Giocata del 24/06/2021 dalle 18:08 alle 21:09 nella chat "Quartiere Notturno"
Credono sul serio che una prova così concreta e tangibile venga lasciata a mani inesperte? Credono sul serio d’avere a che fare con criminali di bassa lega appena usciti dal riformatorio? Andiamo. Entrambi sono stati invischiati con la Yakuza. Ed entrambi dovrebbero quanto meno aver capito come funzionano le cose tra di loro. Entrata nel privé, ciò che al massimo Mekura potrà trovare è un posacenere con una sigaretta ormai spenta e un bicchiere vuoto. Nessun’ombra. Nessun tablet. Dov’è finito? Chi lo ha preso? Sono sicuramente domande che ambedue possono farsi, ciò non permetterà comunque loro di ottenere quel che cercano senza lottare e con una facilità tale. Sarebbero irresponsabili, risulterebbe persino incoerente per una facciata come la loro. Il capo di questa banda era Orochi e, per quanto possa essere stato odiato, non possono negare che avesse una sua intelligenza, un suo modo di pensare. E se iniziaste a ragionare come Orochi? Dove potrebbero portare la bambina in questo momento? Uno dei loro problemi del bianco e della corvina, inoltre, riguarda anche la presenza di gente che sta ancora uscendo dal locale. Al suo interno, son rimasti i buttafuori – che mai abbiamo citato fossero andati via. In fondo, nessuno lascerebbe mai il locale sguarnito da una “protezione”, chiamiamola così. Masumi e Kimoru sono ormai un lontano ricordo, giacché Mekura li ha persi di vista dopo aver svoltato in un vicolo ed essersi dati alla macchia – niente che non possa venir poi scoperto con eventuali ricerche, sia ovvio. I buttafuori, tuttavia, dopo aver permesso alla gente d’allontanarsi indisturbata, oltre a controllare il piano superiore dove Sango ha asserito ci fossero delle carte bomba pronte ad esplodere, non possono fare a meno di notare il fare di Mattyse. <Che cazzo fai col nostro liquore, moccioso? Ti sembra un parco giochi?> Sta scendendo le scale e Mekura potrà rendersene conto dalla fonte di Chakra che s’attiva immantinente (1/4 di turno). Una fiammella che sale, che cresce e che inonda il corpo dell’energumeno. Spalle larghe, dread che scendono lungo la schiena e sulle spalle; il vestiario è formato da camicia e pantaloni neri, cravatta e scarpe gialle seguendo un doveroso dress code. La discesa dalle scale non impiega chissà quanto tempo ed ovviamente non è da solo. Gli occhi, muniti di Byakugan, permettono ancor una volta alla fanciulla d’adocchiare un altro buttafuori con il Chakra attivo, in una quantità che con un Chunin ha a malapena a che fare, il quale sta cercando di mandar via la gente dall’interno del locale. Allo stesso modo, al piano superiore, v’è ancora gente che sta adottando le doverose misure di sicurezza affinché possano svettare la plausibilità della presenza di carte bomba pronte ad esplodere. L’uomo – il primo citato – dista da Mattyse una decina di metri appena, in rapido avvicinamento. Da Mekura, che s’è allontanata da tutt’altra parte, almeno una quindicina. L’uomo che, invece, sta facendo sì che la gente fuoriesca in ordine e senz’alcun panico, è all’ingresso del locale; dunque, è più vicino alla corvina che all’albino. Per ora, non la sta tenendo in considerazione. [ Quest – “Le conseguenze delle vostre azioni” ][ Turni liberi – Post Ochaya (Extemp) ][ 25 minuti per azionare – Orario esito: 18.33 ]
Mattyse: D3 Fortuna.
