Sassate e cannoni - PVP

Quest

Scontro PvP

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18:37 Matono:
  [Limitare Campo d'allenamento] Si attende che il biondo lo raggiunga non appena scatti, d'altra parte si conoscono abbastanza da sapere grossomodo come ci si deve comportare nei confronti dell'altro, la rapidità di Shinsei era ed è tutt'ora estremamente temibile dato che riesce ad anticipare l'elementare movenza del moro, lo sguardo segue i movimenti del biondo lo vuole attendere li dove è più forte ed ove si sente più sicuro, perchè contunia a permettere questa cosa tutte le volte. la repentina figura di Shinsei inizia a cingere l'assedio alla sua persona, ricorda bene la potenza dei suoi colpi e non ha certo tempo di comporre sigilli, cerca di seguire il movimento ultra veloce del biondo che per un attimo sembra più un immagine confusa che una vera persona, se ne rende conto appena in tempo per eseguire la prima cosa che gli viene in mente, tenta di utilizzare l'avanbraccio sinistro come scudo d'emergenza mettendolo in traiettoria del colpo ed eventualmente sfruttare l'armatura, nel mentre sposta all'indietro il baricentro della schiena, muscoli dei polpacci che si tendono all'unisono per tentare un salto all'indietro abbastanza in alto da schivare il calcio alla schiena come un atleta di salto in alto la cui asta è rappresentata da Shinsei, fallire il salto comporterebbe davvero un sacco di dolore. [Tentativo di Schivata in salto - Chk 25]

La tattica di Matono non è estremamente sbagliata. Adotta dapprima un arto a protezione del corpo che non gli consuma molto tempo, elaborando poi un balzo verso l’alto di appena due metri. Shinsei è abbastanza alto tant’è che il corpo del corvino finirà a non più di cinque centimetri d’altezza rispetto al biondo. Praticamente sta cercando di balzarlo con evidenti difficoltà. Andando all’indietro sarà per altro obbligatorio che Shinsei vi passi di mezzo stando nelle retrovie rispetto alla figura di Matono, nonostante sia perlopiù rivolto verso sinistra. L’importante è che sia riuscito a schivare il balzo altrui, sfiorandone le inferior leve ma senza effettivamente lasciar alcun danno all’altrui portata, se non forse un’alzata di polvere dal terreno sottostante. Il biondo, quindi, si vede passare il sedere dell’Uchiha letteralmente a due centimetri dalla faccia in fase di discesa all’indietro. Copre appena due metri, scavalcando il delimitatore in legno del campo d’addestramento. Letteralmente, non contento d’avergli quasi messo i cosiddetti in faccia – neanche tanto figurativamente parlando – ha anche anteposto quel recinto alla furia nemica. Che sia una tattica? Che quella culata servisse a destabilizzarlo meglio di qualunque altro Genjutsu? Sta di fatto che, per come stanno messe adesso le cose, la distanza tra i due permane irrisoria: due metri, con un recinto ad ostacolare eventuali avanzate avversarie, ma senz’alcun modo limitarle davvero. [ Distanza Matono – Shinsei: 2m ][ Turni: Shinsei – Matono ][ Go ]

19:15 Shinsei:
 La gamba va a vuoto, la sente fendere l’aria. E immediatamente reagisce. Lo sguardo s’alza nel tentativo di individuare la figura del moro in salto. Tenterebbe di richiamare la gamba a se, sfruttando quella che è ora energia rotatoria per avvitarsi su se stesso, completando il giro di rotazione per ritrovarsi, con le gambe flesse, di nuovo al loro posto sotto di lui, pronto a scattare di nuovo, immediatamente, tenterebbe, premendo sul pavimento polveroso, di utilizzare tutta l’energia delle gambe flesse per tentare una nuova offensiva. Tenterebbe d’avventarsi di nuovo su Matono tramite un salto ferale, non alla massima elevazione, solo quel tanto che basta per superare la staccionata che l’altro ha frapposto, ma è in direzione del suo avversario che proietterebbe il colpo. Il chakra questa volta viene spostato e accumulato nella sua interezza sul pugno destro, che tenterebbe di caricare all’indietro, ancora in aria, per poi mirare verso il volto dell’altro e lasciar partire il colpo, liberando la catena cinetica del corpo, ruotando i fianchi, la spina dorsale e le spalle verso sinistra, per dar più forza al colpo che, irrorato di chakra, è scagliato sfruttando tutta la forza di cui dispone. Il viso affilato è dipinto in un ringhio, non di sforzo, ma di rabbia. L’emozione che lo domina in quei momenti. Non ha intenzione di risparmiarsi nell’usare ciò di cui dispone. Sicuro che il moro farà lo stesso. [2/4 tentativo di Totsukegi: Salto in avanti con pugno destro in direzione del volto][Conoscenza: Combattimento senz’armi][Chakra: 8/10]

