La nebbia insanguinata

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Giocata di Lavoro

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15:27 Liuka:
  [Archivi di Ame - Sezione Storica] Tanto è successo nelle giornate precedenti, eppure, quasi come per uno scherzo del fato stesso, lui si trova lì per uno solo di questi accadimenti, qualcosa ti fatidico, di stravolgente, di misterioso. Il ciuffo rosso, che non si allontana quasi mai dalle proprie terre, si vede, invece, costretto a cambiare distretto, migrare da una terra ad un'altra in cerca di informazioni, brama di conoscenza. Nel quartiere di Kiri poche sono le persone interessate ai libri, ancor minore è la presenza di archivisti, per tanto, anche se con speranze davvero basse, si era deciso, cocciuto come è, di rivolgersi altrove. Si, poteva precipitarsi nel quartiere dei clan ed urlare ai quattro venti fino a quando qualcuno non si sarebbe fatto vivo, però, beh, sarebbe meglio iniziare col piede giusto piuttosto che con quello sbagliato, soprattutto, quando si tratta di nuove esperienze e nuove conoscenze. Col giacchetto e coprirgli il busto, i pantaloni color pece a campana ad ondeggiare, le scarpe col motivo a scacchi a calzargli i piedi e il coprifronte legato al collo, senza dimenticare i numerosi cerotti che ha in viso, si è imbucato, neanche fosse un ricercato, negli Archivi di Ame: i primi che gli sono venuti in mente, ma soprattutto, i una delle strutture più vicine. Non sapeva bene da dove iniziare a cercare, quello probabilmente neanche era il luogo, eppure, gli serviva qualcosa da cui ricavare speranza, qualsiasi cosa, anche un pezzo di carta che potesse confutare o dare supporto ad un quarto di ciò che possiede, e per iscritto, ciò che possiede è la foto di una pacchiana targa in acciaio arrugginito con sopra un dedica fuori dalle righe ed un nome. Quella tromba di idee lo portano a sospirare ampiamente, mentre, situato tra quei scaffali polverosi cerca la scintilla di qualcosa, un barlume che faccia cenno di Kiri o della sua gente.

15:39 Sango:
 Se l'aranciato si trova li per un motivo particolare, la rossa si trova li per ovvietà di cose, lavoro in primis. Sfilando lungo le fila di quei scaffali, sistemando pergamene di poco conto e valore nei vari reparti, con la dovuta delicatezza di movimento che serve a non rovinarle, eppure la mente è decisamente presa da tutt'altro. La ricerca del giorno prima a Kusa, di vari e possibili collegamenti tra la yakuza e lo stesso, mormorando parole brevi, troppo veloci e basse per esser sentite da orecchio umano. In quella sua giornata indossa una semplice quanto efficace divisa da lavoro, consistente in un paio di jeans grigio fumo attillati, una maglia nera a maniche lunghe e una giacca a mo di kimono aperta sul davanti. Non si preoccupa di nascondere il proprio status li dentro, ormai più che evidente, solo che ha smesso di portare i tacchi per ovvi fastidi, preferendo decisamente i soliti sandali da shinobi. Con tutti quei rotoli tra le braccia, anche la rossa andrà a volgersi verso la zona della storia di Amegakure, li ove si intersecano molte storie antiche, così antiche da avere il potere dei Kami addosso. Occhi violacei e cerchiati sono posti solo sulla propria terra, o almeno così ne è convinta, e tanto presa da quei pensieri che per un attimo non s'avvedrà dello stesso Liuka e dei suoi capelli color mandarino, per appropinquarsi molto più in la, ogni rotolo messo al suo stesso posto, con dedizione ma anche con lo sguardo perso nel vuoto, finchè la stessa rossa non si troverà con le braccia vuote, alla ricerca di qualcosa da fare. Potrebbe anche lei continuare le proprie ricerche ma rimanere in attesa della shinsengumi pare esser qualcosa di molto più importante, le avrebbero potuto aprire le porte ad informazioni fondamentali, ovviamente lasciate passare come qualcosa legata alla "giustizia" e non solo alla propria immensa curiosità. Ma solo adesso le azzurre andrebbero a porsi sul piccoletto, su quei capelli che può riconoscere dall'ultima volta, e pertanto cercare pure di avvicinarsi. Ad ogni passo la rossa chioma color del sangue scivola sulle spalle, si muovono le lingue di fuoco accompagnando ongi singolo movimento, di occhi sempre più vivi, adesso relegati al presente < non ti sei fermato all'entrata > è anche il suo lavoro quello, controllare che tutte le pergamene che vengono interpellate siano trattate a modo, non distrutte, ma anche curiosa di sapere cosa possa interessare a quelle poche povere anime che ancora si perdono nella ricerca < sei il ragazzino che era in missione con l'anziana > lo ricorda solo dopo qualche attimo, rilassata in viso, molto di più dell'ultima volta in effetti.

