A caccia di una gattina

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15:14 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] I passi si muovono con calma sul selciato che attraversa il quartiere dei clan di Konoha. E' la prima volta che ci mette piede, in fondo Kan non abita in quella zona ma ha un appartamento solitario altrove. Gli occhi si muovo a destra e sinistra, cercando di capire quale sia la direzione per la zona dedicata al Clan Nara, dove spera di trovare l'amica Akaya. Indossa un paio di jeans lunghi, strappati in più punti, ai piedi un paio di scarpe da ginnastica comode blu e bianche, il busto è coperto da una maglietta bianca, larga, con delle farfalle stampate su di essa in diagonale, dai colori più disparati. Sulle spalle però porta una felpa a righe bianche e blu, larga, lunga di maniche e con la chiusura frontale che per ora viene lasciata aperta, mostrando un poco quelle forme decisamente abbondanti, e il pendente che indossa, una collana in oro giallo con ciondolo a forma di farfalla, con le ali all'interno adornate da brillanti blu. I capelli rossi sono sciolti, liberi di accarezzarle la schiena, gli occhi blu sono adornati solo da una sottile linea di eyeliner sopra essi e un poco di mascara. La mano destra è intrecciata saldamente con la sinistra del Sumi che in questo caso è sicuramente il più esperto della zona, data la provenienza. Le labbra si dischiudono in sua direzione infatti: << Tu sai bene in che direzione sia la zona dedicata ai Nara? >> Il tono è ovviamente dubbioso, si sente persa in un ambiente sconosciuto anche se indubbiamente elegante; Konoha è sempre Konoha.

15:22 Kan:
  [Quartiere dei clan] Avanza con destrorsa stretta nella mancina della Kokketsu per il quartiere dei clan della foglia, loco in cui tutti i possessori di innate vengono a vivere, addestrarsi, divenire shinobi all'altezza di tale nome. Passo dopo passo percorre la necessaria strada al fianco della ragazza, dorate puntate in avanti guidandola palesemente per quelle vie a lei sconosciute <Si> replica procedendo imperterrito prima di innalzare l'arto sinistro indicando un punto avanti a se <Da quella parte c'è dojo Sumi> informa la ragazzina <Mentre di qua, arriviamo a quello dei Nara anche se non penso ci sia concesso entrare> mal che vada si aspetta fuori. Mano ben stretta, volge a sinistra continuando l'incamminarsi, non accenna a diminuire la velocità. L'outfit odierno del Sumi risulta profondamente cambiato, un modo radicale per decretare il nuovo modo di vestire, totalmente opposto al precedente, diverso nei colori, nei tessuti e nelle stesse vesti prescelte per l'occasioni. Nera maglietta a maniche lunghe, di sottile fattura, sovrasta l'intero busto in maniera aderente delineando il fisico, collo alto coprendo il collo per circa la metà di esso; pantaloni di un nero leggermente più chiaro sugli inferiori arti ricadono fino a metà della coscia essendo inseriti in calzari, anch'essi del medesimo colore seppur presentino il bordo di un grigio chiaro con varie linee dello stesso colore. I pantaloni su di essi presentano medesime linee a decorarli ma di un color rosso tenue, simile a del sangue. Cintura passa per la vita dalla fibbia grigia recante il simbolo del proprio clan. Lungo giaccone nero vien riposto al di sopra della maglietta con lunghe maniche ricadendo per tutta la figura dell'albino fin a metà polpaccio. Bordi di esso contornati dal grigio come mera decorazione, il tutto è concluso da una cinta dello stesso tenuta sciolta. Sulla cintola dei pantaloni è riposto un portaoggetti contenente al suo interno fuda e inchiostri speciali donati direttamente dal clan per portare a compimento l'atto liberatorio del dogma Sumi. <Se hai modo di contattarla, dille che ci siamo quasi> informa la nanetta prima di riportare il silenzio tra loro. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

15:22 Akaya:
 La giovane Nara in questo preciso momento sta tenendo una mano, la destra, chiusa a pugno eccezion fatta per indice e medio distesi a formare il mezzo sigillo della "capra" mentre impasta all'altezza del plesso solare le due energie, fisica e psichica, facendole scorrere tra di loro in un paio di spirali concenttrice tramite le quali generebbe il chackra che le servirà per le sue tecniche. Da dove vengono queste energie? La fisica dall'area addominale e verebbe richiamata attraverso l'esofago mentre quella psichica discenderebbe dal cervelletto attraverso il midollo spinale. Ella indossa il proprio vestiario composto da un top di pelle nero sovrastato da una amglietta a maniche lunghe, dalle quali uscirebbero un paio di guanti ninja dotati di un terzetto di lame a testa le quali partono dalle proprie nocche, aperta sul davanti che, sempre sul davanti, è troppo corta per coprirle anche l'ombelico qualora fosse chiusa ma che, nella zona posteriore, presenta un lungo strascico che le arriva sulle ginocchia. Un paio diaderenti pantaloni le fasciano le proprie gambe fino ad infilarsi negli stivali neri che indossa. Polpacci ed avambracci reggono anche dei porta-kunai e shuriken mentre sulle natiche ci sono un paio di tasche per oggetti vari. Un auricolare pare fuoriuscire dai propri lunghi capelli lisci adornati da un fiocco violaceo come gli stessi. Infine il copricapo di Konoha è tenuto a mo' di foulard attorno al collo. Cosa sta facendo apparte impastare chackra? Semplice: alterna le proprie gambe lungo la via non troppo distante dalla magione Nara, tenendo comunque lo sguardo attento nelle varie direzioni [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Impasto del chackra 3/4]

