{ La lama della Giustizia - Koshirae }

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Attendere esito...

In una mite serata d'inizio primavera, il dojo dei Koshirae sta aspettando l'arrivo d'un nuovo elemento. Anni addietro, il padre di costui ha fatto in modo che fosse dato in dono - è brutto da dire, ma v'è dell'onore in tutto questo - al clan dei Koshirae. L'innata di questi ultimi è veramente particolare e l'affinità nasce dapprima dal clannato e dalla sua spada. Se non v'è affiatamento tra questi due, se la spada non sceglie il suo padrone allora non vi sarà niente che possa farli combattere assieme. Per Hirokumi, difatti, è una giornata importante. Per lui che è cresciuto all'interno di quelle mura, assieme ai dogmi, alle regole e alla storia di questo clan storico, insediatosi nei territori delle Cinque terre ninja appena dodici anni prima. Lo hanno invitato a presentarsi nel dojo, nel quartiere dei clan di Kusa. Al dojo, s'accede da due porta-finestra laterali composte da carta di riso. Son molto sottili, dunque non serve far altro che spostarle per riuscire ad accedervi, a meno che non si voglia chiudere anche quelle in legno. Di solito, durante il periodo d'apertura, però, ciò non è necessario dal momento che al suo interno v'è sempre qualche Koshirae dedito all'allenamento. V'è un parquet in legno di mogano dal colore piuttosto scuro che circonda un intero ring rettangolare dalla tonalità più leggera e fine, tendente al beige. Al centro esatto di questo fantomatico pavimento d'allenamento, è raffigurato un simbolo circolare al cui interno è racchiuso il simbolo del clan. Per accedervi, poiché basso rispetto al pavimento d'ingresso, bisogna sfruttare due scalini posti al centro esatto, ad altezza del simbolo precedentemente citato. Tra le porte, vi sono dei sostegni su cui son poggiate diverse tipologie di spade. Si tratta perlopiù di spade di legno per l'allenamento, evitando di farsi troppo male, ma di base vengono usate soltanto da coloro che non hanno ancora sviluppato la maturità tale da richiedere l'affinità con quella che sarà la loro spada per la vita. Sulla destra, invece, prende posto un singolo sostegno delle spade, tenute in orizzontale, che detiene invece una delle cinque spade - quelle vere, le uniche ed inimitabili, ognuna nel proprio fodero lucido e scintillante. Il dojo appare comunque abbastanza ampio e sempre ben pulito. Vi son delle porte finestra su tutto l'angolo frontale dall'altro lato rispetto a quello finora descritto, ma queste ultime appaiono invece chiuse. Hirokumi potrà entrare in questa bellissima ed ampia stanza sapientemente illuminata giacché fuori è calata la notte e decidere come comportarsi. Quel che gli basta sapere è che è stato convocato con la firma sottostante rappresentate il nome della capo clan dei Koshirae. [ Dojo: https://i.pinimg.com/564x/57/d3/61/57d36123ae9d8c90adbee6836f2a4893.jpg ][ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

21:57 Hirokumi:
 La prova della sera precedente è stata superata, la bandana da Shinobi insieme al rango di Genin e una quantità di responsabilità e di doveri tali che non se ne rende ancora completamente conto ma non è finito tutto li. Proprio a seguito dell'esame ha ricevuto subito dopo quella lettera di convocazione da parte del capo Clan dei Koshirae e ovviamente non si è fatto attendere oltre arrivando puntuale al luogo e all'ora indicata dalla lettera. Che sia questo il momento in cui finalmente le proprie abilità e la propria utilità al Clan come Lama sia riconosciuta? Dopotutto è stato questo lo scopo con il quale il padre fece dono di Hirokumi per divenire uno strumento migliore di qualsiasi altro pezzo di ferro che lui avrebbe mai potuto creare. Non è più il tempo per forgiare armi ma uomini e donne che diano il loro meglio per costruire un nuovo Mondo Ninja, lontano dalle ombre della più recente guerra. <Mpf..> Un sospiro a far palesare, in penombra, la figura del ragazzo dietro la porta che si apre sul Dojo. Figura nella media per altezza ma piuttosto longilinea che, oggi, non veste con quella sua larga tunica ma solamente con quella sorta di divisa che è solito vestire sotto di quella. Un completo nero che lo ricopre dalla testa ai piedi con qualche squadrata riga bianca lungo le spalle, i bordi della vita e intorno ai bottoni che la tengono ben stretta intorno al busto, lunghi pantaloni stretti del medesimo colore e comode scarpe nere dalla suola bassa e di colore bianco. Legata alla cintura bianca, tiene quella lama in legno che sfrutta in ogni suo allenamento e che porta costantemente con se e sulla quale tiene poggiata la mano destra mentre la sinistra è tenuta penzoloni lungo il proprio fianco e all'interno della quale stringe la bandana. [Wrrr..] Lentamente andrebbe dunque ad aprire quella porta davanti a se cosi da meglio rivelarsi a chiunque potrebbe mai trovarsi all'interno in questo momento. Oltre gli abiti a figurare è anche quel proprio volto dalla pelle chiara, caratterizzato da quella sua fredda espressività. Le labbra ben serrate, le grandi iridi blu spento e quella folta chioma color nero pece che ricade appena poco oltre le spalle. <Nessuno..> Mormora facendo appena qualche passo all'interno del Dojo, sempre con maniacale cura ed attenzione anche al minimo passo. Una sorta di riverenza anche solo nel muoversi in un luogo come questo. La mano destra si serra con appena maggiore forza intorno all'impugnatura della lama in legno mentre intanto lo sguardo vaga intorno a se. Scruta ogni anfratto di quell'ambiente fino a soffermarsi, in ultimo, sul simbolo in terra. Nessuna parola o particolare gesto, conscio che tutto, a breve, sarà chiaro...

