[Missione D] Il Taccuino
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Missione di Livello D
Giocata del 18/09/2021 dalle 15:10 alle 19:25 nella chat "Campo d'addestramento [Kusa]"
[vicino alla panchina] alle volte semplicemente è il caso che le persone si debbano incontrare per fare una missione in comune, anche senza essere tutti della solita squadra, ma questo ovviamente non importa alla presenza piatta e inespressiva della giovane dokuhiro, che di femminile ha praticamente niente, e la mancanza di curve sarebbero ulteriori prove della possibilità che magari sia un maschietto. unico oggetto è un porta oggetti che tiene legato alla cintura, evidente dall'inizio che abbia evitato di parlare con i due compagni di ricerca di un maledetto taccquino che pare scomparso dalla faccia della terra e dell'universo stesso del mondo dei ninja(?), aggiungiamo anche che non ha con se il coprifronte di Ame, ed è chiaramente anche al primo colpo d'occhio quella piu debole del gruppo, venendo quasi accecata dai due decisamente piu interessanti e obbiettivamente belli di lei. non potendo fare molto altro se non seguirli e controllare attorno a se se riuscisse a trovare per prima il taccuino e potersene tornare da dove viene. muso inespressivo, vago, mentre scansa pesantemente la testa camminando in modo estremamente lento, nemmeno lo facesse apposta, avvicinandosi con palese calma a uno dei fiori accanto ad una delle panchine, magari parendo una che sa anche che cosa stia facendo quando invece le iridi rimangono soltanto verso i fiorellini violacei e puffettosi che dondolano alla lieve brezza sotto al sole, arrancando per vivere ai limiti della gamba della panchina e pronti ad essere calpestati come niente dai primi che passano [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Campi di Allenamento] Sole, come spesso accade in quel distretto la calda sfera che illumina il giorno rischiara il cielo di oggi. Un bel cambiamento dalla sera prima presso il centro, dove si era dovuta rinfrancare in un Karaoke. La serata l'aveva poi passata a casa del fidanzato che già aveva ricevuto la comunicazione per la missione del giorno successivo. La madre della rossa aveva poi chiamato la figlioletta per informarla, e in sottofondo poteva tranquillamente udire il padre infervorato perchè "la sua piccolina aveva ricevuto la prima missione da ninja". Al momento i due ragazzi hanno fatto una piccola tappa a casa di lei, dove la Kokketsu ha potuto cambiare gli abiti, indossando qualcosa di più consono. Maglietta nera, semplice a coprire il busto, leggermente lunga così da coprire metà del fondo schiena, le gambe sono avvolte da dei leggins neri, aderentissimi così da non impacciarle i movimenti, ai piedi reindossa gli anfibi neri, alti fino a mezzo polpaccio. I capelli vengono raccolti in una coda molto alta, lasciando sfuggire dei ciuffi frontali e il ciuffo, una cintura in vita sempre nera sostiene il porta oggetti nel quale inserisce un tonico recupera chakra, un foglietto che aveva preparato prima della missione, le chiavi di casa e il cellulare. Alla coscia destra viene infine assicurato il coprifronte del proprio distretto, quello Kusano, che indossa raramente, solo durante le missioni ufficiali per intenderci. Un'ultima occhiata allo specchio per essere sicura di non aver dimenticato nulla; una mano viene portata alla testa per poi andare a recuperare quel gioiello appoggiato sulla scrivania, quella collana in oro giallo con pendente a farfalla dai bordi taglienti, il cui interno è decorato con pietre brillanti blu. Sistemato il monile attorno al collo esile andrebbe dunque a cercare di richiamare il Chakra: sigillo ovino anteposto al petto, con entrambe le mani, occhi che vengono chiusi, concentrazione che andrebbe a ricercare le forze che compongono il potere di un ninja. Forza fisica che verrebbe immaginata come una fiammella, rossa accesa a livello dello stomaco, la forza mentale cercata a livello del cerebro, fiammella blu, ardente, una volta ritrovate entrambe cercherebbe di farle convogliare entrambe verso il cuore, li cercherebbe di unirle e mescolarle, andando a formare una grande fiamma violacea, viva e splendete. Qualora fosse riuscita nel suo intento avrebbe dovuto percepire quel potere circolare nel corpicino di un metro e cinquantacinque. Le iridi blu verrebbero aperte, andando alla ricerca del ragazzo, un sorriso eccitato sulle labbra: << Sono contenta che ci abbiano arruolati per la stessa missione! Siamo stati fortunati! >> Gli si avvicinerebbe solo nel caso in cui lui non fosse impegnato con l'impasto a sua volta, per rifilargli un casto bacio sulle labbra. << Andiamo? >> Qualora lui avesse accettato, si sarebbero mossi in coppia, ripercorrendo il medesimo percorso svolto qualche giorno prima per il loro personale allenamento. Non impiegano molto ad arrivare al campo di allenamento, e li vi trovano una figurina magra e smorta, silenziosa e poco espressiva che a conti fatti deve