19:35 Matono:
  [oltre il Campo d'allenamento] [oltre il Campo d'allenamento] Si libra in aria in quella movenza che il cervello d'istinto gli ha suggerito, più che una tattica vera e propria era una manovra d'emergenza per missile in rapido avvicinamento, poco tempo e massima efficacia cercata. Sente il tagliarsi dell'aria appena appena sotto la schiena, riesce quasi a percepire la potenza del colpo distruggere gli atomi di ossigeno e passare oltre, certo non si rende conto di fargli passare il culo in faccia abbastanza vicino quasi da poter ricever un morso da parte del biondo, quasi non se ne sorprenderebbe a questo punto. Fatto sta che riesce ad evitare di ricevere una mazzata considerevole trovandosi aldilà del limitare del campo erboso, oltre una staccionata consumata e colma di muschio, regolarizza il respiro che si era forzatamente accelerato, dato lo sforzo improvviso sostenuto, scuote la propria figura si aspetta l'incalzare istantaneo del biondo data l'estrema vicinanza non può attendere molto preparandosi immediatamente a comporre due sigilli, unisce le mani e mentre Shinsei vola in sua direzione, tenterebbe do condurre il chakra verso il fuda contenete il tronchetto presente nel braccio destro attivando la tecnica della sostituzione[2/4]. In caso di effettiva riuscita della tecnica tenterebbe di ribaltare l'incedere soffocante della partita, comparendo dietro a Shinsei distante 3 metri, braccio destro alzato verso il capo di Shinsei, la mano sinistra cinge con forza il polso desto, quasi le unghie della mancina lo artigliano, troppa foga. Il palmo della mano destra si apre mentre con la mente va alla ricerca di quel tepore primordiale nascosto nella coscienza, la stessa rabbia che lo annebbia e lo controlla si accende infuocata, la convoglia verso il proprio chakra cercando di unirli e stabilizzarli, l'obiettivo e colorare la sua energia spirituale di un rosso intenso, rendendolo ribollente di furia ed intensità. Ora quel chakra prova a venir convogliato dal braccio alla mano destra posta in quella posa decisa, svuota i polmoni dato che la mira dev'esser ferma, immobile, il volto porta un espressione decisamente torva, gli occhi neri trasmettono le sue emozioni roventi. Dunque se fosse riuscito nella trasformazione del chakra andrebbe a lasciar di colpo andare tutta quella vorticante energia rossa attraverso il palmo della mano, diretto a livello del capo del biondo[tentativo sostituzione direzione retro Shinsei 3 m 2/4 - Cannone mira capo shinsei 2/4 -8 chk 17/25]

Una volta assestata la situazione, Shinsei e Matono si ritrovano di nuovo l’uno contro l’altro. Il biondo adotta nuovamente lo stile del Totsukegi, il quale gli permette d’avanzare e d’attaccare in minor tempo rispetto a quello che potrebbe far l’avversario nello stesso lasso di tempo. E senza dubbio, il punto forte altrui è proprio la velocità. Si slancia in avanti, nel tentativo di balzare anche l’ostacolo durante la corsa. Effettua letteralmente un salto in lungo che lo porta ad atterrare ad una distanza totalmente irrisoria dall’avversario, il quale potrà senza dubbio avvedersene. Adopera il fuda al cui interno ha sigillato un tronchetto della sostituzione, irradiandovi del Chakra che sarà il punto focale per l’estrazione dell’oggetto. Il tronchetto si troverà ad altezza del petto per Shinsei, quindi il pugno andrà completamente a vuoto assieme alla nuvoletta di vapore che s’innalza, ma che sparisce dopo poco con l’ausilio del vento. Di conseguenza, non vedrà neanche Matono. Egli si sposta ad una velocità elevata rispetto a quella naturalmente posseduta, ma che gli permette di divenire praticamente invisibile agli occhi del biondo. Non v’è alcun problema nel raggiungere le spalle dell’avversario, il quale è praticamente alla mercé dell’Uchiha. L’errore scartato e quello che invece è riuscito a risvegliarlo davvero: a confronto. Soltanto all’ultimo istante, quando ormai è praticamente troppo tardi – o quasi, Shinsei potrà rendersi conto di movimenti dietro la sua schiena. Il corvino è tuttavia bloccato – adesso – tra la recinzione e il biondo, quindi c’è anche da considerare un’eventuale problematica… che verrà, tuttavia, considerata più avanti. Il finto Uchiha ha veramente un tempo minimo per salvarsi la pellaccia dall’attacco che sta per arrivargli alle spalle. Un po’ farabutto Matono, ma con una tattica funzionante. [ Accorgimenti: i sigilli vanno sempre descritti – almeno il nome d’essi, non per forza l’imposizione delle mani. Giacché qui non erano neanche necessari, ho lasciato correre ][ Difesa EXTRA – Shinsei ][ Go ]

