Ma tu lo conosci?
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Giocata del 30/03/2021 dalle 19:31 alle 22:43 nella chat "Quartiere dello Spettacolo"
[Zonzo] Grosso, caldo, tondo e luminoso, v' è ancora la presenza del sole alto nel quasi azzurro empireo, sintomo che la primavera sta del tutto prendendo il sopravvento al clima invernale, quello che ha visto l'arrivo al villaggio del nostro giovane biondo, ora ben lontano da quei ciliegi in fiore che tanto paiono calmare l'animo e lo spirito del kokketsu. Nuvole esenti dalla presenza in richiamo giornaliero, comportamento climatico altalenante in ogni giornata, permettendo però all'odierno pomeriggio di stagliarsi al suolo ben più luminoso dei precedenti, godendo del caldo tepore di quel padre lontano ma sempiterno nella vita dei nostri eroi. Muove quei suoi passi nel quartiere dello spettacolo, forse neppure accorgendosi di come questi si trovino effettivamente nella parte Hollywoodiana del villaggio, lì dove si svolgono gli episodi delle sue serie preferite, come Ninjafull, CentoKunai, o l'Isola degli shinobi. Veste gli abiti informali della Shinsengumi, neri come la pece, riflettenti nel tessuto in pelle, giacca e pantaloni, con al braccio destro ben visibile la fascia richiamante il colore del suo attuale grado, agente scelto, di un verde smorzato nella vivacità, mentre inalterato è il colore acceso e sgargiante del Kanji richiamante il significato della parola "FEDELTA'" impresso su ogni divisa, oltre che nell'animo di ogni soldato governativo. Muove quei passi con tanta calma, è davvero lento nei movimenti, in quel suo alternarsi di gambe, una dietro l'altra, ma giustificato in quell'andamento dalla lettura del libro viola e nero che bramoso tiene saldo nelle mani, con gli occhi che paiono alternarsi tra la lettura di una pagina ed il tenere invece l'attenzione sulla strada, o meglio, sul marciapiede, ove ancora lento continua il suo incedere ai lati dei negozi, cercando come meglio può di non essere un'ostacolo evidente per le persone che, invece di fretta, corrono per arrivare chissà dove. Da ricorda inoltre che quello stesso libro, ha una copertina del tutto riflettente, in quella stella pentagonale a richiamare l'argomento Kokketsu, catarifrangente nella luminosità, che potrebbe essere notata da "qualcuno" o forse, ignorata dagli infastiditi in senso di marcia. [Chakra Off][Inventario:Libro alla mano] Altro giorno, altro lavoro. Prima di fiondarsi a testa bassa la nel quartier generale anbu in cerca di quella donna che lo ha accolto e visto crescere tra le sue fila nel giro di poche settimane, il bianco necessita di acquisire delle informazioni. L'ultima volta ci siamo lasciati con un signore incappucciato che gli indicava una direzione, un locale al quartiere dello spettacolo a cui l'ingresso e ` nascosto e consentito solo con una parola chiave... Il bianco avanza per quelle strade con in mente un piccolo piano per aumentare le proprie possibilita` di trovare delle informazioni, ovvero quello di amalgamarsi a quegli stessi uomini che prima conosceva come tirapiedi di Orochi. Si trattava di Yakuza, uomini vestiti eleganti e con un fare tendenzialmente altolocato, educato e gentile, tranne quando muovevano le mani ovviamente, quindi il nostro Mat ha pensato bene di andare a fare shopping prima di rimettersi alla ricerca della propria bambina: indossa un paio di scarpe eleganti, nere in pelle, che mostrano alle caviglie un paio di calze nere, coperte subito da un paio di pantaloni eleganti del medesimo colore. Una cintura in cuoio stringe i pantaloni alla vita, ma sotto di essi vi e` una camicia bianca pulita e ben stirata, che mostra una lunga fila di bottoni abbottonati, attorno al colletto di questa vi e` una cravatta, rigorosamente nera (Si, stiamo andando ad un funerale, quindi non rompete che potrebbe essere il vostro!) ma non stretta, le mani del ragazzo sono proprio su questa che cercano di sistemarla al meglio. <Dannazione. Ero ai piani alti di Konoha e non sono in grado di farmi un nodo alla cravatta.