Cronaca di un limone annunciato

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09:16 Yasuhiko:
 Il volto va a corrugarsi, mentre ascolta le prime parole di lei, le sopracciglia e la fronte soprattutto <Ma figurati, che esagerata che sei, non sono nemmeno lontanamente così bravo come vuoi farmi apparire, ma> Si interrompe, sorridendo in maniera più ampia <Sono contento che ti piacciano le mie perfomances, uno è sempre meglio di zero> Ridacchia per qualche istante, lasciando che lei si aggrappi al proprio braccio, continuando quindi la passeggiata che porta verso l'esterno della sala giochi <Oh sì, guarda, ci sarà una fila incredibile, centinaia e centinaia di ragazze in delirio, va pure a finire che ci guadagno un reggiseno o due che mi lanciano sul palco, posso mettere su una collezione, li catalogo con luogo e data, così non mi scorderò da dove sono arrivati, perché ovviamente succederà ad ogni concerto, come minimo> E quindi si mette a ridere e per il tutto il tempo non ce la fa nemmeno a restare troppo serio, talmente è grande l'assurdità che sta dicendo, tanto che gli viene da ridere di quando in quando e un risolino, inevitabilmente, qua e là si frappone alle proprie parole. Sulle ultime di lei, invece andrebbe a schioccare le dita, come se avesse avuto una trovata geniale <Secondo me dovresti scriverti sulla fronte una cosa come "Io sto con Hiko", con anche una miniatura del ritratto del mio viso, così puoi stare sicura che lo sappiano tutti quanti, di certo non è una cosa che si vede tutti i giorni, che te ne pare?> Le domanda, visibilmente incuriosito <Mi sembra una soluzione perfetta per il tuo problema> Il tono è ricolmo di ilarità, la sta prendendo bonariamente in giro

09:27 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Verso la gelateria] Lui dubita delle affermazioni di lei che a sua volta corruga un poco la fronte e sottolinea dei dettagli: << Beh sicuramente non erano li per me che ogni tanto faccio cilecca! Però diciamo che forse il piano iniziale era giocare e poi si sono ritrovati due rompi scatole ad occupare il posto! >> Si forse quella era la spiegazione più logica, anche se in ogni caso agli occhi blu di lei la verità restava comunque un'altra. Poi il discorso sui reggiseni lanciati la fa imbronciare ancora di più, mentre i cricetini continuano a cercare una soluzione a quel dilemma e passeggiano uno accanto all'altra in direzione del gelataio. Lui è sensibilmente divertito dalla cosa, lo si nota in tutto, tano che perfino la Kokketsu realizza che non sia serio, tuttavia sembra comunque molto impensierita da qualcosa. Pare che l'Uchiha nonostante il divertimento abbia inteso quale sia il problema della Genin proponendo però una soluzione assurda, cosa che la fa arrabbiare un pochino, perchè punta sul vivo di una questione che lei personalmente ritiene importante. Lui domanda e per tutta risposta ottiene una linguaccia e poi un visino stupito, con quegli occhi truccati che si spalancano un poco: << Oppure invece che fare una cosa tanto stupida potrei semplicemente baciarti ogni volta che iniziamo un concerto e siamo sul palco. >> In effetti la fam può essere usata in molti modi, anche a quanto pare per marcare il territorio. << Questa mi sembra un'ottima idea invece! E non mi sporcherebbe la fronte! >> Con un dito andrebbe a indicarsi proprio quella zona, volgendo poi il viso verso la strada, visibilmente soddisfatta di aver risolto quella problematica enorme.

09:35 Yasuhiko:
 Si ritrova ad annuire, ascoltandola parlare <Questa mi sembra decisamente la soluzione più logica possibile e visto che avevamo una marea di gettoni ci avranno anche maledetto perché non ci stavamo muovendo ad andarcene e liberare il posto> Sorride divertito, salvo poi notare la linguaccia che gli viene rivolta e permane quel momento di ilarità da parte propria, sorridendo in maniera più ampia, tuttavia quando gli viene rivelata la soluzione all'arcano dilemma si ritrova a spalancare la bocca, come se fosse esterrefatto <Nooooo> Esordisce, ricolmo di stupore <Hai davvero trovato una soluzione a questo problema insormontabile, sono decisamente sbalordito> E il tono con cui pronuncia queste parole è fintamente esagerato, un po' troppo ironico anche per lui per essere preso ancora sul serio, salvo poi mettersi a ridere <Però oggettivamente è decisamente più semplice così che in qualsivoglia altra maniera, per quanto comunque non ricordo di essere mai stato così interessante per il resto del mondo, quindi penso che tu ti stia facendo un sacco di problemi per niente> Dando la propria opinione in merito, inclinando leggermente il capo di lato. La gelateria non è poi così lontana, tanto che non ci vorrebbe poi molto per poterla raggiungere <Allora, hai già in mente che gusti vuoi prendere?> Le domanda, andando semplicemente a fermarsi davanti all'ingresso, prendendosi un momento per osservare attraverso la vetrina quanta gente vi sia all'interno. Il tempo di ascoltare la replica che gli viene fornita, per poi aprire la porta e farle cenno di entrare prima di lui <Guarda che gentiluomo> Ci scherza anche sopra, per poi entrare al seguito altrui

