I ladri sono passati

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Missione di Livello D

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21:28 Kan:
  [Negozio] Di ritorno in quel negozio dopo la missione C, questa volta per riordinare il caos portato avanti dai piccoli ladruncoli, la Nara e la Kokketsu in sua compagnia. Un disastro dietro l'altro eppure, giustamente, a loro tocca riordinare tutto quanto senza battere ciglio alcuno <Amore, ti giuro che se c'è quel dannato vecchiaccio gli faccio tornare in mente i tempi d'oro> parlando con la ragazzina al proprio fianco, insieme come fossero in simbiosi i due. L'outfit odierno del Sumi risulta profondamente cambiato, un modo radicale per decretare il nuovo modo di vestire, totalmente opposto al precedente, diverso nei colori, nei tessuti e nelle stesse vesti prescelte per l'occasioni. Nera maglietta a maniche lunghe, di sottile fattura, sovrasta l'intero busto in maniera aderente delineando il fisico, collo alto coprendo il collo per circa la metà di esso; pantaloni di un nero leggermente più chiaro sugli inferiori arti ricadono fino a metà della coscia essendo inseriti in calzari, anch'essi del medesimo colore seppur presentino il bordo di un grigio chiaro con varie linee dello stesso colore. I pantaloni su di essi presentano medesime linee a decorarli ma di un color rosso tenue, simile a del sangue. Cintura passa per la vita dalla fibbia grigia recante il simbolo del proprio clan. Lungo giaccone nero vien riposto al di sopra della maglietta con lunghe maniche ricadendo per tutta la figura dell'albino fin a metà polpaccio. Bordi di esso contornati dal grigio come mera decorazione, il tutto è concluso da una cinta dello stesso tenuta sciolta. Sulla cintola dei pantaloni è riposto un portaoggetti contenente al suo interno fuda e inchiostri speciali donati direttamente dal clan per portare a compimento l'atto liberatorio del dogma Sumi. Si sofferma dinanzi al disastroso negozio le cui condizioni risultano praticamente oscene. Hanno ridotto quel posto a un cumulo di macerie, incredibile come una missione possa ridursi in tale stato. Porta i superiori arti ad altezza petto unendo le dita delle mani nella creazione del sigillo caprino cominciando visualizzando due piccole sfere di energia, mentale e fisica poste relativamente nella zona adibita alla mente ed in quella del ventre. Entrambe le sfere cercano di essere mosse dal loro torpore, risvegliare cominciando a percorrere il corpo; quella mentale discende l'essenza percorrendo le zone di viso, collo e petto velocemente, tracciando una linea netta e ben definita mentre l'energia fisica andrebbe a provare un movimento inverso per portarsi in alto attraversando l'intero ventre, salendo per lo stomaco ed entrambe cercherebbero di giungere nella bocca dello stomaco. In talo posto proverebbe a dare inizio ad una fusione tra le due, miscela le energie cercando un contatto tra loro nel tentativo di dar vita alla forza primaria dello shinobi, una terza energia dal colore blu astro denominata chakra. <Bene, io sono pronto, diamoci da fare che voglio tornare a casa> commentando dunque le proprie volontà. [Se C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

21:35 Nana:
 Da qualche giorno, quella folle della biondina si è trasferita a casa di Rasetsu (o, perlomeno, quella che lei crede essere casa del Kokketsu). Sarebbe dovuta rimanere solo per quella notte, e invece si è ingiustamente appropriata degli spazi del Rosso. D'altronde, lui stesso le ha detto che i Kokketsu erano una famiglia. E, adesso che neanche Aki è con lei, l'idea di avere qualcuno da poter chiamare 'famiglia' la rende, in un certo senso, più stabile mentalmente. Comunque, ha portato gran parte del suo guardaroba e dei suoi videogiochi lì, in quella casa che non è sua. Quella sera, la biondina indossa una camicia corta, a quadri rossi e neri, legata con un fiocco sopra l'ombelico, ed una gonna di tulle nera, che le arriva fino a metà coscia. Le gambe sono coperte, per così dire, da delle calze a rete nere, mentre ai piedi porta degli anfibi neri, allacciati fin sopra la caviglia. Non ha portaoggetti con sé, come di solito, perché lei crede di essere una queen e non ha certo bisogno di portarsi quelle stupide armi e quei fuuda e tonici dietro! Certo, convinta lei, convinti tutti. In ogni caso, si trova lì, al quartiere povero, nei dintorni di quel negozio verso cui è diretta. Difatti, quella sera, è stata chiamata a svolgere una missione D, accompagnata da due tizi mai visti prima - a proposito, spera che siano almeno simpatici. Comunque, spera di finire in fretta, dato che deve dedicarsi a qualcosa di molto più importante e non può di certo perdere tempo prezioso: deve assolutamente trovare quei tizi con le sneakers. Si troverebbe, dunque, con quei due individui, li guarderebbe sottecchi, con gli occhietti ambrati simili a quelli di una gatta. Congiungerebbe le mani all'altezza del petto, formando il sigillo della capra. Immaginerebbe due sfere, una rosa e l'altra verde. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe l'energia spirituale. La seconda, all'altezza dello stomaco, simboleggerebbe invece l'energia fisica che quel corpo così piccolo e minuto nasconde. Dopodiché, comincerebbe a farle ruotare sul proprio asse, per poi spingerle all'altezza del petto. Qui vorrebbe congiungerle, per formarne una sola: quella del Chakra. E così, se tutto fosse andato a buon fine, quella grandissima energia invaderebbe quel piccolo corpo. < Anche io ho abbastanza da fareee > allungherebbe quell'ultima vocale in un piccolo strillo, già stanca di quella dannatissima missione. Sì, stanca di non fare nulla. [Chakra 30/30][Tentativo richiamo del Chakra][niente equip pk sn fortissima xd]

21:40 Shizuka:
  [Negozio] Si sono avviati insieme di nuovo in quel negozietto, per sistemare i danni combinati per proteggere il loco dai ladri, consegnati alle autorità. La voce di lui le giunge e lei non fa altro che alzare gli occhi al cielo e prenderla sul ridere: << Lascia perdere il vecchio che sarà ancora in fissa per le gambe di Furaya! >> Già perchè all'anziano a quanto pare quelle gambe erano rimaste ben impresse. La rossa indossa un paio di leggins neri, aderentissimi, ai piedi delle calze nere anch'esse, celate da degli anfibi neri alti fino a metà polpaccio, il busto coperto da un maglioncino a collo alto e maniche lunghe completamente nero. Il coprifronte con il simbolo di Kusa è legato al braccio destro, un portaoggetti è posizionato sul fianco sinistro, in posizione laterale, all'interno di questo porta un tonico per al salute e due tonici per il recupero del Chakra. Al collo indossa quella collana dorata con il pendente a farfalle, le cui ali internamente sono composte da brillanti blu, il trucco assente sul visino, i capelli rossi legati in una coda alta che lascia sfuggire solo il ciuffo frontale. I due passeggiano fino all'ingresso distrutto del luogo che ormai conoscono abbastanza bene e imitando il fidanzato andrebbe a chiudere gli occhi e comporre innanzi a se il simbolo ovino per richiamare il proprio Chakra. In particolare andrebbe a ricercare le due componenti del chakra, quella mentale a livello del capo, rappresentata da una fiammella blu, mentre quella fisica verrebbe ricercata a livello dell'addome, rappresentata da una fiammella rossa. Qualora fosse riuscita a trovare queste due energie avrebbe quindi cercato di farle convogliare al livello della bocca dello stomaco, facendole danzare assieme ed unire andando a comporre una fiamma di un colore violaceo, rappresentante il chakra che lentamente dovrebbe andare a distribuirsi all'interno del corpo. Se fosse riuscita in tale impresa le blu sarebbero tornate ad osservare Kan, rispondendo a tono: << Anche io voglio sbrigarmi in fretta per quanto possibile. Non dovrebbe esserci qualcun altro? >> Ecco la domanda che sopraggiunge, in effetti erano stati assegnati in tre a quella missione. Come se fosse stata evocata dalla domanda stessa ecco giungere la voce della bionda, che la coglie di sorpresa, visino rivolto in di lei direzione, sorriso ampio che le si stampa addosso: << Ciao! Piacere di conoscerti! Shizuka Kokketsu! Se siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda ci metteremo un attimo! >> Cordiale, le ha dato del tu forse perchè alla fine ha trovato una ragazzina più bassa di lei! Incredibile ma vero! [Se Chakra 30/30][Porta oggetti fianco sn: 2 Tonici Chakra - 1 Tonico Salute]

