La prima volta di Dokuhiro

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Dokuhiro  [centro del campo] l'odoere dell'acqua arrivava a tutti quelli all'interno dell'ademia ninja, partendo da chi era all'interno della aule per le lezioni supplementari, a chi invece si dedicava agli allenamenti sul collegamento delimitato dalle mura di legno per evitare che cadessero oltre la piattaforma galleggiante, in tutto questo, c'è apparentemente solo una ragazzina nel bel mezzo del campo, con le gambe contro lo sterno asciutto che fissava rannicchiata qualcosa sul muro di legno perimetrale che le consentiva di evitare la vista del resto di Ame, le labbra sono sottili in un volto piuttosto anonimo, gli occhi grandi e apatici mettono a disagio facendola rientrare nella categoria delle bambine molto, molto speciali, non avendo il coprifronte è evidente che è una cadetta alle prime armi che forse si sta riposando dopo il suo allenamento, nessun maestro, nessun compagno. la solitudine è evidente nella sua figura dando le spalle all'entrata e permettendo così a chi vuole entrare nella zona di addestramento la sua schiena coperta da un umile vestito usurato dalle interperie e da quanto ha affrontato, forse invece è una jonin che ha solo tolto il simbolo dell'essere ninja! tenendosi le gambe contro il petto dondola vagamente avanti e indietro trovandolo un metodo per calmarsi, o semplicemente lo fa d'istinto di una mente contorta ed evidentemente non adatta a stare a contatto con gli altri, d'altronde in ogni classe c'e sempre quella figura speciale, nessuna arma pare essere sul suo corpo, ne ha qualche particolarità se non un'aspetto magrissimo+

16:03 Kamichi:
  [Campo] Forse che sia la primissima, o una delle prime, resta il fatto che il biondo angelo di kagegakure pare essere leggermente disorientato dalla conformazione galleggiante della piovoso Ame, tanto, che lo stesso sistema di galleggiamento in mastodontiche zolle gli risulta ingegneristicamente assai difficile da capire. Paura e mistero però non bloccano di certo l'animo aitante e guerriero del nostro eroe, munito e carico di buona volontà e forza d'animo, pronto come solito a fare un giro di perlustrazione nei campi d'addestramento e nelle accademia ninja, al fine di scovare ed accogliere eventuali ninja abili per la causa della divina giustizia. Abiti informali quelli del biondo, una T-shirt bianca dallo scollo del petto molto pronunciato, ritta a scendere verso dei pantaloncini in nero pece colore dalla forma corta sino alle ginocchia, entrambe perpendicolari a delle scarpe da ginnastica del puro colore prima citato alla maglia; Doppi orecchini a forma di bi-elica del dna per il nostro eroe, munito anche di una collana corta dalla fantasia a lucchetto, oltre che ad una spilla sita al pettorale destro citante il kanji utopico di "GIUSTIZIA". Il campo d'addestramento è lì davanti, ninja abili e meno iniziano le loro sessioni d'armi e di tecniche, ninjutsu e genjutsu in allenamento, spiriti e corpi mistificati dall'alone del chakra padrone che s'accascia quasi solerte in quella galleggiante zona d'addestramento ninja... dove tutti, o quasi tutti, paiono abbracciare la causa del vero shinobi. L'occhio vermiglio del biondo però, rapido e pieno di gioia da quelle visioni di ninja in allenamento, pare guizzare serpentino verso qualcosa di inusuale, su di un corpo blando, anonimo, dai colori cupi e dalle tinte tristi, decisamente inverosimili data la stagione che stanno vivendo, e dalle fisionomie del corpo, parrebbe mostrarsi quanto una ragazza, giovane per quanto visibile, ma dagli atteggiamenti tutt'altro che anonimi. <Ma cosa sta facendo quella lì?> turpiloquio con se stesso, quasi un mugugno tra se e se in maniera quasi del tutto impercettibile per chi non gli fosse accanto, al pari di un ventriloquo professionista, atto a citare il dubbio instillato ora nella mente dello shinsengumi fuori servizio: La mano s'alza verso l'empireo soleggiato, quasi a salutare con le ritte dita il volto d'elios al passar di Apollo, in quel movimento oscillatorio Sinistro-Destra coadiuvato dal mancino arto in direzione della giovane, dove polmoni pieni e voce imperiosa, tuonante, quasi fosse quella di un guerriero, andrebbe ad enunciare in direzione della corvina amese in dondolo <HEY, TU, è PERICOLOSO STARE IN QUEL MODO IN MEZZO AL CAMPO> prende fiato <ALZATI, ED ALLONTANTI DA LI SE NON RIESCI A LOTTARE> preoccupato per la sia sicurezza, che tenero, il fanatismo abbandona sempre tutto il resto, quando si tratta delle altre persone... ormai lo sappiamo, servire e proteggere, un dogma assai puro e nobile, peccato sia l'unico essere a seguirlo. [Chakra Off] [Inventario: None]

