Chi cerca uno Hyuga ne trova un altro!

Free

0
0

13:56 Ichirou:
 Nonostante la giornata pare non essere delle migliori, lo Hyuga non si fa problemi a raggiungere uno dei luoghi per per lui, seppur trattandosi di una copia dell'originale, ha più significato. Fulmini e saette si incontrano e si scontrano in cielo, provocando quel classico suono che, per quanto lo riguarda, è uno dei più bei suoni che la sua mente possa sopportare, in quanto tra voci e pensieri, il forte rombo dei tuoni riesce a farsi strada in quel groviglio di follia e disperazione che c'è sotto quel guscio stanco di pura tranquillità apparente che ne nasconde il lato più oscuro, se così lo si può definire. Lo possiamo trovare, come al solito ormai, seduto sul bordo del precipizio di quello stesso monte, intento ad osservare quella città che, secondo il suo pensiero, non durerà a lungo, non tanto per una catastrofe esterna, ma perché per i precedenti dei villaggi che lo compongono, non ci si può aspettare una pace eterna tra di essi. Quelle bianche iridi perlacee, contornate da quelle spesse e scure occhiaie, scrutano quel paesaggio come al loro solito, come se qualcuno gli avesse ordinato di stare di vedetta, anche se nessuno l'ha fatto, semplicemente riesce a trovare la pace solo nel ''silenzio'' e nella pace di un luogo totalmente naturale, anche se nel caso di quel monte, ''totalmente naturale'' non può essere il termine più adatto. I suoi lunghi capelli, filamenti di seta corvina, ricoprono tutta la sua schiena, stendendosi in maniera uniforme sul terreno alle sue spalle, ovviamente fradici, poiché sprovvisto di una qualsivoglia copertura, con qualche ciuffo che si è ormai appiccicato a quel suo niveo volto glabro e stanco. Per la tranquillità che emana il suo essere, un uccellino tenta di trovare riparo nella sua persona, saltellandogli addosso fino a risalire quella spalla metallica, la destra, cercando di mettersi nella ''tenda'' che viene formata proprio da quei lunghi capelli corvini che lo Hyuga si ritrova, agitando la testa ed il corpicino in modo tale da asciugarsi un minimo, provocando un minimo movimento anche nella sua capigliatura. Indossa una casacca senza maniche di colore nero, semplice e in tinta unita, il freddo non l'ha mai disturbato, sul braccio sinistro, quello in carne, si potrebbe notare un bel tatuaggio coloratissimo, raffigurante un drago cinese colore verde felce ricoperto da rose rosse, mentre sulla mano sinistra il simbolo dello Yin e dello Yang ne fanno capolino. Le gambe, seppur in maniera controproducente, sono coperte da un paio di pantaloni in tela bianca, anch'essi in tinta unita e, purtroppo dovuto alla sua non curanza degli ultimi tempi, leggermente sporchi di terra e fango, in quanto seduto sul suolo bagnato. Ai piedi delle semplici tabi da Kung Fu nere, i pantaloni tirati per la posizione delle gambe, incrociate, mettono in mostra la protesi metallica al posto della gamba sinistra, della stessa lega del braccio destro ovviamente. Se ne sta lì, accorgendosi appena di quell'uccellino sulla sua spalla destra, alla quale viene proferita solo un piccola frase, pronunciata in sottotono con quella sua voce profonda, quasi tombale <Riparati pure quanto vuoi piccolo..> per poi lanciare un piccolo sorriso verso la città sottostante.

14:04 Shizuka:
  [Volti di Pietra - Base -> Cima] L'autunno, quella stagione infame secondo cui appena ti allontani da Kusa, la pioggia viene a martellarti in testa di continuo. Tuttavia quella condizione atmosferica dovrebbe aiutarla nella ricerca dell'uomo che sta cercando. Si trova presso il nuovo monte dei volti di pietra proprio alla ricerca dell'anziano Hyuga, ha infatti terminato quel ritratto ispirato a lui e vorrebbe consegnarglielo, tuttavia egli non dispone di un cellulare e ha deciso di cercarlo nei luoghi più papabili. I lunghi capelli rossi le cadono sulla schiena sciolti, gli occhi blu si guardano in giro, alla ricerca di quel vestiario rosato. Un filo di eyeliner le adorna la palpebra superiore, una codina in fondo ad esso allunga lo sguardo, un poco di mascara rende più ampi gli occhi. Infodda un giubbottino nero imbottito, sotto al quale porta un maglioncino a collo alto, manica lunga e schiena completamente nuda, lasciando intravedere tecnicamente il tatuaggio che possia su quel corpicino. Le gambe stanno in un paio di jeans chiari, aderenti, che si infilano in un paio di anfibi alti fino a metà polpaccio. Sulla schiena il fedele zainetto nero nel quale si possono trovare: blocco da disegno, attrezzi da disegno, due mazzi di chiavi di casa, cuffie grandi e blu, portafogli. Il cellulare è tenuto in tasca, così come lo è la mano sinistra, la destra sorregge un enorme ombrello blu che copre l'intera figurina e oltre da quella pioggia battente. Non si può notare ma al collo indossa la collana dorata con il pendente a farfalla con le ali blu, simbolo di tutto quello che è diventata e vuole essere. La testolina continuerebbe a guardarsi attorno, alla ricerca magari di un Tenjiro addormentato sotto l'acqua, in fondo aveva ripiegato sui volti di pietra e non sul dojo Hyuga proprio per quell'evento atmosferico avverso, tanto amato dal futuro tirocinante medico. Tuttavia pare che alla base del mondo non vi sia traccia di colui che sta cercando, perciò andrebbe a volgere il suo passo in direzione della scala di ferro che è stata progettata per salire sulla cima di quel monte. In effetti non aveva mai compiuto quella scalata, sarebbe stata la sua prima volta, ma per consegnare un'opera d'arte questo e altro. I passi si susseguono l'uno dopo l'altro, la stabilità della salita aiutata con la mano sinistra che viene estratta dalla tasca e si poggia sulla balaustra. Dopo qualche minuto colui che sosta pacato in cima a quel luogo in compagnia di quell'amico pennuto dovrebbe riuscire a scorgere una figurina alta all'incirca un metro e cinquantacinque, aggirarsi circospetta in quel luogo, evidentemente alla ricerca di qualcosa o qualcuno.

