Farfalla Kokketsu ricerca Farfalle

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14:48 Kan:
  [Esterno] Di nuovo nel distretto Kusano, non per esprimere desideri vista la fine della fontana quanto più per accompagnare la Kokketsu alla volta della biblioteca al cui interno ennesime ricerche devon esser svolte. Ancora non sa bene cosa e come dovrebbe eseguirle eppure non intende tirarsi indietro, con lei non vuole farlo in nulla. L'odierno outfit del bianco è profondamente diverso dal precedente, esattamente come ogni volta in cui sceglie di cambiare stile. Questa volta ha optato per qualcosa di sobrio ma allo stesso tempo delineando i tratti della propria personalità limando quell'eccentricità iniziale. Calzari di scuro grigio discendono lungo gli inferiori arti ricoprendoli nella loro interezza, partendo dalla vita per giungere poco sopra la caviglia; marroncina la cintura intorno alla suddetta vita con fibbia nera per tenerli sollevati mentre un paio di alti stivali, del medesimo colore della cinta, ricoprono piedi risalendo fino a metà polpaccio inserendo in essi quei calzari. Al di sopra della caviglia due piccoli cinturini per tenere stretta la calzatura. Di un grigio estremamente chiaro, quasi bianco, è la maglietta a maniche corte a ridosso del busto la quale mette in evidenza il fisico del giovane, non scolpito ne tantomeno delineato alla perfezione, solo il giusto per poter risultare in forma con un minuscolo spacco a V all'inizio del petto. Al di sopra del tutto è posta, per concludere, una cappa dal colore nero all'esterno e dal rosso all'interno; una scelta di colori estremamente peculiare da parte del genin. Essa presenta una mantella la cui lunghezza tocca le caviglie, maniche lunghe a ridosso del palmo, un cappuccio tenuto abbassato, all'indietro. I laccetti son messi in posizioni diverse con uno solo ad unire le due ante della cappa mentre sul lato sinistro, in direzione del cuore, una placca in metallo con un effige al di sopra legata alla cappa stessa. Il tutto è concluso dalla presenza di un portaoggetti con al suo interno gli speciali inchiostri e fuda forniti dal clan, permettendo al suo innato potere di mostrarsi in tutto la bellezza di cui è dotato <Ripetimi nuovamente cosa cerchi Mia> al fianco destro della rossa, tale richiesta viene posta soffermandosi all'ingresso della biblioteca, non varcandolo ancora. [Portaoggetti: inchiostri e fuda speciali][Cappa 1: https://i.pinimg.com/originals/57/01/b4/5701b4a12a678081f67b25092d155234.jpg]

15:03 Shizuka:
  [Ingresso Biblioteca] Il cielo è coperto da nubi dense che tuttavia non sembrano voler portare la pioggia nell'imminenza, e di questo la rossa è grata. La vita sta diventando frenetica, il mondo si sposta a una velocità che non riteneva possibile e ogni passo che compiesembra essere troppo corto, troppo tremolante per stare al passo con ciò che vorrebbe per se stessa e per il suo futuro. I capelli rossi sono sciolti lasciati cadere sul corpo, sotto indossa un maglioncino a collo alto e maniche lunghe nero, sul quale risalta la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali internamente blu brillanti. Le gambe sono ricoperte da un paio di jeans chiari, ai piedi gli anfibi alti fino al polpaccio, sopra il tutto un cappottion nero la avvolge, con un cappuccio dal pelo marrone. Sulla schiena indossa quello zainetto contenente un quaderno, un astuccio provvisto di penne e matite oltre ai soliti oggetti: portafogli, chiavi di casa, cellulare. I cricetini in quella testa sono concentrati sulla meta di oggi, trovare l'ennesimo modo per diventare più forte, più potente di quanto già non sia, punto d'arrivo? Yukio. Con lei, ad affiancarla in quel percorso il Sumi, presenza che sta diventando fondamentale per le scelte di vita, così come era stato poi per i genitori di lei. << Evocazione di farfalle. Se sia mai esistita, se esista, come entrarne in possesso ed eventualmente se ci resta del tempo ficcanasare su quell'arte eremitica menzionata da Furaya? Quella cosa del divenare un tutt'uno con il branco no? >> Non ricorda le esatte parole della Kage ma si ricorda qualcosa di simile, in fondo sarebbe solo un passaggio successivo, per il momento sarebbe già molto felice di trovare scritto nero su bianco che quell'evocazione esiste. << Ah ho menzionato a Satori la storia dell'orecchino sai? Era dannatamente esaltato... >> Boffonchia, mentre sostano brevemente davanti all'ingresso della biblioteca di Kusa. Permarrebbe ancora all'esterno, giusto per concedere a lui un commento in merito a quanto detto, per poi eventualmente spostarsi verso l'interno.