09:45 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Gelateria] Aggrotta di nuovo la fronte e il naso quando viene presa in giro dall'altro riguardo ad aver trovato una soluzione a quel problema fondamentale quanto meno per la nanetta. << Tu non hai idea di quanto la fama possa cambiare il punto di vista della gente! >> La fa fin troppo grossa come cosa, esagerando volutamente il tutto. << E poi cosa ne capisci tu che manco ti sei accorto che era più di due anni che non pensavo che a te e te ne sei accorto l'altro giorno! >> Già lo chiamavano Occhio di Falco! Che forse quell'innata oculare avrebbe potuto dare una mano in merito! << E poi tu sei veramente carino Hiko. Semplicemente non lo sanno tutti quanti e non ti conoscono. Altrimenti mi toccherebbe litigare con un sacco di altre ragazze! >> Questa la conclusione a cui è giunta rifilandogli quei complimenti e giungendo davanti alla gelateria dove inevitabilmente avrebbero dovuto scegliere dei gusti. Si bloccano un attimo davanti all'ingresso, tempo utile per decidere che gusti scegliere: << Amarena e stracciatella! >> Come se la risposta fosse stata sempre li a portata di mano, nemmeno trenta secondi per pensarci: << Tu? >> Lo sguardo blu va alla ricerca di quello corvino mentre l'Uchiha le apre la porta innanzi per farla entrare. Il gesto inevitabilmente la fa arrossire sulle guance mentre sgattaiola dentro la gelateria mormorando appena un << Grazie >> Senza dar troppo peso alla sua ironia. Lo sguardo finisce inevitabilmente sui gusti presenti, anche se ormai ha già fatto la propria scelta appena fuori, mettendosi dunque in coda dietro i pochi presenti per prendere un cono.

09:56 Yasuhiko:
 Presta attenzione a ciò che gli viene detto, stringendosi nelle spalle <Effettivamente non ne ho la minima idea> Scuote anche la testa <Dici che cambierà anche i nostri, punti di vista, se mai dovessimo diventare famosi?> Chiedendo l'opinione altrui in materia, salvo poi mettere su un'espressione sostenuta <Guarda che potremmo dire lo stesso di te, quindi non ci provare nemmeno a rifilarmi tutta la colpa> Per quanto al seguito si colorino leggermente le orecchie, al complimento ricevuto <Diciamo che va bene così, non credo di essere comunque troppo ben visto, ma questi sono dettagli, non ci pensiamo stasera> Si allarga il sorriso sulle labbra, tralasciando in toto l'argomento, per poi rispondere alla domanda che gli viene posta <Ottima scelta, approvo, ma io opterò per un gelato bello succulento: cioccolato, bacio e nocciola> Una bomba calorica vera e propria, ma al solo nominare quei tre gusti gli compare un sorrisone sul viso enorme, tutto denti, come se fosse un bimbo piccolo profondamente felice. Una volta all'interno del locale attende quindi che arrivi il loro turno e quando questo si presenta andrebbe a parlare con la commessa <Buonasera! Vorrei due coni, uno amarena e stracciatella per lei> Indicando con la testa Shizuka al proprio fianco <E uno cioccolato, bacio e nocciola per me> Annuendo un paio di volte al termine delle proprie parole, così da rimarcare il concetto. Approfitterebbe quindi del passaggio di consegne tra gelataia e Kokketsu per prendere il portafoglio e tirare fuori una quantità di soldi adeguata a pagare per entrambi e una volta impossessatosi del suo cono quindi non farebbe altro che pagare <Grazie e arrivederci!> Tutto contento con il proprio dolce in mano