14:22 Ichirou:
 Un'altra scrollatina da parte di quel piccolo amichetto che ha raggiunto la sua spalla, appena qualche schizzetto d'acqua gli vola su collo e guancia quando ciò accade, il che fa muovere la mano in carne dello spensierato, anche se spensierato non è, Hyuga, che con l'indice va ad accarezzare quel passerotto infreddolito e fradicio, cercando in qualche modo di tranquillizzarlo <Ti fanno paura i tuoni eh..?> andrebbe a chiedere a quello stesso animaletto, certo non si aspetta una risposta, è già abbastanza pazzo da parlare da solo con la voce nella sua testa "Voce che ti ricordo ha un nome!!" ..appunto. Neanche il tempo di porre quella domanda al pennuto che subito un fulmine colpisce in lontananza, appena tre secondi passano prima che il rumore raggiunga l'udito dello Hyuga <Uno.. due.. tre.. tranquillo, è abbastanza lontano, non avere paura..> con l'indice continua ad accarezzare quel testolino piumato accanto al suo collo "Ichi-Nii.. ti rendi conto che stai parlando con un animale che non ti capisce nemmeno?" andrebbe a rivelargli quella sottospecie di capitan ovvio che ha in testa <Sempre meglio che parlare con te Fuyuki..> andrebbe ad ammettere in un sommesso bisbiglio "HEY!?". Nonostante il forte rumore della pioggia e del temporale, alle sue spalle l'uomo percepisce il rumore dei passi di qualcuno, è un passo che non ha mai udito e, nel girare appena il volto in direzione di quei suoni, nota come quella ragazza sembri alla ricerca di qualcosa, o qualcuno chi può dirlo, i suoi occhi perlacei però notano subito un piccolo particolare, che sembra accompagnarlo da quando ha cominciato il suo cammino a Kiri, i capelli rossi sembrano essere una prerogativa delle persone che incontra, il che lo incuriosisce un minimo. Con tutta calma, come suo solito fare, lo Hyuga si schiarisce appena la voce, ormai rauca per via delle troppe chiacchiere affrontate nei giorni passati, ma comunque profonda come suo solito <Hai bisogno di aiuto..?> andrebbe a chiedere senza farsi troppi problemi, quando mai è stato un peso per lui aiutare il prossimo, anzi, è più un peso aiutare se stesso per quanto lo riguarda, e i suoi arti protesici ne sono la prova, quindi non resta che attendere una reazione da parte della signorina dai capelli rossi.

14:38 Shizuka:
  [Cima dei Volti di Pietra] Quella scalata pare essere più lenta con la pioggia, cosa che probabilmente dovrebbe portare lo Hyuga a udire molto bene quei passi. Il tempo sta peggiorando, i tuoni in lontananza non le piacciono per nulla, praticamente è una versione umana di quell'uccellino che sosta sulla spalla altrui, lei per ora però non è fradicia. Non lo sente parlare da solo, ne con il volatile, ne con la voce nella sua testa, lo scrosciare della pioggia gli impedisce di fare la figura del folle. La rossa si muove con circospezione li in cima, cercando sempre quella figura massiccia con il mantello rosa che non pare essere in zona. Tuttavia le blu scorgerebbero quel ragazzo ormai bagnato fradicio, non volendo disturbare però non vi si avvicinerebbe troppo, volendogli lasciare una sorta di privacy. E' alla fine lui però che rivolge la parola a lei, rompendo quella distanza che si crea tra due perfetti sconosciuti: << Buongiorno, la ringrazio ma... >> Cortese, una vocina forse più infantile di quanto ella sia in realtà, sedicenne prosperosa e bassina, il verbo si interrompe perchè gli occhi della fanciulla scorgono quelli del Konohano, bianchi perlacei, identici all'unico occhio sano rimasto all'amico Tenjiro. Piccoli passi verrebbero mossi in direzione di colui che si è reso tanto disponile, sempre tuttavia restando a una distanza che non distrugga lo spazio personale altrui: << Forse in realtà può. Conosce Tenjiro Hyuga? >> Un sorriso molto cortese le si stamperebbe in viso, la testolina volta sul lato sinistro leggermente. Qualora ottenesse una risposta positiva allora rincarerebbe la dose: << Sa se posso trovarlo a casa oggi? >> Già perchè lei ormai sa come raggiungere quel luogo che si trova nel quartiere dei Clan di Konoha, nella zona riservata ai portatori di quel dono oculare. Inevitabile notare quel passerotto, lo sguardo blu vi cade sopra più volte, tenerezza infinita sopraggiunge nell'animo ma non verbia in quella direzione, preferisce non lasciarsi andare a simili effusioni di fronte a uno sconosciuto: l'educazione prima di tutto!