essere la loro compagna di squadra per quella ricerca. Non pare essere molto loquace, ma su questo non ci sono problemi è la rossa che non ha problemi a interagire con gli altri per questo le si avvicinerebbe, disturbandola nel suo fissare i fiori: << Piacere, Shizuka Kokketsu! Spero andremo d'accordo e che riusciremo a risolvere il mistero il prima possibile! >> Si inchina leggermente in avanti, mentre si presenta a quella figura dal dubbio sesso, un sorriso onnipresente sul viso, per poi buttare gli occhi blu attorno a se, parlando principalmente con il Sumi: << Mio ho un piano. >> Null'altro, solleticando la curiosità altrui, e forse anche della sconosciuta. [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Campi di Allenamento] edit: [Se Chakra 30/30] [Campo] Una nuova missione insorge di fattura quanto mai semplice nel suo svolgimento, la banale ricerca di un taccuino perso da uno shinobi nei dintorni del campo di addestramento di Kusa. Probabile, l'accaduto, sia avvenuto dopo un allenamento o insegnamento a ninja appena diplomati. Il pensiero verte altrove, sul suo compimento nel migliore possibile dei modi sfruttando il bel tempo, la pienezza del sole, la totale assenza di freddo. Con se Shizuka, la nanetta è una delle due compagne di codesto giorno ed è con lei il suo apprestarsi verso la zona prescelta. L'outfit odierno del Sumi risulta profondamente cambiato, un modo radicale per decretare il nuovo modo di vestire, totalmente opposto al precedente, diverso nei colori, nei tessuti e nelle stesse vesti prescelte per l'occasioni. Nera maglietta a maniche lunghe, di sottile fattura, sovrasta l'intero busto in maniera aderente delineando il fisico, collo alto coprendo il collo per circa la metà di esso; pantaloni di un nero leggermente più chiaro sugli inferiori arti ricadono fino a metà della coscia essendo inseriti in calzari, anch'essi del medesimo colore seppur presentino il bordo di un grigio chiaro con varie linee dello stesso colore. I pantaloni su di essi presentano medesime linee a decorarli ma di un color rosso tenue, simile a del sangue. Cintura passa per la vita dalla fibbia grigia recante il simbolo del proprio clan. Lungo giaccone nero vien riposto al di sopra della maglietta con lunghe maniche ricadendo per tutta la figura dell'albino fin a metà polpaccio. Bordi di esso contornati dal grigio come mera decorazione, il tutto è concluso da una cinta dello stesso tenuta sciolta. Sulla cintola dei pantaloni è riposto un portaoggetti contenente al suo interno fuda e inchiostri speciali donati direttamente dal clan per portare a compimento l'atto liberatorio del dogma Sumi. Dopo la serata passata con ella nella propria dimora, si son soffermati a casa Kokketsu permettendole di cambiarsi; come suo solito sosta nei pressi della porta adagiando il corpo al muro, permanendo in attesa del suo completamento senza proferir parola. Dorate ne scrutano l'outfit lasciandola infine avvicinare, ampliando le labbra in un leggero sorriso <Molto, speriamo sia sempre così> ricambiandone il casto bacio, annuendo al quesito prima di avvolgerle le spalle tramite l'arto superiore destro avviandosi in direzione dei campi, finalmente. Passo dopo passo oltrepassano in quartiere giungendo nel loco prescelto, unendosi definitivamente a Dokuhiro sulla quale vengon posate le iridi del Sumi <Lui è Dokuhiro> presentandolo a sua volta alla Kokketsu prima di toglierle il braccio di dosso. Porta i superiori arti ad altezza petto unendo le dita delle mani nella creazione del sigillo caprino cominciando visualizzando due piccole sfere di energia, mentale e fisica poste relativamente nella zona adibita alla mente ed in quella del ventre. Entrambe le sfere cercano di essere mosse dal loro torpore, risvegliare cominciando a percorrere il corpo; quella mentale discende l'essenza percorrendo le zone di viso, collo e petto velocemente, tracciando una linea netta e ben definita mentre l'energia fisica andrebbe a provare un movimento inverso per portarsi in alto attraversando l'intero ventre, salendo per lo stomaco ed entrambe cercherebbero di giungere nella bocca dello stomaco. In talo posto proverebbe a dare inizio ad una fusione tra le due, miscela le energie cercando un contatto tra loro nel tentativo di dar vita alla forza primaria dello shinobi, una terza energia dal colore blu astro denominata chakra. <Anche io, dividiamoci così cercheremo meglio e più in fretta, che ne dite entrambi? Io vado a nord> indicando la suddetta direzione <Cominciamo?