Trasloco con festa

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18:25 Saigo:
 Finalmente una giornata di sole che l’ha stanata. No, non è vero è completamente presa da quel nuovo momento di trasloco, questa volta dal clan a quella che di fatto è casa sua considerando che ancora la sta pagando. Si sofferma solo un’istante per lasciare che gli occhi rossi si alzino verso il cielo e quel sole così splendente da lasciarla accecata per qualche secondo. Alzando il mento così da spostare lo sguardo verso il cielo i capelli scivolano dalla sua spalla destra ed ondeggiando delicati come un pendolo, il rosa risplende alle sue spalle, illuminato e dotato di nuova vita. Indossa semplicemente un paio di jeans aderenti a vita alta intorno a quelle gambe magre, una maglia crop top bianca con il brand della stessa ben scritto in rosso sul petto, maniche corte e il bomber nero solito legato in vita. Si gode i pallidi raggi della fine dell’inverno lasciando che scaldino quella carnagione estremamente pallida. Tra polso e gomito del braccio destro spunta una fasciatura bianca, la garza sterile gareggia con la sua carnagione da bambola. Mostra quella ferita senza nasconderla più, in qualche modo ha trovato la forza per andare oltre e adesso aspetta solo che il segno di quella bruciatura svanisca, curandolo come si deve. Poggiato sui suoi fianchi e retto semplicemente dalle sue mani uno scatolone non troppo pesante, sulla spalla destra invece pende il borsone usato durante la prima fuga da casa. Si prende un momento solo per sé stessa lasciando che il tepore raggiunga i punti più nascosti della sua anima. Per una volta è piacevole abbassare qualsiasi difesa, senza pensare ai mille problemi, alla missione imminente che la porterà fuori dal villaggio, alla fiducia instabile ritrovata verso l’amico, allo strano rapporto con Haru e Nene ed infine senza dover pensare constantemente alle ultime parole del dio. Come se quello splendere dell’astro le permettesse di ritornare a quando era Manami, quando aveva sei anni ed il mondo era un magnifico posto da conoscere. Pochi secondi quelli che perde così ma che hanno tutto il sapore dell’eternità, mentre immobile, se non per il seno che abbassandosi ed alzandosi dimostra l’atto respiratorio, staziona proprio lì vicino alle spiagge di quella magnifica oasi perfettamente replicata tra le mura. Il palazzo in cui abita non è poi così lontano, sta tornando a casa e non ha alcuna fretta di perdersi. Resta lì permettendosi il lusso d’illudersi d’essere tornata a Suna, in un tempo in cui le bestie non esistono e dove il mondo è ancora tutto perfettamente al suo posto, nessun villaggio delle ombre, nessun pericolo e le solite inutili piccole guerre. Che vita fantastica avrebbe avuto. Sospira e abbassa le palpebre schermando in questo modo le sue iridi mentre come una lucertola resta immobile a godersi il calore.

18:48 Kazuma:
  [In giro] Un giorno splendente come non se ne vedevano da tempo, baciando Kagegakure della bellezza che si meriterebbe. Dopo tutta questa pioggia e temporali era il momento di un po’ di luce e Kazuma non può assolutamente lasciarsi scappare questa fantastica giornata per muoversi un po’ in qualche altra zona del villaggio. Dopotutto le sue ricerche non sono finite ed incredibilmente sono giunte altre notizie su un altro omicidio che non fanno che far ribollire l’animo del ragazzo di rabbia e tristezza pensando che una creatura del genere sia ancora in circolazione a fare del male, lo stesso male che lo ha reso ciò che è oggi. I passi delle proprie scarpe rimbombano sopra l’asfalto delle strade mentre le braccia, oggi libere dalla propria mantella possono muoversi e dondolare in maniera più naturale del solito. Il ragazzo veste quindi dei pantaloni neri tipici della sua tuta scolastica ma al posta del solito set completo oggi tiene semplicemente una camicia bianca abbottonata e a maniche corte, mantenendo però intatto il suo aspetto con la presenza del suo cappello tipico con la visiera, che crea talmente tanta ombra sui suoi capelli già corti di loro che non fanno ben capire se siano più neri o blu scuro come effettivamente sono, anche se ovviamente forse il dettaglio più notabile del suo viso, sono le sue incredibile basette da guerra affilate come poche. Alla spalla tiene legato un marsupio nero che scende fino al fianco destro, mentre con la mano sinistra tiene una specie di contenitore simile alla custodia di qualche strumento cui tiene in verità la propria arma di fiducia, che normalmente non farebbe fatica a mostrare in giro perché nascosta al 90% dalla mantella che porta, ma che oggi come oggi, per un eccezzione è assente. Ovviamente nonostante il bel tempo e il sole che batte forte ma in maniera piacevole anche per uno come il ragazzo, non può che continuare le sue ricerche ossessive su questo fantomatico assassino ogni secondo della sua vita, sarà passato quasi un mese da quando tutta questa storia è iniziata ma non c’è stato un giorno in cui si sia fermato e dalle occhiaie che porta forse questa cosa si potrà notare per la deprivazione di sonno a cui si sta sottoponendo. <..YAAAWN..> sbadiglia a bocca aperta tenendo la mano libera distante ma davanti al viso e socchiudendo gli occhi senza curarsi troppo dei suoi dintorni essendo sicuro di non avere nessuno che lo guardi, ma non appena ri-spalanca gli occhi subito nota la figura di una ragazza dai capelli lunghi e vestiti che ritiene abbastanza discutibili, ma una ragazza nonostante questo! Subito per le sue paranoie classiche impanica per un momento in maniera visibile, anche se non sa se la ragazza l’abbia notato o meno per certo, e con un inchino formale da lavoratore sottopagato doc, ripete queste parole verso la figura di Saigo <..Mi perdoni per la mia volgarità non l’avevo vista..> è ovviamente un comportamente esagerato e superfluo, probabilmente Saigo neanche l’ha notato sbadigliare ma lui è fatto così, che ci si può fare. {Tanto nella custodia - Marsupio }

19:00 Saigo:
 Si sta godendo il momento, una lucertola spiaggiata sopra ad un sasso, si stiracchierebbe per dar altro sollievo al suo corpo se solo non avesse in mano lo scatolone ed il borsone appeso sulla spalla. Calma, per una volta si sente semplicemente così, ogni problema perde di significato davanti alla semplice realtà dei fatti che il sole torna sempre. Ottimista per una volta in vita sua sente delle parole giungere verso di lei. Abbassa prima di tutto il mento così da non rivolgersi direttamente alla luce e poi andrebbe solo a voltarsi verso quella fonte di suono che ha appena udito. Mentre il corpo tutto ruota compatto a causa del peso tra le mani le palpebre tornano ad aprirsi rendendo così visibili i suoi occhi. Il mondo le appare a macchie a causa di quel suo essersi esposta direttamente per più di un secondo, gli occhi chiari a volte sono proprio una maledizione. Un po’ come la pelle, sa perfettamente che già questa sera si ritroverà le braccia e l’addome completamente rossi ed irritati per il semplice errore di non essersi messa alcuna crema protettiva. Deve ancora capire come faccia una ragazza di Suna a conciarsi così, qualcosa non torna proprio nella sua genetica. Non ci riflette troppo mentre lascia che la vista si diradi pian piano cogliendo la figura del Nara. Sorride inaspettatamente <quanti anni hai? Dammi del tu> replica semplicemente accettando quelle scuse con semplicità, nonostante non abbia idea del perché le vengano poste. Quella indossata dall’altro sembra proprio una divisa accademica, strano dettaglio visto che oggi non dovrebbero esserci scuole aperte ma non ha decisamente voglia di indagare o giudicare una cosa simile. Fissa appena il suo palazzo che sta alle spalle di Kazuma, lascia che lo sguardo lo superi calcolando mentalmente i metri che le mancano prima di tornare ad abbassarlo sullo scatolone. Potrebbe sudare a fare tutta quella strada così, certo potrebbe trovarsi davanti l’assassino, spera che Fuji sia in casa o quantomeno ci sia una Aozora automatica perché ha appena avuto una pessima idea <se vuoi farti perdonare perché non mi aiuti?> domanda gentilissima, come un vero pezzettino di miele che ha solo trovato il primo sfortunato a cui far fare il lavoro pesante. Non ricorda d’essersi portata via così tanta roba la prima volta ma forse si è solo appropriata dei vestiti di qualcun altro. Lo sguardo torna su Kazuma, silenziosa poi lo abbassa verso lo scatolone per tornare sul ragazzo, gli suggerisce il significato implicito di quelle parole appena pronunciate. Un lieve colpo di reni così da staccare lo scatolone dai suoi fianchi e contrae i muscoli delle braccia così da allungare il pacco in direzione altri. Inclina appena di lato la testa e sorride gentile. Una richiesta cortese la sua. Speriamo solo che ci siano quei due pronti a salvarle la vita all’ultimo piano

19:20 Kazuma:
  [In giro] Ah, un altro colpo al cuore. Quanto lo infastidisce dover essere costretto a dare del tu agli altri è qualcosa che davvero lo sfinisce alquanto, per questo solitamente preferisce stare in mezzo alle persone più anziane di lui perché non gli da fastidio anzi. Sarà la quarantesima persona che glielo chiede questo mese. La sua gentilezza e rispetto altrui però si frappone sempre fra lui e i suoi desideri più egoistici indi per cui decide di fare un favore alla ragazza davanti a lui e con un po’ di fatica tenta di stare dietro alla sua richiesta. <...Oh mi...perdonami non pensavo ti desse fastidio..> sempre una grande sfida per lui anche solo per l’abitudine con cui usa questo linguaggio. <..in ogni caso ho 19 anni perché la domanda?..> genuinamente curioso visto che non riesce apparentemente a leggere fra le righe della richiesta altrui. In ogni caso si rimette apposto le proprie cose che nell’inchino si saranno sicuramente spostate o smosse un pochino nel movimento repentino fatto. Messo quindi apposto il marsupio e guardando se non è caduto nulla dal suo taschino nella camicia con il solo tatto è pronto a salutare la ragazza e andarsene ma non appena ha anche solo l’intenzione di partire ecco che gli viene fatta una richiesta piuttosto onerosa da parte della fanciulla in rosa. <...mmh? Oh ecco...certo…> anche se dubbioso nel suo dire Kazuma per il suo spirito e le sue morali non può rifiutare la domanda di una signorina così facilmente anche visto e considerato che crede di averle fatto un qualche tipo di torto. Non appena però Saigo si gira tentando di passargli palesemente la scatola si pente istantaneamente delle sue scelte di vita, spalancando gli occhi. Troppo stanco per elaborarlo prima o ormai troppo in avanti nel problema per aver accettato il suo dire, il suo spirito cavalleresco non può che fargli prendere un bel respiro e assecondare la ragazza. Poggia la custodia con la spada per qualche istante sul sopra della scatola con delicatezza e per quei pochi secondi Saigo sicuramente sentirà un appesantimento di degna nota, che potrebbe farla insospettire, nel senso, un violino, clarinetto o quel che è non dovrebbe pesare così tanto. Kazuma proprio per questo motivo non vuole far tenere troppo la scatola alla ragazza e tenta subito di far sguiscare le mani sotto di essa per far si che le dita abbiano una ferma presa sul cartone, pregando gli dei di avere abbastanza forza per sorregerla bene. Farebbe un piccolo passo all’indietro con fatica con la scatola fra le mani e poggiata al suo petto e con un tono che mostra la sua piccola difficoltà e sforzo fatto fa una domanda verso la ragazza. <..scusami...eemmmh..> fa una lunga pausa fra una frase e l’altra con fare palesemente dubbioso come se stesse aspettando qualcosa dalla ragazza, in questo caso il suo nome visto il tono usato, anche se non esplicito Kazuma spera abbia la sottigliezza di guardare fra le righe. <...dove dovrei portarla questa?..> ha paura della risposta. {Tanto nella custodia - Marsupio }

19:33 Saigo:
 Sfruttare la gente, legare solo grazie al suo aspetto è un po’ parte di quel lavoro da comparsa che continua a fare, che ha appena ripreso e che le permette di mantenersi, lo stipendio da agente scelto d’altronde non è così alto da permetterle di fare chissà che ed il suo stile di vita sa essere abbastanza dispendioso, specialmente quando deve sempre apparire perfetta e alla moda ma nessuno si prende la briga di lasciare i vestiti con cui gira gli spot. Tornando però a quell’incontro di particolare eccola scuotere appena le spalle, per quanto concesso dallo scatolone, alla prima domanda del ragazzo <beh perché sono più piccola di te> replica ancora <a maggior ragione quindi è inutile usare forme di cortesia con me> la sottile arte del linguaggio la conosce, non la usa spesso certo ma sa perfettamente a chi dovrebbe dare rispetto e che suffissi utilizzare, il fatto che la maggior parte delle volte faccia comunque come le suggerisce l’umore del momento non conta. Appena la custodia viene poggiata sullo scatolone lei per sorreggere quell’aumento di peso inarca appena la schiena, aiutandosi ora con il busto per reggere e non far cadere tutto, perplesso lo sguardo che si posa su quell’oggetto, non se lo aspetta di certo così. Potrebbe davvero essere l’assassino, cosa che finisce per suggerirle con maggior forza e prepotenza quanto l’idea di poco fa sia stata stupida. Forse basta portarlo fino al palazzo accanto, non è necessario che sappia dove abita. Ormai si è fregata. Continua a sorridere verso il ragazzo accogliendo comunque il gesto altrui e lasciando che ora possa reggere quel peso <oh Saigo scusa, tu sei?> solo appena si sente libera va a rispondere effettivamente. Allunga poi le braccia in avanti, legandosi le dita tra di loro così da poterle distendere al massimo e sgranchirsi i muscoli indolenziti da quella camminata così carica. Fare più viaggi tra il settore di Kusa e questo di Suna le era sembrato estremamente dispendioso e decisamente inutile, tanto alcune cose per sicurezza le ha lasciate nella stanza all’interno della sede del clan, infondo anche quella è casa sua in qualche modo e non ha tutta questa certezza che le cose lì andranno bene, ferita una volta si aspetta sempre una seconda pugnalata. L’indice della mano destra infine punta verso il palazzo alla destra del suo, un elegante palazzone bianco appena più basso di quello in cui vivono sia lei che Fuji <devo portarli lì> replica tornando a sorridere e guardare il ragazzo <mi sto trasferendo> ecco questa è stata una pessima idea. Ora potrebbe appena aver detto all’assassino il palazzo accanto a cui effettivamente vive <non è che sfrutterai la notizia per farmi del male vero?> si finge ingenua, cerca di rimediare all’errore, cerca di valutare la pericolosità di quell’individuo come se potesse farle dormire sonni più tranquilli. Fissa però l’alto palazzo in cui vive davvero e cerca di tranquillizzarsi riflettendo solo sul probabile numero di inquilini della zona. Forse meglio farsi una tinta e tenere un basso profilo per un po’

19:50 Kazuma:
  [In giro] <..mmh..> un semplice verso di considerazione verso la risposta della ragazza, effettivamente la sua logica è ineccepibile, neanche i ragazzi di 12 anni usano il lei con quelli di appena 20, ma Kazuma è costruito differentemente indi per cui non riesce comunque a capire appieno ciò che dice, sa che la gente ragiona così oggigiorno ma non comprende cosa ci sia di così sbagliato in un po’ di educazione in più. Sarà quel che sarà, per rispetto altrui asseconda comunque questa cosa e passa oltre. <...Kazuma Kaneko del clan Nara, piacere..> come al solito in maniera imprudente e fin troppo formale si presenta con il suo nome completo e persino il clan di cui fa parte, senza neanche di degnarsi di pensare che l’individuo che ha davanti possa essere pericoloso o meno, un classico. C’è da dire che i sorrisi sporadici della ragazza non danno l’impressione però di una persona cattiva, almeno questo pare in superficie. Si gira con la testa nella direzione indicata verso il palazzo dato da lei, annuendo e comprendendo meglio perché gli serva portare queste scatole in giro. <..ok…> sconfortato, ormai è dentro fino al collo non può tirarsi indietro ora, indi per cui si gira verso la direzione scelta e non appena è pronto a camminare tenta di fare il primo passo, ma si ferma sconcertato non appena sente le altre parole pronunciate da lei. Si gira di scatto tenendo la scatola in mano e con tono preoccupato e confuso tenta di chiarire i suoi dubbi <..cosa?! No no no, non mi permetterei mai di fare una cosa del genere? Cosa gl..te lo fa pensar-> il suo discurso però viene interrotto da un rumore, nella sua agitazione e movimento repentino ha mosso troppo la scatole e di conseguenza ciò che c’è sopra facendo in maniera quasi tragicomica, far cadere la custodia con la spada dentro sul duro materiale del marciapiede facendo un bel rimbombo metallico. Preoccupatissimo osserva l’oggetto per terra sperando che l’involucro non si sia rovinato e fortunatamente non è così, ma dovrebbe preoccuparsi di qualcos’altro. Difatti non appena la custodia è caduta a terra ecco che l’impatto fa aprire il contenitore mostrando al suo interno un riflesso quasi accecante a causa del sole che picchia forte sul metallo, facendo propagare la luce in quel piccolo spazio ristretto che li separa e mostrando in tutta la sua minacciosità e anche bellezza vista la lavoratura da artigiano, una lama simile a quella di un Tanto con la scritta Kuzunoha incisa sopra e rinfoderata in del legno di zoccolo. <..accidenti.> Kazuma rimane un attimo interdetto a causa della luce che lo colpisce agli occhi, ma anche perché non aveva intenzione di mostrare la spada così, dopotutto la custodia serviva a qualcosa no? Tenterebbe quindi ignorando momentaneamente Saigo di poggiare la scatole per terra piegandosi a livello del terreno e prendere la custodia con la mano destra senza realmente vedere cosa stia facendo la ragazza. {Tanto nella custodia - Marsupio }