15:03 Ichirou:
 Il dito della mano sinistra non lascia la sua posizione, prima di tutto si deve accertare che il piccolo uccellino che ha su quella spalla non muoia di crepacuore, quindi facendo movimenti circolari su quel testolino piumato tentando di rassicurarlo e calmarlo il più possibile, anche se già la sua di calma potrebbe risultare troppa a dire il vero. La ragazza si avvicina alla posizione dello Hyuga, il che lo porta a seguirla con lo sguardo ovviamente, sguardo che agli occhi di molti potrebbe sembrare molto nervoso e annoiato allo stesso tempo, purtroppo è colpa di quelle sue occhiaie che ne segnano le palpebre inferiori, un colore ben diverso rispetto alla sua carnagione normale, di bianco candido come la neve, spezzato da quella tonalità più olivastra, leggermente violacea come se fossero quasi dei lividi i suoi. Una volta raggiuntolo, la ragazza mantiene una certa distanza dalla sua figura, più che comprensibile, anche per lui non è e non sarebbe mai un problema venir avvicinato da qualcuno, quante volte è stata invasa la sua ''safe zone'' ormai non lo sa più nemmeno lui, quindi non è un problema <Tenjiro Hyuga..?> un altro Hyuga della quale non conosce il nome, a quanto pare sarà costretto a fare ritorno in quello stesso Dojo, cominciano ad esserci troppi membri del Clan della quale non conosce nemmeno il nominativo, a parte Mekura si può dire che non conosce proprio nessuno e, da quanto gli ha detto Sango, quest'ultima è pure sparita senza lasciar traccia alcuna <Mi spiace davvero tanto..> ammetterebbe affranto il gigantesco Hyuga <Ho ripreso da poco ad uscire.. e mi sa che mi devo rimettere in carreggiata con tutti i membri del Clan.. è da un po' che effettivamente non mi interesso al Dojo.. credo che potresti trovarlo facilmente se lo cercassi direttamente la.. mi spiace..> in effetti, il nostro protagonista non ci vive nemmeno insieme agli altri Hyuga, più per una questione di senso di colpa, ma questo è un altro paio di maniche. Nel vedere come lo sguardo della ragazza si stia interessando a quell'animaletto nascosto sotto i lunghi filamenti di seta corvina dell'uomo, costui decide di farlo salire direttamente sul suo indice <Tranquillo.. non avere paura..> la sua voce è estremamente rilassante e calma, cosa che l'uccellino sembra apprezzare, quindi accetta quell'indice volentieri, salendovi e, passatemi il termine, impaffutendosi subito al contatto con la pioggia <Non farti problemi.. e per favore, non darmi del lei.. mi chiamo Ichirou, piacere di conoscerti..> un lieve sorriso le viene porto, sorriso che ultimamente viene fatto molto di rado alle persone, mentre quello stesso uccellino attende con ansia le attenzioni della signorina.

15:18 Shizuka:
  [Cima dei Volti di Pietra] Con estrema cortesia si avvicina, ricercando informazioni che tuttavia non hanno modo di venire esaurite. Lui non conosce l'anziano membro della famiglia, evidentemente sono in molti e come tali non possono conoscersi tutti! Anche lei non sapeva dell'esistenza di Nana fino a quella missione. Lui si giustifica facendo arrossire leggermente la rossa sulle guance che rapidamente andrebber a muovere la testolina in segno di negazione: << No no si figuri! Ho approfittato della sua cortesia per chiedere. Non mi aspettavo davvero di avere una risposta positiva! >> Non vuole che lui si senta in colpa, non le va di metterlo a disagio quando in realtà non ha fatto altro che cercre di aiutarla. Sembra un tipo strano, pacato e molto cortese ma incredibilmente stanco. Le occhiaie sotto gli occhi di lui sembrano pesanti, anche se le iridi non denotano una eccessiva stachezza. Quando le blu si scostano però dal soggetto e si poggiano su quell'uccellino, lei segue i movimenti altrui, notando che l'esserino si indispettisce all'arrivo della pioggia. Istintivamente andrebbe a muovere qualche passo in direzione dell'uomo con le protesi, concentrata però nel creare riparo per se stessa ma anche per lo Hyuga e quel passerotto che ora sta fra loro due. L'uomo si concentra sull'esserino, la ragazzina si piegherebbe sulle ginocchia, diminuendo ancora di più la di lei statura e arrivando a un'altezza più simile a quella dell'uomo seduto a gambe incrociate. Solo in quel momento mentre lui parla si avvede dello strano corpo di lui, un corpo mezzo finto, e mezzo vero, dove la carne è tatuata ma subisce anche il peso della stanchezza. Si presenta, gli occhi blu che erano fissi sul passerotto si allungano sull'altro: << Piacere mio, Shizuka Kokketsu. >> si presenta a sua volta, come sempre fiera del proprio cognome, pronta a ricevere chissà quale reazione negativa in merito. La mano che non sostiene l'ombrello andrebbe piano piano ad allungarsi verso l'uccellino, in particolare all'ungherebbe l'indice per provare a sfiorargli il testino. << Lui ha un nome? >> Evidentemente lei pensa sia l'animale da compagnia dello Hyuga a questo punto dato quanto pare accomodante con il ragazzo.

15:42 Ichirou:
 Per qualche istante, sembra che intorno ai due si fermi il tempo, non sa bene come la cosa accada, sta di fatto che ogni volta che proferisce parola con un essere umano al di fuori di se stesso, il tempo trascorra più lento, quasi come se stesse mandando un segnale allo Hyuga stesso, ''esci da questo inferno e parla con gli altri'', come se per lui sia facile in fin dei conti, ha passato gli ultimi anni nella più totale solitudine, a tal punto da crearsi una presenza immaginaria all'interno della sua mente, che ora non fa altro che tenerlo sveglio la notte e dirgli cose stupide e a volte anche cattive nei confronti delle persone che lo circondano. Nota sin da subito il lieve imbarazzo della giovane che staziona di fronte al di lui volto, il che lo porterebbe a mostrare un gesto di diniego con la testa <Approfittare mi sembra una parola un po' esagerata da usare in questo caso.. mi sono offerto io in primo luogo..> sorriderebbe di nuovo, leggero e pacato come al solito <Posso fare altro per te..? Ti serviva uno Hyuga, magari posso fare qualcosa anche io..> andrebbe ad offrire per sino ulteriore aiuto alla ragazza. Costei si presenta a sua volta, il sentire di nuovo quel nome lo riporta a quando quello strano individuo, sempre dai capelli rossi guarda caso, si interesso alla tecnologia dietro alle sue protesi <..> tuttavia, dopo un lieve rifornimento di ossigeno da parte del nostro protagonista, quest'ultimo si limita a sorriderle in maniera pacifica, non ha mai avuto niente di negativo con i Kokketsu, solo qualche stranezza <Hai un bel nome Shizuka..> facendo anche un piccolo apprezzamento nei suoi confronti. Per quanto riguarda l'uccellino sul dito dell'uomo, non sa bene come risponderle <A dire il vero non ha un nome..> ammetterebbe <Semplicemente quando vengo qui mi si appoggia addosso, pioggia o meno.. è da qualche giorno che lo fa..> un lieve pigolio viene emesso da quel passerotto tutto impettito e con le piume gonfie <Penso gli piacciano le persone tranquille.. o magari sono io che sembro un albero ai suoi occhi..> il suo sguardo sin troppo serio potrebbe avere un che di comico per certi aspetti, quasi come se credesse fermamente in quello che sta dicendo, mentre l'uccellino si lascia accarezzare senza problemi, ha Ichirou a proteggerlo in fin dei conti "Ichi-Nii ma non hai freddo? E soprattutto, hai notato che tutte le persone che incroci hanno i capelli rossi? Che sia un complotto?" mentre la sua mente continua a delirare in sottofondo.

