Giocata del 23/11/2021 dalle 12:42 alle 18:03 nella chat "Mercato dell'Acqua"
Nubi e tempesta. Tutto il distretto di Kirigakure è ormai sovrastato da ore da un immenso banco di nubi nere, portatrici di pioggia e fulmini. Il palcoscenico di oggi non offre pace o serenità, invero. Quelle nubi sono solo il primo accenno di una turbolenza che si riflette anche nell'animo dei popolani e nella loro quotidianità, che or ora sta per essere profondamente scossa. Nello specifico, il sipario si apre nella parte più esterna del distretto della pioggia, proprio in prossimità del cancello che dovrebbe collegare l'interno di Kagegakure con il mondo esterno. Giornate come queste possono cambiare con una velocità esasperante. Esattamente come un tuono può squarciare il silenzio e spezzare la penombra, il rimbombare dell'allarme cittadino può ribaltare la quotidianità di tutti e segnare la loro vita per sempre. Ebbene si... una pesante sirena suona e risuona tra le vie dell'anello più esterno del villaggio della pioggia. La folla inizia ad agitarsi o, quanto meno, domandarsi cosa stia succedendo. Molti iniziano a dirigersi verso casa, mentre altri si avvicinano all'enorme cancello nella speranza di scoprire qualcosa di più, ma venendo poi bloccati da chi è stato preposto alla sicurezza del posto e dei cittadini. L'appello, in ogni caso, è costante e roboante. Non vi saranno molti dubbi per chi passeggia in quella zona, sicchè le parole più ripetute sono cristalline ed inconfondibili. <Il Cancello a Nord-Est è sotto attacco!> La pioggia insistente non fa altro che enfatizzare il disordine e l'inquietudine. Il rumore dei passi pesanti nelle pozzanghere accompagna l'agitazione generale, e mentre gruppi di persone si allontanano dall'ipotetico luogo dello scontro, altri vi convergono presumibilmente perchè in grado di dare una mano. Cosa sta succedendo? <A quest'ora?? Non è possibile!> Altre voci, provenienti da una fonte non nota, sollevano una perplessità non indifferente. Eppure è innegabile che qualcosa stia succedendo. Anche per chi non è propriamente vicino al cancello, sarà possibile vedere una pesante colonna di fumo nero innalzarsi proprio in direzione dello stesso. A quanto pare, la quiete di Kirigakure è messa a dura prova ancora una volta.[Ingresso libero | 3 posti a disposizione | Fare richiesta di ingresso in pvt]
Il lampo di luce accecante, e subito dopo il rombo cupo del tuono, la pioggia battente ad oscurare un sole che quest’oggi guarderà altrove. Certo non al mercato dell’acqua di Kiri. No, non di Kiri, ma del suo distretto dentro Kagegakure. È tempo per le creature che mal sopportano la luce di strisciare fuori dai loro anfratti. Ed è forse proprio per questo che il biondo si palesa in quel loco. Pesanti anfibi graffiano la terra bagnata e morbida, alti fino oltre la caviglia, a stringere in essi l’orlo inferiore dei pantaloni scuri che avvolgono le gambe tornite. Una cinta di pelle vissuta li tiene stretti alla vita, al fianco sinistro pende un portaoggetti nel quale tiene solo due tonici, uno per il chakra, l’altro curativo. Una felpa scura, a maniche lunghe copre il torso, ma tutto l’abbigliamento in realtà è praticamente invisibile, poiché tutta la figura è ammantata in una cappa nera dalle lunghe maniche, le cui falde sono allacciate solo per il primo bottone, alla base del collo. Le maniche si fermano ai polsi, lasciando quindi le ampie mani perfettamente scoperte e libere. Il cappuccio invece è tirato sul capo, coprendo l’eccentrica acconciatura e i vistosi tatuaggi che gli decorano i fianchi del capo. Solo il viso dai tratti duri resta quindi visibile, dipinto in quell’espressione naturalmente austera, decorato da quello sguardo tagliato e animalesco, impreziosito dalle iridi nere e vive, splendenti di cupi e inquieti bagliori, che dominano la scena con teatrale non curanza, assimilando in realtà ogni cosa il suo campo visivo consenta. Ovviamente non ha armi con se, se non quegli arti che pendono dalle spalle e dal bacino, ma questo comporta che difficilmente s’addentri per un qualsiasi loco di quella città senza aver almeno cercato l’irruenta energia che custodisce e che gli consente il pieno accesso alle sue facoltà psico-fisiche. Tenterebbe quindi di portare la mano sinistra davanti alla bocca dello stomaco, chiusa in pugno, con l’indice e il medio affiancati e congiunti a svettare verso il mento, disegnando il mezzo sigillo della “capra”, necessario per lui un profondo sospiro atto a trovare la concentrazione necessaria a scavalcare il muro di nebbia e ricordi frammentati per accedere alla preziosa energia mentale, che in lui prende la forma di un globo scuro, elettrico e vibrante, che verrebbe spinto al centro del plesso solare, a congiungersi con la gemella e opposta, l’energia fisica, in lui dipinta come un globo chiaro, fluido e costante. Tenterebbe quindi di impastare tra loro questo suo personale Yin/Yang di energie, con l’intento di ottenere un’energia più grande delle due da cui deriva: il prezioso Chakra. Non esiterebbe, se vi fosse riuscito, a spingerlo nel sistema circolatorio, senza reprimere un brivido di piacere derivato dall’aumento dei sensi, da quell’energia che irrorerebbe, se fosse riuscito, ogni fibra di lui. Preparativi che sarebbero stati adottati in ogni caso, figurarsi qualora l’udito dovesse captare la sirena dal suono costante e pesante. Se la vista dovesse captare il movimento delle persone ad allontanarsi da – o a convergere verso – quella densa colonna di fumo nero che s’alza, visibile anche nella tempesta. S’irrigidisce il muscolo della mascella, mentre lo sguardo nero e affilato si tiene un attimo su quella colonna. Ruoterebbe quindi il busto e tutto il corpo verso quell’obbiettivo, distogliendo per ora l’attenzione dal mercato. Che era la sua meta iniziale. Tenterebbe semplicemente di sbloccare le articolazioni del bacino, delle ginocchia e delle caviglie, semiflettendole tutte, e caricandole di una buona dose della forza che le fibre muscolari delle sue leve inferiori dovrebbero essere in grado di fornire. Tenterebbe quindi di sbilanciarsi in avanti e di premere con forza contro il terreno con i piedi, spingendo il suo corpo in quella che, a tutti gli effetti è una corsa verso l’obbiettivo, fatta di ampie falcate delle gambe accompagnate dal movimento opposto delle braccia e delle spalle. Ovviamente stando attento a tentare di evitare persone che si muovono in senso opposto o a superare persone che si muovono nel suo stesso senso di marcia ma troppo lentamente, mantenendo la velocità maggiore possibile.[Oggetti: Tonico del Chakra, Tonico curativo][3/4 tentativo di impasto del chakra][1/4 tentativo di movimento verso il cancello: max 30 m] Nel settore kiriano, ci si è abituati alla pioggia. Quando il vecchio villaggio della Nebbia ancor esisteva veniva definito tale proprio per l'umidità del luogo, non per altro. Potrebbe quasi sentire il passato bussarle ad una spalla, se non fosse per la pioggia ed il clima temporalesco. Sta passeggiando piuttosto cheta nei pressi del Mercato dell'Acqua, poiché bisognosa di alcuni materiali necessari alla creazione e costruzione della sua armatura. Ha bisogno anche del tessuto nero per ricamare le cappe dell'Akatsuki: insomma, non è lì per caso ma per una valida motivazione. Indossa un paio di pantaloni nero tipologia skinny tagliati giusti ad altezza del ginocchio, i quali fasciano perfettamente le inferior leve della fanciulla. Le estremità inferiori son infilate in un paio d’anfibi d’egual cromia, ben allacciati a loro volta attorno alle caviglie. Gli schinieri, invece, son nascosti dall’indumento e coprono perfettamente lo stinco anteriore d’ambedue le gambe. Un maglioncino verde mela copre sin ad altezza del ventre il resto del corpo, lunghe maniche a sfiorar metà falangi delle dita tenendole comunque al caldo. I vambracci prendono posto negli appositi spazi, proteggendo l’avambraccio sia destro che sinistro. C’è ovviamente da considerare anche l’equipaggiamento del quale non fa letteralmente mai a meno. La vita è circondata da una cintura in cuoio nera e piuttosto spessa, al cui fianco mancino viene agganciato un fodero contenente la sua fedelissima katana – l’unica rimasta. Attorno alla coscia sinistra, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno due tonici di recupero Chakra e coagulanti, un paio fuda contenenti dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Per ultimo, ma non per importanza, sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Deve ancora testarla, ma le ha solleticato non poco l’appetito. