Prova pratica-Esame

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Sabbia, sabbia ovunque. Sembra davvero di essere tornati tra le dune della Suna originale in quel luogo di allenamento dove il nostro denshi è stato convocato. Un orario non consono per questo tipo di allenamenti, infatti ormai siamo quasi in chiusura, l’ora di cena si avvicina e questo spiega la particolare carenza di ninja in allenamento. Il silenzio regna sovrano così come quel sole arancione che minaccia di nascondersi dietro all’orizzonte da un momento all’altro. Al centro di una grossa arena di sabbia c’è un uomo. Un ragazzo forse, poco più che ventenne. Pelle abbronzata tipica di chi sotto al sole non solo ci è nato ma anche cresciuto. Una muscolatura ben sviluppata che si nota in particolar modo su quelle braccia lasciate nude al vestiario composto da un paio di pantaloni larghi e leggeri bianchi, stretti intorno alle caviglie ed un semplice gilet nero lasciato aperto a far intravedere una canottiera dorata. Lunghi e fluenti capelli castani, di una tonalità calda a ricordare la sua stessa carnagione, una chioma dallo spessore non indifferente, apparentemente indomabile ma morbida come il pelo dei gatti, qui e là ha delle treccine, piccole ciocche di capelli intrecciate e chiuse da degli anellini in metallo dorato. Un taglio di occhi a mandorla, profondi cristallini verdi quelli che scrutano il luogo con le palpebre socchiuse per meglio proteggersi da quei bassi raggi solari tanto infami per chi come lui ha un colore così chiaro. Aspetta silenzioso con le mani poggiate ai suoi fianchi, un paio di guantini in pelle nera senza dita a coprirne le nocche. Il sudore imperla il corpo statuario lasciando che qualche goccia scorra lungo le sue tempie, le labbra appena aperte come qualcuno che ha appena finito di allenarsi duramente. Nel messaggio recapitato a Reiji invece si parlava di un semplice allenamento pratico, il suo esame si sta avvicinando e per questo il sensei l’ha invitato a confrontarsi con uno degli ultimi promossi genin di quell’accademia, un certo Shoto. Si devono scambiare qualche convenevole, nulla di più. Nella stessa lettera il sensei si è caldamente raccomandato di presentarsi con il chakra già impastato, per ogni evenienza ha sottolineato.

dimenticavo: png https://www.pinterest.it/pin/645281452854849684/

22:30 Reiji:
  [Arena] Il messaggio che gli é stato recapitato é stato in parte sorpresa e in parte no. Da un lato, infatti, a un certo punto uno si aspetta anche di dover cominciare a fare sul serio e di non dover semplicemente limitarsi a seguire lezioni in Accademia, dall' altro si finisce anche per non pensarci. É un po' come una doccia fredda preavvisata: sai che ti arriverá addosso, ma ció non toglie che ti fa comunque cacciare un urlo. Data l'occasione ha preferito indossare abiti leggermente piú pratici di quelli che é solito indossare: niente maglioni extra-extra-extra-large quindi, ma una semplice maglietta nera a maniche corte priva di qualsiasi decorazione, delle polsiere del medesimo colore ad entrambe le braccia, un paio di pantaloni a tre quarti grigi e fasciature e sandali alti che lasciano scoperte le dita dei piedi. Ha persino deciso di tentare di domare quella capigliatura impossibile indossando una fascia per capelli e cercando di tirarli il piú indietro possibile, anche se con poco successo: l'unico risultato ottenuto é quello di sembrare uno scopettone, ma perlomeno ci vede e non deve costantemente spostarsi ciuffi di capelli da una parte all' altra della fronte. La figura alta e allampanata del deshi appare ai bordi dell' arena di sabbia, avvicinandosi con passo tranquillo e mani nelle tasche alla figura di Shoto. Come da messaggio, si presenta a Chakra giá impastato e pronto all' uso, con l'energia che defluisce dal centro del suo corpo e ne pervade arti, muscoli, ossa e fibre, rendendolo cosí capace di poterne sfruttare appieno le capacitá. Ci va qualche istante prima che arrivi nei pressi del ragazzo, verso il quale alza una mano in segno di saluto con la sua solita aria impassibile. < Heylá. > Esordisce, tranquillo - forse anche troppo - < Immagino tu sia Shoto. Io sono Reiji, piacere. > Le sue parole sono tranquille, persino cordiali, ma gli occhi, verdi, allungati e dalla forma quasi a mandorla, e il resto del viso sono assolutamente passivi e imperscrutabili.