15:57 Shizuka:
  [Cima dei Volti di Pietra] Lui è molto disponibile, infinitamente, sembra davvero una gran brava persona. Tuttavia quel modo con cui si propone di aiutare in qualche modo infastidisce la ragazzina, o meglio i di lei pensieri: << Non cercavo uno Hyuga. Cercavo Tenjiro! Ogni persona è diversa da un'altra e non siamo interscambiabili anche se appartenenti allo stesso Clan! >> Lui non può sapere di aver punzecchiato la rossa su qualcosa che la colpisce sempre duramente. Venir giudicati per la famiglia di appartenenza e non per ciò che il singolo può fare è una fastidiosa visione del mondo che ha subito in maniera negativa per anni. Non si preoccupa nemmeno di rispondere a quella cortese proposta, troppo infervorata dal chiarire quel concetto. Arriva lentamente il momento delle presentazioni, le viene rivolto un complimento diverso dai soliti: << Grazie... >> Distoglie lo sguardo da lui, rossore sulle guance in maniera velata, l'uccellino diventa fulcro dell'attenzione della ragazzina che boffonchia una risposta: << Dirò a mamma e papà che qualcuno ha apprezzato la loro scelta! >> Come se quel nome fosse merito altrui, non sa proprio gestire nemmeno il complimento più banale! Tuttavia tutta l'attenzione viene calamitata su quel piccolo passerotto che non ha un nome e non è nemmeno suo, ma solo un compagno. Una risata spontanea le sfugge dalle labbra a quella considerazione, così come un'idea per un nuovo disegno: << Non sembri proprio un albero sai? Anche se sembri stanco. Come mai sei sotto la pioggia? Ti prenderai un malanno! >> A ridaje con i consigli da tirocinante medico verso chi prende acqua senza curarsi delle conseguenze! Un vizio che pare molto comune fra le persone appartenenti al clan Hyuga. Quando il ditino sfiora quel piumino morbido un sorriso appagato le si stamperebbe sul volto, come se fosse la cosa più tenera sfiorata di recente. << Probabilmente ti considera un amico però! >> Lo sguardo e il sorriso sembrano molto tranquilli, rilassata e divertita dalla situazione corrente, con una normalità assoluta, non certo come il parente incontrato già da lui.

16:47 Ichirou:
 Nota come lei si sia indispettita anche solo in maniera leggera, ascolta il tono della sua voce cambiare un minimo, il che lo lascia un po' spiazzato <Perdonami, non volevo offenderti..> ammetterebbe in direzione della rossa <Non conoscendo il tipo di aiuto che intendevi chiedere a Tenjiro, sempre ammesso che fosse aiuto si intende, ho supposto ti servisse l'aiuto di uno Hyuga semplicemente.. cercherò di non essere così superficiale la prossima volta..> il sorriso rimane sul suo volto, seppur dispiaciuto, nota come il complimento l'abbia messa un minimo in difficoltà, il che gli fa capire che è un po' una timidona anche lei, o semplicemente non riceve spesso dei complimenti dagli sconosciuti, quindi accetta ben volentieri quel ringraziamento e ridacchia a quel commento sui suoi genitori <Non volevo metterti in imbarazzo scusami..> direbbe ridacchiando ancora, lievemente divertito dalla situazione. Il vederla ridere a quelle sue affermazioni lo stranisce un minimo, ribadiamo il fatto che per lui è normalissimo considerarsi un albero agli occhi di un passerottino <Dici di no..? Magari un salice piangente.. ho i capelli abbastanza lunghi secondo te..?> chiederebbe in direzione del passerotto che lo guarda a sua volta stranito emettendo un singolo *Chop*, un cinguettio un po' più paffuto del dovuto, il che lo fa ridere di gusto per qualche secondo. Ascolta poi le raccomandazioni della giovane <Sono molto stanco in effetti, ti ringrazio per l'interesse, ma non passo molto tempo all'aperto, un po' di pioggia non mi farà nulla..> il sorriso non accenna a rimuoversi dal suo volto, soprattutto nel vedere che l'uccellino si lascia accarezzare anche da lei. Quando lei fa quel commento riguardo al pennuto, lo sguardo dello Hyuga si fa più dubbioso, le labbra diventerebbero una piccola ''u'' inversa, come se non si fosse mai posto il dilemma dell'esser considerato amico da un esserino come quello, quindi guardandolo nuovamente, andrebbe a chiederlo direttamente a lui <Mi consideri un amico piccoletto..?> il passerotto si volta nuovamente verso di lui, per questa volta proferire un *Chip chop!!* quasi come se si fosse offeso del fatto che lui non se ne sia accorto, portando lo Hyuga a sorridergli in maniera addolcita, raggiungendo il petto di quell'esserino con il pollice accarezzandolo delicatamente <Mi fa piacere allora avere un amico come te..> tornando poi sulla ragazza <Perdonami, sono strano lo so..> direbbe ridacchiandosela di gusto a questo punto.