Alle narici del giovane, giunge immantinente l'odore di fresco e di pulito di cui il dojo è circondato. Pare ci sia un odore acre ma al tempo stesso dolce, di limone. Ad un'occhiata poco più attenta, il nostro protagonista potrà facilmente notare come tutta la superficie sia lucida e splendente. Allo stesso tempo, anche le spade nei loro rispettivi foderi lo saranno altrettanto. Che ci tengano all'igiene sembra essere un dato di fatto, ma forse potrebbe essere ad opera d'una ragazzetta dai capelli rosei che gironzola spesso e volentieri per quel dojo assieme ad un bambino. Al momento, gli occhi chiari di Hirokumi non vedranno alcuna presenza. Il luogo sembra essere deserto, forse per l'occasione, e potrà anche decidere eventualmente come muoversi al suo interno. Questo finché una voce maschile non giungerà alle di lui orecchie. Si tratta d'un ragazzo che ha superato di certo la trentina, dai capelli bianchi raccolti in una coda sulla nuca, lasciando sparuti alcuni ciuffi che ne adornano il candido ovale. Sul mento, piccoli peli ispidi di barba anch'essa bianchiccia, ma non è assolutamente anziano! Raggiunge a stento il metro e ottanta d'altezza, dall'espressione perennemente imperturbabile. Per quanto ne possa sapere Hirokumi di lui, è che si tratta d'un dongiovanni della peggior risma quand'era ancora un giovinastro di Kusa, che passava il suo tempo anche a Konoha. Son storie che si raccontano nel clan ovviamente, niente che possa in qualche modo minacciare troppo il matrimonio dell'albino. Gli occhi color ghiaccio di questi scruta con attenzione il neo giunto. Al proprio fianco mancino, v'è una spada d'un certo spessore ma dalla grandezza di poco superiore ai sessanta o settanta centimetri. L'abito indossato dal qui presente è un kimono blu notte con raffigurato un dragone che risale lungo tutto il tessuto, la cui testa sbuca sulla spalla mancina e prende posto, a fauci spalancate, sul petto dov'è poi chiuso a formare la classica V. L'obi nero ne cinge la vita, infilato in esso è invece la katana dapprima pronunciata. Sfila dalle labbra una sigaretta, sollevando in aria una voluta di fumo che si disperde in men che non si dica. <Ben arrivato> Pronuncia in sua direzione, aspettando una reazione da parte sua, prima di continuare con il proprio dire. <ebbene temo sia giunto il giorno in cui diventerai un Koshirae a tutti gli effetti.> Gli anticipa ciò che quest'oggi avverrà in quel dojo. <E come ben sai> Si spera, quanto meno, che lo sappia davvero, ma avendo vissuto con loro per tutti questi anni ne sarà sicuramente informato. <dovremo batterci, come rito vuole.> Non sembra comunque essere di molte parole ed è privo di chissà quale entusiasmo. Pone la mano sulla katana, in attesa dell'avversario. E' ancor fuori dal ring rettangolare, ovviamente, dal lato opposto a quello di Hirokumi. E' sbucato da una di quelle porta-finestre chiuse citate in precedenza, aprendole per permettersi l'ingresso e richiudendole rapidamente dietro di sé. Pian piano, però, s'apre uno spioncino... [ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

23:07 Hirokumi:
 Appena un altro paio di passi in avanti da parte propria prima di fermarsi e proseguire nell'osservare quell'ambiente, quella propria casa che confida di sentire, presto, sempre più propria. <Mh?..> Un mugugno appena quando sente una delle porte venire ad aprirsi e permettere l'accesso a quella figura di qualche anno più grande di lui, non anziano ma sicuramente molto più maturo e sicuramente più alto in grado di lui. Lo segue con lo sguardo andando a fissare le proprie stanche iridi su di questo. <Grazie..> Semplicemente va a ribattere a questo porgendo un cortese e profondo inchino in segno di rispetto verso quella che potrebbe essere vista come una sorta di autorità, per cosi dire. <Ho sempre temuto questo giorno..> Rivela verso l'altro, consapevole che compiere tutto questo fu più una volontà paterna che non propria, dopotutto i doni non dovrebbero avere volontà o capacità di opporsi. <Per questo ho passato tutti questi ultimi anni ad imparare tutto ciò che potevo per farmi trovare pronto..> Scelte che all'inizio non ha compreso, mancanza di una vita familiare che si è visto strappare e un modo di fare completamente rivoluzionato che lo ha portato ad essere la persona che è ora. <Lo so bene..> Mormora stringendo maggiormente la presa sull'elsa della lama mentre il proprio volto non abbandona nemmeno per un istante la figura dell'altro. Lentamente andrebbe a sollevare la mano mancina, aiutandosi con la destra a sistemare la bandana che ne riconosce l'ammissione tra gli Shinobi. Un primo passo ma che testimonia come ormai non sia più un semplice allievo ma un vero uomo in una società che ha bisogno di figure come la loro. Mano mancina che andrebbe ora a posarsi intorno all'elsa della lama in legno andando lentamente ad estrarla. Il fatto di non avere una vera lama con se non lo preoccupa minimamente poichè ha imparato a fare necessità virtù. Piede mancino che avanza rispetto al destro, gambe che si flettono leggermente, busto appena inarcato di qualche grado in avanti e braccia che si distendono verso il basso davanti a se con entrambe le mani a serrarsi intorno all'impugnatura della lama. Lo sguardo diviene più serio, le iridi per un breve istante si illuminano di luce dettata dall'enfasi di ciò che sta per accadere. Corpo che si contrae leggermente nella propria muscolatura, pronto tanto a reagire quanto a reagire qualunque cosa accada d'ora in avanti...

