Tra i ciliegi in fiore - PvP

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Scontro PvP

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23:27 Sango:
 Oh che dolce questa notte, la luna è sorta eppure rimane invisibile oltre l'occhio umano - luna nuova, ecco in quale attimo si ritrovano, nella completa oscurità del cielo circondata da migliaia di piccole sorelle a illuminar per lei. Non v'è vento, solo quella lieve brezza serale che si addolcisce per render meno calde quelle nuove serate di prematura estate. Gli odori ormai son più forti, intensi , gli alberi di ciliegio ormai nel pieno della loro fioritura da tempo adesso si scuriscono di colori più caldi e intensi. Il parco ormai pare essere silenzioso, tace in attesa di un nuovo giorno, e rimembra bene quelle notti trascorse a kusa tra quegli stessi alberi in dolce compagnia - sempre che il possessore del rinnegan possa mai esser considerato da alcuno dolce. Eppure lei vi vedeva nei piccoli gesti un amore nuovo, qualcosa di differente per entrambi, a cui poco era rimasto e tutto hanno condiviso. Ma questa notte non è sola, è in compagnia in quella dolce camminata da una figura più bassa, coi capelli neri legati in una coda alta - più bassa della rossa di almeno dieci centimetri, intenta a mangiucchiare da un sacchettino. Si affiancano nel silenzio, lo sguardo azzurro andrà alle volte a ricercar quello rosso della giovane vicina, sulla ventina ormai, a cui dedica qualche attenzione come sistemarle quella veste pregiata che indossa. Un kimono nero per la nera, con i bordi rossicci, in tinta unita come il colore dei suoi occhi - per la rossa invece una veste molto simile, nera per tutto, eppure dal basso il rosso si farà più intenso, con i ricami di rose nuove cucite sulla stoffa leggera in confronto a quelle invernali. < su Motoko, forse è ora di tornare a casa > la invoglia quasi, eppure anche lei pare restia ad andarsene, a farle provare la brezza della notte rispetto a quella del giorno, a farle sentire l'aria della stessa libertà sul viso dolce e giovane, in quelle lievi risate che sfuggiranno dalla controparte. Dalle proprie labbra solo un mesto sorriso, prima di continuar col proprio cammino tra i dolci alberi scuri e rosati, tra le panchine disposte ai lati insieme a quelle luci artificiali arancioni che ne riscaldano l'ambiente. Sa che per l'altra è forse uno dei rari momenti di pace, lontana dalla sua routine quotidiana, e perchè non farle assaporare tutto ciò che il mondo può offrirle? [ https://static.zerochan.net/Fate.Grand.Order.full.3287971.jpg ]

23:46 Kamichi:
  [Bosco - ToSango] Il candore della luna rischiare e riscalda gli animi degli innamorati presenti nei pressi del roseo bosco centrale del villagio di kagegakure, li dove i Sakura tradizionali lasciano l'immaginazione dei nostri eroi viaggiare, affacciandosi a degli scenari naturalistici davvero suggestivi, mistificati in chiamata visiva dallo scuro scrutare del manto della bella Nyx, lei che d'abbraccio serafico avvolge nel silenzio notturno chi a piede libero sancisce il camminare nella naturale tela il il dolce bosco del villaggio delle ombre offre. Veste con gli abiti ufficiali della shinsengumi lui, questa volta è in servizio signori, giacca nera con fascia annessa al braccio destro, richiamante in verde acido il sinonimo di Agente Scelto, mentre chiusa andrebbe a scendere su di un pantalone nero come la pece, accompagnato da delle scarpe anch'esse nere. La spilla della shinsengumi riporta in caratteri leggibili il kanji della parola "Fedeltà" dove di norma invece indossa quello con la parola "Giustizia", sapendo però che quegli abiti sono passivamente un monito al mantenimento della sana giustizia. Gli occhi vermiglio e gli orecchini visibili ai lati della testa, mentre i capelli biondo sono mossi solo dall'incedere sulla stradina ciottolata del bosco, camminando in questo caso proprio in direzione opposta alla figura della rossa Ishiba, in un [Tap-Tap] che inizierebbe a fargli avvedere da una distanza non troppo ampia la figura della rossa, accompagnata però da qualcuno di mai visto prima. <... ma quella...> stringe gli occhi socchiusi, come se volesse in cuor suo cercare di capire se quel rosso di capelli possa essere effettivamente ricollegato alla ishiba kagecida, di norma si sono già incontrati qui loro, dunque potrebbe sinceramente aspettarsi di trovarla. Cammina verso lei, ancora inconsapevole per via della notte se sia oppure no proprio la sango che conosce, forse la figura accanto femminile gli fa avere qualche dubbio? Nella sua testa l'ishiba è una solitaria e fredda omicida, non una donna che fa scampagnate con ragazze.

00:02 Sango:
 Oh se solo sapesse cosa si va a dire in giro su di lei, potrebbe scrivere un libro ovviamente, ma la testa dalla Kokugage? Mai potrebbe sapere cosa stuzzichi la mente del biondino poco più avanti. La propria andatura permane nel suo fare, nmon il cammino d'un soldato questa notte, ma quello d'una donna con ai piedi dei sandali in legno - identici a quelli della propria accompagnatrice. S'avvede della figura lontana, non ne riconosce i lineamenti per via dell'oscurità - no,non v'è alcuna luce della luna, una nuova luna non esiste, una palla che rimane nera e oscura, in attesa di crescere e ritornar ad esser piena. Solo lo spazio tra le due piano piano verrebbe quasi azzerato, avvicinandosi alla giovane con fare lievemente protettivo, sia mai che sia un malintenzionato . Ma al contempo lo sguardo non potrà che non scivolar via dallo sconosciuto, in attesa che se ne rivelino le fattezze. Solo ad una certa distanza di un paio di metri potrà notare bene quelle vesti che anche lei indossa nei propri turni di pattuglia, quella stessa spilla che pare avere un significato tutto proprio in base a chi la indossa, per rendersi conto che non si tratta di altri che il < Kokketsu > sa come gli dia fastidio esser chiamato in quel modo, e lo farà per quello, per prenderlo in giro e stuzzicarlo in quell'animo troppo giovane e acerbo "mh? Lo conoscete?" la voce della ragazza accanto diviene soave, ingenua anche lei a modo proprio, d'una curiosità che brilla negli occhi rossi come il sangue caldo appena uscito dalla ferita d'una vittima. Eppur pregna della luce di una vita che pare non abitare invece più l'Ishiba < purtroppo si > un singolo dire, lasciando che anche Kamichi possa udirla, non sapendo come quello sia un incontro quasi desiderato dall'altro. Che voglia delle risposte o la conoscenza, la rossa non è altro che il pozzo ove attingere. Occhi che si son impregnati di tutti i villaggi vivendoli nel tempo, saprebbe forse donare qualcosa all'altro.. il problema sta proprio nel suo sfotterlo già da adesso. Falsa andrà a sorridergli < bella notte per un turno di pattuglia > non che se ne sia mai lamentata, preferisce quelli al giorno, ma ogni tanto una giornata di sano relax è di dovere, senza dover pensare a se stessi ma a qualcun altro .