21:57 Shizuka:
  [Cima dei Volti di Pietra] Il sorriso altrui si vela di dispiacere per quella reazione un poco più decisa della nanetta che si rende conto di essere fin troppo suscettibile sull'argomento: << Scusa tu. E' solo che molta gente tende a giudicarmi per il mio cognome invece che per chi sono. E' una cosa fastidiosa. >> Non vuole entrare nel dettaglio, è un discorso antipatico e quel tipo pare tranquillo, non vorrebbe impensierirlo con certi discorsi noiosi. << Comunque Tenjiro lo cercavo per consegnargli un regalo! >> Già meglio parlare di qualcosa di più positivo come quel regalo. Il rossore è così evidente che lui si sente in dovere di scusarsi nuovamente, anche se ridacchia un poco, probabilmente giudicando quelal reazione eccessiva, o forse perchè quell'affermazione della rossa riguardo ai genitori era una battuta decisamente spiritosa. Quando la Kokketsu però gli nega l'idea di essere un albero lui sembra stupito e andrebbe a chiedere al piccolo amichetto cosa ne pensi. La scena è di una tenerezza infinita, tant'è che la Genin cercherebbe di trattenere le risate, per poi fallire miseramente. << Forse coi capelli bagnati fradici un poco salice piangente sembri! >> Quel tipo è strano, divertente, autoironico e pacato, parrebbe anche molto sensibile. << Proprio perchè non sei abituato a stare all'aperto la pioggia potrebbe avere un effetto negativo su di te! >> Lo dice da medico, ma lui in fondo non conosce le femminili abilità in questo senso, di nuovo sembra che la più piccola faccia da mamma a quello adulto. Anche se lui è decisamente più grande di lei non saprebbe bene definire la di lui età. Quell'espressione dubbiosa che gli si dipinge in volto fa sorridere, sembra davvero non aver considerato la possibilità che quel passerotto lo abbia preso in simpatia. << Che ne diresti di soprannominarlo Chop? >> Sembra che la rossa abbia deciso di ignorare completamente l'ultima scusa che quel tipo le propina, sembra che passi la sua vita a far quello. << Insomma fa quel suono strano, ogni volta! >> Effettivamente dare un nome a un amico per lei sembra assolutamente sensato, oltre al fatto che fa veramente sorridere associato alla paffutezza dell'uccellino. << Ognuno è strano a modo suo comunque Ichirou. Non scusarti mai di quello che sei, sembra quasi che tu abbia paura di dare fastidio agli altri solo con la tua presenza. >> Quelle scuse sono strane, superflue, qualcosa di veramente non necessario. Forse ha capito perchè lo ha trovato li sopra da solo, sembra avere qualche problema a relazionarsi con il resto del mondo, o si senta inadeguato per qualche ragione. << Gli alberi sono molto utili per tutti sai? >> E ora che c'entra? Semplicemente i cricetini hanno pensato che se lui si ritiene un albero allora potevano spronarlo a essere fiero di dare ossigeno al resto del mondo, no?

23:04 Ichirou:
 Nell'udire la ragazza spiegare il motivo di quella sua reazione, lo Hyuga si sente un minimo più rilassato rispetto a poc'anzi, ha capito di non averla offesa, ma che semplicemente si tratta di un argomento un po' delicato per la suddetta, quindi si deve semplicemente limitare a non toccare l'argomento <Va bene, non ne parlerò più allora..> il sorriso che ha sul volto non accenna a sparire, era da tanto che non si sentiva, libero diciamo, era da tanto che non sentiva la pioggia sulla pelle e soprattutto, era da tanto che non parlava in maniera così spensierata con qualcuno. L'argomento, con la stessa velocità con la quale è cominciato, cambia, lasciando che un velo si stenda delicatamente sulla questione, allo Hyuga non crea problemi, quindi si limita ad ascoltare la ragazza <Un regalo dici..?> il suo sguardo perlaceo, con lo stesso stupore con la quale poc'anzi stava guardando l'uccellino, si sposta sulle iridi della ragazza, come se invece di essere un adulto, fosse un bimbo che sta imparando da zero a vivere <E posso vederlo..?> un altro sorriso le viene donato. Quel commento accompagnato dalle risate lo stranisce un minimo, come se avesse effettivamente detto qualcosa di sbagliato, nel vederla ridere tuttavia, il problema svanisce praticamente subito, facendogli persino tornare quel piccolo sorrisetto in viso <Si forse oggi potrei anche sembrare un alberello.. tu che dici..?> questa domanda viene posta direttamente all'uccellino, che di tutta risposta, scuote rapidamente la testa arruffando il suo piumaggio diventando di nuovo bello paffuto *CHOP* un verso più forte, anche se di poco, come se gli volesse dire di sì in maniera più prepotente, il che lo fa ridere, anche se poco, non riesce più a ridere troppo a lungo da un po' di tempo. Quando lei si preoccupa di nuovo per la sua salute, lo Hyuga non può fare a meno che diventare un minimo malinconico, da molto, troppo tempo, nessuno si preoccupa per lui, sentirsi anche solo chiedere ''stai bene?'' per lui significa molto, nonostante la sua età <Mi dispiace.. grande e grosso e non mi so nemmeno prendere cura di me stesso..> un'altra piccola risata, espressa in un piccolo sbuffo dalle narici <Passare troppo tempo da solo mi ha fatto dimenticare come ci si comporta con le persone..> ammetterebbe rimanendo in silenzio poco dopo. Quando lei affibbia quel soprannome al pennutino sul suo dito, l'uomo lo guarda con gioia negli occhi, seppur riescano a rimanere stanchi <Mi piace Chop.. che ne dici..?> il pollice si muove nuovamente per accarezzare il piumaggio sul petto del volatile, che di tutta risposta, solleva il testolino in segno di piacere <Piace anche a te eh..> un altro sorriso, questa volta in direzione del pennuto <Mi piace, da oggi si chiamerà Chop allora..> un altro piccolo sorriso, si potrebbe dire che il suo viso ne risentirà stasera, troppi muscoli facciali stanno venendo utilizzati. Nel momento in cui lei incomincia quel discorso sulla sua personalità, lo Hyuga non si permette di interromperla, come al solito non si permetterebbe mai di farlo, le sue iridi perlacee si spostano nuovamente sulle azzurre di lei e, in quel momento, il suo sorriso torna a distendersi, il viso torna serio e le sue sopracciglia si inarcano in maniera malinconica, come se un tasto piuttosto dolente sia appena stato toccato dalla rossa <.. Credo tu abbia ragione.. ma non è facile..> non riesce a finire la frase, che quel commento entra a gamba tesa nelle sue orecchie, lasciandolo spiazzato, del lieve rossore appare sulle sue gote, appena percettibile, l'unica cosa che riesce a dire poco dopo quel suo commento è solo un semplice <Ti ringrazio..> lasciando cadere il silenzio tra i due, mentre quell'uccellino si becca tutte le coccole.

