Giocata dal 03/06/2021 18:02 al 04/06/2021 00:26 nella chat "Valle dei Fulmini"
Violenta tempesta s'abbatte sul paese del cielo concupendo il territorio con estrema forza, oscure nubi piegano il cielo al loro volere e potente acqua discende sul terreno impregnando la superficie. Lento è il passo del neo Kokketsu nella valle dei fulmini alla ricerca continua della nuvola cremisi, il potere concesso dal simbolo dell'Akatsuki. Monti confinanti con il paese del fuoco e tale viaggio è affrontato con un insolita compagnia da parte del Sabaku. Un essere al quanto sorprendente il quale ha abbracciato l'ideologia di seguirlo per comprendere a pieno il pensiero dell'Otatsu e forgiare un mondo libero da qualunque tipo di governo dittatoriale presente. Consiglio del villaggio avvisato dell'uscita in via preventiva, continua a smuovere il corpo in avanti permanendo al fianco dell'altro genin; affaticato dal tempo opprimente, non va a dar per vinta quella nuova giornata nel paese dove tutto è cominciato e dove tutto sarebbe rinato. Vestito con quelle solite vesti blande, molto formali formate da un lungo pantalone color del latte coprendo le inferiori leve e un paio di sandali shinobistici di misera fattura; una giacca del medesimo color dei calzi sosta sul busto coprendo gli arti superiori, cerniera chiusa fino all'ombelico lasciando scoperti petto e parte del ventre. Capelli corti e brizzolati delineano il capo del genin concludendo con quella maschera, una mandibola umana posata sul lato destro del volto, nascondendo il doloroso passato da egli vissuto e un occhio attento può denotare come, vicino al labbro, sbuchi una minuscola porzione di cicatrice, insignificante per molti ma tutto per lui. In ultimo, sulla cintola dei calzari, per la precisione sul lato destro, spunta un portaoggetti al cui interno son contenuti un paio di tonici per chakra e per la cura e un paio di fuda contenenti tronchetti adibiti alla sostituzione. L'interezza del vestiario è fradicia, attaccata interamente al corpo con quella chioma ricaduta sulla fronte assorbendo ogni singola goccia della primordiale fonte di vita del mondo, dove tutto è avvenuto agli albori della creazione. Non un problema, essa non risulta altro che una fonte di forza, capace di rendere efficace ogni mossa, ogni potere da parte del genin <Immagino vi stiate chiedendo perchè siamo giunti fin qui> esordisce rompendo in via definitiva il ghiaccio. [Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto] Fulmini e saette. Così si può riassumere la descrizione delle condizioni climatiche avverse che stanno trovando in quella passeggiata al di fuori di Kagegakure. Consiglio del villaggio preventivamente avvisato della loro uscita oltre le mura, così da non avere noie con la Shinsengumi o qualunque altro organo burocratico. < Diciamo che la domanda me la sono posta, ma non ho voluto darle voce. > Sentenzia alla volta di Ryoma con tono di voce pacato, quieto, alzando di poco i decibel per sovrastare il rombo ed il boato dei tuoni che imperversano sopra di loro. < Tuttavia devo dire che abbiamo scelto la giornata adatta per condurre queste ricerche. > Abbozza un sorriso sarcastico su quei tratti somatici fini e candidi, segnati dalla pioggia che sferza con insistenza. Ad occhi esterni si presenta come una figura slanciata, alta circa 180cm, con una folta capigliatura corvina a fare da cornice a quell'incarnato albino. Veste come al solito: Maglietta nera, monocolore, anonima, su cui viene indossata una felpa bianca a collo alto con chiusurza a zip verticale. Particolarità di quest'indumenti? Non hanno la manica destra. Infatti il braccio destro è nudo da spalla a polso, mettendo in mostra una muscolatura non eccessiva ma dannatamente definita, su cui altezza bicipite spicca il coprifronte di Suna che lo attesta nelle forze armate del Kazekage. Pantaloni scuri come la pece a protezione delle gambe, tenuti stretti in vita grazie alla presenza di una corda rosso fuoco. Ai piedi i classici calzare da shinobi aperti sulle punte che, inevitabilmente, non fanno altro che imbarcare acqua. Dietro di sè, svetta la giara ocra in terracotta che custodisce e protegge al suo interno la sabbia sacra dell'ex paese del vento. Reliquia che ne simboleggia l'appartenenza al clan Sabaku. A copertura di tutta la struttura fisica, un mantello chiaro con ghirigori dorati, impermeabile all'acqua che gli permette di affrontare la tempesta in cui si sono imbattuti. Cappuccio che sporge oltre il capo, dandogli modo sì di avere visuale libera davanti a lui, ma decurtando gran parte dei tratti somatici visibili al suo interlocutore. A concludere il tutto, il portaoggetti che sporge dal fianco destro e il portakunai, quest'ultimo ben assicurato al quadricipite mancino grazie ad una garza bianca. [Chakra OFF]attendere fato <3
Bella serata vero? Di quelle dove il clima vi sta già tirando per i capelli, con quella tempesta incessante e violenta, d’altronde, cosa aspettarsi dal territorio di Ame se non pioggia e grigiume vario, deprimente quasi, perfetto per un funerale, non trovate? Vi trovate in una zona rarefatta, lontani ore e ore dall’ultima persona che avete incontrato, alle mura di Kagegakure, nessuna sul tragitto, nessun insediamento segreto o sopravvissuto. A chiunque abbiate chiesto vi ha probabilmente detto che uscire dalle mura era una fesserie, un gesto talmente incauto che probabilmente neanche la dea bendata della fortuna può proteggervi per troppo e oggi, dopo che siete arrivati fino a questo punto, la fortuna ha deciso di guardare altrove, con i fili del destino che si muovono a portare quella retribuzione per l’arroganza del voler uscire quando siete nient’altro che pulcini appena usciti dalle uova, appena forti da camminare sulle vostre gambe, accecati dal desiderio di conoscenza, da quella sete di sapere che vi fa gracchiare la voce e che vi raschia la gola incurante di quanto liquido ingeriate, perché non è un bisogno che si può colmare con qualche bevanda, solo le nozioni che state cercando possono mettere fine. Come Icaro che presuntuoso prese le ali che suo padre gli costruì, non ascoltando i consigli, volando troppo vicino al sole fino a far sciogliere la cera e cadere. Non si sa se voi, come lui, cadrete in mare dove perirete, o tornerete invece nel labirinto che vi ha ospitato di recente, analogia tra quello di Dedalo a Minosse con Kagegagure, questo sta a voi, chissà che non troviate un espediente come fece Teseo con il filo! Non partiamo bene, la tempesta vi copre la visuale, l’oscurità di quel posto è spezzata solo da qualche spiraglio tra le vari nubi e quei fulmini che si abbattono assordantemente contro quella valle. Attorno a voi ci stanno alberi alti, alimentati dalla costante pioggia mentre altri sono abbattuti, aperti in due, assumendo forme sinistre dovuto al cadere frequente di fulmini appunto, deformandoli in quell’aspetto quasi spaventoso e soprannaturale. I sandaletti ninja, come da voi descritti, così come anche i vostri pantaloni fino al ginocchio, sono sporchi di fango, schizzi, dato che quest’area è rurale e con la costante pioggia il terreno non ha il tempo per rapprendersi e inaridire, trovandovi praticamente in una palude di fanghiglia. I suoni sono ovattati, coperti dalla pioggia incessante e dal rumore delle precipitazioni elettriche che squarciano verticalmente il cielo. In un bagliore di luce proprio causato da uno di questi, tra due alberi a ore 10, a circa 7 metri da voi, potete scorgere una figura grossa e nera, parliamo di diversi metri. Non vedete troppo bene di cosa si tratta ed è solo un attimo, nessuno vi biasimerà se non ci prestate troppa attenzione. Sembra nera, particolarmente lucida e la forma non è di certo antropomorfa. Non vi ha visto per ora ma sa della vostra presenza. Fate appello ai vostri ricordi, ai moniti che vi sono stati dati e capirete benissimo la situazione in cui vi trovate in questo momento! [Turni liberi, no tempo limite][Good luck boys]