16:17 Dokuhiro:
 sta donolando lentamente avanti e indietro, avanti e indietro con le gambe strette contro il petto inesistente, forse è un maschio molto femmineo. fatto sta che le urla del biondo non paiono intaccare in nessun modo la ragazza seduta a terra, non che la voce del biondo sia così bassa da passare inosservata, infatti alcuni si girano per vedere che diamine stia facendo tutto quel baccano, e ovviamente oguno si guarda con il compagno per vedere se ce la avessero con l'altro, soprattutto chi ovviamente è in mezzo al campo e quindi vuole capire che cosa abbia contro di loro. a dokuhiro non interessa niente, rimane a fissare lo stesso punto uniforme del muro di legno come se cercasse di crearne uno spiraglio con la sola forza di volontà, cosa impossibile ma che pare crederci fermamente. in realtà non da molto fastidio, se non che sta occupando un posto di un genin piu importante o di un allievo piu promettente, lasciandole un buon cerchio di terra bruciata attorno, nel senso figurato del termine, ovvero che non è disturbata da nessuno e nessuno le si avvicina, quindi infine qualcuno si decide, indica con un dito la tizia seduta guardando kamichi, e a un cenno di esso andrebbero a richiamarne l'attenzione dovendole dare qualche leggero calcetto di punta perche ai richiami era completamente sorda. guarda l'allievo, ma poi torna a guardare in avanti come se dicesse di non romperle le scatole, ma in modo carino, senza parlare. generando ovviamente parecchio fastidio in tutti quelli attorno

16:35 Kamichi:
  [Campo] Una persona particolare, senz'ombra di dubbio, disagiata a livelli forse sproporzionati per quello che è l'immaginario cognitivo del nostro eroe della foglia, ma che a quanto pare sta iniziando ad osservare in quei modi bislacchi dell'amese dondolante. Alcuni si girano, altri no, persone disparate in quei campi, clan e chakra diversi ed unici, armi e tecniche sicuramente varie, un quadro davvero bello e promettente, ma pericoloso per chi ferma al suolo dondola su se stessa, e come al solito prevenire è meglio che curare, come in ogni singola cosa. <Santa Giustizia> gli occhi si voltano verso il cielo, stancato, scocciato o forse stufo di parlare con persone che non ascoltano i consigli spassionati di un vero protettore ninja, prendendo atto di come la giovine sia ancora l' inerme e ferma, anche con GLI STRANI ED INISUALI richiami degli altri ninja, che paiono subito fregarsene e tornare a fare ciò che stessero facendo prima; La destrorsa mano viene fatta viaggiare in traslazione al centro del petto, indice e medio ritti agli occhi della sopita Nyx in un mezzo sigillo caprino nei confini del plesso solare, sintomo e sinonimo di chakra in attivazione, mentre liberi e rapidi gli occhi vanno per chiudersi all'unisone istante. Sfera alla testa e sfera allo stomaco, mentale e fisica, spirituale e terrena, due energie che vorticose in rivoluzione di moto si attraggono come calamite verso il centro di quel corpo, in una fusione energetica atta a voler rilasciare mortifera quella naturale energia ninja che da tempi immemori accompagna tutti gli shinobi della nostra, volendosi lasciare permeare dall'esplosione in toto dettata dalla fiamma ardente che dal di lui centro irradia ed inonda gli tsubo per tutto l'organismo del biondo. Occhi riaperti e chakra che vorrebbe essere attivo ora, prima di flettersi di riflesso per compiere un unico e mero scatto rapido verso la giovane Amese, in quello che a tutti gli effetti è un campo di battaglia, e come al solito, le regole sono regole, quindi meglio spostarsi rapidamente, o si finisce tra qualche palla di fuoco qui. <Hey tu, forza> prende fiato <Non è il momento di fare dondolare in mezzo a dei combattimenti> il tono non è arrabbiato, e neppure stanco, anzi, è il classico tono preoccupato che potrebbe avere un amico nei confronti di chi vuole bene <Dai su, ti do io una mano ad uscire da qui> lascia che la suddetta mano scivoli verso il basso alla mercè della giovane amese, quasi volesse invitarla ad afferrarla per alzarsi, in modo tale da poterla aiutare ad uscire da lì, scortandola... con le buone almeno. [Se Chakra On][3/4 Attivazione Chakra][1/4 scatto verso Dokuhiro] [Chakra 30/30]