21:49 Kan:
  [Negozio] Dorate discendono sulla figura di Nana, terza e ultima compagna per l'odierna missione. Scruta la ragazza da capo a piedi innalzando un sopracciglio alla vista del di lei outfit insieme a quella voce squillante le cui parole emergono allungate, pregne di fin troppa energia. Leggera la smorfia creatasi sul viso mentre lo sguardo scivola sulla rossa alle cui parole replica con un mesto sorriso, in effetti l'anziano ha provato attrazione verso le gambe di Furaya eppure la propria, invece, è rivolta alla nanetta. Non per nulla le dorate continuano a discendere verso il di lei fondoschiena per via dei leggins indossati, come farsi scappare una simile occasione? Non può ovviamente, ogni momento è buono per inquadrarla al meglio <Eppure qui vedo qualcosa di meglio> fissandole palesemente il di dietro, non preoccupandosi della presenza della biondina li con loro. Alla domanda successiva non risponde, ci pensa la stessa Nana ad annunciarsi platealmente come se fosse una piccola star in mezzo al suo pubblico <Kan Sumi> presentandosi in maniera al quanto semplicistica una volta cessato di osservare il corpo della ragazzina riportando le iridi sull'altra <Giusto, perciò, dividiamoci i compiti e facciamo prima. Amore tu occupati del frigo e dei prodotti a terra, fatti aiutare da quei cosi orrendi che tiri fuori> comincia con il dare gli ordini per rendere il tutto più veloce <Tu biondina cantante> soprannome tirato fuori sul momento <Lo scaffale> indicando l'interno del negozio <Io penso alle pareti del negozio e insieme poi faremo la vetrina, è la più grossa> detto ciò non va a perdere tempo inoltrandosi nel negozio stesso proprio dalla vetrina. Al suo interno dovrebbe esserci tutto l'occorrente per cominciare a ricostruire ogni singola parte di esso perciò si affretterebbe a prendere il necessario ovvero una tanica di bianco con pennello, della carta vetro e dell'acqua per diluire il bianco rendendolo più fluido, insieme ad una scala. E' proprio la scala a venire aperta vicino al bancone portando con se la tanica di bianco, pennello e il foglio di cartavetro per un braccio salendo i vari gradini fino ad arrivare in cima. Adagia gli oggetti arrotolando la cartavetro, arto destro innalzato al soffitto, dita trattengono la carta cominciando a sfregare sul soffitto sulla parte nera e bruciata per toglierla insieme al bianco della parte incriminata, in modo tale da poter ridipingere in maniera efficace. Strofina con forza e velocità, imprimendo maggior energia anche donata dalla presenza del chakra nel proprio corpo. [C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

22:03 Nana:
 E, dunque, si troverebbe in compagnia di quei due, ma, in realtà, tutto ciò che vorrebbe fare in quel momento è giocare ai videogiochi con la sua console. E accompagnare il tutto con un po' d'erb---ahem, con una tisana, sì, una tisana. La rossa le rivolgerebbe la parola e la biondina socchiuderebbe gli occhi in due piccole fessurine, come se la stesse analizzando e non si preoccupasse di non darlo a vedere. Quella persona le sembra fin troppo cordiale e gentile, per essere una che l'ha vista per la prima volta. In ogni caso, gli occhietti ambrati si spalancherebbero e l'espressione del viso muterebbe quando alle sue orecchie arriva quel cognome. Kokketsu. Kokketsu. KOKKETSU! Ma certo! Adesso si spiega tutto! E' proprio per questo motivo che quella ragazza è così gentile con lei, perché è una Kokketsu! Okay, probabilmente la piccola biondina ha frainteso tutto anche stavolta, ma diciamo che va bene così. < SUGOOOOOOI > urlerebbe, mentre i loro passi avanzerebbero. Le manine, chiuse in due pugni, verrebbero agitate davanti al petto, il sorriso si spalancherebbe lasciando intravedere quei canini appuntiti, in un'espressione euforica e macabra allo stesso tempo. < ANCHE IO, ANCHE IO! > aspetta, cosa anche tu? Perché lasci sempre le frasi a metà?! < SONO LA QUEEN, NANA KOKKETSU! > sì, certo... la queen. Stendiamo un velo pietoso. Ignorerebbe, comunque le parole di Kan riguardo alla Kokketsu rossa, in quel momento non le interessa proprio il drama. Però, l'albino attirerebbe la sua attenzione quando si mette a dare ordini. E le ambrate si sposterebbero su di lui, in due fessure, fissandolo. Vorrebbe dire qualcosa, vorrebbe dire che lui non è nessuno per dare ordini a lei, alla queen in persona, ma si limiterebbe, semplicemente a fare un sorriso falsissimo, che lascerebbe trapelare le sue reali intenzioni, giusto per farsi odiare al primo incontro. Comunque, alla fine lo ascolterebbe, solo perché non ha proprio voglia di perdere tempo, non perché si sia sottomessa, attenzione! Lei non si sottomette a nessuno. < Mpf > bofonchierebbe, semplicemente, dirigendosi verso quello scaffale indicato dal Sumi. A quel punto, dato che non le piace per niente il lavoro sporco e non le va di usare le proprie manine, deciderebbe di attivare l'innata, nell'attesa di poter richiamare a sé il suo fedelissimo e bellissimo goblin. Si concentrerebbe, dunque, sul proprio corpo. Comincerebbe ad agitare quell'unico elemento del chakra che conosce, il Suiton, facendolo fluire all'interno dei propri vasi sanguigni. Lo agiterebbe, mescolandolo al proprio sangue demoniaco. Ed allora, tutto ciò che farebbe in quel momento, sarebbe portare il polso destro alle labbra. Labbra che si schiuderebbero, in un sorriso sadico, lasciando intravedere quei canini così appuntiti. Canini che penetrerebbero la tenera carne di quell'esile polso, strappandone via una parte. Da quella piccola ferita, verrebbe fuori del sangue completamente nero. E quel sangue comincerebbe a fluttuare proprio intorno al piccolo corpo di lei, in un'area violacea che la circonderebbe completamente. Dai suoi occhietti, avvolti da un alone violaceo, scivolerebbero giù, fino al mento, due lacrime di sangue nero, lasciando due tracce nere sul proprio volto. Compiaciuta di quell'aspetto così stravagante, sorriderebbe in modo sadico. [Chakra 29/30][2/4 attivazione innata][ps 99/100][Kokketsu I]

