Due cani, un ombra, un fiammifero ed un ramo entrano in un bosco...

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21:46 Furaya:
 Quatta sulle inferior leve, attende soltanto il momento propizio per attaccare. Tramutatasi nel solito predatore, nell'alpha per eccellenza, attende che la sua vittima designata sia nel posto giusto al momento giusto. Ha con sé degli abiti in più che non sono affatto per sé stessa. Si tratta d'un maglione ROSA con tante piccole paillette che brillano alla luce che si riflette su d'essi. Quello sarà il suo cavallo da battaglia. E non si spoilera il resto. Per quel che Keiga ha causato a Liuka, quest'è anche poco. Cerca di restare completamente immobile dietro un cespuglio, tenendo d'occhio la cagnolina ed il suo fido animale, confidando nel fatto che la pioggia di questi giorni possa ancor infastidire l'olfatto canino d'entrambi. Indossa, difatti, un paio di pantaloni nero tipologia skinny tagliati giusti ad altezza del ginocchio, i quali fasciano perfettamente le inferior leve della fanciulla. Le estremità inferiori son infilate in un paio d’anfibi d’egual cromia, ben allacciati a loro volta attorno alle caviglie. Gli schinieri, invece, son nascosti dall’indumento e coprono perfettamente lo stinco anteriore d’ambedue le gambe. Un maglioncino verde mela copre sin ad altezza del ventre il resto del corpo, lunghe maniche a sfiorar metà falangi delle dita tenendole comunque al caldo. I vambracci prendono posto negli appositi spazi, proteggendo l’avambraccio sia destro che sinistro. C’è ovviamente da considerare anche l’equipaggiamento del quale non fa letteralmente mai a meno. La vita è circondata da una cintura in cuoio nera e piuttosto spessa, al cui fianco mancino viene agganciato un fodero contenente la sua fedelissima katana – l’unica rimasta. Attorno alla coscia destrorsa, poco sotto l’indumento citato, v’è anche posizionato una tasca porta kunai e shuriken avente al suo interno ben tre kunai. Sul gluteo posteriore dall’opposto lato, sempre agganciata alla cintura di cui sopra, prende posto un’ulteriore tasca porta oggetti avente al suo interno tonici di recupero Chakra e coagulanti, qualche fuda contenente dei tronchetti. Al polso mancino, nascosto dalla manica della camicia, vi ha posto un fuda esclusivo nel quale ha sigillato la frusta che, di recente, ha optato come arma a discapito di spade più grosse della propria figura che, al momento, non riesce neanche ad usare come vorrebbe. Per ultimo, ma non per importanza, sul petto – sotto i vestiti – è stato posto un ulteriore fuda, al cui interno è invece sigillata la sua nuova arma: la spada di Chakra, ch’è in realtà soltanto un manico nel quale è possibile trasmettere il proprio Chakra. Deve ancora testarla, ma le ha solleticato non poco l’appetito. Tra i capelli rosei, incurante del tempo e della società attuale, splende il suo coprifronte raffigurante il simbolo di Konoha con tutti i relativi segni d’usura e di graffio. <...> Non agisce ancora, ma pone il piè manco poco più avanti del gemello, sbilanciandosi leggermente su quest'ultimo. Sta per attaccare. Attende il momento propizio per acchiapparla - magari di spalle, ecco. [ Chk On ]

21:51 Keiga:
 Oggi non piove ed è una gran cosa. Hanno entrambi appena finito di mangiare la loro lepre serale ed ora si lasciando andare in un meritato riposino prima di andare a fare casino da qualche parte. Indossa una felpa nera con cappuccio sempre sulla testa. Un paio di pantaloni neri, attillati e di finta pelle, le coprono la parte inferiore infilandosi in un paio di anfibi neri ben allacciati. Capelli neri, lunghi fino al sedere e lisci sono nascosti sotto al cappuccio e qualche ciuffo incornicia il viso dagli occhi neri e la pelle olivastra con i due triangolini rossi, simbolo del clan, sempre sulle guance ma nascosti per la maggior parte da una mascherina nera di tessuto. Sotto la felpa, le braccia sono avvolte da vambracci mentre le mani da guanti senza dita con la placca di ferro a protezione dei dorsi. Sopra il pantalone, invece, porta gli schinieri. Legato alla coscia destra c'è il porta armi con dentro due kunai e due shuriken. Al fianco sinistro è fissata la tasca porta oggetti che porta all'interno solo un tonico curativo e uno di recupero chakra. Appare come una sagoma nera, del cui viso, tra cappuccio e mascherina, si vedono a fatica solo gli occhi, neri anche loro. Sono entrambi ai piedi di un enorme tronco. Akuma a terra che fa piazza pulita pure delle ossa del povero cadavere roditore e lei appoggiata con la schiena contro di lui. Sembra tranquilla oggi, come se quel momento di malinconia fosse passato o semplicemente represso come al solito <Buuuuuurp> Ben piazzato, anche se ovattato dalla mascherina, il rutto si sente forte e chiaro. Perfino Akuma drizza le orecchie e la guarda. <Che vuoi> Brontola, tornando a far niente. E nessuno dei due si accorto della presenza di Furaya. Forse Akuma ha sniffato qualcosa ma si limita a sbattere la coda a terra due volte, senza lasciare smettere di rosicchiare le sue ossa <Guarda che poi caghi molle> Dice lei, all'animale che continua a fare di testa sua <Tkz.. Fai come ti pare. Basta che vai a smerdare al villaggio> Ecco, si. Akuma tende ad andare a fare i bisogni poco urgenti al villaggio.

21:51 Mattyse:
  [extemp.] Terminata la chiacchierata con il rosso all'interno del chiosco di ramen, i due han deciso di partire subito per il bosco oscuro, luogo ove Mat sa bene vivere la sua amichetta Keiga, ragazza dalla dubbia sanita` mentale che ha urtato involontariamente il viso del piccolo Liuka con le nocche... Ripetutamente. Mat indossa ancora quei stivali neri, alti tanto da stringere i pantaloni fino a meta polpaccio, pantaloni bianchi coperti dalle ginocchia in su da una cappa, che la Inuzuka ha piu` volte commentato come orribile, di un pessimo verde oliva. La cappa palesa un cappuccio sollevato e un collo alto, combinazione utile per nascondere il volto ed i capelli del Senjuu che ora affonda un piede nel terreno umido prima di voltarsi in direzione del compare. <Per trovarla puoi sfruttare sempre la sua difficolta` piu` grande. Akuma.> Akuma, grande lupacchiotto per lo piu` tenerone, Mat reputa quel cagnolone una grande risorse ed un grande potenziale per l'amica, ma in determinati casi puo` risultare una debolezza. <E` un grosso lupo, le sue impronte sono facili da riconoscere soprattutto per la loro profondita`. E piu` un impronta e` profonda, piu` la preda sara` pesante.> Ecco il trucco per riconoscere il passo del cagnolone da quello di un lupacchiotto qualsiasi. Mat poserebbe l'occhio ambrato a terra, osservando le impronte disseminate, queste sembrerebbero diverse e tra quelle umane, un paio non corrispondono neanche a quelle di Keiga. <Se hai difficolta` a vederle, sostituisci la vista con il tatto. Non e` semplice, ma con un po` di esperienza riuscirai a risolvere la problematica.> Sono semplici commenti per aiutare il nuovo membro della squadra per quelli che potranno essere i suoi incarichi, approfittando dell'assenza di una vera e propria minaccia, per ora. Lo sguardo tornerebbe su Liuka, mentre un mezzo sorriso adornerebbe il suo volto, osservandolo come anni addietro ha fatto proprio con la Inuzuka quando ha ricevuto quella proposta che... non avrebbe mai potuto rifiutare.