00:01 Shizuka:
  [Cima dei Volti di Pietra] Lascia che quell'argomento cada, che non pesi sulla psiche altrui e sulla propria concentrando il tutto sul regalo. Lui sembra stupito al sentire quella parola, sembra curioso come un bambino, desideroso di apprendere cosa qualcun altro abbia vinto dalla ragazzina. La risposta arriva gioviale: << Se vuoi vederlo dovrai tenere tu l'ombrello! Non può assolutamente bagnarsi! >> Un dato di fatto, in fondo quel disegno su carta non può essere rovinato malamente dalla pioggia! L'arto che sostiene quell'ombrello verrebbe porto in avanti, in direzione di lui, di quel braccio meccanico. Qualora lui avesse deciso di sostenere quella copertura al posto della Kokketsu, la giovane avrebbe iniziato ad armeggiare con lo zaino, andando a portarlo davanti a se e aprendolo, estraendo in sicurezza il blocco da disegno, andando a recuperare quel disegno a matita fatto per lo Hyuga. << Questo è il regalo! >> Se fosse riuscita a fare tutto ciò davanti al salice piangente si sarebbe mostrato un disegno fatto a matite colorate su di un foglio A4 di un uomo over 40, massiccio, coperto da un Kimono nero, haori bianco e giaccone rosa dai motivi floreali. La rappresentazione è solo parziale, un busto che viene raffigurato con le mani in avanti, poste di fronte, pervase da una tenue luce verdognola. Il viso di lui è segnato dal tempo, i lunghi capelli neri e mossi sono raccolti in una coda dalla quale paiono comparire un paio di bacchettine, appena visibili, lieve barba sul viso, cappello di paglia a falda larga, sotto di esso ben visibile una benda che copre un occhio, mentre l'altro è di quel colore bianco perlaceo particolare degli Hyuga. Oltre al ritratto in se in quella posizione, alle spalle di lui un intensa fiamma sembrerebbe avvolgerlo, un fuoco vivo, fiero che lo accompagna in quel gesto, che a un occhio esperto chiaramente dovrebbe sembrare una cura. I dettagli sono parecchi, tutto è pensato e sfumato per rednere la profondità, la figura di Tenjiro al centro del foglio che ricorda un poco un triangolo, con la punta rappresentata dal cappello. Non direbbe molto in merito lasciando all'altro modo di valutare quel quadro. In basso a sinistra potrebbe tranquillamente cogliere una sigla in corsivo: SK. Parla con l'uccellino, sembra trovarsi a suo agio a interagire con qualcuno che può rispondere solo sommariamente, quando lei lo rimprovera di nuovo ecco che torna a scusarsi, denigrandosi un poco. << A me sembra che stai sostenendo una conversazione in maniera educata e pacifica senza troppi problemi. Questo fanno le persone di solito! >> Gli sorride, quel sorriso pieno, semplice e inclusivo che la caratterizza per metà del tempo. Quel soprannome viene adottato, l'uccellino ne sembra quasi fiero, cosa che la fa sorridere, dandogli un piccolo buffetto sulla testa, delicatamente. La rossa con quel suo modo di fare spontaneo e senza freni ha toccato tasti scoperti e molto dolenti, riuscendo comunque a lenire quel dolore, renderlo più sopportabile e vincere un ringraziamento. << Quel tatuaggio è molto bello! Ha un qualche significato? >> Cambia argomento, cambia rotta, non vuole farlo sentire in difetto in alcun modo, ne vuole rattristarlo, meglio che sia una chiacchierata piacevole ora che si sono incrociati.