00:16 Kamichi:
  [Bosco - AtSango] I passi spediti e concitati del nostro giovane eroe lo portano a macinare dei metri importanti, metri che lo hanno sicuramente messo davanti ad una figura odiata e temuta, ad una donna particolare per i suoi modi di fare e per i sogni che ha cercato d'interpretare da quando qui al villaggio, una persona facente parte della rivoluzione di 10 anni fa, ora dentro alla shinsengumi per difendere il villaggio di kagegakure. Prende fiato, avvedendosi di come quel colore rosso di palesi essere nella figura propria della collega <Nessuno ti ha mai detto di rivolgermi la parola, assassina di kage> senza mezzi termini, la odia per quanto gli riguarda, per quanto sa e gli hanno spiegato, per quanto quelle parole di Pakkurida gli hanno rivelato, per quanto lei abbia sempre avuto dei modi e delle parole assai ciniche nei suoi confronti... tutto a sfavore dell'innocenza della ishiba. Guarda ed osserva la ragazzina <Ed è davvero un peccato che una così bella creatura sia in compagnia di un mostro travestito d'odio> prende fiato <Dovresti essere in cella a scontare i tuoi peccati Ishiba> continua, verso la rossa di capelli, distante da lei di appena [3 metri] e standole frontalmente posizionato, guardandola negli occhi, quasi a cercare una sfida verbale con la cartacea ninja di ame. <So quello che hai fatto, so cosa è successo ad Oto 10 anni fa> gli occhi vermiglio carichi di disprezzo, l'odio aumenta in quelle iridi fisse nelle di lei pupille, mentre continuerebbe quel suo parlare <So che dalle tue mani scorre il sangue di Kunimitsu> le ricerche parlano chiaro, o meglio, le ricerche sono generiche, è pakkurida che gli ha fatto credere che sia lei l'assassina di kage.

00:31 Sango:
 Alle sue prima parole non andrà ad irrigidirsi, solo a sorridere amabilmente, sebbene la figura al proprio fianco si irrigidisca - il rumore della carta che si stringe tra le mani riecheggia nel silenzio . Solo la propria mano andrà a carezzarla con dolcezza < non ti preoccupare > un sibilo basso, dolce, di chi sa che non si trova in pericolo - l'unico a poterlo essere è lui dalle sue parole, potrebbe ucciderlo li e farlo tranquillamente passare per l'assassino ancora libero, o uno dei tanti, senza mai farsi scoprire. Potrebbe farlo in effetti, che dolce quell'idea, no? Ma non v'è odio se non disprezzo per quella figura minuscola che si pone d'innanzi a se con tanta arroganza < dunque tu che dovresti portare il nome della shinsengumi usi così il tuo vantaggio con la gente? Bene a sapersi > tutto è fatto sempre per un motivo, tutte le proprie parole ben pesate, ben disposte, in modo da metter gli altri in una luce opposta a ciò che vorrebbero essere. A quel successivo dire, quello rivolto alla ragazza, solo un sopracciglio andrà a sollevarsi, ma non per lei, ma per lei - chissà cosa ne pensa di ciò che dicono di sua madre "non parlate così di mia madre" oh bene, non che lo stesse nascondendo, eppure è sempre stato difficile vederla in quelle vesti, perfino ai propri occhi ancora . Non s'è abituata dieci anni prima ad esserlo, figurarsi dopo aver perduto ben dieci anni dell'attuale figlia < Motoko, non c'è bisogno di difendermi > sebbene doni una dolce carezza alla giovane sul viso, un singolo sguardo eloquente verso la sua figura < va a sederti su una panca, ti raggiungerò subito > prima che il padre possa dirle chissà cosa sull'educazione data alla propria giovane figlia. Sebbene quello sguardo ancora si instaura tra le due, le parole dell'altro fuggiranno pregne di ignoranza < come fai a sapere ciò che è accaduto ad Oto dieci anni fa? Non v'è nessuno vivo oltre me per raccontarlo > nemmeno sui libri di storia ci sarà raccontato molto probabilmente, chissà se qualcuno di loro si sarà preso la briga di scrivere qualcosa su quella terra e sulla guerra di tanto tempo prima < mh?> sorpresa da quelle sue parole, per la prima volta l'altro potrà davvero leggere come il viso cambi nel corso dei secondi - pallida come al solito prima di sbocciare in una risata grassa < e dove avresti letto una cosa del genere?> lo sta chiaramente prendendo in giro, tra le risate che non smettono di uscire per quella grossa presa in giro < fossi stata abbastanza forte da ammazzare un kage, avrei ammazzato qualcun altro > Yukio, ovvio, ma non c'è riuscita, ovvio anche questo.

00:48 Kamichi:
 La rossa sentenzia nuovamente verso il nostro giovane eroe, questa volta però andando ad utilizzare parole e modi relativamente diversi da quelli visti la scorsa volta, forse per la presenza di questa fantomatica figlia ventenne, o forse... per chissà quale altro segreto che brulica nella mente della cartacea ninja di ame. Prende fiato <Sei dannatamente fortunata che alla shinsengumi non freghi nulla di quanto successo prima della venuta del kami> ovviamente, testuali parole pronunciate dal loro comandante kenpachi <Se ci fosse stato un briciolo d'interesse ora saresti in chissà quale cella del consiglio Ishiba> volge lo sguardo verso la ragazza della sua stessa età, che con foga cerca di difendere la madre dalle accuse ricevute <Tua madre? Ora lasciamo che gli assassini portino alla luce la loro prole?> rivolto sempre verso la ragazza, che viene allontanata prontamente dalla madre, vittima questa notte dei commenti del nostro biondo. Ascolta poi le successive parole della rossa di capelli, attento e dal viso che oscilla dallo schifato allo stizzito, davanti a lui -per ora- c'è colei che ha dato via alle ribellioni e al crollo della pace, colei che ha distrutto l'armonia di Oto, l'assassina di kunimitsu. <Come faccio dici? Speravi che il tuo segreto fosse perduto ed annoverato chissà dove nel passato?> sentenzia, imperioso, dal tono giudicante <Per tua sfortuna c'è chi da 10 anni a questa parte è rinato sotto la stella del bene comune, della pace> riferendosi ovviamente, alla figura della menzognera pakkurida, altresì conosciuta come Furaya, la decima hokage. <Ho incontrato una donna, dai capelli rosati e dagli occhi azzurri, carismatica e forte> prende fiato <Mi ha parlato del male che avete causato 10 anni fa, di come sei stata ricercata dall'alleanza come una criminale efferata> continua a dare le sue sentenze, rivelandole quello che la donna di konoha gli ha detto <Pakkuri...> scuote la testa <Furaya Nara, la decima hokage di konoha è tornata, e mi ha fatto aprire gli occhi su di quanto marcio detieni nella tua storia> non sa mica della guerra che le due si facevano degli interessi e dei punti di vista che differenziano la visione della cartacea dalla magmatica ninja. Continua rapido, poi <Ho fatto le mie ricerche, so cosa è successo in quello scontro e sono anche venuto a conoscenza delle bestie strane e feroci che vi portavate dietro> riferendosi alle evocazioni, che ahimè, lui poco conosce per ora.