20:44 Saigo:
 Inizia quindi a camminare lei, ora che il pacco è stato ufficialmente lasciato a quello che potrebbe come non potrebbe essere l’assassino. Ottima idea. Cerca di distrarsi limitandosi a seguire il flusso di quel discorso che prosegue leggero, una leggerezza di cui ha bisogno visti gli ultimi tempi. L’altro si presenta, non solo nome e cognome ma persino il clan, in qualche modo quelle parole le ricordano il modo di fare di Haru, finisce inconsapevolmente per fidarsi un po’ più di lui proprio per questo motivo mentre andrebbe a fargli strada <clan Nara eh?> domanda appena riflettendo <e cosa ci fai nel settore di Suna?> chiunque può girare liberamente questo è vero ma le sembra così strano trovare un fiero appartenente di Konoha in altri villaggi, almeno non per una passeggiata, di solito si ha sempre un motivo per spostarsi e insomma magari le confessa che è qui per uccidere, tentar non nuoce. La conversazione sembra procedere tranquillamente l’agitazione manifestata dall’altro la porta a sorridere in maniera decisamente più genuina, divertita da quell’emozione espressa con così tanta veemenza da far traballare la custodia. Si muove sullo scatolone e all’ultimo lei proverebbe a protendersi verso di essa, per evitare di farla cadere, uno slancio che la porterebbe ad allungare entrambe le mani ma soprattutto il busto in sua direzione. Non riesce comunque ad intervenire in tempo e quel che ci guadagna è solo una strisciata proprio sopra alla sua benda. Fa male. Soprattutto visto che qualche sera fa ha ben pensato di incidersi la ferita con le unghie. Una smorfia di dolore sul volto mentre gli occhi seguono il resto della scena. Il metallo brilla sotto quella luce che pian piano sta andando a nascondersi per far spazio alla notte. Un istintivo passo indietro <ecco cosa me lo fa pensare> ammette solo ora cercando di allontanarsi con un nuovo passo. Non è molta la distanza messa tra di loro ma silenziosa lo fisserebbe. Richiamare il chakra? Se l’assassino non fisse a conoscenza del suo grado ninja così facendo si tradirebbe e diventerebbe immediatamente la preda. Ma senza chakra è inutile, ne è fin troppo consapevole. Potrebbe prendere il cellulare e chiamare aiuto ma non ha più il numero di Fuji. Mentre riflette velocemente su cosa fare lo sguardo fissa l’arma, andando a riconoscere la fattura della fodera. Si tranquillizza appena illudendosi, stupidamente, sull’attenzione verso i clienti di Fuji, non avrebbe mai armato l’assassino giusto? No. Ma non togliamole l’unica piccola speranza. <non sei l’assassino vero?> meglio chiederlo comunque. Cercherebbe solo adesso di tornare sui suoi passi, riavvicinandosi al solo scopo di raggiungere l’arma che giace a terra <riconosco la fodera> non lei stessa ma la mano che ci sta dietro. Ha osservato l’amico lavorare così a lungo che le sarebbe effettivamente impossibile non vedere il suo tocco, per quel che invece può osservare l’arma stessa invece nessuna idea. Probabilmente il ragazzo avrà solo finito il lavoro <la raccolgo io> dato che ha le mani libere e tutto sommato non vorrebbe mai rischiare di far rovinare i suoi oggetti nello scatolone. Andrebbe dunque, con la cura necessaria per non graffiarsi, ad accovacciarsi e rimettere insieme i pezzi così da posarli poi nella custodia

21:35 Kazuma:
  [In giro] <..Beh ecco, ero qui...per ragioni personali..> non rivela subito le sue motivazioni, normalmente troverebbe giovo nel trovare qualcuno con cui interloquire per trovare informazioni ma ora come ora dovendo aiutare Saigo con questo trasferimento improvviso non pensa potrebbe permettersi di stancarsi oltremodo, non adesso almeno. <..!..> subito nel suo tremolare e far cadere la custodia prima ancora poi di dare attenzione a lei osserva l’Otsutsuki che sembra essersi fatta male nel tentativo di sorreggere la scaotla. <...stai bene?..> sembrerebbe genuinamente preoccupato per quello successo e del suo piccolo gesto istintivo, ma poi ci sarà la custodia e il Tanto che lo distrarranno. Poi arriva quella domanda, quella fatidica domanda, che lo blocca per un secondo dal raggiungere la spada e il suo contenitore. Proprio nel movimento del piegarsi che era in procinto di fare si blocca a metà guardando il terreno per qualche istante, i suoni si fanno meno udibili alle sue orecchie, la vista più confusa, tutti i suoi sensi sono concentrati al processare la domanda assurda che gli è stata fatta. Sembra quasi che stia crashando per qualche secondo. Una reazione del genere potrebbe farle sembrare quasi sia una conferma dei suoi dubbi visto la palese estraneità dell’evento, ma in verità è per ben altro. <..No...non farmi più una domanda simile per favore..> un tono freddo molto diverso da ciò che ha usato finora, senza neanche guardarla in faccia, i suoi occhi sono concentrati sul terreno. Un comportamente anormale per il ragazzo che normalmente non si degnerebbe neanche di usare un tono del genere con una ragazza soprattutto, ma quando si vanno a toccare certi punti, anche in maniera innocente, Kazuma un pochino si crepa, è fragile dopotutto. Piano piano riprende comunque senso della realtà e cerca di calmarsi inspirando ed espirando e si fa distrarre nel processo, forse per il suo bene, dal dire successivo della ragazza. <...ah..> asserisce in maniera decisamente più serena della frase precedente guardando la ragazza questa volta. <..aspetta…> poi realizza, forse non è che? <...conosci anche tu il signor Fuji?..> beh non è sbagliato come ragionamento, magari non è Sunese ma si trova qui all’oasi vicinissima al palazzo dove egli lavora e ha riconosciuto il suo lavoro in qualche maniera, quali altre spiegazioni se non questa? <..Oh non c-.> neanche il tempo di poter replicare e Saigo subito si avvicina all’arma per raccoglierla da terra, cosa che apprezza nella sua apparente buona volontà ma che un po’ gli stringe il cuore visto che non gli ha permesso di applicare la sua galanteria nei suoi confronti. In ogni caso idealmente le cose verrebbero sistemate al loro posto come prima e alzandosi da quella scomodissima posizione il ragazzo sentirebbe una notifica provenire dal suo cellulare che tiene nel marsupio. <..oh cielo..> oh cielo, si sarà un bel casino raggiungere la tasca. Ci prova comunque, con un po’ di fatica e applicazioni di leggi fisiche, tenta di tenere il pacco e l’arma sopra con la sola mano sinistra portandolo molto a lato e soprattutto poggiattissimo sul suo petto che fa il 90% del lavoro, mentre la destra apre la zip e prende il cellulare, che Saigo vedrà essere non uno smartphone ma un modello vecchissimo, di quei cellulari richiudibili e con il tastierino. <...mmh? Nene?..> dice tra sé e sé per un attimo, chiedendosi cosa potrebbe mai stargli scrivendo Nene in questo momento. Apre, osserva l’SMS con uno sguardo annoiato e deluso per il linguaggio, ma soprattutto disinteressato. Però osserva la posizione datagli nell’SMS per la festa, su cui butta l’occhio che lo confonde un attimo. <..aspetta ma..> si gira dietro di se verso i due palazzi, poi riguarda il telefono poi di nuovo i palazzi e di nuovo il telefono ancora. Ma dai sarà solo una coincidenza no? {Tanto nella custodia - Marsupio }

21:47 Saigo:
 Una semplice domanda posta mentre si appresta a raccogliere e sistemare l’arma che invece nasconde qualcosa di più. Non ne conosce il motivo ma quelle parole hanno in qualche modo turbato l’altro che d’improvviso si estranea e si fa decisamente più freddo. Alza appena lo sguardo verso di lui, ignorando le prime domande sul suo stare o meno bene. La notte intanto cala lasciando che i rossi bagliori si facciano via via più radi. Perplessa fissa quell’atteggiamento, strano, molto strano. Proprio quando si era rilassata pensando alla sua innocenza l’atteggiamento muta facendole presagire il peggio. Ma la realtà è che il peggio deve ancora arrivare e lo farà tramite un’innocua notifica del cellulare che riceve insieme all’altro <sì lo conosco> sorride divertita a sentirlo definire “signor” ma non aggiunge alcun commento mentre rialzandosi va a mettere la custodia sullo scatolone, senza nemmeno offrirsi di aiutarlo, si è fatto tutto estremamente strano, quindi, decide di andare con i piedi per terra. Le notifiche arrivano contemporanee, lo guarda stando all’erta e con un passo indietro va semplicemente a ravanare nella tasca posteriore dei suoi jeans a vita alta per estrarre il telefono con la mano destra, il borsone ancora poggiato sulla spalla <conosci anche Nene?> domanda perplessa mentre gli occhi vanno a scorrere lungo il messaggio. Beh lei conosce Fuji e quindi la festa sarà sicuramente da lui no? Sicuro andiamo, starà festeggiando il nuovo arredamento dopo che un tifone dai capelli rosa ha distrutto quello vecchio. Ne è decisamente convinta <ho le chiavi andiamo, i pacchi possiamo lasciarli lì> replica. Insomma, non sa chi sia ma se anche fosse l’assassino ormai sarebbe fregata, in più conosce la sua alleata e il suo amico quindi può provare ad abbassare la guardia, almeno per il resto della serata <forza!> lo invita andando ad accelerare il passo per raggiungere il palazzone in cui sia lei che Fuji vivono all’ultimo piano. Non suona al portone semplicemente si limiterebbe ad estrarre le sue chiavi ed aprire per poi richiamare l’ascensore che terrà semplicemente aperto per Kazuma. Solo i plebei usano la parola d’ordine, lei sotto a quel crop top bianco dalle maniche corte ha sempre la chiave di casa di Fuji, appesa come una collata, che si infila all’interno del suo reggiseno, non le serve certo un invito per entrare ma le fa piacere essere stata compresa. Se fossero entrati entrambi a questo punto si limiterebbe a schiacciare sul numero del piano corretto, l’ultimo, con un sorriso divertito e beato in faccia. Nemmeno immagina la realtà, innocentemente, per davvero questa volta, s’illude che l’appartamento che verrà devastato da un’orda di adolescenti in cerca di alcool sarà quello accanto al suo. Anche perché nessuno ha le chiavi di casa sua, solo lei. Non c’è proprio ragione per pensare che presto si ritroverà in una specie di incubo. In ascensore userebbe lo specchio solo per farsi un po’ carina, scostandosi tutti i capelli sul lato sinistro del volto, magari meglio truccarsi <anzi lo scatolone mettiamolo direttamente da me> tanto ormai la frittata è fatta che sappia pure dove abita.

21:53 Nene:
  [Passando di lí (?)] Ha un po' freddo. Ed un espressione confusa sul viso si dipinge varcando le strade della piccola oasi come se nulla fosse, stretta in un costume da bagno intero oscurato nella parte alta del petto e nella zona lombare. Un gioco di ombre e luci ovattato dalla presenza di un enorme fenicottero rosa che le adorna la vita, e dei sandali che la fanno tanto in stile: Nene edizione caraibica sulle spiaggie del villaggio della Luna. Hey le stagioni sono così relative, e indovinate chi oggi si sente un meraviglioso raggio di sole? A proposito di sole, ha degli occhiali tamarrissimi di colore rosso - completamente in vetro e plastica. "We, Saigo~" Un miagolio le lascia le labbra, passando in osservato come lo farebbe un bel pugno nell'occhio - arrivando direttamente dal distretto dell'intrattenimento in cui, superato un momento di coma in cui è riuscita a bruciare il kimchi /raga il kimchi, è crudo/ proprio nella fase di creazione dell'emulsione di farina acqua e spezie - ha decretato a Nobu che avrebbe dato la festa del secolo, dato che l'indomani sarebbe sicuramente morta. Ha fanfugliato qualcosa sul tempo, alla fine ha sempre desiderato morire con un bel sole tiepido sulla pelle. Ha detto che sicuro c'è la piscina, dato che per fare una festa in piscina pare che sia cruciale averne una. Che cazzata. Poi si immagina Fuji con il costume. "Ahaha" Ride tranquillamente da sola, passando davanti a Saigo e Kazuma sventolando la manina. Un po' come si salutano i propri vicini di casa. E i propri casuali alleati. Ah anche Saigo è invitata. E come non potrebbe invitare la sua cara alleata? Alla fine le manca. È parecchio tempo che non passano una giornata assieme. Tipo tre giorni. E deve dire a Fuji che non possono andare a comprare la doccia domani, ha un appuntamento con la morte. Forse è ora che Fuji diventi grande, e prenda queste scelte da solo. Il rumore gommoso di quella sorta di dirigibile che ha addosso è buffo e la distrae. "Che ti avevo detto? Non ci ha notato nessuno. Sei il solito drammatico. Aspè che devo chiamare AllFry, in un manuale c'è scritto che una festa senza pizza non è una festa, e io sono piuttosto pignola a riguardo." Ed infatti, eccola digitare un numero che sa' a memoria, entrando nell'androne e dirigendosi all'ascensore. Forse dovrebbe pesare qualche tonnellata con tutto il pollo fritto che mangia... Eppure. Eccola, un figurino. Con la peschina pallida adombrata dal fenicotterone che si porta in vita. "E poi pensavo che se ha una vasca, si può fingere che sia una piscina. Ah, non c'è limite alla mia immaginazione. Potrei scrivere un manwa. Un libro. Qualcosa. Forse meglio dei blog." Si ecco, voliamo basso. Ecco che dall'altro capo della cornetta parla una signora, la voce stanca e corrosa dall'età. Il viso di Nene diviene un corollario di gioia e giubilio. "NE AJUMMAAA!"
[Costume: http://picture-cdn.wheretoget.it/tyn24z-l-610x610-swimwear-black-sheer-piece+swimsuit-piece-summer-summer+outfits-tumblr-tumblr+outfit-tumblr+girl-tumblr+clothes-tumblr+bikini-instagram.jpg || Fenicottero: https://www.paradisodelbimbo.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/05/salvagente-fenicottero.jpg]

22:05 Kazuma:
  [Lì] <...Ma…> rimane completamente attonito al sentire di Nene, accidenti le coincidenze oggi si sprecano proprio a quanto pare, prima Fuji come pensava e ora pure Nene. <...il mondo è proprio piccolo..> beh facile dirlo quando vivete tutti nello stesso villaggio, che è praticamente l’unica terra abitabile in centinaia di chilometri di terra. <...cosa?! Ma io…> preso dal tutto il pensiero di prima e concentrato su rimettere a posto il telefono, non ha neanche il tempo di processare il resto che subito Saigo lo precede e inizia ad andare avanti con passo deciso. Non voleva neanche andare ma ora è costretto perché non si sente di lasciare il pacco e scappare via, oltre ad essere imbarazzante sarebbe super maleducato, anche se ne avrebbe tutto il diritto teoricamente, ma Kazuma non lo sa questo e la segue lo stesso. Lascia un forte sospiro di sconforto e come il buon facchino che ormai è diventato segue la ragazza faticando a causa della posizione scomoda e la pesantezza del carico. <...a-aspetta…> sta quasi arrancando ma tenta di mettercela tutta per raggiungerla, che diamine sta diventando questa serata? La segue con passo deciso ma lasciando veramente appena un po’ di sudore a causa del caldo che fortunatamente con il tempo va ad assopirsi. <..oh no..> ed eccole li le parole del malaugurio, la voce da cui non potrà mai sottrarsi e che segna il suo destino per oggi, la voce di Nene. <...sa-alve Nene..eh he..> oltre ad essere in una posizione particolarmente ostica arranca pure con la voce poiché Nene ora come ora dopo il messaggio e tutta la situazione era l’ultima cosa che voleva vedere, sperava di andarsene via sgattaiolando o trovando una scusa dopo aver sistemato i pacchi e invece eccoci qui. <...aiutatemi..> chiede aiuto pregando più forte che può ai Kami tra sé e sé sperando che arrivi una loro risposta. Tenta di capire cosa stia dicendo Nene ma dice tutto tanto velocemente nella sua testa che non riesce neanche a capire che stia dicendo. In ogni caso se tutto dovrebbe andare come dovrebbe, riuscirebbe almeno con Saigo ad entrare all’interno dell’ascensore. Arriva con lei all’interno dell’ascensore unico momento in cui può poggiare momentaneamente il pacco e la spada appoggiandoli a terra. <*huff* *uffh*..> si piega su stesso poggiando le mani sulle ginocchia e inspirando fortissimo. <...Ma...che sta succedendo..> domanda corretta, è successo tutto troppo in fretta e dal semplice passeggiare è passato ora in un ascensore con un pacco pesante da portare ad una sconosciuta. <..mmh? …> si gira verso di Saigo continuando ad affannare con uno sguardo confusissimo e il sopracciglio alzato. <...da..da te?!..ma..ma pensavo che il tuo appartamento fosse dall’altra parte…> non capisce bene che cosa stia intendendo, gli ha mentito apposta, forse per qualche motivo strano come il credere che fosse l’assassino o ora Saigo vuole veramente rifarsi tutta la strada con lui dietro per portarlo nell’altro palazzo. Speriamo per la prima sarebbe meno distruttiva per Kazuma. {Tanto nella custodia - Marsupio }

