Il potere di un sorriso

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con Nori

17:57 Utente anonimo:
  [Viale Centrale] Ed eccolo di nuovo li ,girare per il quartiere povero di kiri, posto preso di mira dall’emulatore dell’assassino che rapina la già povera gente del distretto , è li che lui insieme alle colleghe anbu ha fermato il criminale, ma quel giorno qualcosa è cambiato in lui, vedere come Wasupu trattava la povera gente, vedere quanto la crisi economica sembrava colpire gli abitanti di quel distretto a differenza d’altri più benestanti, gente mal nutrita, gente che conosce il dolore . Oggi però a differenza dei giorni scorsi, non veste abiti ufficiali, nessuna maschera nasconde la sua identità , L’Ishiba indossa un particolare chimono dai pantaloni neri larghi e un una parte superiore del chimono smanicata priva di macchine, che lasciano scoperta la pelle diafana del braccio sinistro, una scolatura a V che lascia intravedere l’addome scolpito dello shinobi ove si trova lo stemma d’Amegakure impresso a fuoco nella candida pelle, mentre l’arto destro è coperto da una fascia aggiuntiva del chimono rossa che nasconde il braccio in una larga manica, il tutto stretto in vita da una fascia nera e delle scarpe da shinobi di gomma nere che lasciano scoperte le dita dei piedi, smaltate di nero proprio come le unghie delle mani , proprio la mancina scoperta, porta con se un sacco, sembra bello pieno, ma da come lo porta in spalla non sembra essere molto pensante. Il suo passo non è veloce, un’andatura elegante e leggera mentre l’iridi blu scrutano le piccole e povere abitazioni, niente a che fare col centro di Kagegakure ovviamente, ammassate tra di loro e dalle finestre chiuse da sbarre legnose. Altre finestre, invece, son praticamente prive del vetro che le forma, altre rotte o quasi divelte. Non è sicuramente uno di quei quartieri in cui la gente vorrebbe vivere, ma quando scarseggia il denaro purtroppo non c'è molto altro da fare che prendersi ciò che si riesce. [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

18:47 Nori:
 L'amore verso la propria patria può essere dimostrato attraverso una multitudine di sfumature, c'è chi decide d'infilarsi tra le schiere dei guerrieri, altri, invece, partecipano attivamente alla costruzione di nuovi edifici, altri ancora programmano eventi e feste. Ma...chi accudisce i dimenticati? Li, dove s'eregge il Dojo nel quale prosegue i propri studi ed allenamenti per padroneggiare lo Yoton, ecco il dolce fantasma d'una bambola antica che, nonostante spicchi per le sue più disparate peculiarità, s'immischia tra la gente più povera neanche fossero dei fratelli o sorelle di sangue. Una semplice scala a pioli è poggiata dinanzi la facciata di una baracca, ed ella è eretta in bilico verso la punta nel mentre, con determinazione, sembra armeggiare con alcuni vecchi utenzili serviti per riparare la falla sul tetto <Gocciola ancora?!> squillante la tonalità di voce, seppur continui ad esser percepita come armoniosa, sforzata poichè abituata a sussurri e non grandi discorsi. Tra i denti son trattenuti un paio di chiodi, ed il sole, seppur calante, non sembra gioviare lo sguardo sin troppo delicato dell'albina. Di somma beltà, misteriosa, argentea la lunga e setosa chioma che, come una cascata, discende la schiena sin oltre le prossimità lombari ma, questa volta, raccolta in una semplice treccia che lascia libere alcune ciocche ondulate, pittata di bianco la pelle, spezzata solo in viso dal cremisi di disegni concentrici stanziati sulle gote e la fronte. Di epoche lontane sembra appartenere, azzuro cielo negli occhi, la sfumatura assunta in una giornata apatica, dove non promette pioggia ma neanche sole, come quando, la volta e l'oceano, decidono di incontrarsi all'alba, prima dello spuntar dell'astro. Minuta la corporatura, esile, formosa, avvolta in un chimono dal tessuto apparentemente costoso, le bordature richiamano il rosso acceso dei simboli e la gonna presenta due spacchi laterali che scoprirebbero le cosce ad ogni falcata. Assenti i calzari, tuttavia, le caviglie son adornate da cordicelle, non vi è un reale senso, semplicemente le piacciono poichè in tinta con il restante abbigliamento. Non vi sono armi, perchè dovrebbe portarle con se? [Chkr Off]