15:51 Liuka:
  [Archivi di Ame - Sezione Storica] Gli occhi altrui neanche sfiorano la sua attenzione tanto è concentrato su quelle pergamene, eppure, una voce, anche parzialmente sconosciuta, basta e avanza per farlo sobbalzare sul posto, letteralmente fargli compiere un lieve salto. < O-oh! > esclama, sorpreso, per poi, dopo aver rilassato le sopracciglia, dedicare un caloroso sorriso alla rossa. < E tu sei...il capo di Shinsei, o una cosa simile...? > non ci aveva capito molto del loro rapporto, eppure, qualcosa tra quei due c'era, quale legame? Non ne aveva idea, però il biondo non gli ha dato l'impressione di uno che si fa stuzzicare nel tempo libero. < Forse la moglie...? La compagna...? Sto divagando. > Ammette, sospirando, per poi, prendere un profondo respiro. < Si, sono Liuka del distretto di Kiri, mi servirebbe una mano con una cosa > di fretta e furia proprio, neanche il tempo di respirare come una persona dovrebbe. < Sto cercando delle informazioni su Kiri, in particolare mi chiedevo se qui aveste...aspetta, lavori qui? > giusto, in effetti non aveva idea di con chi stava parlando, lei poteva benissimo essere la guardia degli archivi e buttarlo fuori con uno schiocco di dita. Stava correndo troppo, eppure, davanti ai suoi occhi, nella sua mente, tutto stava scorrendo troppo velocemente. Continua con i respiri profondi, per poi divagare con lo sguardo. Poggia le iridi color fuoco sulle pergamene e, intanto, con la mano destra, estrae il telefono dalla tasca, per poi, sotto gli occhi dell'altra, iniziare a scorrere le foto presenti nella galleria.

16:06 Sango:
 Sosta a meno di un metro di distanza, allungando anche lo sguardo su quelle pergamene e conseguentemente anche le sue mani, per vedere se le abbia abbastanza pulite per poterle trattare, o trattare lui, la faccia contro il muro, il sangue fuori dalla finestra. Osserva quel sorriso da parte di quel nanerottolo, in attesa in realtà, ma venendo distratta da quella sua domanda < capo di Shinsei > ridacchia per qualche secondo, se il biondo l'avesse sentito parlare così probabilmente l'avrebbe malmenato di brutto < compagna di Shinsei > afferma, ormai che senso avrebbe nasconderlo? E dopotutto lei non sa niente di quel giovane ragazzo. < il matrimonio è sopravvalutato giovane > se ne esce così, come nulla fosse, rilassando lentamente le spalle, in attesa che vengano a lei le risposte alle proprie di domande. Ascolta di nuovo la sua presentazione, rimembrando il suo nome, e anche il suo stesso villaggio < la nebbia insanguinata > mormora quel nome antico che rievoca ricordi altrettanto antichi, di morte, sangue, e distruzione < ho vissuto nel tuo villaggio molto tempo fa, peccato che sembra che vi siate dimenticati chi eravate > un giudizio posto senza troppi fronzoli, lo sguardo azzurro che s'assottiglia a quelle informazioni che cerca su quella nebbia insanguinata, in attesa che arrivi al dunque, ma non tanto presto Ishiba, il giovane sta indagando < si, sono un archivista > aiutante, in realtà, ma chi può mai definirla così con tutta la conoscenza che ha raccolto in così tanti anni su quel mondo? < sei pregato di fermarti alla hall prima di tutto, così da poterti aiutare e dimezzare il tempo della tua ricerca > inizia lei con professionalità, la voce che diviene monotona, di quello che le è stato detto di ripetere < ma dimmi > curiosa questa volta, mentre l'altro verrà rapito nuovamente dalla sua di tecnologia < cosa ti interessa del tuo villaggio? E si tratta di Kiri di oggi o Kiri di un tempo? > quello avrebbe fatto una grande differenza in realtà.