Il ragazzo che gli stanzia di fronte porta la sigaretta alle labbra. Inspira un altro profondo tiro, inala il denso fumo e lo spinge nuovamente verso l'esterno. Sale in piccole volute verso il soffitto, sparendo man mano nell'aria circostante, uniformandosi ad essa. Percorre qualche altro metro, scendendo con passo ben cadenzato i due scalini che lo separano dal ring al cui centro è rappresentata l'effige del clan. Si posiziona a circa mezzo metro dal simbolo, dal lato ovviamente opposto a quello di Hirokumi. <Contento di sentirtelo dire, ma è soltanto una prassi.> Prosegue nello spiegargli, mentre la sigaretta verrebbe fatta cadere successivamente a terra. Il piede mancino s'allunga per pestarla, in modo da spegnerla. E sa bene che qualcuno, oltre quella porta-finestra, sta friggendo di rabbia perché è venuto meno ad una richiesta della rosata. Non sporcare. Resta tranquilla soltanto per via del fatto che di fronte vi sia un uomo e non una donna, altrimenti, con assoluta probabilità, sarebbe uscita allo scoperto onde evitare che il *suo* uomo possa anche soltanto avvicinarsi ad un altro essere di sesso femminile. Qualcosa di metallico brilla nella mano di colei che ancor è nascosta. Il nostro aspirante Koshirae potrà scorgere soltanto quel luccichio provenire dalle spalle del bianco, ma niente di più. Chiunque vi fosse a spiare, ammesso così possa sembrare, pare essere nuovamente sparito. <Evitiamo che altre sciagure scendano su di noi, così dicono.> E fa spallucce. La destrorsa si stringe attorno all'elsa della spada, ma ancora non la libera dalla sua morsa. Lo squadra dalla testa ai piedi, inarcando un sopracciglio verso l'alto per via della situazione. <Attiva il Chakra, non penserai di riuscire a colpirmi soltanto con le tue mere forze. Inoltre, appropriati di una di quelle spade d'allenamento. Ce ne sono anche di metallo.> Dandogli dunque la possibilità di scegliere quella che preferisce anche in base alle sue potenzialità, evitando di farlo combattere con una che non sarebbe alla sua altezza: né del qui presente albino tanto meno dell'aspirante. Gli cede dunque il tempo necessario affinché possa adoperare questi ultimi preparativi, prima di darsele come da rituale. [ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

23:51 Hirokumi:
 Non s'avvede di chi è li a spiare, concentrato unicamente sulla figura di colui che si trova davanti a lui. <Mh?..> Un mugugno appena solamente nel momento in cui quel luccichio viene più facilmente notato attraverso quella porta socchiusa. Chiaramente ci sono altri giudizi li fuori ad osservarli? Possibile, non lo esclude non avendo mai preso parte ad un esame del genere prima d'ora. In un certo senso più importante di quello che lo ha portato a poter indossare quella bandana intorno alla propria fronte. <Oh, non avevo idea..> Di dover usare il Chakra per uno scontro del genere. <Pensavo fosse qualcosa più, vecchio stile..> Mera scontro di abilità con quelle lame di cui ha tanto letto in passato e che ha contraddistinto anche molti importanti Shinobi del mondo Ninja. <Vado, subito..> Non dovrà fare affidamento alla propria preziosa Katana in legno ma potrà usufruire di una vera, anche in metallo e pertanto decisamente più affilata e pericolosa della propria. [Tap!Tap!..] Rapido raggiungerebbe l'angolo del Dojo dove poter andare a recuperare una lama della medesima misura della propria, andando a sostituire la propria in legno cosi da non lasciare un alloggio scoperto. Rapido andrebbe a sollevarla appena dal proprio fodero. <Questa va bene..> Mugugna prima di rimettersi in movimento verso il centro del Dojo andando a portarsi nuovamente frontale all'altro e sempre a circa mezzo dallo stesso simbolo. <Mpf..> Un sospiro prima di andare a portare la lama all'interno della cintola li dove stanziava l'altra e quindi andare ad avvicinare rapidamente le mani l'una all'altra ad altezza busto cosi da replicare fedelmente il simbolo caprino utile a richiamare quel proprio flusso di energia, mentale e fisica, unendole in quel vortice tale da inondare tutto il proprio corpo di quella sensazione di rinnovata forza e preparazione. <Ci sono..> Mormora prima di portarsi in posizione di combattimento. Cambia completamente strategia stavolta non andando immediatamente ad estrarre la propria lama. Piede mancino avanzato rispetto al gemello, gambe ancora flesse, busto piegato in avanti di diversi gradi, mano destra a serrarsi intorno al manico della lama e sinistra a stringersi intorno all'elsa. Posizione di palese attacco ma senza ancora estrarre o muoversi altrimenti. Pronto ad agire. [Attivazione Chakra]

