Katon e Suiton
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Giocata del 20/10/2021 dalle 14:22 alle 17:01 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
[Piedi del Monte] Piove. Il viso della rossa non può che essere estremamente contrariato quindi sotto quell'ombrello di un volor blu scuro che la protegge da quel pianto celeste. I capelli sono lasciati sciolti, trattenuti solamente da quelle cuffie grandi e blu, scivolano su quel giubbottino grigio che la riveste, ai piedi i soliti anfibi neri, le gambe avvolte in quei jeans chiari strappati in più punti. Il busto è coperto da una lunga felpa nera che le arriva fin sotto le natiche e le cui maniche sbucano da sotto il giubbotto, su di essa stampata un'immagine di un gruppo di farfalle dai diversi colori. Al di sotto di essa, invisibile agli occhi c'è una magliettina bianca dalle maniche lunghe e tuttavia molto molto corta, lasciando scoperto il ventre femminile così che si intraveda parte di quei due tatuaggi che porta sul corpo. Attorno al collo si intravede quella collana dorata, il ciondolo a forma di farfalla con la parte interna delle ali blu è nascosto sotto la felpa ma sopra la magliettina. E' anche leggermente truccata oggi, una linea sottile di eyeliner sopra l'occhio che si chiude in una breve coda a punto alla fine di esso, mascara nero ad allungarle le ciglia e null'altro. In spalla porta uno zainetto contenente due mazzi di chiavi, un portafogli, un blocco da disegno e un astuccio con le matite. Il cellulare al momento in mano, intenta a mandare un messaggio mentre si è fermata proprio davanti a quell'immenso monte rappresentante i vecchi Hokage della foglia. Lo sguardo blu dopo aver infilato il cellulare nel tascone anteriore della felpa andrebbe a volgersi proprio lì, su quel monte studiando in particolare la figura il volto dell'unico Kage che conosca: Furaya Nara. Piove. Il rammarico della volta celeste precipita sul creato, seppur con discreta delicatezza. Nessun tuono... nessuna folata di vento esageratamente spinta. A far da sottofondo a questo pomeriggio autunnale v'è solo il ticchettio delle gocce contro qualsiasi superficie siano in grado di raggiungere. Il sipario si apre nuovamente nella zona del monte degli Hokage. E' una delle mete preferite di Tenjiro, come ormai ben sappiamo... quindi è abbastanza semplice trovarlo lì per la maggior parte del tempo, intento a meditare. La meditazione di oggi, tuttavia, lo ha portato in lidi ben più remoti di quanto si convenga. Abbastanza remoti da farlo cascare nella trappola più vecchia del mondo: il pisolino pomeridiano(?). Shizuka, infatti, non potrà fare a meno di notare una figura anomala di li a poco, letteralmente sdraiata su un masso di discrete dimensioni. Sotto la pioggia incessante, infatti, il vecchio Hyuga sonnecchia come se nulla fosse, caratterizzando dal tipico vestiario che lo fa cozzare contro il mondo che lo circonda. Kimono nero, haori bianco appartenente al clan, giaccone rosa dai motivi floreali e benda nera sull'occhio. La particolarità di oggi, invero, è che il cappello non è utilizzato per ripararsi dal sole, bensì dalla pioggia. Quindi, mentre le mani raccolte dietro la nuca fungono da cuscino, il cappello resta delicatamente poggiato sulla sua faccia, celandola al mondo e proteggendola dall'acqua. Non sembra essere turbato dal fatto che l'acqua lo abbia completamente inzuppato da capo a piedi... o forse sta dormendo così profondamente da non essersene accorto. Una cosa è certa: non è morto(?). L'innalzamento e l'abbassamento della cassa toracica ad intervalli regolari testimonia che è vivo e vegeto. In un mondo migliore, forse, ma per ora solo con la mente. [Piedi del Monte] Dopo quella missione svolta insieme ha forse compreso un poco di più di quella figura enigmatica, sparita per poi ritornare, tuttavia non basta un combattimento affiancati per dire di conoscere qualcuno, sicuramente lei è una di quelle a favore del suo sangue e non contro. Gli occhi si abbassano da quelle figure e i passi starebbero per muoversi in direzione di casa del Sumi se la vista non le concedesse di addocchiare quel vestiario particolare, che aveva colto solo indosso a quel tipo pacifico conosciuto una sera al centro di Kusa. Cambia direzione, vedendolo completamente fradicio, in balia della pioggia con quel cappello come unico riparo. Si avvicina alla figura dell'altro che grazie al cielo respira ancora, cosa che da buon medico nota subito. Con il proprio ombrello andrebbe a sporgersi un poco sopra di lui, senza volersi bagnare ma coprendo un poco anche lo Hyuga da quella pioggia presente, ma senza raffiche o tuoni per il momento. Le cuffie vengono abbassate con la mano libera dall'ombrello, la riproduzione stoppata mentre quegli occhi blu ne scrutano la figura, realizzando che sia proprio quell'uomo che le aveva offerto da mangiare qualche settimana prima. << Signor Tenjiro? >> La vocina esce forse fin troppo delicata da quelle labbra, mentre con circospezione dopo aver riparato il viso di lui con l'ombrello andrebbe a sollevare appena quel cappello