>. [Se C On][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali] [vicino alla panchina] i fiorellini perdono interesse nel momento in cui c'è qualcun altro che a quanto pare vuole avvicinarsi a lei, si solleva di nuovo sulle gambette secche e si volge a guardare la ragazza che pare estremamente solare e socievole, generando l'immediata reazione di scansare lo sguardo e chiudersi un braccio attorno alla vita, mentre l'altra mano va a tenersi la spalla, piegandosi leggermente pure lei per salutare la sconosciuta, non pare essere nemmeno lontanamente a suo agio con la creatura così energica e ottimista che pare essere shizuka, infatti dopo la presentazione rimane completamente immobile come un topo davanti al serpente, ma almeno ci pensa kan a fare le presentazioni pure per lei, non avendo mancato di notare che aveva un braccio attorno alla giovane. ma non pare importarle molto perche non ha nemmeno un singolo cambio nella espressione smorta, annuendo vagamente alla richiesta dell'uomo, e muovendo appena un dito per aggiornare verso la direzione che avrebbe preso: est. non che ci sia molto a est, ma pare volersi concentrare nella zona delle panchine piu che del campo vero e proprio, d'altronde si perde spesso la roba alle panchine, chissa che non ci trovi anche altro di interessante come ad esempio un nuovo rotolo per una potentissima e pericolosissima tecnica segreta. ma per ora non si muove, vuole sapere cosa propone pure shizuka e infatti gli occhi tornano su di lei sbattendo solo ogni tanto le palpebre, dando un'impressione davvero di una persona allucinata o drogata [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Campi di Allenamento] Le blu si fermano sul Sumi che a quanto pare conosce quel ragazzo e ne anticipa il nome: << Ah vi conoscete già! >> Solo questo viene detto, mentre torna a rivolgere un sorriso all'altra mentre il fidanzato raccoglie il Chakra. La voce di lui torna a farsi sentire poi, proponendo di separarsi per cercare al meglio. La testolina rossa annuisce a tale proposta per poi allontanarsi di qualche passo in direzione Sud-Ovest. << D'accordo allora io copro Sud e Ovest dato che Dokuhiro ha scelto Est! >> Le sembra strano che l'altra non parli, ma non vuole invadere il suo spazio personale, ha notato come si sia abbracciata e rimpicciolita di fronte alla sua espansività, non vuole certo annoiarla. Allontanandosi quel tanto che basta per poi concentrarsi sul proprio chakra, in particolare su quella componente oscura dpresente nel suo sangue. Le mani verrebbero congiunte al petto andando a comporre il sigillo del bue, il chakra verrebbe ridiretto proprio negli arti superiori, andrebbe a inginocchiarsi, ponendo entrambi i palmi sul terreno, cercando di convogliare li il proprio potere, generando così una sfera di sangue nero. Qualora fosse riuscita da essa si sarebbe lentamente andata a creare una figurina dalle fattezze di un goblin, con un vestitino lungo fino alle ginocchia semplice, e un cappellino ottenuto da un gatto morto, dagli occhi identici a quelli di shizuka ma avvolti da un aura violacea, come quando la piccola Kokketsu attiva la sua innata. Qualora fosse riuscita nel proprio intento la prima volta, avrebbe di nuovo eseguito la medesima tecnica una seconda, creando così non una ma ben due creaturine che tempo zero avrebbero iniziato a malmenarsi fra loro, spintonandosi a vicenda. << Hey voi due! Piantatela subito! >> Il tono femminile è sicuramente più deciso, fermo nei confronti di quei sottoposti che ha generato grazie al suo Chakra. Le mani andrebbero a recuperare nel porta oggetti quel foglietto preparato precedentemente sul quale aveva disegnato un taccuino in maniera precisa, utilizzando le abilità nel disegno che possiede. Sempre accovacciata a terra andrebbe a mostrare tale disegno ai due stupidi goblin, cercando di spiegare brevemente quale sarà la loro missione: << Trovate questo >> E andrebbe a indicare il disegno, << Lì >> Ora l'indice andrebbe a rivoglersi in zona Ovest, opposta quindi a Dokuhiro, così da impedire ai due stupidi di farle del male. Attenderebbe quindi un cenno minimo di assenso da quegli esserini prima di procedere con la sua ricerca personale. [Se Chakra 10/30 -> 10 per ogni richiamo degli inferi][Turno 2/4 + 2/4 -> Tecnica che diventa istantanea per Ninjutsu > 50][Porta oggetti: tonico recupero Chakra] [Campo] La missione ha il suo giusto inizio, separarsi il piano del Sumi per portarla a compimento decisamente più in fretta rispetto alla norma, toccando svariati punti di tal loco senza lasciarne da parte nemmeno uno eppure manca un altro, piccolo, passaggio prima di proseguire. Il Sumi concentra il chakra cercando di fargli fare un movimento all'interno del corpo attraverso il sistema circolatorio passando per tutta la sua essenza, toccando svariati punti come braccia, busto e collo ma tenta di spingerlo nella parte basse attraversando le gambe fino a giungere in zona piedi dove cercherebbe di far aderire il chakra al di sotto di essi provando a creare una patina sottile, invisibile fatta di puro chakra per permettergli, se si rivela un successo, una maggiore aderenza alle superfici. Spinge aumentando la concentrazione, donando energia ai plantari, ai piedi, rendendoli utili a qualunque tipo di evenienza. Veloce l'occhiata lanciata alla rossa udendo il dire, le parole da lei pronunziate, le direzioni prescelte <Perfetto> commenta l'altrui scelta di