Sulle orme di Yukio

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21:38 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] Inutile dire che il freddo sta incominciando ad aumentare, soprattutto al mattino preso e la notte. La rossa indossa un lungo giubbotto nero con cappuccio incorporato, che la copre fino a metà coscia, la parte inferiore delle gambe è avvolta in un paio di jeans, infilati in quegli anfibi neri alti fino a metà polpaccio. Essendo uscita di casa per fare due chiacchiere con l'amica di Konoha non ha portato con se molto: le cuffie enormi e blu che le stanno sopra la testa, mentre la musica viene riprodotta dal cellulare che tiene nella tasca destra del cappottone. Attorno al collo ovviamente indossa la collana dorata con il pendente a farfalla dalle ali blu brillanti che non toglie ormai da quando l'ha comprata, ci dorme pure. Praticamente al momento sta ciondolando sulle punte dei piedi, avanti e indietro, in attesa della gattina di Konoha. E' stata parecchio impegnata di recente fa il lavoro, la decisione di Kan di affiancarsi a Furaya, le indagini riguardanti gli avvenimenti di Kiri. Per non parlare di quell'incontro un poco particolare con Rasetsu. Insomma ha veramente parecchi pensieri per la testa, uno fra tutti la tedia in maniera particolare e vorrebbe poterne parlare con qualcuno oltre che il proprio compagno di vita, che sa perfettamente la appoggerebbe in tutto ciò che ella desidera. Le serve un giudizio esterno, qualcuno che riesca potenzialmente a essere oggettivo. La luna è completamente assente dal cielo notturno, ma fortunatamente in quell'intricata foresta di viuzzole ci sono lampioni ovunque che consentono un'ottima visibilità, almeno finchè non si fa troppo tardi. Permarrebbe in attesa dell'altra dunque, sperando non ci metta troppo a sopraggiungerla.

22:01 Akaya:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] La giovane Nara indossa i suoi soliti abiti, composti da un top scuro con una maglia bianca a maniche lunghe che lascia scoperto l'ombelico ma sulla parte posteriore ha uno strascico che le arriva alle ginocchia. Sulle maniche, così come sulle cosce ha dei porta-kunai mentre sulle natiche ha delle tasche porta oggetti. Le tasche sulle gambe sono fissate ad un paio di pantaloni aderenti che le fasciano le gambe e si infilano in un paio di stivali bassi, mentre dalle maniche fuoriescono un paio di guanti ninja dotati di lunghe lame. Un fiocco scuro le decora i lunghi e lisci capelli violacei dai quali si intravede l'antenna del trasmettitore. La man dritta è tenuta chiusa a pugno tranne indice e medio che sono sollevati a formare il mezzo sigillo della "capra". Estrarrebbe l'energia fisica dalla zona addominale e l'energia psichica dal cervelletto, portandole sul plesso solare rispettivamente attraverso l'esofago ed il midollo osseo così da poterle far vorticare l'una sull'altra in modo tale da produrre quell'energia chiamata chackra che inizierebbe ad accumulare. Il tutto mentre sta alternando le proprie leve inferiori diretta al punto dove la Kokketsu la sta aspettando, tremolando lievemente per il freddo ma non pare curarsene più di tanto, andando però a repirare di tanto in tanto con la propria bocca per emettere un poco di vapore acqueo e, nel mentre, strofinarsi con cautela la mano libera sul fianco così da cercare di riscaldarsi la pelle esposta [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Impasto del chackra 3/4]

22:11 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] In effetti non attende molto l'arrivo della Nara, che da lontano si intravede. Gli occhi blu si spalancano nel vederla giungere con i soliti abiti, senza nulla per coprirsi le spalle e ripararsi da quel freddo che incomincia a farsi sentire parecchio. Non la farebbe nemmeno giungere troppo vicina prima di esordire a voce medio alta: << AKAYA-CHAN MA SEI MATTA?! Vuoi ammalarti per caso? >> Il tono è decisamente preoccupato mentre si avvicina lei stessa all'amica, cercando di avvolgerla in un abbraccio abbastanza morbido date le vesti della Kokketsu. Insomma non fa freddo ma sicuramente non è il caso di andare in giro vestite in quel modo. Se la gatta avesse risposto abbastanza velocemente allora avrebbe potuto precedere il resto delle lamentele della rossa: << Adesso andiamo a casa mia e prendo in prestito un cappotto di mamma! I miei ho paura siano corti per te! >> Praticamente la piccoletta le sta addosso lamentandosi di quanto sia stata sprovveduta a uscire in quel modo, da vera e propria mammina o medico troppo ligio. Fortunatamente l'altezza molto simile fra le due le consente di proteggere l'altra abbastanza bene. << Volevo portarti a vedere un posto stasera! E' che ho pensato a cosa voglio fare da grande! >> Le sorride in maniera ampia, in quella testolina i cricetini sono sicuramente in fermento: << Ma prima tappa a casa così ti copri in maniera decente!!! >> Praticamente sembra un ordine, tant'è che incomincerebbe a trascinare l'amica per mano, in direzione della propria dimora.