fradicio dal viso altrui, così da creare uno spiraglio. << Tenjiro, tutto bene? >> Il tono viene alzato un poco, e il signor molto impersonale rimosso dalla frase, così da rendere giustizia a quella decisione di darsi del tu. Attenderebbe una risposta da lui, prima di eventualmente passare alle maniere forti, in fondo non sa quanto profondo quel sonno sia o se vi sia qualcosa di più pericoloso in ballo. [Piedi del Monte] Il pisolino pomeridiano, come tutte le cose belle, non è mai destinato a durare per sempre. La Kokketsu decide di approcciare il vecchio ciclope, forse preoccupata dal fatto che sia completamente fradicio o prossimo a restarci stecchito una volta per tutte(?). La verità è che Tenjiro, in questo momento, è in balia di una pace interiore molto difficile da spezzare. Si tratta di quel tipo di equilibrio che alcune persone cercano per anni nella meditazione. Ecco, Tenjiro è così pacato e tranquillo, che per lui è tristemente facile isolarsi dal mondo e farsi cullare dalle melodie che lo circondano. Nemmeno quando la ragazza si avvicina a lui e gli solleva addirittura il cappello, sembra fare una piega. Con le mani ancora raccolte dietro la nuca, nel momento in cui Shizuka richiama la sua attenzione, spalanca debolmente le palpebre quanto basta per aprire una fessura attraverso la quale mettere a fuoco il suo viso. Ovviamente parliamo dell'unico occhio sinistro, visto che il destro è celato dal tessuto nero. <...> qualche istante per riconnettersi con il mondo e realizzare la situazione, e subito dopo: <Yaaaaaaawn!> Un grosso sbadiglio completo di goccioline di pioggia che gli cascano in bocca, spezza il suo silenzio. Sbatte le palpebre un paio di volte, prima di dar voce ai pensieri. <Mh...> Non propriamente una parola, ma un mugugno. Non è possibile chiedere di più ad un uomo assonnato(?). <Ho sempre desiderato svegliarmi con una bella donna accanto.> Ammette, marpione, con un sorrisino beffardo in volto. Per fortuna, la sua natura da dongiovanni è oltremodo innocente e si ferma ai pessimi giochetti di parole. Non la sfiorerebbe neanche con un dito, soprattutto perchè... <Certo... sei decisamente un po' troppo giovane... Ma l'ultima volta sono stato svegliato da un cane che mi leccava la faccia. Quindi... stiamo facendo passi avanti!> Ridacchia di gusto, senza abbandonare quella postura sdraiata. Non sembra turbato affatto dall'avere la ragazza sbilanciata su ciò che avrebbe potuto essere la sua salma. <Si, si!> Contento. Trasuda la sua solita pace di vivere e tranquillità. <Va tutto benissimo. Stavo... meditando.> Come no. Stava palesemente dormendo. <Tu, piuttosto... Cosa ci fai in giro con questa pioggia? Potresti ammalarti sai?> E ridacchia ancora, forse consapevole di non esser propriamente nella posizione di criticarla. Almeno lei l'ombrello lo ha! Lui ha un cappello di paglia e i vestiti fradici. [Piedi del Monte] Sembrerebbe quasi irrisvegliabile ma forse, quei modi garbati sono riusciti inconsciamente a interrompere il suo stato di meditazione profonda (?). Tuttavia non sembra essere eccessivamente turbato dal trovarsi lei leggermente piegata verso di lui che lo copre un poco dalla pioggia battente, anzi! Sbadiglia con calma infinita, torna nel mondo degli svegli mugugnando un poco, come qualcuno che è stato interrotto in qualcosa che evidentemente gli piaceva parecchio fare. Poi arriva quella battuta, che sa perfettamente il fidanzatino non approverebbe ma che detta dallo Hyuga sa benissimo essere innocente, lo ha capito dopo quella lunga chiacchierata serale, oltre al fatto che potrebbe essere suo padre! E' la frase relativa al cane che le fa scappare una risata divertita che fa tremolare anche quell'ombrello un pochino. Sono quindi in due sotto la pioggia a ridere come stupidi, uno sdraiata e l'altra leggermente spostata in avanti per proteggergli quanto meno la testa. << Beh direi che spero proprio di essere meglio di un cane! E non ti leccherò sicuramente la faccia! >> Ci scherza, sapendo che quella frase potenzialmente a doppio senso verrà colta nella maniera più innocente possibile. Viene rassicurata sul suo stato di salute che a quanto pare è ottimo. << Stavo pensando di andare a casa del mio ragazzo in realtà. Stamattina sono stata qui a Konoha a lavorare allo studio che c'è qui. >> Si interrompe un attimino giusto perchè sta già parlando troppo. << Il mio capo ha avuto un imprevisto e ha chiesto a me di sostituirlo per un tatuaggio. >> Già intende quel lavoro non l'altro che invece ha tutte le intenzioni di far fruttare sulla spalla del fidanzatino, feritosi in missione. << La pioggia purtroppo è solo un effetto collaterale! Però almeno a questo giro ho un ombrello! Cosa che manca a te! >> Già, sembra quasi essersi ribaltata quella situazione rispetto agli avvenimenti di Kusa. << A proposito di ammalarsi... >> Lo guarda un poco dall'alto in basso notando quanto sia zuppo, un galletto bagnato. << Tu rischi di prenderti un accidente! >> Già decisamente, sarà anche probabilmente più resistente della piccolina ma non è certo immune dai colpi di freddo. [Piedi del Monte] Non potrà restare sdraiato per sempre. Ormai la beatitudine dello zen che aveva trovato è stata spezzata... quindi non c'è più motivo per restare così. Specialmente ora che si rivela indispensabile dialogare con qualcuno. Si tira su con uno slancio del busto, contraendo la fascia addominale e usandola come motrice per quel movimento azzardato. <Oplà!