16:45 Dokuhiro:
 forse è stata davvero una pessima, ma proprio pessima, idea mettersi a fare da dondolo in mezzo a un campo di addestramento che con i campi di battaglia cambia solo il fatto che non ci siano morti, anche se potrebbe scapparci. e magari quel morto è proprio dokuhiro che scompare e riappare accanto a lei come se niente fosse, o che era solo li accanto pochi istanti prima. lo sguardo si sposta apatico verso di lui, e i capelli sono la prima cosa che la colpiscono assieme al sole che ne illumina la figura come un angelo salvatore, ma se ha qualche emozione non pare sentirla. osserva che però vuole aiutarla allungandole una mano, quindi ci pensa un istante, si solleva rivelandone la figura estremamente magra, quasi di fantasma, e comincia a camminare con assoluta semplicità IN MEZZO a uno stramaledetto campo di battaglia, e se l'altro ha sentito la necessita di scansare e usare addirittura una tecnica per arrivare fino a lì, lo stesso non si puo dire di Dokuhiro, che sprezzante del pericolo, o forse solo disagiata forte, non si preoccupa nemmeno per un istante di stare facendo alcuni passi verso le zone dove gli altri si allenano rischiando l'osso del collo, anzi, è pure maleducata che non ha nemmeno ringraziato l'uomo di averle prestato aiuto quando apparentemente non ne aveva bisogno. certo, è ancora piu che vicina a kamichi perche il passo è lento e svogliato e non pare quasi avere la forza nemmeno di reggersi in piedi e non certo per qualche ferita, ma semplicemente per svogliatezza