22:02 Liuka:
 Tempo dell'esame pratico. L'eccitazione era tanta e, per quanto fosse in realtà corto il tragitto, gli sembrava ci avessero messo una eternità ad arrivare fino a lì. Giacchetto nero a coprire il busto, larghi pantaloni a campana color pece, scarpe da ginnastica col classico motivo a scacchiera, un bel gruppo di cerotti sul viso ed il pezzo forte: il coprifronte di Kiri. Aveva seguito il caro albino senza far troppo domande, godendosi il tragitto come uno che si sta facendo una gita, una volta arrivati, vedendo l'altro fermarsi, si para al suo fianco, per poi, abbassare lo sguardo. < Già...deve tener conto di due tipi di tracce, di due tipi di comportamenti > quel binomio non se lo dimenticherà mai: Keiga in preda alla rabbia ed il cagnolone che gli chiede scusa, una scena unica. Flette le gambe, portando i glutei verso il basso, e si va a mettere in squat sulle gambe: con le ginocchia ampie e portate verso l'esterno, poco dietro la punta dei piedi. Inquadra la traccia di zampate impresse nel terreno ed assottiglia lo sguardo, per poi, calare la mano destra su di esse. Allungata la mano estrae il dito indice ed il dito medio, per poi, cogliere dal terreno una striscia di terra: che si va a depositare sui polpastrelli. Porta le dita sporche di terriccio vicino alle narici ed odora lievemente, per poi, strofinarci contro il pollice. < I giorni precedenti ha piovuto, il terreno è per la maggior parte friabile e l'impronta sembra esser stata impressa a terreno morbido: è ben rotonda e definita > si pulisce le dita contro il giacchetto e si rialza in piedi, per poi, indicare con un colpo di metto la strada davanti a loro. < Sarebbe meglio percorrerle al contrario, anche loro avranno un punto preferito della foresta no? > chiede, girando il volto verso la chioma d'avorio.

22:10 Furaya:
 E’ il momento. Sono ambedue abbastanza tranquilli, ignari della presenza della Nara in quel cespuglio poco distante. Quindi, una volta accertatasi che nessuno la stia guardando e che il nascondiglio funzioni alla perfezione, scatterebbe immantinente in avanti. Il fruscio delle foglie dovrebbe compromettere qualunque mossa stealth avesse in mente. Acquattata ancor sulle inferior leve, saetterebbe in avanti alla massima velocità che il suo corpo le consente di raggiungere, alternando con veemenza le corte gambette delle quali sua madre Kaneko l’ha dotata. Allungherebbe le braccia, tirando fuori dalla busta bianca quel maglioncino rosa confetto che vuole costringerla ad indossare. E qualora sia riuscita a raggiungerla senz’alcun intoppo, ignorando bellamente Akuma per il momento, non farebbe altro che tentare di sollevarle la maglietta indossata adesso con una mano, preparandosi ad infilarle il colletto dell’altra appena sarà nuda. Il tutto vorrebbe essere veloce, ma il problema è che non lo è più rispetto ad un tempo, quindi qualunque delle sue movenze non è eccessivamente celere – tanto da poter esser seguita con lo sguardo. Keiga vi riesce giusto per il rotto della cuffia e, al momento, la rosata non s’è accorta della presenza d’altra gente all’interno della foresta sicché impegnata a dare un bel servizietto alla cagnolina dai capelli neri. <Sorpresa!> Esclama in direzione della Inuzuka, ghignante e tronfia come se fosse già consapevole dell’esserci riuscita, nonostante così non sia affatto. La palla passa a Keiga, così come la quanto più probabile gomitata sul naso che la Judai possa aver mai preso in vita sua. Deve riuscirci, non può permettersi di fallire. Il problema è che anche sol l'idea di svestirla risulta esser difficoltosa per la presenza d'individui che non dovrebbero vederla in quelle condizioni (non che a Mattyse faccia differenza, seppur non ricordi niente della notte in cui hanno fatto cosacce quei due!). Qualora i due giungano a destinazione prima del previsto, oltre al trambusto ipoteticamente generato dalle due ragazze, potrebbero anche adocchiarle al pari di lottatrici nel fango. Ma lasciamo prima la parola a Keiga... [ Chk On ][ Agi: 40 ]

22:21 Keiga:
 Avevamo detto serata tranquilla. Dicevamo male. Le orecchie di Akuma si drizzano, sollevando il muso dalle ossa e muovendo il tartufo. Se non è Furaya è qualcun altro, di certo. Ma troppe cose in una volta, soprattutto con la panza piena, lo mandano un attimo in confusione. L'unica cosa che riesce a fare è balzare via quando la rosata spunta dal nulla, aggredendo la sua umana. Umana che, dal momento che Akuma si toglie da dietro, finisce a terra e bellamente sovrastata dalla rosata. Gli occhi neri sono sgranati e ci mette una ttimo a capire cosa stia succedendo. Quello che la porta ad iniziare a dimenarsi è quel colore rosa, da far sanguinare gli occhi <Che fai..> E poi si sente spogliare. Non che possa fare chissà cosa ma ehi, ovvio che cerca di dimenarsi. Si, anche quando finisce con le tette al vento perchè l'altra le toglie la felpa per infilarle in parte il magione <Sorpresa un cazzo!> Ok, ora inizia davvero a capire <No! Smettila!> Una tortura in piena regola. E se ne sbatte bellamente di avere le tette al vento, non è una che si fa troppi problemi. <Fru!> Cerca di portare le mani in avanti, verso l'altra, per appoggiargliele addosso, magari sul seno, per tenerla lontana. Ringhia anche appena mentre cerca di dimenarsi e magari toccarla pure se riesce, ma più dimenarsi per non farsi infilare quell'affare orribile. Akuma le guarda, seduto tranquillo, inclinando il muso prima da un lato e poi dall'altro, ogni volta che gli occhioni neri impattano in qualche mossa strana.

22:32 Mattyse:
  [extemp.] Osserva il rosso e ne ascolta i pareri, ondeggiando appena il capo di lato, dandogli si ragione ma non in maniera cosi` sicura. <Non puoi sapere se queste impronte ti portino al suo posto preferito o meno. Se le segui al contrario hai il rischio di allontanarti e finire ad aspettare in un posto in cui lei non verra` per giorni e la missione non e` farle una trappola, quanto piu` trovarla senza farsi trovare.> E` un po` complicata come cosa, il trovarla senza farsi trovare, significa che dovranno avvicinarsi a lei prima che possa accorgersi della sua presenza e cio` significa che percorrere all'indietro le impronte non ha molto senso. Poi un rumore si propaga nell'aria, fruscio di foglie, seguito da due voci, voci che riconosce in maniera cristallina, ma di cui non riesce a comprendere bene le parole... <Ma che..> Lo sguardo si fa appena preoccupato, occhi ben aperti e labbra appena socchiuse, prive del sorriso che abbelliva il volto fino a qualche istante prima. <Vieni.> Secco mentre il peso verrebbe portato sul piede sinistro e il destro andrebbe a premere contro il terreno, lasciandovi si un impronta ma spingendo anche la figura del bianco in una corsa verso la provenienza di quelle voci. Mat non dovra` percorrere molta strada, sbuchera` da un cespuglio, avanzando poi di altri due passi per arrestare al meglio la corsa senza rischiare di perdere l'equilibrio, mentre l'occhio osserverebbe la scena. <ah...> A bassa voce, rivolgendo poi lo sguardo in direzione di Akuma, che sembrerebbe starsene tranquillo. Un ultimo sguardo verso le due, o meglio, verso Furaya e la oramai Keiga nudista, per poi tornare sul cane. Mano mancina che verrebbe repentinamente sollevata, chiudendo tutte le dita contro il palmo meno che l'indice, questo verrebbe tenuto ben esteso e verrebbe portato dinanzi alle labbra per far cenno di far silenzio, mentre la mano destra andrebbe ad avvicinarsi alla propria coscia destra, su cui si darebbe due colpetti nell'intento di richiamarlo. Se il cangolone lo avesse ascoltato, si volterebbe lentamente in cerca di Liuka, riciclando anche per lui lo stesso segno con la mano mancina.

