L'inaugurazione dell'Ochaya

Ochaya - Nightclub

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Attendere esito...

La sera dell’inaugurazione è oramai giunta. L’organizzazione è stata eseguita in maniera impeccabile, riuscendo a preparare il necessario per l’apertura nel tempo previsto, senz’alcuna problematica o ritardo di sorta. Il locale si trova in una delle vie principali del quartiere notturno, con di fronte disposti altri piccoli pub e bar che s’affacciano sulla medesima via. L’Ochaya invece non ha alcun vicino di casa, se non si parla di coloro che gli stanno appunto frontali o nelle altre viuzze laterali. Si tratta d’un unico edificio a tre piani, bello ampio e con l’ingresso disposto al centro esatto al piano terra. Poco prima del portone, compaiono due scalini i quali probabilmente saranno teatro di scene divertenti quando l’indomani mattina qualcuno ne uscirà ubriaco e privo della giusta coordinazione con le inferior leve. Esternamente, è composto da mattonelle rossastre con una grande insegna poco sopra l’ingresso che recita “Ochaya – Night club” d’uno sgargiante viola shocking adornato dalla scritta azzurrina in perfetti kanji giapponesi. Lungo tutto il perimetro anteriore dello stabile, si snoda una fila piuttosto lunga ma che viene smistata velocemente. Vi sono le doverose transenne che mantengono le persone ben in fila evitando che si creino assembramenti di dubbia utilità, rischiando anche che qualcuno passi avanti a chi gli sta di fronte, generando di fatto null’altro che caos. Innanzi alla via libera per entrare nell’Ochaya, v’è un omone grande e grosso. La statura sfiora il metro e novanta, completamente calvo con occhi completamente scuri: un Seiun? O forse no, a giudicare dal marasma di tatuaggi che gli ricoprono sia la sommità del cranio che il resto delle braccia nude e muscolose che mette in mostra. La camicia nera indossata ha le maniche piegate sin ad altezza dei gomiti, i bottoni paiono far fatica a mantener quell’ammasso di muscoli nell’indumento. Pantaloni scuri completano quel vestiario seppur la cravatta e le scarpe che porta ai piedi siano rigorosamente di colore giallo. Il dress code non grazia nessuno! All’orecchio manco, giacché pelato, è possibile intravedere un auricolare con cui è probabilmente in contatto con le ulteriori guardie all’interno. A proposito dell’interno, da esso proviene il suono attutito delle doverose canzoni da discoteca, impossibile per i presenti comprendere quale pezzo stia suonando – ammesso interessi loro effettivamente. Ah... inutile ricordare che per entrare avete bisogno d'una parola d'ordine stampata sul volantino e che l'obbligo vige anche sul vestiario, vero? La serata sta per iniziare, pensate a divertirvi! Il night club è ancora tutto da scoprire. [ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi – Nejo aziona per ultimo. A causa di motivi OFF, per lui non sono contemplati malus nel caso di superamento del limite di tempo imposto. ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ]

15:19 Sango:
 Dress code Giallo. Che diamine di colore è il Giallo? Come quegli uccellini che svolazzano in giro, come i fiori,come il sole, molto bello ma dipende a quale tonalità ci si rivolga, specialmente per entrare in tono con quei capelli che madre natura le ha donato. Il rosso intenso non aiuta di certo l'utilizzo di colori particolare, ecco perchè ha deciso di optare non per un giallo fosforescente ma per un vestito oro giallo abbastanza leggero, simile è la stoffa a quelle che vengon usate per le vesti da notte. Vi è sempre il giallo, si, ma è molto più portabile anche per lei. Si tratta di una veste abbastanza moderna, niente kimoni o yukata per questa sera, composto da delle spalline sottili che reggono l'intera veste - lo scollo procede ad una morbida U sul petto lasciando intravedere i seni , privo di alcuna manica a coprir le bianche braccia la stoffa scivola morbida fino ai fianchi da cui andranno a partire, da entrambi i fianchi, due spacchi vertiginosi. La gonna scende fino alle caviglie, aperta da entrambe le parti, quasi come se non indossasse alcun intimo sotto..forse davvero non lo indossa? I capelli rosso sangue per un giorno son stati acconciati in onde delicate lungo la schiena, nulla di più , nulla di meno < mi sento ridicola Mek > si rivolge a quella che davvero sta iniziando a considerare un'amica, oh com'è strana la vita, un tempo si sarebbero massacrate , oggi invece vanno insieme ad una "festa". Volge l'azzurro sguardo alla compagna che sa d'esser vicina , le ciglia son state rese più scure grazie al mascara, le labbra d'un rosso intenso e scuro grazie al rossetto. Lo sguardo che torna di nuovo d'innanzi a se, per individuar l'esatta posizione del loro arrivo, ma anche quei capelli bianchi che sta cercando < ma siamo qui per divertirci, avrei messo un kimono ma non mi sembra una sala da thè > pure se la ride, si vede che è di ottimo umore mentre camminano per giunger davvero a quel nuovo locale , l'Ochiya. Sulla spalla sinistra porta una borsetta con se, ove dentro è stato inserito il rossetto, il cellulare, diversi Ryo perchè non si sa mai che beva anche lei e anche una piccola boccetta di veleno Allucinogeno C travasato all'interno di quella boccetta in vetro di un profumo a spruzzo. Non ha alcuna arma con se, solo quella boccetta di veleno travasata, per noia o divertimento? Lo scopriremo insieme < se accade qualcosa che non dovrebbe accadere, salvami > vuole quella piccola promessa dalla Hyuga, dopotutto sta cercando di introdursi con un veleno in borsetta sotto mentite spoglie di profumo, e la compagna non lo sa. Iniziamo bene, benissimo. I passi su quei tacchi alti si fanno sentire donandole almeno otto centimetri totali in altezza in più, sfiora probabilmente il metro e ottanta adesso, mentre andranno ad avvicinarsi a quella che dovrebbe essere l'entrata, beh l'insegna di certo non lascia dubbi < hanno fatto le cose in grande > nota l'edificio molto alto, tre piani in toto, ma qualcuno attira la sua attenzione, più di qualsiasi bel ragazzo ci possa mai essere, il buttafuori in completo giallo, potrebbe ridere, cavarsi gli occhi ma cerca di rimaner seriosa < bene, credo di aver capito la parola d'ordine, ovviamente se sbaglio pensa a qualcosa > per entrare, furtive magari. Andrà lei stessa a prender posto alla fila, in attesa che questa scorra e che possa giungere il proprio turno per dire la propria di parola d'ordine, guardandosi lievemente in giro. [borsetta : cellulare - veleno allucinogeno C]

15:27 Mekura:
 Aveva ricevuto il messaggio da Sango riguardo a quel locale. Si era preparata, ha preso qualcosa che fosse decente in giallo e che potesse nascondere degli accessori tattici sotto gli abiti roba utile per fuggire insomma se le cose si facessero brutte, non si può mai sapere. Così con addosso un abito che, francamente, mostra anche troppo: più simile ad un sottile strato di tessuto giallo acceso, le maniche aderenti coprono le spalle e le braccia mentre al centro presenta uno scollo a v mentre la gonna del vestito ha un taglio specifico in modo da chiudersi al livello della gamba destra inevitabilmente mostrandola di più rispetto alla sinistra ma comunque, in generale è molto corto, molto palese, non le piaceva particolarmente, più o meno come la sua variante viola. Ma se deve entrare la dentro e se deve nascondere un bustino e pantaloncini tattici neri per potersi muovere/scappare/combattere è sufficiente. Anche le scarpe non sono scelte a caso. perché seppure siano nere con un tacco importante seppure grosso sarebbero comunque utlizzabili una volta tolto il tacco dato che rimarrebbero attaccate alla cavliglia per via del laccio nero. Ma ancora una volta, sono solo delle possibilità che tuttavia non vorrebbe dare per scontato. Ad ogni modo tiene tra le dita la sua borsetta, gialla, da signora con dentro cellulare, soldi, documenti, trucco di emergenza, e sia mai, un porta pillole riutilizzato per contenere un paio di tonici chakra e coagulanti ed infine un paio di fumogeni, robe da signorina insomma. Apre la borsetta, darebbe un ultimo controllo, si da una sistemata al vestito e guarda Sango, sospirando <il giallo non è facile da portare per nessuno...non ci pensare> lei non lo sta facendo, sta entrando con altri obbiettivi. Quando questa si gira con quella "promessa" da compiere la donna la guarda con perplessità, ma poi annuisce <non credo che tu abbia bisogno di me, però sarò felice di farlo> Non commenta il fatto di fare le cose in grande, non le interessa molto. <...va bene> è abbastanza tesa, accigliata, non è qui per divertirsi ma per ora lascierebbe fare a lei affiancandola, sperando che la sua intuizione sia quella corretta. [borsetta : telefono, trucchi, documenti, ryo, 1x chakra 1xcoagulanti 2x fumogeni]

15:31 Kan:
  [Fila] Lunga la notte appena cominciata, tarda l'ora ma non il movimento nei dintorni del neo nightclub appena aperto, momento dell'inaugurazione di un posto già ricolmo di gentaglia pronta a scatenare qualsivoglia ormone presente all'interno del corpo, voglie presenti nell'albino il quale sosta nella fila dietro la transenne come richiesto e ordinato aspettando il giusto turno per poter ottenere il proprio, trionfale ingresso al suo interno. Sistemato di tutto punto, dorate intente nel fissare chi si ritrova dinanzi, alla ricerca della rossa con cui ha stretto un patto, una serata di reciproca compagnia priva di programmi, priva di essenza, nessuno è chi dovrebbe essere ma solo chi si è realmente non ponendo limiti al corpo, alla mente, alla voce. Lunga è la notte da vivere, giovane quanto il genin appena approcciatosi, realmente, alla vita vera, desideroso di viverne ogni singolo momento senza alcun rimpianto dopo il definitivo trapasso. Vestiario particolare indossato composto da una camicia color del letto al di sopra del busto, maniche ricoprono i superiori arti, minuscoli bottoni incastonati nell'apertura fin poco sopra la bocca dello stomaco lasciando aperto uno spacco a V per poterne visionare il petto e parte, seppur minuscola, del ventre. Gialli calzari, lunghi ricadono sugli arti inferiori fino alla caviglia e li sostano un paio di scarpe del medesimo colore, scarpe di fattura elegante, opache. Una fascia gialla gira intorno alla vita, di lieve spessore, tenendo al suo interno i bordi della camicia e rendendo possibile l'indossare dei calzari stessi. Giaccia da sera, ovviamente gialla, sosta al di sopra della camicia le cui maniche lunghe la ricoprono nell'interezza tralasciando al di fuori solo qualche visione del bianco sottostante. Portaoggetti legato alla fascia con all'interno il fuda e gli inchiostri speciali con tanto di pennello e non solo, all'interno è posto un portafoglio estremamente ricolmo. Chioma albina perfettamente sistemata, scompigliata ma mai in disordine ed il tutto si conclude con un orologio da polso sulla sinistra giallo avente il cinturino marrone <Vestito fregno lo abbiam> osservando se stesso <Capelli in ordine pure> toccandoli a malapena <Portafoglio con soldi e preservativi non manca> ultimo ma non per importanza <Manca lei> sospirando, continuando la ricerca visiva. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio][Outfit: https://www.cravatteitaliane.com/wp-content/uploads/2018/02/abito-uomo-giallo.jpg]

15:40 Mattyse:
 Sembra quasi la sera del ballo di fine per una scolaretta eccitata, pronta alla propria rivalsa nei confronti di quelle stronzette che l'han trattata male per tutti gli anni di liceo. Il bianco e` un misto tra l'emozionato e il terrificato, e` da un po` che non entra in scena con qualcosa di simile e di conseguenza non sa bene come fare, come muoversi, si sente fuori allentamento. La mente vaga lungo duecento film mentali completamente diversi, duecento ipotesi e piani da poter seguire, sta iniziando a risentire di quei ultimi giorni che non ha passato immerso nei propri vizi, quali progettare la conquista del mondo. Ma Hey, perche` non attuarli tutti? Quindi eccoci, il bianco avanza con passo lento, studiando quanto piu` possibile di quella strada, l'Ochaya ancora una volta non ha vicini? Quindi un locale aggirabile, ancora una volta? Il bombardamento sul retro non e` servito a nulla la scorsa volta eh? Ai piedi il Senjuu calza un paio di scarpe eleganti, nere come i pantaloni, quest'ultimi sono stretti in vita da una cintura in cuoio che stringe con loro anche una camicia bianca e priva di pieghe. Le maniche della camicia sono abbassate questa volta fino ai polsi, coprendo sotto le maniche della mano destra tre carte bomba che avvolgono l'avambraccio, mentre 3 fuuda avvolgono il sinistro (questi tre, contengono il Bo, il maglio ed un tronchetto da sostituzione). Un equipaggiamento un po` scarno per quelli a cui siamo abituati, no? Difatti porta con se una borsa portaoggetti contenente altre 20 carte bomba, in caso di emergenza ovviamente. Questa verrebbe tenuta in mano inizialmente, per essere poi lasciata cadere all'angolo del vicolo affianco al locale. Se le cose si mettessero male le avrebbe a portata, se cosi` non fosse, non attirerebbe troppo l'attenzione. Lasciata cadere la borsa porta oggetti all'interno di quella stradina meno illuminata, Mat andrebbe a ricreare, all'interno della propria mente, il proprio volto, con tutte le sue peculiarita`, dalle bruciature all'occhio sinistro opaco e al destro ambrato, andrebbe a soffermarsi su questi due colori. Il bianco andrebbe alla magica ricerca delle due energie a lui necessarie, quella mentale, che andrebbe a ricreare nell'occhio ambrato per compattarla in quella cornea colorata e resa piu` accesa dalla sua mente e, se vi fosse riuscito, andrebbe a ripetere lo stesso procedimento per quella fisica, che cercherebbe pero` di ricreare all'interno dell'occhio sinistro, quello opaco e privo di visione, meno razionale e piu` istintivo. Anche questa, se venisse trovata, verrebbe inizialmente racchiusa nella cornea, per poi cercar di far venire in contro i due occhi, verso il ponte del proprio naso, per farli accavallare e mischiare l'uno con l'altro, intento ad unirne i colori e, di conseguenza, le energie che vi ha associato. Se fosse riuscito in tutto cio` sentirebbe un energia nuova diffondersi all'interno del proprio corpo, un energia che in quella sua immagine ricreata nella propria mente prenderebbe forma come un terzo occhio. Ora siamo pronti, possiamo iniziare con le danze! La mano mancina del dinamitardo si intrufolerebbe all'interno della tasca dei pantaloni per andare ad estrarre un elastico per capelli che, per ironia della sorte, e` giallo. Mat andrebbe a legarsi i capelli con questo elastico color canarino, mirante ad adornare il proprio volto con una coda alta, per poi andare, con la destra, a frugare nuovamente all'interno dell'altra tasca per afferrare un biglietto da visita. Avvicinatosi ancora di qualche metro, non si metterebbe in coda come gli altri, ma andrebbe a mettersi di lato alle transenne che separano le code di gente impossibilitandoli a scavalcare il prossimo. Ma lui non e` qui per divertirsi. <Scusami!> Griderebbe intento ad attirare l'attenzione del buttafuori, sollevando la mano destra con il biglietto da visita. Il biglietto da visita? Si, e` lo stesso che il corvo gli ha donato per le fanciulle. Cosi` scoprira` se il vecchio dell'hotel abbia qualche cosa a che fare con la yakuza. [2/4 impasto chakra][SE chakra 25/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

15:46 Nejo:
  [Fila] Ennesima serata tranquilla in relax? Ma anche no. Questa è la serata che tutti i maschietti desiderano,effimera e piena di belle sensazioni transitorie. Il pallido è lì con il suo vestito giallo sgargiante che darebbe nell occhio anche un cieco,ma non in una confusione come quella dove le cose gialle sono ben poche.Una giacca aperta,camicia coreana sotto che s infila nei pantaloni retti da un cinturino nero sottile.Pantalkni eleganti e scarpe classiche nere.Insomma,a parte il cinturino e le scarpe nere,il resto del vestiario è giallo splendido.Perfino i capelli bianchi sembrano meno bianchi abbinati a quel vestiario che risalta le colorazioni scure lasciando in panchina quelle chiare.Nessun coprifrontr e nessun arma con sé,non è di certo li a creare problemi.Un po imbarazzato li,tutto solo per modo di dire,ovvero senza nessun accompagnatore si guarda intorno vagamente mentre aspetta il suo turno.Sembra sbandato ma è concentrato per questa missione che si è preposto,ovvero scoprire che fine hanno fatto i suoi serpenti. Il non ritorno,può portare a diverse soluzioni e per questo il pallido ha deciso di intraprendere questa avventura serale.Le iride anbrate,che fanno pantane con tutto,si posano qua e là fino a notare una figura poco più avanti,una donna già conosciuta.Improvvisamente arrossisce cercando di celarsi dietro la fila che lo precede,se solo lo vedesse lì Mekura cosa penserebbe? Ma la domanda che sorge spontanea è:cosa ci fa una come Mekura in un locale del genere? Poco importa,lui continua ad avanzare cercando di nascondersi come può nel caso la hyuga si girasse.Ma qualcosa ancor di più grave infligge la sua mente <oh ca..> viso che si incupisce inarcando le sopracciglia,ma non si perde d animo.Mano destra che va a toccare la spalla destra di un uomo che li anticipa bella fila per attirare la sua attenzione <scusa amico,ho dimenticato la parola d'ordine,mi puoi aiutare> conclude con un occhiolino sperando che sia un uomo generoso mentre la fila avanza senza freni

Per coloro che sono in fila, tirare un D10.

Kan tira un D10 e fa 2

Sango tira un D10 e fa 10

Mekura tira un D10 e fa 6

Nejo tira un D10 e fa 6

Schiamazzi vari compongono quella fila all’esterno, formata perlopiù da giovani tra i sedici e i trent’anni. Alcuni, probabilmente fin troppo piccoli per poter entrare, vengono infatti fermati dal buttafuori prima che possano entrare. “Documenti”. La ragazzina brontola infastidita assieme all’amica, prendendola rapidamente dal braccio e facendola allontanare dalla fila per via della figura di merda appena fatta. Ovviamente, sono sprovviste del documento che attesti che abbiano almeno sedici anni, considerando che sembrano decisamente delle ragazzine troppo cresciute con un chilo di trucco in faccia, giusto per sembrare poco più adulte. Ed è il turno di Sango! Si trova a poca distanza dall’ingresso, fermata ovviamente dal buttafuori che tuttavia si rifà gli occhi nello squadrarla dalla testa ai piedi. “Parola d’ordine, signorina”. La stessa che tutti dovrebbero pronunciare per permettere l’ingresso al locale. Sicché il casino nei dintorni e il vociare confuso delle persone dietro di lei, è difficile per chiunque altro poterla ascoltare dalla voce della Ishiba – ammesso sia in grado di pronunciare quella esatta. Mekura si trova appena dietro di lei. Può anche decidere d’entrare assieme alla fanciulla dal crine rossastro oppure aspettare che giunga il suo turno – irrimediabilmente dopo Sango, per l’appunto. Nejo, invece, intrufolatosi nella fila che precede l’ingresso e i doverosi controlli d’età, dress coding e parola d’ordine, fa per attirare l’attenzione a chi gli sta di fronte. Allungando la mano verso la spalla di chi ha di fronte, forse per una svista o per chissà cos’altro, non si renderà conto del fatto che non ha assolutamente niente a che vedere con una figura maschile. Saranno stati i capelli corti e corvini? Di spalle, non s’è tutt’ora accorto che si tratta della Hyuuga e che la mano poggiata sulla spalla, beh, ne ha attirato inevitabilmente l’attenzione. Complimenti, Nejo! Hai completato la missione: ninja stealth per un giorno. Al contrario, sarà proprio quest’ultimo a sentir qualcuno che, toccando la sua spalla, ne cerca l’attenzione. <Ehi, scusami> Pronuncia una voce maschile che, chinandosi dabbasso, s’alza per porgergli qualcosa nella mandritta. <ti è caduto questo.> Ammesso lo Yakushi intenda girarsi e rispondere alla provocazione – se tale vogliamo definirla – potrà notare un naso completamente rosso nella mano di colui che, sorridente, gli sta probabilmente restituendo qualcosa che reputa lui abbia perso. Lasciamo l’interazione ai due baldi giovani, preoccupiamoci invece della presenza d’altri due individui particolari che potrebbero far passare una bella serata alle fanciulle e agli altri commensali – o forse no. Kan, vestito di tutto punto e con le doverose PROTEZIONI al seguito, è ancor distante dall’ingresso. Davanti a lui, almeno dieci persone (compresi Sango, Mekura e Nejo). Infine, ma non per importanza, abbiamo anche il bombarolo matto. Egli, al di fuori della fila e privo del doveroso dress code, cerca d’attirare l’attenzione del buttafuori. Con sé, ha delle armi inserite nei fuda oltre a delle carte bomba, immancabili. Attiva correttamente il Chakra, privo della necessità d’utilizzo del sigillo caprino. Si trova ad un paio di metri da Sango – posta sulla SINISTRA di Mattyse. Al centro, tra di loro, il buttafuori dalle spalle larghe e gli occhi tatuati. “Se devi entrare, devi fare la fila come tutti gli altri” e qualcuno, proprio dalla fila appena citata, agitata un braccio con la mano serrata a pugno in segno di protesta. <Mettiti in fila come tutti!> inneggiano cori di protesta nei confronti altrui. A lui agire di conseguenza. [ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi – Nejo aziona per ultimo. A causa di motivi OFF, per lui non sono contemplati malus nel caso di superamento del limite di tempo imposto. ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ][ 30 minuti complessivi per inviare – Orario: 16.12 ]

16:20 Sango:
 La dea bendata forse le vuole bene questa notte, ancora tutto dovrà esser scoperto. Lo sguardo che per qualche attimo andrebbe alla sua ricerca per poi notare quei capelli bianchi abbastanza lunghi. Solleva solo la mano , il braccio per salutarla dalla propria posizione per invitarlo a venir da loro , ma troppo lontano tanto che ormai è il proprio turno di andare avanti seguita dalla Hyuga < buona sera > calda la voce sfarfalla per l'omone, un lieve sorriso prima di provar ad avvicinarsi per sussurrare la propria parola d'ordine, ovviamente che sia davvero quella giusta. Se non lo fosse? Con calma proverebbe a sussurrare dunque < Progetto > bassa, per non farsi sentire da alcun altro che non sia Mekura ovviamente, lei dovrà sentirla nel caso abbia sbagliato completamente e abbia toppato, insieme a Kan ovviamente. Attende con un lieve sorriso che possa infine passare , spera per lo meno che sia così. Non s'avvede di Nejo al momento ma solo di un bianco di propria antica e vecchia conoscenza, lo stesso che adesso è stato inserito all'interno di coloro che devon esser tenuti d'occhio, Mattyse. Un sopracciglio che si solleva nel vederlo li, in quella pubblica piazza.. potrebbe partire e dargli il veleno negli occhi per esempio eppure è li per altro, per divertirsi, o sarebbe in ronda con le vesti della Shinsengumi no? < non lo faccia entrare, so che è un pianta grane > non sa nemmeno d'aver probabilmente detto il giusto in quell'esatto momento, ed ecco perchè porterebbe anche lei la propria mano sinistra dietro la schiena , come se si stesse aggiustando le vesti, per provare a formare il mezzo sigillo della capra. Se il bianco è li, probabile che anche la rosata sia vicina. Se ci posson esser guai in vista meglio prepararsi. Li andrebbe a concentrarsi sul proprio essere, ad immaginarsi le due sfere che la abitano in due punti diversi del proprio corpo. Quella della mente rapportate al proprio intelletto e alla propria arrabbiatura, quella fisica di un corpo che non ne vuol sapere di farsi ri-colpire, due sfere opposte che andrebbe a stimolare se trovate, cercando di trascinarle verso un unico punto, il plesso solare. Una scende, l'altra sale, un movimento simile che convergerebbe li adesso, in un ultimo atto nella quale ruotandole tra loro con impeto riuscirebbero ad unirsi per impastar infine la propria forza e le proprie abilità . Vuole sentire quel proprio chakra, scorrere, linfa vitale e rabbiosa che ne accende ogni singolo nervo e ogni singolo pensiero . Che se ne restino fuori insomma! [tentativo impasto del chakra ][stessi tag e oggetti]

16:21 Kan:
  [Fila] Il vociare eccessivo, in concomitanza con le persone dinanzi a se, rendono la fila un piccolo inferno in cui vivere. L'ingresso risulta lontano, distante rispetto alle esigenze eppure null'altro può fare, sicuramente tagliare la fila lo condanna a dover lasciare il loco abbandonando il divertimento che ne potrebbe conseguire. Non va a genio un qualcosa di simile, lasciare tutto quanto per una minuzia del genere è da stupidi, da beceri e cosa può fare? Niente se non aspettare il momento propizio, ovvero quando la fila scema permettendogli un giusto proseguo <Se lo avessi saputo sarei venuto a far la fila stamattina> primo su tutti, passare fin dall'inizio godendosi una serata fresca, vedendola crescere, nascere con relativi ingressi di ogni tipo e forma. Sospiro portato all'esterno, aria svanita dall'interno di bocca e polmoni ricercando la figura della rossa, smuovendo il volto in ogni direzione, persino dinanzi a se cercherebbe di notare la presenza dell'Ishiba ed è proprio in tal direzione, caso di riuscita, le dorate vanno a focalizzare la loro attenzione notando la chioma rossa, un vestito giallo, lei? Una mera somiglianza? Tentar non nuoce. Lingua esternata nel carezzare la docile superficie delle labbra, voce in aumenta per proferir quel verbo <Sango, aspettami all'ingresso, sto arrivando> provando a far sentire se stesso, avvisandola della presenza ancora in fila, facendosi aspettare. Non può lasciar andare un gioiellino del genere, ne tanto meno la sua amica. Non riconosce alcun altra figura eppure una voce giunge, Mattyse e le urla ne attirano l'attenzione; dorate scostano la visuale su di se, osserva il ragazzo <Mah> nient'altro proferito attendendo di esser sentito, di ottenere la giusta attenzione. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio]

16:32 Mattyse:
 Un piccolo sorriso appare sul suo volto quando sente la voce del buttafuori rivolgersi a lui in maniera piu` intelligente rispetto al tipo in fila che pare aver da ridire. La fila e` alla sinistra di Mat no? Allora usiamo i privilegi delle cicatrici. Mat ruoterebbe il busto quanto necessario per posare l'occhio ambrato da la ove i cori sono iniziati, serrando la mascella e inclinando appena il capo, intento a minacciare in maniera silenziosa quei quattro ragazzini troppo focosi, mostrando l'oro un occhio opaco e le diverse bruciature che sono piu` o meno visibili. Successivamente lo sguardo tornerebbe sul nostro Mr. muscolo idaulico gel vestito elegante, a cui si avvicinerebbe ancora di qualche passo, attendendo ovviamente che le persone in coda abbiano il tempo di rispondere a quella sua domanda. <In realta` devo solo parlare con la proprietaria, anche nel retro.> Senza mezzi termini, allungando ora al buttafuori la mano destra per porgerli il biglietto da visita del corvo. Il braccio verrebbe ritratto repentino quando sara` Sango ad entrare nel suo campo visivo, piu` per farla passare che per altro. La seguirebbe appena con l'occhio ambrato, accennando ad una piccola risata. <E` bello anche per me rivederti> ironico ed appena divertito, scuotendo appena il capo prima di riallungare la mano verso il pelato. <Aspetto qui fuori senza problemi, sono Kiofu Oboro.> Ed ecco che tornerebbe con la teoria del figlio di Jinto. Il Senjuu attenderebbe quindi una reazione dal buttafuori, che sia quella di prendere il biglietto da visita o meno, per poi fare un passo di lato, cosi` da non ostacolare ne la gente in coda, ne il lavoro dell'omaccione stesso. Ruoterebbe su se stesso, utilizzando il piede destro come perno, per dare le spalle al locale, andando poi ad osservare tutti quei ragazzi e quelle ragazze in coda. Ancora qualche commento sul fatto che non sia in fila? <Se avete qualcosa da dirmi, uscite dalla fila e venite qui a dirmela.> Sollevando appena il mento, intento a sprizzare la solita sicurezza che ha in se stesso. [Chakra 25/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

16:35 Mekura:
 Ha visto la scena con le ragazzine, roba normale ma le verrebbe il cuore stretto in una morsa a pensarci. Vuoi che una stupidaggine del genere non la possa fare anche Kimi? magari con qualche anno in più: vestirsi in questo modo, fingersi di essere più grande in un posto che francamente sarebbe da evitare. La cosa peggiore è che potrebbe già essere così, in un certo senso, all'interno di questo mondo. Ma chi è che prima di tutto prova a chiamarla amico? al momento lei è la cosa meno amichevole che ci sia li presente. si gira squadrandolo e ...guarda un po', un fantasma del suo passato, cresciuto ma li presente. <...> la sua espressione si rilassa un attimo mentre rimarrebbe a fissarlo senza dire nulla come se stesse pensando cosa dire e mentre sta per gonfiare il petto assumendo una posa, provandoci, che sia più dignitosa di adesso sente quella parola "progetto"...ma certo. Se fosse davvero quella la parola d'ordine sarebbe coerente con i piani del suo caro ex marito e significa che qualcuno li sta portando avanti. Perché Aya è così importante? Ed in quel momento sente anche le parole successive di Sango e la persona alla quale sono rivolte. <ah> lo guarda e poi guarda Sango. Terrebbe lo sguardo rivolto verso Mattyse senza una vera e propria emozione ma approfitterebbe della attenzione verso questo per a sua volta cercare di trovare il tempo di attivare il chakra <aspetta, ti do una mano> risponderebbe la donna vedendo la mossa di Sango cercando di stabilire una copertura per entrambe: insomma sono due amiche che si stanno rimettendo a posto i vestiti, nulla di male no? e infatti allungherebbe le mani e rapidamente usando come copertura la schiena di Sango comporrebbe il sigillo della capra cercando di prendere il controllo delle energie fisiche e psichiche del proprio corpo, in modo tale da fonderle insieme al livello della bocca dello stomaco e mantenerlo in circolo all'interno del suo sistema di tsuba in modo da attivare i suoi punti di fuga, se fosse riuscita a fare questo continuerebbe con la scenata. <stai male con il giallo> commenta la donna ad altavoce quando questo chiede se avessero qualcosa da dire, in realtà non lo pensava neppure, non sa neppure percHè lo ha detto...aveva solo voglia di dirgli qualcosa. Scuote il capo amaramente e guarda Sango. <ora dovrebbe essere a posto il vestito> [tentativo ch on -stesso equip]

16:43 Nejo:
  [Fila] Come giustificare la sua presenza lì? Essi,perché sembrerebbe  che nella confusione e di quella fila,il pallido sia andato ad intaccare la spalla di Mekura,c era tipo una possibilità su dieci e lui l ha presa al volo.Nel veder voltare quel viso una sensazione di calore susseguito da una colorazione rossa in viso lo assale,pietrificato rimane qualche secondo immobile.Non sa cosa fare,non sa cosa dire,non si vedono da tempo e diciamo che la stima ed il rispetto che portaverso la hyuga lo fanno vergognare anche del vestito che indossa.In panico totale,qualcosa lo richiama alle sue spalle.Senza esitare si volta per udire ed asciugare con la destrosa quella pallina rossa <mmh si certo> risponde celere per poi osservare l oggetto,rigirarsi verso Mekura e porlo verso di lei <Mekura sama che sorpresa vederla qui...è suo?> chiosa rapido ed imbarazzato mentre li pone la mano aperta con il naso da clown.L imbarazzo ormai è Lle stelle,se potesse si sottwrerebbe anche se l altra sembra ignorare il genio,magari non è lei?Fatto ciò qualunque sia la reazione di Mekura,se avesse  isto l altra entrare eslamerebbe <sono con loro> indicando Mekura alla quale,nel caso le farebbe un occhiolino.In qualunque caso cercherete in prossimità della porta di udire la parola d ingresso e nel caso la sentisse,la ripeterrebbe come meglio puo.

