Innesto - Nuovo sibilante Yakushi

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Nella struttura sotterranea della Torre del Consiglio vengono effettuati i cosiddetti innesti riguardanti alcune delle abilità innate dei clan conosciuti. Soltanto per due d'essi è impossibile, poiché si tratterebbe d'un trapianto d'occhi costante e non è assolutamente plausibile che vi riescano. Le richieste sarebbero immani. Quindi, tocca fare alla vecchia maniera, ma non vi diremo assolutamente qual era. Il nostro protagonista odierno è stato condotto nelle profondità della terra, in un luogo ovviamente isolato dal resto, in una stanza che è molto simile a quella d'un ospedale. Al centro esatto, v'è un lettino reclinabile imbottito e di colore bianco, con una luce stroboscopica fastidiosa che punta esattamente su di esso. Attorno, vi sono scaffali e mobilie contenenti oggetti tipici d'una sala operatoria. Fialette vuote, alcune piene, macchinari d'ultima generazione, strumenti sanificati, guanti sterili, mascherine monouso e quant'altro possa tornar utile. Nejo viene fatto accomodare all'interno della sala, indicando l'angolo in fondo a sinistra separato dal resto della stanza da un separé bianco alto almeno due metri per coprire il tutto. <Va lì dietro e svestiti. Indossa il camice che abbiamo lasciato lì appeso.> E' un'infermiera a parlare, sicuramente di bell'aspetto e dai capelli rosa cotonati in un'acconciatura che si sarebbe detta retrò. Il camice è tipicamente ospedaliero, che va chiuso sul retro. Le maniche son a tre quarti così da lasciare libertà di manovrare al diretto interessato. <Dopodiché prendi posto sul lettino.> Il tono atono è tanto quant'asettica è la stanza. L'infermiere s'allontana chissà dove al momento, preparando con molta probabilità l'occorrente affinché avvenga quest'innesto. Questo è solo l'inizio! [ Ambient - CHIUSA ]

21:54 Nejo:
  [Sotteranei] Una bella serata,una come tante o forse no? Una cosa sicura è che questa sera non ha missioni o lavori da fare,ha già fatto la sua parte in mattinata ed il resto della serata è libero,o così dovrebbe essere.Infatti Nejo non si trova in giro per il villaggio a passeggiare o a guardar le stelle,si trova dove l'aria circola poco e la luce fatica ad entrare,i sotteranei.Una giornata importante per il genin,anche se le perplessità di certo non mancano.Una maglia a maniche lunghe nera,pantaloni grigi aderenti e calzari neri vestono lo shinobi.Nessun coprifronte,nessun porta kunai e shuriken e nessa cianfrusaglia ninja,niente di niente.Eretto lì,appena entrato in quella sala asettica,fredda anche alla vista,dove il passato si trasforma in futuro.Iride ambrate che osservano la donna rossa che detta legge,legge alla quale non si può sfuggire li sotto.Non dice nulla,si limita ad annuire e con calma si porta dietro il separé ed inizia a spogliarsi.Nejo,dopo la morte dei genitori,è riuscito ad avere quell'atteggiamento estroverso che hanno i ragazzi,ma dinnanzi ad un superiore oppure in una situazione di tensione come questa le regole rigide dei suoi e l'educazione siberiana hanno il sopravvento.Tensione alle stelle,la si può tagliare con un grissino e non serve molto per capirlo,basta guardarlo.Sempre con calma si veste del camice ed esce da dietro il separé per dirigersi silente verso il lettino.Poggia le natiche sull'imbottitura del lettino e con lo sguardo vagante tira un sospiro di sollievo prima di buttarsi all'indietro e stendersi di schiena lungo lungo.La luce stroboscopica illumina il pallido volto del genin,che lo porta a socchiudere gli occhi e distogliere lo sguardo portandoli sull'infermiera <so..sono pronto> afferma con tono basso ed indeciso,chissà cosa gli aspetta.