> Sussurrerebbe a bassa voce lanciando diverse imprecazioni, avanzando ancora di qualche passo da quello che sarebbe un locale della zona. Sulle spalle indossa una giacca nera semplicemente posata sul suo corpo, non ne indossa le maniche appunto. Il Senjuu entrerebbe in quello che sarebbe il locale, avanzando poi verso il bancone. <Buon pomeriggio. Starei cercando un locale un po' particolare, puo` aiutarmi?> Porgendo al dipendente un sorriso gentile e pulito, qualcosa da manga romantico nel momento in cui il personaggio principale di sesso femminile prende una crush allucinante per qualcuno. <So solo che e` nei paraggi e che per entrarvi si necessita di una parola chiave. Sono sicuro che sapra` aiutarmi, da lavoratore a lavoratore...> Senza specificare per chi o cosa lavori, portando la mano destra all'interno della propria tasca per estrarre un sacchetto contenente 250 ryo, che porgerebbe delicatamente sul bancone. Da qui attenderebbe risposta, mantenendo sempre un fare molto elegante, o per lo meno provandoci. [Zonzo] I passi del giovane ragazzo lo portano, lentamente, a camminare del tutto ignaro della presenza del giovane Mattyse, ninja e shinobi mai incontrato prima d'ora, primo senju tra le altre cose che potrebbe incontrare quest'oggi, ma per ora ancora del tutto invisibile al di lui sguardo, del tutto ignaro della sua presenza nel negozio successivo a quello ora presente invece alla sua destra. Ha tra le mani quel suo libro, nero e viola nelle colorazioni della copertina, pelle per il materiale di quest'ultima, a differenza invece del simbolo pentagonale che invece risulta essere al tatto e alla vista di una lamina decisamente assai riflettente e rigida, metallica forse, o una lega simile come alluminio o ferro. Il contenuto di quel libro appare essere abbastanza scontato per i più assidui conoscitori della storia dei clan e dei villaggi, in questo caso quelli di Kusa, impugnando difatti un piccolo manoscritto ristampato in età moderna, ove all'interno sono presenti quelle che sembrano essere delle informazioni abbastanza generali sui kokketsu, e sul come hanno vissuto fino ad ora. Parla difatti di vita passata e presente, di dove si sono stanziati, della storia degli Arufa, di come sono effettivamente distinti in una gerarchia, di come si siano distinti alcuni dei suoi membri più illustri, nel bene e nel male. Quel piccolo libricino nulla dovrebbe essere se non una sorta di catalogo delle storie, un raccoglitore degli eventi e delle nozioni più di dominio pubblico dei Kokketsu, e di come questi, siano rapportati ai giorni odierni con la vita e la società tecnologica del villaggio delle ombre. Notizie blande, sciocche a tratti, ma che all'animo del tutto esente da tali nozioni, appaiono invece essere essenziali per muovere anche solo e soltanto i primi passi, verso la scoperta di questo clan. Il passo lento lo ha portato infine, involontariamente, ha stanziare proprio fuori il locale ove presente il buon mattyse, lì a corrompere una figura al bancone, del tutto invisibile agli occhi del kokektsu fermo all'ingresso del suddetto locale, a leggere qualche altra riga con attenzione, prima di voltare pagina e di continuare quella sua lettura... ma chissà, forse i due eroi riusciranno ad incontrarsi prima? [Chakra OFF] Il bianco non puo` che attendere risposta, lasciando in bella vista quel sacchetto di ryo che successivamente, al termine del dialogo, lascerebbe li`, sia che abbia ricevuto le informazioni desiderate che meno, in fondo potrebbero ripensarci all'ultimo e decidere di accontentarlo, ringraziarlo per quella mancia ottenuta solo per il tempo di una