Quartiere Notturno - Comunque andrà, ne usciremo

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01:52 Kaworu:
 Ha ricevuto una chiamata da Mekura, con alcuni dettagli sull'abbigliamento da indossare, per poi trovarsi con lei presso il quartiere notturno, per continuare quella ricerca di cui gli aveva parlato. Non ha fatto menzione alcuna del trascorso con Dyacon e Mattyse, che hanno cambiato un bel po' dello status della sua consapevolezza sulla faccenda, intenzionato ad andare fino in fondo astenendosi dal giudizio e risolvendosi di agire soltanto a fine avventura. Prestante nella sua mole, è vestito con abiti giovanili, un completo viola prevalentemente, costituito da una giacchetta leggera ed un paio di pantaloni, entrambi del colore predominante di quel tema, mentre al tronco una camicia bianca abbastanza comune spezza la monotinta del vestiario, assieme alle scarpe basse e marroncine ai piedi. Sulla fronte, una semplice fascia bianca starà a togliergli da avanti la faccia quei capelli particolari, poiché sistemati in quell'acconciatura contraddistinta da Dreadlocks castani e lunghi, arrivandogli fino all'altezza delle spalle. Alla vita, solamente una cintura che tiene su le braghe. Sotto gli indumenti superiori, al collo sta rimpiattato un laccettino, il quale lascia penzolare il pendente dei cacciatori di taglie, una testa di lupo completamente nera incastrata in un tondo, monile estratto dal choker di Nene, dono proprio di quest'ultima. Chakra ancora non impastato, mani nelle tasche e portamento comodo, raggiungendo perciò in assetto di quiete la zona. Occhi di un blu liquido che accendono lo sguardo sopra quei connotati dalla carnagione scura, guidandolo nell'esplorazione del luogo circostante con aria più accorta rispetto alle differenti situazioni. Restando affiancato alla Kunoichi, un'occhiata al telefono farà per controllare la posizione dell'indirizzo del locale che gli ha dato la Hyuuga stessa, rimediata dalla locandina di interesse che sono riusciti a scovare la volta del loro primo incontro. < Dovrebbe essere quello. > riferito ad una struttura che dovrebbe comparire sul punto segnato. < Restami vicina. > offrendole il braccio, così che possa prenderlo. < Per il resto... non è detto che non ci si possa divertire. > strizzatina d'occhio, anche un po' avvincente, forse più rincuorante, per allentare la tensione dell'incarico.
{Chakra Off}
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02:02 Mekura:
 Si muoveva con profondo sospetto continuando a guardarsi attorno mentre continua a stringere il cappotto nero che porta con se strettissimo in vita e con le braccia attorno al corpo. Si intravedono solo le scarpe nere a stiletto mentre con la coda dell'occhio vedrebbe strane occhiate, o se le immaginerebbe, che rendono la cosa ancora più imbarazzante, più di quanto lo sia già." Lo stai facendo per tua figlia, lo stai facendo per tua figlia" è un mantra che continua a borbottare da sotto il colletto del cappotto sollevato completamente mentre affossa il viso dentro il capo d'abito. Sente le paiette sotto sfrigolare ad ogni movimento, e la gonna sembra scomporsi pronta a lasciarla da un momento all'altro come un paio di vecchie tende dividi ambiente. <come se fossi la tua ombra> risponde lei al suo compagno di viaggio in questo inferno in cui sente comunque freddo sotto il cappotto. <non lo so Ekko, non sono avvezza a questo tipo di divertimento> afferma sincera senza aggiungere le varie lamentele che le stanno passando ora per la testa: il miniabito che ha addosso è un tripudio di Paiette e risparmio del sarto sulla quantità di tessuto. Aderente e con le maniche lunghe lo scollo a v pronunciato da larga visibilità ad una collana d'acciaio o simile lega e la gonna che non è un un unico pezzo composto e cucito. Invece è più simile a delle strisce di payette viola che scendono verso il basso e malapena proteggono la vista del corredo intimo. Una borsa a mano, e qualche gioiello da bigiotteria completano l'opera. Rimarrebbe in sielenzio per un po' fino a quando non si metterebbe in fila per accedere all'interno, dandole il tempo di tirare due lunghi e profondi sospiri e prepararsi al disagio. Disagio ovvero, entrare dentro quel locale che è piano di roba di cui lei non sa NULLA.[ch off]

02:18 Kaworu:
 Occhieggia Mekura, tutta rintalpata nella giaccona che tiene addosso, tanto da non scucire nemmeno un minimo di lei. < ... Se fai così ti prendono per una poliziotta o peggio, per una brava ragazza, e finisce male in entrambi i casi. > già, perché a vederla così, timida o circospetta che possa essere, la gente dei quartieri notturni si fa parecchie domande, e si dà pure facilissime risposte: si basti pensare che Dyacon, quando ha visto lui e Mattyse, li ha presi uno per un prostituto, l'altro per quello che è passato all'altra sponda, e di un certo tipo pure. < Mh.. > si ferma un momento, ancora a distanza dal locale. < Meky. > un vezzeggiativo che non si capisce da dove gli sia uscito, fatto sta che lo pronuncia con una certa profondità, tale da cercar di essere il più incisivo e caloroso possibile. < Guardami. > girandosi verso di lei, provando a mettere le mani sulle sue spalle prima, scendendo verso le braccia dopo. < Stai tranquilla. > e glielo dice lui, un omone nero, maestoso, che comunque in quella tenuta parrebbe essere abbastanza stiloso, certamente giovanile. C'ha impiegato non poco a trovare della roba della sua taglia, e forse nemmeno gli calza proprio benissimo. Del resto, Nobu gliel'aveva detto che avrebbe potuto avere dei problemi. < La serata non è oggi. Siamo qui solo per dare un'occhiata, fare un sopralluogo del locale, per capire se possa essere o meno il caso di approfondire le ricerche. > ribadisce il punto, che magari la circostanza, in quella situazione di tensione e di disagio della donna, trovatasi catapultata in un mondo dieci anni dopo così diverso, può sembrare parecchio complicato, contorto, difficile. < Sei una tipa in gamba. Ricordatelo. > un po' di mental coaching, che non fa male. < E poi sei con me. Quindi starai bene. E' il mio lavoro. > non si articola in grossi discorsi, restando il più conciso e pragmatico possibile, per provare a trasmetterle maggiore protezione e sicurezza. Un sorriso, brillante, caldo, cercando d'essere il ristoro ed il rifugio di cui la donna ha bisogno, in quella situazione. E' buono che si siano anticipati: avrebbe potuto aiutarla anche a fare un po' di scuola. < Ora sciogliti un po'. E' tutto a posto. > sospiro lungo, annuendo in sua direzione, cercando un'intesa, sempre fissandola con quegli occhioni blu. Aspetterà le risposte dell'altra, prima di andare a fare la fila con lei per entrare. L'accesso quella volta sarà libero, essendo una normale nottata brava, priva di evento. La locandina pubblicitaria dovrebbe vedersi fuori le vetrate del locale. TENTA DI OSSERVARE L'ESTERNO DEL POSTO, per cominciare a racimolare qualche dettaglio sul perimetro della struttura, mappando un po' l'edificio visibile, gli ingressi, i vigilanti: insomma, un lavoro di esplorazione, in una semplice partecipazione ad una qualunque free entry del nightclub.
{chakra off}