Il ragazzo indossa il camice, aggirando il separé e raggiungendo il lettino sul quale deve stendersi. I braccioli risultano essere abbastanza comodi, ma quello di destra è possiede un'insenatura metallica nel quale il braccio vien tenuto ben fermo e rigido. E' uno strumentopolo misterioso che ci servirà più tardi! Dopo qualche istante, l'infermiera riapre la porta della stanza portandosi dietro un medico tutto d'un pezzo. Non scherziamo, in realtà si tratta d'una ragazzina dai capelli biondicci suddivisi in quattro codine: due volgono al soffitto, due al pavimento. E' di bassa statura con un kimono vecchio stile bianco, ma in chiave moderna. Sotto d'esso, compare un top nero che ne fascia il busto sottile e curve apparentemente assenti. A coprir le inferior leve, prende posto un pantaloncino nero con parigine bianche che superano le ginocchia. Ai piedi, un paio di normalissime crocs bianche che hanno fatto sicuramente la storia in quel reparto con quel loro fastidioso cigolare della gomma contro un pavimento troppo liscio. <Buonsalve!> Esclama ma l'espressione è apparentemente calma, innaturalmente pacata, occhi spenti e vitrei che fissano davanti a sé come se fosse qualcosa che vedono fin troppe volte, come se non ci fosse assolutamente niente di nuovo o d'interessante. <Il nome del paziente è Nejo, mi corregga se sbaglio.> L'infermiera che le sta di fianco resta per il momento in silenzio, passandole soltanto la cartella clinica in maniera che possa legger meglio ciò che hanno raccolto a proposito del soggetto. La fanciulla, nel mentre, agguanta una mascherina che viene indossata febbrilmente assieme ai guanti lasciando la cartella sul ripiano più vicino e continuando a leggere. <Mi può spiegare> Rivolgendosi sempre al diretto interessato. <cosa l'abbia spinta a fare questa richiesta e quale innesto desidera?> Abbastanza diligente ed educata nel porsi, rialza lo sguardo in sua direzione soltanto in un secondo momento, aspettando appunto delle risposte adeguate ai quesiti che gli ha posto. [ Ambient - CHIUSA ]

22:48 Nejo:
 Come detto prima,il passato sta per essere lasciato alle spalle,un nuovo Nejo uscirà da quella sala operatoria,non si sa se sia una cosa positiva o negativa,ma sicuramente sarà qualcosa di diverso.Il suo braccio destro si è infilato spontaneamente nell'insenatura d'acciaio freddo senza nemmeno accorgersene,infatti la mente è super impegnata da mille pensieri.Tra i tanti vi è la considerazione che potrebbero avere i suoi genitori di questo gesto,saranno felici di questa scelta? Oppure ripudieranno il figlio per sempre dall'albo della famiglia? Domande che non avranno mai risposta o meglio bisognerà attendere che Nejo passi a miglior vita per sapere cosa pensano i suoi.Ma quel giorno è lontano,oppure lo è stasera se qualcosa va storto.Pensieri che vengono interrotti dal ritorno dell'infermiera e l'ingresso di quella che dovrebbe essere la dottoressa.A prima vista l'ansia sale e la domanda che si ripete ora il genin nella testa è:chi me la fatta fare? A prima vista la dottoressa ,vuoi per la capigliatura,vuoi per la statura, sembrerebbe una ragazzina che gioca a fare un mestiere.Annuisce semplicemente alla domanda sulla sua identità cercando di non rimanere troppo abbagliato da quella maledetta lampada solare.Ude ancora le parole della dottoressa che pone un altra domanda,domande che risuonano con un tono al quanto pacato e asettico <Yakushi...> risponde celero per poi deglutire e pensarci un attimo,perchè questa scelta? Sorride leggermente <Mio nonno..> continua con tono quasi pacato,come se i ricordi del nono gli portassero sollievo <..mi ha sempre detto che esisteva un ninja formidabile,eccezionale che ha fatto grandi cose,insuperabile> racconta quasi fiero di tutto ciò.Naturalmente si riferisce alle leggende del clan <Mio padre..> qui si fa piu serio <..devo essere piu forte per..per..> interrompe il suo dire mentre lo sguardo finisce sul terreno prima di riportarsi totalmente sul lettino.