01:21 Sango:
 Oh kami salvatela dalla stupidità umana, e da ciò che l'altro potrà dire questa notte. < e dunque perchè tu, essere inutile, continui a ricercar la mia figura?> sorride, si, eppure un segno sulla fronte andrà a stringersi, una rughetta che affonda nella carne e uno sguardo che si pone più che freddo.. fuoco puro. Luce che s'accende a sentire come venga trattata la propria figlia, come venga pronunciata quella frase da parole ignobili. Le braccia andranno ad incrociarsi al petto, le lunghe maniche si muoveranno insieme al movimento, e solo li, in quel momento, andrà a concentrarsi sulla propria rabbia insita. La destra, nascosta, andrebbe a formare il sigillo della capra per metà - Li andrebbe a concentrarsi sul proprio essere, ad immaginarsi le due sfere che la abitano in due punti diversi del proprio corpo. Quella della mente rapportate al proprio intelletto e alla propria arrabbiatura, quella fisica di un corpo che non ne vuol sapere di farsi ri-colpire, due sfere opposte che andrebbe a stimolare se trovate, cercando di trascinarle verso un unico punto, il plesso solare. Una scende, l'altra sale, un movimento simile che convergerebbe li adesso, in un ultimo atto nella quale ruotandole tra loro con impeto riuscirebbero ad unirsi per impastar infine la propria forza e le proprie abilità . Vuole sentire quel proprio chakra, scorrere, linfa vitale e rabbiosa che ne accende ogni singolo nervo e ogni singolo pensiero . Lascia che quel fiume in piena possa sgorgare, che ogni parola non pesata possa dunque esser detta, e la gloria è li!Oh come se ne gode, come si gode di quella storia che sa, che conosce, e di quella figura rosata che sa chi sia. < dunque tu, hai parlato con un ninja di dieci anni fa, coi capelli rosa, gli occhi azzurri, che magari somiglia ad uno dei monti dei volti di pietra > non ne sta traendo considerazioni, ma punizioni, ferale lo sguardo che non lo smolla in un attimo < senza capire che si tratta di Furaya Nara in persona , denunciata più volte, con tutti coloro che la seguono come Mattyse Kanishiro - un ragazzo alto coi capelli bianchi > si, sa tutto, merito anche delle denunce e di tutti i nomi stilati nella shinsengumi da osservare < dunque, sei stupido, cosa comprovata > lo è eccome ai propri occhi < chissà cosa ne penserà la shinsengumi di te. Sei inutile perfino come porta borse > ottuso come una talpa insomma ai propri occhi < sei uno spreco di aria > si, lo è, e sente il proprio chakra venire invaso dalla propria voglia di vederlo morto < dunque tu chiedi ad un kage di konoha, cosa sia successo ad oto > lo vuole far sentire ancor più stupido di quanto non sia già < senza nemmeno avere idea di ciò che c'era ad Oto, di come sia fatta, di chi erano gli abitanti, e soprattutto che furono Nemurimasen e Kioshi Uchiha ad uccider direttamente Kunimitsu? > .. < due ninja di tale potenza presi in giro da un moscerino, mi fai ridere > ode anche quella parte sulle bestie, la ode molto bene < e quali bestie strane ci portavamo dietro secondo le tue attente ricerche? Chissà se ti hanno insegnato davvero a leggere >

02:07 Kamichi:
 La rossa riporta all'attenzione, come suo solito, quello che sembra essere un vero e proprio richiamo del chakra portato con il mezzo sigillo della capra, ad una distanza misera tra lui e lei. Parliamoci chiaro, se fosse in grado di vedere tale richiamo, sarebbe capace in pochi istanti di macinare quei meri [3 metri] che li dividono, tale da bloccare così il richiamo linfatico della rossa, ma per quanto gli riguarda non ha nulla da temere, è in divisa, è in servizio e ricorda le parole portate avanti dal comandante kenpachi, quel rapporto privato che il biondo ha inviato riguardo la cartacea ninja di ame, e soprattutto, è all'oscuro di quanto sta succedendo, e quindi del tutto ignaro dei richiami d'energia perpetrati di nascosto alle vesti. <Non cerco la tua figura, ma la storia che ti sei lasciata dietro Ishiba> ovviamente, non è un suo fan, capiamoci... diciamo che è un rapporto particolare da capire. <Mi duole informarti che io, a differenza tua, non facevo parte della combriccola di ninja che dieci anni orsono ha quasi rischiato di far crollare il mondo nel baratro più buio della storia> attacca, di rimando, ed a parole a differenza della rossa che pare sempre essere sul piede di guerra <La figura della ex decima non mi era affatto nota, e sono alquanto stupito che tu riesca a trarre somiglianze da dei blocchi di pietra abbozzati alla meno peggio in una montagna> ne tesse anche le lodi, ironicamente, quasi fosse in questo caso lui a dire alla ishiba che normalmente ben pochi avrebbero trovato una reale somiglianza tra un volto di pietra vecchio ed una persona tornata a camminare tra i vivi dopo 10 anni. Prende fiato, facendo spallucce verso l'ishiba <Eppure, sono proprio nel tuo stesso team di agenti scelti, evidentemente hanno pensato che nella squadra uno come me potesse essere utile> respira, guardandola in maniera calma, forte soprattutto delle già avviate denunce portate a carico della rossa per comportamenti e modi aggressivi, altri gli farebbero persino comodo in realtà. Riporta la questione tra le righe il giovane kokketsu <Non conosco nessun Mattyse> prende fiato <E la figura di Pakkurida, alias Furaya ha mentito persino a me sulla sua reale identità, sono venuto a sapere di lei dalla pubblicazione del rapporto in bacheca, ishiba> dunque l'avvisa che non sapeva che ella fosse la decima, anzi, sapeva che fosse una forgiatrice di armi dall'aspetto molto dolce e pacato, tutt'altro rispetto al belligerante essere della cartacea. Il silenzio si spezza ancora però <Oh, quindi fammi indovinare, ora dovrei credere alle parole che mi stai dicendo? Non hai neppure il coraggio di assumerti le responsabilità delle tue azioni Sango? Pensi che non ti abbia vista essere arrestata durante la leva nazionale alla shinsengumi? E pretendi anche di dire la tua in merito?> come potrebbe credere ad una persona del genere? Soprattutto senza sapere nulla di negativo di quanto fatto da Furaya, per ora lei è la buona e la rossa la cattiva, almeno appunto, per ora. <Non si trova nulla al riguardo, ma so per certo che avevate delle creature grosse e potenti, in questo caso conosco solo la presenza massiccia di farfalle durante la presa alle mura di Oto> portata avanti da kimi.