10:06 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Gelateria -> Centro] Viene tranquillamente affiancata in coda e riceve la risposta che aspettava riguardo ai gusti da scegliere inevitabilmente le viene da ridere. << Io ho i miei dubbi che cambierai mai eccessivamente. Visto che prendi più o meno gli stessi gusti da quando avevi 6 anni >> E' ironica ma decisamente divertita dalla cosa, è più un sorriso dato dal fatto che conosce fin troppo bene quel tipo alto che le sta di fianco. Quello sguardo da bambino felice la mette di buon umore in fondo, rimanendo fin troppo fissata su di lui che riesce tranquillamente a ordinare e pagare per entrambi. Le mani vengono allungate a recuperare il gelato, le labbra mosse appena per ringraziare la comemssa prima di spostarsi e lasciar modo a lui di impadronirsi di quel gelato gigante e super dolce. La Kokketsu andrebbe a dirigersi verso l'uscita del locale così da non sostare all'interno per gustarsi quel gelato ma quanto meno trovare un poso per sedersi, una panchina, una fontana, un angolo per terra. Ah no, meglio di no con il vestitino. Una volta sgattaiolati entrambi fuori dal locale andrebbe a ringraziare l'altro: << Grazie del gelato Hiko! Buon appettito! >> Detto questo andrebbe tranquillamente a leccare la superficie laterale del cono, così da evitare che il freddo contenuto si sciolga e le macchi il vestito. Nel frattempo con ogni buona probabilità le gambe andrebbero a riportarla verso la zona centrale, dove dovrebbero riuscire a trovare un posto dove sedersi. In fondo sa già che se lui dovesse mangiare quel gelato camminando tutto il tempo, sarebbe un vero disastro.

10:14 Yasuhiko:
 Le rifila un'occhiataccia alle prime parole che lei gli rivolge <Sono sicuro che sia almeno da quando ne avevo quattro, non mi conosci proprio per niente> Fa il finto offeso, per nulla serio, tanto che si mette a ridere poco dopo, con un po' di autoironia. Una volta preso il gelato segue la ragazza verso l'uscita, fiondandosi fuori il più rapidamente possibile, così da evitare che gli finisca il gelato sugli abiti <Figurati, buon appetito> Le risponde, in maniera fin troppo rapida, cominciando a leccare il gelato come un forsennato, tanto che l'alimento raggiunge il palato superiore e gli fa venire un fortissimo mal di testa, tanto da emettere un verso del tutto infastidito coadiuvato da una smorfia sul viso <Che palle!> Esclama <Se non mi sbrigo mi sgocciolo addosso, se mi sbrigo mi si ghiaccia il cervello, perché dev'essere così difficile mangiare una cosa così buona?> E tra smorfia e lamentela ecco che, chiaramente, il gelato comincia a colargli sulle dita <Vedi? Vedi? Un incubo!> E quindi riprenderebbe a leccare il gelato, forse con un po' troppa foga, visto che finisce anche per infilarci la punta del naso dentro <Uff> Si lamenta, continuando a camminare, tenendo il gelato in avanti, con la schiena altrettanto flessa in avanti, così da evitare che le goccioline di gelato che si sciolgono gli finiscano sulla giacca o sui pantaloni, anche le scarpe sono a rischio, ma quelle proverebbe a salvarle camminando a gambe larghe <Shizu, ci dobbiamo sedere, subito!> Andrebbe anche a guardarsi attorno vista l'urgenza di trovare un posto in cui accomodarsi, tanto da dimenticarsi persino del naso inzuppato

10:26 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Gelateria -> Centro] Come se non se lo aspettasse lui inizia subito a litigare con il gelato, tant'è che la rossa lo guarda di soppiatto dal basso in alto divertendosi parecchio mentre lei non fa alcuna fatica a mantenere il proprio gelato in maniera decente. L'uchiha ci litiga letteralmente, sporcandosi il naso, le dita, congelandosi il cervello e sbuffando. Lei non può minimamente evitare di ridacchiare fra se e se mentre le blu trovano finalmente una panchina dove potersi sedere. Senza nemmeno chiedere andrebbe a infilare il braccio che non sostiene il cono attorno a quello di lui per trascinarselo dietro in direzione di quell'appoggio di cui l'altro ha assolutamente bisogno. Se lui non avesse opposto grande resistenza si sarebbero seduti uno accanto all'altra, probabilmente con il ragazzo corvino ancora intento a trovare la soluzione per mangiare senza sporcarsi ulteriormente: << Devi leggarlo dalla base andando verso l'alto Hiko! Te l'avremo spiegato miliardi di volte! Lecchi poco per volta dalla base e ti sposti verso l'alto, rapidamente senza esagerare con la quantità! >> Sembra più una mamma che spiega al figlio come si approcia il gelato, il tutto viene ovviamente poi dimostrato praticamente, così che l'altro possa prendere esempio da lei. Però sa anche che la cosa non funzionerà ugualmente. Mentre lei mangia il proprio gelato è così fortunata da trovarci all'interno un'amarena praticamente intera. Lo sguardo blu si posa nuovamente su quella punta del naso che è rimasta ancora marrone, scoppia a ridere e senza pensarci minimente andrebbe a leccarsi un dito, per poi passarlo delicatamente sulla punta del naso altrui e pulirlo dal restante gelato. Una volta fatto questo andrebbe a leccare di nuovo la propria falange, così da assaggiare quel gusto molto cioccolatoso. << Beh alla fine è veramente buono il gelato! >> Ci si sofferma un attimino prima di andare a recuperare tra indice e pollice della sinistra quell'amarena intera che aveva trovato fra la panna e le scaglie di cioccolato. << Vuoi un'amarena? >> La mano viene portata verso di lui, praticamente davanti ai suoi occhi.