Sango pronuncia sottovoce la parola d'ordine, ricevendo un mero assenso con un singolo cenno del capo da parte dell'omone. Giacché vicini, il buttafuori ne approfitta per rivolgersi alla rossa adottando il medesimo tono di voce. "Se hai bisogno d'aiuto una volta dentro, chiedi di Kimoru", ammiccandole e portandosi di nuovo ad una distanza tale da restar ben eretto in piedi e prestar attenzione a chiunque altro possa avvicinarsi prima che abbia fatto entrare Chiappe d'oro con cui ha letteralmente provato a flirtare. Quest'ultima, inoltre, porta una singola mano dietro la schiena per cercare di formare adeguatamente il sigillo caprino, necessario affinché voglia attivare il Chakra. Mekura accorre immediatamente in suo aiuto, fingendo di star sistemando l'abito della Ishiba. Nessuno ha il benché minimo sospetto che stia attivando il Chakra, soprattutto grazie alla Hyuuga che l'ha affiancata in quest'operazione. Quindi, per quanto riguarda Sango, l'attivazione avviene in maniera corretta. A sua volta, anche la signorina dal crine corvino sfrutta la situazione a proprio vantaggio, immaginando le due sfere che vanno ad unirsi, formando un solo ed unico flusso che ne investe il corpo. Anche per lei non v'è alcun problema nell'attivazione del Chakra, permettendole d'avanzare. Tuttavia, l'unica ad aver pronunciato la parola d'ordine è l'agente scelto della Shinsengumi. Giacché pronunciata a bassa voce, non sarà possibile per Nejo sentirla. Il buttafuori, notando la vicinanza tra i tre, pone una singola domanda rivolta perlopiù all'avvenente rossa con cui andrebbe ben volentieri ad appartarsi da qualche parte. "Siete tutti assieme? Potete entrare, allora", agitando la mandritta per indicare ai tre l'accesso permesso alla struttura. Sfila il nastro che preclude l'avanzare oltre, chiudendolo immantinente alle spalle dello Yakushi. Così facendo, ci sono soltanto sette persone davanti a Kan che - povero Cristo - ha scelto probabilmente la serata sbagliata per un colpo di fortuna. Il buttafuori, del quale abbiamo finalmente scoperto anche il nome, prima di far passare qualche altra persona di quelle in fila, grazie anche alle parole della Ishiba, scruta di sottecchi Mattyse intento a palesare le sue intenzioni e a porgergli un foglietto da visita con il nome dell'hotel visitato poco tempo prima da lui stesso, Ekko e l'ormai trapassato Dyacon. Prima che possa anche solo pronunciarsi in maniera negativa nei confronti della pretesa iniziale, si sofferma a leggere quel fogliettino e a scostare l'attenzione su di lui: così per un paio di volte. Porta la mano all'auricolare, dandogli un fianco ma senza perderlo di vista per davvero, parlando all'interno dell'oggetto in questione. "C'è un certo Kiofu Oboro, presentatosi col biglietto da visita del Corvo", spiega all'altro capo. Lo si può vedere annuire, mentre dalla fila provengono ulteriori frasi di disagio. <MUOVIAMOCI! VOGLIAMO ENTRARE!> E ancora: <Non voglio rovinarmi la serata prima di entrare, ragazzino!> Bercia qualcun altro di poco raccomandabile in mezzo alla folla, precisamente dietro le spalle di Kan. Si tratta d'un uomo che avrà all'incirca una trentina d'anni, capelli ben pettinati all'indietro che pare piuttosto infastidito dall'attesa. Muove freneticamente il piede a terra, respirando profondamente e sbuffando altrettanto rumorosamente dalle labbra: è come se dovesse perennemente dimostrare quel suo malumore costante. "Okay", l'ultima parola che viene affermata da Kimoru, prima di rivolgersi al bianco con fare spocchioso. "Entra. Ti aspettano nel privè 191, sulla destra" e pur avendogli permesso d'entrare senz'alcun bisogno della parola d'ordine (anche se, in un certo senso, è come se ne avesse usata una di riserva), dal marasma di gente non arriverà alcuna frase di conforto o di felicità. <HAI FATTO ENTRARE QUEL COGLIONCELLO DA QUATTRO SOLDI E NON NOI!> La prima transenna finisce a terra, sulla destra di Kan il quale potrà tranquillamente assistere a quello dietro di lui che, esattamente come poc'anzi si lamentava, or ha spintonato con un sonoro calcio quel ferrame a terra, generando il consueto tonfo del metallo che tocca qualcos'altro di rigido con forza. "PROGETTOOOOOOOOOO!", nel frattempo un gruppo di sette persone antecedenti Kan pronunciano in coro quella ch'è l'effettiva parola d'ordine, seppur qualcuno della stessa comitiva, tra una risata di scherno e l'altro, gli bercia dietro: "Sei proprio un deficiente, ora la sanno tutti! Ahahahah!", ma vien comunque permesso a questi ultimi d'entrare. Beh... tutto sommato, non è andata male neanche per il Sumi che, seppur in mezzo a quel casino, è il prossimo a dover entrare con la doverosa parola d'ordine. Tre metri dall'ingresso. [ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi – Nejo aziona per ultimo. A causa di motivi OFF, per lui non sono contemplati malus nel caso di superamento del limite di tempo imposto. ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ][ 30 minuti complessivi per inviare – Orario: 17.05 ]

17:15 Sango:
 Osserva Mattyse ancora per un attimo prima di sospirare , non hanno mai avuto un grande rapporto e non ha mai provato ad ucciderlo, questo non lo pone nella lista di coloro che deve eliminare, e non è nemmeno in servizio. Potrà usare queste informazioni per il futuro < sappiamo entrambi vicino a chi stai. Avere anche lei qui sarebbe controproducente alla mia di serata.. se fossi solo sarebbe una cosa diversa > si, crede davvero che siano bottone e camicia, che possano solo camminare assieme in ogni attimo. E che lei sia li. Sente ciò che dice l'amica pure, aggiustandole il vestito, o almeno, così dovrebbe sembrare ad occhi altrui permettendole di far quel che desidera senza troppi problemi < grazie > un occhiolino alla sua volta prima che qualcun altro si aggiunga alla lista di persone imbucate in questa serata. Non sono ancora entrati e già tutto inizia male con l'arrivo di Nejo a cui dona una semplice occhiata, sta parlando con la Hyuga, non con lei . Richiamato il chakra si sente molto p iù forte e sicura di se, mettendo quel sorriso a disposizione del buttafuori, il cui consiglio verrà registrato nella mente < grazie > proverebbe a mollargli un sonoro bacio sulla guancia - bisogna sempre farsi amici i buttafuori - prima di sfilare avanti oltre la transenna, accorgendosi poco dopo d'avere un cucciolo a seguirle .. Nejo. Potrebbe davvero girarsi e dire di non conoscerlo, di non averlo mai visto, ma a che pro farlo? Non v'è motivo < attendiamo un attimo Kan > un suggerimento prima di unirsi oltre la porta che separa il tutto dall'esterno all'interno. Non sa cosa possa esserci li dentro eppure chi sarebbe mai questo Kimoru? E cosa potrebbe far per lei? Non comprende nemmeno come sia entrato Mattyse subito dopo di loro saltando la fila. < qui c'è qualcosa di strano > ha notato lo scambio? Quello delle parole sicuramente, il bigliettino forse no, ma poco importa adesso mentre si pone di lato per far passare altri e attendere il Sumi di sua conoscenza < occhio ad un certo Kimoru > un sussurro che verrebbe fatto solo nel momento in cui riuscirebbe a raggiungere la Hyuga vicino all'orecchio. Lo sguardo che saetta avanti e indietro, il nervosismo che inizia a farsi vedere. Doveva divertirsi, è li per quello! [chakra on][stessi tag]

17:22 Kan:
 La sfortuna si palesa al proprio fianco, troppa gente e probabilmente neanche viene notato da chi vorrebbe essere notato, poco importa, una volta dentro tutto sarebbe tornato al suo giusto posto evitando qualunque problema. Dicerie, casini, bordello, tutti elementi affacciati all'udito dell'albino, ora mezzo sordo ma esaltato, felice, dorate iridi illuminate, un fuoco divampa ardendo al pensiero di varcare la soglia godendosi una notte di pura e memorabile lussuria mentale, fisica, istintiva. Il verbo di Mattyse giunge all'udito scostando sul Senjuu la vista, osservando la bianca chioma senza proferir altro termine, limitando se stesso alla mera osservazione di una scena surreale in cui un ragazzino, apparentemente, porge un biglietto passando innanzi ad un'intera fila, saltandola, entrando nel locale con chissà quale permesso speciale. Curioso evento scatenante di una rivolta da parte di un uomo alle proprie spalle le cui azioni creano un connubio perfetto del desiderio del genin. Parole non fanno in tempo ad uscire, la transenna viene spinta via, inevitabilmente l'attenzione volge su tale oggetto e sull'uomo in questione <Cazzo amico, dammi un po' della tua energia per stasera, ne avrò bisogno> ammirando le gesta ma son le successive parole a rendere il tutto pregno di divertimento. Dorate iridi divengono lucide, poche lacrime iniziano a scendere bagnando le gote del viso, solcandolo inevitabilmente, mancina stretta, corpo rigido esprimendo, tramite le lacrime, una felicità senza pari, portando lo sguardo in alto <Amo questo posto, stasera sarà la mia serata> tirando con il naso, commosso dalla vita intorno a se, stupefatto nel notare l'avanzare delle 7 persone le quali entrano nel locale. Il tempo è denaro, avanza a sua volta con passo estremamente veloce, diretto verso il buttafuori sul quale posa lo sguardo una volta liberata la strada del paradiso sceso in terra <La parola è progetto amico> gioviale, totalmente a suo agio mentre lo sguardo china sulle altrui braccia <Cazzo che muscoli, qual è il tuo segreto?> così, per intrattenersi qualche secondo. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio]

17:24 Mattyse:
 E mentre Sango impasta il chakra, Mekura fa la sua comparsa, impedendo al bianco di notare i sigilli delle due e... bhe, e` un bel colpo di scena no? Mekura che va ad una festa con Sango. Pero` la sua presenza non puo` che strappargli un sorriso, se sono li` quella sera entrambi, vuol dire che anche lei si e` messa in moto e hanno raggiunto lo stesso punto. Quindi si, per una volta potrebbe avere qualche bella parola per lei. <Tu stai meglio con la tua pelle.> Risposta secca al dire di lei, che lascia ben poco all'immaginazione. Lo sguardo salta poi su Sango, inclinando appena il capo verso la propria destra, accennando ad una piccola risata. <Bhe, allora sono lieto di dirti che e` una cosa diversa...> Lo sguardo tornerebbe per qualche istante su Mekura <...Non verra` a rovinarvi la serata razze.> Chissa` come reagira` Nejo, a cui dona appena uno sguardo senza effettivamente dire nulla. Qualcuno in quella coda pare voler litigare, il bianco gli lancerebbe un ultima occhiata, sorpassando con lo sguardo la figura di Kan. <E allora rilassati. A differenza vostra sono qui per lavoro.> Risponderebbe ad alta voce, attendendo poi il buttafuori che pare parlar con qualcuno. La tecnologia e` ancora molto complessa per Mat, ha capito solo che tutto quello che negli anni addietro risultava essere un problema alla quale LUI avrebbe dovuto cercare una soluzione, ora esiste, facilitando il tutto. Il pelato da il via libera, quindi Mat non puo` che annuire, riprendere il biglietto da visita che tornerebbe all'interno della tasca destra per poi entrare nel locale. Fatto qualche passo, guarderebbe le fanciulle per porgerle un ultimo sorriso. <Buona serata ragazze. Io tra venti minuti me ne vado.> bastera` come frecciatina? Mekura lo conosce abbastanza, dovrebbe bastare per farle capire che entro venti minuti il Senjuu sara` fuori, passando per l'ingresso o per una porta creata da solo. <Quindi, centonovanuno, sulla destra.> Ad alta voce, prima ancora di allontanarsi, se le due sentiranno quel commento, poco male. Mekura e Sango potrebbero essere due ottime alleate improvvisate per quella serata. Il bianco cosi` si volterebbe di novanta gradi verso la propria destra per poi iniziare a camminare, costeggiando la parete in cerca dei prive`. <Avrei preferito mille volte mi fosse venuta a trovare fuori. Odio tutto questo casino.> Lo sguardo salterebbe da un angolo all'altro del locale, intento a disegnare nella propria mente una piantina utile della struttura. [Chakra 25/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

17:32 Mekura:
 Si rigira verso Nejo sollevando un sopraciglio quando questo si inserisce all'interno del gruppo, poi guarda il naso rosso e sospira, pacatamente <no il mio è attualmente in borsetta, lo tiro fuori per le occasioni speciali> probabilmente come adesso con la sua mancanza di spina dorsale nel vedere Mattyse e dire qualcosa solo per volergli dire qualcosa. Continuerebbe a seguirlo con lo sguardo. <?> guarda Sango di nuovo quando c'è questo cambio di battute e sorride verso questa con un sorriso sottile <ma ti pare, ringraziami quando dovrò aiutarti a toglierlo> è una piccola citazione al "momento" passato insieme nel peggiore hotel del bazar prima che la mandasse in prigione per sua stessa volontà della Hyuga, storia lunga. Il problema tuttavia ritorna verso Mattyse il quale a quanto pare ha trovato il modo di saltare la fila. Sapeva di più? quanto sapeva di più? aveva trovato altre informazioni? bhe, tutti e due hanno fatto strade differenti per cercare delle informazioni e del resto non stanno condividendo nulla di quello che stanno scoprendo. <c'è sempre qualcosa di strano> commenta la donna a bassavoce guardando Mattyse non rispondendo a quello che ha da dire riguardo alle sue parole..era solo..sorpresa? quasi felice che le rispondesse con quel tono? il che la rende ancora più un pagliaccio di prima, lascia perdere per ora chi sia la lei: non le importa, non le riguarda comunque. <ad ogni modo, credo di aver sciolto il trucco, penso che userò il bagno per...rimettermi a posto l'eyeliner, ovviamente dopo che kan sia arrivato> chi vuole intendere intenda. [ch on][stesso equip]

17:41 Nejo:
  [fila] Missione stealth fallita,missione aggregazione riuscita.Colei che sembra accompagnare Mekura,ovvero la bellissima e strepitosa Sango,sembra non negare l'appartenenza del pallido al loro gruppetto.Quel viso lo ha giò visto una volta,ma non ricorda ne dove e ne quando,figuriamoci il nome.Un sorriso cerca di porli in maniera rapida in segno di ringraziamento.Nel frattempo oltre al baccano che proviene da dietro al quale Nejo non da tanta importanza visto che la sua concentrazione è posta sulla sua dritta via,un uomo che pare conoscere le donne appare e pronuncia frasi alle quali il pallido non da peso,forse perche non ne capisce bene il significato.Lo sguardo si posa prima sulla pelle della Hyuga,senza notare nulla di strano per poi tornare sul Mattyse al quale porge anche a lui un sorriso di saluto,classico di cortesia dato che non sa ne chi sia ne cosa abbia detto,ma Nejo non si fa problemi mentali per questo.Ma la domanda che di tanto in tanto irrompe nella mente del genin è sempre la stessa,cosa ci fa Mekura e compagnia bella in un posto simili? Anche loro hanno notato cose strane? Ude la risposta della Hyuga <Ah si,allora lo tengo io> esclama riponendo il naso rosso nella tasca dei pantaloni.Continua a fare il parassita oppure il cagnolino,come preferite

L'interno del night club è di quanto più stravagante possa sembrare un locale. Innanzitutto, le luci che provengono dal soffitto son completamente rosse - a tratti giallastre per mantenere viva l'idea del dress code, alternandosi tra stati di luminosità perenne e talvolta accendendosi e spegnendosi per andare a tempo con la musica. Quest'ultima è a tutto volume, per questo era possibile sentirla dall'esterno, seppur in minor parte. Denota che il locale sia ovviamente a prova di rumori troppo forti, seppur nel quartiere non dovrebbe suscitare chissà quale clamore. Vanno tutti lì per divertirsi. Davanti agli occhi di coloro che son appena entrati, si stanzia una sala veramente spaziosa avvolta nel cremisi bagliore. Di fronte all'ingresso, superando il marasma di gente, di tavolini, di spogliarelliste, di pali, di altalene e quant'altro, v'è un angolo bar che chiamare ''angolo'' è in realtà un'offesa. Si tratta d'un bancone brillante, dal ripiano completamente nero su cui son già disposti un sacco di drink e shottini, nonché attorniato da avvenenti fanciulle dalle cosce scoperte e scollature da capogiro, nonché uomini di bell'aspetto e non che cercano assolutamente di portarsi qualcuna di loro a casa. La musica copre gran parte delle parole, quindi sarà difficile capirsi l'un l'altro a meno che non s'adotti la consueta prassi di questi particolari avvenimenti: urlare nell'orecchio. L'intero muro alle spalle del bar, è coperto da vetrate e scaffali sui quali sono disposte le più svariate bottiglie d'alcolici - tra le meno care e le più usate, a quelle sovente richieste da coloro pieni di ryo nelle tasche e nel conto. Baristi frenetici stanno continuamente a riempire bicchieri, fornire descrizioni accurate nel caso qualcuno faccia richieste particolari e avvenenti ballerine danzano attorno ai pali. Questi ultimi sono siti al centro esatto di quello che potrebbe fungere persino da tavolino, attorniato da comode poltrone sulle quali è possibili sedersi, guardando lo spettacolino dal basso - perfettamente in comodità. Tutte le fanciulle danzanti son prive di chissà quale indumento, vestite d'abiti succinti e talvolta soltanto d'un intimo abbinato che lascia ben poco all'immaginazione. Tacchi alti da equilibriste, c'è da chiedersi come facciano a danzare in maniera così armoniosa e sexy al contempo: il paradiso di Kan. Lungo quella pista, vi sono anche delle presunte gabbie con un'altalena all'interno. In questo spazio, il balletto è decisamente più sensuale d'altri. Non è immorale adocchiare uomini che fischiano attirati dalle curve femminee delle ballerine, infilando nel perizoma banconote di ryo. Ma pensate davvero che ce ne sia soltanto per gli uomini? Assolutamente no. Nell'ala destra del locale, le pedane sono perlopiù occupate da fanciulle - ma sulla sinistra, vi sono persino degli uomini dai muscoli scolpiti e indossanti soltanto mutande fin troppo aderenti al pacco, lasciando a loro volta ben poco all'immaginazione di chi n'è attirato. In parole povere: ce n'è per tutti i gusti. Un palco è disposto di fianco al bar, nell'ultimo angolo in fondo della sala che unisce i vari palchi e tavolini sui quali gli spogliarellisti son dediti a ballare. Su di esso, un piano completamente nero. A sinistra dell'ingresso, in realtà neanche tanto distante, vi sono delle scale che portano al piano superiore. Sembrano quasi trasparenti, illuminate da led cremisi che di tanto in tanto cambiano colore, vertendo a loro volta sul giallastro. E' tutto troppo perfetto! Manca mica la special guest? Al piano di sopra, alzando la testa, tutti i presenti potranno riuscire a notare un balcone che dà direttamente verso il basso e che percorre TUTTO il perimetro della stanza. Lungo quest'ultimo, v'è l'attrezzatura necessaria al deejay per mettere la musica, modificarla e renderla danzante per chiunque. In effetti, non è neanche insolito inquadrare gente intenta a ballare assieme alle spogliarelliste piuttosto che star seduta a guardarle soltanto. Le parole percepite da Sango, considerato il chiasso che v'è anche all'esterno, non sono sicuramente chiare. Non può aver sentito tutto lo scambio, seppur lo scambio del bigliettino da visita sia invece piuttosto palese. Deve comportarsi da sbirra anche durante una serata diversa? Non era lì per divertirsi, appunto? Forse con qualche shot tutto cambierà. C'è comunque da precisare che Kimoru è il nome del buttafuori, ma che Sango non l'abbia compreso fa intuir come sia presa completamente dal suo ruolo di Shinsengumi, come se vedesse il marcio ovunque. Aspetta Kan, il quale riesce a sua volta a pronunciare correttamente quella parola d'ordine, così da immettersi nel locale. Il buttafuori, con un sonoro schiocco della lingua, torna a fissare l'interlocutore in merito alle domande che gli ha appena rivolto. <Facendomi meno seghe di quante te ne faccia tu.> Non è mica una donna con una scollatura in vista, eh! Non avrà certo lo stesso trattamento. Gli viene comunque permesso d'entrare in quel paradiso, così da bearsene e rifarsi la vista dopo due anni di coma, passati in un lettino ospedaliero a farsi probabilmente molestare da un medico dai capelli rossi. Direttamente sulla destra dell'ingresso, son anche presenti delle scale del tutto uguali a quelle precedentemente citate sulla sinistra, le quali portano a loro volta al piano superiore. Sotto di esse, è possibile passare per raggiungere delle tendine di velluto pesante dal caratteristico color bordeaux. Su ognuna di queste, una piccola targhetta ne segna il numero. La 191 è a dieci metri dal bombarolo matto e nessuno pare dargli chissà quale attenzione. Non se ne sono ancora accorti, illusi. Per ora, sta filando tutto liscio ed ha avuto anche la fortuna di riuscire ad entrare. E' possibile per loro cinque vedersi l'un con l'altro, a meno che non scelgano - appunto - strade separate che li porteranno ad allontanarsi. Il bagno, indicato da un'insegna luminosa recante le lettere "Toilette", è posto alla sinistra dell'angolo bar poc'anzi citato. Occorre, dunque, sorpassare quel marasma di gente intento a strusciarsi l'un con l'altro e a bere come spugne. Nejo s'appropria definitivamente del naso rosso, sistemandolo nella tasca ed avendo completa libertà di manovra per quanto riguarda l'interno del locale. Nessuno di loro, per adesso, è bloccato da qualcosa. INIZIATE A DIVERTIRVI! [ Scale che portano al piano superiore, ovviamente rosse: https://i.pinimg.com/236x/02/00/27/02002763b3ef750a23c0283e66ba3218.jpg ][ Ve lo devo spiegare?: https://i.pinimg.com/236x/e8/49/c3/e849c3888b8cb39aeb2ee872322f23eb.jpg ][ Angolo Bar: https://i.pinimg.com/236x/e8/87/3b/e8873ba082533d4fd99a335a8ab93a2a.jpg ][ Interno del Night Club: https://i.pinimg.com/564x/91/09/b4/9109b47b5094bdb3a31f59cd1aabda58.jpg ][ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi – Nejo aziona per ultimo. A causa di motivi OFF, per lui non sono contemplati malus nel caso di superamento del limite di tempo imposto. ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ][ 30 minuti complessivi per inviare – Orario: 18.06 ]