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. Le mani sono coperte da un paio di guanti, infine, a mezze dita con una placca metallica sul dorso. Gli abiti le stanno un poco appiccicati addosso per via della pioggia, pur avendo portato con sé una lunga cappa color sabbia con tanto di cappuccio disposto sul capo per difendersi quanto possibile dalla pioggia, pur non avendo un ombrello adeguato. Quando si accorge del movimento sospetto nelle immediate vicinanze del portone di ingresso al villaggio, è naturale che scatti in allarme. Il Chakra scorre prepotente nel suo sistema circolatorio, così da poter essere utilizzato in qualunque istante voglia per difendersi - o per difendere. <Che sta succedendo?> Domanda ad alta voce, aggrottando le sopracciglia, ma promuovendo i propri passi in quella precisa direzione nell'adocchiare la colonna di fumo nero che s'erge in quei pressi. Accelera un po', non rendendosi ancor conto della figura di Shinsei, presa com'è, appunto, dalla situazione catastrofica nella quale verte or il settore kiriano. [ Chakra ON ][ Equipaggiamento: { Frusta } (Fuda Polso SX) – { Katana } (Fianco SX) – { 3 Kunai } (Tasca Porta Kunai e Shuriken – Coscia DX) – { 2 Tonici Curativi + 2 Tonici Recupero Chakra + 2 Fuda + 2 Tronchetti } (Tasca Portaoggetti Gluteo SX) – { Spada di Chakra } (Fuda sul petto) || Vestiario: { Guanti ninja – Vambracci – Schinieri } ][ ?/4 - Avvicinamento ] Vari allarmi nel settore Kiriano e una nube nera si estende alta nel cielo attirando l'attenzione del bianco le cui dorate vengono portate in tale direzione. Chakra già ampiamente attivato, le leve inferiori si dirigono verso uno di quei cancelli attirato dal vociare e dalla situazione stessa, dal comprendere chi sia l'artefice dell'attacco. L'outfit odierno del Sumi risulta profondamente cambiato, un modo radicale per decretare il nuovo modo di vestire, totalmente opposto al precedente, diverso nei colori, nei tessuti e nelle stesse vesti prescelte per l'occasioni. Nera maglietta a maniche lunghe, di sottile fattura, sovrasta l'intero busto in maniera aderente delineando il fisico, collo alto coprendo il collo per circa la metà di esso; pantaloni di un nero leggermente più chiaro sugli inferiori arti ricadono fino a metà della coscia essendo inseriti in calzari, anch'essi del medesimo colore seppur presentino il bordo di un grigio chiaro con varie linee dello stesso colore. I pantaloni su di essi presentano medesime linee a decorarli ma di un color rosso tenue, simile a del sangue. Cintura passa per la vita dalla fibbia grigia recante il simbolo del proprio clan. Lungo giaccone nero vien riposto al di sopra della maglietta con lunghe maniche ricadendo per tutta la figura dell'albino fin a metà polpaccio. Bordi di esso contornati dal grigio come mera decorazione, il tutto è concluso da una cinta dello stesso tenuta sciolta. Sulla cintola dei pantaloni è riposto un portaoggetti, sul lato destro, contenente al suo interno fuda e inchiostri speciali donati direttamente dal clan per portare a compimento l'atto liberatorio del dogma Sumi, inoltre al suo interno son riposti un paio di tonici curativi, un paio per il recupero del chakra e due fuda con tronchetti da sostituzione sigillati al loro interno e uno spray curativo per le ferite più esose. Sul lato sinistro della cintola, infine, vi troviamo un kit medico con tutto l'occorrente al suo interno. Avanza imperterrito verso la zona incriminata smuovendo le iridi da parte a parte, incrocia le figura della rosata <Furaya> alzando la voce in modo consistente per poter essere udito dalla donna il prima possibile, essere intravisto da ella se fosse possibile e la situazione lo permettesse <Cosa sta succedendo?> continuando con il proprio passo per accorciare quella distanza sempre di più. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali | 2 tonici curativi | 2 tonici recupero chakra | 2 fuda con tronchetto sigillato | 1 spray curativo][Kit Medico]Rapidi sono i passi che conducono, non solo Shinsei, ma tutti coloro che vogliono dare una mano al Cancello di Kiri. Il grande colonnato nebuloso e nero non accenna a diminuire in intensità, esattamente come la sirena continua a suonare senza sosta. Shinsei fugge dalla zona mercantile, forte del fatto che il proprio chakra stia irrorando ogni fibra muscolare presente nel suo corpo. Le ampie falcate lo portano rapidamente verso l'immenso portone e al suo arrivo, la situazione che lo accoglierà non sarà delle migliori. Lui, precisamente, percorre un vialone centrale largo circa venti metri che collega il quartiere cittadino nei pressi della grande porta, alla zona mercantile. Questo vialone prosegue dritto per dritto fino al Cancello, che quindi si troverà alle ore dodici del Taijutser e a circa venti metri di distanza. Il suo sguardo potrà notare come il fumo provenga dalla parte esterna del Cancello, attualmente ancora chiuso. Ai lati del cancello, due torri di vedetta ospitano coloro che dovrebbero proteggere l'ingresso dagli assalti esterni, ma che in questo momento sembrano essere in difficoltà. Ninja e soldati, seppur pochi in numero, si affannano nel cercare di fermare ciò che si trova dall'altro lato della barricata, tramite l'utilizzo di armi rudimentali e di Jutsu che possano tenere a bada i nemici dalla distanza. Il sibilo delle frecce scoccate dalle balestre fende l'aria, spezzando la monotonia della pioggia, assieme alle tecniche elementali più disparate. Eppure... sono altri i suoni che attireranno l'attenzione dei presenti. Proprio mentre Kan e Furaya sopraggiungono da una strada che fiancheggia l'enorme muro della città, un'enorme fiammata mostra le proprie lingue da dietro l'immenso portone. Fruste di fuoco che durano solo per qualche attimo, e che anticipano un sonoro [BOOOM!]. Il Cancello trema, come colpito da qualcosa di estremamente poderoso. [BOOOM!] Ancora una volta, vittima di colpi molto simili a quelli di un ariete. <Presto!! Abbattetelo o entrerà!!> Ma a nulla valgono le incitazioni mosse da chi cerca di difendere la porta. Un ultimo e roboante rimbombo testimonia il cedimento delle difese di Kirigakure e la definitiva apertura del cancello. [SBAAAAM!] Le porte di aprono, ancora annerite e infiammate qua e la, e ciò che effettua il proprio ingresso finalmente semina il panico che avrebbe dovuto. <LE CHIMEREEE!!> I popolani più curiosi ora fuggono in preda al panico, mentre quelli più valorosi si preparano alla battaglia. Si, perchè non possono permettere che la storia si ripeta. Non possono permettere che le difese di Kagegakure cedano. Sotto gli occhi di tutti, ora che il fumo nero si dirada, a fare il loro ingresso sono un quantitativo non indifferente di chimere dalle dimensioni quasi normali e dalle forme più bizzarre. Canidi, rettili molto grandi... c'è un po' di tutto. Ma ciò che attira sicuramente più l'attenzione, è colui che si è eretto a capobranco. Colui che ha sfondato il cancello. <GRAAAAAAAAAAAWL!> Un potente ruggito assorda i presenti. Proviene da un gorilla estremamente muscoloso, alto poco più di sette/otto metri e con una specie di spuntoni rocciosi che fuoriescono su tutta la schiena e lungo la parte esterna delle braccia. Dalle profondità del suo esofago fuoriesce un inquietante bagliore, mentre ruggisce, che tremola ogni singola volta che i suoi pugni incontrano i pettorali con forza. [BAM! BAM! BAM!] Urlo di guerra, il suo, che segna l'inizio dell'invasione. In un attimo, lo spiazzo antistante il cancello diventa teatro di uno scontro violento e senza esclusione di colpi. Le chimere iniziano ad affrontare i ninja di guardia, mentre lo scimmione colossale muove i primi passi verso lo stradone principale. Le nocche anticipano le gambe, in pesanti rintocchi che quasi fanno tremare la terra sotto i suoi piedi. Cosa faranno i nostri eroi? Si uniranno alla resistenza o si ritireranno dalla battaglia? Kan e Furaya, a differenza di Shinsei, si trovano alle ore nove del mostro e a circa 10 metri di distanza. Shinsei avrà il colossale nemico alle proprie ore dodici e a circa 15 metri di distanza. Sia alla sua destra, che alla sua sinistra, due lunghe file di palazzine di altezza variabile scorrono fino allo spiazzo. E' il momento di rimboccarsi le maniche.[Turnazione Libera]