Non si potrebbe aspettare null'altro, lo ha condotto ben lontano da Kagegakure verso luoghi oramai inesistenti, non più solcati da individuo alcuno. Il fato li ha portati ad incamminarsi per quell'ardua valle, consapevoli del rischio che tale azione comporti ma necessaria per giungere ad un fine più grande dell'Otatsu e di qualunque altro essere vivente su quel piccolo pianeta. Tuoni e fulmini vanno ad abbattersi sopra il loro capo, alberi smorti, divisi a metà nel più classico scenario di stampo horror, fanghiglia ingombra il passaggio sporcando vesti e sandali e quel bianco latte si tramuta ben presto in cacao disciolto, altra ironia da parte del destino ma esso ha dimostrato ampiamente di avere un piano ben preciso, un'idea chiara come il sole ma allo stesso tempo, tale idea risulta oscura in molte sue parti non essendo giunto il tempo per venirne a conoscenza <Ripensate al nostro ultimo incontro e vi risponderete da solo> non andando mai nello specifico, restando nel vago permettendo in tal modo al Sabaku di giungere alla risposta con le sue sole forze <Non posseggo ancora il dono di controllare il meteo> altrimenti brillerebbe una luce di stampo divino, assoluta mentre proseguono lasciando al silenzio il compito di riempire quel vuoto mentre i superiori arti vengono smossi alzandoli fino a raggiungere il petto dove le mani andrebbero ad incontrarsi incrociando le dita formando il sigillo caprino. Passo arrestato per qualche momento favorendo la concentrazione visualizzando due piccole sfere di energia, mentale e fisica poste relativamente nella zona adibita alla mente ed in quella del ventre. Entrambe le sfere cercano di essere mosse dal loro torpore, risvegliare cominciando a percorrere il corpo; quella mentale discende l'essenza percorrendo le zone di viso, collo e petto velocemente, tracciando una linea netta e ben definita mentre l'energia fisica andrebbe a provare un movimento inverso per portarsi in alto attraversando l'intero ventre, salendo per lo stomaco ed entrambe cercherebbero di giungere nella bocca dello stomaco. In talo posto proverebbe a dare inizio ad una fusione tra le due, miscela le energie cercando un contatto tra loro nel tentativo di dar vita alla forza primaria dello shinobi, una terza energia dal colore blu astro denominata chakra. In caso di successo, il chakra comincerebbe a diffondersi per l'intero sistema circolatorio donando nuova linfa vitale e forza all'azzurro <Ora dovrei muovermi meglio> tale è l'intento di un simile richiamo oltre all'esigenza di avere un'arma con se ovviando ai pericoli del mondo esterno ma un baglio lucente si scaglia sul mondo illuminando una parte misera del circondario attirando l'attenzione del genin il quale va a focalizzare lo sguardo in tal direzione. Pupille minute, vista non del tutto chiara, non solo per il tempo, quanto per l'oscurità ma qualcosa potrebbe essere intravisto, sicurezza assente. Straniamento <Mh> silenzio tombale mentre fissa quel determinato punto senza proferir parola alcuna, per adesso. [Se C On][Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto] La pioggia incessante continua a sferzare con veemenza su tutto il luogo, rendendo il terreno più fangoso e viscoso, mentre i fulmini si alternano nel cielo scuro e plumbeo, seguiti dai rombi dei tuoni che sanciscono la potenza e la distanza di caduta di quelle lingue cariche d'energia elettrica. < ..... > Non si cura minimamente dello status estetico del mantello impermeabile che lo avvolge e protegge dalle intemperie da capo a fin sopra le caviglie. No. D'altronde l'indumento è stato progettato e messo in commercio proprio per contrastare situazioni di questo tipo. < Le risposte che mi do sono molteplici e ognuna di loro mi porta ad imboccare un sentiero differente. > Ha capito che l'altro non ha molto a genio il governo centrale di Kagegakure, ovvio, ma non ha la benchè minima idea di come vuole ribaltarlo, soverchiarlo. Il Sabaku non conosce nulla sull'Akatsuki, se non qualche sporadica chiacchiera da bar orecchiata da persone molto più avanti di lui in termini d'anagrafica. Tuttavia, non ci ha mai sprecato tempo e dirottato i suoi sforzi. < Mah... > Gli occhi ruotano verso l'alto da sotto il cappuccio, osservando l'acqua piovana scendere con impeto e veemenza. < ...alla fine me l'hanno fatta piacere la pioggia. > Increspa le labbra, inarcando gli angoli delle stesse verso l'alto e abbozzare un sorriso sarcastico. Parole che nascondono nel loro significato una nota a favore di Sango Ishiba, croce e delizia dell'anima. All'ennesimo lampo che rischiara il paesaggio circostante, qualcosa d'indefinito cattura l'attenzione di quelle due ametiste incastonate nell'incarnato albino. Tratti somatici che s'induriscono, seguiti da un'aggrottare rapido della fronte che funge da preambolo ad un'espressione attenta e guardinga. < Fermo. > Sussurra perentorio all'indirizzo di Ryoma, bloccando di colpo anche il suo incedere. Non ne ha la sicurezza, ma meglio prevenire che curare. Leste le mani da sotto quella sorta di kiway vanno ad unirsi davanti lo stomaco, ricreando il sigillo caprino. Qui la mente verrebbe immersa nei meandri più intimi e scuri, portata alla ricerca di quell'energia che ogni singolo essere vivente possiede: il chakra. Immaginerebbe così il proprio fisico diviso equamente in due parti da una linea verticale nera, a cui apice e pedice prenderebbero forma due sfere roteanti sul loro asse. La prima, di colorazione rosso scarlatto, si attesterebbe nei pressi della fronte, simboleggiando tutta l'energia psichica; la seconda invece, blu elettrico, racchiude in sè la forza fisica e si aggira nei dintorni della zona addominale. Pochi istanti dopo e per volontà diretta del Sabaku, i due oggetti sferici verrebbero fatti scivolare lungo il tratto descritto in precedenza, volenteroso di unirli e fonderli in un'unica sfera. Se l'intento fosse stato raggiunto, da questa combinazione si sprigionerebbe una miscela ben definita: il chakra. Tale miscela avvamperebbe come una fiamma nella parte del plesso solare, inonando ogni singolo canale di cui è composto il corpo umano, arrivando fino agli tsuubo esterni. Richiamo silenzioso che porterebbe con sè sia benefici psichici che fisici. [Tentativo Attivazione Chakra 3/4][Interazione 1/4][Equip: Portaoggetti: 1 tonico chakra - 1 tonico salute - 3 fuuda sostituzione con tronchetto - 3 carte bomba - 1 kit fumogeno - 1 bomba flash / Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken]Ryoma pensa bene di impastare il chakra, un qualcosa che dovrebbe essere fatto a prescindere dal terreno accidentato e scivoloso, ma proprio per il luogo in cui vi trovate, fuori dalle mura, nel pericolo più totale. La tempistica coincide con qualche attimo prima di quel fulmine che illumina il cielo. Fai bene a farlo e la tua concentrazione, anche complice il posto dove ti trovi, è al suo apice, con i nervi a fil di pelle, con una tensione che dovrebbe essere tangibile e palpabile. Chakra che viene richiamato correttamente per te, con quell’energia che si propaga sempre di più nel tuo corpo. Stesso discorso per Dyacon anche se sfalsato temporalmente. Il tempo a tua disposizione dopo aver visto quella figura è tale da farti a mala pena richiamare le tue energie uniche, ciò che ti classifica come shinobi e non come persona comune. La distanza è veramente breve tra voi e quell’oggetto, troppo poca e purtroppo il tuo commento sul fermare il passo arriva tardi. Energia che scorre dunque dentro entrambi ma quello che sembra essere il vostro nemico, come detto prima, sa che siete lì ormai. Un problema che difficilmente potevate notare, che anche voi eravate consci sarebbe sorto e che probabilmente avete i vostri piani per affrontarlo, almeno si spera e speriamo siano quelli corretti. Tempo che riportate la vostra concentrazione sul vostro circondario proprio a ore dieci ecco che neanche il tempo di battere le palpebre che questa figura si è già palesata davanti a voi, superando quegli alberi con facilità disarmante mentre la natura di questa bestia si palesa e rende nota. Carapace nero con bulbi piliferi su ciò che sembra il muso. Sei zampe, tre per lato si muovono a ritmo alterno, massimizzandone la velocità e la mobilità anche in quel terreno accidentato. Figura allungata con quelli che sembrano tre segmenti: testa, busto, sedere e coda. Dal muso ai lati ci sono due antenne ricurve mentre la bocca è deformata con due enormi mandibole che si aprono e chiudono dalla forma seghettata. Dietro a queste due occhi con cerchi concentrici lungo tutta la dimensione. È una di quelle bestie di cui vi hanno parlato, nel vostro caso è una chimera di Paraponera Clavata, per chi non è avvezzo è conosciuta come ‘formica proiettile’, una tipologia di insetto più aggressiva della sua specie con il morso e la puntura più dolorose in assoluto. Questa carica a testa bassa, ha un carapace tale da essere resistente ai danni, essendo un esoscheletro. Mandibole spalancate mentre si avvicina a gran velocità, nascosta dalle tenebre, proprio alla volta del nostro Kokketsu, il quale non ha avuto una visione eccelsa della silhouette in precedenza, probabilmente in quell’attimo di carica, anche distratto dal consiglio/comando del sabaku. Ryoma, la chimera ti carica con quelle che sembrano quasi lame seghettate che puoi intuire in un attimo si chiuderanno all’altezza della tua vita, appena sotto il costato, dove gli organi sono scoperti. È alta più o meno un metro e trenta ma ben più lunga. Ricordate bene che cosa vi hanno sempre detto tutti riguardo alle bestie. Dyacon, ti trovi fuori dalla traiettoria di carica a un metro a ore cinque dal suo viso. [Ryoma 1/4 difesa]