17:07 Kamichi:
  [Campo] La figura della ragazza appare essere debole, scarna, magra e quasi ectoplasmatica alla visione d'insieme, una ragazza dal volto stanco, spento, dallo sguardo e dagli occhi davvero strani, spenti, dal coloro morto di chi pare non ardere di un fuoco o di un tizzone ardente... un morto che cammina tra i vivi? Eppure, la maledizione del biondo colpisce come al solito, come sempre, ed anch'ella è una ragazza dalle giovanile fattezze, anche se diversamente dalle cure del corpo avute dalla bella Nana e dalla dolce Shizuka, appare sicuramente meno preparata e scarna di preparazione fisiche e visive, naturalmente trasandata, apparsa come un'anima sola e forse da aiutare? <Non posso credere che una bella ragazza venga lasciata qui da sola in mezzo ad un campo d'addestramento> eccolo, sta cominciando lo spettacolo <Ed a quanto pare non sei di buona parola> rimprovera? Nha, le sta sorridendo, le sta solo facendo notare che è venuto fin lì per aiutarla, sarebbe stato bello un grazie <Sicura di sentirsi bene?> la osserva <Cammini a stento, sembri essere stanca> in realtà è solo modus operandi, non di certo ferite o quant'altro, ma il biondo ormai è andato nella stretta morsa del maledetto cupido, una giovine donna farà sempre breccia nel suo cuore, sino a quando non troverà colei che ricambierà i suoi sentimenti. La mancina mano s'appresta a viaggiare rapida verso la dentatura bianca del nostro eroe, una morso rapido e leggero, un piccolo graffio dato dai canini laterali all'altezza del polso, dal quale paiono iniziare a fuoriuscire delle goccioline di sangue, nero come la pece più nere del mondo, un liquido che tutto pare essere tranne che sangue, un colore che anche al primo sguardo potrebbe essere visto come oscuro, arcano, un dono di un demone primordiale, tramandato da persona a persona. Dalla fronte due lunghe strisce nere iniziano a scorrergli già per il viso, sino alla fine del mento, solcando occhi e labbra, senza sovrastarla, come se volutamente evitasse di passarci sopra, mentre una nuvoletta dal colore violaceo inizia a fluttuare alla destra del nostro giovane biondo, coadiuvata da fulmini PURAMENTE SCENICI di colore nero, mentre il chakra dell'elemento suiton inizia a miscelarsi con il proprio sangue demoniaco, laddove le proprietà dello stesso permettono di diluire una singola goccia in infinite tonnelate di acqua, dandogli il controllo della stessa sotto forma di nero sangue demoniaco, un kokketsu che sta attivando la propria innata mefistofelica, chakra misto a sangue, ferita inferta e nuvoletta presente, una scena vista e rivista da molti. <Lascia che ti dia una mano, non aver paura> è dolce nel tono, anche se la frase parrebbe essere retorica, la giovane è visibilmente inferiore combattivamente al nostro shinsengumi, tanto da essere obiettivamente impossibile per lei riuscire anche solo ad opporsi a qualcosa; La nuvoletta violacea cambia forma in un cerchio, un portale a quanto pare, un qualcosa inizia a confluire dal centro verso l'esterno, una vera e propria costruzione di puro sangue nero, il sangue dal terreno e dall'interno di quel portale sferico inizia a prendere forma in un qualcosa di abbastanza comune, un trono nero pece, dalle grandezze di 1 METRO X 1 METRO X 1 METRO in ogni singola dimensione, sicuramente non un grande trono, ma sicuramente abbastanza largo e alto per ospitare più di una persona seduta, soprattutto perchè il campo d'addestramento non è piccolo, e con l'andamento della giovane rischierebbero di essere colpiti. Il costrutto andrebbe ad essere formato proprio in contatto con le ginocchia della giovane, nella parte posteriore di queste ultime, quasi volesse obbligarla a sederci sopra, quasi la stesse mostrando qualcosa di nuovo. Il sangue è cristallizzato e non liquido, quindi non comporta macchia o altro, è come un verso e proprio cristallo naturale di colore nerissimo. <Dai, siediti, ci penso io a portarci dall'altra parte> esorta a collaborare, ma la situazione dovrebbe andare proprio così a questo punto. [Chakra On] [Innata Kokketsu Lv1 On] [Hp 99/100] [Chakra 30/30] [2/4 innata kokketsu] [2/4 creazione costrutto trono largo 1 x 1 x 1]