22:10 Kaworu:
  [E' qui la festa?] Là dove porta il segnale della posizione condivisa, il Combattente della Foglia si troverà ad arrivare. Quasi due metri di Nero, per una novantina di kili di massa muscolare. Addosso, poca roba: una camicia bianca, aperta sul davanti e con le maniche scorciate artigianalmente, mettendo in mostra tutto il busto tonico, definito ed allenato del Capoeirista; alla vita, un costume a pantaloncino azzurro con motivi orientali a fiori gialli, estremamente simpatico addosso a lui; ai piedi, un paio di sandali ad infradito tradizionali giapponesi. I Dreadlocks sono legati in una particolare acconciatura a coda uso samurai: un samurai di colore, enorme, e con quella capigliatura afro; dal collo, invece, scende giù a penzolargli sullo sterno un pendaglio a forma di testa di lupo, completamente nero, dall'aria un bel po' vissuta. Sguardo attento, che metterà a fuoco il palazzo, presso il quale ha visto una sagoma femminile in costume, con un buffissimo fenicottero attorno alla vita, precederlo. < Dev'essere qui la festa. > mormora, quasi per autoconvincersi di essere arrivato nel luogo giusto. Incalza ancora con l'incedere, prendendo l'ingresso di quell'androne, esplorandosi attorno, cercando di capire dove andare, di orientarsi. Con sé, nella mano sinistra, un busta con del pollo fritto, di cui si può bene sniffare l'odore. A prima vista, può sembrare indubbiamente singolare, ed anche tale da suscitare impressioni diverse, a seconda di chi lo scorga. Il piglio è compassato, segnato da connotazioni giovanilmente mature, glabro il derma facciale, acceso da occhi blu vividi, luminosi; su entrambi i lobi, orecchini squadrati dai colori metallici, mentre alla bocca carnosa e chiara rispetto all'incarnato, sul labbro inferiore, c'è un piercing ad anello.
{Chakra off}

22:15 Nobu:
 Certo che Nene è proprio una stronza, va detto. Inaugura una festa quando il week end in realtà i due stanno insieme e per di più all’oasi, letteralmente terra proibita o almeno così era fino a quando non ha deciso di trasformarsi proprio nella Doku. Ora che però è con lei… in chi diammine si trasforma? Inoltre la pazza sgravata ha messo un invito pubblico su internet, letteralmente può far la fine di essere il doppio di qualcuno e fare una figura abbastanza grave di lui che prende in prestito l’aspetto di un'altra persona solo per non farsi riconoscere. Come le era venuto in mente dico io?! Porta in spalle uno zaino nero con scritte bianche e rosse con dentro il ricambio di vestiti dato che non si fa di certo dal distretto di Kusa al distretto di Suna in costume e ciabatte. Veste un paio di scarpe di tela bianche, le classiche comuni. Sopra i polpacci neri e simil glabri sono ben visibili, tonici con i muscoli delineati di quello che sembra un corridore e non un palestrato. Sopra le ginocchia un paio di bermuda color blue scuro con dei girasoli con i cordini gialli. Il petto è nudo praticamente, esposto con la linea dell’addome visibile, quei mattoncini appena intravedibili e quella linea a V che scende lungo il pube, ben delineata. Le spalle e il dorso sono coperte da una camicia a maniche corte, leopardata ma grigio chiara, a richiamare il cappello che ha in testa con una banda nera, per camuffarsi. Gli occhi chiari coperti da un paio di aviator polarizzati con lenti arancioni, proprio in borghese, attento. Nelle cuffie, così come si può notare sul petto e sull’addome ci stanno delle cuffie bianche, con un solo auricolare penzolante mentre l’altro e nell’orecchio che stava sentendo musica, come al solito. [The ones who hate me the most are just like me…] cita il pezzo della canzone che si sta sentendo, rappato, con flow come il suo. Ascolta Nene nel suo rantolio pazzo, chissà che criceti si sono mossi nella sua testa oggi per farle partorire quest’idea però… superato il primo trauma della location e soprattutto, superato il palazzo dove abitano i suoi genitori… beh, Nobu è un animale da festa, come confermato da Nene in passato. <… lo sai che in vasca da bagno non ci stiamo tutti, vero? Che deficienti sembriamo in costume da bagno per una vasca?!?! > le chiede prima di infilarsi nell’ascensore che è arrivato, o meglio lo rincorrono infilandosi dentro, trovando di già all’interno Kazuma e Saigo. Neanche il tempo di salutare i due conoscenti che quel cazzo di fenicottero rosa ingombrante lo sbatte contro una delle pareti, finendo appunto sopra a Kazuma. Si para con le braccia contro la parete, in un incontro tet a tet con il basettone che, se solo fosse una bella figa, sarebbe pure romantico. <Oh Kazuma! Anche te qui per la festa?> chiede cercando di divincolarsi dalla posizione imbarazzante in cui si trova ora. [Vestiario: https://i.pinimg.com/564x/09/9b/25/099b254c7e60c5adf5d35c211d019052.jpg ]

22:20 Saigo:
 Non sa bene come sia successo ma in qualche modo è andata così. Si lascia trascinare dalla situazione perché ha voglia di leggerezza. Se ne sta lì con la musichetta dell’ascensore in attesa di arrivare all’ultimo piano, con lei chiunque sia già riuscito ad entrare <io devo cambiarmi prima di raggiungervi da Fuji> questa volta si riferisce a Nene. Prima ovviamente di andare a scuotere le spalle come se nulla fosse in direzione di Kazuma <ti ho mentito> lo ammette proprio spudoratamente sorridendo con una gentilezza da risultare quasi sbagliata se unita alle parole appena pronunciate. <non ti conosco, non mi sembrava saggio dirti dove abito> ma lo è fargli portare i pacchi pesanti solo perché non si vuole sudare eh? Ad ogni modo eccolo il “dlin” che accompagna l’apertura delle porte <arriviamo subito noi!> ed è con queste entusiaste parole che si porta velocemente verso la porta di casa SUA e con le stesse chiavi usate per il portone adesso e apre la porta per Kazuma, così da farlo entrare. Indica la direzione da seguire per camera sua, perché è lì che andrà poggiato lo scatolone. Ciò che ora è visibile a tutti è quell’ampio open space che le fa sia da salone che da cucina, è tutto sui toni del bianco e nero, laccati i mobili ed estremamente spogli, non c’è alcun oggetto personale appeso, nessun ninnolo simpatico o ricordo sugli scaffali, la tipica casa da copertina, fredda. Lei non si lega e gli oggetti non fanno certo eccezione. Le vetrate di quell’ultimo piano permettono alla luce lunare di filtrare in quella stanza ancora non illuminata. Davanti alla porta una poltrona in pelle bianca con ad angolo un piccolo divano da due posti dello stesso colore e materiale. Unico dettaglio a donare calore a quell’ambiente è un peloso tappeto grigio. L’altra cosa che si potrà notare subito, oltre all’assenza di una piscina, è il caldo assurdo di un termostato impostato sempre al massimo, in casa sua davvero si starebbe bene in costume. Lascia che Kazuma entri prima di andare semplicemente a tentare di richiudere la porta per poi limitarsi ad accendere le luci, donando ancor più freddezza a quell’arredamento perfetto per una foto ma troppo distaccato per viverci. Un veloce Saluto quello dato a Nene e Nobu mentre andrebbe a voltarsi per raggiungere la camera <seguimi> indica così a Kazuma a cui farebbe tranquillamente ed ingenuamente strada solo per percorrere quell’anticamera lunga che sulla destra da verso stanza mentre sulla sinistra al bagno. Lo stile di tutta la casa è sempre lo stesso: molto moderno, dai toni del bianco e nero. L’unica nota differente è nel bagno, la vasca infatti è fatta interamente di legno di noce e possiamo tranquillamente ammettere che quello sia stato l’unico acquisto suo, il resto era già nel prezzo. Si getta nella camera da letto e indica il pavimento chiaro ai piedi del letto a Kazuma mentre lei butta il borsone sul materasso coperto da un lenzuolo azzurro. Bene è ora di cercare un costume. Ravanerebbe con attenzione lei, convinta d’essere solo a casa con il Nara, attendendo solo che lui si tolga dai piedi prima di spogliarsi e cambiarsi

22:28 Fuji:
 Era ancora a casa dei genitori di Ryota quando ha ricevuto il messaggio al suo telefono. Gli occhietti si son affilati un pochino osservando l'indirizzo della festa ed immediatamente ha realizzato il pericolo potenziale della situazione. "Oh no" sussurro fatale, seguito da un paio di goccioline di sudore che han solcato il viso rendendolo ancora più confuso. Alzatosi al massimo della propria lentezza con ausilio del bastone della Shirasaya ha dato i suoi caldi saluti alla famiglia visitata ed ha ricevuto una crostata al gusto Frutto del drago da portare alla festa, probabilmente fraintendendone il genere. Una volta ricevuta tra le mani e dopo aver ricevuto una maternale sull'importanza di portar cibo alle feste non ha potuto che dirigersi per la prima volta a distanza di giorni al suo appartamento, con la confusione di chi è stato improvvisamente portato su un campo di battaglia, similmente al povero Kazuma. Si trova adesso nel suo appartamento, ancora completamente distrutto e sporco, 'destreggiandosi' tra cocci, pezzi di sedia rotelle distrutti e qualsiasi altro danno fatto da Saigo qualche tempo addietro. Ancora deve sistemare tutto. "non ora di certo.." borbotta, utilizzando il bastone della Shirasaya per spingersi verso la stanza dove tiene tutti i suoi vestiti ma in particolar modo: Aozora, la sua più grande creazione. Cambiatosi lui e vestita anche l'entità di lapislazzulo ha preso la crostata ed è uscito, chiudendo finalmente la porta dell'appartamento e assicurando ad esso tre coriacei giri di chiave. Sa che non c'è una piscina, ma conoscendo l'umore altalenante dell'organizzatrice si è curato di mettersi addosso un paio di pantaloni azzurri di lino nascosti a metà da una lunga felpa in tinta marrone sbiadito, un capo molto di moda tra la gente di Suna che cerca uno stile a metà tra la tradizione e la contemporaneità. Aozora, invece, ha indosso un vestito da cameriera preso qualche settimana fa ad uno dei teatri centrali e tiene tra le sue mani la crostata presa pochi minuti prima dal marionettista. Ora che è fuori, deve solo arrivare all'appartamento vicino. Il chakra scorre silenziosamente dal plesso solare e verso le mani, concentrandosi in quantità equamente divisa alla punta delle dita e portandolo ad esternare invisibili fili collegati alla sola marionetta presente. "ok.." sistema gli occhiali, dando un colpetto all'asticella e muovendo appena la punta delle dita per portare Aozora a muoversi affianco a lui nel suo lento camminare ausiliato dal bastone-shirasaya. L'ascensore si apre a pochi metri da lui, rivelando la prima ondata di arrivati e portandolo a notare Nene, Nobu, Saigo, Kazuma. Saigo scatta direttamente nel suo appartamento, al che si ritrova a far in tempo forse a fare un cenno ai tre restanti. "Ehy." Aozora solleva la mano destra e la allunga un poco, abbassandogli gli occhiali e creando linea visiva tra gli occhi. "Nene. Kazuma-san." Sposta gli occhi su Nobu e arcuando un poco le sopracciglia. Familiare, ma non lo riconosce: un semplice cenno. "Abbiamo ricevuto una crostata per la festa" indica Aozora, che tiene l'oggetto dei desideri sul palmo sinistro come fosse oro. { chakra on, innata chikamatsu } { Outfit fuji: https://imgur.com/IkEK0tS.jpg } {Outfit aozora: maid + crostata }

22:35 Nene:
  [Passando di lí (?)] "Annyoo~ de de, sono Nene~ dovrebbe farci arrivare un po' di pollo... Qualche pizza. Ah tipo quante? Ma tipo per quaranta ninja. Fai cinquanta, come dici sempre tu: Meglio un po' in più che con la pancia vuota, giusto? Haha--" Occupata al telefono per qualche frangente - non s'avvede nemmeno di metter sottovuoto gli altri godendo di una libertà di movimento di gran lunga migliore rispetto agli altri. "Oh sì certo, fiumi di soju e birra, di certo le persone non si ubriacano d'aria e amore, non trova?" Per lo meno con la signora è educata, ci fate caso? La mancina libera s'abbassa a pinzare con il pollice la parte esterna della natica corrispondente - con il solo problema di non riuscire molto bene a trovarla. Colpa del fenicottero. Allora si muove un pochetto ad assestarsi, a migliorare la posizione - e così facendo i suoi fedelissimi amici verranno colpicchiati da parti di coda o testa che siano, lasciandola totalmente indenne da scuse... Anzi. "Cazzo Kazuma, fatti più in là." Sei un vero maleducato. E sta pure parlando al telefono. Una parentesi in cui abbassa la cornetta coprendo il microfono con il palmo, alzando il capino per fulminare il Nara, tornando solamente in seguito a salutare la signora che le promette uno scontone abissale. E che dopo loro avrebbe sicuramente chiuso la serata. Va bene così. Poi le prende il panico. E se ha ancora fame?! E se dovesse finire tutto subito e lei non riuscire a mangiare manco mezza coscia di pollo fritta?! Tachicardia. Va bene però, focalizziamoci. Andiamo per gradi. Saigo la rende raggiante, per qualche motivo. È contenta di vederla, rende tutto più facile. "Che bello che ci sei, ci possiamo divertire. Bere. Parlare di peni. Di smalti e di mestruo." Fav topic delle ragazze, giusto maschietti? Lo dice solo per scwndslizzare Kazuma. "E POI. Ci vuole un mega party prima di morire. Sento già le budella scomporsi sotto al soju. G n a m." Situazione accurata. E infatti mostra all'alleata un bell'okay. On point. Dieci su dieci. Poi per Nobu, per le sue parole immotivatamente acide... Rimane scioccata. Un po' come il meme del gatto con la bocca aperta. "Se fosse stata una festa tutti nudi sarebbe stato un baccanale. Eh no signorino. Non è così che funziona la vita." Sventola l'indice, poi fa un bel gesto coinciso. Indice e medio si stringono e allargano mimando le forbici. E chi vuol intendere, intenda. Tutti gli altri, in roulotte. Finalmente giunti al piano d'azione semplicemente s'accorda silenziosa a Saigo. È una fortuna che non debba scassarle la porta. Però le ha studiate, odia rimanere chiusa fuori. O forse non ha ben compreso l'utilità delle porte. I pianerottoli comunque sono pericolosi, l'ultima volta quí - ha avuto un attacco cardiaco... Le gambette nude sfilano per prender le distanze tra la gente, o forse per aggredire qualcuno di nuovo. Ekko e Fuji la illuminano di luce proprio. "Siete venuti!" Ah che bello, sembra una veglia piena di gioia, di vita, di alcol. Le braccia si allargano per dare a tutti il benvenuto a casa di Saigo, con un bel sorriso tiepido. Solare. Vitale. Chissà che ha visto oggi. "Fuji sei quasi fuori tema che cazzo!" ... "Ekko tu sei uno spettacolo!" Ed eccola sgambettare dietro Saigo, dando un colpo di fenicottero a Kazuma. "E LEVATI BASETTONE!"

