, lo ricordo ancora... > spiega all'altro, alzando gli occhi color fuoco al cielo e portando la mano destra al calvo mento: in posa ponderante. Scuote la testa appena si rende conto che tale riflessione è unitile, per poi, tornare con le pupille su quelle dell'uomo. < Lei come se la passa? Guadagnato qualche gadro scommetto! > speranzoso il capello diaspro, il quale, alzando le braccia, fa congiungere, una sopra l'altra, le mani dietro la nuca. < Aspetti aspetti, non me lo dica... > e chiude gli occhi, riflettendoci. < Hum...Jonin! > esclama, riaprendo le placide palpebre. Lo fissa quindi in volto, speranzoso, una volta tanto, di aver azzeccato il proprio, positivo, proposito.

19:33 Sangeki:
 Le parole del piccolo Yoton sembrano quasi lusingare la figura del trafilato ninja di Konoha, tanto da sembrare dei complimenti non propriamente naturali, ma frutto più di cortesia relativa al caso, ma che comunque non dispiacciono l'animo vanitoso del kakuzu. <Oh, allora non sbagliavo mica a ricordare> prende fiato, sorridente, nei confronti del piccoletto <E signor nokami forse è un pochino troppo, avrò la barba ma non sono ancora così vecchio!> continua, non come rimprovero, ma per ricordare al focoso ragazzino che tutto sommato preferirebbe essere chiamato semplicemente <Sangeki, va benissimo così>. Lo guardo, lo ascolta ed attende che il piccoletto termini le sue di parole, prima di continuare nel discorso lusinghe: <Sono contento che ricordi l'allenamento, che poi doveva essere una cosa soft visto che eravate due deshi anche mezzi acciaccati> non avevano fatto un super allenamento, non era eccellente, ma la pratica rende perfetti e premia, sicuramente <A tal proposito> continua <Tu invece? Hai per caso fatto l'esame genin per cui tanto ti allenavi?> gli chiede, curioso, volenteroso di sapere se il lavico sia effettivamente riuscito a compiere quel primo salto nella scala gerarchica dei ninja, il primo guizzo verso la grandezza. <E no, purtroppo nessun grado per il povero vecchio sangeki, però l'ultima missione C, l'ho completata senza neppure un graffio> cosa che invece non si potrebbe dire del vecchio balordo che li aveva attaccati, porello, ha preso talmente tante jutsu in faccia che difficilmente se le dimenticherà. <Jonin poi è davvero esagerato, non sarò il più debole tra i genin> afferma <Ma sono ancora troppo lontano per quei livelli> dove gli metterebbero circa 3/4 di kiloguallera sulla testa, non so se ci siamo spiegati.

19:44 Liuka:
  [Quartiere Dei Clan - Vie] Annuisce alle parole del capello color spinello, limitandosi, pigramente, ad una placida ma sorridente espressione. < Va bene, Sangeki > pronuncia con particolare enfasi il nome dell'altro, come se togliere dal discorso quel velo di formalità fosse chissà quale grande cosa. Ascolta le parole dell'uomo a tutt'orecchi, accompagnando, il sorriso placido, alle vaganti iridi color fuoco, le quali, instancabili, guizzano da una parte all'altra di quel panorama notturno. Torna concentrato soltanto quando l'altro gli pone il secondo quesito, trovandosi, anche questa volta, ad annuirgli in segno di assenso. < Già! Ora sono un Genin anche io! > pronuncia fiero, portando la schiena in avanti, come ad impettirsi con orgoglio. Alza la mano destra al livello del collo, per poi, afferrare, tra indice e pollice, la parte metallica del coprifronte di Kiri, il quale, luccicante, poiché pulito regolarmente, ora si trova esattamente davanti gli occhi dell'altro: lievemente rialzato dal proprio busto. < Non è stato facile da ottenere, ci ho preso pizze... > ammette, senza troppi giri di parole. < ...però sono sicuro di essermelo guadagnato con sudore! > esclama, ora con piena convinzione nelle proprie parole: una cosa rara anche per lui. < Io invece...una Missione di livello D! La testimonianza di una vecchietta. Le abbiamo pulito casa e tenuto compagnia...nulla di che > spiega anche la propria ultima di missione, mettendo le braccia conserte. < Oh, a proposito di gradi Ninja! > e riabbassa le iridi sul busto, andando, questa volta, a cogliere da sopra di esso il pendete del Clan Yoton. < Mi ha aperto la strada verso una nuova famiglia! > ammette, spostando le iridi dalla collana a quelle del suo interlocutore. < Quindi si, me la passo bene > conclude, tornando staticamente, e comodamente, fermo sul posto.

