A Nightmare on Konoha Street

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con Kan

11:15 Kan:
 Giunta è la notte nel villaggio delle ombre, l'attacco è finito oramai da ore e il Sumi dorme nel letto della propria camera, vicino a se la Kokketsu intenta nel compiere la medesima operazione. Addormentati insieme, entrambi necessitano di riposo, chi per un motivo chi per l'altro eppure la situazione non può essere delle peggiori al momento. Non indossa altro che un semplice paio di pantaloni del pigiama e una maglietta intima a maniche corte, coperte al di sopra del corpo, non abbraccia ne tocca la piccola Shizuka bensì il viso è rivolto al soffitto. Palpebre chiuse, respiro a tratti regolare, a tratti agitato nel buio della stanza. Stanco, distrutto per quanto vissuto, il bianco sogna ripercorrendo la battaglia, il combattimento contro la chimera ed il numero considerevole di morti, la devastazioni portata da quell'essere risulta essere inimmaginabile. Deglutisce smuovendo il capo da destra verso sinistra, il battito cardiaco è in aumento percependo dolore consistente al petto, un dolore a tratti difficile da sopportare ma la battaglia non sta andando come dovrebbe, qualcosa cambia. Egli, in prima linea, combatte al fianco di Furaya, di Shinsei e di tutti gli shinobi del villaggio i quale cadono uno ad uno sotto i colpi delle chimere e la fiammata lanciata brucia i cadaveri distruggendo le abitazioni. Grida e urla di terrore e dolore si espandono nel distretto kiriano invadendo l'apparato uditivo del genin. Shinsei sta sferrano il suo attacco ma viene preso nella morsa del gorilla, una stretta di immane potenza distruggendo il corpo, spruzzando il suo sangue; le fruste di Furaya afferrate, ritorte contro di lei, intorno al collo il quale lento viene spezzato lasciandola giacere a terra priva di vita. Il Sumi è li, terrorizzato, impietrato dinanzi alla potenza devastante dell'avversario, il terrore negli occhi incrementa il congelamento degli arti mentre il gorilla avanza nel villaggio ignorandolo bellamente, dando lui poca importanza, dirigendosi verso il distretto Kusano. Nella realtà il corpo comincia a sudare, ad agitarsi, in totale fermento esso si muove <N-no...> parla nel sonno, chiaro come gli incubi stiano prendendo il sopravvento.

12:14 Kan:
 Dorate seguono il gorilla nella sua avanzata per il villaggio portando con se distruzione e morte. Le urla dei cittadini si elevano al di sopra di qualunque altro suono, i ninja combattono, tecniche su tecniche vengono lanciate contro il mostro ma nessuna di esse sortisce un vero effetto, al contrario, esso si rialza ogni volta, invincibile, inespugnabile, onnipotente. Un muro in movimento, quel mostro continua la sua avanzata seminando la sua distruzione, dimostrando come quel mondo sia di sua proprietà; Kagegakure è in fiamme, i palazzi crollati, il distretto di Konoha quasi non esiste più, Kiri è solo un ricordo ed il Sumi lo segue da dietro, troppo spaventato per intervenire, troppo debole per osare far qualcosa e giunto nel distretto di Kusa la scena è ancor più terrificante del pronosticato. Nulla è rimasto del quartiere notturno, l'Ochaya distrutta con il corpo di Kemono riverso a terra; in avanti, il quartiere del clan è devastato e in esso riesce a scorgere il peggiore degli incubi. Il corpicino di Shizuka privo di vita, occhi aperti guardanti nel vuoto, bianchi, l'anima svanita, coperta di sangue, bruciata dall'attacco del gorilla. Lacrime sgorgano dal viso del bianco, un dolore incommensurabile s'impadronisce di lui, un dolore mai provato prima d'ora rende il mondo totalmente privo di vita. La scena gira, tutto intorno a lui gira mentre si accascia al capezzale della Kokketsu prendendone il corpo tra i superiori arti, stringendone il viso al petto. Ansima, respira in maniera affannata, si distrugge e lentamente, il corpo senza vita diviene polvere lasciandolo definitivamente da solo; senza l'amata, senza un villaggio, senza amici e con il terrore negli occhi ad accompagnarlo per il resto della vita. Tremante, sporco, insanguinato, mani sporche del nero sangue della ragazzina. Palpebre si sollevano, pupille ridotte a mini fessure sollevando il busto dal letto con il medesimo ansimare; fronte imperlata di sudore, maglia fradicia, appiccicata al corpo. Paura, spavento, terrore manifesto sul viso e d'istinto volge lo sguardo alla ragazzina al proprio fianco. Viva, dormiente, tranquilla con se.