22:30 Akaya:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] Continua ad accumulare chackra fino a quando non è soddisfatta della quantità, Quindi completerebbe il sigillo della "capra" con l'altra mano mentre distribuirebbe il proprio chackra attraverso il proprio corpo, in particolare sull'estremità della colonna vertebrale e sulla nuca. Cerca dunque di immaginarsi la sua solita immagine di se stessa, esattamente com'è ora, con tre particolari appendici in aggiunta: un paio di orecchie triangolari feline ed una lunga e sottile coda, il tutto ricoperti da una corta e soffice pelliccia del medesimo colore dei propri capelli per poi, sistemati i dettagli, attivare la tecnica. Mentre muoverebbe quelle appendici aggiuntive per verificare la buona riuscita della stessa sente l'esclamazione di Shizuka, andando quindi a rizzare le proprie orecchie < N... No... > replica confusa, per poi sentire l'altrui abbraccio e sospirare appena il proprio sollievo per il calore che sente ora sul proprio corpo < Stavo cercando... Di vedere se riesco a mantenere l'henge no jutsu in condizioni di stress... Ho già provato con la pioggia ora provo con il semplice freddo... > mormora piano, con tono quasi imbarazzato < Appena trovo Tachiko-san voglio provare ad allenarmi a tenerla anche in combattimento... > [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Trasformazione 2/4] [Chackra 28/30]

22:45 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] Quindi la ragazza stava cercando di allenarsi nel mantenimento di quella tecnica particolare quella trasformazione utilizzata per creare quelle appendici delle quali pare non poter fare a meno. Tuttavia non le sembra un'idea intelligente sottoporsi a delle prove così estreme soprattutto quando ha intenzione di fare qualche discorso serio con la sua amica. << Chi sarebbbe Tachiko-San? >> Questa la prima domanda che le sovviene quando l'altra menziona quello sconosciuto o sconosciuta. Poi in ogni caso andrebbe a sciogliere quell'abbraccio per poi trascinare con se Akaya lungo quelle viottole, in direzione della propria dimora. sulla via in ogni caso andrebbe a rivolgere lei delle domande: << Akaya-Chan hai pensato a quella storia dell'operazione? >> Il tono non è altissimo ora, anzi quasi sommesso, alla fine è un argomento delicato del quale non ha più avuto notizie. Non avrebbe quasi voluto chiedere dato che molto probabilmente la violacea ancora sta pensando esattamente a come comportarsi. Vero è che si sta allenando a mantenere quella abilità attiva anche sotto stress, cosa che probabilmente è stata decisa per non perdere quel controllo durante le situazioni pericolose, cosa che protende per l'evitare l'operazione. << Sai, sono uscita con Rasetsu l'altro giorno, il Genetista che abbiamo incontrato. Ho notato una cosa molto particolare che ci accomuna, e non parlo dei capelli rossi! >> Il tono della voce è decisamente ironico, come se quella volesse essere una battuta per stemperare. << Siamo molto attaccati alla storia del nostro sangue.. >> Lascia che la frase venga abbandonata nell'aria, così forse da far intendere a lei che quello di cui la Kokketsu vorrebbe parlare è proprio la famiglia, ma in senso più esteso; il Clan.

22:57 Akaya:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] Alle sue successive parole scuote il proprio capo < Una persona alla quale non devi assolutamente avvicinarsi. Odia i medici e potrebbe reagire in maniera violenta > spiega con tono tranquillo < E poi probabilmente potrebbe prendersela con me se pensa che ti ho mandata io da lei... > sospirando appena. Andrebbe quindi ad abbassare le orecchie a quella domanda successiva, continuando a muoversi con l'altra mentre replica a bassa voce che < Sì... Ed anche se fossi disposta a rischiare così tanto per questo... Non avrei la certezza di ottenere quello che vorrei... > spiega mestamente < Ne ho parlato anche con Furaya-sama, anche lei è dello stesso parere... > sospirando nuovamente mentre scioglie il sigillo di prima < Cercherò un'alternativa > facendo semplicemente spallucce, Sorride appena alla sua battuta, ma si limita a piegare un orecchio verso di lei per ascoltare meglio ciò che dice. Quando poi sente la fine di quella frase sospira appena < Ricordati solamente che solo perché lui fa parte di un clan non significa che sia buono o cattivo. Prendi il mio: abbiamo dato vita a shinobi sensazionali come Shikamaru-dono e Furaya-sama... Ma anche a mostri come Ryoka-san > spiega semplicemente < Tienilo sempre a mente > fissandola seriamente, senza dire altro ma limitandosi ad accompagnarla verso la casa e continuare ad ascoltare l'eventuale sua replica, così come cerca di leggere nella sua reazione qualche informazione in più su quell'individuo o su quella situazione senza farle domande dirette [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