22:13 Shizuka:
  [Negozio] Energia che scorre tranquillamente all'interno di quel corpicino, ormai quasi avezzo al procedimento. La ragazza sopraggiunta viene squadrata, i cricetini pensano che il vestiario non sia dei più adatti per ripulire un luogo distrutto ma chi è lei per giudicare? Anche il fidanzato si presenta, dopo aver fatto un apprezzamento fin troppo palese al di lei fondo schiena cosa che la fa imbarazzare in maniera totale. Il faccino diventa rosso e al contempo si aggrotta in una smorfia di rabbia mista a vergogna, le guance vengono gonfiate mentre in di lu direzione viene rivolta una lamentela: << Mio non sei qui per fissarmi il sedere quindi evita! >> Sa perfettamente che lui riderà della scena che ha creato apposta per metterla in difficoltà verso la terza presente, ma la reazione è così spontanea che è impossibile gestirla in maniera diversa. Però evidentemente l'altra apprezza il saluto cordiale di Shizuka e anzi, si esalta in maniera totale e saltella praticamente sul posto gridando a più non posso e presentandosi, rivelando la sua natura. Gli occhi blu si stupiscono, la osservano da testa a piedi non riconoscendola fra quelle persone che bazzicano nel quartiere dei clan, tuttavia non le dispiace mai stare in gruppo con qualcuno di famiglia che non rischia di spaventarsi per l'attivazione del proprio potere. Di li a poco il Sumi inizia a prendere la solita parte del capetto, iniziando a dividere i compiti fra i presenti, lo sguardo blu che si poggia sulla biondina, così da capire quale siano i di lei intenti nei confronti di colui che si trova innanzi e che ha già iniziato a fare il saccente. Ne noterebbe i modi infastiditi e lo scrutare l'altro e con un sorriso cortese le si rivolgerebbe in un sussurro: << Non prendertela, fa tanto il sostenuto ma poi non morde così tanto! >> Un occhiolino viene diretto in direzione della bionda per poi rivolgerle qualche altra parola, con un tono di voce normale: << E' un piacere conoscerti Queen Nana! Con due Kokketsu faremo in un lampo! >> Un gran sorriso le viene rivolto, mentre la destra si muoverebbe accanto al viso, indice e medio estratti a comporre il simbolo della vittoria. Di li a poco però quella stessa mano si dirigerebbe verso la collana che le adorna il collo, il polso sinistro portato in prossimità di essa, con un gesto deciso una delle ali di quella splendida farfalla verrebbe spinto per ferire la candida pelle della rossa, e poi tirato per formare un graffietto sul polso sinistro, così da far fuoriuscire qualche goccia di sangue. Il Chakra di tipo Suiton di cui è in possesso verrebbe mosso in quella direzione, così da cercare di fondersi con il proprio sangue nero, qualora vi fosse riuscita questo si sarebbe quasi vaporizzato, andando a circondare la figura della rossa, con quell'aura violacea che contraddistingue la sua innata. Occhi blu circondati dal medesimo alone e due lacrime nere, lunghe fino al mento a partire dalla base dell'occhio. Qualora tutto fosse andato a buon fine la rossa avrebbe preso le sembianze di qualcosa un poco più spaventoso di prima, qualcosa che in molti temono, l'eredità di Yukio. Una volta prese quelle sembianze si sarebbe mossa appunto in direzione del famigerato frigorifero impalato dalla decima Hokage, analizzando la situazione e valutando le possibilità. << Mhm... >> Una mano portata sotto il mento come a riflettere attentamente sul da farsi. [Se Chakra 29/30; HP 99/100][Porta oggetti fianco sn: 2 Tonici Chakra - 1 Tonico Salute][Se Innata Attiva][2/4 attivazione innata; 2/4 movimento]

22:18 Kan:
  [Negozio] Il dire della Kokketsu giunge puntuale, come pronosticato ritrovandosi a sorridere fino a lasciarsi andare ad una piccola risata divertita senza risultare troppo invadente o fastidioso <Ogni momento è buono> semplice la replica ai danni della rossa, non lascia sfuggire nulla di nulla quando la compagnia è formata dalla di lei presenza. Destrorsa continua a strofinare sul soffitto lasciando cadere a terra le parti bruciate per via del fuoco scatenatosi, mancina avvolta intorno ad una parte della scala per tenersi in equilibrio eppure andrebbe a fermarsi qualche momento, il pensiero viene rivolto a se stesso. Vi è un modo più semplice per tenere l'equilibrio dopotutto. Il Sumi concentra il chakra cercando di fargli fare un movimento all'interno del corpo attraverso il sistema circolatorio passando per tutta la sua essenza, toccando svariati punti come braccia, busto e collo ma tenta di spingerlo nella parte basse attraversando le gambe fino a giungere in zona piedi dove cercherebbe di far aderire il chakra al di sotto di essi provando a creare una patina sottile, invisibile fatta di puro chakra per permettergli, se si rivela un successo, una maggiore aderenza alle superfici. Rilascia la scala andando a prendere un altro foglio di carta vetrata e, allungando anche la mancina si unisce al moto di privazione del bruciato. Strofina con tutte le forze che ha in corpo, incrementa la velocità di azione minuto dopo minuto senza perdere tempo e senza permettere alle chiacchiere di invaderlo troppo. Inspira ed espira deglutendo mentre il sudore sul corpo comincia con il farsi sentire, forse mettere il nero giaccone non è il massimo delle idee eppure non s'arresta continuando il proprio fare in maniera imperterrita. Sfrega con quella pioggia di nero ricadente sul pavimento iniziando ad intravedere il bianco al di sotto del muro, sta riuscendo nella propria impresa attimo dopo attimo ma vi è ancora molto da fare, forse anche troppo, dopotutto la missione è appena cominciata così come la serata. Luce ovviamente accesa all'interno del negozio permanendo stranito dal comportamento di Nana, dal suo modo di fare altamente esuberante e poi l'appellativo eppure passa in secondo piano apprendendo il suo essere Kokketsu, l'ennesima conosciuta seppur noti quello sguardo, quel sorriso <Mh> hanno iniziato con il piede sbagliato? Forse ma poco importa, son li per un motivo ben preciso nonostante ci pensi Shizuka a stemperare un po' il momento <Non mordo, certo> borbottando inevitabilmente prima di rivolgere la parola alla bionda <Queen di cosa?> curiosità impellente nel porre quella domanda fino a notare la di lei innata venir fuori con una veloce occhiata. Inspira, espira, non ce la fa, non è come gli altri, la trasformazione dei Kokketsu dona bellezza al posto di timore, lo stesso vale per la rossa la cui innata emerge incrementandone l'aspetto. Sospira evitando di pensarci troppo riprendendo il proprio strofinare, spostando la mano poco più in la per coprire l'ennesima zona. [C On][Se Rilascio del chakra base][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

22:29 Nana:
 Le parole della Kokketsu rossa arriverebbero forti e chiare alle orecchie della biondina, mentre Kan si appresterebbe a confermare. < Mm > non morde? Comunque, le sta a prescindere antipatico, ha già deciso così. Poi, l'albino le rivolgerebbe quella domanda. Queen di cosa? < MA DI TUTTO, CERTAMENTE! > sì, convinta lei. Potremmo dire, per sintetizzare il tutto, queen degli psicopatici, ma lei non lo ammetterà mai. Comunque, si troverebbe davanti a quello scaffale distrutto. Analizzerebbe la situazione. Di certo, la piccoletta è stupida, ma riesce a ragionare quando le viene richiesto - e menomale che sia così, altrimenti sarebbe un disastro. Mentre cerca di trovare una soluzione, porterebbe le mani al petto. Esse verrebbero congiunte a formare il sigillo del bue. Solo quello le basta per quella speciale tecnica. Dopodiché scioglierebbe il sigillo e, abbassandosi, poggerebbe entrambi i palmi delle mani al terreno. Di colpo, verrebbe circondata da una sfera di sangue nero. Dal suo stesso sangue, verrebbe plasmata una creatura, piccola e tarchiata. Questa creatura avrebbe la forma di un goblin e vestirebbe una semplice maglietta smanicata, lunga fino alle ginocchia. Gli occhi sarebbero uguali a quelli della biondina e sul capo porterebbe un bellissimo cappellino fashion fatto di gatto morto. Se tutto ciò fosse andato a buon fine, il piccolo servitore sarebbe pronto a prendere gli ordini della queen. Quest'ultima si solleverebbe, tornando in posizione eretta ed annuncerebbe < MIO GOBLIIIIN >. Quel piccolo urlo potrebbe attirare l'attenzione degli altri due e, per questo, per qualche momento, gli occhietti ambrati si volterebbero verso i propri compagni di missione, cercando di capire quale possa essere la loro reazione. Non che le importi se essa sia positiva o negativa, in realtà, vuole solo attirare l'attenzione, come a dire 'Hey, guardate quanto è bello il mio goblin'. < Va' a cercare dei chiodi da qualche parte! > e, detto questo, osserverebbe il piccoletto fashion rovistare tra le macerie del negozio, alla ricerca di chiodi utilizzabili. [Chakra 18/30][3/4 richiamo degli inferi][ps 98/100]