19:16 Utente anonimo:
  [Viale Centrale] Passi lenti scuotano la lunga chioma albina dello shinobi che ricorda quasi una coda di una volpe bianca che sculetta elegante a ritmo di camminata, mentre si guarda ancora attorno vedendo la gente del posto, sembra sempre colpito da quello che può vede in questo distretto, perché la gente è cosi abbandonata alla povertà eppure il villaggio è stato appena rifondato, perché gli altri distretti non soffrono l’economia come loro? Adesso lo sguardo viene rapito per un fragile secondo da un uomo seduto per terra, molto magro dala pelle sporca come le sue vesti, poggia le spalle sul muro di un’abitazione, lo sguardo è spento , porta una barba lunga non curata ,ingialita mani scheletriche, viso deperito… Luna poggiata sul latro sinistro del viso diafano dell’angelo elegante e silente gli, anzi ci regala un nuovo battito d’ali. [Inzio Flash Back] Una donna tiene la mano è rigida, semi aperta ed il braccio è piegato a novanta gradi. Roteando il corpo stende l’arto in modo da raggiungere il collo di un pover uomo per poi sbatterlo contro un muro. Iniziando a torturare un uomo usando una tecnica della corporazione anbu, l’uomo sembra sentir i acqua nei polmoni, come se stesse annegando ,mentre l’arto gemello della donna maschera stringe la sua giugulare. < A wasupu non piace quando la gente non dice quello che vuole> direbbe la boia con voce macabra verso l’uomo … Ma poi Batafurai interviene bloccando la tortura verso il civile. [FineFlashBack] <<….>> A pochi passi dal pover uomo , l’angelo resta immobile a fissarlo mentre la destrorsa nascosta dalla larga manica del chimono scende ,scivolando i lunghi fianchi del ragazzo dirigendosi verso la vita. << Che c’è ragazzo? Ti serve qualcosa?>> Domanderebbe stranito vedendo Shiroi fermo davanti a lui mentre la mano preleva dal borsello delle monete, circa 50 ryu, quanto un giorno di paga del genin all’uomo. <<…tenga, oggi fa caldo. Meglio che vada a bere qualcosa..>> Voce gentile quella dell’angelo di carta mentre porge le monete all’uomo che incredulo le prende velocemente per poi vedere le monete contandole ma in quel momento già Shiroi avreà ripreso i suoi passi . <<< Gr…grazie!>> Esclamerebbe l’uomo con voce felicissima neanche avesse vinto un terno all’otto, shiroi si limiterebbe ad alzare le mani dando le spalle all’uomo per poi voltare l’angolo e vedere una scala davanti a lui e in cima ad essa, andrebbe a scrutarla dal basso verso l’alto per poi riconoscerla, belle gambe complimenti alla mamma. << Nori-chan…Salve, le serve una mano?>> Domanderebbe sorridendo mentre resta immobile a fissare la chioma bianca di lei che da bombola di porcellana s’è vestita da bob aggiusta tutto, mentre la mancina ancora, stringe il sacco che porta in spalla, un sacco di plastica nero che ne cela il contenuto. [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

19:31 Nori:
 No, non sarà riuscita a cogliere l'elegante ed onorevole gesto di Tsuki, troppo concentrata nel comprendere se, la maledetta falla, sia stata finalmente riparata, interrompendo quindi l'avanzata dell'umidità all'interno dell'abitazione dei poveracci <Perfetto, allora dovebbre continuare a reggere per circa un mesetto. Riuscirò a trovare qualcosa di meglio, ve lo prometto> leggero il sorriso che rivolge ai due anziani, tuttavia, s'amplia non appena la voce dell'uomo raggiungerà le proprie orecchie, costringendola quindi a rivolgere le chiare in sua direzione <Shiroi...> mancina che corre nell'immediato a recuperar i chiodi dalla svavillante dentatura, e, lentamente, discende la scala a pioli sino ad arrestarsi una manciata di scalini antecedenti al suolo <Come mai da queste parti? La zona turistica è lontana da qui>. Un cenno del mento precede il balzo che la porta ad annullar le differenze d'altezza per frapporne altre, in fin dei conti, sembra davvero una piccola bambola di porcellana animata <Si è perso per caso? Se vuole le faccio strada> pare affaticata, ma non dal lavoro fisico pocanzi effettuato, bensì dalla luce solare che, seppur fioca, sembra portarla a stringer impercettibilmente le palpebre, arrossandone parzialmente la sclera. Posa con delicatezza il materiale prima d'avvicinarsi ad una botte ricolma d'acqua nel quale ripulisce gli arti. Le larghe maniche non verranno bagnate, tuttavia lo sporgere delle braccia andrà a scoprir maggiormente i polsi dove, se solo egli fosse attento, svettano alcuni tagli cicatrizzati, come chi, in passato, potrebbe aver tentato di recidersi le vene e porre fine alla sua inutile vita. Ha finito da poco di allenarsi, eppure, permane perfetta in ogni singolo dettaglio ammirato, eccetto quegli sfregi che nella totalità dell'accurata estetica, potrebbero esser una nota stonata non indifferente. Che strano il destino, come può aver incontrato nuovamente un tizio conosciuto all'interno della Foresta Oscura?