22:51 Liuka:
 Tira un sospiro sconsolato alle parole dell'altro, limitandosi, a ficcare le falangi nella folta foresta in fiamme che sono i suoi capelli, per poi, accarezzarsi dolcemente il cuoio capelluto. < Beh dai su Mattyse...mica posso azzeccarle tutte! Neanche è il mio campo di competenza... > cerca di giustificarsi, anche con fare abbastanza giocoso. Il tono gioviale, però, si arresta appena l'altro nota qualcosa, limitandosi, a guardare nella sua direzione. Riceve il segnale del capello d'avorio e lo segue e spada tratta. Poggia, anche lui, il piede sinistro come primo, per poi, usarlo come perno per un piccolo balzo in avanti e spostare il peso sul destro, in modo, da cercare di darsi una seconda spinta, maggiore alla prima, e seguire in corsa l'albino. Arriva qualche minuto dietro di lui, abbastanza in ritardo, per poi, inalberato tra le frasche del cespuglio, gattonare verso di lui. < Mattyse, che succede? > chiede, bisbigliando, per poi, notare il suo gesto di mano. Si avvicina all'altro titubante, notandolo così tranquillo, e sporge la testa fuori per vedere cosa sta succedendo. < Ma che d-... > la scena per il caro Kiriano è...qualcosa di nuovo, qualcosa di...soprannaturale. La foresta in fiamme, ora, era diventato il suo volto, il quale, di scatto, si ritrae all'indietro, in modo, da favoreggiare una posa seduta caratterizzata dalle gambe incrociate. Abbassa le iridi color fuoco sulle mani, sbattendo le palpebre, e poi se le poggia sul viso, in modo, da coprire l'interezza della propria faccia. < Sono morto...sono morto...sono morto. > si può sentire quello dietro alla sua muraglia di falangi, un mormorio disperato. Se non sblocca l'arte innata così, ora che si sente fatto di lava pura, non lo farà mai.

22:53 Furaya:
 Akuma le lascia stare, come se avesse capito ch’è qualcosa che riguarda esclusivamente le due donne e che, mettendosi in mezzo, rischia soltanto di prenderle da ambedue le parti in quest’istante. Quindi, non gli conviene in nessun modo! Dal canto proprio, è riuscita comunque a prenderla di sorpresa, sta a significare che quel tentativo non è stato poi così fallimentare. La forza della Judai non è affatto paragonabile a quella d’un tempo, ragion per cui la Inuzuka può tentare anche di divincolarsi nel miglior dei modi. Sta di fatto che, una volta aver tentato di sollevare energicamente la felpa e la maglietta che coprono l’addome della cagnolina, grazie anche al continuo dimenarsi, la Nara si troverebbe a cavalcioni sul bacino di Keiga. Come si ci sia effettivamente arrivata, non è una domanda che ci porremo in questo momento. Cerca d’intrecciare le proprie gambe a quelle altrui, affinché possa tenerla ferma, bloccata in quella posizione mentre tenta d’infilarle un maglioncino rosa shocking che farebbe impallidire anche qualunque madre di fronte alla bambina che lo indossa per la prima volta – forse arrivando a capire d’aver fatto l’acquisto più sbagliato del mondo. Al contrario, la rosata è totalmente convinta di quel che ha preso. Lo ha fatto volutamente. <E non chiamarmi Fru!> Che è a tutti gli effetti un nomignolo che soltanto poche persone conoscono e che soltanto queste ultime possono permettersi d’utilizzare. Non s’accorge tutt’ora di Mattyse e dell’altro inquilino della foresta, sicché preoccupatasi enormemente d’infilare quel capo d’abbigliamento oltre la testa ed il collo della Inuzuka. <Che hai fatto a quel ragazzino, hm?> Senza specificare di chi si tratti davvero, sicché vuol comprendere quanto tempo ci possa impiegare la fanciulla a capire a chi vada riferendosi. <Metti questo dannato maglione, Keiga. E ho portato la spazzola!> Una completa tortura quella che sta attuando ai danni dell’altra, consapevole che gliela farà pagare, ma altrettanto cosciente che sia riuscita a vendicarsi lei per Liuka! Ciò che non sa è che l’arancio non è neanche molto distante da sé. Le mani che le poggia sul petto non le fanno alcun effetto, spingendosi al contrario contro queste ultime con maggior vigore, a costo di pressarsi a ridosso dei palmi. Non la fermerà con queste insulse mosse difensive. Deve pensare a qualcosa di più se vuol fermare qualcuno che ha partecipato alle peggiori guerre mai viste. [ Chk On ]

23:13 Keiga:
 Akuma alza il muso sul bianco, sollevandosi sulle quattro zampe. Mugola appena, muovendosi con tutta la sua mole verso il bianco ed il ragazzino che si limita a guardare. Verso il bianco, invece, la coda scodinzola e cerca una musata contro il suo braccio, perchè le coccole prima di tutto. Le due invece continuano in quella lotta a terra. Keiga spaesatissima, cerca solo di levarsi quello schifo rosa che l'altra ha iniziato a mettere. Ma no. Non mollerà. Si dimena, cercando di contrastare le mosse della rosata, continuando a stare con le tette al vento, visto che porta un braccio a cercare di bloccare il maglioncino mentre l'altra continua ad affondare sul seno di Furaya. Deglutisce a quel tocco, probabilmente provocando in lei un altro tipo di reazione. Senza probabilmente <Ma quale ragazzino..? Togliti!> Ribatte, ovviamente senza arrivare a pensare a Liuka e, per giunta, senza accorgersi della loro presenza e neanche dello spostarsi di AKuma <Non lo voglio!> Come i bambini. E poi se la ritrova sopra, a cavalcioni. E ciao mondo. Deglutisce nuovamente, sebbene sia bloccata dalle gambe dell'altra. Sgrana gli occhi alla spazzola, cercando di radunare le forze prima venute a mancare <NO! TIENI QUELLA COSA LONTANA DA ME!> La paura per quell'arnese è un qualcosa di impressionante. <Smettila!>

23:24 Mattyse:
  [extemp.] Ecco che Liuka cade a terra, in preda a chissa` quale attacco di panico, attirando tutte le attenzioni del bianco che si fissa su di lui, accennando ad una piccola risatina che tenterebbe di soffocare al meglio. Scosso il capo, sarebbe il muso di Akuma a richiamarlo, ed ecco che subito la mano destra ruoterebbe per permettere al palmo di cercare il suo muso, mentre il braccio la accompagnerebbe per accarezzare per il lungo il manto dell'animale un paio di volte. Lascerebbe le due giocare ancora qualche secondo prima di drizzare la schiena, inspirare lentamente, cosi` da riempire i polmoni d'aria e.. <Se non la piantate brucio qualsiasi cosa abbiate addosso in questo momento a palle di fuoco.> Voce alta, sguardo serio, quasi come fosse un generale dell'esercito intento a dare qualche ordino. <E sapete bene entrambe che lo faccio.> SE le due avranno smesso di litigare, almeno per qualche secondo, lo sguardo tornerebbe su Akuma. <Tu da oggi lo difendi da Keiga.> Facendo un cenno del capo in direzione di Liuka, affidandogli un ruolo imporantissimo. <Quindi? Siete ancora a terra? IN PIEDI CAZZO O TROVO COME COSTRINGERVI A INVERTIRE GLI STILI DI VITA.> Si si, ce la vedo Keiga a indossare i vestiti di Furaya e Furaya girare mezza nuda per il bosco oscuro. Tenterebbe quindi di mantenere un tono militare, conscio che la rosata difficilmente lo ascoltera`, ma provare non fa male. <Che cazzo, le cose si fanno bene, con una sfida. Se vince una l'altra paga con una penitenza.> Abbandonando ora quel tono per proporre una soluzione che non veda le due scannarsi per quel... coso? Un altro sguardo al rosso, speranzoso che nel mentre si sia rialzato. <Ma prima... Che cazzo ci fai qui?> Rivolgendosi a Furaya. <Ovunque vada ti trovo. Non che sia un male, ma che cazzo!> Poi lo sguardo andrebbe nei riguardo di Keiga, che ora si che la guarderebbe male e in maniera minacciosa, nonostante le tette al vento. <E invece, dimmi un po`. Cosa mi doveva dire Liuka?>

23:32 Liuka:
 Per il kiriano il tempo è rallentato, infinitamente. I nervi a fior di pelle non fanno altro che farlo concentrare ancora di più sul momento, in questo modo, la sua percezione del tempo diminuisce a tal punto che inizia a contare nella propria testa i secondi che passano. Già, il caro ciuffo color diaspro non è proprio un Don Giovanni, ma neanche un po', neanche un quarto od un sesto, lui è quel classico tipo di persona che ignora il sesso femminile fino a quando quest'ultimo non cerca o di ucciderlo o di insegnargli qualcosa, il che crea situazioni molto strane il 90% delle volte. Appena si sente nominato ecco che scatta in piedi, per poi, lasciar ricadere, rigide, le braccia sui fianchi. < A rapporto > l'espressione sorridente maschera una morte interiore desolante, la quale, traspira dai suoi occhi tremolanti. La voce fiera e calma, però, rimane immutata. Lo sguardo vaga ovunque tranne che sulle due, anzi, fissa il caro Mattyse dritto in faccia. < Cosa ti dovevo dire? > si chiede, alleggerendo la postura e guardandolo confuso. < Oh...intendi la cosa di Keiga...? > chiede, passandosi la mano destra sui cerotti. < Lei non ha fatto nulla su...era in preda alla rabbia... > e guarda altrove, ci manca soltanto che fa lo spione davanti alla Inuzuka, allora si che lo ammazza. < Voi parlate parlate, appena la foresta smetterà di avere...pezzi di roba rosa tornerò a guardarvi > e si gira di spalle, per poi, mettere le mani sui fianchi. Prende un profondo respiro e rimane così, in posa come un power ranger.