02:33 Sango:
 Ovvio, l'altro non ha alcuna capacità di vederle attivare ne chakra ne altro, non è uno Hyuga con il Byakugan attivo - dunque nulla di tutto questo è stato visibile. Le braccia difatti permangono al petto, non ha sciolto nulla difatti, ma sorride sapendo d'averlo fatto. < e dunque, vuoi conoscere la storia del passato, minacciando , mentendo, e sfottendo una figlia davanti la propria madre > ingenuo, quel sorriso che si amplia sul viso è chiaro come il sole, dolce come la luna.. Rimane immobile, stanca del doverlo davvero ascoltare, ma attenta a qualcos'altro. Ai rumori ignoti della zona, non vi è nessuno a quell'ora della notte, se non una ragazza coi capelli neri che scivola via lungo la via alla ricerca di un qualche bel fiore vicino agli alberi. China adesso sugli stessi in cerca della perfezione a cui l'hanno abituata. Evidentemente c'è un essere che va eliminato nella squadra di agenti scelti. Lo ha davanti, e sorride sapendo cosa accadrà di li a pochissimo, sente le proprie energie venire irradiate < Motoko > un dire verso l'amata , non troppo vicina, non troppo lontana. < va a casa prima di me , salutami tuo padre > un chiaro segno d'invito ad andare via, e la stessa seppur confusa comprenderà come la situazione stia cambiando lievemente. L'ha conosciuta proprio ad Oto, lei stessa l'ha salvata dalla morte quando solo una bambina per prenderla con se e istruirla < e nonostante ti abbia mentito sulla sua identità, tu le corri dietro come un cagnetto > come deriderlo in altro modo per tale sua ingenuità, venir preso in giro da un ex kage, quanto ingenuo può esser l'altro lo sta dimostrando . Non le importa nulla di dover dire qualcosa, di dover sprecare il proprio fiato per un essere di tale bassezza, non merita la vita ai propri occhi, stupido e cieco, un essere insignificante che sarebbe morto prima o poi. Meglio prima che poi.. oggi che domani . < e tu sei nessuno, sei solo un debole, un essere insignificante. Io ho fatto la storia, quella che tu stai vivendo adesso > nel bene e nel male il proprio contributo ha portato a tutto questo, a questa nuova città, a quella desolazione la fuori. Ma lei, il proprio nome, il proprio passato, rimangono scritte nella storia che tutti potranno leggere. < e vorresti sapere cosa sono da me.. suppongo > oh come si diverte < l'essere insignificante che viene alla ricerca di storia, di segreti, da chi ha vissuto a Oto .. avresti dovuto sceglier meglio le tue parole > si, avrebbe dovuto, ma ormai è troppo tardi. Solo in quell'esatto momento le mani usciranno dal loro nascondiglio, per compier veloci i sigilli necessari , gallo e tigre. Alla ricerca di quell'elemento unico che ha imparato ad amare per la sua letalità e il suo essere tanto invisibile, quanto silenziosa, il proprio fuuton. Trovato quello, ne impregnerebbe il proprio chakra, per modificarlo in modo d'esser anch'esso letale e distruttivo. In quel momento esatto andrebbe a creare la propria arma di vuoto condensando l'aria intorno a se, per donarle una nuova forma, lunga solo 5 centimetri, invisibile allo stesso, per puntarla e lanciarla con la propria volontà, il proprio ninjutsu, direttamente alla sua gola. Che smetta di parlare, respirare, e vivere dunque. Ma non si fermerebbe li, di nuovo gli stessi identici sigilli verrebbero rifatti, gallo e poi tigre, per riprender alla creazione di un'altra potenziale arma di vuoto, plasmando di nuovo la stessa aria intorno a se, addensandola di nuovo in quei 5 cm di invisibile ironia, per ripuntarla di nuovo alla sua gola, l'ennesima volta. Che basti almeno questo, e la notte di luna nuova l'aiuterebbe in quella fase, senza luce di alcun tipo, se non dei vaghi lampioni distanti , l'oscurità le sarà ancora amica come un tempo? Non dovrebbe vedere nulla, per via anche della sua mancanza di chakra attivo e per la tecnica in se, e la parte colpita è anche voluta per non vederlo gridare in alcun modo. [2/4 + 2/4 tentativo armi di vuoto alla gola][chakra se 20/30]

Uno scontro al chiaror di luna. Giacché non ci si trova all'interno del bosco oscuro, conosciuto come tale poiché non penetra neanche la luce solare, nel bosco dei ciliegi la visuale è piuttosto nitida per ovvietà. Trovandoci, inoltre, in un'epoca piuttosto moderna, è innaturale che non sia illuminato. Passi il sigillo caprino nascosto dalla manica poiché singola mano quella utilizzante, ma quelli che vengon ricercati subito dopo potranno esser visibili - si badi bene che Kamichi non capirà QUALI e QUANTI sigilli sono, poiché la statistica mente è dimezzata per Chakra assente; tuttavia, può comprendere il movimento delle mani e delle braccia ad altezza del petto. Sarebbe impossibile il contrario. Non comprende la tipologia dell'attacco. Uno dei problemi che riguarda il nostro giustiziere è l'assenza d'informazioni relative all'attacco: non conosce di che tipologia si tratti tanto meno di dove voglia mirare. Non avendo ancora attivato il Chakra, inoltre, le sue statistiche sono dimezzate sia per quanto riguarda la mente, come prima accennato, che per quanto riguarda quelle fisiche. Makoto viene spinta ad andar via, ma preoccupata per le sorti d'una madre dapprima assente, s'allontana in maniera titubante, iniziando a pensare a cosa possa fare per aiutarla. In mezzo agli alberi di ciliegio comunque, Kamichi ha abbastanza libertà di manovra per quanto riguarda le distanze. A sua disposizione, però, anche il tempo è limitatissimo, come se gl'altri malus non fossero già sufficientemente debilitanti. [ 1/4 - DIFESA EXTRA ]

[ Ovviamente, aziona solo KAMICHI ]

