Secondo atto - alleanze

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15:27 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] Soleggiato pomeriggio a kagegakure e per la precisione splende il sole su Matono, che lo schiva stando al di sotto della tettoietta sopra l'area ristoro del campo di allenamento, stravaccato su di una panca abbastanza lunga, tipo quelle da tavolo sagresco insomma. La tranquillità e la beatitudine sono ben chiare nel volto del ragazzo, avvolto unicamente dai rumori naturali del bosco vicino, il rumore del vento e delle voglie secche, qualche voce umana molto in lontananza, abbastanza da lasciarlo sereno, si potrebbe definire la situazione ideale per il moro quella, nessuno a scocciarlo lui ed il suo thè verde con zenzero e limone, palpebre socchiuse gambe sulla panca e fianco e gomito sinistro poggiati al tavolo a fungere da equilibrio, mentre la mano destra porta alla bocca la sua tazzina bianca da thè. Si presente nel modo consueto nell'aspetto, maglia grigia stropicciata e leggermente macchiata da un precedente allenamento nella stessa giornata, pantalone scuro sul verde i cui lembi sono arrotolati sulla gamba fino a raggiungere quasi il ginocchio, scarpe nere chiuse ed a completare l'unico accessorio che si concede, il coprifronte del suono portato sul bicipite destro ben saldo, letteralmente la fotocopia di ogni giorno. In quel frangente si concede di no porre nessuna attenzione all'ambiente circostante, ad occhi chiusi limita anche l'afflusso di informazione uditive, così tutto ciò che lo circonda risulta ovattato e confuso, così da poter concentrarsi maggiormente sui suoi pensieri, scav scava nei meandri del suo archivio mentale sistemando quell'enorme guazzabuglio di informazioni spalate dentro il cervello di giorno in giorno, d'altra parte il sabato è il giorno delle pulizie, sopratutto ora che Shinsei gli ha recapitato a domicilio una sorpresa, ovvero uno sconosciuto in casa, certo non è un grande amante del stare vicino alla gente, figurarsi ritrovarsi ad aiutare un tipo a caso, se non fosse che ci doveva essere qualche pasticcio di mezzo non appena incontrato l'avrebbe mandato a cagare seduta stante e rifuggito all'incontro, sta di fatto che ora si ritrova un coinquilino forzato, lo sforzo non sembra così immane, ma stava sicuramente meglio prima.<Dannato.> Farfuglia tra se e se con un filo di voce, il suono delle sue parole nemmeno lo sente se non quando rimbomba nella testa. In ogni caso meglio godersi questo frangente di pace assoluta finchè dura, anche perchè di recente ogni volta che si mette a sonnecchiare poi si ritrova in risse, the sputati e altri accadimenti casuali piuttosto fastidiosi.

15:47 Sango:
 Dove cercare figli del Suono se non proprio li, nel cuore del loro settore? Ha già cercato da tutta la mattina quel giovane, lo stesso che ha il viso di chi conosceva dunque per lei facilmente riconoscibile quasi a chilometri di distanza, ma non è che abbia avuto molta fortuna. Tra la ricerca, lo schivare anche lei il sole, fermarsi a mangiare qualcosa così come le nausee mattutine - dannate siano loro - ha ritardato un bel pò nel cercare anche nel cuore degli allenamenti dei giovani shinobi. Avanza anche lei sorpassando l'ingresso iniziale, non che sia cambiato molto dal passato nell'alloggiamento e nella disposizione delle accademie, sebbene ognuna di loro abbia sempre qualcosa a se, particolare e unico, ma comunque sia sempre un centro per allenarsi. Andrà a guardarsi in giro, con calma, lo sguardo azzurro che pare stanco da sotto le ombre che son nate dalle occhiaie pesanti , ma son vigili, lei lo è, cerca di esserlo. I passi, il corpo che cercherà di andare a sbirciare in tutte le aule disponibili, nei corridoi, nell'entrata anche del campo effettivo per allenarsi ed infine uscire . L'aria fresca di nuovo riempie i polmoni , scivola l'ossigeno nel petto con più velocità, ma nulla di che in effetti, se non che finalmente troverebbe davvero l'oggetto del proprio desiderio. I sandali ninja che virano verso di lui, cercando di raggiungerlo e fermarsi li, invadendo chiaramente il suo spazio personale. < Matono > lo richiamerebbe alla vita, e lui potrà vederla se solo alzasse lo sguardo. Indossa un paio di pantaloncini scuri che raggiungono metà coscia, una maglia a maniche corte che copre l'addome e il petto come una seconda pelle, e null'altro. Solo il rosso sangue dei capelli legati in quell'alta coda di cavallo. In verità semplice, forse troppo nuda , troppo priva di protezioni < ti stavo cercando > beh di certo perchè spingersi fino a li , disturbarlo nella sua siesta, e poi non aver nulla da dire < si tratta di Shinsei > ma di cosa, precisamente non verrà detto, ma almeno l'altro avrà modo di comprenderla un pò, e fin da subito.