Una smorfia quasi spazientita si disegna sul suo volto, grugnisce appena vede arrivare il ragazzo. Insomma l’ora è tardi e non è nemmeno troppo chiaro comprendere se quel suono sia arrivato dalla sua bocca o più semplicemente dallo stomaco. Ma passiamo oltre allo sguardo poco convinto che viene lanciato in risposta di quel saluto. Il ragazzone inizia a camminare così da portarsi a non più di due metri di distanza dal nostro denshi <Reiji> replica con quella che risulta essere una voce estremamente calda e profonda, baritonale quasi <se hai già richiamato il chakra direi che possiamo procedere> annuisce con semplice decisione. Insomma lui neo genin si sente già arrivato, superiore a quello che di fatto è un allievo. Attende solo qualche istante una risposta prima di allungare la mano in sua direzione, il palmo rivolto verso l’alto, le dita tutte unite. Si flettono così da andare effettivamente a formare un semplice ed internazionale gesto di invito a colpirlo <vediamo se mi prendi> aggiunge quindi lui per sicurezza. Sembra quindi che le sue riserve di chakra siano già attive. Reiji sicuramente ricorda le passate lezioni tra cui la prima svolta in accademia in cui gli si è spiegato come effettuare un richiamo. Il sigillo della capra come necessario per veicolare la concentrazione necessaria per quell’atto. Creare due distinte sfere di energia, la prima in basso, nel ventre contenente le energie fisiche, la seconda invece all’altezza del capo contenente le energie mentali. Radunate queste due a quel punto bisogna semplicemente spingerle ad avvicinarsi all’altezza della bocca dello stomaco, qui si incontreranno e controllandone la velocità di rotazione si potranno unirle proprio lì nel plesso solare dove grazie a questa comunione potranno fondersi e diventare una sola, dando vita al chakra. L’energia necessaria ad ogni ninja per poter combattere, la stessa che poi circolerà con forza nel suo sistema e gli permetterà non solo di potenziare le sue abilità fisiche ma anche di utilizzare qualsiasi tecnica conosciuta e quindi combattere. Il nostro Shoto per ora sembra aspettare che il ragazzo passi all’attacco, andando semplicemente a divaricare appena le gambe e fletterle, mentre i pugni chiusi andrebbero a portarsi davanti al suo volto, in una semplice posizione di guardia, il mento ben nascosto dalle grandi mani richiuse, pronto a reagire lo fissa con estrema attenzione, deciso a non farsi umiliare da lui

23:06 Reiji:
  [Arena] Dopo aver salutato ripone la mano sinistra nella rispettiva tasca, rimanendo ad ascoltare quanto Shoto ha da dire. Sembra alterato e non puó certo fargliene una colpa: l'ora non é esattamente la migliore per allenarsi... ma perlomeno adesso non si muore di caldo, il che é sempre un bene. < Sí, giá fatto. > Replica, riguardo all' impasto del Chakra, annuendo placidamente, con calma, come se avesse tutto il tempo del mondo e non come se stesse per scontrarsi contro uno che, a conti fatti, é giá passato al grado successivo al suo e che quindi ha tutte le carte in regola per suonargliele di santa ragione. Senza contare che, in confronto a lui, Shoto é un armadio a quattro ante. Reiji é a malapena un comodino. Probabilmente é per questa disparitá nella fisicitá dei due ragazzi che, una volta osservato con sopracciglio alzato e dubbioso l'invito a cercare di acchiapparlo, il deshi decide, come prima cosa, di giocare sul sicuro e di tentare di arretrare con uno scatto all' indietro di circa < 7 metri >, andando a flettere le ginocchia e facendo leva sulle gambe per dirigere la corsa, rimanendo con il corpo girato verso quello dell' avversario, cercando di non perderlo di vista nemmeno per un istante <1/4 turno>. Nel caso in cui riuscisse nell' intento, porterebbe finalmente entrambe le mani fuori dalle tasche per andare a comporre la sequenza di sigilli necessarie ad eseguire Tecnica della Moltiplicazione del Corpo. < Bue, Cane, Drago, Cinghiale. >. É cosí che il suo Chakra cercherebbe di deflettera la - poca - luce che lo circonda, andando cosí a creare due copie di sé stesso, una alla propria destra ed una alla propria sinistra, a circa due metri di distanza, entrambe rimanenti esattamente nella stessa identica posizione in cui si trova lui ora, ovvero mantenendo l'ultimo sigillo, quello del Cinghiale < Istantanea, 1/2 turno >. Nel caso in cui riuscisse a fare tutto ció, non spiccicherebbe parola e rimarrebbe semplicemente in attesa della mossa dell' avversario. [ Chakra 8/10 ]