22:33 Shizuka:
  [Negozio] Kan riceve l'ennesima occhiatacci a quel commento, per poi volgersi al calmare la bionda ed eseguire il suo compito. Inutile tergiversare troppo, effettivamente quei maledetti goblin possono risultare parecchio più forti di lei quando bisogna spostare qualcosa però non ne conosce effettivamente le vere potenzialità ancora. Opterebbe dunque per svuotare rapidamente quel poco che potrebbe essere ancora all'interno del freezer per poi concentrarsi sull'evocazione dei due mostriciattoli; sa perfettamente che la cosa sarà dispendiosa ma dovrebbero riuscire a ultimare il trasporto all'esterno così che i netturbini poi possano occuparsi del resto. Si inginocchierebbe a terra, dapprima andrebbe a comporre il sigillo del bue davanti al petto, poi mani appoggiate al terreno, cercherebbe di creare una sfera di sangue nero attorno a se stessa. Se vi fosse riuscita la concentrazione verrebbe poi rivolta nell'immaginare la creazione di quelle creaturine odiose e brutte: nella mente andrebbe a immaginare un servitore dalla forma di goblin, con una maglietta smanicata semplice lunga fino alle ginocchia, dietro la nuca un cappellino ottenuto da una testa di gatto morto. Se fosse riuscita nell'intento, avrebbe quindi convogliato il proprio chakra attraverso i palmi delle mani, il sangue che prima la circondava dovrebbe ridirigersi di fronte a lei, andando a plasmare quella figurina assillante, che dovrebbe andarsi a generare di fronte a lei. Questo procedimento sarebbe eseguito due volte in successione, così da dare vita a ben due mostriciattoli anzichè uno solamente. Il dispendio di Chakra è stato notevole per eseguire queste due evocazioni in rapida successione, lo sguardo blu comunque si poggerebbe sui due che stavano quasi per iniziare a menarsi: << Poche cazzate ragazzi dobbiamo portare fuori questo frigorifero. Non fatemi innervosire subito! >> Li sgrida tempo zero, i due ammutoliscono e si dispongono quasi sull'attenti. Dopo lo tiro giù con una specie di fune, voi state pronti a sorreggerlo e spostarlo non appena lo avete sulla schiena intesi? >> Sono stupidi ma prendi e sposta dovrebbe essere semplice come comando da eseguire. Tra l'una e l'altra evocazione le arriva forte e chiaro alle orecchie l'urlo della bionda che sembra decisamente su di giri. Tuttavia trovandosi dall'altro lato dell'unico scaffale ancora buono non riesce a vedere il di lei operato, restando concentrata sulle proprie mosse.[Se Chakra 9/30 -> 10 per ogni Richiamo degli inferi][HP: 98/100 -> 1per innata Kokketsu][2/4 turno per Richiamo degli inferi (Ninjutsu > 50) x2][Stat Goblin: Mente 20, Forza 35, Agilità 35, Resistenza 30; Danni goblin pari al 75% della loro forza][Porta oggetti fianco sn: 2 Tonici Chakra - 1 Tonico Salute]

22:38 Kan:
  [Negozio] Destrorsa e mancina vengono mosse all'unisono coprendo una zona più vasta, dimezzando il tempo necessario per rifinire il soffitto rendendo estremamente più bello alla vista. Le mani lentamente si sporcano, le unghie divengono nere mentre la cartavetro, a sua volta, cambia colore passando dal rosso cremisi al nero pece oltre a perdere il suo essere ruvida iniziando a divenire sempre più liscia. Ovviamente di tempo ancora deve passarne prima di risultare inutile, nonostante sia strofinando al massimo della propria, misera, forza essa resiste nonostante tutto. I superiori arti cominciano ad essere leggermente doloranti, più del dovuto per via del continuo movimento a cui non la da vinta, al contrario, se possibile, vi mette ancor più foga del normale mentre Nana espone il proprio verbo fornendo una risposta al quesito <Di tutto?> ridacchiando divertito, forse anche troppo ed un pensiero sfiora la mente del bianco, seppellito, la missione prevede uno svolgimento perfetto, non può perdersi in divertimenti dal dubbio gusto <Certo che sei un tipetta davvero curiosa> rivolgendo il dire sempre alla bionda ovviamente. Cessa di strofinare sul soffitto posando la cartavetro per poter aprire la tanica di bianco, al suo interno versa un po' d'acqua e con il pennello comincia a mescolare diluendo sempre più il contenuto. Lentamente, minuziosamente per poi innalzare la destrorsa, pennello totalmente impregnato di quel colore andando ad apporlo al soffitto, non prima dell'occhiataccia di Shizuka a cui lancia un piccolo sorriso. Comincia con il dare il bianco con movimento avanti ed indietro coprendo la zona scartavetrata, privata della bruciatura, rendendo a tinta unita il negozio e riportarlo allo stato originale, quanto meno ci si prova viste le sue scarse doti in materia <E oltre a essere una Queen sei anche altro?> ridacchiando nell'udire come la rossa si rivolga ai goblin li presenti, consapevole del terrore psicologico esercitato su quelle creature <Mi fa morire ogni volta che si arrabbia con quei cosi> parlando ad alta voce, lasciandosi sentire da entrambe senza alcun tipo di vergogna. La spennellata prosegue priva di intoppi, doppi passaggi, tripli a volte per coprire al meglio; allunga il destro arto in avanti per iniziare a dipingere un'altra piccola porzione di muro. [C On][Rilascio chakra base][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

22:51 Nana:
 Il piccoletto da lei creato si dirigerebbe, dunque, tra ciò che si trova al suolo, cibo e macerie varie, cercando ciò che la biondina gli ha richiesto. Lei adora quella creaturina e poi i suoi occhietti ambrati su quel goblin sono davvero carini! Le arriverebbe il dire dell'albino, mentre i lavori continuano - e, fortunatamente, tutto sembrerebbe filare liscio. < Proprio così! Di tuuuuutto quanto! > le braccia si allargherebbero, le mani si spalancherebbero, per indicare la grandezza di quel 'tutto quanto'. < Curiosa? Mm > forse è la prima volta che le danno quell'aggettivo. Sicuramente, nella sua vita gliene hanno dette di tutti i colori, ma... curiosa? Sarà positivo? < Può darsi > farebbe spallucce, senza aver compreso, ovviamente, il significato di quelle parole. < Tu non mi stai molto simpatico comunque > doveva dirglielo! Per forza! Perché nessuno può darle ordini! Intanto, il piccolo goblin del suo cuore, tornerebbe da lei con dei chiodi di fortuna: alcuni lunghi, altri corti, altri ancora storti. Ma va bene così, se li farà bastare. < Oh io sono un'influencer! > esclamerebbe, tutta eccitata. In quel momento la sua euforia è percepibile, perché qualcuno le sta dando proprio le attenzioni che merita. Da vera queen! < Sono la psycho-queen! > direbbe, tutta divertita. Adesso, si concentrerebbe sul proprio sangue. Accanto a lei, verrebbe raggruppato, infatti, del sangue nero. Esso verrebbe dapprima coagulato, poi modellato. Il sangue demoniaco darebbe vita a quello che sembrerebbe essere un martello, non troppo grande. La Kokketsu afferrerebbe il proprio costrutto, per poi darlo al proprio goblin. < Direi che c'è tutto, chiodi martello e scaffale da riparare! Perfetto! > ma perfetto cosa? Ancora il lavoro è tutto da fare! < Tesoro, adesso devi riparare questo scaffale, con chiodi e martello. Mi raccomando, deve essere dritto! > o, perlomeno, si spera che sia così. < E voi invece? > si rivolgerebbe ai propri compagni di missione < che fate nella vita oltre ad amoreggiare? > certe cose, in realtà, proprio non le sfuggono. E' una buona osservatrice... o, vedendola da un altro punto di vista, un'incallita pettegola. [Chakra 17/30][2/4 creazione costrutto][ps 97/100][Kokketsu I]