C'è un po' d'ironia in quel che sta accadendo quest'oggi al portone di Kirigakure. Un'ironia che fa sbucare un sorrisetto ironico sul volto della Decima, la quale sfila dabbasso il cappuccio per potersi far vedere, per mostrare la sua faccia e i fluenti capelli rosati che discendono lungo la schiena. <E così la storia si ripete.> Commenta aspra a mezza voce, mentre adocchierebbe facilmente Kan poco distante a cui darebbe chiaramente ascolto. <Non lo so, ma conviene darci una mo--> Blocca immediatamente il suo dire, sgranando gli occhi quando il portone cede e le mostruosità esterne riescono ad entrare definitivamente nel settore kiriano. L'espressione muta in un nanosecondo, facendosi seria e austera. Sa cosa c'è da fare. <Kan, seguimi.> Vocia in sua direzione. <Assecondami.> Piegherebbe le inferior leve così da avanzare d'almeno CINQUE metri in avanti. Busto flesso innanzi, braccia a portarsi innanzi al petto pronta per eseguire presumibilmente dei sigilli. Non intende perder tempo, quindi le falcate risulterebbero essere ampie, ben cadenzate ma sfruttando tutta la velocità che il di lei corpo dispone in questo momento. E soltanto poco più vicina ai portoni, urlerebbe quanto segue: <Per evitare che tutto si ripeta, dovete FORTIFICARE i PORTONI! Chiunque sia in grado di utilizzare tecniche Doton e Suiton, si appresti a creare una fortificazione! Rimettete in piedi il portone, altrimenti ne entreranno delle altre!> Attirate dal fracasso e dal rumore, sicché è risaputo che le chimere viaggino in branco. E per quanto quel branco possa essere lì terminato, non è detto che non vi siano mostri più grandi in avvicinamento. Il caos attira sempre altro caos. <Io mi occupo di togliere di MEZZO queste BESTIE, chiunque non sia in grado di combattere vada via immediatamente. CHIUNQUE abbia tecniche ad ampio raggio, puntate in primo luogo il capo branco. E' lui a gestire le altre bestie!> Grida, in modo che tutti possano sentirla. <Fidatevi di chi ha perso contro queste BECERE BESTIE, ma che ha imparato come affrontarle!> Le mani comporrebbero i seguenti sigilli, portando il pié manco poco più innanzi rispetto allo specular opposto, così da aver un saldo equilibrio: drago, serpente, scimmia, cinghiale, cavallo e tigre. <FUOCO!> Avvisandolo eventualmente dell'elemento che intende usare. Convoglierebbe il Chakra di tipo Katon all'interno dei polmoni, in modo che il Chakra vada confluendo con l'elemento cardine del suo essere. Gonfierebbe a dismisura la cassa toracica, fintantoché l'è possibile arrivare, per tentare di spingere verso l'esterno un soffio che si tramuterà ben presto in una palla di fuoco dal diametro di nove metri e dall'estensione massima di diciotto metri. Trovandosi a cinque, dovrebbe riuscire ad investire tutte le bestie che si trovano nei paraggi. Ha avvisato, d'altronde, che si sarebbero dovuti togliere di mezzo e che ci avrebbe pensato lei, no? Nessun rimorso. Punterebbe l'attacco a partire dalla SCHIENA del gorilla, così da lasciare il fronte LIBERO a chi di dovere, coinvolgendo le altre bestie che si son disseminate per il campo di battaglia. <TORNADO!> Una trashata ogni tanto bisogna farla, lasciando il prosieguo del nome della tecnica direttamente nelle fauci del Sumi che dovrebbe averla seguita e che dovrebbe, dulcis in fundo, assecondarla. [ Chakra: 40/50 ][ 1/4 - Spostamento in avanti di 5m + 3/4 - Palla di Fuoco Suprema ][ Diametro fiamme: 9m / Portata max: 18m / Velocità: 72 ][ Equipaggiamento: { Frusta } (Fuda Polso SX) – { Katana } (Fianco SX) – { 3 Kunai } (Tasca Porta Kunai e Shuriken – Coscia DX) – { 2 Tonici Curativi + 2 Tonici Recupero Chakra + 2 Fuda + 2 Tronchetti } (Tasca Portaoggetti Gluteo SX) – { Spada di Chakra } (Fuda sul petto) || Vestiario: { Guanti ninja – Vambracci – Schinieri } ] Colpi e frastuoni si estendono dalle mura di quel distretto, le porte son in procinto di cadere mentre sopraggiunge insieme alla Nara sul luogo del misfatto. Attimi di panico tra la gente ma è la parola gridata, il suo giunto alle orecchie del bianco ad impietrirlo. Le chimere sono li, hanno sfondato le mura del villaggio delle ombre, quella presenza tanto decantata durante la sessione di piercing con Shizuka mostra il suo viso. Per la prima volta s'avvede di uno di quegli esseri, per la prima volta le dorate si posano sul nemico esterno che ha giurato di combattere e di distruggere. Impietrito, però, La visione di quel mostro e degli altri a seguito scatena in lui una paura priva di eguali, immobilizzato dal terrore nel ritrovarsi davanti allo scorrere degli eventi. Inspira ed espira con velocità estrema, petto gonfio e sgonfio, aria fuoriesce dalle narici. Deglutisce, butta giù la saliva ritrovandosi senza alcun tipo di pensiero, sangue raggelato nelle vene, cessa di scorrere ed il muscolo cardiaco affretta il proprio battito agitandolo. Non è abbastanza forte da affrontare un simile nemico, non è abbastanza potente da buttarsi nella mischia; non può affrontare quei demoni senza un demone, non possiede la forza necessaria per tornare vivo da Shizuka ed incolume, senza alcun danno. Immediato il pensiero alla rossa, istantanea la preoccupazione alla propria incolumità ed alla di lei reazione. L'istinto cerca di prendere il sopravvento invitandolo a scappare, mettersi al sicuro, comportarsi da codardo fino al momento propizio; stupido è agire adesso, impensabile muoversi quando non si ha ancora la potenza necessaria. Le parole di Furaya attirano la di lui attenzione, chiedendogli di seguirla ma come può? E' una follia. Lei, ex Kage, in possesso di una forza immensa mentre lui, misero genin incapace di competere con la propria ragazza, fautore di una missione a dir poco pessima. Respira velocemente annuendo al medesimo modo mentre divarica le inferiori leve flettendo le ginocchia così da avvicinare polpaccio e coscia. Busto appena portato in avanti, gamba destra all'indietro tenendo la punta del piede sul suolo per fare da perno. Sfrutterebbe la posizione assunta per tentare di effettuare uno scatto alla volta di Furaya seguendola passo passo provando a percorrere i medesimi 5 metri affiancandola, precisamente alla sinistra di lei. Smuove gli inferiori arti uno dopo l'altro al massimo della propria velocità. In caso di successo arresterebbe la corsa udendo gli ordini della Nara, inspira trattenendo l'ossigeno per poi innalzare entrambe le sopracciglia al suggerimento di lei, fuoco, intende utilizzare una tecnica di quell'elemento. Forse c'è un modo per darle manforte. Entrambe la mani vengono portate all'altezza del petto formando i sigilli della capra, del bue e del drago cominciando a smuovere il chakra all'interno del corpo mischiandolo con l'elemento fuuton presente dentro di se, lo smuove per tutta la propria essenza facendolo risalire verso i polmoni unendolo all'ossigeno all'interno di essi. Attende lasciando partire PRIMA la palla di fuoco suprema della decima per poi tentare a sua volta di unire le labbra a bocca di papera <DI FUOCO> trash a sua volta, tenta di soffiare a sua volta all'esterno lasciando fuoriuscire dell'aria mista a chakra fuuton in direzione della palla di fuoco e del gorilla così da aumentare la potenza del tecnica katon della donna con la sua corrente ascensionale. L'obiettivo è creare un vero tornado di fuoco in grado di sollevare il gorilla da terra coinvolgendo tutti gli oggetti a terra nel circondario, in più lasciando che venga a sua volta colpito dal fuoco del tornado stesso. La corrente stessa avrà un'altezza massima di 5.5 metri. [C 23/30][1/4 Spostamento + 2/4 corrente ascensionale][Ninjutsu 55][Punteggio di attacco: 42,5 + eventuali oggetti][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali | 2 tonici curativi | 2 tonici recupero chakra | 2 fuda con tronchetto sigillato | 1 spray curativo][Kit Medico] Il cancello. Tra i lampi e i tuoni, tra le grida e le esplosioni, tra la pioggia e il fuoco, compare quel portone quasi speculare a quello che ha attraversato lui stesso, non più di un paio di mesi prima, a dirla tutta. Un rapido sguardo alle torri di vedetta, alle grida, poi le fiamme, qualche istante, il tempo di assottigliare lo sguardo e di flettere le gambe, accusando quei due boati che squarciano il cielo e la terra, la mascella serrata. Lo sguardo si posa quindi sul portone che cede di schianto, aprendo i propri cancelli. Non può non osservare ciò che ne esce. Mostri immondi, orrendi ibridi assetati di sangue, e sono in gruppo tra l’altro. Se c’è qualcosa che ha imparato all’esterno è a temere quando sono in gruppo. Ma c’è una questione più grande ora da sostenere. Per quanto detesti quella città, quelle bestie non possono entrare li dentro, ora li dentro il biondo ha qualcosa da perdere. La mano sinistra corre al bottone che tiene ancorata la cappa al corpo, svolazzante all’indietro per via