20:11 Shinsei:
 Ancora una volta il suo colpo va a vuoto. L’avversario vanisce lasciando che il colpo si scaraventi a terra. Tenterebbe di attutire il colpo con le gambe e con l’altro braccio, trovandosi ben presto accovacciato al suolo, rannicchiato come una molla pronta a scattare. Lo sguardo si sgrana nel non vedere il biondo nel suo campo visivo. è esposto, e conosce abbastanza i rischi di questa cosa. Non ha modo di analizzare i sigilli dell’altro, ma conosce bene la posizione delle mani che nota con la coda dell’occhio puntare contro di se. Tentare un balzo richiederebbe troppo tempo. Ha bisogno, se vuole salvarsi, di puntare di nuovo sul ciò che sempre lo aiuta in momenti di difficoltà: la velocità. Non attende neanche il tempo necessario a capire bene dove l’altro si trovo. Deve semplicemente spostarsi da li. L’espressione si lascia andare ad un ringhio rabbioso, mentre si limiterebbe, accovacciato al suolo com’è, ad affondare ambo le mani nel terreno spingendo quindi con tutti e quattro gli arti per sprigionare più potenza possibile contro il suolo, e quindi la maggior velocità possibile. Tenterebbe uno scatto, ma ovviamente non in linea retta. Conscio del fatto che non servirebbe ad evitare la traiettoria del proiettile. Lo spostamento tentato è di fianco, alla sua sinistra per la precisione, e verso quella direzione sbilancia il corpo, prima di lasciar andare ogni muscolo del corpo, scattando come una molla, al massimo della velocità. [1/4 Tentativo di scatto verso sinistra][Chakra: 8/10]

Shinsei adotta uno spostamento repentino che, nei rispetti della tecnica, è appena poco più lento. Quindi, nel momento stesso in cui la tecnica parte e cerca di raggiungere il ragazzo, questi inizierà lo spostamento. Viene preso di striscio, giusto durante l’ultimo scatto. L’ampiezza del cannone raggiunge i due metri e mezzo, riuscendo di rimando a coprire un corpo per quanto accovacciato possa essere. Gli colpisce la spalla destrorsa, l’ultima a spostarsi dalla traiettoria, sul retro, all’altezza della scapola. Brucia, gli lascia senza dubbio un’ustione che dovrà in qualche modo farsi vedere. Le vesti vi restano attaccate, quelle che ovviamente non son bruciate senz’alcuna esitazione [ - 16PV ]. Si sposta nel frattempo di ben venti metri [ Accorgimento: non è stato specificato dal giocatore la metratura massima che intendeva raggiungere, quindi ho dato per scontato che ne fa il totale pattuito dalla statistica secondaria ] sulla sinistra, costeggiando il recinto del campo d’addestramento, ma essendone adesso all’esterno. Quindi, avrà Matono alla sua sinistra, ma defilato all’indietro di ben cinque metri ed è presto detto il motivo. L’Uchiha non ha considerato un punto fondamentale della sua tattica che, per quanto funzionale, ha anche un malus non indifferente del quale tener conto. Il contraccolpo del cannone conduce il corpo dell’utilizzatore, dopo averlo sparato, ben cinque metri indietro. Fin qui non ci sarebbe niente di strano, ma il recinto è esattamente alle spalle di Matono, il quale lo centrerà in pieno con la schiena [ - 12PV ]. Gli causa un bel livido ad altezza della zona lombare, ma non ne limita in alcun modo le movenze. Ha sfondato parte del piccolo recinto, trovandosi quindi a cinque metri indietro rispetto alla posizione precedente, mantenendosi però a venti di distanza da Shinsei, in diagonale. [ Turni: Matono – Shinsei ][ Go ]

21:26 Matono:
  [Limitare Campo d'allenamento] La tecnica ha effetto e tutto diventa repentino abbastanza da fargli denotare il corpo che parte dal palmo della mano, divenuta in quel momento di un rosso acceso a causa del chakra Katon che vi scorre in quel momento. Non giunge esattamente all'obiettivo esatto il proiettile, ma fa appena in tempo a rilevare lo spostamento del biondo per capirlo che il controeffetto della sua tecnica lo spara 5 metri indietro, se non ci fosse la recinzione lignea avrebbe potuto pensare di aver avuto una buona idea, certo ora deve far i conti con un intenso dolore che gli parte dalla schiena, nel punto esatto ove ha sfondato il montante di legno, mandandolo in pezzi senza che esso comunque possa bloccare la forza cinetica del contraccolpo facendolo comunque giungere a distanza di cinque metri dalla posizione originaria.<Mpf> Il dolore ora si mischia alla rabbia delle sue espressività, con lo sguardo cinge la figura del l'uomo che si sposta a venti metri in diagonale, in ritirata nel tentativo di evitare il colpo. Sul momento ha un fremito di stanchezza, sente il corpo divenire leggermente più pesante, il respiro segue la stessa sorte, stringe i denti cercando di scacciare tutte le debolezze che la stanchezza comporta, emette un ringhio basso a denti stretti andando a trarre un profondo respiro prima di andare calcolare la distanza che lo separa dal biondo a venti metri di distanza diagonalmente rispetto a lui, si volta verso Shinsei, lo fissa per un secondo contato prima di passare all'offensiva portando una tattica provocativa, stingendo i denti ed ignorando il dolore provocato dalla precendente contusione, la sente, e li e la mascella ne denota la presenza con quella smorfia tesa cerca di ragionare tra rabbia e dolore, non semplice. Compone il sigilli relativi alla sua idea, azzardata "capra" tenendosi in posizione e tentando di irrorare il chakra lungo la parte superiore dell'epidermide, per tutto il corpo, tentando dunque di assumere le sembianze di Sango, che di recente ha avuto il tempo di conoscere per il tempo sufficente da averne un idea precisa delle fattezze[2/4]. Nel caso la trasformazione fosse portata con successo passerebbe al guardare Shinsei battendosi il seno con entrambe le mani, in maniera provocatoria, sperando che questa trappola fosse sufficiente a farlo avvicinare abbastanza con il potere del farlo incazzare a bestia, una volta messo in moto attenderebbe che lo scarto di distanze scendesse sotto i 10 metri prima di andare a comporre i sigilli "Drago serpente tigre scimmia" e allo stesso tempo va alla ricerca di quel calore intenso che ne contraddistingue parte dell'energia, quel valore aggiunto ribollente e celato risiedente da qualche parte all'interno di sè, e nel caso riuscisse nuovamente a ritrovarlo se non attraverso la rabbia attraverso il furore combattivo del momento, cercherebbe di infonderlo nel proprio chakra per unendoli in un energia diversa di colore e forma. Tenterebbe ora, col chakra modificato, di spostare e indirizzare il chakra dal plesso solare verso l'alto, in direzione delle fauci con le guance che si gonfierebbero vistosamente nell'azione, caricandola in quel modo, il proiettile cerca d'esser tenuto in bocca il tempo necessario alla sua stabilizzazione, studiando Shinsei stesso per adeguare la mira ed avere una solerte reazione agli spostamenti. Una volta carico lascerebbe andare il colpo a nella direzione del biondo.[ Tentativo Trasformazione Sango 2/4 - Tentativo palla di fuoco 2/4 Consumo chk 6 Chk 8/25 ]