23:46 Furaya:
 Non s’arrende. Non cesserà di combattere finché quello stramaledetto maglione non sarà addosso al corpo altrui. <Ringhia quanto cazzo ti pare> Biascica tra un lamento e l’altro, un grugnito che s’alza direttamente proporzionale al ringhiare della cagnolina, mentre cerca di mantenersi stabile sull’altrui bacino con le inferior leve ancora incrociate. <ma sono io qui il predatore. E ti ho messa alle strette.> Mugugna leggermente quando sente la di lei mano pressare ulteriormente contro il petto e il seno, avvertendo senza dubbio un lieve fastidio ed un accenno di dolore qualora la stretta vada facendosi sempre più forte. <Liuka!> Esclama, così da sancire definitivamente i fatti accaduti spiattellandoli sul tavolo. <Neanche lui voleva dei pugni sul setto nasale, ma glieli hai dati lo stesso. E’ così che accogliamo le nuove persone? Pestandoli? Bell’accoglienza di merda.> Replica infastidita dal fatto ch’ella non si renda neanche conto a cosa vada incontro con quelle parole e con quanto compiuto. Ma, giustamente, non sapeva granché del ragazzino, seppur questo la Nara non lo sappia. Una voce piuttosto familiare compare alle sue spalle o comunque nelle immediate vicinanze, cercando d’adottare un tono militare che non la scalfisce minimamente. Si china dabbasso, arrestando il suo fare, ma cercando comunque di tener Keiga ferma sotto di sé. Tenta d’arrivare ad altezza del suo orecchio per sussurrarle quanto segue, in modo che SOLO LEI possa capire: <Ero il fottuto Generale Anbu e pensa di spaventarmi con questo tono?> Si solleva ridacchiando, nella speranza che coinvolga anche l’altra in questa scena ilare che s’è presentata ai suoi occhi – anzi, alle sue orecchie per meglio dire. Seduta ancor sull’altra ammesso non l’abbia ribaltata per liberarsi di lei, tira un lento sospiro di sollievo così da recuperare l’aria perduta. Incocca gli occhi di ghiaccio nei riguardi del Senjuu e subito dopo di Liuka, sbarrandoli subitaneamente per via della loro presenza non percepita e riscontrata soltanto nell’istante in cui il bianco ha aperto bocca. <La vera domanda è che ci fai tu qui?> Replica in direzione di Mattyse, rivolgendo un’occhiata di sguincio anche a Liuka che, dal canto proprio, sta cercando di guardare altrove per ovvie ragioni. Ed è per via di queste ultime che getta letteralmente il maglioncino rosa sulle poppe al vento della ragazza, prima che blocchi la crescita al fanciullino dal crine arancio. <Non è la prima volta che lo fa e non sarà neanche l’ultima. I cani vanno educati.> Spiega in riferimento agli atti perpetrati da Keiga stessa, rivolgendole un sorrisetto un filetto minaccioso, giusto per farle capire chi è che comanda lì in mezzo tra le due. Non che il bianco possa aver qualche chance in un contesto del genere, ovviamente. <Ti ricordo che abitiamo assieme> E non è forse per questo che lui esce dicendoti d’andare a prendere le sigarette, tornando poi a sera inoltrata proprio per non vederti? <e se ancorché fosse un problema, conosci l’uscita.> Dalla foresta? Dalla casa? Dalla relazione? Dalla VITA? Insomma... non un buon inizio neanche questo. [ Chk On ]

23:57 Keiga:
 <No! Non lo metto!> Non molla mica. Quello è come lottare per la vita. <Ma chi è!> Risponde a Furaya, capendo solo dopo le sue parole <Ma secondo te vado a spifferare cose al primo che arriva? Che Cazzo ne so io che è della squadra se nessuno mi aggiorna!> Fa una pausa <E comunque ha fatto la spia, vedi!> Riferita al fatto che abbia spifferato del piccolo pestaggio. Al contrario di Furaya, lei quella voce un pochetto la teme. Certo è che quando Furaya le si avvicina, nonostante la tenga ferma, un ghignetto le sfugga dopo quelle parole. E dunque guarda verso i due, con Furaya sopra che, a dirla tutta, finchè non rompe le palle con la maglia le sta anche bene quella posizione. Ed è qui che si distrae, quando i due parlano, ritrovandosi spiazzata e con il maglioncino rosa addosso <EEhi!> Al sorriso però, avesse avuto le orecchie le avrebbe tirate indietro, di certo. Avverte forse un minimo di tensione che la porta dal basso di quella posizione a guardare prima la rosata e poi il bianco. La presenza di Mattyse e Liuka non era prevista. Probabilmente lei stava già girando i film porno nella testa, con Furaya. Certo è che quando il bianco parla di bruciare, lei una mezza idea di fargli bruciare quella cosa orribile rosa, ce l'ha. Akuma, che si prende la sua coccola di rito, resta poi seduto accanto al chuunin, guardando le due. Solo quando viene interpellato guarda Mattyse e poi Liuka. Impettito, senza muovere altri muscoli per almeno una manciata di secondi. Brontola appena e poi abbaia, sommesso in un profondo <*Wof*> Lei a quell'ordine resta un attimo spiazzata <Ehi! Che cazzo vuol dire?> Sempre sotto Furaya. Guarda meglio il ragazzino, ricordandolo più per i capelli che per le botte dategli <Che?> Inclina la testa di lato e poi il lampo. Il ricordo. Sgrana gli occhi e guarda verso Mattyse, deglutendo. <Non pensavo fosse vero> Guarda il rosso, assottigliando le iridi su di lui <Hai fatto la spia, dannato?>