Annuisce lui, pronto a quella tattica e all’attacco del ragazzo attendendo di vedere cosa ha intenzione di fare. Lo osserva dunque scattare indietro di soli tre metri e nemmeno troppo velocemente per poi andare a comporre dei sigilli che non portano a nulla <sé è un bluff allora sei bravo> ammette il ragazzo con un tono di superiorità nella voce, tipico di chi ha visto l’errore nel proprio avversario. Per questo però lo stia prendendo in giro c’è un che di bonario nella sua intonazione, teneramente divertito dalle azioni del suo sfidante <altrimenti mi sa che devi riprovare l’impasto del chakra> ammette ancora una volta sorridendo. Se ne resta ora per un totale di cinque metri di distanza dal ragazzo, davanti a lui, ancora faccia a faccia armato solo di quei pugni che adesso scendono, lasciando la posizione di guardia e quasi calmandosi <forza ti do il tempo per rifarlo> e sospira appena, scuotendo le spalle. Scioglie i suoi muscoli andando semplicemente a far ciondolare le braccia lungo i fianchi, ondeggiando con il busto così che le mani lasciate morte possano andare a sbattere sui suoi fianchi, avanti e indietro. Similmente saltella appena sul posto per sciogliere le gambe da quella rigida posizione tenuta fino a poco prima. Si tiene in allenamento e lascia che lo stress dell’allenamento finito poco prima venga liberato preparandosi davvero a quello scontro. Non da però suggerimenti all’altro, va bene essere gentili ma da qui a dare un vantaggio al nemico ne passa parecchia di acqua sotto ai ponti. Tace dunque in placida attesa. Intanto il sole pian piano lascia che i suoi raggi si facciano più deboli e da qualche parte si sente un netto e suono metallico, lo scatto di quei lampioni che ora illuminano la sabbia, preparandoli ad un campo di battaglia sicuramente non favorevole ma ancora utilizzabile grazie all’illuminazione artificiale. Anche le temperature si sono fatte nettamente più fredde, scendendo man mano che i dolci raggi del gigante buono si stanno pian piano facendo più radi e nascosti [distanza Reiji-Shoto: 5 metri]