Il verbo proferito da Dyacon sopraggiunge alle orecchie dell'azzurro ma ciò provoca il loro essere notati da quella creatura la quale si rivela essere una specie di formica gigante, uno di quei mostri che tempo addietro han causato disastri e disagi dieci anni fa. Tali bestie risultano ancora vive eppure il tempo di pensare è del tutto assente, caricato dalle fauci del mostro, il tempo a disposizione è tanto irrisorio quanto prezioso ed una veloce occhiata all'animale manifesta la "piccola" altezza a sua disposizione ma una lunghezza del tutto superiore. Poche idee, poche possibilità di sopravvivenza ma il tentativo deve esser presente. Attaccarla? Potrebbe ma la sola idea di sfidare la sorte con un tempo del genere, in condizioni del tutto sfavorevoli su un terreno sconosciuto, equivale ad andare in contro alla morte, forse non certa ma altamente probabilmente. Inferiori arti divaricati flettendo le ginocchia, accentuando l'osso per porre l'arto sinistro in avanti alla relativa parte e successivamente il destro, tirato all'indietro ma lievemente sulla sinistra sollevando il suddetto piede facendo perno soltanto con la punta. Busto inclinato in avanti quanti basta per poter dare uno slancio, spalle irrigidite. Con la posizione assunta andrebbe a tentare di effettuare uno slancio verso sinistra, pari ad un metro di distanza, girando interamente il busto con l'obiettivo non solo di scostare il corpo dalla posizione ma di evitare le tenaglie portando il loro attacco a vuoto. Per fare ciò andrebbe a spingere gli arti inferiori sul terreno con il pie destro sollevato da terra girando l'arto sulla sinistra indietreggiando, con esso il busto verrebbe fatto ruotare nella medesima direzione slanciando le spalle ed il petto ed infine il pie sinistro verrebbe sollevato da terra facendo forza con la gamba sinistra per permettere una corretta esecuzione donando forza al movimento. In caso di riuscita cercherebbe di flettere i medesimi arti nel momento dell'atterraggio, a 100 centimetri, così da rendere l'impatto molleggiato ed evitare contraccolpi. Da tal punto, però, permarrebbe in quella posizione senza erigere il corpo, distanziando solamente le gambe e permettendo al pie destro, indietreggiato nuovamente, di far ancora una volta da perno sollevandosi da terra trattenendo il contatto solamente tramite la punta; busto di nuovo inclinato in avanti mentre la concentrazione viene nuovamente alzata focalizzando l'energia interiore denominata chakra. L'Otatsu concentra il chakra cercando di fargli fare un movimento all'interno del corpo attraverso il sistema circolatorio passando per tutta la sua essenza, toccando svariati punti come braccia, busto e collo ma tenta di spingerlo nella parte basse attraversando le gambe fino a giungere in zona piedi dove cercherebbe di far aderire il chakra al di sotto di essi provando a creare una patina sottile, invisibile fatta di puro chakra per permettergli, se si rivela un successo, una maggiore aderenza alle superfici. In ultimo, ora di nuovo in posizione, il genin andrebbe a tentare di effettuare un salto in avanti, sollevandosi da terra, diretto verso il busto della formica gigante cercando di atterrarvi al di sopra aderendo su di essa, si spera, alla perfezione, macinando quel metro di distanza messa in precedenza. Forza immessa negli arti, pie destro sollevato dal terreno e spinto in avanti in contemporanea con il sinistro il quale spinge verso l'alto per permettere il salto pronosticato e con esso anche il busto verrebbe slanciato nella direzione della bestia demoniaca. In caso di successo, durante la fase di aderenza, di nuovo le gambe vengono flesse così da attutire l'impatto. [C On][1/4 difesa + 2/4 rilascio del chakra base + 1/4 salto][Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto] Gli occhi rimangono fissi sul punto dove ha scorto, o ha immaginato di scorgere, una sagoma non definita, illuminata e rischiarata per un breve attimo dalla luce dell'ultimo lampo che ha squarciato il cielo. L'adrenalina inizia, lentamente, a farsi largo in ogni cellula del corpo. Almeno fino a quando il nemico non decide di mostrarsi, caricando a testa bassa il povero compagno di merende Ryoma. < Rk! > Esclama al suo indirizzo nel tentativo di avvisarlo dell'imminente attacco che lo vede come bersaglio. Sicuramente l'altro già se n'è accorto, soprattutto per il trambusto con il quale un essere del genere - 130cm di altezza, 250cm di lunghezza e 150cm di larghezza - si sposta. Semplice accortezza in più. Resta poi in silenzio, cercando di sfruttare a suo vantaggio quel momento dove non è lui a rischiare la vita. La chimera arriva dalla sua sinistra - ore 11 - a tutta corsa, sfilandogli di poco oltre il fianco destro. < ..... > CERCA di mantenere l'attenzione e la concentrazione alta, nonostante la pioggia continua ad impattare contro tutta la sua struttura fisica. Due elementi del chakra richiamato in precedenza, verrebbero selezionati e isolati. Infatti, dal plesso solare dove risiede il bacino della miscela appena citata, si staccherebbero due lingue eteree che s'inseguono e s'attorcigliano come nel DNA, rappresentanti il Doton ed il Fuuton. Questi si fonderebbero tra loro, ricreando un afflusso d'energia non indifferente nei canali interni, venendo concentrata e spostata verso gli tsuubo esterni della schiena. Da qui, per sua stessa volontà, la forza appena nata verrebbe fatta uscire dal dorso e poi, successivamente, dargli modo di penetrare quella barriera in terracotta di cui è costituita la giara. L'intento? Fondersi con la sabbia dormiente al suo interno. qualora ci fosse riuscito, l'elemento granuloso inizierebbe a prendere vita, tanto che qualche granello si alzerebbe, staccandosi da tutti gli altri. All'esterno, il tappo in sughero che certifica la chiusura della reliquia, verrebbe fatto cadere sul suolo fangoso, dando di fatto libertà d'azione a quella sorta di polvere. "FSSSSSS" Con forza non indifferente un getto di sabbia scaglierebbe a terra il mantello impermeabile che fino ad ora lo ha protetto dalle intemperie, mostrandosi agli occhi esterni e librandosi in aria, attestandosi nei pressi delle caviglie, avvolgendolo. < Ngh... > Avverte chiaramente come l'acqua piovana risulti essere un intralcio alla sua innata, ma non si da per vinto, consapevole di avere un malus ambientale, ma di certo non parte già battuto. Più prossime alla sua figura e dunque a sua portata, dovrebbe avere la fila di tre zampe che si estende oltre il fianco dritto dell'animale. < Sabaku... > Sussurra a fil di labbra, iniziando a manipolare la sabbia tramite il movimento delle mani. Il costrutto che ha in mente di generare prenderebbe vita SOLO NEI PRESSI DELL'OBIETTIVO. Non prima. La fase iniziale infatti si può descrivere come uno sciame di sabbia scagliata verso l'antagonista e poi, ogni singolo granello, si unirebbe al suo simile accanto, formando un'ascia vera e propria, rifinita nei minimi dettagli. Arma che avrebbe tali caratteristiche: alta 50cm - lunga 100cm e larga 90 (considerando la parte affilata della scure). Il liquido che scende dal cielo scuro e plumbeo, in una prima istanza dovrebbe rendere ancora più dura solida la sua costruzione, ed è proprio in tale momento che prova a colpire la zona posteriore della zampa più arretrata dell'animale. Lì, dove il carapace non arriva e le difese sono più vulnerabili. < ONO! > Termina il nome della tecnica, prima di avvertire - forse - la troppa acqua infiltratasi tra i granelli, tanto da non consentirgli più di avere pieno controllo sull'arma bianca appena ricreata. La sabbia DOVREBBE sfaldarsi poco dopo, prima d'esser richiamata alla corte del Sabaku. [Tentativo attivazione Innata 2/4][Manipolazione sabbia 2/4][Chakra 28/30][Equip: Portaoggetti: 1 tonico chakra - 1 tonico salute - 3 fuuda sostituzione con tronchetto - 3 carte bomba - 1 kit fumogeno - 1 bomba flash / Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken]Partiamo