23:13 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] A quanto pare Tachiko è quel soggetto che non apprezza per nulla la classe medica e che piuttosto che averci a che fare potrebbe diventare violento. La rossa fa spallucce, come se la cosa non le interessasse poi molto, abbandonando il discorso così sul nascere. In fondo quello che viene dopo è sicuramente più interessante. Come previsto vedendola allenarsi l'amica ha scelto di abbandonare l'idea dell'operazione, di non rischiare così tanto per avere quel pezzo in più che sente suo ma che in fondo non le appartiene biologicamente parlando. Un sorriso tiepido le si stamperebbe in viso: << Sono sicura che troverai un'alternativa valida! Sono quasi felice che tu abbia preso questa decisione.... Ci tengo alla tua sicurezza! >> Sembra veramente affezionata a quella ragazza molto particolare conosciuta così per caso facendo shopping. Mentre passeggiano i discorsi vertono su Rasetsu o per meglio dire, sul Clan della nanetta che pare non essere sempre visto di buon occhio da parte del villaggio stesso, tant'è che molti innesti avevano preferito celarsi nell'ombra, o persino odiare ciò che erano diventati. Sono le parole della gattina che la portano a chiarire meglio il concetto ma solo una volta portato il cappotto! Infatti mentre la violacea risponde praticamente le due sono arrivate di fronte a casa della rossa che rapidamente andrebbe a far segno all'altra di fermarsi: << Torno in un lampo! >> Detto ciò sparirebbe alla volta della casa, una villetta in stile decisamente moderno con un piccolo giardino poco prima dell'ingresso. La vedrebbe sparire dietro la porta per poi tornare con un giubbottino corto di color bianco e con il cappuccio con il pelo. I passi la condurrebbero di fronte all'amica, alla quale mollerebbe in mano il tutto, così che ella possa mettersi quell'indumento per riscaldarsi: << Non capisco perchè vai sempre in giro armata fino ai denti Akaya-Chan...quelle lame sulle mani sembrano pericolose... >> Boffonchia un pochetto mentre la osserverebbe indossare quell'indumento caldo. << Per di qui! >> Una volta conclusa infatti quell'operazione la rossa avrebbe ripreso il suo incedere in direzione però di un luogo diverso, qualcosa che l'altra sicuramente non si aspetta.

23:29 Akaya:
  [Quartiere dei Clan - Area Kokketsu] Sorride lievemente alle parole di Shizuka < Non so perché, ma pensavo davvero che avessi trovato una specie di miracolo > ammette ridacchiando, per poi annuire e fermarsi davanti a quella casa portandosi una mano sul braccio libero, facendo attenzione a non ferirsi, prima di sentire le sue successive parole e quindi abbassare lo sguardo sui propri artigli < Questi? Nessun motivo particolare, semplicemente penso che ogni gatto dovrebbe avere i suoi artigli > facendo spallucce, per poi sorriderle lievemente < Lo so, ed ammetto che forse sei la prima persona con cui ho una relazione da "ragazza normale" > ammette ridacchiando, per poi inclinare il proprio capo di lato, sorridendole nell'ammettere sinceramente < Lo apprezzo davvero > facendo guizzare la propria coda per poi annuire semplicemente mentre si limita a seguirla semplicemente alternando le proprie leve inferiori per seguire l'amica e quindi sospirare appena abbassando le orecchie, dato che comunque sia non è così facile lasciare andare qualcosa in cui si sperava così tanto così come se niente fosse. Inutile dire che però non dice nulla, dato che sa che la rossa voleva solo aiutarla. Quindi semplicemente la segue la direzione in cui ella si dirige, piegando le proprie orecchie nelle varie direzioni e cercando di portare nuovamente la propria mano a dondolare apparentemente con distrazione ma in realtà fa davvero attenzione a non ferirsi e non ferire l'altra senza dire altro per ora, osservando incuriosita la direzione in cui si dirigono [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