02:37 Mekura:
 <poliziotta o brava ragazza?> le verrebbe da ridacchiara a quella affermazione andando a scuotere la testa per poi prendere un lungo sospiro. <non è il mio genere di abito e l'ho messo perché ce l'ho, tanto vale usarlo, per ambientarsi> e poi, qualcuno le direbbe che quello è proprio l'abito giusto per un lavoro che a lei calzerebbe a pennello, forse è questo pensiero che la fa vergognare di più. Ha anche un trucco molto importante, come quello che indossava quando era consigliera. Ma se li era come simbolo di chi fosse, li era per accentuare le sue caratteristiche estetiche. Ma inizia a fare con Ekko le suggerisce, si scioglie e si sbottona il cappotto mostrando in parte l'outfit sottostante. Non sorride ancora ma lo guarda con la coda dell'occhio <va bene, facciamo questa ispezione> E affianco ad Ekko la donna controllerebbe i dintorni a sua volta, TUTTAVIA, non utilizzerebbe il Byakugan. Non tanto per mancanza di utilità o perché la luce dei neon possa darle fastidio alla vista, ma perché meno da nell'occhio con quegli occhi, meno potrebbe essere vittima di certi eventi che vorrebbe evitare a prescindere dalle ricerche. SOno in un villaggio nuovo, ma gli occhi Hyuuga sono sempre facili da estrarre da un'orbita, magari adesso è anche più semplice. COn questa canzone nel cuore, la donna si concentrerebbe nel ricercare dei dettagli utili, come il fatto se l'edificio appoggiasse su un'altro vicino, oppure se ci fossero delle finestre in modo tale da poterci entrare all'interno con o senza abitino giovanile. <mi dispiace averti disturbato, magari avevi da fare> chiacchiera la donna più che altro per sentirlo parlare oltre a scusarsi sinceramente per la richiesta senza troppo preavviso[ch off]

02:48 Kaworu:
 Notandola sciogliersi un po', annuisce, e la lascia andare, restando tuttavia sempre in prossimità di lei. < Ti sta benone invece. > commenta riguardo all'abito, una nota sincera, per poi lanciare un'occhiata di sbieco. < ... Ad ogni modo, posso sempre aiutarti a cambiarlo, dopo. > un invito del tutto casuale. Assolutamente. Ed Innocente. Certo. E lui è bianco e sa usare il ninjutsu. Al di là delle battute procaci e goliardiche, quello che gli dovrebbe saltare all'occhio subito, sarà la modalità più riservata di accesso del locale. < Mh.. > sfarfallio di ciglia, CERCANDO DI CAPIRE a cosa fosse dovuta quell'esclusività, quei controlli, quella dinamica di accettazione. Le locandine dell'evento sono praticamente sparse ovunque, tanto è rinomato il posto e pubblicizzato l'evento. < Ma fammi vedere una cosa... > che lui, quella volta al quartiere dello spettacolo, non l'aveva vista la reclama del night, perciò non c'ha fatto caso. < .... > una volta concepito un po' l'andazzo, socchiude lo sguardo, espirando lungamente. < Mi sa che non ne faremo di nulla, purtroppo... > asserisce, scrollata di spalle, riaprendo la visuale e facendo per indicare il manifesto. < Non è questo il giorno dell'evento scritto qui, forse ora stanno facendo qualcos'altro di riservato. > è l'unica ipotesi che gli viene in mente, del resto quel locale lavorerà in qualche modo, feste private, serate a tema, insomma parrebbe una cosa molto esclusiva. < Ed è uno di quei locali esclusivi, dove c'è bisogno di una pass particolare per entrare. > occhieggia la Hyuuga. < Una pass.. un codice. Un invito. > si preoccupa di spiegare bene, che può essere che la donna, non avvezza a quei sistemi della nuova decade, si trovi parecchio avulsa alle meccaniche del giro clandestino-libertino di quei quartieri. < Non riusciremo manco ad entrare senza la parola d'ordine dell'invito. > increspa le labbra. < Vieni, meglio toglierci di mezzo. Se pensano che ci vogliamo imbucare, potrebbe diventare un problema. > e salta tutta l'operazione. E se la dovrà vedere con Mattyse, dopo. Meglio cambiare aria. < Non ti preoccupare. Se son venuto, è perché lo volevo. > mezzo sorisso sulla bocca, placido. < Che dici, vuoi andare da qualche parte? Conosco un posto carino qui nei paraggi. Non è lontano. Ti servirà anche per ambientarti un po' con l'aria del quartiere. > le propone di convertire quell'uscita in una serata tattica per prendere maggiore confidenza con i locali notturni, l'atmosfera di quella movida molto diversa dalle altre, ed anche perché ormai è fuori, in giro, vestito pure abbastanza bene: tornarsene a casa sarebbe deprimente.
{chakra off}

02:58 Mekura:
 Ekko con pazienza le spiega tutto quello che sta sbagliando in quella ricerca, mostrando come ancora questo nuovo mondo le sia completamente estraneo. La infastidisce ed è palese: si sente come una bambina trascinata dagli eventi. Sembra che stia dicendo delle banalità della quale lei non sa nulla. Non parla, ha solo quello sguardo corrugato, deluso, stanco e frustrato. Ma abbozza. <...> incrocia le braccia tra loro e guarda di nuovo il locale <fosse un'altro tempo...gli avrei spaccato di nuovo l'entrata con un urlo> borbotta lasciandosi scappare quel dettaglio di quando, con le doglie si è fatta strada per il quartiere della malavita di Kusa pretendendo la sua attenzione. Ma era un'altra mekura, quelli erano altri tempi. Abbassa il capo e scuote la testa <si> direbbe in modo monotematico distogliendo lo sguardo dal locale: è li, deve solo picchiare qualcuno abbastanza forte da darle quel pass.<...è un bel locale? c'è molta gente?> chiede ora cercando di interessarsi a quello che le sta proponendo Ekko. Già è stato così gentile da accompagnarla due volte in due buchi nell'acqua completi. <frequenti molto questi posti?> domanda la donna guardandolo di nuovo mentre apsetta di essere direzionata verso il nuovo posto.[ch off]

03:15 Kaworu:
  [cloud nine - locale] Ridacchia alla storia dell'urlo, un cenno di diniego ad accompagnare quello sbuffo di ilarità. < Avrai la tua occasione, tranquilla. > la rincuora, se così si può dire, circa l'opportunità mancata. < E' soltanto rinviata la cosa. > commenta. < Piuttosto, toccherà vedere come farsi arrivare l'invito. > asserisce, meditando sulla questione principale: dovranno pur trovare una maniera di strappare quell'informazione, cercare di arrivare a scoprire il codice segreto per avere accesso a quella serata. Potrebbero catturare qualcuno e farlo cantare, ma non sarebbe avulsa da sospetti la cosa. No, non è un incarico che risolvi con la sola forza bruta: ai suoi occhi, quella roba ha bisogno di agganci, di qualche strategia più affinata in modalità stealth; tutte cose di cui lui non è ancora capace, perché sarà pur sempre un semplice genin, per quanto intelligente e ragionevole, comunque limitato nell'esperienza. Ad ogni modo, essersi resi conto della locandina, di cosa richiede, cosa debba essere fatto, è già un buon punto, se si presuppone che prima ignorava il fatto, partendo da zero. Lui, qualcosa, l'ha ottenuta, in fin dei conti. < Ehi...! > vedendo che la compagna d'avventura è abbastanza giù di morale. < Coraggio, Meky. > cerca di scuoterla un po', non fisicamente, ma più moralmente, perché l'altra si potesse riprendere almeno un filino di più. < Se non hai voglia, possiamo pure andarcene. > glielo dice questo, non tanto come offesa, quanto più per libertà di scelta. Non la vuole obbligare, naturalmente, se si sente giù di tono non avrebbe senso trascinarsela in quel mood. < Carino, sì. C'è la gente giusta per sentirsi in questo quartiere. > ragazzi che bevono, folleggiano, fanno festa; e poi ballerine, spogliarelliste, accompagnatrici. Insomma, il classico, in mezzo a luci soffuse, nebbiolina cremisi di quelle sfumature del peccato. < Se ti dico di sì, mi giudichi male? > sarcastico, continuando ad avanzare verso l'ingresso di un locale decisamente più piccolo rispetto a quello che possono aver visto precedentemente, ma solo perché quello di lusso dev'essere roba di alto livello. Quello a cui si apprestano ad entrare, è uno di quei tradizionali disco-lounge, non rozza a livello di stile, conservando una buona ricercatezza. Bancone lungo, sgabelli tutti intorno, qualche tavolo a salottino, e poi una pista da ballo, cubi su cui le ballerine si esibiscono. Luci psichedeliche nella coltre artificiale vermiglia, gettando quel clima di tabù, vizi e disinibizione. Un luogo dove intrattenersi secondo i canoni della folle notte. < Mi diverto anche in altri modi, più tranquilli. > aggiungerà in coda. < Perché sei interessata a quel locale? > facendole strada, senza però mancare di darle la precedenza all'entrata, per poi puntare uno delle poltroncine, pagando anche eventualmente una postazione un po' più riservata.
{chakra off}