con ordine , Ryoma la tua difesa è corretta, non ti perdi in troppi fronzoli, in strategie varie, superflue inutili. Hai letteralmente una formica ‘gigante’ che ti sta caricando addosso e, nonostante questa sia una formica, puoi vederla benissimo come se fosse un carro armato, come scoprirete a breve. Ma passiamo ai fatti, ti ritrovi a flettere le gambe in quei movimenti segmentati ma che risultano comunque fluidi nel complesso. Il problema principale è uno solo: come hai bisogno del controllo del chakra sulle piante del piede per anche solo attentare a saltare sopra la formica, così ne hai bisogno per l’atterraggio nel terreno fangoso e scivoloso. Il ‘decollo’ non ha problemi, senti giusto le punte dei piedi sprofondare lì quando trasporti il peso su di esse per darti quello slancio con i polpacci e i quadricipiti ma, all’atterraggio, puoi notare come il piede che prima tocca, non ha frizione alcuna, scivolando come spesso succede nel fango, dilatando il punto di impatto, facendoti scivolare per terra sul lato destro. Rialzarti non ti costerà troppo e così come te hai problemi di attrito, così anche la chimera che hai davanti prosegue nel suo moto perpetuo, non avendo pressochè alcun freno. Impunta tutte e sei le zampe, andandosi a voltare di centoottanta gradi, guardandovi di nuovo e guardando soprattutto sempre te che ti sei rialzato ma che ti stai concentrando alla volta dell’impasto del chakra sulla suola degli stivaletti da ninja. Il tempo perduto purtroppo nessuno te lo ridà e la formica è pronta a caricarti di nuovo proprio nel momento in cui hai finito di controllare il chakra. Puoi sentire un attrito decisamente migliore, non perfetto perché comunque la conoscenza è quella comunque basilare, di un genin, ma di certo non è come andare a pattinare sul ghiaccio con i calzini! La chimera, vicina abbastanza da spalancare le fauci e a momenti tirarti un mozzico, viene però fermata da parte di Dyacon che in questo momento ti è salvatore ma che così potrebbe anche non essere. La conoscenza del Sabaku nelle arti magiche e soprattutto nelle abilità di clan si fa sentire, è superiore a quelli della media del suo livello e questo gioca sia a vostro vantaggio che non. Già perché quell’ascia è più lenta del normale: la sabbia bagnata è più pesante, comportando una lentezza maggiore di esecuzione, tuttavia avendo una massa superiore infligge anche danni più ingenti. Hai tutto il tempo di mirare alla giunzione tra i vari segmenti dell’arto, che in questo momento, dato che si è girata, diventa il posteriore del lato destro. Quel taglio orizzontale, parallelo al suolo, trancia di netto la parte della zampa che appoggia per terra. Sembra paralizzarsi un attimo la formica ma quello che succede dopo vi lascia anche a voi paralizzati. Spalanca quelle mandibole seghettate e dalla bocca che ha sotto ecco che emette un urlo agghiacciante, che sembra rimbombare per tutta la valle, lasciandovi quasi terrorizzati, sicuramente abbastanza da dovervi coprire le orecchie dato che siete così vicini alla formica, a distanza di ingaggio tutti e due. Proprio per questo e la velocità del movimento della formica, Dyacon in un attimo puoi vedere quello che è una torsione rapida del segmento della testa, medesimo al taglio che hai fatto con l’ascia di sabbia. Il colpo ti arriva con il dorso della mandibola destra all’altezza del tuo fianco destro. Puoi vederlo a malapena arrivare, causa la scarsa visibilità, l’elevata velocità di esecuzione e la vicinanza però, non hai riflessi sufficienti per poter reagire in tempo. Ti colpisce, scaraventandoti a sei metri di distanza alla tua sinistra, aiutati dal fango che sicuramente non rallenta il volo, anzi, lo accelera, facendoti cadere sul tuo lato sinistro appunto. [-20pv] Ti fa male il fianco, ha colpito dove ci sono organi ma almeno non è stato con parti perforanti, quindi hai solo una botta abbastanza seria ma non troppo debilitante. [Iniziativa libera]
L'ascia di sabbia viene creata e scagliata in direzione della chimera, azzoppandola su una delle zampe, precisamente quella posteriore della fila di destra. < Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, soddisfatto di quant'è riuscito appena a fare. Gli angoli delle labbra si arcuano verso l'alto, abbozzando un ghigno di sfida su quei tratti somatici fini e candidi, completamente rigati dall'acqua piovana. Tuttavia, il tempo per gioire è infimo, quasi un battito d'ali, poichè l'animale, iracondo della ferita appena subita, gli si rivolta con il muso, prendendolo alla sprovvista e senza dargli possibilità alcuna di difesa. < Ngh... > Viene sbalzato a ben 6mt di distanza dall'obiettivo, rotolando nel fango e nella pioggia. I vestiti vengono completamente zozzati, mentre quel liquido viscoso s'insinua tra gli indumenti, arrivando fino all'epidermide. Sente in modo chiaro e nitido il pulsare della piaga ad altezza fianco sinistro, ma non demorde. Fortunatamente per lui è un danno da botta, forte, ma senza aver toccato organi d'importanza vitale. < Ma non eravate estinte? Sput! > Sbotta, sputando nella fanghiglia quel mix di terra ed acqua riversatosi in bocca durante il capitombolo. Resta alcuni istanti in silenzio, puntando le due ametiste sulla struttura fisica del nemico, inquadrandola a poco più di 6mt di distanza da lui, leggermende defilata - ore 1? -. < RK... > Alza il tono della voce per tentare di attirare l'attenzione di Ryoma, situato aldilà dell'enorme formica. < Spostasti da lì. Rientri nel mio raggio d'azione... > Lo avvisa di un possibile nuovo attacco, senza scendere nei dettagli. Non ha tempo di spiegare per filo e per segno cos'ha intenzione di fare. No. L'altra non glielo permetterebbe. Si affida alla modalità di pensiero e di elaborazione del Kokketsu. < Già ne ho sdraiate tre di voi. Con molto piacere sarai la quarta della mia collezione... > Riacquisterebbe l'eretta postura, prima inginocchiandosi in stile cavaliere e poi, facendo leva su entrambe le leve inferiori, portandosi dritto. Lepre, Cavallo, Cinghiale, Serpente. Rapide le mani andrebbero a ricreare i sigilli nella sequenza appena descritta. Al termine di tale serie, l'aria intorno a lui si comprimerebbe, concentrerebbe di fronte agli arti superiori. Un condensato di vento, pronto ad esplodere appena possibile. L'onda d'urto verrebbe lanciata, scagliata in tutta la sua potenza solo DOPO aver visto Ryoma allontanarsi ed uscire dalla sua gittata. Infatti, la portata di tale offensiva, ricopre ben 9mt in totale. Colpo che viaggerebbe in linea verticale, avente come target il tirapiedi del falso Dio. L'intento? Rallentare e fermare l'avanzata del nemico e, magari, vista la forza, alzarla quanto basta da terra. Infatti, se ci fosse riuscito, seguirebbe una seconda fase d'aggressione. Stavolta è di nuovo la sabbia ad esser modellata e ad entrare in scena, tanto che vicino alla spalla dritta del Sabaku prenderebbe vita una lancia, creata anch'essa nei minimi dettagli per non esser da meno rispetto alle originali. Asta e punta. Nient'altro. Sarebbe lunga 100cm, alta 40cm e larga 50cm. Tridimensionalità utile per bestie di quella grandezza. < MUORI! > Sbraita, facendo collassare anche qualche capillare nelle sclere di entrambi gli occhi, pervaso dall'adrenalina della battaglia e dalla voglia di primeggiare. L'arma bianca appena creata - gittata 10mt - avanzerebbe mortifera in direzione della chimera, parallela al terreno e con una lieve rotazione oraria per infliggere ancora più danno qualora fosse riuscita ad arrivare al bersaglio. Vuole infilargliela tra quelle maledette fauci, giusto per togliere l'onta d'esser stato colpito. Dunque, per ricapitolare: prima l'onda d'urto per bloccarla, fermarla, rallentarla e poi lancia in piena bocca. Dicono che l'ha presa bene(?). [Tentativo Onda d'urto 2/4][Manipolazione sabbia 2/4][Equip: Portaoggetti: 1 tonico chakra - 1 tonico salute - 3 fuuda sostituzione con tronchetto - 3 carte bomba - 1 kit fumogeno - 1 bomba flash / Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken] Un'errore non l'aver calcolato prima quel terreno fangoso, esser stato tanto sciocco da non aver creato prima una strategia eppure non può realmente imputare la colpa a se stesso, l'arrivo della bestia è improvviso, magari atteso sotto certi aspetti ma la grandiosità della creatura lo ha colto impreparato dovendo agire d'istinto e di conseguenza. Un movimento riuscito a metà, scivola perdendo equilibrio, tempo prezioso ma nonostante ciò riesce nel rimettere in piedi se stesso