21:57 Shizuka:
  [Ingresso Cimitero] Presumibilmente con qualche difficoltà la gatta dovrebbe essersi infilata il cappotto portato dall'amica rossa, consentendole di riscaldarsi in quella passeggiata notturna che le sta conducendo in una zona particolare della zona destinata ai Kokketsu. << Si ma i gatti di solito li hanno retrattili no? Dovresti provare a chiedere a un fabbro di farti una piccola modifica magari... >> Le idee in quella testolina sono sempre pronte a sgorgare, una dopo l'altra, come un fiume in piena. Mentre passeggiano quelle frasi dette dall'altra le tormentano la testolina: << Beh questo secondo me è perchè fai fatica a fidarti della gente. E perchè le persone in generale non hanno una mentalità aperta verso il diverso. >> Si interrompe anche se le gambe dovrebbero averle ormai portate di fronte al Dojo dei Kokketsu. << Forse io e te andiamo d'accordo perchè anche io vengo spesso trattata come qualcosa di strano, terribile e nefasto. >> Già, tante persone ormai sono passate oltre a quella concezione maledetta dei Kokketsu, ma altrettanta pare non volersi allontanare da quella leggenda, il ricordo di Yukio nelle loro menti è ormai qualcosa di indelebile, forgiato da parecchi anni di soprusi e malvagità. << Ma sono sinceramente stufa di tutte queste idee bigotte e retrograde! >> Le manine verrebbero strette a pugno, come se quell'idea la facesse arrabbiare parecchio. << Siamo quasi arrivate! >> I passi della Genin di Kusa si allungherebbero sul retro del Dojo, nella zona posteriore dove una zona abbastanza ampia di terra è stata recintata con una cancellata molto alta, al cui ingresso è stata posta una scritta dal significato profondo: "Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col sangue". Se gli occhi dell'altra si fossero mossi oltre quella cancellata avrebbero potuto scorgere al centro esatto di quella zona un monumento imponente, un parallelepipedo alto circa un metro, dalla base a forma di stella, con al di sopra di esso una statua di Yukio a grandezza naturale. Su questo basamento sono elencati i nomi di coloro che sono venuti a mancare durante la grande guerra, che hanno perso la vita per un bene superiore. Da ogni punta della stella parte una stradina fatta di ciottolato bianco e fine, così che da una ripresa aerea i settori dedicati alle sepolture siano tutti perfettamente uguali e simmetrici. Ovviamente la punta della stella si trova rivolta verso il vialone di ingresso principale che da alla cancellata. Ogni altro settore di questo piccolo cimitero è costituito da terreno libero, erba ben curata che non attende altro che vi venga sepolto qualcuno. Purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista, le tombe presenti sono veramente poche, in fondo la loro dinastia non muore certo di vecchiaia ma solo per eventi traumatici e violenti. Perciò nell'insieme al momento sembra quasi un parco, ben curato con al centro una statua importante di commemorazione. La piccoletta rossa andrebbe a porsi di fronte alla cancellata principale che pare essere chiusa, senza lucchetto visibile, come se fosse impossibile accedere a quel luogo per chiunque. Si volgerebbe con la testolina verso l'amica, sorriso sul volto: << So che non sembra proprio la migliore idea del mondo accedere a un cimitero di notte. Ma volevo essere di fronte a lui per dirti questa cosa. >> Il ditino indice della destra scatterebbe in direzione della statua centrale, come se in qualche modo Yukio stesso necessiti di essere testimone delle decisioni di una nanerottola appartenente al suo clan.

22:15 Akaya:
 Ascolta le parole dell'altra mentre cammina, sospirando di sollievo dato che ora decisamente la temperatura è più sopportabile. Sorride lievemente mentre farebbe guizzare la propria coda dietro di sé < Hai ragione, posso chiedere a Furaya-sama ad esempio > annuendosi convinta < Sono sicura che sarebbe in grado di aiutarmi > per poi inclinare il proprio capo di lato, piegando un orecchio nella sua direzione mentre l'espressione pensierosa pondera su quella possibilità, andando quindi a miagolare che < Forse hai ragione, stiamo semplicemente creando un club di disadattate > miagolando ironica per poi sospirare appena, cercando di posare una mano sull'altrui spalla < Credo... Di poterti comprendere in parte. Anni fa il nostro clan ha dato vita ad un mostro che ha causato non pochi problemi al mondo, e per un bel po' la gente aveva paura dei Nara > sospirando appena < Anche se c'era comunque Furaya-sama a mitigare la cosa > ammette pensierosa, per poi sorriderle < E soprattutto sono stufa marcia del fatto che la gente tende a generalizzare. Per non parlare degli shinobi che si lamentano del mio uso dell'henge no jutsu come se fosse qualcosa che a farla rischierei quanto con quell'operazione > abbassando le orecchie e facendo guizzare la propria coda con un'espressione decisamente infastidita, per poi sorriderle < Ah Shuzuka-chan > ritraendo la mano < C'è l'ho fatta: nei prossimi giorni potrò prendermi quel... Cellulare? > Domanda incerta < Ho finito di raccogliere i soldi tra missioni minori e lavoretti vari, ti va di aiutarmi a sceglierlo? > Domanda con un piccolo sorriso. Quando poi raggiungono la strada si blocca, fissando quella scritta con un'espressione decisamente preoccupata prima di sollevare lo sguardo sulla statua ed esaminarla per un lungo momento senza dire nulla, prima di tornare a guardare la Kokketsu quando l'altra riprende la parola, andando quindi a sorriderle sebbene con una certa cautela, dato che questo che sta per essere detto pare una cosa parecchio importante o solenne e quindi non sa esattamente come prenderla. Fatto sta che lei rimane perfettamente immobile a fissarla in silenzio, orecchie piegate verso di lei e coda ben sollevata dietro di sé. Le mani si poserebbero delicatamente sui fianchi facendo attenzione a tenere gli artigli ben distanti dal proprio corpo mentre cerca di prepararsi psicologicamente a qualunque cosa ella voglia dire... Ma rimane perfettamente in silenzio, con un'attesa quasi palpabile