domanda facile facile per le persone del luogo. <Vi ringrazio per il vostro aiuto, spero che la mancia sia di vostro gradimento> E porgerebbe un lieve inchino con il capo prima che il bianco possa utilizzare il piede sinistro come perno per effettuare una rotazione in senso antiorario di centottanta gradi, cosi` da poter tornare sui propri passi. Ed e` qui, camminando verso l'uscita di quel locale, che il suo sguardo ambrato, o almeno quello dell'occhio destro, unico buono, si poserebbe su un ragazzo dai capelli biondi intento a leggere un libro, libro con un simbolo a lui gia` conosciuto su quella copertina. La parte sinistra del volto del bianco riporta alcune bruciature, una attraversa l'occhio e lo ha reso pallido, impossibilitato di vedere, ma il destro invece ci vede ancora benissimo; Mat tenterebbe di avvicinarsi stando alla sinistra del Kokketsu, attendendo di essere a mendo di un metro per poi sollevare la mano mancina e cercare di afferrare quel libro dalla parte superiore, tenterebbe di portare l'indice tra le due pagine che il biondo e` intento a leggere, mentre pollice e medio premerebbero sulla copertina in modo tale da generare un quantitativo di attrito sufficiente a non farlo cadere, se tutto cio` gli venisse concesso tenterebbe di sfilarlo dalle di lui mani per posarlo davanti al proprio sguardo. La copertina rigida riflette la luce, rende difficile la lettura o la comprensione del libro ad un occhio lontano, ma anche standogli vicino la cosa non e` semplice... <E` un ottimo metodo per leggere informazioni riservate rimanendo in pubblico... Tralasciando l'utilita` in caso di aggressione> Puo` sempre accecare con il riflesso o dare una librata sul naso a qualcuno, o entrambe le cose! <Che cosa leggi?> Chiederebbe a Kamichi mentre volterebbe il libro per osservare meglio quello scorci di stemma che era riuscito ad adocchiare senza divenir completamente cieco. <L'ho gia` visto questo simbolo... Non ricordo dove> E pensaci un po` su, capra ignorante che non sei altro. Ti sei fatto marchiare da un Kokketsu e hai preso accordi con il secondo. Dove potresti averlo mai visto? [2/4 tentativo sottrazione libro] Il biondo kokketsu non si aspetterebbe mica una reazione del genere dal giovane senju, o almeno, se la sarebbe aspettato da un criminale tipo Rasetsu, lui si che ruba robe a caso, ma da uno sconosciuto appena uscente da un locale, soprattutto, dopo aver pseudo corrotto una persona con più di 200 ryo, andiamo, compratelo il libro Mattyse, non costa mica tanto. Eppure il giovane kanishiro pare proprio essersi invadito dell'accecante luce del libro del nostro giovane Kokketsu, che per poco non potrebbe accorgersi della di lui figura, leggermente più veloce nei movimenti rispetto alla realtà cognitiva del nostro biondo. Sente qualcosa che spinge verso l'alto, qualcosa che afferra con fermezza il libro, quasi come se qualcuno o qualcosa lo stesse tirando con una mano, ed effettivamente, quel qualcuno e qual qualcosa esistono fisicamente, e con velocità e forza pare proprio tirare via della mani del biondo quel libro. <Ma che diavolo...> vede il ragazzo afferrargli il libro dal valore di pochi ryo, quasi incredulo di quello che stia succedendo, avvedendosene, ma senza avere la prontezza psicologica di fermare quell'aggressione, risultando dall'espressione attonito rispetto a quello che sta succedendo. Veste gli abiti della Shinsengumi, ufficiali seppure quelli da non indossare durante gli eventi principali, sta camminando tranquillamente e tra le mani mantiene un libro dal valore di qualche ryo, e qualcuno, proferendogli pure parole, glielo sfila dalle mani come se nulla fosse. <Ehm> prende fiato, nei confronti del giovane che gli ha appena preso il libro <Ti dispiacerebbe ridarmi il libro> continua <Non sono informazioni riservate o robe nascoste> continua, rivolto