21:46 Shinsei:
 Una fitta di dolore alla spalla lo travolge mentre ferma il movimento, distante da lui, tropo. Quel bruciore si propaga nel corpo emanando una sensazione di calore che il suo cervello traduce con perverso piacere. <kk> Sa che dovrà farsi vedere quella spalla, ma non è questo il momento, adesso deve restare concentrato sul combattimento. Quel dolore aumenta la rabbia che sente montare in se stesso, fondersi al chakra, e fornirgli nuova energia. Non aspetta neanche un attimo, sa di essere troppo vicino e troppo esposto. Tenterebbe quindi, flettendo le gambe, di lanciarsi in uno scatto alla massima velocità, col preciso intento di trovarsi esattamente dov’era quando è stato sparato il cannone [1/4 Scatto, 20 metri] Non perde d’occhio Matono, che nel frattempo compie un sigillo. Dovrebbe essere arrivato esattamente di fronte a lui, che ha gentilmente aperto con la sua schiena un varco nel delimitatore di legno del piccolo campo di combattimento. Frenatosi tramite l’utilizzo delle gambe, non esiterebbe a flettere di nuovo le leve inferiori, sbilanciandosi verso l’avversario. Per premere, di nuovo, con forza contro il terreno, sparando se stesso, l’unica arma che sa usare, contro il moro, lanciando la sua offensiva. Uno scatto in avanti eseguito coordinando anche le leve superiori per dar slancio al corpo, nel tentativo di arrivare a distanza di contatto con Matono, che dovrebbe in questo momento vedersi trasformato in Sango. Oh non avrebbe dovuto. Ringhia ferale il biondo. Di rabbia. No che non avrebbe dovuto. Non si tratterrà, infondendo la quantità necessaria nella mano sinistra (quella la cui spalla non è colpita dall’ustione), che viene chiusa in pugno. Sfruttando l’appoggio della gamba destra tenterebbe di nuovo di aprire il bacino, consentendo alla schiena e alla spalla sinistra di indietreggiare e di irrigidirsi, come il cane di una pistola pronto a lanciare il proiettile. Proiettile che viene azionato proprio dal bacino, che attiva la rotazione verso destra, coinvolgendo tutta la parte superiore del corpo, fino al pugno sinistro, irrorato di rabbia e chakra, che tenterebbe di indirizzare, senza pietà, con tutta la forza che ha, verso il moro camuffato. Un colpo che dovrebbe arrivare mentre l’altro sta compiendo dei nuovi sigilli, o poco dopo. <NON OSARE!> Colmo di rabbia. Un colpo basso che non accetta. [1/4 Tentativo di scatto: 20 Metri][2/4 Totsukegi: Scatto di 5 metri fino al contatto con Matono e tentativo di pugno al volto][Conoscenza: Combattimento senz’armi][Chakra: 7/10]

Il corvino tenta una mossa spudorata e al contempo bastarda – ma che personalmente è una bomba nei confronti di Shinsei, toccando un tasto dolente non indifferente; soprattutto quando si muove in maniera lasciva. Nel frattempo che la trasformazione prenda forma, Shinsei s’è già avvicinato e ha raggiunto i venti metri in linea retta, così da riportarsi al punto precedente. Dopodiché, adotta il suo stile prediletto per azzerare completamente le distanze e tentare un nuovo pugno al volto di Matono. Quest’ultimo, invece, sta cercando di formare dei sigilli con conseguente utilizzo del Katon e della famigerata Palla di fuoco. Shinsei SA di arrivare prima, ma l’Uchiha può VEDERLO. Di conseguenza, la scelta ricade esclusivamente nelle mani del moro. Può decidere se evitare l’attacco dell’avversario e perdere di conseguenza la tattica della Palla di fuoco. Shinsei è in avvicinamento, ovviamente, a distanza d’ingaggio ormai e sta per colpirlo direttamente in faccia mentre lui è ancora intento a generare quell’attacco. Ha un breve lasso di tempo per decidere. Ha osato parecchio e queste sono le dirette conseguenze delle sue azioni. [ Difesa EXTRA – Matono >> Puoi decidere se continuare con l’attacco e incassare il danno oppure bloccare l’attacco e difenderti ][ Scusate per il tempo, problemi gestionali ♥ ]