del caldo spostamento d’aria dovuto all’impeto dell’attacco delle chimere. Non esiterebbe ad aprire quell’asola, lasciando volare via la cappa e scoprendo finalmente quei biondi capelli tenuti in una coda lunga fino alle scapole e quei tatuaggi, neri serpenti a decorare i fianchi del cranio nudi. Ha bisogno della massima visibilità possibile. Lo sguardo si posa su quel grosso bestione, gorilla dall’esofago luminescente. Annota ogni cosa, gli spuntoni, l’atteggiamento aggressivo, da capobranco, quell’esofago. Lo sguardo passa in rassegna la figura alta quattro volte lui, intento a cercare qualcosa. Non esiterà tuttavia, nel vederlo muovere i primi passi, ad attuare la sua strategia, di nuovo tenterebbe di flettere bacino ginocchia e caviglie, le braccia ora libere dall’impedimento della cappa si irrigidiscono, chiuse le mani in pugni, per ora lungo i fianchi, semiflesse ai gomiti. Tenterebbe di sbilanciarsi in avanti, imprimendo tutta la forza che ha nel tentativo di sprigionare una nuova corsa, portata alla massima velocità di cui dispone, verso la chimera-gorilla. Imperativo che non superi quello spiazzo. Non sarà lineare la corsa, tuttavia, bensì a zig zag. Cambiando direzione due volte durante il tragitto. L’intento ovviamente è quello di non approcciare direttamente il gorilla ma di rendere un minimo più imprevedibili le sue mosse, o almeno la direzione dei suoi spostamenti. Tenterebbe di spegnere quel movimento repentino solo una volta giunto tra le zampe della bestia. Precisamente tra le zampe anteriori. Perché? Perché non dovrebbe essergli sfuggita la voce di qualcuno che conosce. Non benissimo, ma che conosce. Non è solo, dunque, si può iniziare a lavorare di squadra, e anche solo tenere l’attenzione di quel gorilla su di lui, può avere un affetto <AVANTI!> gli ringhia contro, snudando le zanne in un ringhio, incitandolo, ma sarà lui, da li sotto, a compiere la sua mossa, tenterebbe di piegare le gambe, le ginocchia e il bacino di nuovo, ma questa volta quasi fino a terra, caricando le sue leve inferiori come molle, il chakra invece verrebbe spinto tramite il sistema circolatorio prima alle spalle, quindi alle braccia e infine addensato come una patina sui pugni chiusi e tanto tesi da snudare le vene, serpenti di sangue che si muovono sotto pelle. Tenterebbe quindi, di nuovo, di premere con forza contro il suolo, liberando quelle due molle che sono ora le sue leve inferiori e che ora dovrebbero essere funzionali a spararlo contro l’obbiettivo al quale sta mirando. E qual è l’obbiettivo? Mira alla giuntura tra il petto e il braccio destro di quel gorilla. Tenterebbe quindi di compiere un gran balzo verso l’alto per portarsi a contatto con l’obbiettivo. Mentre è in aria, le braccia verrebbero caricate entrambe all’indietro, utilizzando i muscoli della schiena flessuosa come quella d’un grosso felino per caricare anche tutta la parte superiore del busto, qualora fosse arrivato all’altezza desiderata tenterebbe di sparare in avanti il busto e quindi le spalle, i gomiti e per ultimi i pugni, che, utilizzando tutta la catena cinetica sbloccata, dovrebbero impattare contro quell’articolazione. L’intento è quello di causare più dolore possibile, ben conscio che gran parte dei nervi per il controllo del braccio passano, necessariamente, da quello stretto pertugio. Ha bisogno di limitare il più possibile i movimenti di quella bestia. No, non ha bisogno di urlare il nome della sua tecnica. Ha bisogno che faccia male. Qualora riuscisse, presterebbe solo attenzione ad atterrare sui piedi e quindi, tenterebbe di spostarsi, questa volta in maniera lineare, ripercorrendo una parte della distanza che li separava.[ 6 m] Alla fine, quindi, dovrebbe trovarsi poco distante dal bestione, sempre di fronte a lui. Lo sguardo assassino intento a capire eventuali altre mosse. [1/4 tentativo di spostamento contro il gorilla][2/4 Tentativo di Totsukegi: colpo con entrambi i pugni alla giuntura tra petto e braccio destro del gorilla.][Conoscenza: Combattimento senz’armi][1/4 tentativo di spostamento: 6 metri all’indietro][Oggetti: Tonico del chakra, tonico curativo][Chakra: 9/10]La situazione non permette che si perda ulteriore tempo in chiacchiere. Agire tempestivamente è fondamentale perchè questa piccola breccia nelle mura non si trasformi in una voragine di morte e distruzione, e questo Furaya lo sa bene. E' esattamente come è iniziata in passato, si? I fantasmi del tempo che è stato tendono a tornare, se non si è in grado di esorcizzarli completamente... e quelle bestie non sono mai state annientate del tutto. Sono ancora la fuori... tra gli alberi. Ad ogni modo, il problema attualmente è dentro le mura. Troppo tempo trascorso in pace ha portato le difese ad indebolirsi. Ad abbassare la guardia. E quando la Piaga ha deciso di ripresentarsi, non sono stati in grado di reggere. Tuttavia è per questo che a una nazione servono eroi, no? Ebbene, oggi è tutto nelle loro mani. I Ninja ancora liberi, cercano di assecondare gli ordini suggeriti da Furaya, ma a muoversi sono solo quelli dotati di chakra suiton. I primi getti d'acqua vengono direzionati verso il cancello, per spegnere le fiamme ancora vive e imbibire il legno in maniera tale che sia assai più complicato riappiccare l'incendio una seconda volta. Invece, non sembrano esserci ninja padroni dell'arte della terra, o se ci sono, sono impegnati nella difesa della città e della propria vita. La battaglia è in evidente stallo, ma solo perchè il colosso non ha ancora mosso un dito. Entrambe le fazioni mettono a segno e incassano poderosi colpi, mentre il sangue imbratta la pavimentazione cittadina a più riprese. Le urla di dolore si mescolano agli incitamenti di guerra. La paura si mescola all'adrenalina, nella frenesia di attimi fuggenti che sembrano durare un'eternità. Furaya brucia rapidamente le distanze, dimezzandole e richiamando il proprio chakra. Cassa toracica che si gonfia, bruciante e poderosa, salvo poi sgonfiarsi di colpo nell'intento di avvolgere la schiena del gorilla in una colossale palla di fuoco. Tuttavia, non è sola in questo intento. Sono due i protagonisti che decideranno di affiancarla nell'operato, aggiungendo efficacia alla tattica. Shinsei, in particolare, decide di attirare su di se l'attenzione dello scimmione, nella consapevolezza che non sarà solo in questa battaglia. Scatta in avanti, bruciando metri su metri per poi spiccare il volo verso l'articolazione superiore destra dello scimmione. Un colpo deciso e dalla forza invidiabile, che tuttavia non sfugge allo sguardo della bestia divina. Shinsei sentirà lo sguardo cremisi di quest'ultima su di se. Uno sguardo che si fa rappresentante del puro terrore, e che viene accompagnato da un rapido pugno da destra verso sinistra, con il chiaro intento di intercettarlo a metà strada, mentre ancora in volo. Tuttavia, attirare l'attenzione su di se sortisce il proprio effetto e quelle fiammate nelle retrovie vengono totalmente ignorate. Prima che il colpo ai danni di Shinsei vada a segno, l'inferno divampa sulla schiena del colosso strappandogli un ruggito misto di rabbia e dolore e impedendogli di completare la propria offesa. Shinsei, quindi, diviene capace di raggiungere proprio quell'articolazione, di colpirla con violenza e di sbilanciare l'avversario verso dietro. Al contatto, sentirà che il corpo dello scimmione è resistente. Molto resistente. La sua offesa non è vana, ma gli sarà chiaro che non sarà come combattere con uno scimpanzé qualsiasi. In ogni caso, in questo turbinio di eventi, non può mancare l'offesa di Kan. Tutto evolve in una frazione di secondo. I colpi si avvicendano sulla bestia con frenesia e con l'arrivo della tecnica fuuton del Ninja albino, lo sbilanciamento attuato da Shinsei acquista ancora più valore. Fuoco e vento si uniscono in una raffica di lingue di fuoco violenta e turbolenta. Quello che era un attacco volto solo alla schiena del mostro, ora lo avvolge completamente, strappandogli un ulteriore urlo. Tuttavia... non basterà questo a mettere al tappeto quella belva. Un nuovo ruggito di rabbia accompagna un'onda d'urto che dissipa le fiamme, mostrando quella bestia dal pelo un po' bruciato e dagli spuntoni rocciosi arroventati. Lo sguardo, lentamente, si sposta verso la propria sinistra, mettendo a fuoco i due ninja che lo hanno attaccato alle spalle. In breve tempo realizza di essere circondato e pondera la propria offensiva di conseguenza. <GRAAAAAAAWL!