verso la figura di mattyse, che pone altre domande al biondo <Non serve rubarlo, se ti servono i ryo per comprarlo posso darteli io> prede fiato ancora, andando avanti <Ma costa davvero poco, e da come sei vestito, non sembri un poveraccio alla ricerca di soldi per campare> effettivamente, non tutti i ladri indossano una cravatta nera, non tutti almeno sembrano essere i ladri ben vestiti che si affacciano a rubare libri di clan vari ed eventuali. <Bastava chiedermelo con calma> avanzando con la mano sul libro, questa volta la destra, ad afferrarlo dalle di lui, da sopra, cercando in allungo di ammainare quel braccio omonimo particolarmente parlando, per arrivare in chiusura di falangi ad "azzannare" con le dita quella carta e quella copertina, per riportarsela tra le mani, volendo in speranza ovviamente, qualora riuscisse. <è un libro su di un clan di Kusa> prende fiato <Perchè lo chiedi, conosci qualcuno di appartenente al sangue nero?> chiede, passando il testimone. [Chakra Off][2/4 tentativo recupero libro] Da una rapida occhiata a quel libro dopo averlo sottratto al proprietario, sollevando poi il proprio sguardo nei di lui confronti; manterrebbe quel sorriso gentile mentre il biondo parla, annuendo poi appena con il capo. <Mi scusi, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo. Sa sono un amante di libri e appena vedo una copertina interessante, devo subito sapere di che si tratti!> E nel dire questo non renderebbe arduo il di lui movimento, intento a riprendersi il libro, di fatti glie lo porgerebbe pure, offrendogli sempre quel caloroso sorriso che se lo vedesse Furaya non potrebbe che scoppiare a ridere con tanta di quella forze che le chimere verrebbero in massa attirate da quel richiamo. <Non ho bisogno di ryo, assolutamente, ero solo curioso, ripropongo le mie scuse per un atteggiamento cosi` rude> Ed ora accennerebbe ad un lieve inchino con il capo, ascoltando poi quelle che sarebbero le ultime parole del Kokketsu. <Clan di Kusa?> Chiederebbe per conferma dopo aver trovato nuovamente la posizione eretta, aprendo bene gli occhi. <Sangue nero, di Kusa...> E la mano mancina verrebbe portata sotto al proprio mento, dopo aver piegato il gomito. <Kokketsu, se non erro il piu` grande esponente dovrebbe essere Yukio Kokketsu, ex kage di kusa> Ex di Mekura Hyuga, padre di diversi bambini e bla bla, bla bla, bla bla. <Ma non so che fine abbia fatto, penso sia morto> Ecco che rivela la triste verita` del padre di Rasetsu, non e` cosi` demonietto? DOVE SI TROVA TUO PADRE PARLA. Ah no, scusate! L'occhio ambrato darebbe una rapida occhiata all'uniforme del biondo, accennando poi ad una piccola risata. <E` la prima volta che vedo un uniforme simile, posso chiedere di quale corpo fa parte?> Chiederebbe in maniera piu` gentile possibile, facendo poi ricadere il capo verso la propria destra, permettendo ai lunghi capelli di ricadere nella stessa direzione. Altra mossa totalmente inaspettata quella di questa volta, dove se prima si è sentito quasi derubato di un oggetto di sua proprietà, ora si vede lo stesso ladro essere del tutto amorfo dalle sembianze del criminale, parlando ed interagendo con il biondo, in maniera del tutto lineare ed a tratti aulica e rispettosa, attitude fuori dal comune. <...> resta silente ad osservare le di lui scuse, non sa davvero cosa fare, se arrabbiarsi forse, se essere triste, se sentirsi minacciato o altro, forse, potrebbe persino sentirsi a disagio ad avere a che fare una persona dalla taratura così... eccentrica? <Facciamo finta che non sia successo> butta fuori dell'aria dai polmoni, dalla bocca, una bella folata, un sospiro decisamente ampio, come per sdrammatizzare la situazione, come per scatenare all'esterno quell'agitazione e quell'ansia in regresso. <Yukio kokketsu?