18:13 Sango:
 < bene > le spalle che andranno a rilassarsi, tranquilla dopo la consapevolezza che LEI non si farà viva, di certo non questa sera. Dunque non ha motivo di preoccuparsi della sua presenza, sono in una città libera, sebbene sia li per lavoro.. che genere di lavoro? < oh, credo che sia il nome del buttafuori > si andrà a correggere ridendo lievemente per quella gaffe, povero buttafuori, ma poco importa adesso, non è li per cincischiare! Non come fa ovviamente il piccolo dolce Kan, che attende paziente. Insomma alla fine riescono tutti ad entrare , a prendersi quella frecciatina, e sollevar un sopracciglio < cosa intendeva che tra venti minuti andrà via?> uno sguardo alla ragazza vicina in attesa di una qualsiasi risposta o spiegazione, di certo lei non ha compreso nulla , ne di quello ne del naso rosso che Nejo ha preso per se. Insomma, non hanno iniziato e non ci sta a capire più niente, ma qualcosa risuona nella mente, il fattore trucco perfetto di Mekura senza sbavature che deve esser risistemato. Un lungo sguardo alla sua persona prima di guardare Kan di nuovo < accompagnami alla toilette, devo ...sistemare il vestito , ma prima direi di prender qualcosa da bere > un chiarissimo invito a seguirla, e lei seguirà ovviamente Mekura verso la stanza adibita al bagno, o qualsiasi altra cosa stia cercando di fare. Lei dopotutto non ha alcuna veste sotto, coi tacchi a spillo < cosa succede mia cara che io non so?> vorrebbe giusto un aggiornamento per divenire Sango 2.0, dato che non ci sta capendo una beata mazza sul perchè Mattyse sia passato per lavoro, perchè le abbia avvisate dei venti minuti, Mekura che si comporta stranamente, Nejo che possiede un finto naso rosso, e Kan, beh lui è bello, fa bene il suo lavoro questa sera. La mano che andrebbe alla borsetta per prendere quel profumo-veleno nella mano destra. Stringe la fiala in modo da provare a nasconderla nella mano chiusa per usarlo in maniera parsimoniosa e nel tempo esatto < dici che dovrei spogliarmi di queste vesti..?> spera che il doppio senso l'abbia collegato anche la Hyuga. Deve ritornare uno shinobi? Sono ormai dentro per esser investite letteralmente dalle luci e dalla musica alta, da schiere di ballerine già nude e danzanti ma anche di bei ragazzi per i propri occhio < niente male > si, è li per divertirsi insomma! E per questo motivo scivolerebbe in avanti verso il bancone del bar cercando di riuscire ad ordinare senza sbracciarsi tra la folla < fammi qualcosa di forte, lascio decidere a te cosa > si, vorrebbe solo qualcosa da bere prima di godersi una serata differente, e non sa nemmeno quanto quella serata possa esser differente . Attenderebbe il proprio turno, il proprio eventuale cocktail prima di provare a tornare a Mekura stessa, in attesa di qualcosa, qualsiasi cosa insomma < divertiti > un suggerimento. [chakra on][stessi tag]

18:25 Mattyse:
 Bene, quindi il bianco seguirebbe le istruzioni dategli dal buttafuori, continuando a camminare verso quella che inizialmente parrebbe una scala, il piede destro verrebbe posato sopra di essa, in dubbio il Senjuu se salire o meno. Lo sguardo studia ancora cio` che lo circonda, dalle ballerine all'angolo bar, pare esserci una scala anche al lato opposto di quello in cui si e` incamminato lui, la seguirebbe con l'occhio ambrato, osservando quel balcone che affaccia sulla sala dal ballo per poi unirsi alla scala su cui ha posato il primo piede. Ha detto sulla destra e non di salire le scale. Ecco che quindi il bianco ritrarrebbe il piede per costeggiare quella scalinata, andando a vedere cosa possa esservi "sotto". <Il prive` e` un sottoscala. Ma che bravi> Sussurrerebbe tra se e se, oramai poco intenzionato a parlare con le altre, anche a causa della distanza che subito e` andato a percorrere. Le targhette numerate indicano le stanze, ed ecco che il bianco trova la sua. 191. Fermati un attimo a pensare. Sei arrivato in quel locale, la parete della facciata e` di venti metri circa, ora ne hai percorsi dieci verso destra, in pratica sei a meta` strada tra l'ingresso e le tue carte bomba. E` un dato che e` opportuno tenere a mente in caso di emergenza. Ancora una volta cercherebbe con l'occhio ambrato qualche informazione esterna, per poi abbassare la propria attenzione verso quella tendina: ne cerca la fine, e` distante da terra? Struscia sul pavimento? Palesa della luce all'interno della stanza o la cosa e` impossibile da vedere? Se vi fosse della luce, il bianco tenterebbe di cercare pure qualche ombra, qualche cosa che possa suggerire che all'interno di quella stanza vi sia qualche soggetto. Non ci proverebbe nemmeno a capire quanti, gia` sapere se vi e` dentro anima viva sarebbe un colpo di fortuna. Ok, sei pronto? NO! che domande. Il bianco si concentrerebbe, andando a convogliare il chakra verso l'avambraccio destro, intento a farlo passare all'interno della carta bomba piu` vicina alla mano per attivarla. Non si sa mai, meglio avere sempre il dito sul grilletto, no? La mancina ora verrebbe allungata verso la tenda per afferrarla tra indice e medio e tirarla verso la propria sinistra, allungando poi il piede sinistro per entrare in quel prive`. Qualche vocina suggerisce che gli stiano per fare la festa, ma probabilmente non una festa a tema Night club. Purtroppo. [Attivazione 1 cb 1/4][Chakra 24/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

18:37 Mekura:
 Quindi, marito caro questo è il tuo lascito? questo è quello che hai lasciato? parte del tuo progetto? Sospira pesantemente colpita si e magari anche divertita se non fosse per il suo attuale formamentis messo alla prova dal fatto che deve strusciarsi contro un sacco di persone per raggiungere il bagno. Non risponderebbe subito a Sango preferirebbe non doverlo urlare in mezzo ad un sacco di gente e per di più adesso sta chiedendo delle spiegazioni, giuste eh ma il banco è proprio il posto peggiore. Non di meno la seguirebbe per andare a ordinare da bere.. una volta arrivata li inizierebbe a parlare con la rossa, tono di voce "non ti sento". <credo che intendesse quello che voleva intendere: che tra venti minuti se ne va via, stranamente preciso per un lavoro come dice lui> e si tratterrebbe perché sta succedendo esattamente quello che pensava sarebbe successo prima o poi: che lo avrebbe coperto perché entrambi cercano la figlia e dire alla pula (che guarda caso è anche lei la pula) che un pazzo esplosivo, di nome e di fatto, ha la tendenza a far saltare in aria i locali chiamati Ochaya a cadenza decennale è un grosso problema. <lui è il padre della bambina, abbiamo litigato ferocemente e la stiamo cercando per strade separate> cerca di essere veloce perché per il resto è qui per un motivo. <ordinami un Oto Libre e chiedi al barista se conosce una certa Masumi in questo locale, arrivo subito> e con questo si dirigerebbe effettivamente verso il bagno, cercando di farlo celermente a prescindere dalla carne attorno a lei. Se fosse riuscita ad arrivarci, reclamerebbe un lavandino uno degli ultimi ove poggerebbe la borsa tirando fuori i trucchi e si scompiglierebbe i capelli per portarseli leggermente avanti. Portando le mani al livello dello sterno comporrebbe il sigillo della tigre e cercherebbe di accumulare una certa quantità di chakra dalla bocca dello stomaco cercando di direzionarla verso gli tsuba degli occhi. Comprimerebbe una certa quantità nei suddetti punti e lentamente lo rilascerebbe verso il bulbo cercando così di attivare la stimolazione necessaria attraverso il chakra per risvegliare il byakugan. Se così fosse riuscita a fare, la donna vedrebbe attorno agli occhi e sopra le tempie le consuete e grottesche venature ramificate come rami contorti e la sua vista potenziata dalla sua innata nascosto in parte dai capelli. Il senso di questa azione è riuscire a cercare nel raggio d'azione permesso dalla innata, a farsi una idea della struttura ed in particolare provare a tenere d'occhio Mattyse...per precauzione [ch on tentativo richiamo innata 29/30][turni 1/4 bar + 1/4 bagno + 2/4 Byakugan liv I][stesso equip]

18:38 Kan:
 Buttafuori scorbutico, privo di eleganza ed educazione, accetta la parola d'ordine ma con toni fuori dall'ordinario, sfottendo, prendo in giro, un modo di agire poco consono ad una festa di quel genere dove tutto è concesso, dove la libertà regna sovrana <Oh calma amico, non ti ho chiesto quanto lo hai lungo. Cazzo divertiti, appena finisci il turno vieni dentro che ti offro da bere> lasciando indietro l'uomo, addentrando se stesso all'interno del locale, varcando la soglia del paradiso sceso in terra. Prima d'avvedersi delle gentile donzelle, le dorate vanno a posare il loro sguardo sul circondario, l'interno del nightclub si presenta esattamente come il più bel sogno fatto nell'arco della vita, sale da bar, ragazze intente a ballare prive di abiti o con meri abiti succinti, alcol a fiumi. Pupille lentamente ingrossano la loro dimensione, forse non solo quelle, bocca lentamente ad aprirsi sentendo il vero canto degli angeli risuonare nel padiglione auricolare, occhi beati, incantato <Grazie per avermi fatto svegliare> posando, secondariamente, lo sguardo su ciò che i calzari ricoprono <Ehi, stasera ci divertiamo> verbo ultimo prima di avanzare, qualche passo notando la rossa in compagnia di un'altra ragazza, forse il tempo immesso è troppo ma nota la Hyuga andar via e con essa scruta la presenza del bianco di prima e di un altro eppure l'attenzione verte interamente su Sango avvicinando l'essenza a quell'altrui. Passi veloci accorciando la distanza e prima di poter evincere qualsiasi affermazione, riceve, a fatica, quel dire provocando la nascita di mille pensieri, mille ipotesi, una peggiore dell'altra in positivo senso, migliaia di possibilità racchiuse in un'unica frase <D'accordo, oggi puoi sistemare quello che vuoi, non ci sono limiti> alzando il tono vocale per esser udito correttamente e solo dopo ne avrebbe seguito le forme fino al bancone, nulla vien notato, l'attenzione è totalmente presa sia dall'Ishiba, sia dalle altre ragazze li presenti. Permane al fianco della donna godendo la compagnia, ricercando il verbo da lei pronunziato, udirlo <In queste vesti sei fantastica, ricorda che oggi sei Sango Ishiba e basta, essere ciò che sei, non ciò che dovresti essere. Godiamoci la serata> tono di voce permane alto quanto basta avvicinandosi al bancone, posando lo sguardo sul barista <Ad entrambi la cosa più forte che hai> posando i superiori arti al bordo di tal bancone mentre guarda cosa avviene intorno a se, le figure presenti, seguendone alcune con lo sguardo e, contemporaneamente, cercare di capire chi effettivamente sia li, tutte le sfumature presenti al suo interno. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio]

18:40 Nejo:
  [bar] Entrano nel locale,entrano in un altra dimensione.Altro che i Genjutsu che fa lo Yakushi,altro che la tecnica dell'erotismo del famoso Naruto,li in quelle quattro mura l'eros è come il chakra,onnipresente.Musica a palla,donne nude e movida magica tant'è che Nejo inizia a muovere le spalle su e giu in maniera alternata e a ritmo di musica mentre un sorriso si stampa sul volto,è felice.Di Mekura e compagnia bella sembra dimenticarsene una volta lì dentro,che l'ormone ha preso il sopravvento?Con passo felpato si dirige verso il bancone mentre muove la testa a ritmo come un gallo in mezzo ad un pollaio,come se Nejo fosse cambiato improvvisamente.E pur vero che tira piu un pelo che un carro di buoi,ma lui è lì per tutt'altro motivo.Si fa spazio tra la gente ignorando tutti per arrivare fino al bancone del bar,per poi appoggiarci i gomiti.Cercherebbe il cameriere con lo sguardo <Ehi..un mmhh..un whisky con ghiaccio chioserebbe per poi attendere.Nell'attesa porterebbe ambo le mani sotto il bancone a formare il sigillo caprino.Cercherebbe di concentrarsi,nonostante la musica ed il caos,provando a liberare la mente da quel luogo nefasto. Cercherebbe di richiamare l'energia fisica e quella mentale nel suo corpo per poi provvare ad unirle in unico flusso,il chakra.Se ci fosse riuscito l'energia inizierebbe a circolare nel suo corpo,proprio come ha fatto l'emozionante eros poco fa.Se riuscisse nell'impresa,andrebbe successivamente a voltarsi verso il locale,aspettando il suo tumbler basso mezzo pieno di alcool e ghiaccio mentre le mani andrebbero a poggiarsi nuovamente sul bancone.Perchè impastare il chakra ora? semplice,il pallido è lì alla ricerca del suo serpente,che detta cosi ha tutto un suo senso,e per facilitare le ricerche deve essere in grado di comunicarci,o per lo meno percepirlo.[Se chakra on][Tentativo impasto]

La rossa s'avventura in direzione del bar, trovando un piccolo spiraglio tra una coppia che s'allontana e permettendole così di intrufolarsi. Il barista annuisce immediatamente alla sua richiesta, comportandosi in maniera perfetta e lineare con il suo incarico. Nello shaker, inserisce una parte d'ogni alcolico in parti uguali. Gli occhi della Ishiba potranno notare almeno sei bottiglie diverse di alcolici, tra cui una di color verdastro che renderà la bevanda totalmente di quel colore speranza. Allo stesso modo, giunge l'ordinazione di Kan, ricevuta da un mero annuir del capo. Lo shaker vien agitato con forza, così da mischiare le bevande assieme ai cubetti di ghiaccio che vi ha inserito. Soltanto in un secondo momento, riempirà il bicchiere con un drink verdastro, adornato da cubetti di ghiaccio per renderlo rinfrescante e una fetta di lime al bordo del bicchiere. <Ecco a voi: il Girone dei Dannati!> Presenta così facendo il bicchiere che ha donato loro e che, a giudicare dalla resistenza d'entrambi, potrebbe portarli KO al termine di quel singolo quantitativo. Ormai, l'esterno è soltanto un vago ricordo. Altra gente continua ad entrare nel locale, il quale risulta essere comunque abbastanza pieno. Tuttavia, prima di potersi dirigere al bagno da Mekura, Sango viene intercettata da un uomo di bell'aspetto. Lunghi capelli corvini adornano un viso pallido dagli occhi verde smeraldo come quel liquore che la rossa s'accingerà a bere di lì a poco. La supera di pochi centimetri, grazie ai tacchi indossati. Veste con una camicia gialla lasciata sbottonata sul davanti sin quasi allo stomaco, permettendo la visuale di pettorali ed addominali certamente scolpiti. Un pantalone nero e delle scarpe eleganti d'egual cromia compongono il resto del vestiario. Si pone letteralmente tra Kan e Sango, incurante del ragazzo dal bianco crine al quale volge - appunto - le spalle, preoccupandosi esclusivamente della rossa. <Posso conoscere il nome di questo splendido fiore?> Allunga la mandritta verso quella altrui, quasi chiedendo il permesso di poterla stringere prima d'avanzar qualunque pretesa. <Il mio nome è Renji.> Sorridente, mostra una dentatura tutto sommato perfetta dai canini persino appuntiti che sulla pelle potrebbero far impazzire qualunque donna - o uomo che sia, ammesso il nostro Sumi ne sia a sua volta interessato. Sono qui per divertirsi, no? Diamo modo all'agente scelto di farlo con una compagnia adeguata. E sì, pretendiamo anche il dissing a questo punto. Mattyse, invece, s'è diretto in tutt'altra direzione. La tenda sfiora il terreno ma permette la visuale della luce proveniente dall'interno. Tuttavia, a causa del continuo ondeggiar delle luci nella sala principale, è difficile intuire quanti e quali ombre vi siano già nel privè. Pensare che sia vuoto, però, è fuorviante! Altrimenti, non l'avrebbero mai convocato lì. La stanza è piuttosto piccola rispetto alla sala - ovviamente - composta esclusivamente da dei divanetti comodi che percorrono tutto il perimetro di quella stanzetta. Al centro, un altro tavolo identico a quelli esterni con un palo al centro. Lì, le luci sono fisse ma pur sempre rossastre. Sul fondo, precisamente sulla sinistra rispetto all'ingresso, una parete specchiata permette la visione d'un'ombra dietro d'essa, seppur non si capisca a chi appartenga ma appaia femminile. L'uomo seduto sul divanetto sta fumando una sigaretta, a giudicare dall'odore che sale e che impregna quelle pareti. E' vestito in maniera elegante, ma privo del dress code al quale dovrebbe fare riferimento. Capelli corvini con la piega da un lato son posti sotto ad occhi scuri e vigili, apparentemente attenti. Il labbro inferiore è interrotto sulla destra da una vistosa cicatrice. I guanti ne coprono le mani. Il resto è invece formato da una camicia bianca, un gilet nero che spezza totalmente quel colore chiaro ed una cravatta. La giacca è semplicemente posata sulle spalle, ma le maniche penzolano ai lati del corpo. Sono due i bicchieri di gin sul tavolo, uno dei quali viene spinto immantinente alla volta di Mattyse appena entrato. "Oh, eccoti qui!", esorta l'altro a prendere posto di fianco, battendo la mano guantata sul divanetto morbido e libero. "Piacere di conoscerti, Kiofu Oboro! Non pensavo che quel bastardo di Jinto avesse addirittura un figlio", ridacchia e, qualora si sia seduto, cerca addirittura di porgli una manata sulla spalla come se fossero vecchi amiconi. "Dài bevi, ti ho ordinato un drink", indicandoglielo con un cenno della dritta, prima di tirar fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca anteriore della camicia. "Fumi?", propone con far pacato, apparentemente persino troppo amichevole. Un sorriso ne adombra il volto. La musica è ancor alta fuori, ma il pezzo sta quasi per finire. La festa continua, lo schiamazzo è immane. Anche lì, è possibile sentirlo. "Allora? Hai scelto dal menù? Kyahahah!", sembra divertito, ma a cosa allude precisamente? Concediamo del tempo al bombarolo per comprendere meglio la situazione e torniamo a tutt'altro genere d'affari. Mekura, spintasi verso il bagno, non sarà da sola. Una ragazza dai capelli verdi fluorescenti, vestita con pantaloncini in jeans e top striminzito giallo, assieme ad un paio di stivali con plantare alto anch'essi d'un giallo canarino fluorescenti come i capelli, è chinata sul lavello intenta a tirar su di naso una polverina bianca. Inutile star a specificare di cosa si tratti, giusto? S'accorge della presenza della Hyuuga nel momento in cui compie il sigillo innanzi al petto. <Ne vuoi? Ti sballa tutto!> Non che ci fossero dubbi, ma non ferma assolutamente la ragazza dall'attivazione della sua innata. Il Byakugan svela una quantità di fiammelle di Chakra di varia entità in maniera variabile. Non può dire con certezza chi sia chi: le fiammelle variano dai classici Genin e Chunin (parlando di quantità) ad anche Special Jonin e Jonin. Una grande fetta della gente presente, tuttavia, ha il Chakra spento. La sua visione coinvolge gran parte della struttura. Considerata la mole di gente, non è detto che sia stata una saggia idea quella d'osservare tramite fonti di Chakra che non può riconoscere singolarmente. <Dài, prendine! Te la lascio qui!> Un piccolo involucro biancastro contiene della polverina che vien lasciata proprio lì, sotto il naso della corvina, utilizzabile o comunque a portata di mano qualora voglia intascarsela. La fanciulla, tirando ancor su col naso, s'allontana verso l'esterno del bagno. In una di quelle toilette, è tra l'altro possibile udire gemiti poco soffusi di gente che sta sicuramente approfittando della serata per fare baldoria e per divertirsi, proprio come avrebbero dovuto fare i qui presenti! Nejo, nei pressi del bar, a poca distanza dal duo divenuto trio, richiede un mero drink e viene servito in men che non si dica. Glielo porge spingendolo sulla superficie del bancone. Può tranquillamente rendersi conto della situazione nei suoi pressi, ossia di Renji che par provarci con Sango, surclassando completamente Kan. La distanza è talmente effimera da poter intervenire qualora lo ritenesse necessario. Inoltre, anche il richiamo del Chakra da parte dello Yakushi avviene nel miglior dei modi, senz'alcuna presenza fastidiosa che possa in qualche modo fermarlo. [ Renji: https://i.pinimg.com/236x/2b/8c/ba/2b8cbaac8d40f591ec2e116d4a25fd2c.jpg ][ PNG nel privè: https://i.pinimg.com/564x/92/f3/05/92f3055d8cb341040d7ae217bf0d0a22.jpg ][ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi – Nejo aziona per ultimo. A causa di motivi OFF, per lui non sono contemplati malus nel caso di superamento del limite di tempo imposto. ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ]

19:45 Sango:
 Ascolta Mekura, ovviamente deve tendere molto bene l'orecchio verso di lei per capire le sue parole oltre il casino che ovviamente vive li dentro. < credi che sia qui?> curiosamente percepisce qualcosa, quasi come se quella serata di divertimento possa finire presto < E' LUI IL PADRE > messa k.o in un attimo da una singola parola, di certo credeva che quello gnocco di suo marito fosse il padre, ma a quanto pare non è così. Annuisce lasciandola andare al bagno, di certo dovrà fare qualcosa di importante, mentre lei affiancata dal giovane Kan e da Nejo potrà andare a godersi un pochetto la serata. Pochi minuti probabilmente dato che al sorriso del barista proverebbe a rispondere pure < un Oto libre pure per favore > si, prima le cose importanti , decisamente < conoscete una certa Masumi?> solleva un poco la voce per riuscire a farsi sentire al di la della folla, magari davvero quello conosce una signora Masumi, colei che forse ha con se la bambina e figlia di Mekura e Mattyse . Tende anche lei l'orecchio, anche verso Kan , vicino abbastanza da poterne sentire il calore del corpo < ciò che sono?> sorride sollevando la mano vicino ai bicchieri che dopotutto dovrebbero esser messi sul bancone per esser preparati, solitamente in fila così da velocizzare il processo dei vari barman presenti. In un momento, attenta allo sguardo dei baristi stessi e vicina abbastanza al bancone, solleverebbe la mano delicatamente eppure al massimo della propria velocità, quella che tiene ancora il veleno nella mano. Cliccherebbe sul tappino per una volta a bicchiere - cercando di beccare anche quelli vicini - per avvelenarli tutti in fila. Se il moto fosse andato come dovuto, attenta a non avvelenare l'eventuale unico cocktail di mekura e il proprio, abbasserebbe la mano al fianco nascondendo di nuovo la boccetta < vediamo cosa accade > di solito sa che i cocktail oltre che esser bevuti da coloro che li hanno ordinati, finiscono per esser passati di bocca in bocca tra amici, pur di assaggiare cosa abbia preso l'altro. Spera in quella reazione a catena < divertiamoci > che macabro senso del divertimento che ha la rossa, che sorride maliziosa proprio al Sumi vicino < sta al passo > sorride di nuovo prendendo il proprio bicchiere < prendi quello della mia amica? Dobbiamo raggiungerla al bagno > si, per far cosa ancora non lo sanno, eppure proverebbe ad incantarlo con un lieve bacio sulla guancia. < per favore > un sussurro per l'orecchio prima di provare a voltarsi verso la direzione presa dalla Hyuga, la stessa che dovrebbe portare anche loro due al bagno femminile, pur invece trovandosi davanti un uomo..bello da paura. La sinistra tiene ancora il cocktail mano, la destra si solleva verso la sua automaticamente, ignorando per il momento il giovane Kan vicino - fortuna che non abbia ancora saggiato il proprio ci cocktail < Renji > sussurra il suo nome per memorizzarlo bene in mente. Di certo ha fatto bene a prendersi una notte libera per far follie < Sango, molto lieta > Kan che faccia ciò che vuole, lei adesso ha qualcun altro da mangiare letteralmente con gli occhi. Ne osserva i lineamenti, il portamento elegante anche in un luogo come quello , gli occhi verdi e i capelli neri come la notte. < possiamo spostarci per parlare, se lo desideri, non mi piace dover urlare > parole che verrebbero dette avvicinandosi al suo di orecchio questa volta, per non urlare.. Addio Mekura, ci rivedremo sicuramente in pista! Ha già in mente come usare quei canini tanto appuntiti che l'altro si ritrova.. [chakra on][stessi tag][1/4 ordine + 1/4 tentativo avvelenamento dei cocktail + 2/4 flirt ]

20:00 Kan:
 Sensi assuefatti dal rumore della musica degli schiamazzi, attirato dalle cubiste, particolare la donna dai capelli rossi la quale porta con se tutta l'attenzione dell'albino trovando in essa il paradiso. Assuefatto egli stesso da troppe visioni tutte insieme, un unico luogo dove la pace dei sensi è tutto, null'altro importa nella vita, niente può essere così importante da oscurare la bellezza del nightclub, persino i diabolici piani di Sango non restano in piedi. Perchè mai agire, perchè fare qualcosa di più se non rilassare se stessi, portando il corpo ad uno status di godimento più unico che raro. Il bancone è pregno di gente, spazio quasi del tutto assente eppure ne trova un buco al fianco della genin, sentendone il verbo a fatica, non intervenendo se non quando il cocktail viene portato dinanzi a loro <Si, ciò che sei veramente. Nessun limite, nessun ruolo, nulla. Oggi esiste solo Sango Ishiba, oggi esisti solamente tu> di conseguenza esiste lui oramai entrato nel vivo del proprio mondo. Non nota il versamento della sostanza velenifera, per quanto possa importare, quella bevanda è già di per se forte abbastanza da devastare un normale corpo ma l'atteggiamento della rossa coglie impreparato anche uno come il Sumi ritrovandosela ad una distanza effimera, inesistente. Una richiesta accompagnata da un semplice bacio; un momento solo dove la mente riprende il lungo viaggio alle possibili diramazioni di tal momento, diramazioni interrotte dal giungere di un uomo dai capelli neri, un'essere alto a frapporsi tra lui e la donna. Osserva la scena, lieve è l'alzata di spalle e la destrorsa allunga verso il proprio bicchiere, dita intrecciate su di esso prelevandolo dal bancone. La mancina, sollevata, cerca di dare una pacca sulla spalla dell'uomo <Non sfondarla troppo stasera amico, pensa pure agli altri> sorridendo, divertito, ridacchiando cominciando ad allontanare se stesso dalla giovane coppietta. Bicchiere portato ad altezza labbra, ingurgitando il magico liquido della depravazione, dirigendo il passo verso il cubo dove la rossa ballerina delizia gli sguardi con formose danze, soffermandosi un momento al di sotto di esso, il sorriso esteso. Arto inferiore destro sollevato nel palese tentativo di poggiarlo al di sopra del cubo, sollevarsi portando tutto se stesso li sopra e per fare cosa? Ballare insieme alla donna, dinanzi a tutto il locale, continuando a bere, sinistro arto sollevato verso l'alto facendolo roteare al di sopra del capo <FACCIAMO FIESTA BABY, SU LE MANI> movenze circolari del bacino in quella becera esibizione ma ecco Sango, adesso puoi guardarlo per comprendere la vera essenza del divertimento, cosa significa lasciarsi andare. [1/4 pacca sulla spalla + 1/4 salita sul cubo][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio]

20:05 Mattyse:
 A differenza di cosa il quartetto sta passando, ovvero una serata divertente all'interno di un locale particolare, il bianco parrebbe essere in un locale completamente diverso. Lo sguardo ricade inizialmente sul ragazzo che si fa trovare seduto su quella poltrona, a cui porge un solare sorriso, di quelli che in pochi hanno visto. <Non mi stupirei se un giorno scoprissi di non essere l'unico.> Risponderebbe ironico e divertito, posando il proprio sguardo poi sui drink presenti sul tavolo, poi poi andare invece sul lato sinistro della stanza, ove lo specchio mostra quella sagoma apparentemente femminile, a cui porge un delicato inchino con il capo. <Premura prima di tutto.> Rivolgendosi a quell'ipotetica figura, per poi incamminarsi verso quel corvino tanto amichevole. <Ti ringrazio, ma sono qui per lavoro, e non reggo molto bene l'alcool.> meglio mettere le cose in chiaro, con un drink rischierebbe di andare a ballare con le spogliarelliste del locale... Meglio evitare, almeno questa sera. E poi gli offre pure una sigaretta. <Bhe, non accettando da bere, sono piu` che obbligato ad accettare altro, no? Non voglio certamente che si pensi che il figlio di Jinto Oboro non sia affidabile.> Lo conoscete tutti il detto no? Chi non beve in compagnia, e` un infame o una spia! Ma per i bombaroli come funziona? La mano sinistra del bianco verrebbe quindi sollevata, avvicinandosi verso il pacchetto e attendendo l'occasione per afferrare la sigaretta che verrebbe poi portata con il filtro tra le proprie labbra. <Non ancora> Risponde inerente al menu`, come se la sua mente avesse ricollegato quella battuta a qualcosa. <Prima voglio sbarazzarmi degli affari, poi valutero` se andare per la mia strada o godere della compagnia offerta.> Attenderebbe qualcosa per accendere la sigaretta, una fiamma libera che possa bruciare il tabacco mentre le labbra stringerebbero quel filtro e il diaframma andrebbe ad allentare la propria morsa sui polmoni per permettergli di inspirare quella nota iniziale di fumo, accendendo cosi` il bastoncino di tabacco. <Certo che non mi aspettavo che una sala da The` potesse divenire un night. Come non mi aspettavo di vedere in piedi ancora l'Ochaya.> Come se fosse l'originale no? perche` non sta andando dritto al punto? Come invece avrebbe fatto in altri panni? Perche` e` indossa gli abiti di Kiofu Oboro, figlio di Jinto, ex capo della yakuza. Questo significa che deve saper contrattare e spesso le negoziazioni terminano prima ancora di dire il primo prezzo: saper essere di compagnia, saper parlare di altro oltre che di lavoro, spesso e` sinonimo di persona affidabile. E` come se stesse dando loro motivo di credere chi sia lui. <Spero vi siano qualche uscita d'emergenza in piu` ahahah> E qui seguirebbe una piccola risata, anche perche` la sua teoria e` quella di esser rimasto ferito all'interno dell'ochaya, in quell'incendio/esplosione che ha distrutto il locale la sera in cui Orochi e` morto. Bhe si, magari una battuta sui protocolli antincendio potrebbe essere di troppo, una battuta che un ragazzino farebbe, un ragazzino cresciuto con la presunzione di aver sempre qualcuno a coprirgli le spalle, no? [Chakra 24/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

Sango usa Veleno Allucinogeno C!

