Giocata dal 23/03/2021 19:06 al 24/03/2021 02:12 nella chat "Bosco Oscuro"
Oh com'è bello il tramonto quando carezza le dolci lande di quella terra, sebbene li in quella foresta oscura il sole ormai non filtra da un pò. Ecco perchè si accompagna con la torcia di quel nuovo cellulare, molto utile rispetto ad un semplice fuuda con un kanji sopra, inoltre permette lei stessa di tener da parte il proprio chakra per eventuali attacchi. Oh si, perchè si trova li per un motivo ben valido, non più per quella foresta ove un tempo era solita trascorrervi molto tempo insieme la regina delle tigri, quanto più la missione che ha voluto accogliere per se stessa. Una missione di ricerca di indizi dell'assassino, li in mezzo a quella foresta da brividi eppure quel sorriso sboccia sulle labbra oscurate dalle ombre come un fantasma del passato , il viso nella semi oscurità mentre si addentra verso il loco che gli hanno indicato durante la presa della missione, alias una piccola radura a cui era stata adibita la visione di un film particolare. Indossa delle vesti comuni quest'oggi, kunoichi prima della shinsengumi, che si confanno in un kimono rosa e bianco che scivola sulla pelle dolcemente. Le lunghe maniche si aprono sui polsi , ove sul sinistro v'è stato messo anche un ninjawatch che può ricevere e fare solo chiamate, mentre la fascia nera stringe il tutto per donarle anche l'appoggio perfetto per il proprio porta oggetti nella quale ha inserito i due shuriken. Necessita di armi più complesse senza dubbio eppure si fa bastare quelle, i lanci le vengono decisamente meglio delle katane al momento. Una volta giunta al loco designato andrebbe a fermare il passo, la destra che si solleva al plesso solare per concentrarsi e formar il mezzo sigillo della capra. Le iridi che si celano al mondo per unirsi alla visione di se stessa, di quelle due sfere che immaginerebbe abitarla in due punti differenti. La sfera della mente, dei pensieri, della logica stessa che si amplia alla fronte, mentre la sfera del corpo, quella fisica rappresentante la mera forza del corpo al ventre. Due sfere che verrebbero sollecitate ad unirsi, una scende, l'altra sale, per converger entrambe nello stesso punto al centro del proprio essere e ove sosta la mano col mezzo sigillo caprino. Se queste due forze si fossero incontrate allora le obbligherebbe a unirsi vorticando uno con l'altro, in un moto sempre più veloce fino al loro totale unirsi per donar ella la forza necessaria a sentir quel debole chakra investirla . Un singolo atto per poi riaprir le iridi, osservar il mondo e anche coloro che debbano esser i suoi eventuali compagni di squadra < bene > un sussurro basso per non disturbar la foresta stessa < dove era il cadavere dell'uomo morto? > iniziare dall'incipit avrebbe permesso loro di aver una qualche scia da poter seguire , chissà che non trovino davvero qualcosa. E la stessa andrebbe a muoversi verso l'eventuale punto cardine, muovendo quella corta gonna e le nude gambe attraverso la foresta, calando gli stivali ninja per poter osservar da vicino la stessa terra, sfiorandola con le mere dita e perchè no, annusandola, sia mai che qualche odore particolare non sia rimasto li. [3/4 tentativo impasto chakra + analisi] Partiamo subito parlando sinceramente: a Naomi non interessa affatto essere lì per conto del bene di Kagegakure o cose simili, il suo punto di vista è abbastanza egoista e personale e finchè se ne sta bene nel suo piccolo mondo figuriamoci se può interessargli più di tanto il fatto che vi sia un assassino a piede libero. Eppure, ha accettato quel compito per due semplici motivi, il primo è il poter eventualmente scoprire qualcosa che possa aiutare le ricerche di Kazuma, il Giornalista della Foglia che sta dando anima e corpo per scovare quel criminale, mentre invece il secondo motivo è l'avere la possibilità di osservare meglio il Bosco Oscuro, quello dove si è recata una volta per mai tornarci, non che si sia dedicata più di tanto ad esplorarlo quell'ultima volta, anche questo è vero. Deve cercare meglio e riprovarci con più convinzione se vuole provare a scoprire dove potrebbe trovare delle evocazioni, sperando che tra quelle creature ne esistano alcune feline, è uno scopo passivo che oramai non la abbandona mai, ma allo stesso tempo ricama il proprio tempo soltanto a volte, per i mici magici < Mh? > solleva lo sguardo dallo schermo del telefono quando sente la voce della donna con i capelli rossi che la richiama alla realtà, sospirando brevemente in quel realizzare che deve iniziare a darsi da fare, un cenno d'assenso in direzione di Sharu, la gatta che la segue, la quale annuisce a sua volta, come se stesse cercando il permesso, la Uchiha < Datemi un attimo. > e sinceramente, lei più che pensare di impastare il chakra ed attivare lo Sharingan non è che avrebbe molte idee su cosa fare e cosa non fare, alla fine avrà investigato nei videogiochi, al massimo, mai dal vivo. Chiude gli occhi e si astrae nella propria figura, energia fisica e mentale, la prima una rossa icona a forma di pugno serrato, vien sospinta sulla sinistra così come vien sospinta sulla destra l'iconcina di un azzurro cervello, a rappresentare la parte mentale della loro forza interiore. Cerca di mescolarle tra di loro intrecciando le dita a comporre il sigillo della capra, le fa coadiuvare al centro di una linea orizzontale immaginaria di quel piano nero dove si distende una rosa griglia in prospettiva, prova a mescolarle all'altezza dello sterno e di lì a poco il Chakra dovrebbe quindi palesarsi, smuovendole appena le ciocche verde acido < Ah.. Grazie per l'altra volta. > riferendosi chiaramente a Kioku, per quando l'ha porta in ospedale la sera della rapida, sono passati diversi giorni ma di certo non se ne è dimenticata e non avendo avuto modo di ringraziarlo prima di oggi, ne avrebbe approfittato ora con un flebile sorrisetto. Mani in tasca alla grande e spessa felpa nera decorata da delle bande che hanno un che di lucido, un grigio di fondo che rifrange i colori dell'arcobaleno creando giochi di colore che visti da vicino sono abbastanza intrippanti, ecco, cappuccio nero calcato sulla testolina e dei lunghi leggins di un arancione scuro, stessa tonalità di quelle lenti ambrate di un paio di occhiali che indossa, montatura nera a staccare dal viso chiaro, stessi colori anche per le scarpe sportive che cigolano sul manto erboso. Perchè gli occhiali? Perchè meno si vedranno quegli occhi e meglio sarà per lei, semplice < Devo.. Fare qualcosa in particolare? > { Tentativo Impasto } [Kagegakure-->Bosco Oscuro (radura)] Shonen boy è qui per voi! Nonostante sia ancora iper-turbo-mega-digi scombussolato da ciò che è accaduto qualche giorno fa vicino ai monti ardenti, non può