22:56 Shizuka:
  [Negozio] E' stato decisamente faticoso richiamare due nani allo stesso tempo però almeno ora ha della forza lavoro da utilizzare. Si allontanerebbe di qualche passo, abbastanza da far si che il frigorifero non le cada in testa una volta ribaltato. Sente il commento dell'albino riguardo a come si diverte nel sentir maltrattare quei cosini: << Non mi arrabbio! Gli impedisco di fallire! >> Proprio in quel momento uno dei due sta toccando il cappellino a forma di gatto morto dell'altro. << Tu tieni giù le mani dal cappellino dell'altro e mettiti qui! >> Gli viene indicata la posizione più lontana dal frigorifero. << Tu invece più vicino, proprio in quel punto! >> Ordini, letterali, semplici da eseguire per i due stupidottoli. << Ora lo tiro giù, non fatevi schiacciare o vi meno. >> Cornuti e mazziati insomma, questi poveretti vengono sempre trattati malissimo senza che apparentemente abbiano il tempo di fare danni. Concentrando se stessa su quel sangue che ancora fuoriesce dal proprio corpo, cercherebbe dunque di creare un costrutto che somigli vagamente a una corda con rampino. Qualora fosse riuscita a generare qualcosa di simile avrebbe fatto in modo che la parte con il rampino si ancorasse alla parte alta del frigorifero, mentre l'altra estremità sarebbe risultata essere nelle mani della fanciulla rossa. Sarebbe fin troppo banale ora usare la propria forza per tirare giù quell'elettrodomestico, oltre che probabilmente impossibile date le scarsissime abilità fisiche della nanetta. Invece che sfruttare la propria forza cercherebbe di sfruttare quella del proprio Ninjutsu, andando a spostare il proprio stesso costrutto verso di se, cercando in quel modo di trascinare lentamente il frigorifero verso il basso. Qualora vi fosse riuscita lentamente, arginando per quanto possibile la gravità stessa, avrebbe cercato di far adagiare il tutto sulle spalle e sulla schiena dei piccoletti. Se tutto questo fosse avvenuto con successo, con tono meno aggressivo del solito gli si sarebbe rivolta ancora una volta: << Per una volta siete stati utilissimi! >> Una sorta di complimento ? Potrebbe quasi rendere i due mostriciattoli fieri di loro stessi. << Ora portatelo fuori su! >> Detto questo i piccoletti dovrebbero iniziare la loro avanzata verso l'uscita, impiegando tutto il loro movimento per farlo. Solo dopo quell'ultimo ordine le arriva la domanda della bionda che inevitabilmente la fa arrossire, come se si sentisse in colpa per tutte quelle effusioni in pubblico: << Siamo entrambi tirocinanti medici. Io inoltre sono una tatuatrice... >> Boffonchia quasi quelle informazioni mentre resterebbe poco distante dal luogo di partenza. [Se Chakra 9/30][HP: 97/100 -> 1per innata Kokketsu][2/4 per creazione costrutto, 2/4 per spostamento del costrutto][Stat Goblin: Mente 20, Forza 35, Agilità 35, Resistenza 30; Danni goblin pari al 75% della loro forza][Stat Costrutto: Velocità creazione 60, Forza e resistenza 22][Porta oggetti fianco sn: 2 Tonici Chakra - 1 Tonico Salute]

23:00 Kan:
  [Negozio] Il pennello viene mosso con costanza continua privandosi di una sosta, l'intero trio desidera tornare alla propria dimora il prima possibile eppure l'intero negozio è sottosopra. Le azioni compiute durante la missione han lasciato inevitabilmente il segno, troppo impegno, troppa forza profusa per catturare tre semplici ragazzini affamati. Ancora vi ripensa rendendosi conto del personale fallimento commesso, di come non sia riuscito ad essere all'altezza di entrambe. Ritrovatosi spalle al muro, in balia degli eventi e della situazione. Scaccia forzatamente quei pensieri cercando di ritrovare la concentrazione per svolgere nella maniera più egregia possibile il proprio lavoro. Il pennello si muove ancora, questa volta non solo da destra verso sinistro bensì anche in obliquo, su e giù sfruttando ogni direzione possibile e plausibile eppure le zone stanno finendo. Lentamente scende dalla scala per poi spostarla più in là arrivando in una altro piccolo sprazzo e, risalendo, ricomincia con il proprio pitturare in quelle linee le quali cercano di risultare perfetto ad occhio nudo <Mh> un punto in particolare, purtroppo, non lo soddisfa a pieno, un po' di nero emerge dal colorito. Umetta le labbra, lingua fuoriuscita vien passata su esse, rese morbide mentre intinge il pennello nella tanica, concentrando il proprio fare sul punto incriminato con qualche passata in più così da coprire quel pezzetto nero in grado di opporsi. Le parole di Nana raggiungono l'udito dell'albino, regina di tutto quanto, confermando anche di essere curiosa e poi quell'affermazione <Perchè non mi conosci Nana, altrimenti sarei anche peggio> ridacchiando fin troppo divertito dalla piega che sta prendendo quella conversazione <Come mai comunque? Sono curioso, molto curioso> breve pausa presa prima di udirne il lavoro <Sei una tipa da social?...aspetta...> una lampadina si accende nella mente dell'albino, un flash attraversa il suo geniale intelletto <Tu sei la tizia di ninjagram> volgendo lo sguardo ai danni di lei, puntandole contro il pennello nel ricordare quei commenti sul social sotto le sue foto. L'ha già vista e ora sa dove <Hai sentito Shizu? Non le sto molto simpatico, che novità, eh?> rimembrando il passato nel renderla partecipe. Il pezzo di macchia nera svanisce sotto i colpi del pennello delle meraviglie, una tecnica impeccabile quella adoperata dal Sumi il quale procede scostando il suddetto poco più in là per l'ultima zona incriminata, la meno colpita dal fuoco di quel giorno. Impregna il pennello nuovamente nella tanica riprendendo il proprio lavoro agendo con velocità maggiore pur cercando di far attenzione a non lasciar punti scoperti <E io sono anche cameriere in un locale notturno di tanto in tanto, oltre all'essere shinobi> si da da fare, come tutti e tre alla fin fine. [C On][Rilascio chakra base][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