15:13 Matono:
 Il suo test sembra aver avuto effetto, in Matono una smorfia preoccupata si disegna, non tanto per l'offensiva che ora un razzo missile biondo sta portando, bensì più riguardante il livello di destabilizzazione che la sua sortita psicologica ha avuto. Non c'è tempo per terminare la tecnica seppur per un attimo vorrebbe ignorare l'avvicinarsi di Shinsei, svuota i polmoni e rilascia l'energia accumulata, interrompendo di fatto l'esecuzione della tecnica per andare ad alzare le braccia verso il viso, prima posizionate all'altezza del petto intente a comporre i sigilli, osserva la movenza di carica sinistra di Shinsei portando gli avanbracci verso l'alto componendo una guardia veloce con le braccia a 90 gradi leggermente spostate verso la sinistra, il capo si porta a ridosso delle braccia attendendo di abbassarlo poco prima dell'arrivo del colpo, nel frattempo la parte inferiore del corpo prima porta il piede destro leggermente avanti al sinisto, per poi imporre al piede forte di spingere all'indietro con la schiena e le spalle che tendendosi cercano di aumentare la forza impressa prima dalla destra e poi da entrambe le gambe. Tenta dunque di lasciarsi cadere all'indietro sfruttando sia la propria spinta che quella dell'a gravità mentre la guardia è lì posizionata come ultimo balaurdo tra la sua faccia e le nocche metalliche del biondo, cadendo eventualmente sulla schiena messa a conca userebbe dunque le gambe per non farsi finire eventualmente addosso shinsei, cercando di respingerlo. In qualunque modo vada un attimo prima del punto di contatto tra il colpo e Matono, il moro sussurrerebbe.<Non eri già abbastanza dannato> un filo di voce che probabilmente andrà perso nella foga della battaglia.[Tentativo di guardia mentre si forza a cadere all'indietro.]

Matono, anziché protendere per colpire ancora, ha preferito non farlo. Quindi, porta le braccia a protezione dell’addome, nonché la possibilità di scivolare dabbasso. Durante questo suo movimento, l’attacco di Shinsei – fulmineo rispetto all’altro Uchiha, ma pur sempre visibile – lo colpisce direttamente agli avambracci, mentre le sue gambe scivolano per permettere al corpo di flettersi venendo richiamato poi conseguentemente dalla forza di gravità. Va da sé che il danno non vien preso neanche nella sua totalità, ritrovandosi esclusivamente dei lividi ad altezza di metà avambraccio quando andrà a rimuovere la protezione [ -12PV ]. La protezione non subisce chissà quale eccessivo danno, mentre adesso si trovano l’uno sopra l’altro. E’ un momento propizio per Matono, ma Shinsei tuttavia ha un vantaggio tattico al momento. La distanza è effimera. Corpo a corpo, ingaggio, che dir si voglia. Ai due il da farsi, tenendo conto che la fatica inizia sì a farsi sentire, ma non a debilitarli abbastanza. [ Turni: Shinsei – Matono ][ Go ]

15:58 Shinsei:
 Lo osserva lasciar concludere l’attacco per difendersi, di nuovo. Un’ondata di rabbia ancora maggiore l’assale. Costretto di nuovo ad oltrepassare le difese imbastite dall’altro. Eppure la situazione impone la lucidità che sempre viene dedicata ai combattimenti. Non è ancora finita e soprattutto, nell’osservarlo cadere, c’è un vantaggio che può cogliere. Si è coperto il viso, l’Uchiha, e l’ha anche appiattito contro gli avambracci, per attutire il colpo. Essendo a distanza d’ingaggio, con l’altro che sta cadendo verso terra, non dovrebbe aver bisogno di passi o movimenti complessi, il biondo, per tentare di avventarsi sull’altro, sfruttando di nuovo la massima agilità di cui dispone per flettere rapido le gambe e lasciarsi cadere a cavalcioni su di lui. Il movimento però coinvolgerebbe insieme anche ambo le braccia e le mani, tentando di afferrare i polsi dell’avversario con tutta la forza che ha e allontanarli tra loro, nel chiaro intento di aprire quella guardia, scoprendo il volto che ora brama di colpire. Movimenti eseguiti in maniera repentina e veloce, controllata e con tutta la forza di cui dispone, tentando di sfruttare sia il fatto che sono già a contatto diretto, sia quella frazione di secondo in cui la protezione dell’altro ha costituito essa stessa uno schermo alle sue capacità visive. Se vi fosse riuscito, tenterebbe semplicemente di superare la forza fisica dell’altro per aprire distanziare le mani in modo da poter inarcare la schiena all’indietro restando sempre pesantemente appoggiato su di lui ma tentando di portare indietro il capo, caricandolo come il colpo d’una catapulta, irrorando la fronte di chakra, per tentare di schiantarla con forza sul naso del rivale.[1/4 tentativo di presa ai polsi][2/4 tentativo di Totsukegi: Testata al volto dell’avversario][Conoscenza: Combattimento senz’armi][Chakra: 6/10]

