L'interrogatorio {Anbu}

Saga dell'Assassino di Ninja

Quest

Giocata di Corporazione

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Lo scenario che s'apre davanti agli occhi degli Anbu odierni è la prigione della base. Essa si trova ai piani inferiori della struttura, formata da una schiera di celle che l'attraversa per intero, specialmente sulle mura laterali. Le prime celle riguardano i detenuti più propensi alla collaborazione. Al momento, però, le figure che sono state incarcerate sono tenute in quelle d'entità gialla, legati alle pareti tramite delle manette anti-chakra, in primis, e delle catene che consentono a ciascuno di loro di tener le mani e le braccia ben divaricate tra di loro. Le nostre due fanciulle sono scortate da un paio d'Anbu superiori, due Luogotenenti dalla consueta maschera, e si soffermano nei pressi della cella Y3004. Al momento, le sbarre son chiuse ma uno dei due s'avvicina all'ingresso, allungando la dritta assieme al consueto mazzo di chiavi. La infila nella toppa, girandola subito dopo un paio di volte il necessario affinché possa aprirsi quel tanto che basta per permettere a coloro all'interno di vedere la luce esterna. La stanza centrale è illuminata da dei neon, la cella idem. Al momento, i prigionieri sono anche suddivisi a coppie. Quindi, una volta entrate nella cella, potranno avere a che fare con due individui: un uomo ed una donna. <Vi lasciamo alle loro amorevoli mani> Sanciscono in direzione dei prigionieri, i quali sembrano essere anche piuttosto stanchi con il capo chinato in avanti e gli occhi socchiusi. Non vengono ovviamente trattati coi guanti. <sapete già come comportarvi.> Nei confronti dei due Anbu che son entrate assieme ai Luogotenenti. Hanno a disposizione anche qualche ferrame per le torture s'un tavolo in legno rosso abbastanza consumato. La porta della cella, ad ogni modo, sarà chiusa dietro le loro spalle per ovvie motivazioni. [ Ambient - CHIUSA ][ Turni liberi - Per dubbi/domande, contattatemi via missiva o su discord ]

19:07 Tachiko:
  [Prigione Y3004] Altro giorno in paradiso mi dicono. La ragazza è stata chiamata per un interrogatorio nelle prigioni. Prigioni si, avete letto bene. Questo significa solo una cosa… nessuno li sentirà urlare. Fa un respiro profondo la ragazza camminando per quei corridoi insieme alla sua partner e due luogotenenti. Addosso ha la maschera da anbu, un lupo nero con tre strisce rosse, rovinata, vissuta. Classica divisa a coprire le morbide forme. L’unica cosa che è diversa è quella sorta di grembiule che si è messa, non si vuole certamente sporcare, di pelle marrone. La mano destra si muove e cerca di formare il sigillo caprino all’altezza del petto. Sebbene sia diverso dalla sera precedente, immagina comunque quelle due gocce di sangue scendere ed unirsi all’altezza del plesso solare. Lì una sfera di energia rossa come i suoi occhi, sangue che spera di vedere, si forma dalla congiunzione di energia psichica e fisica. Cercherebbe quindi di muoverla all’interno del sistema circolatorio andando a toccare ogni tsuubo che ha nel corpo e quindi propagarla in modo da sentire ogni senso di piacere che questo provoca. Se ci fosse riuscita ecco che abbasserebbe la mano lentamente andando a muoversi accanto a Ippai, guardandola dalle fessure della maschera. E’ la prima volta che lavora con lei e non sa benissimo quale sia il suo approccio, conosce il proprio, ed anche piuttosto bene. Non parla entrando all’interno della stanza, si limita ad osservare la scena. Osserva prima l’uomo e poi la donna, soffermandosi su quest’ultima. L’attenzione viene attirata da quel vassoio. Si avvicina lentamente prima di fare un respiro profondo < Ippai-chan! Wasupu ha trovato dei giochini!> direbbe poi tutta divertita mentre osserva quei ferracci da macellaio messi lì per essere usati. < Dici che Wasupu può iniziare a pungere prima di fare le domande? Wasupu li ammorbidisce un poco!> e ridacchierebbe con il suo fare da cavalla matta prima di umettarsi rumorosamente le labbra dietro la maschera. Ovvio che sia anche un modo per iniziare ad intimidirli, ma Tachiko lo sa? Probabilmente no. Si sistema i capelli lilla racchiusi in una coda alta per darle meno fastidio prima di avvicinarsi e provare a mettersi in mezzo ai due prigionieri. < Allora, uno..> indicando l’uomo < o due?> passando alla donna vedendo chi dei due sarebbe stato il primo ad essere iniziato ai giochi di Wasupu. [Tentativo richiamo chakra][35/35][Maschera Anbu wasupu][Armatura Anbu]