15:37 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] La testolina rossa si muove verso le direzioni indicate dal bianco, apprendendo dove si trovi sia il clan di lui che quello dell'amica. Ovviamente il loro incedere si direziona verso la zona adibita ad ospitare i Nara, in quanto entrambi sono alla ricerca della gattina. << Ho lasciato il mio numero ad Akaya, ma non mi ha mai scritto, quindi direi che no non ho modo di contattarla... >> Effettivamente anche quell'incontro a Suna era stato del tutto fortuito, dovrà chiedere alla ragazza il suo numero di telefono, così che possano interagire in maniera più efficace. Lo sguardo blue curiosa in giro, mentre i passi cullano il loro incedere, dato che il rumore nella zona è pressochè assente, complice forse anche l'orario, poichè i giovani ancora sono in accademia. Avvicinandosi alla zona interessata dalla ricerca dei due dovrebbero passare proprio di fronte alla magione di quel clan proseguendo in direzione poi degli alloggi comuni dove la gatta di Konoha sta probabilmente passeggiando. Lo sguardo attento della Kokketsu dovrebbe riuscire a intravedere la figura della ragazza che tuttavia ancora non mostra le sue adorate orecchie e coda da felino, però dalla fisionomia sembrerebbe essere proprio l'amica. Per evitare però figuracce andrebbe a stringere la mano del fidanzato, per poi indicare con la sinistra la figura dai lunghi capelli che passeggia. << Dovrebbe essere lei! Le passiamo vicino così ne ho la conferma! >> Bisbiglia, per non dare troppo nell'occhio, senza voler minimamente slegare quell'intreccio di dita che le consente di stare attaccata a lui.

15:48 Kan:
  [Quartiere dei clan] Maggiormente salda la presa nella mano della Kokketsu, stretta in maniera possessiva persino in un ambiente del genere. Nessuno può, deve osare portargliela via, desideroso di averla al proprio fianco in ogni singolo istante dell'esistenza <Non ha ninjagram?> domanda incuriosito, perplesso dalla possibile negatività della risposta. Al giorno d'oggi chiunque possiede quel social, persino il Sumi ha optato per crearsene uno in cui pubblicare parte del proprio narcisistico ego dinanzi al mondo intero. Non pone altro quesito su tal argomento, l'interesse risulta poco quanto relativo, alla fin fine, l'obiettivo è trovarla per ottenere le informazioni necessarie prima di scarrozzarla dal genetista lasciandola in totale balia di quelle mani perverse. Ossigeno trattenuto all'interno del corpo, petto rigonfio <Forse dovrei trasferirmi nel quartiere del mio clan> pensa con tono vocale abbastanza elevato da permettere alla Kokketsu di udire il tutto senza particolari problemi <Ora che ho finalmente capito cosa intendono, potrei, non so, cercare di integrarmi di più> dorate avanti a se, non scosta lo sguardo, quel pensiero fluisce privo di inibizioni, un discorso fatto per lo più con se stesso rendendo l'altra partecipe. Percepisce la stretta, l'avvicinarsi ulteriore della rossa focalizzandosi sulla figura in avvicinamento con l'innalzamento del destro sopracciglio <Lei? Dovevo portare gli occhiali, non vedo le orecchie ne tanto meno la coda> sguardo sforzato al limite con quel passo accelerato appena, il giusto, permettendo un rapido avvicinamento alla donna. Lento il migliorare della vista, diviene più chiaro, Akaya definita nei più minimi dettagli riuscendo nell'intento di riconoscere l'altrui viso seppur visto una singola volta non molto tempo prima <Akaya> pronunzia il nome della Nara con tono vocale lievemente più alto, cercando di attirarne palesemente l'attenzione <Finalmente ti abbiamo trovata> concludendo il proprio vociare, lasciando la parola alla Kokketsu, protagonista di tal momento. Il proprio ruolo, per adesso, risulta marginale fino all'attimo propizio in cui intervenire. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

16:00 Akaya:
 Già, anche perché lei non ha mai comprato un cellulare. Una volta che sarà soddisfatta della quantità di chackra impastato, ella inizia a distribuirne una parte in tutto il corpo, in particolar modo nella zona superiore della nuca e sulla fine della propria spina dorsale, mentre chiuderebbe il sigillo con l'altra mano, intrecciandone le dita tra loro. Quindi si immagina la propria familiare figura dotata di un paio di orecchie triangolari feline e di una lunga ma sottile coda, entrambi ricoperti da un soffice pelo violaceo come i propri capelli. Sistemati gli ultimi dettagli semplicemente farebbe scattare la tecnica e piegherebbe le proprie orecchie su e giù mentre farebbe guizzare rapidamente la propria coda dietro di se per assicurarsi che la tecnica sia andata a buonfine. Quando però viene richaimata rizza sia le orecchie che la coda, irrigidendosi appena prima di voltarsi rapidamente verso i due < Kan-san! Shizuka-san! > replica una volta che li ha riconosciuti < Mi avete spaventata! > per poi sorridere loro, inclinando il proprio capo sul lato destro e piegando quell'orecchio verso l'interno mentre orienta il gemello verso di loro < Mi stavate cercando? > domanda confusa, anche se ha un vago senso di aspettativa per quella frase con tanto di un piccolo lampo di luce che le illuma le iridi dorate < Ci sono novità? > domanda speranzosa, avvicinandosi anch'ella a loro sebbene scuota il proprio capo < Ma dove sono le mie buone maniere? Come state? > sorridendo loro mentre la coda rimane rigida come un palo, o un altro tipo di organo, mentre attende l'altrui risposta [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline 2/4] [Chackra 28/30]