22:46 Kazuma:
 <..augh..> non solo affaticato ma ora anche assalito non solo dalla marea di gente da cui quell’ascensore sarà ormai pieno zeppo, ma da Nobu stesso che gli cade di peso addosso praticamente. <...eh? N-Nobu? Ma che diamine….si...ti puoi spostare?..> la situazione sta degenerando alquanto Kazuma non riesce neanche a trattenere il suo sconforto a riguardo è così palese che fa male al cuore. Tenterebbe comunque anche lui di divincolarsi e con un po’ di difficoltà visto che si è stretti come pochi, forse riuscirebbe a togliersi e rialzarsi come si deve sistemandosi qua e là con le mani per togliere la polvere e lo sporco del terreno dalla camicia. <...ma sembrava saggio farmi portare le tue cose personali?..> risponde con fare quasi sarcastico atipico per lui ma la situazione sta davvero degenerando per lui che non voleva in alcun modo far parte di questo momento qui, con tutte queste persone che sbucano da una parte all’altra dell’oasi vogliose di entrare in casa di Saigo <..Ma non ho fatto nulla!.:e la smetta di parlare di questa roba!> ora anche Nene ci si mette è assurdo e complimenti sei riuscita nel tuo obbiettivo spero su tia contenta (probabile). <...chiedo solo…*huff*..un secondo di riposo…> neanche il tempo di presentarsi o chiedere delucidazioni sugli outfit che lo mettono un po’ a disagio visto che non ha letto il messaggio completo della Doku, tenta di prendere in fretta e furia il pacco di Saigo sperando di uscire di li il più presto possibile ma ecco che viene colpito dal feniccotero della Doku quasi perdendo l’equilibrio. <..Oh..ma MMMMMH..> serra le labbra fortissimo, non è mai stato così vicino nella sua vita a imprecare in qualche maniera, ma deve farsi forte, deve stare fermo alle proprie morali non deve cedere ad un’arpia come Nene. Corre in una maniera quanto meno buffa vista la posizione in cui è riprendendo il pacco seguendo Saigo. <..Signor Fuji?! Anche lei?..> nel momento in cui praticamente scattano nota anche la figura del ragazzo che gli ha salutati, che è proprio la ciliegina sulla torta ora, anche se ha senso vista la vicinanza di appartamenti. Non appena si ritrova all’interno dell’appartamento segue le indicazioni di Saigo tentando di arrivare a poter finalmente poggiare quel pesantissimo pacco che da pochi chili sembra aver preso tonnellate, riprendendo in tale maniera solo la propria arma nella custodia. <..spero che qui vada bene..> lo dice in direzione di Saigo ma per più lo dica per se stesso. Non avendo apparentemente più uno scopo qui dentro e avendo tutte le sue cose a posto sperando di non essere fermato da nessuno, visto che la ragazza sembra distratta a ravanare tra le sue cose, decide di sgattaiolare fuori piano piano e silenziosamente per non attirare troppa attenzione. Se fosse riuscito finalmente a rimanere fermo per mezzo secondo all’interno del corridoio cercherebbe l’unico bagliore di speranza in quel covo di matti apparentemente, ovvero Fuji, che vestito com’è sembra essere quello più disinteressato a tutto questo, ormai è passato un po’ di tempo dall’altra volta non ci farà troppo caso per ora visto che è concentrato su tutt’altro. <..*huff*..> riprende un po’ il fiato prima di potergli parlare avvicinandosi velocemente da lui <...signor Fuji...ma da quanto era organizzata questa cosa? E’ arrivata tutta questa marmaglia all’improvviso..> curioso più per il suo bene che altro rimarrà per i prossimi minuti nell’allerta massima per trovare il momento perfetto in cui fuggire a gambe levate, ma i tempi non sembrano essere maturi, non ancora almeno. {Tanto nella custodia - Marsupio }

22:52 Kaworu:
  [E' qui la festa?] Praticamente, ha lo stesso costume di Nobu, differendo da lui per stazza e resto dell'outfit. Coincidenze? Io non credo. Mentalità da Nigga: a state of mind. Fa per raggiungere l'assembramento di persone, una volta che avrà identificato lo Hyuuga e la Doku, quest'ultima di certo altrettanto non inosservata, visto e considerato il salvagente lillà e dalla forma molto simpy, oltre che alla gran caciara di cui si rende protagonista. < Grazie. > un cenno del capo all'indirizzo della Agente della Shinsengumi. Sempre verso di lei: < Ancora no, Nene. Aspetto le ballerine per quello. > sull'essere venuto. Battutone di inizio serata: ma anche te, Nene, potevi usare un termine diverso, meno equivoco. Comunque, ammicca, con faccia da bomber. < Ho portato il pollo fritto. > mostrando il bustone da cui fuoriesce un potente odore di frittura. Occhieggia Nobu. < Bel costume, amico. Si vede che c'hai stile. > non può non sottolinearlo: del resto, hanno avuto la stessa pensata. < Però, passare così al basettone... Capisco possa piacere il pelo, ma c'è un limite a tutto. > all'imbarazzante scena equivoca tra il compagno colorato e lo shinobi delle ombre. Panoramica su Saigo, che se avrà modi di avere a tiro prima che questa si ritiri a cambiarsi, saluterà tacitamente ed in modo composto; poi, a Fuji, e Kazuma detto 'basettone'. < Chi ha invitato gli sbirri? > verso il Nara, dato che c'ha la tipica faccia disegnata da Ispettore Zenigata. < ... Ah, ma un momento, la polizia siete voi. AH-AH-AH! > effettivamente, facendo riferimento al lavoro di Nobu, ridendo poi in maniera goliardica. In modalità funny, decisamente. < Salve a tutti, comunque. > sorriso audace. < Allora, dov'è questa piscina con le ragazze? Quando si mette la musica? Non sarà mica un party per nonnetti, tsk! > indicando Fuji. < Perché quello sta in pigiama? > qualcosa non gli torna. Il viso si insospettisce, ma è sempre una connotazione più comica, che altro. Nulla da dire sull'evasione del Kaneko, non di certo il tipo di intrattenimento che si aspettava.
{Chakra off}

23:05 Nobu:
 Si sposta da Kazuma flettendo quelle braccia <Eh dammi un attimo che Nene mi ha spinto con il fenicottero. Si vede che non sei abituato a fare sforzi fisici. Col caldo vestito da damerino e a portare roba, hai l’ascella che piange cipolla! > Legittimo farglielo presente mentre arriccia il naso, almeno se dovessero dire qualcosa sulla puzza tutti guarderebbero il povero Kazuma. Spinge appena quel cazzo di fenicottero per rimettersi in piedi invece che bloccare il zara e infine si gira a guardare tutti quanti fino a che non escono dall’ascensore sul pianerottolo. Segue Nene dato che lei ha indetto la festa e quale di quegli appartamenti lo ospita, la lascia ai suoi convenevoli così come lui si dedica ai suoi, salutando con un cenno della mano Saigo e poi anche Fuji che gli ha riservato a sua volta un cenno educato, non si conoscono o meglio non si riconoscono i due, troppi anni passati, conformazione fisica e tratti somatici diversi, più maturi per ricollegarsi a vicenda. < Grande Ekko, fai sentire qui che ho ancora la puzza di ascelle nel naso!> si muove, rapidamente verso quella busta di pollo fritto, afferrandola con due mani e sniffandola a pieni polmoni, a ripulirsi i setti nasali e le narici di quell’odore magnifico che gli fa già brontolare lo stomaco. < Nene ma almeno ci sta da bere e da mangiare? Mi parte la chimica in tempo zero, lo sai!> già gliel’ha detto… si droga, anche stasera… cosa aspettarsi da un tossicodipendente dopotutto?! Tenetegli lontano l’adderal. < Hai visto? Noi pensiamo uguale però te l’ho già detto, non siamo i poliziotti, quelli sono gli anbu al massimo, ma di quelli obesi che si mangiano ciambelle e non riescono ad acciuffare i fuggitivi, per intenderci. >Se la ride con il Makihara che è una montagna anche per lui che è bello alto, dandogli quasi dieci centimetri di stacco e tanti kg di muscoli. Si leva gli occhiali, abbassandoli sul naso appena a mostrare gli occhi e vedere meglio Fuji quando Ekko gli da del pigiama. < Come in ‘pigiama’. Non puoi parlarmi di stile, condividerlo con me e non riconoscere il drip! Bruh!> uno stile di vita, riduttivo definirlo del semplice vestiario. Fischia un paio di volte in direzione di Fuji, positivamente colpito dalla scelta degli indumenti!

23:10 Saigo:
 Non ha trovato un vero costume a dirla tutta ma non ha voglia di cercare oltre la festa a casa di Fuji l’attende, lei è la star. Quindi se Kazuma se ne fosse andato inizierebbe velocemente a spogliarsi, si sfila tutto e lo lancia semplicemente sul letto, nemmeno si fa due domande sulla fantomatica piscina lei è tutta presa. Ciò che si rimette è il pezzo sotto di un costume giallo, una mutanda semplice, senza fronzoli o alto ma a vita media, le arriva poco sotto l’ombelico fasciandola e mettendo in risalto i fianchi di chi sta diventando anno dopo anno una donna. Non potendosi però presentare a petto nudo decide di optare per una camicia blu con dei piccoli ananas. Se la infila velocemente, un piccolo risvoltino sulle maniche corte e poi andrebbe a legarla con un fiocco proprio tra i due seni, lasciando quindi la pelle nuda grazie alla scollatura e al resto dell’indumento arrotolato. Un po’ come se davvero si trattasse di un costume. Si fissa un attimo nell’anta a specchio dell’armadio e annuisce. Manca qualcosa però. Veloce attraversa la stanza ed il corridoio, si catapulta in bagno lì dove estrae un piccolo elastico e si raccoglie velocemente i capelli nel suo solito messy bun. Ovviamente l’elastico è uno scrunchie giallo dello stesso identico colore del pezzo del costume. Fa cadere qualche ciuffo rosa lungo il pallido collo e quando è soddisfatta sorride. Si volta dunque e si gira. La collana con la chiave di casa di Fuji a questo punto è visibile a chiunque, portata sopra quella camicia che le fa da pezzo sopra. Niente calze, niente scarpe e via verso casa di…NO COME. Sono tutti nel suo appartamento <NENE> lo urla. No qualcosa non va, finalmente mette insieme l’ovvio. Si dirige verso la sua penisola bianca decidendo poi di andare a sedersi sopra. Può arrabbiarsi e provare a sbattere tutti fuori, sapendo che però contro la Doku difficilmente riuscirebbe ad avere la ragione oppure provare a godersi la festa. Mal che vada sospenderà il contratto d’affitto e tornerà bellamente nella stanza del clan. In quel caso le servirà ancora Kazuma. Fissa il mondo da quella posizione, mezza nuda sul freddo ripiano di lavoro. Perfetto oltre a Nobu che ha già visato ci sta pure uno sconosciuto, sposta gli occhio ridotti a due fessure sulla doku <maledetta> ma può davvero arrabbiarsi con la sua alleata? No. La verità è semplice e lampante ai suoi occhi: aver a che fare con uomini mezzi nudi. AH GIA’. Gli occhi cadono a lungo sulla “v” di Ekko e su quella di Nobu, smette di ragionare e apre appena la bocca. Potrebbe sbavare tra poco, cerca velocemente di spostare gli occhi da Nobu decidendo di focalizzarsi sull’altro in costume, non si toccano i fidanzati delle alleate, deve ignorarlo. Sì però tutti mezzi nudi no. Inspira profondamente e si sposta a cercare Fuji di cui ha sentito la voce entrando in casa, lui è vestito. Ci resta male, non ha nemmeno le forze di nasconderlo considerando che a dominare adesso non è certo la razionalità <dovresti spogliarti o ti sbattiamo fuori> immediatamente dopo questa frase diventa un vero e proprio peperone in faccia. Nonostante i tentativi i ricordi della sera prima la sommergono e si silenzia. Praticamente è riuscita a zittirsi da sola. Si schiarisce la voce un paio di volte e sospirando indica ad Ekko le casse situate sul mobile accanto alla porta di ingresso <attacca pure il tuo cellulare e metti quello che vuoi> sconsolata. Notare che comunque non è assolutamente in grado di fissare il volto, gli occhi rossi cadono sempre e solo sul basso addome dell’altro. Oh lei alla carne è debole [costume: https://www.pinterest.it/pin/235594624243662765/]

23:23 Fuji:
 Abbassati un po' gli occhiali e dati i saluti a chi di dovere Aozora si cura anche di risollevarglieli e rimettere in ombra le scure pupille. Entrambe le mani del marionettista s'allineano di fronte allo stomaco poggiando sul manico del bastone utilizzato per muoversi. Le gambe rimangono leggermente divaricate e si mette fondamentalmente comodo non troppo distante da dove l'entrata dell'appartamento di Saigo è posta. Anche Ekko giunge finalmente visibile alla sua prospettiva, ma vedendolo parecchio impegnato non trova ancora uno spazio per salutarlo, limitandosi ad abbassare un poco gli occhi sulla busta contenente il pollo fritto. Un bel profumo. Si tende un poco verso la marionetta, dandole un messaggio che considerando la realtà dei fatti è più una nota a se stesso. "Ricordami di cercarlo" Tempo di pochi istanti che si ritrova il primo commento di Nene sull'outfit indossato. Passa quasi un secondo in silenzio, abbassando semplicemente il mento per guardare ciò che ha indosso. Poi, rialza il mento, cerca gli occhi altrui e si lascia scappare uno sbruffo. "Se anche ci fosse una piscina" con tono saccente, sollevando un poco la mancina e fissando il polso, che ad un occhio attento - o ad un conoscente - potrebbe rivelar la natura meccanica del congegno. Un'ultima occhiata alle gambe. "Non so se restare. E poi, che avete a parlare tanto di morte ultimamente?" Prosegue, spostando gli occhi in direzione del basettone di famiglia e rimanendo per un istante a fissarlo. E' così in contrasto con tutto quello scenario che sente un legame di empatia e fraternanza stringersi. Aozora allunga la mano libera in una delle tasche del vestito da maid, tirando fuori un fazzoletto in stoffa e porgendolo al Nara. Poi, è il chikamatsu a proseguire. "Non ne ho idea. Ma forse.. " momenti di silenzio, con i tratti del viso che si induriscono e gli occhi di lui che passano sulla solita veste da sbirro del ragazzo. Le labbra si schiudono "Spogliati." Non sembra una richiesta, quasi un ordine. Ulteriori drammatici secondi per lasciar tempo di reazione a lui. "Posso procurarti qualcosa di più leggero." Alza la mancina, indicando con pollice il corridoio alle sue spalle là dove si trova la porta del suo appartamento. E' pronto a dare qualche istruzione, ma viene interrotto dall'esser additato come un tipo in pigiama, al che aggrotta la fronte e si volta verso Ekko. "Non--" Viene anticipato e protetto da Nobu. Ma non solo. Viene riconosciuto il potere del drip indossato, tanto che le labbra rimangono semi aperte ed in lui si dipingono sentimenti di sorpresa e sbigottimento. Assieme ad Aozora muove due passi per rivolgersi ai due. "Non posso che donarti lei.." col palmo indica verso Aozora, ma il dono non è lei. La marionetta proseguirebbe immediatamente ad allungar la mano che detiene la crostata, porgendola allo Hyuga con tutta la serietà del mondo. "L'unica cosa che so è che ha un valore inestimabile." Creata dalle mani della persona più gentile dell'intero mondo Ninja. Poi, si sofferma su Ekko. "Qui a Suna va parecchio." Si sfiora il petto, come stesse giurando. "E per alt-" Nella prospettiva entra Saigo. In costume da bagno e con in mano la chiave del suo appartamento. Ma più importante, con una frase ed una successiva espressione che blocca ogni suo pensiero e lo elimina dal disco di memoria della mente. Non è più importante difendere il drip. "a-" Cerca una risposta ma finisce per emettere un suono strozzato, al quale fa seguire due colpi di tosse come a cercar di riprendersi. Ci mette anche troppi secondi, rendendo la certezza delle parole pronunciate meno concreta. "Sbattimi fuori."

23:32 Nene:
  [Passando di lí (?)] Onorevole la guerra di Kazuma per sopravviverle, probabilmente i posteri parleranno delle sue prodi azioni e del suo grande spessore d'animo. Ma lasciamo ciò che aspetta a Kazuma alla fine - anche perché la corvina sembra del tutto riversa a parlare con Ekko. Il povero malcapitato tirato in mezzo solo perché risalente ad un incontro recente - a differenza di Kazuma che tutto sommato le sta molto simpatico. E poi era tra gli ultimi messaggi inviati, quindi le è un po' scappato il dito. " SÍ, potrebbe esserci una vaga ipotesi in cui io abbia ingigantito la cosa solo perché ero eccitata. Potremmo chiamarle le troie, dubito che a Saigo dispiaccia!" Sulla base di cosa? Però vabbè, il viso rivolto a Ekko è placido - si puntella indice contro indice un paio di volte - trascinando lo sguardo su Fuji additato come ragazzo in pigiama. Se la ride, un tremolio le muove il petto arido e stretto nel suo costume da bagno mentre Saigo pian piano scompare dietro le sue stanze senza nemmeno accorgersi di come si sono intrufolati nel suo appartamento. Va bene, è ottimo così. Ci sta una festa a sorpresa in piscina, no? Non era nemmeno escluso che non partecipasse del resto. Il braccio di Fuji è anche piuttosto forte, ha scassato il rubinetto - vuoi che non scassi una serratura. "Certo che c'è, ti pare che io vada da qualche parte senza..." /Ho portato del pollo fritto/ Gli occhi della Doku si posano sul sacchetto di Ekko, emanando cuoricini da ogni poro. Come faceva a sapere qual'era il vero esteregg della serata? Forse la parola d'ordine l'ha tradita?! "LETTERALMENTE NOI! LA GIUSTIZIA! SIAMO LA GIURISDIZIONE DELL'INTERO MONDO NINJA!" Si tilta alle parole dell'omaccione, avvicinandosi goffa e plasticosa a Fuji sorretto da Aozora che sorregge a sua volta una torta. Le braccia si allungherebbero alla marionetta di lapislazzuli - un veemente quanto arcano avvolgerla in un abbraccio per poi tentare di scaldarla. Ecco tipo il fenicottero rende tutto un po' difficile, tutto un po' storto e strano. Dovrebbe riuscire però ad avvolgerle una coscia attorno alla vita, tirandosi bene su nel tentativo d'essere una nuova statua della libertà. Magari tirando appena i capelli di Fuji nel tentativo di trovare un appiglio. " EROI DEL NUOVO MONDO, SIAMO NOI LA HORNY POLICE, VERO FUJI? NINONINÓ CHIUNQUE ENTRI ALLA FESTA NON IN VERSIONE MARE SOLE ED ESTATE VERRÀ BONKATO DA NOI! " Che poi un bonk di Fuji potrebbe essere letale. E poi, nel suo teatrale esser mano dei Kami diretto successore del venerabile possessore del Rinnegan -possibile?- nonché figlia degli dei susanoo e amaterasu, si gira verso un nome familiare urlato da una voce familiare. Nene? Sono io? La mano sfila da un insenatura del fenicottero un paio di baffi un po' messicani, si ecco, un po' in stile Kumo. Li appiccica sul labbro inferiore. " Chi? " Non conosce nessuna Nene, lei è Nenes Escobar de Kumos. Famosa per l'import export di polveri sottili e farina magica. Ad ogni modo, con i suoi nuovi baffetti, additerebbe Kazuma, unico boomer reo d'esser un basettone. "FUJI, NOBU, EKKO PLACCATELOOOOOO!" poi si prende un attimo, guarda in basso il viso di Fuji... "No vabbè tu lascia stare..."