Mattyse tira un D3 e fa 2
Nulla, non ha trovato nulla, solo una sigaretta spenta e un bicchiere usato, fantastici sistemi per recuperare delle impronte, se solo avesse qualcosa per prenderli e requisirli. In ogni caso non dovrebbe stare li. Non c'è nulla che le possa interessare, nulla di quello che Mattyse ha detto: non sono da capo ma insomma, non sono neppure sulla buona strada. Sta tremendo ed è abbastanza sotto shock per quello che potrebbe essere la situazione di sua figlia, non ha capito bene sta solo pensando una delle cose brutte che potrebbe essere li in mezzo. Come può una donna permettere una cosa del genere? che razza di piano hanno per Kimi, Aya, sua figlia. Ma ormai era davvero sua figlia? e così anche i suoi figli ormai erano davvero suoi? o di sua madre Akane che in quei dieci anni l'aveva cresciuti al posto suo. C'è poco da pensare e anche pochissimo da fare perché i buttafuori stavano facendo il loro lavoro e presto ci sarebbero state delle conseguenze. Non di meno Mattyse al momento sembra circondato da diversi buttafuori. COmbattere ora come ora è stupido, ma devono uscire da li e lei prima di tutto deve uscire da quella stanza. Ha vomitato, ha un aspetto orribile, lo deve usare a suo vantaggio. Così, attuiamo il piano "donzella in difficoltà". Spalla contro il muro, schiena curvata in avanti, spinge i capelli in avanti cercando di nascondere il volto. Disattiverebbe il Byakugan porterebbe le dita alla bocca rapidamente per usare la saliva per sciogliere il trucco agli occhi e lasciare due lunghi striscioni neri, dopo di che, cercherebbe di tremare in modo convulso. <Aiuto> inizia non piano, è una esclamazione come di sorpresa come se non sapesse cosa fare prima di un urlo più spaventato e lungo <AIUTO> cercherebbe di farlo esattamente come se fosse in stato di Shock <AIUTO!!! QUALCUNO MI AIUTI! QUaLcuno FACCIA QUALCOSA, N-Non SENTO LE GAMBE, NON SENTO....nOn REspIroooo...> e si porterebbe una mano alla gola, la sinistra cercando di respirare affannosamente cercando volontariamente di iper ventilarsi e rendere credibile un successivo giramento di testa [tentativo di Byakugan off + tentativo sceneggiata da teatro del grottesco /tragico] Il bianco era preso, avanza in direzione delle scale versando quello che apparentemente e` un liquore sul terreno, creando una piccola scia con questo liquido. E` ignaro di cosa stia per accadere, per la sua mente, tutti se ne erano andati via in fretta e furia, abbandonando il locale come se fosse un vero e proprio campo minato, ma a quanto pare il bianco si sbagliava, non tutta la gente se ne era andata, anzi, molta e` ancora presente e tenta di andarsene seguendo le istruzioni dei buttafuori rimasti. Una voce richiama l'attenzione di Mat, uno di questi risulterebbe essere aggressivo nei di lui riguardi. L'occhio ambrato verrebbe portato in cima a quella scala da cui la figura sta scendendo. <Ah no? Che strano...> Risponderebbe allungando il braccio che sta reggendo la bottiglia verso l'esterno, aprendo poi le dita per far cadere questa a terra. <Dieci anni fa e` stato il mio parco giochi personale. Speravo potesse esserlo anche ora!> Ironico accennerebbe ad un sorriso verso Mr. muscolo, prendendo a camminare poi verso la propria sinistra di 5 metri, prendendo distanza dalle carte bomba che stanno a terra, poco distanti da lui. Esattamente, prenderei in considerazione quella distante da lui tre metri, il bianco spostandosi a sinistra di 4, aumenterebbe la propria distanza, disegnando difatti una diagonale di lunghezza pari a 5 metri. <Quindi?> Alzerebbe ora la voce, sollevando entrambe le braccia senza mai distogliere lo sguardo verso il buttafuori, mirante a farsi sentire da Mekura in cerca di una risposta. <Che vuoi fare cipollotto? Mi vieni a prendere te, o aspetti gli anbu?> Tik tak stellina. <Perche` quando arriveranno, di questo posto non ne sara` rimasto che cenere.> di nuovo? Il sorriso ironico e strafottente sparisce rapidamente quando sono le urla di Mekura a diffondersi nella sala, obbligandolo a voltare il proprio sguardo vero la sua direzione. <Eh?