16:09 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] Ninjagram giusto! Poteva chiederle anche quello, però nonostante quella domanda arrivi è il resto del discorso che le interessa di più. Quelle parole dette a mezza voce, più a se stesso che non a lei, la colpiscono più di quanto non immaginasse. La mano si stringe in quella altrui, come a generare una sorta di supporto invisibile: << Potresti provare. Se non dovesse andare bene puoi venire a stare da noi. A mamma farebbe piacere e Riuky potrebbe conoscerti meglio. Un posto dove stare bene lo avresti sempre. >> Spronarlo nel cercare il contatto con il resto della sua famiglia? Perchè no? Stare da soli non è mai bello, inoltre potrebbe scoprire lati di se stesso che al momento non è riuscito ad esplorare, l'esperienza degli anziani fa sempre molto se ascoltata adeguatamente. Alle successive parole di lui le sfugge una risatina: << Sei sempre bellissimo con gli occhiali, quindi si avresti dovuto portarli! >> Fare i complimenti al Sumi? Arma a doppio taglio considerato l'egocentrismo onnipresente, tuttavia quel pensiero le è scivolato dalle labbra senza filtri, ormai è troppo tardi per tirarsi indietro. E' in realtà poi lui a rivolgersi all'amica per primo, forse impaziente di raggiungere il proprio obbiettivo senza però esporsi. La Nara li riconosce rapidamente, rispondendo in maniera enigmatica all'affermazione del Sumi e avvicinandosi alla coppia; solo allora la rossa andrebbe a sfilare l'intreccio con la mano del bianco, andando a cingere le mani della gattina con le proprie in segno di saluto, affettuoso si ma contenuto, conoscendo le difficoltà dell'altra in tutto quel contatto diretto: << Akaya-San sono contenta di vederti! Come stai? Kan mi ha detto che vi siete incontrati l'altro giorno! Ne parlavamo stamattina a colazione! >> Si interrompe lasciando le mani di lei e tornando a intrecciare la destra con la sinistra del Sumi. << Stamattina ho accennato a lui dell'idea di rivolgerci al genetista, giusto Mio? >> La testolina viene rivolta all'albino, utilizzando quel soprannome estremamente possessivo che ormai è diventata una consuetudine. La Kokketsu non sa se lui abbia già scritto al folle Rasetsu ma quanto meno ora la ragazza dal crine violaceo dovrebbe avere una nuova speranza in merito. << Io sto bene! Ho fatto colazione con delle buonissime roselline di pasta sfoglia ripiene di crema e lamponi! >> Lo sguardo diventa super soddisfatto al solo ripensare a tale evento. << Ah Akaya-San devi assolutamente darmi il tuo numero di telefono! Così sarà più semplice incontrarci! Oppure basta il contatto su Ninjagram! >> Sa che è una famiglia molto tradizionale la sua ma non può immaginare che non possieda nemmeno un cellulare. Per il momento il discorso Furaya viene lasciato da parte, in fondo si sono appena incrociate, inutile esagerare!

16:25 Kan:
  [Quartiere dei clan] Lenta la comparsa di orecchie e coda da gatto su capo e corpo della Nara. Sempre un certo effetto nel vedere simili bizzarrie, la tecnica della trasformazione relegata a mero gusto estetico sprecando del prezioso chakra. Non pone commenti sulla questione, poco vi è da dire quando la convinzione è talmente elevata da richiedere un intervento genetico per degli impianti. La stretta alla mano si intensifica volgendo le dorate, in via inevitabile, sul visetto della Kokketsu; labbra ampliate in quel leggero sorriso, arcata dentale appena mostrata <Grazie> sentito tal ringraziamento avanzato con tono vocale estremamente più basso <Ma non c'è motivo per cui non debba andare bene, dopotutto, è la mia famiglia e poi, inizio ad abituarmi ad avere casa tutta per me, poterci fare ciò che voglio, quando voglio> varie le allusioni fatte, non solo verso quel lato bensì in tutto. Leggero il sospiro che ne emerge, guance gonfiate appena più del dovuto alla risatina altrui <La prossima volta li porterò, magari mentre facciamo un po' di compere insieme, così posso guardarti meglio> sopracciglio destro innalzato, divertito al sol pensiero di una tal situazione. Avanza ancora accorciando sensibilmente la distanza con l'altra genin, soffermandosi a pochissimi metri, giusti per permettere alla nanetta di sciogliere l'intreccio delle dita <Strano, solitamente attraggo, non spavento> alzata di spalle commentando quel dire, finendo per annuire al quesito preposto. Ovvio come siano finiti li per ricercare la presenza dell'altra, le nozioni da fornirle risultano molte, troppo per poter essere concepito ed iniziare è al quanto arduo. Lascia il verbo alla Kokketsu, udendo, confermando con meri movimenti del capo senza proferire parola alcuna; nota le stretta appena avvenuta, lato destro della labbra sollevato quanto basta rendendo piccoli quel sorriso prima di ritornare con le dita tra quelle della rossa <Giusto, Mia> usufruendo a sua volta di quell'epiteto possessivo, un soprannome ricambiato totalmente, indissolubilmente <Ho accettato di accompagnarvi e ho anche provveduto a scrivergli mentre venivamo qui. Non gli ho fornito alcun dettaglio ma ha accettato di vederti> conclude velocemente, non risulta il punto focale <Devo avvertirti, non è un tipo di cui ci si possa fidare ma, suppongo, se lo paghi bene non dovrebbe crearti problemi, purchè Shizuka non venga coinvolta> tassativo su tal punto, repliche non vengono ammesse <Se mi dai la tua parola, vi porto entrambe da lui> dorate incastonate nelle dorate altrui, occhi molto simili eppure sensibilmente diversi in tutto e per tutto. Umetta le labbra, lingua fuoriuscita ne carezza la superficie, esse vengon rese morbide al tatto, lisce alla vista <Si, la signorina qui è una golosona>. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