15:57 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] Le cose belle finiscono sempre in fretta, infatti il suo thè termina, se ne avvede solo provando a bere da una tazzina vuota comunque, sospirando dunque la poggia sul tavolo, andando poi a scostarsi dal tavolo e distendersi sulla panchina, tanto è corto e ci sta comodo. Poggia il capo piano, provocando un appena percettibile rumore legnoso, le gambe vanno verso i rispettivi lati andando giù dalla panca e poggiando con le scarpe a terra, la schiena e tenuta distesa e rilassata mentre le braccia imitano le gambe penzolando leggermente. Trova un compromesso tra comodità ed equilibrio ed emette una lunga espirazione dal suono soddisfatto, ora che si trova in questa posizione quasi quasi si addormenterebbe, ma come detto prima le cose belle terminano subito ed infatti anche la sua pace viene bruscamente infranta, come una pallonata su di un vetro. Ode il suo nome provenire da poco lontano, una voce femminile che il cervello riconosce quasi subito, non gli serve aprire gli occhi oer capire di avercela letteralmente a ridosso, dunque non ha modo di sfuggire alla conversazione e si decide a sollevare le palpebre e leggermente il capo guardndo verso l'alto. Non appena riesce a metter a fuoco l'immagine nota quel rosso intenso del capello e poi il viso, ricnosciuto in Sango che gli comunica di essere alla sua ricerca, nella testa risuona un goliardico "oh no" mentre a vederlo in faccia sembrerà solo parecchio assonnato ed un pizzico scocciato, dura poco comunque codesta espressione quando la donna incalza sull'argomento della visita.<Shinsei?> Domanda sbadigliando e riportado la sua figura verso l'alto, con l'ausilio della mano destra che và a poggiarsi sul tavolo, issando il busto e permettendogli di mettersi seduto composto, la schiena ora si poggia sul tavolino mentre tornato sul piano terreno da maggior attenzione a Sango in tenuta decisamente comoda, ben diverso il vestiaro dell'altra volta.<Ma quante cose riesce a combinare in così poco tempo> Considera, dato che ogni giorno da quando l'ha conosciuta ne accade una, si mette in mezzo ovunque in sostanza.<CHe è successo ?> Domanda con espressione interrogata, sguardo ora che si fa meno assonnato andando verso il serio, il tono vocale ancora denota un pò di rincoglionimento comunque

16:10 Sango:
 Ci dispiace Matono, ma quest'oggi non avrai nessun momento libero per riposare, respirare, e farti gli affari tuoi. Così come Shinsei ti ha messo in casa un nuovo inquilino, ti ha anche messo alle calcagna una rossa in piena tempesta ormonale, oh no sarebbe l'espressione davvero perfetta per tutto quanto , e ormai ci sei dentro da quando hai aperto gli occhietti, e le azzurre iridi tempestose si son fissate sulla tua vita. Lo osserva risvegliarsi, calmo lui, nervosa lei in quel piccolo tic nervoso che le fa fremere la mano sinistra contro la gamba, ci batte la mano contro a un ritmo perfettamente scandito, quello dei propri nervi tesi. < ti andrebbe di camminare? > lo sguardo che si sposta li vicino, ove altri sono fermi in totale riposo, troppe orecchie, troppe cose da fare < in che senso combinare? > ovvio che non sappia nulla, lei, non è ancora arrivata alcuna notizia di niente, di nessun genere, tipologia o altro. Se il ragazzo si decidesse d'alzarsi, lo affiancherebbe , più alta di lui, per procedere ai margini dello stesso campo di addestramento, oltre la terra brulla, i manichini posti per il lancio di armi e il combattimento corpo a corpo, oltre tutti gli allievi che provano le varie tecniche, e le osserva, da lontano < un tempo insegnavo anche io all'accademia > semplice dire per riempire il silenzio iniziale, prima di arrivare al fondo, tranquillamente, spostandosi nelle vicinanze del ragazzo - sempre che lui l'abbia seguita ovviamente. < mi ha detto di dirti cosa sono per lui , così ti saresti fidato > e tu Sango, ti fidi di colui che avresti davanti adesso? Probabilmente no, eppure è una scelta che non le appartiene, è una scelta del biondo < porto in grembo suo figlio > le parole sfuggono basse, fanno male a lei stessa, ma si limiterà a sospirare con calma, in attesa che egli comprenda il genere di rapporto che li lega < e che sai anche della sua ricerca per i laboratori > finalmente inizia a sfiorare pallidamente quello che sarebbe la discussione del giorno, quella che davvero le interessa, quella che l'ha fatta muovere fino a li dal proprio distretto. < ma non so molto in verità, non so cosa ne pensi, ne perchè lo fai > vuole sapere, deve sapere, deve saziarsi della conoscenza altrui, di quello che lo abita per poterlo davvero valutare nella bilancia che ha dentro di se. Chissà dove penderà questa oggi, mh?