23:14 Nana:
 Ed ecco che, ubbidiente, il piccolo goblin eseguirebbe gli ordini della biondina, senza dire nulla, dedicandosi semplicemente al proprio lavoro. Afferrerebbe il martello e comincerebbe a mettere insieme quei pezzi di scaffale distrutto. Martellerebbe, ancora e ancora, un chiodo dopo l'altro, pezzo dopo pezzo. E la piccola Kokketsu folle se ne starebbe lì, semplicemente ad osservare il magnifico operato del proprio schiavetto. Sarà che lei lo riempie di complimenti, per questo quel piccoletto svolge, come sempre, il suo lavoro alla perfezione. Al dire, comunque, dell'albino, la kusana farebbe nuovamente spallucce. < Nessuno può darmi ordini >. Un concetto semplice, chiaro, palpabile. L'espressione che si farebbe improvvisamente seria nello spiegare il motivo di tale antipatia nei confronti di Kan. E' un suo difetto, odia quando le vengono dati ordini. Perché lei è uno spirito libero, ama fare di testa sua. < Ti ho ascoltato solo per andarmene più in fretta da qui >. Gli occhietti si assottiglierebbero di nuovo, stizzita. Neanche Aki poteva darle ordini, figuriamoci uno sconosciuto. Poi, il discorso tornerebbe nuovamente su di lei e sul proprio ruolo da influencer. Il visino si inclinerebbe appena, mentre quel piccolo cervello che si ritrova cercherebbe di scavare a fondo, sperando di trovare informazioni su quel Kan... ma niente, è troppo stupida per ricordarsi di una nullità. < Oh sì, sono famosissima! > esclamerebbe, mentre il sorrisetto euforico tornerebbe a trionfare su quel visino tondo e candido, come se si fosse appena dimenticata della discussione precedente. Di certo, non ha ancora capito che quel tizio le ha commentato un post e, probabilmente, non lo capirà mai. Le arriverebbe, comunque, anche il dire della rossa. < Medici... > ecco, quella è una cosa che proprio non riuscirebbe a fare. Aiutare delle persone!? Mpf, ma per favore! < SUGOOOOI, SAI FARE I TATUAGGI?? > ma va, ti ha appena detto che è una tatuatrice! < Locale notturno? > adesso risponderebbe nuovamente a Kan, volgendo le ambrate verso di lui < li frequento spesso > esclamerebbe, noncurante di quello che l'altro possa pensare di lei, una semplice quindicenne, che mostra meno dei suoi anni, e che frequenterebbe un locale notturno. Intanto, comunque, il piccolo goblin avrebbe completato la sua opera. < OOOH, che bravo goblin! > esclamerebbe la biondina, complimentandosi con lui. In effetti, lo scaffale sembrerebbe esser stato aggiustato per il meglio - o quasi. [Chakra 16/30][ps 96/100][Kokketsu I]

23:23 Shizuka:
  [Negozio] Fortunatamente quei mostriciattoli si sono mossi, dovrebbero essere riusciti a raggiungere l'uscita del negozio. La rossa seguirebbe la loro traiettoria, cercando di non farli allontanare più di tanto da se stessa, così da mantenere la loro presenza. Fortunatamente in questo viene aiutata dal peso di quell'elettrodomestico, che sembra gravare parecchio sulle spalle dei nanetti. Il costrutto create verrebbe abbandonato a terra e una volta superata la distanza consentita si decomporrebbe, lasciando una chiazza di sangue nero a terra. Il suo incedere dovrebbe portarla a raggiungere quegli attrezzi messi a disposizione per sistemare il luogo, le blu andrebbero a ricercare una semplice scopa con una semplice paletta, così da iniziare quel tedioso lavoro. Per ottimizzare tuttavia andrebbe anche a recuperare un grande sacco in cui gettare i rimasugli delle cose rimaste sul pavimento. I due goblin dovrebbero essere arrivati anche a destinazione, restando come due imbecilli con quel peso sulle spalle appena fuori dalla enorme vetrata. Gli occhi blu si volgerebbero a loro. Un sorriso mellifluo dalla incredibile falsità le si dipingerebbe in volto: << Ottimo lavoro! State li fermi e buoni ancora per un attimo. >> Si sostanzialmente sta chiedendo loro di restare in quel punto, mentre lei cercherebbe di tornare nella zona antistante il frigorifero con i propri passi e i nuovi strumenti. E' chiaro che una volta troppo distante da essi i due goblin scompaiano, lasciando al loro posto solo delle macchie di sangue nero sotto il frigorifero già distrutto ma ora per lo meno fuori dal negozio. Sfruttamento? Assolutamente si, in fondo sono solo il frutto del suo Chakra e del suo potere, diritti ne hanno ben pochi. E' quando torna visibile a tutti che le arrivano le frasi di Nana che sembra esaltata oltre ogni modo per il lavoro che la rossa è riuscita a guadagnarsu. << Si certo! Kan ne ha uno mio sul polso per esempio. E poi... >> Le volgerebbe le spalle, la maglietta nera a collo alto verrebbe sollevata in modo da mostrare la schiena, mettendo in evidenza oltre che la parte posteriore del reggiseno nero che indossa, anche quelle due enormi ali da farfalla che si è fatta tatuare sulla pelle, bordi neri mentre il colore esterno di esse risulta dorato, quello interno blu. << ...questo me lo sono fatta tatuare dal mio capo! >> Fierissima di quel lavoro, il dolore ormai solo un ricordo lontano. Andrebbe a ricoprirsi dopo qualche istante. << Se ti dovesse mai venire voglia di fartene uno, lavoro allo studio di tatuaggi che c'è in centro al distretto di Kusa! >> Le andrebbe a sorridere, non commentando il suo essere influencer e dedita al frequentare i locali notturni. Una volta tornata in prossimità della pozza di sangue creata dal costrutto si piegherebbe in avanti, andando a toccare quel sangue con un dito, così da farlo tornare parte integrante della propria aura. [Chakra 9/30][HP: 96/100 -> 1 per innata Kokketsu][4/4 per i vari spostamenti][Stat Goblin: Mente 20, Forza 35, Agilità 35, Resistenza 30; Danni goblin pari al 75% della loro forza][Porta oggetti fianco sn: 2 Tonici Chakra - 1 Tonico Salute]

23:28 Kan:
  [Negozio] Le spennellate proseguono in maniera costante quanto definitiva arrivando a coprire anche quell'ultima zona, lasciando che il nero sia solamente un vecchio ricordo per quel negozio il quale comincia ad assumere un aspetto decente, vivibile soprattutto specie per chi ci deve lavorare e per i vari clienti. Inspira, espira scendendo dalla scala per osservare il proprio operato da sotto; capo sollevato, dorate immerse nel bianco del soffitto sorridendo di quanto abbia effettivamente compiuto <Sono stato bravo> perchè farsi i complimenti da solo è necessario ovviamente. Si guarda intorno, lascia alle iridi il compito di informarlo su quanto le proprie compagne stanno compiendo con il negozio ricolmo di goblin orrendi intenti nell'ascoltare gli ordini delle proprie padrone. Essi rappresentano un insulto alla vera bellezza, non ci può far niente, il mondo ha creato determinate tecniche per urtare la sensibilità del bianco senza troppi giri. Posa lo sguardo sulla vetrina completamente distrutta, deve trovare un modo per fissare quella nuova saldamente adagiata contro un muro dell'intera stanza. Braccia incrociate qualche attimo lasciando al geniale intelletto il compito di creare un piano d'azione; il vetro va incastrato ai due lati, questo è indubbio e sicuramente servono delle guarnizioni per impedire all'acqua di entrare, tenerlo fermo <L'hai appena detto, nessuno può darteli ma mi hai ascoltato comunque, quindi...> scivolando con lo sguardo sul visino della ragazzina <E poi per così poco? Sul serio? Almeno Shizuka aveva un motivo più valido per non sopportarmi all'inizio> scossone veloce del capo tirando ancora una volta in ballo la rossa la quale può ascoltare perfettamente quanto viene detto. La sua carriera da influencer emerge con tanto di vanto da parte della genin eppure il volto del Sumi mostra perplessità, dubbio, incertezza <Sarà, ti ho trovata per caso e nonostante tutto, non ti ho mai sentita. Non sarai una di quelle che si monta la testa per un paio di like alle foto, vero?> ovviamente la risposta è si ma la sicurezza i riceverla negativa è alta. Allappa le labbra avvicinando se stesso alla vetrina, arti superiori avanzati per togliere i vetri rimasti dalla parte sinistra della vetrina; dita afferrano i bordi dei suddetti facendo attenzione a non ferirsi o tagliarsi, li stacca tirandoli via uno ad uno partendo da quelli più grossi, i più facili ovviamente. Imprime forza in quell'intento, digrigna i denti verso uno di essi estremamente più complicato e nel farlo sfila le guarnizioni, oramai nulle per quanto accaduto. Getta a terra, tanto devono pulire dopo mentre solleva il polso sinistro alzando di poco la manica per mostrare a Nana il tatuaggio fatto da Shizuka sul proprio corpo raffigurante il simbolo del clan Sumi <A proposito Mia, ci verrò io in studio. Ne voglio fare un altro> la butta li all'improvviso per poi spostarsi verso la parte destra della vetrina eseguendo la medesima operazione, questa volta stacca per prime le guarnizioni e solo dopo i pezzi di vetro rimasti, meno grossi dei precedenti ma ugualmente fastidiosi da togliere <Ragazze, mi serve una mano. Con il sangue potete prendere quel vetro laggiù> indicando il vetro grosso contro il muro <E incastrarlo qui mentre lo fisso?> indicando l'intera vetrina. [C On][Rilascio chakra base][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