> Da buon vecchio, si incita da solo mentre cerca di mettersi a sedere, seppur senza dar peso alla cosa. Guarda la Kokketsu negli occhi, con l'unico che gli rimane(?). <Beh decisamente meglio di un cane...> ci riflette, mentre posa il capello tra le gambe e si massaggia la nuca. Alla ragazza apparirà con un folto crine nero pece, racchiuso in una coda di cavallo fatta in maniera frettolosa e sbadata e fermata da qualche bastoncino colorato. <Almeno mi hai svegliato per premura e non perchè volevi qualcosa da mangiare.> Ed infine la rivelazione choc. <Anche se la leccata di faccia ha un suo perchè, finchè non realizzi cosa stia effettivamente succedendo.> Subito dopo scoppia a ridere di gusto. Evidentemente aveva sognato veramente di essere con una bella donna... ma all'apertura degli occhi trovò la triste verità. <Oh si... ricordo. Mi dicesti che alternavi la tua attività tra i due studi.> Apprende del suo collega lavoratore, ma non si sbilancia in commenti a riguardo. Piuttosto, si sofferma sul discorso dell'ombrello. <Ah, io ho volutamente lasciato il mio a casa.> Ammette, sincero. <Quando l'orario lo permette, mi piace meditare sotto la pioggia. Mi aiuta a concentrarmi... forse anche troppo alle volte.> Ammettendo di essersi palesemente addormentato. <Eh, immagino proprio di si.> sincero, si rimette il cappello in testa e torna a squadrare la ragazzina con occhio placido e tranquillo. <Ma ormai ho un'amica di Kusa, che pare essere molto portata per la medicina. Se sarà necessario, mi rivolgerò a lei per qualche dritta sulla guarigione.> Sminuisce la problematica, piuttosto enfatizzando il fatto che l'averla conosciuta ha segnato particolarmente il passato recente ed il futuro dello Hyuga. <Ho deciso di darti retta, sai?> Proferisce all'improvviso senza abbandonare la seduta a gambe incrociate. Tuttavia, non specificherà assolutamente in merito a cosa. [Piedi del Monte] Ormai risvegliato lo Hyuga decise di continuare quella conversazione come una persona normale, sedendosi con quel suono caratterstico di chi ormai ha una certa età. La osserva e conviene che sia decisamente meglio di un cane, facendola arrossire leggermente; è sempre complesso per lei ricevere quei complimenti diretti. Lui riesce però a strapparle l'ennesima risata quando fa riferimento al cibo, lasciandola però interdetta subito dopo riguardo a quella leccata ricevuta. << Direi che ho già finto la mia ciotola di Ramen da te! >> Fa ovviamente riferimento a quel pasto caldo vinto per caso la prima volta che si sono incontrati. Il busto, ormai riportato in poszione eretta da quando lui si è messo a sedere, non lo supera molto in altezza, essendo lei uno scricciolo di prima categoria, tuttavia tenderebbe a coprirlo dalla pioggia in ogni caso, restando in prossmità della figura altrui quel tanto che basta per compiere quell'impresa ma senza invadere eccesivamente il di lui spazio personale. Tuttavia pare che la ricerca della pioggia sia qualcosa di volontario, anzi ricercato per la meditazione: << A me la pioggia non piace particolarmente... >> Non sa nemmeno lei perchè questo fastidio innato per essa, nonostante il Chakra Suiton che possiede. << E non ho mai meditato. Sono forse troppo dinamica per un'attività così tranquilla... >> Boffonchia un poco mentre commenta, come se stia considerando i suoi modi di fare come troppo inarrestabili per la meditazione, il nasino si raggrinza un poco, così come la fronte è visibilmente corrucciata. Però fortunatamente tutto ciò scompare all'affermazione di lui, riguardo all'avere un'amica nel campo della medicina, un sorriso le si stampa sul viso, appianando ogni ruga negativa: << Beh io per il raffreddore uso il latte con il miele! Ma sono sempre disponibile a offrire delucidazioni in ambito medico! >> Si interrompe, guardandolo dritto in viso, concentrandosi sull'occhio sano, << Questo non significa che sei autorizzato a prenderti un accidente ogni tre per due! >> Scusate ma chi è l'adulto qui e chi il bambino? Davvero sta facendo la ramanzina a un uomo di quarantanni? Probabilmente al moro verrà strappato un sorriso, e anche quell'affermazione abbastanza vaga: << In merito a cosa? >> Strabuzza un poco gli occhi, avevano chiacchierato di molte cose, dall'arte, ai tatuaggi, alla medicina. Lo aveva esortato a intraprendere la carriera di medico in effetti ma non sa se sia proprio quella la scelta di cui parla. [Piedi del Monte] Ridacchia ascoltando l'altra, ma non si dilungherà oltre sul proprio risveglio. Ha già tirato abbastanza la corda con le battute e lui è un tipo discreto. La maggior parte delle volte. <Immagino sia questione di affinità.