andare ad Ovest ed a Sud <Si, ci siamo incontrati un paio di volte> ultimo il dire avanzando verso la direzione nord con svelto passo. Dorate soffermate sui vari cespugli li nei dintorni al fianco di alberi le cui chiome coprono parte del cielo; inspira, trattiene ossigeno nell'interno dei polmoni avanzando verso l'erba. Flesse le ginocchia abbassando il proprio corpo, l'essenza al basso immergendosi nella vegetazione; iridi sprofondano sul suo con gli arti superiori poggiati sul terreno cominciando a tastare, a ricercare il taccuino disperso. Ricerca minuziosa ad opera del Sumi il quale continua nel più assoluto silenzio, almeno fin quando i vari rumori provengono dalle proprie spalle notando il sangue nero della Kokketsu con le creaturine da lei create <Santo cielo> commento portato avanti con tono vocale di bassa levatura. Scosso il capo mentre scosta parte di cespugli, rametti, nel alza il più possibile facendosi strada, arrivando addirittura ad inginocchiarsi sporcando il proprio vestiario, necessario per poter proseguire <Come fanno a perdere un taccuino qui, come accidenti fanno> borbottii vari dalle labbra del genin. [C On][Se R.C.B.][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali] stava per andare pure lei verso la direzione intrapresa dagli altri due, dividendosi per cercare il taccuino, quando i propri passi vengono fermati spontaneamente per adocchiare la presenza di una tecnica a lei sconosciuta che attira la sua attenzione, tanto che addirittura due piccole creaturine piuttosto bruttine vengono create e gia si azzuffano. dokuhiro rimane a fissare la scena con evidente stupore, tanto che pure le braccia le cadono accanto ai fianchi, ma si riprende perche tutti hanno gia iniziato la ricerca senza che lei nemmeno se ne sia accorta e soprattutto debba aumentarsi le abilità con un chacra che non ha ancora ben controllato, è solo un'allieva! quindi si usa la buona vecchia scuola di piegarsi fino a terra e cominciare a cercare da una panchina all'altra, prendendosi il suo tempo per controllare bene che nel verde non si perda il bianco del taccuino, facilmente indistinguibile e soprattutto prezioso per il cliente, sente pure qualche imprecazione da parte di kan, che le fanno alzare leggermente il capo prima di tornare a concentrarsi per ptoer vedere se vicino al muretto piu vicino che delimita la zona di addestramento, fuori dallo stesso, e vicino alle panchine qualcuno abbia perso qualcosa oltre al taccuino, con molto meno trasporto della rossa. diametralmente opposte non solo nel carattere ma anche nell'aspetto non ha esattamente probemi a piegarsi fino a terra e gattonare in giro a livello del terreno per non perdersi nemmeno un posto, attenta ovviamente anche a non finire bucata da qualche siringa o morsa da qualche insetto [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Campi di Allenamento] I due esserini non fanno altro che sogghignare e annuire agli ordini ricevuti prima di partire per quella missione affidatagli, continuando però a punzecchiarsi a vicenda; sono proprio stupidi. Alla rossa non rimane altro che indagare quindi il tratto a Sud del campo di addestramento. I passi vengono mossi in quella direzione dove parecchie sagome da addestramento sono poste, andrebbe a percorrere un percorso lineare dapprima, dietro ad esse e poi davanti ad esse, guardando dall'alto, usando le mani per spostare quei radi ciuffi d'erba che li sono poco folti, dato che quella zona viene utilizzata per gli allenamenti da lancio. Una volta finito di perlustrare in questo modo andrebbe a rincontrollare girando attorno a ogni singolo beraglio, scostando con i piedi anche la terra, così da portare alla luce qualche cosa di nascosto eventualmente. I due Goblin nel frattempo si sarebbero divisi, partendo dal centro della zona Ovest, e dirigendosi verso nord e verso sud rispettivamente, cercando per terra, senza il minimo ritegno e spostando ogni filo d'erba, infilandosi sotto i cespugli, nelle buche piene di eventuale acqua piovana e entrando nelle cavità di alcuni alberi posti lì in zona. Loro sicuramente non sono preoccupati di sporcarsi in alcun modo. La Kokketsu intenta nella sua ricerca procederebbe quindi spostandosi da Sud verso la zona centrale, immaginando che l'insegnante possa aver perso il taccuino durante l'eventuale recupero degli oggetti lanciati verso i bersagli. Così decide di vagliare il percorso fra la zona di lancio e i bersagli, percorrendo ogni singola diagonale, abbassandosi se qualcosa attira la sua attenzione, se l'occhio blu si avvede di qualcosa di particolare. Fortunatamente pare che i goblin abbiano compreso la missione, e non si stiano più malmenando. [Chakra 10/30 - Goblin Turno 1][Porta oggetti: tonico recupero Chakra] [Campo] Prosegue con il tastare il terreno, dita ad inserirsi al di sotto di tal superficie scavando il giusto per poter prelevare qualcosa di simile ad esso, ricercare in maniera continua. Smuove il capo sulla destra inserendo