Il capo del bianco viene smosso per un istante in atto di negazione nei confronti altrui. <Se ci pensi, anche il Chakra è vecchio stampo.> Agli albori, forse più di cent'anni prima, si parlava di Hashirama e della vera era dei ninja. Il clan Koshirae, a quel tempo, con molta probabilità non era neanche nato, non lo si poteva neppure considerare tale. Inoltre, bisogna prendere anche in considerazione il fatto che, a chakra spento, le abilità psico-fisiche del diretto interessato sono dimezzate, incapaci dunque d'utilizzare qualunque arte magica o illusoria che si rispetti. Ne attende l'attivazione, notando come conduca le mani ad altezza del petto per iniziare a ricercare le due energie che compongono il Chakra stesso. Una volta unite tra di loro, esso scorre lungo ogni singola cellula del corpo dell'aspirante, il quale è finalmente pronto per iniziare. <Costringimi ad usare l'altro braccio.> Professa in sua direzione, resosi conto che è giunto il momento per cominciare. La mancina sosta a ridosso del fodero, tenendolo ben fermo. La mandritta, dapprima poggiata esclusivamente sull'elsa, or non farebbe altro che spostarsi verso l'esterno, portando il braccio ad aprirsi, conducendo al suo seguito la spada. La lama di quest'arma è completamente nera con un filo bianco che l'attraversa per tutta la lunghezza. Come anticipato, è lunga non oltre i sessanta o settanta centimetri al massimo. Il piede manco del Koshirae si sposta appena innanzi, preannunciando quello che sarà certamente un attacco diretto al nostro caro aspirante. La distanza tra di loro, una volta tornati nel ring, non dovrebbe superare i quattro metri. Non risulta essere un problema, giacché la velocità a cui il bianco attingerebbe è comunque limitata a colui che ha di fronte. Infatti, riesce a seguirlo come si deve nel suo spostamento, notando anche l'adoperarsi che farebbe della katana. Il braccio mancino, come preannunciato, non verrebbe in alcun modo utilizzato per attaccare, portandosi dietro la schiena e quivi sostando finché non sarà Hirokumi stesso a dimostrare il suo valore, costringendolo ad usarlo. Il destrorso, invece, la cui mano stringe con sapienza e sicuramente esperienza quella spada, si muoverebbe per effettuare un tondo che viaggia dal fianco SINISTRO di Hirokumi, raggiungendone il DESTRO ad altezza stomaco. [ 2/4 - Difesa ][ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

00:45 Hirokumi:
 Ascolta la conoscenza dell'altro. <Ci penso..> Ribadisce in totale attenzione e serietà. <Per questo io sono appena un Genin e voi un Sensei..> C'è volontà di conoscere da parte propria, di apprendere quanto più gli sia possibile al fine di diventare quello strumento che suo padre voleva che lui diventasse. Una spada consapevole di ciò che sta facendo e non un elemento sanguinario a disposizione del più forte. Assolutamente, no. <Agli ordini!..> Prende seriamente quell'ordine da parte dell'altro, ovvero quello di costringerlo ad usare il proprio arto mancino per difendersi o anche per attaccare. <Mpf..> Un sospiro appena, profondo lo stato di concentrazione nel quale crolla mentre osserva l'altro estrarre la propria lama di quella particolare fattura. Un esemplare unico o simile, poco ma sicuro. Che sia anche quella opera di suo padre? No, non lo ha mai visto armeggiare con simili minerali. Non deve però distrarsi da questi dettagli ma concentrarsi sulle mosse dell'altro che lo puntano. Scatta con quella propria arma andando a minacciare con quel tondo il proprio fianco mancino. Mantiene la propria posizione, intenzionato ad usare la propria arma come difesa da quell'offesa. Piede mancino che andrebbe ad arretrare rispetto al gemello, portandosi dietro di lui, destro che invece mantiene la propria posizione, busto che viene invece ruotato verso la propria mancina cosi da avere frontale il colpo di spada in arrivo frontale davanti a lui. Mano destra che si mantiene serrata intorno alla propria lama mentre la mancina rafforza la propria presa sull'elsa prima di muovere lo stesso arto mancino per [Swing!..] estrarla rapidamente portandola a muoversi per fronteggiare la lama del Sensei in arrivo. Elsa portata verso l'alto, filo della lama diretto contro quello dell'altra e punta invece puntata verso il basso. èSdeng!..] Vorrebbe sfruttare quel movimento per usare la sua arma scudo contro quella dell'altro ma non si fermerebbe qui. Ricordate il piede mancino portato all'indietro? Non è stato certamente casuale. <Ngh..> Un mugugno di sforzo da parte propria andando a ruotare ancora il proprio busto verso la propria mancina sfruttando la gamba destra come perno di quella che diverrà un'intera rotazione del proprio corpo. Gamba mancina che, nella rotazione, verrebbe sollevata cosi che il tallone del piede vada a minacciare il fianco mancino dell'altro al termine di quel movimento. Non lo ha attaccato con la spada ma trattandosi di un vero e proprio scudo non deve farsi problemi e cosi facendo potrebbe anche costringerlo ad usare il proprio arto mancino. [Difesa 2/4][Attacco corpo a corpo 2/4]

Finalmente, il momento è giunto. L'attacco ai danni di Hirokumi viene fermato dalla spada di quest'ultimo, alzatasi per confrontarsi con quella del Sensei - o presunto tale. L'unica informazione in suo possesso è che il nome scritto sulla lettera, giacché femminile, non corrisponde in nessun modo alla figura che ha invece di fronte. L'espressione seria e imperturbabile dell'albino resta ancora tale, non si scompone neanche d'una virgola. E se ancorché questa difesa non fosse abbastanza, il nostro aspirante Koshirae cerca di affibbiargli un calcio proprio sul fianco mancino privo di guardia alcuna, tenendo il braccio dietro la schiena. Fermo in quella posizione che lo vede quanto meno avanzato nei riguardi del corvino, non farebbe altro che compiere una semi rotazione. Porta indietro soltanto il fianco mancino minacciato, in modo che possa porsi di profilo nei di lui confronti, come se stesse assumendo una nota posa della scherma. Bisogna soltanto immaginare che al posto della katana vi sia un fioretto, anche se le dimensioni son sicuramente diverse. Quindi, seppur il calcio lo sfiori appena durante lo spostamento, non lo minaccia al cento percento né lo destabilizza. La sua attenzione resta concentrata in maniera assoluta sulla spada che ha di fronte che ancor s'infrange contro quella altrui, cercando di spingerla verso il basso, specialmente ora che la sua posizione è appena divenuta un filino svantaggiata dovendosi riprendere l'equilibrio con la leva mancina. In soldoni, non si tratta neppure d'una difesa fatta e finita, quanto più d'un tentativo di spingere Hirokumi indietro e dabbasso, sfruttando la forza insita nelle braccia del Sensei. Gli dona adesso soltanto il fianco destrorso, di profilo. Tuttavia, nel caso in cui gli occhi s'alzassero per guardare quelli altrui, il nostro aspirante potrà notare il simbolo dello Yin e dello Yang prender forma al posto del normale colore degli occhi. D'ora in avanti, la vista non gli sarà più utile a nulla. [ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