23:26 Reiji:
  [Arena] Lo scatto avviene e la distanza c'é i Sigilli pure... ma é tutto quanto inutile perché l'unico polverone sollevato non é quello delle copie che si materializzano, ma solo quello della sabbia che viene alzata dal suo movimento. < Huh. > Dice, semplicemente, piú seccato che altro. < Devo aver ciccato qualcosa. > Replica verso Shoto, facendo spallucce. < Diciamo che era un modo per sgranchirmi gambe e dita. > E, per assurdo, gli angoli delle labbra si sollevano leggermente, quasi impercettibilmente, a mostrare un piccolo sorriso, il che sarebbe anche rincuorante e farebbe pensare che effettivamente é capace di provare emozioni, se non fosse che gli occhi continuano a rimanere impassibili, come se non sapesse sorridere a faccia piena. Per le foto di classe dev' essere stato terribile. < Ok.. iniziamo per davvero allora. > Inspira profondamente, socchiudendo gli occhi ed andando a comporre il sigillo della < Capra > con ambo le mani, il petto che si alza e si abbassa ritmicamente, in maniera rilassata, mentre le proprie energie, tanto quelle fisiche quanto quelle mentali, vengono chiamate a raccolta. Le prime, la forza dormiente nelle sue cellule, nelle fibre del suo essere, vengono radunate all' altezza dell' addome, formando quella che nella sua immaginazione é una vorticosa sfera di energia che si raggruppa dall' esterno verso l'interno, mentre le seconde, la forza e la soliditá della sua mente, del suo stesso - io -, vengono concentrate nel capo, una sfera che, invece, ruota in senso opposto all' altra e anziché raggrupparsi si espande a poco a poco, partendo dal nucleo e diventando man mano sempre piú grande. Un altro respiro profondo e, quando queste due energie sono finalmente pari ed in sintonia, tenta di farle defluire entrambe verso il centro del proprio corpo, verso il plesso solare, all' altezza della bocca dello stomaco, dove le due si dovrebbero unire, due volti della stessa moneta che é il Chakra, andando finalmente a dargli vita.

Reiji viene lasciato libero di concentrarsi e formare quel sigillo della capra che lo porta effettivamente a riuscire nel suo tentativo di impasto del chakra, sentirà in lui lìenergia scorrere ed i muscoli rinvigorirsi cosa che quindi gli permette di muoversi e reagire effettivamente al massimo delle sue capacità, mentre fino a poco prima era in grado di raggiungere al massimo la metà delle sue effettive abilità. Grazie a quel richiamo sicuramente la sua resistenza, la sua forza e la sua velocità ne traggono immediato beneficio ma adesso sarà anche in grado di utilizzare le tecniche. Concentrato com’è però, si ritrova semplicemente ad isolarsi e quindi a conti fatti a non rendersi contro che intanto l’altro si è effettivamente mosso. Mentre Reiji si concentra e forma il sigillo della capra infatti il suo avversario finisce di sgranchirsi le gambe e poi scatta molto velocemente per quei cinque metri necessari ad entrare in ingaggio vero e proprio. Il denshi di cosa si renderà conto una volta terminato quel processo? Prima di tutto di avere Shoto a qualche centimetro da lui che gli mostra un bel ghigno famelico e divertito ed in secondo luogo di un montante destro che sta per andare ad impattare direttamente verso la sua bocca dello stomaco. Shoto infatti flette e divarica appena le gambe così da avere stabilità e anche accompagnare il gomito dentro che va a flettersi disegnando un angolo quasi retto. Il busto si inclina appena in avanti così da poter disegnare una perfetta traiettoria per quel colpo che veloce e potenzialmente doloroso viene scagliato senza alcun avviso o pietà nei suoi confronti. Mentre si muove lo stomaco borbotta. Forse ha solo fame e fretta di finire quel combattimento. Che lo scontro abbia inizio [distanza Reiji-Shoto: ingaggio][1/4 difesa]