> Si stringe nelle spalle, cercando di dare una spiegazione a quella differenza. <Alcune scelte, o determinati gusti... spesso sono involontari. Frutto di qualcosa che non possiamo comandare o gestire.> Difficile capire a cosa stia facendo riferimento, ma non tarderà a spiegare le proprie motivazioni. <Sai qual è l'elemento predominante del mio chakra?> Le domanda a bruciapelo, con aria di sfida. Tuttavia, glielo rivela prima che lei possa cimentarsi in un indovinello senza indizi. <Il Fuoco.> Socchiude le palpebre dell'occhio buono e ci riflette su, prima di spalancare le labbra e dar nuovamente concretezza ai pensieri. <Ho sempre avuto una innaturale predisposizione per le fiamme... ma è un elemento che non mi rappresenta.> Un netto contrasto, il suo. Padrone di un elemento che non gli piace. <Il Fuoco distrugge... brucia. Uccide. Pur volendolo associare a concetti leggermente più luminosi, come potrebbe essere -la Purificazione-... porta con se sempre il fardello del -Sacrificio-.> Si stringe nelle spalle, sorridendo. <Non sono un grande fan del sacrificio per un bene superiore. Esattamente come, potrai immaginare, non sono un fan della morte e della distruzione gratuita.> Lui non è un distruttore. Lui è un Creatore. Anzi, persino la creazione non gli compete. Lui è un Guardiano, che veglia sul creato e lo protegge dai Distruttori. <Quindi voglio far finta che questa mia affinità alla pioggia possa tradursi nel desiderio di spegnere quelle fiamme.> Che bruciano in lui e di cui non fa MAI utilizzo. Privato di parte del Byakugan e volontariamente privato delle sue tecniche elementali. Tenjiro sa essere veramente complesso, a livello psicologico. <Ad ogni modo...> prosegue cambiando discorso ed affrontando tematiche assai più sentite ed importanti. <Dovresti provarci almeno una volta.> A meditare, intende. <La meditazione è Forza e Controllo. Potresti addirittura scoprire che gestisci male le tue energie... e che potresti impiegarle in maniera assai più efficace.> Questo proprio dal lato pratico. <Senza contare che la meditazione abitua alla riflessione e all'approccio logico alla vita.> Lui, invero, è estremamente pacato e razionale. E' molto difficile vedere scatti impulsivi da parte di Tenjiro. L'Istinto sottostà al dominio della Mente. Intanto ridacchia quando l'altra lo rimbecca. Sa esattamente che ha ragione, ma alla fine lui è quasi un bambinone quando si tratta di queste cose. La renderà dotta, piuttosto, circa la scelta di cui ella è responsabile. <Ho deciso di intraprendere la carriera medica.> Secco e deciso. Non c'è tentennamento nella voce, quindi neanche negli intenti. <E' arrivato il momento di fare qualcosa che avrei dovuto fare tanto tempo fa.> Dare il proprio contributo al mondo, nel modo più congeniale ai propri ideali. [Piedi del Monte] Il risveglio abbandonato lascia spazio a una riflessione diversa, incentrata tutta su quella pioggia e iin parte su se stesso. Lo ascolta senza interrompere, mentre i cricetini si muovono rapidamente in quella testa. Anche Yasuhiko domina le fiamme, però è un tipo molto diverso da colui che si trova innanzi. Ma è un'altra la particolarità che ritrova in quel discorso: << Il fuoco scalda, cuoce, sfama. >> Perchè limitare a concetti solo negativi ciò che può dare anche qualcosa di positivo? << Il fuoco illumina. >> Come il sorriso che dopo quel discorso le si stampa sulla faccia, luminoso, vivo, ricco. << Solo un folle sarebbe fan della morte e distruzione gratuita. Però ho una cosa divertente da dirti! >> Ballonzola un poco sui piedi, lasciando che lui di tanto in tanto non stia più sotto quell'ombrello e venga nuovamente inumidito dalla pioggia. << Il mio elemento è l'acqua. >> Si interrompe, la testolina a ripensare a quanto quell'elemento possa essere pericoloso. << L'acqua che annega, distrugge, soffoca. >> Non c'è solo la negatività << L'acqua che irriga, disseta, fa nascere la vita. Eppure la pioggia non mi piace per nulla, forse perchè di Suiton ne ho già abbastanza! >> Gli rifilerebbe un occhiolino, il sorriso sempre presente su quel faccino infantile che a conti fatti, nella sua innocenza riesce a scorgere qualcosa che agli occhi della mente allenata altrui forse è sfuggito. << Credo di aver preso da mio padre...lui è un tipo molto impulsivo! E io non sono proprio da meno. Però mi piacerebbe provarci! >> Il discorso in un lampo è stato abbandonato, lasciato alla meditazione a quella calma e pacatezza che ogni tanto davvero le servirebbero. << Sembriamo quasi complementari sai? Anche negli elementi! Però se hai pazienza potresti provare a insegnarmi come si medita un giorno! >> Sembra sempre disposta a imparare cose nuove, qualcosa che potrebbe portarla a scoprire delle nuove frontiere, in qualsiasi ambito. << Però magari non iniziamo a farlo sotto la pioggia ti preeeeego!!! >> Gli occhi si fanno supplichevoli, così come il tono, evidentemente consapevole che quella condizione invece che calmarla l'avrebbe alterata. Quando infine, il discorso vira sulle scelte dello Hyuga la reazione dell'altra è semplice, spontanea oltre ogni modo, con gli occhi che dapprima si spalancano, un piccolo saltello viene fatto sul posto e poi in maniera totalmente non ponderata gli si avvicina, il braccio libero dal mantenere l'ombrello che lo stringe in un abbraccio rapido e inaspettato probabilmente. Si distanzia in un attimo, gesto evidentemente dettato dalla felicità di avere qualcuno in più nel gruppo dei curatori: << Sono contenta che tu abbia preso questa decisione! In questo modo sicuramente potrai usare quel fuoco per fare del bene! Le ferite si cauterizzano anche con quello sai? >> E' decisamente piena di energie, oltre ad avere una mente sveglia, che si scosta da un argomento al successivo, legandoli insieme.