16:19 Matono:
 Il colpo arriva colmo di rabbia e forza, giunge sulla protezione di cui sono dotati gli avanbracci ma l'effetto cinetico del pugno gli causa un tremore all'intero corpo, oltre al consecutivo dolore nell'area colpita da Shinsei, in quel frangente serra la mascella con l'occhio sinistro che per un attimo si chiude in risposta al dolore. La situazione vede moro e biondo molto vicini, per quel frangente subito successivo al colpo ha il tempo di fissare l'altrui sguardo, specchiandosi. Vede il suo muoversi verso di sè e notando il tentativo di afferrargli i polsi tenterebbe, aprendo la guardia di allontanare le braccia spingendole una a ridosso del corpo e del petto di Shinsei, la destra, per trarlo a sè cercando di azzerare del tutto le distanze da Shinsei , la sinistra stretta al corpo per tentare di schivare la presa, si proteggerebbe ulteriormente afferrando il polso della destra, impegnata a portare i due a stare praticamente petto a petto, seno di sango permettendo. Ora ripete quel meccanismo mentale a cui è soggetto per l'utilizzo di tale tecnica, prima tentare di raccogliere nuovamente il chakra, che ormai comincia a diventare poco, al centro del corpo e spostarlo fino al braccio destro, precisamente raccogliendolo nella mano destra aperta a palmo. Così facendo ora a questo chakra tenterebbe di riportarlo al colore rosso, attingendo non al centro del corpo ma del cuore, ove rabbie e frustazioni alimentano un fuoco interiore, che quando chiamato può inquinare con quella stesse emozioni il chakra del ragazzo rendendolo appunto rosso. Tenta dunque di rendere stabile questa unione all'interno della mano, controllandola con lo sforzo della mente, concentrata ad arginare le due energie, che se unite correttamente, dovrebbero colorare la mano di Matono di un rosso intenso. Sa che deve agire in fretta mentre sente che la gravità porta la figura mascherata da sango di Matono, infatti i lunghi capelli rossi quasi toccherebbero Shinsei. Infatti il biondo incalza, non ha certo finito i scaricare la rabbia causatagli, questo è chiaro a Masangono, lo può leggere direttamente dall'espressività del biondo. Il colpo parte mentre lui tenta di caricare e cavalcare il proprio interiore mare infuocato, e canalizzarlo nella mano, Se il tentativo di avvicinamento fosse riuscito al momento le due facce sono abbastanza vicine, e la testata di Shinsei non avrebbe nulla che possa fermarla tra l'altro sarebbe la sua stessa mano ad averlo aiutato a caricarlo. Chiude gli occhi per un attimo, tanto se il colpo sarà pronto prima di un eventuale svegliarina atomica data dalla fronte di Shinsei lo saprà senza guardare e sparerebbe in quell'esatto momento, sperando sia se non prima almeno in concomitanza con essa aprendo in quel momento le palpebre.[1/4 tentativo di trarre Shinsei a sè - 2/4 Cannone - Chk usato 5 9/25 - Sango trasformazione ON - Armatura leggera]

La tattica di Matono, rispetto a quella precedente, è diventata suicida. Shinsei gli s’avventa addosso per cercare di bloccarne i polsi, la qual cosa riesce con successo. Porta i polsi altrui ad allontanarsi l’uno dall’altro, così da evitare che possa comporre dei sigilli – peccato che non sempre i ninjutser ne abbiano bisogno. Quindi, le mani del corvino si trovano ad altezza delle spalle di Shinsei, mentre quest’ultimo s’avventa con la testa in sua direzione. E giacché la posizione favorisce ciò, quanto avverrà in rapida conseguenza genererà un dolore immane ad entrambi. In contemporanea, non che ci sia davvero bisogno da parte di Matono di attirarlo verso di sé, dato che la forza fisica non basterebbe ma anche considerando che il biondo vi s’avventa da solo, la testata giunge nei pressi della fronte, al centro esatto di quest'ultima. Vi si crea un bel bernoccolo di lì ad andare avanti e la vista gli s'annebbia per via dell'eccessiva botta subita. Va da sé che, avendo i polsi bloccati, non riesce assolutamente nel compiere la tecnica prestabilita; dunque, il cannone non ha neanche possibilità d'iniziare la sua lotta. Una tattica senza dubbio ottimale da qualsiasi punto di vista, ma la forza tra i due è nettamente differente. Quella di Shinsei è il quadruplo rispetto a quella dell'Uchiha. Dal punto di vista fisico, può fare ben poco. Quindi, Shinsei gli monta ancor sopra - la qual cosa potrebbe far sembrare tutto lo scontro qualcosa di molto yaoi (e ne saremmo TUTTI contenti). Possono - nuovamente - decidere di fermarsi o di proseguire. [ Scusate per l'erroraccio, mi ero fomentata troppo u.u ][ Turni: Matono - Shinsei ][ Go ]