arrivando a rilasciare il chakra. Tutto quasi perfetto se la formica non decidesse di guardarlo, di mirare nuovamente al neo Kokketsu se non fosse per l'attacco del Sabaku il quale, colpisce la bestia ma ne scatena l'ira funesta. Zampa mezza amputata, gettata via ottenendo come reazione un grido feroce, un verso estremo. Occhi aperti, pupille piccole, sorpresa, straniamento e tal rumore diviene insopportabile all'udito, mani alzate nel tentativo di coprire il comparto uditivo mentre Dyacon sbalza all'indietro. L'animale è realmente potente come tutti han suggerito, un problema, un grandioso, fantastico e terribile capace di arrestarne il pensiero, spingerlo a pensare più a fondo; non può fare realmente nulla con le attuali mosse, l'energia dell'acqua è irrisoria contro un avversario di tale portata e mentre i palmi spingono contro le orecchie, le cobalte scostano il loro sguardo sulle vene del polso, osservano e fissano ciò che scorre all'interno di esse. Dal giorno del risveglio non ha più toccato tale potere evitando di mostrarlo, di usufruirne anche solo per togliere se stesso da un impiccio optando per soluzioni più consone alla geniale mente fornitagli dal fato. Esattamente lui, il fato, il destino sta mettendo alla prova il dono da lui fornito, sta creando la situazione per spingere all'utilizzo del sangue e comprendere come esso posso risultare utile ad una causa di grande importanza. Avvicina il viso al polso destro e viceversa, labbra schiuse, denti all'infuori tentando di mordere il polso stringendo la pelle all'interno di una morsa per strappare via la carne, provocare la fuoriuscita del sangue dando inizio al processo di mutazione. Chakra, forza primordiale dello shinobi viene mosso richiamando a se il potere unico del suiton, fonte della vita stessa mischiando l'elemento acquatico con l'energia bluastra, mischiando i due componenti, facendoli agire e muovere per il sistema circolatorio del corpo penetrando la pelle cercando di convogliare l'intera energia all'interno del sangue, mischiare la vita con la vita, l'essenza della purezza con la maledizione in proprio possesso. Chakra e suiton provano ad agire fluendo all'interno del sangue stesso per attivare le cellule donategli dalla biondina Kokketsu per trasformarlo ed in caso di successo, il rosso dovrebbe adempiere al suo scopo cambiando il colore in nero come la pece. Tale sangue, al di fuori, inizia a galleggiare alle spalle dell'Otatsu mentre un'aura di pura forza demoniaca ne avvolge l'essenza mostrandone la vera natura; cobalte avvolte dal viola innato provocando un sanguinamento da essi con la creazione di due lacrime cadenti per le gote, guance finendo al mento. La trasformazione giunge al termine quando ode il verbo di Dyacon, scostare la posizione per distogliersi da tal loco. Nulla vien detto in merito e combattere, ora come ora, non è semplice ne facile. La reazione della formica potrebbe ripetersi ma un modo c'è, va trovato. Inferiori arti divaricati, sinistra è sempre la direzione usufruendo del pie destro come perno, sollevato dal terreno se non per quella punta poggiata; gambe flesse, destra indietreggiata mentre quella sinistra permane più avanti rispetto alla gemella, busto votato in avanti, spalle irrigidite per ottenere il massimo slancio tentando di effettuare un movimento circolare sulla sinistra allontanandosi di due metri dalla formica per avvicinarsi a Dyacon percorrendo quei sei metri e mezzo finendo per fermarsi ad un metri alla sua destra. Per far ciò, spingerebbe il destro piede dando la spinta al corpo, sollevandolo verso la sinistra e la medesima, complice la forza della gamba comincerebbe il movimento degli arti spingendo l'intero busto in avanti per percorrere la strada decisa. In caso di risultato positivo dovrebbe trovarsi ad un metro alla destra di Dyacon ad osservare la scena, osservare il Sabaku in azione e con esso la creatura, immagazzinando quei dati, sfruttando quel momento ed il compagno per carpire i segreti di tali bestie. [C 29/39][Pv: 99/100][2/4 Kokketsu I + 1/4 Movimento][Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto]freeze è tardi!
Giocata dal 04/06/2021 19:47 al 05/06/2021 00:26 nella chat "Valle dei Fulmini"
Sarà colpa del posto o del testosterone alto ma a quanto pare avete scordato il motivo per la quale vi trovate in quella valle e il tutto si è trasformato in una gara a primeggiare. Viene difficile dividere cosa succede a chi in quanto le vostre vicende sono intrecciate tra di loro, partendo proprio da quel consiglio ascoltato troppo in là nel tempo da parte di Ryoma in quella che è un incongruenza di tempismo tra voi due. Già perché dal momento che Dyacon scaglia il ninjutsu fuuton Ryoma dovrebbe aver appena finito di richiamare quell’innata, quel sangue demoniaco che ne va a cambiare i tratti con quelle lacrime cupe che bagnano le gote dai dotti lacrimali. Normalmente è un colpo che vedresti partire e avresti a malapena il tempo per reagire a esso, questo dato dalla tua percezione da totalmente concentrato messa a paragone con l’abilità dell’arte ninja del Sabaku, tuo alleato ma, come già detto, anche fautore del tuo destino in questo momento. Tempo che questa viene scagliata e te che proietti la tua attenzione di nuovo sul mondo esterno, sul tuo circondario e non più sull’abilità del suiton, come ben descritto da te della vita, ed ecco che puoi sentire quell’onda d’urto invaderti pienamente. Dyacon ti aveva avvertito, levati, sei nella traiettoria e così è di fatto. Le vostre linee temporali purtroppo non sono sfalsate tra di loro, state vivendo gli stessi attimi insieme e la mossa corretta da fare era schivare in un primo momento e poi richiamare a te la tua forza demoniaca. Il contrario comporta che quel justu fuuton investe sia la formica che il Kokketsu, o meglio Otatsu, dato che non sembra essere contento di quel lignaggio sporco. La chimera viene colpita in pieno volto dato che stava caricando Dyacon ancora una volta, questa volta con le mandibole aperte pronto a tranciarlo. Arriva a due metri di distanza dal Sabaku quando la forza del getto d’aria la rispedisce indietro di altri tre metri, distando da te un totale di cinque metri e mezzo. Il carapace sul muso si scheggia, mostrandoti che le tue doti ninja sono efficaci, come hai già potuto vedere e che quel colpo ha inferto parecchi danni, stordendola mentre potete sentire dei rantolii di dolore, lasciandola immobilizzata quel che basta. Ryoma, te invece non ti aspettavi quel colpo così in fretta e sei stato preso alla sprovvista. Come detto prima ti investe in pieno e solo una minima parte dell’onda d’urto viene bloccata dalla chimera, visto che non eravate esattamente in linea d’aria uno dietro l’altra con il sabaku. Il tuo lato sinistro è quello che è salvo ma la parte frontale e destra del tuo corpo prendono l’impatto in pieno. Vieni sbalzato a terra e, dato che non hai preso il colpo in maniera frontale ma bensì proiettato più su un lato, ti avviti in quel volo all’indietro di due metri, lasciandoti cadere a terra di schiena. Le orecchie di fischiano, ti gira la testa per l’impatto mentre perdi sensibilità dall’omero in giù, sentendo un dolore lancinante alla clavicola destra, fratturata, con la spalla dislocata. [-35pv] Da terra puoi sentire dei tremori sempre più crescenti dal momento che ti riprenderai con il terreno sotto di te che si sta smuovendo. Non hai molto tempo, ti rendi conto che si sta avvicinando qualcosa ed è qualcosa di grosso ad alta velocità, proveniente proprio da sotto di te. [Difesa extra Ryoma]. Dyacon, te invece appurato che colpisci un po' tutto con il tuo jutsu fuuton, guadagni quel tempo necessario che ti serve per preparare il costrutto e, mirando lì dove il carapace in muso è stato scheggiato, aggiungendo quella rotazione, fai partire quello che può essere definito un giavellotto, donandogli potere penetrante in quel punto debole strutturale. Il bersaglio è fermo, ti è facile prendere la mira per quell’istante e ignorare il dolore, forse troppe cose sulla quale essere concentrato insieme dimenticandoti dove ti trovi e a cosa essere attento, dai pericoli che ci sono in quella valle fuori da quelle mura sicure da voi ripudiate. Il giavellotto si infila nel cranio della formica di circa 15 centimetri, il necessario per mettere la parola fine a quella che era una formica scout che allarga le rimanenti cinque zampe e si accascia al suolo di ventre. Come Ryoma, sei troppo concentrato e solo quando hai finito di infilzare la formica puoi tornare a renderti conto che anche sotto i tuoi piedi il terreno si sta aprendo e già all’altezza delle caviglie puoi vedere come il fango si sta alzando in due punte, quelle che sono le punte di quelle mandibole che hai già avuto modo di vedere. Il colpo è velocissimo e sei preso alla sprovvista dato che non avete badato troppo a quell’urlo che è stato cacciato e soprattutto, come tutti vi hanno detto: le bestie girano in gruppi. Fenomeno sotto di voi che si palesa anche in altre quattro parti in quello che è adesso un cerchio: siete circondati e il treno che vi avrebbe portato via è già partito, lo avete perso da un buon minuto, da quando quella zampa è stata recisa. [Difesa extra Dyacon][Nessun limite di tempo]