Giocata del 23/10/2021 dalle 11:27 alle 14:32 nella chat "Nuovo Monte dei Volti di Pietra"
[Piedi del Monte] Ascolta il dire della ragazza, mentre lentamente riporta il cappello sulla testa e se lo sistema perchè non cada di li a poco. Non parla inizialmente, lasciandola libera di esprimere i propri pensieri in tutta libertà. <Mh.> Mugugna pensieroso, dapprima non esprimendo concetti in merito. In un secondo momento, le sue labbra si schiudono ed iniziano a dar forma ad un pensiero ben preciso. <E' la seconda volta, sai?> In un primo momento è criptico. La ragazza non riuscirà a capire precisamente a cosa Tenjiro si stia riferendo... tuttavia, questo senso di smarrimento è destinato a durare veramente poco. Guardandola con sguardo complice, le sorriderà con fare quasi paterno, per poi svelare il mistero e ammettere qualcosa di cui altri si sarebbero vergognati. <E' la seconda volta che mi doni importanti spunti di riflessione. Realizzare di star prendendo lezioni di vita da una ragazza così giovane, suscita in me sensazioni contrastanti.> Ammette, incrociando le braccia ad altezza dell'addome tra le ampie maniche del kimono. Ancora una volta un'occhiata complice e un sorrisino beffardo. <Non necessariamente negative, ovviamente.> Non gli dispiace essere rimbeccato da qualcuno di così giovane. E' un'esperienza che apre gli occhi (badum tss). Per quanto concerne la meditazione, non potrà fare a meno di comprenderla e rincarare la dose. <La Meditazione è importante, Shizu-chan.> Le spiega anche il perchè. <E' importante non solo per la gestione del proprio potenziale, bensì anche per la consapevolezza di se stessi.> Le lascia il tempo di assimilare l'informazione e farla propria. Elaborarla. <Prima ancora di voler cambiare il mondo, bisognerebbe capire qual è il posto che occupiamo in esso.> La guarda con più serietà adesso. La fissa intensamente, come se volesse guardarle dentro. Eppure, non ci sono segni visibili di utilizzo della propria innata. No, si tratta di uno sguardo che va ancor più in profondità del Byakugan. E' lo sguardo di chi cerca di specchiarsi nell'animo di qualcuno. <Sei assolutamente sicura di sapere chi sei?> Domanda estremamente strana. <Sicura che la frenesia che caratterizza le tue giornate ti abbia lasciato il tempo di riflettere su te stessa? Ti abbia lasciato il tempo di scegliere?> Non sono insinuazioni. Dopotutto lui non sa quasi nulla di lei... sono domande mosse dalla sincerità più pura e dalla curiosità. Alla fine ridacchia, riassumendo la propria espressione paciosa e tranquilla. <Certo che posso insegnarti come si fa. Io ci ho messo anche troppo tempo per scegliere.> Ridacchia, ripensando ai trent'anni di abnegazione. Tempo che ha portato ad una scelta solo di recente: quella di lavorare in ospedale. <A tal proposito... sapresti indicarmi qualcuno con cui interfacciarmi?> Se ha contatti in ospedale o simili. [Piedi del Monte] Dopo quella condivisione di pensiero la rossa si ferma, lui fa lo stesso, riflettendo su quanto detto dalla sedicenne che oggettivamente ne sa meno di lui. Un mugugno per poi esprimersi in una frase alquanto criptica che farà inclinare la testina della ragazza sul lato sinistro, espressione sul viso decisamente confusa. Fortunatamente l'arcano viene risolto da li a qualche istante, non lasciandola troppo sulle spine. Spunti di riflessione, dati a qualcuno che sicuramente di esperienza ne ha ben più di lei, ma forse in quella sua innocenza riesce a scorgere dettagli che l'esperienza, forse negativa, della vita ha voluto imporgli. Non sa come ha perso quell'occhio, forse proprio per il fuoco che caratterizza anche il suo elemento. Lo sguardo si tinge tuttavia di preoccupazione quando quella frase sulla giovane età viene pronunciata, per poi lasciar spazio a un sorriso e un sospiro di solievo quando viene specificato che non necessariamente il tutto deve avere un'accezione negativa: << Meno male! Non era mia intenzione dare lezioni a nessuno. Però se può aiutarti ad apprezzarti di più perchè no? In fondo sei l'unica persona con cui dovrai restare per tutta la tua vita no? >> Questo le è stato insegnato sin da piccola, nonostante i capricci per varie ragioni, il sentirsi inadatta come Kokketsu per aver sviluppato il controllo su quel sangue solo pochi mesi prima, il fatto di essere piccola, con un seno abbondante che ha sempre cercato di nascondere. Tante piccole stupidate che per un adolescente diventano importanti e difficili da superare. Lui