il viso tra i rametti di qualche cespuglio, soffia via le foglie avanzando a gattoni in avanti, strofinando gli inferiori arti nella terra portando in loro il cambiamento di colore inevitabile con fango e pezzi di terra addosso. Borbotta ancora senza sosta alcuna, un mantra unito a qualche imprecazione verso i kami, verso il ninja capace di di perdere un oggetto troppo stupido per poter esser portato in un campo di addestramento. Sbuffa gonfiando guance, lascia emergere aria dalle labbra con veloce scossone del capo. Le mani vengon adagiate sui rametti piegandoli di lati, abbassandoli per proseguire con la ricerca eppure un'idea balza in testa sollevando le dorate verso un albero li a fianco. Smuove il corpo riportandosi in posizione eretta, comincia il cammino nella suddetta direzione soffermandosi dinanzi al tronco. L'osserva dal basso verso l'alto sollevando l'inferiore arto destro, suola poggiata contro il tronco, lieve forza del busto in avanti per poi procedere con la scalata camminando sulla superficie lignea; scala l'albero camminando in silenzio, sguardo posato in ogni direzione prima di raggiungere il primo ramo disponibile sul quale, da sotto, va a camminare come un pipistrello. L'idea non è solo quella di pattugliare la zona dall'altro, bensì scrutare persino i rami, il taccuino può essere volato, trascinato sopra qualcosa senza che nessuno se ne accorgesse. Lento il camminare, il procedere dell'albino lanciando varie occhiate ad ogni ramo sorpassato, scostando foglie, squadrando il suolo sottostante. [C On][R.C.B.][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali] lei invece gattona in un'abito che sicuramente non apprezza le forme che non ha di partenza, ma puo facilmente intuirsi che la sua ricerca sia infruttuosa quanto quella degli altri, sollevandosi sulle gambette per poter continuare a saltelli in una zona dove ha notato rimasugli di shuriken rotti e buttati alla rinfusa, così come resti di cibo tra le altre cose di chi aveva fatto merenda vicino alla panchina. la voglia le sta gia passando, è evidente, e infatti si solleva poggiando una mano su una panchina e sul suo schienale stiracchiando la schiena che scricciola sonoramente e crepitante come il guscio di un'insetto morto. in compenso dopo decide di continuare la ricerca sui suoi piedi cercando con lo sguardo e senza aiuto di chakra alcuno il maledetto taccuino perduto, pesantemente lo sguardo si scansa da una parte all'altra, non è di certo una missione spericolata per il momento, anzi, si puo dire che sia una delle piu noiose che abbia fatto, e le va pure bene così, si prende il suo tempo per saggiare il territorio circostante, guardando ancora a terra perche non pensa nemmeno che il taccuino possa essere volato via, da un calcio a un sassolino che rotola a qualche centimetro dal suo piede, perche non ci ha dato della vera forza, poi guarda le figure dei due compari di avventura che si stanno dando da fare, ma troppo lontani per uno scherzetto. sbuffa, torna a cercare incollando gli occhi a terra alla cerca di qualche incredibile scoperta e sperando che riescano a finire in tempo per la cena [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Campi di Allenamento] Lenta e inesorabile sembra la ricerca su quelle diagonali, una dopo l'altra con pazienza e costanza cercherebbe di ispezionare nel migliore dei modi possibili quella zona del campo di addestramento. E' stancante però, alzarsi, abbassarsi, sforzare la vista e sporcarsi le mani, le vesti e le scarpe di fango. Poco le importa, ha scelto abiti neri apposta, che finiranno direttamente per essere lavati una volta finita quella stupida sfacchinata. La coda alta le permette però di salvaguardare il crine rosso come il fuoco, visibilissimo in quel campo dai colori marroni e verdognoli. Sente il borbotare di Kan che le mette insolitamente allegria, pensando a quanto sia lagnoso e quanto quella missione deve averlo infastidito, lui che così tanto ama la pulizia e la perfezione. Però a quanto pare dal lato presidiato dai goblin qualcosa si muove. I due nanetti dopo essersi nsozzati egregiamente sgattaiolando e spalmandosi a terra alla ricerca di quanto descritto dalla loro evocatrice andrebbero a buttare le loro testoline verso l'alto, come anche Kan sta facendo dal suo lato del campo. Tuttavia dalla parte dei goblin gli alberi sono molti di più, più fitti anche e non raggiungibili dai due mostriciattoli che al momento stanno però controllando ognuno il proprio arbusto. L'esserino di destra tuttavia a un certo punto inizia a emettere dei suoni noiosi, sbracciandosi e gridando in direzione della Kokketsu, il compagno non fa altro che avvicinarsi a lui, guardare in alto e intravedere qualcosa su uno dei rami più alti sicuramente non raggiungibile da quei due. Tuttavia il goblin A sopraggiunto per secondo cercherebbe di arrampicarsi sul Goblin B che ancora sta cercando di attirare l'attenzione della rossa. Fatto sta che in quel tira e molla quello