19:46 Utente anonimo:
  [Edit] La guarderebbe scendere dalla scala mentre i capelli di lei corrono lungo la sua piccola schiena eleganti, no come quelli selvaggio del genin è quasi un piacere per lui vederla e non solo per il suo aspetto che stuzzicherebbe l’ormone di ogni uomo , ma non il suo che ancora è puro come un raro fiore di loto cresciuto nel cemento. << Vedo che ha detto il vero, si dai molto da fare per la sua gente.>> chinerebbe leggermente il capo verso la minuta donna per poi rialzare il capo, lasciando che quel sole prepotente riscaldi la sua fredda e bianca pelle, facendo risplende i suoi raggi nell’iridi blu oceano dell’angelo di carta come mare su una calda spiaggia d’agosto. <<…no , non mi sono perso vengo spesso qui.>> Di sicuro non può spiegare il motivo per cui è affezionato al posto e come ha conosciuto la gente del distretto, li era come batafurai, no come shiroi. Una voce di bambini risuona nei presi, sembrano giocare non molto distanti da loro. Ed è li che ricorda, ed è un nuovo battito d’ali. [Inizio Flash Back] Una giovane ragazza seduta su di un'enorme radice, misteriosa, dalla pelle albina e dalla lunga e setosa chioma bianca ,fissa con l’azzurro cielo negli occhi Shiroi seduto poco lontano su un umido terreno del Bosco Oscuro . Chiaro di Luna illumina la minuta corporatura esile ma formosa di Nori, avvolta in un chimono dal tessuto di colore rosso e costoso, gambe seminude se non fosse per la gonna che indossa. <<Io devo difendere il mio popolo, il mio clan d'appartenenza. Io voglio proteggere i più deboli dall'ignoranza di chi si è affermato superiore o degno di poterci guidare senza prenderci in considerazione. Io devo proteggere l'identità di ogni villaggio, garantire la pace tra di essi senza soffocare la grandiosità dell'indipendenza, essere sicura che chi salirà al governo sia consapevole che se un anello viene attaccato, è loro dovere scendere in battaglia nonostante non siano stati personalmente sfiorati e mi creda...farò tutto ciò che è necessario, anche morire, affinché questo concetto entri nella testa di ogni singola persona>> direbbe con tono sicuro di se verso l’anbu in incognito che resta li ad ascoltarla. [Fine Flash back] << Perché non mi accompagnate? Sempre se vi va.. vi faccio perdere pochi minuti, vi prometto di mostrarvi una cosa bellissima se accettate.>> Direbbe in fine verso la donna mentre Luna decide d’abbandonare il volto di shiroi per prendere il volo verso la bella bambola id porcellana , andandosi a poggiare sotto le sue guance destre, almeno proverebbe . [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

20:03 Nori:
 Ricambia l'inchino con eleganza, sembra danzare nell'etere ogni qual volta ella si muove, eppure, nonostante la somma beltà posseduta dal Genin, ora, fronteggiato, l'attenzione si sofferma semplicemente sui zaffiri assai più intensi dei propri che paiono vitrei. Il sorriso permane sulle labbra pallide nonostante, ruotando il corpo per continuiare quindi a lavarsi le mani, rivolge solo il profilo, trattenendo l'attenzione uditiva unicamente su di lui <pensava che io parlassi a vanvera?> non vi è astio nel tono utilizzato, anzi, la pacatezza echeggia ad ogni vibrazione di corde vocali musicali quanto il pizzico d'un arpa <Purtroppo Kagegakure, come già detto, non può assicurare il benestare dell'intero distretto> amarezza par trapelare nel mentre recupera uno strofinaccio con il quale asciugarsi <tornare ad un'indipendezza può far si che, quanto meno Kiri, possa risplendere, accudendo autonomamente chi, in queste vie, viene dimenticato> tacito il sospiro esalato dalle narici, antecede il silenzio c'assume un ruolo fondamentale per la manciata di minuti futuri sfruttati nell'affiancarlo con flemma snervante. <Cerco di aiutarli dopo l'allenamento al Dojo...non dista molto da qui> la mancina sbuca nuovamente dalla manica larga, quanto basta per salutare i due anziani ed iniziar a passeggiare con Shiroi dopo aver risposto al suo invito con un semplice assenso effettuato dalla nuca. Le distanze sembrano esser state contate con il metro, come se amasse evitare di invadere gli spazi personali, per lei, sacri <come mai viene spesso da queste parti?> lecita la domanda, non sembra dimostrare curiosità sul luogo dove, l'uomo, sembra doversi recare, ma in fin dei conti, l'espressione perennemente apatica, statica, non lascia alle emozioni adito di poter salire la superficie. Un freno impiantato nel terreno, nascondersi dal mondo per apparir sempre risoluta, impeccabile, dura quanto le rocce d'una montagna che mai si piegherà al vento.

20:33 Utente anonimo:
  [Via centrale] Adesso il sacco andrebbe poggiato per terra, un suono di plastica che si piega , il sacco non sembra per niente poggiato, né che dentro ci sia qualcosa di fragile, ma è da un po' che lo porta in spalla . << Un sacco di gente parla a vanvera sapete?>> Replicherebbe con ironia per poi allungare le braccia stiracchiandosi ,il petto s’allarga lasciando che la scolatura a v del Kiomono s’allarghi ancora un po' mostrando l’addome nel suo movimento , ben più visibile della muscolatura scolpita dell’angelo è lo stemma impresso a fuoco sotto lo sterno di Shiroi, belle marchiata , cicatrici ardenti ormai vecchie che spiccano in quella pelle bianca che si ritrova. Una volta sgranchite le spalle porterebbe il busto in avanti piegandosi cosi a 90° ( se c’è ekko nei pressi che qualcuno mi avvisi in nome di dio) per aprire il sacco e con la destra prelevare un sacchetto di platica, trasparente con dentro delle confezioni di patatine che adesso porgerebbe a Nori. << a portare delle cose a dei miei amici, prendi queste ma stai un po' dietro di me…ve lo consiglio Nori-chan…>> Adesso andrebbe a chiudere velocemente il sacco nero,per poi stringerlo di nuovo con la mancina e ricaricarselo sulla spalla sinistra, a fagotto. << Avanti sta tramontando il sole …Facciamo in fretta!>> esclamerebbe ridendo per poi muovere i primi passi, sembra che il tempo non sia a loro favore e lui sembra molto preso dalla consegna che deve fare, naturalmente prima andrebbe a salutare gli anziani con un inchino, non si dica mai che sia maleducato. [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