15:21 Kan:
  [Esterno] Dorate sull'edificio dinanzi a se osservandone le fattezze, prendendo tempo, lasciandosi guidare dalla rossa la quale indossa vestiti capace di coprirne ogni minimo anfratto, a differenza del Sumi il quale va in giro semplicemente con qualche straccio e nulla di più. Veloce l'occhiata lanciatole, leggero il sorriso manifesto sul volto del bianco, istantaneo il pensiero nei riguardi d'ella, qualcosa privato della malizia, favorendo solo un certo tipo di dolcezza. Cuore ennesima volta perde un battito, un colpo in meno ad ogni secondo passato rendendo sempre più vivo tale sentimento. Inspira, espira udendo il di lei verbo, rimembrando la conversazione avvenuta con Furaya sull'evocazioni e sull'arte eremitica da lei menzionata <Se non ho capito male, l'arte eremitica necessita della fiducia delle evocazioni, perciò, per adesso, limitiamoci a cercare quelle. Eventualmente chiederai a loro informazioni in merito, nel caso esistano davvero> ci crede? Si, in quel mondo esiste di tutto, la presenza di farfalle da evocare è fattibile e con molta probabilità gli archivi online del distretto Kusano hanno qualcosa in merito. In procinto di oltrepassare la soglia della suddetta, il passo è bloccato dall'altrui novità, l'orecchino da parte del datore di lavoro di lei. Labbra socchiuse, dorate rivolte alla ragazzina accorciando la distanza, impedendole di avanzare per porre le labbra sulle carnose d'ella dandole un piccolo e veloce bacio <Organizziamoci e facciamolo> prendendola per mano la tira verso di se incamminandosi oltre la soglia della biblioteca per poter dare inizio alla ricerca. Prosegue cercando un paio di postazioni libere con tanto di pc, tono vocale abbassato abbastanza da non rompere la tranquillità del luogo <Libri o ninjanet?> domandandole prima di arrestarsi dinanzi alle postazioni ricercate. La prima viene lasciata alla rossa tirandole appena indietro la sedia mentre il genin fa il giro del tavolo occupando l'altra, posizionandosi comodo, in tranquillità, estraendo da una tasca della cappa una custodia per occhiali adagiandola al fianco della tastiera, sulla sinistra per la precisione <Cominciamo? Così se troviamo qualcosa in tempistiche decenti possiamo passare dallo studio> fare direttamente quell'orecchino la sera stessa senza attendere oltre. [Portaoggetti: inchiostri e fuda speciali]

15:33 Shizuka:
  [Ingresso Biblioteca] Lui ricorda meglio quell'argomento, sottolineando come serva la fiducia e che sia solo un passo successivo quello perciò suggerisce di accantonarlo per il momento. La testolina rossa annuisce con il movimento: << Si penso sia saggio tralasciare, sono sicura che si fideranno di me, ma effettivamente dovremo passare del tempo insieme per consolidare il rapporto. >> Parla di quelle farfalle come se fossero già sue. Non ha intenzione di tornare indietro di un passo, deve diventare migliore, rafforzarsi, far si che il sangue non sia la sua unica forza, che anche la medicina, che quell'evocazione la aiutino nel percorso. Viene fatta menzione dell'orecchino, quel commento boffonchiato viene colto e la reazione del bianco è inaspettata. Si volge verso di lei la bacia rapidamente per poi dichiarare la di lui convinzione riguardo a quel dettaglio in più. Resta a bocca appena socchiusa, viene presa per mano e tirata all'interno dell'edificio e non riesce nemmeno a spiccicare parola. Insieme avanzano verso le postazioni con i PC per poi sedervisi, lui da galantuomo le scosta la sedia dove la rossa andrebbe a poggiare lo zainetto sulla seduta e il cappotto dietro allo schienale. Dallo zainetto andrebbe ad estrarre l'astuccio e il quaderno per poi poggiare anche quello sul retro, ricevendo dunque la breve domanda dall'albino. << Direi entrambi? Vado a chiedere alla bibliotecaria! >> Il ditino della destra andrebbe ad accendere il computer dopo aver poggiato quaderno e astuccio sul tavolo. << Accendi e inizia pure Mio, vado e torno eventualmente con dei libri! Spero solo che Satori abbia tempo oggi! >> Detto questo la Kokketsu andrebbe a domandare alla postazione della bibbliotecaria informazioni riguardo dei volumi trattanti la tematiche delle evocazioni di animali ninja. Se ella fosse stata così cortese da indicarle una direzione nella quale muoversi avrebbe poi mosso i propri passi propio li, sparendo fra i corridoi.