03:39 Mekura:
 Già bella domanda, alla quale Mekura pensa sinceramente. <conoscessi le giuste persone andrei con le buone o le necessarie per avere questo pass> ma qui sorge una cosa interessante <in qualche modo devono aere una clientela fissa, in questo caso lo stesso targhet è esclusivo e limitato c'è locale e locale e le persone che vanno li che individui sono? > chiede seriamente la donna per farlo partecipe del suoi pensieri e quando sente questo cercare di tirarla su di morale, di nuovo e chiederle se volesse andare via la donna scuote il capo con vigore. <no, certo che no> risponde a quella domanda, ancora una volta sinceramente <e no, voglio rimanere qui, voglio ambientarmi, vedere come va> sospira la donna mentre si approcciamo al nuovo locale. Un qualcosa di più contenuto ma comunque in tema con l'ambiente in generale. <il mio metodo di divertimento è ascoltare della musica in una sala da thè> come l'ultima volta che ha visto Mattyse prima che troncassero i rapporti <ti ricordi quella donna di cui ti parlavo?> l'amica famosa <lei lavorava in un locale che si chiamava proprio in questo modo, una strana coincidenza non trovi?> e se hanno preservato quel nome è come se in un certo senso avessero preservato gli obbiettivi di Orochi. <voglio entrare e parlarle> sospira <oppure potrei passare serate intere a stalkerarla su ninjagram. é stato creato apposta no? per farsi vedere e per essere cercati> commenta la donna mentre andrebbe a sedersi su una di quelle poltrone andando a saggiare la consistenza e la tenuta del mobile. Finalmente un sorrisetto le apparirebbe timido constatando che quelle poltrone fossero comode.

03:59 Kaworu:
  [cloud nine - locale] Meditabondo, ascolta i ragionamenti altrui, restando però comunque vago, anche perché non ha molti elementi, se non quello che ha saputo dalla storia che ha raccontato il dinamitardo senjuu, quello che ha potuto vedere dall'esterno facendo un salto in quella zona, comunque pochi elementi. < Non ne ho idea, ma dev'essere sicuro gente di un certo rilievo. Mi sembra un locale importante. L'avrò visto varie volte quando passo per queste parti, ma non mi ci sono mai soffermato proprio perché non è il tipo di posto in cui mi sentirei di poter accedere. > ammette, replicando perciò quella che è la sua posizione, il proprio punto di vista riguardo alla questione del target. Non sa che dirle, plausibilmente ne sé più lei che lui: d'altronde, lui non conosce nemmeno perché è interessata a quel posto, gliel'ha appena domandato infatti, può avere qualche dubbio per via del fatto che è stato informato da Mattyse sui traffici dell'ex marito, che sa che c'entrano perché la ragazza che sta cercando la Anbu era collegata a quest'ultimo, ma per il resto, gli elmenti si perdono ed il quadro si fa più enigmatico, celato dal mistero e dai segreti di un passato del quale non è stato partecipe. Si distende, facendo per ordinare qualcosa da bere, un cocktail per Mekura, Alcolico, però con gli stessi gusti che aveva sentito la prima volta che si sono conosciuti al quartiere dello spettacolo. Per lui, ovviamente, Negroni tutta la vita. < Sì, ricordo. > circa la donna, l'amica famosa sulle cui traccia sono da un po' in quell'avventura che li ha portati anche a bruciare in un vortice passionale, la prima notte. < Dici che qualcuno ha riportato il locale anche qui a kagegakure? Credi sia la stessa gente? > dubbioso: gli hanno detto che Orochi, il marito di lei, è morto. O almeno, così si pensa. Sullo stalkerarla su ninjagram gli scappa una risata. < Beh.. diciamo... insomma... > divertito mentre le risponde tra vari sogghigni di ilarità; il canale social non dovrebbe essere usato per stalkerare la gente, importunare ragazze, facendo i molesti. MA, son cose che accadono -purtroppo-. < Ho capito. Quindi pensi che l'ospite della quale parla il volantino sia proprio lei? > lui non ne è sicuro, non lo sa per il semplice fatto che di quella faccenda, è abbastanza ignaro. < Dammi pure la giacca. > invitandola togliersi il soprabito, che di lì a poco, avrebbe fatto caldo, vuoi perché si andrà a bere, vuoi perché comunque il locale, essendo pieno di gente, tiene una temperatura interna più alta, creando un certo ambiente calorifero. < Bisognerà cercare di non dare troppo nell'occhio, o qualcuno si potrebbe insospettire. > suggerisce lui, dall'alto della propria ignoranza: non le sta facendo lezioni, non lo sa che è un membro della squadra ANBU, anche se ha saputo si tratti della ex consigliera della foglia. Oltremodo, è suo interesse e premura assicurarsi che le cose vadano per il meglio, e che non si creino complicazioni di sorta. < Una volta che l'avrai trovata, che cosa vuoi dirle? Perché è così importante per te quella donna? > lui, in un certo senso, è sempre convinto che quella spogliarellista che stiano cercando sia la figlia di cui pure il Kanishiro gli ha parlato: forse ha capito una cosa per un'altra, forse ha il dubbio che qualcuno gli stia mettendo. Moltissimi forse, che si concretizzano in un'unica certezza: di quella storia, c'ha capito veramente poco. Ma va bene così.
{chakra off}

22:30 Mekura:
 Mekura chiude gli occhi per un attimo: sono davvero loro alla fine? quella donna è viva? quel locale è legato a Orochi? troverà mai sua figlia? si morderebbe il labbro per tutto il tempo che lo ascolta. Riapre gli occhi solo quando arriva il suo saké di prugna caldo. Non lo guarda neppure, è come se fosse presissima dai suoi pensieri, il sangue inizia a lasciare le labbra che diventerebbero pallide a causa della stretta dei denti sulla pelle e la carne. Improvvisamente tutto quello che poteva passarle per la mente, ci passa e in modo fulminante tanto che non si accorgerebbe che il suo labbro sta sanguinando. Una striscia di sangue sta passando dalle labbra al mento. <?> si accorgerebbe solo quando sente il bagnato sul mento di quel liquido caldo. Quasi non curante lei va a passare l'indice della mano destra per togliere il sangue e portarlo alla lingua continuando a guardare il vuoto. Non ha ancora spiccicato parola e continua a guardare il nulla arrabbiata. Solo dopo aver assaggiato il suo sangue e iniziato a sentire il dolore si accorgerebbe di essere li. Consegna il cappotto rimanendo con quell'abito addosso. e annuendo a bassa voce. <è una bella domanda> sospira <vorrei mantenere la calma, magari un "non ce lo con te, conosco il mio ex marito cosa poteva fare, voglio solo sapere dove si trovi Kimi" > sospira <ma immagino che finirò per abbozzare clamorosamente, come sempre e tenermi tutta la rabbia dentro per non peggiorare la situazione> tiene la testa verso l'alto sbottado <miei dei quanto solo pusillanime?> le verrebbe da dire <ah si, e vittimistica...porca demonio: non posso avere un minimo di fragilità con nessuno. Semplicemente la soluzione per tutto sembra essere di non essere debole. Sono stanca di sentirmi fare la morale da tutti> Vuole solo bere e così fa. Butta giù di colpo. <percHè è così importante? speranza, la speranza che lei sappia dove sia mia figlia, dove posso trovarla, dove posso sapere se sta bene e se è viva...> è davvero affranta <mi sono fatta arrestare per avere dei documenti ed essere un cittadino di questo villaggio, mi sono fatta trattare come uno zerbino per avere i soldi per vivere abbastanza da continuare le mie ricerche, ho studiato la tecnologia, mi sono adattata, le sto provando tutte...e non è ancora abbastanza> sospira abbassando la testa andando a fasi un'altro bicchierino di Sakè. <e mi domando, se anche la trovassi, cosa dovrei fare? non posso arrivare e pretendere di essere sua madre, non lo sono stata per dieci anni...> Insomma ha un sacco di dubbi e di incertezze nella vita.