che si arrampicava piazza un piede in faccia all'altro con conseguente moto di rabbia di quest'ultimo calpestato. E' solo allora che la nanetta si avvede del trambusto, lo sguardo si fa truce verso di loro, la voce arrabbiata viene diretta a loro, percepibile forse per tutto il campo: << PIANTATELA SUBITO! >> Già, è arrabbiata, il tono è molto aggressivo, tant'è che i due stupidotti si bloccano sul posto, mentre si stavano gia malmenando fra loro. Sull'attenti come soldatini andrebbero a indicare le fronde dell'albero sotto il quale si trovano, come a segnalare di aver trovato qualcosa. Le blu andrebbero quindi a volgersi alla ricerca dei compagni: << Credo che i due teppisti abbiano una pista. >> Che il ninja sbadato si fosse arrampicato su un albero a fare una siesta perdendo li proprio il famoso tacuino? Senza dire altro comunque la Genin inizierebbe a dirigersi in quella direzione, consapevole del fatto che quei due obrobri non sarebbero durati in eterno. [Chakra 10/30 - Goblin Turno 2][Porta oggetti: tonico recupero Chakra] [Campo] Piega in avanti il busto cercando di poggiare le mani sul ramo capace di sostenerne il peso, per quanto si possa parlare effettivamente di tale. Tasta il legno passandolo in rassegna tramite l'uso del tatto, magari spunta un foglio di carta di punto in bianco, una copertina rigida, non ha la minima idea di come possa essere fatto tal oggetto seppur il contenuto sia decisamente prelibato. Contenitore di tecniche, ancora di più la mente chiede come possa essere perduto un simile oggetto; il desiderio di conoscere l'artefice cresce minuto dopo minuto, carpire quanto possa essere stupido un'essere umano. Scaccia quel pensiero momentaneamente smuovendosi in modo molto simile ad un'animale, tasta mentre le dorate scrutano il terreno sotto stante per tutta la zona nord da lui prescelte <Ehi voi due, avete trovato qualcosa?> innalzando il tono vocale per poter giungere all'udito di Shizuka e Dokuhiro. E' una missione eppure passarla in silenzio risulta al quanto noioso, forse una chiacchierata nel mentre aiuta nel rendere il passare del tempo meno pesante, un maggior sollievo. Torna indietro ripercorrendo la medesima strada di prima, poggiando il piede sul tronco cominciando la discesa, incamminandosi verso il terreno riadagiando sul suolo le suole delle scarpe. Aggira il tronco dell'albero portando se stesso nella zona di un altro cespuglio verso il quale va a porre le ginocchia sul terreno, smuove un'altra volta i rametti celando la propria presenza al mondo esterno, immergendosi totalmente nella vegetazione. Il terreno sottostante è smosso a propria volta, scava appena scostando pezzi di roccia, sassolini ingombranti, pezzi di rametti <Bleah, che schifo, lombrico> lasciando andare direttamente l'insetto preso per sbaglio prima di udire l'urlo della rossa, lasciandosi andare a una leggera risatina, fin troppo divertita <Una pista?> esordisce lasciando che la testa riemerga dalla natura <Verso quale direzione?> chiede, ricerca informazioni <Dokuhiro hai sentito? Ci siamo vicini> richiamando all'attenzione anche l'altra genin in questione. [C On][R.C.B.][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali] si interessa ovviamente, ancora mezza alzata, solleva completamente il petto piatto per voltare lo sguardo da una parte all'altra come se avesse un paio di giganti orecchie feline pronte a captare qualche problema. ma c'è solo soluzione perche a quanto pare qualcuno ha capito qualcosa. non sa bene chi, ma probabilmente la rossa sa qualcosa, quindi contrariamente alla sua evidente mancanza di energia salta sulla panchina e poi a terra, o forse lo ha fatto solo per non doverla circunavigare come una boa prendendo tempo e guadagnandolo pure a costo di giocarsi una caviglia. comunque puo tagliare la sua direzione per avvicinarsi alla rossa con un passo piu spedito di prima per raggiungere gli altri due, guardando prima uno e poi l'altra, e infine i piccoli goblin, che vengono fissati senza apparente desiderio di commentare le loro fattezze piuttosto bruttine. ma non puo mancare di ammettere che hanno un qualche loro fascino per essere una semplice possibilità di una tecnica. quindi guarda la rossa, attendendo mentre la schiena è leggermente curva in avanti, non è altissima, semplicemente trova che sia piu comoda in quella posizione anche se all'esterno possa parere diffidenza verso il mondo intero, cosa che è pure vera. comunque muove leggemente il capo per dare alla rossa la possibilita di spiegare dove pensa che sia il famoso taccuino sparito, sbatte finalmente gli occhi, una sola volta e con lentezza, mentre scansa di nuovo il volto per non incrociarlo con gli occhi di nessuno [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Campi di Allenamento] Mentre si sposta in quella direzione continuando a fissare il terreno per cercare il loro tesoro senza lasciare che qualcosa passi inosservato il primo dei Goblin creato dovrebbe sciogliersi in un