Nene-Kazuma-ekko-nobu-saigo-fuji

23:46 Kazuma:
 <..Basta basta basta..>, ripete queste parole tra sé e sé tappandosi le orecchie tutte queste volgarità, questi osceni comportamenti, al ragazzo pare quasi di essere tornato di nuovo nel quartiere notturno dove Nobu soggiorna è incredibile non ce la fa più vuole già andarsene da questo circo, spera soltanto che Fuji possa essere l’ultimo appiglio di speranza, tra drip, prostitute chiamate e costumi appariscenti. <...forse cosa?..> aspetta una risposta disperatamente dal ragazzo e quella flebile speranza che aleggiava ancora nel suo spirito fa spazio al completo arrendersi al suo destino e quello che gli si para davanti riguardo a tutto ciò che poteva prefissarsi prima di tutto. <....EH?!..> fa un passo all’indietro alla richiesta del ragazzo completamente preso alla sprovvista e scioccato fino al proprio pover kokoro ormai sul punto di esplodere. <.....C-come spogliarsi ma?..> beh non sarebbe fuori anche da ciò che sta urlando Nene a squarciagola con le sue parole che lo feriscono nelle morali come un coltello penetra nella carne della propria vittima. <..Io non credo che sia il caso…> in verità lo sarebbe ma non lo vuole ammettere, è totalmente imbarazzato e pieno di rabbia repressa dentro, non sa più come comportarsi questa è una delle poche volte in cui è totalmente fuori dalla sua comfort zone. Cerca di allontanarsi da Fuji con il terrore che possa in qualche modo prenderlo e spogliarlo li sul momento mentre si guarda attorno sentendo il dire altrui e degli altri invitati che lo prendono in giro e lo insultano in qualsiasi maniera possibile o per il suo outfit o per le sue basette particolarmente grosse. Ok Kazuma ce la puoi fare in qualche modo puoi uscirtene da questa situazione. Fa un passo alla volta poco dietro di lui tentando di ignorare gli altri affilando lo sguardo intorno a se, sembra che Fuji sia distratto dalla crostata che si sta portando dietro e le richieste degli altri, ma per quanta attenzione ci possa mettere, è talmente confuso sul da farsi che non solo Nene urlerà all’impazzata per far si che lui venga fermato ma sbatterà molto probabilmente sulla schiena di Nobu stesso che passava di li non accorgendosi proprio di lui in mezzo a tutti. La costituzione del ragazzo è troppo bassa per poterlo anche solo smuovere ma è abbastanza per far sentire la sua presenza ecco. <.::PIETAAAA’!!!..>un urlo disperato, Nene ha richiamato i mastini e prima che possano agire tenta di correre in direzione dell’appartamento di Fuji che per qualche motivo pensa possa essere un luogo sicuro, ma difficilmente sfuggirà a Nobu così vicino a lui se agirà. Dai forse è arrivato il momento siamo al quarantesimo piano, è la fine del tuo viaggio Kaneko. {Tanto nella custodia - Marsupio }

23:54 Kaworu:
  [E' qui la festa?] Lascerà la busta a Nobu, affinché possa strafarsi dell'odore di pollo fritto. < Vai. Sniffa, che non devi aver sentito una bella roba. > alludendo alla metafora di ascella piangente ed Eau de Cipolla. Annuisce alla precisazione sulla polizia. < Sì, me lo ricordo. Stavo solo scherzando! > facendogli segnale di pollice verso, e ridendo circa la similitudine degli Anbu-mangia ciambelle. < Se sono di Konoha, mangiano ramen! > a far intendere che stava, e stia ancora scherzando, andrà ad aggiungere quell'uscita umoristica. A Nene, dunque, scrolla le spalle. < Va bene uguale, Nene. Diamo solo un senso alla serata. Hai detto che c'è una festa? Allora c'è una festa. > e stop, senza curarsi minimamente di altre giustificazioni. S'è deciso di dare un party, allora che si pensi al divertimento. Al tilt della giustizia della Doku, le risponderà sardonicamente simulando un saluto militare. < SISSIGNORA GIUSTIZIA! > non gliene importa veramente di quella roba, ma figurati se è lì per mettersi a discutere o andare contro alla pula di Kegagakure. Come quando Nobu era fuori servizio, praticamente adesso c'è lui: mood a festa. Leggero, leggerissimo. Riguardo all'abbigliamento di Fuji, annuisce. < Tranquillo, amico. E' che c'era scritto di venire in costume. Mi fa sentire a disagio. > spiega sia allo Hyuuga che al Marionettista, facendo vedere il proprio pantaloncino ed il resto della mise. Occhieggia Saigo, che torna ora mezza ignuda ed in costume. < Ora si che si ragiona. Vedi? E' quello che intendevo. > sempre all'Agente della Shinsengumi ed al Jikan, indicando la padrona di casa e quello che l'altra dice proprio verso quest'ultimo, condividendone il pensiero. < Dai retta alla Ragazza Ananas, amico. > verso lo Chikamatsu. < Spogliati e vieni a divertirti. > glielo dice con aria flemmatica e socievole, vedendo quello strano scambio di battute; non si trattiene tuttavia, lasciandoli alle loro cose. Alla marionetta che porta la crostata, fa i complimenti. < Grande. Grazie, bel pensiero. > ringrazia quindi Fuji, sempre restando lì nei dintorni ancora. Alla Ishiba, la quale gli dà il permesso di poter attaccare il cellulare alle casse, un cenno d'intesa. < Questo è un ottimo invito. > si umetta le labbra, magari anche con qualche traccia di malizia, leggendo la direzione degli occhi della giovane, che non sembrano arrivare più in alto del proprio tronco. Un occhiolino a Saigo, accompagnato da una nota di ilarità soffusa espulsa dalla bocca in un fiato lieve, per poi avviarsi all'impianto stereo e collegarlo. Partirà subito il primo pezzo, che potete trovare in basso a sinistra riprodotto. < Yo, yo. > iniziando a ciondolare il collo. < Ora sì fa bordello. > battendo le mani a tempo, ed iniziando a dare colpi di spalle e reni, in un ondeggiare agile e sinuoso. < Preparatevi al Black Dancing No Jutsu, scuola Makihara, gente. > infine, verso Kazuma. < ANDIAMO BASETTONE CHE ALTRIMENTI TI TOGLIAMO PURE LE BASETTE OLTRE AI VESTITI! > più che con fare minaccioso, esclama quelle parole a Kazuma in maniera comica. Continua a flettersi e serpeggiare sopra quelle note che prendono il via.
{Ekko Dancing: https://64.media.tumblr.com/7703585097e9673e44746e586f403686/71c971f7ac5a44ae-f5/s500x750/bf04227dc851f653a1a14c9ffab74a81988635e4.gifv}

00:08 Nobu:
 Si trova subito a guardare Saigo che ha di fronte non appena esce con il costume da bagno. La può veder squadrare con un espressione… come dire… alla ‘mene’ Nobu ed Ekko, sentendosi quindi in dovere di poterla guardare a sua volta. Le sorride, mostrando la dentatura bianca alla volta della Manami per poi alzare il pollice destro, approvando quel costume che ha scelto, letteralmente 10 10! Quella magliettina ad ananas si sposa particolarmente con i girasoli di Ekko e Nobu… time to get blacked? Noooo, meglio di no. Alla fin fine Saigo non sembrava poi così stronza come era apparso in quel messaggio dove lo aveva convocato su uno dei tetti della sede della Shinsengumi per quella riunione che hanno fatto di nascosto.. mah, strane le donne, difficile capirle. < Figurati, Fuuuuuji(?)> dice con fare dubbioso, cercando di capire appunto dai nomi pronunciati l’unico di quelli che non conosce e che appunto ricollega al volto a lui sconosciuto per forza di cose, un po' più difficile per lui dato che a quanto pare non conosce anche Ekko. < non è nec…> si ferma, guardando quella marmellata purpurea con i semi neri, classica del dragon fruit <…essario, inoltre non mi piace il dragonfruit, meglio condividerla con tuitti o posso prendermela e scoparmela al massimo tra un paio di pastiglie e drink, ma sarebbe un peccato se come dici ha un valore inestimabile> fa spallucce, parlando senza filtri mentre non riconduce ovviamente la mano della pasticciera a quella di sua madre, Nora… come potrebbe, ok che è un dolce particolare per via del frutto esotico ma siamo nel distretto di Suna, non è così unica come cosa. Vede infine Nene arrivare molesta, come sempre, dare ordini a tutti e a lui incluso , con Kazuma che gli sbatte contro la schiena. Si gira appena a guardarlo, lentamente, con un sorriso a pieno volto e quei denti acuminati bene in vista… il suo peggior incubo. <OOOOOH KAAAAZUMAAAAA, dove vuoi andare?> inclina appena il capo di lato, per apparire ancora più tetro e minaccioso, cercando di allungare la mano destra per prenderlo proprio dal colletto e darlo alle grinfie di Ekko oppure di Nene che di certo sono più nerboruti rispetto a Nobu che ha un fisico atletico ma molto più snello e meno pompato. Fatto anche questo si guarda con aria circospetta in giro, soprattutto per Nene che sta facendo la diva della situazione e, constatando che sia distratta, ecco che cerca di sgattaiolare dietro la possente figura di Ekko, coperto anche da Aozora e Fuji, usandoli come muri, approfittando del chaos con il Kanescu per tirare fuori il telefono dalla tasca. Interrompe la musica e, dato che aveva già l’auricolare nell’orecchio ecco che compone un numero mentre la chiamata che segue è udibile solo appunto ai due appena menzionati che glis tanno offrendo riparo, prima che Ekko inizi a ballare. < Si buonasera, sono Blackisbetter69, chiamavo per ordinare delle escort per una festa…. Si certo… le mando l’indirizzo con il citofono e tutto>

00:14 Saigo:
 Arrossisce appena davanti all’apprezzamento di Nobu, lui è di Nene e non importa quando quel fisico stia sussurrando cose malsane alle sue orecchie, ci starà lontano concentrandosi su altro. Non lo conosce nemmeno. Non che gli altri li conosca o li abbia conosciuti. Scuote il capo violentemente. Torna ad osservare giusto un istante Fuji quando le risponde. Perplessa. Ancora non ha capito bene cosa sia successo tra loro e soprattutto cosa voglia davvero l’altro, ma con quella semplice frase ha spazzato via i ricordi, così diverso rispetto a quello che le ha mostrato la notte scorsa. Scuote appena le spalle e decide di piegare le ginocchia così da andare a poggiare i piedi sul piano di lavoro di quella penisola bianca che delimita effettivamente lo spazio tra cucina e salotto. Cammina sulla penisola così da avvicinarsi all’entrata e solo a questo punto si sporge in avanti giunto per andare verso di lui, lo osserva <spogliati> lo sussurra in sua direzione <altrimenti guardo altro> e fa semplicemente spallucce. Manco si rende più conto di quello che sta dicendo, ormai completamente presa dalla situazione e dalla sete di vedere addominali e pettorali. Senza vergogna proprio. La situazione delira nel frattempo, Nene che si mette quei baffetti lasciando spazio solo ad una risata sana e divertita. Non le serve nemmeno bere. Gli ormoni sono ciò che comanda quindi in seguito al proposito dell’alleata verso Kazuma <SPOGLIATELO!> replica lei da sopra quella penisola <o se preferisci lo faccio io> ride. Arrossisce. Ride. Se ne frega di quanto le sue parole siano finite completamente fuori controllo, a chi interessa essere razionali? Tanto domani al 99% crepa. Un’occhiata a Fuji come a voler controllare la sua reazione prima di decidere di indispettirsi e alzare le spalle <hey DJ!> si l’ha visto l’occhiolino e per quanto ancora ingenua su certi argomenti qualcosina inizia a capire. Non che stia prestando troppa attenzione al volto, meglio ripeterlo <prendimi e balliamo> quindi Fuji? Hai intenzione di fare qualcosa? Un’ultima occhiata verso di lui, per provocarlo o almeno controllare la sua reazione, con le buone o con le cattive riuscirà a capire cosa diamine frulla in quel cervello <ragazzi ho delle birre in frigo e del gelato in freezer, servitevi> e servitemi. No questo è così carina da non aggiungerlo. Aspetta comunque che Ekko faccia esattamente come richiesto e allarga le braccia, pronta a buttarsi, letteralmente, da quella penisola. Si perde, per sfortuna, la genialata di Nobu ma forse è anche meglio così, potrebbe non amare l’idea di una cosa così poco legale come delle escort in casa sua, che poi: sporcano? <Nene!> la richiama senza spostarsi o cambiare posizione, solo lo sguardo si sposta su di lei <hai quell’acqua strana che avevi a casa tua? Dai bottiglia bianca> forse un pochino di voglia di bere le sta salendo dato quanto poco Fuji sembri considerarla. Insomma lì tutti le hanno fatto apprezzamenti tranne lui, quindi è quasi sicura di non piacergli. No la confonde.

00:38 Fuji:
 Si ritrova così a mettere i lpovero Kazuma in una situazione ancora più complessa del solito. Il mento s'inarca appena come a guardarlo dall'alto verso il basso. Severo. Quasi come un padre cui aspettative vengono devastate. Poi, uno sbruffo ed una mezza risata, rompendo il momento teso e tentando di poggargli una mano sulla spalla. Due o tre pacche, prima di pronunciarsi. "Ho fatto il possibile per salvarti.." col tono triste come se stesse vedendo qualche caro esser mandato a morire, lascia andare il ragazzo al suo terribile destino. Chissà se sopravviverà, quando tutto questo sarà finito. Segue un cenno a Nobu quando vien chiamato il proprio nome, confermando e trovandosi a rianalizzare la figura che si trova davanti. Qualche secondo. "tu.." l'ha già visto. Gli occhi si illuminano un po', come se avesse avuto una fulminea realizzazione. "In televisione-- No.." torna a riflettere, aggrottando le sopracciglia. Ha già visto Nobu. Il colore degli occhi è caratteristico, così come quello della pelle. "Ah" tenendo la bocca aperta, batte il pugnetto destro sul palmo della gemella. "Sei Ry-" Viene interrotto dalla tempesta che è Nene, mentre Aozora si limiterebbe soltanto ad esser mossa per offrire all'altro un lungo sorriso meccanico. La transizione non è perfettamente umana, ma il risultato finale è più che accettabile. Le mani cadaveriche della creazione verrebbero ritratte dopo qualche secondo ancora se la crostata di Nora non venisse afferrata. Intanto, Nene. Abbraccia e poi scala sulla povera Aozora - che per altro, rimane quasi completamente impassibile, sollevando giusto un poco la testa e mantenendo quel gentil sorriso da marionetta. Il moro sorride appena, più soddisfatto delle interazioni di lei che delle proprie. Si lascia anche tiltare un po' la testa, con ogni linea del viso che diventa una sottile linea orizzontale. Sembra lui la marionetta, a volte. "Sono praticamente paraplegico" pronuncia freddamente, alzando gli occhi sulla Doku e ricevendo poi un'esenzione dal suo dovere di Horny officer. La mano destra s'allunga, mostrando un pollicione in su ed un'espressione OK. Niente da dire. Kazuma intanto corre verso il suo appartamento "E' chiuso.." tre giri di chiave. Porta blindata. Si è armato per resistere alle furie qua presenti. Poi, una risata trattenuta, orientandosi verso Ekko. "Ah. Non volevo, mi dispiace.." Seriamente affranto in direzione del cacciatore di taglie di Konoha, con una gocciolina di sudore sul lato del viso. Quando viene invitato nuovamente a spogliarsi abbassa lo sguardo sui suoi vestiti. Si sentiva così a suo agio. Un secondo sguardo a Kazuma. Finirà come lui? Ulteriori goccioline di sudore. E poi, una stretta al petto. Saigo. Rialza il mento, la fissa. Afferra gli occhiali da sole col braccio meccanico e se li abbassa, togliendoli e tenendoli sulla mano, ora riportata lungo i fianchi. "No..c'è troppa gente. " A seguito della prima parola rivolta. Sembra ancora provar a combattere per il controllo della situazione, con implicazioni lasciate agli orecchi attenti. Non sente più la musica, ancor prima che venga tolta. "Non hai una piscina" Lei continua a parlare. Lunghi attimi in cui si perde a fissar l'altra negli occhi, scendendo sul vestiario ed osservandolo. Lento, come suo solito. "Fai quello che vuoi.." Col tono lamentoso che si striscia un po' sul terminare. Il Nara fa da distrazione alla fragolina dandogli finalmente opportunità di voltarsi e lasciarsi andare ad un sospiro. Muove un po' la testa a tempo di musica, disattato, specialmente perché mentre inizia a farlo la musica termina. Gocciolina di sudore. Poi, Saigo, il suo sguardo a seguito delle intenzioni dichiarate. "Io devo ordinare casa" Non è rivolto a nessuno in particolare, forse chiunque sia vicino. Farebbe però retrofont, provando a far lasciare la crostata nelle mani di Ekko e se ciò andasse male a Nobu, qualsiasi sia lo sfortunato destino che attende la delizia. Solleva il braccio destro, stiracchiandosi, e va dove teoricamente si trova Kazuma e chiunque voglia placcare il basettone. Verso il suo appartamento. "bruh" Lo ripete con lo stesso tono del choconinja, ma sussurrato a sè stesso. Che ti prende?