19:03 Hirokumi:
 Riesce in parte nella proprie intenzioni, arrivando a si a parare il colpo con la propria spada ma non riuscendo a colpire interamente l'altro cosi come avrebbe inizialmente voluto. <Tsk..> Stizzito replica non ancora stabilizzato in quella posizione e con la gamba mancina ancora in aria cosi che l'unico perno a reggere il proprio corpo sia la gamba destra. <Mh?..> Mormora appena sente quella pressione da parte dell'altro con la sua spada contro la propria. Respingerlo? No, non avrebbe senso visto il poco equilibrio che può vantare al momento. Non sembra nemmeno attaccarlo quanto più respingerlo per distanziarsi e magari guadagnare spazio per prossime manovre. Non si oppone a quella sua pressione, andando semplicemente a flettere l'arto inferiore destro, portando le braccia larghe e reclinando all'indietro il proprio busto, verso il terreno. L'intento? Semplice, quello di sfruttare la forza dell'altro, per farsi atterrare si e nel momento in cui la propria schiena sfiora il terreno, contrarre la muscolatura addominale e dorsale per sollevare quello stesso busto facendolo ruotare su stesso con le gambe ad accompagnarlo. Compiendo questa semplice capriola dovrebbe riuscire a guadagnare nuovamente una posizione tale da permettergli di portare le leve inferiori sul terreno e quindi il corpo in posizione semi eretta. Braccia larghe a sorreggere la spada ed iridi che si vanno a fissare su quelle dell'altro, mutate. <Ma che..> Abilità innata di quel clan, qualcosa che non è riuscito ancora ad ottenere a sua volta. Deve agire e deve farlo strategicamente. Manico della spada che verrebbe portato alla propria bocca in modo tale da sfruttare la dentatura per sorreggere quella lama con il filo rivolto verso la propria destra e mani, ora libere, che possono avvicinarsi l'una all'altra e andare a comporre diversi simboli Tra cui Bue, Cane, Drago e Cinghiale. Cosi facendo dovrebbe andare a richiamare il proprio chakra e sfruttarlo per andare a [Puff! Puff!..] creare due copie esatte di se stesso poste ai suoi rispettivi lati con un chiaro e semplice intento, attaccarlo anche se non immediatamente. La copia a sinistra mirerebbe a colpirlo con un fendente da sinistra verso e la destra invece con un fendente obliquo anche lei ma opposto. Il tutto ancora solamente nella propria mente, preparandosi però ad agire quanto prima. [Difesa 2/4][Moltiplicazione del corpo 1/2]

L'uomo che gli s'è presentato come Sensei smette d'usufruire della vista per combattere perché è questa la capacità innata dei Koshirae. Hirokumi sfrutta la spinta verso il basso che il biondino cerca di dargli tramite la sua stessa forza, lasciandosi accompagnare di schiena contro il terreno. Soltanto allora opta per ruotare rapidamente, il cui movimento destabilizza per un attimo l'avversario, perdendo di fatto la presa sull'arma. Egli compie un balzo all'indietro, in modo che possa di nuovo allontanarsi da lui, divaricando le gambe per un corretto equilibrio, pronto a ripartire non appena vi sarà l'occasione propizia. Anche il Genin però rischia, ma nel suo caso perde direttamente presa sulla spada, la quale finisce a circa mezzo metro da sé durante la rotazione. In diagonale, potrà vederla sulla propria destra. Forma subito dopo i sigilli necessari all'attivazione della tecnica della moltiplicazione del corpo, grazie alla quale crea due copie identiche di se stesso. Si sviluppano ai suoi rispettivi fianchi con tanto d'arma in mano, ma il problema sostanziale diventa questo: lui non più un'arma in mano, motivo per il quale rischia di venir riconosciuto facilmente. Il sesto senso del biondo tuttavia funziona bene, quindi nel raggio di quella capacità peculiare, incurante degli altri sensi che or sparirebbero del tutto, riesce a notare la sua presenza assieme a quella delle copie. <Non basteranno per aiutarti.> Porta l'arto impugnante l'arma di fronte a sé, stendendo totalmente il braccio, compiendo soltanto un unico passo per ridurre ulteriormente la distanza che or dovrebbe separarli: un metro, frontali. <Ti concedo un ultimo attacco. Dopodiché questa pantomima sarà terminata e potrai scegliere la tua compagna fedele.> Pare ovvio che si riferisca ovviamente alla spada alla quale sarà legato per l'eternità. Soltanto allora potrà avvenire anche il richiamo del Chakra. Siamo alle battute finali di questo combattimento intenso. [ 1/4 - Per recuperare la spada ][ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