00:47 Ichirou:
 Celere ma con la sua solita calma, lo Hyuga muove il suo braccio metallico, provocando un leggero rumorino all'interno della sua spalla, come di molle ed ingranaggi che si vanno a muovere dopo un po' di tempo di inattività, la cosa è più che normale ovviamente, ma gli è stata fatta una richiesta da parte della rossa, quindi afferra saldamente l'ombrello da lei porto, lasciando che sia la sua la figura più coperta tra i due, in maniera tale da non bagnare ne il suo zaino ne tantomeno lei stessa. Osserva incuriosito come un gatto i movimenti della sua interlocutrice, i suoi movimenti sono fluidi, non si interrompono e la sua attenzione è ormai rapita come se ci fosse un puntatore laser che tenta di sfuggire al suo campo visivo, è già tanto se non ha attivato il Byakugan per seguire quello che fa, anche se l'espressione che ha assunto è parecchio buffa e concentrata, occhi spalancati, labbra a forma di ''o'', un bambino insomma! "Ichi-Nii? Oooh?" La sua mano raggiunge l'interno di quello zainetto, da esso ne tira fuori un blocchetto, una sorta di quaderno, quindi è una lettera il regalo! Andrebbe a pensare con una voce che solo una serie poliziesca saprebbe imitare, ma no, a suo grandissimo stupore, nell'aprire quel blocco la ragazza rivela quella che lui può ammirare come opera d'arte <..!> nell'osservare quello stesso disegno, lo Hyuga non riesce a trovare le parole per descrivere quel lavoro <L'hai fatto tu..?> una domanda un po' sciocca da parte sua, ma in fin dei conti non si aspetta di ricevere una risposta vera e propria, il tono retorico è implicito <Scusa.. certo che l'hai fatto tu, che domande..> ma lui si corregge lo stesso. Continua dunque ad osservare l'opera della rossa, andando ad ammirare tutti quei colori, i dettagli, il colore usato per l'occhio sembra essere stato preso direttamente da un occhio Hyuga per quanto simile e realistico. Il suo sguardo passa dal disegno alle iridi della ragazza che lo ha fatto, quella boccuccia a forma di ''o'' diventa una piccolissima ''u'', un mini sorrisetto che si accompagna ad un paio di occhi incredibilmente luccicanti <Ma è bellissimo!> senza troppi se e troppi ma, mentre l'uccellino nel frattempo si addormenta sul dito del nostro protagonista, che continua ad accarezzarlo sul petto. I commenti che lei gli fa a riguardo della conversazione, lo rassicurano un minimo, non la ringrazia tuttavia, l'ha già fatto, diventerebbe solo ripetitivo, ma l'argomento cambia, si passa ora al suo tatuaggio, effettivamente è la prima persona che vi fa un apprezzamento, il che lo stranisce, in senso positivo si intende, il sorriso infatti non se ne va dal suo volto, quindi prende un bel respiro per tentare di spiegarlo come meglio riesce <Beh.. ti ringrazio intanto per il complimento..> comincerebbe <Dovrebbe rappresentare la vita comunque..> andrebbe a spiegare guardandosi il braccio <Lo Yin e lo Yang sulla mano, sono la pace e la discordia presenti in ogni essere vivente, il drago non puoi vederlo, ma arriva fino al mio petto, cercando di azzannare il cuore.. dovrebbe essere una metafora della bellezza e della forza dell'animo umano.. il che spiega le rose.. la forza d'animo è rappresentata dal drago che si dirige al cuore, mentre la bellezza dalle rose.. chiaro no..?> un leggero sbuffo divertito va a concludere il suo racconto, sperando di esser stato chiaro.

01:09 Shizuka:
  [Cima dei Volti di Pietra] Lui l'aiuta con quella copertura, le consente di estrarre quel disegno in sicurezza, portando alla luce quei tratti e quei colori utilizzati dalla Genin. Lui ne resta affascinato, probabilmente non potrà coglierne il significato più profondo non essendo il destinatario di tale opera ma in ogni caso sembra veramente stupito. La reazione molto infantile di lui la fa sorridere, non risponde infatti a quella domanda retorica se non con una breve risata. Dallo stupore nasce un sorriso e quel complimento fatto con il cuore che ancora una volta riesce a farla leggermente arrossire. << Beh... spero solo che lui lo apprezzi! L'ho un poco spronato io a provare a rimettersi in gioco e diventare un medico. Lui pensava di essere troppo vecchio... >> Già lascia che quelle informazioni scivolino libere, consapevole che comunque non verranno mai utilizzate contro un membro della stessa famiglia. Una volta mostrato il tutto e scambiati quei commenti andrebbe a riporre il dono, in modo tale da mantenerlo intatto, senza rovinarlo in alcun modo. La mano destra verrebbe mossa in avanti, come a chiedere di restituire quell'ombrello, in modo da poter sostenere quel peso che gli ha così malamente chiesto di portare al posto suo. Un'occhiata viene lasciata sul passerotto che sembra così tranquillo da essersi appisolato. Quando l'attenzione viene rivolta a quel tatuaggio lui ne sembra stupito e lusingato, lasciandosi andare in una spiegazione di ciò che esso dovrebbe rappresentare. Gli occhi blu seguirebbero i dettagli sul braccio durante la spiegazione, valutando il tratto e la precisione nel dettaglio soprattutto di quelle rose attorcigliate sul corpo draconico. << Hai scelto tu di fargli azzannare il cuore? Che significato voleva avere? >> Domande che si susseguono, gli occhietti curiosi che si infrangono in quelli dello Hyuga che ha di fronte. << A me l'impressione che da è che la forza d'animo possa imapdronirsi del cuore umano a volte, spingendolo oltre il limite. >> Da la sua impressione personale riguardo a quello che lui descrive, in fondo per capire appieno quel disegno bisognerebbe mostrare tutto il corpo e non è decisamente il caso al momento. Anzi sarebbe quasi il caso che lui torni a casa per cambiarsi quei vestiti fradici, altrimenti potrebbe davvero beccarsi un malanno. Una volta ricevuta risposta timidamente andrebbe a verbiare: << Dato che Chop sembra stanco quanto te, hai intenzione di rientrare? Se abiti nella zona del quartiere Hyuga possiamo fare la strada assieme! Così posso cercare anche Tenjiro! >> Un sorriso su quel faccino infantile, mentre pianifica quel rientro così da riuscire a tenerlo sotto l'ombrello, almeno per un poco ancora.