19:23 Mekura:
 altro giorno di lavoro, altro giorno a fare cose...casualmente oggi il lavoro si svolge nelle prigioni. Faaangtastico. Divisa anbu, maschera del serpente bianco, armi d'ordinanza addosso composta da una ninjato, una tasca posteriore portaoggetti con all'interno un tocchetto di nylon, un rotolo piccolo, un paio di tonici curativi, un porta kunai con 4 kunai legato alla gamba destra. Documenti e materiale per la scrittura si troverebbero sigillati nel rotolo piccolo. Si trova davanti alla cella, scortata dai logotenenti per interrogare i sospettati. Trattiene un sospiro pesante quando vede i "giochini" trovati da Wasupu e rimane in silenzio per un po' a guardarla come se stesse decidendo l'approccio. Si prende un momento per portare le mani al livello dello sterno e comporre il sigillo della capra in modo da prendere il controllo tra le energie fisiche e psichiche all'interno del proprio fisico e unirle al livello della bocca dello stomaco. Farebbe vorticare il composto per poi rilasciarlo all'interno del sistema degli tsuba cercando di mantenerlo in circolo <come sempre questo è completamente dipendente dai nostri ospiti> direbbe formale scandendo le parole mentre porta le mani dietro la schiena. <non abbiamo motivo di usarli se vogliono parlare con noi> Guarda verso questi come se avesse concluso ma fa un cenno con la testa, quasi impercettibile e si rivolgerebbe di nuovo alla compagna <ma sono sicura che vogliono sapere di che giochini si trattano...huum perchè non erigi una lista dei tuoi giochi preferiti dal meno doloro al più doloroso? e perfavore fai una descrizione quanto più specifica possibile> e con questo inizierebbe a piazzarsi di fronte a questi prigionieri guardandoli con attenzione <salve a voi, la permanenza è stata di vostro piacere? spero che abbiate mangiato adeguatamente oggi> afferma questa sempre con un tono neutro. <sono sicura che siete a conoscenza del perchè siete qui...o sbaglio?> continua la donna iniziando il suo approccio aspettando la risposta di questi. [armatura anbu][maschera Ippai][tentativo richiamo del chakra]