21:30 Nori:
 Delicato, lo sfarfallare di Luna verrebbe finalmente colto, ed è a Lei che l'attenzione delle chiare vien rivolto nel mentre, sulle labbra pallide, nuovamente sboccia il tenue sorriso che lascia trapelare dolcezza. Arriccia il naso, avverte quasi solletico, eppure, questa volta non tenta dall'ungar la mano, anzi, semplicemente sporge il viso per rendersi un'ottima pista d'atterraggio sul quale, la bestiola - se vorrà - potrà sostare. A distrarla da questo magico momento ci penserà Shiroi con il sacco portato in spalla, la curiosità, seppur minima, la spinge a ruotar il cranio in sua direzione e, con flemma, lo sguard scivola dall'uomo al misterioso contenitore <Purtroppo ne sono consapevole, ma per fortuna, il mondo è bello perchè vario e non tutti ci assomigliamo> solleva le spalle con sufficienza, senza proseguire oltre. I pensieri sull'essere umano li custodisce, per il momento, dentro di se, esporli ad uno sconosciuto sarebbe inopportuno, fuori luogo, generatore di possibili imbarazzi che mai saprebbe gestire. In fin dei conti, alle persone non importa una merda secca di chi siamo e dei barlumi di luce nascosti nell'anima. Permane in silenzio, arresta il passo coadiuvando gli arti superiori intrecciati tra loro, pronti a scomparir tra le maniche larghe del chimono <Uhm?> inarca un sopracciglio nel sincerarsi dell'offerta gentile avversa, ma non le piacciono. Le patatine sono cibo deletereo, rovinano la purezza del corpo ed inevitabilmente anche del chakra. Nori! La gentilezza! Schiarisce la voce, schiocca la lingua contro il palato prima di assumere un'atteggiamento di circostanziale educazione <La ringrazio...> ed ecco che la mancina ghermisce l'oggetto offertogli senza però accennare al consumo <Perchè devo star dietro di lei?> confusa, inclina la nuca lateralmente e, alcune ciocche ondulate, accarezzano la gota poichè trascinate dalla gravità. Sembra davvero che il tempo sia ristretto, perciò, senza continuar a porre domande, semplicemente lo segue a passo svelto, ignara di quel che le aspetta da li in avanti.

21:51 Utente anonimo:
  [Spiazzale] Il suo passo si fa più svelto assicurandosi che lei resti dietro di lui di qualche metro come nel volerla difendere da qualcosa eppure il viso dell’angelo è sereno anzi sembra molto divertito. << eppure noi un po' ci assomigliamo non trova Nori-chan?>> domanderebbe ancora ironicamente per poi esplodere in una grassa risata, una risata ricca di gioia che ricorda quella di un bambino, neanche sembra uno shinobi ma un angelo vestito di gioia . Le voci dei bambini che giocano si fanno sempre più forti, la fonte di quel suono è proprio dietro l’angolo che ora lui sta imboccando. << quante domande, lo faccio per lei mi creda! >> esclamerebbe voltandosi un attimo mentre le palpebre dell’occhio sinistro s’avvicinano ora abbracciandosi per un breve secondo per poi riaprirli abbagliandola di nuovo di blu investendola come onde marine per poi tornare a darle le spalle e voltare l’angolo. Ora quello che sentirà Nori saranno solo voci di bambini . << c’è il signor shiroi!!!!>> seguito da un botto come se qualcuno sia caduto per terra . << Guardi Signor Shiroi abbiamo ancora la palla che ci ha regalato non l’abbiamo persa come promesso! >> direbbe la voce di un altro bambino. Una volta voltato l’angolo nori vedrà shiroi per terra con dei bambini che l’abbracciano, circondato da una decina di questi. Il sacco è a terra , ancora stretto in punta dall’angelo di carta che ride quasi imbarazzato. I bambini, come il resto delle persone del quartiere, vestono con stracci e molti sono addirittura scalzi, i piedi sono sporchi e a quanto pare stavano giocando in uno spiazzale con il pallone a quanto pare regalato da Shiroi. << Bravissimi! Vi ho portato un premio per questo.>> Ancora a terra andrebbe a prelevare un peluche a forma di panda dal sacco . << questo non è per voi…buoni eh…però il sacco è pieno di vestiti e di scarpe nuove, mi raccomando non litigate e dividetevi tutto ok?>> ora andrebbe a indicare Nori che dovrebbe essere già giunta sullo spaziale. << Lei è la signorina Nori, ha con se un altro regalo per voi, vi darà un pacco di patatine l’uno ma non l’assalite, siate gentili è una signorina !>> esclamerebbe divertito osservando la donna che a breve sarà assalita dai ragazzini, pensava che forse quel cibo era per lei? Sono cose per bambini mica per persone come loro, la guarderebbe sorridendo, un sorriso che sa di pace, un bellissimo sorriso degno d’essere definito angelico ma mai bello come quello di quei bambini che adesso hanno qualcosa che desiderano quando altri abituati ad avere tutto neanche ci fanno caso…adesso come li gestirà la bella bambola di porcellana? [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