15:45 Kan:
  [Interno] Acconsente ad accantonare l'arte eremitica, troppo prematura come cosa, al contrario, concentrarsi esclusivamente sulla ricerca di tali animali ninja è un buon modo per progredire. Ella deve stare al passo per impedirgli di morire, esse rappresentano una prima tappa in quel percorso intrapreso da entrambi per divenire ben più di come risultano attualmente, ancora acerbi, in continua crescita emotiva, psicologica, fisica. Un singolo bacio è donato notandone lo stupore, la sorpresa, non permettendole di proferire nulla se non trascinandola all'interno evitando di perdere ulteriore tempo seppur, stare con lei non sia mai è uno spreco di tempo. Oltrepassa il tavolino sedendosi sulla sedia accendendo il pc tramite l'apposito tastino <Se non ce l'ha digli di trovarlo> non ammette un no come risposta in merito, sorridendole goliardico, ironico mentre la custodia è aperta tirandone fuori un paio di occhiali dalla nera montatura, adagiati sul viso. Mouse mosso aprendo il browser web insieme ad un foglio di protocollo su cui scrivere prendendo appunti; nel dubbio accende la stampante li vicino, non si sa mai quali nozioni possano venire fuori. Inspira cliccando sulla barra di ricerca digitando le parole "evocazioni e animali ninja farfalle" specificando cosa effettivamente stia ricercando. Permette alla connessione di elaborare al richiesta lasciandola caricare con i numerosi siti andando a cliccare sul primo comparso. Trattiene ossigeno, dorate focalizzate sulla pagina web cominciando la propria lettura in merito, questa volta estremamente più selettiva e precisa, ricerca qualcosa su possibili farfalle da evocare, la loro possibile esistenza, i possibili evocatori presenti o passati, tutto il necessario per dare alla Kokketsu un punto di partenza su cui basarsi. Mouse passa in rassegna le svariate frasi evidenziando le parole chiave, le scritte più efficaci; esse vengon copiate nel foglio di protocollo aperto creando a sua volta un nuovo documento da studiare. La geniale mente del bianco elabora ulteriori modi per ricercare tale argomento ma, per il momento, tende a temporeggiare, studiare quella pagina al meglio ed attendendo il ritorno della nanetta in modo tale da collaborare con la diretta interessata <Se esistono sul serio pretenderò una statua> borbotta tra se e se con il solito fare pregno di ironia. [Portaoggetti: inchiostri e fuda speciali]

16:04 Shizuka:
  [Tavolo PC della Biblioteca] La bibliotecaria dovrebbe probabilmente effettuare una ricerca nel proprio archivio prima di dare risposta alla piccola rossa. Un sorriso le verrebbe rivolto: << Ecco cara devi dirigerti nel corridoio numero 4 in fondo sulla destra >> Con un piccolo inchino della testa la Kokketsu andrebbe a ringraziare la signora che è stata così cortese da dirigerla verso la zona più utile alla di lei ricera: << La ringrazio molto! Buona giornata! >> Sempre cortese e cordiale verso il prossimo, prima regola di buona educazione. Si muoverebbe in direzione di tale corridoio, andando a ricercare qualche tomo fondamentale sulle evocazioni e, se ve ne fosse uno specifico sull'evocazione di farfalle o quanto meno insetti. Cercherebbe con lo sguardo dapprima sulle file più in basso per poi scostarsi su quelle più alte aiutandosi con una scala che dovrebbe essere nelle vicinanze. Se fosse stata in grado di trovare qualche libro in merito se ne sarebbe appropriata momentaneamente, per poi tornare alla postazione pc, affiancando dapprima il ragazzo e appoggiando accanto a lui uno dei tomi in proprio possesso, magari uno generico. Silenziosamente avrebbe poi preso posizione innanzi a lui, andando ella stessa ad aprire la pagina di ricerca, digitando chiaramente nella barra "Evocazione farfalle ninja". Lascerebbe modo alla ricerca di proseguire per qualche secondo rivolgendo le blu all'altro: << Hai trovato qualcosa? >> Curiosa si, un sorriso sulle labbra rivolto al compagno del quale non sente le lamentele precedenti. Attenderebbe una risposta ma al contempo scosterebbe lo sguardo sul computer, così da scorrere i siti e aprirli uno alla volta. Partendo dal primo risultato andrebbe ad aprire la pagna, aprirebbe poi l'astuccio estraendone una penna nera e infine aprirebbe il quaderno. Scorrendo la prima pagina web andrebbe a leggere le informazioni contenute in essa, probabilmente generiche sulle evocazioni o magari riferite già a quella specifica evocazione concernente quell'animale dotato di ali. Andrebbe comunque a focalizzarsi sul modo di evocarle o stringere il cosidetto patto con loro, una volta assicuratasi della loro esistenza. Il libro cartaceo per il momento lasciato da parte, la penna nera che si muoverebbe sul foglio per appuntare le cose più significative e importanti.

