sotto la pioggia
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Giocata dal 21/04/2021 21:07 al 22/04/2021 00:39 nella chat "Bosco Dei Ciliegi"
Altra giornata finita altro lavoro protratto fino a tardi. Non avendo voglia di andare a casa si è messa a rivangare di nuovo la memoria del suo passato alla ricerca di un posto fittizio che possa appagare quella sensazione di malinconia. Il bosco dei ciliegi, ha visto l'originale, beh quello sia prima la venuta di Yukio che distrugge tutto, sia dopo e questo è il terzo bosco che ha il piacere di vedere. é un po' come il monte degli Hokage che viene buttato giù da un attacco terroristico. Pantaloni grigio bluastro dalle tonalità pastello. Un maglione a maglie sottili color terra con le maniche a pipistrello ed un leggero scollo a v. Scarpe aperte con un tacco leggero e quadrato, borsa a tracolla e uno sguardo spento e stanco mentre si sta bevendo quello che sembra un tè caldo dalla confezione. continua a sorseggiare mentre cammina in quello che è ben lontana da una fioritura, ma presto o tardi ci sarà. Si porta indietro i capelli e con una mano va a ravanare dentro la borsa per andare a prendere il cellulare tirandolo fuoi per guardare qualcosa su Ninjagram. Una roba veloce, rapida e completamente distratta da altri pensieri che al momento sono profondamente seppelliti dentro il suo corpo considerata la faccia neutra che mostra al momento. [ch off] [Bosco] Il sole è calato, dando modo al suo opposto di poter sfoggiarne la bellezza, seppur per metà. Non c’è modo di scoprire alcuna nuvola e l’assenza di vento permette una serata completamente adagia e perfetta per una camminata tra gli alberi di ciliegi. I sandali impattano sulle mattonelle sottostanti mentre attraversa il percorso all’interno del bosco : decisamente diverso rispetto a quell’oscuro frequentato qualche giorno fa. La lunga e larga tunica marroncina nasconde in gran parte la propria mole fino all’altezza degli stinchi ; maniche svuotate e braccia penzolanti tenute all’interno dell’abito, lungo i rispettivi fianchi. Allacciato sotto il mento per mantenerlo addosso, il cappuccio resta piegato dietro la nuca. Capelli neri, folti, con alcune ciocche che ricadono in avanti sulla fronte nascosta sotto una fascia bianca che ne avvolge il capo un paio di volte. Viso smunto, pallido, in contrasto con le iridi piene e scure, nere come la pece, che adocchiano il loco ed i vari alberi innalzati ai propri lati. Labbra serrate e silenzio che giace sovrano attorno a se, se non per qualche cinguettio di uccelli e la presenza, successivamente notata, di una figura femminile poco più avanti su cui sposta lo sguardo. La vede camminare a propria volta e frugare qualcosa dalla propria borsa e nel contempo che la osserva, rallenta il passo fino a soffermarsi completamente .. < Hai bisogno di aiuto ? > .. chiede d’un tratto, lasciando che la propria voce viaggi rapida verso ella. Lenta, monocorde, priva di qualche intono dolce ; così come l’espressione in viso. Non lascia trasparire alcuna emozione. Impassibile. Misterioso ma non per questo segno di pericolo o minaccia. Fermo sul posto, posa quelle semplici – quanto pesanti – iridi sulla figura della Hyuga, ritornando a serrare le labbra ed aspettare che ella si volti completamente una volta attirata l’attenzione. Si gira di scatto verso Unmei con lo sguardo agrottato mentre lo fissa perplessa che qualcuno si avvicinasse a lei così tanto, almeno oggi intende. Non sta incontrando nuove persone e questa espansività improvvisa la lascia un secondo basita. <nno?> domanda allungando le "n" nella frase mentre chiede perplessa non capendo neppure lei di cosa stesse parlando. Poi si ricorderebbe del cellulare in mano <ah questo? ma no certo che no> sorride verso questo con fare abbastanza calmo piegando la testa di lato mentre lo osserverebbe con attenzione. <e tu? hai bisogno di aiuto?