che sentirsi non solo un po’ più utile in questo strano mondo ninja, ma soprattutto più vicino ad una traccia, una traccia del suo passato, della persona che fu un tempo. Nonostante la piccola Tokia abbia ribadito la pericolosità dei viaggi nelle faglie, dell’interazione pericolosissima che si può andare incontro con la conseguente distruzione delle linee temporali etc etc, poi il cervello di kioku.exe not found ha smesso di funzionare e dovrà farsi dare ripetizioni da Haru che sembrava quello più attento ma anche il più affine, avendo tra l’0altro appurato che il suo clan ha dimestichezza con varie dimensioni, non ci ha capito ancora nulla ma almeno sa di cosa si stia parlando. L’aver anche solo per sbaglio la possibilità di avvicinarsi ad un faglia che riguardi il suo passato o che lo conduca ad un tempo ove lui stesso è rintracciabile, potrebbe infine dargli la consapevolezza e la conoscenza di cui ha bisogno, per rivolere il fantomatico quando misterioso…passato dimenticato, ammesso che voglia veramente, per quanto è giusto che se vi sia una traccia debba seguirla, non può non pensare a cosa questo comporti, qualora riesca a riottenere indietro i ricordi o a sbloccarli in parte, chi era? Aveva dei legami? Qualcuno ancora lo starà aspettando? Non che possa avere risposta anche a queste domande, solo il tempo probabilmente potrà farlo, anche perché non sanno ancora quando riappariranno delle nuove faglie, né dove e anche fosse ci dovrà essere un certo allineamento di pianeti per trovare quella ideale, dunque pensarci bene non pensarci è forse meglio in questo caso, anche perché quest’oggi, in questa prima serata, Kioku non solo è di ronda ma ha ordini ben precisi. Eh già, Kioku piano piano sta cominciando ad inserirsi nel sistema ninja e a capirci anche qualcosa, apprendimento, missioni e promozioni varie, unitosi seppur in gran segreto alla Jikan Ryoko Sha, il vero obiettivo, almeno per adesso, sarebbe quello di trovare un posto, uno tutto suo, in questo mondo e soprattutto ad Kagegakure, un primo passo sarà con questa corp altamente segreta, poter lasciare il proprio segno ma soprattutto essere finalmente utile a qualcuno, ora al villaggio stesso, motivo per il quale non appena gli è stata assegnata la missione di ricognizione e raccolta prove presso il Bosco Oscuro, loco ove, sfortunatamente, è stato rivenuto un altro cadavere, collegato al Killer dagli ultimi dati forniti, durante le ultime festività. Vestiario un po’ meno ninja del solito, sicuramente differente alle freddi ronde che ogni tanto lo vedono sul limitare delle mura, giubbotto pesante ma senza strane marche o disegni a griffarlo, un pantalone scuro e ai piedi delle scarpe molto blande, un vestiario sicuramente meno vistoso, anche per la particolare missione di quest’oggi, oltre al luogo angusto dove ora si vede distanziato di pochi metri, chakra richiamato non appena uscito dal centro logistico delle missioni e via all’interno del bosco, seguendo le indicazioni fornite anche dalla mappa media sul proprio cellulare, sarà facile muoversi tra le piante e i grovigli affinché possa raggiungere la radura. Ormai sempre più vicino al luogo indicatogli, estrarrebbe come sempre lesto dal taschino del giubbotto, questa volta, il pacchetto di sigarette, ormai univa era fonte di relax, ringraziamo Nobu per questo simpatico vizietto, zippo, recentemente comprato così che non si scarichi ogni due per tre come gli accendini farlocchi che gli vendono ogni volta, ed ecco infine le nuvole tabaccose diramarsi nell’aria mentre la stecca rimarrebbe perfettamente adagiata tra le due labbra, un semplice movimento della braccia in avanti e successivamente verso l’alto, stiracchiandosi, per poi afferrare con le due falangi del medio e dell’indice, della destra, la sigaretta così’ da poter sbadigliare comodamente, pochi passi infine per apparire infine nella radura. Assottiglierebbe le palpebre notando già una figura sul loco, veloce le sue iridi posarsi su di essa, riconoscendo abbastanza velocemente la figura, seppur con una certa incertezza, si avvicinerebbe dunque per fugare ogni dubbio e nel mentre vociare <vedo che non sono l’unico che è stato assegnato a questa missione> vocerebbe <Sono Kiok-> <Sango-Kun> esclamerebbe con un tono ben più allegro, per poi riprendere la sigaretta e donargli un nuovo respiro <sono contento di rivederti> un sorriso stampato sul volto, quasi più divertito che contento, forse lo sarà un po’ meno Sango potendosi ben ricordare le poche abilità di Kioku a disposizione, almeno per adesso…ironico. Poco distante una voce lo raggiungerebbe, completamente distrattosi con la figura della rossa Kunoichi, non si sarebbe accorto immediatamente di un’altra ragazza, ma che fortunello Kioku, circondato da bonazze anche in missioni, deve sicuramente essere nato sotto una buona stella sto Shounen boy, rapido il suo sguardo ruoterebbe, se necessario anche il corpo, in direzione della voce appena udita, rapido lo sguardo nel riconoscere istantaneamente Naomi, E-grrrrriilll competitiva e del mondo videoludica, almeno l’unica che gli abbia spiegato per bene come si utilizzano questi nuovi videogame machine <Kombawa Naomi> salutandola ed aggiungendo infine <non ti preoccupare…sono contento che te stia bene> rivolgendole un dolce sorriso, premuroso, quasi da Sensei…ah questo Kioku. Infine rapido sguardo sulla scena, lo sguardo rimbalzare tra Sango e Naomi per poi esclamare <bene…io non so cosa si debba fare…cosa facciamo?> cone strema semplicità mostrerebbe fin da subito la sua inutilità, da vero Shounen Boy. [chakra on] [Shounen boy mode:off] Il viso che si volta lentamente verso i due arrivati, il primo lo riconosce molto bene, quel viso che s'ha d'antico che le strappa un rossore violento alle gote ripensando all'ultimo loro incontro che v'è stato in privata sede < Kioku > un semplice sussurro prima di scuoter lievemente il capo, non è li per indugiar su altri pensieri, voltando per lo più alla nuova arrivata che non ha mai visto seppur sia contenta di vederlo star bene, ha ancora la testa attaccata sulle spalle e la shinsengumi non ne sa nulla, tutto procede secondo i piani < sono Sango Ishiba, tu sei? > uno sguardo per la piccoletta che impasta il proprio chakra a sua volta, oh che brutto esser così deboli no? Ma poco importa per quali vie tutti si son trovati li ma adesso sono una squadra e il loro team di ricerca è pronto < dobbiamo trovar eventuali indizi sull'ultimo omicidio e sul suo assassino > lo sguardo che si allunga verso Kioku stesso , rimembrando come entrambi si siano messi alla caccia frenetica di quel primo assassino fatto. Una scia di sangue che si sta allungando notevolmente di più sebbene i diretti interessati ne siano gli Anbu e non la