22:38 Shizuka:
  [Cimitero - Davanti a Yukio] La micetta conviene che chiedere aiuto a un fabbro potrebbe essere una saggia decisione e anzi ne ha già uno in mente: Furaya stessa. Questa informazione guadagnata quasi per caso potrebbe tornarle eventualmente utile in futuro. Alla battuta dell'amica scoppia a ridere divertita, come se fosse divertente essere disadattate, speciali a modo loro. Il disagio della sangue nero viene compreso e percepito, solo chi fatica a integrarsi può comprendere quanto sia fastidioso essere esclusi a prescindere, per qualcosa che si è, qualcosa che si vive personalmente ogni attimo della propria esistenza. Ha fatto bene a chiacchierare con la Nara, a esporre le proprie idee rivoluzionarie davanti a lei. Un sorriso soddisfatto le si stampa sul viso non appena sente che finalmente ha deciso di comprarsi un telefono: << Finalmente Akaya-Chan! Certo che mi va di aiutarti! E ti spiegherò come utilizzarlo al meglio! Così potremo mandarci le foto a distanza!! >> La nanetta sembra particolarmente entusiasta di quella notizia, fintantochè non arrivano davanti al luogo previsto. La serietà la fa da padrona, tanto che la Konohana non spiccica parola alcuna. La Kokketsu andrebbe a prendere il pendente a forma di farfalla sotto il giubbotto, lo estrarrebbe con la destra, portando il polso sinistro in prossimità dell'ala tagliente oro e blu. Con un gesto deciso andrebbe a ferirsi il polso, come fatto innumerevoli altre volte per combattere, per utilizzare quel suo sangue per uno scopo superiore. L'arto sinistro sanguinante verrebbe poggiato sulle sbarre del cancello, così da macchiarne in parte la superficie; in qualche attimo le porte d'ingresso si spalancherebbero davanti alle due ragazzine che ora dovrebbero essere in grado di entrare. Le blu della rossa si poserebbero nelle dorate dell'amica, un sorriso pacato sul viso: << Questo è un segreto! Ma il cancello può essere aperto solo da un membro del clan! Andiamo da Yukio >> Il tono è tranquillo ma deciso, i piedi ricomincerebbero a muoversi, puntando appunto alla statua centrale, mentre la vocina di lei intratterrebbe la gatta con un racconto: << Quando ero piccola mamma mi ha insegnato l'ABC dei Kokketsu. >> Sembra una storiella per bambini, che diviene quasi lezione di vita, impartita fin da piccoli, << Ogni membro del clan passa attraverso una sequenza di passaggi ben precisi! Che tu sia innesto o nato per via naturali ovviamente! >> Ci tiene a specificarlo, tutti, nessuno escluso passano da questo percorso. << A come acquisizione, significa che si entra in possesso del potere di utilizzare il sangue nero. >> I passi si susseguono con calma, quasi a un terzo della lunghezza del vialone principale che punta alla stella di Yukio. << B come brama. Quando il potere del sangue diventa preponderante, ognuno di noi sente che quella forza deve essere utilizzata, sempre, spesso. Deve essere il modo per abbattere gli ostacoli. >> Quel desiderio di potere, quel comprendere che ogni Kokketsu è capace di azioni che possono cambiare la sorte di uno scontro, di un desiderio, della vita altrui. << E infine C come consapevolezza. Un buon membro del Clan a un certo punto decide quale sarà la propria strada da percorrere. Cosa vuole veramente fare con quel sangue, con quel potere che gli è stato fornito. >> Finito il racconto le due dovrebbero trovarsi ormai ai piedi della statua di Yukio, che dall'alto le osserva, sovrastandole.