Difetto tempistico porta un corretto richiamo del sangue nero ma con arrivo diretto del colpo lanciato da Dyacon, tecnica di puro vento va ad abbattere la formica gigante travolgendo persino l'Otatsu con conseguenze quasi disastrose. Sbalzato a terra, ferito, braccio destro inutilizzabile ed il dolore è letteralmente atroce, lo sente nella sua pienezza aprendo totalmente gli occhi ma nel dolore, l'azzurro, prova solo piacere trasformando quella primaria espressione sofferente in puro eccitamento con labbra ad allargarsi in un leggiadro sorriso, ansimante non per la fatica ma per la crescente eccitazione che ne travolge il corpo. Non importa quanto il male sia grande, quanti arti possa fratturarsi, la prigionia lo ha portato a tramutare ogni sensazione spiacevole in puro godimento traendone forza comprendendo a pieno la reale potenza del Sabaku ma non è ciò che ne attira l'attenzione quanto un movimento al di sotto del corpo, tremori provenienti dal terreno, a grande velocità qualcosa si avvicina mentre le cobalte scrutano il successo di Dyacon il quale abbatte la creatura, prova che esse non sono invincibili eppure la mente elabora le informazioni ottenute e se la formica è morta, vuol dire che quel principale grido assordante ha avuto la finalità di un richiamo, rinforzi. La rabbia della bestia ha fatto si che la situazione peggiori ma il poco tempo rende ogni mossa essenziale. Capo scosso nel tentativo di far cessare il fischio ed il giramento di testa, la sfocatura visiva e tutto ciò che impedisce una reazione corretta. Sospira facendo forza sui reni, braccio destro sospeso perpendicolare al corpo, mentre prova a rimettere in piedi la propria essenza poggiando il pie sinistro sul terreno con ginocchio piegato, arto destro inferiori pigiato sul fango mentre il pie destro poggia soltanto la punta, ansima focalizzando concentrazione ed energie verso gli arti nel tentativo di alzarsi effettuando uno scatto verso sinistro per allontanarsi da tal posizione di ben 10 metri mettendo una distanza considerevole per poter creare un piano atto, oramai, alla fuga. Per fare ciò, irrigidirebbe il destro arto spingendo la punta del piede sul terreno per alzare tale arto scostandolo in avanti superando l'altro gemello, busto portato in avanti seguendo il movimento mentre il sinistro si solleva seguendone il movimento, cominciando una corsa nel tentativo di percorrere quei basici dieci metri, riordinare le idee comprendendo come evitare di peggiorare ulteriormente la situazione fisica. [C 29/30][R.C.B.][Pv: 63/100][Kokketsu I][1/4 difesa extra - movimento][Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto] Le due ametiste si tingono d'un bagliore inusuale, quasi sovrannaturale, seguendo la tratiettoria di quella sorta di giavellotto rotante dalla struttura sabbiosa. Occhi bramosi di sangue che si accendono di soddisfazione e goduria nello stesso istante in cui la lancia s'infila nel cranio della formica, decretandone di fatto la morte. < ..... > Il sorriso immancabile sui suoi tratti somatici prende una conformazione sadica, mefistofelica, appagato dell'immagine che gli si è venuta a creare innanzi. Ci mette in mezzo anche Ryoma che, sfortunatamente, è stato coinvolto in quel flusso d'aria concentrato che ha portato il nemico ad arrestare la sua corsa, oltre che stordirlo. < Uh? > Aggrotta la fronte, riportando l'attenzione su tutto il campo di battaglia, evitando così - o almeno ci prova - d'esser preso alla sprovvista. Sente delle scosse sconquassare il terreno sottostante e il primo pensiero che gli balena in mente è che sono l'ovvia conseguenza della caduta a terra di quell'essere dalle dimensioni non proprio ridotte. Tuttavia, ciò che lo mette in allarme e che porterebbe i muscoli ad irrigidirsi, sono le zanne che fuoriescono dal fango. Caratteristica dell'animale appena abbattuto. < E' vero... > Flashback mentale che lo porta a rivivere il momento in cui la chimera ha lanciato quell'urlo terrificante e assordante. Un richiamo in piena regola. Modus operandi che confronta con i vecchi incontri avuti con le bestiacce e che, purtroppo, vede ripetersi. In più, oltre che sotto di lui, ci sono altri 3 punti dove lo stesso fenomeno di fuoriuscita sta avvenendo. Non vuole esser carne di un banchetto e così non ci penserebbe due volte e tenterebbe di togliersi da quel cerchio immaginario venutosi a creare. Lesto sbilancerebbe volutamente il peso del corpo all'indietro, grazie all'ausilio delle spalle, della testa e del dorso che spingerebbero tutti nella medesima direzione. Squilibrio sostenuto dal fare delle leve inferiori le quali, grazie alla contrazione dei quadricipiti e dei polpacci, si muoverebbero in linea verticale verso tergo, dando vita ad una corsa non in avanti, bensì al contrario. Si sposterebbe di ben 8mt, non il massimale delle sue capacità, ma dopo aver percorso i primi 2mt, la concentrazione si focalizzerebbe sulle piante dei piedi, in modo tale da convogliare il chakra nella zona appena citata ed avere maggiore aderenza sul terreno fangoso e scivoloso. Non ha alcuna voglia di morire per uno svarione o una stupidaggine del genere. Deve giocarsi tutte le sue carte al meglio e nel momento giusto. In concomitanza, ovviamente, la sabbia ritornerebbe ad avvolgerlo e proteggerlo lungo i fianchi, come una barriera tacita e sempre visibile. Darebbe sfogo a tutta la sua agilità ed esplosività, senza esagerare. E' tutta una questione di tempo. È sempre una questione di tempo. [Tentativo schivata 1/4][Tentativo rilascio Chakra 2/4][Chakra 21/30][Equip: Portaoggetti: 1 tonico chakra - 1 tonico salute - 3 fuuda sostituzione con tronchetto - 3 carte bomba - 1 kit fumogeno - 1 bomba flash / Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken]Così come il dolore offusca la mente, anche l’eccessivo piacere, l’eccitamento, rende il giudizio meno puro e analitico. Ogni attimo è importante soprattutto quando siete contro nemici più forti di voi che vi superano pure in numero e che hanno attentato alle vostre vite con attacchi a sorpresa, come ora. Con la velocità di quella formica, essendo in quello che è diventato il loro habitat, il loro territorio, Ryoma, guardare il risultato dello scontro precedente ma soprattutto alzarti in piedi con dei giramenti di testa che non vanno via scuotendo solamente il capo e con una spalla lussata, purtroppo, non è un lusso che ti puoi concedere senza pagarne lo scotto. Quelle formiche dovreste averlo capito ormai, si muovono a una velocità ben superiore alla vostra, tale che con il buio se vi distraete un attimo neanche le vedete muoversi. La dea bendata era tornata a guardarvi, un ultima volta, regalandovi quegli attimi che normalmente non avreste neanche da un punto di vista analitico, ma la fortuna è finita, le conseguenze sono giunte per le vostre decisioni ed è arrivato il momento di guardarle in faccia. Quelle mandibole ricordano particolarmente le falci del cupo mietitore, proprio quelle mandibole che ora, non appena ti slanci all’indietro Ryoma, si chiudono attorno alla tua gamba sinistra in maniera verticale, pinzandotela mentre stavi scattando. Quella parte seghettata ti penetra le carni, così come le punte ti pinzano il ginocchio. La carne nel mezzo viene lacerata con le punte che penetrano appena la struttura calcifera del tuo perone e del menisco sinistro, intaccandone la struttura ma non la lacera e recide del tutto a differenza dell’ascia di sabbia e della zampa della prima formica, ora perita. Riesci a portarti in salvo, se così possiamo dirlo, ma guardandoti in basso la gamba, potrai vedere come da dietro non hai più la carne nel polpaccio, con l’osso scoperto e bucato in diversi punti. Lascio a te descrivere che ‘piacere’ provi, una persona normale, non torturata come te, che non trae erotismo dal