Shinsengumi . La mano sinistra tiene ancora quello smarthphone e quella limpida luce bianca accesa sul retro, la torcia, per cercar nel buio qualcosa che lei potrebbe non vedere < Kioku, attiva il tuo sharingan per favore > spera solo che ne sia in grado adesso, quel potere che potrebbe in qualche modo aiutarli non sapendo del suo reale utilizzo , sebbene paia esser lei quella che debba guidar la squadra al raggiungimento del loro ultimo obiettivo < dobbiamo trovare risposte signori > lo sguardo ad entrambi mentre è accucciata sulla terra < le tracce saranno state per lo più cancellate, avrebbero dovuto chiamarci ben prima > il sospiro brusco esce dalle labbra con animosità verso coloro che hanno lasciato un loco importante completamente sguarnito di guardie e aiuti effettivi, che odio. < dunque, direi che possiamo dividerci in questo spiazzo per prima, cerchiamo qualsiasi cosa possa esser utile, Kioku non gettare la sigaretta qua in mezzo o ti trancio le dita di netto > eppure saranno le proprie che andranno un ennesima volta al plesso solare, li ove giace il proprio chakra attivo per creare i sigilli del bue, cane, drago e cinghiale in rapida sequenza, ormai le viene naturale farli . La mente andrà a recuperar la propria memoria, il fisico statuario e alto, i capelli rossi e lasciati liberi sulle spalle, gli occhi azzurri come il cielo e il viso sottile e femmineo ma maturo. Il corpo, ogni singolo pezzo di pelle, i seni morbidi, i fianchi, tutto verrà preso in considerazione così come le vesti che la coprono e i due shuriken insieme al porta oggetti. Solo in quel momento provvederebbe a spinger il proprio chakra ai lati del proprio corpo così da poterlo spinger fuori e se tutto fosse andato come dovuto, allora avrebbe creato due copie di se stessa identiche < cercate al limitare della foresta, noi iniziamo da questo spiazzo, qualsiasi cosa vi salti agli occhi chiamatemi > lo sguardo che scivola verso i due compagni mentre le copie andranno a smuover piano la terra e le varie foglie, di toglier spazzatura alla ricerca di qualcosa di "particolare" < beh, datevi da fare anche voi insomma > li sprona in quel modo,mentre andrebbe ad analizzar bene ciò che dovrebbe esser il loco preciso ove l'assassino andò ad uccider l'uomo. [chakra on][2/4 tentativo 2 copie + 2/4 analisi e movimento copie ][equip : portaoggetti con 2 shuriken dentro ][chkara 28/30] Inizialmente non si scompone minimamente, si presenta con assoluta tranquillità dopo aver smosso la mano nel salutare l'altro Uchiha, uscendosene poi con un timido pronunciare del proprio nome verso la rossa < Naomi.. > Naomi e basta, che vien lasciata lì dalla sua gatta, la quale nel frattempo va in giro a farsi gli affari suoi, chissà che possa trovare qualche traccia che possa essere utile alle ricerche della verdina < Mh.. Ho capito, allora vediamo se trovo qualcosa di utile con- Eh? > si volta verso Kioku, seguendo la figura di Sango fino al moro, sgranando gli occhi e mantenendo un'espressione abbastanza stranita ed incredula verso il ragazzo vittima dell'amnesia < T-tu.. Sei un Uchiha? > ed avrebbe dovuto domandare se anche lui sia un Uchiha, più che andare a porre quella domanda in maniera più semplificata, ma tanto i propri gesti parleranno da se. Una lieve e vaga risatina nervosa, prima di far spallucce e dire < Haha.. Buffo.. > e volgendo nuovamente lo sguardo in direzione della Ishiba, con le fucsia che vengono omesse dalla realtà per un paio di volte in quel battere le palpebre assorta da quei consigli che gli da la kunoichi di Ame < Va bene.. Allora, lo Sharingan eh.. Forse con due paia di occhi rossi avremo più possibilità.. > facendo quindi calare l'oscurità sul proprio sguardo eccola concentrarsi per smuovere il chakra in direzione dei bulbi oculari, veicola l'energia azzurra proprio verso i nervi ottici per impregnare le orbite iniziando a sentire quel sottile bruciore alla quale oramai ci si sta abituando. Serra appena i denti, ma la si può definire pratica, immette ancora più chakra impregnando gli occhi come se fossero due spugne, sino a quando risollevando lo sguardo da terra si paleserebbe lo Sharingan, una sola tomoe a roteare pigra, si volta verso il moro e nel vederlo teoricamente senza i suoi occhi innati attivi < Mh? Non lo attivi..? > o forse non sa come farlo, intanto, basterà guardare in viso Naomi per capire che sì, è anche lei una Uchiha, anche se ci si dovrà sforzare appena appena per vedere oltre quelle lenti, soffermarsi poco più del solito, prima che lei quindi incominci a guardarsi in giro con aria più o meno attenta, valutando di trovare eventualmente qualcosa anche per lei, illuminando con la torcia del telefono qua e là. { Sharingan On } [Bosco Oscuro (radura)--->Mission GO] Comincerebbe a dare un rapido sguardo in giro, per quanto ormai sia buio, vedessi mai che scappi qualcosa e in ogni caso, torcia appresso del cellulare per poter rilevare con facilità indizi andati perduto o ignorati, insomma analisi e nulla di più, potrà sembrare alle prime armi l’Uchiha ma in realtà ehehe nasconde un grande segreto. Ascolterebbe le due ragazze parlare, presentarsi ed infine Sango cominciare a dare direttive, ordini woah woah woah fly down baby, rimaniamo chill e le cose si sistemeranno da se, o quasi, istruzioni poco chiare capo Sango la prima cosa che verrebbe in mente di dire a Kioku, lasciando che quelle labbra si schiudano per vociare <beh beh si> rimanendo un po’ spiazzato <indubbiamente questo…Sharingan sarà utile maaaaa> incrocerebbe la punta dei due indici all’altezza del petto, un po’ imbarazzato <non ho ancora capito come attivarlo ehehe> mostrando un imbarazzato sorriso ed un ruvido risolino stretto tra i denti, mentre la destrosa cambierebbe posizione, portandosi come sempre dietro al capo, grattandosi la testa, cercando di far passare inosservata la sua inadeguatezza in campo di arti mistiche. La cosa forse ancor più sorprendente sarebbe il venire a sapere che Naomi stessa è un Uchiha, la prima Uchiha che incontra da…tipo sempre, la osserverebbe, sgranando leggermente gli occhi, mai avrebbe creduto che fosse un Uchiha, almeno non dal loro primo incontro, beh non che lui ispiri proprio fiducia, ciò nonostante la osserverebbe per poi risponderle alla domanda e a quella manifestazione di risveglio <ehm come dire, non saprei proprio da dove cominciare ehehe> attimi di pausa prima di esclamare <però potresti venire con me e magari aiutarmi!