> dubbioso osserva la persona difronte lui, non avendo mai sentito parlare di codesto kage da parte di Rasetsu, nè tantomeno, di altri kokketsu importanti ed esistenti. <Morto dici?> prende fiato <Che sai dirmi di lui?> continua <Sto studiando un pò la storia di questo clan, e sentire delle testimonianze da altre persone credo possa essere un'attività decisamente consigliabile> chiude il libro, riponendolo nella di lui tasca destra, laddove una volta teneva l'anello dal valore inestimabile, dove in un sogno era riuscito persino a venderlo per quasi 90k ryo, pensate un pò voi. <Questa dici?> continua, indicando la fascia colorata al braccio destro, riportante nel colore verde ed azzurro il grado di agente scelto. <Questa è la divisa di noi agenti della Shinsengumi> prende fiato <Siamo il braccio armato del consiglio> continua ancora <Ed è decisamente strano che tu non ci conosca, per quanto lavoriamo più fuori dal villaggio che dentro al villaggio, gli ultimi eventi di selezione sono stati pubblicizzati decisamente in grande> effettivamente, questo qui deve vivere in una campana di vetro per non ricordare il periodo di circa 1 mesetto fa dove erano affissi ovunque cartelloni e striscioni riguardanti la shinsengumi. [Chakra OFF] Il bianco annuirebbe appena con il capo alla domanda che gli viene posta. <Non so se fosse un Kokketsu puro o meno, ma decisamente aveva la manipolazione del sangue nero.> Rivelerebbe quindi di non sapere esattamente chi fosse il kage, ma e` sicuro che sia in quella top five dei migliori utilizzatori di quella innata, forse anche un po' per ignoranza... <In realta` non ti so dire molto, quello che so di lui e` gran parte per sentito dire...> Si, non puo` dire cosi` alla leggera di essere stato sigillato da Yukio, anche perche` se ha diciotto anni e ne sono passati dieci... Vien da se che i tonni non contano! <Ho saputo che era un maestro delle illusioni e che la sua sanita` mentale era alquanto altalenante. Temuto per la sua stupefacente apertura mentale e la sua fantasia, cosa che dovrebbe tornare molto utile con la sua innata...> Sono solo un mucchio di informazioni molto generiche, utili solo a disegnare un ritratto MOOOLTO astratto di quello che era il protagonista di questo discorso. <Fa strano pensare che un tipo cosi` sia morto, era una vera e propria leggenda vivente...> un Tessai <Non saprei nemmeno da chi mandarvi per farle avere altre informazioni, magari anche piu` dettagliate, mi spiace...> E lo sguardo ora verrebbe appena abbassato, in fondo ha detto tutto quello che poteva dire senza mettersi i bastoni tra le ruote da solo, anche se non e` che sappia molto di piu`. Il discorso salta rapido sui vestiti del biondo, che si rivela essere un agente della Shinsengumi, ha gia` sentito parlare di questo corpo, da Ekko per la precisione, ma mai aveva avuto la certezza di averne davanti uno. <Sinceramente non sono un tipo che si lascia influenzare molto dalla propaganda, come avrete notato preferisco chiudermi in un bel libro e aumentare quelle che sono gia` le mie conoscenze...> Accennerebbe ad una risata nervosa, piu` che altro consapevole di aver appena fatto una figura barbina, di colui che e` rimasto escluso dal mondo... <Oh, magari un membro della Shinsengumi sapra` aiutarmi! Sto cercando un locale nei paraggi, dicono che non sia semplice da trovare e che per accedervi si necessiti di una parola d'ordine...