si addentra poi in quel discorso sulla meditazione, e lo fa dandole un soprannome che solitamente le viene rifilato solo a casa, cosa che la fa sentire decisamente come di fronte a un genitore. Ascolta in silenzio quella spiegazione, cogliendone un aspetto in particolare: gestione del potenziale. E' da poco che si approccia al potere del suo sangue, ma conosce bene i risvolti che esso ha sui vari membri del clan, chi più chi meno ne viene influenzato e a lei piacerebbe essere nella fazione dei meno influenzati. Che posto occupa nel mondo lei? Non se l'è mai chiesto ma decisamente non uno fondamentale, si sta impegnando per definire se stessa in primis, al resto ancora non pensa troppo. Però alle domande che lui le pone poi sa esattamente rispondere: << So chi sono. Shizuka Kokketsu. >> Si interrompe lasciando che quella frase che pare banale lasci la sua impronta, << Quando ho iniziato a uscire dalla mia bolla perfetta all'interno della famiglia, mi sono scontrata contro un mondo poco tollerante nei miei confronti. Ogni volta che pronuncio il mio cognome qualcuno rabbrividisce o mi rivolge uno sguardo diverso. Essere una degli eredi di Yukio sembra essere qualcosa di spiacevole per molti qui a Kagegakure. >> Già, portare quel sangue nero è visto come una maledizione da alcuni, come un insulto da altri o come dono da altri ancora. << Parecchi mesi fa ho incontrato un mio consanguineo che mi ha detto che noi Kokketsu siamo destinati a diventare dei mostri. >> Si interrompe, lasciandosi andare a una spiegazione un poco meno concisa, << Le leggende narrano che il nostro capostipite abbia venduto l'anima al demonio per avere questo potere, perciò molti pensano che siamo destinati ad essere malvagi per forza. >> Il discorso viene esposto con serietà totale, quasi un lieve dispiacere le si dipinge sul viso, fino alla svolta, dove quei sentimenti lasciano spazio a una decisione assoluta: << Io ho deciso che non mi va di essere una Kokketsu. Io sono Shizuka Kokketsu e posso fare tutto quello che ritengo sia giusto. Sono una tirocinante medica per mia scelta, perchè un sangue nero può salvare delle vite e non solo toglierle. >> Ha scelto quella strada per dimostrare a se stessa e al mondo che può fare anche del bene nonostante sia figlia del demonio. Ed è una cosa a cui tiene particolarmente. << Non sopporto chi giudica qualcuno senza conoscerlo minimamente. Mi sembra un atteggiamento stupido e superficiale. Siamo abbastanza fortunati da vivere in pace, non vedo perchè farci la guerra prima ancora di sapere chi è il prossimo. >> Figlia della pace indubbiamente, certi discorsi sono per coloro che le vere sofferenze non le hanno ancora viste. Quel discorso serio viene interrotto dalle risate di lui che si presta per quegli insegnamenti, con relativo inchino di ringraziamento della nanetta. << Beh io ho una responsabile a Kusa che mi segue nel processo di apprendimento. Tra l'altro ho iniziato in maniera un poco burrascosa il tutto... >> Già quella visita in ospedale e l'inaspettata lezione sul momento. << Posso provare a chiedere al mio ragazzo se ha qualche contatto qui all'ospedale di Konoha dato che lui ha iniziato qui! >> Le mani si muovono rapide, il cellulare viene recuperato e in un attimo quel messaggio viene inviato all'indirizzo del Sumi. << Di solito risponde rapidamente se non è impegnato >> Gli rivolge un sorriso, ampio, mentre quell'elemento di alta tecnologia viene trattenuto fra le mani. [Piedi del Monte] Ridacchia pensieroso, commentando subito dopo le parole di lei per rassicurarla. <L'ultima persona che può dar lezioni concrete è colei che parte con il presupposto di farlo.> Chiosa con tono tranquillo e lento. <Le lezioni più utili sono quelle che apprendi ascoltando le esperienze degli altri, non i dogmi che ti vengono imposti.> Si stringe nelle spalle, quindi, lasciandole capire che è stata proprio la naturalezza del discorso a fargli aprire gli occhi e insegnargli qualcosa. <Beh, in realtà spero proprio di no...> Ammette strabuzzando l'occhio buono e tradendo le aspettative della nanerottola. <Mi auguro, piuttosto, che ci sia un sacco di gente ad accompagnarmi fino alla fine del percorso.> Ridacchia, divertito. <Ho già camminato da solo per un sacco di tempo. Posso assicurarti che non è un gran che... e che chi millanta di essere in grado di star bene solo con se stesso, spesso mente.> E lui ha mentito tantissimo. A se stesso in primis. In ogni caso, la discussione verte per lidi assai più complicati. L'introspezione della giovane Kokketsu porta a far emergere una parte di lei che, magari, avrebbe preferito tener nascosta. Non tutti parlano apertamente delle proprie radici, specialmente quando sono visibilmente scomode. Eppure, Shizuka si è aperta con Tenjiro. Questo strappa un sorrisino al vecchio Hyuga, che di rimando si lascerà sfuggire un sorrisino paterno. <Quel visino nasconde molto più di quanto voglia dare a vedere, si?> E' una domanda retorica. Sa benissimo che è così, dopo questo racconto. <Purtroppo il mondo non è mai tollerante nei confronti di chi porta il peso della propria eredità genetica.