La Vespa è desiderosa di pungere, ma al momento trattiene qualunque cattivo affare, limitandosi a pensarlo. Pone le mani al centro del petto, unendole per formare il sigillo caprino e richiamando il Chakra successivamente. Stessa mossa attuerebbe ovviamente anche Ippai, attivando anch'essa il Chakra. Il tavolo, avente su di esso una sequela di strumenti della tortura, permette ai due Anbu d'usare quanto segue: tenaglie, forbici, spiedi, coltellini affilati. E che altro? Lasciamo l'improvvisazione alla piccola Nara. Appesa alla parete, avete una fanciulla dal crine rosato raccolto in un paio di trecce ormai del tutto sfatte. I ciuffi son divenuti crespi, avrebbe bisogno sicuramente d'un bello shampoo. Le gote rosate son ormai pallide per via del timore ch'avverte crescere dentro di sé, sollevando appena la testolina dal suo torpore per fissare le due interlocutrici che ha di fronte. Mugugna qualcosa di ben poco comprensibile, tornando a fissar il vuoto davanti a sé. Le informazioni ch'avete su di lei riguardano il suo nome, alias Matsuyo Kei, e la sua occupazione: sarta, s'occupava dei camerini e degl'abiti di scena prima che venisse presa in custodia dagli Anbu per sospetta collaborazione con il serial killer. L'altro prigioniero è tale Naoki, s'occupava assieme a Matsuyo della scena e del sipario. Ha capelli chiari, un faccino giovanile. Entrambi son vestiti con gli stessi abiti da almeno quattro giorni, privati ovviamente d'eventuali armi od oggetti che s'eran portati dietro prima di venir messi in quella cella. <Tsk.> Pronuncia soltanto quest'ultimo, facendo schioccare la lingua contro il palato. <Col cazzo.> Bofonchia, scuotendo appena il capo, evidentemente in forze rispetto alla compagna che par star soffrendo più di lui questa costrizione. Agli Anbu, dunque, decidere come comportarsi per estorcer loro le informazioni necessarie. La base ch'hanno a disposizione è appunto questa: sono presunti collaboratori e da essi provengono gl'abiti che son stati trovati sulle scene del crimine del presunto serial killer. [ Matsuyo Kei: https://i.pinimg.com/originals/79/1e/ca/791eca37d95b369e14aa2ae1545c58f1.jpg ][ Naoki: https://i.pinimg.com/originals/99/91/aa/9991aa9a16f9f1743c618ee81f76cf66.png ][ Ambient - CHIUSA ][ Turni liberi - Per dubbi/domande, contattatemi via missiva o su discord ]

19:56 Tachiko:
  [Prigione Y3004] Le parole della Hyuga sono come musica per le sue orecchie! Batterebbe due volte le mani prima di correre verso il carrellino e spostarlo con le ruote in mezzo ai due prigionieri. <Duuuuunque…> direbbe guardando tutto quel ben di dio per una folle schizzata come è lei. Le mani tremerebbero un pochino mentre Ippai continua a fare quelle presentazioni < Allora abbiamo delle tenaglie, degli spiedi, un coltello appuntio, un bisturi e…ooooh> direbbe solamente andando a tirare fuori quella specie di pinze oblunghe < Queste schiacciano! Ma solo per i maschietti! Hihihihihi!> e riderebbe in modo abbastanza creepy andando ad alzare ed abbassare le spalle mentre il tono della sua voce si alza. Ecco che perde ogni lucidità quando l’uomo risponde in quel modo. < Oooooh, Ippai-chan!> la chiama prendendo il bisturi e provando ad avvicinarsi al ragazzo, Naoki. Proferebbe quindi ad adagiarsi con e sue forme su di lui, aderendovisi. Non lo si potrebbe vedere ma le gote iniziano a diventare rosse per l’eccitazione del momento. Tutti però potrebbero sentire quegli ansimi che sembrano più da una camera da letto che da prigione < Wasupu può iniziare da lui? Ti prego Ti preeego!> direbbe andando a muoversi con il corpo, strusciandosi. Si morderebbe il labbro inferiore andando a sfiorare, senza ancora tagliare o fare del male, il bisturi sul petto del ragazzo, facendogli solo sentire la pressione, ma nulla più < vorrei sentirlo urlare…> un sussurro il suo mentre attenderebbe decisioni da parte della più matura e lucida Huyga in quella situazione abbastanza tragica < Oppure…> e volterebbe lo sguardo verso la ragazza < potrei iniziare da lei, magari è più gustosa…> e cercherebbe di portare il bisturi alla lingua, alzando un pochino la maschera per rimanere anonima, e bagnare quella lama in modo da rendere più lucida di prima. Io, se fossi in loro avrei già parlato, cinque volte. [35/35][Maschera Anbu wasupu][Armatura Anbu]