> Ecco che chiederebbe informazioni pure a lui, intento a raccattare qualsiasi nozione utile per rintracciare quel luogo in cui andare a chiedere di Kimi. Se solo sapesse che il biondo e` in possesso di un anello dal valore inestimabile, probabilmente se lo avesse lui lo scambierebbe per favori da parte dei piani alti di Kagegakure, obbligandoli, tra virgolette, a trovare la bambina al posto suo. Le parole di quel Senju risuonano curioso nelle orecchie del nostro giovane ragazzo dai biondi capelli, proprio lui che sembrava aver scoperto l'ultimo kokketsu in vita, Rasetsu, scopre invece di una figura leggendaria risalente forse ai fatti di 10 anni fa, definita così dallo stesso Mattyse, che pare tesserne addirittura le lodi, quasi a non sapersi spiegare la morte di questa figura così iconica nella realtà clannistica di Kusa. < Mh, Yukio di Kusa quindi> prende fiato, guardando il Mattyse <Anche il sentito dire potrebbe essere effettivamente un qualcosa di utile, quindi non preoccuparti, vaglierò poi io queste informazioni> ascoltando con attenzione quelle parole del Senju, restando con le braccia incrociate al petto, chiuso a mostrare quei pochissimi muscoli da lui posseduti, ma comunque presenti, volendo prestare davvero attenzione a quelle notizie, che per ora, neppure nel libro ha ancora letto. <Conosco un ragazzo che potrebbe convalidare quello che mi stai dicendo tu ora...> prende fiato <Non mi hai ancora detto come ti chiami, a dire il vero> continua invece, non rivelandosi ancora come un portatore del sangue nero, ma come invece un semplice agente della shinsengumi, che poi tanto semplice non è. <Quello che dici ha senso, ma comunque farebbe bene ogni tanto guardarsi attorno e vivere anche oltre le pagine di un libro, ricordandosi che la mente è si un luogo fantastico> facendo con la man dritta [Tap-Tap] sul libro della di lui tasca destra, quasi a volerlo indicare alla realtà dell'altro <Ma è sempre bene restare ad osservare le cose coi piedi per terra, non trovi?> punti di vista, fantasticare e sognare fa bene, ma bisogna affrontare la vita ed i problemi per quello che sono, come il concetto di guerra e pace avuto con Pakkuridda qualche giorno prima. <Un locale?> continua <Mi spiace ma mi trovi impreparato al riguardo, soprattutto su codici segreti e quant'altro> continua ancora <Ma perchè lo stai cercando?> chiede al giovane.
Giocata del 31/03/2021 dalle 19:39 alle 22:16 nella chat "Quartiere dello Spettacolo"
Il bianco scrollerebbe appena le spalle, mostrando sempre quello che era il suo sorriso nei confronti dell'agente della Shinse-legumi. <Sono sicuro che il capo clan non abbia nulla da ridire se li porrete un paio di domande inerenti alla loro storia... La cultura e` un bene che non si puo` negare a nessuno.> Soprattutto ad un membro di un corpo armato, no? Il bianco ricorda di quanto utilizzava quel tatuaggio degli anbu che adorna la spalla sinistra per avere diversi pregi, quali l'impossibilita` di venir arrestato senza un mandato firmato personalmente da Furaya, la stessa Furaya con cui dorme... si, avete capito il gioco? l'unico essere vivente che lo poteva arrestare era quello con cui ha tutt'ora il legame piu` forte. Tralasciando quante anche lei tornasse comodo un elemento come Mat. Il biondo poi chiede il nome del Senjuu che dubita, in quell'istante, su quale nome dargli. Se gli desse quello originale potrebbe scoprire senza troppe difficolta` del suo status e metterebbe in pericolo tutta l'operazione. <Kyofu> no kami? Ah non lo stai dicendo, scusa! <Puoi chiamarmi Kyofu> e si presenterebbe con quel nome, come Furaya ha fatto con Pakkurida. Il Kokketsu poi da quello che e` un consiglio, di non vivere troppo tra i libri poiche` anche tenersi informato sull'attualita` torna sempre comodo. Mat qui contrarrebbe i muscoli della fascia addominale per bloccare il diaframma da una risata, in fondo e` quello che sta facendo, sta sfruttando quel poverino per sapere il piu` possibile... <Ah... capisco> Tono di voce che andrebbe a diminuire, abbassandosi rapidamente insieme al volto, mentre il sorriso scemerebbe repentino. <Sto cercando una persona, mi hanno detto che in quel locale avro` delle risposte> Meglio non dare troppi dettagli inerenti alla figlia, anche perche` un agente potrebbe rendere le ricerche ufficiali, far partire denunce per rapimento