16:19 Liuka:
  [Archivi di Ame - Sezione Storica] Il rosso spalanca gli occhi. Lui stava scherzando, più che altro stava essendo inappropriato senza accorgersene, eppure, ci aveva azzeccato. La risposta onesta dell'altro lo spiazza totalmente, al punto, che rimane zitto per qualche secondo. < ...hem, non era mia intenzione ficcanasare, però si ecco...è divertente vedervi bisticciare > ammette, memore dell'ultima missione che hanno condotto insieme, nella quale, li osservava dalla finestra come una nonnina osserva una telenovela spagnola. < Lo terrò a mente...matrimoni pessimi, si > un'informazione che si sarebbe dimenticato appena uscito da lì probabilmente. < La nebbia insanguinata...? > ripete, inarcando il sopracciglio destro. Quell'epiteto non gli dice niente, anzi, non appartenendo letteralmente alla sua generazione...non gli dice nulla. < Hem...deduco? > non sa mai cosa rispondere con lo rossa. Lui era venuto qui per trovare informazioni, in una pergamena magari, ebbene, aveva trovato la sua pergamena: l'inquietantissima Sango e i suoi discorsi su antichità, sangue e poveracci che si ammazzano. < Oh certo, giusto, è la prima volta che vengo in un posto del genere...quindi mi scusi > e dedica all'altra un breve inchino. Pronto a dileguarsi, quindi, ferma la contrazione della gamba quando aveva già virato il corpo, per poi, rialzare gli occhi su di lei. < Sto cercando informazioni su un mio Nonno, quindi...deduco quella di un tempo? Non lo so > sospira, rimettendo gli sul telefono. < Sono alla ricerca di qualcosa sul...clan Yoton, si > e rialza lo sguardo su di lei, tornando in posizione corretta.

16:35 Sango:
 Lo osserva scusarsi per quel suo impeto giovanile, e da dietro quegli occhi azzurri potrà forse lui vedere una sorta di fiamma bonaria? Innocente, lui lo è ancora agli occhi della donna < credi che riuscirei a nasconderlo? > la mano che si poggia sul pancione, decisamente invadente adesso tanto che la fatica di mettersi le scarpe inizia a farsi sentire. Ma non siamo qui per parlare di come una palla renda tutto più difficile, quanto di altro. Il primo insegnamento è stato dato, matrimoni pessimi < specialmente se si tratta di matrimoni di interesse, se sei in mezzo, scappa veloce > altro suggerimento donato lui, memore delle proprie non gesta, sebbene in maniera.. diversa. Ode la sua domanda, solleva il sopracciglio, andando però a poggiare il sedere sulla stessa scrivania sulla quale l'altro sta leggendo < Kirigakure veniva chiamata così tanti anni fa, si tratta di quelle storie antiche e di leggende che si mormoravano > le braccia che si incrociano sotto al petto, con calma, ma non perderà mai di vista il suo sguardo, il suo viso, attratta e invadente, fissando il proprio interlocutore dall'alto al basso per ovvietà di posizioni prese < si narrava che ci fossero grandi shinobi in quella terra, che il sangue fosse un pegno da pagar caro. Inoltre avete i migliori armaioli di tutti i villaggi ninja > oltre la povertà qualcosina è rimasta ancora al vilaggio del pesce < l'ultima guerra però vi ha distrutto completamente, il vostro Kage si è rivolto contro i cittadini, e tutto è andato in malora > da allora quel villaggio non pare si sia ripreso, anzi, le sembra ancora in ginocchio affossato dal passato e da una povertà che dilaga. E dove dilaga la povertà.. < il clan Yoton > mormora lei stessa, quel nome che le dice qualcosa, ma .. cosa? Lo osserva, e un lampo di genio le viene alla mente < tu vivi a Kiri > mormora di nuovo, non per avere ulteriori conferme , ma per confermare a se stessa < ti aiuterò a trovare informazioni sul tuo clan e su tuo nonno. > afferma decisa, ma sorridendo < in cambio però mi servirebbe l'aiuto di un abitante di Kiri , sei interessato? Io posso accedere a tutti gli archivi di tutta Kagegakure > si pone lei stessa su un piatto d'argento, per attrarlo a se, come una sirena con un marinaio, lanciando la sua esca, in attesa che l'altro abbocchi.