16:47 Akaya:
 Continua ad avvicinarsi fino a quando non sente le mani di Shizuka sulle proprie, momento in cui rizza nuovamente coda ed orecchie dato che non vi è abituata. Inutile dire che inclina il proprio capo di lato di lato < Sto bene, la cosa più eccitante che mi è capitata ultimamente è stato correre dietro ad un'anziata ninja > ammette ridacchiando, per poi assottigliare lo sguardo verso Kan alle sue successive parole senza però dire nulla, tornando quindi a voltarsi verso Shizuka sorridendole lievemente fino a quando non le fa quella domanda, alla quale arrossisce appena dicendo che < Non... Ho ancora preso un cellulare... Non sapevo nemmeno che esisteva ninjagram > ammette imbarazzata, per poi voltarsi verso Kan sorridendogli ironica al suo commento, per poi sospirare di sollievo < Ottimo... L'altra volta sembravi quasi sul punto di staccarle la testa quando l'hai saputo > ammette semplicemente < Ma sì, alla fine devono mettere le mani su di me: non rischierò che iniettino robe strane alla tua ragazza > sorridendogli per poi ridacchiare appena < Fa bene, alla fine siamo vivi e vegeti: con i tempi che corrono è sempre qualcosa da festeggiare > ammette per poi voltarsi nuovamente verso la ragazza < Stavo pensando di andare a pranzare, venite anche voi? > domanda facendo guizzare la propria coda dietro di se [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

16:55 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] Lui sembra più tranquillo di quanto sperato per ciò che riguarda il proprio clan, cosa che le fa segretamente molto piacere. Anche lui sta cambiando, forse in meglio da certi punti di vista. Ma la cosa che più la spiazza è vederlo gonfiare le guance appena più del dovuto, come se imitasse lei quando si arrabbia. La tenerezza che scaturisce da quel gesto è infinita, tanto da farla arrossire leggermente sulle guance e ricevere l'ennesima risposta sincera: << Tanto sei l'unico che può guardi bene, perciò va benissimo! >> Chissene importa del resto del mondo, gli unici occhi che possono spogliarla in ogni istante sono i suoi. Ma tutto ciò viene lasciato da parte mentre incrociano i passi con Akaya, le rivela le novità, Kan aggiunge dettagli sconosciuti alla rossa e fa precisazioni a riguardo. Lo sguardo blu si fissa su di lui dopo quella affermazione: << E io che pensavo di pagare quel tipo semplicemente con l'esperimento stesso. Comunque non preoccuparti Akaya! Lo terremo a bada! Siamo in tre e non correrai alcun rischio... beh a parte eventualmente quelli derivanti dall'operazione stessa presumo. Ma non gli permetterò mai di farti del male! >> Lo sguardo è deciso, convinto, tralascia persino il commento sul perdere la testa che sfugge alla genin di Konoha. Non permetterà a Rasetsu di fare del male a qualcuno a cui tiene, non di nuovo. << Poi per il post operatorio posso pensarci io! Mi prenderò cura io delle tue ferite! >> E' decisa a supportarla in tutto e per tutto, con quel poco che può permettersi di fare. Quando il discorso verte sulla colazione però il Sumi si lascia in un commento divertito, che termina con un faccino arrossato e leggermente imbronciato della rossa: << Beh erano buonissime! >> Il supporto di Akaya è provvidenziale così che il broncio sparisca e un visino soddisfatto di se stessa compaia, mostrandosi all'albino in tutta la sua fierezza. Alla proposta del pranzo poi decide di accettare, in fondo hanno ancora molto di cui discutere! << Se non siamo di disturbo mi piacerebbe unirci! Anche perchè dobbiamo chiederti un'informazione Akaya-San. >> Si avvicinerebbe alla gatta dunque, alta poco più della Kokketsu, sussurrandole all'orecchio felino, senza mollare la presa sulla mano di Kan. << Si tratta di Furaya-Sama. >> Si allontanerebbe poi, tornando al fianco del fidanzato. << Dove pensavi di pranzare? >> Il tono è cordiale, vivace, sembra molto felice di poter andare a pranzare in di lei compagnia.

17:11 Kan:
  [Quartiere dei clan] Il rossore scatenato dal visetto della Kokketsu portando ulteriore divertimento sul viso dell'albino le cui dorate ritornano sulle azzurre, immergendosi, perdendosi in quello sguardo <D'accordo, allora così sarà> ride da sotto i baffi, migliaia le idee a scorrere nella geniale mente del genin. A quella frase, da parte di Akaya, la sorpresa giunge sul volto del Sumi, solo una corsa dietro ad un'anziana? Nulla di più? L'odore di divertimenti, in tal senso, è pressochè lontano <Allora, la prossima volta, vai nel quartiere notturno del distretto kusano ed entra all'Ochaya. Sicuramente ti divertirai e, se va bene, ti ecciterai anche> lento l'abbassare della sinistra palpebra avanzando quell'occhiolino ai danni della ragazza, consapevole di quanto possa essere bello e deleterio un simile luogo. Nonostante ciò, il verbo da lei pronunziato strania, perplime forse ben oltre le aspettative <Staccarle la testa? Non le torcerei neanche un capello per sbaglio, per chi diamine mi hai preso?> fronte corrucciata, dubbioso sulla vera idea fatta dalla donna in questione. Egli, dopo la fatica fatta per penetrare nel cuore della Kokketsu, mai ha pensato di farle del male e quella promessa svela tutto quanto, la promessa di evitarle ulteriori lacrime e dolori, da parte propria quanto dall'esterno. Annuisce all'accettazione, adesso, può portarcela, informare meglio l'altro della cliente. Nulla vien detto sulle rassicurazioni di Shizuka, tali parole bastano e avanzano, non serve altro, di certo non uno sconosciuto il cui compito è l'essere intermediario di qualcosa <Presentati all'ospedale di Kusa, il giorno X all'ora XX> fornendo data, orario e loco di incontro per portare avanti l'idea da lei metabolizzata <Prima di parlare di post intervento, vediamo se è fattibile farlo e quanto le verrà a costare ma, nel caso, ti aiuteremo a riprenderti> dorate non cessano di fissarla, inquadrarla per osservarne anche la minima reazione ad ogni singola sillaba fornita. Lascia andare lo spinoso argomento, sorride allo scambio di battute, felice nel vederla contenta quanto soddisfatta di se stessa, unica visione del proprio mondo meritevole di esser contemplata. Non fa in tempo nel proferir altro venendo preceduto dalla rossa, ella fa tutto da sola percependo l'arto allungarsi, un sussurro al di lei orecchio prima di tornare indietro ancora al proprio fianco. Consapevole della richiesta, egli stesso non proferisce nome limitando se stesso ad un mero sospiro <Abbiamo bisogno di sapere dove trovarla, dobbiamo parlarle in privato, è importante. Puoi aiutarci?> un favore per un favore, il mondo, purtroppo, funziona in questa maniera. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