16:27 Mekura:
 C'è Wasupu che scalpita per iniziare a torturare qualcuno, da una spiegazione approssimativa di quello che sono gli strumenti di tortura e lei stessa si avvicina per afferrarne uno. Prenderebbe un pungolo andando a tenerlo con entrambe le mani <Hum> fa battere la superficie vicino alla punta sul palmo della propria mano per fare un po' di rumore prima di camminare verso la ragazza senza dire nulla. Usando il pungolo scosterebbe i capelli della ragazza vicino alla faccia di questa andando poi a toccare con l'altra mano le fibre dei capelli e aggrovigliarle un'altro po' <hum> rimarrebbe ad osservare per un po' come se fosse sovrappensiero ascoltando quello che ha da dire il biondo, ma ignorandolo per ora. <col...cazzo...> ripete lentamente scandendo le parole. Prende un lungo sospiro prima di distogliersi dalla ragazza e andare a prendere una sedia mettendosi alle spalle della sua compagna. <vede signori Naoki, col cazzo non è una risposta adeguata> si mette a sedere accavallando le gambe <col cazzo non è accettabile come linguaggio in presenza di una signorina ad esempio, col cazzo non è accettabile per una conversazione civile, col cazzo non è accettabile per capire se voi non siate in combutta con un assassino, col cazzo non ci porta...effettivamente...> sogghigna e da dietro la maschera si sente <ad un cazzo> poi con il punteruolo però punterebbe alle sue gambe <se non al tuo> Prende un lungo respiro continuando <voglio aprirmi con te, in merito ad un rapporto tra civile con un problema e un poliziotto con un problema: io non voglio farvi del male, non vorrei trovarvi in questa situazione, sono certo che non sia necessario arrivare a tutto questo o di più> si piega verso i due <D'ALTRO CANTO....capirete, la frustrazione non può certo che salire se quel barboncino continua a mugugnare e tu che, sfortunatamente per te hai un atteggiamento che mi ricorda tanto qualcuno che conosco e dopo diventa solo un'atto normale che io chieda alla mia esimia collega di sorprendermi con un desiderio profondo di vedere quel cazzo su uno spiedino e poi riscaldare lo spiedo mente è ancora attaccato, raffreddare, riscaldare, ripetere il processo ma con la signorina> La rabbia repressa sta emergendo <e più va avanti il tuo comportamento del cazzo, più mi convinci ad una parte bestiale mia di uscire fuori...e al momento sono l'unica che può tenere a bada sia quella parte, sia quella della mia collega, perché se così non fosse...Wasupu, dagli un assaggio di quello che potrebbe accadere> chiederebbe alla compagna rimanendo bella seduta sulla sedia. [ch on][maschera Ippai on]

La donna, in primis, nel notar il fare degl'Anbu presenti, si volta verso il suo compagno con far impaurito. <Non sarebbe il caso di parlare, anziché tergiversare?> In rima com'è tanto abituata a fare per via del suo ruolo nello spettacolo, ricevendo però in risposta un contrito - l'ennesimo: "Col cazzo". Tutto il discorso venuto fuori da Mekura, invece, viene accolto da questi con sguardo irascibile, digrignando persino i denti. "Col cazzo", di nuovo. Non sembra temere affatto il punteruolo, per lui sembrerebbe essere soltanto un bluff. La compagna, nel frattempo, ha uno spasmo. Violenti i brividi che la scuotono dalla testa ai piedi, strizzando gl'occhi e in qualche modo muovendo le braccia come se queste ultime potessero venir sollevate. Non vi riesce, l'intenzione è soltanto quella di tapparsi le orecchie innanzi all'assoluta cattiveria che stanno ricevendo in dono. <V-vi prego> Stanca, con le occhiatacce di Naoki che le pulsano addosso neppur fossero punteruoli. Infastidito dal poco coraggio dimostrato dalla fanciulla, pretende che venga ascoltato. "Zitta, ho detto", rabbioso, vomita fuori parole. "Che cazzo", sputando addirittura a terra. Dal ragazzo, le due Anbu vengono letteralmente ignorate come se non avessero per lui alcuna valenza. <conosciamo un uomo, lavorava con noi.> Inizia col dire, smettendo di parlar in rima per via della situazione venutasi a creare, mantenendo basso lo sguardo. Gl'occhi dell'uomo escono quasi fuori dalle orbite per la rabbia che gli sta montando dentro. "TI HO DETTO DI STARE ZITTA!", erutta dilatando la cassa toracica, incurante di quel che potrebbe accadergli successivamente - come ha ben dimostrato fino a questo momento. A voi il da farsi, signorine. Basta spingere - forse - giusto un po'... [ Matsuyo Kei: https://i.pinimg.com/originals/79/1e/ca/791eca37d95b369e14aa2ae1545c58f1.jpg ][ Naoki: https://i.pinimg.com/originals/99/91/aa/9991aa9a16f9f1743c618ee81f76cf66.png ][ Ambient - CHIUSA ][ Turni liberi - Per dubbi/domande, contattatemi via missiva o su discord ]