00:50 Nene:
 Si perde un attimo. Il proprio riflesso sul viso di Fuji è torpido e caloroso. Fiducia. Il meme della serata per una breve parentesi sfuma e il proprio sguardo per Fuji ha il sapore d'un titolo guadagnato a pieni voti. Horny officier. Eroe. Allungherebbe le dita della mancina a sfiorargli le ciocche sulla fronte, un po' come farebbe una sorella maggiore. O un orsa. Che importa, ora? Un po' di zucchero, un po' di veleno. Un frontino, dato con il piatto delle dita scavalcando la spalla di Aozora. "Non importa." Ed è finita quì, questa parentesi dolce. Eccola lì, nel suo costumino nero. I fianchetti si levano appena dalla schiena di Aozora, solo il tempo per appiccicarsi un po' meglio quei baffetti da messicana premendo indice e medio al di sotto del setto. E comunque per fortuna Saigo paga il riscaldamento o oggi soffriremmo tutti il freddo. Le coscette andrebbero a lasciare i fianchi di Aozora e le spalle di Fuji, slittando gli occhietti da Kazuma a Saigo e le parole ch'essa rivolge al Chikamatsu; il mento si abbassa migio e le labbra di ciliegia spirano un sospiretto silenzioso. Il tonfetto sul pavimento sa' di infradito, passando sulla fiancata di Fuji e Aozora; " Mentre noi torturiamo Kazuma, ci pensi tu a Fuji Saigo?! Nessuno rimarrà vestito in questa festa. I freak saranno debellati! " Il braccio destro sfoggia un muscolo pigro ma definito, spronando la fragolina a denudare il marionettista. E forse c'è un doppio fine non dichiarato, buttato ai piedi di Saigo come se fosse una sfida. Un gioco. Leggero. Qualcosa da fare solamente per il giubilio della situazione, per mero divertimento. Si smuove all'interno del suo fenicottero, lanciandolo totalmente a terra e snudando i fianchi. Ha un nonso' che si buffo, con il fisichino minuto fatto d'adorabili anche, il punto vita più asciutto - e le spalle minute e appuntite. La fallace figura di un fiorellino dalla corolla nera che ora si smuove libera e liscia carezzandole le guance. Si sistema pure il costumino sul profilo delle natiche, mettendo in mostra una peachy shape pigramente più pigmentata di sfumature color di ciliegio. In mero stile brasiliana. E tra un delirio d'eccitazione e l'altro - le pepite artiche sorvolano su Nobu e la sua reazione a Saigo: Il cipiglio sarcastico con cui fa' da specchio al suo pollicione ha ben poco di sarcastico, ma questo non tutti potrebbero comprenderlo. E' più tipo una minaccia di morte. Per fortuna Ekko aggiunge della musica e lei si distrae. Fosse arrivato Kazuma alle sue braccia, si prodigherebbe nell'allungar il braccio destro ad avvolger la nuca che lo stesso Nobu le ha lanciato contro, provando a stringerlo nell'insenatura tra bicipite ed avambraccio. Fosse scivolato lì in mezzo, beh - uscirne sarebbe già livemente complicato [for 20 /10 ck off/]. "Una festa è una festa, signor Kazuma. Non è carino fare il guardone da vestito..." Si troverebbe con il capo letteralmente accanto a quegli acerbi promontosi, un levarsi del petto mansueto con cui cercherebbe di sfilarsi i baffi per attaccarli a lui - prima di lasciarlo andare dalla sua morsa. Libero di scappare, di urlare o di piangere. Il riso che le bagna le labbra è meno gioviale e più eccitato, come se l'ipotesi di rigettarlo nello sconforto l'alimentasse. In qualche modo. La voce di Saigo le fa' rialzare la testa - le birre. Ecco questo è un ottimo modo per iniziare - i fianchetti oscillano ubriachi verso il frigo. Birra nel gelato? Gelato nella birra? E' un ipotesi. "mmmmm" Ci pensa effettivamente, mollando Kazuma lì... Mezzo violentato. Potrebbe sputargli nella birra. POTREBBE SPUTARE NELLA BIRRA DI TUTTI. Magari tempo che si ubriacano. Un po' di allucinazioni, un po' di birra, giusto per far decollare la festa a tutti. Tempo che arriva l'adderall. " Niente bottiglia bianca per te Saigo, sei inaffidabile con l'alchol!" ... " Birra e gelato, pollo fritto. Ah dov'è la piscina?! " Si dai, l'avrà una piscina Saigo? Guardate che appartamento! Uno spasso. Comunque piglia due birre, le stappa - e da entrambe prende un sorsetto che lascia intaccar un una parte impercettibile di saliva, da entrambe. Versando poi diversi bicchieri lasciati tutti sul top del tavolo, facendo si che tutti possano servirsi con della birra leggermente avvelenata. Oh che palle non portersi avvelenare da soli. E nel mentre ballicchia, un po' nel suo mondo di rose. " Vi lascio quì i bicchieri di birra! " Nel dubbio lì molla sul tavolo, mentre finalmente suona il campanello della porta. Lei acchiappa la birra, una coscia di pollo. Poi si accorge di non poter aprire la porta in questo modo. " Afpetta!" Con la coscia di pollo fritto in bocca è tutto molto più facile. Lo sgambato del costume le crea trampoli al posto delle coscette e dei polpacci affusolati, apprestandosi ad accogliere il pizzaboy. Lo stesso di cui aveva parlato con Saigo, del resto. E' lei infatti che fissa, aprendogli la porta. Quantità industriali di pizza, di pollo fritto e di soju e birra. " Posa pure tutto sul tavolo, e metti sul mio conto. Poi passo dall'ajumma a saldare. " Ammicca, verso Saigo. /E' LUI, PARLAVO DI LUI!/ Le si legge in viso, palesemente. E per un attimo si distrae, così che Nobu possa fare la sua chiamata - guardando in direzione di Fuji che batte la sua ritirata. " ne--ne eiyuu." Pigola. "Dove credi di andare? E' arrivata la pizza."
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01:02 Kazuma:
 <...:AIUTOOOOO!..> un grido disperato, che richiama quasi nella sua totalità la disperazione di un Kazuma in un habitat ostile. Come si può ben osservare l’esemplare di questa specie è li ad esser tormentato e bullizzato con comportamenti e modi di dire così triviali e volgari che rasentano il fondo del barile del suo parlato e della sua personalità. Sembra che si sia imbattuto per sbaglio in un predatore e il richiamo del branco ha portato le attenzioni su di lui, avvicinandosi di più si può osservare gli occhi dei suoi assalitori che lo fissano pronti a balzargli addosso come dei lupi affamati e pronti a sbranarlo in qualsiasi momento, che cosa farà Kaneko per fuggire a questo suo destino quantomeno buio e che lo porterà verso un patto oscuro, riuscirà anche soltanto a farlo? <...Nobu lasciami ti prego!...> ormai preso dal colletto da Nobu irrimediabilmente troppo vicino a lui per poter fuggire il Nara non sembra avrà modo di potersi sottrarre a questa umiliazione. I suoi occhi iniziano a perdere la luce della speranza e piano piano inizia a spegnersi abbandonandosi al suo destino. Le braccia verrebbero lasciate far cadere come le gambe, se non fosse che le uniche cose che davvero vuole tenere al sicuro sono due, la sua spada che tiene forte al petto e con una presa stretta sul manico della custodia con la mano destra e quello che tiene nel taschino della camicia, tenendo il palmo della sinistra sopra di essa con il pollice all’interno tenendo fermo ciò che c’è all’interno. Escort? Spogliarsi? Alcolici? Ormai questo posto è diventato ciò che Kazuma avrebbe voluto evitare più di tutto forse dovrebbe vedere il bicchiere mezzo vuoto e non pieno magari aprirsi di più e farsi piacere questa situazione in qualche maniera? Difficile a dirsi visto il suo aspetto se prima pareva stanco per le sue occhiaie ora sembra cadaverico per la poca resistenza che sta dando. <....Tanto che dovrei ribellarmi a fare..> sembra un caduto in guerra in questo momento non sa più neanche che fare. Preso dalla morsa di Nene decisamente lontano dal ragazzo con la shirasaya, non tenta neanche di ribellarsi pensa sia inutile oramai provare a fare qualsiasi cosa rimane li ancorato alla sua disperazione mentre cerca di non inserire nella sua testa nessun ricordo di questa serata, ma più ci prova meno ci riesce. Viene buttato a terra dalla stessa incredibilmente ancora integro, ma rimane li per qualche secondo cercando ancora di tenere strette quei due oggetti se ancora sono li. Con gli occhi vacui e spenti osserva la base del tavolo mentre le parole delle persone vicine a lui si fanno particolarmente inudibli anch’esse. Fissa, si inabissa, per qualche istante finché non riprende finalmente i sensi accorgendosi di essere quasi libero. <..mmh..> tenta di alzarsi utilizzando le braccia come leva con non poca fatica e non papena riesce a stare in piedi in qualche maniera all’interno dell’appartamento cerca in qualche modo un divano o qualsiasi cosa su cui sedersi tenendosi la testa con la mano sinistra. Si gira dall’altra parte rispetto al mobile cosi da poter poggiare le proprie natiche sopra e tentare di rilassarsi quei miseri secondi continuando a guardare da lontano quello scenario, con probabilmente altri insulti che gli arriveranno addosso. Non sa per quanto ancora potrà resistere molto presto questo sconforto potrebbe trasformarsi in rabbia. <...aiutatemi..> ribatte di nuovo senza fiato in gola. {Tanto nella custodia - Marsupio }

01:11 Kaworu:
  [E' qui la festa?] Si perde un po' di cose, tra lo sfogo del ballo, una di quelle cose che - e si nota - parrebbero attirarlo e coinvolgerlo. Anche le ragazze lo interessano: infatti, richiamato da Saigo, non ci pensa due volte. Si toglie la camicia di dosso, restando quindi a torso nudo. Novanta chili di fisico, distribuiti per un metro e novantacinque centimetri. Un bel piombo. Allenato, soprattutto. Le gambe sono toniche, forse più di tutto il resto, dato che sono la principale arma che utilizza nel proprio stile di taijutsu. E' agile nei movimenti, anche parecchio rispetto alle persone comuni, e considerato il chakra non impastato. Spalle larghe, il tutto comunque proporzionato, non da culturista, ma sicuramente da atleta. Non s'avvede di Nobu che chiama le escort, ma di certo, lo avrebbe solamente ringraziato e battuto il cinque. < Oooh! Rimettete la moooseca! > quando avverte interrompere il ritmo. Lui si muove comunque, perché quando gli parte il Black Dancing No jutsu, è come una tecnica inarrestabile. Continua a vibrare nello spazio attorno, con quei movimenti ondeggianti e flessuosi. Si potrebbe ricordare tipo Dwayne Johnson in 'Una Spia e Mezzo', alla scena finale, del ballo. Più nero, però. Farebbe anche il gesto del The Rock Smelling. All'incitazione di Saigo, quindi, non può esimersi, né tantomeno può farsi dei problemi: è stato invitato, dopotutto, dalla stessa ototsuki. < Salta sulla giostra, mia bella ragazza ananas. Il Ritmo ti aspetta. > ammiccando all'indirizzo della padrona di casa, facendole segno di poter saltare da quella penisola verso di lui, pronto ad afferrarla: tuttavia, invece della Manami, gli arriva Kazuma, sballottolatogli addosso da Nobu. < Mannaggia a te! Vuoi proprio che ti accenda le basette e te le spenga a schiaffi, bruh. > e proverà a toglierselo di torno, rimbalzandolo ma senza fargli male, manco fosse un vecchissimo modello di trottola il povero Nara, verso Nene, dal quale dovrebbe arrivare e subire quel tentativo di quasi stupraggio: insomma, a seconda dei punti di vista, potrebbe essere considerato anche un 'Lucky Guy', il giornalista. E, qualora si fosse liberato del Kaneko, Fuji gli presenta la torta. < Ahn.. grazie, amico. > garbato verso lo chikamatsu, che gli lascia una strana sensazione. Sarà perché è disabile, sarà perché è un tipo che gira con una strana marionetta: insomma. < Ma dai, resta un po' e divertiti. > ci prova a far restare Fuji anche lui, alla fine anche se piuttosto strano a prima occhiata, nella confusione non se ne cura, anzi, preferisce ci sia più gente per fare maggiore baldoria. Cerca di nuovo Nobu, al quale porgerà la torta. < La posi, per favore? Che vorrei cercare di acchiappare costume ad ananas. > riuscirà a prenderti, Saigo. Forse. Sempre a Nobu: < Se non la mangia nessuno, lasciala intera. Ci parte la sfida. Ci infiliamo dentro il taijutsu al centro, e vediamo chi lascia il buco più grosso. > i grandi contest. Faccia da bomber verso lo Hyuuga. Quindi, cercherà di aspettare la Attrice, che magari si balla con un po' gentil sesso.

01:26 Nobu:
 Menomale che è girato, meno male che è al telefono e che Fuji non ha la visione teleferica per poterlo vedere in viso anche quando è posto alle sue spalle, già, meno male perché a quella sillaba sbianca in volto e non osa girarsi. Grazie Nene per la tua esuberanza, per una volta sei la mia salvatrice Nobu effettivamente l’ha lasciato a Kazuma ma considerando come è stato rimbalzato da Ekko e infine afferrato da Nene… beh, gli pare quasi che era meglio se se lo fosse tenuto lui. Sta di fatto che fa spallucce e una volta che Ekko gli porge la torta questo la afferra con la mano sinistra < Penso sia più accurato con l’houjutsu, però no, ha detto Fuji che ha un valore inestimabile, sarebbe un peccato. Ce la teniamo per mangiarla, infondo il dragon fruit è energizzante, magari a Kazuma gli può servire per tirarsi su di morale> indicando con il capo proprio il Kaneko. Ovviamente non gli dice il vero motivo, l’ha capito, da quella sillaba l’ha intuito e quel senso di nostalgia da quella crostata domenicale, la solita che gli faceva Nora, ecco che collega i punti. Cerca la compagna con lo sguardo ma la vede prima appiopparsi addosso alla marionetta e poi sparire dopo aver cincischiato con i bicchieri. Si gode quello spettacolo con la brasiliana, infondo la Doku sa i suoi punti deboli anche se è difficile capire se lo ha fatto per lui quando è stato fatto così apertamente. Si dirige verso l’interno alla volta del frigorifero dove la padrona di casa gli ha detto che c’era da bere e con la destra posa prima la crostata su una mensola al sicuro, già, al sicuro perché se qualcuno l’avesse fatta cadere quanto è vero il Kami lo avrebbe spaccato di botte fino a finire lui in prigione. Prende poi la spallina dello zaino, abbassandola ai suoi piedi così da aprire la zip e armeggiare. Nella taschina interna ecco che tira fuori da una busta di plastica una di quelle pastigliette colorate che tiene nascosto a casa. Chiude il pugno attorno a essa mentre la sinistra apre il frigo e va a prendere una di quelle bottiglie di birra, stappandola con i denti, sputando per terra il tappo. Tempo neanche che gli altri si stanno diverdendo e che Nene sta tornado con il cibo ed ecco che prima si porta la destra alla bocca, mettendosi quella pastiglia di MDMA sulla lingua, di nuovo, per poi portarsi il collo della bottiglia alle labbra, cominciando a scolarsela tutta, dall’inizio alla fine, 33 cl che spariscono nel nulla nel giro di pochi secondi con quel pomo d’adamo che si alza e abbassa. Butta la bottiglia vuota nel cestino più vicino per poi levarsi a sua volta il cappello dalla testa, mostrando quell’undercut moro. Gli occhiali polarizzati li tiene in viso, arancioni mentre la camicia leopardata fa la fine della bottiglia, solo che si va a depositare sul suo zainetto, lasciato da qualche parte. Le mani si abbassano appena sul pantaloncino del costume da bagno, abbassandolo giusto a mostrare quella V davanti e quelle fossette di venere dietro con quella piega di un sedere tonico e a mandolino. Calcia via le infradito che finiscono su qualche mensola per poi iniziare a ballare, buttandosi con Saigo ed Ekko. [ N word mood: https://stylecaster.com/wp-content/uploads/2015/10/drake-call-me-on-the-cell-phone-1445325735.gif ]