20:14 Sangeki:
 Il giovane ragazzo svela degli importanti risvolti al nostro rosso Kakuzu, che viene a sapere così, di come abbia sostenuto l'esame genin, e di come a quanto pare, con qualche pizza in faccia, lo abbiamo a tutti gli effetti superato, divenendo a sua volta un genin provetto. <Bhe, allora complimenti Liuka> prende fiato, continuando la frase con quelle sue solite pause <Vuol dire che l'allenamento ha dato i suoi frutti, e se la commissione ninja all'accademia ha deciso che sei pronto> si ferma un secondo, allungandogli la mano destra in direzione del petto, come per volergli stringere la mano, da vero uomo <Congratulazione Ragazzo, benvenuto tra noi genin> con la differenza che hanno quanto? vent'anni di differenza? E sembra andare fiero del suo genin alla veneranda età di trenta e passa anni, come se non significasse che come ninja si è sempre e solo fatto i seghini tattici. <Una missione D quindi?> continua <Chi erano i tuoi compagni? Altri neo genin?> chiede incuriosito, le nuove leve per lui vanno cresciute, un pensiero simile a quello che al tempo aveva anche il biondo kokketsu delle ombre. Osserva poi il muoversi verso quel pendente al collo dello Yoton, con omonimo simbolo, ma ignoranza del kakuzu è quella di non riconoscere la provenienza di quella forma e di quella figura, quindi, perchè non chiedere? <Una nuova famiglia?> continua <Questa mi è nuova, di cosa stai parlando, Ragazzo?> in maniera del tutto curiosa, volenteroso di ascoltare quanto ha da dire il lavico combattente, che ora avrebbe tra le mani il testimone.

20:26 Liuka:
  [Quartiere Dei Clan - Vie] Incrocia gli occhi sull'altrui mano, sbattendo le palpebre in quei pochi istanti di esitazione. Rialza il volto in direzione del rosso, lasciando spazio, sul proprio volto, ad una decisa espressione: puro ardore, delineato dalla posizione rigida delle sopracciglia e da un sorriso tagliente. < Grazie del benvenuto > ed andrebbe a stringere con calore la mano dell'altro, facendo ben nota la pressione dei polpastrelli. Scuote l'arto altrui per qualche secondo e poi separa le due appendici, limitandosi, nel far calare la mano, la destra, nella tasca del pantalone. < Si, una missione D > ammette, nuovamente fiero, in viso ed in cuore. < Hum...non saprei. Sembravano sapere la loro. > gli confida, alzando lo sguardo al cielo. < Un certo Shinsei, un tizio simpatico ma burbero. E...una certa Sango: dispettosa, si, ma incredibilmente di buon animo > descrizioni puramente soggettive, ma, d'altronde, il rosso, negli altri, vedeva soltanto il meglio. Annuisce all'ultimo quesito del Ninja, spostando gli occhi in direzione del cancello che, qualche minuto fa, aveva lasciato alle proprie spalle. < Già, sono stato accolto in un Clan. > constata, per poi, dopo aver scosso la testa, aver rimesso le iridi su quelle altrui. < Mio Nonno mi ha dato un retaggio. Ho deciso di sfruttarlo > un sorriso compare sul suo volto, sincero, caloroso. < Ora, quindi, sono...più formalmente...Liuka Yoton, del clan Yoton: per l'appunto > gli spiega, con tono calmo e rilassato, un filone di parole che scorre lieto tra le proprie labbra. < Gente simpatica, questo è vero...forse si prendono troppo sul serio > conclude con quel commento dal tono ilare, limitandosi ad una flebile risata.