> domanda la donna prendendo un'altro sorso dalla cannuccia del tè tirando su il liquido caldo. Ha un colore rosso scuro fuma direttamente dalla cannuccia in contrasto con le luci della serata. Si porta davanti la borsa e rimetterebbe a posto il cellulare rimanendo in quello strano silenzio mentre terrebbe la sua attenzione solo per Unmei. <qualcuno potrebbe considerare non consono fermare una signora per strada a quest'ora di notte> sopratutto se la signora è anbu. [ch off] [Bosco] La osserva scrupolosamente nel momento in cui solleva il capo per indirizzare lo sguardo contro quello dell’Uchiha. Lineamenti del viso, tagli, angolazioni e soprattutto quegli occhi : così chiari, così bianchi. Gli unici ad averli così sono gli Hyuga : un legame storico, di millenni fa, che li collega nello stesso sangue. E solo al pensiero di quella parte di storia, solleva appena l’angolo della bocca in un leggerissimo quanto impercettibile sorriso. Dura mezzo secondo prima di scomparire ed ascoltare ciò che dice .. < Già che ci penso .. > .. distoglie lo sguardo da lei per qualche attimo, rivolgendolo in direzione del primo e più vicino alberi di ciliegio, alzando appena il mento .. < .. Non l’ho mai chiesto in vita mia > .. commenta, tornando poi a guardarla e notare come riposa il cellulare nella borsa e bere il the da quella cannuccia che ogni tanto acciuffa con le labbra .. < I tuoi occhi hanno scritto parte della storia di questo mondo > .. fa intendere che lui sa, ma non continua con tale argomento. Rimane a fissarla dritto negli occhi quando fa quel commento finale che lo fa sbuffare un po' divertito .. < Può essere > .. si guarda intorno stavolta come per capire se effettivamente ci fosse qualcuno nei dintorni a guardarli o notare la presenza dell’Uchiha nel soffermare una giovane e sola ragazza nel bel mezzo di quel bosco .. < Ma ciò che conta è quello che pensi tu > .. ferma il capo in sua direzione, nuovamente gli sguardi che s’incrociano .. < Credi che non lo sia ? .. Ti senti in pericolo ? > .. lo dice non dimostrandosi un pericolo sebbene la sua presenza sinistra, e alquanto pragmatica, potrebbe suscitare allerta mista a curiosità. Sbatte gli occhi mentre vedrebbe quel sorriso, appena percettibile per il quale non commenta, tiene solo gli occhi ben aperti mentre tiene il thè bollente davanti a se come una sorta di arma da usare successivamente se fosse necessario. <oh, uno che si aiuta da solo e che il cielo aiuta, immagino> commenta la donna leggermente ironica allargando il sorriso sempre tenendo lo sguardo fisso su di lui. <buona parte intendi> Il Byakugan, gli occhi più antici di questo mondo, bhe, più o meno. ma parliamo adesso se deve considerarlo un maniaco o meno. <cosa penso io?> sogghigna fissandolo rimanendo sull'attenti, improvvisamente quello sguardo sembra più simile a quello di un gatto: guardingo, attento, ferale. <uno sconosciuto mi parla dei miei occhi e normamente chi lo fa è perché me li vuole prendere gli occhi> afferma prendendo delle pause ponderate come se lo stesse mettendo in allerta sulle prossime parole da adoperare. <sono una ragazza da sola in un bosco aperto 24h, il bosco ha una certa espansione e al momento sono limitata dalle scarpe, non molto ma abbastanza da non rendere la corsa ottimale, è notte, ed è possibile che non possa incontrare una pattuglia e se chiamata non prima di 5minuti se voglio essere positiva...sentirsi in pericolo è alla base del vivere serenamente ti permette di sapere che cosa puoi fare e no> ma da come lo guarda non sembrerebbe per niente interessata a scappare, tutt'altro. <quindi, ora sai cosa penso: non so se tu sei un maniaco che vuole strapparmi gli occhi, ma sicuramente sei un uomo con una scelta: puoi essere l'uomo che ci prova e per questo mi sono appena limata le unghie, puoi essere l'uomo che si allontana, o puoi essere un cavaliere e farmi compagnia> la scelta ora tocca a lui. E rimane li senza bere e con un sorriso sottile sul volto. [ch off] [Bosco] Per la prima volta osserva il