16:31 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] L'intuito di Matono inizia a tintinnare come una campanella molto fastidiosa, stridente, dunque gli basta osservare un po Sango per percepire un certo nervosismo attorno, qualcosa non quadra e il non sapere di cosa precisamente si tratta inizia a dargli fastidio, in qualche modo disturbante per la sua psiche. La richiesta successiva della rossa trova in risposta un segno di assenso con il capo ed una veloce replica quasi a labbra strette.<Ok> dunque si alza dalla panca, si stiracchia un secondo perdendo di vista Sango per qualche frangente, quasi sperando che riaprendo gli occhi siano spariti pure i problemi quali cose da raccontare da parte della rossa, ma siccome lei e ancora li non vede altra possibilità che affiancare seguirla, alla destra di Sango distanza mezzo metro circa. Ignora la ricerca di informazioni iniziale riguardo a Shinsei.<Prima dimmi come conosci Shinsei.> A parte quel primo incontro sa nulla di nulla sulla rossa, in realtà non ha ancora la minima fiducia. La considerazione successiva viene percepita e lasciata cadere nel silenzio, mentre Matono continua a tener sott'occhio Sango, sospettoso, camminando ad un passo piuttosto lento che li porta più a ridosso della foresta, al limitare del campo d'addestramento, finalmente Sango vuota e annuncia di voler guadagnare la fiducia di Matono, che dal canto suo prima sembrava manifestare un certo scetticismo e subito dopo una molto palese confusione.<Come scusa?> Non comprende precisamente perchè questo dovrebbe aumentare la fiducia che ha di Sango, ma sicuramente la storiella o verità che sia ha attirato l'attenzione di Matono, la cui domanda è più dovuta ad un iniziale sbigottimento, per poi andare a rimuginarci fitto fitto abbassando lo sguardo verso terra confuso. Anche perchè se Sango sa dei laboratori, di sicuro Shinsei davvero l'ha messa incinta.<Direi che hai la mia attenzione. Ma non credo tu sia qui per discutere della tua gravidanza.> Effettivamente quella risulta esser solo lo strumento per avere la fiducia di Matono, non del reale motivo per la quale Sango l'ha cercato, ma questo desta in ogni caso molti interrogativi non chiari nella testa del ragazzo.<Vuoi sapere qualcosa su di me, ma perchè mai ?> Alla fine non c'era alcun motivo di contattarlo a meno che ci sia una preoccupazione riguardante Shinsei stesso, ma per ora decide di posticipare leggermente l'indagine e proseguire oltre, riprende il contatto negli occhi azzurri di Sango, la fissa fitto e deciso.<Perchè siamo uguali, ma diversi.> Condensa un pensiero sicuramente molto più ampio e che la stessa Sango si aspettava più chiaro.<E dato che ha spento il mio impulso ad aiutare unicamente me stesso, che di norma è in funzione la stragrande maggioranza delle volte.> Sorride un pelo, ma proprio appena percettibile.<In più mi annoiavo.> Ammette candidamente concludendo il discorso con un pò di ironia.< Ora ti devo chiedere perchè vuoi sapere.> Tocca a lui d'altra parte, non è molto incline a mollare informazioni gratis.

16:47 Sango:
 Camminano, ne vedrà la figura sfocata al proprio fianco per mezzo della visione periferica degli occhi, ma non per questo se ne sentirà al sicuro, di certo non v'è fiducia tra loro, da entrambe le parti v'è sospetto, anche perchè è stata proprio lei a ricercare il nanetto che ha di fianco, così come adesso ne ricerca lo sguardo, le espressioni dirette alle proprie parole, di quel desiderio non del tutto certo di potersi fidare lei, così come il farlo fidare annunciandogli la propria gravidanza. < no, non sono qui per questo > di certo non avrebbe senso parlarne con un perfetto sconosciuto, ma per quanto lo sarà in effetti? Chiede, pone quelle domande, sul perchè si muova al fianco del biondo, perchè lo aiuti in effetti a riprendersi qualcosa di suo, qualcosa che lei sa renderlo privo di qualsiasi difesa, libero dalle catene che si impone e per questo in pericolo e allo stesso tempo pericoloso, decisamente. Ascolta ogni parola, ogni suo modo, quel sorriso che non perde, finchè anche lui non può che ripetere la stessa domanda, al contrario, la fiducia dopotutto non si crea anche per quello? < uno dei motivi è per lui > chiaramente, il proprio bisogno e desiderio di aiutarlo non si è spento < non voglio che sia solo quando succederà, la sua mente potrebbe non reggere e spezzarsi definitivamente > vuol sapere fino a quanto sa, fino a quanto egli conosce dl coinvolgimento anche del rosso in effetti . Già quello potrebbe bastare, come motivazione, ma manca qualcosa, manca proprio il nesso principale, è davvero solo per qualcun altro? < ma..> c'è sempre un ma in questi casi < voglio sapere cosa si nasconde negli anfratti di Kagegakure .. nei laboratori , voglio sapere se c'è qualcosa che ci stanno nascondendo.. > la voce si fa bassa, calda, intensa nel rivolgere lui quelle stesse domande < per farlo mi devo fidare anche di chi si fida Shinsei > continua, calma, in attesa che lui comprenda < faccio parte della Shinsengumi non a caso dopotutto > ecco perchè c'è entrata, ecco perchè in effetti ha deciso proprio il corpo del governo centrale, di essere il suo braccio armato, per comprendere meglio cosa ci sia in quella grande e alta torre < ma per fare quello che mi voglio..necessito anche io di alleati > non amici, ma alleati. Ecco cosa vuole da lui < voglio entrare anche io nei laboratori > un desiderio espresso con voce troppo bassa per chiunque altro non sia lui, che dovrebbe anche sforzarsi per sentirla davvero in tutta quella conversazione avvenuta.