23:15 Kaworu:
 Resta sciolto, adocchiando di tanto in tanto il locale tutt'intorno, ma mantenendo principalmente l'attenzione sulla Kunoichi. Non le fa pressioni, resta ad ascoltarla, lasciandola libera di parlare. Un risolino basso però se lo lascia sfuggire alle imprecazioni che intona la Hyuuga: gli viene in mente il Dinamitardo, che quando l'aveva descritta, non ha usato proprio quegli aggettivi, ma più o meno il concetto che volesse esprimere era proprio quello. Sorseggia il suo drink, il Negroni, mentre mantiene quel mutismo riguardoso. Aggrotta il sopracciglio destrorso, un po' stranito. < Non volevo farti nessuna morale. > non gli è chiaro se ce l'abbia con lui o meno. Segue quello sfogo, ritornando ad affrontare il tutto con modi taciturni, analitici. La storia la sa per bocca del terrorista. < Vorrei che mi raccontassi come sono andate le cose. > non perché non creda al Senjuu, ma perché, un po' come ha fatto anche Dyacon, vuole sapere che cosa è successo anche dall'altra campana. < Questo non cambierà il fatto che voglio aiutarti a trovare questa persona e tua figlia. > le dice, quasi a volerla rassicurare, che non si tirerà indietro dal compito che si è preso sia con la Task Force, sia con la stessa portatrice del Byakugan. < Affronterai questo discorso quando sarai il momento, no? Pensarci adesso non serve. > quei dubbi, non fanno altro che rallentarla. < Queste domande non fanno altro che distrarti. Cerca di non pensarci. > suggerimenti che dà, provando a dare una mano come possa, almeno come motivatore, mental coach di quella circostanza. < Hai fatto cose che altri hanno preferito rifiutare. > commenta, riguardo agli sforzi da lei profusi. < La strada è lunga. Forse infinita. Non bisogna abbattersi se si vede lontano l'obiettivo. Anche perché, una volta che lo si raggiunge, che cosa resta? > domanda aperta. Non gli importa la risposta, è più che altro uno spunto di riflessione. Si butta con la schiena all'indietro, affondando nella sedia. Sospiro lungo, faccia semplice, compassata.

23:34 Mekura:
 <cosa?> si gira guardandolo <no no> mugugna sospirando alla fine portandosi una mano alla fronte per poi spostarla alle tempie <mi dispiace, no...non è riferito a te> Sospira tenendo la schiena curvata in avanti incassando la testa tra le spalle <è solo uno sfogone, lasciami perdere quando faccio così> si stringe le mani tra di loro rimanendo in silenzio mentre il labbro si sta gonfiando dove si è morsa da sola. <...non lo so> sospira per quanto riguarda cambiare idea < è troppo presto per dirlo, del resto non sai tutto> Da dove parte? dall'inizio ? <io ero sposata con Orochi Hyuga, uno del mio clan dopo il mio ritiro volontario e momentaneo dalla carina di ninja e consigliere del villaggio della foglia> insomma roba grossa <era successo un macello con degli anbu morti con una strategia che io ho aiutato a costruire ed ho deciso che avevo sulla coscienza troppi combattenti per non mettere in dubbio la mia capacità di giudizio. Mi sono ritirata a vita civile, la vita continuava a scorrere mediocre e bhe, con poco senso. Ero vuota, ero ferita, ero lontana dal clan. Poi arriva Orochi, l'unico che sembra volermi dare quello che cercavo da tempo: una famiglia. Per un po' è stata una fantastica illusione: due bambini, eravamo una famiglia da copertina patinata, lui elegantissimo, io bellissima, i bambini bellissimi, un cane...eravamo anche ricchi, succede ad ammazzare per 10 anni. Se non muori diventi ricco> le viene da sorridere per l'ironia <comunque, la guerra di Kiri si appresta, io vado in battaglia sentendo il richiamo alle armi. Il mio paese aveva bisogno di me, io avevo bisogno di riprendere questa strada ed ero diventata anche la capo clan da li a poco. Avevo in pugno il mio destino, il potere, mille possibilità...e le ho gettate tutte nel fosso perché...> batte una mano sulle gambe <perché non volevo più una illusione> [ch off]

23:55 Kaworu:
 Incamera aria, pesantemente, per poi buttarla fuori. < D'accordo... D'accordo. > facendo cenno d'aver capito. < Non ti scusare. E' Tutto a posto. > rassicurandola, pacatamente, con molta calma. Resta ad ascoltare tutta la storia. Cerca di mantenersi il più impassibile e neutro possibile, annuendo solo di tanto in tanto, magari le farà un sorriso accondiscendente ed anche un po' ammiccante quando Mekura si definisce 'Bellissima', senza andare oltre misura. Sulla ricchezza e le derivazioni di ciò, un po' si cruccia: lui, che è sempre stato un poveraccio, un po' il peso della diversità sociale lo avverte. Non ne farà menzione, ad ogni modo, restando in un mutismo composto. < Una illusione? > chiede, riferito a quella chiosa che ha esposto. < Che cosa intendi per illusione? > un po' gnorri sul fatto, un po' realmente interrogativo: non ha sentito niente ancora riguardo a quello che sa, diciamo solamente il preambolo, una situazione critica che l'ha portata al ritiro, aggiustando così quella rottura di una vita che sembrava quindi essere divenuta perfetta; ma dove sono quegli elementi che gli ha raccontato il senjuu? possibile che abbia mentito, per attirare dalla sua parte lui e Dyacon? Dopotutto, il sabaku disse che la storia l'aveva ascoltata, e che ai suoi occhi la ex consigliere non meritasse un'ostilità. Rimane, perciò, ancora piuttosto scettico, perplesso soprattutto, in attesa di sapere i dettagli. < Ti ascolto. > interessato, non tanto solo per la Portaborse, ma anche per la circostanza in generale. Vuole capire dov'è la verità, nella propria posizione neutrale, sta cercando di rendersi conto chi abbia detto cosa, perché l'ha fatto, e quale sarebbe potuta essere la realtà dei fatti. Solo l'attesa delle parole che possono provenire dalla donna, potranno aggiungere ulteriori elementi alle sue valutazioni. Aspetta, quindi, di sentire se l'altra abbia da aggiungere qualcosa, oppure sia finita lì.

00:14 Mekura:
 <illusione: la mia vita non era perfetta. Io mi ero sposata in comune accordo con Orochi lui per avere la nipote del capo clan come moglie, una posizione che ti porta vicino ad avere dei figli come capi clan un giorno, io volevo dei figli, volevo dei figli miei per...ripagare quelli che ho perso con il cappuccio rosso, ma questa è un'altra storia> abbassa lo sguardo per un attimo prima di tornare sul discorso. <l'ho presa un po' alla larga ma se vuoi sapere tutto, devi partire proprio dai motivi per la quale ho tradito mio marito> sogghigna <non che lui non facesse lo stesso, era più il tempo che era via che con me, eravamo più dei soci che marito e moglie> scuote la testa andando avanti <ma comunque ho messo a rischio tutto quanto perché mi sono innamorata, di questo ragazzo incontrato a Kiri. Era..è intelligente, brillante, talentuoso, abile determinato fino a sembrare un pazzo ma comunque pronto a tutto è una qualità, non tutti ce l'hanno> afferma autocriticandosi. <arrogante ma al tempo mi sembrava solo l'atteggiamento giusto per salire di grado,l'ho conosciuto come genin e sinceramente meritava molto di più. Da cosa nasce cosa ed è stato veloce quasi un colpo di fulmine> sospira <succede che, a Konoha, alla fine di quella guerra io sono rimasta incinta di questo ragazzo. L'aborto avrebbe risolto molte cose, non mi ha costretto a fare nulla, però io volevo quel figlio e poi, non me la sentivo...> sempre per quella storia del cappuccio rosso. <La prima cosa che ho fatto è farlo presente ad Orochi. Gli ho proposto di un divorzio con tutti i benefit per lui: sarebbe stato comunque il mio secondo nel clan, i suoi privilegi invariati, niente allusioni, niente scandali, solo un divorzio. Non doveva neppure nascondersi sarebbe stato comunque amato dai suoi figli, era tutto molto, molto semplice> sospira <ha rifiutato, completamente, non ha neppure ascoltato...ho dovuto cambiare strategia> [ch off ]