suo sorriso e lo memorizza attentamente nella propria testa, senza controbattere alla correzione in merito alla storia di quegli occhi bianchi. Semplicemente resta in silenzio, a labbra serrate ed occhi neri, completamente opposti ai suoi, che fissano i suoi per ascoltare ciò che pensa in merito alla situazione. Inclina leggermente la testolina di lato nel frattempo e lo sguardo percorre ogni suo movimento del corpo, dalle unghia limate ai tacchi ai piedi che non le permettono – come detto – una corsa ottimale. E se ne sta lì impalato per tutto il tempo, anche quando l’altra finisce di parlare. Lascia che il silenzio cali nuovamente sulle loro testoline, permettendo così che il cinguettio degli uccelli ritorni a farsi sentire appena. Secondi che passano ma interminabili, con gli sguardi fissi e col proprio che non accenna a distogliere quasi come se fosse ben più pesante rispetto al silenzio stesso. Segnati, duri, dolorosi. Soltanto dopo un po' schiude le labbra, schioccando la lingua sul palato .. < I tuoi occhi non sono gli unici ambiti > .. commenta a mezza voce, monocorde. Le lascia intendere possibili pensieri, seppur rimanendo sul vago per lasciarla col dubbio .. < Se li avessi voluti, l’avrei già fatto dall’inizio > .. con una sorte incerta d’altronde .. < E per quanto possano essere desiderati da molti, non lo sono per me. Non sono di mio interesse > .. lo dice nella maniera più semplice possibile, risultando effettivamente sincero quanto serioso in viso. D’un tratto si muove, senza dire nulla, portando il piè destro in avanti seguito successivamente dal mancino in una lenta e straziante camminata in direzione della Hyuga. Allerta che aumenta, molto probabilmente, in lei seppur in un certo senso lui non risulti minaccioso .. < Non sono uno che ci prova > .. con le ragazze intende. Si sofferma a mezzo passo da lei, pur non invadendo il suo spazio completamente. La mancina mano si solleva sbucando lentamente dalla tunica in avanti .. < E nemmeno un cavaliere > .. la mano si sofferma dinanzi al viso di lei, con l’indice che s’allunga per cercare di darle un piccolo quanto leggero tocco col polpastrello sulla sua fronte .. < Ma non so quanto possa essere piacevole la mia compagnia > .. le sorride appena, quasi forzato, consapevole di non essere bravo nelle relazioni con le altre persone. Continua a fissarlo senza muoversi. Quando questo si avvicina mentre parla non si muoverebbe di un centimetro, anzi rimarrebbe rigirdamente sul posto pronta a scattare nel caso capitasse che l'uomo di fronte a lei voglia fare una mossa in più di quello che dovrebbe. Rimarrebbe con gli occhi sgranati e quando andrebbe a fare quel buffetto alla Hyuga sarebbe come dare un buffetto ad un cane con i denti di fuori. Rimane così testandolo come questo stava testando lei, mantenendo la tensione e per un bel periodo di tempo non farebbe altro. Poi, alla fine, Mekura sorride arrivando a ridacchiare a denti stretti, divertita tornando a bere con più tranquillità andando a sollevare il sopracciglio destro mentre guarderebbe altrove, assottigliando lo sguardo come se avesse messo a dormire la bestia ritornando quella di sempre <bhe> sorride ironicamente verso se stessa <per qualcuno non sono una signora, quindi direi che mi va bene quello che sei> Si porta una ciocca di capelli inidietro e incrocerebbe le braccia tra loro. <lascia a me decidere questa cosa.