16:39 Kamichi:
 Il tempo è agli sgoccioli per lui signori, e come già successo relativamente alla torre della shinsengumi, anche questa volta si ritrova a fronteggiare un nemico col chakra spento e con una situazione particolarmente favorita per la sfidante dai capelli rossi. Non ha modo di vedere quegli attacchi, forse riesce in ultimo richiamo a sentirne il sibilare, ma già a quella distanza sarebbe troppo fatale come colpo, dunque deve affidarsi ad altro per riuscire ad ottimizzare tempi e spazzi. <MH?!> qualcosa si muove rapido sotto il vestito della rossa ishiba, le mani e le braccia rapide si manifestano nel movimento concitato e nella confabulazione dei sigilli per le armi del vuoto, ma lui questo non può saperlo, ma può genuinamente capire che dopo l'ultima frase e dopo tutti gli atteggiamenti bellicosi della cartacea, ella stia per fare qualcosa di pericoloso, e con le distanze e la traiettoria dirimpetto, lui ha solo una cosa da poter fare: TOGLIERSI DALLA LINEA DI TIRO. La genuflessione della leve inferiori andrebbe ad essere richiamata visivamente sotto il rapido accasciarsi del peso corporeo, discensionale nel movimento per guadagnare energia potenziale all'interno dei muscoli ingrossati di quadricipiti e polpacci, mentre la parte del mezzo busto superiore e dei muscoli intercostali andrebbero per richiamare anch'essi una contrazione rocciosa di tipo difensiva, non sapendo da canto suo dove potrebbe arrivare l'attacco. In contemporanea alla discensionale movenza compiuta dalle gambe, andrebbero a coadiuvarsi all'unisono l'incrociarsi celeri degli avambracci alla modica altezza del centro del viso di lui, serrandosi per proteggere la parte del cranio e del collo con quella parte del corpo decisamente più dura e resistente, mentre i pugni di ambo le mani chiusi andrebbero a confluir in posizione ai lati destro-sinistra della fronte; mentre i bicipiti parrebbero poggiarsi invece a toccare rocciosi i pettorali del kokketsu, tale da chiudere in una pseudo gabbia muscolare quella porzione debole di corpo. Se tutto il movimento fosse corretto ed attuato alla massima velocità possibile per le statistiche dimezzate dal chakra assente, dovrebbe essere riuscito ad accumulare abbastanza velocità di discesa da generare un discreto accumulo energetico alla base dei piè pari in mezza punta al ciottolato suolo del bosco, così da poter cercare di muoversi un secco e disperato tentativo di schiavata, dettato forse più dal panico che dalle reali capacità di difendersi, ma chissà che l'adrenalina umana e le risorse della morte non gli giovino una riuscita miracolosa. Un massiccio aumento quasi istantaneo della pressione corporea farebbe per essere il richiamo del via per il distaccarsi del corpo dalla traiettoria rettilinea di quel coltellacci di pure aria invisibili e sconosciuti, i piè pari s'alzano al suolo scaricando su quest' ultimo le deflessione muscolare ed energetica della discesa prima caricata, tale da dovergli permettere così una corretta abilitazione in questo balzo laterale verso il mancino lato, che più che una strategia richiamante una tattica, parrebbe alla vista un disperato tentativo di gettarsi in una direzione per non stare davanti a qualcosa, per non subire eventuali colpi che potrebbero arrivare da quella sua rossa figura. In tutto il moto una sola frase andrebbe di richiamo, perpetrata proprio durante tale volo, un mero urlo che servirebbe anche a buttare via quell'aria accumulata per la concentrazione necessaria, esplodendo difatti in un solo ed unico suono <QUALCUNO CHIAMI AIUTO!> a squarcia gola, cercando di farsi sentire da qualcuno in questo preciso momento, sperando in cuor suo che vista la divisa e vista soprattutto la situazione dell'assassino, qualcuno possa prendere seriamente quelle grida d'aiuto pronunciate dal nostro giovane eroe. [Difesa 1/4 extra schivata laterale con protezione ad X alla testa] [Chakra Off] [Inventario Vuoto]

Le movenze ottime di Kamichi gli permettono d'eludere in maniera - quasi - efficiente l'attacco avversario. Tuttavia, quest'ultimo viaggia ad una velocità notevole e sicuramente più alta della singola movenza appena effettuata dal ragazzo. Per questa ragione, si vedrà colpito dalle armi di vuoto lanciate dalla donna. Dato lo spostamento laterale sulla sinistra, il braccio destro verrà particolarmente intaccato da un taglio che ne attraversa per intero l'avambraccio, dal polso al gomito, piuttosto frastagliato per via della posizione e del movimento elusivo che tenta d'effettuare. E' come passar un affettato davanti ad una affettatrice [ -24PV ]. Per sua somma sfortuna, nonostante il braccio non venga intaccato in maniera profonda, ledendo soltanto l'esterno dell'epidermide ma abbastanza in profondità, il sanguinamento ed il dolore saranno abbastanza lancinanti. Si sposta d'un metro e una ventina di centimetri, quindi meno d'un metro e mezzo a causa delle statistiche dimezzate di cui prima, mantenendo la stessa distanza da Sango precedentemente espressa di tre metri. Urla ai posteri d'andare a cercare aiuto, ma la risposta che giunge è quella d'una coppietta appartatasi poco distante. Un urletto della ragazza riverbera nei dintorni sistemandosi alla bell'e meglio la maglietta altrimenti sollevata. L'altra sua metà, invece, cerca di tirarsela dietro facendola scendere dalla panchina posta non molto distante dal duo, circa una decina di metri, appartata tra due alberi abbastanza coprenti per via delle fronde fiorite. <Tsk! GUARDONI!> No, forse non avete capito... [ PvP | Turni: Kamichi - Sango ]