17:17 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] Ovviamente il vero motivo della presenza della rossa è diverso da un bambino, che resta comunque una cosa alquanto disturbante, sicuramente avrà tempo di ripensarci dopo. Il discorso è fitto come si aspettava, non era nemmeno una singola nozione o una singola curiosità ma un concatenarsi di cose a partire da Shinsei, che continua per qualcosa che esula da quello che a Matono sembra, un sentimento.<Infatti non sarà solo> Si limita a confermare fissandola serio, la fronte leggermente corrugata, sembra leggermente torvo durante la risposta, poi ridistende l'espressione in una più rilassata, quasi più pacata.<Bene.> Si passa la mano nel viso dall'altro verso il basso sbuffando e cercando di fare rapidamente mente locale di tutto ciò che ha detto Sango, l'ha lasciata parlare a ruota libera senza mai interromperla se non per quell'unica replica che non è riuscito a trattenere.<Sei ben conscia quindi che se qualcosa va storto verrai parificata a me e Shinsei che di fatto saremmo criminali.> S'assicura che lo sappia anche se ne è piuttosto certo, d'altra parte sembra comunque molto decisa Sango quindi non attende una conferma e continua dandolo appunto per assodato.<Io raramente mento e di questo puoi chiedere atto a Shinsei, quindi se hai qualcosa di specifico da chiedermi che possa in qualche modo farmi ottenere la tua fiducia spara.> Poi subito dopo alza il braccio destro con l'indice verso l'alto, l'espressione che si tende e si fa seria.<Ma voglio sottolineare che qualunque cosa tu pensi di me, non cambierà quello che farò, ovvero aiutare Shinsei.> Riabbassa l'arto facendolo dondolare lungo il fianco e ritornando ad un tono ed un espressione più pacate e rilassate.<Non sarò di certo io a dire no al venire con noi, se anche gli altri saranno d'accordo io non mi opporrò in alcun modo.> COnviene semplice semplice, alla fine a lui al momento interessa più che altro riassestare Shinsei il bombarolo e rimetterlo un pelo in quadro, tutto il resto risulta contorno ed opzionale.<Ma noto che sospetti si celi qualcosa di strano li, se ritieni strano che a questo mondo si facciano esperimenti i cui limiti sono dettati sempre dal "bene superiore".> Virgoletta la sua replica con entrambe le mani, indice e medio che si piegano un paio di volte.<Io mi aspetto che sicuramente ci sia qualcosa di marcio, c'è sempre.>Lapidario nel tono conclude, sbuffando e guardando per un attimo verso il cielo, facendosi accecare dal sole per un attimo.

17:31 Sango:
 No che non sarà solo, almeno su questo non può esserci alcun dubbio, per propria volontà, per quella del ragazzo che si trova davanti, le cui parole la colpiscono < forse ho sbagliato a giudicarti tanto in fretta > nel loro primo incontro, ritenendolo debole, quanto più un anima diversa dalla propria nelle sue sfumature, ma nemmeno così tanto differente in verità , non nel loro volerlo fare, ognuno per i suoi motivi < ecco perchè pensavo proprio di vestirmi da Shinsengumi, sono un agente scelto, nessuno dice di no..> può davvero contare su quel dettaglio? < se non dovesse riuscire possiamo metterli ko..ho i miei metodi per non farmi beccare > è pericoloso, decisamente pericoloso quello che vuole fare , infiltrarsi con loro contro il governo? No, non contro il governo, ma per comprendere meglio. < non penso basterebbe una domanda per fidarmi completamente.. > no, servirebbe tempo, poterlo studiare, guardare cosa nasconde nel suo stesso animo < mi fido però di Shinsei. > eccolo il loro collante, quell'essere che si ritiene tanto solo e un animale, non è altro che l'unico ad averli uniti senza dover usare minaccia ne patti < e lui si fida di te.. voglio solo esser sicura che quando ti darò le spalle non mi pugnalerai > che sia un senso metaforico o fisico poco cambia, se sono li, sono tutti sulla stessa barca, e se affonderà, tutti la seguiranno. < gli altri? > curiosa, decisamente curiosa che ci possa esser qualcun altro, dopotutto il biondo gli ha solo parlato di lui, in quanto fiducia in effetti, ma non di eventuali altri aiuti . Torna a guardare il ragazzo dopo aver dato un altra occhiata intorno a loro, sicura di esser troppo lontani da chicchessia per fare qualsiasi cosa. < non solo li > dei laboratori chissà cosa può saperne lei < ma non ti sembra strano che al fianco della torre centrale è stato creato il quartiere notturno?> vuole portarlo a seguire il proprio pensiero, il proprio dubbio < criminali, droga, tutta la feccia di dieci anni fa è li > se non si pensa ovviamente anche alle periferie estreme di ogni distretto, ove i più poveri vivono nei loro angoli di strade, nei loro anfratti umidi e freddi < perchè allora non lasciarli fuori? Perchè invece costruire qualcosa per loro? > no, c'è qualcosa che non le torna , qualcosa che non trova spiegazione < accordi, alleanze, occhi , non so bene cosa possa esserci, ma voglio scoprirlo e capire se questo mondo è ancora marcio come me lo ricordo > per scacciare via dagli occhi l'idilliaco sogno che vogliono farle credere che sia.