22:20 Nori:
 Corre, seppur non sembri dato che l'uomo par adottare una semplice camminata veloce. Gonfia le guance, una bimba indispettita che si ritrova in seria difficoltà, ed è allora che le mani, nonostante il pacco di patatine, pinzano i lembi del chimono per poter usufruire di maggiore movimento senza però scoprir ulteriormente le cosce già di per se in bella mostra. I piedini nudi calpestano il terreno senza provare dolore, sono abituati, ama il contatto con gli elementi e l'ambiente circostante, ma è bruciore quello avvertito quando, raggiunta la fine del vicolo, inchioda dinanzi la piazza nel mentre, per le membra riecheggia una sola frase. Ci assomigliamo. Si socchiudono le palpebre, accecante il raggio tiepido di un sole, ormai, in procinto di tramontare, la costringe a coprirsi parzialmente con la mancina, ed come un'apparizione il sol ricordo dei zaffiri profondi che fendono la delicatezza dei cristalli vitrei e vuoti. Lentamente, il corpo s'abitua e le risate cristalline dei bambini riempiono l'udito come la più idilliaca tra le melodie. Discende l'arto, compare una delle scene che più riescono a sconvolgere un'animo, sin ora, addormentato e tormentato. Si schiudono le labbra pallide, stupore disegnato con così tanta foga da parer un fulmine a ciel sereno, ed il cuore batte all'impazzata, si stringe così tanto da avvertir lo stomaco rivoltarsi, ed un nodo risalir la gola, pressante nonostante il tentativo vano di soffocare l'emozione scoppiata come fiume in piena. I margini cedono, e la sclera s'inumidisce senza mai, però, che quelle lacrime scivolino sulla gota decorata di cremidi. <...> servirebbero davvero parole che possano ritenersi giuste in quel momento? No. Alle volte basta semplicemente tacere ed osservare, imprimere nella memoria un qualcosa che, però, risveglia un ricordo abbandonato nel dimenticatoio. 'Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere'. Trema un solo istante, non può permettersi di mostrarsi debole, ed allora, in piedi ed inerme, si lascia circodare dai piccini nonostante, per qualche istante di troppo, fisserebbe Shiroi con immensa, seppur tacita, gratitudine. <Uhm...> solleva il pacchetto trattenuto tra l'indice ed il pollice <Dovrei darvi queste, davvero?> diviene più giocosa, lontana dalla freddezza invernale che ha sempre utilizzato come scudo, barriera servita per non affezionarsi a coloro che sanno solo romperti in mille pezzi calpestandoti <Prima dovete prendeeeermiiii> ed eccola che scatta in una piccola corsetta, sventola il premio, si diverte come mai prima d'ora e, dopo qualche giro tondo, si lascia acchiappare incurante di capitombolare al suolo come un sacco di patate. Alcuni li abbraccia, altri ancora di beccano qualche bacio <non litigate altrimenti vi mangio il naso a tutti quanti eh!> Shiroi, non prendertela, è il suo popolo, sono degli innocenti...ma magari un'aiutino a rialzarsi non sarebbe poi così male!

22:34 Utente anonimo:
  [Spiazzale] Resta disteso vedendo la scena dei piccoli che rincorrono Nori all’inizio dello spaziale, un nuovo sorriso si crea mentre lei osserva lo shinobi, forse vorrebbe un aiuto ma lui non può deve pensare ad altro adesso, ma prima di passare a ciò andrebbe a chiudere la mancina a pugno, lasciando solo il pollice dritto, facendo un bel OK verso la shinobi, lui non fa questo per lui o per lei ma ancora è presto per capire, c’è una lezione che vuole farle capire in tutto questo ma se ne parlerà dopo . Shiroi è ancora distesso per terra e forse vorrebbe rialzarsi ma non po', qualcosa lo trattiene all’altezza del polpaccio, una presa che sa di un dolce koala, una bambina lo stringe forte sorridendo, lei non parla accenna a stento dei piccoli versi. << Ed eccoti qua…ti ho portato un regalo speciale, solo per te!>> esclama mentre la bimba gli dona un grosso sorriso,per poi spallancare gli occhi appena Shiroi gli poggia il peluche a forma di panda. << Questo è tuo però…shhhh ti devo dire un segreto!>> direbbe con voce misterioso per poi dire a voce bassa… << Questo peluche è magico, lui è come te, non può parlare ma può sentire tutto e ascolta bene….>> farebbe cadere un piccolo attimo di silenzio per far aumentare l’aria di mistero... la bambina sgrana gli occhi lasciando la morsa e afferrare il peluche osservandolo. <<… lui può sentire i pensieri, quindi può ascoltare anche i tuoi, cosi anche tu puoi parlare con qualcuno!>> detto ciò la bambina muta andrebbe a stringere forte a se il pupazzo mentre Shiroi finalmente si rialzerebbe per poi prendere in braccio la piccola e avviarsi verso nori. << Signorina nori, può dare un pacco di patatine a questa principessa per piacere?>> direbbe sorridendo mentre la bambina fisserebbe con i suoi occhioni verdi la donna. << Avanti su… s’è fatto tardi, prendete tutte le vostre cose e andate a casa , non fate preoccupare i vostri genitori!>> esclamerebbe ancora verso i bambini invitandoli ad andare a casa una volta presi i doni, il sole ormai è calato, non è un bene che stiano ancora in giro. [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