17:25 Akaya:
 Ascolta le parole di Shizuka, sorridendole lievemente mentre inclina il proprio capo di lato < Mi fido di te > replica semplicemente, per poi ridacchiare < Inoltre sei un medico: credo che saresti in grado di accorgerti se qualcosa vada storto > sorridendole per poi annuire semplicemente mentre si volta verso Kan, riflettendo pensierosa < Il... Quartiere notturno? > perplessa, per poi assottigliare lo sguardo e voltarsi verso Shizuka < Ochaya cosa sarebbe? > replica sospettosa, per poi voltarsi verso Kan < Eri furioso ed io ti ho visto una sola volta: come dico sempre a mia madre > sorridendogli < Se non vuoi che la gente pensi male, devi fare in modo che non pensino male > per poi annuire semplicemente alle sue successive parole, replicando quindi con un piccolo sorriso che < Mi farebbe piacere un po' di compagnia, ma se vi porto a casa senza preavviso mia madre mi squarta > ridacchiando ilare < Qui vicino dovrebbe esserci un chiosco che prepara del sushi possiamo andare lì? > propone, per poi inclinare il proprio capo di lato e quindi fissarli < Non... So esattamente dove abita, ma so chi potrebbe contattarla > spiega < Posso... Chiedervi di cosa volete parlarle? > domanda a bassa voce, lanciando occhiate nelle varie direzioni [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

17:32 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] Appuntamenti già fissati, eventi che si susseguono rapidi, lui stesso si propone di aiutare Akaya con la ripresa, cosa che fa riempire il cuore della Kokketsu di gioia; sa perfettamente che della gattina gli importa poco, ma dietro a quelle parole può vedere quanto lui invece consideri lei di una certa importanza, tanto da affiancarla in quella che ritiene personalmente una follia. Lui aggiunge anche qualche riferimento all'argomento Furaya, che la rossa avrebbe preferito approfondire a pranzo, lontano da una zona che potenzialmente non è la preferenza per l'ex Hokage. Quando l'argomento Ochaya viene tirato fuori da Kan in maniera ironica e viene poi commentato da Akaya, lei diventa completamente rossa e con la mano libera e il testino inzia a negare fortemente quell'opzione. << Lascia perdere quel posto! E tu non farle i dispetti! >> Lo sguardo blu si volge alle dorate prima dell'una e poi dell'altro in corrispondenza delle parole pronunciate, << E' un posto che è meglio non frequentare! Anche Kan ha smesso di andarci! Vero? >> Lo sguardo verso di lui si fa pungente, non vuole indagare, si fida di ciò che lui le ha detto. << Il chiosco di Ramen va benissimo!!! >> Ottimo assist per cambiare argomento, e anche allontanarsi. I passi vengono mossi dietro a quelli della ragazza dal viola crine, i cricetini nel frattempo hanno ripescato le parole dell'altra, lo stupore la fa da padrone: << Non hai un cellulare? Com'è possibile! Come faccio a trovarti quindi? Devo mandarti una lettera? >> Sembra stupita, già i modi altrui sono particolari, ma perfino non avere un cellulare. La sinistra viene portata sotto al mento come a riflettere: << Forse a casa abbiamo ancora il vecchio telefono di papà, potrei prestarti quello se ti va, è un poco lento però... >> come se quello potesse essere un problema, considerato che la ragazza di Konoha nemmeno ne possiede uno. << Chi potrebbe? >> La curiosità la fa da padrona una volta che l'argomento torna sull'ex Hokage, distraendo i cricetini nuovamente dal problema telefono. Alla domanda però non risponde, lascia che sia Kan a portare avanti tale argomento, in fondo è qualcosa che interessa a lui prevalentemente.