17:49 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] Le barricate figurate che c'erano tra i due fino a poco fa sembrano leggermente abbassarsi, certo ancora è presto per parlare di fiducia vera e propria, ma quanto basta per poter discutere di un obiettivo comune aldilà dei pensieri personali, sebbene essi possono sempre influire sui rapporti, probabilmente la soluzione al problema risulterà nell'aver successo proprio in questo piano. Denota la prima ammissione, non che la sua espressione festeggi o denoti la cosa in modi visibili, in realtà non afferra perfettamente il modo in cui era stato giudicato, ma questa è un informazione che oramai è più che trascurabile, infatti la replica di Matono corre direttamernte riguardo l'idea di mantenere il proprio ruolo da parte di Sango.<Questo sicuramente aiuterà l'intero piano non lo nego.> Effettivamente aver ora ben due agenti poteva tranquillamente rappresentarela differenza tra un piano infattibile ed una liscia riuscita di esso, certo non può parlare di Saigo senza che sia direttamente ella a volerlo. Annuisce ulteriormente riguardo al metterli Ko, la cosa era ovviamente messa in conto.<Non ti conosco ma ti vedo sicura dei tuoi mezzi.> Ha una vaga idea che a botte gli farebbe il culo, ma per il momento la situazione sembra vederla come un alleata quindi va più che bene così.<Per me la parola è qualcosa di davvero importante e vincolante, dato che non c'è altro da poter offrire.> Conviene con tono deciso.<Non ho alcun problema a rischiare il culo per lui. Dopotutto capisco che ti inquieta il fatto che non sai nulla di me, ma ti assicuro che io non sono nessuno. E nessuno ti pugnalerà alle spalle ficnhè sarai dalla parte di Shinsei.> Non che ne dubiti minimamente, ma chiarirlo gli è venuto naturale ed automatico.<Si c'è qualcun altro, ma non voglio parlartene a meno che non sia questa stessa persona a volerlo. Vedrò di chiederlo quanto prima non me ne volere.> SI tratta pur sempre di un piano rischioso per tutti ed il fatto che Matono abbia un minimo di fiducia in Sango non significa automaticamente che anche Saigo la riponga, questo Matono non può saperlo al momento, dunque meglio tacere. Il discorso ora verte su di uno più allarga5to seppur sempre del lato oscuro del villaggio si parli.<Si ne sono al corrente sono cresciuto con loro.> Ammette tranquillo, non sembra manifestare tristezza o amarezza, resta molto piatto e neutro sia nel tono che nell'espressione.<Se posso fare una considerazione molto semplice su questo.> Si schiarisce la voce con un leggero suono gutturale.<Credo che una società non possa vivere senza una parte un pò più oscura. Non so molto bene com'era il mondo prima, ma se le persone che lo popolavano prima non sono cambiate, non vedo perchè dovrebbe essere cambiato anche quel marcio che ricordi.> un sospiro dopo il lungo fiume di parole fuoriuscito dalla bocca del moro, quasi a perdifiato.