20:33 Nejo:
  [Fila] Chakra che fluisce finalmente dentro di sé irrorate nel sistema circolatorio.Intorno a sé succede di tutto,chi si alcolizza,chi si droga e chi va a gnocchi senza perdere tempo.Nejo si guarda a destra e sinistra mentre continua a muover la testa a ritmo dii musica. Osserva che non ci sia nessuno che lo fissi in quel casino per poi lasciare un attimo il bicchiere sul bancone e chinarsi sulle proprie ginocchia nascondendosi e celabdo la sua figura frontale che è rivolta verso il banconw.Fatto ciò,facendo forza della confusione,tenterebbe di coinvolgliar il chakra nel proprio sangue e nei propri geni sopiti degli Yakushi.Proverebbe a risvegliarlu con una dose di chakra in modo da farli riposare vivi.Se ci fosse riuscito,delle squame ricoprirebbero la sua pelle,i canini si allungherebbero leggermente ed i muscoli del corpo diventerebbero più elastici e tonici.Come un ondata di calore verrebbe percepita dalla sua lingua data la presenza in massa delle persone presenti.Nejo sa bene che il suo aspetto potrebbe creare problemi e per questo andrebbe a formare il sigillo caprino.Tenterebbe di immaginare la stessa figura che ha visto allo specchio di sé stesso prima di uscire di casa.Stesso vestito,giallo con giacca e camicia coreana con pantaloni dello stesso colore.cinturino nero e scarpe nere.pelle pallida,iride ambrate e capelli bianco ghiaccio con i lineamenti semplici del volti.Fatto ciò tenterebbe di espellere il chakra dai propri tubo in modo da plasmarlo intorno a sé e crearsi una patina dalle sembianze immaginate.Se ci fosse riuscito,si alberese in piedi,prenderebbe il drink e si girerebbe alla ricerca di fonti di calore strane o a qualche parola serpentese che possa attirarela sua attenzione.[tentativo scaglie serpente I][tentativo trasformazione][se xhakra 22/25]

20:44 Mekura:
 Deve cambiare strategia, così non andrà troppo lontano. Il Bakugan è formidabile ma c'è troppa gente e troppi dettagli non aiutano a fare un quadro reale. Non riuscirà a trovare Mattyse in questo modo, non riuscirà a trovare la donna in fretta. Tuttavia adesso sa della presenza di un discreto numero di persone con il chakra, alcuni anche a livello jounin, probabilmente il servizio di vigilanza. No, non andrà molto lontano...ma le occasioni bisogna prenderle al volo <un tiro eh?> Domanda la donna retorica mentre guarda quello che le è stato lasciato dalla pusher. La guarda, afferra il sacchetto, ringrazia. <Grazie> in ogni caso ha trovato un'altra pista con gli anbu così da analizzarla e rintracciarla... oppure potrebbe davvero usarla su qualcuno, per ora è un mezzo flop e deve tornare dalla sua compagna. Rilascerebbe il Bakugan preferendo non farsi vedere oltre in questo modo e si rimetterebbe in ordine i capelli prima di prendere la sua roba e ritornare verso il banco bar per prendere il suo drink da bere...e poi decidere che cosa fare, non è possibile che di possa arrendere per così poco...bhe ricordiamoci chi era lei, magari una visita nell'ala "ballerine" non farebbe male, era anche vero che sembrava aver cambiato mansione ma non. Sarebbe la prima volta che qualcuno menta. E infatti questo farebbe: andrebbe di corsa al bar, attenderebbe il suo drink senza disturbare il flirt e se fosse arrivato lo pagherebbe guardando l'aggancio <non credo che tu abbia dei problemi, vado dalle ballerine!> Grida la donna don il drink iniziando l'esplorazione [che on Bakugan off 29\30][stesso equipe]

Andiamo con ordine. Sango ordina un Oto libre, dimenticanza del barista che potrebbe anche non aver sentito l'ordinazione precedente a causa del chiasso e della musica. <Arriva!> Conferma, mentre va a miscelare del rum bianco assieme a del succo al mirtillo. D'altronde, il colore del villaggio del Suono è sovente stato definito violaceo. Dopodiché, unito al ghiaccio, verrebbe fornito alla Hyuuga di ritorno. La domanda che viene rivolta al barman, nonostante questi sia impegnato nella creazione e somministrazione d'altri cocktail, è ben udibile da questi che provvede alla risposta. <Signorina, ma sta parlando della padrona di casa! Certo che la conosco, è quella che mi versa lo stipendio mensilmente. Ahahah!> Un'informazione senza dubbio utile quella che viene concessa a Sango, la quale potrà venir udita anche da Kan e Nejo, trovandosi nelle vicinanze. In fondo, è un nome che ben presto diventerà conosciuto nel caso in cui questo luogo possa ingranare al meglio. Soltanto il drink di Kan, oltre a quello di qualche presente, viene macchiato del veleno allucinogeno. Questi, nel momento in cui andrà a bere, si sentirà per un istante perfettamente estasiato. L'alcolico è sicuramente ottimo, ma non è soltanto il sapore ciò che lo rende entusiasta. La Ishiba cede alla lusinga, porgendo la mano al giovane aitante che le si è presentato innanzi. Questi l'afferra e vi deposita un casto bacio sul dorso, sfiorandole i polpastrelli coi propri prima di lasciargliela andare. <Possiamo sederci ad un tavolo, se preferisci> Indicando le varie poltroncine che circondano i cubi sui quali i ballerini e le spogliarelliste sono intente a ballare attorno ad un palo in metallo. <oppure ai divanetti in fondo.> Ne indica alcuni al limitare del locale, dove di solito si è lontani dal marasma, per quanto possibile, privi almeno dei ballerini che t'agitano le natiche sul volto, ecco. A lei decidere come comportarsi. L'uomo, nel sentir le parole di Kan, gli rivolge soltanto un cenno col capo ed un sorriso. Niente di troppo. <Cosa fai nella vita, signorina Sango?> Qualora si siano allontanati abbastanza, potranno parlare anche con più tranquillità, ma questo spetta essenzialmente alla donna. Kan... Oh, mio caro Kan! Sei il nostro pupillo in questa serata all'insegna del divertimento! Il cocktail mischiato al veleno versatovi da Sango darà al nostro amichetto una visione paradisiaca del circondario. L'allucinazione consiste nella visione d'un gruppo notevole di fanciulle, principalmente dai capelli rossastri e con un balcone impossibile da non guardare. Lo circondano, vorrebbero tutte far l'amore con lui - in qualche modo. Agitano le anche, lo avviluppano tra i loro seni e distendono le braccia per cercare d'abbracciarlo. Due di loro se lo contendono. Viene strattonato letteralmente. Nella realtà dei fatti, il cocktail è ancor stretto nella mano, seppur egli sia incapace di tenerlo ritto. Il liquido verdastro si riversa anche addosso ad altri presenti che, esattamente come lui, son brilli più del dovuto. La musica cambia, la discoteca prende il posto al resto. Ma questa special guest? Che fossero le ballerine? Si fa attendere? Il palco è ancora vuoto. Una volta salito sul cubo a fatica, la sua agilità verrà completamente meno, ridottasi a zero. Fa fatica a reggersi in piedi, ma qui si premia la perseveranza! La ballerina l'adocchia titubante, cercando di tirargli un colpo con la natica nuda per spingerlo giù, nel bel mezzo della gente sottostante intenta a guardare lo spettacolo. Qualcuno ride, qualcun altro si scambia battute nel fissare l'albino. Non chiedo neanche una difesa... Facci divertire. Nejo attiva correttamente l'innata Yakushi, iniziando - un po' come Mekura con il Byakugan - ad andare completamente in overload di informazioni. Il calore umano è eccessivo. Gli fa girare la testa. Ci sono un sacco di visioni che rientrano nelle sue percezioni, a prescindere dalla vista. La folla è gremita, la gente s'ammassa anche nei suoi pressi e al bancone del bar per pretendere il suo drink. La trasformazione, per quanto necessaria secondo i suoi canoni, alla fine non è essenziale in questo contesto. Sono tutti letteralmente partiti per la tangenziale. Stanno persino iniziando a scambiarsi effusioni eccessive sui divanetti - come tra un po' farà anche Sango. Qualora il nostro Yakushi si mettesse a bere il suo drink, lo vedremo nel prossimo episodio. Ce ne saranno sicuramente delle belle. Quanto è percepito dai suoi sensi è precluso comunque soltanto alla sala nella quale si trova assieme ad altre centinaia di persone e la musica a palla. Mekura, col drink in mano, decide d'avvicinarsi a delle ballerine non meglio identificate. Si ritrova proprio nei pressi del macello causato da Kan fatto e brillo, adocchiando ciò che accade nei suoi immediati pressi, eccezion fatta per l'allucinazione che resta parte integrante del diretto interessato. Possiamo dire con certezza che, nel caso in cui voglia andare ad aiutare il Sumi, beh non sarebbe propriamente una cattiva idea. Presa la ''roba'' con sé, potrebbe venir adoperata anche in maniera differente dal mero sniffare. Ovviamente, lasciando completa disposizione alla Hyuuga. Torniamo nel nostro privè. Mattyse sta avendo a che fare con un tal dei tali che non ha avuto neanche l'ardire di presentarsi - ancora. "Andiamo!", esordisce di nuovo il corvino, spingendo nuovamente il bicchiere e facendo tintinnare il ghiaccio. "Se vuoi parlare di affari, non puoi negarmi un sorso", divertito dal fare altrui, sta velatamente pretendendo che getti giù almeno un sorso di quell'alcolico servito con tanta generosità. "Assolutamente", allarga le braccia verso l'esterno con fare teatrale, porgendogli il pacchetto di sigarette e, con l'altra mano, anche l'eventuale accendino. Il posacenere è posto tra i bicchieri, quindi facilmente raggiungibile. Sulla sinistra dell'uomo, poggiato sul divanetto, un tablet - un ordigno che il nostro bianco non riconoscerà sicuramente, facendo parte della nuova tecnologia. Gli accende tranquillamente quella sigaretta precedentemente offerta, afferrando poi il tablet che vien acceso tramite un tasto sul lato destro, illuminando una schermata piuttosto semplice. Lo sblocca poggiando il pollice sul tasto rotondo sottostante, presumibilmente ad impronta digitale. "Scorri pure, amico. Va bene parlare d'affari, ma il menù va spulciato come si deve. E pretendo tu scelga qualcuna!" e non qualcosa. Ridacchiante, tossisce appena, portando alle labbra a sua volta il bicchiere e bevendone un piccolo sorso, neppur sporcandosi la lingua. Qualora il bianco decida di prendere in considerazione l'offerta sul tablet, egli potrà facilmente adocchiare dei volti - come dire, fanciulleschi. Se consideriamo che lui ha almeno diciott'anni, quelle ragazzine ne avranno qualcuno in meno, forse persino troppi. Ad ognuna di loro, una didascalia: altezza, peso, eventuali segni particolari, colore dei capelli e degli occhi, appartenenza a famiglie nobili o meno, innate possedute o non, possibilità di scelta del vestiario. Un menù completo, non trovate? "Quindi, di quali affari vogliamo parlare?", domanda infine con sorriso sornione ed una risata roca proveniente dalla gola assieme ad uno sbuffo di fumo. [ Kan: Malus Agilità -10 per 3 turni (sì, sei automaticamente ad Agilità 0) ][ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi – Nejo aziona per ultimo. A causa di motivi OFF, per lui non sono contemplati malus nel caso di superamento del limite di tempo imposto. ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ]

21:48 Sango:
 L'informazione viene ricevuta, e il momento in cui Mekura passerà di li per salutarla e allontanarsi è il momento adatto peccato che questa decida di sgattaiolare via verso qualche altra ballerina. Mannaggia, non è utile per lei sapere di quella donna e proprietaria. Il baciamano la lusinga particolarmente, sebbene conceda uno sguardo freddo di sfuggita allo stesso Kan, il cui bicchiere è stato ben avvelenato, così imparerà a parlare come un signore e non come un ragazzino. < andiamo verso i divani > consiglia anche lei iniziando a far strada, non ha senso attenderlo, eppure gli occhi e le labbra son per lui - no, non deve sbavare a questo punto della serata, è ancora presto per farlo. Il bicchiere verrà portato alle labbra per saggiare infine quell'alcol che brucia la gola, ne risveglia i sensi e ne addormenta altrettanti, donandole un lieve rossore sulle stesse gote. La notte che si scalda, la musica così forte, l'alcool che dona quel lieve brio in più prima che tutto sfoci in cose sconce alla luce delle lampade, ma in un night club qualcuno se ne sorprenderebbe? No di certo. Seguirebbe il semi sconosciuto verso la parte con le poltroncine, cercando di allungare l'occhio verso la Hyuga in quel marasma, dovrà dare il suo indizio quanto prima, però anche lasciarsi andare un attimo col belloccio non pare poi una brutta idea . Siederebbe con grazia su quella poltroncina, per non lasciare poi molto spazio per il dialogo gridato, per lo meno in quel punto preciso i corpi ammassati son molto meno rispetto il centro e la zona bar < sono una archivista > nulla di più verrà detto, quello può essere il suo singolo lavoro, ammettere d'esser un ninja avrebbe qualche pro in questo momento? Forse < e una kunoichi > ammette per veder l'attenzione altrui, senza lasciarsi poi molto distrarre da altri anche se lancerà ogni tanto uno sguardo verso coloro che conosce ma che ha perduto durante quei minuti. Ovvio che non potrà trovarli facilmente, ci prova per lo meno < voi cosa fate, signor Renji?> chissà che tipo sarà? Oh ma che le importa, per una singola notte può smettere di pensare a cosa possano nascondere tutti e sotterrare le proprie di paranoie, non è possibile che pensi solo alla morte e ad uccidere, basta pensare. Sorride, si avvicina al suo di posto, mentre le gambe verranno fatte scivolar fuori da quella veste dorata per metterle in mostra - i trampoli ai piedi danno già qualche fastidio, eppure l'alcool che continua a bere sta dando i suoi di frutti, aiutarla a non sentire nulla. [chakra on][stessi tag]

21:49 Mattyse:
 Eccolo, insiste, rendendo difficile effettivamente dire di no. <Sono abituato a bere per sigillare un accordo, appena dopo una stretta di mano. E la cosa va molto a braccetto con la mia poca tempra con gli alcolici. Quindi non ti nego certamente un bicchiere, solo chiedo di avere un minimo di pazienza> Sempre sorridente, accendendosi poi quella sigaretta. Per ora le cose sembra stiano andando bene, tutto sommato. Il soggetto sconosciuto afferra un tablet, dispositivo che il bianco non ha visto ancora, ma assomiglia molto a uno di quei cellulari che Senshi utilizza di tanto in tanto... La mano mancina lo afferra e l'occhio ambrato lo studia, osservando prima di tutto lo spessore, poi lo schermo e, solo in fine, cosa mostra. Il sopracciglio sinistro, quello dell'occhio ciecato, viene sollevato per un istante, mentre il pollice sfiorerebbe lo schermo con fare curioso, imitando la piccola Nara, muovendo appena il polpastrello su, giu`, a destra e a sinistra in maniera lenta per capire in primis se la cosa possa funzionare, e poi quale possa essere il senso in cui sfogliare quel... menu`. <Ammetto che questo non me lo aspettavo...> Sussurra senza timore di farsi sentire dall'altro. <Una parte di me e` curiosa di sapere come abbiate avuto queste... portate, ma la mia esperienza mi ricorda che a volte e` meglio non sapere.> E questo e` decisamente il caso, sia per non esplodere, che per non far saltare la tua copertura. <In effetti pero`, sto cercando qualcuna di simile... e spero che non sia stato macchiato l'orgoglio ne del signor. Orochi ne di mio padre con qualcosa del genere...> Il bianco continuerebbe a sfogliare, speranzoso di non trovare una bambina in particolare. <Come ho gia` detto al corvo, sono qui per onorare un accordo tra mio padre, Jinto, e Orochi Hyuga. Dieci anni fa, prima della dipartita del mio vecchio, Orochi stipulo` un accordo con mio padre, stava per procurarsi una bambina che mio padre avrebbe dovuto addestrare quando questa fosse giunta all'eta` di dieci anni.> Una spiegazione rapida di chi sta cercando, piu` o meno... <Jinto non era un idiota, sapeva che non sarebbe mai arrivato a vedere la bambina, motivo per cui ha incaricato me di onorare questo loro accordo. Quindi, spero un po` per tutti, che Aya Hyuga non sia in questo menu`> E parlando di questo il sorriso e` svanito, in maniera graduale, mentre la mano mancina porterebbe lentamente il tablet sopra al tavolino che e` di fronte a loro. La destra andrebbe ad afferrare la sigaretta tra indice e medio, il tempo di inspirare nuovamente quel fumo per poi allontanare la stecca dalle labbra, portando il gomito destro sullo schienale del divano. <Sarebbe un peccato macchiare il nome dei nostri antenati in questo modo, non trovi?> Domanda retorica che rivolgerebbe a lui, voltando ora lo sguardo in direzione della sagoma precedentemente presente in quello specchio. <Non il classico cliente, che ne pensa?> Domandando ad alta voce, sempre piu` sicuro che li dietro vi sia qualcuno che possa esserli piu` utile. [Chakra 24/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

INIZIAMOOOO! D10 - TIRO UBRIACHEZZA PER SANGOOOO! ♥

Sango tira un D10 e fa 9

22:03 Kan:
 Importante l'informazione pervenuta, quel nome è associato alla vera proprietaria di tal loco, colei che paga gli stipendi, gestisce tutto quanto, in pratica la donna da ringraziare per tutto il divertimento. Non trascura, seppur in giornata di vacanza, simili dettagli, tutto può tornare utile nell'arco della vita, anche la singola idiozia proferita per scherzare può riservare sorprese di genere non indifferente. Lo sguardo della rossa passa del tutto inosservato, non la calcola dal momento in cui il corvino ha preso il posto a lui destinato come accompagnatore, poco risulta importante, l'intero locale è completamente a sua disposizione, il suo utilizzo è vario. L'alcol entra in circolo percependo la sua totale essenza, il brio, l'ottimo gusto da esso pervenuto, perfezione pura in un bicchiere eppure il veleno al suo interno inizia ad agire non appena sale sul cubo in compagnia della rossa focosa il cui ballo allieta le vite di tutti i presenti. Il paradiso prende nuovamente forma, dolci fanciulle manifestano, e compaiono, interesse, desiderose di averlo, di ottenere le sue attenzioni e lui volenteroso di concedere tutto quanto senza sottrarsi a nulla, farsi abbracciare, spingere il volto tra i seni delle donne immergendo vista, olfatto e gusto in quei sapori idilliaci, paradisiaci superando qualunque libidine terrena. Labbra totalmente schiuse, viso incantato, sorridente, felice, imbambolato mentre viene strattonato <Si, ancora ehehehe> sorridendo in piena estasi ma la realtà è ben diversa, un colpo del sedere della donna lo porta al bordo. Il coordinamento morto, l'equilibrio andato, l'alcol, in parte, versato sui presenti quasi più sbronzi dell'albino; agitato è il corpo, braccia smosse <Oooooh, cazzo cazzo cazzo> in procinto di cadere giù, verso i clienti ma la volontà è ferrea, il desiderio di proseguire è tanto andando ad arrestare il momento per un singolo attimo mentre avvicina il bicchiere interamente al viso <Un vero capitano affonda con la sua nave> deglutendo tutto il liquido in un sol colpo lasciando, infine, il compimento del destino ricadendo addosso ai clienti, non si avvede su chi ne dove, cade usando i corpi altrui come meri paracadute, materassi frenanti di un suicidio alcolico. Rotola, dimena il corpo riportando le dorate sulla rossa ballerina <VAI, MUOVILO, QUEL CANTA COME UN USIGNOLO AHAHAHAHAHAHA> come si può soffrire quando la risata copre qualunque male, la risata cura, diverte, trascina tutti quanti gli altri <EHI> attirando l'attenzione <C'è un altra con il culo canterino qui dentro, è rossa anche lei. Si chiama Sango ed è venuta con un'amica con tettine carine, sembra piccolina lei, capelli neri. RAGAZZEEEEE, DOVE SIETEEEEEEE, BEVIAMO QUALCOSAAAAAAAAAA> richiama le donzelle, farle tornare all'ovile da dove son venute, riportarle a se <Si può sapere chi devo limonarmi per avere da bere qui dentro? Un altro giro di quella roba, forza, la notte è giovane per tutti i kami> neanche la musica ne ferma il fastidioso vociare. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio]

D50 - TIRO UBRIACHEZZA PER KAN! ♥

Kan tira un D50 e fa 47

22:09 Nejo:
 Nejo,trasformato da Nejo inizia a guardarsi intonro,mentre involontariamente un informazione abbastanza interessante gli arriva all'orecchio.Il nome di Masumi non gli è nuovo,l'ha già sentito nominare dal nonno o per lo meno questo è quello che avrebbe detto se stesse parlando.Dunque la proprietaria si chiama Masumi,informazione che certo non può passare indifferente.Rilascia nuovamente il drink sul bancone,praticamente non ha ancora fatto un sorso e l'unica cosa che lo rende brillo sono tutte quelle donne mezze nude che non ha mai visto in vita sua.Ambo le mani vanno al petto a formare il sigillo della serpe,ausilio per la tecnica che sta per eseguire.Tenterebbe di concentrarsi sui propri geni e sul proprio chakra provando ad espellerlo dalle proprie braccia per andare a plasmarlo in una forma cilindrica allungata di circa 50 centimetri l'uno.Se ci fosse riuscito,scioglierebbe il sigillo per poi chinarsi nuovamente e puntare le braccia verso il suolo.Un serpentello bianco per manica fuoriscirebbero strisciando ai suoi piedi <Ahasa misashi sesushu Masumi she he hebishi shi> mormora sibilante ai sue due serpenti che dovrebbero muoversi tra la folla alla ricerca.Mi annoia tradurre,ma per chi non conosce il serpentese,Nejo ha ordinato ad un serpente di cercare Masumi o informazioni su di lei e all'altro di cercare informazioni su un suo simile sparito giorni fa,magari catturato.Fatto ciò si alzerebbe in piedi e la sinistra andrebbe ad afferrare il bicchiere ormai sudato di whisky mentre la destra va ad infilarsi nella tasca della giacca,stessa tasca che contiene il naso rosso donatoli in precedenza.Inizierebbe a toccarlo dentro la tasca come passatempo mentre le iride vanno a posizionarsi su un culo che lancia un uomo,che prima era con Mekura,giù dal cubo.Rimane immobile,con il drink in mano ancora da sorseggiare mentre le rotonde forme accompagnate dai sinuosi mivimenti della donna stregano il genin.L'unica cosa che si muove e la mano destra nella tasca,che muove,accarezza e smuove quella pallina di naso rosso manco fosse una tetta o un culo.Sembrerebbe che fosse solo quello a muoversi ed invece,senza volerlo,senza un comando,qualcos'altro sembrerebbe muoversi in se,sinuoso come un serpente,allungandosi senza che lo Yakushi lo ordinasse.No,non sono le braccia o le gambe,ma forse si tratta d'innata,una potenza innata.Diciamo che Nejo ha il potere di allungare gli arti e muoverli come vuole,ma quella è magia nera incontrollata.Continua turbato a muovere quel naso,mentre la sinistra viene portata alla bocca armata di bicchiere per cercare di placare i bollenti spiriti,un sorso,un altro,mentre con lo sguardo rimane fisso su quei lineamenti corporei.In un attimo,in un sorso si finisce il drink.[Tentativo Hebi no gaiden:2 serpenti][se chakra 16 /25][2/4 Tencinca][2/4 fuoco e fiamme]

D10 - TIRO UBRIACHEZZA PER NEJO! ♥

Nejo tira un D10 e fa 2

22:16 Mekura:
 Bhe siamo qui, in un posto che non conosce per niente, in un ambiente che non le appartiene per nulla, con una busta di droga dentro la borsetta e l'amico di Sango ridotto ad uno schifo umano in meno di...quanto sono qua dentro? 5? 10 minuti? <...> Si avvicina a Ken con il passo di una madre che sta per cazziare il figlio, anche l'espressione sembra questo, colonnello tette carine arriva in supporto dei bianco tirando un pesantissimo e lunghissimo sospiro. <hoi> lo chiama, scuotendo la testa. Dovrebbe abbandonarlo li, potrebbe dargli da bere e finirlo in questo modo, potrebbe fare molte cose. <scusatemi signore questo qui appartiene alla mia amica> la suddetta Sango. E così non sapendo davvero cosa fare andrebbe a fantasia: afferrerebbe il ragazzo per dietro la nuca una volta avvicinatosi abbastanza a questo <reggi qua> gli porgerebbe il drink e poi porterebbe il petto contro la testa di Kan in modo chessò tenerlo fermo? permetterle di continuare la sua indagine ancora un po'? <HEI> e questa volta si rivolgerebbe a quella rossa con il culo che canta, cit Sumi, andando a gridare e procedere con il motivo per la quale si trova qui. <sto cercando Masumi, so che lavora in questo locale> chiede la donna cercando letteralmente di pescare in modo molto poco elegante deve dire qualche informazione in più...<e io che volevo bere almeno un goccio> sospira piano parlando tra se e se aspettando una risposta....che altro deve fare? forse un sacco di altre cose che non le verrebbero in mente ora come ora. [ch on][stesso equip]