23:50 Nana:
 Una volta che il piccoletto ha completato la propria opera, ecco che svanirebbe nel nulla. L'effetto della tecnica, infatti, è appena svanito. < Alla prossima, mio goblin > lo saluterebbe con la manina, quasi triste del fatto che se ne sia andato. Il martello che teneva tra le mani, cadrebbe al suolo. < Non ci rompere > e chiuderebbe, totalmente in modo insensato, quella discussione sugli ordini. D'altronde, non è serata per portare avanti discussioni. Vuole solo sbrigarsi e tornare a giocare ai videogame. Gli occhietti ambrati verrebbero rivolti verso il cielo quando Kan farebbe quella battuta sui like. Le manine della biondina verrebbero stretti in due pugni, la sua pazienza ormai non ce la fa più a reggere - sì, ragazzi, ne ha veramente poca. < Lo faccio per lavoro > per poi riprendere < e sì, mi piace ricevere like alle foto. E' un problema per te? > la queen si è arrabbiata, signore e signori! Comunque, fortunatamente c'è Shizuka a smorzare i toni di quella discussione. Difatti, la rossa riesce a distrarre la biondina, che adesso guarderebbe al tatuaggio che ha sulla schiena, per poi rivolgersi al polso dell'albino. < SUGOOOOOI > ed ecco che tutta la sua rabbia svanirebbe in un batter d'occhio. Fin troppo manipolabile, quella folle. Adesso, all'udire l'ennesimo ordine del Sumi, recupererebbe il costrutto lasciato al suolo. Cercherebbe di manipolarlo ancora una volta, cambiandone la forma. Vorrebbe creare quella che sembrerebbe essere una mano più grande del normale, di circa un metro. Dopodiché la vorrebbe spostare, per posizionarla sul lato destro di quel vetro. Quando anche l'altra Kokketsu abbia fatto la propria parte, vorrebbe spostare quella lastra insieme a lei. E, solo se anche Shizuka stesse spostando quel vetro, vorrebbe posizionarlo proprio nel punto in dicato dal Sumi, cercando di stare il più attenta possibile al posizionamento, così da evitare di rompere quella lastra. [Chakra 18/30 (sorry l'ho scalato per sbaglio prima)][2/4 modifica costrutto - 2/4 spostamento costrutto][ps 95/100][Kokketsu I]

23:55 Shizuka:
  [Negozio] Si mette a pulire un poco il pavimento di fronte alla zona dei frigoriferi, stando ben attenta a non dimenticare nemmeno un residuo e buttando tutto in quel sacco gigante che si è portata dietro, del vero e proprio lavoro manuale che raramente si mette a fare a casa propria. Se la vedesse sua madre probabilmente se lo segnerebbe per la vita e le imporrebbe di farlo nella sua cameretta autonomamente almeno una volta a settimana! Tornerebbe in prossimità degli altri due una volta passato in parte anche il corridoio centrale, raccogliendo anche manualmente qualcosa di non andato in frantumi e buttandolo ugualmente per sicurezza. << Forse potresti provare a cambiare approccio con le Kokketsu no? Se a due su due non sei andato subito a genio un motivo ci sarà no? >> Lo canzona, spalleggiando l'altra nella sua personale follia e divertendosi alle spalle del Sumi. E' proprio lui a stupirla però poi, menzionando un nuovo tatuaggio che vorrebbe farsi. Lo sguardo blu si fissa sulle dorate altrui, testolina inclinata di lato: << E' la prima volta che me ne parli. Hai già un disegno tuo o preferisci che lo elabori io come la volta scorsa? >> Domanda in maniera forse più professionale del dovuto, ora totalmente concentrata su quell'aspetto e distratta dal resto, ovvero la missione. A quanto pare anche la biondina è riuscita ad arrabbiarsi con il bianco cosa che fa scoppiare a ridere la rossa, non perchè la stia deridendo ma perchè in fondo ci è passata pure lei da quella fase di odio. E' sempre fortunatamente l'albino a riportarla al presente, chiedendo il di lei aiuto insieme a quello della biondina per spostare quella vetrata molto grande e posizionarla nella maniera corretta, così che lui poi possa fissarla. La destra viene portata sotto il mento come a riflettere, sta cercando di immaginarsi qualcosa che riesca ad aiutarla in quell'impresa e nel sostegno successivo. Nella mente femminile andrebbe a crearsi l'immagine di una grande mano, come se fosse la prorpia ma delle massime dimensioni possibili generabili dalla propria innata in quel momento. La propria aura verrebbe convogliata già in prossimità di quel vetro enorme così che quel costrutto venga già generato per poter sostenere l'oggetto in questione, andando a supportare l'altra Kokketsu che già dovrebbe essere riuscita a creare e spostare la propria creazione, andando ad aiutare in quell'ultimo dettaglio, quello sicuramente più impegnativo. [Chakra 9/30][HP: 95/100 -> 1 per innata Kokketsu][ 2/4 per creazione costrutto, 2/4 per spostamento][Stat Goblin: Mente 20, Forza 35, Agilità 35, Resistenza 30; Danni goblin pari al 75% della loro forza][Porta oggetti fianco sn: 2 Tonici Chakra - 1 Tonico Salute]