17:17 Dokuhiro:
 parole nel niente, completamente incurante di aver non solo colpito nel segno, di aver proccupato il biondo nello stesso momento, ma anche di dovergli dare un ringraziamento per qualcosa che evidentemente non pareva aver bisogno di niente, si alza una mano per togliersi una ciocca della frangia e farla passare dietro le orecchie, alle domande preoccupate della creatura alle sue spalle non da nemmeno prova di averle sentite, anche se sono così vicini che è impossibile che non sia successo, tuttavia nemmeno quello ha effetto e sta continuando a camminare con il suo aspetto tutt'altro che appariscente o comunque...bello. molte altre sono meglio e non pare nemmeno fare niente per rientrare in qualche categoria di bellezza, anzi, sta facendo di tutto per evitare gli aiuti di uno sconosciuto angelo disceso da chissa dove per una creatura che non ha bisogno di niente e che è pure abbastanza maleducata da ignorarlo. eppure si sa, cupido è sempre nell'ultimo angolo che si gira, e quando sente colpirsi il retro delle ginocchia l'istinto è quello di cedere e finire seduta sul trono fluttuante di quello che lei non sa essere sangue perche non lo ha visto durante la tecnica, ma vede invece il nuovo aspetto dell'angelo che pare essersi sporcato, non dice niente, piega il capo come a chiedere cosa volesse fare, e una volta avuta risposta le gambe si ritirano di nuovo sotto di se. una posa tutt'altro che regale su un trono che non dovrebbe avere e che la sola idea fa ridere i polli. ovviamente non puo fare comunque a meno di guardare fisso davanti a se, o ogni tanto roteare gli occhi verso il cielo, forse è strafatta?

17:36 Kamichi:
  [Campo] Che sia per la gravita o per volontà propria, la giovine pare essersi seduta su di quel trono nel lato destro del poggia braccia, lasciando libero il sedersi per il nostro eroe in quello sinistro, essendo la seduta da 1 metro, parliamo di uno spazio abbastanza libero per entrambi, di certo non larghissimi ma almeno comodi, si spera. <Tieniti forte> ma neanche a dirlo, neanche a sedersi, che la giovane pare ritirare a se le ginocchia, chiudendosi in una postura decisamente stravagante, inusuale... ma agli occhi del nostro giovane, unica, originale, diversa da tutto il resto fino ad ora visto; Ricordiamo che il biondo non utilizza con molta felicità la sua innata, tende a nasconderla nella maggior parte dei casi, ma l'amore è amore, e per una donzella che gli si palesa davanti utilizzerebbe volentieri anche tutti i suoi hp... ah si, sta perdendo vita lui nel mentre. <Faccio io, e non spaventarti> allunga ma destra mano per appoggiarla ai palmi di ambo le mani della giovine, in velocità, tenendola con ferma forza sulle mani della ragazza, come a darle un imput di protezione extra, è uno scheletro che potrebbe facilmente volare via data la velocità del nostro giovane eroe, sicuramente un'esperienza nuova forse per la pioggiosa ragazza spenta <Si parte> . Un solo pensiero, rapido, istante di quiete prima che quel trono volante si lasci partire in velocità elevata verso l'esterno del campo di battaglia, tanto veloce da non poter sicuramente essere visto dalla giovane ragazza, che potrebbe vedersi teletrasportata dal centro al fuori in un piccolo battito di ciglia, un mero istante per arrivare verso quello che appare essere l'ingresso che ella sicuramente avrà dovuto solcare per entrare. <Vedi? Siamo fuori ora> almeno fuori dai confini di battaglia, lasciando che la di lui mano vado a staccarsi da quelle della giovane, o almeno così vorrebbe fare in libertà, per poter invitare la giovane a scendere, ormai arrivati <Con un piccolo saltello puoi anche scendere, siamo arrivati> avvisa <L'importante è che siamo riusciti a portarti al sicuro, ora possiamo stare più tranquilli> lui ancora non scende da quel trono, aspetta che ella possa scendere, se volesse scendere ovviamente, quella ragazza potrebbe avere richieste e reazioni davvero strambe. <Ah, quasi dimenticavo> continua <Piacere di conoscerti, Kamichi> si presenta sorridente, verso il volto della corvina, felice e dallo sguardo nell'eros, che patatone. [Chakra On] [Hp 98/100] [Chakra 30/30] [Innata Kokketsu Liv 1 On ] [4/4 movimento costrutto]