> Ruggisce, sbattendo ancora i pugni sul petto. Lingue di fuoco mortifere e infernali sbucano dalle sue fauci, mostrando quel bagliore incandescente anche mentre la bocca è semi chiusa e l'aria filtra tra i denti. Subito dopo, quei pugni vengono portati entrambi sopra la testa e fatti cascare con rabbia e violenza verso il basso.[BOOOOOOOOM! TRRRRRRRRR!] Chino verso avanti, scatena quello che potremmo definire come un piccolo terremoto. La terra si incrina sotto i suoi pugni mettendo a rischio la stabilità di [Tutti]. Come se ciò non bastasse, alla sua sinistra, alla sua destra e dietro di se, tutti dovranno avvedersi da quella che è la sua reale offensiva. Quegli spuntoni rocciosi, ancora incandescenti, vengono letteralmente sparati a 360°, con l'intento di seppellire tutto sotto una pioggia di rocce affilate. Sono tutte grandi quanto la punta di una lancia: lunghe circa venti centimetri e dal diametro crescente man mano che ci si allontana dalla punta. Kan verrà bersagliato da tre di questi spuntoni: uno diretto alla testa, uno alla bocca dello stomaco e uno al basso ventre. Furaya sarà bersagliata da altri tre spuntoni, diretti rispettivamente a spalla destra, addome e coscia sinistra. Shinsei, invece, non è direttamente interessato da questo attacco, essendo lo scimmione sprovvisto di protuberanze granitiche sulla parte frontale del corpo. Di conseguenza dovrà solo fare i conti con lo sbilanciamento, dopo di che potrà scegliere come agire, forte del fatto che il suo avversario è chino in avanti e con i pugni serrati al suolo. Sei metri di distanza per lui. Cinque per i due ninja sul fianco sinistro della bestia.[Shinsei Difesa 1/4][Kan e Furaya Difesa 2/4]
Il fuoco divampa dinanzi agli occhi del Sumi investendo quel gorilla in pieno, bruciandogli il pelo, gli spuntoni di roccia. Si azzarda nell'esibire un flebile sorriso maturando il pensiero di averlo, forse, fatto fuori con quell'attacco combinato eppure ciò non avviene. Parte della tecnica non va a buon fine, la forza per sollevarlo risulta bassa di conseguenza permane sul terreno ritrovandoselo ancor più incazzato di prima, pronto alla guerra. Coda dell'occhio nota la figura di Shinsei nei presi della bestia, necessita di creare una strategia quanto meno efficace per poterlo affrontare, battere, distrarre. Se la tecnica fuuton non ha troppa efficace, la propria innata potrebbe risultare solamente una perdita di tempo, le tecniche in proprio possesso non sono abbastanza, di sicuro i serpenti non posseggono la giusta forza per abbatterlo. Deve pensare, riflettere al meglio se non fosse che lo scimmione colpisce il terreno il quale trema totalmente sotto di se, si trova in una posizione scomoda. Smuove l'intero corpo cercando di irrigidire gli inferiori arti evitando di cadere, arti superiori aperti tentando di mantenere l'equilibrio mentre tre spuntoni vengono lanciati contro di se. Sgrana totalmente le dorate, istintivo il gesto della destrorsa nel portarsi all'interno del portaoggetti prelevando uno dei fuda messi li appositamente. Lo tira fuori divaricando le inferiori leve flettendo le ginocchia avvicinando i polpacci alle cosce; busto appena avanzato, schiena diritta e piede destro posto sulla destra mentre il sinistro permane nella medesima direzione. Il chakra comincia a scorrere all'interno del corpo del bianco cercano di convogliarlo all'interno del fuda irrorandolo per sbloccare il tronchetto; in caso di riuscita una nuvola di fuma dovrebbe avvolgerlo facendo apparire un tronco dinanzi a se mentre il genin tenta di effettuare uno scatto alla propria sinistra, con un movimento quasi circolare così da non aumentare la distanza dei 5 metri, di 3 metri così da evitare i colpi avversari. Spinge entrambi i piedi sul suolo sfruttando il piè destro come perno dandosi la spinta con esso, l'intero busto a sua volta è spinto sulla sinistra smuovendo le leve inferiori al massimo di quella velocità consentita dalla sostituzione di primo tipo. In caso di riuscita dovrebbe trovarsi spostato con gli spuntoni a colpire <Furaya colpisci i tendini delle zampe, se non è in piedi non può neanche attaccare> esordisce il Sumi per poi portare entrambe le mani ad altezza del petto componendo i sigilli del gallo e della tigre in rapida sequenza. Il chakra mischiato all'elemento fuuton comincia a muoversi nuovamente, veloce si espande nell'essenza del genin concentrandosi negli tsubo per uscire dal corpo cercando di plasmare il vuoto intorno a se nel tentativo di formare una singola arma di vuoto dalla lunghezza di 5,5 centimetri focalizzando come obiettivo il tendine della zampa sinistra del gorilla. Prova a scagliarla contro di esso con tutta la potenza di cui dispone per tagliare di netto quella parte, tagliare il tendine e destabilizzarlo lasciandolo a terra, per il momento. [C 15/30][2/4 Sostituzione I tipo + 2/4 Armi di vuoto | 1 arma][Ninjutsu 55][Velocità: 58,5][Punteggio di attacco: 43,5][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali | 2 tonici curativi | 2 tonici recupero chakra | 2 fuda con tronchetto sigillato | 1 spray curativo][Kit Medico] L’attacco arriva, congiunto, anche dagli altri due. Ha potuto udire anche la voce del Sumi, sebbene non sappia chi abbia fatto cosa. Ciò che sa è che quella chimera-gorilla è decisamente più ostica di quanto si aspettasse in partenza. Le mani impattano su qualcosa che pare roccia. Sono i due alleati ad evitare che lui stesso subisca un colpo che difficilmente avrebbe potuto schivare. E quindi lui riesce andare a segno, e ad allontanarsi restando davanti a lui, un ringhio stampato sul volto dai lineamenti affilati, nel tentare di capire cos’ha in mente quel maledetto mostro. Si sgrana leggermente lo sguardo affilato nel notare le fiamme fuoriuscire dalla gola di quella bestia. Ma soprattutto lo osserva alzare le braccia possenti per schiantarle contro il suolo. <Tsk> Schiocca rapida la lingua sul palato, mentre tenterebbe semplicemente di spostarsi in avanti flettendo di nuovo la catena cinetica delle leve inferiori, sbloccando quindi il bacino, le ginocchia e le caviglie e piegandosi fino a toccare terra con le mani. Carico come una molla appiattita sul terreno. Lo sguardo nero puntato sulle possenti zampe anteriori della kimera, aspettando il momento giusto per compiere il suo spostamento, che sarà un istante prima che quegli arti colpiscano il terreno. In quel momento tenterà di imprimere tutta la forza che ha nelle leve inferiori, che ancora una volta serviranno a lanciarlo in aria, si sbilancia in avanti in quello che vuole essere un salto in avanti, verso il mostro. Un salto compiuto con il massimo della forza e della velocità, tentando di raggiungere il massimo della gittata che quei muscoli gli consentono [6 metri] è più un salto in lungo, che in alto. Di certo non ha voglia di trovarsi infilzato da quegli spuntoni di roccia incandescenti. Ma quel salto è compiuto con il preciso intento di bruciare la distanza con quel gorilla, che dovrebbe anche essersi piegato verso di lui nel tentativo di lanciare quei suoi spuntoni di roccia. Una volta usato lo slancio delle leve inferiori, tenterebbe, in aria, di raccoglierle al petto e di proiettarle in avanti nel punto di atterraggio, che vorrebbe essere il naso piatto e ringhiante della bestia, che dovrebbe essere ancora intenta in quel suo attacco. Se vi fosse riuscito, non perderebbe tempo, nel tentativo di apportare una nuova offensiva. S’avventerebbe questa volta verso il punto più vulnerabile che ha notato di quella bestia: Gli occhi. Dovrebbe bastargli un passo in avanti, che compirebbe sempre con il massimo della velocità, trovandosi esattamente in mezzo ai suoi grandi occhi di bragia. Tenterebbe quindi di inarcare all’indietro la schiena, le spalle e proiettando all’indietro ambo le braccia, le mani verrebbero di nuovo chiuse in pugno e irrorate di chakra, Un’espressione rabbiosa sul volto affilato <Che buio sia per te> Un ringhio ferale che non dovrebbe inficiare la velocità di riuscita dell’offensiva. Tenterebbe quindi di avviare la catena cinetica superiore proiettando in avanti il busto, e quindi le spalle, le braccia, tentando di sparare i pugni in avanti con tutta la forza che ha. Un pugno per ognuno di quegli occhi, nel tentativo di spegnere completamente la luce rossa che li domina. Tenterebbe quindi di voltarsi, di nuovo flettendo le gambe e tentando uno scatto in avanti, tentando di scendere dal muso e di guadagnare, di nuovo, quella manciata di metri dalla bestia [5 m] ma restando sempre frontale all’animale, ancora pronto ad un eventuale attacco [1/4 Tentativo di salto in avanti. 