20:12 Hirokumi:
 Quegli occhi dell'altro, unici tali da rendere impossibile vedere ma uno Shinobi è molto più dei soli cinque sensi che possiede e pertanto sa come destreggiarsi ed adattarsi ad ogni singola situazione e scontro che gli si pari davanti. <Mpf..> Un sospiro nel riuscire a distanziarsi dall'altro e lo sguardo che immediatamente cade sulla spada che non ha più in mano in questo momento e poi di nuovo sul Sensei ascoltando quelle ultime parole. <L'ho già Scelta, maestro..> Mormora appena verso l'altro andando dunque a far agire quanto poco prima nella propria mente visionato. <Via!..> Urlano tutte e tre le proprie versioni all'unisono lasciando però che a muoversi per prima sia la copia alla propria destra, quella posta nella medesima direzione della propria lama. Un semplice scatto obliquo da parte di questa per andare a distanza d'ingaggio con il Sensei e scaricargli contro un rapido fendente obliquo, dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra atto a ferirlo all'altezza della spalla mancina fino ad arrivare al fianco destro di lui. Subito dopo si andrebbe a muovere la propria copia posta sulla sinistra andando ad imitare i movimenti compiuti dalla gemella ma semplicemente in maniera speculare. Ordini semplici, con altrettanti attacchi molto semplici e diretti atti unicamente a tenere impegnata la figura dell'altro nello scontro. Questo attacco combinato e soprattutto il movimento prioritario della figura alla propria destra servirebbe per dar modo alla sua figura di distendersi leggermente verso la propria destra mantenendo le gambe ben flesse e distendendo il busto verso il basso cosi da raggiungere l'elsa della propria lama con il proprio braccio mancino. Forte la stretta con la quale andrebbe ad impugnarla, simile anche la contrazione muscolare di quello stesso braccio. <Yah!..> Andrebbe ad urlare cercando di mantenere ancora stabile la posa delle proprie leve inferiori sul terreno pur restando flesse, il busto verrebbe ruotato da destra verso sinistra, braccio destro che si manterrebbe largo rispetto al fianco e mancino che si muoverebbe andando a disegnare, in aria, un semicerchio attraverso tutto il proprio arto e la propria lama per poi lasciare la presa su questa quando arriva a mirare la figura del Sensei. Se può percepirlo in quanto essere vivente potrebbe non fare lo stesso con la spada invece. Per questo ha preferito lanciarla piuttosto che attaccarlo direttamente. Un aereo affondo che punta a mirare, con la punta della stessa, il pettorale destro dell'uomo confidando nella propria abilità con lama e nell'uso elusorio di quelle due copie di se stesso poco prima evocate. [1/4 Recupero arma][2/4 Lancio arma]

La tattica scelta da Hirokumi è quella di lanciarsi tempestivamente a raccogliere l'arma, in modo che possa afferrarla nuovamente. E, una volta fatto questo, preoccuparsi anche di lanciarla alla volta del Sensei. Le due copie, nel frattempo, si sono già dirette in sua direzione, in modo che possano colpirlo tramite il controllo mentale che ha dato loro. Attaccano una a destra e l'altra a sinistra, in modo che possano occupare lo spazio d'attacco previsto. Tuttavia, al lanciarsi in sua direzione, le copie non costituiscono un vero e proprio problema. Pur colpendolo, dunque, non lo feriscono come vorrebbe non trattandosi di quelle superiori, però fungono da valido diversivo. Conoscendo la tecnica e adoperandosi tramite il sesto senso, il biondo eseguirebbe un fendente aereo che porterebbe ad investire ambedue le copie, le quali spariscono di rimando in una coppia di nuvolette di fumo. Essendosi già privato della vista, non costituiscono al contempo un ulteriore disturbo. Tramite l'innata attiva, infatti, riesce ad avere una percezione totale anche senza i soliti sensi che lo aiuterebbero in questo. Al contrario, la spada risulta essere effettivamente un problema di troppo. La lancia in sua direzione come se fosse un giavellotto, consapevole del problema che potrebbe risultare ai danni dell'avversario. Lo spostamento d'aria dettato dal lancio è l'unico dettaglio utile affinché il Sensei possa in qualche modo evitare tutto quel tumulto, evitando di trovarsi una spada nel pettorale. La ragazza dai capelli rosa, oltre quella porta, trattiene per un istante il respiro. Il braccio mancino sbuca da dietro la sua schiena, mentre porterebbe ambedue gli arti superiori ad incrociarsi in una rudimentale X, ponendo la spada di parallela all'arto dominante, in modo che funga da prima armatura e facendo sì che il gemello possa sostenerne la forza. <Tch.> Fa schioccare la lingua contro il palato, mentre la spada cadrebbe con un clangore metallico al suolo, emulando il suono del gong che sancisce la fine di quest'allenamento. <Non me l'aspettavo.> Pronuncia, mentre gli occhi tornerebbero ad essere nuovamente normali, azzurri come il ghiaccio e si focalizzerebbero su Hirokumi, nonostante abbia i sensi ridotti a causa dell'utilizzo del sesto. Rinfodera di rimando l'arma, sistemandola come meglio può nel fodero all'interno dell'obi che gli cinge la vita, chiudendo il kimono. Scosta con un cenno del capo una ciocca di capelli ed entrambi potranno sentire un sospiro provenire di nuovo da quell'anfratto in cui qualcuno li ha spiati per tutto il tempo. <Andiamo. Avvicinati a quelle spade.> Indica la costruzione in legno che porta su di essa una tipologia per ogni spada per un totale di cinque. Assieme ad Hirokumi, dunque, s'avvierebbe verso quell'altare posto esattamente al centro del muro sulla destra del Genin. Deve risalire gli scalini ovviamente, così da tornare sulla pavimentazione in mogano scuro. <Avvertirai come un legame di Chakra verso colei che t'accompagnerà per il resto dei tuoi giorni.> Partendo dall'alto, sono disposte: la Komokuten, la Jikokuten, la Bishamonten, la Zojoten e la Taishaku. [ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