> Sospira, avvicinandosi un po' a lei. <Nel bene o nel male che sia.> Cosa intende dire? <E' tutta una questione di aspettative. Ci si aspetta che un Kokketsu tenda a diventare un mostro. Ci si aspetta che un Uchiha tradisca il proprio villaggio. Ci si aspetta che uno Hyuga diventi un prodigio e dedichi la sua vita al villaggio ed al Clan.> Nell'ultima frase racconta un pizzico del proprio passato, ma in maniera velata. <Tutti hanno grandi aspettative, ma nessuno mette in conto che queste aspettative possano esser tradite. Nessuno pensa che possano non corrispondere con le aspettative di chi porta quel fardello.> Si stringe nelle spalle. <Di conseguenza sei costretto a ritagliarti lo spazio che vuoi nel mondo, sgomitando molto più di quanto farebbe una persona senza nome e cognome... oppure ti arrendi al peso della tua scomoda eredità e scegli la via più semplice.> Assecondare le aspettative. <In un certo qual modo, sono contento di sapere che nella scelta tra ciò che è giusto e ciò che è facile... tu abbia optato per la prima.> Sollevando poi la mano destra e posandola sulla testa di lei. Cercherà genuinamente di scompigliarle i capelli come farebbe un padre, prendendosi una libertà ed una confidenza che nessuno gli ha mai concesso. Annuisce convinto. <E' segno di Forza.> interiore. Quella più importante. <Quindi!> [Clap!] sbatte le mani, come volendo segnare virtualmente una linea che sposti la discussione verso una conclusione: un riassunto. <Appurato che sei perfettamente consapevole del posto che vuoi occupare nel mondo... non resta che perfezionare il potenziale e la sua gestione, si?> Ridacchia divertito, prima di passare al discorso ospedale. Paradossalmente, il suo futuro sembra importargli meno di quello della ragazza, quindi alla faccenda dedicherà solo qualche parola schiva. <Potrebbe essere un'idea, si!> Quella di chiedere al ragazzo. <Intanto vedrò se riesco a reperire del materiale per rinfrescare almeno le informazioni di base sulla materia.> Una capatina in biblioteca sarà indispensabile, a questo punto. [Piedi del Monte] Lui sicuramente non si è sentito obbligato ad apprendere qualcosa di ignoto, anzi ha apprezzato quella spontaneità intrinseca nella sedicenne. I dogmi non piacciono nemmeno a lei, è a favore della libertà, in ogni sua forma, forse anche per questo alla fine il rapporto con il Sumi si è evoluto così tanto. Lui poi la butta sul ridere, affermando che la solitudine non è poi qualcosa a cui auspica: << Beh personalmente la vedo dura. Sei un tipo affabile e dalla chiacchiera facile, cosa che in linea di massima dovrebbe aiutarti ad avere molta gente attorno. >> Indice e pollice della destra vengono portati al mento, << Anche se non è detto che tutti restino poi. Ma sono sicura che qualche buon amico tu lo abbia. >> Gli sorride, senza effettivamente dirgli che per lei sono già amici, ma non è difficile immaginarlo considerato le intense chiacchierate che si sono fatti. Oltre al fatto che ammettere di non voler più stare da solo è un invito a nozze per la nanetta. Non è stato così complicato per lei infatti aprirsi con quel tipo, sarà che tutto sommato ormai si è messa in testa che un poco sono davvero complementari e un poco forse perchè è decisamente un adulto, nel quale rivede una figura genitoriale, così come quel sorriso che le porge. La domanda è retorica, sarà piccolina ma ha avuto delle belle gatte da pelare solo per quel sangue che si porta dietro, nero anzichè rosso. Resta silente durante quel lungo discorso, cogliendo qui e la dei riferimenti a quanto anche lui abbia dovuto in qualche modo confrontarsi con le aspettative di un clan fin troppo famoso. << In fondo non è sempre detto che la strada più facile sia quella che ci renderà più felici no? >> Questa frase le sfugge dopo che lui ha allungato quella mano sulla testa di lei, facendola arrossire un poco, in maniera quasi automatica. << Però direi che perfezionare il potenziale potrebbe essere utile così come gestirlo nel migliore dei modi. >> Ci pensa un pochino, il visino che si imbroncia appena e boffonchia qualcosa quasi fra sè e sè: << In fondo dopo l'ultima missione ne sono uscita spossata...Amministrare meglio sarebbe il caso.. >> Già il dispendio di Chakra era stato notevole, inoltre aveva quasi esagerato e mezzo annegato quel ragazzino. Ma meglio pensare ad altro ora! Come previsto la risposta del fidanzato arriva celermente, il telefono vibra fra le esili manine, le blu si scostano a leggere quella risposta che le mette una certa fretta anche. << Kenshi Aburame! E' il direttore sanitario dell'ospedale del distretto di Konoha! Il mio ragazzo mi ha detto di mandargli una mail ma credo andrà bene anche una lettera normale >> Gli sorride in maniera ampia, felice di avergli dato quanto meno un nome di riferimento. << E' stato questo Medico ad assumere il mio ragazzo, quindi presumibilmente è lui che vaglia le candidature. Però ti consiglio di presentarti asciutto al colloquio così come in biblioteca! >> Gli rifila un occhiolino, il tono ironico riguardo al fatto che sia fradicio al momento. [Piedi del Monte] Scuote la testa appena. <Essere affabili e chiacchieroni non è mai stata una garanzia.