6m][2/4 Tentativo Totsukegi: pugni agli occhi][Conoscenza: Combattimento senz’armi][1/4 Tentativo movimento all’indetro: 5m][Oggetti: Tonico del Sangue, Tonico Curativo][Chakra: 8/10] La Sostituzione si rivela essere sicuramente una grandiosa idea in questo momento. Tirerebbe fuori dalla tasca gli oggetti necessari allo spostamento, quali il fuda contenente già il tronchetto al suo interno. Avvedendosi della minaccia che giunge in sua direzione, andrebbe immediatamente ad incanalare un discreto quantitativo di Chakra all'interno del foglietto di carta. Così facendo, dovrebbe riuscire altresì a tirare fuori il tronchetto sigillato. Qualora l'infusione di Chakra sia avvenuta con successo, avvalendosi degli tsubo lungo i palmi e le dita, il tronchetto dovrebbe facilmente prendere il suo posto una volta attivata la tecnica, venendo fuori dal fuda con una nuvoletta di vapore. Nello stesso istante, la figura della donna dovrebbe traslare dal lato opposto a quello di Kan per ovviare a problematiche incidentali qualora prendano la medesima direzione - dunque, andrebbe verso la propria destra. Le gambe dovrebbero coadiuvare al meglio quello spostamento, alternandosi con veemenza e portando il di lei corpo ad avanzare d'almeno quattro metri di lato, ma evitando di ridurre ulteriormente la distanza che intercorre tra sé e il gorilla, tenendo conto del fatto che un utilizzatore d'arti magiche non deve mai tendere ad avvicinarsi troppo, poiché rischierebbe di perdere qualunque vantaggio possa essere nei confronti del nemico. La velocità dello spostamento, ovviamente, raddoppierebbe nel suo caso date le capacità fisiche unite a quelle della tecnica. In breve, dovrebbe essere abbastanza sufficiente per ovviare all'attacco in arrivo. Coglie l'idea di Kan, ma per farlo ha in mente qualcosa d'interessante. Perché seppur non riesca a ferire e a fermarlo, solidificandosi funzionerebbe da bloccante. Quindi, concentrandosi, andrebbe ad immaginare le due sfere elementali delle quali avrà un disperato bisogno. All’altezza della testa, prenderebbe rapidamente forma una sfera rossastra che rappresenta una fiammella ardente – il Katon. Dabbasso, dove si trova il ventre, la successiva e seconda sfera avrebbe come tonalità il marroncino, indicante appunto l’elemento ad esso associato – il Doton. Emulando il richiamo del Chakra, farebbe in modo che le due sfere vadano unendosi al centro del petto. In questo modo, dovrebbero essere in grado di generare un nuovo elemento che soltanto determinate persone possono avere il privilegio d’utilizzare. Lo Yoton, l’elemento lavico per eccellenza, prenderebbe rapidamente forma, accendendosi della fiamma divampante del Katon che brucia in maniera incontrastata l’elemento della Terra. Esso andrebbe soprattutto a condensarsi nelle ghiandole salivari dell’individuo, da cui poi verrebbe usato come arma nonché come getto. Ma senza compiere ancor nulla. [ 2/4 - Sostituzione di I Tipo + 2/4 - Attivazione Hijutsu Yoton II ][ Chakra: 38/50 ][ Agilità: 80.5 ][ Equipaggiamento: { Frusta } (Fuda Polso SX) – { Katana } (Fianco SX) – { 3 Kunai } (Tasca Porta Kunai e Shuriken – Coscia DX) – { 2 Tonici Curativi + 2 Tonici Recupero Chakra + 2 Fuda + 2 Tronchetti } (Tasca Portaoggetti Gluteo SX) – { Spada di Chakra } (Fuda sul petto) || Vestiario: { Guanti ninja – Vambracci – Schinieri } ]Furaya usa Fuuda!
Attimi di terrore e delirio. Quelle schegge di pietra si conficcano un po' ovunque nel circondario. Uomini, case, oggetti... non c'è nulla che si salvi dalla furia distruttiva del grosso primate granitico. Il sangue si aggiunge al sangue e le bestie sembrano iniziare a spostare la lancetta dello scontro verso il proprio piatto della bilancia. Kan deve fare i conti con i propri spuntoni e lo fa con maestria e precisione. Solo uno, quello diretto alla bocca dello stomaco, lo ferisce di striscio ad altezza del bicipite destro, perchè lo sbilanciamento iniziale dovuto al sisma inevitabilmente rallenta i suoi movimenti. Tuttavia, non è nulla che sia effettivamente preoccupante visto il potenziale epilogo che poteva attenderlo. Sentirà del sangue caldo calargli lungo il braccio, ma prima che possa diventare problematico, ci vorrà del tempo. [-5 PV Kan]. Piuttosto, la nuova posizione guadagnata gli potrebbe permettere di mettere a segno un colpo non indifferente. Ora che lo scimmione è a terra, richiama nuovamente il proprio chakra e lo tinge delle tonalità del vento. Arma potente, ma delicata, che viene direzionata verso uno degli arti inferiori della bestia. Qui il colpo tagliente impatta con furia e cerca di recidere i legamenti della bestia, che tuttavia si dimostra coriacea abbastanza da risentire solo superficialmente del colpo. La lama di vuoto affonda in quel misto di carne e roccia, provocando persino la fuoriuscita di sangue. Tuttavia, il tendine è troppo in profondità per esser raggiunto così facilmente. Cosa c'è di buono in tutto questo? Che è stata aperta una porta in quella corazza. Qualcosa su cui riflettere. Furaya, minacciata dallo stesso tipo di offensiva, decide di spostarsi nella direzione opposta, sempre facendo affidamento alle tecniche di schivata basilari per ogni ninja. Furba la pensata di tirar fuori il fuuda, seppur la mancata premura nei confronti di quel terremoto preliminare, la porterà a perdere attimi iniziali preziosi per mantenere l'equilibrio. L'esigua distanza con il bestione rende quei colpi veloci e difficili da schivare e per questo motivo anche lei verrà colpita di striscio al deltoide destro, prima di riuscire ad infondere il chakra nel suo fuuda. [-8 PV Furaya]. Nulla di eccezionale anche per lei, ma dovrà prestare ben attenzione alle insidie che il campo di battaglia offre a supporto degli invasori. Nulla le impedirà di convogliare il proprio chakra elementale, seppur il mancato intervento ai danni del bestione lascerà a quest'ultimo un margine di manovra più ampio. Dall'altro lato, anche Shinsei decide di rimarcare chi effettivamente si trovi in cima alla piramide del più forte, evitando il terremoto iniziale con una schivata aerea degna di nota e atta a fargli bruciare le distanze con il muso della bestia il prima possibile. Una volta impattato contro di esso e dopo aver strappato un ringhio rabbioso alla bestia, i suoi pugni vengon portati all'indietro per poi scattare come pistoni mortiferi alla volta degli occhi della bestia. Bestia che, ovviamente, non se ne starà con le mani in mano, ma dapprima cercherà di scrollarsi il nemico di dosso con un rapido scossone della testa. Non è sufficiente ad evitare che Shinsei porti a termine l'offesa, seppur solo parzialmente. Il colpo sinistro affonda nell'occhio destro della belva fino a metà dell'avambraccio, sporcandosi di umori bestiali e sangue nero come la pece. <GROOOOOOOOOOOOOOOOOOWL!> Ovviamente il gorilla non prende bene la cosa e nel tentativo di togliersi di dosso il ragazzo, lo priva del suo appoggio stabile prima che possa allontanarsi della distanza desiderata. Shinsei casca a terra subito sotto lo scimmione, che di rimando si è alzato sulle due zampe posteriori e si copre l'occhio con la mano destra. Eppure, prima che possa effettivamente scappar via, il nemico è nuovamente su di lui dritto per dritto e a fauci spalancate. Il fetore putrescente che esce da quella bocca lascia presagire che non avverrà nulla di buono da qui a poco. Premonizione seconda solo a quel bagliore incandescente, che ora smorza la penombra offerta dalla tempesta. Si tratta di un attimo, prima che le lingue di fuoco riprendano a risalire da quell'esofago e [SWHOOOOOOOM!] Vengano letteralmente vomitate verso il basso. Un cono fiammante del diametro iniziale pari a quello della bocca del gorilla e terminante in una circonferenza ampia circa cinque metri. La fiammata e violenta, come un fiume infernale, e da quei sei metri circa di altezza mira ad incenerire Shinsei dritto per dritto. Se il suo obiettivo era mantenere lo scimmione concentrato su di se, allora ci sta riuscendo alla grandissima! Esponendosi così e rischiando la vita in un confronto faccia a faccia con lo scimmione, ha evitato che questo potesse dedicarsi a Kan e Furaya, che in questo frangente potranno godere di uno squarcio tempistico estremamente vantaggioso per mettere a segno un nuovo punto.[Shinsei difesa 2/4]