22:33 Hirokumi:
 Abile oltre ogni immaginazione, altrimenti non sarebbe di certo un maestro. Non si aspettava di vincere neanche nelle più rosee aspettativa ma sicuramente di dare il meglio di se al fine di riuscire a dimostrare il proprio valore come Genin del Villaggio e come esponente del Clan. <Anf..> Annaspa appena vede l'esito delle proprie azioni. Le due copie svanite e la propria arma in terra mentre l'altro si mantiene in posizione difensiva. <Ho usato tutto..> Mormora verso l'altro al sentire quelle sue parole che gli rivolge, quasi di sorpresa per la propria mossa. <Ma mi sono privato della mia arma più forte senza avere la certezza di successo..> Analizza lui stesso il proprio errore e le sue ancora profonde lacune che può vantare. <In uno scontro mortale sarei rimasto senza mezzi di difesa e pertanto sarei morto..> La testa, la maledetta testa già punta verso l'esterno delle mura dove si muoverà per le sue prime missioni di li a breve. <Non accadrà di nuovo e sfrutterò quanto appreso per non rimanere mai senza difese..> Come Shinobi molte sono le armi che può sfruttare e non deve, unicamente, puntare su una sola offesa altrimenti ci vuole poco a ritrovarsi costretto alla resa. <Uh?..> Un mugugno al sentire l'invito successivo da parte dell'altro, all'avvicinarsi li dove si trovano quelle armi. <Certo..> Lentamente andrebbe a rialzarsi e sistemarsi quelle proprie vesti sgualcite per via dello scontro appena concluso. Spente iridi blu che si perdono dove l'altro indica, li dove si trovano quelle spade. <Avvertire un legame..> Ripete quelle parole da parte dell'altro. Si avvicina e si ferma solamente una volta in prossimità dello stesso andando a distendere in avanti il braccio mancino cosi che la mano possa sfiorare appena quelle cinque spade. <Mh..> Deve sentire un legame. Occhi che si socchiudo lentamente, concentrazione e mano che si fissa, si blocca e si stringe intorno al manico della Komokuten. <Questa..> Direbbe andando lentamente ad aprire gli occhi e ad avvicinare l'arma verso di se. E' un momento importante, non può sbagliare e ha intenzione di seguire al meglio quella che è la sua strada in questo Clan. Il volere del padre che diventa la volontà di Hirokumi dopotutto...

Il biondo perlopiù si sofferma sulle spiegazioni che Hirokumi dà a proposito delle sue movenze, soffermandosi sulle possibilità di cui tenere considerazione in un eventuale scontro mortale. Del resto, quest'ultimo non ne aveva affatto e non correva nessun rischio se non quello di non ottenere la spada. <Non separarti mai dalla tua arma e non pensare in alcun modo di lanciare un'arma divina in quel modo.> Sarebbe irrispettoso ed oltraggioso nei confronti di quell'arma con la quale ben presto inizierà il suo cammino. Inizia a riprendersi, ma è chiaro come non cerchi in alcun modo di darglielo a vedere. Non ha bisogno dell'aiuto di nessuno. <Non ho alcun consiglio da darti, se non quello di continuare come stai facendo. Provare il tutto per tutto è l'unica chance che hai contro qualcuno visibilmente più forte di te.> Chiosa alla di lui volta, lasciandolo concentrare nel frattempo in modo che possa avvertire quella sensazione, quel richiamo di Chakra che dovrebbe incatenarlo per il resto della vita all'arma divina. Durante questa importante sessione, avvertirà un sentore particolare, come se la voce della suddetta lo stesse chiamando a sé. La mano s'allunga, mossa da qualcuno, quasi come se non le appartenesse. L'arma bianca a reagire al suo Chakra sarà la Komokuten. La spada in questione non differisce in maniera eccessiva da quella del Sensei. Stessa grandezza, stesso colore. La di lui mano si sofferma lungo il fodero della prima, tanto da potergli sembrare che stia pulsando in attesa che venga presa proprio da Hirokumi. La voce che pareva sentire, nel frattempo, appartiene ad una persona per lui davvero fondamentale. Sente sbattere un martello chissà dove, lontano. E' potente, un rumore che lui dovrebbe aver sentito a lungo, così come ha imparato a conoscerlo. Il martello rigido d'un fabbro che s'abbatte con prepotenza sulla lama da costruire. "Rendimi fiero" son le uniche parole che riesce a sentire, prima che quel rumore svanisca, quella figura scompaia e resti di nuovo da solo affianco al Sensei che lo ha quest'oggi valutato. <Se la tua arma ti ha scelto> Sancisce in sua direzione, principiando quello che sarà comunque un discorso serio al quale bisogna fare attenzione. Sottolinea come non sia stato lui a decidere quale arma prendere, bensì quest'ultima non ha fatto altro che sceglierlo, dando vita a quel legame di Chakra che ora li unirà per sempre. <prova a concentrare il tuo Chakra ad altezza della fronte, laddove prende posto il terzo occhio.> Il resto verrà da sé. Dopodiché quest'ultimo si lascia scappare una mezza risata, trattenuta a stento tra le labbra. Scuote il capo prima di parlare. <Non pensavo fossi predisposto verso la Komokuten> Questo è il nome della spada. <anche se avrei dovuto immaginarlo.> Dal carattere che ha dimostrato d'avere durante quest'incontro-scontro. <Sappi che queste spade> Poggiando la mandritta sull'elsa della propria. <riconoscono il bene ed il male, puniscono l'ingiustizia. Hanno una loro volontà, non a caso sono definite divine.> Non ha altro da aggiungere, compie soltanto un paio di rapidi passi indietro, dando modo ad Hirokumi di impugnarla come si deve e di tentare per la prima volta in vita sua l'attivazione dell'innata! [ L'innata è consultabile da Registri > Clan > Koshirae > Tecniche | Consuma 1pt Chakra a turno ][ Ambient di Clan - CHIUSA ][ Nessun tempo limite ][ Per dubbi/domande: usa le missive o discord ♥ ]