23:01 Nori:
 Ed ancora gioca nel mentre si diverte a distribuire i vari pacchi assicurandosi che tutti ne abbiano uno, senza distinzione <Non fate i capricci su...magari la prossima volta sarò io a portarvi le caramelle> arriccia il naso divertita nel mentre cerca di mettersi quanto meno seduta, incurante del tessuto prezioso semi sporco. Il lembo di gonna ricade sugli inguini scoprendo le gambe sapientemente incrociate, l'attenzione, però, vien proiettata sulla bambina segnalata da Shiroi poco più in la e, con delicatezza, abbandona il pavimento per poter avvicinarsi alla bambina con il peluche. Le chiare si rispecchiano nei verdi smeraldi della piccola al quale, silenziosa, di poche parole, dona l'ultimo snack prima d'assicurarsi che tutti si rechino verso le abitazioni. Alcuni di loro li conosce, tuttavia, si è sempre dedicata ai malati ed anziani, come se avesse sempre avuto paura dei infanti, così puri, innocenti, fragili da suscitar timore nel proprio animo. <Non me lo sarei ma aspettato> sibila affiancandolo nel mentre, senza mai più incrociar il viso avverso, si impegna a rassettar il chimono con cura. <La ringrazio per ciò che ha fatto> perchè, dalle emozioni sin ora scoppiate, torna ad impuntar quel maledetto freno che lascia ricader il manto di neve su una creatura che potrebbe essere di più d'un fantasma? <eppure, meritano molto più di questo> sgattaiola via l'aria attraverso le narici, un tacito sospiro nuovamente malinconico che precede l'invito effettuato con un cenno di mento <Si è fatto tardi anche per noi, credo...Non so cosa lei abbia da fare, ma se vuole posso accompagnarla per metà tragitto, casa mia è da quella parte> verso il centro, poco dopo l'uscita del quartiere povero <quindi viene spesso qui per questo?> curiosa, attende le mosse altrui, ristabilendo l'equilibrio nonostante la sclera, permanga inumidita.

23:23 Utente anonimo:
  [Spiazzale] Una volta preso il pacco di patatine, la bambina manderebbe un bacio volante a Nori per poi stampare un bacio con tanto di “scriuscio” ovvero di rumare di labbra sulla fronte di Shiroi <<SMAK!!>> lui donerebbe nuovamente una grossa e ricca risata ai bambini mettendo a terra la piccola. << Su adesso vai da mamma e papà dai…>> la bambina li saluterebbe con la manina e andrebbe via come tutti i bambini che pian piano si dissolvono nello spaziale facendo rientro a casa. << Non mi deve ringraziare, non ho fatto niente per voi o per avere qualcosa in cambio… loro sono felici, mi basta questo.>> direbbe sorridendo mentre si avvicina al sacco nero che adesso è completamente vacante , riducendosi piatto e vuoto eppure poco prima era bello piano, prosciugato da bambini, shiroi s’avvicinerebbe all’involucro di plastica vuoto adesso prendendolo e buttandolo in un cestino, rispetto per l’ambiente prima di tutto. << è tardi dice? Mi sarei fermato volentieri a parlare con lei Nori-chan>> Il capo s’alza guardando il cielo stellato, la luna sembra quasi sorridere come un gatto magico che si proietta nel nulla. Nonostante il suo aspetto e le sue dimensioni massicce lo shinobi sembra avere un vero cuore d’oro e più che ricordare un angelo di carta, ricorda un angelo fatto di carne e ossa dalle ali invisibili . << Nel mio tempo libero o mi alleno o lo dedico ai bambini, sono loro il motivo per cui la penso diversamente da voi … anche se tempo fa il mio pensiero non era diverso dal vostro. >> direbbe ora abbassando il capo, osservando la cicatrice che posta sullo sterno, lo stemma di amegakure. << bhè se volete vi faccio compagnia volentieri.>> direbbe sorridendo porgendo il bracco come un vero gentiluomo. [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

23:44 Nori:
 Sorride, spontanea, seppur con la malinconia che mai sembra volerla abbandonare. Flemmatico, lo sguardo, discende sul braccio esposto, eppure, non s'avvicina, nè dona l'idea di voler assecondare una tale, inconcepita, confidenza <Sono pronta ad ascoltarla qualosa lei voglia chiacchierare con me, Shiroi...tuttavia, credo sia inopportuno intrattenersi da soli, insieme, ad orario così tardo> d'altri tempi, difficente, poco propensa all'apertura verso chi, per lei ed il suo villaggio, rappresenta il nulla. Anche dopo il gesto di grande onore al quale ha appena assistito. Reprira profondamente, ripendono le falcate che, leggere, scoprono le minute, affascinandi, gambe, il pallore della Luna risalta le caratteristiche albine della donna, la rendono una vera apparizione oltre ad assecondar la malattia trascinata con se sin dalla nascita. Ruota il capo, non può far a meno di notare la marchiatura che storpia il petto avverso in un'orrenda, strana, cicatrice <Cos'è?> la indica con un cenno del mento per poi riprendere a riversar i pensieri sui bambini, precedentemente, incontrati <si, la loro felicità riempie il cuore...ma che futuro hanno? Un pacco di patatine, un peluche, può farli sorridere, eppure, io vedo il loro il destino dei nostro paese, nel mio caso, del nostro villaggio> seriosa, meditabona, espone il proprio punto di vista <alcuni di loro saranno spinti a rubare, altri svilupperanno un odio incondizionato verso il sistema poichè gli ha strappato via la famiglia ed i sogni...altri ancora vedranno tutto questo come la normalità e si accontenteranno. Le sembra corretto?> la rabbia ribolle nel suo animo, ma nulla verrà lasciato trapelare. Una piccola macchina che cerca in tutti i modi di aggrapparsi alla razionalità indiscussa