18:02 Sango:
 Sicura? Decisamente. Lo sguardo è fermo, ferreo, nonostante abbia deciso di fuggire la notte prima dal biondo, adesso non può fare altro che mantenere la sua promessa < so cosa voglio, so come raggiungerlo, ma da sola non posso fare molto > ha sempre bisogno di alleati, ha sempre necessità di tessere la propria ragnatela e tirare a se i fili di molte vite, per usarle per i propri scopi, non che ci sia qualcosa di onorevole nel farlo, ma dell'onore ci si pulisce le scarpe ormai. < siamo d'accordo dunque Matono > la destra andrebbe a scivolare via dal fianco ove riposava, per tendersi a lui, il palmo aperto, in chiara attesa che la prenda, in chiara pretesa che quella sua parola sia vincolante < lo farò anche io. > chissà, ci si può fidare di un ex mukenin? Domande che sa possano affollare il giovane, eppure per quello stesso motivo gli ha detto del suo stato interessante, se volesse, potrebbe puntare proprio li, al punto più debole che ha adesso < ti chiederei di non dire a nessuno della mia attuale condizione > che nessuno venga a sapere che sia divenuta probabilmente più debole, con una bellissima apertura nella propria armatura perennemente alzata, le difese che sembrano esser li li per crollare, nulla che deve esser scoperto. < interessante > mormora nel venire a conoscenza che ci sia qualcun altro oltre loro tre, senza sapere, immaginare lontanamente che possa davvero trattarsi di Saigo , collega, il quale la odia per essere uno dei ninja del passato. < non fare nemmeno il mio nome > non si fida, ovviamente , potrebbe esser un errore quello, specialmente perchè fa parte della Shinsengumi, < se si sapesse in giro sarebbe la fine. Per tutti quanti. > tragica? Sempre, ha quella verve teatrale nei modi e nelle parole, nell'atteggiamento perfino. < un tempo c'era un posto, si chiamava il Tanzaku Gai > riprende di nuovo quelle informazioni di cui è in possesso snocciolandole senza problema alcuno < era una terra fuori da qualsiasi villaggio, con le sue regole da mantenere , la Yakuza ne controllava tutto praticamente > si, ma un loco lontano, singolo, non sotto lo sguardo del governo, precisamente sotto < magari è una forma di controllo ancor più stretto? > domande che si affollano, vive pungono nella mente < dunque fa attenzione se dovessi andare li, magari non è così libero come crediamo > chissà, spie, osservatori, orecchie indisponenti, tutto è possibile, così come lo era in guerra, affronta quel momento con lo stesso atteggiamento di un soldato, una kunoichi, pronta ad agire.

18:25 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] Nessuno può fare mai nulla da solo, o quasi, questo è chiaro ad entrambi, così come hanno capito benissimo che entrambi necessitano di un aiuto. Lasciando scivolare comunque la prima replica osserva Sango allungare la mano, prima di imitare la stessa azione prende ad osservarla negli occhio intensamente, con forza ed espressione seria, dunque porta la mano destra verso quella di Sango andando a stringerla adattando la forza a seconda della forza immessa da Sango.<Siamo d'accordo>. una pausa.<Non preoccuparti io non parlo degli altri o faccio nomi di altri. Parlo sempre e solo per me.> Sottolinea, com'era per Saigo sarà per Sango, dalla sua bocca non escono nomi figurarsi informazioni quali gravidanze. Certo ora gli piacerebbe sapere il motivo per il quale lo stato di Sango porterebbe all'apocalisse ma per il momento si limita a rafforzare la promessa<Non ho intenzione di causare l'apocalisse.> Non ne ha davvero l'intenzione, almeno non una che lo possa riguardare almeno, se lo fosse per gli altri allora sticazzi.< Il sottomondo ha sempre regole parallele dettate dalla crimanilità. In sostanza si potrebbe dire che c'è un Tanzaku Gai ovunque vivano persone. Una delle mie specialità è la feccia.> Considerazione portata seriamente, come se fosse una bella abilità da avere.<Se fosse un controllo più stretto e quindi diretto, sarebbe problematico ficcarci il naso senza che chi di dovere lo sappia. Dunque farò estrema attenzione. In ogni caso di solito sono abbastanza schivo di natura, se qualcuno mi spia sono bravetto ad accorgermene.> Inspira ed espira restando in silenzio un paio di secondi, sembra crucciarsi di qualcosa in quella piccola pausa, comunque subito dopo continua con la sua replica.<Soprattutto un agente come te potrebbe essere sotto controllo in posti pubblici.> Sottolinea con sincerità, il dubbio nella sua testa è più che lecito in questo contesto, così come per l'altra complice. <A parte questo saprete meglio di me quali sono le effettive minacce in tutto questo, colleghi compresi.> Chiude incrociando le braccia e tornando a rimuginare sulle nozioni del giorno, che sta ammucchiando lassù nel cervello.