21:40 Sangeki:
 Chi lo avrebbe mai detto che il giovane Liuka si sarebbe affacciato alle missioni da ninja, proprio con quella persona che tanto ha scosso l'animo del nostro eroe, quel combattente dai capelli biondi che, insieme alla figura dell'uchiha matono, per come la pensa e vede lui, gli ha fatto fallire la prima C dopo davvero tanti e tanti anni, per una strategia adottata male durante quel piccolo percorso nelle fogne del villaggio delle ombre. <Ah, dici un tale Shinsei...> prende fiato <L'altra non l'ho mai sentita nominare, non la conosco> svela al giovane appartenente alla casata Yoton <Ma per quanto riguarda il primo, ti consiglio di farci attenzione> in che senso? Perchè sta avvisando in questo modo il povero Liuka? <Se dovessi trovarti in missione, nuovamente con lui, pondera bene le tue scelte ragazzo, perchè ho già avuto delle pessime esperienze con quel ninja> ne parla prettamente sotto il punto di vista professionale, in maniera negativa ovviamente, in quanto designato dal nostro eroe come ninja fautore della sconfitta nelle fogne. <Ah, quindi ora fai parte di un Clan ufficialmente> prende fiato <Yoton dici... ricordami un pochino che clan è, ragazzo> non può ricordarli o conoscerli tutti, quindi qualcosa glielo dovranno pur spiegare, effettivamente <Di che retaggio parli?> dubbioso e curioso, soprattutto <Ed hai già fatto conoscenza con qualcuno di loro? Qualche membro più anziano o giovane come te?> lui a differenza dello Yoton non interfaccia legami particolari nei confronti del proprio clan ad Ame, dove conosce l'ubicazione ma ne ignora del tutto la vita.

21:54 Liuka:
  [Quartiere Dei Clan - Vie] Ascolta le parole dell'altro abbastanza sorpreso, rimettendo le braccia giunte in posizione conserta. Non da particolare risposte, decide di non aggiungere chissà cosa alla nuova informazione. Si limita, infatti, semplicemente ad annuire. Gli occhi, rossi come il fuoco, abbassati contro il terreno; la mano destra, ora, alzata contro il mento spoglio. Pondera su quelle nuove informazioni, annuendo lentamente. < Capisco...capisco... > sussurra, tra se e se, per poi, rialzare il volto in direzione del più anziano. < Gli darò un occhio di riguardo, grazie del consiglio > accenna ad un flebile sorriso, qualcosa di più serioso del suo solito, qualcosa di più...convinto, logico. < Esattamente! > risponde, tornando alla questione dei clan, ora, decisamente più gioviale nel parlare e nell'esprimersi. < Gli Yoton sono un clan originario di Kiri, non ho ancora scoperto molto su di loro... > fa una piccola digressione. < ...anche perché ci sono un sacco di rotoli da leggere alla sede... > commenta, lasciando andare un sospiro sconsolato. < ..però sembrano essere abbastanza prestigiosi > conclude, ora tornando sorridente e ben più animato. < Mio Nonno faceva parte del mio stesso Clan. I miei genitori non hanno...assimilato il dono che aveva lui > una semplice questione di genetica, ha insomma saltato una generazione. < Insomma, creo...Lava. Il mio chakra affine al Katon e al Doton si mischia e si manifesta sotto la forma di...saliva lavica e sputi incandescenti > commenta a cuor leggero, quasi come se fosse lui stesso ad esser divertito del proprio dono. < Ho incontrato il capo clan, una sentinella, e la signorina Furaya. è stata proprio quest'ultima ad indirizzarmi da loro...devo ringraziarla ora che ci penso... > commenta, divagando. Conclude alzando nuovamente gli occhi al cielo, perso tra quelle stelle. < Almeno la serata è bella > conclude ora, per davvero.