17:30 Tachiko:
 Mekura parla, si spiega, racconta, sputa veleno e bile. La ragazza rimane in silenzio, ascoltandola, cercando di fare delicati centri sul petto del ragazzo con quel bisturi. Si struscia, ansima, geme. Wasupu, la vespa della vecchia Konoha, immagina proprio quello che Ippai racconta, se lo gusta nella mente, mordendosi il labbro inferiore. Alla fine ottiene il permesso solo per una piccola dimostrazione, un momento di tacito accordo in cui mostrare la sadicità di ogni cosa al mondo. La ragazza si volterebbe verso la donna, fissandola, sistemandosi meglio la maschera che nello strusciare si era un pochino spostata.< Oh.> direbbe solamente andando a guardare la ragazza. Il fatto che Naoki urli così alla ragazza le fa triggerare qualcosa. Un piccolo cenno della testa, uno spasmo, mentre ricorda la matrigna urlarle contro in quel modo, prima di picchiarla. < No..> direbbe tremante mentre la mano vibra per via dell’emozione ed il nervosismo < E’ finito il tempo in cui potevi parlare così a Wasupu, madre.> direbbe come se fosse persa in un suo mondo fantastico, un film in cui sta rivivendo quei traumi che l’hanno resa quella che adesso appare agli occhi degli altri. Si umetta le labbra prima di guardarlo < Ed ora.> direbbe solamente prima di sibilare un < Più urli, più spingo…> direbbe ridacchiando < Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio Ti taglio> direbbe come un mantra mentre avvicinerebbe la punta del bisturi ai pochi vestiti lerci che dovrebbe avere addosso il ragazzo. Spingerebbe lentamente all’altezza dello sterno, cercando quindi di oltrepassare il cotone e toccare in questo modo la pelle tirata da quel meccanismo di tortura. Se ci fosse riuscita, un leggero rumore di carne lacerata dovrebbe sentirsi in quella circostanza. La punta che attraversa il primo strato di epidermide prima di scendere lentamente lungo tutta l’altezza di quell’osso, come se volesse tagliargli in due la cassa toracica. Ovviamente non sta facendo in modo da ferirlo mortalmente, ma già quel taglio, quel mero movimento di quella lama fine e ben affilata, dovrebbe donare l’immaginazione di quello che potrebbe fare lasciandola libera di esprimere la sua arte. [Wasupu mask][Bisturi][Chakra on][35/35]