> determinato nell’apprendere dunque il loro potere insito. Ascoltando le ulteriori istruzioni, lo Shounen Boy prenderebbe in mano le redini della situazione, mimando una veloce posa di un celebre Anime, le bizzarre avventure di Ciò-Ciò, poserebbe in maniera artistica, mimando infine con l’indice ed il medio della destra il famigerato colpetto agli occhiali, seppur non presenti <tranquille fanciulle, dovete sapere che in realtà io ho un incredibile esperienza nel campo delle indagini> riderebbe quasi sotto i baffi <ehehe> petto gonfio, finalmente potrà mostrare il suo valore <grazie agli infiniti anni di esperienza accumulati con la tv, arriveremo a capo della situazione> eh già, sta citando proprio lui, il famosissimo Detective Conad, superninjadetective con gli occhiali, nonostante le buffe scene e pose, tornerebbe serio, subito, fin troppo serio <dunque, come ha detto la mia collega (?) poc’anzi> indicando con la sigaretta Sango <la maggior parte delle tracce potrebbe essere andata perduta, motivo per il quale, non sarà il terreno il nostro maggior alleato, complice le piogge ed altri fattori che dobbiamo prendere in considerazione quali flora e fauna del loco, ciononostante> esclamerebbe d’un tratto, si chinerebbe facendo leva sul ginocchio piantato per terra mentre il restante rimarrebbe solamente piegato, l’indice della sinistra tastare il terreno, morbido, viscido, infine odorare il terriccio preso e leccarlo, facendo anche una smorfia alquanto amara ed infelice <il terreno paludoso potrebbe aver prodotto orme o prove che nonostante i già citati fattori, potrebbero ancora aver lasciato tracce nel terreno fangoso> se avesse degli occhiali si illuminerebbero nel buio, mentre si appresterebbe a tornare in posizione eretta <inoltre la presenza di alberi potrebbe tornarci favorevole, impronte, sangue o unghie potrebbero essere rimaste attaccate qualora ci sia stato una colluttazione o fuga> ormai è partito, pieno e sicuro di se. Volgerebbe lo sguardo verso Sango <molto bene dunque, io mi occuperò di perlustrare la zona vicino all’entrata e la zona ovest sempre sul limitare, di una cosa possiamo stare certi, il Killer da qualche parte è entrato, magari ha lasciato prove lungo il proprio cammino anche al suo ritorno> niente ormai è in modalità detective e la cosa forse più strana è la serietà acquisita in questi pochi attimi, dunque si incamminerebbe sicuro di sé, sperando che Naomi lo segue, torcia accesa, mappa del bosco aperta sul cellulare ed attento ad ogni minimo particolare…che la missione abbia inizio. [chakra on] [detective mode: On] [Analisi] [Shounen Boy mode: On] Un lieve cenno del capo viene fatta alla ragazzina dai verdi capelli < piacere > si insomma, non sono li per prendersi un caffè o un thè sotto le stelle quasi inesistenti, le fronte di quegli alti e orribili alberi che creano quella sorta di cupola sopra le loro teste, ecco perchè quel cellulare messo li con la torcia puntata uno a uno davanti gli altri, infastidendoli forse , ma anche Naomi utilizza il proprio, deve porre un ringraziamento sentito a quella loro tecnologia per evitar di sprecar chakra, molto utile. < anche voi siete un Uchiha dunque? > le iridi che scorrono verso il viso della ragazzina, di come quegli occhi si accendano poco di un rosso opaco alla notte di un singolo tomoe, mettendo quell'informazione in un cassettino della propria mente, inconsapevole che sia la sorella di quell'odio infondato per Nene < dovresti imparar da lei Kioku > ha rivelato che anche l'altro sia un Uchiha, non del tutto vero, rimembra bene il suo primo e vero cognome e quel nuovo essere la incuriosisce non poco. Insomma andrebbe anche lei a spostar piano le cose per terra portate dal vento e dalla pioggia, alla ricerca di un qualche gingillo o pezzi di veste o capelli che possano esser utili. Solo dopo la prima attenta ricerca andrebbe a sollevarsi verso l'alto di nuovo per richiamar a se le copie < continuate pure, setacciate tutto quanto con delicatezza > un altro ordine prima di lasciarle andare ed entrambe andranno a continuar quella ricerca insieme agli occhi Uchiha della ragazzina < bene, controlliamo anche la parte dove l'hanno visto fuggire > indica un punto vago sulla loro sinistra con l'indice della destrosa , quel buio che si farà più intenso li dentro < accompagnatemi entrambe, copie > un cenno viene fatto alle due con il mento che la seguiranno senza dir altro . Ma andrà a sentir Kioku dire e fare quelle cose, con un enorme punto interrogativo sulla fronte < Kioku puoi saltare sugli alberi e veder se li sopra c'è qualcosa? Sei agile per poterlo fare meglio di me, e fatti insegnare per favore come attivare la tua innata gentilmente, sono due volte che non sai farlo > deve concederglielo questo sebbene lo strigli un pò < Per quanto ne abbiamo capito l'assassino è molto abile come uno shinobi, dunque vedo la probabilità che sia andata per aria molto più sensata > dona piccoli ordini al gruppetto con semplicità < le tracce non saranno fresche, dunque vi è la possibilità che il vento le abbia spostate o coperte con altra spazzatura > si insomma, foglie e terra < controlliamo soprattutto ove la terra pare esser stata smossa di recente, se ci sono impronte di scarpe, capelli, sangue, tutto quanto può esserci utile > e soprattutto al reparto tecnologico che avrebbe saputo cosa farne convenendo anche con le deduzioni di Kioku, quanto vorrebbe avere Akendo adesso nessuno può capirlo < possiamo solo sperare che durante la sua corsa, o i suoi salti, qualcosa gli sia scivolato di dosso > una fortuna che chissà se avranno realmente, ma ella tranquillamente andrà a puntar sia il cellulare che il corpo verso la direzione in cui sarebbe stato visto per l'ultima volta il colpevole, procedendo con estrema lentezza puntando la luce non solo verso terra ma anche verso il tronco degli alberi alla ricerca magari di qualche macchia di sangue che l'ha sporcato, così come le foglie e i capelli che gli hanno strappato < controlliamo bene tutto, abbiamo di certo la possibilità di veder qualcosa all'inizio, poi non sapremmo che direzione ha percorso per dileguarsi > l'inizio andrà pur bene, ma il continuo sarà la parte più difficile. E lei partirebbe insieme alle sue copie alla ricerca della via di fuga < non sappiamo bene da dove sia arrivato ma vale la pena fare un controllo anche nella zona circostante > eppure sa che troppe persone hanno contaminato la scena del crimine con le loro zozzerie. [chakra on][4/4 analisi e movimento insieme alle copie ][equip : portaoggetti con 2 shuriken dentro ][chkara 28/30] Innanzi tutto, la cosa che lascerebbe un attimo interdetta è il fatto che Kioku non sappia attivare lo Sharingan, lo considera semplicemente insolito ed allo stesso modo si domanda se anche quel ragazzo si è ritrovato dal nulla con quegli occhi, senza sapere bene cosa farsene e per quale motivo li abbia, un po' come lei, dopotutto < Mh.. In realtà è facile, posso dirti io come si fa.. > e voltandosi verso Sango andrebbe a porre un cenno d'assenso nei