16:46 Liuka:
  [Archivi di Ame - Sezione Storica] Cosa intendeva la donna con quella domanda? Nascondere cosa?. Lentamente il rosso abbassa le iridi rubiconde, strette tra le palpebre confuse, per poi, soffermarsi sul pancione dell'altra. Ecco, ora si che si sentiva un po' in colpa, anche un po'un ficcanaso. Non dice nulla, vuole evitare di imbarazzarsi ancora, con se stesso più che con l'altra. Ascolta le parole della Ninja come fossero uscite da un libro, in effetti, l'altra, a lui, gli pareva proprio quello: una enciclopedia vivente, una persona stranamente saggia, cosa che non aveva minimamente notato a primo acchito. Tutti gli abitanti di Kagegakure che ha incontrato...hanno una doppia faccia, un qualcosa di strano ma specchiato: Mattyse, corpo di un giovane, incarichi e ambizioni di un vecchio; Shinsei, alto e minaccioso ma...forse non proprio? Addirittura una fedele compagno; Furaya, incredibile fama eppure...non sembra rivestire alcuna carica pubblica. Il paese delle ombre eh? Direi che...si, ci azzecca, d'altronde, quella nazione è piena di grandi ombre proiettate da luci ancora più grandi. Per lui, Sango, come molte altre persone che aveva recentemente conosciuto, era una grande luce. < Beh...non è il mio Clan, nel senso... > scuote la testa prima di riprendere a parlare, come al suo solito, si era perso fra i propri pensieri. <...mio Nonno aveva sicuramente un cognome aderente alla tua constatazione, ma la mia famiglia...no. Non ho idea del perché, o del percome, onestamente è proprio quello che sto cercando di capire... > le spiega, per poi, innalzare, nuovamente, le sopracciglia. < Oh...va bene, ti aiuterò come posso, certamente! > e sorride, pronto a ricambiare il favore.