00:25 Kaworu:
 Increspa le labbra in una nota stranita. Solleva il sopracciglio destro, abbassando il sinistro in corrispondenza. Tradimenti, matrimoni di occasione, necessità. Una serie di intrighi, trame nel buio, quelle consumate e che ora sta esponendo la Hyuuga. < Mh.. > non se ne fa né in qua, né in là: il bronzo della nuvola rimane attento, prestando orecchio alla narrazione proveniente dalla bocca della Kunoichi. Non che le creda di più, per quanto comunque sia una donna (e questo fa punteggio nelle graduatorie del Nigga), per quanto possano aver condiviso una notte assieme (che pure va a curriculum, nella scala delle sue preferenze), per quanto comunque sia una persona dal trascorso ben più rispettabile rispetto alla controparte; quello che ha saputo, è molto pesante, oltremodo ritiene di dover starne fuori, non essendo né nella posizione, né nel ruolo, di poter asserire qualsivoglia giudizio di merito. Non gli interesserebbe nemmeno, farlo. Altri grane in più. < Capisco. > sentendo che comunque l'altra lo elogia, a maggior ragione avvallando la propria posizione di esterno, super partes, per andare ad analizzare a fondo la questione, e studiare bene quello che gli viene concesso di conoscere, da un lato e dall'altro. < Cambiare strategia? > assottigliando le iridi. < Ma perché questo Orochi ha rifiutato? Credeva che l'offesa al suo onore avrebbe leso anche la sua immagine forse? O semplicemente non gli stava bene la proposta? > magari voleva essere il numero uno, e quella buona uscita non gli sembrava troppo un buon affare, a differenza di come gliel'ha venduta adesso la Anbu. Continua a sorseggiare il suo drink nel mentre, mantenendo un silenzio quieto e fatto di occhiate guardinghe sia intorno, ma mantenendosi principalmente sulla interlocutrice seduta con sé.

00:43 Mekura:
 <Magari> sorride rammaricata <non lo so> continua <non...non stavamo più insieme da tempo, mi trattava come un collega al massimo, l'impressione che mi aveva dato è che sarebbe riuscito a sopravvivere tranquillamente senza sentirsi troppo disonorato: insomma, gli avevo garantito quello che voleva, ma non ho mai avuto modo di discuterne con lui, cioè anche se gli ho chiesto il perché non mi sembrava una vera risposta> e la storia va avanti, praticamente sono solo agli inizi <Avevo in atto qualcosa che non centrava nulla con la mia situazione, però mi avrebbe aiutata. Ho pensato di sfruttarla ma sono subentrati problemi su problemi e io ero sempre più incinta. Tra l'altro c'era gente che voleva morta Orochi. Non solo Mattyse, il nome del mio..> come chiamarlo? amante? <..amato, al tempo era amato> lo dice con profonda amarezza. <ma anche altra gente: il capo villaggio di Kusa ad esempio o il medico che mi è stato suggerito di Kusa> digrigna i denti <e il secondo ha avuto anche il coraggio di fare lo sfrontato: mi ha chiesto di uccidere uno del mio clan! sarò una moglie schifosa e magari neanche il migliore dei capi, ma non mi sarei mai permessa di uccidere una persona che a prescindere da tutto ho giurato di proteggere. Invece mi sembrava che tutto spingesse verso questa soluzione> si mette le mani nei capelli ripensandoci <secondo l'hokage avrei dovuto chiamarla, ma c'era quasi una guerra civile in atto, le persone avevano fame, una dimostranza dietro l'altra e avrei dovuto occupare il tempo del capo villaggio con questi problemi personali? no non se ne parlava. Ma invece chi non la pensava diversamente? lui> scuote la testa <ha spiettellato tutto alla Hokage e lei è venuta da me ad insultarmi, ah si e poi Mattyse mi ha rivelato di essere un terrorista> le viene da ridere quasi istericamente <cioè! avevo in grembo una bambina di un terrorista che amavo e nel mentre mi sentivo dire da Furaya che ero una cagna che stava usando i soldi di Konoha per finanziare la copertura di mia figlia> quando è Yukio che non ha capito un cazzo. <le cose degenerano, io mi dimostro sempre meno capace di gestire questa cosa, io mi allontano sempre di più da Mattyse trattandolo male, lo deludo ripetutamente, lo biasimo...arrivo al travaglio e vado dall'unica persona che mi sembrava esserci in quel momento: Orochi> suo marito c'era a prescindere da tutto non la voleva abbandonare per dei suoi scopi ancora oscuri. <e quella donna che sto cercando è quella che ha fatto nascere kimi>

01:03 Kaworu:
 Rimane meditabondo, occhi che osservano Mekura, la mente che analizza, elabora tutte quelle risposte ed informazioni che l'altra gli rilascia. < Non ti sembrava una vera risposta... > uno sbuffo appena più ironico. C'ha trovato qualcosa di simpatico, in quella considerazione. Lieve movimento di diniego col capo, mentre le pupille affondano nel Negroni che ha ordinato, e che ha buttato giù per metà, bevendolo lentamente, tra una pausa e l'altra del discorso, così per lasciarlo in accompagnamento. Entra in gioco il nome del Senjuu, lasciandolo quindi più interessato, adesso che viene a galla la parte del dinamitardo nella questione. < Occupare il tempo dell'Hokage? C'è di mezzo un capo villaggio straniero. > pone l'accento più sull'autorità Kusana, che sul medico, importane ma, a livello di gerarchia, meno centrale. < Tsé... Tipico. > da quella storia, rimane parecchio stranito, ma piuttosto divertito, dal momento che comunque, per propria indole, sulle faccende resta piuttosto neutrale. < Ho capito. > sentendo le successive parole di Mekura. < Quindi, sei tornata da tuo marito perché L'hokage ed il terrorista ti hanno cominciato a dare contro. > a quanto sembra, così parrebbe essere andata. < E questo Orochi che cosa ha fatto? Che è successo dopo? Come mai Kimi è sparita? > insomma, ormai è arrivato a metà, bisogna leggere la fine di questo romanzo. Non si può mica interrompere così, sul più bello.