confronti di quel piacere di conoscersi, un dire che vien visto semplicemente di consuetudine da parte della verdina, che ci terrebbe a precisare, quando lei gli domanda se lei sia un Uchiha o meno < No.. Sono solo una ragazza con lo Sharingan.. E questo non fa di me una Uchiha.. > salda nel suo aver preso una posizione più che stabile in quel volersi tenere alla larga dal Clan e dal sangue che gli scorre nelle vene, facendo di no con la testa stringendosi nelle spalle per qualche istante, iniziando dunque a dedicarsi alla ricerca. Un sacco di parole a comporre altrettante frasi, Naomi lascia scorrere quel fiume di vocaboli osservando il moro ed assottigliando appena lo sguardo < Uh.. È veramente un sacco di roba.. Cioè.. Basta che troviamo qualcosa di sospetto.. Guardando un po' ovunque.. > direbbe lei riassumendo, avendo compreso tutto ma non volendosi sforzare più di tanto nel parlare, come di suo solito, facendo spallucce per poi sentire anche i consigli e le idee da parte della Ishiba. Registra anche quelle informazioni nella propria testolina annuendo, cercando di fare un lieve sorrisetto, volendo provare ad autoconvincersi nello svolgere quel compito nella miglior maniera possibile < Ho capito.. È un po come un punta e clicca..! > ora è tutto più semplice e fattibile, non esita ulteriormente a mettersi a cercare cose dopo aver dedicato quell'espressione possibilmente incomprensibile per la rossa, puntando la torcia del telefono in diversi direzioni, osservando gli alberi ed il terreno circostante, facendosi aiutare dallo Sharingan che dovrebbe permetterle di analizzare i dintorni in maniera più chiara e dettagliata < Ah.. Sharu, aiutaci anche tu magari.. > direbbe in quel ritrovare la gatta che si sta facendo le unghie su di una ruvida corteccia di un albero, rispondendo con un miagolio scostante e del tutto disinteressato, alzando la coda per poi andarsene più in là con aria indifferente < Oh.. Beh.. Grazie dell'aiuto.. Comunque Kioku.. > si volta verso di lui in quel soffermarsi nel mezzo della ricerca, posando lo sguardo sul telefono per rispondere a qualche chat mentre tenta di spiegargli come attivare la loro innata, è buffo osservare come digitando i caratteri quelli compaiano qualche istante dopo a causa degli occhi rossi, come se il telefono fosse rallentato da chissà quale malfunzionamento, è una cosa che la irrita ed allo stesso tempo la affascina < Per attivare lo Sharingan devi.. Canalizzare il chakra negli occhi.. È semplice, lo smuovi verso i nervi ottici e.. Riempi gli occhi di chakra, sentirai bruciare ma ti ci abituerai.. Usa il progedire di quella sensazione le prime volte.. Così sai come regolarti.. > ed avrebbe già parlato sin troppo, tanto che sospira appena come in un esprimere una certa fatica, sollevando le fucsia per posarle sullo shonen boy, alzando appena un sopracciglio come a domandargli se abbia capito, riprendendo eventualmente a camminare lì nei dintorni con torcia e sguardo ben attento. { Sharingan On } [Bosco Oscuro (radura)--->Mission GO] Detto fatto, per quanto tutto quel suo sproloquio ispirato dalle mitiche avventure del detective Conad sia stato ignorato, bene o male tutti sanno cosa fare o cosa cercare, almeno su questo vi è chiarezza, agli occhi di Kioku però una cosa è certa, per quanto il destino continui a metterlo in combinazione con Sango, un team con lei è proprio fuori discussione, che caratteraccio, manco fossimo in guerra, dovrebbe rilassarsi di più, gli farebbe bene <Yare Yare Daze> il suo entusiasmo si spegnerebbe, come annoiato che nessuno gli abbia dato realmente corda, peccato, ai suoi occhi era proprio figo, mancava il sax come sfondo, imperdibile colonna sonora dell’anime, e il caso era chiuso. Poco male, darebbe una strana occhiataccia verso Sango, quasi offeso, mentre annuirebbe al suo dire, si salterà sugli alberi, quando vorrà farlo lui però, mica si chiama Mowgli tsk, detto ciò finirebbe la sua sigaretta, per poi spegnerla sulla suola della sua scarpa, così da non far adirare la rossa in vena di dare ordini questa sera, poco male, come sempre, seguirà il suo istinto da Shounen Boy. Per quanto la cosa lo imbarazzi, soprattutto nel sapere che una ragazzina sappia attivare lo Sharingan, seguirebbe le sue istruzioni, ne ascolterebbe attentamente le parole ed il significato, procedura annessa, non che avrebbe capito realmente molto di tutto ciò, ma caso similare alla tecnica della saetta, ove ormai è un maestro, anche perché una tecnica sa, stesso procedimento più o meno dovrebbe essere seguito. Alzerebbe il mento alla ricerca della luna, così da potersi orientare un minimo, per poi ricordarsi che non si sa orientare e che esistono i telefonini con l’app della bussola, infine rivolgere ancora una volta lo sguardo verso Sango, una linguaccia mentre l’indice tirerebbe verso il basso la palpebra inferiore, tipica smorfia di comune uso <se e mai imparerò a farlo non te lo verrò certo a dire> frasi a caso per poi sfruttare i propri arti come una molla, caricare l’energia dentro di se che scorre, usarla per potenziare i propri arti inferiori e dunque spiccare un piccolo balzo per poi scattare verso le posizioni da lui indicate <vieni pure Naomi> vocerebbe ormai già bello che andato, ignorando tutto il resto e partendo all’avventura e soprattutto alla ricerca di nuovi indizi o prove. Rallenterebbe dopo aver macinato parecchi metri, sempre più nel fitto della boscaglia oscura, solo allora si arresterebbe del tutto anche per aspettare eventualmente Naomi al suo seguito, che appia o meno, rilasserebbe i suoi muscoli, regolarizzerebbe il respiro dopo aver compiuto quello sforzo fisico, cercherebbe di rilassarsi, un lento sospiro lasciando così che l’aria raccolta venga liberata nel cielo, le palpebre socchiudersi, lentamente comincerebbe a richiamare a se il proprio chakra, come piccoli tasselli o energia, cominciare a diramarsi lungo tutto il proprio corpo e gli tsubo, verso l’altro, sempre di più, cercando infine di direzionarli verso le proprie cavità oculari, la…dove vi sono i bulbi, gli tsubo presenti a far sfociare e sfogare quel chakra così da attivare il meccanismo. Onde sugli scogli, così il chakra impetuoso sbatterebbe contro gli tsubo oculari, fremerebbe, chiamato dunque ad attivare la sua capacità innata, se così fosse imprimerebbe un ultimo sfogo di energia verso quegli tsubo ultimi, cercando in maniera dirompente di attivare dunque lo Sharingan. Se vi riuscisse nell’intento, un forte bruciore precederebbe l’apertura dei propri occhi, che vi sia o meno Naomi ad assistere, le nere iridi avrebbero lasciato spazio e posto a del rosso sangue, cerchi concentrici adornare tale iride e due piccole tomoe di colore nero scivolare su di essi, dando così modo