19:19 Kamichi:
 Il corpo s'alza effimero dal salto compiuto, un getto d'energia che si sbilancia verso il mancino lato per permettergli di eludere l'attacco frontale di quelle lame di vento pressurizzato, solcandogli però in verticale il destrorso arto per qualche centimetro, lasciandogli provare dolore e paura, lasciandolo sguizzare sangue nero su tutto il ciottolato suolo della stradina. <GYAHHHHHH!> il dolore forse coadiuva quel suo voler avvisare qualcuno della sua posizione, le urla a squarcia gola mentre attera ed acquisisce consapevolezza del colpo subito, osservando come in risposta solo una coppia abbia risposto. Serra la mancina mano al polso del gemello arto, subito, di rimando istantaneo all'atterrare da quel suo balzo laterale, mentre con la testa rapida cerca prontamente di focalizzare se stesso verso il più grosso e vicino albero alla sua posizione, dovendolo scovare abbastanza in velocità visto il loro stanziarsi all'interno di un bosco di ciliegi. Leve inferiori già ampiamente genuflesse in posizione d'atterraggio, mentre parte di quell'energia cinetica prima accumulata dovrebbe ancora perpetrare nefasta all'interno dei suoi muscoli tutti, avendo concatenato un movimento di contrazione muscolare ad un altro, tale da poterne -si spera- godere in rapidità d'esecuzione per lo scatto che vorrebbe compiere verso la sua sinistra. Si distacca rapido il piè destro dal suolo mentre il mancino gemello s'appresta a consolidarsi come perno del moto in virata, coi muscoli dell'annessa gamba pompati e concentrati a dettare l'equilibrio di moto in quella sua movenza rapida verso sinistra, lasciando che la totalità del busto corporeo s'inarchi di qualche misero grado in avanti, tale da giovare di maggior equilibrio da un baricentro nettamente migliore, tale così da riuscire -si spera- ad avere un forte stacco da terra per cominciare a correre; Seguita in pompa magna la movenza esatta del mancino piè che anch'esso in mezza punta distacca dal suolo, passando il testimone di moto al destrorso arto inferiore ora cosciente di dover sostenere la figura in corsa per qualche istante, per poi ripetere ritmicamente il moto per tutto il tragitto di movimento, mantenendo con forza il braccio dolorante con quello intatto, e pronunciando un solo ed unico <QUALCUNO CHE VENGA AD AIUTARMI!>. Corre per tutta la lunghezza che gli dovrebbe essere disponibile, prima di cercare di appoggiarsi con la schiena bianca al marrone tronco dell'albero prescelto, posizionando istantaneamente la mano sinistra al centro del plesso solare, prestando attenzione a concentrarsi abbastanza da permettere il rilascio di quest'ultimo, formando con la mancina mano il mezzo sigillo della capra con indice e medio verso l'empireo, continuando a sgorgare sangue dalla ferita e sul terreno, mentre cercherebbe di rimando il movimento e la fusione delle due sfere d'interesse per l'accumulo energetico di tale energia naturale, una mentale alla sua testa, una invece fisica al centro del suo corpo, vorticose in moti di rivoluzione e traslatorie verso proprio il centro del petto del nostro eroe biondo, che forte della preparazione avuta in questi tempi, cercherebbe di far confluire quelle due sferette distinte in un vero e proprio fuoco d'energia bluastro al plesso solare della sua figura, tale da permeare l'organismo tutto - tramite tsubo - di quella essenza linfatica chiamata chakra, così da poter iniziare effettivamente a combattere anche lui, così da poter effettivamente cercare di dimostrare alla rossa di come anche lui possa fare qualcosa in quei loro scontri. Uno scatto rapido appena dopo l'atterraggio verso un albero vicino per proteggersi da eventuali attacchi, cercando di richiamare il chakra per adempiere al duello. [1/4 scatto difensivo verso albero][3/4 tentativo impasto chakra][Se Chakra On]

19:31 Sango:
 Ne vede il taglio, profondo, senza dubbio dato il sangue che scivola via e dunque anche l'urletto che ne esce fuori. Tacere è il miglior modo per finire in breve quella notte e portare a termine il proprio compito, eliminare l'inutilità dalla Shinsengumi. Un nobile compito di cui si riveste, dopotutto possono anche duellare, nessun divieto vi è dalla shinsengumi, se non quello di non farsi vedere da altri, ovviamente. Inutile dire che anche quel futile spostamento potrà vederlo come in rallentatore alla propria destra, dunque sinistra di lui, e anche come sia lento - che non abbia il chakra impastato? In un turno di ronda? Debole. Le gambe che si fletterebbero velocemente quando vedrebbe il suo primo passo, il corpo che si piegherebbe avanti verso destra anche lei per seguire la sua eventuale direzione per tampinarlo al proprio potenziale cercando di seguirne i passi, i stessi piedi che prenderebbe a spingersi in avanti al massimo della propria velocità per catapultarsi, letteralmente su di lui, spingendo il corpo come rimembra ancora, coi muscoli che brucerebbero per uno scatto incisivo e ben pensato, stando attenta ovviamente al proprio baricentro scostato più avanti, al proprio corpo che muoverebbe ogni arto in armonia vissuta, di come il vento stravolgerebbe i capelli stessi e quindi seguendolo in quella fase si fermerebbe li , davanti a lui, volendolo travolgere col proprio petto, vicina abbastanza da veder perfino se abbia un accenno di barba in quel viso da bambino, forte della propria forza e agilità, velocità perfino sempre che la propria corsa sia andata a buon fine per i propri altrettanti sette metri verso la sua faccia, frontale, in quel malato tampinamento che vuole seguire. Le mani che torneranno di nuovo al plesso solare, dita e sigilli ripercorsi un'altra volta, sebbene in modo totalmente differente adesso - per tentare di formare i sigilli, nuovi, al proprio plesso solare, e in quella vicinanza voluta per non farglieli vedere sotto i grossi seni che porta - bue, drago, cane - in rapida successione, concentrandosi su ciò che deve pensare, su ciò che deve fare adesso. Una soluzione senza dubbio subdola, quella a cui avrebbe pensato, realmente portata allo stremo eppure vedendo anche una possibilità - oh se sapesse ancora ricreare il sigillo dello schiavo, se potesse lo farebbe adesso e renderebbe quello un proprio oggetto. Ma la concentrazione andrebbe oltre, provando e concentrandosi sul proprio potere, la propria mente, la propria forza nella mano destra, la stessa questa che salirebbe lesta verso la fronte del giovane biondo - atta a colpire delicata con indice e medio la fronte di costui . Motivo? Semplice, modificare la sua memoria nei propri confronti, in quello che potrebbe ancora fare, giocare con lui come il gatto e il topo. Se fosse avvenuto allora agirebbe alla sua mente, distorcendo la sua memoria di una sua compagnia, una persona che sa essere della shinsengumi : dal Sango arriva, attacca in qualche modo, al Sango arriva e lo salva, letteralmente, da un killer che lo ha attaccato a sorpresa ponendosi perfino davanti a lui per proteggerlo - una strategia pensata anche dato il suo essere l'unico tra i due ad indossare le vesti ufficiali della Shinsengumi questa notte tra i due, lei solo una passante in verità. Se ciò fosse avvenuto adesso al posto del suo ricordo ci sarebbe un cambio netto nella memoria altrui, nella visione che ha di lei, adesso verrebbe vista come la sua salvatrice appena giunta per aiutarlo contro un nemico sconosciuto ormai scomparso < Kamichi !> oh che disperazione, perfino lo sguardo si piegherà un poco verso il basso < cosa stai facendo? Perchè urli? E perchè non ti sei spostato quando quella figura ti ha attaccato!> oh certo, vuole fargli credere ovviamente di esser stato dentro un Genjutsu vero e proprio, difatti la ferita è li, sanguina, dolore, e da quel momento lui può esser uscito dal proprio genjutsu sconosciuto, una ferita appena provocata < stava per ricolpirti, appena sono intervenuta è scappato via di nuovo tra gli alberi! > gli occhi che scenderanno verso il suo braccio, osservandone il sangue e la copiosa ferita < dobbiamo andarcene da qui , potrebbe tornare, potrebbe attaccarci entrambi ! > e da li, da dietro le spalle, un singolo sguardo ad una ragazza lontana che rimane quasi in attesa. Un cenno del capo per spingerla, di nuovo ad andare via - non è mai stata disubbidiente, specie nei propri confronti, non dopo averla salvata da Oto stessa. < come ti senti?> premurosa pare pure nei suoi confronti. < dobbiamo andare prima che torni, dobbiamo portarti in ospedale!> [1/4 tentativo spostamento verso Kamichi + 2/4 marchio distopico][se tecnica 5/30 chakra]