00:14 Mattyse:
  [extemp.] E qui la situazione si fa comica. Liuka si volta, andando piu` in panne di quanto gia` non fosse, Furaya si scalda come se fosse stata colta con le mani nel sacco in una qualche sorta di tradimento e Keiga corre ai ripari... L'unico che si salva e` Akuma, che volente o nolente abbaia e per Mat e` come se avesse accettato l'ordine. <Mi fido di te piccolo.> Andando ad allungare nuovamente la mano destra per fargli un altro paio di carezze. Lo sguardo si rivolge inizialmente alla rosata, a cui porge un piccolo sorriso. Avrebbe la risposta giusta per quella frase, ma non l'ha sentita. <Addestro la squadra. Ogni tanto mi tocca.> Sempre con quel piccolo sorriso, ascoltando poi le successive parole. <Non prenderla a male, ma voglio sentire prima cosa abbia da dire.> Schietto, palesando di voler sentire anche l'opinione della corvina prima di prendere una vera e propria decisione. le parole successive? Meglio ignorarle. Lo sguardo salta poi repentino sul Kiriano che ancora gli da le spalle. <Facci l'abitudine, a lei i vestiti vanno stretti.> Come se la cosa potesse dispiacergli no? <Ora puoi girarti> Visto che alla fine sembrerebbe che la Nara abbia vinto lo scontro. <Tanto ricapitera`...> a bassa voce questo ultimo commento, volenteroso di tenerlo per se. E magari per il povero Akuma. Occhio ambrato che si punta sulla Inuzuka di cui le parole strappano un piccolo sorriso al Senjuu, allora non aveva tutti i torti. <Visto?> Riferendosi a Furaya. <Il cane ha morso presumendo si trattasse di un ladro. Non lo puoi punire.> Keiga, sei salva. <Ma devi assicurarti che non accada di nuovo. Keiga, la prossima volta, evita di muovere le mani. In base a chi ci stia cercando rischi di farti arrestare. E sai che sarebbe un problema particolarmente difficile da risolvere in questo momento.> Non sta piu` governando Furaya, ora qualsiasi azione illecita li rende dei veri e propri criminali. <Potresti limitarti a insistere sul non sapere nulla e nel mentre mandarmi Akuma per un resoconto veloce, che dici?> Propone cosi` una soluzione alla ragazza, fermando poi per qualche secondo. <Spia? Stai per caso minacciando il tuo nuovo compagno, Keiga Inuzuka?> Ahia, chiamata per nome e cognome. <Ti ricordi dieci anni fa quali erano le premesse vero? Bene, ora lui e` uno di quelli che avra` l'incarico di salvare la vita a te, a me o a Furaya, a patto che noi faremo lo stesso. Quindi... seduta.> Un comando piu` secco quello finale, mentre lo sguardo tornerebbe appena verso il crine arancio. <Ho bisogno che voi due andiate d'accordo, devo sapere che siete in grado di collaborare senza ammazzarvi a vicenda.> Continua il suo parlare in maniera piu` imparziale nei confronti dei due. <Quindi, Keiga dovrai far qualcosa di concreto per farti perdonare. Non mi interessa se ti dice che non fa nulla. Sono stato chiaro?> Rivolgendosi nuovamente solo a lei, anche perche` e solo lei quella che ha fatto il danno

00:23 Liuka:
 Tira un sospiro di sollievo alle parole del crine albino, per poi, titubante, girarsi. Il power ranger rosso ha perso la propria posa, tornando, definitivamente, il Liuka di tutti i giorni. Abbassa gli occhi sulle due, rossi come il fuoco, e tira un secondo sospiro di sollievo, per poi, rilassare la postura. < Oh santo cielo grazie...vestiti > non si sa chi stia ringraziando, eppure, alza gli occhi al cielo, assieme alle mani. La Keiga non se la stava passando bene sotto la ramanzina di quei due, pertanto, in quel coro di voci alte, cerca di infilarsi lui: il novellino. < Su dai...alla fine è stata di riguardo...ha fatto ciò che doveva fare > niente, il Kiriano è irremovibile da questo suo carattere, non ci si può davvero far nulla: manco pestarlo. Si zittisce appena sente la domanda di Keiga posta a se, per poi, abbassare lo sguardo. Qualche altra battuta accorre, perlopiù, si limita ad ascoltare le parole di Mattyse, il quale, tiene sott'occhio con la coda dell'iridi destra. < Beh per me non ci sono problemi, insomma, collaborare con Keiga...sono sicuro che possiamo trovare un punto d'appoggio > spiega, ottimista da capo a piedi. < Delle scuse? Concrete? No no no, assolutamente no. > la predizione del ciuffo avorio si avvera: il kiriano parte subito a duemila per rifiutare il regalo, eppure, la fine di quella frase lo blocca in partenza. Tira un profondo respiro, per poi, sistemarsi il coprifronte poggiato alla base del collo. < L'importante è che non mi voglia pestare, malmenare, insultare o uccidere ecco...e se lo deve fare, almeno non puntasse alla faccia > ...niente, è irrecuperabile, speriamo che questo suo lato non si sviluppi troppo e prenda via che non deve prendere. < Insomma, per me siamo...pari, si riparte da zero, ci si riconosce e...gioco di squadra > propone ottimista, accompagnando quelle parole con una allegra pantomima.

00:28 Furaya:
 Un sommesso ringhio sfugge nuovamente anche dalla gola della rosata nel tentativo di tenersi ulteriormente a cavalcioni su Keiga, nonostante nella mano stringa un’arma di distruzione di massa: una spazzola per capelli. E’ pronta a ficcargliela anche tra le fauci qualora ciò bastasse a tenerla mansueta. <E smettila, non ha fatto la spia> Bercia in sua direzione, fissandola con aria torva e infastidita. <ho notato ch’era ferito e gli ho chiesto perché.> E’ pur vero che poteva anche non rispondere od evitare del tutto la domanda, ma che non gli si dica che sia una spia perché, or come ora, non pare averne neppure l’attitudine. Lo ha fatto sol perché è stata la Nara a chiederglielo. Allunga l’arto destrorso assieme alla relativa mano, così da portare indice, medio e pollice a stringersi attorno alla guancia mancina della Inuzuka, così da tirarla leggermente verso di sé. <Cane cattivo.> Bofonchia, divenendo tuttavia ben più tranquilla di poc’anzi e lasciando passar la cosa come se fosse un gioco, un mero scherzo, se non fosse per quell’occhiataccia che le rifila a prescindere da tutto – come a sancire la fine del litigio. <Fa pure> Si rivolge ancora al bianco, mentre tenta d’alzarsi in piedi e lasciar finalmente Keiga libera dalla sua costrizione e dal leggiadro peso delle Hokiappe. <la mia non era una punizione ufficiale.> Fa spallucce, lasciando intendere che, a conti fatti, l’ha quasi fatto esclusivamente per darle fastidio e per farle capire che deve nuovamente imparare a comportarsi – come un tempo, avendo contatti stretti con gente che con lei deve anche collaborare. <Inizierò a girare con il guinzaglio.> Replica, incrociando le braccia al petto e scostando il proprio peso corporeo da una gamba all’altra, equilibrando meglio che può il peso rispetto alla posizione precedentemente assunta. Gli occhietti chiari vagano nel bosco, soffermandosi per un istante su Liuka, prima di scandagliare gli altri due individui che, alla fin fine, conosce molto meglio del ragazzino. <La prossima volta che decide di menarti o anche solo di tentare, reagisci. Sfruttate il momento come fosse un allenamento.> Giusto per esercitarsi, per rendere effettivamente utile quel pestaggio altrimenti unilaterale e proveniente esclusivamente dalla corvina. Propone, per così dire, una plausibile soluzione. Che poi non vogliano sfruttarla, ben venga; lascerà a loro comunque qualunque decisione in merito. [ Chk On ]

21:37 Keiga:
 Forse potrebbe mettercisi più di impegno per togliersi la rosata di dosso, ma... Diciamolo, quella è forse la prima gioia dopo secoli. La nota che stona è quello dannato strumento di tortura che l'altra ha tra le mani <grrr> E ringhia, neanche troppo sommessa <Te la spacco quella cosa> Riferita alla spazzola. Guarda Liuka per un attimo, infine, prima di tornare su Furaya. E sembra che voglia dire chissà cosa e invece <Tkz!> Fa schioccare la lingua sul palato, forse anche un attimo sollevata dalle parole di Mattyse che pare averla risparmiata. Ne ascolta però le parole, gonfiando le guance dietro la mascherina quando nuovamente le viene detto che non può menare le mani, perchè non è la prima volta. <Okkei> Risponde, scocciata. <Noh hono hattivo!> E ringhia di nuovo, con la faccia ovviamente un attimo deformata dal fare di Furaya, sebbene inizi a sembrare un qualcosa di più giocoso. Akuma in tutto questo guarda, restando seduto accanto a Mattyse. Di tanto in tanto lancia un occhio al ragazzino dai capelli rossi poi torna sulle due. E poi per sua sfortuna l'altra si alza, guardandola dal basso per qualche secondo prima di farlo anche lei, con indosso ancora il maglioncino rosa, tra l'altro. Se n'era scordata. Akuma sembra quasi ridere nel guardarla ed è così che se ne accorge. <Aargh!> Non ci mette troppo a levarselo, di prepotenza, tornando con le tette al vento e lanciandolo addotto alla rosata. <Quasi quasi mi eccita> Risponde a Furaya riguardo al guinzaglio. E la proposta di Furaya la porta a ruotare il capo in maniera un attimo killer verso il ragazzino, con un mezzo ghigno che si nasconde dietro alla mascherina nera. Allenamento? Perfetto. Torna su Matt. <Si, si ho capito> Anche perchè ricorda bene di 10 anni fa. Solo che ha le mani che volano facili, che ci può fare. Sposta infine lo sguardo sul ragazzo, seria e con le tette al vento. Il rossiccio parla, parla, con quell'andi pacifico che a lei da solo sui nervi. Ed è per questo che, ferma a tipo un metro da lui, chiude la destra in pugno, piegando il braccio e sollevando di poco la mano. A lato della tempia ci sono quelle venuzze pulsanti che non fanno presagire nulla di buono. <Chiudi quella ciabatta> Non iniziamo troppo bene. Eppure potrebbe nuovamente risentire lo sguardo di Mattyse e Furaya di se, a quell'affermazione. Ringhia, guardando Akuma, traditore per eccellenza che già si è tirato sulle quattro zampe quando lei si è avvicinata. Allunga una mano verso la testa di Liuka, senta, che non farebbe presagire nulla di pericoloso a nessuno. Salvo quando cerca di afferrarlo per i capelli e trascinarsi la sua faccia tra le tette, nude. Ancora non ha capito che ci sono altri modi per scusarsi. E resta seria in viso, se permesso, tenendo la faccia di Liuka premuta contro le sue tette. <Toh. Perdonata> Lo ha deciso lei, giusto per non prendere legnate da Matt e un altra maglia orribile da Furaya. Nel girarsi l'occhio le cade sul coso color oliva di Mattyse. Guarda verso il basso e poi, con un velo di disgusto per quell'abito, torna alla sua felpa. La raccoglie semplicemente da terra, lurida com'è. Sporca di fango, e se la infila. Iniziava a sentire un attimo di freddino. Rimette il cappuccio sulla testa e via. Di nuovo pronta per saccagnare chi le capita a tir- Ah, no.