22:16 Sangeki:
 Una piccola e semplice spiegazione su quello che sembra essere l'elite dei clan di Kiri, gli Yoton, che bizzarria quella che sta ora spiegando il giovane dai rossi capelli, verosimilmente a quanto spiega poi. <Quindi una botta di culo da parte tua in questo caso> prende fiato <Quindi a quanto pare sei in grado di sputare lava, giusto?> abilità abbastanza unica, nel vero senso della parola, anche perchè con la lava non si scherza< mica amici miei. <Sono contento per te comunque, una piccola mano genetica aiuta sempre> afferma, verso il kiriano <Con questo allora potrai dimostrare ancora di più di essere un ninja forte e valoroso, ragazzo> lo sprona, forse, incoraggiandolo anche in un certo senso, volendolo portare ad essere sempre una forma migliore di se stesso. <Una sentinella?> bofonchia <Cosa sarebbe?> chiede al giovane <Ah, quindi anche tu hai conosciuto la Decima?> rivelandogli, appunto, che lui stesso a questo punto ha fatto la stessa conoscenza, in giorni passati a dir la verità <e quindi lei fa parte degli Yoton a sua volta? Interessante, buono a sapersi> non ricordava il clan di appartenenza della decima, anche perchè di cognome la donna faceva nara <Com'è stato incontrare una kage?> chiede, pensando appunto al lustro e all'onore che questo possa produrre dentro l'animo di un giovane ragazzo, a quanto pare appartenente allo stesso Clan. <Sono d'accordo con te ragazzo, una bella notte quella di questa sera> afferma, andando avanti <E dunque, cosa stai facendo in questo periodo? Con cosa ti tieni occupato?> domanda, infine.

22:26 Liuka:
  [Quartiere Dei Clan - Vie] Continua quel filone di dialogo pieno di gioviale goliardia annuendo alle parole dell'altro, mentre soffici risate spiccano il volo dalle sue labbra. < Esatto, un po' di fortuna anche per me ogni tanto fa bene, e che cavolo! > considerando il distretto da cui viene, la famiglia che lo aveva portato al mondo e lo stato in cui il mondo stesso versava...forse di fortuna gliene servirà ben altra ancora. < Esatto, il Chakra si concentra nelle ghiandole salivari e...puff, lava > una spiegazione sciocca quanto basilare, poiché, in effetti, è proprio così che funzionava. < Lo spero, l'appartenenza ad un clan di Kiri stessa potrà rafforzare il mio rapporto con il popolo. Se riesco a dare buon nome al Clan, riesco a darlo anche a me...ci vinciamo tutti alla fine > ammette, ora tornando al suo placido sorriso, accompagnato, dagli accidiosi occhi mezzi socchiusi. < Una guardia, molto semplicemente. Abbastanza burbera...ma alla fine ci siamo chiariti > sorvola molto velocemente quel discorso, per poi, arrivare al punto forte. < Esatto, ci sto mettendo ancora un po' ad elaborare il fatto che Furaya abbia un ruolo così...prestigioso...è già tanto se riesco a non inchinarmi quando la vedo > la formalità non lo lascia mai, perfino tra conoscenze che, poco a poco, si stanno facendo sempre più profonde e reciproche. < Non so se faccia ufficialmente parte del clan Yoton. Non ho chiesto di lei al capoclan, ma se mai la vedrò lì...avrò la conferma > ammette sorridente, limitandosi nel portare le mani ben inoltrate nelle tasche dei pantaloni. < Svolgo piccole commissioni per terzi, aiuto nel quartiere povero come posso, mi alleno alla sede del clan...nulla di che in realtà. Sto aspettando che le stalle diventino stelle > conclude il discorso con quella piccola metafora, limitandosi, con le mani, a chiudere la zip del borsone, non prima, però, di aver controllato l'orario sul proprio cellullare: posto proprio nel grosso contenitore nero.

22:40 Sangeki:
 Non sentiva il ragazzo da davvero tanto tempo, forse pure troppo per essere una persona che gli sta simpatica, ma per eventi e fatti della vita quotidiana si sono persi di vista sino ad ora, dove tranquillamente stanno chiacchierando del più e del meno, aggiornandosi sul come va il mondo nelle loro rispettive vite, in pratica. <Sono certo che se continuerai ad impegnarti, riuscirai a diventare abbastanza forte da poter portare il lustro e l'onore che desideri> afferma, in maniera motivazionale <Un giorno chissà, potremmo affrontarci faccia a faccia sul campo di battaglia, e mi dimostrerai il duro lavoro del tuo allenamento> non gli dispiace allenarsi, anche se non è mai finita bene nella maggior parte dei casi, esplosioni, jutsu combinati che fanno buchi, è pericolosamente letale quando usa il chakra, che oddio, usa in quantità industriali, ma che per un motivo ben preciso è così corposo in costo di spesa. <Oh, pensavo me ne avessi parlato in quanto accompagnatrice agli Yoton, insieme alla sentinella capo clan> afferma <Poco importa, la Decima sembra essere in forma e sembra star bene, per noi konohani conta questo> è uno vecchio stampo, crede nel proprio capo di stato, anche decisamente più del dovuto appunto. <Almeno tu qualcosa di pratico lo stai facendo, ora come ora la mia unica indicazione è cercare un certo Mattyse> prende fiato <Anzi, se lo trovi fammi un fischio, che non so manco che faccia abbia onestamente> ed invece lo ha già incontrato, in quel loro incontro ai limiti dell'amicizia, appunto.