18:33 Sango:
 Sono d'accordo, eppure le era sfuggita quella parte, quella della feccia, quella che la vede osservarlo con ancora più interesse, molto meglio di qualcun altro coi capelli rossi e la lingua lunga, qualcuno a cui poter chiedere qualcosa che non sa e che non può sapere, forse nemmeno cercare per proprio conto < sai > comincia di nuovo la rossa, l'interesse che accende lo sguardo di nuovo nelle azzurre iridi, lampeggiano nell'osservarlo, si, s'era decisamente sbagliata nel giudicarlo in quel modo < avermi dentro la shinsengumi potrebbe già essere una forma di controllo > ormai è partita per la tangente, non si ferma dal dire, dal pensare a tutti i possibili risvolti, magari non ne frega nulla a nessuno, ma non si può mai sapere dunque per questo rimane all'erta, pronta < volevo iniziare a capire come funziona il mondo criminale > quello del sottomondo, così come lo ha chiamato lui, quella stessa parola che ha acceso l'interesse, quella che la mette li adesso per avanzare qualcos'altro < come ci si può intromettere dentro, come poter sapere cosa ci sia.. > allungherebbe quel collo più vicino a lui, provando in effetti a sussurrargli dritta all'orecchio < so che c'è un posto, dove una bambina viene reclusa dopo esser stata rapita > suggerisce, non troppo, ma qualcosa che possa magari accenderne la curiosità insita, che possa smuoverlo magari < ma da sola non credo riuscirei a far molto > troppo diretta, troppo arrogante, non s'è mai mescolata alla feccia ne al sottomondo, ha vissuto si da criminale, ma in ben altri modi e per altre ragioni < Shinsei è troppo.. sgargiante > un gigante di due metri biondo con l'espressione da criminale incazzato perenne , lui sembra invece molto più invisibile, e conosce meglio quel mondo < vorrei andarci però, da sola non credo sia una buona idea > oh dai, ormai anche lui avrà scoperto dove vuoi arrivare Sango, dove vuoi intrometterti, cosa vuoi fare insomma < potrai chiedermi qualcosa in cambio > uno scambio equivalente, il loro, una mano per comprendere senza mettere in mezzo Rasetsu il mondo criminale, un'altra chissà per cosa < sono stata un jonin , so molto, ho molte informazioni anche della vecchia Otogakure > lancia l'amo e l'esca, in attesa che anche lui possa sentire il richiamo di qualcosa che magari desidera , si spera almeno, lei lo spera.

18:54 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] La parola "sai" gli suona un pò strana nella testa, soprattutto perchè al momento davvero non sa un cazzo di nulla. In ogni caso torna a dar ascolto a Sango con attenzione, anzichè vagare nel suo cervello. sopratutto perchè il successivo replicare della donna risulta stuzzicare la sua curiosità, resta ad ascoltarla muto ed osservandola con la consueta espressione, non lo stupisce che voglia informazioni su quel mondo date le repliche precedenti, ma si sente in dovere di effettuare una precisazione.<Cerchi di conoscere un mondo tendenzialmente chiuso verso chi non ci nasce.> D'altra parte anche in quel mondo, si è spesso costretti alla fiducia e questa molto spesso vien tradita, dunque figurarsi come si comporterebbero verso qualcuno che di fatto è una forza dell'ordine.<Io posso darti qualche dritta, ma nulla di così grandioso.> D'altra parte era solo stato un minuscolo criminale comune, ma le regole di base sono quelle.<Un posto?> Interrogato su questo magazzino dei rapimenti, non dubita della sua esistenza anzi, non è una cosa così fuori norma. Certo il problema è l'invito ad unirsi a Sango in un ipotetica irruzione, quindi sarebbero già due quelle in agenda, non vorrebbe diventasse un abitudine il moro, anche se la tendenza a trovarsi in queste situazioni è aumentata drasticamente da quando ha conosciuto Shinsei.<Immagino tu mi stia chiedendo di accompagnarti.> Sottolinea una cosa ormai ovvia e palese date le parole di Sango, ma lo scambio al momento sembra comunque catturare la sua curiosità, nonostante si prospetti un ulteriore impegno con dei rischi, l'allettante scambio potrebbe togliergli dei dubbi.<Non posso dire di non aver domande, tutti ne abbiamo. Inoltre se sei stata un Jonin dovremmo trovare qualcosa di davvero problematico per metterti nei casini.> D'altra parte le abilità di Sango erano allineate a quelle indicate dal suo intuito, d'altra parte quella sicurezza di poco fa era motivata e segnalatrice.<Ma onestamente io non ho un prezzo vero e proprio. Io faccio le cose se mi vanno, letteralmente.> Sinceramente ammette, in realtà lascia fare quasi tutto al suo intuito ed al suo sesto senso.<Di solito aiutare gli altri non è che mi importi molto. Ma mettere in mezzo dei bambini un po mi da fastidio, quindi si verrò con te.> Poi passa a quello che Sango vorrebbe offrire in cambio, ma ha talmente tante domande ammucchiate che non ha voglia di cercarne una in particolare.<Non ti chiedo nulla per ora, ma se mi vuoi raccontare qualcosa sul passato del suono mi troverai sempre interessato.> Manifesta il suo fanatismo storico.