10:36 Yasuhiko:
 Mentre continua a camminare in quella maniera decisamente goffa e scomoda si lascia afferrare e trascinare per il braccio, senza alcun problema, così da potersi concentrare solo sull'evitare di insozzarsi ulteriormente, finendo quindi con l'adagiarsi sulla panchina <Sì, ma ho capito come si fa, ma sono proprio impedito nel riuscire a mangiare il gelato senza inguacchiarmi tutto, deve proprio essere più forte di me> Sbuffa ancora una volta <Beh anche i migliori hanno qualcosa che non sanno fare, mi consolerò così> Annuisce un paio di volte, continuando a leccare il gelato, cercando di fare meno danni possibili, quanto meno provando a non peggiorare ulteriormente la situazione. Con la coda dell'occhio osserva la Kokketsu che si lecca il dito e che lo avvicina al suo naso, così si gira, come se non capisce il motivo per il quale stia facendo una cosa del genere, con l'espressione perplessa, ma non la interrompe, lasciandola fare, se non fosse che è l'azione al seguito altrui che gli fa venire le orecchie completamente rosse e incandescenti <Buono, sì, buono> Cerca decisamente di distrarsi dalla scena appena vista, ma quando lei gli mostra quell'amarena andrebbe a guardare prima il frutto e poi lei, un paio di volte, prima di aggiungere <Facciamo a metà> Ma in ogni caso andrebbe a schiudere le labbra, come a volerla invitare a lasciar cadere l'amarena all'interno della sua bocca. Il suo gelato, ovviamente, continua a sciogliersi e a macchiargli le dita, ma al momento, per lo meno, non sembra prestarci la minima attenzione, attendendo semplicemente le movenze altrui, guardandola

10:48 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure - Gelateria -> Centro] I commenti di lui non fanno altro che farla sorridere in maniera più sentita. Mentre continua a guardarlo destreggiarsi con quel gelato che lentamente ma inesorabilmente diminuisce di dimensione, rendendo il lavoro del ragazzo meno complicato nel non impiastricciarsi. << Sei veramente un Bakiko! >> Solo questo le sfugge dalle labbra prima di pulirgli il naso e farsi che le orecchie altrui diventino rosso fuoco. Lei non ci fa caso, troppo impegnata a recuperare quell'amarena che poi lui accetta di dividere. Le dita vengono avvicinate alle labbra di lui dove l'amarena viene poggiata in maniera delicata: << Basta che non mi mordi le dita! Altrimenti è tutta tua! >> Ci scherza sopra, lasciando a lui decidere se appropriarsi di quel frutto nella sua interezza o meno. In ogni caso se ve ne fosse rimasto in parte sarebbe andata a mangiare il restante, per poi guardarlo direttamente negli occhi offrendogli uno scambio alla pari: << Che dici vuoi provare ad assaggiare il mio? E io cerco di salvare il tuo gelato? >> Un sorriso le si stampa in viso, mentre andrebbe ad avvicinare il proprio cono al viso dell'Uchiha, così da condividerlo. Allo stesso tempo il corpo verrebbe leggermente inclinato verso di lui, e qualora avesse ottenuto risposta affermativa, con la mano libera sarebbe andata a sostenere l'arto del Genin con il gelato in questione e avrebbe iniziato a leccare rapidamente la parte inferiore di esso, così da ripulirlo il più possibile e farlo smettere di gocciolare. Con ogni buona probabilità, dato il grado di scioglimento del cibo stesso si sarebbe leggermente sporcata anche lei il naso, un po' come fatto lui poco prima. Per lo meno ora il gelato dovrebbe essere vagamente in situazione decente, permangono veramente sporche le mani del corvino.