01:32 Saigo:
 Nulla, lui è chiaramente disinteressato, forse addirittura disgustato, come spiegarsi altrimenti lo sguardo lungo il suo corpo seguito da quella fuga? Una ferita che è sempre lì, aperta e latente mai a lasciarla andare. Non riesce a pensare a lui come al cavaliere che vorrebbe, riesce solo a vederlo come qualcosa di minaccioso e pericoloso per il suo benessere, ma non riesce a staccarsi. Il gesto di Nene è poi la ciliegina sulla torta, continua a vederli troppo vicini, dovrebbe essere lei a toccarlo, lei a sfiorare quei capelli e invece no, i dubbi e le paure riguardo all’essere stata sostituita tornano prorompenti. Scuote semplicemente il capo a quella richiesta dell’alleata, non ci penserà lei ne ora ne mai. Il tutto continua e complice riesce a farsi passare quella che di fatto è gelosia. Non se la prende con Nene ma solo con il marionettista. Sorride al pizza boy esattamente come è sicura che la doku le abbia detto di fare, ammiccante per quanto estremamente impacciata. <VAFFANCULO FUJI> replica a voce alta mostrando anche un bel dito medio mentre fugge abbandonando sia lei che la crostata. Fanculo Fuji già. Ora vuole davvero bere. Se ne sta ancora lì su quella penisola quando di accorge dei bicchieri abbandonati dalla Doku <io sono affidabilissima> come no. La casa del chikamatsu dovrebbe ancora avere i segni della sua ultima sbornia. Non ci riflette nemmeno un istante, vede il bicchiere di birra lo tira su con la mano e se lo butta già alla goccia. Deve soffocare qualsiasi cosa stia provando, non vuole rovinare la festa di Nene <lascialo andare è venuto solo per rovinarci la festa> si sente la rabbia? Si sente la gelosia nel tono? Sì. Chiunque la può comprendere. Intanto Ekko si fa avanti, trovando non pochi ostacoli a quella presa motivo per cui ritiene di aver tutto il tempo del mondo per agguantare un’altra birra, anzi no Soju ora è arrivato quello. Senza troppo problemi va a prendere una bottiglietta a caso, la stappa e poi si lancia tra le braccia di Ekko. Il tappo della bottiglia che torna verso le sue labbra, un gran bel sorso ancora. Fanculo a Fuji <gran bella presa DJ> replicherebbe, ammesso non sia caduta prima di mettersi effettivamente a ballare. Un nuovo sorso mentre ondeggia con i suoi fianchi e sorride al taijutser, ok come cavolo si fa ora? Non ne ha idea ma la risposta è sicura stia nella bevanda che ha tra le mani [dance: https://cdnb.artstation.com/p/assets/images/images/023/750/073/original/ben-dressen-wintternini-gif.gif?1580230530]

01:51 Fuji:
 Non importa. Quelle parole gli risuonano qualche secondo nella testa, tre o quattro volte. Gli vengono sfiorate le ciocche di capelli e rimane ancora con quel suo sguardo immobile: sembra completamente indifferente ma in realtà il fatto che non si stia lamentando rende all'altra il merito di non starlo mettendo in difficoltà. Annuisce un poco, debolmente, lasciando che l'altra possa effettivamente dedicarsi al principale motivo di questo evento: la festa. Troppo problematico, lui, per queste cose. Se parlando con Nobu ed Ekko ha sentito un senso di rinnovato silenzio dello spirito adesso ogni cosa che osserva turba la sua pace. I gesti, gli sguardi, gli urli disperati del Signor Kazuma che ad ogni minuto par rompersi un poco di più. Considerando la natura del ragazzo, non riesce neanche a rider ulteriormente di lui: probabilmente è davvero disperato. Ed in pochi istanti riceve un sonoro vaffanculo che lo porta ad incassare la testa tra le spalle, arrestando il suo passo. Prende un respiro, lungo, silenzioso, gonfiando la cassa toracica e annuendo un poco tra se e se. Il tempo da lì gli sfugge, non sa se sta fissando il vuoto per 10 secondi o 1 minuto, sta di fatto che viene risvegliato dal nominativo dato. Eiyuu. Adesso non è solo in difficoltà, ma anche imbarazzato. E' uno spiacere, ma non del tutto. La tempesta di stimoli lo mette in una situazione mentalmente vicina a quella di Kazuma. Si volta, lentamente, tenendo la mano sinistra a coprirgli la parte inferiore del viso: naso, un po' guance e bocca. "Vaffanculo la pizza" La mano vicino al viso lo massaggia appena, scivolando lungo il collo e rivelando un leggero rossore che gli passa sotto la pelle, il tutto in mezzo al viso appena imbronciato. Poi, s'avvicinerebbe alla mora. "Grazie, ora divertiti. Ok?" Tenta di poggiarle la mano sulla testa, premere un poco e poi lasciarla andare. La supera, raggiungendo il più vicino tavolo, probabilmente non lontano da Kazuma, per afferrar i primi bicchieri disponibili e dandosi ad una serie di shottini di birra. Dev'essere quell'ira che gli passa sotto pelle a guidarlo. In ogni caso, è abituato a bere quella sostanza, ma il sapore lo infastidisce ancora. E' carico di dolcezza e amarezza, di ricordi. Un altro bicchiere. Gli fa schifo. Poi, vede la fragolina sorridere al DJ. Che venga osservato o meno alza un dito medio e si gira di 180° per non doverla vedere. Ah, ecco Kazuma. "Non divertirti troppo Kazuma-san" ah. divertente. Era una battuta, ma il fatto che non riesca a riderci sopra lo fa sembrare serio. Aozora gli fa un pollicione in su.

02:09 Nene:
 Per lo meno lascia stare Kazuma per adesso, lasciando che il pizzaboy posi tutto sul tavolo - esattamente dove ha lasciato i bicchieri di birra e il soju. Ecco, ora parliamo la stessa lingua. Acchiapperebbe una bottiglia di soju all'uva dal collo, inseguendo con gli occhi Nobu - i suoi gesti, i suoi movimenti. Il suo ballare. Per un attimo posa i gomiti sul tavolo bevicchiando a piccoli sorsi. Dicono tutti che sale più velocemente la bocca in questo modo. Il sapore dell'uva le bagna l'ugola e le rinfresca il palato - ritrovandosi a mordicchiare una fetta di pizza senza nemmeno accorgersene. Un po' di cibo è importante per poter mantenere l'umore della serata alto. La parentesi tra lei è Fuji questo resterà, non vogliamo mica rovinare la festa con l'introspezione di questi scellerati? Rimbalza lo sguardo, e il sapore del soju oggi è differente. Una parte di lei la porta a credere fermamente che questa sia l'ultima notte. L'ultima notte con Saigo, l'ultima notte in cui può mettere in imbarazzo Fuji e Kazuma. L'ultima notte in cui può vedere il suo pendente brillar al collo di Ekko o meno. L'ultima notte da passare tra le braccia di Nobu. Il respiro per un attimo vacilla sulle labbra - o forse è solo che la pizza alla fine non le piace tanto quanto le piacciono i tteokbokki. Deve aver preso l'anima tradizionale dai suoi inconsapevoli antenati genetici. Assurdo. Scuote appena il capo, ed il riflesso del palmo sul capo di Fuji le percuote le idee trovandola abile d'issar l'iride che per un istante era divenuta liquida. E' il momento giusto per dire le cose giuste. Vi voglio bene. Grazie. Rimaniamo assieme. Ma non parliamo di quel tipo di personaggi, e la musica è comunque troppo alta - nessuno la sentirebbe. Sì, mi sto divertendo un mondo. Le ciglia ricurve s'abbassano su Nobu, guardandolo ballare come farebbe un imperatrice dall'alto del suo piedistallo. Che schifo la pizza. E' meglio bere. Allora annuisce e si cala un altro sorso di birra. Vorrebbe quella cosa, l'adderall - chissà se Fuji ne ha ancora. Lo sfiora con la coda dell'occhio ma poi - lascia totalmente stare. Se avesse mezza opportunità d'uscirne viva, sarà meglio limitarsi all'allegria. A ballare. A bere soju a piccoli sorsi fino a diventare un po' più stupida e un po' più violenta di così. Chissà se Ekko sa' lottare, non le va' tanto di prendere botte da Nobu, cazzo di sensitivo. E Saigo le serve sana domani in missione. " Smettila di fare l'emarginato... " Quando leva la schiena dal tavolo, lasciando che il crine corvino le carezzi il profilo pallido del collo - rivela a Fuji solo un occhiata in tralice. Come pretendi di piacere a tutti se ti comporti così? Se non ti butti nella mischia, se non rischi. E ingolli l'imbarazzo. Via i pensieri, non ha organizzato tutto questo per rimanere quì a bere in disparte. Veste un sorriso meraviglioso, un raggio di sole nella tempesta che vuol trascinare tutti via - oltre la mareggiata. I fianchetti si muovono raggiungendo quelli che ora imperiano la pista da ballo, prendendosi un attimo per girare attorno a Saigo. Ha lo stesso sorriso, pero quel bocciolo di rosa le sfiorerebbe l'orecchio alzando la bottiglia per non colpire nessuno - o forse solo perchè s'incazzerebbe versando il suo prezioso soju. "..." Un sussurro vien concesso privatamente alla fragolina, uno sfiorarsi che vorrebbe incitarla - scaturire delle scintille su una distesa di benzina che sa' esserci. Non è così stupida. Ed è tuttavia consapevole di esser qualche distopica forma di mentore per lei. La insegue con gli occhi mentre s'avvicina a Nobu - al suo ballare. Vorrebbe solo sfiorarlo con i fianchetti, con i glutei che lo sfiorano e la mancina che vorrebbe sfiorarlo. Invitarlo a ballare con lei. Dopotutto al choker, ha la sua effige in bella mostra ora. Fosse riuscita a prendergli la mano, l'adagerebbe sul proprio fianco mancino - come cursore per sincronizzare i movimenti a ritmo di musica. " Non è stata una brutta idea la festa, dopotutto. Dovremmo spostarla nella vasca? " E' il momento giusto? Sfumature e filamenti d'un richiamo languido che balugina proprio tra le sue anche, toccandolo con lo sguardo da sopra la sguarda. Poli artici, labbra come sangue - risale le sue, così come ricerca il suo sguardo, la sua pelle. Gli sorride, ma forse per lui - non ha un sorriso gioviale. Ne ha uno malizioso, con le peggiori promesse per il resto della serata.

02:21 Kazuma:
 Sembra così inadatto in questa situazione e così fuori luogo Kazuma, osserva tutto da lontano su quel divanetto scomodo e spoglio, gente che balla, si denuda, musica altissima e alcolici a non finire. Nessuna di queste cose gli va assolutamente giù o potrebbe legarcisi in qualche maniere anzi le trova alquanto ripugnanti ma non riesce neanche a processare l’odio per questa situazione in questo momento preciso talmente ha perso la voglia di fare qualsiasi cosa, di ribellarsi. Perfino i baffetti che Nene gli ha dato rimangono li, intoccati, tanto chissene importa se li toglie, verranno e gli metteranno qualcos’altro addosso. <..Shinsegumi, certo..> dice tra sé e sé, tanto con il casino che c’è non lo sentirà nessuno probabilmente a meno che non sia a qualche centimetro di distanza, forse qualcuno come Fuji. Ormai nella sua mente è già tutta serrato, Nobu e Nene, poiché di Saigo non sa ancora, fanno finta non fanno parte della corporazione o verranno disciplinati in qualche maniera, non crede un minimo che qualcuno di quel gruppo possa impasticcarsi in quella maniera o urlare a squarciagola come una scimmia. E’ normale da un certo punto di vista, ma non per Kazuma non per lui. Forse Fuji è davvero l’unico che lo può capire adesso, sembra così estraneo al tutto anche lui dopotutto. <...mmh..mmh..> risponde, forse? Non si capisce se stia davvero facendo quei versi verso Fuji o per se stesso, perché sono talmente in ritardo come risposta che potrebbero essere semplicemente dei rantoli del suo corpo dopo che la sua mente lo ha abbandonato. Nessuno gli sta dando attenzione e la porta sembra essere aperta, che sia...arrivato, il momento? Forse c’è un’altra speranza di andarsene di qui? Deve prenderla al più presto, ma non sa se ha più le forze. Forse va bene così forse dovrebbe prendere e divertirsi in qualche maniera, unirsi ai giochi e sciogliersi per una volta, ma sarebbe giusto per lui? No assolutamente no, non può farlo altrimenti non sarebbe Kazuma. Decide di alzarsi ritrovando un po’ di speranza e fiamma nei propri occhi argentati. Uno scatto improvviso che lo fa balzare in piedi come un felino tenendo stretto i suoi oggetti. Lo sguardo va verso gli occhi del Chikamatsu, senza un reale motivo forse per cercare uno sguardo di approvazione per qualcosa o solo per trovare qualcosa da guardare. Scuote la testa e decide fermamente di provare a sgusciare in mezzo ai ballerini, non sarà facile. <... Signor Fuji, arrivederci..e buona fortuna..> gli asserisce nella maniera più teatrale e inutile possibile, manco stesse andando in guerra ma soprattutto con i baffi finti ancora sul volto. Passo dopo passo movimento dopo movimento, cercando di evitare di far cadere lo sguardo su punti….particolari, per il proprio pudore, decide di tentarsela e muoversi tra i propri “nemici” per filarsela di li una volta per tutte. Forse ce la può fare, magari potrebbe riuscire a schivare i fianchi di Saigo o i calci di Ekko, solo un passo un altro pochino verso la libertà, cosa potrebbe fermarlo dal riuscire a spostarsi adesso? {Tanto nella custodia - Marsupio }

02:25 Kaworu:
  [E' qui la festa?] Faccia buffamente meditabonda a Nobu ed alla sua precisazione sull'houjutsu. < Non c'è arma che non sia il mio corpo in me, Bruh! > ridacchia divertito, senza polemica: lo spirito è unicamente quello di svagarsi. Sulla torta, alla fine, annuisce. < Hai ragione, va. Ma tutto a posto quello? Che problemi c'ha? > assecondando quel ragionamento: alla fine, sotto i muscoli, c'è un cuore; la seconda parte, interrogativa sul Nara, assume una connotazione logicamente stranita, ma ad ogni modo sciolta. Non è un suo problema, alla fin fine. Nene che sputa nelle birre non la scorge minimamente, ma quando balla alla brazilian, quello sì che lo vedo. < Ooouh Sì. Vai così, fenicottera. > facendo segno di approvazione allo stile, ed indicandola con aria molto compiaciuta. Il nomignolo se lo guadagna per il buffo salvagente che s'è portata appresso, anche se non ce l'ha più addosso. Il Vaffa che Saigo rifila a Fuji si sentirebbe fino al distretto di Konoha. Momento perplessità. Non capisce nulla. Per tale ragione, è il momento di bere. E' ancora troppo lucido, dopotutto. Dei bicchieri di birra sono stati portati sulla tavola: è a questi che si rivolge, ignorandone il contenuto contaminato, se veramente la Doku c'ha sputato dentro. < *Glu Glu* > una scolata e via. Senza pensarci troppo. Chissà quando, quanto ed in che forma gli effetti di quell'alcolico inquinato si mostreranno; ammesso che davvero l'altra abbia tirato quel tipo di scherzo. < *aahw* > espira, strizzando le palpebre, un attimo, per poi tornare all'aria di festa. Se e quando le intromissioni sembrerebbero finite, dunque, allora Saigo finalmente avrà modo di lanciarsi verso di lui: l'acchiapperebbe, facendocisi pure incontro, qualora si fosse potuta cappottare prima. < Divertiamoci ora, dolcezza. > con aria di chi sta molto in palla. A parte la parentesi drama tra il marionettista e la ototsuki che, sebbene impossibile da non ravvisare, resterà ignorata da lui, per farsi i fatti propri e godersi quello per cui è lì: la festa. Del resto, gli sta andando bene, si sta divertendo, sta conoscendo gente, più o meno, e balla, cosa che adora, e si vede, per di più accompagnato da ragazze. Il top, proprio. Vede Saigo che ondeggia i fianchi e gli sorride, iniziando a buttarsi anch'ella. < Bravissima. Vai così. Segui la musica, e non fermarti. Vedrai che sarà lei che guiderà te. > i consigli dal Dirty dancer. Lui si muove attorno a Saigo, seguendo le di lei oscillazioni, e cercando di accompagnarla in quel ritmo. Non manca di cercare di accorciare, fino a ridurre a zero, le possibili distanze tra i due, per giocare comunque con un po' di presenza. Non aggressivo, comunque: sta comunque cercando di capire che testa potrebbe averci la Manami, tra gli scazzi e la gelosia, qualche destino fatale che aspetta all'orizzonte di tutti, lui è praticamente il tipo finito a caso lì in mezzo, esclusivamente giunto per la ragione di facciata: il party. Del resto, non sa altro. A Nobu, che si butta con loro in pista. < Vai, mito. Spacchiamo. YO! > vedendo il fratello di colore scatenarsi, ne appoggia le mosse e gli dà corda. Occhi blu che tornano poi alla ragazza con cui sta ballando. < Vuoi vedere come ballano anche loro, eh? > sempre verso Saigo, facendo riferimento ai pettorali, e utilizzando il proprio controllo muscolare su quelle fasce di tessuto, per farli dondolare con atteggiamento buffo: prova a farla ridere, a farla divertire, a tenerla un po' spensierata, con quella scena umoristica. Il ciondolo dei cacciatori, proprio quello regalatogli da Nene, sta lì che sussulta ai colpi di petto che buffamente ripropone a Saigo. Un sorriso scherzoso ad accompagnare quell'idea. < Prova a prenderli quando rimbalzano, dai! > gioca coi pettorali ballerini del Nigga, Saigo. Spiritoso. Kazuma che si dà alla macchia deve ringraziare solo il testosterone, unito all'alto valore di estrogeni ed all'alcol che sta passando, assieme alla musica ed all'interesse verso le femminilità, che verrà lasciato in pace. Anche con Fuji si è arreso, che se non vuole, non è mica lì per obbligarlo. Al momento si tiene impegnato, ad ogni modo.
[Dance style: https://i.gifer.com/64lg.gif][Pectoral Moves: https://thumbs.gfycat.com/FreeUnfoldedChick-max-1mb.gif]