01:17 Mekura:
 Scuote la testa <si lo so: Hasukage voleva la testa di mio marito e se l'Hokage avesse partecipato a questa cosa una alleanza indebolita si sarebbe completamente sfaldata> non è facile, non è mai facile. <no, non sono tornata con lui: ma volevo guadagnare tempo e fiducia per riprendermi la figlia, ma Mattyse non era d'accordo, quindi ci siamo scannati..e come biasimarlo?> scuote la testa <nella mia incapacità di prendere una decisione alla fine sono gli altri che hanno deciso per me ed anche per questo non...non mi sento di voler giudicare troppo quello che ha fatto successivamente Mattyse: è andato ad attaccare Orochi per avere delle informazioni, solo che ci ha rimesso un occhio e Orochi è morto> QUesta volta non lo guarda neppure, per la vergogna di quello che è successo. <quando lo sono andato a trovare...mi sono arrabbiata e l'ho offeso di nuovo. Si era messo in pericolo, inutilmente, uccidendo uno Hyuga,criminale certamente, perché nel frattempo è venuto fuori il motivo per la quale lo volevano uccidere: era capo della Yakuza. Ci aveva rimesso un occhio e le informazion idi dove fosse Kimi sono morte con lui. E il cadavere di Orochi è da qualche parte sventrato come un animale da bracconaggio e magari anche Kimi> sospira andando a prendersi da bere <ma, che altro doveva fare? rimanere fermo? si magari, ma non poteva rimanere fermo ma capisco se ho perso la sua fiducia e quella dell'hokage e...bhe non biasimerò nessuno se ascoltandomi mi dessero della degenerata, non sarebbe la prima volta di sentirmi dire della sgualdrina> si appoggia completamente sul divano e si porta le gambe contro il petto mentre guarda verso l'alto. <questa è la storia e ci sono altri dettagli ma credo di aver spiegato abbastanza questa storia...ora sei ancora disposto ad aiutarmi?> [ch off]

01:37 Kaworu:
 Le parole della donna, tutto sommato, gli confermano la versione di Mattyse, circa l'incapacità di lei. < E' anche vero, che darti addosso non ti ha aiutata come dovrebbe a scegliere da che parte stare. > lo dice seriamente. Sta prendendo per buone le parole di Mekura, dopotutto c'è andato a letto, è una ex consigliera e madre, ha smarrito anche lei la figlia, c'ha perso un marito -pure ch'era una popò di essere umano-, e tutto perché, a quanto gli è stato detto, il temperamento folle del dinamitardo e l'irruenza mostrata da parte della stessa Rosata, non hanno fatto altro che spingere la Hyuuga a tornare dal più viscido, ma sicuramente più astuto e manipolatore della saga: Orochi. < Mhpf... Pure. > che era capo della Yakuza; insomma ... < Te lo sei scelta proprio accuratamente. > e dire che lei c'ha pure il byakugan. Dovrebbe vederci bene. C'ha preso proprio in pieno, col delirio. < Gran bella impresa. > insomma, doveva recuperare la bambina, e non solo ha ucciso l'informatore, si è pure quasi fatto ammazzare, col risultato che non ne hanno cavato un ragno dal buco. < Bah... > è un po' contrariato. < All'accademia mi hanno riempito la testa su come dovrebbero muoversi i ninja, come dovrebbero agire. Io qua vedo soltanto un'incredibile caciara. > il silenzio, lo stealth, l'oscurità, tutti quei principi degli shinobi, praticamente presi e messi in cassetta. < Se c'è qualcuno da ritrovare. > dal momento che lei ha posto anche l'eventualità che potrebbero essere lì per riesumare brutte notizie, se non un cadavere. < Aiuterò a trovare la bambina, anche se non ho idea di che razza di futuro proteste offrirle. > l'hanno praticamente quasi ammazzata. Non dà parecchi giudizi, stavolta però non riesce a trattenersi: forse perché sensibile a quel tipo di storia, sentendo una sorta di identificazione con questa possibile figlia, dati i propri trascorsi, la morte dei genitori, conflitti che finiscono nel sangue. Nessuno che fa la cosa giusta. Se ci fosse davvero, qualcosa di giusto da fare. Quello che però sembra essere chiaro, è che ci sia sempre da combattere. E lui l'ha capito, l'ha sempre saputo. Ne ha fatto il suo credo Ninja. < Cosa farai, se dovessimo trovarla? > chiede, esplicito. < Se dovesse mettersi in mezzo pure Mattyse, ad esempio. > il nodo è abbastanza cruciale. Deve capire che cosa ci si può aspettare, qualora questa figlia potesse veramente sbucare fuori.

01:56 Mekura:
 <forse ma ho le mie colpe comunque> insomma non vuole sottrarsi alla colpa che ha in tutta questa storia. <ma infatti non sono io che ho scelto lui, ma il contrario> e per quanto sia deprimente Ekko ha ragione: una gran caciare. Mekura annuisce anche a questo su che razza di futuro possono dargli entrambi: due persone che non si vogliono vedere, un terrorista, una perdente e i vari problemi in mezzo. <me lo sto domandando da un bel po' cosa farò, da quando sono passati 10 anni> aspetta, in che senso potreste <intendi..potrei giusto?> ma non sta ad indagare troppo e ritorna sulla figlia. Si immaginerebbe essere li a guardare quei capelli bianchi e gli occhi d'oro, le verrebbe da sorridere <vorrei parlare con lei, le vorrei chiedere tutto, vorrei sapere se ha un giocattolo preferito se ha una canzone preferita..se la sua "mamma" o "papà" la trattano bene, se ha una famiglia che la rende felice. vorrei dirle chi sono e che non voglio portarle via nulla di quello che ha di buono e se vorrà di più allora sarò li a fare quello che non sono riuscita a fare in passato. Vorrei guadagnarmi la sua fiducia e non pretendere di essere chiamata mamma fino a quando non vorrà lei...e magari non capiterà mai, ma io aspetterò...lo so che magari non è quello che intendevi, ma a parte questo non so altro, questo è solo quello che sogno la notte se non ho degli incubi, lei e tutti i miei figli> e se dovesse mettersi in mezzo Mattyse? <probabilmente c'è già. Mi ha già minacciato di morte se non porterò a termine il compito. Non ce lo vedo a rimanere con le mani in mano, magari sa anche più di me> sospira <ma appena avrò più informazioni gliele consegnerò, avessi davvero trovato quella persona e indagata senza che dovesse farlo lui> perché ci sarebbe scappato il morto <ma ancora non lei non l'ho trovata e in ogni caso, ha tutto il diritto di vedere sua figlia anche lui, forse sopratutto lui> [ch off]

02:11 Kaworu:
 Assottiglia le iridi, più duro. < Non ho detto il contrario. > lo abbiamo capito, che avete fatto tutti un gran casino. Scrolla le spalle, restando meditabondo ed attento, ad ascoltare le parole di replica pronunciate da Mekura. < Mh. > gli sembra qualcosa di possibilmente considerabile. Peccato che dall'altro lato ci sia un folle terrorista che sembra voler andare fino in fondo, qualora questa bambina fosse davvero viva ed in salute, magari strapparla dal nido che l'ha accudita fino ad ora, meglio di come avrebbero potuto fare i reali genitori, che non hanno fatto altro che distruggersi a vicenda. Considerato, però, che c'è anche da dire che stanno andando a cercarla attraverso la via di qualcuno che lavora in un Nightclub, forse nemmeno quel contesto così protettivo è effettivamente buono. Insomma, si stava meglio si stava peggio, oppure scegliere il male minore? Di certo, le prospettive sono tutte decisamente assimili ad un pezzo di materia organica anfibia, comunemente detta... < Capisco. > forse la Hyuuga sta solo recitando, magari lo sta prendendo in giro, ma non si mette a giudicare, valuta soltanto quella posizione che decide di assumere la kunoichi. < Quindi, hai deciso di metterti da parte e far fare a lui? > rimane un attimo attonito. < Stai cercando solo questa persona, per recuperare informazioni da dare a lui, insomma. > sembra realizzare. < E ti fidi perciò a lasciarlo fare? Dopo che ti ha minacciata di morte, mi hai detto che ha messo in mezzo la Hokage, è andato ad uccidere un membro del tuo clan, che tu hai difeso strenuamente dal principio, perdendoci non solo un occhio, ma anche la figlia? Ora lo lasci fare? > sembra essere sconcertato. < Bah. Non ci capisco proprio niente. > meglio non capirci, forse. < Vabbè, va. Pensiamo a trovare un modo per scoprire la parola d'ordine ed entrare in quel locale il giorno dell'evento. E vediamo se riusciamo a trovare questa tipa che credi possa saperne di più. > meglio pensare ed andare per obiettivi. < Hai idea su come scoprire quest'informazione? Possibilmente senza che chi possa aver ereditato gli affari di Orochi, e della Yakuza quindi, se non vado errato, vi scopra ancor prima di provare a fare qualunque cosa. > un po' di strategia, dai. Proviamo a pensare come dei ninja.