anche alla ragazzina di notare le differenze con il proprio Sharingan. Se le rosso sangue iridi verrebbero attivate, Kioku comincerebbe a notare in primis delle differenze, in particolare con l’ambiente che lo circonderebbe, la visione diverrebbe molto più accurata e precisa, una luce propria illuminerebbe gli spazi anche più angusti donando una maggior chiarezza e dettagli nascosti verrebbero colti la dove prima il suo mero occhio umano non avrebbe saputo cogliere, movimenti di alcuni insetti quasi impercettibili, agli occhi dell’Uchiha apparirebbero quasi a rallentatore, come se fotogrammi di un anime, esempio migliore nel suo caso, si mostrerebbero a lui, di una interpretazione ancor più semplice da comprendere, in quel momento riuscirebbe a capire meglio le parole di Sango, sia nel loro primo incontro con il Killer che questa notte. Piccole fiammelle di chakra lentamente spunterebbero fuori ad ogni osservazione sempre più attenta, sempre più nitida, un potere incredibile, seppur non abituato che gli donerebbe infinite possibilità ed infiniti poteri ancora da scoprire, senza perder tempo, iniziando a percepire comunque una certa iniziale fatica dovuta all’assorbimento costante di chakra, comincerebbe a cercare nei dintorni, possibili indizi, tracce, unghie, orme, sangue, magari vestiti, qualsiasi cosa possa tornare utile. [se Sharingan] [se chakra 38/40] [detective mode: On] [Analisi] [Shounen Boy mode: On] Lo sguardo che si scontra contro quell'essere appena nato, la pazienza che inizia a esaurirsi come il filtro di quella sigaretta < Non guardarmi in quel modo, siamo in missione, non siamo qui a bere the e fumare guai a te se ti azzardi a spegnerla qui quella > caratteraccio? Probabilmente, ma lui non l'aiuta a mantenersi calma < si chiama coordinare una squadra, dovresti ricord- > ma a quel punto non direbbe nulla voltando semplicemente le spalle < fate attenzione > va bene che sono in una missione di livello D, molto semplice all'interno delle mura, eppure sa bene come si possano modificare gli eventi in un singolo momento < e io dovrei proteggerti, fosse facile > un sibilo quasi adirato e un sospiro che sfugge alle morbide labbra ma che sarà udibile al nostro ninja boy. Sebbene vada ad addentrarsi un poco nel pieno della foresta dove sa che sia scappato il possibile killer , le orecchie rimangono ben tese su ciò che dice anche la ragazzina < stai letteralmente voltando le spalle ad uno dei clan più antichi e nobili delle terre ninja > il pensiero un poco la fa sorridere mentre volti le passano d'innanzi con i loro occhi unici e pregni di sangue < non ci sono più gli Uchiha di un tempo > Kioshi l'avrebbe probabilmente messa ko in un attimo al sol sentire quelle parole. < bene, voi due cercate ovunque in basso, so che non potete far molto ma usate i vostri occhi al meglio > . Entrambe le copie andranno per la loro via, cercando tra i rami, tra i cespugli, per cercare QUALSIASI cosa che possa ricondurli a qualche passaggio e dunque a qualche indizio < io andrò sopra > i calzari che andranno a pigiare sul terreno, le stesse gambe che farebbero pressione per poi tentare quel salto al ramo posto poco più avanti, un eventuale salto di 2.5 metri perfetti per provar a crollare su di esso con leggiadria . Allo stesso tempo pur di non cadere andrà a richiamr lo stesso chakra, lo stesso che farebbe scivolare lungo la colonna vertebrale fin alle gambe per farlo uscir dagli tsubo dei piedi e crear una patina di puro chakra che le permetterebbe di avere un ottima stabilità su quell'albero. Lo stesso che andrà ad esaminare con calma, non solo verso il basso ma anche verso la corolla ove la luce lunare andrà a filtrare, oltre quello stesso tronco ruvido che illuminerà grazie al proprio ninjaphone ancora in mano. Si insomma, si sta dando da fare < trovato niente? > la voce che si identifica mentre continua il suo fare, monitorando anche il duo che non dovrebbe esser poi lontano < voi due, cercate con accortezza > un altro monito per quelle due copie, che ligie alla loro creatrice andranno a far quel che devono usando per lo più la vista e inoltrandosi nella foresta alla ricerca di qualsiasi cosa. Allo stesso modo la rossa farebbe lo stesso da quel trespolo sulla quale s'è abbarbicata , osservando tutto quanto dall'alto e verso l'alto , qualsiasi cosa sarà utile in quel momento. [chakra on][2/4 salto verso il ramo superiore + 2/4 tentativi rilascio chakra base - 4/4 movimento copie ][equip : portaoggetti con 2 shuriken dentro ][chkara 28/30] Sembra che se non altro Kioku e Sango si conoscano abbastanza da punzecchiarsi un minimo, Naomi osserva il fare dei due soltanto a tratti senza curarsi più di tanto di quel loro modo di interagire tutto sommato divertente, un flebile sorrisetto verso quei due compagni di missione per poi tornare a guardarsi intorno, cercando una qualsiasi traccia o un qualunque indizio utile, accovacciandosi laddove qualcosa attirerebbe la sua attenzione in maniera più concreta che in altri punti < Mh.. > si abbassa appunto, piegando le ginocchia per flettersi e posare le terga sui talloni, rimanendo lì in punte di piedi a guardare dentro un cespuglio, gli sembra di aver visto un drappo di tessuto tra le frondem a in realtà si scopre essere semplicemente uno scoiattolo che sonnecchiava tutto storto, si desta e si allarma all'avvicinarsi del visino di Naomi, dandosi alla fuga in un breve fruscio di foglie < Arrivo.. > e seguirebbe Kioku cercando di guardare in ogni punto dove lui non guarderà, vedendo dunque di coprire l'altro lato o comunque le zone che rimarrebbero scoperte, senza sprecare tempo a guardare laddove vi è già un paio di occhi. Occhi che da neri diventano rossi, considerando che nel suo concentrarsi e seguire le istruzioni della Uchiha, Kioku a quanto pare attiva lo Sharingan come si deve, un lieve tentennare di quel rosso che poi si consolida, compare anche la tomo,e si può dire che è pronto < Visto..? Non è difficile.. Mh.. Quindi anche tu hai lo Sharingan eh.. > già, a quanto pare non è che c'è motivo di omettere ulteriormente il parlare di quell'innata che alberga nei loro occhi. Le parole dii sango, per quanto giungano dalla lontananza, nel silenzio del bosco sono ben udibili e la costringono a voltarsi in sua direzione, puntando la chioma rossa con le fucsia, come riferimento di quel tratto che spicca nel buio del bosco, illuminato giusto dalle torce dei telefoni < Nobili? Io.. So solo che agli Uchiha non succede mai nulla di buono.. Ecco.. > la fa breve, stringendosi nelle spalle e giustificandosi così, avendo saputo a grandi linee la storia della casata del ventalgio, costellata di onori, lotte e sangue < Perchè.. Dovrei curarmi degli Uchiha di un tempo se ora viviamo in un'altra era..? Non l'ho mai chiesto.. Non ho mai voluto essere una Uchiha.. > il suo tono di voce è appena più flebile e sommesso verso la fine, ma è abbastanza chiaro da permettere ai presenti di comprendere come lei la pensi riguardo al sangue che scorre nelle sue vene, riguardo quegli occhi e quello che dovrebbe essere il suo Clan. Riprendendo a cercare, comunque, si perde per qualche istante nel guardare a destra e a manca, non sa bene dove guardare e dove no e cercherebbe semplicemente di guardare ovunque, per evitare di mancare un qualche dettaglio importante, mentre intanto Sharu si riaffaccia miagolando e strusciandosi sulla gamba della verdina. { Sharingan On }Attendere Masterscreen.