16:56 Sango:
 Si limita a vedere quello sguardo che si sofferma sul pancione, non se ne sentirà in giudizio, perchè dovrebbe? Non sarebbe stato il primo ne l'ultimo a guardarla in quel modo, non che possa farci molto dopotutto, quel che è stato è stato. Siede semplicemente, il sedere comodo su quella scrivania sebbene adesso mandi le azzurre qua e la all'interno della singolare stanza, quasi completamente vuota. < Ormai in pochi son interessati al passato dei grandi villaggi > si ritrova a dire dopo la propria spiegazione, non saggia, ma colma di conoscenza senza dubbio e anche di una strana sfumatura di malinconia che vive nelle proprie parole, le decanta ed esse cadono nell'abisso della propria mente. Difficile da scordare una guerra, specialmente quella di Kiri, che ha segnato lei e il suo divenire una Mukenin per il mondo intero, o quasi. Osserva quelle paroel, quasi certa che si tratti del suo clan, di quello da cui discende lo stesso ragazzo, eppure si tratta di qualcosa di differente, qualcosa che può solo gettare benzina sulla propria fimam di curiosità, sempre viva, arde e si infiamma < mi sembrava di aver capito che il clan Yoton fosse tipo stato.. distrutto? > no, non ne è sicura, qualcosa rimanda al passato < non mi sembra nemmeno di aver incontrato mai nessuno di voi > preme i dentini sul labbro inferiore, distrattamente, ripercorrendo mentalmente le tappe della sua vita. Qualcosa le ricorda quel nome, ma cosa pare difficile da avere. < hai provato a parlare con il tuo capo clan? > la strada più semplice sarebbe stata quella < se sono ancora presenti a Kiri è mio consiglio provare a parlare con loro. Ci son segreti di clan che non possono esser rivelati altrove > coscienziosa in quello che sono i clan, dopotutto è stata anche lei il capo del proprio < i libri ti possono parlare di molto e poco allo stesso tempo > tutto e niente, ecco cosa può trovare all'interno di quei lochi < ma coloro che l'hanno vissuto in prima persona son coloro a cui devi puntare > consigli su consigli, i propri, ma sorride nel vederlo così prominente nel ricambiare il favore < So che a Kiri stanno accadendo diverse cose, sarà la povertà, ma la criminalità è viva > ricorda l'attacco alla nuova Kiri da parte di quei ninja < mi servirebbe sapere se ci sono delle bande e delle organizzazioni criminali li, visto che sei del posto potresti indagare un poco senza sembrare fuori posto > lui saprebbe muoversi meglio di chiunque nella sua terra < in cambio, oltre a trovare informazioni sulla tua famiglia, potrei accompagnarti anche al clan > così non sarebbe solo < mi sembra uno scambio equivalente > le sembra, a lei, ma starà a lui decidere se accettare o meno quello scambio di aiuti.

17:10 Liuka:
  [Archivi di Ame - Sezione Storica] La frase della rossa instaura malinconia anche in lui. Tutta quella curiosità, quegli improvvisi accenni a fatti accaduti e che non ha mai visto...la stagnazione del tempo in quel luogo è palese, grava su tutte quelle pergamene come se stesse aspettando il momento giusto per divorarle, fino, a farle sparire dal tempo stesso. Lui, così giovane in confronto alle persone che ha incontrato, forse, sente quella stagnazione più di tutti: vuole aiutare il suo popolo, eppure, più scava più trova domande, quanto ancora non sa? Quanto ancora dovrà sapere? Kiri è davvero avvolta nella nebbia, ma non una fisica, no, una pregna di una malinconica canzone, la quale, al mattino, col diradarsi della nebbia, svanisce...insieme agli abitanti, al villaggio, alle sua malefatte e alle sue fortune, lasciando...beh, miseria. < Distrutto? > ed eccolo che si riprende, guardandola crucciato. < Beh è...strano, Furaya mi aveva menzionato qualcosa a riguardo...e non avrebbe senso aiutarmi a raggiungerli se non hanno più una sede...non potrei raggiungerli affatto in quel caso! > inizia a ponderare, mentre, con la mano destra, rimette via il telefono. Altra ombre, altre luci. < Non ancora, non avevo prove di farne parte fino a ieri praticamente > ammette, tutto sorridente per la scenata che ha dovuto fare in casa propria. < Purtroppo sono al corrente delle miserie che affliggono il mio distretto. Ti dirò la verità...lo farò, non preoccupartene, non voglio niente in cambio > mano contro il mento, la gemella contro il gomito del braccio destro. < Ormai non lo faccio più come favore verso di te. Avrai le tue informazioni comunque, non ti preoccupare > ammette, per poi, riprendere a sorridere.