16:17 Kan:
  [Interno] Continua con la propria lettura, imperterrito senza scostare mai una volta le dorate dallo schermo, anche a costo di vedere la sclera divenire rossa quanto un pomodoro. Dopo l'aiuto da lei fornito, quella volta in biblioteca, ora non può essere da meno cercando di fare tutto il possibile per farle raggiungere il proprio scopo. Non possiede la minima idea quale sia il punto di partenza per ottenere una tecnica simile eppure una sola cosa risulta certa nella mente dell'albino, uscire dal villaggio risulta necessario. Consapevole di come all'interno delle mura delle ombre sia impossibile trovare bestie di questo tipo, esse, con estrema probabilità, non vivono li, non sostano in quelle zone ma in luoghi remoti, lontani da occhi indiscreti. Scorre con la rotella su quella pagina cliccando sulle parole evidenziate dal sito stesso per poter accedere a una pagina correlata, legge ogni minima notizia, persino quelle meno importanti da lasciare benissimo in secondo piano, prive di un reale significato. Focalizza le parole farfalle e ninja, le più adatta per unire i due mondi trovando un punto in comune. Apre il foglio di protocollo appuntandosi quanto trovato, trascrivendo interi passaggi, intere frasi, dettagli particolari da tenere in considerazione, utili allo scopo. Umetta le labbra allappando appena la bocca, una certa sete imperversa in lui seppur non dica nulla ne proferisca lamentela alcuna. Isolatosi completamente dal resto della stanza, il silenzio impreziosisce quel momento favorendo un lavoro migliore e più completo. Scosso solamente dall'arrivo della rossa la quale posa un tomo al proprio fianco; dorate rivolte ad esso in primis ed alla ragazza successivamente ricambiandone appena il sorriso <Non molto ancora ma stavo pensando, non serve sapere se esistono ma anche dove sia possibile trovarle e secondo me, credo al di fuori delle mura> lo dice in maniera chiara e diretta, l'eventualità esiste, non possono passarci sopra tranquillamente. Ovviamente nulla vien detto contro tale caso, lui stesso sta cercando qualcosa situato all'esterno del villaggio stesso <Oppure, magari, esiste un modo per attirarle qui. Sai, magari tramite qualche tecnica o sigillo o rituale> pone varie opzioni, supposizioni, nulla di certo prima di riprendere con la propria lettura mentre preleva il tomo dalla scrivania aprendone la prima pagina. [Portaoggetti: inchiostri e fuda speciali]

16:30 Shizuka:
  [Tavolo PC della Biblioteca] Le supposizioni di lui hanno una certa validità in effetti, altrimenti perchè nessuno possedeva qualcosa di tanto bello all'interno di Kagegakure? La testolina rossa o osserverebbe, occhi blu molto concentrati: << Se dovessero essere fuori potrei chiedere a Yuki e Riuky di buttarci un occhio per me. >> Già i genitori, abili ninja che spesso e volentieri sono fuori, controllando le mura esterne, senza mai allontanarsi troppo ma evitando che quella loro pace venga distrutta, accantonata. << A proposito dovrebbero tornare fra un paio di giorni. >> Già ennesima missione, ennesimo ritorno con il padre probabilmente mezzo pesto. La testolina tornerebbe nel web, la ricerca ancora su dove trovare, come raggiungere quell'evocazione che tanto le piacerebbe avere, possedere per diventare più forte, per eliminare quei muri e lasciare chiunque libero di librarsi nell'aria. Quelle ali tatuate sulla schiena come monito di libertà, di accettazione e di movimento. Dove, ecco cosa andrebbe a ricercare qualora avesse già trovato l'esistenza delle stesse. Come poter stringere quel contratto, cosa è necessario e cosa no. La penna nera che andrebbe a completare le informazioni, ogni tanto verrebbe affiancata da un evidenziatore di colore giallo, per sottolineare le parti più fondamentali anche su quel foglio che sta utilizzando come strumento di ricerca e appunto. Anche lei pare piuttosto concentrata, tanto da inibire le percezioni di sete e fame, focalizzata sulla riuscita di tale piano. Una volta ottenute le informazioni che ritiene sufficienti a tale ricerca andrebbe a prendere in mano il libro che era riuscita a recuperare da quegli scaffali. In esso andrebbe dapprima a spulciarne l'indice, cercando in esso la parte dedicata alle evocazioni specifiche e, se esistente, la parte relativa proprio all'evocazione di farfalle ninja, in grado di affiancare gli shinobi. Se non avesse trovato nulla di specifico si sarebbe concentrata dunque sul dove si potesse venire a contatto con questi animali, qualsiasi tipo di animale in questo caso, così da poter avere quanto meno una solida base di partenza da cui investigare oltre.