> Un verso interrogativo che uscirebbe basso dalle sue labbra, rivolto piu` a se stesso che alla donna, che da quella distanza difficilmente potra` sentirlo. Non e` il momento per lasciarla indietro. Ancora uno sguardo al buttafuori, poi il perso verrebbe portato completamente sulla gamba sinistra, permettendo al busto di ruotare in senso orario, verso questa stessa direzione, per voltare completamente il busto, andando alla ricerca di uno scatto verso la posizione della Hyuga che tenterebbe di raggiungere il prima possibile. SE fosse riuscito a raggiungerla senza difficolta, le si piazzerebbe davanti, allungando la mano mancina verso al di lei spalla. <Che cavolo ti succede? Sarebbe a dir poco scocciato, in fondo voleva far saltare tutto in aria e probabilmente anche prendersi a testate con il buttafuori... ma quell'azione potrebbe anche salvargli la vita. Solo che ancora lui non lo sa![Spiegazione formula: la carta bomba dista da mat 3 metri (avanti a lui circa da disegno), lui si sposta verso la propria sinistra di 4 metri, formando un angolo rettangolo con un cateto lungo 3 metri ed uno lungo 4. Completando la figura a specchio abbiamo un rettangolo con 2 lati 3 metri e 2 lati 4 metri. La formula per la diagonale del rettangolo e' Altezza^2 + Base^2 tutto sotto radice. (3^2 + 4^2= 9+16= 25. La radice di 25=5)][Movimento 1/4 verso sinistra][Scatto 1/4 verso Mekura distanza massima 15 metri][Chakra 11/25][Equip: 3 carte bomba, Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)] L’obiettivo di Mekura, al momento, comprendendo la difficoltà d’affrontare nemici ben più forti di se stessa, è fingere un improvviso attacco di panico. In effetti, s’è ormai compreso da tempo di non esser più forti come un tempo. E’ un problema che accomuna tutti coloro che si sono risvegliati dopo dieci anni rinchiusi in un cristallo. L’unica differenza tra Mattyse e Mekura è che il primo non ne ha risentito in maniera maggiore, poiché il suo percorso era letteralmente iniziato nel breve periodo, a differenza della seconda. Tuttavia, si tratta d’argomentazioni frivole, tant’è che l’attenzione di tutti i presenti – amici e nemici che siano – viene totalmente rivolta alla Hyuuga che finge un malore. <Tsk. Levati dai cogli*ni.> Fa schioccar la lingua l’uomo che ancor adocchia il fare del bianco. Gli occhi saettano in direzione del terreno, attento a non scivolare, riuscendo altresì ad adocchiar le carte bomba dalle quali s’allontanerebbe di qualche passo, giusto per uscire fuori dall’eventuale traiettoria. <QUI CI SONO DELLE CARTE BOMBA!> Esclama verso i colleghi ai piani superiori ch’erano finora intenti a cercare quei fuuda carichi dei quali Sango stava parlando prima d’uscire fuori dal locale. <NON SONO SE SONO ATTIVE!> Commenta ancora, cercando al contempo di tener sotto controllo il Senjuu bombarolo dal quale aspettiamo la fatidica parolina pagina più o meno dall’inizio della serata – e che ancora aspetteremo, probabilmente. L’altro buttafuori, intento a far uscire la gente all’esterno nella maniera più ordinata possibile, adocchia la figura della corvina che s’accascia lungo la parete. E giacché vestita di tutto punto, inutile dire che tira più un pelo di fi*a che un carro di buoi. Insomma, onore a lei! L’uomo le s’avvicina, anch’egli muscolo al punto giusto e vestito con la sua doverosa divisa. I capelli corvini gli scendono appena ad altezza del collo, rasati lungo i lati. Le porge immantinente un aiuto, allungando la mandritta in sua direzione così da aiutarla ad alzarsi. Ancorché ciò non basti, adotterà sicuramente un metodo migliore per sollevarla, ma al momento vediamo cosa sono in grado di fare la coppietta di genitori riunita. Da un lato, un buttafuori avvenente che le tende la mano con fare amichevole… dall’altro, un parassita della società che ama far esplodere le cose che, con fare scocciato, le poggia una mano sulla spalla. SCEGLI IL TUO CAVALIERE! (Perché credo che la quest sia uscita un po’ fuori tema?) [ Quest – “Le conseguenze delle vostre azioni” ][ Turni liberi – Post Ochaya (Extemp) ][ 25 minuti per azionare – Orario esito: 19.40 | Rispettate i minuti massimi imposti per cortesia. ]