23:52 Reiji:
  [Arena] Il Chakra lo riempie di energia e lo fa sentire letteralmente come nuovo, quasi come essere un' altra persona. Normalmente si beerebbe di questa situazione, tuttavia il momento non é decisamente dei piú consoni. Shoto, infatti, ha tenuto fede alla sua parola: gli ha dato esattamente il tempo necessario ad impastare il Chakra e null' altro. Il deshi si ritrova con il Genin praticamente in faccia e, ancor piú preoccupante, con un pugno pericolosamente vicino alla bocca dello stomaco. Potrebbe tentare una schivata, ma questo, con ogni probabilitá, lo lascerebbe solamente scoperto in un secondo momento. Invece, avendo le braccia ancora davanti a sé a formare il sigillo della capra, decide di tentare di parare il colpo con le proprie braccia, ergendole a muro davanti a sé, esattamente come farebbe un pugile professionista: gomiti paralleli al terreno e avambracci piegati a circa quarantacinque gradi verso l'alto, uniti a formare uno schermo davanti al proprio corpo, con i pugni chiusi a proteggere il mento, schiena leggermente inarcata in avanti per aiutare il corpo ad incassare l'energia cinetica del colpo sferrato dall' avversario. Nel caso in cui riuscisse nella parata e a rimanere in piedi, sfruttando la vicinanza con l'avversario tenterebbe una cosa tanto semplice quanto elegante: un classico sgambetto. Bacino fermo e ben saldo, gamba sinistra che fa perno e gamba destra che tenterebbe di infilarsi tra le gambe dell' avversario, salvo poi muovere il corpo nella sua interezza e con tutto il suo peso di lato, verso sinistra, di scatto, cosí da tentare di far perdere l'equilibrio a Shoto e a dargli il tempo di allontanarsi e riprendere fiato, riorganizzarsi, mettere in piedi una strategia o quantomeno un piano d'attacco. Nel caso riuscisse, infatti, tenterebbe nuovamente di mettere le distanze tra lui ed il Genin, cercando di percorrere circa < 7 metri > verso il centro dell' Arena, di nuovo senza togliere lo sguardo dall' avversario, muovendosi con veloci passi laterali mentre mantiene una guardia alta < Parata 1/4, Attacco 3/4, Movimento 4/4 >

Il ragazzo decide quindi di provare una parata, a poco possono le sue braccia poste ad intercettare il pugno se non a spostare il dolore che andrà a percepire. Il pugno infatti impatta sugli avambracci andando a far vibrare le ossa avversarie, un colpo che viene più che altro accusato dai muscoli e dai tendini che comunque reggono, di questo semplice colpo gli resterà il ricordo per qualche giorno con due piccoli lividi circa a metà dell’avambraccio, sul lato esterno, ma nulla di più se non un lieve indolenzimento per queste serata. Buona tutta la sua tattica ma sfortunatamente si trova comunque contro una avversario di grado superiore e per questo con quel minimo di esperienza in più che gli permette di evitare lo sgambetto. Osservando infatti la gamba avversaria arrivare alla sua destra quello che fa lui è andare semplicemente ad effettuare un balzo che lo porta ad un metro di distanza, verso il lato sinistro. Successivamente lo imita. Scattano praticamente insieme così da non lasciarlo sfuggire e non permettergli nemmeno uno spiraglio, senza in effetti andare ad effettuare un inseguimento che lo riporta a distanza ravvicinata. Questo potrebbe dar modo a Reiji di comprendere qualche dettaglio sulle abilità di Shoto che riesce a raggiungerlo in quello scatto ed ora con estrema facilità proverebbe ad alzare il pugno sinistro, chiudendo le dita tra loro per tentare un semplice gancio da sinistra verso destra, diretto ancora verso la guancia destra dell’allievo, precisamente all’altezza dello zigomo. Questa volta siamo in pieno combattimento e il nostro Reiji sarà in grado di non venir colto di sorpresa ma semplicemente osservare quel movimento cosa che gli darà quindi tutto il tempo per reagire [distanza Reiji-Shoto: ingaggio][2/4 difesa]