16:41 Kan:
  [Interno] Chiedere aiuto ai genitori può essere una soluzione, chi meglio di due ninja esperti? Non sa quanto possa essere ardua la ricerca ne di dove l'avrebbe portata, una cosa è certa, l'avrebbe seguita in ogni parte di quel mondo infestato da mostri <Hai mai pensato di chiedere anche a loro se sanno qualcosa? Dopotutto quanti anni hanno? Sulla quarantina, no? Perciò avranno visto qualcosa> anche loro sono una soluzione possibile in tutto quello, due ninja come loro sicuramente possono confermare l'esistenza di simili bestie dando loro informazioni estremamente più dettagliate rispetto ad un banale sito sul web. Capo tirato su nell'udire del loro ritorno, gliene ha parlato ma ora si sta concretizzando <Spero stiano bene, dovremmo organizzare un'altra cenetta o pranzo, l'ultima volta non è andata male> commenta prima di riportare lo sguardo sullo schermo del computer e sul libro il quale viene effettivamente aperto, adagiato appena sulla tastiera in modo tale da averlo dinanzi a se. Il foglio di protocollo viene aperto mentre comincia a sfogliare le pagine del libro leggendo ricercando in esso le informazioni necessarie da aggiungere a quanto già trascritto; consapevole di dovervi porgere una maggiore attenzione, leggere con minuzia evitando di tralasciare dettagli importanti o nascosti. Dorate vengon smosse da destra verso sinistra in maniera continua man mano che le pagine sono sfogliate una per una. Destrorsa adagiata sulla tastiera, dita smosse sui tasti prendendo appunti senza guardare; conosce a memoria la loro posizione, non necessita di porvi troppi sguardi, ciò gli consente di leggere più velocemente ottimizzando il tempo a loro disposizione, velocizzando il tutto per poter uscire da quel luogo in tempo, prima della chiusura dello studio. In quel libro ricerca nozioni sulle farfalle e sugli animali ninja, su animali evocati da ninja famosi del passati o animali evocati ricordati nella memoria degli storici. La lettura, per quanto interessante, risulta tediosa a tratti ritrovando in quelle pagine nozioni prive di utilità per il loro fine ultimo. Continua il proprio sfogliare senza arrendersi o gettare la spugna, troppo importante per la compagna. Prosegue la presa d'appunti, il foglio è già occupato più della metà da una serie di informazioni da rileggere e controllare prima di uscire da quel luogo. [Portaoggetti: inchiostri e fuda speciali]

21:46 Shizuka:
  [Postazione PC] Quella domanda effettivamente sorge spontanea, perchè non chiedere ai genitori? Informazioni da parte loro dovrebbero riceverne sicuramente ma qualcosa lo ha impedito: << Vorrei dimostrare loro che so cavarmela. >> Insomma, si affida a loro per tutto, sua madre praticamente è una confidente, conosce quasi qualsiasi cosa della figlia, il padre è l'unico che la sostenga nei momenti di furia più totale, quegli attimi in cui il sangue nero bolle troppo ed è difficile contenerlo. La famiglia della rossa è un nido felice e sicuro in cui nascondersi e trovare riparo ma diventando grande vuole anche dimostrare loro di sapersela cavare, di poter camminare con le proprie gambe in un ambiente totalmente diverso da quello in cui è cresciuta. << Volevo essere certa di volerlo, di andare fino in fondo a questa storia. E poi loro sono via ora, gliene parlerò appena tornano. >> Di solito ci parla a tu per tu, le cose a distanza non funzionano, non si capiscono tante cose quando si parla solo tramite telefono. << Mamma starà benissimo sicuramente! Potresti venire tu da noi a cena no? >> L'invito viene ridiretto, in fondo l'ultima volta era stato lui ad ospitarli, ora ricambiare sarebbe stato il minimo. Quel breve momento di distrazione però non l'ha fatta distrarre dallo scopo ultimo per cui sono lì. Quel libro che dopo poco prende fra le mani forse dovrebbe darle qualche nozione in più, dei dettagli di ciò che era in passato, in quel mondo esterno libero senza limiti imposti dai mostri che ora li costringono fra quelle mura. La ricerca è minuziosa, si concentra però solamente su quelle farfalle, cercando se possibile di individuarne esistenza, orgine e luogo dove poterle trovare. Tutto viene appuntato e messo in evidenza, tutto viene segnate anche la più piccola diceria quasi, così che possa poi eventualmente verificarla con i genitori dato che la decima Hokage non sembrava informata da quel punto di vista. Non dovrebbe impiegare molto tempo per quella ricerca, in fondo stanno cercando un ago in un pagliaio e non si distraggono con altri argomenti che non ne siano inerenti. Una volta spulciato tutto quel librone andrebbe a chiuderlo con un tonfo sordo, alzando la testina rossa e andando a ricercare le iridi dorate dell'altro. << Sinceramente non so più cosa cercare su un argomento tanto specifico. >> Si trova a corto di idee, le nozioni apprese dovrebbero essere sufficienti considerando che se avesse trovato un luogo idoneo ne avrebbe appuntato anche la mappa teorica per raggiungerlo, cercando su ninjanet alcune mappe dei tempi che furono nel caso il luogo si trovasse oltre le mura.