00:07 Utente anonimo:
  [Spiazzale] La guarderebbe prendere le distanze, un gesto carino il suo come è abituato a fare,ma alla fine è cosi lui privo di malizia non viene capito ma non importa, lui capisce sempre gli altri. Si limiterebbe a sorridere iniziando a muovere i primi massi mentre la mancina accarezza la cicatrice ed è solo adesso che Luna, aggraziata nel suo fragile volo tornerebbe su Shiroi poggiandosi sul suo collo. <<è lo stemma d’amegakure, del villaggio della pioggia, della mia gente…>> sorriderebbe ancora ma con un accenno di malinconia mentre Luna regala un nuovo battito d’ali. [INIZIO ] FLASH BACK Un piccolo cucciolo d’uomo si trova ai bordi di un fiume , puòavere circa 8 anni sta osservando il padre che a petto nudo, privo di vesti sta uscendo dal fiume dopo essersi fatto un bagno, alle sue spalle c’è una donna , una bellissima donna che sta pettinando una piccola donna , poco più grande di lui. << Non ti muovere o ti farai male è importante prendersi cura dei capelli . >> dice la madre mentre la ragazzina sbuffa. Ma il bambino fissa il padre che passa al suo fianco e vede delle linee verticale incise a fuoco nella sua schiena. << Chi ti ha marchiato a fuoco papà?>> domanda il bambino dispiaciuto nel vedere tali segni. L’uomo si volta verso di lui e si china. << Non fare quello sguardo dispiaciuto , esistono uomini che una volta ottenuto il potere ne vogliono sempre di più e sottomettono il prossimo per senso di superiorità per sentirsi come un dio.>> Il bambino si rattrista ancora di più e accenna a piangere. << No..Non lo fare… non piangere . fa parte del gioco della vita, se piangi rendi un falso dio, un dio. Fare il loro gioco non è sottomettersi…Ricorda che una stella per splendere ha bisogno di bruciare. >> Il bambino spalanca gli occhi e cerca di trattenere il pianto più possibile. [Fine Flash Back] Ad ogni passo sia la chioma che i pendenti di carta vengono scossi dai suoi passi. << Non sottovalutate cosi tanto i bambini Nori-chan… loro capiscono e il dolore può diventare fonte d’ispirazione, sta noi dagli l’ispirazione giusta in modo che la loro essenza pura permanga…>> Direbbe con un tono fiducioso, i bambini…sono angeli dalle ali fatte di sogni e speranza. [INIZIO FLASH BACK] Una Donna grida vedendo il suo piccolo figlio a terra vicino al camino, sembra tremare. L’uomo , il capo famiglia entra vedendo il figlio tremante a terra si getta su di lui ma uno strano odore di pelle bruciata arriva al suo naso . << Cazzo hai fatto?!>> esclama preoccupato mentre si accovaccia a lui per soccorrerlo. Il ragazzino sorride voltandosi . << io brucio con te papà>> Dice mostrando lo stemma d Amegakure automarchiato a fuoco all’altezza dello sterno del petto . L’uomo spallanca gli occhi e….[FINE FLASH BACK] << La mia gente è nata nel dolore delle guerre, da quel dolore sono nati diversi shinobi e anche un dio…>> riferendosi al nonno, al sommo dio Pain. <<… Capisci che sta a noi difenderli… per questo ti dicevo se avevi qualcuno da difendere, io stesso come te, pensavo solo alla gente del mio villaggio,poi ho aperto gli occhi e ho capito che tra tanta gente non meritevole esiste anche altra gente da difendere come quei bambini… io difendo loro, li difendo tutti.>> Replicherebbe adesso diventando serio per poi porgere nuovamente lo sguardo su di lei. [Chakra : off] [Item: sacco misterioso]