22:49 Akaya:
  [Cimitero] Sorride appena alle parole dell'altra, ma come detto una volta all'interno del cimitero la serietà ne fa la padrona. Rizza le orecchie quando la vede ferirsi da sola, ed istivamente fa un passo in avanti allungando la man dritta per raggiungerla ma, nel vederla fare quel gesto, si ferma fissando quella mano sanguinante con un'espressione preoccupata. D'altronde è la prima volta che la vede sanguinare, ma non dice nulla sapendo che ella è un medico. Il pensiero non può che tornare a quando ha incontrato Tachiko la prima volta, ma comunque rimane in silenzio. Quando poi sente le sue successive parole sgrana gli occhi, fissandola < Sei... Sicura Shuzuka-chan? > D'altronde a lei han sempre detto di non mostrare i segreti del clan agli esterni, anche se la curiosità la induce a seguirla ugualmente, pur tenendo le orecchie basse. Ascolta le parole riguardanti il clan, riflettendo pensierosa e quindi mormora piano che < In pratica... Inizialmente è come una droga? > Domanda con cautela e senza alcuno scherno nella voce, cerca solo di capire se ha capito correttamente quello che ha appena sentito. Quindi si ferma e solleva lo sguardo davanti a quella statua, osservandola per un istante prima di tornare sull'amica, anche perché nella sua testa un piccolo sospetto sul cosa vuole dirle inizia a formarsi. Nulla di preciso, ma è pur sempre un sospetto e la cosa attira ulteriormente il suo interesse. Le proprie orecchie si piegano verso di lei per darle la propria completa attenzione, senza dire una singola parola ma continuando ad ascoltare

23:06 Shizuka:
  [Cimitero - Davanti a Yukio] La osserva con un sorriso tranquillo sulle labbra a quella domanda: << Beh non possiedi il sangue nero e non credo che ti interesserebbe venire qui al cimitero a profanare le tombe no? >> Ci scherza, chiaro è un piccolo segreto, ma è più qualcosa di simbolico, come dire che quel posto è chiuso per chiunque non sia del Clan. Inizia quel racconto che sa più di fiaba da bambini, niente di così serio come interpreta l'altra, infatti quella sua domanda le fa sfuggire una risata dalle labbra. << Le leggende narrano che Yukio abbia fatto un patto con i demoni per ottenere questo potere. E lo sanno tutti che loro non concedono mai nulla senza un prezzo da pagare! >> Le farebbe un occhiolino, lasciando che sia lei a intendere se sia una risposta positiva o negativa a quell'affermazione sulla droga. Comunque lo sguardo blu andrebbe a posarsi proprio sull'immagine del capostipite, il primo Kokketsu che ha poi generato tutti gli altri. << Un'altra storiella che mi raccontava mamma da bambina è che ogni volta che un membro del Clan sceglie la propria strada, dovrebbe presentarsi davanti a Yukio per affermare la sua risolutezza. >> In tutto questo l'amica non viene più osservata, l'attenzione è volta tutta interamente alla statua che ha innanzi. << Se la statua inizia a piangere sangue nero dopo la dichiarazione, questo significa che il capostipite non è d'accordo sulla via scelta dal membro della famiglia. >> Il tutto viene davvero raccontato come un mito, una storiella da bambini, anche lei non crede esattamente interamente a quelle fantasie, tuttavia, forse per scaramanzia ha deciso comunque di presentarsi li davanti e dichiarare la propria consapevolezza davanti al primo di loro. << Ho deciso che il mio potere sarà utilizzato per far si che il nostro nome, non sia più simbolo di terrore e sventura. Ma simbolo si di potere, ma di affidabilità e sicurezza. Voglio che tutti i futuri Kokketsu possano essere riconosciuti come forti, risoluti e decisi. Non come mostri e demoni malvagi. >> Si interrompe brevemente per chiarire ancor meglio il concetto a quella statua di pietra che tanto non si muoverà di un millimetro: << Uno tra i Clan più forti e influenti del mondo ninja. In grado di fare molto e non solo del male. >> Quegli occhi blu in tutto ciò non si scostano dalla fredda pietra, come se in qualche modo stesse aspettando quelle lacrime nere, come se temesse il rifiuto di quell'idea da parte di colui che a conti fatti era stato definito come malvagio despota.