10:58 Yasuhiko:
 Sorride quando si sente chiamare in quel modo, per poi replicare <Io direi più Impedithiko> Mettendosi a ridere, prendendosi in giro da solo senza alcun problema <Vediamo, non ti assicuro niente> ma quando lei appoggia il frutto sulle sue labbra lui andrebbe a cercare di prenderlo tutto quanto, non lo morde e non comincia tuttavia a masticare, tenendolo fra le labbra, spostandolo poi per assaggiare il gelato altrui, visto che gli viene offerto, mostrando apprezzamento tramite la mimica facciale, ma senza tuttavia replicare alcunché verbalmente, avendo ancora l'amarena saldamente integra tra le proprie fauci. Solo una volta che lei si è avvicinata abbastanza e che ha finito di assaggiare il suo gelato proverebbe proprio ad approfittare di quella distanza minima tra i due per poggiare le labbra sul naso di lei, nel tentativo di ripulirla dal gelato che l'ha sporcata, ma questo vorrebbe essere solo un attimo, perché poco dopo il suo tentativo sarebbe quello di appoggiare le labbra contro quelle di Shizuka. Se vi fosse riuscito solo ora andrebbe a dividere all'incirca a metà il frutto e andrebbe a schiudere le labbra quel tanto che basta per concedere all'amarena la possibilità di fuoriuscire, spinta delicatamente dalla lingua, con il chiaro intento di passarle la sua metà in quel modo. La sua attenzione ora è tutta rivolta a quel gesto, tanto che non si ricorda nemmeno più del gelato né del suo né di quello di lei, lasciando che altre gocce inzuppino la mano. Se lei avesse accettato di ricevere il frutto in quel modo e avesse dischiuso a sua volta le labbra a questo punto la propria lingua cercherebbe quella di lei, approfittando del momento per prolungare e al tempo rendere più intenso quel bacio

11:14 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure] Alla battuta di lui se la ride tranquillamente lasciando poi che lui si appropri del frutto senza troppi problemi. Tuttavia lui non lo mangia, assaggia il gelato di lei, lascia che la rossa lo aiuti a sistemare il gran caos creato con quei gusti cioccolatosi scelti dal Genin e poi con un minimo di intraprendenza si avvicina al naso della Kokketsu, pulendolo da quel gelato ma restando in prossimità del suo viso. E' assolutamente impossibile per lei non arrossire, le labbra dei due si toccano mentre lui in qualche modo divide quel frutto a metà per poi sospingerlo fra le femminili. I cricetini nella testa completamente in standby lasciano che il corpo della Kusana reagisca in automatico. Le labbra vengono dischiuse, lasciando che quel pezzo di amarena vi scivoli attaverso ma non si serrano immediatamente, così da accogliere la lingua dell'altro che si è allungata allinterno della bocca della ragazza. E ci vuole meno di un secondo perchè l'amarena passi totalmente in secondo piano. Quel bacio decisamente più intenso del solito viene accolto di buon grado dalla nanetta che anzi non fa altro che allungarsi verso l'altro, come a ricercare quel contatto ancora più intensamente. La lingua di lei si intreccia rapidamente con quella di lui, mentre la mano sinistra che era andata a sorreggere a suo modo quella di lui che sosteneva il gelato si sposta fra i capelli neri del ragazzo, sospingendola in avanti come se non volesse farlo allontanare più. E' come aver sbloccato lo step successivo, in maniera rapida e totale. Perchè Shizuka sembra totalmente coinvolta dalla cosa, tanto da scordarsi del proprio gelato che inizia per la prima volta acolarle sulle dita della mano. E' forse il freddo che percepisce, o l'appiccicaticcio che fanno riprendere a funzionare i cricetini nella testa, che inevitabilmente le fanno aprire gli occhi che si erano automaticamente sigillati, e che la fanno allontanare troppo rapidamente dalle labbra dell'altro, come se a modo suo si fosse esposta troppo. Ci vuole poco perchè dalle guance il colore si estenda a tutto il resto del viso e che quel broncio compaia sul faccino femminile: << Ecco per colpa tua mi sono sporcata anche io le mani! >> Si lamenta, poco convinta e senza nemmeno guardarlo in faccia, mentre l'amarena viene inghiottita e il gelato viene recuperato per rimediare al danno fatto.