Vi ricordate di Makoto che s'era allontanata affinché tornasse da Sango, ma che per via del legame con quest'ultima s'era preoccupata? Beh, a casa di Shiroyuki è tornata per forza e quest'ultimo ne sarà informato dalla tremolante ragazzina. Inoltre, durante il tragitto, ha avuto modo d'incontrare un paio d'Anbu in ronda che, nel giro di poco tempo, raggiungeranno il bosco dei ciliegi per un ovvio sopralluogo. Kamichi si sposta di qualche metro nella direzione da lui prescelta, alla sua sinistra. Percorre almeno cinque metri dei sette ch'è possibile per lui perseguire a causa delle sue potenzialità tutt'ora dimezzate. Poggia la schiena contro l'albero e si concentra nell'attivazione del Chakra, portando il mezzo sigillo caprino a formarsi innanzi al petto. Le due energie prendono immantinente forma, avviluppandosi l'una all'altra, ma è durante questa sua concentrazione che Sango, avendo avuto modo di seguir tutte le movenze altrui per via della velocità altrui contrapposta alla visione propria, s'avvicina a sua volta. Ben più celere dell'altro, dunque incapace di poterla vedere giacché il Chakra è ancora in attivazione, le dita della fanciulla si poggiano sulla fronte di questi con l'ovvio risultato della sua tecnica. Kamichi subirà quello ch'è passabile come lavaggio del cervello poiché il marchio distopico viene attivato prima della conclusione del richiamo del Chakra di questi. Semplice e lineare. Il ragazzo, inoltre, si sentirà per un attimo scombussolato, attivando comunque il Chakra in maniera esemplare e ritrovandosi davanti agli occhi la figura avvenente della rossa. Il petto sconquassato dall'adrenalina e dal profondo respiro, gl'occhi sbarrati di chi è preoccupato per la propria incolumità. Tutto sembrerebbe combaciare... ma sarà davvero così? [ PvP | Turni: Sango - Kamichi; ma non essendoci nessun confronto, potreste anche tenere le turnazioni normali al momento ]

21:15 Kamichi:
 Il biondo riesce a nascondersi come voluto, l'albero lo protegge da eventuali attacchi sferrati dalla rossa, mentre con foga il mezzo sigillo della capra viene richiamato per permettere al bluastro chakra di imprimersi nella sua figura, forte dell'esperienza di attivazione conseguita. La rossa lo raggiunge rapida grazie al chakra prima attivato, sferrandogli con estrema velocità e foga un leggero colpo di dita alla fronte, tale da imprimere alla mente del nostro giovane eroe il sigillo del marchio distopico, in un momento assai particolare al dire il vero. Respira affannosamente con la rossa ragazza accanto, che gli parla e gli dice delle parole, che gli permette in questo caso di capire e ricordare - fintamente - parti di un passato mai esistite, ma obbligato a crederci in quanto sotto il dominio della tecnica corporativa. Respira affannosamente il nostro giovane eroe, decisamente stranito dalla situazione corrente, decisamente vittima di quel tranello mentale <ALLONTANATI DA ME ASSASSINA> delirante quasi, a squarcia gola, urlando proprio in direzione della rossa <DI COSA DIAVOLO STAI PARLANDO?!> ha dei ricordi sbiaditi, non nitidi, eppure nella sua mente quella figura lo ha davvero salvato... l'ishiba lo ha davvero aiutato? <TI SBAGLI> risponde <UNA COME TE NON PUò AVERMI AIUTATO, QUELLA FIGURA DEVE AVERMI MANCATO> prende fiato <SI PER FORZA, PER FORZA> si guarda la ferita, non può ammettere e dare soddisfazione a quella donna, in mente sua quel ricordo è unico, quel salvataggio da parte della rossa esiste e lo ha stampato grazie al marchio, ma quella jutsu non può cancellare l'odio che il nostro biondo prova verso quella ragazza, verso quell'assassina di kage. Il pericolo però sembra passato <OCCUPATI TU DI QUESTO POSTO, IO DEVO CORRERE DA UN MEDICO> ha una parte di braccio tranciata tipo, e no, non sta urlando, ha solo i gemiti di dolore che lo fanno apparire straziato nel tono, e qualcuno dovrà pur avvisare eventuali anbu di quel combattimento. <AVVISERò ALLA BASE DI QUANTO SUCCESSO, DEVO TROVARE QUEL BASTARDO CHE MI HA FATTO QUESTO, NON POSSIAMO LASCIARLO LIBERO> in questo caso, deve trovare eventuali testimoni della faccenda, ma per ora, con la coda tra le gambe, pare allontanarsi dalla zona lasciando uno scarso ed ultimo monito alla rossa <La prossima volta non pensare a difender..> scuote la testa, non riesce neppure ad ammetterlo, non vuole e non può in alcuna maniera crederci davvero, ma non può neppure credere che una collega lo attacchi in servizio <Pensa ad eventuali civili> si guarda la ferita sanguinante <CAZZO!> sta soffrendo, l'adrenalina è mezza sparita, proprio come farebbe lui andando via da quel posto verso il medico più vicino [end]