22:09 Kan:
  [Interno] I discorsi risultano pochi ma estremamente diretti ponendo possibilità magari non vagliate o scartate da parte della Kokketsu. Spontaneo si nel chiederle qualcosa di ovvio, egli stesso avrebbe sfruttato i propri genitori al posto della rossa eppure, la risposta giunta, lascia il bianco privo del verbo di cui è dotato. Dimostrare di sapersela cavare da sola, non affidarsi più alle figure genitoriali, un segno di crescita; la Kokketsu, lentamente, comincia nel ricercare una certa indipendenza mettendo da parte la ragazzina, divenendo una donna a tutti gli effetti. Incredibile come persino una frase del genere provochi in lui un fermo del battito del muscolo cardiaco; uno viene perso percependo l'aumentare dei propri sentimenti nei confronti di lei. Non ribatte, non desidera andarle contro quando dimostra una determinazione del genere. Annuisce, lento il moto del capo nel farlo <D'accordo amore> stranamente serioso nel pronunciare tale frase <Hai il mio appoggio> non può fare altrimenti, non vuole fare diversamente da così, bensì appoggiarla, seguirla passo passo in questo suo percorso. Sorride all'idea della sola madre a star bene, mentre il padre completamente distrutto e poi ecco l'invito rigirato, non da lui bensì da loro, la prima cena nella dimora della ragazzina <Beh, si, cioè, se i tuoi sono d'accordo, volendo, si, potrei...> indeciso, non sa bene come rapportarsi, anch'esso rappresenta una novità. La ricerca prosegue senza una vera sosta continuando la lettura del tomo fornitogli da Shizuka mentre prende appunti digitando frasi chiave sulla tastiera, inserendole nel foglio di protocollo così da avere tutto sotto gli occhi per una possibile revisione del tutto, unire i puntini di ogni cosa creando un disegno praticamente perfetto. Difficile capire e comprendere cosa cercare quando non si ha la minima idea della loro possibile esistenza eppure continua. Mancina sfoglia le pagine una dopo l'altra leggendo frase dopo frase, le dorate vengono scostate da una parte all'altra dei fogli non perdendo neanche una singola virgola, concentrandosi sulla parola farfalle quando i capitoli parlano esclusivamente delle evocazioni, di ciò che è possibile evocare tramite quella tecnica. Inspira ed espira finendo il primo foglio di appunti e passando al secondo il quale viene imbrattato già da un paio di righe <Magari, il possibile luogo in cui trovarle o come evocarle per poterci parlare, non saprei. Forse potresti cercare se ci sono stati evocatori del passato in grado di evocare simili animali> pone tali pensieri alla volta della ragazzina, forse, tra essi, si cela la chiave per progredire. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

22:26 Shizuka:
  [Postazione PC] Resta stupito, riesce a vedere il cambio di lei, infilarsi nella vita della rossa in quel periodo di cambiamento, in quell'adolescenza ormai alla fine quasi, gli da il piacere di vederla maturare, ingranare la propria strada che potenzialmente avrebbe potuto dirigersi altrove, lontano da lui. Tutte queste cose che alla Kokketsu sembrano normali, procedimento della vita in evoluzione, a lui fanno battere il cuore. E' passata dall'indossare solo maglie larghe e sfatte per nascondere quelle forme a tatuarsi la schiena e metterla in evidenza, è passata dal rivelare ogni singola cosa a sua madre a tenere dei piccoli segreti, ad agire senza prima informarla di tutto. Lentamente ma incessantemente si sta formando una figura indipendente che cerca la sua strada per emergere, come donna, come ninja, come Kokketsu. E il Sumi in tutto questo le sta accanto, silenzioso osservatore che all'occorrenza la vuole sostenere. L'invito rivoltogli però pare mettelo in difficoltà, sembra titubante nonostante li abbia invitati da lui, andare nella casa della famiglia di lei sembra impensierirlo: << Non cambierà molto da quanto hai già visto. Siamo fin troppo spontanei in famiglia. >> Non c'è nulla da temere, nulla per cui restare in tensione, almeno non agli occhi blu della rossa. La ricerca prosegue, vengono ricercati i luoghi, qualora ve ne fossero, di origine di quell'evocazione, dove si potrebbe incontrarle, per avere un contatto, per poter eventualmente parlare di patto. Le abilità artistiche della nostra Genin dovrebbero nuovamente venirle in soccorso: infatti qualora avesse trovato del materiale riguardo alla locazione, avrebbe digitato sul browser tale posto, cercando poi di mappare la strada e la zona attraverso appunto il ninjanet. La manina destra cercherebbe quindi di riprodurre una mappa da seguire, una direzione da intraprendere, forte della propria abilità di osservatrice e artista, ricopiando quanto utile, tralasciando quanto inutile. Quello sbuffo dovrebbe arrivare proprio dopo aver concluso tale lavoro minuzioso, e sentendo la risposta di lui, si lagnerebbe un poco: << Ho appena finito di cercare in che zona del mondo si trovino! Però non ho pensato di cercare altri evocatori. In fondo Furaya ha detto che si può essere più di uno no? >> Già non le importa molto se vi siano altri a poterle utilizzare, però a conti fatti potrebbe chiedere a questa persona, se ancora in vita, come avere contatti con esse. << Hai ragione tu... >> La testolina rossa si reimmerge nel ninjanet, cercando questa volta nello specifico se vi fosse stato e fosse ancora in vita un evocatore di farfalle. Nella barra di ricerca dovrebbe comparire un "Evocatore di Farfalle Ninja" così da poter raggiungere un altro punto importante per la ricerca, forse.