19:08 Sango:
 Sorride, annuisce, di certo è lui che ha ragione per il momento e qualcosa sa dopotutto < ecco perchè saresti perfetto > a sua detta viene anche lui da quegli anfratti, non che le dia fastidio invero saperlo o meno, nemmeno di che genere di criminale sia potuto mai esser stato, di quali crimini, e tutto il resto non hanno rilevanza agli occhi della rossa Ishiba, vuole semplicemente lui come accompagnatore, che le indichi cosa fare e cosa non fare, e di certo non faranno irruzione nell'Ochaya, il locale dove ha visto la figlia di Mekura, ma si dovranno..adattare. < esatto > non che ci volesse un si per quello che vuole, era troppo palese già senza aver ancor aperto bocca, figurarsi dopo < voglio entrare li dentro, e iniziare prima a capire come funzionano le cose per prima , non conosco completamente com'è fatto il locale ma ho diverse informazioni > chi sono le guardie, quante ce ne sono, baristi, camerieri, tutti quanti insomma , ficcanaso che non è altro. < grazie > sussurra caldamente, di certo un aiuto che avrà delle conseguenze per entrambi, potendo rischiare l'osso del collo insieme, e magari conoscersi un pò meglio entrambi < ho vissuto nella terra del suono per molto tempo, ho imparato a conoscere i loro tunnel sotterranei > almeno quelli che ha visto e visitato di più, troppi a propria memoria in effetti < ho conosciuti molti dei loro migliori shinobi anche, dei grandi clan che son sorti in quelle terre > decisamente, si vede che ne prova un rispetto intrinseco < dovrei tornare a casa adesso > il tramonto ormai è su di loro, la notte incombe premurosa e stronza < questo è il mio numero Xxxx xxxxx > annuncia snocciolandolo velocemente sperando che abbia un cellulare, o qualcosa di simile almeno < se mi cerchi mi troverai più facilmente al dojo Ishiba > naturale almeno quello che non se lo dimentichi < dovremmo muoverci con calma .. devo anche trovare un modo per cambiare un pò aspetto > potrebbe puntare in effetti alla trasformazione, ma quella diviene pericolosa in molti aspetti, specialmente se dovessero toccarla troppo forte, tutto sparirebbe < avremmo modo di metter giù un piano .. > quello di capire dove nascondano la bambina < ..se vedessi Shinsei, puoi parlargli di tutto quello che ti ho appena detto > quello che desidera potrà dire in completa libertà, trasparente il loro patto agli occhi del biondo . Farebbe solo un ultimo passettino verso di lui, cercando di calare il viso sul suo per donargli un piccolo soffice bacio alla guancia < ci vediamo presto > un ultimo sussurro prima di fare dietro front verso l'entrata di quel villaggio, in lieve ansia, prima di tornare alla propria dimora.

19:23 Matono:
  [Area ristoro - tavolino] Sorride lievemente quando vien toccato un pò l'ego, comunque và avanti nell'ascolto e ripensa al locale.<Bè parti già con un discreto margine su cui lavorare, sei già a buon punto si potrebbe dire.> Tuttavia quella che e la vera parte difficile risulterà per forza di cose introdursi sotto il tappeto di questo locale, a cercare i mucchietti di polvere. Detto questo ascolta la piccola intro che stuzzica la sua curiosità, il passato. In ogni caso non sarà questa l'ora delle storie così come non è l'ora del piano effettivo, Matono sembra apprezzare l'intenzione di aver calma nel perseguire questo obiettivo, esattamente come piace al moro, poter ragionare con calma e pensarci su bene. Annuisce alla necessità di separarsi, effettivamente anche lui nota che il sole si avvia verso ovest, l'ora si sta facendo tarda.<Me lo annoto.> Detto fatto carta e matita mozzicata e consunta, scribacchia rapidamente il numero di Sango e si infila il foglietto in tasca accuratamente.<Senza dubbio mi trovi d'accordo, non amo non poterci ragionare per bene.> La parte che riguarda Shinsei lo insospettisce, perchè dovrebbe dirglielo lui a meno che non possano o vogliano più parlarsi, ci ragiona su al volo mentre Sango fa per andarsene.<Certo glie lo diroò.> Semplicemente afferma prima di tornare a pensare a Shinsei, decide però di non indagare oltre su eventuali problemi direttamente con Sango, magari Shinsei glie lo dirà di suo, oppure semplicemente lascerà perdere, certo la prossima volta che vedrà il biondo saranno dovute a Matono davvero molte molte cose da spiegare. Si aspettava un normale saluto e via, invece Sango si avvicina abbastanza repentina e lascia un bacio sulla guancia del moro, il quale la guarda un attimo stranito, per poi osservarla voltarsi e prender la via dell'uscita dal campo d'addestramento non attende che scompaia senza salutare ovviamente<Certo che ci vedremo t'ho dato la parola> Dunque riprenderebbe anche lui la via per il loco che chiama casa occupato abusivamente da una specie di cuoco chiamato Nani.[END]

Sango va alla ricerca di Matono, colui che sa del volere di Shinsei, in modo da poter comprendere se possa davvero fidarsi di lui con l'intenzione di entrare lei stessa nei laboratori e scoprire di più su ciò che si cela nel quartiere notturno.
Viene a conoscenza del passato criminale di Matono, la quale decide di accompagnarla all'Ochaya, locale sede di una bmabina rapita.