11:22 Yasuhiko:
 Nel sentire che lei non rifiuta le sue attenzioni, ma che anzi le condivide e che prosegue con quel contatto dal canto proprio non farebbe altro che continuare a proseguire quel bacio, senza interruzioni, avvicinandosi istintivamente a lei nello stesso modo, quasi a non volersi più separare da quel contatto, se non fosse che infine Shizuka si discosta dalle sue labbra, lamentando di essersi sporcata a sua volta, con quel classico broncio che lo fa sorridere in maniera più rapida <Io l'ho detto che anche i migliori in qualcosa non sono bravi, abbiamo scoperto cosa ti fa distrarre così tanto e poi> Si interrompe per un momento, come a lasciare un po' di suspance per il seguito <Adesso sai cosa si prova ad essere me alle prese con il gelato> Ridacchiando per qualche istante, prima di scuotere appena la testa. Andrebbe quindi a riprendere a leccare il proprio gelato, proprio per evitare che la cascata di gusti vari a base di cioccolato si riversino tutti completamente a terra, oltre che sulla sua mano, ma ormai di gelato ne è rimasto così poco sul cono che nemmeno lui può sporcarsi più di quanto non abbia già fatto, motivo per il quale non ci vuole poi molto perché rimanga solo la cialda, la cui parte superiore ormai è completamente molliccia perché impregnata di gelato sciolto. Andrebbe ad avvicinarsi all'orecchio di lei, per sussussarle <Mi è piaciuto questo bacio, dovremmo farlo più spesso> E proverebbe di conseguenza ad adagiare le labbra sul suo orecchio, per un momento, prima di ritrarsi e cominciare a mangiare il cono, così da non doverlo buttare

11:40 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure] Alle parole di lui il rossore non fa che aumentare, mentre fa decisamente fatica a guardarlo in faccia finendo anche lei quel gelato rimasto in cima al cono. Una volta ultimata quell'operazione la mano sporcata verrebbe portata davanti al viso e, manco fosse un gatto, andrebbe accuratamente a leccare via quel gelato rimasto a impiastricciarle la mano. Restano in silenzio per un poco, ognuno probabilmente preso da i propri pensieri, e intento a finire quel dolce che è passato in parte in secondo piano. E' sempre l'Uchiha a interrompere quel silenzio per nulla imbarazzante, avvicinandosi all'orecchio di lei per stuzzicarla un poco di nuovo. Il risultato è un brivido lungo la schiena, una faccia rossa paonazza e un'occhiata furtiva che viene lanciata in direzione dell'amico d'infanzia, che torna come se niente fosse a mangiare la parigina rimasta. Lei probabilmente in questa operazione è molto più avanti, dato che il gelato femminile era di dimensioni inferiori a quelle dell'altro. Una volta finito completamente il gelato, andrebbe a estrarre dalla borsetta un paio di fazzoletti, andando prima a pulirsi per bene le mani e poi alzarsi, ponendosi esattamente davanti a lui e porgendogli un fazzoletto una volta che anche lui avesse ultimato di mangiare. Attenderebbe quindi che anch'egli si sistemasse alla meglio con tutto quel gelato sulle mani per poi guardarlo finalmente in faccia, ancora decisamente rossa sulle gote. Si protenderebbe dunque in avanti, in modo tale che la punta del naso di lei vada a poggiarsi su quella di lui, per poi in maniera inaspettatamente intraprendente nonostante il rossore schiuderebbe le labbra: << E' piaciuto anche a me. >> Il viso verrebbe girato leggermente di lato, così che le labbra di lei si appoggino in un istante su quelle dell'altro, le mani vengono portate una per lato sul viso dell'Uchiha mentre senza nemmeno chiedere troppo il permesso a questo giro sarebbe lei a cercare di infilare la propria lingua fra le labrba dell'altro. Come a sottolineare che il più spesso può anche essere dopo pochi minuti.