17:30 Matono:
 Si ritrova artigliato dalle braccia di Shinsei prima che possa eseguire le fasi della tecnica, che appunto muore al centro del corpo e della mente, come un idea incompiuta. Poi arriva la sveglia, dura e veloce che manda le sensazioni del moro a farsi benedire, assieme alle percezioni dei sensi, oscurati da un dolore intenso provocata dall'incontro ravvicinato con la fronte di Shinsei, che ora gli è letteralmente sopra, a ridosso del seno di Masangono, può osservare perfettamente ogni lineamento, ora teso e infranto dalla rabbia, sentire il respiro furente e pulsante, le braccia entrambe bloccate ai livelli dei polsi, non la migliore delle situazioni con l'obbligo di dover comporre dei sigilli o perlomeno di muovere il chakra con entrambe le mani. La prova di forza risulterebbe del tutto inutile, a malapena riesce a mettere a fuoco e le orecchie ancora un pò fischiano dato l'urto e le vibrazioni, riesce a malapena a sentire le dita della mano oltre la stretta ferrea. In ogni caso avendo entrambi le braccia occupate, l'unica cosa con la quale può agire l'uchiha è il capo, con le attuali fattezze sanghiane l'unica cosa che gli viene in mente, perchè tanto la cosa ormai non aveva già preso strani risvolti, è quella di tendere il collo all'insù, verso Shinsei cercando di coglierlo abbastanza di sorpresa e di stucco andando a baciarlo, un bacio schiacciato e fugace co nel labbra dei due che si incontrano e si schiacciano per massimo due secondi, dunque sperando in un momento sbigottito del biondo per divincolarsi dalla presa e riportare a sè le braccia riprovando un ultima offensiva prima di perdere presumibilmente i sensi, un pò per il dolore ormai pressante nel cervello, un pò perchè anche la stanchezza si è posizionata sul groppone. Nel caso fosse appunto riuscito a divincolarsi andrebbe a passare con le braccia dietro il capo di Shinsei, cercando di spingerlo e tenerlo sul seno ancora presente della trasformazione in Sango, non sembra una mossa così "offensiva ma perlomeno così non rischia un altra capocciata, nel frattempo le gambe, femminili e sinuose da cui il moro prende spunto s'avvinghierebbero attorno ai fianchi di Shinsei stringendosi in una morsa, forte per le possibilità concesse dal fisico. Se fosse riuscito nell'impresa titanica di tentare un approccio sessuale con il biondo terrebbe la posizione qualche secondo, non appena Shinsei tenterebbe di rompere la presa direbbe.<Sei troppo coinvolto maledetto.> la voce di Matono è colma di stordimento.<Tu che vuoi smuovere il mondo, come pensi di farlo se basti così poco a spegnerti il cervello?> Proprio in quel momento decide do provar a sgridare Shinsei? già lo sta facendo davvero, una sortita psicologica in un momento non proprio adatto, ma la di lui promessa forse è stata presa a cuore un pò troppo, pagata con il dolore, ma doveva spingere il biondo al punto di rottura per capire quanto questa cosa fosse profonda, dato che chiederlo a parole non è natura di nessuno dei due.<Dannato. guarda che devo fare.>
[tentativo di bacio 1/4 - tentativo di motoscafo sulle tette di sango con annesse gambe 2/4 - CHk 7/25 ]

17:51 Shinsei:
 Chissà se una cosa del genere sarebbe davvero Yaoi. Probabilmente da un certo punto in poi si, ma bisognerebbe vedere quanto piacevole sarebbe per il povero Matono. si appoggia con tutto il peso e stringendo con forza ai polsi di lui, schiacciandoli sull’erba, o sulla terra, al suolo insomma. E in quella posizione, per forza di cose, il bacio arriva e se lo prende tutto. Da quel punto divista è sguarnito tanto quanto lei.. lui. Lo sguardo tagliato, animalesco, si sgrana a quel contatto. Ci sono troppe cose, però che il ragazzo non sa e non può sapere di Sango, troppi dettagli mancanti. Sono proprio quei dettagli che di solito portano l’altro ad abbassare la guardia. Cosa che non accade. Resta attaccato, a quei polsi con tutta la forza che gli serve per tenerlo li, lasciando solo trasparire uno sguardo interrogativo, e anche un po' schifato, anche se forse meno di quanto dovrebbe, verso l’altra… l’altro. Sta iniziando a confondersi anche lui. La stanchezza del combattimento si fa sentire, ma non per questo lo lascerà andare. Anzi, a quelle parole di lui, si limiterebbe a sfoderare un ghigno tagliente. Limitandosi ad abbassare di nuovo il campo. Ma lentamente? No. andrebbe a poggiare in maniera lenta, ma inesorabile (dove può andare?) la fronte esattamente cercando il punto in cui l’ha colpito <Non puoi farmi la morale, idiota.> Commenta premendo un poco, quasi a mimare un’altra capocciata <Sei tu che nonostante i tuoi mezzucci sei a terra sconfitto> E preme senza sosta, più per richiamare il dolore dell’ultimo violento attacco, che per fargli davvero nuovamente male <Io ho vinto… usando la testa> Si può dire così. D’altronde, finito il combattimento, è il turno delle rispettive spacconate. Ci sta. Ghigna tagliente il biondo, solleticando il volto di lei.. lui con quei ciuffi scomposti fuoriusciti dalla coda nella quale ha raccolto i capelli. Non ha intenzione di nascondere i punti deboli che ha con lui. Imparerà a governarsi. Ma per adesso può dirsi fiero del fatto che quella trasformazione non ha influito sul risultato finale. Tutto merito del fatto che l’ha visto trasformarsi forse. O forse merito di quei dettagli che lui non conosce. Chissà di cosa. Sta di fatto che la spalla brucia, fa male, manda ondate di calore quasi godurioso in tutto il corpo, ma è cosciente del fatto che, per quanto ami quella sensazione, deve farsi vedere. Punterebbe i piedi per poi issarsi, tenendo salda la presa sui polsi di lei… lui, nel tentativo di issarlo, per poi spingerlo via <Andiamo.> Non s’accorge che, scesa l’adrenalina, sta ansimando. Si, alla fine è stata una chiacchierata piacevole. A suon di pugni, ma piacevole. <Hai migliorato quel tuo maledetto cannone> è con quella tecnica che l’ha colpito alla spalla. Dovrà correre ai ripari. Lo aspetterebbe per avviarsi con lui.[End]