17:47 Dokuhiro:
 ha una sorta di spasmo che le percorre tutto il corpo quando viene toccata dalle mani dell'angelo biondo, forse completamente immune al suo fascino, il volto mostra finalmente una qualche espressione, una leggera smorfia, stringe le labbra fino a farne una singola linea, non pare essere arrabbiata o timida, è piu come quando si tocca l'antenna di una lumaca ed essa si ritira all'interno, lo avrebbe fatto volentieri pure lei, se avesse avuto un guscio in cui tornare pare dire questo con quella smorfia, osserva le mani oltre le sue ginocchia e la postura del biondo che è sicuramente piu vicina di prima per tenerla buona. e poi...bho, si ritrova davanti alla porta di ingresso, lo sguardo sbatte gli occhi allucinato, ma non appena si rende conto che effettivamente ha fatto tutta quella strada in un millesimo di secondo, si mette in ginocchio sulla seggiola di sangue e guarda da sopra il limite massimo dello schienale per adocchiare che effettivamente si sono mossi. torna di nuovo in avanti e fa un silenzioso passo per scendere dalla sua seduta privilegiata, e quindi incredibilmente...si inchina, col busto, verso l'angelo piombato a salvarla in un muto simbolo di ringraziamento per cio che ha fatto, o forse per la tecnica che ha mostrato gli effetti, tutta quella luce irradiata da kamichi però pare acceccarla, ma non abbastanza per farle cambiare direzione e mantenere lo sguardo per un istante nei suoi occhi prima di cambiarne direzione istantaneamente facendoli roteare verso l'alto senza rivelare il suo nome

18:03 Kamichi:
  [Campo] Il movimento è stato rapido, veloce, utilizzando tutto quello che potesse essere il tempo a disposizione del nostro eroe in quella movenza rapida di quel costrutto, un 20 metri di distanza che verrebbero dunque bruciati ad alta velocità, portando la coppia verso l'uscita di quel campo, o l'ingresso a seconda dei punti di vista ecco, ma la cosa importante è che tutto è andato effettivamente come voleva, evitando una fritta di Dokuhiro al suolo per la troppa velocità e la postura abbastanza particolare. <Ancora muta?> prende fiato, facendo un piccolo saltello per scendere dal trono creato, ponendosi faccia a faccia con quella ragazza appena conosciuta <Mh... vediamo se così funziona meglio> afferma, verso la stessa, schioccando le dita della destrorsa mano in un leggero "click" che non farebbe altro che avviare un processo di rimescolamento rapido alle sue spalle: La giovane dokuhiro potrebbe osservare quel trono comprimersi con forza e vigore in una mini sfera, schiacciata dalla volontà del nostro biondo, dalla forza mentale che dona le indicazioni di creazione dei costrutti e delle tecniche del sangue nero. Il trono in una manciata di secondi si trasforma in un rettangolo contenente tutte le lettere dell'alfabeto, dalla prima all'ultima, le grandezze sono quelle standard di un foglio A6, non troppo grande, nè troppo piccolo, ma posto proprio davanti alla giovane corvina <Come ti chiami?> che dolce, pur di non forzarla a parlare sta cercando di aiutarla nell'esprimersi con le lettere di quel foglio, un pensiero davvero tenero, un qualcosa di assai carino da fare... l'inizio delle sviolinate tenere del nostro angelo del villaggio delle ombre. <E poi con degli occhi così è un vero peccato che non ti fermi un secondo verso di me> ma quando li ha visti i suoi occhi? <Guarda che va tutto bene, puoi stare tranquilla qui con me> la rassicura, che clown, c'è un assassino a piede libero e le dice di stare tranquilla? E poi tutte queste smancerie e queste cose romantiche... le prova davvero? è solo scena? La maledizione colpisce ancora? Vedremo. [Chakra On] [Innata on] [Hp 97/100] [Ricreazione costrutto da Trono a Foglio spesso 1/4] [Chakra 30/30]