Perché era ancora li? carinissmo è, ma era ancora li. Non aveva afferrato il succo della sceneggiata <via> lo direbbe a bassavoce una volta che il bianco le si fosse avvicinata, sopratutto ora che EFFETTIVAMENTE ci sono delle carte bomba <sto male, fuori, aria, serve aria, veloce> lo direbbe in modo affannoso tenendo gli occhi chiusi mentre la bocca è aperta facendo uscire un rivolo di saliva per il panico. <VIA> spera che il messaggio sia arrivato al bianco, sta dando frutto a tutto la sua esperienza con il disagio e ste cercando di esprimerla in un atto attoriale solo per farlo uscire li indenne. Tanto che cercherebbe di attingere a tutta la sua frustrazione: la figlia, lui che cerca in ogni modo di farsi ammazzare, lei che si dimostra una merdina moralmente e nell'effettiva situazione degli eventi. Il pianto isterico un po' per queste cose le dovrebbe uscire poco forzato <portatemi viaaaa..> ma in quel momento, ironia della sorte, è OROCHI in un certo senso che viene a salvarla, o meglio un buttafuori del suo locale. Tanto che quando aprirebbe gli occhi verso Mattyse e incrocerebbe lo sguardo con il buttafuori, si vede chiaramente come le braccia si allungherebbero verso questo senza pensarci troppo, no sapete: buttafuori, carino, evitare per quando possibile di far pensare che lei e Mattyse si conoscano e che possano essere rimasti volontariamente li dentro per un motivo, gentile e non guasta, in modo che la potesse afferrare e portare via da questo posto praticamente abbandonata alla sua cercè mentre terrebbe con vigore la borsetta nella mano <non voglio morire..voglio uscire da questo posto> [tentativi uso della tecnica: telenovela spagnola, scelta del cavaliere: il buttafuori] L'attenzione del buttafuori ricade rapidamente sulle carte bomba, mentre la voce della Hyuga fa spalancare entrambi gli occhi, nonostante uno sia inutilizzabile, al Senjuu, che repentino andrebbe ad indietreggiare di un passo. Lascerebbe cosi` lo spazio al fusto, che pare non sprecare l'occasione per andare a raccattare una povera Mil-cioe` gran bella donna bisognosa di aiuto. Il bianco si guarderebbe attorno con gli occhi spalancati. <Pensaci tu.> Come se l'omaccione non lo stesse gia` facendo, no? Ed ecco che si volterebbe nuovamente, ora verso quella che sarebbe l'uscita del locale, lanciando un ultima piccola e fugace occhiata alla corvina, a cui per una volta dopo tanto tempo, porgerebbe un sincero sorriso. I quadricipiti ancora si gonfierebbero, mirante a scattare ancora una volta verso l'uscita, la stessa porta da cui era entrato. Il buttafuori che vigilava sull'ordinata fuga dei clienti si e` allontanato per Mekura, quindi dovrebbe essergli semplice uscire dalla porta principale in maniera piu` veloce possibile. Se vi fosse riuscito, appena fuori, si volterebbe verso la strada da cui e` arrivato, la ove aveva lasciato la borsa porta oggetti contenente le carte bomba. E` a quest'ultima che si avvicinerebbe, andando a raccoglierla da terra per poi allungare la mano destra al suo interno, controllando che vi sia ancora tutto. Successivamente, e come ultima cosa, si volterebbe, attenderebbe che Mekura venga portata fuori da quel locale. Fosse stata un altra occasione avrebbe soltanto detto Kai, ma deve ricompensarla per il suo sforzo no? E poi, ha garantito un uscita quasi pacifica, se non fosse per la sua testardaggine. [2/4 movimento verso uscita locale][2/4 movimento verso borsa porta oggetti][Chakra 11/25][Equip: 3 carte bomba, Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)] Per farla breve, senza cincischiare innanzi ad una situazione che comunque ha già visto il suo perché, la fanciulla dagli occhi di falco ha deciso il suo cavaliere. Nominata per il premio di “miglior attrice drammaturga”, si lascia sollevare dal cavaliere – buttafuori, il quale l’accompagna delicatamente verso l’uscita. Una mano sorregge e stringe appena quella altrui, la gemella viene poggiata sulle spalle affinché possa accarezzarne la pelle sotto la stoffa con movimenti concentrici. Null’altro che piccole carezze e parole di conforto. <Va tutto bene, ora usciamo.> L’avvisa con un mezzo sorriso che fa capolino sul volto giovanile – l’ennesimo errore di Mekura? Nel frattempo, la fiumana di gente è ormai quasi agli sgoccioli, tutti stanno uscendo in maniera equilibrata ed idonea, mentre la paura va altresì scemando. <Respiri profondamente.