L'avventura prosegue, ma ha solo il sentore dell'inizio. La dottoressa, una volta infilati i guanti e la mascherina, la quale le andrà a coprire almeno mezza faccia, non le resta da far altro che attendere la risposta da parte di Nejo. Risposta che arriva piuttosto in fretta. <Yakushi, mh?> Ripete ad alta voce, facendo un cenno all'infermiera, la quale raggiunge immantinente la porta d'ingresso, chiudendola alle proprie spalle e avviandosi chissà dove per chissà quale ragione. La dottoressa, invece, si limita a drizzar la schiena e incoccar gli occhi nei di lui riguardi, così da fissarlo negli occhi durante il suo ciarlare. <Presumo che tuo nonno si riferisse ad Orochimaru o quanto meno a Kabuto Yakushi. Onestamente, mi fanno rabbrividire. E' naturale che la nostra scienza e la nostra tecnologia discendano da loro, ma il metodo utilizzato per raggiungere i loro scopi non è sicuramente dei migliori.> Aggira il lettino ospedaliero sul quale lui giace, preoccupandosi soltanto di dargli qualche spiegazione in più. <Onestamente parlando, sono la prima a cercare qualunque pretesto ed utilizzare qualunque modo soltanto per i miei esperimenti. Tuttavia, è ben diverso.> Un piccolo sospiro fuoriesce dalle sue labbra, soffermandosi adesso in prossimità del braccio da lui esposto. Allunga la mandritta per seguir la scia della vena che l'attraversa per intero. <Più forte per cosa? I combattimenti ormai sono cessati. Dovresti goderti questo periodo di pace il più a lungo possibile.> Asserisce, mantenendo sempre quel tono cheto, pacato, di chi quasi pare totalmente disinteressato al contesto del quale stanno parlando nonostante così non sembri affatto. Pare interessarle quanto meno sapere, dunque, a cosa vada incontro dandogli quel nuovo potere, inserendogli quell'innata nel corpo nell'attesa che il corpo stesso non lo rigetti. Gli occhietti ambrati si posano sul braccio, non osando pronunciar altro che già non sia stato detto, dandogli modo di replicare a sua volta. [ Ambient - CHIUSA ]

23:37 Nejo:
 Sguardo che non sa bene cosa cercare per appigliarsi ed ancor piu confusionario il tutto lo rende sempre quella maledetta lampada che,vuoi o non vuoi,devi farci per uno nella sua posizione.Lì immobile,senza un briciolo di vita al suo interno eppure non puoi far a meno di notarla.Il suo pensiero ormai è in viaggio sul treno paterno e materno e su quella volta in cui l'uomo disse quelle cose a Nejo.La dottoressa però lo riporta subito alla realtà ripetendo il nome dei geni che il genin ha scelto e le iride prima si fermano sull'infermiera che va via per poi ritornare sulla dottoressa <Orochimaru..si> afferma confermando il nome del ninja leggendario.Ude le sue parole,non la pensa diversamente anzi,appoggia ogni suo pensiero e con un lieve sorriso le risponde con tono pacato <Indubbiamente dottoressa,a prescindere se siano giuste o sbagliate le sue scelte il suo potere e la sua capacità di dar vita a ciò che ha studiato è ineguagliabile > afferma convinto per poi continuare <Pensi se Orochimaru si fosse impegnato per konoha e le grandi nazioni ninja,sarebbe stato un risultato strabiliante> continua inarrestabile senza alcun ripensamento <Penso che questo innesto mi possa rendere piu forte,per la pace,per ciò che è giusto,per il villaggio> verbia senza specificare se intende Konoha o Kagekagure.Tira un sospiro di sollievo prima di riportare gli occhi al cielo e con un sorriso stampato sul volto confessare <Mio padre nel momento della sua morte mi ha lasciato un compito,difendere il ciò che è giusto> conclude.Non si può dire se ciò che è giusto o meno nella mente del genin sia corretto,infondo è solo una questione di prospettive.