17:29 Sango:
 Distrutto o non distrutto, ma il nome di quella donna viene fuori e il bagliore degli occhi si farà più intenso < non so molto della storia di Kiri, l'ultima volta che ci sono stata è stata in guerra > in effetti non ha potuto imparare molto di quel villaggio a quel tempo < e non ho avuto il piacere di incontrare nessuno degli Yoton > oscura rimane a lei l'uso della lava, non avendola mai vista in effetti < non so quanti clan e quali clan si siano salvati per venire qui a Kagegakure > soppesa quelle sue parole, le stesse che il giovane pronuncia, prendendosi il suo tempo, con la calma che le si addice in quei momenti < per questo ti direi di indagare innanzitutto nel tuo settore > pone l'accento su quel termine, non si parla più di villaggi, ma di settori, ormai le terre ninja son morte e sterili, adesso è quella la loro nuova realtà, tutti insieme, tutti vicini < ogni settore ha una parte riservata solo ai clan, se c'è ne uno anche a Kiri potresti trovare molto o niente > tutto è possibile, non sa quanti e quali siano i clan di Kiri in effetti ma qualcosa le viene in mente < vieni, abbiamo dei computer che potrebbero aiutarci con degli articoli . Possiamo provare a scoprire se qualche clan della nebbia è arrivato qui, magari hanno scritto qualcosa > lo invita dunque a seguirla, verso uno dei computer poggiati al muro, di quelli che rimangono sempre utili per qualsiasi genere di ricerca , quando le pergamene posson dire poco, forse la tecnologia dovrebbe poter essere ancora più utile < possiamo vedere se alla costruzione del tuo distretto è stato appuntato qualcosa, come inaugurazione anche? > solleva il sopracciglio, ma andrà a porsi di lato al pc, lei, in attesa che nel caso sia lo stesso giovane a prendere posizione e sedersi. Non è la sua ricerca, lei le è li come consigliera. Ma quelle parole la sorprendono, non vorrebbe niente in cambio? Rimane solo in silenzio, lasciando che continui lui a parlare < perchè lo faresti allora? > curiosa di saperne la risposta, di cosa potrebbe muoverlo verso quella direzione pericolosa < ti chiederei di mantenere il riserbo delle nostre informazioni. Non vorrei che mi venissero a cercare..dopo > puntando al pancione, ovviamente, ma non è solo per quello che vuole che rimanga con la bocca sigillata, meglio che siano sempre in meno a sapere di ciò che stanno facendo lei Shinsei e il povero Matono, ingiustamente trascinato.

17:42 Liuka:
  [Archivi di Ame - Sezione Storica] Ascolta le parole della rossa con estrema attenzione, fissandola, con sguardo deciso, dritta negli occhi. < Capisco...bene...allora mi toccherà tornare nei Quartieri dei Clan... > rivelando, implicitamente, all'altra che, si, a tutti gli effetti nel settore di Kiri vi è una zona dedicata ai clan. Ella si muove, lui fa lo stesso, la segue passo passo, filo filo, anche con portamento lento: deve ascoltarla, deve comprenderne le parole se vuole imparare di più sul proprio popolo e sulle proprie origini. Poggia gli occhi sul PC, dispositivo a lui conosciuto, per poi, andarsi a sedere direttamente davanti ad esso. < Si, ottima idea...anche se di solito i Clan sono discreti per natura... > un'osservazione abbastanza comune la sua, dato che si rinchiudono tra quattro mura per la paura del prossimo, ma anche per il bene dei propri successori e delle loro tecniche. Inizia a digitare le proposte dell'altra, tenendo, ovviamente, lo sguardo fisso sulla tastiera. Controlla i vari risultati, li scorre, e, intanto, parla con l'interessante interlocutrice. < Perché lo farei? > ripete la domanda dell'altra, sorridendo come un beota davanti allo schermo. < Kiri, il settore da cui vengo...soffre, è misero, piccolo. Voglio cambiare tutto ciò, ridare alla mia terra i frutti che lei stessa mi ha donato. Come con gli alberi no? Mangi il frutto, pianti il seme. Inoltre... > ed addolcisce lo sguardo, iniziando a scrollare più lentamente. < ...è pieno di persone...buone, interessanti, che diventeranno...chissà: medici, costruttori, Ninja. Non faresti tu lo stesso? > e gira il capo verso la rossa. < Per tuo figlio? > rinsacca la dose, con aria interrogativa. Aspetta qualche secondo e poi si volta nuovamente verso lo schermo del PC. < Certamente, labbra cucite > la rassicura.