11:48 Yasuhiko:
 Una volta pronunciate quelle parole andrebbe quindi ad osservarla, mentre si pulisce, quando si alza e lo stesso per quando gli passa quel fazzoletto, motivo per il quale andrebbe a finire di divorare la cialda così da poter prendere quell'oggetto per cominciare a togliere il gelato dalla mano, operazione che riesce solo parzialmente, dato che le prime gocce che sono colate hanno avuto il tempo di rapprendersi, lasciando ancora la mano colorata in netto contrasto con la carnagione e soprattutto appiccicaticcia, ma non si pone troppi problemi, dal momento che lei si avvicina con il naso al suo e di conseguenza catalizza completamente la propria attenzione, lasciando in secondo piano l'arto insozzato. Sorride nel sentire la risposta che gli viene data, colorandosi leggermente sul volto, ma quando è lei questa volta che si lascia andare a quel tipo di effusioni questa volta è lui che non la rifugge, ma anzi nuovamente si rigetta in quel bacio. Solo per un attimo il cervello ha un minimo di lucidità, motivo per il quale andrebbe ad allungare la mano pulita verso il fianco speculare di lei e se fosse riuscita a toccarla cercherebbe di farla avvicinare a sé, proverebbe anche a ruotare il busto della ragazza, come a farle capire di sedersi in braccio a lui. Se fosse riuscito nel proprio tentativo e lei avesse collaborato con lui al fine di portare a termine quelle azioni, ora anche il lato B di Shizuka dovrebbe essere esente da sguardi troppo indiscreti dati dalla posizione della ragazza e dalla presenza del vestitino che potrebbe mettere in mostra anche troppo in quel frangente

11:58 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure] Evidentemente non ci voleva così tanto per sbloccare quella situazione nella cui i due si sono trovati incastrati a causa del loro rapporto. Sono legati da una vita insieme, ma l'amicizia è qualcosa decisamente diverso dall'amore, per quanto esso possa essere probabilmente infantile. Quando lei riesce a varcare quelle labbra e sente lui ricambiare quel contatto i cricetini tornano in standby immediatamente. Non importa dove sono, non importa chi stia guardando, l'importante è lui, quelle guance che si sono arrossate un poco prima di quel bacio, quella mano che le sfiora un fianco, per portarla più vicino a se. L'intento di lui viene vagamente compreso anche se i cricetini sono spenti e la cosa viene interpretata solo a metà: contatto. La ragazza non ci pensa nemmeno a ruotare il busto ma a sedersi su di lui eccome. Le gambe vengono divaricate, così che si poggino una per ogni lato del corpo dell'Uchiha che se ne sta seduto sulla panchina. Peccato che indossi quel vestitino quindi la cosa risulta decisamente poco consona soprattutto in pubblico. Ma sappiamo tutti che Shizuka non è molto accorta in queste cose. Non si allontana per un solo istante da quelle labbra, così come quelle mani appoggiate sulle guance di lui sembrano sostenere e sospingere quel viso in direzione di quello femminile. Quindi si, la rossa si siede su di lui, ma non esattamente come il corvino aveva previsto. Lei non fa altro che continuare a baciarlo mentre quel corpo femminile si appoggia sempre più esplicitamente su quello dell'altro senza nemmeno pensarci.

12:08 Yasuhiko:
 Quelle effusioni proseguono e anche il gesto di lui viene interpretato, in maniera differente, ritrovandosi quindi con Shizuka sì seduta in braccio, ma in maniera decisamente non preventivata e questo, inevitabilmente, gli fa sgranare gli occhi, colto alla sprovvista, per quanto non abbia alcuna intenzione di staccarsi dalle labbra altrui per il momento, perdendosi ancora per qualche istante. Quando tuttavia lei si sistema in maniera sempre più esplicita, il volto di lui si arrossa in maniera automatica e deve compiere uno sforzo non indifferente per staccarsi dalle labbra di lei, non si allontana però del tutto, in modo da poter sfiorare le sue con le proprie mentre parla, in un misto tra imbarazzo e piacere <Ti odio> Sono le prime due parole che escono dalle labbra, ma anche a cervello spento non dovrebbe essere difficile per la Kokketsu intendere che non sia odio vero e proprio, ma vi sia dell'altro dietro quelle parole, tanto che poi prosegue <Siamo in mezzo alla strada, stiamo dando spettacolo e> Lascia la frase un attimo in sospeso <Ho dannatamente voglia di te, Shizu> Parla a bassa voce, una confessione vera e propria, tanto che poi cercherebbe di darle un bacio, questa volta solo a stampo, come a voler rallentare un minimo trovandosi seduti su una panchina <Ma adesso noi due andiamo a casa, avverti tua mamma che vieni da me e come arriviamo riprendiamo esattamente da questo punto, proprio da dove ci siamo interrotti e, questa volta te lo dico proprio chiaramente, non accetterò un no come risposta> E solo ora andrebbe ad indietreggiare con la testa, per guardarla direttamente negli occhi