17:50 Kan:
  [Quartiere dei clan] Ogni azione perpetrata in tal conversazione, ogni decisione è presa esclusivamente per la rossa, affiancarla, portarla dal genetista, tutto su sua richiesta donando ad ella importanza oltre ogni immaginazione eppure gli argomenti cambiano passando all'ironia, divenendo goliardico nel proporle l'Ochaya come meta per divertirsi <Si, è il quartiere di Kusa dove tutto è concesso, o quasi. Non è un caso ci abbia passato settimane per quel posto> lasciando andare se stesso ad una mera risatina divertita prima di notare il fare della Kokketsu. Il divenire rossa, lo scuotere del capo negandole il permesso di andarci. Scosta le dorate su di essa, divertito, pupille dilatate a tal visione <Quali dispetti? Voglio che si diverta e li dentro è perfetto. Può trovare ragazzi, ragazze, tutto il necessario per passare una bella nottata> alza di spalle, chiaro come il sole quanto quel posto possa scombinare l'esistenza di una persona <Per quale motivo dovrei andarci? Mh? Comunque è vero, non m'interessa più quel posto, non come divertimento almeno> specifica meglio senza fornire ulteriori spiegazioni. Al momento non può proferire ulteriore parola, troppe orecchie, poca fiducia, consapevole di dover parlare a Shizuka di qualcosa estremamente importante. L'attenzione è ricondotta su Akaya, alla spiegazione fornita sorridendo, non divertito quanto più rilassato <Ti svelo un segreto su di me: quando mi vedi alterato, non hai bisogno di preoccuparti di nulla. Preoccupati se resto calmo quando dovrei arrabbiarmi> una rivelazione sia per la Nara quanto per la rossa, una parte di se nascosta, ancora mai venuta all'esterno. La possibilità risulta assente per tale avvenimenti al momento, non desidera mostrare troppo quei lati oscuri di difficile interpretazione preferendo approcci di diverso tipo <Per me va bene tutto, tanto la nana mi ha messo all'ingrasso, perciò, vi seguo> arreso, sconfitto dallo scorrere degli eventi. Shizuka prende possesso persino della sua dieta, riempie totalmente quel mondo in ogni sua singola parte <Credo sia meglio passare da un negozio prima di pranzare. Hai bisogno di un cellulare, tipo subito> scuote il capo, dissenso nel volto, perplesso mentre le dorate passano da Shizuka ad Akaya, viceversa da Akaya a Shizuka <Mi dispiace ma no. Non prenderla sul personale ma mi fido solo di Shizuka> sancisce la propria posizione, l'intenzione di parlare è nulla, ella solamente può esser a conoscenza dei piani del Sumi, nessun altro a meno che non si faccia parte di un piano ben più ampio. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

18:00 Akaya:
 Quando poi recupera quelle informazioni su Ochaya arrossisce visibilmente e rizza le orecchie, coda che inizia a frustare l'aria dietro di se mentre lancia un'occhiataccia verso Kan < Ti... Sembro quel genere di ragazza? > soffia infastidita, per poi aggrottare le proprie sopracciglia alla risposta di Shizuka < Capito... Niente sushi: allora ci sarà da camminare un poco per arrivare da Ichiraku-san > ridacchiando appena < Sapete manipolare il chackra? Se passiamo dai muri faremmo sicuramente prima, dato che è dall'altra parte del distretto > propone, per poi annuire alle parole di Kan < Lo terrò a mente > replica per poi abbassare lo sguardo e le orecchie al commento di Shizuka < Beh... Se risparmio abbastanza potrei prendermene uno da sola... Non serve che prendi quello di tuo padre... > mormora piano, per poi inclinare il proprio capo di lato, replicando semplicemente che < Beh... Questa persona con cui potrei parlare va... Presa in un certo modo diciamo > ammette titubante < Considerate che... Furaya-sama stessa mi ha confermato che è sia una dolcissima ragazza che, beh, una pazza che potrebbe farvi del male per qualche stronzata > per poi voltarsi verso Shizuka < Soprattutto se vede un medico a casa sua. Penso che darebbe di matto e poi verrebbe a cercarmi > ammette nervosamente [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

18:09 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] Il discorso sull'ochaya viene ampliato, lasciando delle informazioni vaghe su quanto quel posto non abbia lasciato completamente la vita del Sumi, ma di questo potranno parlarne un'altra volta. Akaya si offende quasi alle affermazioni del Sumi. La calma di lui è ciò che bisogna temere questo quello che egli stessa rivela, cosa che è una novità solamente parziale per la rossa, lo stare insieme le ha permesso di capirlo più di quanto lui creda, in fondo da sua madre avrà pur preso un poco di intuitività? Forse ben poco e sicuramente non sotto l'aspetto sentimentale. Quando però si parla del chiosco la Kokketsu che ha travisato il tutto di nuovo si scusa: << Errore mio! Pensavo che facessero anche il ramen. Non sono sicura di aver mai trovato un chiosco che faccia solo sushi.. >> borbotta quasi fra se e se, << Ma va benissimo il posto più vicino! Non volevo farti fare mezzo distretto! >> Incomprensione di breve entità dunque che dovrebbe portarli a muoversi verso il chiosco con il pesce crudo infine. << Tanto papà ne ha uno nuovo! Sarebbe solo una soluzione momentanea, lasciandoti modo di raccimolare i soldi per comprarlo! >> Si offre di nuovo di aiutarla, anche se sa che la donna dal crine violaceo non è molto incline a farsi prestare soldi. Siccome le informazioni riguardo al decimo Hokage non vengono minimamente disvelate e questa nuova persona sembra particolarmente restia nelle nuove conoscenze è la Kokketsu che cerca di dare informazioni ma così vaghe da valere poco: << Possiamo dirti che siamo interessati alla sua esperienza. Non vogliamo assolutamente farle del male. Non potrei mai andare contro qualcuno che non considera Yukio un mostro. >> Il tono di voce si abbassa, non lo ha mai conosciuto, ma in quanto rappresentante del clan non può far altro che considerarlo meglio di quanto non dicano. << Questa ragazza ha un nome? Potresti chiedere tu a lei questa informazione per noi? >> Il passo prosegue, mentre queste poche frasi vengono scambiate, restando su qualcosa di vago e indefinito, ma intensificando i rapporti, cosa che può portare a diversi esiti.