Allora, anticavaliere: cosa fai questa sera? bhe oltre a conversare con delle ragazze nei boschi si intende> e rimarrebbe li ad aspettare questa nuova risposta da parte del uchiha. [ch off] [Bosco] S’accorge perfettamente di come lei stia in guardia nel momento in cui si avvicina al suo cospetto. Lo fa apposta, senz’altro, e ci gioca su fino alla fine quando gli da quel colpetto leggerissimo sulla fronte, facendola sbuffare in una piccola risata di divertimento. Allontana il dito e di conseguenza la mano che abbassa fino a nasconderla nuovamente all’interno della tunica. La vede bene nuovamente e poi parlare. L’ascolta, restando comunque a quel mezzo passa di distanza da lei .. < Sono alla ricerca di informazioni in merito alle Faglie e al gruppo di persone che si collega ad esse > .. ammette senza peli sulla lingua e dall’espressione si può dedurre facilmente la curiosità che l’assale ed il motivo dunque che lo porta a seguire tale strada. Avrebbe potuto mentire e magari fare il Don Giovanni con lei, provarci realmente eppure non lo fa. In realtà nemmeno è capace .. < Il fatto che tu sia solo in questo bosco di notte fa dedurre due cose > .. stavolta è lui a pensarci un po' su, dopo aver riflettuto quanto basta da farsi un’idea .. < O ti piace che qualcuno ci provi con te o sei abile quanto basta da non aver paura di camminare per queste zone > .. glielo asserisce allargando leggermente le labbra in un lieve sorriso divertito, che subito dopo scompare quando ritorna in silenzio ad attendere una sua risposta. Fissa i suoi occhi incessantemente, senza mai staccarli di dosso, quasi a darle prova della pesantezza delle proprie iridi che si manifestano segnate e vissute sebbene sia giovane. Solleva di molto il sopracciglio: le faglie, quella notizia che è venuta fuori di recente. Finisce di bere il tè anadndo a schiacciare il bicchiere in questione incamminandosi verso il bidone più vicino. Farebbe un cenno a Unmei di seguirla. <non è giuridisdizione della Shinsengumi interessarsi di cose fuori dalle mura?> chiede retorica la donna prima di sorridere di nuovo quando questo la analizza. <eh> solleva le spalle prendendo un lungo respiro mentre tornerebbe a parlare. <potrebbero essere entrambe supposizioni sbaglite, ad ogni modo, non ci siamo ancora presentati> gesticola la donna con la mano concedendo a questo la possibilità di presentarsi se volesse ovviamente. <ma tornando alla tua prima domanda: quale è il nesso tra me, te, e delle faglie? questo mi interessa di più> commenta la donna tutta orecchi verso questo individuo misterioso e probabilmente incosciente a ficcare in naso in interessi così grandi <sei per caso un giornalista? > chiede la donna contonuando lei a fare delle domande considerando che ora come ora la situazione è abbastanza fumosa. Interessante, indubbiamente, ma molto fumosa. Arrivata al cestino butterebbe il bicchiere compresso con tanto di cannuccia ma darebbe le spalle di Unmei per meno di qualche secondo ritornando a guardarlo sempre in attesa con le mani sui fianchi. [ch off ] [Bosco] Ruota il capo per seguire le movenze della Hyuga con gli occhi che raggiunge un bidone della spazzatura per gettare il the ormai consumato, a quanto pare. Nota il gesticolo, andando di conseguenza a spostarsi da lì ed incamminarsi nella sua stessa direzione, seguendola .. < Fin quando si tratta di intromettersi, hai ragione. Ma la mia è soltanto curiosità > .. ammette, soffermandosi quando lo fa anch’ella. La guarda anche da dietro, rimanendo però con le iridi nere fisse dietro la sua nuca fino a quando poi non si volta .. < Si, mi chiamo Unmei > .. si presenta col proprio nome, senza troppi giri di parole seppur guardandola come se aspettasse, di conseguenza, la sua di presentazione. Ci pensa un po' su alla sua ultima domanda, aggrottando leggermente la fronte. Scuote la testolina in segno di negazione .. < In realtà non c’è alcun nesso, la situazione attuale all’esterno del villaggio mi porta solo ad essere aggiornato perché è interessante > .. schietto, si mostra sincero .. < Quindi nel caso potresti dirmi qualcosa, sono sincero se ti dico che non sono un giornalista e che non devo scrivere alcun articolo > .. le sorride appena, come a voler acquisire un po' della sua fiducia .. < Semplice interesse .. alla Shinsengumi il resto > .. scrolla le spalle come se non fosse un problema suo alla fine .. < Ma se non sai nulla, in quel caso .. dovrei chiederti di uscire insieme ? > .. no, non è una proposta ma una vera e propria domanda come se volesse certezza o conferma ; sintomo del fatto che lui con le ragazze non ci sa proprio fare. Non ne ha mai avuta una molto probabilmente, per il modo banale e a tratti ridicolo con cui si pone nei suoi confronti se dovessimo chiamarlo ‘provarci’. Soltanto curiosità. Strana curiosità, strano modo di disquisire con gli sconosciuti. <bhe, almeno non sembri uno di quelli fissati con un killer> commenta la donna a bassa voce prima di sollevare le spalle e tornare a disquisire sulla questione <in realtà al momento non sono così interessata a quello che capita fuori da qui.