e... Bhe, tra la yakuza e il rischio che si sappia chi sono lui e Pakkurida... Una bella combinazione. <Ma non fa niente, chiedero` ancora in qualche locale> Il giovane dai capelli biondi continua ad ascoltare le parole del Senju sotto copertura, lui e pakkurida difatti sono in realtà due persone estremamente importanti e famose nel panorama storico ninja, rispettivamente capo della task force ed Hokaghe, mica roba da nulla signori. Questo però, ahimè, per quanto il monte di pietra con la facciona di Furaya ricordi in parte il lineamento del fabbro donna ex capo di Konoha, il nostro biondo non sa nulla riguardo la rinascita dopo tutti questi anni dei due, nè può immaginarlo. <Leggevo appunto qualcosa riguardo al dove è situata la magione dei Kokketsu a Kusa> prende fiato <Interessante sapere che esiste proprio una zona dove il clan attualmente risiede e prospera> anche se effettivamente i membri sono immortali, l'attuale arufa potrebbe essere qualcuno di risalente agli albori del clan Senju, o chissà di quando. <mh...> s'accorge della pausa, ma non è un detective sul piede di guerra, e soprattutto, veste gli abiti della shinse in maniera ufficiale, a tutti gli effetti dunque è in servizio, e sappiamo bene che la shinse non si occupa di questo. <Bene, allora dimmi il nome di questa persona no?> prende fiato <Magari la conosco e sono la chiave di volta per questo tuo problema> o magari vuole solo farsi i cazzi di qualcun' altro in modo del tutto pettegolo, come una vecchia megera praticamente. Resta dunque lì ad osservare il giovane ragazzo appartenente segretamente ad un tempo passato, cercando in cuor suo di scoprire qualcosa di più ovviamente, gli piacciono le cacce al ladro. Il discorso Kokketsu va via via a concludersi, avvicinandosi a quello che e` un punto sterile, ovvero quello in cui, salvo svolte completamente emozionanti, il discorso si dovra` lasciar cadere. E Mat potrebbe avere quelle svolte, ma lo tradirebbero, lasciando di facile comprensione che il bianco giunga da un altra epoca, una piu` buia e meno tecnologica... Mamma mia che casino, ci sta per venire mal di testa! <In effetti ora tutti i clan hanno una loro locazione, se si vuole determinate informazioni si possono consultare i diretti interessati, sempre ammesso che loro lo concedano> Ogni clan ha i suoi segreti, quelle pecore nere che mai vorra` che gli altri sappiano, cose per cui sono disposti ad uccidere i propri conclannati... La parte oscura dei clan. Il bianco ora si guardarebbe attorno, buttando fuori un occhio nel vedere la luce che rapidamente e` andata a scemare. Parlando non si era nemmeno accorto del tramonto e di quel lento sopraggiungere della notte. <In realta` e` un po' complicato...> Risponderebbe con lo sguardo perso, immergendosi nei propri pensieri per circa un paio di secondi. <Sto cercando un amico di famiglia. O meglio, sua figlia... Aya Hyuga, figlia adottiva di Orochi Hyuga> Rivelerebbe quei due nomi con un escamotage tutto suo, un bizzarro dondolio tra verita` e menzogna, utile a far tornare diversi conti che normalmente potrebbero tradirlo. <Anni addietro Orochi e mio padre hanno stipulato un patto... raggiunta la maggior eta` avrei dovuto prendere la bambina per addestrarla... Ma il padre e` morto poco prima della guerra, il mio in guerra e nessuno pare avere piu` sue notizie. Solo qualcuno dei suoi collaboratori ha saputo dirmi dove andare, ovvero questo misterioso locale...> Ecco quella che sarebbe la spiegazioen piu` logica, forse con l'unico rischio di venir accusato di pedofilia? No dai, non possiamo essere cosi` sfortunati. <Pero` perdonami, mi devo rimettere a cercare...