18:22 Kan:
  [Quartiere dei clan] <Bisogna essere un genere di ragazza per volersi divertire? Suvvia, al bando questi stereotipi, il mondo è andato avanti, fallo anche tu> semplice quanto incisivo nel suo modo di pensare, di porsi in quella nuova realtà. Piccole informazioni sono aggiunte, persino per la Kokketsu senza svelare nulla di più, il momento propizio ancora non è giunto ne tanto meno il luogo ed è egli stesso nel non voler continuare una simile disamine così presto. Scuote il capo al non capire di Shizuka, al botta e risposta della ragazzina con la Nara, il tutto conclusosi con sbuffo da parte dell'albino le cui guance vengon gonfiate a dismisura <Come si fa a non amarla> verbo proferito nei confronti di Akaya, tono vocale pregno di ironia quanto di verità, dopotutto, prenderla in giro è parte del loro rapporto, tale sentimento nasce proprio da quel primo incontro di sfottò reciproco <Mi stai davvero chiedendo se so controllare il chakra?> incredulo nell'udire simile quesito, troppo persino per uno come lui, aperto praticamente a tutto <Ovvio che si, non indosso il copri fronte ma questo non vuol dire che sia un normale cittadino. Non hai mai sentito parlare dei Sumi?> sconcertato da quanto l'ignoranza dilaghi nel villaggio, il loro beneamato clan risulta sconosciuto ai più, mai udito prima d'ora eppure essi son li, da sempre, seppur nascosti all'ombra di tutti non dando mai una singola volta nell'occhio <Prendete una decisione altrimenti vado a comprarglielo io. Hai bisogno di un cellulare.> prende posizione per l'ennesima volta su una questione in cui c'entra poco e nulla mentre la destrorsa aumenta la stretta intorno alla mancina della Kokketsu. Per tutta la conversazione quella presa non è mai venuta meno, attaccati son giunti, attaccati van via <Anche perchè voler fare del male ad una ex kage è come chiedere a qualcuno di ammazzarci> un suicidio in piena regola eppure ode l'ultimo dire di Akaya mentre cominciano ad incamminarsi. Percorrono la strada, seguono la Nara verso il chiosco di sushi da lei proposto <Oppure, fissarci un incontro con Furaya in un luogo deciso da lei e poi farcelo sapere. Ci va bene anche così, non è il caso di andare a disturbare una terza persona, sconosciuta a noi per lo più> pone una seconda soluzione, per egli, estremamente più facile, meno invasiva. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

18:42 Akaya:
 Alle parole di Shizuka ridacchia appena < È un chiosco, non un ristorante > le fa notare < E poi non penso che la gente proverebbe anche solo a fare competizione alla leggenda di Ichiraku-san > ammette sorridendole, per poi inclianre il proprio capo di lato e fissare Kan < Forse no... Ma a me piace pensare che ci sia bisogno almeno di un poco di affinità per... Quel genere di attività... > arrossendo lievemente mentre abbassa lo sguardo, andando quindi a tornare su Shizuka < In effetti... Ammetto che forse è per questo che mi ha subito conquistata > sorridendo a Kan, per poi inclinare il proprio capo di lato < A dire il vero no > ammette pensierosa, facendo guizzare la coda per poi deglutire appena < Davvero lo faresti? > domanda confusa < È solo un cellulare dopotutto... Non rischio di morire di fame per quello... > replica a bassa voce, per poi sospirare appena < Shizuka-san. Quando le ho proposto di andare in ospedale per curare una ferita che aveva, mi ha minacciata > replica seria < No, non ti dirò chi è > sospirando lievemente < Ma cercherò di contattare Furaya-sama per voi, e sentirò cosa dirà > inclinando il proprio capo di lato, annuendo alle parole di Kan < Anche questa è una soluzione. Come ho detto cercherò di parlare con lei > promette con un piccolo sorriso > [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

18:55 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] L'argomento Ochaya non viene più nemmeno lontanamente considerato dalla Kokketsu che tuttavia torna a essere al centro dell'attenzione per la sua innata sbadataggine. Derisa affettuosamente dal fidanzato confia le guance e diventa rossa, rifilandogli una linguaccia. Tuttavia questa volta invece che ricevere un vero e proprio supporto dall'amica si ritrova fra due fuochi, con la gattina che ammette di avere un debole per questo suo lato distratto e infantile. << MA... Akaya-San >> Borbotta, sempre più rossa in mezzo a due fuochi che più o meno innocentemente la stanno prendendo in giro. Il bianco tuttavia si innervosisce più del dovuto con quella domanda innocente posta dalla felina: << Susu non intendeva sicuramente sminuirti! E' lecito non sapere che sei un ninja se non indossi perennemente un coprifronte!! >> Cerca di calmare la situazione, la mano che stringe quella dell'albinoche si fa più presente. Ma è ancora la ragazza ad attirare la femminile attenzione << Certo che lo farei, non mi costa molto chiedere, ma faremo come preferisci tu! Non voglio metterti in imbarazzo in alcun modo! >> Ecco come a sottolineare che lei ci pensa che certe cose sarebbe meglio non dirle ad alta voce. Il discorso verte poi su quella figura enigmatica che odia i medici, lo sguardo blu si fa pensieroso, << Che tipa strana...Mi chiedo cosa farà quando avrà un problema serio... >> Le torna brevemente in mente Kamichi e quella sorta di patto segreto per non disvelare ai piu il proprio sangue nero. << Possiamo scegliere la via più breve, quella più semplice e meno intricata per me va benissimo. Anzi ti ringrazio infinitamente per l'aiuto che ci stai dando Akaya-San. >> Inchina leggermente il capo in avanti, così da ringraziarla in maniera quasi formale. Ormai dovrebbero essere in prossimità del Chiosco: << Ad ogni modo il mio numero di telefono lo hai ancora? Così poi potrai aggiungermi e un giorno ti spiego pure cosa è Ninjagram! >> Lei è molto propositiva in merito molto più di Kan probabilmente.