Per somma fortuna di Sango, ne ha ancora dalla sua parte. Gli effetti dell'alcolico non si fanno ancora sentire. Quindi, aspettiamo soltanto che lei beva un po' di più affinché lo show possa cominciare. D'un tratto, però, le luci iniziano a farsi più basse. Vengono concentrate proprio al centro del palco. Certo, decidere d'uscire fuori dalla tana a quest'ora, quando la gente è chissà quanto brilla è quanto di più pessimo si possa aver pensato. Una donna sulla trentina, da lunghi capelli rossi e lisci, occhi come ambra, s'appresta a percorrere a passo sicuro il palco che la conduce nel centro esatto - a poca distanza dal bar. Anche le ballerine smettono per un attimo di danzare, così da rivolgere alla matrona un sontuoso inchino. Tutti si girano a guardare quell'enorme palco imbastito per l'arrivo in società d'una donna tutta d'un pezzo. Molti dei presenti potrebbero non conoscerla affatto, ma Mekura è colei che più di tutte si ricorderà della donna. Son passati dieci anni, è sicuramente cresciuta. Il neo sul mento. Gli occhi chiari. L'espressione accondiscendente. "E' il momento di spingere", una voce armoniosa e gentile che sussurrava all'orecchio della Hyuuga ciò ch'era meglio fare affinché Aya nascesse. L'abito di Masumi è totalmente nero e di pizzo, lasciando soltanto le spalle ed un lieve cenno di scollatura scoperte, assieme alle lunghe gambe. Ne fascia il corpo giovanile e dalle curve al punto giusto, un corpo che durante questi dieci anni è cambiato - certamente - ma non in maniera irriconoscibile. Un ciuffo le copre l'occhio, il sorriso affilato e tagliente si fa spazio sull'ovale della giovane, la quale recupera in fretta un microfono che conduce alla bocca. La musica s'abbassa. I più ubriachi si girano con fastidio, ma fanno spallucce e tornano a bere. <Mi spiace interrompere la vostra serata> Anche i barman hanno smesso di servire alcolici, affinché possano assistere al discorso altrui. <ma sono qui personalmente per ringraziare tutti coloro che hanno deciso di farci omaggio della loro presenza!> Esclama, sollevando il braccio verso l'alto in maniera del tutto teatrale. I dipendenti applaudono, ad alcuni di loro s'accodano anche i vari presenti intenti a ballare a più non posso poco prima che arrivasse la signora dal crine rossastro. <D'ora in avanti, l'Ochaya sarà il vostro paradiso a portata di mano.> Non sembra aver null'altro da aggiungere, questo pare del tutto un mero stand by della festa soltanto per presentarsi, per mostrarsi al mondo come padrona di quel posto - prendersi ciò che le spetta di diritto. Volge la schiena alla sala, la musica riparte forte quanto prima. S'avvia verso il bar, scostando con grazia e gentilezza qualche commensale ubriaco. Tutti i presenti, eccezion fatta per Mattyse ch'è ancora nel privè, possono assistere tranquillamente alla scena. Nei pressi del bar, qualcuno scivola immancabilmente dalla sedia assieme allo scroscio di risate di chi gli sta affianco. Qualcuno è appena crollato con la testa s'un tavolo, facendo cadere a terra il drink. Nel bel mezzo della pista, un ragazzo è salito direttamente sulla schiena del compare, iniziando ad urlare: "POPOPOPOOOO POPOPOPOOOO!", neppur fosse a guardare una partita di qualche sport nei maxischermi. Un altro ancora, nei pressi di Sango questa volta, sbatte la mano sulla spalla d'una tipa vestita di giallo che, voltandosi nei riguardi di questi, lo scruta dalla testa ai piedi con fare schifato. "Lo sai che *hic* sembri proprio un drago? Che lingua lungaaaa!", praticamente allucinato. Insomma... il veleno è in circolo, senza che nessuno potesse rendersene conto. Renji, ignorando i presenti, si china verso Sango per parlarle all'orecchio. Nel farlo, inevitabilmente, l'aria uscita dai polmoni si riversa sul collo della Ishiba, generando non pochi brividi di piacere. Una mano vien sollevata per spostare una ciocca di capelli rossi dietro il di lei orecchio. <Mi occupo di compravendita. Ho un appartamento poco distante da qui - o possiamo prenotare una stanza al terzo piano, se vuoi evitare tutto questo casino.> Ne approfitta grazie al macello che sta venendo generato da coloro che hanno bevuto un drink di troppo - con del veleno allucinogeno. Ovviamente, spetta alla Ishiba decidere come comportarsi. Mattyse, invece, sta sfogliando il tablet con al di sopra diversi volti interessanti. Una in particolare è una Nara: capelli castani, occhi chiari. Niente di interessante, forse. E' catalogata come una D, ergo: costo minore. "Perfetto, perfetto, come vuoi tu", smette d'insistere a proposito del brindisi, spegnendo dopodiché la sigaretta all'interno del posacenere assieme all'ultimo sbuffo di fumo verso il soffitto. Lascia soltanto l'ultimo sgradevole odore stagnante. "Uhm", ci rimugina un po' su. "sai, Orochi-san divenne capo della Yakuza successivamente la dipartita di Jinto Oboro", racconta, gesticolando appena. "quindi, sono certo del fatto che abbiano potuto stipulare un patto", diciamo che non avrebbe senso credere il contrario. Tra le loro fila, è risaputo che Orochi Hyuuga era in ottimi rapporti con Jinto, tanto da cedergli la sua Famiglia nel momento in cui i Pierrot pensarono bene d'ammazzarlo per far posto a Rasetsu-san. "Tuttavia, Orochi-san è morto quando un terrorista di merda ha pensato bene di farsi esplodere assieme all'Ochaya", non è esattamente così che è andata, ma questo sta a significare che è diventato una sorta di leggenda metropolitana, un telefono senza fili che ha cancellato la veridicità della cosa. L'uomo, dal canto proprio, beve un altro sorso di gin. S'umetta le labbra con la punta della lingua e continua: "e l'unica alla quale aveva lasciato la bambina è Masumi-san. Era l'unica della quale si fidasse. Il suo braccio destro. Quindi, dimmi, Kiofu", battendogli di nuovo una mano sulla spalla, neppur fossero amici di vecchia data che stanno facendosi una bevutina assieme in onore dei vecchi tempi. "è per questo che volevi parlare con Masumi-san, eh?", ridacchiando, è convinto che soltanto così possano essere andate le cose. Altrimenti, ci sarebbe ben più di qualcosa di cui tenere conto e spera vivamente che non debba convocare nessuno dei piani alti! Diamine, è la prima serata dell'Ochaya. "Comunque no, la merce prelibata non la teniamo sul menù a cui hanno accesso tutti quanti", scelta di parole più sbagliata, probabilmente, non avrebbe potuta pronunciarla ad alta voce. Se ne renderà conto ben presto. Mekura non ha neanche bisogno di ricevere una risposta sull'attuale ubicazione di Masumi, trovandola di fatto all'interno di quel locale, scendendo il palco subito dopo e dirigendosi alla volta del bar. Allo stesso modo, il serpente generato da Nejo, pur ricevendo l'adeguato comando, alzerà la testa e picchietterà contro lo stinco dello Yakushi, quasi a dirgli: "scemo, guarda che è lì!". Purtroppo, quando berrà tutto di getto quel liquido avvolgente nel bicchiere, oltre a prender parte quella dannata allucinazione generata dal veleno versato da Sango, si sentirà irrimediabilmente gli stati dell'ubriachezza: giramento di testa, lieve mal di stomaco, battito accelerato. L'innata attiva non aiuta, poiché il giramento di testa raddoppia, rendendogli quasi impossibile reggersi in piedi. Anche stando seduto sullo sgabello, rischia inevitabilmente di cadere all'indietro e trovare il petrolio - forse la scoperta migliore della sua vita. Il serpentello, invece, muterà in un enorme Hydra a tre teste che s'erge su di lui a fauci spalancate, pronto a mangiarselo in un sol boccone tramite la bocca centrale! Allucinazione, invero. L'altro serpente generato, comunque, viaggia altrove in mezzo alle persone. Sopravvive. Per poco. Appena sfiorato da un passante qualunque che lo calpesta, purtroppo svanisce così com'è apparso. Non percepisce la presenza dell'altro, quello generato tempo addietro. Chissà dov'è finito! Non pare trovarsi nelle vicinanze. E infine... Oh, Kan! Chissà per quale grazia divina non stai ancora morendo. Pur gettando giù quel liquido, forse grazie al veleno ancora in circolo, non ne risente chissà quanto. Può continuare a bere! Stomaco e fegato d'acciaio temprato che resistono anche all'alcol puro. Continua a bere, amico delle tette. Continua a bere anche per noi poveri mortali. Affonda tra le morbide oppai di Mekura, lì dove potrebbe anche trovare la morte qualora volesse. Due anni di coma sono serviti a qualcosa se alla fine finisci con il poltrire nel ben di dio, no? [ Masumi: https://i.pinimg.com/564x/6d/fd/0e/6dfd0ef6b51d2bb5873cee1f341401ce.jpg || Vestiario: https://i.pinimg.com/236x/3c/2c/ee/3c2cee3131f5c8103e29af926594d372.jpg ][ Durata Malus Kan: 2/3 ][ Nejo: Malus Agilità -10 per 3 turni (Agilità: 10) ][ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi – Nejo aziona per ultimo. A causa di motivi OFF, per lui non sono contemplati malus nel caso di superamento del limite di tempo imposto. ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ]

23:17 Sango:
 No, ha bevuto ma poco sale alla testa, il caldo si appropinqua delle gote della rossa lasciandole gli occhi un poco più lucidi per via del cambio interminabile di luci, e forse sentirebbe davvero qualcosa che viene gridato, portando il capo a girarsi in visione del cubo, delle signorine e di un Kan mezzo morta tra un paio di tette < si svende così?> un basso sussurro, lo sta giudicando, pure male , consapevole del veleno che gli ha donato e soddisfatta di ciò che ha fatto < così impara > a far cosa ancora non lo sappiamo. Se la riderà ovviamente, ma non quando tutto verrà fermato, tendendo le orecchie verso il palco, oltre che gli occhi, per notare una rossa come lei. No, non come lei. Avrebbe avuto sempre più classe come Ishiba, ovvio. Lo sguardo che segue il discorso, le ballerine che si fermano così come quel silenzio che cala improvviso per qualche attimo, lasciandole il tempo di comprender cosa accada intorno, e come gli effetti del veleno stiano facendo effetto a coloro che hanno avuto la sfortuna di incappare nel proprio di divertimento . Un sospiro, un sussulto nel sentire le labbra dello sconosciuto vicino al proprio orecchio, donandole brividi di piacere, ma anche un intenso interesse per quel che narra, e per i posti in cui potrebbe portarla < compravendita in quale campo ?> di certo non s'aspetta nulla e tutto al contempo, decisamente interessata alla questione, spostando il bicchiere senza davvero berlo. No,non ancora, la notte è giovane. La mano sinistra si protrarrebbe verso le gambe altrui con delicatezza, ne carezzerebbe il tessuto nero che lo fascia , delicata si, per donargli qualche brivido anche lei a proprio modo < possiamo andare al terzo piano , è molto più vicino > invita lei a quel punto, spostarsi dal locale significherebbe abbandonare completamente Mekura a se stessa, insieme a due bimbi che hanno bisogno della tata . Andrebbe ad alzarsi < possiamo spostarci davvero ai piani superiori?> dubbiosa sul poterlo fare o meno, non vuole vedersi rovinata una serata come quella per un qualsiasi uomo - beh per lui forse se la farebbe rovinare - dato che di solito son i piani alti quelli dedicati ai lavoratori di quel loco , può immaginare che sia così . Andrebbe comunque a sollevarsi sui tacchi, ancora molto stabile rispetto a molti di coloro che hanno iniziato da meno tempo di lei quella nuova serata, per seguire quell'uomo alla ricerca di qualcosa che non le interessa, vuole solo divertirsi. Segue Renji attraverso la folla, probabilmente dirigendosi verso quelle scale che chiaramente la porteranno da tutt'altra parte.. quale ancora deve scoprirlo. [chakra on]stessi tag]

23:22 Mekura:
 Eccola, è li, la donna che cercava da mesi ormai, la donna con i capelli rossi, la donna con la quale ha un conto in sospeso, quella che potrebbe sapere dove sia sua figlia. Lascerebbe la presa su Kan, il quale, poveretto dovrà subire una madre che ha trovato il suo bersaglio e non si curerebbe di null'altro. Lascerebbe la presa sul Sumi e allungherebbe il passo diretta verso la donna, con un abitino nero che è in linea con il dress code della serata. Lo sguardo che la donna Hyuga ha addosso, non è molto tranquillo, non lo è per niente, in realtà sembra sul punto di esplodere. Farebbe due lunghi, pesanti sospiri cercando di calmarsi, diciamo, quanto meno far in modo che non sbrocchi all'interno di un locale dove se lo facesse la butterebbero fuori e sarebbe di nuovo da capo. Quindi si dirigerebbe verso il bar dove al momento si troverebbe la donna. Si sgranchirebbe la voce e digrignando i denti, si avvicinerebbe al bar trattenendo il bisogno di saltarle addosso. <signorina Masumi> Esclamerebbe al massimo della sua voce mentre cercherebbe di affiancarla <complimenti per il locale OROCHI sarebbe fiero di voi> voleva che la guardasse con lo sguardo che merita, come un fantasma che ritorna fuori dalla tomba che la fissa con uno sguardo serio mentre scandendo direbbe <Ho bisogno di parlarvi in privato> e non sembrava tanto una richiesta quanto un suggerimento spassionato, vuole rivedere Kimi e le starebbe accanto a questa abbastanza per poterla percepire con altri sensi, come l'odore.[ch on][stessi tag]

23:30 Kan:
 Attimi pochi nei quali una donna presenta la propria figura sul palco permettendo il cessare dei balli e della musica, quasi un eterno silenzio cala su quel posto. Una donna bellissima dalla chioma rossa, eppure il colore scelto è il giallo ma vede solamente rosse sul tragitto. Sango, la spogliarellista ed ora questa donna, un segno del destino? Forse il rosso è la via da seguire per trovare la vera bellezza? Oppure mere coincidenze in un posto affollato? L'ignoranza regna in lui in tal momento, non ha idea di cosa pensare, agire è impensabile nelle attuali condizioni. Il verbo proferito dalla donna coglie le attenzioni dell'albino, concorda nella sua totalità con il veleno ancora in circolo, le probabilità di avere un'enorme mal di testa il giorno dopo sono alte ma l'importante è il puro divertimento, ottenuto in modo atipico, un cocktail strano capace di portarlo a tali livelli dopo un sol bicchiere. Non in grado di porre domande, le visioni hanno svolto il loro compito, distraendolo totalmente, rendendolo libero da chiunque. Sguardi, giudizi, niente di tutto ciò tange l'animo del genin il cui pensiero verte in un'unica direzione. Di Sango le tracce son perse, anche lei, forse, è in procinto di divertire se stessa, appagarsi, esattamente ciò che ha ripromesso di fare il giorno prima, in fondo, viene ascoltato seppur la giovane età sembri un impedimento. Sosta, tra la gente eppure non da solo, afferrato da una figura, trascinato via da Mekura, capo poggiato sul petto altrui, sul seno della donna immergendosi, trovando un altro tipo di pace. Goduria nel viso, ogni singolo momento permane stampato all'interno della mente <Mi piace questo posto> strofinando la destra guancia sulla povera sventurata ma ogni cosa bella ha una breve durata. La presa viene meno, attimi veloci in cui resta a bocca asciutta, da solo, senza più il prominente appoggio della Hyuga <Che palle> sbuffa, ossigeno portato all'esterno del corpo liberando l'essenza e solo in tal momento il viso verrebbe smosso alla ricerca di Sango. Barcolla privo di equilibrio, scuote il capo per riprendere un minimo di quella lucidità ricercando la donna tra la folla, seguendo l'ultima volta in cui ha avveduto la figura, facendosi strada fra i vari clienti per poterla ritrovare e solo in caso di riuscita romperebbe il ghiaccio <Ehi, hai visto? Quella donna sul palco ti assomigliava> indicando il palco alle proprie spalle, i danni sono fatti, il divertimento ancora in circolo, perchè non approfittare del momento propizio? [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio]

23:33 Mattyse:
 Ringrazia con un lieve sorriso per il suo rassegnarsi nel far bere il bianco, che avvinerebbe nuovamente la sigaretta tre le labbra per afferrarla con queste, stringerla a sufficienza da non aver piu` bisogno delle mani per poi piegare il busto in avanti, posando il gomito destro sopra al proprio ginocchio mentre la mancina verrebbe allungata verso il posacenere. <Vedo che sei informato. Il corvo deve avervi dato una bella preparazione> perche` si, oramai e` divenuto palese che quel bastardo abbia a che fare con loro. Visto cora il corvino ha mostrato al Senjuu potremmo dire che il suo hotel dovra` ricevere anche un drastico cambio di gestione. Un po` stile Orochi. Chi lo avrebbe mai detto, ha odiato cosi` tanto Orochi, che alla fine si e` addentrato nel suo mondo e ci sta pure prendendo gusto. <Ma vi sono alcuni particolari che sanno in pochi. E con pochi intendo una cerchia cosi` tanto ristretta di persone che io stesso sono in grado di controllare.> Rivelando cosi` che vi sarebbe un qualcosa di particolare sotto, qualcosa che ne lui, ne Masumi potrebbero sapere. <Due membri tanto importanti della Yakuza, quali Orochi e Jinto, devono vedersi bene dai loro nemici. Motivo per cui nessuno sapeva della mia nascita. Non sono cresciuto lontano da lui, sono sempre stato circondato da un totale di dieci persone, che avevano il compito di insegnarmi, crescermi, addestrarmi e proteggermi. Ma erano solo quelle dieci. Dal momento che un undicesima veniva a conoscenza della mia esistenza, qualcuno doveva morire.> E` il metodo migliore per tenere al sicuro le cose, proteggerle all'interno di una campana di vetro, impedendo a chiunque di nuocere in qualsiasi modo. <Giunto all'eta` di otto anni, mio padre prese a farsi vedere e a darmi qualche incarico semplice, probabilmente per farmi capire che non mi aveva dimenticato... O almeno cosi` mi piace pensare.> E il modo di dire "almeno cosi` mi piace pensare" non e` scelto a caso, e` usato solitamente per esprimere un qualcosa che gradiremmo personalmente, qualcosa in cui anche noi non siamo del tutto convinti, ma che ci piacerebbe. Il posacenere verrebbe portato sotto alla sigaretta, questa verrebbe agitata con forza da un movimento di entrambe le labbra per far cadere la cenere. <Tirando le somme, non sarebbe stata una mossa stupida tenere all'oscuro di questo accordo la stessa Masumi, anche se la cosa mi rende difficile il trovar la bambina.> Sta spiegando tutto, passo passo, in maniera forse anche troppo dettagliata. <Significherebbe aver tenuto al sicuro la sua sottoposta.> E la mancina porterebbe il posacenere sul tavolo, per poi andare ad afferrare la manica destra della camicia, iniziando a fare dei risvolti, scoprendo l'avambraccio e le carte bomba. Ah si, nel momento in cui infilerebbe le dita sotto la camicia, toccando le tre carte bomba, convoglierebbe il chakra all'interno del braccio destro, facendo attraversare le 3 carte dal proprio chakra intento ad attivarle. Sollevata la manica fino al gomito, sarebbe la destra a tirar su la manica mancina. <Ma risulterebbe vano, se si scoprisse che il braccio destro di Orochi, ha macchiato l'onore suo e di Jinto Oboro, vendendo il corpo della piccola. Sono abbastanza sicuro che non sia mai stato quello il suo progetto.> No, non sta minacciando, sta solo lasciando intendere che il tempo di giocare e` un pochetto finito. <Volevo parlare con Masumi per prendere in custodia la piccola e iniziare il suo addestramento da sicario, formandola sui pilastri della yakuza, tra cui rispetto e onore. Cosa che ho visto mancare all'interno di quel menu.> Prostituzione minorile... <E` un mercato che frutta tanti soldi, non e` cosi? Ma vi giocate la dignita`. Sarebbe stato meglio farle diventare delle ottime kunoichi pronte ad uccidere a sangue freddo.> Qualche secondo di pausa, la mano destra verrebbe sollevata, prenderebbe la sigaretta e la porterebbe lentamente verso il posacenere. <Come hai detto che ti chiami?> Voltando appena lo sguardo verso la sua direzione, scuotendo poi il capo. <Nulla. Non mi importa. Senti, voglio berlo quel drink con te, veramente. Ma prima devo sapere dove si trova la bambina. Quindi, se volessi farmi parlare con Masumi...>[attivazione 3 cb 1/4][Chakra 21/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

23:35 Nejo:
  [Fila] Serpenti che vengono creati e,mentre uno parte.l altro rimane lì a distrarre Nejo dalla sua prima erezione.Il tutto però si risolve con l ingresso in campo di Masumi,che dopo un bel discorsetto rapido,fa partire la musica e addios,come direbbe un famoso chef.Il calore percepito aumenta a dismisura,le luci diventano sfocate mentre inizierebbe a girare come un kebab illuminato.Per un attimo sembrerebbe di stare sul tagada con una famosa canzone dance che fa:e gira tutto intorno alla stanza.In un attimo,come se il pavimento sotto di lui fosse sparito,cade all indietro sbattendospalla e testa al bancone e così facendo anche la trasformazione dovrebbe dissolversi mostrando Nejo con le sembianze rettilofone.Il serpentelli,in un attimo, cresce sproporzionatamente,diventando un idra a tre teste <oh cazz> esclama improvviso < so forsh a creadssh que nanish> afferma mischiando il serpentese al comune,non connette più mentre guarda con ammirazione la sua creatura gigante.Si silenzia per qualche secondo come se fosse morto,per poi riattivarsi improvvisamente.spalanca gli occhi,si lancia con il Busto in avanti ed inizia a gattonare verso le scale a destra della porta d ingresso <vie cs mehs>ordina all idra mentre inizierebbe a gattonare ubriaco frasico per il locale con la gigantesca ,solo per lui,idra al suo seguito

L’agente scelto dal crine rossastro sta continuando a preferire le avance d’un ragazzo di bell’aspetto che, con molta probabilità, ha addirittura qualche anno in meno di lei. La mano che scivola sul pantalone altrui fa sì che a sua volta l’uomo ne allunghi una verso il ginocchio di Sango. <Forniture per ospedali.> Replica al di lei indirizzo, prima d’alzarsi e tendere la mandritta verso quella altrui, affinché possa portarla ai piani superiori – come prima proposto. Si dirige verso la scala sulla sinistra, illuminata dai led cremisi. La scala compie una lieve curvatura verso l’interno, così da salire al piano superiore formato da balconcini che circondano l’intero perimetro del locale. Mantenendosi sulla sinistra, finita la prima rampa di scale, ve n’è una seconda ch’è tuttavia prima di chissà quali led. Al contrario, vi sono luci appese al muro che illuminano queste ultime, segno inequivocabile di come si sta uscendo fuori dalla sala in cui si è soliti restare per belle e ballare. La conduce verso questa seconda rampa di scale, tirandola a sé nel bel mezzo di queste. La spinge contro la parete, forse con un po’ troppa foga. Il suo ginocchio finisce tra le cosce della donna, così da tenerla lì ferma. Una mano s’appoggia al di lei fianco, l’altra sul muro di fianco al suo volto. <Ho visto cos’hai versato nei bicchieri> Le sussurra a poca distanza dalla faccia, quasi fosse intenzionato a baciarla, pur fermandosi prima che questo possa avvenire. Lì il volume della musica è altrettanto alto ancora, trovandosi tra il primo e il secondo piano. <dimmi, per quale ragione?> Il ghigno s’estende sul viso del corvino, attendendo le risposte da parte della rossa, visibilmente incuriosito – forse persino impressionato. Mekura s’avvicina all’angolo bar, laddove ha potuto vedere Masumi dirigersi alla ricerca d’un drink che facesse al caso suo. Il barista si sta già mettendo all’opera, mentre la donna lancia occhiate nei dintorni per adocchiar la situazione nel locale. All’arrivo della Hyuuga, non pare affatto sorpresa. Assottiglia appena lo sguardo, sporgendosi per poter sentir le parole proferite da quest’ultima. <La ringrazio infinitamente, signora?> Le mostra un sorrisetto cordiale, persino troppo tirato. Gli occhi ambrati fissano l’interlocutore con la solita placida calma di chi non ha paradossalmente niente da nascondere. Accavalla la gamba mancina sulla specular opposta, mettendosi ovviamente comoda. <Vuole qualcosa anche lei? Offre la casa.> Si dimostra essere comunque un’affabile proprietaria, dopotutto. Alla richiesta della Hyuuga, Masumi aggrotta appena le sopracciglia e porta il capo a piegarsi da un lato, facendosi pensierosa. <Ricevo privatamente soltanto di giorno o nel nostro giorno di chiusura. Temo dovrà prendere appuntamento. E’ qualcosa d’importante?> Tamburella con le unghie laccate di giallo il mento. In breve, pare che non si ricordi affatto della ragazza che ha adesso di fronte, d’altronde son passati dieci anni. Certo, ma come puoi dimenticare qualcuno che hai aiutato a far partorire e della bambina che dovresti aver cresciuto per dieci anni? Scopriamolo, no? A Mekura tutta l’iniziativa della quale ha bisogno e che intende sfruttare per questo lieto momento. E’ a due passi dalla verità. Quanto abbiamo aspettato questo momento? Kan s’inoltra tra la folla alla ricerca di Sango, con l’unica difficoltà insita nel movimento che riesce a compiere a malapena. Barcolla ma non molla, come si suol dire. Non riesce a trovarla poiché quest’ultima s’è già diretta al piano superiore assieme allo spasimante incontrato poco prima, proprio in compagnia di Kan che s’è allontanato per dirigersi dalle ballerine. Quando cerca di rompere il ghiaccio, annebbiato come poche volte in vita sua e con il veleno ancor in circolo, avrà davanti a sé una fanciulla che somiglia vagamente alla sua amica d’infanzia: Kushina. Si ritroverà imbambolato ad osservarla, finalmente è riuscito a ritrovarla. La donna gli s’avvicina, inizia semplicemente a strugliarglisi addosso. Agita le anche, muove quei fianchi. Lo aggira. A fine serata, potrebbe trovare un peso in meno nelle tasche – e non parliamo dell’assenza dei fuda o dell’inchiostro speciale. Nella realtà dei fatti, si tratta semplicemente d’un ladruncolo. E’ un ragazzo alto e piuttosto magro, anch’egli dal cremisi ciuffo e dagli occhi verdi. Ti ricorda per caso qualcuno? Camicia bianca, pantaloni neri. Impossibile dedurlo fintantoché avrà in circolo quel veleno allucinogeno, pensando bene che abbia di fronte l’amica formosa e aitante che lo sta provocando con un balletto sexy sulle note della musica a tutto volume. Goditi questi ultimi istanti! Nel privé, l’uomo in giacca e cravatta sta ancora contrattando con il nostro giovane terrorista, il quale si limita a far qualche tiro alla sigaretta e a sollevare le maniche della camicia. Tutti si chiedono cosa ce ne possa importare d’un simile atto, ma non tutti si son resi conto di cosa v’è nascosto sotto quel tessuto: carte bomba. Fuda in grado d’esplodere che son stati appena attivati tramite l’infusione di Chakra. Una sola parola e fanno ‘Boom’. Questi si gira, fissa l’interlocutore dapprima e abbassa lo sguardo verso le altrui maniche, quasi senza rendersene conto. S’irrigidisce, si schiarisce la voce. Distrattamente si premura anche di spegnere la sigaretta. Sia mai che per errore esplodano prima della parolina magica. <Amico, mi dispiace, sul serio.> Avvicina il bicchiere alle labbra, bevendo tutto d’un sorso il poco liquore rimasto al suo interno. Il ghiaccio tintinna. Egli inspira profondamente e s’adagia di nuovo con la schiena contro il sedile del divanetto. <Non pensavo fossi di vecchi principi. Per ingranare, abbiamo fatto di tutto. Sai, dopo la guerra e la distruzione dei villaggi, non c’era rimasto poi molto per le mani.> A mo’ di scusa, come se la prostituzione minorile fosse il miglior lavoro del mondo con cui guadagnare bene – e razzolare male. Solleva le spalle, allungando le braccia verso l’esterno come se, beh, non fosse colpa sua. Qualcuno doveva sacrificarsi per far mangiare gli altri, dopotutto. Ne discute come se fosse qualcosa d’ovvio, un discorso al quale anche Kiofu sarebbe potuto arrivare – forse. <Non sono io a decidere cosa vendere e cosa comprare, tanto meno ho voce in capitolo. Mi occupo soltanto di convincere qualche depravato a sborsare dei soldi per delle ragazzine minorenni ed alcune ancora vergini.> Un mercato che, come detto proprio dal Senjuu, frutta sicuramente un sacco di ryo. Nel quartiere notturno, cosa vi aspettavate di trovare? Gente per bene? Il Consiglio n’è informato? La Shinsengumi cheffà? Gli Anbu vestono con la loro maschera ma si lasciano scappare sotto al naso un eventuale arresto di questo calibro? Lo Yakuza – o presunto tale – solleva il braccio mancino e controlla l’orario. <Masumi-san dovrebbe aver già fatto il suo ringraziamento pubblico. Se ti sbrighi, puoi trovarla ancora sul palco o all’angolo bar.> Sta cercando di collaborare, mica scemo. Le carte bomba a distanza ravvicinata fanno male. Il locale ha appena riaperto. Il mercato è soltanto iniziato. Permettergli di far il bello e cattivo tempo, soprattutto il secondo, è controproducente per chiunque. Allunga la mano per dargli una pacca sulla spalla. <E’ stato un piacere-> Si morde la lingua e ritira la mano. Forse, non è il caso. Recupera il tablet, lo spegne tramite l’apposito bottoncino laterale. Non è serata per gli affari. Nejo si ribalta sullo sgabello alla vista del suo nuovo e magico hydra. Sbattendo la testa, come immaginato, viene meno anche la trasformazione. Tuttavia, grazie alle luci nei dintorni e al casino generale, nessuno si sofferma particolarmente su quanto compiuto dallo Yakushi. Egli inizia a gattonare, seguito rapidamente dal suo serpentello che, in qualche modo, riesce ad evitare che qualcuno lo calpesti com'è successo al fratello. Difatti, soltanto un povero ubriaco sbatte contro Nejo a quattro zampe, ribaltandosi oltre e probabilmente maledicendolo. E' talmente sbronzo che scoppia a ridere da solo, pur essendosi fatto male. Raggiunge senz'alcuna esitazione le scale che conducono al piano superiore, col serpentello che ormai è dietro al suo sedere e che lui soltanto ancor lo immagina come un gigantesco hydra a tre teste che, di tanto in tanto, sibila qualcosa nella sua lingua. "Dove vogliamo andare?", lo sentirà pronunciare, schioccando le tre lingue biforcute. [ Durata Malus Kan: 3/3 ][ Durata Malus Nejo: 2/3 ][ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ][ 40 minuti complessivi - Orario esito: 15.03 ]