00:26 Reiji:
  [Arena] Il tentativo di parata va, piú o meno, a buon fine. Un colpo diretto lo avrebbe perlomeno fatto cadere a terra col fiato mozzo, ma cosí, anche se gli avambracci rimarranno viola per qualche giorno, perlomeno si puó permettere di continuare a combattere. Lo sgambetto ha meno successo e ha giusto il tempo di vedere Shoto allontanarsi per cercare di riprendere fiato e, nessuna sorpresa, tentare di reingaggiare immediatamente in combattimento ravvicinato, cosa che gli riesce benissimo. É evidente che il Genin sia piú forte e piú veloce di lui: riuscire a rimanere in piedi sará giá difficile, ma batterlo é, senza mezzi termini, un' impresa. L' unica cosa che puó fare é giocare d' astuzia e sui propri vantaggi, che sono pressoché nulli, fatta forse eccezione per la differenza in altezza. Shoto é leggermente piú basso di lui, quindi forse puó sfruttare la cosa a suo vantaggio. Quando vede il gancio arrivare da sinistra, anziché parare, questa volta tenta una schivata vera e propria: tenendo il bacino e le gambe ferme, il braccio destro alzato a parare nel caso la schivata non riesca, sposta bacino e busto all' indietro e verso destra, muovendosi lontano dalla portata del braccio di Shoto ma al tempo stesso nella stessa direzione di provenienza del pugno. L' intento é di prenderlo di sorpresa, spsotando cosí il corpo sul suo lato scoperto. Fatto ció, tenterebbe di sfruttare l' eventuale quanto flebile vantaggio, andando a cambiare guardia: il braccio sinistro si alzarebbe a coprire busto e volto, mano chiusa, mentre il braccio destro, abbassatosi e piegato a martello con dita serrate, caricherebbe il pugno dalla spalla, portando tutto il peso del corpo nella rotazione del busto, cercando di andare a colpire il fianco scoperto dell' avversario. Fatto ció, tenterebbe di sfruttare l'attimo di sorpresa e nuovamente di allontanarsi di sette metri verso destra. [Chakra 10/10][Schivata 1/4 | Pugno destro 2/4 | Spostamento 7m 1/4]

Reiji riesce perfettamente nel suo intento. Shoto attacca e scopre quindi la sua guardia, non sarebbe stato un problema in caso di impatto e vita la parata di prima è a quello che era pronto a reagire non alla fantasiosa schivata del ragazzo che riesce perfettamente. Shoto ha comunque abbastanza esperienza da reagire e modificare la traiettoria. Non che sia un combattente navigato motivo per cui andando a distendere il braccio un pochino riesce a raggiungere ugualmente il volto dell’altro, seppur lo colpisca di striscio sul naso, causando semplicemente uno spavento ma alcun danno. Non si aspettava un simile movimento quindi è stato comunque colto di sorpresa. Cosa che di fatto permette al ragazzo di colpire, praticamente in contemporanea rispetto al suo avversario e così mentre il gancio di Shoto sfiora il naso urtando di striscio la cartilagine il colpo di Reiji va a segno senza causare grossi danni se non un mugugno da parte dell’avversario che a questo punto traballa e si rimette in guardia. Alza nuovamente i pugni davanti al volto, la visuale libera, i pugni alti davanti agli zigomi e le gambe flesse, lo osserva e lo aspetta, permette all’altro di allontanarsi ma lo tiene d’occhio cercando ora di usare non solo i muscoli ma anche il cervello. Tace e attende lasciando quindi a Reiji la possibilità di continuare con la sua tattica[distanza Reiji-Shoto: 7 metri]

00:52 Reiji:
  [Arena] La punta del naso, per un istante, sembra quasi bruciare, tuttavia, e fortunatamente, non é andata a fuoco, ma semplicemente molto vicino a fargli avere un naso alla francese dal lato sbagliato. Il gancio destro del deshi connette nel fianco dell' avversario, senza aver alcun effetto evidente se non quello di dargli il tempo di allontanarsi e mettere un po' di spazio tra lui e Shoto. L' ideale sarebbe fermarsi e riprendere fiato, ma in un combattimento non c'é tempo per questo genere di cose, e ora che si trova in una posizione piú libera puó permettersi di ampliare leggermente il suo ventaglio di possibilitá. Il Chakra, questa volta per davvero, viene manipolato in modo da andare a deflettere la luce oramai lunare che li circonda mentre compone i sigilli necessari per eseguire la Tecnica < Bue - Cane - Drago - Cinghiale > , nel tentativo di creare due copie di sé stesso, una alla propria sinistra e l'altra alla propria destra, entrambe a circa un metro di distanza e che, successivamente, andrebbero a dirigerso verso Shoto, incrociando il proprio percorso insieme a quello del deshi per permettergli cosí di confondersi insieme ad esse. Attenderebbe giusto un attimo per garantirsi un minimo di analisi della reazione del Genin e, immediatamente dopo, andrebbe quindi a percorrere la distanza di sette metri che li separa, nel tentativo di chiudere il Genin in un triangolo formato da sé e dalle proprie copie [Chakra 8/10][ Tecnica Moltiplicazione 2/4 | Spostamento + accerchiamento 7m 1/4]