17:38 Mekura:
 abbiamo trovato quella debole tra i due. Guarderebbe la sua compagna e poi punterebbe lo sguardo sulla prigioniera. <..continua, vi prego> afferma con gentilezza prima di sollevarsi in piedi dalla sedia andando a prendere un panno ed una ciotola dal banco delle torture.Se ci fosse un rubinetto, o fosse presente dell'acqua per la tortura del soffocamento la donna riempirebbe la ciotola d'acqua e impregnerebbe il panno nella ciotola dell'acqua strizzando con forza tra le mani in modo da togliere l'accesso. <ah capisco: è un vostro amico, per questo siete così reticenti> afferma la donna mettendosi di fronte alla ragazza per poi guardarla con attenzione e andare a darle una rinfrescata...si fa per dire dato che è tutto un mezzo per fare quanta più paura possibile, con passaggi lenti e morbosi. <ma sapete cosa a fatto il vostro amico? ha ucciso e non solo> afferma la donna con molta calma <ha ucciso delle persone, ignare persone che facevano solo il loro lavoro, che cercavano di vivere la loro vita. Ha rovinato la vita non solo di questi ma anche di tutti e tutto quello che circondava quelle persone, ha creato anche altre persone che l'hanno voluto emulare, ha portato caos, ha portato dolore ed ha sottratto involontariamente o no una madre ai suoi figli. Signorina Kei...ha mai provato a dire ad un bambino che sua madre non tornerà? di vedere i suoi occhi svuotarsi della innocenza e di riempirsi di dolore e solitudine, lo sente il freddo della paura? della mancanza? del fatto che gli hanno strappato via una parte di se? che lei è morta per strada, assalita da uno sconosciuto che lei conosce? si immagina di essere consapevole e complice di questa persona...perché lei ha appena dimostrato di essere una complice, voi CAPITE la mole del dolore che può aver fatto ad una singola persona? ad un singolo innocente? cosa può portare di buono al villaggio, a lui, a questo bambino, a questi morti, a voi?> Abbassa il braccio dopo aver finito di "pulirla" <nulla, il male porta solo il male e io vi sto solo parlando di una singola persona, quanto dolore ha portato in poco tempo? ma lei signorina può aiutare queste persone a dare giustizia, voi potete dare delle risposte a questo bambino, voi potete aiutare a fermare tutto questo, tu puoi aiutare te stessa ad uscirne fuori e tornare ad una vita normale, così come il tuo amico che non ti merita, ti sta imponendo di soffire in questo modo> prende un lungo silenzio continuando a guardarla e tenendo d'occhio anche la compagna nel mentre che si sta artisticamente divertendo con il ragazzo <...vedi? come questo criminale: lui non può darvi nulla se non sofferenza, noi possiamo fermare tutto questo. Il signor Naoki ti sta mettendo in pericolo senza pensare a cosa ne pensi, ma io non voglio farti del male, ti ho fatto del male per caso... signorina...Matsuyo?> domanda la donna andando a prenderle gentilmente il mento. <io sono la tua migliore amica qui dentro e probabilmente anche la fuori sappi solo che le sei responsabile delle tue conseguenze...non posso aiutarti oltre se tu non vuoi, non potrò impedire quello che avverrà...e non parlo di te o di lui> afferma la donna continuando a tenere lo sguardo fissa su questa <ma per tutte le persone che lavoravano con voi...in questi anni, dovremmo porre delle domande anche a loro> facendo intendere che avrebbero cercato anche chi non stava lavorando con loro in quel momento, del resto "lavorava" quanto tempo fa? cosa farà questa ragazza? sacrificherà tutte quelle persone? perché pensa che sia un bluff? [ch on][maschera Ippai]