15:17 Sango:
 Oh niente male, a quanto pare posson salire senza aver alcun tipo di problema di sorta, che non siano scale e tacchi insieme, una combo mortale che se fosse stata solo un poco più alticcia avrebbe avuto seri problemi di equilibrio. Lo affianca senza farsi troppo problemi, un ultima occhiata alle spalle per comprender davvero di avere il via libera, prima di inoltrarsi verso le prime rampe di scale. Ancora la musica è forte , i ledi sbrilluccicano in quelle scale , nei gradini fatti in vetro - che per dirla tutta, è decisamente un modo malsano per qualche guardone di poter vedere cosa ci sia sotto la gonna di una donzella, che si aspettino la sorpresa? I tacchi risuonano delicati, il rumore che inizia ad esser attutito, mentre le lampade cambiano , l'illuminazione meno diffusa rispetto al piano di sotto, più intimo. La curiosità che formicola sotto le mani, potrebbe davvero vedere cosa vi sia al secondo e al terzo piano in effetti, ma una curiosità che non ha niente da vedere con il proprio dovere, ma con la propria spiccata invadenza nel metter naso in qualsiasi cosa non le competa. < riforniture di che genere?> blanda quella domanda solo per mandare avanti una sorta di conversazione o il disagio si farebbe troppo forte, non conosce lui, non conosce il luogo dove si stanno inoltrando. Una parte di se le dice di prender e girare i tacchi per ritornare dove stanno tutti gli altri, un altra parte invece si lascia intrigare dalla possibilità dell'incognito, di non sapere cosa può trovare aperta quella porta. Niente di tutto ciò avviene, sbattuta al muro come un uovo sodo, si ritrova stretta tra la parete e l'altro , bloccata anche per via della gamba che sta nel centro delle proprie. Una posizione che darebbe inizio ad uno dei film che trasmettono sulle antenne televisive la sera tardi su ninja.. ma non diremo qui il nome del canale, ovviamente. Solleva di poco il viso, sebbene si aspetti un bacio come si rispetti, invece si ritroverà ad esser stata scoperta. Potrebbe anche dargli una testata al centro del viso, li sul naso, e andarsene ..ma è li per divertirsi < perchè non avrei dovuto farlo > per lasciare che tutti si possano godere in santa pace una serata senza aver paura che qualcuno - lei - possa inserire del veleno nei loro bicchieri ad esempio? < sono qui per divertirmi > sorride anche lei, sorniona e maliziosa allo stesso tempo < mi sembra il giusto motivo > non per far del male o avrebbe preso un veleno differente, di quelli tossici , ma solo per mero e sano divertimento nel veder altri esser preda inconsapevoli del proprio di potere, della propria volontà. Ad un centimetro da quelle labbra, beh, non si sposta mica, incuriosita anche lei da quell'atteggiamento completamente differente rispetto a qualche minuto prima. [chakra on][stessi tag]

15:18 Kan:
 La ricerca della rossa non porta a nulla, l'assenza è, probabilmente, dovuta al corvino eppure il non trovarla ne scatena un semplice sorriso, sta comprendendo cosa significa divertirsi, lasciarsi andare, inconsapevole del piano posto in atto dalla donna ai danni di tutti i presenti. Eppure, in tal momento, in cui il sorriso si forma ed il corpo barcolla, una figura va a manifestarsi dinanzi ai propri occhi, rossa nella chioma, bellissima e giovane, Kushina è in tal posto. Straniamento sul volto dell'albino, sorpresa è la nuova forma assunta. Non la vede da due anni eppure eccola li, in un locale per adulti, dinanzi a se come una visione celestiale. <Kushina> ampio il sorriso, muscolo cardiaco in preda all'euforia, felicità mista ad emozione prendono il sopravvento, desideroso di abbracciarla ma ciò che ne conseguenza ha tutto un altro sapore; la distanza vien ridotta notando come la ragazza si strusci su di se, pochi attimi di spaesamento quelli del genin prima di allungare i superiori arti nei confronti della ragazza, cercando di poggiar le mani sulle altrui spalle, poca la forza a propria disposizione tentando comunque una leggera spinta all'indietro ai danni dell'altra per scostarne la figura, allontanandola <Kushina che cazzo stai facendo?> un comportamento inammissibile da parte di chi, teoricamente, si è sempre professata come la migliore amica, ricambiata sotto questo punto di vista senza mai aver anche solo osato, per un singolo attimo, desiderato qualcosa di più <Tutto questo è sbagliato, cosa cazzo hai bevuto? Cosa cazzo ti è successo? Non mi riconosci più? Sono io maledizione, Kan> alto il tono di voce, farsi sentire è la scelta più adatta per penetrare l'udito di una donna oramai totalmente scomposta, in preda all'alcol, all'eccitamento. Comprende ogni singola sensazione da lei provata, provandole egli stesso ma diciotto anni di amicizia non possono venir in meno solo per il godimento di una singola serata, il ruolo scelto da entrambi riguarda soltanto quello, una duratura amicizia priva di legami intimi di tal genere <Adesso usciamo, ti porto a casa> non una richiesta, un'ordine impartito, deciso a lasciar perdere tutto pur di preservare l'incolumità dell'unica persona cara rimastagli dopo i nonni, ma anche loro, quale fine abbiano fatto ancora non ne è a conoscenza. [1/4 presa spalle + 2/4 spinta][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e portafoglio]

15:20 Mattyse:
 Ecco che finalmente il signorino inizia a cantare, il bianco gli da tutto il tempo che lui ritiene necessario, gli permette di bere, di spegnere il tablet e usare tutte le motivazioni che piu` ritiene necessarie, annuendo parola dopo parola. <Bhe, ora lo sai.> Doveva convincerli di essere il figlio di Jinto? Perche` ora sembra esser lui a cercare una motivazione per non fargli troppo male. <Allora facciamo cosi`.> ecco, riprendiamo le negoziazioni, sta vola unilaterali. La mano mancina andrebbe repentino a staccare una delle carte bomba presenti sull'avambraccio, poi la mano verrebbe mossa rapidamente verso la propria sinistra, utilizzando il pettorale sinistro per dar maggior forza a quel movimento che punterebbe all'interno coscia del corvino. Non e` un colpo che mirerebbe a fargli male, quanto ad attaccargli quel fuuda esplosivo. <Non mi importa di cosa fate con quelle bambine.> Bugia colossale. <A punirvi per queste stronzate ci pensera` altra gente.> Come il tipo che dieci anni prima ha fatto scopiare l'Ochaya? <Quello che voglio ora e` Aya. E visto che Masumi dovrebbe aver gia` finito...> Oh si, sappiamo tutti dove vuole andare a parare. Il bianco si solleverebbe sulle inferiori leve per cercare la posizione eretta, offrendo poi la mano mancina al suo nuovo amico del cuore. <...Potresti anche accompagnarmici tu, che ne pensi? Giusto per essere sicuro che nel mentre la cerco non chiamerai qualche buttafuori.> Mh, come si puo` definire questa? <In aggiunta, sono di vecchi principi, no? Quindi, non e` una offerta che tu possa proprio rifiutare.> Ah ecco... La mano mancina verrebbe agitata, mostrando il palmo al ragazzo per invitarlo a prendergli la manina. Potrebbe scappare in un qualsiasi momento per cercare la sicurezza. <Mentre mi ci porti, continuiamo a parlare.> Chinando il capo verso l'ingresso per incitarlo. Attenderebbe quindi che il signorino si decida ad accompagnarlo. <Hai dimostrato di essere un ragazzo intelligente, quindi dimmi un po`. Se fossi il figlio di un ex capo Yakuza e rimanessi con dieci unomini fedeli, che faresti per i dieci successivi anni? E perche` creeresti un tuo gruppo di collaboratori che sarebbero disposti ad imboscarsi in un locale per assicurarsi che le cose non finiscano male?> Un bluff? Bhe, in tanto Mekura e` dentro, con degli amici a quanto pare, Sango potrebbe anche aiutarli per riavere un favore in futuro, e fuori da quelle mura ci sono venti carte bomba pronte ad essere utilizzate. Diciamo che e` solo una mezza verita`. Ma il bianco e` sicuro, il comportamento del corvino e` servito ad incrementare quella fiducia utile per mentire. Ha la situazione sotto controllo, per ora. [1/4 presa carta bomba da avambraccio sx][2/4 attacco carta bomba interno coscia destra a png][Chakra 21/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

15:30 Mekura:
 L'espressione di Mekura è tipica di una ultra Karen in quel lasso di tempo tra il fatto e la frase tipica "voglio parlare con il tuo manager", un doberman che ti ha puntato dall'altra parte del recinto e che sa perfettamente come sollevarlo per sbranarti semmai ci fosse l'occasione adatta o l'ordine adatto. <Mekura, signora Mekura Kagura Hyuuga per la precisione> lo scandisce in modo catartico, come se il messaggio fosse un'altro, tipo un "sai benissimo chi sono io" Prende un lungo respiro senza neppure battere ciglio o perdere il contatto visivo. Lo terrebbe per diverso tempo più che altro per vedere se ha davvero l'innocenza dell'oblio sullo sguardo o solo se lei è molto brava a fingere. Mentre la guarda le passerebbero le cervello una carrellata di parole, di situazioni, di eventi, di tutta la sofferenza, di tutto quello che hanno provato i suoi cari, i suoi figli, lei, Mattyse, per gli dei anche Furaya e Saisashi che sono stati messi in mezzo dalla questione e il desiderio di attivare il byakugan e specificatamente usare il chakra per tagliarle la gola diventa una immagine ben più che allusiva. Ma se qualcuno sa dove sia sia figlia è lei. Quindi dopo un periodo infinito la donna allarga gli angoli della bocca come una tenda, si sente anche un crick per quanto è tesa e le risponde <si, per iniziare vorrei mia figlia Aya, Kimi, Hyuuga e sono molto felice che lei abbia accettato di ricevermi privatamente> in realtà la proprietaria non ha detto questo, è Mekura che si è intromessa pretendendolo. <si temo che sia importante e non mi dispiacerebbe che nella sua agenda lo mettesse in modo prioritario, grazie. Mi può contattare tramite ninjagram trovandomi con il mio nome, se non troverà il tempo di farlo, non c'è problema, troverò il tempo di visitare questo luogo in modo costante come un cliente affezionato> e la guarda incrociando le braccia tirando fuori il cellulare con un sorriso smagliante sul volto ma con gli occhi che stanno dicendo tutt'altro. [ch on 29/30 stesso equip]

15:32 Nejo:
 Continua la sua rapida gattonata verso le scale,o almeno rapida è ciò crede lui.Sente addirittura qualcosa toccarli la schiena,non sente dolore,ma vede un omone cadere al suo fianco e grasse risate rimbombano insieme alla musica che si ude e spacca i timpani.A nulla fa piu di tanto caso,il suo obbiettivo sono gli scalini? è rotto e contorto ci arriverà.Infatti,una volta arrivato,allunga la mano destra verso la ringhiera per appoggiarsi e far leva per tiarsi su.Fa forza sul proprio bicipide cercando di sollevarsi,ma senza risultato.Non appena fa leva sui propri muscoli,la ringhiera sembra come sollevarsi in aria alzandosi di mezzo metro sotto gli occhi esterreffatti di Nejo che apre la bocca dallo stupore.In realtà non è la ringhiera che si è alzata,ma la sua muscolatura elastica grazie ai geni dello Yakushi ha fatto in modo che il braccio destro si allungasse di cinquanta centimetri a penzoloni senza volerlo.Probabilmente per via dell'alcool e della droga,il suo sistema nervoso gli sta tirando brutti scherzi.Duqnue Nejo è li,con il braccio destro penzoloni piu lungo dell'altro che afferra la ringhiera mentre l'hydra lo segue e giustamente fa una domanda che distrae Nejo per un attimo.Lascierebbe l'idea di alzarsi per un attimo,cercando di voltarsi da gattoni a seduto per terra rivolto verso la pista <Vedi amiccccss..> prende fiato,cercando di trattenere qualcosa che cerca di risalire su dallo stomaco < ..con tiei...dobbia cof..tut queshi qua..ah> afferma convinto per poi guardare fisso l'hydra negli occhi,dal basso verso l'alto,chissà cosa guarda in realta.Dondola con il capo,involontariamente mentre una forza sovrannaturale spinge da dentro di se,dal suo stomaco. Qualcosa di potente,veloce,imprevedibile e terribilmente acido risale su dall'esofago per poi arrivare nella cavità orale con prepotenza tanto da gonfiare le guancie del pallido.Appena in tempo a spostare la testa alla propria sinistra e dalla bocca un conato di vomito fuoriesce a pressione in chissà quale direzione.[Scaglie serpente I][chakra 15/25][Tentativo vomito]

Ha ormai deciso d'appartarsi completamente l'agente scelto della Shinsengumi, la quale rivela senz'alcun problema quanto ha causato all'interno del locale. Renji si lascia scappare una delicata risata, stringendo ben più saldamente la presa sulla coscia della donna, tanto da sollevarla affinché possa agganciarsi al suo bacino. Inutile pronunciarsi in merito alla presenza che sarà possibile percepire. Tuttavia, proprio dal secondo piano, sull'inizio di quella rampa di scale si palesa una figura vestita di giallo. Pantaloncini neri, anfibi dello stesso colore ben allacciati pur lasciando gran parte delle gambe scoperte. Un top giallastro assieme ad un kimono completamente floreale sui toni sopracitati e dell'arancio, perfettamente in tinta con il dress code richiesto per entrare. I capelli son raccolti sulla sommità del capo tramite una stecca, lasciando scivolar sulle spalle delle ciocche violacee ed ondulate. "Figlio di puttana", scende di corsa una scala dopo l'altra, ignorando bellamente Sango per il momento e acciuffando direttamente Renji per i capelli, così da trascinarselo via. <Oh cazzo!> Bofonchia, cercando invano di sottrarsi, testimoniando come la fanciulla sia decisamente dotata d'una buona forza. "Sparisci dalla mia vista prima che faccia a te quello che sto per fare a lui", borbotta alla volta di Sango con occhi iniettati di sangue. Se lo trascina su per le scale, qualora sia riuscito a scollarsi dalla rossa e ammesso quest'ultima non faccia nulla per trattenerlo. Cosa deciderà di fare la nostra Ishiba? Difenderà l'adultero? O deciderà di raggiungere i compagni piuttosto che rovinarsi ulteriormente la serata? Kan, dabbasso, sta cercando di spingere via quella figura che gli sta ballando addosso. D'un tratto, l'allucinazione svanisce poiché il veleno ha terminato di far effetto. Si vedrà davanti agli occhi la figura d'un rosso di sua conoscenza che ha persino denunciato al direttore dell'ospedale - motivo per il quale ha anche scelto di tener d'occhio l'individuo in questione. Nella mano sinistra del demone, il portafogli appartenente a Kan. Egli tenta immediatamente di scappare via, pur possedendo chissà quanta velocità in effetti. Il marasma di persone continua a ballare e a contorcersi, alcuni seduti a godersi la bella serata assieme al drink nella mano. Dunque, il suo assalitore ha ampio spazio di manovra qualora voglia scappare, allo stesso modo ne avrà Kan essendosi ripreso dal precedente effetto. Tuttavia, Nejo ha ben deciso di vomitare fuori dalle fauci ciò che il suo stomaco conteneva e perché non farlo a casaccio in mezzo alla pista? Il vomito s'espande sulla pavimentazione con la faccia schifata di determinati individui presenti che scelgono immediatamente d'allontanarsi, magari chiamando anche i diretti interessati per effettuare una pulizia prima che qualcun altro possa farsi male. Il problema effettivo è che quel vomito scivola fin dall'albino, il quale, non appena compirà un passo, si ritroverà schiena a terra - nel bel mezzo del vomito che sa di gin, oltre che d'acido. Ormai, il suo inseguitore è bell'e che andato. L'hydra, seguendo il fare del suo evocatore, scuote immancabilmente le tre teste. "SSSei ridicolo, non evocarmi più", pronuncia con la sua triplice lingua vibrante. Bene o male però si sono ritrovati nel bel mezzo del casino, no? Una serata iniziata bene che malauguratamente sta per finire peggio. Mattyse, nel frattempo, è ancora alle prese con il suo interlocutore, il quale ha ormai messo da parte il tablet ed anche la sigaretta. Il bianco sceglie di staccare una carta bomba dal braccio, affinché possa apporla all'interno della coscia del soggetto in questione. Per sua sfortuna, se tale vogliamo definirla, riuscirà ad appiccicarla soltanto all'esterno della destra poiché la più vicina, considerando le gambe accavallate e le posizioni d'entrambi. Poco male, l'importante è che abbia portato a termine quel che intendeva compiere. <Amico, non c'è bisogno di tutte queste minacce. Andiamo, dài.> E s'alza in piedi a sua volta, sistemando meglio la giacca sulle spalle ed allentando lentamente il nodo della cravatta poiché inizia a mancargli l'aria. Una carta bomba presa singolarmente non causa chissà quanto male, ma ne ha altre cinque addosso ed ha un diametro di cinque metri. In parole povere, danneggerebbe la merce oltre quel vetro. Deve pensare agli affari, ma come minimo chiederà l'aumento dello stipendio a fine serata se deve avere a che fare con bombaroli matti che si farebbero esplodere pur d'averla vinta. <Ti precedo così mi guardi le spalle e vedi che non faccio niente di male.> Le braccia permangono lungo i fianchi, in bella mostra. Scosta la tendina di lato e attende persino che il Senjuu passi oltre in maniera tale da potersi sempre far vedere. Comprende che la situazione è svantaggiosa, forse. Un'occhiata all'esterno. Vi ricordate quando nei primi scritti vi resi noto che eravate già stati tutti adocchiati? Non potevate rendervene certo conto. E' un dettaglio che occorre voi teniate a mente, specialmente un paio dei presenti. <Se fossi il figlio di un ex capo della Yakuza, sono sicuro del fatto che non starei qui a vendere minorenni a dei depravati.> Saggia risposta. Fa schioccare la lingua contro il palato, sistemando gli occhialini sul naso e facendoli scivolare verso la fronte così da vederci meglio. E' costretto ovviamente ad alzare la voce adesso, trovandosi all'esterno. Si dirige verso il bar a passo svelto, ma non troppo. Non intende allontanarsi eccessivamente da Mattyse, per ovvi motivi. Mekura, invece, è anch'essa al bar. Distano circa una decina di metri in mezzo alla folla, impossibile per loro inquadrarsi al momento a meno che non giungano l'uno più vicino all'altra. Masumi scosta la ciocca dietro l'orecchio, mostrando un occhio sfigurato. La pelle attorno ad esso è raggrinzita. Ustioni è la facile intuizione alla quale la Hyuuga potrà arrivare senza pensarci troppo sopra. Le sorride in maniera del tutto affabile, come poc'anzi. <Mekura Kagura Hyuuga> Fa anche finta di pensarci su. <conoscevo una persona con questo nome, tempo fa. Ma sa, dopo tanti anni, è difficile ricordare qualcuno con cui non si hanno contattati.> Nel frattempo, giunge anche il drink che ha precedentemente ordinato, ringraziando il barman con un cenno del capo e sorseggiandolo delicatamente tramite la cannuccia. Gli occhi chiari ritornano sulla corvina quando pronuncia il nome di sua figlia. Il sorriso citato fa ancora da testimone. <Signora, temo che lei si stia rivolgendo alla persona sbagliata. Se ha perso sua figlia, deve contattare gli Anbu o qualcuno che sia incaricato della scomparsa di minori.> Le rivolge soltanto metà busto, ma le labbra s'incurvano in un ghigno divertito. E' palese che abbia capito chi ha di fronte. Soltanto uno stolto non lo comprenderebbe. <Può venire qui quando vuole e sarò costantemente felice di accoglierla. Tuttavia, temo di non aver niente da spartire con lei. Aya non è una sua proprietà. Non più, ormai.> Uno schiocco di dita. Per lei finisce lì. Inutile ch'io vi dica che molte cose adesso stanno per subire una svolta differente? Il Senjuu si sta avvicinando al bar per il momento, dunque non potrà ascoltare lo scambio d'opinioni tra Mekura e Masumi. [ Durata Malus Nejo: 3/3 ][ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ][ 40 minuti complessivi - Orario esito: 16.17 ]

16:34 Sango:
 No, di certo non può sapere cosa accadrà di li a poco, tanto che si lascerebbe andare nel donar un lieve bacio alle labbra altrui quando..una pazza scende dalle scale. Qualcuno che potrebbero ignorare bellamente insomma, se non fosse che, beh si troverà di nuovo sola, con l'uomo trascinato via da quella che pare esser la fidanzata, o moglie che sia. Lo osserva silente andare via, no, non farà nulla di certo per tenersi un uomo impegnato < e pensare che era carino, ma anche stupido > perchè portarla di sopra se non voleva esser scoperto? Niente da fare nemmeno per l'Ishiba, che se ne tornerà giù in completa solitudine, alla ricerca di qualcosa da fare. Lo sguardo andrebbe ovviamente a Kan e al suo grandissimo lago di vomito < forse ho esagerato > per farlo star così male. Un sospiro, un occhiata ad un rosso di propria conoscenza da lontano, no pure quel rosso non lo vuole questa sera , provando infine ad avvicendersi sulla pista da ballo- lontana dal vomito ovviamente - per andare alla ricerca di un viso amico. Kan probabilmente, dato che di Mekura non pare esserci alcuna traccia ai propri occhi, non ancora per lo meno. Ma di Kan probabile che ne abbia qualche traccia, difatti se riuscisse a intravedere anche solo il bianco crine si dirigerebbe verso di lui, con lo sguardo disilluso e il broncio sulle labbra mentre proverà ad avvicinarsi a lui , abbastanza per sfiorarlo e non dovergli urlare addosso < era sposato, è scesa la moglie a prenderlo per un orecchio > delusa senza dubbio dalla piega inattesa e non voluta della serata, andrebbe a volgere uno sguardo sconsolato al povero Sumi, di cui certo non sa cosa gli sia accaduto, ne come abbia davvero reagito ad alcol più veleno, un mix devastante a vedere il pavimento adesso < e io che volevo solo divertirmi > ma con quale mood adesso potrebbe divertirsi? L'uomo che le interessava era solo un marpione, un illusione di qualche momento per poi svanire < prendi qualcosa da bere?> un suggerimento, dato che non troppo distante dovrebbe ancora esserci il piano bar con tutti i cocktail possibili e immaginabili disponibili < forse era meglio andare a trovare Shiro > un mezzo gemito di stizza, avrebbe potuto perfino passare una notte con la propria di figlia, come una madre dovrebbe fare. Sbuffa e sbotta, niente da fare se non guardarsi attorno, ricercando ancora la Hyuga con lo sguardo < hai visto la mia amica?> . [chakra on][stessi tag]

16:35 Kan:
 Veleno in circolo giunto agli sgoccioli, Kushina, la sua piccola Kushina svanisce nell'etere dell'ubriachezza riportano la mente dell'albino in lidi più sicuri, consoni alla realtà ma ciò che la realtà offre rasenta l'assurdo più totale, inconsueto da qualunque lato vien guardata la situazione. Kushina viene meno lasciando il posto a qualcuno di ben più brutta fattura, il Kokketsu manifesta la presenza sotto lo sguardo attonito dell'albino il quale, dopo pochi momenti si straniamento, comprende la situazione in cui si è cacciato. Quell'essere ha osato strusciarsi sul suo bellissimo corpo, lo ha toccato, ha commesso il sacrilego peccato di allungare nuovamente le dita lezze e zozze sulla perfezione fatta uomo <Tu> eppure lo sconcerto divien maggiore nel notar come la mancina altrui stringa il portafoglio con tutti gli averi portatisi. Attimi lunghi come il passare delle ore vedono la fuga di Rasetsu, un codardo consapevole delle azioni illecite appena compiute <FIGLIO DI PUTTANA!> un grido a pieni polmoni, inveisce per la prima volta senza ilarità, divertimento o gioia, solo rabbia e nervoso <LI DENTRO CI SONO I MIEI PRESERVATIVI> capiamoci, i soldi sono utili ma i preservativi sono la felicità di ogni uomo. Volge il busto nella direzione di fuga dell'uomo, flessione degli inferiori arti lievemente divaricati nel tentativo di effettuare uno scatto in avanti, verso il Kokketsu sfruttando quel po' di agilità rimastagli, dopotutto, il chakra non è utile in tali luoghi, non serve rovinare ulteriormente una serata con simili e beceri espedienti eppure gli arti vengon mossi al massimo delle loro limitate possibilità per accorciare le distanze. Busto flesso in avanti nel compiere tale scatto così da aumentare l'equilibrio. Veloce, per quanto possa essere possibile nelle attuali condizioni, tenta un avvicinamento per giungere a ridosso dell'uomo; superiori arti allargati e, una volta, si spera, arrivato in prossimità, tenterebbe di abbracciare l'altrui bacino con quel po' di forza rimastagli per buttare a terra sia se stesso e l'altro, un connubio perfetto tra un ninja ed un placcatore di una squadra di rugby, pronto a far del suo meglio <Lurido pezzo di sterco troppo cresciuto, hai deciso di farmi guerra eh? Beh stai bene attento, non hai la minima idea di quanto possa renderti la vita un vero inferno. Ti prenderà per il culo persino tua madre dalla tomba quando avrò finito con te, letamaio ambulante e sbirro> sfogando l'ira per colpa di quel peccato, mai rubare qualcosa, mai farlo verso chi ha le possibilità di fartela pagare con interessi doppi, se non tripli. [1/4 scatto + 2/4 presa + 1/4 caduta][Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e nada]