dolore, sarebbe svenuto in normali circostanze per una ferita del genere. La tua mobilità è ridotta praticamente a metà, hai una gamba che è ormai inutilizzabile così come l’arto superiore opposto. Perdi sangue, nero, copiosamente, troppo rispetto alle lacrime e al taglio sul polso che ti sei fatto con il morso e più vai avanti e più senti che le forze ti stanno abbandonando proprio con quel liquido che è la linfa vitale, come detto prima del suiton. [-25pv, -5 a turno per sanguinamento]. Dyacon analizzi la situazione alla meglio che puoi, capisci che il tuo pensiero iniziale è sbagliato e subito correggi il tiro. Ti rendi conto di quegli spuntoni appena li vedi e riesci a spostarti appena in tempo per levarti dalla traiettoria di quella morsa che ti avrebbe aperto in due, come uno stecco di edamame dopo che hai mangiato le fave all’interno. Il voler strafare, concentrarti su altro però, causano uno scivolone per te: non hai controllato il chakra nelle suole precedentemente a differenza di Ryoma e vuoi la concentrazione divisa su altri processi invece che scappare, vuoi che la botta agli organi la stai causando adesso, non ti levi dalla traiettoria abbastanza visto che sai bene che quelle formiche sono grandi, enormi e la fuoriuscita di una di queste dal terreno, genera come un eruzione di fango con massa aggiunta di quel carapace. Il terreno sotto di te ti sbalza via con la stessa forza della formica, lanciandoti in aria per parecchi metri. Ti avviti nella caduta, facendoti perdere il senso dell’orientamento tra cielo e terreno, finendo inevitabilmente per terra, dolorante per il volo che hai fatto. [-20 pv alla schiena]. Ryoma, ti trovi in una situazione drastica, sei a 8 metri dalla formica che ha assaporato la tua carne mentre ne hai altre due, alle tue ore cinque e sette che si stanno avvicinando, entrambe a dieci metri da te. [iniziativa libera, agilità al 50%]. Dyacon, ti trovi per terra in una situazione analoga a quella di Ryoma di prima. Come lui hai le due formiche anche te a ore cinque e sette a dieci metri che ti puntano mentre quella che ti ha fatto saltare in aria ti da le spalle con il segmento del sedere a un metro e mezzo da te [iniziativa libera]
pv ryoma attuali 33/100 - pv dyacon attuali 60/100
Distrazione per l'osservanza della condizione altrui, un'errore che ricorda come il pensare solamente alla propria situazione e nonostante la riuscita dello spostamento, la formica assaggia le carni del polpaccio strappando la carne, privandolo di ciò che ricopre l'osso ma tempo di guardare il risultato non c'è, l'esigenza ricerca una movenza veloce e ciò vuol dire sacrificare chi ha con se per pensare ad un bene superiore, un fine maggiore. Quel piacere si trasforma ben presto in dolore, antico e sanguinario come il passato, il sangue versato è estremamente tanto ma forse potrebbe essere la sua salvezza. Ansima e respira facendo affidamento sul sangue nero, impossibilitato a muoversi fisicamente, troppo lento, malconcio. Concentrazione elevata sul nero sangue ancora dentro il corpo e sparso per il terreno, concentrazione sulla grandezza delle formiche, non elevatissime ma importanti. Ricapitolando, concentra il sangue nero cercando di smuoverlo da dentro di se e dal terreno per plasmarlo secondo la propria volontà partendo, prima di ogni cosa, dalla mente per focalizzare il desiderio ovvero un costrutto a forma di cinture intorno alla propria vita, aderente al corpo, sempre, efficace, poco appariscente. Visualizzata l'idea tenterebbe ora di smuovere il nero sangue facendo risalire l'intero corpo, sfruttando la ferita più grande, ovvero il polpaccio, da cui preleva più liquido primordiale possibile smuovendolo verso l'alto cercando di adagiarlo alla vita provando nella creazione di una cintura blanda, rotonda, grande quanto la vita stessa del Kokketsu, priva di dettagli, liscia e anonima. La magrezza, mista all'altezza dell'Otatsu dovrebbe crearsi un costrutto inferiore al metro, all'incirca 90 centimetri la grandezza totale dell'operazione, cerchio quasi perfetto. In caso di riuscita dovrebbe trovarsi con quella cintura improvvisa aderente intorno al corpo ed è essa che cercherebbe, alla fine, di sfruttare come ancora di salvataggio sfruttando potenza e velocità delle proprie arti magiche, affidandosi completamente al maledetto potere donatagli dalla biondina settimane orsono. Mantiene la concentrazione focalizzando se stesso sull'oggetto appena creato, visualizzando gli ordini nella mente ovvero, mantenendo la cintura completamente aderente al corpo, cercherebbe di smuoverla verso l'alto portando con se l'Otatsu innalzandosi in aria fino a raggiungere un'altezza di dieci metri da terra. Questo è il pensiero che tenterebbe di applicare al costrutto smuovendo l'intero sangue mischiato al suiton, provando a farlo viaggiare e muovere, non solo per mettere la distanza dalle formiche bensì per salvare la propria vita da una morte quasi sicura. [C 29/30][R.C.B.][Pv: 32/100][Kokketsu I][2/4 Creazione costrutto + 2/4 movimento costrutto][Ninjutsu 40][Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto]pv ryoma corretti 28(33 di partenza - 5 di sanguinamento per turno. il -1 dell'innata kokketsu è già compensivo già del sanguinamento del danno, non serve aggiungere un ulteriore -1)
Fortuna che le chimere dovevano essere quasi estinte dopo la sconfitta - con morte annessa - del falso Dio. Che invece il più grande nemico degli ultimi dieci anni sia ancora vivo e vegeto? Possibilità da non escludere data la presenza dei suoi tirapiedi. E allora i festeggiamenti di vittoria e della fine della guerra fatti a Kagegakure? Forse un qualcosa d'illusorio da dare in pasto alla popolazione. < Ngh... > Sente il dolore farsi largo lungo la schiena dopo aver vorticato in aria per diversi metri, perdendo anche di tanto in tanto la concezione del cielo e della terra. Leggermente stordito, non deve demordere proprio ora. Vede il retro della formica più prossima alla sua posizione, separato dalla stessa di poco più di 1.5mt; in più percepisce anche la presenza di altre due bestie alle sue spalle distanti non oltre i 10mt, posizionate rispettivamente ad ore 5 e ore 7, pronte a caricarlo. Adesso il fattore principale è vivere. Per questo, guidato dall'istinto primordiale insito in ogni essere vivente, ovvero quello di sopravvivenza, tenterebbe di riportarsi in eretta postura e, grazie ad una torsione di busto e bacino verso dritta di poco meno di 90 gradi, si posizionerebbe frontale rispetto al punto di fuga scelto come canale di salvezza. Lesto sbilancerebbe il busto, la testa e le spalle in avanti, seguite immediatamente dal fare dei piedi e delle gambe che si attiverebbero nel dare vita ad un moto costante, perpetuo, descritto come una corsa rettilinea, dritta per dritta, atta a bruciare ben 18mt di fronte a lui. Vuole togliersi dalla traiettoria d'impatto delle due formiche, le quali dovrebbero tracciare una sorta di "V", dove l'apice in cui convergono le due rette, è la posizione del Sabaku. Proverebbe a lasciarsi sfilare ambo le cariche dietro la schiena, magari facendo collidere tra di loro i due nemici, facendo tremendamente attenzione a non scivolare o incappare in qualche ostacolo che potrebbe arrivare dal terreno. Per aumentare le chance di riuscita, non si limiterebbe solo a questo. Difatti la mano destra scivolerebbe all'interno della fessura del portaoggetti, sfilando ben due carte bomba ancora inattive. Sulla coppia di fuuda verrebbe iniettato un quantitativo di chakra irrisorio, sufficiente ad innescare il potere detonante racchiuso in loro. L'energia verrebbe proiettata e concentrata sulle cinque dita della mano destra, fuoriuscendo dagli tsuubo delle stesse e adagiandosi nella carta di cui sono composte le armi. Non le lancerebbe, si limiterebbe unicamente a farle cadere oltre i rispettivi fianchi, una a destra e una a sinistra. Quando tutte e tre le bestie rientrerebbero nel diametro dell'esplosione, ma soprattutto quando lui si è portato a distanza di sicurezza, le mani si unirebbero davanti al petto, ricreando il sigillo della capra. < KAI! > Urla quella parola che dovrebbe sancire da input per la deflagrazione. [Chakra 19/30][PV 60/100][Tentativo di fuga 2/4][Tentativo attivazione carte bomba 1/4][Tentativo caduta carte + Kai 1/4][Equip: Portaoggetti: 1 tonico chakra - 1 tonico salute - 3 fuuda sostituzione con tronchetto - 3 carte bomba - 1 kit fumogeno - 1 bomba flash / Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken]Dyacon usa 2 Carta Bomba!