> allungando un piede in avanti per fare un passo, accennando al volersi allontanare. Le parole del buon Mattyse gli risultano essere decisamente semplici da carpire, anzi, con nessuna fatica dovrebbe essere in grado di capire il senso del discorso e rispondere a sua volta, avvedendosi infine di come quella stessa persona stia accennando ad abbandonar la conversazione, e forse, il posto. <Questo che mi stai raccontando Kyofu è interessante, sai?> prende fiato, ancora una volta, andando ad osservare negli occhi quel ragazzo <Vuol dire che recandomi, loro permettendo, ad uno dei quartieri dei clan in questione, potrei avere accesso alle loro biblioteche ed ai loro racconti> un qualcosa di talmente interessante da essere difficilmente ignorabile da uno come lui, che brama la sete di conoscenza per mistificarla assieme a quella di potere, avvalendosi della volontà intrinseca di portare luce e giustizia nel mondo, impugnando le stesse armi che lui stesso ha cercato con la sua mente. <sentiamo, vediamo cos'hai da raccontare Kyofu il cravattato> ironico? Simpatico? Forse, oppure semplicemente una battuta goliardica sul fatto di girare alla ricerca di persone con la cravatta, come un venditore di ninja folletti, un classico intramontabile. <Quindi cerchi una Hyuga> prende fiato, portando la man destra a strofinarsi con l'annesso indice e pollice al mento <mh...> pensa, forse le ha incontrate, forse può dargli qualche informazione al riguardo <Non conosco nè la figlia, nè il padre adottiva di lei> ovviamente, utile come pochi il biondo Kokketsu, ma ahimè, poco può farci. <Però incontrai tempo addietro una Hyuga, una donna non giovanissima, diciamo matura> dillo, una milf, nessuno si offende eh, benchè meno la malinconica ed affranta <Mekura, si, si chiamava così> rivelando allo stesso l'identità della donna, ascoltando le ultime e chiare parole del ragazzo <Non preoccuparti, buona fortuna per la tua Hyuga Kyofu, alla prossima volta> salutando, chinando leggermente il capo, ed andando via da quella posizione. [End] Sapete, c'e` sempre un nome che puo' mettervi in difficolta`, che spingera` il vostro animo a scoppiare, insultare e sbraitare, mirando a ferire o rovinare quel soggetto... Ma sono cose che Mat non puo` fare, poiche` lo tradirebbero, permetterebbero al biondo di capire del grandissimo quantitativo di puttanate che gli ha detto e lo obbligherebbe a farlo sparire. Kamichi non deve pagare per gli errori di Mekura. Vorrebbe dirgli che Mekura e` la madre di quella bambina o che ne e` immischiata, che la conosce, ma se poi lui dovesse parlarne con la donna salterebbe fuori subito il suo nome vero, con tanto di balle. E` un passo troppo rischioso, che potrebbe mettere in pericolo tutto quello che sta facendo... e per cosa? Per sputare altro veleno nei confronti della donna? Basta Mat, avete trovato una soluzione, circa. Lei seguira` la sua strada per Kimi e tu seguirai la tua. Se lei fallira` morira`, per mano altrui o tua. Ma te, te non puoi fallire. <Magari faro` un salto dal clan Hyuga. Potrei trovare qualcuno in grado di dirmi qualche cosa in piu`> ammetterebbe il Senjuu, accennando poi ad una piccola risata prima di far rinascere quell' ampio sorriso sul proprio volto. Il tempo delle chiacchiere pero` e` giunto al termine, ora e` meglio se va. <Spero che i Kokketsu possano darvi le vostre informazioni> Ed ecco che si inchinerebbe appena con il capo, avanzando poi verso l'uscita. Quindi Mat, ora che farai? Duecento metri circa, poi entrera` nel primo locale aperto, mirando a farsi strada tra la folla che potrebbe riempirlo per avvicinarsi al bancone. Sono sempre i baristi e i locandieri ad avere le migliori informazioni. <Scusate, sto cercando un locale particolare... Dicono che sia difficile da trovare e che si necessiti di una parola d'ordine per entrare... Voi ne sapete qualcosa?> Con fare elegante, gentile, e soprattutto, estraendo un'altra sacca dalla tasca destra, altri duecento ryo in regalo a quel barista, speranzoso che possa dargli quello che vuole. [END]