17:57 Sango:
 Annuisce semplicemente, smuovendo lei stessa il mouse su quello schermo in modo da farlo accendere e mostrare la pagina iniziale pronta all'uso, su quel sito ove poter scrivere quello che vogliono < oh non hai conosciuto il mio clan > sorride, per la prima volta < non tutti i clan si rinchiudono completamente. Alcuni vogliono mettersi in mostra > gli Ishiba ad esempio son uno di quelli a cui piace mostrare la bellezza della propria arte, la loro essenza effimera e forte allo stesso tempo, capace di mutare a seconda dell'animo di chi la sta utilizzando < comunque sia, possiamo sempre tentare > lo invita dunque a prendere il suo posto su quella sedia < direi che puoi scrivere fondazione settore di Kiri, costruzione del quartiere dei clan > magari li qualche nome di clan spunterebbe anche solo per informare della loro costruzione e presenza, ovviamente non troveranno nulla di segreto e potenzialmente personale, ma qualche generalità sarebbe piacevole da avere . Lascia che sia lui a scrivere, mentre lei farà da piccola Cicerone nel consigliargli il modo migliore per arrivare a qualche informazione utile per quanto riguarda il suo stesso clan, che ci sia anche una minima traccia, dopotutto perchè nascondere il loro nome ? Lo osserva, sempre in piedi lei, ponendo quella domanda, e ascoltando attentamente quella riflessione. Lo sguardo che vibra nel fissarlo, pensa, si tramuta lei stessa in qualcosa di perfino.. dolce? Qualcosa di simile. < un tempo stavo facendo la stessa cosa per il mio villaggio > confessa, sospirando e allungando il collo verso l'alto, gli occhi al soffitto < volevo che stessero meglio, che non fossimo più schiavi di nessuno. Prenderci la nostra terra, la nostra libertà > lente le iridi scenderanno verso il basso, su di lui < adesso non hanno più bisogno di me > forse non ne hanno mai avuto bisogno, ma quell'ultima guerra è stato il momento perfetto per riprendersi la propria identità unica. < si, per lui > carezza lenta il pancione pensierosa < il mondo è crudele, attaccare una donna incinta sarebbe perfetto , non credi? > non si parla di umanità ma di tattica, attaccare il membro più debole per farlo fuori . < grazie, Liuka > la voce poco più roca, dolce, tampinandolo in quella nuova postazione, curiosa anche lei di scoprire qualcosa di nuovo.

18:13 Liuka:
  [Archivi di Ame - Sezione Storica] Prende il posto del crine scarlatto, andando, ora, a mettersi alla sua di postazione. Si alza, quindi, dalla propria sedie e, qualche passo, raggiunge la sua. Si siede, trascinando la seggia in avanti, e poggia gli occhi color fuoco sul monitor. < Oooh...tipo il clan Sumi? Uno di loro mi ha detto che sono artisti pronti a rivoluzionare il mondo...non ho idea di cosa stesse parlando > ammette, divertito, facendo trapelare una flebile risata tra le labbra. < "Fondazione settore Kiri, costruzione del quartiere dei clan" > ed invio. Inizia a scorrere i vari risultati della ricerca, per poi, con il mouse, iniziare ad aprirne uno ad uno, curvando, in avanti, l'intera postura. Mentre lui esamina i vari link e indirizzi, ecco che l'altra inizia a parlare. La dolcezza nel discorso della Ishiba è papabile, forse, soprattutto, per il delicato stato fisico nel quale si trova. < Beh, vuol dire che hai raggiunto il tuo obbiettivo no? Sono cresciuti e diventati indipendenti... > commenta, con tono dolce e pacato, tutto sorridente davanti a lo schermo di quel macchinario. < Sarebbe...tatticamente accurato, ma crudele...e da vigliacchi > commenta, questa volta, particolarmente acido, con, inoltre, lo sguardo che si va a crucciare. < Grazie a te, Sango > ricambia, con la più tranquilla delle voci. Controllati tutti i risultati, tutti i link della prima pagina, tira un profondo sospiro di sollievo, per poi, chiudere la scheda ed alzarsi in piedi. < Comunque, è tempo che vada. Grazie del tempo che mi hai dedicato. Auguro... > ed abbassa gli occhi sul pancione dell'altra. < ...a te e a Shinsei il più bello degli avvenire, te lo meriti. Il biondo...non lo so, non lo conosco. > certo, non conosceva bene neanche la rossa, eppure, in lei aveva scorto il tanto citato barlume di luce. Le sorride un'ultima volta, per poi, con un veloce cenno della mano, uscire dagli archivi, limitandosi, a passo lento, a tornare verso casa propria. [Exit]