> Ed è la triste verità. <Non è un presupposto per filtrare le conoscenze, quindi finisci per circondarti di un sacco di persone, si, di cui meno della metà della metà sarebbero effettivamente -conoscenze giuste-.> Ma questo è un suo personalissimo pensiero. Estremamente buono da un lato, ma anche disilluso dall'altro. Gli alti e bassi emotivi sono all'ordine del giorno da una vita. <Ti sorprenderò.> Ammette quando l'altra si riferisce agli amici. <Nessuno che possa realmente definirsi tale.> Buoni amici. Alla fine Tenjiro si atteggia da compagnone con tutti. Non crea attriti con nessuno, ma questo è ben lungi dal definirsi stringere un legame solido con la gente. Lo dimostra il fatto che non esiste nessuno, nell'attuale Konoha, che conosca effettivamente il passato di Tenjiro. Nessuno che conosca le sue passioni, o le sue inclinazioni. Quello che non dirà alla ragazzina, tuttavia, è che lei gli suscita un'innata simpatia. E che ci sono tutti i presupposti perchè la loro conoscenza sfoci in qualcosa di più saldo. Scioglie la presa delle mani, ma unicamente per risaldarla dietro la schiena, ad altezza della fascia lombare. Le dita della mano destra cingono l'arto sinistro ad altezza del polso, mentre il petto all'infuori si gonfia di quell'innata fierezza ereditata dal clan. Tenjiro, infatti, ha un portamento fiero e composto... seppur il suo modo di fare e dire possa lasciar pensare che sia un ignavo. <Verissimo.> Circa le strade che è possibile prendere. Non mentirà. <La felicità, come un po' tutto nella vita, ha un suo costo.> La guarda dritto negli occhi. <Più sei disposta ad investire...> tempo, energie... <Più è alta la ricompensa alla fine.> Chi si dedica anima e corpo ai propri obiettivi e poi li raggiunge, prova una soddisfazione indescrivibile. Il problema, però, è riuscirci. <D'altro canto, più investi e più hai da perdere...> Si zittisce subito dopo. Mugugna e resta pensieroso, finchè non si torna sul discorso ospedaliero e su cui dovrebbe incontrare Tenjiro per avviare la propria carriera da medico. <Aburame.> Ripete. Conosce bene quel cognome, ma non sembra ricordare chi sia a portarlo. E' probabile che si siano conosciuti in passato, ma ormai è trascorso troppo tempo. <Utilizzerò sicuramente una lettera.> Ridacchia, ironizzando su se stesso. <Io e la tecnologia siamo due mondi distinti.> E non comunicanti. <Mi accompagneresti in biblioteca già che ci sei?> Spezza il discorso, notando che la pioggia non accenna a smettere. <Così magari mi asciugo un po' prima di entrarci.> Ma pensieroso, non sembra esserne propriamente convinto. <Anzi, sai cosa... passo prima da casa...> così potrà asciugarsi e cambiarsi come si conviene. <Vieni, ti faccio vedere dove abito... così quando vorrai fare due chiacchiere, saprai a che porta bussare.> E detto ciò, si avvierà verso la propria abitazione senza fare troppi complimenti. Passo svelto e giaccone sventolante, mentre sul palco cala il sipario. || [Piedi del Monte] Le parole di lui sono decisamente veritiere, non è detto che la cordialità sia qualcosa che poi ti conduce a un rapporto più profondo. Però a conti fatti ha ragione, è riuscito a sorprenderla. << Nessuno è difficile da credere! >> Rimane stupita, il tono di voce e il visino rendono bene l'idea. Lo vede stiracchiarsi un pochino, finalmente alzarsi e sgranchirsi le gambe nonostante la pioggia non accenni a smettere. Spende qualche parola ancora riguardo alla felicità e come raggiungerla. Più la ricerca sta in alto, più la caduta aumenta, ma in fondo siamo su questa terra per provare, cadere e rialzarci no? << E' tutto lì il trucco! Devi sapere su cosa investire e farlo bene! >> Investimenti sicuri, importanti portano a serenità e pace, cosa che è spesso difficile fare, ma la positività è qualcosa che è insita nella natura della Kokketsu, figlia della pace e della tranquillità. Quando riesce a donargli quel nome, ci riflette un poco, come per cercare un ricordo che pare essere scomparso per poi deridersi un pochino riguardo quella tecnoclogia. << Se tu mi insegnerai a meditare io posso provare a spiegarti come funziona un cellulare! >> Uno scambio alla pari eh? L'impresa psicologica contro quella tecnologica, chissà chi sarà iol migliore insegnante! Poi arriva quella proposta, quell'accompagnarlo in biblioteca per iniziare il ripasso almeno sulle basi che poi si tramuta in altro. << Si certo non c'è problema! Così recuperi anche un ombrello! >> Accetta volentieri di scoprire dove lui abiti, in fondo per reperirlo può usare solo le lettere e non sa nemmeno dove inviarle per ora! Si incammineranno quindi assieme presumibilmente verso il quartiere dei Clan di Konoha, e durante la passeggiata sotto l'acqua la rossa potrebbe pure consigliargli qualche testo di anatomia sul quale si è documentata prima di entrare al corso di medicina, qualcosa di semplice e di facile memorizzazione; in fondo potrebbe non essere uno dei prodigi degli Hyuga! [//END]