21:55 Mattyse:
 Osserva la situazione in silenzio, in un primo momento, volendo osservare come i due andranno ad interagire a quel suo primo "stimolo", la richiesta di lei di farsi perdonare, il ricordarle di come la loro squadra funzionasse e la reazione dell'arancio (o rosso, ancora non ho capito di che colore sono) a quelle stesse parole. Salvare ha tanti significati e va a libera interpretazione, ma qualche frase prima ha detto pure che nel caso la ragazza finisse in galera non avrebbero molti modi per tirarla fuori ORA. La mano mancina ora si avvicina ad Akuma, cercando di continuare con quelle carezze, il fare passivo del compare non e` molto da aiuto, ma in effetti la rosata da un ottimo suggerimento, ma prima osserverebbe quel... motorboat? Un piccolo sorriso, seguito da una risata che non e` riuscito a trattenere. <Guarda che cosi` fai ingelosire Furaya, pensa anche a lei poverina.> Ignorando completamente il volere della Nara. Attenderebbe qualche secondo per poi tornare serio. <Proviamo cosi`. Vi affido tre ruoli e tre incarichi, cosi` che possiate crescere e capire come muovervi.> Le dita della mancina affonderebbero nel pelo del cagnolone, se questo non tentasse la fuga, continuando con quelle coccole che erano state interrotte a intermittenza. <Liuka sarai il capo squadra. Dovrai prendere le decisioni utili a ottenere il miglior risultato senza creare ripercussioni negative sui tuoi compagni.> Ecco un incarico degno di colui che ha dimostrato al bianco di necessitare solo di esperienza. <Keiga, tutte le volte che Liuka non sara` sicuro nel dare gli ordini, si comporta come ha fatto poco fa...> Tipo l'insistere per il non aver nulla da parte di Keiga per farsi perdonare <...O una sua decisione mette in serio pericolo voi o l'operazione, hai l'ordine di colpirlo.> Meglio forgiare quel carattere. <E` per te...> commenta con un tono appena piu` basso nei confronti del nuovo arrivato, sorridendogli appena. <Akuma, se Keiga abusa dell'ordine per colpirlo anche quando non deve hai l'ordine di difenderlo e morderla. Se rispettate le mie linee guida avrete tutti un premio.> seguirebbero due pacche sul collo del cucciolone, lasciando intendere che per lui non vi sarebbero solo coccole. <L'operazione e` la stessa della bestia di Kiri. Mentre io e Furaya cerchiamo informazioni sul coprifronte, vorrei voi trovaste delle tracce nei dintorni. E` un lupo grosso e pericoloso, quindi dovrebbe essere una squadra piu` che adatta.> Un Inuzuka, un cane e un Kiriano. <Uccidere solo se necessario. Combattete per difendervi e se pensate di aver trovato la preda, mandateci la posizione il prima possibile. Cercate di evitare il combattimento senza me o Furaya.> Non sanno esattamente cosa potrebbero affrontare e preferirebbe non lasciare Keiga e Akuma con un capo alle prime armi. L'occhio ricade poi sulla felpa sporca che Keiga va a rimettere, obbligando il bianco a scuotere la testa con forza prima di rendere la Nara soggetto principale del proprio sguardo. <Possiamo portarla da noi prima di farli andare? Non ce la faccio a vederla ridotta cosi`.> Rapida occhiata in direzione di Keiga, intento a farle l'occhiolino, speranzoso che possa capire.

22:08 Liuka:
 Il suo sguardo si riempie di...confusione. Sposta le proprie attenzioni sul braccio innalzato di Keiga e sbatte le palpebre, per poi, poggiarle sul crine rosato. < Si...ci farò un pensiero sugli allenamenti... > la risposta risulta distaccata, confusa, visto che ha le iridi appiccicate su quell'arto che è convinto gli piomberà in faccia. Alla constatazione della Inuzuka tace di colpo, serrando le labbra in una veloce contrazione e drizzando la schiena. Deglutisce, la fronte perlata di sudore. Guarda la mora dritta negli occhi, insomma, non se li vuole far cavare abbassando soltanto di poco il tiro. Nota quella mano piombargli contro e stringe di colpo gli occhi, per poi, notare solo dopo qualche istante che la presa altrui si è immischia tra la propria chioma. < Hu... > Esala da una bocca confusa. Questione di attimi, appena la sente tirare spalanca gli occhi, si sbilancia in avanti, e...buio. Il bosco oscuro è sicuramente oscuro, si, ma non tanto quanto il posto in cui era appena entrato. Ci mette qualche secondo a realizzare dove fosse finita la propria faccia. < Mwm... > un leggero suono soffocato, una scintilla. < Mwmfuhmw > versi indecifrabili quelli del povero Kiriano, i quali, se non fossero ovattati, risulterebbero essere grida. Tenterebbe quindi di afferrare la Inuzuka per le spalle, per poi, staccarsi di scatto dal suo seno. Prenderebbe profondi respiri, per poi, letteralmente, balzare all'indietro e girarsi. Il volto color magma nascosto tra le falangi, le orecchie ora dedicate all'albino che ha appena preso parola. < Va bene Mattyse, ci proverò... > la voce di una persona che sta per avere un mancamento, le labbra l'unica parte scoperta del proprio viso. Qualche secondo e prende altri profondi respiri, per poi, abbassare le mani e tornare girato verso gli altri. < Farò del mio meglio per fare in modo che non si facciano del male > ora ben più serio di prima, dato che era riuscito a smaltire l'imbarazzo a causa della grossa mole di responsabilità che gli stava venendo piazzata sopra. Farcisce quelle parole con sguardo deciso, limitùandosi nel sorridere in direzione del crine avorio. Non cambia il fatto, ovviamente, che in faccia sia una brace.