In quello spostamento il bicipite destro viene ferito di striscio, sangue cola lungo l'arto destro, caldo, pressante. Sente la zona pulsare, un dolore fastidioso seppur sopportabile <Argh> ringhio di dolore emerge dalle labbra del genin le quali si ampliano appena. Veloce l'occhiata a Furaya ed a Shinsei il quale non se la vede bene ma necessita della forza del taijutser per andare avanti, non può continuare con le sue sole forze, il chakra risulta essere agli sgoccioli eppure la tecnica va in porto, sangue cola dalla bestia. Lo nota, non destabilizza totalmente ma nota come l'attacco abbia aperto un varco. Inspira ed espira notando il lavoro fatto dal biondo al viso del mostro <Shinsei> richiamando l'attenzione del ragazzo <Ricorda lo scontro con il mio capo, usa quella forza per colpire l'altro occhio> rimembrandogli il potere da lui sfruttato in quell'occasione, un potere adatto a situazioni critiche come queste in cui bisogna dare il tutto per tutto <Furaya, ho creato un'apertura, usa la tua lava e scioglilo. Io continuo a pressare sul punto, va atterrato> parlando verso la donna, provando a coordinare il trio in modo tale da dare alla bestia qualcosa di interessante. Inspira ed espira percependo le forze diminuire momento dopo momento, deglutisce inghiottendo grumi di saliva nella loro interezza. Digrigna i denti facendo forza con l'arto destro superiore, nuovamente sollevato, ora sa come agire, sa dove infierire e permane nella propria posizione osservando la zampa di poco prima. Nuovamente mani vengono portate all'altezza del petto formando i sigilli del gallo e della tigre in rapida sequenza. Il chakra mischiato all'elemento fuuton comincia a muoversi nuovamente, veloce si espande nell'essenza del genin concentrandosi negli tsubo per uscire dal corpo cercando di plasmare il vuoto intorno a se nel tentativo di formare due minuscole armi di vuoto dalla lunghezza di 5,5 centimetri l'una focalizzandosi sul tendine della zampa sinistra con un'arma, cercando di penetrare le carni già lacerate entrandovi all'interno per continuare il lavoro precedentemente cominciato. La seconda arma di vuoto, invece, verrebbe indirizzata verso il tendine della zampa destra per effettuare la medesima operazione e lacerare la zona il giusto da esporre le carni interne, il tendine stesso offrendogli la possibilità di un attacco successivo. In caso di riuscita proverebbe a scagliare entrambe verso i punti designati al massimo della propria velocità e potenza, colpire la zona ed ottenere un vantaggio, un possibile vantaggio necessario al corretto svolgimento della battaglia. [C 8/30][2/4 Armi di vuoto | 2 arm1][Ninjutsu 55][Punteggio di attacco: 43,5][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali | 2 tonici curativi | 2 tonici recupero chakra | 1 fuda con tronchetto sigillato | 1 spray curativo][Kit Medico] Irrisoria è la ferita subita, avendone avute di peggiori. Tant'è che non un fiato vien emesso dalle sue fauci. L'espressione seria permane ben stampata sul di lei volto, mentre adegua le movenze degli altri alle proprie. <Kan, lo blocco con una frusta di fuoco> Elargisce in sua direzione, conducendo immantinente le mani al centro del petto in modo che possa formare i doverosi sigilli necessari all'attivazione della tecnica: drago, topo, serpente e drago. <dopodiché lo immobilizzo con lo Yoton.> L'avverte ulteriormente, con voce abbastanza alta affinché chi le sta intorno possa quanto meno intuire cosa stia facendo. Una tattica detta ad alta voce è sinonimo di scarsa esperienza, ma ha di fronte una bestia che - in teoria - non dovrebbe capire il linguaggio umano. Dalla mandritta, verrebbe manipolato un fascio di Chakra elementale Katon che prenderebbe la forma d'una frusta. Essa raggiungerebbe la lunghezza massima di sei metri, quindi, riuscendo a coprire la distanza che intercorre tra sé e la chimera. Nel muoverla farebbe chiaramente attenzione a ciò che la circonda, onde evitare di colpire qualcuno che non c'entra niente, così come per le palazzine che vorrebbe restassero la sua ultima speranza per cercare di fermare quelle bestie. Quindi, farebbe in modo di puntare quella frusta in direzione del ginocchio del gorilla a lei più vicino, in modo che possa attorcigliarsi attorno a quella giuntura, causando peraltro danni da fuoco per via dell'elemento di cui sono composte. Non dovendo in alcun modo adottare sigilli per la sua innata, salderebbe esclusivamente la presa sulla frusta che parte dalla sua mano. Allargherebbe le gambe, così da adeguare nuovamente il baricentro e cercare di mantenere un equilibrio stabile in vista del possibile terremoto che quella belva è in grado di generare coi pugni. <Se neanche questo va bene, l'unica chance che abbiamo è spingerlo verso una palazzina. E credimi se voglio evitare un attacco terroristico.> Spiega al compare in questione, digrignando i denti e generando nelle sue fauci della lava proveniente dalle sue ghiandole salivari. Il braccio destro sarebbe ritratto, incanalando ulteriore Chakra anche in direzione dell'arto superiore, gonfiandone i muscoli per quanto possibile, facendo fede alle sue potenzialità attuali. Schiudendo le labbra che prenderebbero la forma di una piccola o, dovrebbe riuscire a far partire un getto di lava che mirerebbe esclusivamente verso i piedi/caviglie del gorilla, minacciandone la struttura. Per quanto possa essere resistente, la lava brucia qualsiasi cosa incroci e causa non pochi problemi. L'obiettivo è chiaramente quello di sciogliere le altrui gambe cosicché non risulti essere un eccessivo problema. Dopodiché la lava dovrebbe solidificarsi, in modo da restare comunque ancorata alle leve inferiori altrui, ma bloccandolo al contempo sul posto. Nuovamente, terminato il getto, si rivolgerebbe alla gente circostante. <CHIUDETE I PORTONI! CHIAMATE I RINFORZI! NON DEVO CHIAMARE IO GLI ANBU O SBAGLIO? LA FOTTUTA SHINSENGUMI DOV'E' QUANDO IL VILLAGGIO RISCHIA IL COLLASSO?> Perché tutti i presenti, bene o male, sanno com'è andata a finire dieci anni prima quando le prime chimere hanno raggiunto i portoni, no? L'unica differenza è che i ninja più forti, quelli rimasti, sono lì adesso. E non altrove. Tutti possono convergere per far rientrare la minaccia. [ 2/4 - Fruste infernali + 2/4 - Utilizzo Hijutsu Yoton II ][ Chakra: 31/50 ][ Equipaggiamento: { Frusta } (Fuda Polso SX) – { Katana } (Fianco SX) – { 3 Kunai } (Tasca Porta Kunai e Shuriken – Coscia DX) – { 2 Tonici Curativi + 2 Tonici Recupero Chakra + 2 Fuda + 2 Tronchetti } (Tasca Portaoggetti Gluteo SX) – { Spada di Chakra } (Fuda sul petto) || Vestiario: { Guanti ninja – Vambracci – Schinieri } ] Eccolo, qualcosa di morbido finalmente. Affonda con ingordigia in quell’occhio senza remore, tutt’altro che schifato da quegli umori bestiali. Piuttosto elettrizzato dal vedere quell’occhio spegnersi. Troppo poco dura la gioia. Disattento il biondo s’è scordato di esser comodamente appoggiato ad un bestione alto quattro volte lui e decisamente poco incline a farsi maltrattare. Un piede in fallo su quel pelo sporco e sente la sensazione di vuoto allo stomaco, pochi metri, la schiena che picchia sul pavimento ammorbidito dall’acqua, lo sguardo si sgrana nel vedere quell’animale in tutta la sua possanza alzarsi verso il cielo <Cazzo> impressionato da quell’animale, ma soprattutto spaventato da quel bagliore vermiglio. Tenterebbe rapido di richiamare le leve inferiori al petto e quindi dietro la testa, incurvando la schiena per poi lanciarle contro il cielo, spingendo con un forte colpo di reni accompagnato anche dalla spinta delle braccia che poggiano sul terreno all’altezza del capo, per librarsi in aria e tentare di atterrare in piedi, accovacciato sulle gambe, poggiando sulle punte dei piedi e aiutandosi con gli arti superiori. Ha tempo forse di vedere con la coda dell’occhio quelle fauci schiudersi, di sicuro ne percepisce il fetore. Ringhia preoccupato, come un’animale che viene attaccato, ma è il gorilla stesso a fornirgli una possibile via di fuga, tenterebbe semplicemente di sprigionare l’energia di quelle molle contratte che sono ora le sue leve inferiori. Non può schivare verso la parte posteriore di quel gorilla, ormai ha capito che li dietro ci sono Furaya e Kan, anche se non sa dove siano ne cosa vogliano fare, hanno solo il posteriore di quel mostro come bersaglio, a lui spetta la parte ora più pericolosa. Arriva quindi la voce dell’albino. Serra la mascella. È davvero quello il colpo migliore a cui può aspirare? Forse no. Che fare, quindi? Semplice, la schivata viene diretta verso il lato destro della bestia, li dove sa essersi creato un vuoto nel campo visivo del mostro. Lo scatto è eseguito alla massima velocità, ma non per il massimo della distanza, ancora una volta non può privarsi di quella distanza ravvicina, indispensabile per continuare a portare la