Le sagge mani della Vespa fanno in modo che Naoki inizi a capire con chi ha davvero a che fare. La lama del bisturi penetra l'altrui carne, nonostante la nostra Tachiko possegga una forza veramente basica. Per far sì che la pelle venga tagliata, in effetti, non c'è bisogna di troppa forza. Giacché il soggetto è impossibilitato a compiere chissà quali movimenti, riesce a penetrargli quel sottile strato di pelle, ma non riuscendo in alcun modo ad andare più a fondo. "GRRAAAH!" espone a pieni polmoni il suo dissenso tramite delle urla misti a ringhi. Il sangue comincia a scendere e ad insozzarne le vesti già logore. S'agita per quanto possibile, poiché - come detto - è immobilizzato. "Sei una pazza decerebrata!" esclama ancora, ma alla visione di ciò Matsuyo non riesce a trattenere le lacrime e finisce col cedere. Le due Anbu sono riuscite a giocare sulla mentalità della fanciulla, ch'è esattamente quel che avrebbero dovuto fare. La signorina Kei viene però insistentemente torchiata da Mekura, la quale, anziché provvedere a fare domande, le fa comprendere la situazione nella quale versa la società attuale grazie a quell'ipotetico compagno teatrale che ha poc'anzi menzionato. La intortina a dovere, tanto da costringerla a scuotere il capo con vigore, sciogliendo una delle treccine. <BASTA, TI PREGO! NON VOGLIO SENTIRE NIENT'ALTRO!> Lacrime scendono sul suo bel faccino, il quale resta rivolto al suolo, incapace di sollevarlo per guardare Ippai direttamente in faccia. Si sente tremendamente in colpa, il che è abbastanza intuibile proprio dal modo di fare che sta tenendo nei confronti degl'Anbu. Naoki, invece, ringhiando ancora per il dolore, non farebbe altro che indirizzo un grumo di saliva - uno sputo - direttamente sulla maschera di Wasupu, la quale neppur se l'aspetta. <Sono stanca di questa storia. Ogni giornale, ogni notizia non faceva altro che stringermi il cuore nel pensare che fosse stato lui. Non ne avevo le prove certe, ma parlava spesso di vecchi ninja.> Riprende fiato, gonfia la cassa toracica per quanto possibile, nonostante il pianto del quale è vittima. Naoki ancora prova a rivolgerle parola. "Smettila! Non può essere stato lui!" professa ancora una difesa ferrea nei confronti dell'uomo che stanno cercando, a discapito di Matsuyo la quale par essere veramente troppo stanca di questa situazione, tanto da cedere. <No, Naoki. Basta difenderlo. Se sono arrivati fin da noi, vuol dire che c'è un fondamento di verità nella mia teoria.> Tira su col naso. <Menzionava troppe volte il fallimento dei ninja, sembrava ossessionato da tutta questa storia.> Si mordicchia il labbro inferiore, soffiando via delle lacrime che scendono sin ad altezza della guancia. Strizza gli occhi, incapace di smetter di piangere tanto meno di parlare. <Ha interpretato svariati personaggi. E' caratterialmente molto strambo, non ti saprei dire altro.> Si lascia scappare un piccolo gridolino. <Per favore, lasciaci andare...> Parlando anche a nome di Naoki, il quale però s'è reso favoreggiante del serial killer - o presunto tale - a discapito della rosata che, invece, ha tentato fin da subito di pronunciarsi in tal senso con tutte le particolarità delle quali era a conoscenza. Come agirete? [ Matsuyo Kei: https://i.pinimg.com/originals/79/1e/ca/791eca37d95b369e14aa2ae1545c58f1.jpg ][ Naoki: https://i.pinimg.com/originals/99/91/aa/9991aa9a16f9f1743c618ee81f76cf66.png ][ Ambient - CHIUSA ][ Turni liberi - Per dubbi/domande, contattatemi via missiva o su discord ]

18:54 Mekura:
 Ed alla fine cede, cede con la forza anche delle ferite impresse dalla vespa. <basta così> chiede alla compagna guardandola e avvicinandosi a questa <perfavore> non sa se questo servirà a fermarla, ma vuole attirare la sua attenzione in modo che non faccia fuori il ragazzo. Poi, dopo essersi occupata dalla compagna, richiamandola, si rivolgerebbe alla rosa di nuovo ma questa volta con meno gentilezza perché alzerebbe la voce dando uno schicco quasi per la secchezza della domanda <il suo nome, la sua posizione, la sua condizione> tre semplici domande mentre si avvicina a questa <Wassapu! colpiscilo ogni volta che temporeggia a dare delle risposte alle domande> insomma sta ancora battendo il ferro finché è caldo. <vi ha dato altri dettagli sulle sue motivazioni? come conosceva queste persone? come sapeva che erano ninja?> insomma cose che alla fine potrebbero chiedergli di persona quando andranno a recuperarlo di peso per sbatterlo in prigione, ma ora vuole accertarsi quanto questi due sono complici del serial killer. [ch on][maschera Ippai on]