00:05 Kan:
  [Negozio] Smuove il passo verso una zona della stanza dove sono riposti tutti gli attrezzi ed i necessari oggetti per sostituire tutto il materiale rotto per colpa loro. Non manca molto, probabilmente hanno quasi finito di aggiustare alla bene o meglio tutto quanto. La perfezione non esiste? Esiste, si ritrova completamente in lui eppure in quel caso il trio, per ovvie ragioni, non risulta formato da artigiani, muratori o altro, bensì da semplici ragazzi il cui compito all'interno del villaggio è ben diverso. Preleva delle guarnizioni nuove di zecca, ancora non utilizzate ed in perfetto stato ed un tubetto di silicone con il quale avrebbe fissato il vetro nelle apposite parti. Il tubetto è già inserito, pronto ad essere spremuto e sicuramente non ci vuole molto, non gli resta che attendere la collaborazione di una delle due Kokketsu la cui abilità possono creare meraviglie, seppur non al pari dell'inchiostro Sumi. Attende pazientemente il loro fare, non prima di percepire la rabbia provenire dalla biondina li presente al semplice quesito riguardante i like; ancora più straniato da tal domanda <No ma io non ti ho chiesto se ti piace o meno riceverne, miss Queen della montagna> scuote nuovamente il proprio capo con diniego ovviamente. In quella stanza non trova alcun tipo di alleato, neanche in Shizuka la quale spalleggia la propria parente; con i parenti di mezzo, gli alleati divengono nulli <Non lo so ma con la prima Kokketsu è andata bene, no? Forse il mio approccio non è sbagliato> ridacchia a sua volta visto come è andata a finire, da un litigio passati ad essere in costante simbiosi. Un no avanzato con il solo moto del capo alle altrui domande <Ho già tutto in mente, serve solo imprimerlo su pelle> questa volta l'immagine è ben chiara nella mente del bianco il quale osserva la creazione di quelle due mani giganti. Il vetro viene spostato sulla vetrina andando ad incastrarsi e nell'immediato l'albino si porta sulla parte sinistra spremendo il tubicino di silicone ricalcando in verticale la linea del vetro, inserisce nei vari buchi la sostanza così da fissarlo al meglio prima di apporre su di esso la guarnizione schiacciandola tramite l'uso dell'indice destro, lasciandola aderire. Pochi attimi prima di scostarsi sulla destra eseguendo la medesima operazione con silicone messo nei buchi e su quel lato del vetro incastrandolo insieme alla guarnizione; esso si dovrebbe presentare pulito ed il liquido non dovrebbe risultare visibile a meno che non si decida di romperlo nuovamente <Bene, direi che abbiamo finito. Una pulita e possiamo andare> detto ciò si porterebbe nei pressi della scala togliendo la tanica di bianco, richiudendo la suddetta per adagiarla contro un muro insieme alla tanica stessa, appositamente chiuse. Una scopa vien presa per dare una veloce spazzata a terra, raccogliendo con la paletta e gettando il tutto in un sacco nero per la spazzatura. Il pavimento, in una veloce occhiata appare pulito, il negozio in ordine e gli attrezzi, gli oggetti messi da dove son stati presi <Bene, finito> decreta il Sumi sospirando, visibilmente stanco dopo un'intera serata passata a sistemare <Beh Nana, ci si becca in questi giorni, sempre se non ti sto troppo antipatico> canzonandola a propria volta avvicinandosi alla porta <Mi serve un bagno...andiamo Mia?> attende la Kokketsu prima di varcare la soglia del negozio allontanandosi da esso con del meritato riposo. [END]

00:15 Nana:
 E' talmente stanca (come se avesse veramente fatto qualcosa), quella sera, che non le importa più di quello che i due dicano. Vuole solo finire quella cosa inutile e tornare a casa. Sì, in quella casa che non è nemmeno sua, ma dettagli. Comincerebbe a sbuffare, ormai spazientita. 'Tornare a giocare ai videogiochi' è tutto quello che ha in testa in quel momento. Qualche sorriso di convenienza alla rossa, giusto per non farle capire che, in realtà, non la sta proprio ascoltando. All'albino, invece, non rivolgerebbe nemmeno uno sguardo: è troppo stanca per sostenere altre discussioni. Il vetro, comunque, verrebbe poggiato proprio lì, nel luogo preannunciato da Kan, senza troppi problemi - o così si spera. Difatti, il Sumi andrebbe ad applicare il silicone, così che quella vetrata venga fissata alla perfezione. Verrebbero sistemate le ultime cose all'interno del negozio. Anche lei prenderebbe una scopa, così da spazzare tutto via e lasciarsi alle spalle quella spiacevole missione, come tutte le altre d'altronde. Ancora si chiede perché abbia scelto di diventare una shinobi: odia fare queste cose. Però, poi, se pensa alla paga, capisce subito il motivo per il quale ha preso questa decisione. Quando il locale, dunque, sembrerebbe finalmente pulito, la biondina tirerebbe un sospiro di sollievo e sorriderebbe, dandosi una pacca sulla spalla. E anche per oggi non abbiamo ucciso nessuno! Meglio così. < Forse > sospirerebbe verso l'invito dell'altro, probabilmente facendosi odiare a propria volta dal Sumi. Detto questo, la manina andrebbe ad agitarsi, invece, verso Shizuka. < A PRESTO SHIZUKAAA > urlerebbe euforica. In effetti è piuttosto felice di aver incontrato un'altra Kokketsu, un membro di quella famiglia. E, nel giro di qualche secondo, la biondina si dileguerebbe, dirigendosi verso la casa di Rasetsu. [END]

00:21 Shizuka:
  [Negozio -> Casa (?)] Il di lei compito riguardante il frigorifero era stato molto più complicato che non quello di sostenere un vetro mentre altri si occupano del fissaggio vero e proprio. Inutile dire che comunque la concentrazione è volta per la maggior parte al mantenere nella corretta posizione quel vetro tanto delicato che a causa del fuggitivo era andato ad essere distrutto. Tuttavia prima di tutto ciò una risposta decisamente più piccata del solito potrebbe essere udita dall'albino in sua direzione, proveniente proprio da quella rossa: << Se stai puntando ad un Harem Kokketsu ti assicuro che non hai capito granchè! >> Se con la pima è andato bene questo non significa che possa averne una seconda! Lo spazio che si è guadagnata è suo ed esclusivamente suo, per la biondina non c'è spazio anche se si tratta di una parente. Però il discorso verte su quel tatuaggio e il nervosismo scema rapidamente: << D'accordo ne parliamo a casa! >> Lo esprime con una semplicità disarmante, lasciando tranquillamente intendere che i due convivano già, cosa che in realtà non è propriamente vera. Il lavoro congiunto delle Kokketsu sembra andare a buon fine, quello spostamento avviene in maniera accorta, consentendo al Sumi di ultimare i dettagli e bloccare la vetrata in posizione in maniera salda. E' lui stesso a decretare la fine dei lavori, allontnandosi e dando una sistemata al parte del locale e agli oggetti utilizzati. Lo seguirebbe a ruota, dopo aver smaltito quella mano gigante e aver recuperato un poco di quel sangue plasmato. La bionda diviene molto silenziosa, forse perchè indispettita da Kan oppure perchè stanca, ma anche lei si appresta a rassettare un poco, cosa che eseguirebbe anche la nostra rossa, così da finire gli ultimi passaggi più in fretta e riuscire a scappare finalmente da quel luogo. Kan non viene osservato dall'altra genin se non alla fine, mentre a lei invece viene riservato un saluto euforico che viene ricambiato prontamente: << CI VEDIAMO NANAAAAA >> Praticamente si esprime pressapoco come l'altra, cosa che potrebbe infastidire la biondina oppure farle piacere. Chi lo sa! Gli occhi blu ancora intrisi di quell'aura viola verrebbero rivolti verso il fidanzato, lentamente verrebbero spenti così da tornare a quella forma normale. << Siamo stati bravi. Andiamo a casa Mio >> DEtto questo gli si avvicinerebbe, allungandosi sulle punte per rifilargli un bacio sulla guancia più prossima alla di lei posizione, prima di precederlo verso l'uscita. [Chakra 9/30][HP: 94/100 -> 1 per innata Kokketsu][Porta oggetti fianco sn: 2 Tonici Chakra - 1 Tonico Salute][//END]

Kan, Shizuka e Nana vanno al negozio dove è stata sventata una rapina per sistemarlo dopo i disastri causati. Riparano uno scaffale, il frigo, dipingono le parti bruciati e sistemano la vetrina, il tutto sfruttando le proprie abilità, almeno per le Kokketsu le quali si affidano alla loro innata peculiare ed ai goblin.