22:41 Kan:
  [Interno] Il cuore continua a battere, non per la vita che sta vivendo quanto più per la Kokketsu, per il modo in cui la vita di lei si sta evolvendo, una donna sta nascendo in lei e quella ragazzina piano piano viene messa da parte favorendo una crescita, una maturazione sempre più ampia seppur fatta a piccoli passi. Nella mente del bianco, la figura della rossa ha sempre l'aspetto della rospetta con le guance gonfie, difficile vederla sotto diversi aspetti eppure, una donna sta prendendo forma. Sua, di nessun altro, una visione di sua sola proprietà. Possessività presente, in continuo aumento, cresce con ella, con il desiderio di non condividerla con nessuno. Scaccia quei pensieri non essendo il luogo adatto, ricercando per pochi momenti le azzurre di lei dall'altra parte dello schermo, focalizzando lo sguardo sul piccolo visino <Quando torneranno allora, questa volta potrò cucinare le ricette di tua madre> dando per scontato ella abbia libri di cucina nella dimora. Deciso a cucinare anche quella volta, dopotutto è un'ospite, lasciar fare tutto ai padroni di casa appena tornati da una missione risulta inconcepibile. Inspira, espira nuovamente chiudendo il tomo il quale è riposto sulla sinistra per concentrare le ricerche su ninjanet, uscendo dal sito ed aprendo un Forum riguardante le arti ninja, una sezione di esso in particolare viene dedicata all'arte dell'evocazione attirando l'interesse del Sumi. Legge le conversazioni proposte dei vari utenti, le discussioni createsi ed è in esse che ricerca riferimenti a possibili evocatori di farfalle, evocazioni sulle farfalle, sulla loro effettiva esistenza. Scorre la pagina leggendo ogni singolo commento, si di chi pone domande, si di chi risponde, alcuni dimostrano saccenza, altri ancora umiltà, alcuni, invece, risultano essere solamente arroganti. I nomi degli utenti passano dal volgare al normale, li evita come la peste concentrandosi esclusivamente sulla mole di messaggi; deglutisce, toglie la saliva dalla bocca avvicinando appena il volto allo schermo concretizzando quella lettura verso i caratteri più piccoli, di difficile interpretazione <Già, perciò se ne esiste qualcuno, lui o lei saprà aiutarti> conferma quanto detto dalla stessa Kokketsu <Dimmi una volta che non ce l'ho, rospetta> ridacchiando divertito quanto soddisfatto dall'avere per l'ennesima volta la ragione dalla propria parte. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

22:52 Shizuka:
  [Postazione PC] Lui vuole cucinare, lei alza gli occhi verso il soffitto, come se desse per scontato che non avverrà mai. L'ospite in quanto tale non può permettersi di dover lavorare in casa d'altri, non almeno finchè non vi è un certo grado di confidenza. La ricerca è totale tuttavia, si concentra su quelle ricerchè vagliando sia siti che forum in cui si trovano discussioni a riguardo, ignora qualsiasi cosa non parli di farfalle in ogni caso. Deve ottimizzare il tempo, la ricerca è fondamentale ma deve essere mirata, deve essere per lei qualcosa che abbia un legame particolare, un senso unico. Gli occhi si fanno più stanchi, i minuti passati a fissare lo schermo iniziano a essere molti e le sembra di trovare sempre le stesse informazioni, ripetute all'infinito nella stessa solfa. Forse i forum danno un poco di distacco, ma sono spesso meno affidabili a causa di gente che spesso scrive fandonie. La testolina si alza al commento di lui, una linguaccia gli verrebbe rivolta come a rimbeccarlo, in un gesto infantile che ormai fa quasi contrasto a quella maturità intellettuale che lentamente sta raggiungendo. Ma forse, quella piccola base infantile non cambierà mai, lasciando modo a lui di goderne appieno. Le braccia vengono portate verso l'alto, uno sguardo fugace viene mosso in direzione dell'orario. << Mio... >> Lo chiama, attende che le dorate le vengano rivolte prima di continuare, << Se vogliamo davvero arrivare da Satori prima che chiuda lo studio, temo sia ora di andare... >> Si interrompe di nuovo, lasciando che lui abbia modo di risponderle, mentre il quaderno viene chiuso dopo un'ultima occhiata veloce, penna ed evidenziatore riposte nell'astuccio. << Continuo a trovare le stesse informazioni purtroppo, e qualche diceria. Sinceramente mi sembra di esserearrivati a un buon punto. >> Sembra soddisfatta, in fondo ha scritto quasi due pagine di appunti, e disegnato una mappa probabilmente. Se tutto va bene è sbucato anche qualche nome di possessori precedenti. << Vuoi andare? >> Lo chiede a lui, lei ha avuto delle idee per quei buchi alle orecchie, ma ne parleranno una volta giunti alla meta, o magari durante il tragitto.