23:17 Akaya:
  [Cimitero] Sorride alle sue iniziali parole, mostrando un'espressione decisamente grata visto che per lei, per quanto piccolo, è pur sempre qualcosa di importante che l'altra si fidi abbastanza per mostrarle un segreto del clan. Abbassa e solleva il proprio capo alla sua spiegazione, sospirando appena senza però replicare minimanente ma solleva nuovamente lo sguardo sulla statua quando sente dall'altra che il proprio sospetto forse non è così lontano dalla verità, anche se si rende conto che è qualcosa di più profondo rispetto a quello che credeva. Studia quella statua con attenzione mentre ascolta l'altrui proposito, un proposito che le ruba un lieve sorriso mentre il proprio corpo si affloscerebbe lievissimamente, dato che perde una parte della tensione che aveva. Non stacca lo sguardo dalla statua, ma si avvicinerebbe alla ragazza con dei passi silenziosi non tanto per nascondere il gesto, ma per rispetto di quel rito di quel clan di cui sa così poco. Però solleverebbe una mano per posarla sull'altrui spalla quando le è sufficientemente vicina, andando quindi ad attendere ora anche lei quelle lacrime nere mentre cerca di assicurare alla rossa il proprio supporto e la propria presenza in quella decisione con quel semplice gesto. La coda guizza dietro di sé, frenetica a causa del nervosismo che ora prova nel non sapere cosa aspettarsi ora da quella statua. Piangerà davvero? Si tratta solamente di una superstizione? Yukio accetterà questo proposito? Tanti quesiti che, al momento, la lasciano con il fiato sospeso

23:32 Shizuka:
  [Cimitero - Davanti a Yukio -> Ingresso (?)] E' più per lei che sono lì quella sera e l'amica a suo modo cerca di sostenerla, senza commentare, con un muto silenzio e con quella mano che le viene posta su una spalla. Quegli occhioni blu si aspettavano forse un opposizione, che sgorgassero fiumi di sangue nero a quell'idea di portare in auge il clan ma con una concezione diversa, non maligna, non legata alla sofferenza altrui. Un potere volto alla sicurezza, al bene, all'integrazione. Tuttavia quelle lacrime non paiono comparire, forse l'idea di Yukio come mostro insensibile e maligno sono solo dicerie, forse invece quella leggenda sulla statua piangente è solo una fantasia. In fondo è un clan che va a braccetto con il misticismo. La tensione resta per parecchio tempo, ma poi lentamente sparisce, un sospiro profondo viene emesso dalle labbra della rossa, lo sguardo viene abbassato a terra dapprima per poi spostarsi sulla Konohana, ricercandone le dorate. << Grazie Akaya-Chan per il supporto. >> Sembra quasi tremolante sotto la mano dell'altra, come se quel gesto quasi teatrale le fosse costato parecchio. << Penso che sia una buona idea ritornare ora. Quello che dovevo fare l'ho fatto! >> Un sorriso le torna sul viso, mentre le blu si spostano sulla base di quella statua, leggendo rapidamente i nomi incisi li sopra, scorgendo anche quello di Rasetsu che per l'appunto era stato dato per disperso. La testolina viene inclinata di lato, un sorrisetto divertito le compare sulle labbra mentre andrebbe a volgere le spalle alla statua di Yukio per riprendere il cammino che avevano eseguito poco prima. << Ho parlato di nuovo con il genetista sai? In qualità di membro del Clan. Un paio di membri della famiglia sono venuti a mancare di recente, abbiamo pensato di chiedere il permesso di dedicargli una tomba qui. >> Già Kamichi e Ryoma hanno ogn diritto di stare all'interno di quel cimitero, Kokketsu non per scelta, ma pur sempre sangue nero. Qualora la gatta l'avesse seguita si sarebbero quindi avviate di nuovo verso il cancello principale, la ferita sul polso ormai praticamente chiusa quasi.

23:43 Akaya:
 Rimane in perfetto silenzio, continuando a fissare la statua assieme all'amica e, nel sentirla tremare, andrebbe a muovere lievemente le dita per massaggiarle piano la spalla. Il tutto ovviamente senza dire una parola né scostare lo sguardo per quanto anche lei abbia il fiato sospeso. Non ha idea di cosa aspettarsi, ma da quello che ha sentito se davvero Yukio potesse rispondere non si aspetta certamente una risposta positiva. Quando poi sente l'altrui voce di nuovo Rizza orecchie e coda, quasi fosse successo chissà che cosa ma in realtà è solo quel miscuglio tra un silenzio tombale(in tutti i sensi) e la tensione del momento che l'hanno spaventata. Quindi miagola il proprio sollievo mentre sorride a Shizuka < Credo anch'io. Non credo sarebbe una buona idea se mi trovassero qui > ammette ridacchiando, probabilmente anche per stemperare la propria tensione e, perché no, quella di Shizuka. Quindi si volta verso di lei quando la sente ridacchiare e ne sente lo sguardo, andando a replicare piano, con tono confuso < Perché... Segnate i nomi dei vostri membri vivi in un cimitero? > D'altronde lei sa che ratetsu è vivo, ed è l'unico nome che riconosce visto che quello di Kamichi non è ancora stato trascritto. Quando poi sente le sue successive parole sorride lievemente < Mi sembra un'ottima idea > ammette con un guizzo di coda < Non so chi siano questi membri che sono mancati, ma tutti meritano di essere ricordati, nel bene e nel male > annuendosi convinta. Quindi la seguirebbe dopo aver ritratto la propria mano, senza dire altro per ora ma limitandosi ad ispirare profondamente l'aria dell'esterno una volta fuori, probabilmente più per ringraziare che quella tensione sia andata via che per altro