01:42 Ichirou:
 Lascia che lei si rimetta a posto, le da il tempo di mettere via tutto il necessario e, non appena il blocchetto da disegno è al sicuro, la sua velata quanto silenziosa richiesta viene accettata senza alcun problema da parte dello Hyuga, che da bravo bimbo quale oggi è, stranamente aggiungerei, le consegna con gentilezza quella copertura, facendo ovviamente ed immancabilmente caso al rossore della di lei faccetta imbarazzata <Scherzi vero..?> andrebbe a dire stupito di quel suo dubbio <Mi preoccuperò personalmente di farglielo piacere a tutti i costi se dovesse trovarlo anche solo ''carino''..> con quella mano metallica andrebbe ad enfatizzare le virgolette per aria, utilizzando indice e medio <..> è chiaro che sta scherzando, infatti totalmente dal nulla e contro il suo controllo, fa una smorfia simpatica, tirando fuori la lingua e facendo il simbolo della vittoria con quella stessa mano che imitava le virgolette aeree poc'anzi <Sono sicuro che gli piacerà almeno quanto è piaciuto a me..> la voce è calda, non è più il bimbo che si stupisce di tutto e rimane esterrefatto nel venire chiamato alberello, come se si fosse svegliato da un lungo sonno e stesse sognando, una sorta di bug del sistema dovuto alla stanchezza in pratica, è tornato in tutto e per tutto ora <Non preoccuparti, sfiderei chiunque a dire che le tue opere non piacciono..> concluderebbe sorridendole, gli occhi sono fissi sulle sue iridi. Ascolta e osserva i giudizi che gli occhi e le sue parole danno al proprio tatuaggio, rimanendo quasi affascinato dall'attenzione che un singolo individuo possa arrivare a raggiungere quando qualcosa lo attira o gli interessa, il che lo lascia visibilmente colpito in maniera positiva, mentre quelle parole si fanno strada nei suoi pensieri <Sì l'ho scelto io che fosse così.. il significato era di prendere le decisioni di petto.. quindi ascoltando il cuore, anche se effettivamente anche la tua di opinione non sembra tanto sbagliata..> sorriderebbe a quel suo giudizio <Mi piace che abbia più significati ad esser sincero..> concluderebbe dunque. Infine, lo Hyuga nota come il passerotto da nuovo nome appena acquisito si sia ormai addormentato in quella posizione, ovviamente è la ragazza che glielo fa notare, quindi di tutta risposta <Credo tu abbia ragione.. posso appoggiarti Chop sulla spalla, almeno non si sveglia e soprattutto non si bagna più del dovuto..> nel caso in cui lei dovesse accettare, allora la mano in carne del nostro salice corvino si avvicinerebbe lentamente alla spalla destra della sua interlocutrice, appoggiandovi delicatamente quel piccolo pennuto tutto arruffato e sonnolento, che sentendo il cambio di appoggio, si adegua di conseguenza, impiantando appena le unghiette delle zampe alla bretella dello zaino sulla quale è stato posato, in maniera tale da non cadere durante il tragitto. Nell'alzarsi in piedi, la ragazza verrà sovrastata da quei due metri di altezza che si parano di fronte a lei, forse effettivamente, un albero potrebbe esserlo il nostro Hyuga <Perdonami..> direbbe facendo un passo indietro, per poi portare la mano umana dietro il collo e dare un colpo secco nella direzione opposta rispetto alla ragazza, in modo si da provocare una schioccata a mo' di frusta, ma anche in modo da evitare di bagnare la di lei persona con eventuali schizzi, dato che comunque sia, ora possono essere osservati in tutta la loro lunghezza quei fili di seta corvini, che raggiungono le caviglie di costui. Una volta compiuta tale azione, lo Hyuga si volterebbe verso di lei, andando a proferire con tono calmo e a tratti rassicurante <Mi farebbe molto piacere un po' di compagnia lungo il tragitto, quindi accetto molto volentieri il tuo.. invito se così possiamo chiamarlo..> sorriderebbe un'ultima volta, prima di incamminarsi al fianco della rossa. [END]

02:13 Shizuka:
  [Cima dei Volti di Pietra] Lui sembra molto più sicuro di lei della riuscita di quel regalo, ma il dubbio che è nato nell'animo della rossa è dovuto al fatto che quel fuoco a Tenjiro non piace molto e lei ha comunque voluto riprodurlo perchè parte della di lui persona. Comunque la fiducia dell'altro è contagiosa, oltre che inavvertitamente riproduce quel sorriso e quel simbolo di vittoria che ha un significato molto particolare per la rossa. Un sorriso largo le si stampa sul viso, mentre lui la fronteggia rassicurandola. << Va bene! Allora è proprio il caso che glielo porti! >> La testa inclinata leggermente a sinistra, occhi socchiusi come a sancire l'idea appena espressa. Da brava tatuatrice non può far altro che ammirare il disegno, coglierne i dettagli e esprimere quello che immagina, così come per l'arte anche in quel caso lei ci vede un senso. E' leggermente diverso da quello che aveva inteso lui, che rivela un altro dettaglio probabilmente della propria personalità. << Quindi Ichirou prende le decisioni di petto... Segnato... >> Un uomo che agisce d'impulso quindi, comandato dal cuore più che dalla razionalità. Si accorge lei per prima che quell'uccellino era crollato sul posto, troppe coccole possono essere micidiali, lo sanno tutti! Però la proposta che giunge è inaspettata, lei pensava di passeggiare assieme sotto l'ombrello così da coprire tutti e tre in un colpo solo. Annuisce con il testino cremisi alla proposta altrui, restando con un'espressione stupita sul viso. Quel pallottolino di piume le viene poggiato quindi su una spalla, restando incredibilmente in equilibrio nonostante il sonno in cui è caduto. Lui poi si alza, raggiungendo un'altezza decisamente notevole. Lo sguardo blu seguirebbe il capo di lui, inevitabilmente la bocca resterrebbe spalancata nell'apprendere quell'altezza spropositata che a confronto con la propria, fa sembrare che siano il gigante e la bambina. Ora ha capito perchè l'uccellino è stato affidato a lei, perchè lui non avrebbe mai potuto stare sotto l'ombrello con lei!!! << Ma sei altissimo! >> Già solitamente si sente bassa, figurarsi in compagnia del corvino. Lui si scusa preventivamente, scrocchiando il collo e facendo allargare quegli occhioni blu ancora un poco. I capelli lunghissimi un contorno a quella figura molto singolare che ha avuto modo di conoscere oggi, per puro caso. Lui conviene che la compagnia sarebbe piacevole perciò accetta la proposta rivoltagli: << Allora al Dojo Hyuga!! >> Una mano andrebbe a scattare in avanti, indicando la scala, come a prefissare il senso di marcia, che almeno per scendere è decisamente obbligato! Si allontaneranno insieme, lui sotto l'acqua e lei a proteggere quel passerotto sotto un ombrello molto grande e molto basso. [//END]

Shizuka è alla ricerca di Tenjiro, data la pioggia sceglie di cercarlo ai Volti di Pietra, intento a meditare. Non ha molta fortuna, ma al posto del vecchio Hyuga trova Ichirou, dello stesso clan, quasi della stessa età ma diverso nei modi e nell'aspetto. Nasce un interessante incontro e una nuova conoscenza per entrambi.

W Chop!