18:11 Dokuhiro:
 il cambio improvviso delle lettere attira la sua attenzione come i codini che si mostrano ai gatti, fa pure un leggerissimo movimento del capo in avanti per osservare che cosa stesse succedendo, la mano si muove appena dal fianco arrivandole ad altezza fianchi come se si mettesse sul chi vive. e invece sono lettere che le si formano, osserva l'uomo piega il capo con una sorta di attenzione che dura qualche secondo prima di colpire le lettere, una alla volta, per segnare i kanji di "dokuhiro" un nome maschile ben diverso da sakura e da nomi dal significato dolce, infatti significa "grande veleno" e una volta detto questo che pare essere quasi un'avviso per l'angelo di non averci a che fare, muove vagamente le dita con il minimo dello sforzo se ancora il foglio è li presente e aggiunge al suo nome con sguardo assente dopo tutte le sviolinerie di kamichi "non ho bisogno di aiuto" estramente cattiva sotto moltissimi aspetti, ma se il foglio sarà scomparso non lo scriverà, ma almeno ha scritto che lo ringraziava, è gia qualcosa, giusto? e una volta detta quella cattiveria gratuita lo sguardo si punta un'altra volta in quello di kamichi come per vedere che effetto abbia sordito la sua cattiveria, rispecchiandolo con occhi vitrei, e detto questo provare ad andarsene per la sua strada, sempre lentamente e dismessa, non parendo voler alcun aiuto di nessun tipo men che meno da un angelo disceso in terra, nemmeno avesse paura che la redimesse. e così, se non verrà fermata, se ne andrà in avanti sul suo solitario percorso//exit e grazie!

18:27 Kamichi:
  [Campo] A quanto pare la strada delle lettera ha funziona ed ha sortito gli effetti sperati, ed anzi, pare essere arrivato ad avere non solo il nome, ma persino il significato di quel suo nome, oltre che ad un freddo non ho bisogno di aiuto. <Dokuhiro quindi?> un nome davvero poco femminile, ma sempre meglio che chiamarsi Brumilda no? <Piacere allora, grande veleno> scimmiotta col tono di voce il significato del di lei nome, come se alla fine non riuscisse a trovare un vero e proprio senso dietro quel nome così intimidatorio... che appartenga al clan Doku? Possibile, ma se così fosse deve mandare un messaggio privato a Rasetsu avvisandolo di aver trovato forse qualcuno per quelle sue ricerche. <Ed infatti camminavi a 2 metri all'ora per il campo di battaglia, rannicchiata al suolo e priva di difese attive> prende fiato <Fortunatamente sono passato io ad aiutarti, evita la prossima volta di ficcarti in mezzo a quelle situazioni> un sermone, la paternale ecco, ma il giovane biondo è anche questo, uno che si preoccupa che tutti stiano al sicuro, che tutti possano vivere la pace che vogliono. Osserva poi le ultime movenze della giovane, il modo di camminare, di muoversi, ed in fine quello di voltarsi per allontanarsi ammutolita, laddove infine persino il biondo lascerebbe la zona, non prima però di... <Ci rivediamo in giro spero, e la prossima volta vediamo di farti usare la lingua> oddio, in quale senso? Menomale che non ha detto la bocca, sarebbe stato decisamente più fuorviante detta così, ma il senso ovviamente esula la sessualità del caso ora come ora. Volta le spalle e scompare anche lui all'orizzonte, disattivando chakra e quant'altro, per tornare forse a casa. [End]

In mezzo al campo d'addestramento di Ame pare trovarsi inizialmente la giovane Dokuhiro, che in preda a chissà quale attacco di panico dondola ritmicamente al suolo durante una sessione d'allenamento al campo d'addestramento di Ame. Passando di lì kamichi la osserva, invitandola a fare attenzione per evitare danni vari ed eventuali, cosa che viene totalmente ignorata dalla corvina, che rispodnerà solo e soltanto ad un input dato da un costrutto di sangue nero del nostro biondo eroe, che scorterà entrambi verso l'uscita del posto. Arrivati lì il biondo scopre il nome della ragazza muta, che dopo ciò si volta ed abbandona il loco, cosa seguita in paro da kamichi qualche istante dopo.