[Bosco Oscuro (radura)--->Mission GO] Situazione alquanto comica tanto quanto ambigua sotto certi aspetti, con un continuo botta e risposta tra Sango e lo Shounen boy stesso, mentre Naomi in attesa andrebbe a riprendere unicamente le ultime parole riguardanti gli Uchiha, il loro retaggio e la loro storia, nel mentre ascolterebbe volentieri le due dialogare sulla questione seppur per brevi attimi, concordando con entrambi, la storia è importane, annuirebbe maaaaa…d’altro canto è pur vero che non vivono più nei tempi narrati da questi clan così antichi, annuendo a sua volta anche a quella affermazione della giovane verdastra. Insomma ognuno ha delle considerazioni interessanti ma ciò che farebbe storcere il naso sarebbe l’atteggiamento di Sango, è una missione D, fosse stata qualcosa di ben più complicato vi sarebbe stata una situazione iniziale ben diversa, anche ben più seria…forse, lasciandola dunque dare ordini che seguirebbe a modo suo, d’altronde non sono un team, formatosi in maniera approssimativa per esigenze ed incastri <secondo me dovresti allentare un po’ la situa e i nervi> esclamerebbe verso Sango <non siamo qui a bere the ma a conti fatti stai frugando nel fango e nei cespuglio…insomma> si della serie non stiamo a grattarci ma non stiamo neanche salvando il mondo, cercare con calma non sarà la fine del mondo, anche rilassandosi un po’ d’altronde tre babbi hanno chiamato a quest’ora notturna per fare un lavoro alquanto semplice, quindi per adesso sono un ripiego non di certo l’ultima speranza di Kagegakure, questo persino Kioku saprebbe riconoscerlo. Detto ciò ed allontanatosi, finalmente riuscirebbe nel suo intento, risvegliare lo Sharingan, un potere coì incredibile quando difficile da sfruttare appieno, richiederà allenamento, ma ora che ha appreso il suo meccanismo, come suggeritogli da Naomi, dovrò soltanto farci pratica e questo senso di spossatezza e bruciore dei bulbi iniziale diverranno gestibili. Con questa sua nuova visione finalmente potrebbe cercare con maggior accuratezza, con estrema chiarezza e nitidezza anche nelle zone più buie e chissà, ora che qualche forma di chakra è visibile ai suoi occhi, magari qualche strana tecnica che lasci un residuo potrebbe ancora essere nei dintorni, se utilizzata, chi può dirlo, tra cortecce, fango e cespugli continuerebbe a cercare imperterrito, fiero anche di quel nuovo potere appena sbloccato, forse fin troppo euforico, dovrà stare attento a dosare i propri consumi di chakra per evitare di rimanerne senza, fortuna che Haru e Fuji gli hanno spiegato meglio il concetto di chakra, insomma lezioni fast e recap fulmineo sull’ accademia, il più delle volte sul campo di prova stesso. [chakra 37/40] [Sharingan mode: On] [detective mode: On] [Analisi] [Shounen Boy mode: On] È tutto sommato una bella serata per svolgere d'ammissione nel chiarore di uno spicchio di luna che si lascia scorgere timidamente tra le frasche tu alte che incombono maestosamente su sprazzi di radura che saltella a viali fitti d'alberi. Il vento sembra voler argomentare un coro di ululati alla volta di nessuno in particolare, si sposta ora mansueto e dovrei raccondo tra le foglie novelle della primavera i rami ancora spogli che nel buio sembrano a conti fatti rachitiche dita allungate in vostra direzione, del tutto intende da credervi - certo - ma non adesso. Partiamo da questa radura dunque, dove nel limitare dell'erba si può intravedere un'adorabile tappeto di veronica persica - niente più che quel classico fiorellino dalla corolla azzurrina e piuttosto fragile. È esattamente in questo. , Dopo qualche manciata di minuti di cammino, che il nostro Kioku proprio nell'intercedere di di quelle tomoe a seguito dell'irrorararsi del bulbo oculare - può scorgere il baluginare di un'ombra celere tra i cespugli che conducono verso il distretto del suono. Un passaggio veloce, fugace. Nessun rumore. Nessun passo. Non un respiro. E che si fermi il mondo intero, se la musica che provien ora debole da quegli alberi sembra invitarvi dolcemente in tempi che difficilmente possiamo ricordare. È passato tanto tempo anche per Sango, che a questo mondo non appartiene - ma le corde di uno shamisen sembrano miele per le orecchie, per la curiosità. Ed il rimo scandito sembra voler invogliare a danze che non abbiamo modo di conoscere, non Naomi di certo - chissà, forse Kioku. Se solo ricordasse da dove arriva, e dove - un tempo tanto lontano, sarebbe voluto attivare. C'è fretta. E il canto del bosco sembra così lontano dalla città. Un po' ci fa' rabbia come sia tutto artificioso - ma non perdiamoci in questo. Quell'ombra, quell'allungarsi di chi in corsa non è niente di più che un miraggio scompare nel nulla. Lí, tra le veroniche - dove non c'è n'è luce ne sentieri a guidarvi. || Ambient screen || Musica udibile da tutti e tre [volume 15%] - andate direttamente a 0:25 https://youtu.be/08i9D876Gt0 ][Attendete il masterscreen solo se ve lo dico io]
Mentre continua le sue di ricerche da un altro capo della foresta, li ove è stato visto fuggire l'essere accusato, le parole di Naomi arrivano lontane e in ritardo per ovvi motivi < sono stati un grande clan mia cara > osserva mentre con la forza delle mere gambe andrà a scivolar verso il ramo per analizzarlo, appollaiarsi li di nuovo e continuar a cercare come un gufo nella notte < non si può sceglier la propria nascita ma solo cosa fare della vita, e quel potere potrebbe portarti lontano se solo volessi > lo ha visto, ha percepito il potere degli Uchiha e anche compreso vagamente la loro essenza di sangue < avanzate prima di me, osservate anche i dintorni mi raccomando > così comanda ancora alle copie, ligie al dovere andranno a far ciò che è stato ordinato dividendosi a destra e sinistra per quelle vie scure attente ad ogni cosa possano incontrare . Lei stessa non fa altro che ripetere i suoi movimenti, meccanici come fosse un automa, ricerca in basso, in alto, nelle fronte, nella stessa ruvida natura che la circonda armata di quel cellulare che ancora porta seco eppure li a qualche modo