02:25 Mekura:
 <NO!> esclama quando questo quelle domande <certo che no! io non voglio delegare a nessuno, non voglio mettermi da parte> afferma quasi alzandosi mentre si gira per affrontarlo <solo...non è una gara, io voglio ritrovare mia figlia a costo di collaborare con lui e non me la sento di negargli la possibilità di cercarla allo stesso modo> poi però Ekko fa una interessante sequenza di domande che la lasciano sbigottita. Lo deve davero lasciare fare? i sensi di colpa hanno ottenebrato il suo giudizio e rimane con gli occhi spalancati senza sapere davvero che cosa dire, perché se lei si limitasse a dire non è più la capo clan, che non le interessa non sarebbe neppure vero per prima cosa e secondo dimostrerebbe che lei doveva starsene lontana dagli Hyuga in generale. <siamo in due> afferma mestamente rimettendosi a sedere per bene cercando di bere ancora ma allontanando il bicchiere da se senza riuscire a berne un solo sorso. <come ho detto posso stalkerarla, oppure...il ninjagram del locale> afferma la donna andando a prendere effettivamente il cellulare per andare a controllare <considerando che tutto gira attraverso la tecnologia non è male magari se facessero oltre alle locandine delle foto dello staff o qualche informazione in più> insomma a problemi vecchi servono soluzioni moderne. <oppure...non conosco bene la Yakuza o gli affari di mim marito: ma un locale deve sempre offrire dei servizi: catering, alcol, droghe, accompagnatrici e c'è sempre un nome alle spalle, o un posto dove preparano o reclutano queste persone. Forse non dobbiamo lavorare sul locale ma il lavoro attorno a questo> [ch off]

02:38 Kaworu:
 Si gira, restando abbastanza composto quando l'altra sembra scaldarsi di più, con quell'esclamazione, alzandosi quasi. E' abbastanza alto per non doversi mettere né in piedi, né dover alzare troppo gli occhi per fissare la kunoichi che si lascia andare ad una reazione. Forse è quello che voleva. Cercava di scuoterla un po'. Le hanno dato un sacco di colpe, tra cui quella principale di non fare nulla, oltre alle mosse sbagliate. E gli sembrava che Mekura stesse facendo gli stessi errori del passato. Stavolta, però, avrebbe provato a spronarla in quella maniera, cercando di farla ragionare, anche usando quelle domande e quei toni più critici. La donna sembra iniziare ad usare il cervello. La faccia gli diviene soddisfatta. < Ora stai cominciando a ragionare davvero. > le fa presente, che finalmente la ex consigliera sta provando qualche idea, dei piani che possano servire a recuperare informazioni, senza lasciare troppe tracce dietro di sé. Non sa se quelle piste saranno giuste o sbagliate: ma almeno, sono un qualcosa su cui cominciare. < Può darsi. Mi sembra una buona idea, cercare di risalire la catena di contatti, per arrivare alla fine, all'anello principale. < Forse qualcuno agli archivi potrebbe darci una mano. > perché no? ha fatto la stessa cosa col killer. E' partito dalla sue vittime. Magari c'è qualche cosa negli archivi di kagegakure, dichiarazioni dei redditi, contatti, fonti, ma anche possibili pubblicità, che possano dare loro indizi da cui partire. < Dovresti provare a farci un salto. Si fanno molte scoperte interessanti. > gliela butta lì, la propria idea. Qualcosa è emerso, dunque: qualche idea su come agire. < Vieni qui, dai. > facendo per avvicinarsi alla Donna, per CERCARE DI ABBRACCIARLA. Dopotutto, c'è già entrato in intimità, la sta aiutando in quelle ricerche, l'ha vista turbata, indecisa, afflitta, sconsolata e sola. Che sarà mai un po' di affetto? < Riusciremo a scoprire se Kimi sta bene. > una speranza, che condivide, perché alla fine di tutto, la vittima è proprio quella povera creatura, che ha avuto la sfortuna di capitare a nascere in una situazione tremenda. Se fosse riuscito ad abbracciare Mekura, le cercherebbe di accarezzare la nuca, in modo gentile e che possa essere confortante.

02:47 Mekura:
 Andare agli archivi del villaggio? si ci voleva andare, anche se per altri motivi. <l'avevo scartata come idea considerando che Kimi non sarei mai riuscita a trovarla con il suo vero nome o che avessero nascosto altri dettagli> se fosse stata in loro lei avrebbe fatto esattamente questo: nasconderla dalla burocrazia. <ma, è un nuovo punto di partenza> afferma sempre con un tono mesto, guardando il cellulare mentre sente Ekko avvicinarsi. SI gira per vederlo abbracciarla e lei lo lascia fare. Un poco sorpresa a dire il vero ma, grata. Il suo corpo si rilassa come se ne avesse bisogno in quel momento anche se non sentiva di meritarselo e che non poteva sempre fare così...a cercare il biasimo degli altri. Per questo seppure si rilassi la sua espressione è vuota e la nasconderebbe affossando la faccia contro una delle spalle di Ekko rimanendo con gli occhi chiusi. Si lascia sfuggire un "hum" basso come se fosse un animale ferito mentre si chiuderebbe a riccio facendosi coccolare. <ho voglia di rivederla, mi manca, mi manca lei e tutti gli altri> Hiashi, Kurako, AI...Ken...ormai è un adulto Ken. dove sarà? [ch off]

03:00 Kaworu:
 < Non devi cercare Kimi, naturalmente. Ma informazioni sul locale che ospiterà l'evento. Se come dici, è collegato a chi ha proseguito con l'azine di Orochi, meglio tenerlo sotto controllo. Ti può portare a qualche pista, magari saprai qualche fornitore. Se non entri all'evento da cittadino, puoi sempre pensare di farci infiltrare come lavoratori esterni. Non credo che prendano tutto il personale da sé. Sarebbero troppo individuali e di solito il denaro c'è bisogno di farlo girare, per riciclarlo. > la sua deduzione sarà questa. < Potrei vedere se c'è anche un modo per entrare nel corpo di sorveglianza. Con la mia stazza e le mie capacità, credo che non gli farei schifo come buttafuori o guardaspalle. > lui nella feccia c'ha vissuto, quartieri poveri, ghetto, giro per il notturno: e poi è un nero, dai. Vuoi che non abbia avuto qualche affiliazione? E' banale? E' discriminatorio? No, è semplicemente la vita della strada, quando sei povero, in una città nuova, e devi saperti muovere per sopravvivere. L'abbraccia quindi, facendole qualche grattino sulla testa, in maniera piuttosto docile, benché sia un omone di quasi due metri, a due ante, con un petto vigoroso, le spalle ampie, braccia solide e robuste. Sospira lungamente. < Lo so, Meky. Lo so. > che possa sentirsi in quella maniera. La lascia sfogarsi, che si possa lasciare andare. < Non so come andrà. Sono sincero. > non vuole illuderla, dicendo che andrà tutto bene. A volte ci vuole, ma lui non è così positivo, non è un buono. Però è una persona vera, malgrado il grigio della sua prospettiva, la tendenza a doversi muovere sempre nel mezzo. < Ma faremo il possibile. E ne uscirai. > un modo alternativo, secondo il suo senso, di dirle che ce la farà. Le continua ad accarezzare la testa. Tenendola stretta a sé, facendole affondare tranquillamente la testa sulla spalla. Nella vicinanza dei corpi, nello sfregamento naturale che viene in quel gesto, un leggero formicolio lungo la schiena, mentre la robustezza s'avverte farsi consistente, non solo nella rassicurante ed avvolgente culla delle sue braccia, ma anche sul versante frontale ed inferiore del proprio corpo. Fisiologia.