a pozza di Sangue nero come la pece, avvisaglia del fatto che quei cosetti sono arrivati al loro limite di esistenza. E per fortuna! Viene affiancata da Dokuhiro nel suo incedere, che dovrebbe vedere quei goblin scomparire uno dopo l'altro. Le azzurre si allungano su quella figurina esile: << Credo che abbiano indicato verso l'altro su quell'albero. >> L'indice della destra scatterebbe in direzione dell'arbusto identificato dagli esseri, il tono di voce decisamente più affabile e cortese nei confronti dell'altra ragazza. << Mi aiuti? >> Le sorride pacatamente, prima di incamminarsi in quella direzione, e iniziare a far convogliare il Chakra verso gli arti inferiori, discendendo fino alle gambe, le caviglie e infine i piedi, cercherebbe di andare a creare una sorta di leggera patina di chakra attorno ad essi, per prepararsi eventualmente a scalare quell'albero, così da cercare in maniera più accurata di quanto non potessero fare gli schifosini. Se l'altra l'avesse seguita, si sarebbero avvicinate pressochè insieme e una volta giunte d'innanzi ad esso la rossa si sarebbe girata alla ricerca del Sumi, al quale si sarebbe rivolta una volta incrociato lo sguardo: << Mio dammi una mano, è pieno di rami qui. >> Continua ad usare quel soprannome, senza ritegno davanti ad altri, pure durante una missione, che tuttavia sembra più noiosa che pericolosa. Se fosse riuscita a convogliare il Chakra sui piedi avrebbe provato quindi a scalare quel tronco, assicurandosi però che ogni passo faccia presa adeguatamente prima di iniziare a camminare con scioltezza. Se vi fosse riuscita avrebbe iniziato a salire lentamente, ma con costanza, sbirciando i veri rami collaterali puntando tuttavia a quelli più alti, essendo probabilmente la più piccolina del gruppo e quindi la più leggera. [Chakra 10/30 - Rilascio Chakra Base][Porta oggetti: tonico recupero Chakra] [Campo] Dokuhiro non proferisce risposta ne alcun segno di tale, il mutismo di lei glielo impedisce eppure si sarebbe aspettato qualche segno in particolare, qualche moto, una scrittura per terra ma nulla giunge. Sospira riprendendo la ricerca dopo i numero quesiti posti alla Kokketsu; non ha ancora la minima idea di quale strada intraprendere, la pista dei goblin. Per tal motivo prosegue nella zona da lui prescelta gattonando fino al prossimo cespuglio, passando in rassegna ogni minima parte da lui toccata, tastando continuamente con i polpastrelli la terra, scavando ad ogni avanzata tirando via i sassi ed i rami, imbattendosi in qualche insetto di troppo. Per la maggior parte scova vermi, piccoli, grandi, tutto dipende dalla profondità. Il nuovo cespuglio è ben più grande del precedente, perfetto per nascondere qualcosa o perdere oggetti di piccola taglia; scuote le foglie, piega e spezza piccoli rami permettendo alle dorate di visualizzare meglio cosa vi è nascosto. L'arto destro superiore, abbassato ulteriormente, viene inserito all'interno del cespuglio abbassando l'intero corpo, il viso quasi tocca il suolo mentre cerca alla cieca qualche traccia di passaggio dell'oggetto. Tocca numerose volte la terra, immerge le dita in pezzi di fango bagnati. Rialza il volto scrutando Shizuka e Dokuhiro nello stesso momento; alzatosi da terra smuove il passo nella loro direzione accorciando ulteriormente le distanze così da poter udire i discorsi fatti unendosi nuovamente alla squadra <Sopra l'albero? Odio aver ragione> l'intuizione del ramo di poco prima risulta, forse, giusta. Sospiro pesante emesso all'esterno attendendo il fare della genin, lanciando una veloce occhiata a Dokuhiro <Quei così sono inquietanti, vero? Ma se hanno ragione, il taccuino è potenzialmente sull'albero quanto nei suoi dintorni> flette il busto verso il basso prelevando una pietrolina di piccole dimensioni porgendola alla ragazza <Se lo trovi, usa questa per chiamarci e...> breve pausa <...non mirare alla faccia> stranamente serioso nel modo di porsi eppure, il viso risulta la parte più bella della propria figura <Arrivo> sorridendo nell'udire quell'appellativo, oramai solito, in grado di renderlo estremamente felice. Porta il corpo sull'altro lato del tronco, adagia la suola della scarpa su di esso cominciando la propria scalata così da coprire più parti, tastare più rami del dovuto ed è quello che inizia a fare passando le mani su ognuno di essi, posano le dorate negli angoli bui e nei possibili incastri. [C On][R.C.B.][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali] annuisce alla richiesta della rossa di venire aiutata, mantenendola fissa nelle iridi senza ancora sbattere le palpebre, non ne ha bisogno e non lo fa, osserva che sale e per sicurezza addirittura apre le braccia per prenderla al volo: come se ne avesse la prestanza fisica per farlo! in compenso kan puo apprezzarlo dato che sa che prima di muoversi ci mette solitamente molto tempo e molta voglia, ma pare andare su abbastanza bene, come una gatta, e si concentra su quanto dice kan. un sorrietto tutto