> sta continuando a parlare quando sente delle gocce iniziare a scendere dall'alto <ah maledizione> *KABOOOM* lampi tuoni e fulmini ed il vento inizierebbe ad alzarsi. <no, per quello ti invito io adesso adesso e con adesso dico adesso!> affermerebbe la donna incentivandolo e invitandolo allo stesso tempo di trovare riparo subito per la tempesta che li sta per colpire adesso. Non si metterebbe mai sotto un'albero, lo sanno anche i bambini ma si sposterebbe velocemente lungo la via principale per dirigersi verso le porte delle mura attorno al bosco. <comunque!> esclama cercando di farsi sentire da Unmei <non so di più di quello che hanno detto in televisione e probabilmente la tua curiosità non riuscirai mai a soddisfarla così: stai cercando un ago in un pagliaio, dovresti quanto meno avere una base per le tue ricerche> non lo sa neppure lei se è un consiglio o un incentivo a continuare. <comunque piacere Unmei, mi chiamo Mekura Hyuga...ovviamente!> le viene da ridere alla fine per quello che riguarda il cogonome che ha specificato meccanicamente per formalità mentre continuerebbe la sua fuga dal bosco con o senza accompagno. [ch off] [Bosco] Un tuono forte rimbomba nell’aria lasciando sorpresi per un attimo i due intenti a parlare nel bosco. Di conseguenza solleva la testa, puntando gli occhi verso il cielo scuro e cupo, ricolmo di nuvole. Pioggia che inizia a cadere incessante picchiettandogli il viso smunto ; non s’allarma come lei sebbene ritorni a guardarla e pur notando come si smuove in fretta alla ricerca di un riparo, l’Uchiha la segue senza troppi fronzoli o movimenti disperati, come se la pioggia non lo infastidisse. Trascina il passo poco dietro di lei, macinando qualche manciata di metri per raggiungere un riparo nei pressi del cancello che circonda l’intero bosco. L’affianca, ormai riparato dalla pioggia a cui da un’occhiata nel frattempo .. < Non ho intenzioni serie per questa ricerca, la mia alla fine era semplice curiosità > .. si volta poi per incrociarne lo sguardo .. < La televisione risponderà alle mie domande a tempo debito, sicuramente > .. resta per qualche attimo in silenzio, anche dopo aver appreso il nome di ella che memorizza, senza dire nulla. Solleva la mancina mano che sbucata dalla tunica, la slaccia ad altezza collo per afferrarla successivamente con ambo le mani. Se la toglie di dosso, sfilandosela e lasciando che il proprio corpo venga scoperto completamente in una semplice t shirt scura con sopra una seconda maglia, dello stesso colore, ma a rete, a mezze maniche. Semplici pantaloni fasciati alle caviglie dove calzano i sandali .. < E’ il momento che io vada > .. le dice, allungando la tunica verso ella per cercare di poggiargliela sulle spalle in modo tale da coprirla .. < Non credo smetterà di piovere > .. pur non dicendoglielo, è un gesto implicito nel donarle la tunica in modo tale che possa mettersela e coprirsi dalla pioggia sia per i vestiti che per i capelli, grazie al cappuccio .. < Non farti trovare qui la prossima volta : potrà capitare che sarò un uomo che vorrà provarci con te, o peggio, rubarti gli occhi > .. le fa un semplice sorriso, ironico come si può ben percepire dal tono di voce e dal ghigno stesso. Un leggero cenno del capo poi, prima che l’intera mole venga bagnata nuovamente dalla pioggia e scomparire successivamente da lì, uscendo dal bosco.