21:24 Sango:
 Lavaggio del cervello, fatto. Un'altra tecnica utile da rimembrarsi sempre, come quei marchi che non riesce più ad utilizzare, troppo debole e la memoria pare appannarsi ogni volta che cerca di rimembrarne i sigilli esatti - dannato fu quel cristallo insomma, ma almeno tutto sarà andato come dovuto. Dovrà pensare ovviamente a Motoko, probabilmente corsa dal padre e chi lo sente adesso quel bianco per quel che ha fatto vedere a quella loro figliola? Ma ci sarà del tempo anche per loro, di cui si fida ciecamente, sa che non la tradiranno, tantomeno lei tradirà loro - dopotutto nessuno sa che ha una figlia li a Kakegakure, ovvio, probabile che la Shinsengumi sappia di ella, ma non è nemmeno una genin al momento, inoffensiva, e trascinata li dal padre da molti anni. Il respiro che trema lievemente, di quell'energia che le scorre nelle vene ancora, debole e gocce di chakra che le rimangono, dovrà imparare ad andare in giro con il giusto armamentario . Solo per questo si sarà fermata o perchè in realtà vedersi sfuggire dal capitano comandante, sexy al punto giusto, bello e soprattutto un Ishiba anche lui, possa sembrarle un impresa impossibile al momento? Non sarà oggi il momento di dirlo, troppo è accaduto e hanno perfino interrotto una giovane coppia dalle loro..cose < non è l'ora di stare qui con un assassino in giro!> un dire verso di loro ovviamente, con la chiara intenzione si di allarmarli, e far comprendere all'altro pure come sia stato quasi ammazzato dall'assassino. Da uno dei tanti magari.. questo non potrà saperlo lui ovviamente , lei reciterà la propria parte, pare avere un inclinazione in quell'arte? No di certo, subdola come poche altre nell'averlo colto nella sua debolezza, nel suo nemmeno essersi accorto di nulla, nel cambio della sua mente come un refuso del genjutsu ove è stato messo - riderebbe di gusto adesso, ma l'espressione si mantiene fredda, adesso vigile, guardandosi intorno con nervosismo, perfino sopra il loro albero < non è posto in cui stare adesso > non hanno preso l'assassino, o almeno, non sanno nulla ancora dato che il caso si trovi in mano agli anbu . Altro punto di forza per se, sempre manipolatrice, sempre impicciata in affari di politica e guerra, come le piace esser li in quel modo non lo darà mai a veder a coloro di cui non si fida. E solo di due esseri sa davvero di potersi fidare, ma uno nemmeno rimembra chi ella sia. E la storia si ripete, si insinua la rossa tra le piaghe di altri, mettendo il proprio contributo per poterne uscire, almeno questa volta, con le mani pulite e il viso di chi ha salvato un proprio compagno al costo della propria vita. Ah la gloria, il buon viso a cattivo gioco, dolce e ammaliante. Difatti andrà a prender il telefono, email, e inizierà a scrivere velocemente < l'ospedale di kusa è il più vicino > informa l'altro osservando la strada verso un enorme struttura che perfino in lontananza potranno quasi vedere < e informo la shinsengumi > ovvio, deve provar la propria fedeltà, la propria forza, blablablabla . Manderà una mail assicurata e concisa a coloro a cui deve mandarla - col proprio nome ovviamente. Le sue urla non sono altro che un lieve fastidio < se continui ti sentirà di nuovo > ovvio che non badi alla prima parte, ma bensì all'ultima, dove ammette che lei lo ha salvato - scopo della tecnica di fatti e farla vedere nella migliore luce possibile, così come è stato per la stessa shinsengumi di cui egli è divenuto fan, lo stesso ai suoi occhi la rossa apparirà come la vedetta della shinsengumi . < penso io agli altri, corri, non ti fermare, se puoi fatti aiutare se trovi qualcuno > si, lo lascia andare . Ma il cellulare è a portata di dito.. coming soon!< mi ringrazierai dopo > per non averlo ammazzato o per averlo falsamente protetto? Che dolce fine.[end]

Dopo un confronto riguardante Pakkurida (mi sento importante, grazie), Sango attacca Kamichi che l'ha accusata dell'assassinio di Kunimitsu ad Oto.
Kamichi, col chakra disattivato, riceve dei danno comunque mitigati ( - 24 PV, con relativo sanguinamento - 5 PV che non ho aggiunto nell'esito ).
E' uno scontro che cessa subito con l'utilizzo del marchio distopico ai danni del Kokketsu.

Una coppia, intenta ad amoreggiare, ha notato i movimenti altrui. Li ha sentiti litigare e discutere, ma niente di più.
Makoto, invece (la PnG che portava dietro Sango), s'allontana dal bosco sotto consiglio di Sango, avvisando i primi Anbu disponibili dello scontro avvenuto al bosco.

Arrivati sul posto, gli Anbu prenderanno le eventuali deposizioni di coloro incontrati, compresa la coppietta.




1. Sango ha aggirato una clausola della tecnica delle Armi di vuoto, la quale permette di creare più armi di vuoto ma non permette alcuna cumulabilità del danno. Dunque, è incoerente attivare la tecnica delle armi di vuoto due volte di fila, quando la tecnica ti consente di lanciare due armi di vuoto in 2/4 anziché 4/4. Con quale coerenza il PG riattiva la tecnica quand'è qualcosa che già puoi fare?

2. A proposito del punto primo, è per questo che Kamichi ha ottenuto una riduzione del danno, contando esclusivamente UNA arma di vuoto. La difesa extra, come spiegato, è stata ottenuta per via della possibilità di vedere le braccia avversarie, ma non i sigilli che componeva, tanto meno riconoscerli. Infatti, il danno è stato soltanto mitigato, subendolo comunque per via della velocità superiore dell'attacco di Sango.

3. Almeno nelle mie quest, ma così come dovrebbe essere con qualunque master, non accetterò domande all'infuori degli esiti. Quando avete domande da rivolgere a proposito d'una tecnica che dovete usare o che stanno usando su di voi, potete rivolgervi senza dubbio a chi di dovere, ma principalmente avete il diritto di porre quesiti soltanto sull'esito, qualora non vi fosse chiaro. Medesima cosa per le lamentele: tutto post quest.

4. Le descrizioni erano buone, ma dovete tenere in conto che la stesura delle azioni è il punto focale d'ogni quest, figurarsi d'un pvp. Le distanze vanno sempre descritte, così come le intenzioni al condizionale evitando autoconclusività. Così come nelle azioni antecedenti al master, per quanto riguarda il luogo e quanto descritto nella narrazione, attenetevi alla didascalia della chat, altrimenti aspettate il master anche prima d'attaccare, il quale vi darà sicuramente anche delle direttive ambientali.

5. Il marchio distopico di Sango va a modificare gli avvenimenti che hanno coinvolto Kamichi SOLTANTO per l'attacco. Tutto ciò che riguarda il resto, verrà ricordato. Quindi, dimenticherà d'essere stato attaccato da Sango, ma da una figura della quale non ricorda il volto che, come detto da Sango, s'è inoltrata tra gli alberi. La coppietta li ha visti e ricorda che la ragazza ha urlato. Si ricorda di Makoto, poiché non vengono intaccati, a seconda delle azioni della stessa Ishiba, né i discorsi antecedenti all'attacco né la presenza d'altre persone. Infatti, è possibile soltanto modificare i ricordi che si hanno di quella persona che usa il marchio, altrimenti parleremmo di manipolazione della memoria (genjutsu, tecnica jonin).

Mezzo punticino. GG a voi ♥