fauci bianche rivela che probabilmente mirerà proprio alla sua faccia, quindi lo guarda andare verso l'alto pure lui, in un posto che lei non riesce ancora a raggiungere nemmeno volendo, li osserva andare su, su, su. abbassa lo sguardo e torna a ruzzolare a terra nei dintorni cercando il taccuino come la creaturina che è, ancora nemmeno una genin, e sicuramente convinta di non essere in grado di andare verso l'alto e volare. insomma, una gallina che vede due cigni che si librano in volo, o su un tronco per essere precisi ma comunque si concentra sui dintorni cercando il taccuino maledetto soprattutto nei cespugli che sono li attorno, usati per dare colore e sicuramente ottimo posto dove un maledetto possa nascondersi, e si ficca proprio di testa nel fogliame, tornando fuori ogni tanto dopo essersi accertata che non ci sia niente di simile a della carta. ma se riusciranno a trovarlo sui rami, sicuramente prima di dividersi e consegnare il maltolto è vero quanto gli hokaghe che leggerà gli appunti del cliente//exit e grazie! [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Campi di Allenamento] Si arrampica la sopra, domandandosi il perchè l'altro non abbia ancora spiccicato parola ma cercando di raggiungere i rami più alti, controllandoli con la vista, scrollandoli un poco per far si che qualcosa di non visibile possa invece cadere a terra, andando così a comunque risolvere il problema. A quanto pare il Sumi le raggiunge poco dopo, e dopo aver dato qualche spiegazione al terzo si incammina sul tronco, dall'altro lato, aiutandola così in quella strana ricerca aerea. Non si avvede invece di Dokuhiro che cerca di proteggerla da una possibile caduta, e discendendo lentamente cercherebbe in ogni anfratto, cercando di raggiungere anche le cavità interne del tronco dell'albero, invadendo le tane degli animaletti. Fortunatamente pare che di animali ce ne siano ben pochi ma del tacuino nemmeno l'ombra. Mentre scende e continua a cercare il visino si fa più imbronciato, insomma quei due esserini sperava si fossero rivelati utili per qualcosa, e invece probabilmente avevano solamente intravisto uno scoiattolo!! Stupidi goblin! << Mio controlla bene anche le tane degli animali... Io da questo lato non vedo niente... Stupidi Goblin... >> Borbotta in pochino, se lui potesse vederla potrebbe tranquillamente osservare quella fronte aggrottata e innervosita che solitamente presenta quando è indispettita. Passo dopo passo dovrebbe ridiscendere fino a terra, fortunatamente evitando Dokuhiro che si trova a gironzolare li attorno, alla ricerca di quanto determinato dalla missione. L'ultima speranza è che il Sumi sia fortunato da cogliere qualcosa che alla Kokketsu è mancato, altrimenti dovranno ricominciare a cercare da capo![Chakra 10/30 - Rilascio Chakra Base][Porta oggetti: tonico recupero Chakra] [Campo] La salita non risulta per nulla impegnativa da parte del Sumi, oramai essa rappresenta la prassi, camminare su svariate superfici, destreggiarsi in modi del tutto nuovi, diversi dal solito. Segue la Kokketsu seppur dal lato opposto tastando ancora quel tronco passo dopo passo, pezzo per pezzo passandolo totalmente in rassegna; i vari rami su cui il taccuino può essersi incastrato, portato da vento, animali o dallo shinobi stesso, cadutogli nel corso di un allenamento ma la domanda sul perchè portarsi oggetti tanto importati persiste nella mente dell'albino. Non indietreggia neanche un singolo attimo lanciando varie occhiate a Dokuhiro, figurandosi il sorriso di pochi attimi prima, ben consapevole di quanto la probabilità di ricevere una botta in faccia sia decisamente alta, più della norma ovviamente. Pesante il sospiro effettuato dal bianco il quale ode il verbo proferito dalla nanetta <Le tane? Mh...> indietreggia, scende di qualche passo lungo quel tronco soffermandosi verso un piccolo buco presente su di esso, abbastanza da poter inserire appena un braccio. L'arto viene scostato in avanti inserendosi all'interno dello stesso, tutto, fino alla spalla con mano aperta a tastare l'interno. Foglie gettate via, qualcosa di viscido viene toccato deglutendo <...fa che non abbia toccato ciò che penso...mi viene da vomitare> palpebre abbassate ed in quel fare l'indice è posato su una superficie strana, decisamente inconsueta per il loco. Carezza lentamente passando in rassegna il detector del tatto entrando in contatto con della carta spalancando le iridi; sorpreso afferra l'oggetto tirando indietro l'arto con in mano il taccuino <L'ho trovato> tono vocale innalzato rispetto al normale volgendo le dorate verso Dokuhiro e successivamente nella direzione della Kokketsu <Possiamo anche scendere e tornare indietro, così consegniamo questo coso al suo proprietario e vado a farmi una doccia> schifata l'espressione mentre scende dal tronco riportando i piedi per terra, toccando il suolo. Attende anche il fare dell'altra genin prima di dirigersi con entrambe dal committente consegnando l'oggetto. [END]