Lo scambio di battute prosegue nella maniera più lineare possibile. L'infermiera, precedentemente mandata in un'altra stanza, torna subito dopo con una sorta di porta pranzo bianco recante su di esso il simbolo delle serpi. "Tenga", pronuncia alla di lei volta, porgendoglielo subito dopo. Clicca un pulsante sulla seduta altrui, in modo che s'apra un piccolo ripiano sulla destra del bracciolo. Qui, vi poggia il contenitore che vien subito dopo aperto. Al suo interno, la temperatura è nettamente inferiore di quella ambientale, facendo sollevare piccole volute di vapore. <Potrebbe anche darsi che sia come dici tu> Volge uno sguardo all'infermiera, senza pronunciar altre parole. Paiono intendersi a vicenda. Quest'ultima s'avvicina al ripiano, preparando un batuffolo d'ovatta che viene impregnato di disinfettante. Vien fatto passare, freddo a contatto con la pelle, sul punto della vena che sarà bucherellata a breve. Un rapido passaggio sulla pelle, gettando infine il batuffolo appena usato e lasciando tutto alle amorevoli mani della dottoressa che, dal canto proprio, non s'è neppure presentata. <ma purtroppo non potremmo mai saperlo. Forse, qualora avesse avuto qualcuno in grado di fargli cambiare, avremmo avuto queste tecnologie molto tempo prima.> Afferra il contenuto nella boccettina, chiudendo il contenitore che vien subito portato via dalla diretta interessata. Le viene data immediatamente una siringa che vien inserita all'interno tramite apposito fodero, riempiendo la siringa con quello che sembra essere del tutto sangue. <A giudicare dal tuo gruppo sanguigno, questo dovrebbe essere perfetto per te. Non credo faccia rigetto, ma nel dubbio recati immediatamente al pronto soccorso o ai laboratori del distretto di Oto.> Assicuratasi che non vi sia nient'altro di problematico, facendo anche fuoriuscir eventualmente l'aria che si sarebbe potuta formare, infilerebbe l'ago nella pelle altrui e premerebbe lo stantuffo. Il percorso ha appena avuto inizio. <Attiva il Chakra.> Pronuncia subito dopo, adoperando un ulteriore batuffolo d'ovatta che le vien passato dall'assistente per tamponare eventuali fuoriuscite di sangue. [ Ambient - CHIUSA ]

00:27 Nejo:
 L'infermiera va e viene manco fosse un piccione viaggiatore,ormai il suo via vai passa del tutto inosservato se non fosse che ha con se qualcosa di interessate.Tra una battuta e l'altra il momento è arrivato,probabilmente da pochi minuti a questa parte la trasformazione avrà inizio nel sistema circolatorio del pallido.Non ude neanche piu le parole della dottoressa che scivolano via come acqua sotto i ponti.La sua attenzione e la sua tensione è tutta per quell'ago che,dal momento in cui l'osatta imbevuta tocca la propria pelle,ha tutto il diritto di essere la priorità per le sue sinapsi.Non ha paura dell'ago e non è neanche paura la sensazione che prova in questo momento,è piu adrenalina,quel battito accellerato che pulsa nel suo petto.Ritorna alla calma,o per lo meno è quello che tenterebbe di fare cercando di liberare la mente e viversi il momento,udendo anche le parole di conforto sul proprio gruppo sanguigno rispetto a quei geni.Un comando secco,inaspettato arriva <Si,certo> risponde celere per poi,facendo con calma per via del braccio destro,andare a comporre il sigillo caprino con ambo le mani.Tenterebbe di concentrarsi sul proprio corpo e la propria mente cercando di richiamare a se la forza fisica e quella mentale come se fossero due fiumi paralleli di diverso colore.Proverebbe dunque a fondere queste due energia rendendole un unica forza interiore,un unico fiume in piena di un terzo colore,un unica energia pulsante dentro di se,il chakra.Se ci fosse riuscito non sa esattamente cosa proverebbe,se il solito circolo,oppure qualcosa di totalmente nuovo [Tentativo impasto][se chakra on]