15:40 Kan:
 Il buio avvolge l'intera stanza, il sudore ricade sul letto bagnando le lenzuola mentre le coperte vengono scostate, riportate totalmente addosso a Shizuka. Lento lo smuoversi delle inferiori leve riportando i piedi sul pavimento, sedendosi sul bordo del materasso con capo chino. L'ansimare continua ancora in maniera esasperante, senza sosta portando le mani a ridosso delle tempie tenendo il suddetto capo sollevato, adagiando i gomiti sulle ginocchia ponendovi una forza non indifferente. Deglutisce sentendo il cuore battere con somma forza, una forza a dir poco distruttiva provocando dolori lancinanti al petto senza donargli la minima sosta. Inspira con fatica, espirare risulta ancor più arduo mentre solleva se stesso dal letto dirigendosi verso la porta; essa viene aperta tramite l'uso della mano destra, tirata all'indietro ma il passo risulta irregolare, barcolla, fatica a stare in piedi, ancor fisicamente e mentalmente stanco. Svolta a sinistra inoltrandosi nel bagno, luce accesa tramite l'interruttore e per un singolo momento la vista si appanna, infastidita tanto da innalzare l'avambraccio sinistro ponendolo sulla fronte alla ricerca di un po' di ombra; breve attimi per permettere alle dorate di adattarsi alla nuova situazione. Osserva se stesso nello specchio al di sopra del lavandino, non vi è il solito Sumi bensì qualcuno invecchiato di almeno dieci anni, pallido, smorto, occhi rossi e gonfi, totalmente zuppo di sudore. Non una singola sillaba viene pronunciata, le labbra sono secche, il fiato è completamente morto e le parole si rifiutano di uscire. Destrorsa posizionata sul rubinetto, lo solleva al massimo lasciando uscire il getto di acqua fredda ed è proprio tale getto a scatenargli una nuova reazione. Dorate focalizzano l'attenzione su di esso, in un solo secondo il getto d'acqua si tramuta nella fiammata di fuoco lanciata dal gorilla, una visione momentanea, abbastanza da fargli sbarrare gli occhi indietreggiando velocemente, sbattendo la schiena contro il muro, finendo per sedersi sul pavimento. Inferiori leve piegata, ancor più ansimante di prima, l'allucinazione dettata dal terrore è l'ennesima prova di quanto la paura si sia radicata in lui, di come la battaglia, la prima vera battaglia della sua vita l'abbia segnato.

15:51 Kan:
 Arti superiori adagiati sulle ginocchia, iridi fisse a terra con l'acqua che scorre all'interno del lavandino invadendo il silenzio della stanza con quel flebile rumore, un dolce suono rispetto al sentito di quel pomeriggio. Inspira ed espira compulsivamente, senza un reale freno cercando una sorta di tranquillità interiore ma senza riuscire a trovarla nell'effettivo; fronte calda, corpo caldo eppure ha i brividi, le braccia mostrano la pelle d'oca, i peli delle suddette rizzati. Le mani non posseggono forza alcuna, situazione simili dopo una sessione di palestra intensiva con i manubri. Testa abbassata, il pensiero vola ancora a quel momento, allo scontro, al terrore provato, alla debolezza dimostrata; prima estremamente sicuro delle proprie capacità, pur consapevole di essere un ninja da mero supporto, deciso a prendere il potere di un demone credendo di avere vita facile contro quei mostri. Adesso, invece, tutto è cambiato. Le capacità di vari ninja non sono riuscite ad abbattere un singolo nemico, ferirlo si ma non abbastanza da lasciarlo a terra; persino Furaya con le sue elevate capacità è riuscita a non fargli molto. Come è possibile che un demone possa farcela? Quanto mai può essere potente per affrontare simili avversari? E se quella chimera non è la più potente, allora chi lo è? Qual è il mostro più forte la fuori? Come è possibile batterlo? Tante le domande nate dalla mente del Sumi, un tempo definita geniale ma ora non vi è più tanta sicurezza neanche in quello. E' solito dire che il cervello batte i muscoli ma in questo caso, nessuno dei due ha sortito l'effetto sperato, le pensate fatte non l'hanno reso innocuo e la forza dimostrata è solamente irrisoria. Debole come non mai, troppo debole eppure, anche allenandosi, quanto forte può divenire? Il corpo ha dei limiti, come medico lo sa, sa bene di come non può portarlo troppo all'estremo ma...un'essere come Yukio ce l'ha fatto, ottenere tanto potere da decimare un intero clan. Qual è il suo segreto? Davvero i Kokketsu possono giungere ad un livello tale? Davvero Shizuka è in possesso di una così grande forza? Non trova difficoltà nell'ammettere a se stesso di provare un sentimento di gelosia nei confronti della ragazzina, in possesso di doti naturali fuori dall'ordinario.