22:37 Furaya:
 Sorride mefistofelica quando Keiga si mostra ringhiante nei confronti della spazzola che la Nara ha tra le mani e che minaccia d'usare nei suoi confronti. Lascia andare anche la sua guancia, in modo che possa parlare con tranquillità nonostante la minaccia sotto forma di spazzola. <Fidati che non sarà così divertente.> Nei riguardi del guinzaglio, per quanto rivolga un sorrisetto compiaciuto alla risposta ricevuta da parte di Keiga. Resta nei pressi della cagnolina, così da tenerla sott'occhio nella malaugurata ipotesi faccia qualcosa di sbagliato nei confronti di Liuka. Torna a rivolgere l'attenzione anche a Mattyse, ascoltando quel che ha da dire a proposito della squadra e di ipotetiche prove. Alterna rapidamente le occhiate tra le boobies di Keiga nelle quali Liuka dovrebbe esser finito e l'espressione divertita del Senjuu. <Anche no.> Borbotta come tutta risposta, girando la testa dall'altro lato per non guardar direttamente quel che sta succedendo e il bullismo selettivo su quel povero ragazzino che, in tutto questo, avrebbe potuto trovare qualunque altra squadra sana di principi, ma così non è stato. Incuriosita, inoltre, si premura d'ascoltare gli incarichi che il bianco ha elargito a Keiga, Liuka e Akuma, nonostante al cane venga dato l'ordine più importante di tutti: assicurarsi che la Inuzuka non causi danni come suo solito. Le sfugge un piccolo risolino che sparisce comunque piuttosto in fretta, comprendendo come non sia affatto il caso d'esternarlo ora. <Nessun problema> Commenta all'ultimo quesito che l'arrosticino ambulante le rivolge. <anche se temo sarà complicato farla cambiare, dovrò *lavarmi con Keiga*.> E alza il tono della propria voce in concomitanza con le ultime tre parole, affinché possa convincere facilmente la ragazza con questo modus operandi, conscia che non direbbe MAI di no ad una cosa del genere, specialmente se rischia di vedere la Nara priva di veli. Mica scema a perdersi uno spettacolo del genere. C'è chi se lo sognerebbe la notte. <Sei vivo?> Chiede al plausibile Yoton, portando la testa a flettersi appena e l'espressione a farsi incuriosita. D'altronde, ha appena rischiato d'andare in paradiso prematuramente tra le boobies altrui. [ Chk On ]

22:44 Keiga:
 Akuma se ne sta buono di fianco a Mattyse, quasi fosse suo e non stesse invece con la Inuzuka, che comunque lo lascia fare, come ha sempre fatto. Lei, alle parole di Mattyse guarda Furaya, girandosi quasi interamente per capire se sia davvero così o meno, liberando Liuka dalla tetta/morsa. <Tu dici?> Risponde alla rosata, riguardo al guinzaglio, lanciando occhiatacce alla spazzola. Quando poi Mattyse se ne esce con quei compiti lei sposta le nere proprio su di lui, fisse, come biglie opache. <Checcosa?> Ha messo Liuka a capo, e per giunta ci deve stare lei con Akuma, insieme al rosso/arancio. Motivo per cui si volta a guardarlo, con la mascherina che per fortuna nasconde il naso arricciato ed i denti in mostra, in un ringhio mimato. Quando però Mattyse esprime il proprio di ordine, quel ringhio mimato si trasforma in un ghigno che la porta a guardare di nuovo il ragazzino <Sbagliando si impara, sbaglia pure quanto vuoi> Quasi lo incita a farlo, e sta per dire altro ma il compito dato ad Akuma la fa voltare verso il bianco. <Non lo farà> Le braccia lungo i fianchi e le mani nelle tasche. <Lo sai che non mi morderà mai> Non ha tutti i torti. Lo stesso Akuma brontola un mezzo ringhio con tanto di musata verso il bianco. <Ma può difenderlo, si.> Guarda Akuma <E poi vediamo chi ha messo su kili> Una sfida lanciata al proprio cane che alza le labbra mostrando i canini. Non sarebbe la prima volta che si ammazzano giocando o menandosi. Sospira poi lei, guardando il rosso e poi Mattyse ed infine Akuma, annuendo con un cenno del capo. Sanno entrambi di cosa parla e cosa devono fare. <Iniziamo da Kiri? Da dove finiva l'odore?> Chiede verso Mattyse per poi guardarsi <Che ho? Sto ben-> Non finisce di parlare che sente più che bene le parole di Furaya riguardo al bagno. Ed è per questo che si lascia cadere sulle ginocchia, assumento la posa canina standard del cane seduto. Pronta e scodinzolante per il bagnetto, direttamente al fianco della rosata, con la testa verso l'alto per guardarla. Venduta.

22:59 Mattyse:
 Rapida la prima risposta andrebbe nei confronti di Liuka, perdendo rapidamente quel sorriso che prima adornava il suo volto. <Non ci devi provare, ci devi riuscire.> Anche perche` ad una ipotetica dipartita di Keiga e Akuma, Mat non reagirebbe sicuramente molto bene, forse converrebbe pure a Liuka perire in quello scontro... o poco dopo... Gli occhi saltano poi sul resto dei partecipanti, tornando a sorridere fiero di quel gruppo che si sta ripopolando, speranzoso che questo possa continuare a crescere in maniera adeguata. <Iniziate da dove preferite, avete tempo fin quando Furaya non ti contattera` per il locale> Lascia intendere cosi` in maniera rapida che la bestia di kiri gli importi in maniera relativa, prima deve recuperare cio` che e` suo nell'Ochaya per poi sistemare tutti i problemi di quel villaggio, ovviamente a modo suo. Poi Keiga sottolinea che Akuma non la mordera` mai, costringendolo ad abbassare lo sguardo verso di lui. <E` vero, sara` molto difficile che ti morda... Ma conviene che lo faccia lui, io non posso dosare le esplosioni delle carte bomba.> meglio che Akuma sacrifichi quel dettaglio proprio per proteggere la sua compagna umana, se non vuole fare a gara di salto in aria insieme a lei. <In ogni caso...> Lasciando ricadere in maniera rapida il discorso, voltandosi nuovamente verso Liuka. <Tienimi aggiornato nella maniera che piu` preferisci, se vuoi venirci a trovare la signorina ha come rintracciarci. Sentitevi liberi di farlo in qualsiasi momento.> un invito aperto a raggiungerli, si spera in caso di problemi ma anche per eventuali dubbi o per riportare informazioni piu` o meno importanti. Poi la voce della Nara attira la sua attenzione, permettendogli di voltare lo sguardo verso il duo ed accennare ad un piccolo sorriso. Ecco che ci son cascate entrambe. Keiga verra` lavata e la rosata potrebbe ricevere quel loro regalo, dopo mesi di ritardo, ma meglio di niente no? <Direi che e` deciso. Se non c'e` altro, possiamo andare?> Rivolgendosi principalmente a Keiga, per ovvi motivi

23:06 Liuka:
 Fa morire quello sguardo determinato sul capello avorio e torna al solito, placido, sorriso di tutti i giorni. Vira il capo verso la rosata e le annuisce, poggiando le mani sui fianchi. < Si...forse...credo. Per un attimo ho visto la vera essenza del bosco nero. > ne parla quasi come se avesse visto la morte, buttando lo sguardo sulla Inuzuka. < ...cercherò di non sbagliare, vorrebbe dire mettervi in pericolo > risponde subito e si riallaccia alla sentenza di morte postagli da Mattyse, una risposta onesta, decisa, proprio verso la propria...canide carnefice. Nota Keiga mettersi in posa a quella proposta fatta di acqua e sapone e la guarda stravolto, per poi, cercare un briciolo di normalità in quella situazione nello sguardo degli altri: Si, decisamente, tutto normale a quanto pare. Mette ad agio le mani nelle tasche dei pantaloni e gira gli occhi sull'albino, annuendogli in segno di assenso. < Certamente, qualsiasi cosa...vi farò sapere > ammette, accompagnando quella risposta con un ghigno gioviale che va a mostrare parte della propria dentatura, per poi, con una veloce alzata del braccio destro, puntarsi il petto con il pollice disteso. < Potete contare su di me! > conclude il discorso con quella teatrale posa, per poi, dopo un profondo respiro, tornare mollo e rilassato sul posto. Si lascia andare ad un grande sbadiglio ed alza gli occhi al cielo. Osserva la luna, gira la testa da un lato ad un altro, poi, riprende a guardare i propri interlocutori, aspettando, una risposta da parte loro al quesito di Mattyse.