19:13 Kan:
  [Quartiere dei clan] Alza le mani <Questa volta non posso che darti ragione. Ichiraku è il migliore> solo un vero Konohano può concordare, tutti gli altri non comprendono a pieno il potenziale di una ciotola fatta con giudizio, maestria. Nessun altra catena di ristorazione rivaleggia con l'intrinseca bontà di una simile opera culinaria <Pensala come vuoi ma prima di conoscere lei, non sapevo neanche cosa fosse l'affinità e non perdevo mai un colpo> nulli i problemi nel rimembrare parte del passato, dopotutto, esso non è nient'altro che questo, un passato lontano. Il presente è solamente ciò che conta, null'altro. Risata, labbra schiuse, voce emersa seppur mantenuta più bassa rispetto alla norma alla visione del rossore della Kokketsu, della lingua e dell'assista da parte di Akaya, una combo praticamente perfetta inventata sul momento <Si ma fatti conquistare di meno comunque> lasciando la risata in favore di un piccolo moto pregno di gelosia nei confronti della rossa, dopotutto, il compito di conquistare risulta solamente suo, nessun altro deve osar tanto. Sbuffo, sospiro appesantito roteando gli occhi <D'accordo> su Shizuka <Un giorno saprai chi siamo> rivolgendo il verbo alla Nara riguardante la propria discendenza. Continua con il passo non intervenendo nella discussione, limitandosi alla vicinanza con la ragazza, permane quel contatto per tutto il tragitto con la distanza verso il chiosco sempre più corta <Cosa farà? Morirà, ovviamente> diretto, poco delicato <Oppure verrà obbligata con la forza dai medici per essere rimessa in sesto, non ci sono molte alternative e noi non possiamo perdere tempo con chi desidera soffrire> non tutti i pazienti vogliono cure. Scelta legittima, sacrosanta ma come ogni scelta, anch'essa possiede le sue conseguenze inevitabilmente, imparare a farci i conti è l'unica soluzione <D'accordo Akaya, ti ringrazio> al contattare Furaya per trovare una soluzione adeguata al loro problema. L'incontro con l'ex Kage risulta sempre più vicino, davvero poco manca a tal momento <Ad ogni modo, se ti serve qualcosa, Shizuka sa dove trovarmi e ora andiamo, tutto questo parlare mi ha fatto venire fame e dopo ho turno in ospedale> ultimo il commento del Sumi mettendo la parola fine, per quanto gli riguarda, alle pesanti discussioni favorendo la serenità del momento. [END]

19:25 Akaya:
 Ridacchia divertita alla reazione di Shizuka, emettendo un giocoso < Miao > in risposta prima di voltarsi verso Kan sorridendo la propria approvazione alle sue parole su Ichiraku. Non una parola viene proferita ma sorride alla comprensione mostrata da Shizuka, glissando totalmente sul commento di Kan, sebbene sia decisamente rossa in viso. Quando poi sente le sue successive parole sospira appena, senza dire altro ma limitandosi ad incamminarsi verso il chiosco del sushi, annuendo alle parole dei due sorridendo loro con convinzione < Hi, lo ho ancora... E dopo quello che state facendo per me mi pare il minimo chiedere a Furaya-sama se vuole incontrarvi > ammette ridacchiando, apprestandosi a dirigersi verso quel chiosco dove si faranno una piccola scorpacciata di sushi, dopotutto quello è l'equivalente dei botteghini della piada che ci sono in italia, per quanto possa risultare strano ad un'italiano un simile paragone. Sorride a Shizuka, ridacchiando appena < Così però mi rendi ancora più curiosa Shizuka-chan > ammette facendo scattare la propria coda per darle un delicato colpetto sulle natiche, uno dei suoi modi per giocare con i suoi amici... E con altri generi di persone che incontra di tanto in tanto. D'altronde, le reazioni son sempre divertenti [Auricolare, guanti, artigli, porta-kunai braccio dx(), porta-kunai braccio sx(), porta kunai gamba dx(), porta kunai gamba sx(rotolo piccolo, pennello e inchiostro), porta-oggetti dx(), porta-oggetti sx()] [Traformazione: coda ed orecchie feline] [Chackra 28/30]

19:47 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan di Konoha] Mannaggia a quella coalizione contro di lei! Presa fra i due fuochi non può far altro che sbuffare imbronciata lasciando scivolare quegli scambi di battute in cui lei è il centro del mondo, soprattutto del Sumi. E' innegabile quanto questa cosa le faccia piacere, è quasi divertita dal sentirlo in parte geloso pure di Akaya. Tutto il discorso riguardante la salute della sconosciuta viene accolto silenziosamente, non commentato perchè sarebbe inutile aggiungere altro, in fondo ciò che ha appena detto è vero. A quanto pare lo scambio di favori che sta avvenendo in quel momento sembra essere valutato in maniera diversa dai vari presenti, ognuno con il suo peso, ognuno con il proprio interesse, oguno con la propria storia. Ormai sono all'ingresso del chiosco e quelle ultime discussioni soavi vengono portate avanti. Sprezzante il commento alle affermazioni del bianco: << Certo che so dove trovarti! Di solito sei con me! >> Ma è proprio in quel momento che sente quel tocco sul sedere, ovviamente fatto dalla Nara con intento giocoso, con quella coda che ha creato. Si gira stupita guardandola e ascoltandone le parole e notando il cambio nel suffisso utilizzato. Gli occhi si allargano un pochino così come il sorriso: << E' una piattaforma dove puoi inserire tutte le foto di ciò che fai! Io ci metto i tatuaggi che eseguo ad esempio! Ma te lo racconto davanti al cibo! >> Si interrompe quindi, muovendo qualche passo all'interno della tenda del chiosco, lasciandole dunque l'idea di un nuovo argomento di conversazione, forse più leggero, ma sicuramente interessante per chi non conosce bene quel mondo. [//END]

Shizuka e Kan si spostano nel distretto del clan di Konoha per trovare Akaya. Qui dopo l'incontro si scambiano informazioni utili sia per il progetto della Nara di conquistare orecchie e coda feline permanenti, sia per il progetto di Kan di contattare Furaya e ottenere qualche informazione in piu riguardo ai demoni codati.