16:39 Mattyse:
 Non puo` che annuire, di nuovo, al dire del corvino, dandogli modo di alzarsi e fargli strada. Ha trovato dei compromessi alquanto intelligenti, precederlo per farsi sempre vedere, non andare troppo veloce... <Sei intelligente. Non ti preoccupare, non ti giudico per il lavoro che fai. Di certo farei lo stesso se l'alternativa fosse morire di fame.> E` un commento apparentemente sterile, mirante pero` a far rilassare un poco il dipendente del locale. Quando questo esce, aspetta che il Senjuu lo raggiunga, non permettendo alla tendina di chiudersi, il bianco di rimando lo agevola allungando la mano destra proprio per essere lui a fermarla. Avanzano cosi`, passo dopo passo. <Mi piaci sai? Mi farebbe piacere se dopo questa sera ti aggiungessi ai miei fidati.> E` una proposta di lavoro? In ogni caso terminerebbe con una risata. Lo sguardo del bianco non si soffermerebbe solo sul corvino, ogni tanto getterebbe un occhiata ai balconi per assicurarsi che qualcuno non lo punti troppo. Il braccio destro ora rimarrebbe ben abbassato, intento a nascondersi tra la folla cosi` che possa essere notato il meno possibile. Passo dopo passo, il bianco e` consapevole che dovra` gestire le cose in maniera perfetta per uscire da quel locale con sua figlia e in maniera pacifica, la maniera perfetta pero`, include che Mekura e Sango non facciano saltare la sua copertura, cosa che ritiene difficile visto che non si e` piu` confrontato con la Hyuga. Che casino, sarebbe stato tutto evitabile se solo fosse andato da lei ad aggiornarla. Chiamiamolo karma, per questa volta. I due dovranno imparare a collaborare in maniera decente se vogliono trovare Kimi. Bhe, con questa possibilita`, e` meglio prepararsi anche al peggio, no? Il Senjuu quindi convoglierebbe il proprio chakra verso le piante dei propri piedi, intento a farne uscire una minima parte per attraversare quelle scarpe e andare a creare una sorta di patina tra il terreno e la suola, una patina che tenterebbe di far ruotare su se stesso, creando un mini vortice che, in caso fosse riuscito in tutto cio`, dovrebbe evitargli spiacevoli scivoloni o, in determinati casi, anche di camminare sulle pareti. Non avrebbe piu` nulla da dire fin quando non avranno raggiunto la signorina Masumi, che apparentemente e` in compagnia di Mekura. Cogli la palla al balzo Mat, potrebbe essere la tua unica possibilita`. Ma in primis, la mano mancina si allungherebbe repentino verso la giacca del corvino, intento ad affondarci le dita. <Resti a tenerci compagnia vero?> Chiederebbe retorico, accennando ad un piccolo sorriso prima di fare un altro passo verso le due. <Buona sera, Masumi-san.> E lo sguardo salterebbe anche in direzione di Mekura, a cui porgerebbe un piccolo inchino. <Scusatemi per l'interruzione. Permettetemi di presentarmi, io sono Kiofu Oboro. Figlio di Jinto Oboro.> e la mano destra verrebbe portata contro il pettorale sinistro, senza timore di mostrare le carte bomba, il busto verrebbe anche appena chinato in avanti, in un lieve inchino. <Mi spiace disturbare durante una cosi` bella festa, ma ho necessita` di parlare con voi.> Un altra rapida occhiata alla Hyuga, che scruterebbe ora dall'alto verso il basso, per poi puntare ancora l'occhio ambrato sulla donna principale. <Si tratterebbe delle ultime volonta` di mio padre e del signor. Orochi... E di un accordo che i due hanno stipulato dieci anni fa. Le dispiacerebbe?> Lasciando ricadere il braccio destro, invitandola cosi` a parlare di quell'argomento che ha gia` toccato con il corvino. Rimane tutto un incognita, in questo momento tutto potrebbe andare a puttane o per il meglio, ma questo lo decideranno due fanciulle. Mekura e Sango. [2/4 rilascio del chakra][2/4 trattenimento png][Chakra 21/25][Equip: Braccio dx (3 carte bomba) Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

16:47 Nejo:
 Mano sinistra che con l'avambraccio va a pulirsi la bocca da eventuali rimasugli di vomito che penzolano dalla sua bocca,tanto la giacca è gialla e non dovrebbe notarsi.Non fa caso a nessuno,nè a chi ruba e ne a chi si allontana per il vomito,che fortunatamente non ha creato scompiglio piu di tanto.Seduto ancora a terra si guarda le proprie mani notando che la destra è piu lunga della sinistra <Uhm?> mugugna non capendo quando le abbia allungate,per poi cercare di farla tornare alla sua dimensione originale.Fatto ciò,dopo aver udito la lamentela della sua Hydra,senza pronunciare nulla,poggerebbe ambo i palmi al suolo e con l'ausilio delle gambe proverebbe ad alzarsi.Se ci fosse riuscito,si poggerebbe di spalle alla ringhiera per poi fissare la sua Hydra,scutere un pò la testa e fare due colpi di tosse <coof coof..> prima di richiamarla <..cosa dici Jack?> sembra che li sia tornato l'uso della parola,almeno quello <..ascolta jack,dobbiamo...salire> afferma volgendo lo sguardo per un attimo alla cima delle scale <Solo che sei troppo grosso per non farti vedere Jack> problematico continua a chiamare il suo serpentello con un nome inventato.Mantenendosi sempre alla ringhiera,tenterebbe di raggirarla per poi iniziare a salire lentamente gli scalini ed arrivare all'incirca a metà scalinata <Jack attenzione a queste scalinate...> afferma preoccupato <..si muovono,a loro piace cambiare> e detto ciò,lo sguardo rimane fisso su gli scalini che sembrano ondulare leggermente.I passi di Nejo sono insicuri su quei gradini,come se stesse cammminando su un ponte di legno malconcio <Jaaack> esclama cosi,senza un reale motivo[Scaglie serpente][chakra 14/25]

16:47 Mekura:
 Guarda un po' cosa è venuto fuori: era mezza ustionata quella donna, a causa sua, a causa di Mattyse ed adesso le stava sorridendo come una che avesse capito con chi stesse parlando o meglio che non lo nascondesse più. <no, ha capito male lei: so perfettamente chi sei e per chi lavoravi. 10 anni fa avete rapito mia figlia prima ancora che ti succedesse quello> punta la sua faccia < e usata come ostaggio> no, non le basta quella affermazione <e Aya NON è una proprietà, non è un cazzo di oggetto, voglio vedere mia figlia e non me lo farò ripetere due volte, quindi si, tu hai un conto in sospeso con me> afferma lapidaria, non lo accetta un no e rimane fissa su quella che invece le sta sorridendo in modo beffardo. <voglio essere civile...mi piace essere una persona civile, io mi vanto di essere una persona civile> scandisce ripetutamente <ti do il tempo per pensarci a quello che hai detto adesso e riconsiderare la situazione prima che si passi per altre vie, voglio vedere mia figlia, parlarci e sapere come sta e quale è la sua situazione..> sta per aggiungere altro quando indovina chi arriva? Mattyse. <?> lo guarda perplessa non immaginando di trovarselo qui così in fretta, forse non ha tenuto conto del tempo impiegato? quanto è passato? cosa ha fatto? chi è quello? e rimarrebbe ulteriormente sorpresa nel sentire quelle parole su chi fosse e sull'accordo. Mekura, nel dubbio, non direbbe nulla ma anzi, rimarrebbe in attesa con le braccia incrociate a guardare Mattyse aspettando di sentire questo accordo con Orochi dopo aver parlato così tanto di sua figlia per poi guardare anche la donna in questione con le labbra serrate e lo sguardo in cagnesco. Non ha capito il suo gioco del tutto, ma nel dubbio bisogna rimanere in silenzio e aspettare. [ch on ][stesso equip]

Saggiamente, Sango sceglie di farsi da parte e lasciare i due a litigare animatamente. Per fortuna, la musica alta fa sì che gran parte delle parole pronunciate dalla fanciulla vengano perse in mezzo al casino generale, permettendo alla rossa d'allontanarsi senz'alcun problema. Arrivata all'ultimo scalino, potrà accorgersi tranquillamente della presenza di Nejo. Questi sta salendo le scale barcollando ad ogni gradino, ma in un battito di ciglia tornerà quanto meno a poter vedere il serpente della giusta misura. E' piccolino, rispetto all'hydra a tre teste dal quale s'è persino fatto prendere in giro poco prima. Torna ad avere soltanto una piccola testa e parecchia difficoltà a salire uno scalino poiché costretto solitamente a strisciare per muoversi. Lo coglie improvvisamente un giramento di testa, tale da portarlo inevitabilmente a finire contro il prosperoso seno della Ishiba che sta scendendo quelle scale in senso contrario. Che i due decidano poi dove andare, non è un problema di chi sta tessendo quest'arco narrativo! Li lasciamo assieme, su quella scala, dalla quale potranno comunque seguire i movimenti di quanto sta per accadere dabbasso. E torniamo infatti proprio dai diretti interessati, in particolar modo Kan per primo, il quale ha cercato infaustamente di placcare il rosso ladruncolo, senza la possibilità di riuscirci per via del vomito di Nejo che s'è sparso sul pavimento in una pozza dai bordi frastagliati. Ne ha limitato la mobilità, anche per via del Chakra disattivato che non gli fornisce chissà quale aiuto fisico o mentale. Urla al cielo, ma una ballerina, scesa dal cubo in tacchi alti e bikini attillato, gli si inginocchia vicino e gli tende una mano. Insomma, la serata poteva finire decisamente male, ma forse questa volta finirà nel migliore dei modi. Si tratta d'una fanciulla dal crine rossastro, capelli lunghi a sfiorarne le natiche ed occhi chiari preoccupati, i quali si rivolgono immancabilmente all'albino. Dalla sua posizione, ne vede a malapena il volto, perlopiù coperto da una taglia di seno fin troppo generosa. "Posso esserti d'aiuto?", è bene quel che finisce bene, dopotutto. Potrà decidere anche di fermarsi con quest'ultima parlare oppure protendere per cercare Sango e farla finita. D'altronde, è rimasto senza preservativi, quindi la serata potrebbe tranquillamente andare a farsi benedire soltanto per questa motivazione. Tuttavia, anche lui, come gli altri, potranno assistere a quant'accade da qui in avanti all'interno del night club chiamato Ochaya. Mattyse raggiunge Masumi assieme a colui ch'è incaricato di vendere minorenni ai miglior offerenti e depravati della zona. Quest'ultima però solleva dapprima gli occhi al cielo e tira un ultimo e profondo sorso dalla cannuccia al suo drink, salvo poi condurre la dritta all'orecchio e pigiare inequivocabilmente un tasto sull'auricolare che i capelli hanno sapientemente nascosto. <Ci sono dei disturbatori al bar. Mi occorre la sicurezza.> Tono medio alto surclassato in parte dalla musica che permetterà comunque alla Hyuuga di poter sentire l'ultima parola pronunciata e presumibilmente prepararsi al peggio. La donna s'alza in piedi, comunque, venendo subito affiancata da un omone abbastanza grosso sbucato dalla folla circostante. Le telecamere hanno fatto il loro dovere. Sono disposte in alto, ben nascoste dalla disposizione di determinata mobilia e luci. Perlopiù si trovano ai piani superiori, ma questo non potevate saperlo. C'è troppo baccano, ci sono troppo luci. Ed alcuni di loro sono anche ovviamente brilli, nonché avvelenati seppur l'effetto stia man mano scemando per via del termine del suo effetto. Sango, qualora guardi in direzione del bar, potrà vedere Kimoru. Alto, pieno di tatuaggi: le aveva detto che se avesse avuto bisogno, poteva fare il suo nome. Anche Mattyse lo riconoscerà, ovviamente. Abbassando lo sguardo, per mano, avrà qualcuno che sia al Senjuu che alla Hyuuga risulterà familiare. D'altronde, ne condividono il sangue. E' il frutto del loro ormai sbiadito amore. Capelli bianchi come seta scendono a cascate lungo le spalle, assieme ad una frangia che si ferma sopra occhi color ambra. Una miniatura del terrorista, si potrebbe dire. Un cerchietto giallastro ne attraversa il capo. Un vestitino che ricorda quello d'un pulcino per via dei colori e degli sbuffi di seta che lo compongono ne fascia l'esile corpicino. Lascia le braccia e le spalle libere, assieme alle piccole gambette infilate in un paio di scarpe eleganti e bianche. La merce rara. L'oggetto del desiderio. Si stacca immediatamente da Kimoru per correre tra le braccia di Masumi. S'arrampica sulle sue gambe, ne circonda i fianchi con le braccia e fissa sia Mattyse che Mekura, alternando lo sguardo. "Zia Masumi, chi sono queste persone?", la vocetta melodiosa, quel piccolo nasino all'insù che si ritrova riverberano appena nella testa dei reali genitori. La musica offusca gran parte delle parole pronunciate, ma per loro due è come se il night club che li circonda non esistesse affatto. Hanno la bambina ad una manciata di metri. E i buttafuori alle spalle che spintonano la gente per farla allontanare e per raggiungere il bar. In breve tempo, finiranno con l'essere circondati da appena cinque individui vestiti di nero con cravatta e scarpe gialle - l'omonimo di Kimoru. <Non è un posto per bambini questo, Aya> Ironia della sorte, eh? <ti avevo detto di aspettarmi nella suite.> E le deposita un tenero e casto bacio sulla sommità del capo, senza distogliere gli occhi chiari da coloro che stanno pensando bene di rovinare la serata, di guastare tutta l'organizzazione che c'è dietro, tutto il lavoro e il sudore d'una vita per diventare qualcuno. Sol in un secondo momento, glissa sul terrorista. Ne scruta le cicatrici. Ne osserva il volto. Stringe con maggior vigore Aya a sé, tanto da costringere la bambina a sollevare il capo - impaurita - e stringendola a sua volta. <E così, brutto bastardo, sei ancora vivo.> Non è cambiato d'una virgola. E' tutto tremendamente uguale a dieci anni prima. Un terrorista dai capelli bianchi entra in un locale denominato Ochaya, un tempo una sala da thè prestigiosa. Canta una canzoncina. E' pieno di carte bomba che esplodono al suo 'Kai'. <FUORI DAL MIO LOCALE!> Esclama con forza, pur venendo acquietata dalla musica che continua a vibrare dalle casse stereo. Il venditore di ragazzine, rimasto nei pressi del Senjuu, gli sussurra qualcosa all'orecchio che soltanto lui, ovviamente, potrà sentire. <Falle esplodere adesso, Kiofu. Kyahahah!> Scoppia a ridere. La distanza è effimera. Dopo tanti anni, è lì davanti ai loro occhi. Basta stendere un braccio per poterla toccare. La deflagrazione potrebbe causare non pochi problemi sia a chi sta loro attorno che a loro stessi. Gli uomini dietro la schiena, invece, si sono ormai avvicinati. Mettono le mani addosso a Mekura. La costringono a portare le braccia sotto le scapole. Allo stesso modo, questo viene compiuto nei confronti di Mattyse. "Senza fare storie, tutti fuori", invitano i due ad andarsene privi di chissà quali cerimonie. Finirà così facilmente? Ho i miei dubbi. [ 2/4 - Difesa SE volete provare a difendervi, altrimenti libera uscita. Libera anche per gli altri. ][ “Quest” – L’inaugurazione dell’Ochaya ][ Turni liberi ][ Prenderò in considerazione esclusivamente domande inerenti alla quest – tutte le altre verranno cestinate! Utilizzate il gruppo discord o le missive. ][ 40 minuti complessivi - Orario esito: 17.38 ]

17:58 Kan:
 Vomito di Nejo per terra, ubriachezza ancora in corpo, chakra disimpastato, pochi elementi capaci, messi insieme, di frenare quella corsa permettendo al Kokketsu di scappare come tutto il contenuto del portafoglio portando ad un fallimento colossale l'intera situazione. Lega al dito ciò che è appena accaduto, la vendetta è un piatto da servire freddo, consapevole di dove trovare l'uomo per fargli rimpiangere di essere nato, di essere esistito in questo mondo. Tutto a suo tempo ma dal punto una scena si affaccia dinanzi a se, Mekura e l'altro ragazzo dai capelli bianchi parlano con la rossa proprietaria, degli uomini avvicinano la presenza. Scena al quanto inusuale, bizzarra ma stranamente curiosa; dorate iridi scrutano l'intero andazzo, distraendosi nel momento in cui una donzella presenta se stessa al capezzale del genin costringendolo nel portare in alto lo sguardo, viso lievemente oscurato dal prominente balcone. Domanda semplice, diretta eppure le iridi permangono incantata verso cotanta bellezza in una sol donna. Voce schiarita, corpo eretto portandosi al fianco di essa, sinistro arto allungato nel tentativo di poggiarlo sulle altrui spalle <Direi di si, bellezza> incastonando le iridi in quelle della ballerina <Ti hanno mai detto di avere un viso paradisiacamente bello? Scommetto sei tu a comandare tutte le ragazze di questo posto, vero?> nel proferire tale verbo cercherebbe di incamminarsi, provando a portare con se la ragazza, camminare al suo fianco godendo della reciproca compagnia <Ma tornando all'aiuto, beviamo qualcosa insieme, ti va? Tanto qui dentro faranno credito a chi li sta rendendo ricchi> il giorno dopo sarebbe sicuramente andato a saldare eppure la voglia di rimanere è tanta, godere il momento e la serata il più possibile senza lasciar scappare nulla <Mentre beviamo, la tua stanza è nel locale?> mera informazione indicando, con semplice moto del capo, i piani superiori del locale. Forse riscatto e rivalsa dopo una disastro finale son giunti, i kami han deciso di chiedere scusa inviando un angelo dalle profondità del cielo e della terra, permettere all'arte di mostrarsi in formato femminile <Per mera curiosità, sai perchè quei due stanno parlando con la rossa capa di tutto?> unire l'utile al dilettevole ma la scelta, da parte sua, oramai è fatto, decisa, sceglie il piacere corporeo a dispetto di quello mentale per risanare un orgoglio oramai ferito e distrutto. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali e nada]

18:20 Mattyse:
 Vi sono un po` di cose che rendono il tutto difficile, tra queste il fatto che la bastarda che con cui ha fatto a gara di palle di fuoco dieci anni prima sia proprio lei. <Oh?> Solleverebbe appena un sopracciglio, inclinando il capo verso la propria destra osservando la donna, poi la bambina che ha raggiunto il gruppo. Sei bruciato Mat, fa cadere la maschera. <Ho la pelle dura, a differenza del tuo amico.> Risponderebbe schietto, posando piu` volte l'occhio sulla bambina. Ne studia i capelli, lunghi e bianchi, tenuti fermi da un cerchietto giallo, ne osserva il volto e gli occhi ambrati. Ambrati? Niente Byakugan? Un piccolo sorriso, mentre un'accenno di risata scuoterebbe il suo capo. La voce del corvino entra nelle sue orecchie. <Non mi sfidare...> In tutta risposta, mentre la punta della lingua accarezzerebbe le labbra. Ancora uno sguardo per la piccola. <Aspettami Kimi. Papa` torna a prenderti.> Ma ora facciamo un passo indietro. Ricordiamo tutti qual'e` stato uno dei piu` grandi traumi che il bianco ha subito da dopo il risveglio? L'assenza di chakra di tipo Katon! La sua assenza e` stata qualcosa che lo feriva, anche perche` era stata un'emozione ha risvegliare quell'elemento sopito all'interno del suo corpo, un emozione che non riusciva a trovare o a ricordare, un emozione che e` appena tornata! Si tratta della sua volonta`, la volonta` di riavere sua figlia, di stringerla tra le proprie braccia, e vederla di persona, per la prima volta da dopo la guerra, ha riacceso in maniera violenta questa fiamma. A che serve? Bhe, a cosa potrebbe servire secondo voi? Il bombarolo matto convoglierebbe questa fiamma verso le piante dei propri piedi, contenendola inizialmente per far si che si accumuli per poi far esplodere quel quantitativo di chakra. Se vi fosse riuscito, il bianco dovrebbe venir lanciato in aria fino a tre metri di altezza, cercando cosi` di uscire repentinamente dalla folla, anche se solo in maniera temporanea. Se fosse riuscito a schizzare in alto, piegherebbe il fianco destro, mirante a chinarsi sul rispettivo lato, irrigidendo poi il busto cosi` che sia il bacino a seguirlo ed eseguire cosi` una rotazione a mezz'aria, utile a girarsi di centottanta gradi, andando a ritrovarsi (ammettendo sempre che ci riesca) sotto sopra, con i piedi in alti e la testa rivolta verso il terreno. Le mani andrebbero prima a comporre dei sigilli, partendo da quello del drago, seguito da quello del serpente, della scimmia, del cinghiale, del cavallo e, in fine, quello della tigre, sono i sigilli di una tecnica che gli apparteneva dieci anni prima, la palla di fuoco suprema, e mentre il bianco andrebbe a riempire i polmoni di aria, la mano mancina andrebbe ad afferrare le carte bomba situate sul proprio avambraccio per strapparsele di dosso, senza strapparle effettivamente, per poi farle cadere sui presenti sotto di lui. [2/4 elevazione fiammeggiante 3 metri in altezza -5pt chakra][1/4 rotazione a mezz'aria][1/4 levare carte bomba da avambraccio che il destro e` il mio preferito][Chakra 16/25][Equip: 3 carte bomba, Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

18:49 Mekura:
 Ed alla fine parla di sicurezza <sei una codarda e una bugiarda e pagherai le conseguenze delle tue scelte> non doveva sorprendersi, non lo era, ma voleva comunque dirlo prima di andarsene, ma guarda un po', dopo un attimo il Karma decide che è ora di fare una scelta o meglio ricordare a tutti e due perché stanno combattendo. è così, piccola, così bella, una bambolina, una dolce bambina cresciuta con amore o così le pare. Sembrava Mattyse. Lo sguardo da furioso passa letteralmente allo sconvolto, impallidendo di colpo mentre questa da il bacio alla donna rossa. Era...normale che si fosse affezionata a qualcuno, fa male ma...lo sospettava. La sua bambina poi si gira, la guarda, chiede chi siano <ah> le viene da sorridere con disperazione mentre glielo chiede e si sente anche tremare, allarga il sorriso mentre sta per piangere a guardarla soltanto <Aya> direbbe solo questo prima che arrivasse qualcuno della sicurezza. Non ne può più: prima cercando di ammazzarle Ai, più volte, poi è stata costretta ad allontanarsi da Ken per il suo "disturbo depressivo", poi le ammazzano i bambini creati dal cappuccio rosso, poi la società gli porta via il resto dei suoi figli, non le porteranno via anche lei. <non ho bisogno di nessuna mano per uscire> e concentrando il chakra verso gli arti inferiori lo comprimerebbe lungo i punti di fuga cercando di raccogliere quanto più energia possibile per la tecnica mentre un'altra piccola parte verrebbe spinta verso i restanti punti di fuga. Da li, lei li rilascerebbe in un solo colpo, rilasciando una nuvoletta lattiginosa attorno a se cercando di scattare in avanti in direzione della donna di circa 2m e poco alla destra di questa con il semplice scopo di non farsi toccare e "spiegare" con chi ha a che fare, ancora una volta. La cosa poteva anche concludersi qui, se non fosse per le azioni successive di Mattyse sempre ammesso che andassero a segno <?> terrorizzata da quello che poteva succedere, dal fatto che Aya fosse li presente nel poco tempo a disposizione e poche energie anche a causa della tecnica usata la donna scatterebbe verso la rossa allargando le braccia <PORTALA VIA, PORTALA VIA> griderebbe cercando, apparentemente o meno, di provare una drastica difesa verso la donna in rosso e la bambina che starebbe reggendo in questo momento cercando di pararsi di fronte a queste ma allo stesso tempo di ridurre le distanze a zero eliminando anche l'ultimo 1m di distanza, quel tanto che le servirebbe per allungare il braccio destro verso la spalla della donna in rosso per "incentivarla" soltanto per poi stringere la presa tra le dita nel tentativo "involontario" di causare un intralcio e strappare un paio di ciocche dei capelli della donna. [tentativo sostituzione tipo II 2/4 + 1/4 movimento + 1/4 allungo braccio][stesso equip]

14:55 Sango:
 La faccia di Nejo finisce tra le proprie tette, di peso, mentre ancora scende le scale, e il disgusto andrà a storcere il viso in modo plateale < puzzi di vomito > gli direbbe spingendolo via, la mano che premerebbe sulla sua fronte per dargli una bella spinta all'indietro verso terra, ovvio che voglia farlo cadere lontano da lei < e mi hai sporcato il seno > no, quello non doveva farlo, che schifo! Lo sguardo che scivola ovvio verso il basso, ha comunque un bel tacco da portarsi dietro e deve stare attenta a non cadere su un eventuale scalino o Nejo , per lei son la stessa cosa adesso, ma solleverà anche il viso per guardarsi attorno, attirata alla propria sinistra in quelle scale ove si tiene al passamano. Ovvio che lo sguardo inceda di nuovo sul pelato dell'entrata, il buttafuori, cosa strana dato che all'inizio pareva andasse tutto bene in quella sala, ovvio se non il vomito e il veleno usato sulla gente, ma lo sguardo incede su un nuovo personaggio. Una creatura, piccola quasi quanto Motoko il giorno in cui la trovò, legata ad una croce, fissata per mani e piedi da dei chiodi. Lo stesso passo s'arresta, capelli bianchi, bambina di 10 anni - può ipotizzare il sesso dalle vesti e dalla lunghezza dei capelli - Mekura infuriata che pareva avesse qualcos'altro per la testa, Mattyse, suo vero padre, li dentro per un "lavoro". Non dovrebbe poi metterci troppo tempo per capire che probabilmente quella è la loro figlia , Aya. E poi Masumi, la proprietaria di quel night club, la stessa che ha dato il benvenuto in pompa magna poco tempo prima, la stessa col vestito nero e i capelli rossi, no, i propri son decisamente più belli dei suoi. Lo sguardo che segue la vicenda, di come la bambina va da Masumi stessa per abbracciarla.. e..e ..deve far qualcosa, lo ha promesso alla stessa Hyuga. Se quella è davvero sua figlia, se quella è davvero Aya, perchè non corre dalla madre? Perchè quella rossa non lascia la bambina per darla alla sua vera madre? Non conosce tutte le vicissitudini del caso, non ha seguito il discorso di quella sera, ma una cosa la sa. Deve ridare la figlia alla madre, se accadesse a lei, cosa farebbe? Pensa Sango, pensa. < KIMORU > la voce che vuole e deve alzarsi oltre il baccano,, vuole richiamarne l'attenzione ma probabile che non ci riesca da quella distanza. Ecco perchè prenderà il volo verso la fine della scala, correndo letteralmente coi tacchi a spillo cercando di sbracciarsi tra quella folla di ballerini, cercando di non cadere, reggendosi anche ad altri poco importa, creando probabilmente confusione. Cercherebbe di muovere il corpo al massimo della propria velocità proprio in direzione del pelato con cui ha palesemente flirtato all'entrata, cercherebbe di spingersi con quelle vesti e quei tacchi proprio verso di lui, in una corsa atta a sbalzare tutti quanti fuori dalla propria strada, spintonandoli anche, ma soprattutto cercando di non volare a terra come una cretina . Se solo fosse riuscita a percorrere quei dieci metri di distanza, in direzione del proprio amico pelato, solo allora si fermerebbe additando la stessa Masumi < KIMORU, LEI NON è LA VERA MASUMI > indica la donna ancora con furore < MASUMI è SVENUTA AL PIANO DI SOPRA LUNGO LE SCALE > stava scendendo le scale dopotutto, è evidente che sia salita ad un piano superiore rispetto a quello di tutti quanti, e probabile che alcuni si siano perfino accorti che li salisse < ho lasciato Renji con lei per farla svegliare > è salita con quel moro che pare avesse conoscenza del loco, magari lo conoscono pure tutti loro, e nessuno ha visto la compagna infuriata prenderlo e portarlo via, ma hanno visto lei con lui < noi siamo qui per proteggere la bambina, la vera Masumi ci ha detto che qualcuno avrebbe preso le sue sembianze questa sera, di mescolarci con i ballerini e tenere d'occhio la situazione. Siamo io e lei > spera che il proprio charme abbia davvero fatto effetto sul gigante e che la storia regga , inventata di botto per impressionare l'uomo , indica anche Mekura, probabilmente quando l'altra aprirà le braccia per proteggere la bambina, come segno in più della sua veridicità < I PIANI DI SOPRA SONO PIENI DI BOMBE PRONTE AD ESPLODERE > oh, qui grida, devono sentirlo tutti, i ballerini, tutti quanti, che tutti si terrorizzino per quella notizia. < DOBBIAMO ANDARCENE VIA, E' PIENO DI BOMBE A TEMPO > esistono? forse. < SCAPPATE TUTTI, STA PER ESPLODERE IL PALAZZO > potrebbe anche sembrare una pazza, ma chi al posto suo, nel vedere migliaia di bombe, possa reagire con tranquillità? Non può attaccare, non può uccidere ne mutilare ne ferire alcuno , non davanti a tutte quelle persone, qualcuno potrebbe perfino riconoscerla come membro della shinsengumi, e un atto come un omicidio sarebbe una grave macchia degna delle peggiori punizioni da parte del Capitano Comandante, nonchè probabile morte per lei. Non può nemmeno mettersi a cancellare la memoria a tutti, troppa gente è vicina, al massimo può creare confusione, una distrazione per tutti quanti, e una corsa all'uscita. Un occhiata a Mekura, lunga e fredda , lo stesso sguardo di una missione. "prendila e rapiscila se devi". Ma sarà giusto farlo? [1/4 tentativo di corsa verso il pelato ][chakra on][stessi tag]