19:00 Tachiko:
 Ridacchia follemente quando lui inizia ad urlare < Oh…Wasupu sperava tanto urlassi!> direbbe solamente cercando di poggiare il mento sul corpo del ragazzo prima di alzare una spalla. Vorrebbe affondare ancora di più, vorrebbe sfiorare qualche organo interno. Vedere il sangue sgorgare da quella ferita però le fa venire un sussulto, piacevole. Lo osserva dietro quella maschera prima di sorridere, sorride con lo sguardo, con le movenze, con quel bisturi che si muove leggiadro < No! Wasupu è solo pazza!> direbbe solamente ridacchiando < Prima Wasupu lo era di più, ora siamo guarite!> facendo una sorta di macabra battuta. Si blocca sentendo però le parole di Mekura e le urla della donna. Sbuffa sonoramente prima di allontanare la punta dal corpo dell’uomo guardandolo < non avete ancora finito tu e Wasupu…> andando a muovere la punta vicino al suo viso < Wasupu è pronta a farti a fettine> direbbe in un sussurro, un sibilo verso l’uomo. La compagna attrice, o ballerina, fa lo stesso, sembra voler rispondere alle domande di Ippai e la ragazza non fa altro che guardarla con occhi indagatori, rossi come il sangue che adesso sgorga dal petto di Naoki < Wasupu ti prega, temporeggia allora!> la supplica prima di tornare a guardare lui < Se fosse per Wasupu…ora non avresti più una gamba…Sapevi che bastano dei fili di nylon per amputare un arto senza uccidere la persona?> spiegherebbe alla superjutsu, un programma di un certo Pieroshi Anjera un noto presentatore. Rimarrebbe dunque in silenzio, andando a poggiarsi sul corpo di Naoki in modo lascivo ma fissando sempre Kei con fare ancora più subdolo, ridacchiando di tanto in tanto.. [Wasupu mask][Bisturi][Chakra on][35/35]

Naoki, ancora una volta, non sembra essere affatto impaurito. Tuttavia, è contrariato dal modo di fare della compagna, la quale ha appena vuotato completamente il sacco. "Sei davvero una puttana" la insulta, sputacchiando di nuovo, sepur stavolta verso il suolo. Matsuyo, dal canto proprio, si preoccupa di scuotere ancora una volta il capo, ma il problema sussiste nelle richieste che provengono dagli Anbu. <Non so altro, ve lo giuro. Posso lasciare una deposizione, quel che preferite. Tuttavia, ha fatto soltanto delle comparse di tanto in tanto. Non conosco quasi niente di lui.> Inizia a parlare anche in maniera piuttosto frettolosa, facendosi prendere dall'ansia del momento. Null'altro, a prescindere dalle ferite che Wasupu cercherà d'infliggere al malcapitato, riusciranno a trarre dal ragazzo. Anzi, nel momento in cui proveranno soltanto a ferirlo ancora, la bella signorina Kei tirerà fuori un urlo che neanche un soprano dell'opera. Non ha altro da dire, non ha altro da aggiungere. <Risalire alle informazioni personali oggi è facile. Basta usare il ninjanet oppure dai libri di storia. Non conosco nient'altro, ve lo giuro! Basta!> Esclama ancora, contorcendosi per tentare di liberarsi, ovviamente invano. Per voi, quest'oggi, è sicuramente un passo avanti. Necessitate soltanto d'un rapporto. Di Naoki e Matsuyo si occuperanno i piani superiori. Potete rimettere a posto gl'oggetti di tortura, a quanto pare siete giunte ad una conclusione - o quasi. [ EXIT - End non obbligatorie ]

Le signorine devono interrogare Naoki e Matsuyo Kei, due appartenenti al teatro di Kusa arrestati durante una missione C.
Naoki si dimostra poco collaborativo, ma vedendolo torturato, Matsuyo vuota il sacco.

Conosce un tizio piuttosto strambo che parlava spesso di ninja e del loro fallimento. Lavorava per loro, ma non lo conosce abbastanza.
Naoki la insulta, indignato dall'aver venduto un loro compagno.
Gli Anbu fanno un passo in più.

Mezzo punticino!
Sfruttate le informazioni che avete appreso.