Finalmente Reiji mette in atto quella tecnica a cui sembrava puntare sin dall’inizio. Il ragazzo però lo sta fissando e mentre compone i sigilli si limita a sorridere senza reagire. Lascia tutto il tempo alle copie di apparire ma non resta semplicemente fermo. Appena quelle tutte e tre le figure scattano la sua semplice reazione è scartare verso sinistra andando in corsa verso la prima copia, ci corre semplicemente attraverso intercettandola a quattro metri di distanza, muovendosi ancora una volta molto più velocemente del suo avversario. Lo stomaco poi brontola. Ha fame. Si siede a terra dopo questo alzando il braccio destro verso l’alto, palmo aperto <mi arrendo ho fame> lo ammette proprio chiaramente lui limitandosi quindi a mettere fine a quel combattimento per poi concedersi una risata mentre scuote la sua chioma e quei capelli dal colore caldo. Ormai il sole li ha abbandonati e i sensei sono giunti nel campo di addestramento con il solo scopo di cacciarli fuori dall’accademia e poter tornare a casa anche loro <lascia che ti dica un consiglio però> ammette Shoto notando l’avvicinarsi di quei superiori. Si rialza lentamente mentre lo sguardo vada qualche istante prima id fermarsi nuovamente su Reiji <la moltiplicazione può essere utile ma solo finché il tuo avversario non può osservarti con la mia stessa attenzione> ammette scuotendo le spalle <se avessi voluto avrei potuto caricare te, cerca di mascherarti un po’> ammette e con questo gli si avvicinerebbe, un semplice buffetto sulla spalla altrui, un gesto comunque d’affetto. Alla fine fa tanto lo scontroso ma sotto sotto è un bonaccione. Si allontana quindi nell’esatto momento in cui una voce più adulta si innalza nell’aria <tutti a casa forza!> un invito che suona decisamente come un ordine, la lezione per oggi finisce qui.

21:54 Reiji:
  [Arena] L' esecuzione della tecnica va a buon fine e, in poco, pochissimo tempo, si ritrova faccia a faccia con Shoto. O meglio, una delle sue copie ci impatta proprio, svanendo nella proverbiale nuvoletta di fumo - ma non prima di aver riservato un' occhiata impassibile e per nulla sorpresa verso il Genin. A quanto pare nemmeno le copie del deshi sono capaci di esprimere emozioni. Che poi probabilmente non é vero, magari ha solo i muscoli facciali rachitici. Ovviamente, data la pronteza di riflessi dell' altro ed i tempi di reazione, non ci sono dubbi sul fatto che sappia perfettamente qual'é la copia rimanente e qual'é l'originale, quindi si mette immediatamente in guardia... anche se nulla puó difendere da quel brontolio. Si raddrizza quando sente la risata dell' altro, portandosi una mano allo stomaco e mostrando quello che é probabilmente il suo modo per dire che ha fame anche lui. < Huh... > replica, alla spiegazione dell' altro. < Giá, in genere avrei preferito cercare di rompere la linea di vista e mettere un ostacolo di mezzo, ma onestamente l' unica cosa a cui ho pensato era di tirarti sabbia negli occhi come distrazione e non mi sembrava il caso... lo avrei fatto se lo scontro si fosse protratto ancora un po' peró. > Fa spallucce, dopotutto non c'é nulla di personale, é solo allenamento, ma questo non significa che bisogna essere infami sin dal primo minuto. La voce del probabilmente unico adulto nel circondario si fa sentire mentre gli arriva quel buffetto sulla spalla che incassa di buon grado. < Grazie per l'allenamento. > Conclude, facendo un leggero inchino verso Shoto, che é comunque a tutti gli effetti suo superiore. E, detto ció, si avvia appunto verso l'uscita dell' Arena. [Exit]

Buona l'idea di tattica.
C'è stato qualche piccola incomprensione subito risolta, hai chiare le tempistiche e i movimenti.
Per me può valere anche come esame genin, lascio la parola agli altri CV


In caso no EXP ♥