23:35 Hirokumi:
 Lezioni le parole dell'altro, di cui prende fedelmente e mentalmente nota. <Non me ne separerò..> Promette con serietà alla volta dell'altro senza però osservarlo limitandosi unicamente a concentrarsi su qualcosa che vale la propria intera vita. <Darò il mio meglio in ogni futura missione per il bene del Villaggio e del Clan..> Conosce bene le regole, lo spirito che guida spadaccini come il Sensei e il loro scopo ultimo. Non vuole essere da meno e non vuole essere l'ennesima spada che suo padre ha consegnato a questa gente, no, vuole essere qualcosa di più. La lama più affilata con la volontà di agire secondo una precisa morale e non in base a chi la impugna. <Mh?..> Perplessità nel momento in cui va a stringere quella spada, arrivato a toccarla come se qualcosa di superiore lo avesse guidato. Non è arrivato fin qui a caso e di certo non vuole mostrare dubbi ora. Si lascia guidare ed indirizzare fino a stringere nella propria mano la lama e proprio in quel momento sente quel rumore lontano. <!!..> Immediatamente andrebbe a spalancare gli occhi, come destato da un intenso sogno. Il battere di quel martello cosi familiare alle proprie orecchie. Per un attimo l'intero corpo trema, vibra cosi come il ferro sotto quei colpi che era solito vedere fare all'altro. <Padre..> La voce dell'uomo che risuona intorno a lui e le iridi, ora non spente ma lucenti, che si fissano su ciò che stringe nella propria mano. <Ho promesso allora, non verrò meno adesso..> Costrizione dieci anni fa, volontà e desiderio ai giorni nostri invece. Avvicina a se quell'arma cosi simile a quel del Sensei andando ora a rivolgersi verso di lui per sentire ancora la sua guida. <Procedo..> Mormora andando a stringere la spada con entrambe le mani, la mancina intorno al manico e la destra sull'elsa mentre intanto gli occhi si socchiudono e la concentrazione, similmente a quando richiama il chakra viene convogliata all'altezza della fronte, li dove si trova il terzo occhio. In quel frangente, qualcosa intorno a lui muta. Tutto perde senso per un'istante, come se avesse perso l'uso di tutti e cinque i sensi affinchè a risvegliarsi il sesto. <!!..> Occhi che tornano ad aprirsi cosi da mostrare nel mancino il simbolo dello Ying e dello Yang. Si osserva intorno, ancora poco abituato ma chiaramente consapevole di tutto ciò che intorno a lui sta accadendo. <Vedo, come mai prima d'ora..> Mormora rivelando quelle sensazioni prima di sentire ancora la spiegazione. <Sarò braccio della loro volontà allora e non verrò meno alla mia promessa..> Giura, a se stesso, alla lama e al Sensei li con lui a rappresentare l'intero clan. [Arma divina - sesto senso]

L'attivazione - per la prima volta - dell'innata è un evento sempre particolare, dipende da individuo ad individuo. Con la promessa fatta al padre nel cuore, Hirokumi concentra il suo chakra all'altezza della fronte, laddove risiede il terzo occhio. La vista sarà superflua in questo momento, giacché l'occhio sinistro assumerebbe il caratteristico simbolo dello Yin e dello Yang. La percezione che ha attorno a sé è sicuramente particolare, tanto che dovrà farci l'abitudine poiché sarà il suo cavallo di battaglia. Il Sensei si limita ad annuire alle parole che vengono pronunciate dal Koshirae - ora che finalmente è possibile definirlo in questo modo - ed inizia ad avviarsi in tutt'altra direzione. <Fanne buon uso.> Pronuncia alla di lui volta, dandogli le spalle e muovendo il collo da un lato all'altro, in modo che possa sgranchire le ossa delle spalle. <Quando vorrai allenarti, sai dove venire a trovarci.> Aggiunge, prima di dileguarsi e superare l'ingresso di quella porta appena socchiusa. Sentirà la risata d'un marmocchio provenire da quella direzione, ma la porta si chiuderà alle spalle del Sensei non appena l'avrà superata. Soltanto una ciocca rosa volteggerà nell'aria e nel buio oltre la stanza, lasciando di fatto Hirokumi da solo con una nuova spada - solo e soltanto sua - e un sesto senso piuttosto sviluppato che dovrà imparare ad usare al meglio delle sue capacità. Le promesse son state compiute, l'addestramento concluso. Là fuori, è un altro giorno... [ END AMBIENT || end non obbligatoria ]

Hirokumi viene convocato nel Dojo dei Koshirae per sostenere il rituale d'ingresso nel clan.
Incontra un uomo dai capelli ed occhi chiari, attorno al quale gironzola una fanciulla dai capelli rosa, che si rivela essere il suo esaminatore.

Dopo uno scambio di colpi, dove l'aspirante Koshirae riesce a fargli usare anche il secondo braccio come richiesto, il Sensei l'accompagna alla scelta della sua arma.
Oltre all'attivazione dell'innata, Hirokumi si lega alla Komokuten.




OFF:
Unico dettaglio da appuntarti è questo: migliore è la descrizione, migliore usciranno le tecniche (parlo soprattutto per la moltiplicazione).
Le descrizioni dei movimenti e degli attacchi sono invece chiari e concisi.

Non ti posso dare exp dato che il premio per quest'ambient è l'innata ♥

Bravo, spero ti sia piaciuta ~