sua offensiva tenterebbe quindi di schivare di quel tanto che serve per uscire da quella circonferenza che diventerà ben presto un inferno, se lui fosse al centro, si sposterebbe quindi di lato di circa 3m. Da li, tenterebbe quindi di portare a compimento un’ultima offensiva. Alzando lo sguardo verso l’enorme gomito che consente a quel mostro di tenere una mano imponente a protezione dell’occhio ingiuriato. Tenterebbe quindi di compiere la sua nuova offensiva su quell’articolazione, che dovrebbe essere proprio sopra di lui. Tenterebbe di flettere le leve inferiori per poi distenderle premendo contro il suolo librandosi in un salto che dovrebbe consentirgli di portarsi all’altezza del gomito. Il chakra verrebbe adesso portato al collo del piede sinistro, mentre tenta di piegare il busto all’indietro inarcando la schiena con un colpo di reni. Un gesto complesso, che dovrebbe portarlo a compiere una rovesciata proprio affianco a quel gomito. Rovesciata che dovrebbe consentirgli di schiantare con tutta la forza che ha, aumentata dal charkra concentrato in quel punto e dalla sua conoscenza del combattimento senza armi, il piede sinistro contro quel comito, la forza di quell’impatto dovrebbe così ripercuotersi direttamente sul capo del mostro, al quale quel gomito è direttamente collegato, costringendolo, magari, a deviare proprio verso sinistra e verso la sua zampa anteriore, quel getto mefistofelico e incandescente che sta vomitando. O semplicemente causare più danno possibile, come sempre, prestando attenzione, in ogni caso, ad atterrare sui piedi. [2/4 difesa, ¼ si rialza, ¼ scatto verso la destra del mostro, 3m][2/4 Tentativo Totsukegi, colpo al gomito destro del gorilla][Conoscenza: Combattimento senz’armi][Oggetti: Tonico del chakra, Tonico curativo][Chakra: 7/10]Dire che la situazione si sta facendo incandescente è un eufemismo. Il trambusto della battaglia è secondo per intensità solo ai ruggiti della belva, che a più riprese decide di far tremare i palazzi e le mura di confine. E' a Shinsei che sono rivolte quelle urla. Urla cariche di rabbia e di fiamme, ormai in procinto di abbattersi su di lui. Rapidi ed eleganti sono i suoi movimenti. Tipici di chi è abbastanza padrone del proprio corpo da poter vantare una vera e propria maestria nell'utilizzo dello stesso. Ebbene, così facendo riesce a rimettersi in piedi abbastanza in fretta da provare a schivare il cono infuocato che ora esce dalla bocca della chimera. [SWOOOOOOOOOSH!] Il bagliore delle fiamme illumina il circondario a giorno, proprio mentre Shinsei scatta lateralmente per raggiungere il punto cieco del gorilla. Le fiamme impattano contro il terreno con violenza, ivi spalmandosi e creando un tappeto di fuoco che si estende per qualche metro in più rispetto all'ampiezza originale del colpo. Queste lingue infernali sferzando il circondario raso terra, lambendo i polpacci del Taijutser ed arrivando inevitabilmente alla cute. [-12 PV Shinsei] Ne ricaverà qualche piccola ustione, seppur non sia nulla in confronto a quello che sarebbe potuto succedere se avesse incassato in pieno la fiammata, o a quello che sta per succedere proprio allo scimmione! L'aver deciso di affrontarlo faccia a faccia lo ha portato a correre dei rischi, si, ma ora apre ampi spiragli vantaggiosi ai suoi compagni di avventura. Ancora una volta, tutto evolve con una rapidità straordinaria e la combinazione di offese ai danni della belva sembra sortire un effetto più che discreto. Shinsei balza, mirando proprio a quel gomito a cui spetta il compito di alleviare il dolore sull'occhio destro. Compito che viene meno, se non invertito nelle sue finalità, considerando che il calcio del taijutser costringerà l'arto gargantuesco a premere con forza contro la ferita fresca. <GROOOOOOOOWL!> A questo ruggito di dolore, si aggiunge quello derivante dall'intervento di Furaya e di Kan. Il secondo si avventa nuovamente contro le caviglie della bestia, generando nuove lame di vuoto e cercando di intaccare la stabilità di quegli arti. [SWING! SWING!] Carne che viene lacerata ancora a più riprese, mentre sangue nero pece si riversa sulla pavimentazione cittadina. Il gorilla è costretto ad indietreggiare leggermente e a subire anche l'offesa di Furaya, che decide di sfruttare le alte temperature su di lui. La lava colpisce il piede libero, mentre la frusta di fuoco si avvinghia all'arto più vicino. Per qualche istante gli sembrerà quasi di averlo messo alle strette, ma è proprio durante l'ultimo ruggito straziante che il gorillone sembra dare un ultimo sprazzo di vitalità. Ancora l'ennesimo ruggito. <GOAAAAAAAAARGH!> Pianta entrambe le mani per terra, mentre le scaglie rocciose iniziano a ricrescergli ad una velocità esorbitante e le fiamme iniziano a risalire dal suo esofago, facendo brillare ancor una volta lingue di fuoco tra i denti. Sembra starsi preparando per l'assalto finale, ma... [SWOOOSH! SPLAASH!] Un grosso drago d'acqua sfreccia dalle profondità del vialone principale e si schianta sul gorilla, facendolo indietreggiare ancora. <!!> La bestia, sorpresa, non fa in tempo a realizzare cosa stia succedendo che una serie di attacchi si accaniscono su di lei. Ancora un drago d'acqua. Una palla di fuoco. Un turbine di vento... e i kami solo sanno quanti huuma shuriken siano partiti alla volta del bestione. I tetti delle palazzine improvvisamente si sono riempiti di Anbu e lontano, in profondità nel vialone, sembra persino torreggiare una figura molto simile al Mizukage. Che abbia lanciato lui il primo devastante drago d'acqua? Ad ogni modo, il collasso di energie ed elementi sulla bestia trova il suo epilogo in una cortina fumosa pesante. Al suo interno l'ombra immobile del gorilla sosta e per qualche istante anche il clangore della battaglia trova quiete. Battaglia finita? <!!> No. Quell'occhio sinistro, rosso e brillante come il più caldo fuoco dell'inferno, si spalanca e brilla nella penombra. Il gorilla si alza in piedi in tutta la sua maestosità, mentre un ultimo e violento ruggito gli permette di sfogare tutta la rabbia e tutta la sua potenza. Le placche rocciose attorno al collo si arrossano appena, come segnate da venature quasi laviche, mentre quel ruggito diventa l'origine di qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Si tratta di una vera e propria onda d'urto bollente, che si allarga dallo scimmione e cerca di spazzare via ogni cosa a partire dalla terra sotto i suoi piedi. Letteralmente, un cratere si apre attorno a lui, mentre quella vampata calda spazza via ogni cosa: Shinsei compreso. Non sarà una minaccia concreta per lui, vista la dimensione di stazza! A risentire, piuttosto, è l'ambiente che lo circonda. I palazzi più vicini si sgretolano e vengono spazzati via, così come i cadaveri, i feriti e i combattenti tutti. Le stesse bestie più piccole vengono interrotte e scagliate via, fino a quando, al cessar dell'urlo assordante, lo scimmione resta immobile al centro di uno spiazzo quasi deserto. Ormai sono tutti caduti a terra per via dell'impeto bollente: Kan, Furaya, Shinsei e gli Anbu tutti... ma a quanto pare per oggi non c'è da temere oltre. Il Gorilla non sembra aver preso bene l'arrivo della cavalleria Kiriana, e per questo motivo decide di avviarsi con un ultimo ruggito verso il cancello. Lo sorpasserà a gran velocità, nonostante sia ferito, seguito a ruota da tutte le bestie rimaste in vita. A quanto pare, i nostri eroi sono stati in grado di evitare che la storia si ripetesse, ma per quanto? Quanto tempo passerà prima che quella creatura torni all'attacco? E soprattutto: perchè proprio ora dopo tutti questi anni? Domande che difficilmente troveranno una risposta, almeno ora. Shinsei, in tutto questo, sosta sdraiato al suolo per via dello sbalzo ricevuto. Solo per qualche istante riuscirà ad avere un fugace contatto visivo con una figura ammantata in uno dei vicoli tra le palazzine laterali. Uno scambio di sguardi veloce, con una figura di sesso non definibile dagli occhi porpora e con un coprifronte ninja anomalo, riportante i simboli di Kiri più un cerchio inciso al centro. Non potrà apprezzarne le caratteristiche somatiche, per via del cappuccio e della maschera nera che gli copre il volto fino al naso. Inoltre, una volta realizzato di esser stato visto, questo figuro si farà inghiottire dall'ombra del vicolo e sparirà nei meandri di Kirigakure. Su questi mille interrogativi il sipario si chiude. All'orizzonte si prospetta una nuova sfida per il mondo ninja, ma chissà... questa volta potrebbero essere pronti per affrontarla.[The End]