> E ne emula il normale procedimento, affinché possa farlo con lei e permetterle di sentirsi maggiormente al sicuro. In breve, Mekura può uscire fuori dal locale in maniera del tutto tranquilla, scortata ovviamente dal ragazzo in questione che la lascerà soltanto quando si sarà assicurato che possa reggersi in piedi – non senza presentarsi, eh. Per Mattyse, invece, la situazione è differente – ma comunque in un certo senso analoga. Anche lui, tuttavia perfettamente solitario, s’appresta ad uscire fuori dal locale. Nessuno glielo vieterà, d’altronde è importante che abbiano sventato una plausibile esplosione e che controllino con attenzione quelle carte bomba lasciate inesplose. Il bianco, allontanandosi, volta nel vicolo in cui ha mollato – all’inizio di tutto – la borsa piena di carte bomba. Ovviamente, può ancora decidere come comportarsi. Mekura, al contempo, può anche prender tutt’altra strada ed evitare di mettersi in mezzo, giacché uscita. Una volta all’esterno del locale, possono dirsi in qualche modo “liberi”, tuttavia a quale prezzo esattamente? Cos’hanno risolto e cos’hanno ottenuto? Sta di fatto che entrambi possono scegliere la direzione da prendere per allontanarsi, ammesso decidano infine di farlo o meno. [ Vale come esito finale NEL CASO in cui non ci sia nient’altro per cui intervenire. ]
Ah le coccoline, belle le coccoline. peccato per quel sorriso..gentile di Mattyse, aumenterebbero la sua angoscia in un'altro senso diciamo, tanto che si lascia trasportare facendo il "picchio" tra le braccia di un buttafuori che, si sentirà appoggiare la testa della donna contro la spalla mentre si nasconderebbe <scusami> le esce fuori..spontaneo o meno rivolto a lui o al bianco, questo è da interpretare. Si lascerebbe tranquillizzare. prenderebbe il suo tempo, il suo dolce tempo per essere la damigella in difficoltà, che ha avuto un momento di panico, seguendo le sue direttive, lasciandosi uscire fuori un risolino strategico appena questo avesse cercanto di tranquilizzarla con una battuta, tattico incrocio di sguardi, per uno strategica quantità di secondi e poi di nuovo verso il basso come per intendere modestia o timidezza. Cercherebbe di dare fondo a tutta la necessità maschile in generale di confortare l'altro sesso per poi buttarla in chiacchiera. Non direbbe il suo nome, non quello reale almeno, ma sentirebbe la presentazione di questo promettendosi di cercarlo su Ninjagram. Non porterebbe necessariamente a qualcosa, forse potrebbe essere una danno, ma al tempo stesso potrebbe essere un contatto (se si affretta a cambiare il nome su ninjagram) Detto questo si separerebbe e camminerebbe sfinita lontano dal locale se permesso da sola, possibilmente cercando una faccia conosciuta, magari Sango, magari Mattyse, aveva bisogno di entrambi comunque. [ch on] Eccola, osserva la figura della corvina allontanarsi dal locale... E` il momento giusto, e` il momento di far crollare quell'edificio da quattro soldi su se stesso come e` accaduto dieci anni fa. La mano destra verrebbe portata dinanzi al petto, componendo il mezzo sigillo del serpente, mentre un lieve sorriso apparirebbe sul suo volto. <KAI.> Con forza, deciso di quel comando che avrebbe dovuto far scoppiare le carte bomba. Si, avrebbe dovuto, poiche` troppo tempo e` passato da quando le ha infuse per l'ultima volta di chakra e per questo motivo non detoneranno mai. Momento di sconforto totale, in questa serata, in cui pensava di aver vinto completamente su tutti i fronti, proprio ora si accorge invece di aver solo perso. Sua figlia, l'ha vista ma ha perso la traccia che stava seguendo, ha visto in faccia coloro che dovra` affrontare per riaverla, ma la loro velocita` nello scappare hanno palesato che affrontarli non sara` semplice. E poi? L'ultima cosa che rimaneva, distruggere quel locale... Locale che invece rimarra` solido sulle sue fondamenta, dinanzi agli occhi del bianco che non e` stato neanche in grado di far scoppiare delle semplici carte bomba. Mattyse Kanishiro Senjuu, il genin che mai aveva fallito una missione, che piuttosto di tornare a casa a mani vuote, sarebbe morto... Non riesce piu` a vedere il ritrovamento della figlia come una vittoria, anche perche` non ha piu` nulla tra le mani per avvicinarsi a lei di nuovo. Non ha piu` nulla... O forse una cosa la ha, la mano mancina andrebbe a frugare in tasca, raccogliendo da questa il biglietto da visita del corvo. Osserverebbe la carta serrando con forza la mascella, voltando poi lo sguardo altrove prima di infilare nuovamente il biglietto in tasca. Un altra occhiata verso Mekura, questa volta un sorriso appena piu` smorto, a causa di quel pessimo umore che lo ha investito... Un lieve chinar del capo come saluto, poi si volterebbe, le darebbe le spalle, e prenderebbe a camminare. Giro lungo, prima di tornare a casa, dovra` schiarirsi le idee. Se la Hyuga lo volesse raggiungere, sara` un altra storia. [SE exit]