00:03 Shizuka:
  [Ingresso Cimitero -> Centro (?)] Venire con mamma e papà sarebbe stato abbastanza imbarazzante, questa opzione era sicuramente la migliore per buttare fuori quel peso che aveva iniziato ad aleggiarle sulla testa. Le dita della gatta sono estremamente confortanti, tanto appunto da sciogliere quella tensione quell'attesa. << Non credo che qualcuno direbbe nulla sulla tua presenza, sei con me in fondo! >> Lei è lì solo perchè un membro del clan ha aperto la porta, non sarebbe entrata altrimenti. In ogni caso il passo viene mosso verso l'uscita, lasciandosi alle spalle i timori di non essere accettata. Quando la domanda della gatta sopraggiunge un sorriso divertito le compare sul volto: << Diciamo che Rasetsu è sparito per parecchio tempo, così è stato dato per morto. >> Resta sul vago, non le sembra il caso di spiegarle come anche lui si sia bloccato nel tempo. Piano piano andrebbero a oltrepassare quel cancellone, uscendo sulla strada principale. Una volta fatto ciò automaticamente esso si richiuderebbe alle loro spalle, tornando a proteggere quei corpi. << Decisamente! >> Questo viene detto riguardo all'affermazione dell'amica, << Tutti devono essere commemorati, perchè siamo pochi e dobbiamo proteggerci fra noi, anche col ricordo! >> Insomma lentamente ma inesorabilmente quell'attaccamento al sangue si sta facendo sempre più preponderante sempre più intenso, ma rivolto al resto, rivolto all'insieme. << Che dici ti va di andare in centro per prendere una cioccolata calda? Un posto un po' meno tetro! E magari inizio a spiegarti qualcosa sul 'cellulare' >> Il termine viene virgolettato nell'aria con entrambe le manine della rossa, il tono ironico, più rilassato. Qualora la violacea avesse accettato quella proposta si sarebbero quindi ridirette verso il centro del distretto, così da occuparsi magari di argomenti un po' meno pesanti e seri. [//END]

00:13 Akaya:
 Continua a seguirla verso l'esterno, ascoltando le sue successive parole e quindi deglutire appena < Beh... Fin da quanto ero all'accademia si son sempre raccomandati di non mostrare i segreti del clan agli esterni > spiega < Non che ne conosca qualcuno, a parte l'hijutsu > miagolando divertita prima di inclinare il proprio capo di lato e solleva un orecchio nel miagolare divertita < Quasi mi spiace essermi persa il momento in cui Ratetsu-san ha trovato il suo nome scritto lì sopra, dev'esser stata una scena divertente per voi ed un duro colpo per lui > ammette, per poi sorriderle lievemente < Non solo questo: se han fatto qualcosa di male è giusto ricordarlo per evitare di ripetere l'errore, se han fatto qualcosa di bello è giusto ricordarlo per prenderli come esempio > esponendo così il proprio pensiero < D'altronde dal passato si può solo imparare, non va mai dimenticato nulla > facendo guizzare la propria coda prima di sorriderle < Volentieri. Una cioccolata calda con sto freddo è l'ideale > ammette facendo guizzare la propria coda < Stavolta offro io! > Dato che ha raggiunto la cifra per cui stava risparmiando, vuole sfruttare questo momento anche per festeggiare. Quindi riprende a muoversi verso il centro assieme all'amica, felice sia per il fatto che ora potrà sentirla più spesso e per il fatto che quella statua non abbia davvero pianto. D'altronde uno dei motivi per cui ha deciso di mostrarle il suo supporto in silenzio era anche perché non era tanto ottimista sulla reazione di Yukio. Ma è andato tutto bene, quindi ora si godrà il resto della serata con l'amica

Alla cortese attenzione di Furaya/Rasetsu <3

Shizuka e Akaya si incontrano nel quartiere dei Kokketsu. La rossa decide di portare l'amica con se al cimitero che si trova dietro al Dojo, per fare un voto davanti alla statua commemorativa di Yukio. La serata ha un gusto creepy e sembra molto tesa, ma tutto pare risolversi per il meglio, fra favole Kokketsu e il supporto della felina.
Per festeggiare il superamento della prova da parte di Shizuka e del raggiungimento del tesoretto per Akaya, le due decidono infine di andarsi a prendere una meritata cioccolata in centro.