18:53 Sango:
 Ascolta quel paragone, un tempo si sarebbe incazzata non poco per quel paragone, oggi si mette a ridere di gusto. Quante cose son cambiate, quanto lei stessa è cambiata perdendo l'attaccamento a quel clan che adesso non ha più, non è più un posto per lei, non ha più nulla da donarle e lei non ha nulla da donare loro < no, alcuni di noi son convinti che la bellezza, la vera bellezza non si tratti della propria innata. Bisogna comprendere quale sia.. > lascia il discorso a metà, appositamente , per non scendere nei particolari ora e oggi, distraendosi e districando la vista tra i vari link, alla ricerca di qualsiasi cosa possa essergli utile a lui, e anche qualche info per se, sia mai che possano esserle utili in un futuro prossimo. < no > non ha preso quell'obiettivo, non per lei, non ai suoi occhi < io ho fallito in tutto. Avrei dovuto proteggerli e nel momento del bisogno non c'ero. Son stata debole > sorride, amara a quel ricordo, ma alla consapevolezza della verità delle proprie parole , la malinconia che striscia fuori, attanaglia il cuore e lo distrugge ancora. Ha fallito. Tutta quella vita spesa, quegli anni, quelle ricerche, il dolore, il sangue, i tradimenti, a cosa sono valsi se adesso non ha nulla di tutto ciò che voleva? Quel sogno è crollato, è morto, ma è il momento che si faccia spazio qualcosa di nuovo, qualcosa che possa stuzzicare la sua mente, qualcosa di nuovo, la visione più completa di quel nuovo mondo. Le mancano i pezzi, ma non gli strumenti, e Liuka da oggi sarà uno di quelli. < prima che vai..> estrarrebbe dal sedere, dalla tasca dei pantaloni sia chiaro, un piccolo bigliettino con solo una S stampata sopra e un numero di cellulare scritto a mano, elegantemente < scrivimi, chiamami, ma parliamo di tutto sempre di presenza > lo darebbe a lui , in modo adesso d'aver un contatto diretto col giovane. < non farti ammazzare, sei troppo innocente per morire ora > che prima si inasprisca, che avveleni il suo mondo, che l'odio ne divori il cuore. E alla fine, solo allora, gli sarà concessa la morte. < porterò lui i tuoi saluti > un semplice saluto, il proprio, si sarebbe messa lei a posare tutto quanto, rotoli e pergamene, chiudere pc e fare insomma, il proprio lavoro. [end]

Liuka giunge fino ad Ame per compiere delle ricerche per quanto riguarda il clan di suo nonno, gli Yoton. Ma nel suo fare incontra Sango che lavora li e che lo aiuterà a cercare qualche informazione.

Tra vecchi ricordi della nebbia insanguinata, la rossa da un infarinatura al giovane su cosa era il suo villaggio in passato con quelle pochissime notizie avute nel tempo, ma troppo poche.

Concludono che il modo migliore sia quello di andare al quartiere dei clan per scoprire se gli Yoton esistono ancora, cercando anche qualche info sulla costruzione del quartiere di Kiri .

Sango coglie la palla al balzo per portare avanti il proprio piano chiedendo a Liuka di indagare su possibili attività criminali, gang ecc, presenti nel quartiere povero di Kiri, lasciandogli inoltre il proprio contatto personale, solo un numero di telefono e una S.

Liuka accetta anche di mantenere il segreto per la situazione delicata in cui verte la donna, lei se ne approfitta per far fare il lavoro sporco agli altri.