03:14 Mekura:
 Annuisce ma al momento è abbandonata in una fase di fragilità abbastanza evidente ed è grande, confortante, si potrebbe dire che è quasi una figura...paterna? Questo pensiero, non di meno guidato dall'alcol la fa pensare però. Rimarrebbe così, basita a guardare il vuoto mentre i suoi ingranaggi iniziano a elaborare quello che ha appena pensato e senza sapere come muoversi, o cosa dire, sente le reazioni dell'altro con il rischio palese che diano di nuovo spettecolo come l'altra volta. <dobbiamo spostarci?> chiede la donna ad Ekko andando però a sollevare la testa e cambiare per un attimo il discorso. <dobbiamo allenarci noi due, se ti va: io lo faccio e ho anche un bravissimo compagno di sparring e coinquilino, ma devo trovare altri avversari e magari gli fa bene anche a lui, ti piacerebbe l'idea? almeno così se dobbiamo collaborare insieme sul campo sappiamo come muoverci> il coinquilino comunque è Saisashi. <e...parlami un po' di te, non so praticamente nulla, con tutto quello che ho parlato di me alla fine non ti ho mai chiesto invece di te> glielo chiede aspettando che questo le risponda oppure no. [ch off]

03:28 Kaworu:
 E' tutto perfettamente normale. Un po' di alcol in corpo. Tanta adrenalina. Un crescendo di emozioni, una donna in difficoltà, una bambina in pericolo, un baldo giovane pronto ad aiutare, con i pugni ed i calci carichi. E non solo. < ... > alla domanda di lei. < Mah... > facendo il vago. Qualche scrupolo, forse? Non è ancora accaduto tutto quello che succederà poi, ma forse, proprio tutte quelle circostanze, non sono un filone perfetto che si incastrata, rendendo collegato un evento all'altro. < Se vuoi andare... Andiamo... > eccerto. Ovviamente. D'altronde, l'hanno già avuto il loro primo approccio: perché dovrebbe rifiutare un possibile secondo round? Sorriso un po' marpione, smagliante, che ha quel po' di comico ma anche di accattivante. < Ah sì? > che si alleni, interessato. < Un bravissimo compagno, dici? > geloso? No. Curioso? Abbastanza. C'è sempre da fare varie valutazioni sulla cosa, ma alla fine, che gli importa? Non stanno insieme, stanno collaborando, può capitare qualche avventura, ma non c'hanno vincoli di alcun genere. < Perché no! > inteso che sì, può andare bene. < Sono proprio curioso di sapere chi sia questo bravissimo compagno! > non lo dice con accezione gelosa, anzi, sembra interessato dalla proposta. Ah, che cosa strana, il destino, che gli avrebbe riservato più di un incontro, prossimamente. La domanda su di sé, logicamente, lo irretisce abbastanza. < Mannò... ma non stare a preoccuparti di queste cose.. > la butta lì così, sul leggero. < Mi son diplomato all'accademia circa un mesetto fa, faccio il cacciatore di taglie per racimolare qualche soldo in più... ho un piccolo posto dove stare nei quartieri al confine col distretto kiriano... > insomma, i quartieri poveri. Non dice più di quello che c'è lì, a kagegakure. < Sono un ragazzo che spera di fare fortuna e cambiare il suo futuro. > una persona semplice, in fondo. In parte è anche vero. < Direi che hai molte più storie da raccontar di me. E dire che dicesti ti avessero accusata di non saperti divertire. Non mi sembri una persona noiosa. Tutt'altro, direi. > ridacchiando, semplice. Scioglie l'abbraccio, ma resta sempre con uno degli arti superiori attorno alla donna, passando da scapola a scapola e dietro la nuca.

04:16 Mekura:
 La donna si struscerebbe contro questo dando un segno di diniego a della risposta data dall'omone <altri 5 minuti così prima> chiede questa riappoggiando la testa contro quella di Ekko e poi appoggiarla sulla spalla sinistra. <è un mio ex allievo. Un bravissimo taijutser che è sempre piacevole vedere all'opera, si chiama Saisashi> afferma mentre pensa al compagno d'arme e di sventure con lo stesso piacere e positività con cui si parla di un parente o un amico di lunga data Intanto cerca di glissare sulla propria storia raccontandole solo la versione riduttissima del proprio passato e delle sue intenzioni. <capisco> non indagherebbe oltre, anche perché si sente molto stanca a causa dell'alcol. Si solleverebbe in piedi e prendendo le proprie cose andrebbe gentilmente con le nocche della mano a sfusciare con il braccio in modo da incentivarlo ad alzare <i 5 minuti sono passati> afferma questa dando un buffetto gentile sulla spalla lasciando a questo la possibilitè di una scelta. <neanche io ti considero noioso se è per questo> e lo attende aspettando che questo sia pronto per potersi spostare altrove attraverso le vie del villaggio delle ombre fino al luogo dove Ekko riposerebbe, per il resto sono tutte possibilità e storia e segreti della notte. [end]

04:28 Kaworu:
 Non rinuncerebbe a darle quegli ulteriori cinque minuti, in cui la lascia libera di strusciarsi, accoccolarsi, appoggiarsi, come meglio crede e vuole. < Un taijutser, eh? > interessato alla disciplina praticata dal combattente ignoto. < Saisashi. > apprenderà quel nome, che poi scoprirà a chi appartenere, in una perfetta catena quasi non voluta degli eventi. < Voglio proprio conoscerlo. > che cose fantastiche regala la storia. In questo che è un perfetto flashback degli eventi che seguiranno. L'altra poi ferma la sua indagine, e lui sorride, pacato, leggero, a voler lasciare tutto lì. L'affermazione sul tempo che aveva chiesto come esaurito, lo inducono perciò a muoversi. Incassa il buffetto, facendo per andare a lasciarla, rialzandosi anch'egli e prendendo le proprie cose. < Lo credo bene! > per la prima volta, un po' sbruffone, ma più per goliardia, che per reale presunzione. Una risata, divertita, recuperando quanto può aver lasciato, per poi pagare la consumazione. < Ho visto che ti sei messa Ninjagram! > un bel thumbs up a quell'evoluzione. < Ci facciamo una foto e andiamo? > e magari si prenderanno quello scatto assieme prima di uscire dal locale. Quello che sarà dopo, è respiro lasciato nel vento della notte, un pensiero celato nell'intimità delle ombre, l'ebrezza onirica di qualcosa tanto silenzioso quanto roboante. (//END)

Quartiere Notturno - Locali
Mekura ed Ekko si inoltrano nel quartiere notturno, sperando di trovare qualche informazione sul locale segnato sulla locandina che la Hyuuga aveva trovato al quartiere dello spettacolo. Arrivati sul posto, grazie all'indirizzo segnato sul volantino -ed i vari poster pubblicitari nella zona-, i due si rendono conto che il locale è ad accesso limitato, e servirà provare a scoprire la parola d'ordine per essere ammessi come invitati, oppure escogitare qualche altro escamotage. Delusa e frustrata, oltretutto in una suite che non le confà di certo, Mekura si sente decisamente avvilita: per questo, Ekko decide di portarla in uno dei posti che ha conosciuto ed iniziato a frequentare grazie ad un amico (Nobu), con la scusa -in parte vera- di farla ambientare un po' a com'è stare in certi posti e farle vedere la vita mondana di quella quartiere adibito al divertimento ed alla perdizione, sia per cercare di farla distrarre oltre che provare a guadagnarsi qualche informazione in più su tutta la vicenda. Mekura accetta, e con l'avanzare della serata, si apre, esprimendo il suo punto di vista su tutto l'accaduto; il Makihara ascolta, rimanendo anche piuttosto confuso da tutti quei tasselli che a volte si incastrano, altre volte invece meno, ma mantenendo pressoché un certo assetto neutrale, e focalizzandosi quindi sullo scopo principale del tutto: trovare ed eventualmente salvare la bambina (da chi, però, ancora non s'è capito). Sul finale, complici l'alcol e le tante emozioni condivise, tra i due ci sarà un po' di atmosfera, che se li porterà via in un altro segreto della notte.

N.B.: Dati gli sviluppi successivi, la role s'ambienta necessariamente nella notte tra il 12 ed il 13 corrente mese, visto che tra l'altro si incastra benissimo con i successivi eventi svoltisi on game.