L'ago ne penetra la carne, egli non subisce neanche chissà quale sussulto o fastidio. La manualità della fanciulla è sicuramente d'alti livelli poiché non rivela alcuna problematica, anzi risulta essere ottimale per il soggetto. Getta via anche la siringa e pone il resto nelle mani dell'infermiera, poiché lei deve ovviamente occuparsi di ben altro al momento. Deve valutare se l'innesto è avvenuto con successo. Nejo, quindi, pone le mani al centro del petto per formare il sigillo caprino. Adopera le due energie, la spirituale e quella fisica, affinché vadano unendosi. Così facendo, ne va a formare una soltanto che si riversa lungo tutto il suo essere. <Ora, devi cercare dentro di te il gene che ti ho inserito. Devi farlo tuo, altrimenti il tuo corpo lo rigetterà non trovandolo analogo al tuo essere.> Commenta in sua direzione, mantenendo sempre quel velo d'apatia che la contraddistingue da quand'è entrata nella sala operatoria. Sfila dalle mani anche i guanti e rimuove la mascherina chirurgica poiché divenuti totalmente inutili al momento. <Il tuo corpo subirà delle mutazioni che, nella fattispecie, riguardano vista, olfatto, flessibilità degli arti e lingua. Otterrai particolarità abilità che ti consentiranno d'essere non dissimile da un normale serpente.> Quest'è quanto deve sapere affinché l'attivazione dell'innata avvenga nel miglior modo possibile. Tutto sommato, quel che dovrà fare d'adesso in poi, sta completamente nelle sue mani. La fanciulla, dal canto proprio, si limita ad osservare per trovar qualunque problematica emergente, assicurandosi che l'innesto abbia funzionato alla perfezione. Silenzio tombale quel che adesso inonda la stanza, nell'attesa che il richiamo venga portato a buon fine. [ Ambient - CHIUSA ][ L'innata toglie 1pt Chakra ]

00:55 Nejo:
 Il chakra s'impasta dentro di se donandogli quell'energia tanto conosciuta e sfruttata,ma questa volta qualcosa di diverso percepisce in se.Nulla di tanto anormale,semplicemente percepisce che qualcosa dentro di se è mutato,come se metti le luci ad un albero di natale ma non le accendi(?).Dopo il suo fare maestrale,la dottoressa spiega al pallido cosa fare,come comportarsi al meglio per accogliere il nuovo ospite <Capito..> accenna solamente cercando subito una massima concentrazione su se stesso.La dottoressa continua in una spiegazione dettagliata per poi finire la frase con la parola serpente.Come sarebbe la vita dalla prospettiva rettiliana?Continua a cercare di concentrarsi su se stesso,sul proprio chakra che tenterebbe di controllarne il circolo provando ad attivare i geni Yakushi per la prima volta in vita sua.Cercherebbe di cercare i miglioramenti nell'olfatto,nella vista,mutazioni nella lingua fino ai propri muscoli del corpo.Un mutazione sicuramente colossale,non certamente all'esterno quando all'interno del proprio corpo.Proverebbe ad unire le molecole genetiche degli Yakushi alle sue,nei propri muscoli,nelle proprie sinapsi,in ogni apparato del suo corpo con l'ausilio del chakra che circolando nel sangue iniettato lo traghetterebbe per tutto il corpo provando ad aggrapparsi ad ogni cellula.Chiude gli occhi cercando ancor piu concentrazione e,quando penserebbe ci fosse riuscito,gli riaprirebbe.Sarà cambiata la sua pupilla,la sua lingua la percezione di vista e olfatto?Non resta che scoprirlo.[Tentativo scaglie serpente I][se chakra 19/20]