18:14 Matono:
 Ascolta e sorride, che abbia perso, come la prima volta non era troppo falso, anche se a questo giro qualche punto in più e riuscito a portarlo a casa, ripensando al resto deve indagare maggiormente su questo rapporto tra i due, d'altra parte se deve controllarlo, deve riuscire a mettere insieme i pezzi e possibilmente senza farglielo sapere subito. Occhi ora che vanno ancora alla realtà, su Shinsei che sente spingere sul luogo dolente nuovamente la fronte, il che per un attimo gli fà chiudere gli occhi, in una leggera smorfia di dolore, non che il resto del corpo stia molto meglio, ogni volta che richiama i muscoli sente un leggero dolore ed indolenzimento, oltre che una risposta tardiva.<Solo su una cosa hai ragione, Ho perso.> Afferma di rimando con voce stanca, sbuffando l'ossigeno con una certa forza prima di sentir la morsa venir meno ma non rilasciata, infatti il biondo si sposta issandosi e portandosi dietro Matono ancora Sango, che una volta in piedi rilascerebbe la trasformazione tornando quello di sempre, nel mentre Shinsei lo spinge via, dal canto suo fa sue passi indietro prima di fermarsi, osservare con la coda dell'occhio.<Ho avuto paura del tuo pugno quando stavo formando la palla.> Ammette placidamente la causa dell'interruzione della tecnica, di fatto sembrava un treno. Terminato l'evento verbale odierno stancamente e decisamente claudicante si incammina di lato a Shinsei per poi prendere l'uscita del campo d'allenamento, la cui staccionata andrà probabilmente riparata, spero non a loro spese.[end]

Matono e Shinsei se le danno di santa ragione al campo d'addestramento, finendo con un pareggio nonostante il primo ne sia uscito drasticamente più ferito dell'altro.

Farò una lista che riguarda entrambi.

La tattica iniziale di Matono è quella che mi è piaciuta di meno. Anziché allontanarsi da lui per prendere le distanze, dato che la sua velocità è decisamente maggiore, a mio parere sarebbe stato meglio attaccare direttamente perché lui aveva necessità d'avvicinarsi, quindi avrebbe perso tempo a prescindere per cercare di prenderti. Ovviamente, è una mia visione della tattica, non ti sto criticando!

Quando state facendo una quest o, come in questo caso, un pvp dovete sempre inserire i tag a fine azione riguardanti l'equipaggiamento che vi portate dietro - da specificare nella PRIMA azione d'ingresso, nonché spiegare la turnazione. Facilita non poco il master a capire come e perché vi siete mossi in quella maniera, oltre alla normale lettura delle vostre azioni.

Un altro consiglio che mi sento in dovere di darvi è di sfruttare adeguatamente tutta la turnazione che avete a disposizione. Shinsei, ad esempio, sfruttava soltanto i primi 2/4 con Totsukegi all'inizio, anziché proseguire con un altro possibile attacco. Anche se non sapete l'esito del primo attacco, nulla vi vieta di farne un altro. Le conseguenze verranno poi descritte direttamente dal master, che vi riusciate o meno.

Come specificato anche durante gli esiti di tanto in tanto, specificate SEMPRE di quanti metri vi spostate o la direzione che volete raggiungere. Qualora ciò non venga fatto, è il master a decidere la metratura o la direzione, tant'è che potrebbe assegnarvi dei malus per questa mancanza, mettendovi nei guai da soli. Inoltre, non essendoci stato nessun tempo limite, potevate usare il tempo di cui necessitavate ed approfondire ulteriormente le vostre descrizioni, ma questo vi verrà di certo col tempo una volta comprese al 100% le dinamiche del sistema di combattimento. Quindi, niente da dire!

Infine, chiedo perdono per l'erroraccio nell'ultimo esito e ringrazio Shinsei per avermelo fatto notare, così da correggerlo a dovere. Mi era totalmente sfuggito ;_;
Mi siete piaciuti molto entrambi sia per le motivazioni che vi hanno spinto a giocarlo sia per come vi siete comportati alla fine (anzi, lì penso d'aver pianto dal ridere, vi giuro).
Vi assegno mezzo punto esperienza per la partecipazione ♥