23:22 Furaya:
 Keiga tenta di stuzzicarla con delle precise risposte rivolte principalmente nei riguardi del guinzaglio e della spazzola: un giochetto interessante ed una macchina di morte. <Possiamo sempre provare.> Replica di rimando, aspettando soltanto che ci sia il momento adatto per farlo davvero, così da capire chi dei due abbia effettivamente ragione o meno. Non si mette in mezzo per quanto riguarda l'argomento cardine tanto meno agli ordini ch'è Mattyse ad impartire loro. Sta a significare che le va bene esattamente come vengono gestite le cose, altrimenti non avrebbe mai chiuso la bocca per restare in silenzio. Chi la conosce sa bene che l'orgoglio è la sua arma principale e che s'avvale di quest'ultimo ogni volta che ne ha bisogno. Va da sé che restare in silenzio non è assolutamente la sua prerogativa. Quando le propone la possibilità di farsi il bagno assieme - per quanto non dovesse passare come tale, ha sortito comunque l'effetto sperato - la Inuzuka si accovaccia al suolo e, qualora fosse dotata della coda, avrebbe già iniziato a muoverla da un lato all'altro contentissima del risvolto che questa serata ha preso. <Brava, cucciola.> Trattata allo stregua d'un cane, non resta da far altro che protendere per via di casa in modo che possa davvero farle fare questo stramaledetto bagno, dandole qualcosa di suo gradimento che possa mettersi al posto della roba sporca che ha adesso. Annuisce soltanto, invece, quando il Senjuu avvisa i due che sarà proprio la Nara a contattarli quando i preparativi per il locale saranno pronti, portando le mani dietro la schiena. <La vera essenza del paradiso.> Se la ride in merito alle parole appena pronunciate per quant'accaduto al povero Liuka - anche se definirlo povero è un po' fuori dai canoni, in fondo non pare essere tanto dispiaciuto! <Io inizierei ad andare verso casa, se non è un problema. In caso, potete contattarmi telefonicamente.> D'altronde, dovrebbe aver dato il suo numero a tutti coloro che in qualche modo potevano averne bisogno. Quindi, aspettando anche Keiga e Mattyse, coi quali dovrà per forza di cose dirigersi verso l'appartamento, si dirigerà in seguito fuori dal bosco oscuro. [ Exit ]

23:28 Keiga:
 <Proviamo> Ribatte, perchè ormai ha la testa nella vasca, nuda con la rosata. Annuisce al bianco, spostando lo sguardo su Liuka ed alzando un sopracciglio. Lo fissa mentre le nere si chiudono in fessure. Si sporge anche su di lui, annusando l'aria dietro alla mascherina nera <Sento puzza di verginello> E ghigna anche, recuperando la postura <Quanti anni hai? In segno di pace posso darti una mano, o due, opp-> Si ferma grazie a Dio, voltandosi verso Mattyse quando parla ad Akuma che, tirando indietro le orecchie, guarda la sua umana, ricevendo in cambio uno sguardo quasi perforante che sa tanto di "Ti abbandono nel deserto di Suna". Povero cucciolone, tra due fuochi, deve solo scegliere quello che rischia di fargli meno male, fisicamente e mentalmente. E poi torna al discorso serio <Manderò un messaggio in codice> Buona fortuna a Mattyse, in questo caso, per decifrarlo. Al fare del ragazzo torna a guardarlo, fissa, di nuovo, quasi come se volesse riprendere il discorso bloccato poco prima, sebbene resti accanto alla rosata in posa canina. Le parole di Mattyse però la bloccano in partenza. Scodinzolerebbe nuovamente se solo avesse la coda, che comunque si può sempre infilar- NO! E torna a guardare Furaya, dal basso in alto <Possiamo andare.> Diretta, concisa e pienamente d'accordo. Per la prima volta nella vita non vede l'ora di fare il bagno. <Telefo-> Aggrotta la fronte <Che?> E' rimasta parecchio indietro lei. Quegli aggeggi non sa neanche come si usino sebbene ne abbia visti uno o due in giro. Le persone sembrano uscire sceme per quei cosi. Ma è un discorso che non le interessa, lei ha i suoi messaggi-geroglifici in codice. <Addio, verginello> Saluta anche Liuka che probabilmente ha appena preso il suo nomignolo d'eccellenza. ||End

23:39 Mattyse:
 L'occhio salta di soggetto in soggetto, da Liuka che parrebbe aver compreso sia la minaccia che di esser finito in un team di matti, ma come gia` detto in diversi momenti, per sopravvivere alle peggiori missioni bisogna avere le rotelle fuori posto... Poi Keiga, incerta se scodinzolare per la vasca o se offrire un aiuto allo Yoton... Il Senjuu le permette di terminare quelle sorte di avance per poi posare lo sguardo sul compagno. <E` un buon segno, se non glie ne fregasse nulla non ti avrebbe considerato... Se ti mostrerai abbastanza deciso potresti anche piacerle!> In senso amichevole, poi che la Inuzuka si faccia tutto cio` che le piaccia e` un altro dettaglio. Una risata nasce spontanea, impossibile da trattenere quando sente l'affermazione della rosata inerente al paradiso, ma non commenta, si limita a mantenere sul volto il sorriso che sparirebbe repentino quando Keiga si offre di mandargli un messaggio in codice. <Merda...> Ed ecco che guarderebbe Liuka ora con sguardo disperato, di chi ha bisogno di aiuto in qualche modo. La mano destra viene sollevata, le dita inizialmente tutte ben allungate verso l'esterno, mostrando il palmo, sarebbe il pollice il primo dito a piegarsi verso il centro della mano, stretto successivamente dalle altre quattro dita, il tutto con particolare calma, mostrando i movimenti pian piano. Per chi conosce un minimo dei segni e` una richiesta di aiuto... Per quanto riguarda i telefoni... Non e` come Furaya che chiede aiuto agli sconosciuti, per ora sta tenendo nascosto anche il fatto di averne preso uno pure a lei, cosi` da comprendere in maniera lenta e graduale come funzioni quel coso, poi chissa` che non le voglia fare una qualche sorpresa con l'aiuto della figlia? <Allora conto su di te Liuka.> Con un sorriso ampio stampato in faccia, mentre lui per primo andrebbe a muovere un passo verso le proprie spalle, allungando il piede destro prima di posare l'occhio sulle figure femminili. <E in bocca al... No, forse e` meglio di no!> Niente in bocca al lupo grazie! Il bianco quindi tenterebbe di uscire di scena con le due fanciulle, ora ha un solo obbiettivo in mente: Trhe-LAVARE KEIGA! SI SI! LAVARE ASSOLUTAMENTE KEIGA.[END]

23:50 Liuka:
 Dove diamine si era andato a ficcare. Tutte quelle parole, tutte quelle frasi, tutti quei concetti. Il capello diaspro si lascia andare ad un lungo sospiro, curvando la testa in avanti e tenendo gli occhi chiusi. Il suono di un profondo inspiro attira la sua attenzione, gettando la coda dell'occhio destro sulla Inuzuka che si era avvicinata. < Che stai... > lo stava annusando?. L'affermazione che sussegue quella sua domanda gli ricorda fin troppo quella del Sumi, limitandosi, a mettere le braccia conserte. < Non è affar tuo > beh, che dire, ottima risposta caro il mio genin: il "si" più palese di tutti quanti. < Una mano? Due...? > la guarda perplesso, oramai quelli stavano parlando azteco per lui. Tra i tre c'era chiaramente un certo affiatamento, come fosse nato e come si fosse costruito? Non voleva MINIMAMENTE saperlo. < Addio...brutta...Kanide, si! > niente da fare, il quasi-Yoton è un caso perso. Con la dipartita di Keiga e Furaya, come ultima cosa, presta le proprie attenzioni all'albino. < Credo che stare simpatici a Keiga sia più spaventoso che non starle simpatici > una pestata era prevedibile, un pugno era prevedibile, essere trattati bene dalla Inuzuka...no, andava ogni oltre sua umana comprensione. Dopo quella sua franca constatazione si diletta nel guardare i gesti corporei dell'altro, innalzando le sopracciglia. < Hu...si, farò io, non ti preoccupare > accoglie quella richiesta d'aiuto con un veloce sorriso, per poi, salutarlo con un cenno della mano. Solo, era rimasto solo. Alza lo sguardo alla luna, sorride placido. < Beh...poteva andare peggio > [Exit]

Mat e Liuka seguono le tracce di keiga, questa e` stata appena aggredita da Furaya per indossare un maglioncino rosa confetto... Keiga deve essere punita per aver trattato male il nuovo arrivato!

Extemporanea proveniente dalla sera in cui Mat e Liuka si sono incontrati da Ichiraku.