Ryoma le formiche per il momento ti lasciano stare, hanno capito che tanto non puoi andare lontano e in maniera molto macabra, così come voi due ninja vi siete accaniti sulla loro compagna morta poco più in la, sembrano guardarti. Non corrono, camminano esattamente nella tua posizione originale. Quella cintura viene creata dalla gamba, da quella mancanza, da quel buco nella tua carne dalla quale sgorga la tua essenza vitale. Hai una vita stretta, abbastanza da coprire con il tuo costrutto quel corpo. Il potere telecinetico (*) del tuo sangue permette con molta fatica, di librarti in aria per quei metri da te previsti, dieci, sufficienti forse a farti sentire al sicuro. Scoprirai invece che, dalla nuova prospettiva rialzata, quando uno degli innumerevoli fulmini si abbatte sulla valle, proiettando luce nel vostro circondario, ecco che da tutto il fango intorno a voi, per una circonferenza di circa cento metri, ecco che quella scena con le sei formiche che avete appena vissuto, sembra ripetersi. Vedi formiche come quella che avete appena sconfitto, un numero di una colonia smisurata, così come altre più grandi e infine, in lontananza, protetta da quelle che sono più corazzate, una formica ancora più imponente: la regina. Il sangue ti cola dalla gamba, dovunque andrai, dovunque ti giri puoi notare come per terra ci sono solo formiche ed è questione di attimi affinché la vita abbandoni le tue spoglie. Ogni attimo che ti libri senti come se un pezzo di anima andasse perduto per sempre mentre il sangue continua a cadere, mischiandosi al fango. Non ti inseguono perché sanno che sei spacciato, non hai via di fuga ed è solo questione di attimi affinché possano ottenere quello che vogliono, un comportamento primordiale, animalesco appunto: nutrimento. La vista ti si sta già cominciando ad offuscare, senti freddo, i peli corporei si rizzano mentre il tuo colorito perde di graduazioni, diventando sempre più pallido. Quel volo comincia a essere anche meno stabile, oscilli, complice anche le intemperie climatiche e la stanchezza così come la mancanza di forze. Non è giusto che sia il destino a decidere come abbandonerai queste spoglie e in un ultimo gesto clemente, ti viene lasciato almeno l’onore di decidere come andartene, se al ‘sicuro’ da qualche parte di sopraelevato fino a quando dissanguerai, o in un atto eroico che sai essere totalmente inutile davanti a quei numeri che i tuoi occhi stanno vedendo. [23 pv rimanenti, 5 turni circa]. Dyacon, utilizzi una strategia che fa acqua da tutte le parti, e non è la pioggia che si continua ad abbattere su quella valle che è diventata la vostra tomba. Nel tuo arsenale sia tecnico che oggettistico hai sempre avuto la via di fuga, il famoso filo di Arianna citato per uscire dal labirinto di Minosse ma esattamente come Icaro, ti sei fatto prendere dall’esuberanza, anche in questo momento. Invece che coprire la tua fuga pensi ancora ad attaccare, invece che prendere quel fumogeno per creare una cortina di fumo attorno a te e saltare in una posizione sopraelevata, così da non far percepire le vibrazioni e farti localizzare, decidi un ultima volta, nonostante hai appurato da vicino che quel terreno è troppo scivoloso per essere gestibile senza chakra impastato sotto i piedi, di correre via, prendendo ancora una volta sotto gamba quelle formiche. Non vi trovate più in una posizione di vantaggio numerico, sei circondato. Quelle formiche ti caricano senza che neanche te ne rendi conto talmente sono veloci, superando di poco la posizione in qui eri precedentemente, fortuna per te eri già intenzionato a muoverti, già perché proprio perché ti sei mosso ti sei evitato quella formica che ti dava la schiena, la quale fa uscire la parte più pericolosa delle formiche in questione, come già descritto quando sono state presentate: il loro pungiglione nell’ultimo segmento. Quel colpo va a vuoto, infilzando il terreno dove stavi ma, nel mentre tiri via le carte bomba, le attivi e scappi, mettendo a conti fatti 18 metri tra dove sei e dove eri, per un totale di 20 metri complessivi da dove stanno le due formiche che ti hanno caricato, ecco che a queste basta un attimo, un istante per girarsi e con una velocità ben superiore ti hanno già caricato e superato, di ben 10 metri, coprendo 30 metri in quell’attimo in qui stai per fare Kai. Non le vedi più dietro di te, non ci sono più, anzi, dal momento che ti volterai è troppo tardi. Senti due aculei che ti penetrano da parte a parte il costato, sollevandoti da terra di circa cinquanta centimetri. È una perforazione che non ti lascia troppo scampo, ha bucato il fegato e lo stomaco ma soprattutto all’interno del tuo corpo senti del bruciore, il veleno che usano. Non cola sangue, sei ancora pieno di quei pungiglioni che sono lunghi un metro buono e spessi trenta centimetri di circonferenza. Non senti dolore, perdi la sensibilità dal collo in giù. Non ti rimane molto da fare se non anche te affrontare quella morte che hai corteggiato troppo e che ora ha deciso di aprire le sue braccia e accoglierti insieme al tuo compagno di disavventure, dopo che vi siete abbandonati a vicenda. [-52 pv (26x2]][pv Dyacon 8][Vi lascio scrivere le vostre ultime azioni con i personaggi e poi metto il resoconto.][END]
Oramai l'interesse per il sabaku è svanito del tutto, adesso è in alto, la vista si offusca ma rifiuta di morire, di perdere se stesso in quella battaglia blanda che non ha ricercato. Ricerca gli ultimi spasmi di concentrazione, specialmente ora che le formiche lo hanno lasciato in pace ma il fulmine abbattuto mostra ciò che è presente su quella terra, formiche ogni dove, per metri e metri si estende un mare di formiche e poi la regina, grossa ed imponente ma non può morire, non può permettere al destino di sopraffarlo dopo che gli ha donato quel potere del sangue e nonostante la debolezza, nonostante la vista offuscata il sinistro arto si muove portandosi al portaoggetti, dita mosse al suo interno verso lo scompartimento adibito al tonico curativo e, tirandolo fuori, avvicinerebbe la mano alle labbra per serrarlo, morderlo, masticarlo, inghiottirlo assaporandolo, cercando di recuperare il sangue perduto, fermare il sanguinamento il più possibile e poi smuovere il sangue nero, controllare quella cintura da lui creata per muoversi al massimo della velocità nella direzione di Kagegakure, volare con quanta più forza ha rifiutando categoricamente la morte con tutto se stesso. Non può giungere tanto presto, arrivare a Kagegakure o, almeno dinanzi alle mura dove possa esser avvistato e trasportato nell'ospedale d'urgenza. Un disperato tentativo che fa completo affidamento sulla forza della propria magia librandosi sempre più in alto, sempre più avanti, abbandonando quel luogo, almeno per il momento. [END]Ryoma usa Tonico Curativo! (All'interno del primo scompartimento del portaoggetti)