12:25 Shizuka:
  [Centro di Kagegakure] A questo giro è lui che si stacca da lei, in maniera decisamente faticosa e restando in prossimità dell'altra, tanto da sfiorarle le labbra con quelle due parole. Lei sembra non capire, istintivamente si mordicchia il labbro inferiore, come se temesse di aver fatto qualcosa di sbagliato, di troppo. E in effetti qualcosa di troppo l'ha fatto, senza pensarci ha decisamente assunto un atteggiamento tutt'altro che infantile, riuscendo a mettere in imbarazzo pure l'altro. Sono le parole di lui che rimettono in moto i cricetini: sono in mezzo alla strada, stanno dando spettacolo. Gli occhi blu vengono sgranati istantaneamente realizzando appieno quello che stava combinando in pubblico. Diventa rosso fuoco in un attimo, le labbra si schiudono in uno << Scusa >> sommesso e decisamente imbarazzato, ma lui chiarisce subito dopo che c'è un solo grosso problema ora: lui la vuole troppo. Lei rimane immobile, come se il cervello avesse smesso di funzionare per un istante, risvegliato poi dalle labbra di lui che le strappano un bacio, senza nemmeno che abbia il tempo di contraccambiare. E' la rossa che viene ora sgridata come una bambina. Le viene intimato di tornare a casa, ma non la propria, quella dell'Uchiha, di avvisare i genitori e poi una volta giunti a destinazione di riprendere esattamente da li. E' decisamente paonazza al momento e a suo modo un pochino stupita di quanto smetta di pensare nel momento in cui c'è solamente lui al centro della mente femminile. Lui si allontana, la guarda in quegli occhi blu che esprimono parecchi dubbi e incertezze, però la testolina si muove solo dall'alto in basso, in segno di assenso. Non spiccica mezza parola in merito a quanto successo, scivola letteralmente giù dalle gambe del Genin per tornare in piedi, infilare la mano nella borsetta ed estrarre il telefono per inviare quel messaggio a sua madre, con le mani quasi tremanti. I cricetini sono in moto per farla sentire decisamente a disagio, come se lo avesse costretto in qualche modo a doverla fermare perchè altrimenti non si sarebbe accorta di nulla. Una volta fatto ciò lo sguardo blu tornerebbe su di lui, che con ogni buona probabilità si sarebbe alzato dalla panchina: << Andiamo? >> Insolito che parli così poco, ma evidentemente è ancora sensibilmente turbata da quanto successo, anche se per nulla pentita. In caso lui le avesse dato un assenso avrebbe allungato una mano in sua direzione, come per aggrapparsi a lui e riuscire a mettere in moto quelle gambe che sono incredibilmente molli al momento. Altrimenti lo avrenne silenziosamente seguito per raggiungere un luogo evidentemente più consono alle effusioni di entrambi. [//END]

12:33 Yasuhiko:
 Quando sente quella parola da parte di lei, scuote appena la testa <Oh no, non ti devi mica scusare> Ci tiene a precisarlo, parlando piuttosto rapidamente <Sono molto contento, anzi, sono io che devo scusarmi per aver interrotto il momento, ma> Lascia la frase un attimo in sospeso <Non sono proprio esattamente sicuro di essere contento se tutti ti guardano mentre sei con me in questo modo tutto nostro> Si arrossa ancora un pochino nel dire quelle parole, tanto che poi aggiunge <Mi è proprio piaciuto, forse anche troppo> Schiarisce appena la gola, con fare vago, lasciando che sia lei stessa a capire a che cosa si riferisca e non dovrebbe essere nemmeno troppo difficile da immaginare, tanto che quando lei si sposta e si rimette in piedi lui dal canto proprio resta lì bello seduto, guardandosi attorno, come ad assicurarsi che non ci sia nessuno che stia fissando troppo in loro direzione, ma se ne rimane lì accomodato per tutto il tempo necessario, attendendo che lei prenda il telefono, che mandi il messaggio a Yuki e solo una volta che l'oggetto è tornato al sicuro nella borsa della ragazza e che gli viene posta quella domanda andrebbe ad abbassare il proprio sguardo, per una manciata di secondi <Sì, adesso possiamo andare, direi che non dovrebbe attirare troppo l'attenzione, credo> Si stringe appena nelle spalle, per poi alzarsi in piedi e sistemarsi di fianco a lei, lasciandosi prendere dal braccio e proverebbe anche a darle un bacio sulla testa, prima di prendere a camminare in direzione di casa propria. Se l'avesse vista ancora a disagio, strada facendo, avrebbe fatto del suo meglio per farle passare quella sensazione fastidiosa di dosso, cercando di farla ridere [Uscita]

Questo gelato dovevano proprio prenderlo! Lui è un disastro, lei si rivela meno dolce e impacciata di quanto potesse sembrare. Si rompono quelle barriere fra amicizia e amore che sembravano così difficili da abbattere. Ora è meglio se i due si prendono una stanza!