La mutazione genetica prende in considerazione anche diversi aspetti fisici del clannato. Innanzitutto, gli occhi assumono un colorito giallastro dalla pupilla assottigliata. All'estremità delle braccia, si formano anche delle scaglie tipiche proprio dei serpenti che differenziano nella forma e nel colore da ogni Yakushi. Sono come dei fiocchi di neve: nessuno avrà la stessa forma e lo stesso colore di qualcun altro, a meno che, come in questo caso, non si prenda del sangue d'un altro Yakushi. Chissà, magari della Kokukage stessa? Il di lui naso adesso riuscirà a percepire degli odori netti, migliorati grazie al Chakra e al gene che s'è risvegliato dentro di lui. Sarà per lui anche possibile visualizzare fonte di calore, esattamente come un serpente. In questa forma, s'avvicina all'essere un ibrido tra l'essere umano e il rettile del quale abbiamo appena finito di parlare. <Direi che non c'è possibilità d'un rigetto, altrimenti sarebbe stato impossibile per te anche soltanto attivare l'innata.> Si stringe nelle spalle, rivolgendo un nuovo cenno d'assenso nei confronti dell'infermiera, la quale si limiterà ad aiutare il diretto interessato ad alzarsi dal lettino. Gli tende la mandritta, ancor guantata. "L'accompagno al separé, così può cambiarsi" pronuncia soltanto nella maniera più cheta possibile, mostrando un piccolo sorrisetto cordiale. La dottoressa invece torna a squadrarlo, prima di lasciare la stanza, avviatasi già verso la porta che conduce all'esterno. <Ti sentirai debole inizialmente, ma è normale. Allenala e falla diventare tua, altrimenti sarà soltanto un po' di sangue che ti circola dentro.> Risulterebbe essere soltanto un innesto sprecato e dunque avrebbe buttato del tempo. <E combatti per quello che credi, non per quello che ti hanno voluto inculcare gli altri.> Professa ancora, lanciandogli un'occhiata oltre la spalla, chiudendosi la porta alle spalle. Benvenuto, nuovo Yakushi. [ END AMBIENT ]

01:27 Nejo:
 Riapre gli occhi e si riptrova in un mondo nuov,o meglio lo percepisce in maniera diversa.Una sensazione al quanto strabiliante ed emozionante allo stesso modo.La vista sembra essere migliorata e non di poco,proprio come le fonti di calore percepite nella stanza,le sente in maniera non ancora nitida ma le sente.Apre i palmi e volge lo sguardo sulle proprie mani senza notare nulla nuovo se non il modo di vederle,ma percepisce i propri muscoli e le proprie ossa in maniera diversa,piu tonici,piu elastici.Sguardo che va sul proprio petto e poi sulle proprie spalle per notare una cosa strabiliante,pallide squame,di un colore ancora forse non ben definito si intravedono mentre la dottoressa comunica la sua riuscita.Si volta verso l'infermiera per farsi accompagnare dietro il separé,prova ad alzarsi dal lettino,la debolezza si fa sentire ma non demorde <Grfss..> prova a parlare ma la lingua suona in modo strano,ci riprova <Grasie dottoressssa> cerca di abituarsi subito al suo corpo modificato per poi sparire dietro il separé.Un nuovo Nejo,forse piu forte di prima,Un genin che d'ora in avanti forse dovrà agire come una serpe,come un rettile.Studierà il suo nuovo corpo allenandolo per migliorare il suo nuovo potere,oggi ha cambiato pelle per adattarsi,proprio come un serpente[END]

Nejo viene sottoposto con successo all'innesto dell'innata Yakushi.

NO EXP, il clan è il premio! GG ♥