Kan ha finalmente incontrato l’amore della sua vita, la donna con la quale potrebbe addirittura pensare di accasarsi per il resto dei suoi giorni. Okay, forse stiamo andando leggermente oltre, ma è anche bene pensare al futuro e ad eventuali feels! Sta di fatto che la ragazza si lascia avvolgere le spalle dal braccio altrui, d’altronde viene pagata per intrattenere gli ospiti e non soltanto per ballare attorno ad un palo, mettendo in risalto le curve femminee a malapena nascosti da quegli abiti. <Se vuoi, possiamo sederci ai divanetti. Almeno ti riprendi.> Gli sorride in maniera affabile, facendo fuoriuscir dalle labbra una voce melodiosa che vien appena alzata per via della musica che continua a risuonare in quel locale, sparata fuori dalle casse ad alto volume. Glieli indica con un cenno del capo, sulla sinistra dell’angolo bar: gli stessi che precedentemente avevano visto Sango e Renji sedersi. <Non stai correndo un po’ troppo? Però un drink lo accetto volentieri.> Sorride di nuovo in maniera affabile, pur risultando non del tutto incline a passare immediatamente alla stanza neanche fossero lì da chissà quanto tempo. Deve dapprima cercare di fargli comprare qualcosa, di spendere del denaro, altrimenti è tutto reso vano. Quindi, qualora decida di seguirla, potrà ovviamente andarsi a sedere al divanetto assieme alla rossa tutto pepe – che però non è Sango. C’è un trittico di capelli rossi in questo momento che farebbe invidia a chiunque. <Mh?> La ragazza sposta gli occhi chiari verso il bancone, dubbiosa in merito all’argomento trattato e sul motivo per il quale quei due individui stiano parlando con Masumi. <Non saprei dirlo con certezza. Sembra che si conoscano.> Ammette, facendo spallucce. Accavalla la leva inferior manca sulla specular opposta, portando la testa a piegarsi di lato. La mandritta raggiunge il viso dell’albino, costringendolo in un certo modo a guardare soltanto lei. <Però, se preferisci andare al bar fa pure. Vuol dire che andrò ad aiutare qualche altro povero sventurato.> Ridacchia, lasciandola passare come una battuta tra le tante. Mattyse pretende di non stare a guardare. Dopo tante peripezie, riesce finalmente e di nuovo a far affidamento al Chakra elementale del Katon che pensava d’aver perso per sempre. Esso viene convogliato lungo le inferior leve, spinto fuori dagli tsubo delle piante dei piedi. Queste fiammate innocue lo spingono immantinente verso l’alto, pur mantenendo una velocità non eccessiva. Difatti, soltanto Kan fa fatica – qualora non sia preso dal seno della ballerina – a seguirne i movimenti. Giacché Mekura e Sango hanno anche il Chakra attivato, per loro sarà altrettanto facile seguirne lo spostamento verso l’alto, raggiungendo l’altezza di ben tre metri e raggiungendo il primo piano. E’ bello distante dalla ringhiera più vicina, quindi durante la fase di ricaduta dovrà fare particolare attenzione. Quest’ultima si trova a circa cinque metri, considerando la sua posizione e quella delle scale che conducono al piano superiore. Nella sua fase aerea, si gira affinché possa esser rivolto dabbasso e sfila dall’avambraccio le varie carte bomba che vi aveva attaccato, col risultato di farle cadere dabbasso. Non son molte invero, ne sarebbero esclusivamente tre, quindi il problema non si pone: tuttavia, vi sono troppe persone ed anche una bambina che rischia di venire coinvolta. Il fatidico Kai non è stato ancora pronunciato. Ciò che stupisce più di tutti, ma che porta al contempo a riflettere è il nome con cui il padre e la madre della bambina chiamano quest’ultima. Mattyse, noto per aver dato filo da torcere ad Orochi, tanto da riuscire ad abbatterlo con evidenti difficoltà che tutt’ora porta su di sé, predilige chiamarla Kimi – così com’era stato in origine. Al contrario, Mekura, che fine alla fine è rimasta al fianco dell’ex marito a prescindere dalle decisioni che quest’ultimo prendesse, l’ha chiamata tramite il secondo nome che proprio il capo della Yakuza le aveva donato. Kimi Aya. Hyuuga? Oh, non credo. Torniamo a disquisire a proposito della mamma di Kimi, la vera madre, la quale sceglie di spostarsi repentinamente tramite l’uso della Sostituzione di Secondo tipo. Questa tecnica duplica la velocità di movimento, causando un ovvio malus all’utilizzatore negli istanti immediatamente successivi. Quindi, riesce a spostarsi di due metri in avanti, portandosi immancabilmente ad una distanza veramente effimera d’un metro appena. Tuttavia, non ha considerato in alcun modo i malus che questo comporta, tra cui l’incapacità di spostarsi in maniera adeguata nell’istante successivo. Giacché la velocità duplica, Masumi porta immediatamente la bambina a staccarsi da sé seppur in malo modo. Kimi infatti si lamenta e sgrana immediatamente gli occhi. <Zia Masumi!> Esclama, allungando l’esile braccino alla volta della donna dal rossastro crine, venendo però agguantata immediatamente da Kimoru – il buttafuori del quale abbiamo finora parlato. Al contempo, la Hyuuga non riuscirà nell’intento d’allungare il braccio e di portare avanti quella presunta offensiva, non avendo tenuto conto in alcun modo della conseguenza dell’usare la Sostituzione poc’anzi citata. Sango, invece, giunta in loro soccorso, crea soltanto uno scompiglio generale – che però porterà alla risoluzione della faida in men che non si dica. Kimoru la guarda e scuote il capo. Deve credere a qualcuno che vuole portarsi a letto o al capo che è a due metri da sé? Qualora vi fossero state variazioni nel piano della serata, i buttafuori l’avrebbero saputo, così come coloro che stavano cercando d’agguantare il bianco e la corvina prima che si spostassero tramite delle determinate tecniche. Il pelato pieno di tatuaggi, pur di non cedere al volere della bella Shinsengumi, fidandosi ciecamente di colei che ha al fianco, non farebbe altro che indietreggiare immediatamente e sparire oltre, inoltrandosi tra il bar e il palco assieme alla piccola Kimi che tutt’ora s’agita, desiderosa d’avere al seguito anche la zia verso la quale tendeva la mano. Probabilmente, v’è qualche uscita secondaria – come quella porticina che Nejo aveva avuto modo di vedere tramite i serpenti, ad esempio. Le urla della Ishiba generano un panico generale dettato soprattutto dalla possibile presenza di carte bomba. I buttafuori sottostanti, nel notar lo svolazzare di quei fuda capaci d’esplodere e lanciati dal Senjuu, son già pronti eventualmente per colpirli, ma non sarà necessario. Il deejay al piano superiore smette improvvisamente di far girare la musica, attirato dal trambusto sottostante. Tutti coloro dediti al bere o al divertimento iniziano a spintonarsi, a strattonarsi, dirigendosi immediatamente verso l’uscita. Questo causa un panico generale, la gente spintona anche i buttafuori e la stessa Mekura, la quale si ritrova spinta verso il bar e le costole incrinate le daranno uno spiacevole lampo di dolore che la vedranno piegata in due per qualche istante, alla ricerca convulsa del fiato che è andato perso. Anche la ballerina al fianco di Kan s’alza immediatamente in piedi. <Hai sentito? Alzati, in fretta! Andiamo, conosco un’uscita secondaria!> Nel bel mezzo della calca, Kan verrà portato sulla sinistra del bar, dal lato opposto a quello verso cui Kimoru s’è diretto ma che, inevitabilmente, conduce ad una seconda porticina che dà nel vicolo opposto a quello in cui Mattyse ha lasciato le carte bomba. Lui ha la vita salva e probabilmente anche una ballerina con cui passare la notte. Lo prende per mano e lo trascina. Può seguirla o restare, a lui scelta. E’ naturale che stia provando timore a sua volta. Un conto è non credere che il capo dell’Ochaya abbia a che fare con quella rossa, tuttavia affermare che ci sono delle bombe capaci d’esplodere – beh, crea scompiglio. Perdono di vista Masumi che, probabilmente, ha sfruttato il disagio della folla per cercare di svincolarsela a sua volta. Il terrorista è ancor in aria. Le carte bomba vengono disperse tra la folla, calpestandole addirittura. Dalla sua altezza, potrà ovviamente assistere a Kimoru che porta via l'infante, assieme alla sparizione di Masumi che li segue a ruota libera non appena la folla inizia ad andare in escandescenza. Tutti si dirigono verso la porta d'ingresso e s'accalcano, causando difficoltà nell'uscir fuori dall'Ochaya. Sarà difficile uscire finché la folla non si sarà del tutto diradata. Eppure - che problema c'è? Ci sono soltanto tre carte bomba pronte ad esplodere ed ancora un marasma di gente che s'accalca cercando d'uscire. Ma nessuno di realmente importante. Mattyse è in caduta libera. Anche Sango viene spintonata qua e là da parecchi passanti, cercando d'evitarla per il rotto della cuffia. Avendo dalla propria delle capacità psicofisiche stabili, non avrà grosse ripercussioni come Mekura. La serata può dirsi conclusa? Ognuno di voi ha ottenuto qualcosa. I due genitori affranti sono riusciti a vedere per la prima volta la loro bambina cresciuta, ma non è abbastanza. Ambedue combattono per riaverla e non soltanto per guardarla da lontano tra le braccia di qualcun altro. Nejo probabilmente resterà a dormire sulle scale dell'Ochaya sognando un appuntamento romantico con Sango, ma questa è un'altra storia. L'inaugurazione dell'Ochaya è stata un successone! O forse no? [ END ]

17:22 Sango:
 < ma davvero?> quasi un insulto per lei quel rifiuto da parte dell'uomo, insomma, pensava che avrebbe avuto un pò di fortuna in più per quanto riguarda l'uomo < se ti becco da solo giuro sui kami che te le suono > si, avrà la sua vendetta, in questa vita o nella prossima, magari non dopo dieci anni questa volta. Come volevasi dimostrare il semplice annunciare la presenza di bombe mette tutti in allarme, che la troverà non solo a doversi proteggere per evitar troppi danni ,ma evitar di cadere perfino a terra e venir calpestata. In pochi attimi tutti iniziano a correre, la bambina che viene portata via dall'omone, la stessa donna che invece fugge chissà dove. Mattyse che si volge verso l'alto per un paio di metro, Mekura che viene trascinata via e Kan ..boh, di lui alcuna traccia vi è. Attenderà dunque che tutti si accalchino alle porte principali e posteriori, per rimettersi a posto il vestito e notare dunque la desolazione dello stesso luogo. Lo sguardo che scivola a destra e sinistra per andar per prima cosa a veder Mekura come stia < era lei ?> la bambina, ovvio che si riferisca a lei < dobbiamo andarcene il prima possibile, o chiameranno gli anbu > si, quello è materiale anbu dopotutto. Lo sguardo che andrebbe a veder dove si trovino gli altri "compagni", per individuar Nejo steso a terra sempre dalle scale, probabilmente svenuto < andatevene via tutti e due . Ci penso io a lui. > un suggerimento anche a Mattyse? Lo guarda per un momento, per un attimo, di quelle che paion esser carte bomba < non farle esplodere > così non avrebbero mai avuto alcuna ripercussione sul locale stesso e non avrebbero attirato troppo presto le guardie. E' stata solo fatta trapelare una falsa notizia di bombe, quelle possono semplicemente non esplodere adesso, non in questo momento < volete inseguire vostra figlia o starvene qui ?> non può accompagnarli in quella caccia, non in quel momento, consapevole che se dovesse esser fermata adesso dovrebbe dare un pò troppe spiegazioni alla Shinsengumi e troppe scartoffie da metter giù < io volevo solo divertirmi > già, come no? Ma solo in questo momento andrà a recuperar Nejo steso a terra, per provare a prenderlo per un piede ( uno pulito ) e trascinarlo in giro per la sala contando anche sul valore aggiunto di vomito su pavimento, scivolata garantita per il corpo almeno. Proverebbe ad uscire anche lei, nejo che prenderà qualche malattia - sempre che sia riuscita a recuperarlo - per poi abbandonarlo vicino a qualche cassonetto. Sarebbe sembrato un qualsiasi ragazzetto ubriaco marcio della zona. Lei? Dovrà capire cosa fare, se poter fare qualcosa. [end]

17:36 Mattyse:
 La caduta e` imminente, non si sa quanto possa essere problematica una caduta da un altezza che di per se e` in grado di raggiungere anche senza tecniche... Sara` il motivo per cui la caduta non gli sta effettivamente pesando? L'occhio ambrato vede la rossa lanciare la bambina, in quel momento Mat allargherebbe le gambe, intento a lanciarsi, gli piacerebbe un sacco raggiungere la piccola e prenderla al volo prima che possa farlo qualcun altro, ma invece sara` il buttafuori a prenderla al volo, prima che Senjuu possa fare qualcosa. Con lo sguardo tenterebbe di seguirlo, vedendolo prendere una direzione ma, a causa dello scompiglio generato da Sango, non sara` in grado di capire con precisione dove questo possa essere andato. <MERDA.> Griderebbe irrigidendo il bacino ed il busto per muovere le gambe a mezz'aria cosi` da puntare la testa nella direzione in cui il pelato aveva preso inizialmente a muoversi, il chakra di tipo katon verrebbe nuovamente convogliato verso le leve inferiori per poi farlo esplodere, esattamente come fatto prima per saltare in aria, mirante questa volta a darsi una propulsione stile razzo; entrambe le braccia verrebbero sollevate e i gomiti piegati verso l'esterno, permettendo cosi` ai due avambracci di coprire il volto e, nel caso ci fosse qualcuno nella sua strada, lo centrerebbe come un birillo, utilizzando i gomiti come armi contundenti. Se fosse riuscito in quel lancio, il capo verrebbe appena piegato verso il basso, tenterebbe di toccare terra inizialmente con il gomito destro, piegando nel mentre il busto attraverso la fascia addominale per rendere l'energia cinetica rimasta della spinta come energia utile per eseguire una capriola, intento ad attutire al meglio il colpo e speranzoso di terminare il tutto almeno in ginocchio. <MEKURA. HO BISOGNO DEL BYAKUGAN. DOBBIAMO SEGUIRLI.> griderebbe con forze, andando a cercare con lo sguardo una ipotetica uscita, per poi cercare di alzarsi, spingendo con la pianta del piede per prendere rapidamente una vera e propria corsa, puntando in linea retta davanti a se, in cerca di una parete o una porta, qualcosa da attraversare o che lo obblighi a svoltare. <DOVE SEI BASTA-> Ed ecco che si morderebbe la lingua. Non puo` insegnare le parolacce a sua figlia! E` decisamente troppo presto. [2/4 elevazione fiammeggiante/RazzoMat -5 pt chakra][1/4 tentativo atterraggio coordinato][1/4 corsa massimo 10 metri in linea retta][Chakra 11/25][Equip: 3 carte bomba, Braccio sx (fuuda con Bo, fuuda con maglio, fuuda con tronchetto). Borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

17:44 Kan:
 Coglie al volo l'invito della ballerina, aspettare significare perdere un'occasione ghiotta per riportare la serata sui giusti binari, quelli del puro e semplice divertimento voluto e ricercato dall'albino fin dal giorno prima. Purtroppo non tutto va come desideriamo, vari gli incidenti di percorso mentre stringe contro di se la focosa rossa giunta in suo soccorso <Se voglio? Non c'è neanche da chiedere, sono tutto> portando il passo al seguito della donna, sedendo sui divanetti precedentemente occupati da Sango, ricominciando a trovare la dovuta pace dei sensi in mezzo alla musica, al baccano portato avanti dai clienti <La vita è breve, ogni attimo va colto per non avere rimpianti> botta e risposta, certo che sta correndo ma godere di ogni singolo attimo è il segreto per vivere felici, mai procrastinare qualcosa se può farlo sul momento <Drink sia, anche due> al bando l'avarizia, la serata ancora non è conclusa e li permane in attesa di ricevere la bevanda, un cameriere deciso a prendere qualche ordine per loro conto ma nel mentre il verbo della donna non passa inosservato riportando per un singolo attimo l'attenzione su Mekura e la cricca con cui sta scambiando discorsi <Il loro conoscersi l'ho capito ma sembra ci sia qualcosa di più sotto> mera osservazione, singola ipotesi appena fatta da parte del genin. Tale distrazione non dura a lungo, l'arto della donna entra in contatto col viso costringendolo inevitabilmente a guardarla, non un rifiuto proviene, acconsente non opponendo il minimo cenno di resistenza <Tu non ti muovi da qui> sia mai, commettere un simile atto non è nelle corde del giovane e basta la presenza della rossa nel distrarlo da ogni singolo evento all'interno del locale. Tutto giunge nell'oscurità, non esiste null'altro se non la ballerina eppure il destino ha scelto di non completare quella serata, un urlo vien propagato per tutto quanto il locale, allerta bombe scatenando il panico nel locale, gente fugge, clienti in preda alla paura e con essi persino la compagna con la quale ha deciso di intrattenersi. Di Sango ha perso ogni traccia decidendo, infine, di seguire l'altra facendosi portare verso l'uscita secondaria da lei deciso <Arrivo arrivo, che fretta c'è> comodo, tranquillo, rilassato per giunta, pensare di far qualcosa di fretta è un sacrilegio. Porta se stesso all'esterno del locale, esce dall'uscita deciso, or più che prima, nel continuare il processo di corteggiamento e non rendere la serata un totale fiasco. [END]

17:44 Mekura:
 Ed è subito caos, sapeva che era un azzardo quello che stava facendo, ma un po' il momento di caos, un po' il tentativo disperato di avere qualcosa a cui aggrapparsi per riavere sua figlia, non ci è riuscita. Palese? si a mente più lucida si, ma ha forzato la cosa per tentare il tutto e per tutto e infatti gli scompensi nel movimento, il fatto che perde il controllo completo dei suoi spostamenti e non riesce neppure ad allungare il braccio, piuttosto assiste come la "zia Masumi" ha lanciato via la bambina, la sua bambina <AYA!> p un grido allarmato, preoccupato prima che la guardia del corpo la acciuffasse subito. In un certo senso è meglio così se non è stata in grado di arrivare in tempo, perché adesso si è scatenata la folla. E quello che ne segue è che verrebbe travolta spintonata verso il bar. Agiterebbe le mani verso l'alto nella calca cercando di "nuotare" tra la folla per emergere ma una botta arriva all'improvviso facendola piegare in due per il dolore e per un attimo facendole perdere la cognizione dell'ambiente circostante. Si mette in ginocchio portando un braccio attorno alla parte lesa. Che serata schifosa. Non guarda Sango ancora cercando di tossire e riprendere fiato, ma alla fine con un tono strozzato le risponde <si...era lei> e dolorosamente si metterebbe a ridere quando Sango parla di chiamare gli Anbu <non mi preoccuperei troppo di questo, anzi li potrei chiamare io preventivamente> alla fine un anbu li c'è già...probabilmente per poco se continuerà di questo passo. <per rapirla e portarla dove? fuori le mura con quelle bestie la fuori?> Non ha fisicamente o materialmente NULLA per poter prendere una bambina che strillerà e la odierà perché è una persona cattiva che voleva fare del male a sua zia, è già tanto che si sia messa in quella situazione da sola. Poi sente quello che ha da dire Mattyse il quale, OVVIAMENTE, vuole inseguire qualcuno per farsi ammazzare. Se lei volesse al momento è un po' in difficoltà per fare questo. Però lei lo fa, cerca di richiamarlo quel Byakugan, non per la richiesta ma per vedere sua figlia, ancora una volta. Portando le mani al livello dello sterno comporrebbe il sigillo della tigre e cercherebbe di accumulare una certa quantità di chakra dalla bocca dello stomaco cercando di direzionarla verso gli tsuba degli occhi. Comprimerebbe una certa quantità nei suddetti punti e lentamente lo rilascerebbe verso il bulbo cercando così di attivare la stimolazione necessaria attraverso il chakra per risvegliare il byakugan. Se così fosse riuscita a fare, la donna vedrebbe attorno agli occhi e sopra le tempie le consuete e grottesche venature ramificate come rami contorti e la sua vista potenziata dalla sua innata. con questo, cercherebbe sua figlia in modo frenetico rimanendo a terra senza saper davvero che cosa fare, il parte ferita fisicamente o mentalmente o solo con il desiderio di essere lasciata li, da sola, al diavolo anche le carte bomba di Mattyse, non sarebbe la prima volta che ne avrebbe abbastanza di questa vita, perché dovrebbe temere una morte con il botto? [tentativo richiamo byakugan liv 1 28/30 ch tot][stesso equip]

Il Night club - Ochaya inaugura la sua prima serata, seguendo un preciso dress code e l'obbligo d'una parola d'ordine all'ingresso.

Sango e Mekura sono lì assieme per aiutare la seconda nelle ricerche sulla bambina scomparsa dieci anni prima.
Nejo è in fila per entrare, riconoscendo Mekura e aggregandosi a quest'ultima.
Kan, risvegliatosi dal coma pochi giorni prima, cerca Sango tra le varie persone all'ingresso.
Tutti e quattro riescono ad entrare senza problemi.

Mattyse è l'unico fuori dal coro, il quale sfrutta il biglietto da visita del Corvo (un Hotel sito nel Quartiere dello Spettacolo) che gli permette un ingresso favorito, saltando la fila.

La serata degenera in men che non si dica.

Sango: avvelena i cocktail al bancone del bar, compresi quelli di Kan e Nejo. S'apparta con un tal dei tali conosciuto nel locale, tale Renji che alla fine si rivela essere sposato con un'altra donna, il quale lo becca in flagrante.

Mekura: nel bagno, tenta di controllare la situazione tramite il suo Byakugan, ma è come cercare un ago in un pagliaio. In cambio, una ragazza le regala un po' di droga qualora avesse intenzione di sniffare.

Nejo: effettua delle ricerche sul serpente mai tornato all'ovile, ma nel farlo resta vittima del veleno allucinogeno e passa la serata assieme ad un hydra a tre teste, vomitando per la sala e accaparrandosi una siesta tra le poppe di Sango.

Kan: il magico della serata! Estasiato dalle bellezze danzanti, resta anch'egli vittima del veleno, riducendo la sua capacità di mobilità allo zero. Nel tentativo di ballare con una spogliarellista, finisce tra le poppe di Mekura, cadendo, tornata dal bagno.

Mattyse: è alle prese con delle trattative nel privè. Conosce un tale che tenta di smerciargli delle minorenni sotto banco, il quale è poi costretto a condurlo da Masumi che nel frattempo è uscita allo scoperto, ringraziando tutti coloro che hanno preso parte all'inaugurazione del locale.

I cinque avventurieri della notte sono di nuovo riuniti.
Mekura è alle prese con Masumi, la proprietaria del locale nonché braccio destro di Orochi dieci anni prima.
La situazione degenera quando la piccola Kimi fa il suo ingresso in scena.
Mattyse e Mekura vengono immantinente circondati da dei buttafuori, pretendendo che uscissero dal locale. I due non sono d'accordo, puntano al salvataggio della bambina.
Sango corre in loro aiuto, accennando ad una scusante e generando panico totale quando afferma che il locale sta per esplodere. Ciò causa un fuggi-fuggi generale, permettendo la fuga di Masumi, del buttafuori Kimoru e di Kimi.
Kan scappa assieme alla spogliarellista che l'ha soccorso scivolando sul vomito di Nejo, mentre quest'ultimo viene portato fuori dal locale trascinato per un piede da Sango.

E' bene quel che finisce bene, dopotutto. No?

INFORMAZIONI RECUPERATE:

Sango: Sei a conoscenza che la piccola bambina dai capelli bianchi è figlia di Mattyse e che, al momento, è legata alla proprietaria dell'Ochaya - tale Masumi. Riconosci il volto di Masumi, tranne per il dettaglio della bruciatura sul volto che non t'è stato reso noto. Quindi, per te si tratta d'una donna sulla trentina dai capelli rossi e gli occhi ambrati. Ricorderai anche le caratteristiche del buttafuori.

Kan: Sei a conoscenza d'una via di fuga secondaria del locale che dà sul vicolo sulla sinistra dell'ingresso. Hai potuto assistere alla discussione tra Mekura, Mattyse e Masumi, ma non ne conosci le motivazioni. Hai a disposizione le caratteristiche fisiche di Masumi, ad eccezione del suo segno particolare. Ricorderai anche le caratteristiche del buttafuori.

Nejo: Sei a conoscenza d'una via di fuga secondaria del locale che dà direttamente sul retro del locale, esattamente quella che aveva individuato il tuo serpente durante una free. Hai potuto assistere alla discussione avvenuta nei pressi del bar, ma non ne conosci le motivazioni. Inoltre, eri abbastanza ubriaco da ricordare ben poco della serata in generale. Ricorderai le caratteristiche del buttafuori, difficilmente di Masumi.

Mekura: Sei a conoscenza della bruciatura sul volto di Masumi, oltre che delle sue caratteristiche fisiche. Hai potuto notare il buttafuori Kimoru e Kimi scappare in direzione Nord tra il palco e l'angolo bar. Forse, lì c'è qualcosa ma non hai nessuna garanzia. Il tuo Byakugan vede una figura con una modica quantità di Chakra che fugge sul retro, prendendo a sinistra. Non riuscirai a seguirlo oltre, uscendo fuori dalla tua portata.

Mattyse: Sei a conoscenza delle pratiche illegali avvenute all'interno dell'Ochaya, quali prostituzione minorile. Hai a tua disposizione le caratteristiche fisiche di Masumi, compresa la bruciatura sul volto, e del buttafuori Kimoru. Hai potuto vedere Kimi e Kimoru scappare in direzione Nord tra il palco e l'angolo bar.


Gli Anbu sono intervenuti sul posto soltanto in un secondo momento, facendo prima scemare la fiumana di gente che s'ammassava verso l'uscita. Hanno controllato il posto, senza trovare nessuna bomba inesplosa, ma non hanno approfondito alcuna ricerca.

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Non dovrei aver dimenticato nulla, in caso aggiornerò il post o ricordatemelo in privata sede.
Spero di avervi fatto divertire tanto quanto mi siete piaciuti voi! Belle le descrizioni, potevo aver ben impresso in mente ogni movimento dei vostri personaggi. Per qualunque altra informazione inerente alla trama, potete contattarmi privatamente. Se fate delle giocate inerenti, segnalatemele. Sfruttate a dovere gli spunti che avete raccolto ed ottenuto, mi raccomando! Ripongo grandi speranze in voi ♥

1PX per la partecipazione! Feedback graditi ~