02:51 Nobu:
 Li guarda ma onestamente si è fatto… chissene frega dei drammi, non ne vuole sapere nulla stasera. Forse come detto da Nene quella può essere l’ultima serata insieme e passarla a litigare non è quello che vuole. È ed è sempre stato uno che si sballa alle feste di cui non si ricorda praticamente nulla, dispiace forse per Fuji e per Kazuma ma se non sanno divertirsi a una festa… perché partecipare, per rovinare il mood collettivo? Non ha voglia di accanirsi contro Fuji che sembra essersi inimicato Saigo, non li conosce e non si può mettere in mezzo tra loro due anche perché con Saigo preferisce rimanere neutrale per il quieto vivere in missione dato che sono in squadra insieme i due. Fuji invece beh, lo conosce ma non se lo ricorda. Nene balla con lui, forse è meglio così altrimenti sarebbe già lì’ a broccolare con Aozora, proponendo il gioco della lambada per vedere sotto la gonnellina da maid… madonna quanto lo arrapa quel vestitino, al punto tale che dopo una pasticca si farebbe pure Fuji se fosse con quel vestitino addosso. Kazuma… beh lo lascia in quell’angolino, nel suo mondo delusionale. Non lo capisce, non lo riesce a inquadrare e già quando gli ha fatto quello sguardo disgustato perché la Shinsengumi non sono i power ranger che si immagina, si era arrabbiato con lui. Nene si struscia e trova qualcosa contro cui strusciarsi e ballare. Le mani sui fianchi scendono a coprire quella brasiliana che aveva tirato su, quelle mani enormi che coprono quelle natiche con le dita che affondano nella carne fino a sbiancare le unghie, lasciando segni rossi sulla pelle pallida, Ringo proprio. Abbassa il viso, contro il collo sinistro di Nene. Labbra che si spalmano contro la pelle, lingua che esce, animale, a leccarla infine mordendola li al collo, sentendo quella vena pulsare vita contro la propria lingua. La lascia andare alla volta dell’orecchio. <Ho visto i bicchieri… se vuoi per te ho le pastiglie, almeno ci divertiamo per bene senza questi musi lunghi che sembrano dei cavalli. > Si allontana un attimo, rimanendo comunque fronte contro fronte, alzandola dal sedere per terra alla sua altezza dato che le da qualche centimetro. Occhi di ghiaccio che si perdono nei suoi cerulei. <Fosse per me potremmo pure sportarla nella fontana qui giù. Andiamo? > le chiederebbe per poi sussurrarle un ultima cosa, prima di metterla giù di nuovo

02:53 Saigo:
 Ignora forzatamente Nobu, si è ripromessa di non cedere meglio fissarsi su altri costumi. Balla per un po’ anche con Ekko però incapace di concretizzare come suo solito passa il tempo a defilarsi da quel contatto più che altro. Ma tanto la verità è che l’unico che tra un sorso e l’altro guarda è Fuji, quel maledetto. L’unico che la sta palesemente rifiutando. Finisce ben presto anche quella bottiglia ed eccola lì completamente sbronza, perché lei non regge e con il veleno di Nene ormai entrato in circolo.Le parole che le ha sussurrato la doku poi sono letteralmente la ciliegina sulla torta, non sa nemmeno lei cosa vuole ma sicuramente in qualche modo delle risposte meno vaghe le desidera. Ballare è appena diventata un’impresa molto difficile. Quando poi a fatica inquadra quei pettorali muoversi, no ok è troppo per quello che è in grado di sopportare lei. <scisci> Abbandonerebbe così sia il Dj che Nobu per arrancare barcollante fino al posto in cui si è seduto Fuji. A fatica lo mette a fuoco e fermandosi resta a ciondolare sul posto. Fantastico. Ora se già prima ragionava poco e nulla adesso è decisamente incapace di mettersi un filtro <perchè> parla estremamente lentamente, ci tiene ad articolare correttamente le parole ed è appena diventata la cosa più difficile da fare <io>. Si erano detti che sarebbero andati avanti dopo quella notte ma alla fine non è mai stato messo il punto, non ha capito cosa vuole da lei e continuare a vivere in quello stato le è impossibile <non> continua intanto il discorso chiudendo gli occhi, assottigliandoli per metterlo il più possibile a fuoco. Un passo indietro per evitare di cadere <ti piaccio> riesce finalmente a concludere quella frase. Abbassa lo sguardo sul suo corpo, dai è figa, lo sa. Ne è convinta non ha dubbi in merito ma in qualche modo lei non è abbastanza rispetto a Nene, non capisce perché. Com’è finita per tenere all’unica ragazza che le sta indirettamente causando sofferenza? <dimmelo> lo sta circa urlando con rabbia <tanto sdomandi mvoivo> serve il traduttore. Ha provato ad articolare più in fretta ed è finita così. Ecco sì tanto domani muore, cos’ha effettivamente da perdere? Poco o niente, quindi, andrebbe solo ad allungare la mano verso quella meccanica di Fuji <sdormi scon me anse se ti fiacco scifo> nella sua testa la frase aveva un qualcosa di carino ma proprio non le riesce. Maledetto alcool e maledetto veleno. Se ci riuscisse comunque si limiterebbe a trascinarsi insieme a Fuji verso la sua stanca, gattonando appena si rende conto che per lei è impossibile stare in piedi. Forse manco ci arriverà sul letto limitandosi a crollare ubriaca a terra, nel corridoio o in camera ai piedi di quel latto. Persino sulla poltrona addosso a Fuji fosse necessario, se deve crepare che almeno possa avere una notte semi decente. Povero Ekko, usato e abbandonato per un patetico tentativo di far ingelosire il marionettista. [end che a prescindere sviene da qualche parte]

03:09 Fuji:
 Dopo aver bevuto ciò che era contenuto in quei bicchieri, il dolce veleno Doku, non ha reazione di sorta per i primi secondi. Semplicemente annuisce un po' a Kazuma sentendo la pelle arrossarsi sulle orecchie, causa forse della birra. Strano, è in grado di resistere molto meglio a queste cose. " mmh.." ripete il biascicare altrui e lo vede alzarsi. E' in quel momento che vorrebbe muovere un passo avanti, dargli un saluto come si deve o qualcosa di simile, ma si ritrova semplicemente a spalancare un po' gli occhi alla realizzazione che ogni tentativo di muoversi è ancor più trascinato di quanto non sia normalmente. Cosa ha bevuto? Batte le ciglia due volte, abbassa lo sguardo e gli par di vedersi con quattro gambe e due tentacoli per le braccia. Allucinazione. Si guarda attorno, la stanza va duplicandosi così come le persone all'interno. E' diverso dall'Adderall: sente una terribile lucidità mischiarsi ai fatti in corso. Non è alcool. Guarda i tre Nobu presenti e le quattro Aozora, poi si fissa su Ekko e rimane un poco ipnotizzato a fissarne i muscoli in movimento. Wow. Sarebbe davvero interessante analizzarlo mentre lo fa. Potrebbe sviluppare un progresso per le sue marionette. Sì. Ottima idea. Un passo in avanti, poi un altro. Sbatte con il braccio meccanico sul tavolo finendo probabilmente per spostarlo di un quarto di metro. Se ne rende conto, abbassa lo sguardo e piega un po' indietro la schiena, sollevando le sopracciglia. Risollevando gli occhi vede Nene. O piuttosto, la sua espressione. Cinque o sei volte, eppure una gli sarebbe bastata. Che sguardo penoso hanno, le persone tristi. "A-" Voleva seguire Kazuma. Ha la sensazione che lo porterebbe a vedere le stelle e gli spiegherebbe quanto è importante per lui la costellazione del Gran Carro. Gli sembra una fantastica idea. Poi, gli direbbe anche tutta la verità. Guardandolo dritto negli occhi. E poi? Ah. Morirebbe dal ridere. Il vestito perde un paio delle linee di cucitura, gli scappa una mezza risata. Ma viene soffocata dal giungere della fragolina nella sua prospettiva. Rimette a posto ogni cosa e gli parla. I suoni dei pensieri sfumano, portandolo a rimanere con la bocca semi aperta e con gli occhi puntati su di lei. L'udito riceve quel tentato grido. Muove gli occhi, li nasconde un po' tra le lunghe ciocche. Fine della festa. Ha capito che deve succedere qualcosa. Lo ha letto nelle parole e negli sguardi dell'ultima settimana. Sarebbe ironico, se sapesse che è lui la causa di questo evento. Forse riderebbe anche di quello. Ma ora no. Il braccio sinistro, forte d'essere meccanico, viene utilizzato per ausiliare lui e lei nei movimenti che seguono, in quel trascinarsi quasi a vicenda verso una stanza. L'ultima sua cura alle cose esterne va ad Aozora, cercando per lei un posto e spezzando i fili di chakra che permettono il collegamento. In quanto a lui e Saigo, al diavolo. Possono anche cadere in terra da qualche parte, cosa probabile. Una sola frase verrà pronunciata, con un ultima ricerca di sguardi. "Te lo dirò se sopravvivi." Egoista. Non vuole rispondere. Ma non vuole neanche vederla morire. Come fosse un'assetata in mezzo al deserto prova ad avvicinarla con un sorso d'acqua e poi a farle fare qualcosa per riceverne dell'altra. Ma infondo, non sono cattive intenzioni. { end }

03:11 Nene:
 E' scivolato tutto via - anche il suo veleno in qualche bocca. Diluito, debole. Succo di quel paio di ghiandole di cui vanta l'esistenza all'apice della gola e che rilasciano la tossina peculiare di qualcuno tra le salamandre. Fortuna vorrebbe che sia solo un fugace e divertente passatempo con cui ha rinfrescato i suoi amici. Tipo la visione dei colori, un naturale scoordinamento - tipo quando ci si cala un cartone - o per chi non è del mestiere, un pezzettino di carta con una doppia goccia di lsd -. I suoni s'amalgamano. E' comunque un effetto precario, un baluginio che sviene subito dopo aver fatto il proprio sorso, e che torna inevitabilmente al sorso successivo. Come se l'effetto durasse giusto il tempo in cui si hanno le labbra bagnate, per poter fare un esempio metaforico. All'urlo di Ekko si gasa, raccoglie le proprie paranoie rigettandole di lato e lavandosene la pelle allungando appena il collo. Lo sfiora con la punta delle dita - la parte diametricalmente opposta a quella che Nobu sta martoriando tra lingua e labbra. Un brivido le incurva la schiena come i gatti - la porta a cercar di più di quello che ha. Di più di quello che Nobu s'ostina a nascondere nei palmi delle mani ricreandole addosso un arazzo di sbiascichi tra rosso sangue e bianco latte. Un trasalire innocente che d'innocente ha poco mentre si crogiola in una tra le più dannate e le più belle visioni di sempre. Va bene morire così, e se ne compiace dannatamente. Così come si compiace di tutta quella pizza con cui faranno colazione domani mattina. Forse è un po' troppa. La lascerà a Saigo da mangiare per un po' di tempo. Forse tre mesi. Un degno pagamento per il disturbo direi. E tutto si fa' ovattato, oltre quella promessa che Nobu le offre facendole schiudere le labbra. " Si Oppa, ti prego... " Ma dato che lui ha già dato, e dato che l'esser vendicativo è un gene insito nel dna - sfilerebbe le spalline del costume. Un ripercorsi di pelle come un monet - senza volgarità da nascondere, e senza nulla di puerile da offrire. I fianchetti sospingono appena in giù il costume. Esattamente come ha fatto il choconinja mette in mostra la propia /v/ - la propria peachy shape, i fianchetti che già baluginavano dal taglio sgambato. Un dispetto, o forse un indiretto appagare la violenza di cui a bisogno. E magari appagare anche Ekko. Grazie a dio la chiamata di Nobu darà i suoi frutti mentre il mondo attorno sembra piccolo. Nene allungherebbe la mancina a prender lo Hyuga dalle ciocche poco più lunghe sul retro dell'undercut - trascinandolo verso il bagno. PER LA VASCA. "Arriviamo subito Ekko..." C'è la festa. E loro sono l'anima. Come possono abbandonarla così - ah no, devono. E' qualcosa d'imperativo. Qualcosa con cui spera e cerca di trascinarsi Nobu dietro la porta del bagno chiudendoselo alle spalle. Solo per dar un senso alla parola piscina, che avete capito. Ma le coscette strette attorno ai suoi fianchi si vedono complici e colpevole di un piccolo movimento del bacino. Pigro. Innocente. "..." Un sussurro risponde al suo, giusto un frangente prima di sbatter la porta. Ed è comunque fiera di Saigo - anche se non l'ha inseguita fino in fondo. Anche se s'è fermata al perchè. E' fiera di qualsiasi cosa stia affrontando ma adesso... Adesso godiamoci l'ultima serata su sta terra becera. [end? per forza?][nb retro scena: domani mattina nobu e nene saranno ancora addormentati nella vasca]

03:27 Kaworu:
  [E' qui la festa?] Niente, a Saigo salgono sia i fumi dell'alcol contaminato, sia i moti di gelosia da dover andare a risolvere col tipo che aveva mandato a quel paese poco prima. C'ha provato a farla distrarre, a farla divertire, ma evidentemente l'altra era molto più presa dalle proprie questioni. La guarda andare via, un po' indolente alla fin fine: probabile che s'aspettava un'eventualità simile, del resto, c'era andato cauto pure per quello. Perciò, poco demoralizzato malgrado la strumentalizzazione della Ototsuki, per via dello stordimento che inizia a subentrare causa veleno, e perché non conosce e non c'ha rapporti con la Manami, non sembra farsene troppo un dispiacere d'essere stato oggetto per un momentaneo dispetto ai danni del marionettista. Anche perché, come si gira e si muove, ad un certo punto gli entra tutto il rincoglionimento della tossicità della birra. Ce l'avrà avuto pure un po' prima, ma nel casino forse c'ha fatto meno caso. < WoooW... questee luciiii... > all'effetto allucinogeno del veleno, resta un po' così, con l'aria da fattone. Il semi-nudo di Nene, perché mostra la schiena, lo scorge, in modo disorientato, ma grato inconsciamente perché, oltre a far vedere qualcosa, gli copre anche lo spogliarello di Nobu. < Eh? Ve ne andate > quando Nene accenna al tornare presto, si perde un momento: anche perché pure Fuji e Saigo sono andati. Kazuma pure se l'è svignata e, proprio alla porta, arriverebbero le ragazze che ha chiamato lo Hyuuga, due signorine in tuta da Maid. < Ooooh, sono arrivate le ragazze! > e si troveranno sto grosso Nero, mezzo stralunato, e con una certa voglia addosso di ballare. < Venite, che c'è da ripulire. Guardate me, quanto sono tutto sporco: sono nero! > ironico, invitando così le cortigiane ad unirsi a lui. E praticamente consumerà la festa in solitaria, con la Manani e lo Chikamatsu a morire da qualche parte, lo Hyuuga e la Doku in vasca a cercare di diventare Hotsuki inconsciamente, e lui lì con le fanciulle, gentilmente offerte dal fratello di colore. (//END)

03:55 Nobu:
 Le lascia lo spazio necessario per spogliarsi di quel costume, regalando uno show niente male. Meno male che Nobu è poco geloso altrimenti stasera avrebbe cavato gli occhi a tutti i presenti per poi schiacciarli sotto la sola dell'infradito che ha calciato via poco fa, quando era rimasto in costume da bagno con quel costume che a mala pena si reggeva. Dato che uno è già andato, non ha molto senso tenere il proprio, specialmente ora che si stanno allontanando dalla festa.. che poi festa, Saigo è finita sbronza subito, Fuji è in preda a trip depressi forse, Kazuma è letteralmente crollato psicologicamentee al punto che se non fosse in procinto di occupare la serata in un altra maniera, lo bullizzerebbe volentieri, lui e la sigla del megazord e dei power ranger, mentre Ekko, beh... arrivano le escort finalmente e quando Ekko gli apre alle due, ecco che Nobu gli allunga un bel pollice alzato, come a dire 'divertiti', tanto mandava lui no? A quella richiesta esplicita di darle anche a lei lo sballo, sorride e annuisce. Aveva fatto bene a portare la droga, immaginate lo schifo: tutti fatti per il proprio veleno e te sobrio a guardare gli altri divertirsi. È un po' il problema che ha pure lui con il veleno di Nene dove è diventato praticamente immune a esso oramai, per questo si era portato dietro la roba, per tutti e due. Le lascia la pastiglia e prima di chiudere la porta del bagno dietro di loro, aspettando che Nene sia già entrata, si rivolge a Ekko " Non è vero, la spacco tutta! Divertiti anche per me! " e così chiude il bagno dietro di se. Meno male che ci sta la musica a coprirli! [END]

1° parte: boh? Mi hanno passato la giocata perchè rimango sveglio fino a tardi [cit.]
2° parte: Festa, birra, musica, droga, nudismo, dramini.