16:02 Kan:
 Con un colpo di reni torna in piedi, barcollando, per avvicinarsi al rubinetto; mani poste sotto il getto d'acqua, medesima gettata in viso per risvegliarsi, tranquillizzarsi il più possibile e solo alla fine richiudere il getto. La canotta intima viene tolta e con essa anche i pantaloni restando solamente con l'intimo addosso. <Sono uno stronzo> si, lo è davvero nel pensare anche solamente per un secondo di essere geloso della propri amata, di invidiarla, di desiderare quella forza per se. La personalità di qualcuno è difficile di cambiare, pensando sempre a se stessi per tutta la vita, prima o poi, anche nei periodi più felice, essa emerge. In questo caso per via della paura e della debolezza dimostrata. Palmi delle mani adagiate sul bordo del lavandino, stringono tale porta con la misera forza dei propri muscoli, palese come non sia un tipo fisico nonostante il fisico risulti allenato e curato in quasi ogni sua parte. Si stacca dal lavandino uscendo dal bagno per dirigersi all'ingresso, spegnendo le luci ovviamente; avanza lentamente senza fare rumore, facendo attenzione a dove mette i piedi, toccando i muri, tastandoli e soffermandosi all'attaccapanni posto di fianco alla porta su cui son appese le proprie vesti. Preleva i vestiti iniziando ad indossarli, prima i pantaloni richiudendoli tramite la cinta, poi la maglia a maniche corte e infine la cappa nera con interni rossi. Ai piedi mette un paio di calze e degli stivali marroni abbastanza lunghi; infine il portaoggetti con tutto l'occorrente all'interno. Si è preparato nel cuore della notte, senza dire nulla, senza svegliare la piccolina nell'altra stanza, anzi, desidera che dorma, desidera vederla riposare dopo il pianto ma non può lasciarla così, di punto in bianco, senza nemmeno avvisarla di dove stia effettivamente andando. Dirige se stesso nel salotto accendendo la luce, illuminandolo; apre e chiude i vari cassetti fino a tirare fuori un bigliettino e una penna, rigorosamente di colore blu e scrivendoci sopra poche parole "Sono andato al campo d'addestramento di Konoha. Ti amo" nulla di più e lascia il bigliettino sul tavolo, in bella vista.

16:11 Kan:
 L'intenzione è esattamente quella, dirigersi al campo d'addestramento per allenarsi, in solitaria, senza essere visto. Non riesce a dormire ne a stare tranquillo, troppo agitato, troppo terrorizzato per stare fermo e l'allenamento è l'unica cosa in grado di distrarlo. Nonostante ciò si trova ancora a corto di energie, ancora stanco eppure l'interesse verso tale fattore fondamentale è praticamente nullo, anche a costo di esaurire tutto il chakra, desidera farlo. La destrorsa innalzata all'altezza del plesso solare formando il mezzo sigillo caprino cominciando con il visualizzare due piccole sfere di energia, mentale e fisica poste relativamente nella zona adibita alla mente ed in quella del ventre. Entrambe le sfere cercano di essere mosse dal loro torpore, risvegliare cominciando a percorrere il corpo; quella mentale discende l'essenza percorrendo le zone di viso, collo e petto velocemente, tracciando una linea netta e ben definita mentre l'energia fisica andrebbe a provare un movimento inverso per portarsi in alto attraversando l'intero ventre, salendo per lo stomaco ed entrambe cercherebbero di giungere nella bocca dello stomaco. In tal posto proverebbe a dare inizio ad una fusione tra le due, miscela le energie cercando un contatto tra loro nel tentativo di dar vita alla forza primaria dello shinobi, una terza energia dal colore blu astro denominata chakra. Rinvigorito appena da quell'energia lancia un veloce sguardo nella direzione delle stanze da letto. Smuove qualche passo lasciando il salotto, spegnando la luce per portarsi nella propria camera aprendo delicatamente la porta avvicinandosi al letto; china il viso su Shizuka lasciandole un flebilissimo bacio sulla guancia, abbastanza delicato da impedirle di svegliarsi, sorride nel farlo. L'amore verso di lei è totale, lo sguardo lo dimostra superando di gran lunga l'invidia e la gelosia ed aumentando quel senso di protezione nei di lei confronti. Labbra si smuovono <Grazie> sussurrando prima di uscire dalla stanza lasciandola dormire. Chiavi vengono prese, porta aperta lentamente, mazzo inserito all'interno. Oltrepassa la soglia richiudendola dietro di se. Probabilmente sarebbe tornato per l'alba distruggendo quel biglietto o forse anche prima ma attualmente ne ha bisogno, schiarirsi le idee, capire e comprendere. [END]

Dopo l'incontro con le chimere, Kan ha gli incubi durante la notte sognando il gorilla, la sua distruzione e la morte di quelli intorno a se. Prova paura e terrore verso quelle creature, una paura insinuatasi in profondità dubitando dei suoi stessi piani, delle sue stesse intenzioni.

Ps. Sotto permesso della player ho inserito Shizuka come mero ambient nella free