22:48 Liuka:
  [Quartiere Dei Clan - Vie] Chiuso il borsone torna con le proprie attenzioni sulle parole altrui. Alza il braccio destro, lentamente, per poi, stringere la mano in un pugno: sollevato, davanti a se, poco distante dal petto. < Lo spero! è quello che Kiri si merita, come terra...come identità...e come persone! > afferma, ferreo nella propria decisione, una brace nel tono utilizzato. < Allenarmi con voi... > riferendosi a quelli del vecchio stampo, e quindi ai più saggi e anziani. < ...sarebbe sicuramente un ottimo punto di partenza! Tanto da imparare...così tanto tempo...ce la farò > ammette, per poi, riabbassare lentamente l'arto destro, riportandolo, con il gomito, a poggiarsi sul borsone. < Mattyse? Oh...lo conosco! > esclama, anche abbastanza a gran voce, come a voler esser certo che a l'altro arrivasse quella informazione. < Di aspetto è più o meno giovane come me. Capelli bianchi come l'avorio, mi supera in altezza di qualche centimetro... > ed alza il braccio sinistro, usando la mano messa di piatto come punto di riferimento. <... ha un carattere decisamente esplosivo, quasi una testa calda se non gli stai simpatico > ammette, divertito, avvinghiando le mani attorno alla cinghia che gli pende dalle spalla. < Comunque, Sangeki > e prende un profondo respiro, facendosi più serio. < Ti ringrazio per la splendida conversazione...ma a casa mi aspettano per accendere le braci. Ti auguro una buona serata, stammi bene! > si allontana di qualche passo lungo il viale, continuando il sentiero dritto davanti a se, per poi, dopo qualche secondo, girarsi e salutarlo con un cenno della mano. Avrebbe proseguito la strada maestra fino a giungere a casa. [Exit]

00:43 Sangeki:
 Le parole del piccolo ed a quanto pare giovane yoton, non tardano ad arrivare, e con la solita smania che lo contraddistingue, sembra dare informazioni importanti al nostro rosso Kakuzu, che da canto suo invece, ascolta sapientemente quanto ha da dire il buon Liuka. <Non conosco questa terra, non ne conosco la storia, però se questo pensi sia il tuo destino, ragazzo, va avanti> cerca quantomeno di incitare quel giovane, come magari avrebbero potuto fare con lui quando era piccolo, a differenza di farlo divenire orfano. Partiamo poi dal concetto che SANGEKI non è VECCHIO, è un trentenne che se li porta male, e fin qui tutti quanti d'accordo, però è più giovane di Furaya, solo che lei c'è rimasta congelata sotto terra, lui no... quindi liuka, smettila di offenderlo perfavore, è diversamente giovane. <Apprezzo il tuo entusiasmo ragazzo, ma prima di arrivare a quel punto, consolida bene i tuoi punti di forza, mi raccomando> sarebbe un ottimo maestro lui, diligente e severo quanto basta, ma buono a tutti gli effetti, senza mezzi termini. <Oh, lo conosci?!> ottima notizia <Capelli bianchi, alto così e...> ascolta e prende nota di quelle caratteristiche fisiche del senju <Una testa calda dici...> ha già incontrato qualcuno di simile a questo, ma non pensa possa essere lui per davvero <Una persona così...> prende fiato <Non penso però, non sarebbe tipo da Furaya> non ha visto i capelli bianchi, però di altezza e carattere stanno lì <Bha, non ho ancora avuto fortuna con questo mattyse, se ti capita di vederlo, digli che Sangeki lo sta cercando> continua, voltandosi <Mi faresti un grande favore, ragazzo> mano destra verso l'empireo che slitta a destra ed a manca, salutando, e scomparendo dalla zona.//

Ritrovamento tra Sangeki e Liuka, con chiacchierata simpatica e molto chill