23:08 Kan:
  [Interno] Stacca le dorate dallo schermo aprendo le impostazioni del foglio di protocollo cliccando sulla funzione stampa ed avviando la suddetta per stampare il foglio con tutti gli appunti presi da quella ricerca. Stira le braccia verso il soffitto a sua volta notando la linguaccia di lei al proprio quesito, ricambia con la medesima moneta lasciando fuoriuscire la lingua dalle labbra. Il comportamento infantile di lei è ancora li presente, una parte del carattere della rossa capace di incrementare il sentimento, allo stesso tempo ella possiede il potere di permettere al ragazzino all'interno del bianco di emergere, mostrandosi privo di barriere, naturale, come madre natura l'ha concepito. Occhi decisamente più stanchi ma deciso a portare avanti quella ricerca, effettuare un lavoro certosino per la rossa eppure le parole di lei ne distolgono l'attenzione. Torna a guardarla, osservarla per qualche momento prima di focalizzare le iridi sull'ora, decisamente tarda se desiderano effettuare l'altra commissione <E' già passato così tanto...> incredulo di come il tempo passi velocemente in quelle occasioni <Anche io non sto trovando molto di più, ho preso degli appunti così da non dimenticare nulla di importante> prelevando il foglio appena stampato, ancora caldo e portato all'attenzione della genin. Destro arto superiore allungato alla volta di lei porgendolo, lasciando al di sotto delle azzurre <Si Mia, andiamo> stira ancora il corpo prima di alzarsi dalla sedia prelevando la custodia degli occhiali, inserendola nella tasca interna della cappa ma mantenendo i suddetti sul viso, lasciandoli per amor dell'altra. Lenti i passi per aggirare il tavolino portando se stesso al fianco di Shizuka, corpo chinato, viso avvicinato al suo cercando di lasciarle un bacio sulle labbra, lievemente più prolungato rispetto a quello precedente. Un tacito ti amo eppure in esso riversa quelle emozioni provate attimi prima nell'udire l'altrui determinazione. L'aiuta nel rimettere in ordine i propri averi, sistemare tutto quanto con calma, minuzia e precisione attendendo di essere seguito fuori dalla biblioteca. Ne ricerca la mano per poterla avvolgere tra le proprie dita, stringerla, averla vicino a se <Spero che Satori abbia qualcosa di bello, non voglio che il nostro orecchino sia come tutti gli altri> borbottando, bofonchiando parole, d'altronde, solo il meglio desidera per lei, no? [END]

23:42 Shizuka:
  [Postazione PC - > Konoha (?)] Si scambiano quella linguaccia, vederlo così spontaneo nei suoi confronti le fa sempre piacere, quella sincerità che le teneva nascosta all'inizio ormai un mero ricordo. E' lei che si avvede dell'ora, lui era troppo concentrato nel trovare più informazioni possibili riguardo a ciò che interessava alla sua dolce metà. Lo osserva stampare quel foglio, lo accetta e pone all'interno del quaderno, insieme a tutto il resto appuntato da lei stessa. Si alza mentre lei fa lo stesso, ma viene raggiunta e avvicinata così che possano scambiarsi quel bacio, casto ma prolungato, al quale si concede e ricambia senza alcun problema. E' chiaro come si trasmettano quel sentimento che provano a vicenda anche solo con quei brevi gesti. Quando lui si allontana dal viso femminile le manine andrebbero a a rubargli quegli occhiali che ha deciso di mantenere sul proprio naso, facendoli propri e indossandoli lei stessa. << Pensavo fossero molto più forti sai? >> Alla fine sembra qualcosa di blando, temeva che le venisse il mal di testa. Inevitabilmente essi cadono in avanti, essendo progettati per stare sulla testa di lui che è leggermente più grande di quella della Kokketsu, andrebbe a tirarli su, spingendoli con un dito sulla parte centrale. << Ci stiamo dimenticando i libri! >> Andrebbe a vestirsi, recuperando lo zainetto e i tomi estratti, così da portarli almeno alla bibliotecaria invece che abbandonarli su quei tavoli. Questo ovviamente tenendo per mano il fidanzato che ha deciso di far suo quell'arto. Lo sente lamentarsi, borbottare qualcosa in merito all'orecchino. Una risata le sfugge: << Satori ha solo cose belle! E in ogni caso non sarà come tutti gli altri, sarà nostro. >> Si allungherebbe sulle punte dei piedi per rifilargli un bacio dove meglio riesce, che siano le labbra o la guancia non ha importanza. Si allontanerebbero in due quindi alla volta di Konohaper quell'ennesimo legame che hanno intenzione di forgiare insieme. [//END]

Kan e Shizuka vanno alla biblioteca di Kusa per cercare informazioni su una possibile evocazioni che comprenda le farfalle come animali. Ricercano prima di tutto la loro effettiva esistenza, dove poterle trovare o come invocarle e se vi è stato qualche evocatore nel passato riconducibile ad esse. Nel mentre della ricerca si scambiano qualche parola per poi, infine, andarsene verso lo studio di tatuaggi dove presta servizio la Kokketsu.