23:06 Nori:
 Fissa la cicatrice per lunghi istanti, soprattutto nell'apprendimento di origini che mai aveva udito in precedenza. No, non proferisce alcuna parola a riguardo, semplicemente, solleva con flemma i cristalli sin a studiare i connotati avversi affinchè la memoria continui la scultura così da non dimenticarsene facilmente. Chi sei davvero? Come ragni, i dubbi tessono le loro tele nel quale ogni positività vien intaccata dalla paura d'una menzogna, le stesse che portarono alla morte gli amati genitori lasciandola completamente sola al mondo. Sospira, ruota il cranio donando non più del profilo all'uomo, ora, sito al suo fianco nel mentre prosegue l'avvicinamento verso la propria dimora <Shiroi...il dolore non tutti lo sfruttano per migliorarsi, anzi, risulta essere una ferita aperta pronta a sanguinare ad ogni scossone accusato> lei ne è la prova, per quanto possa provar senso di dovere e giustizia, lo stesso Governo vien visto come il vero, unico, nemico, tanto da spingerla nella follia di ricercar la verità in una leggenda. Ridicolo non è vero? Eppure, se in passato qualcuno avesse effettivamente riflettuto sul furuto degli infanti, magari adesso possiederebbe un modo di ragionamento dissociato alla rivolta, all'anarchia. Schiarisce la voce, coadiuviano un leggero sospiro esatalo dalle narici, e l'attenzione vien proiettata alla luna ed i suoi astri, luminosi questa sera, senza nuvole bastarde a coprirne la maestosa bellezza <è qui è si sbaglia...Shi-ro-i> dolcezza traspere là dove un sorriso pallido si staglia sul viso del fantasma <io difenderei chiunque si trovi in difficoltà a prescindere dal distretto o villaggio d'appartenenza. Ma, allo stesso tempo, rifletto sul futuro della mia gente...l'uno non esclude l'altro> una bilacia perfettamente equilibrata, senza mai tendere da alcun lato, bensì, il suo animo risulta essere la superficie di un lago calmo, quieto, fermo nel tempo e nelle epoche <i bambini di oggi vivranno ahimè il mondo che ci noi abbiamo costruito...lo cambieranno? Probabile, ma questa cantilena la si ripete da secoli, lasciando susseguire le generazioni con la stessa, solita, scusa che non ci direziona verso l'evoluzione, ma un continui procastinare qualcosa che andrebbe iniziato oggi> comprendi? <comunque, sono arrivata> un cenno del mento vien riferito una volta sbucati fuori dal quartiere povero. La casa è modesta, ben di meno di ciò che ci si aspettata guardando le vesti indossata, è indipendente, solitaria, cupa sotto certi aspetti. Come se vi fosse un'alone di tristezza mescolata all'antichità dell'architettura con il quale è stata costruita.

23:20 Utente anonimo:
  [casa di Nori] I passi si fanno lenti , le strade sono vuote , le povere case illuminate e l’unico suono presente nelle strade è la voce della bella bambola di porcellana che finalmente si sbilancia , lei non è diversa da lui questo è quello che lui voleva sapere e finalmente ne ha avuto prova. Luna con le sue zampete andrebbe a muoversi lentamente lungo il collo dalla pelle diafana dell’angelo di carta . << Noi siamo qui per questo, per aiutare la loro essenza a prendere la via giusta nori-chan…>> Andrebbe a sorridere ancora per aggiungere subito dopo. << Sai quando sono arrivato in questo villaggio mi era stato detto che la nebbia aveva schiavizzato la mia gente,per questo si trova qui…Eppure, io ho conosciuto questa gente… loro non hanno colpe. Per questo difenderò anche loro.>> Adesso l’iridi d’oceano di lui andrebbero a cercare lo sguardo di nori che sembra voler mantenere sempre di più le distanze, come tutti, nessuno vuole davvero vicino quell’angelo di carta, bello si, come una statua ma in pochi cercano di capire cosa esprima veramente. << e io difenderò anche te..aiutami a difendere la gente che ha bisogno di noi, come facevano i shinobi di un tempo.>> cosi finirebbe il suo monologo arrivato davanti all’abitazione della donna. Un nuovo sorriso per poi voltarsi. << Buona notte Nori-chan, è sempre un piacere sentire la tua voce.>> adesso lui s’allontanerebbe lasciandola li, donando solo le sue spalle e quella folta chioma albina che scende a cascata dalle sue grandi spalle .[chakra off ] [end]

23:31 Nori:
 Si spalancano impercettibilmente le palpebre e, di scatto, l'istinto la porta ad incrociar gli zaffiri dove, specchiandovici, i cristalli sembrano quasi rubarne il colore dato il loro chiarore. Loro, aiutarli a perseguire la via giusta. La voce le muore in gola per un sol istante, qualcuno che davvero vuole iniziar un processo di cambiamento? Lentamente, la mancina si distacca dalla gemella, sbucando nuovamente dalal manica larga per tentare di poggiarsi delicatamente sul braccio avverso. Il primo contatto che abbia mai effettivamente voluto nella sua vita, dopo la morte dei genitori <Purtroppo...non sempre i regnanti scelgono la vera giustizia e fratellanza> tenta di giustificare così gli orrori compiuti che attuerebbe solo verso il nemico, non sugli innocenti <tuttavia...può contare su di me, Shiroi. Mi auguro però che questi principi rimangano sempre ben saldi, senza venir macchiati dalla corruzione> unica preoccupazione che la spinge, forse, a non fidarsi del tutto dell'Angelo. Una bambola proprio perchè fatta di porcellana è fragile se lasciata cadere a terra. Interrompe l'avvicinamento per poter arrestare il passo dinanzi alla porta della propria abitazione <Buonanotte...Shi-ro-i> sillaba neanche lo stesse sussurrando, eppure, non si espone sul piacere reciproco di quella chiacchierata, bensì, preferisce rivolgergli un cordiale inchino prima di ritirarsi nel proprio alloggio. Cosa riserverà, da oggi in poi, il futuro? Lo scopriremo soltanto vivendo. Cala il sipario [Exit]

Shiroi incontra (per puro caso eh) Nori, la porta con sé a consegnare dei regali ai bambini poveri di kiri.