sentirà qualcosa , un richiamo, un lento susseguirsi di una musica innaturale eppure pregna della stessa natura alla quale si andrebbe a voltare per tornar indietro verso Kioku stesso. < seguitemi > un sussurro alle sue copie prima di provar a lasciarsi cader giù da quel ramo per assorbire l'impatto piegando le gambe e sollevarsi di nuovo nella sua altezza , quasi incantata da quel rumore che evocano immagini del passato < statemi vicine > un altro ordine per riuscir a uscir fuori in quella nuova radura, di nuovo a vista di Kioku seppur più lontana da esso < la..senti? > un sussurro basso pur di non interromperla, per muoversi lei stessa verso il ragazzo con più fretta, spaventata? Forse, eppure avanza incuriosita, ancora la torcia che vibra di vita nella mano destra per illuminar quel cammino fatto d'oscurità. Gli occhi che passano ad entrambi i visi vicini ormai, seppur li abbia raggiunti < cosa vedete? > entrambi quegli occhi potranno donarle più verità dei propri, qualcosa di più lontano della mera vista . eppur li non andrebbe a fermarsi, piuttosto andrebbe a proseguir a voler scoprire il perchè di quel suono, il perchè la stia incantando in tal modo. [chakra on][1/4 discesa dall'albero + 2/4 ricongiungimento con Kioku e Naomi + 1/4 movimento in avanti - 4/4 movimento copie sotto ordine ][equip : portaoggetti con 2 shuriken dentro ][chkara 28/30] Doveva essere una semplice missione ad indagare nei boschi, ma a quanto pare il fato ha in mente altro per loro. Starebbe guardando verso l'ennesimo cespuglio, quando a quanto pare una figura che lei non nota si muove, un fruscio che dovrebbe sorgere da quel movimento che invece si perde nel silenzio, lei non distoglie lo sguardo dalla propria ricerca non accorgendosi di nulla, rimanendo assorta in quel suo provare a darsi da fare, a trovare qualcosa di utile, sempre e comunque pensando e sperando di poter trovare traccia di quei gatti che, per quanto non vivranno in un bosco simile, magari lo potrebbero aver frequentato no? È un pensare ingenuo il suo ed anche infantile forse, ma poco importa, visto che le parole della Ishiba la richiamano nuovamente verso la sua figura andando a pensare agli Uchiha e alla storia dei clan e quel poco che sa, affidandosi in un certo senso a quelle parole ritendendole però qualcosa che non è nelle sue corde, allo stesso tempo, finendo semplicemente per sollevare le spalle in quel solito gesto noncurante < Se lo dici tu.. Comunque.. Sarà, ma a me non interessa.. > andare lontano, o andare da qualsiasi parte in generale metaforicamente parlando, gli va bene stare lì dov'è senza sforzarsi a puntare in alto o a voler raggiungere alcun particolare traguardo < Eh? > è la musica che ode da lontano a destarla da quel suo osservare alla base di un albero, volgendo lo sguardo verso dove gli sembra che provenga quella melodia che sa di antico, incuriosita ed allo stesso tempo vagamente intimorita, posa lo sguardo su entrambi i compagni di missione interrogandoli con la sola espressione, muta inizialmente, per poi osare un < Ahn.. C-cos'è? Non la sento solo io allora vero..? > e si sofferma lì sul posto, non si muove, tende le orecchie e cerca di comprendere meglio osservando con lo Sharingan, ma di certo non muoverà un passo prima dell'altro Uchiha e della Ishiba, rimarrà lì a guardarsi intorno per cercare di percepire qualcosa, qualsiasi cosa possa metterli in guardia su eventuali pericoli, per quanto la situazione al momento sembra tutto sommato tranquilla. Le ultime parole famose? { Sharingan On } [Bosco Oscuro (radura)--->Mission GO] Nonostante sia una missione di ricerca, sono pur sempre nel Bosco Oscuro, nonostante non siano degni di noti pericoli ben oltre il loro grado, non si può mai sapere, magari il killer stesso tornato sui suoi passi, accortosi magari di aver lasciato qualche traccia, qualunque ipotesi è bene farla. Tra chiacchiere delle due ragazze sul clan, tra l’altro d’interesse anche per Kioku stesso, e ricerche continue, le rosse iridi dalle nere tomoe scorgerebbero qualcosa, un istante, un attimo…un ombra sfuggire a quella vista, ma qualcosa vi era, innegabile, poco lontano da lui, verso dei cespugli, nessun rumore, nessun alito di vento, cespugli o rami dimenarsi a quel passaggio, il che renderebbe il tutto ancora più inquietante ed infine quella leggera percezione di un suono, timido dapprima poi via via sempre più presente. Attenderebbe l’arrivo della rossa Kunoichi e delle sue copie, così come di Naomi stessa in base alla sua posizione, arresterebbe il loro cammino, che fosse già cessato o meno poco importa, tendendo il braccio destro d’innanzi a loro, come una sbarra, devono fermarsi, le cose si stanno facendo più strane e inquietanti di prima, la concentrazione e la serietà comincerebbero a permeare l’Uchiha, ancora una volta, preda di istinti del passato, prenderebbe controllo della situazione, la stessa Sango tra tutti forse, potrebbe percepire un repentino cambio d’atteggiamento, molto meno superficiale e rilassato, lasciando il posto ad uno sguardo più duro, concentrato…determinato <ho visto qualcosa in lontananza> esclamerebbe innanzitutto così da dare contesto anche alle sue mosse. Braccio teso e parallelo al terreno, con il dorso della mano visibile alle due Kunoichi <è chiaro che tutti noi stiamo sentendo questa strana melodia> sconosciuta purtroppo a Kioku, molto meno sconosciuta per colui che alberga nel suo mondo spirituale, sopito, in attesa di tornare alla vita <ciò vuol dire che o tutti noi siamo stati soggetti ad un Genjutsu o che per ovvie ragioni qualcuno stia suonando> attimi di pausa, il suo tono è duro, freddo, le parole come la mente calcolano e contestualizzano la situazione analizzandola con estrema velocità <in entrambi i casi è molto strano, in primis perché da quanto ho capito gli Uchiha difficilmente sono soggetti ai Genjutsu, inoltre non mi sembra che uno di noi sia entrato in contatto con qualcuno o qualche strano oggetto> volgendo occhiate ai presenti per ricevere assensi <nel secondo caso, di norma non dovrebbe esserci qualcuno qui a quest’ora e se così fosse, men che meno uno che si mette a suonare> la cosa farebbe anche ridere ma quella melodia richiama sempre più le tre figure, in particolar modo Kioku stesso, facendo veramente fatica a trattenere inoltre quella sua curiosità antica ed insita in lui. Ah quanto vorrebbe una sigaretta adesso, per rilassarsi e stemperare un po’ la situazione, ma non è il caso <inoltre> continuerebbe come un continuo flusso di informazioni <mi è sembrato di notare un ombra in lontananza, proprio dove ha origine questa musica strana> un sospiro <procediamo con cautela, non ho percepito rumori ne strane presenze, vale lo stesso per voi> d’un tratto sembrerebbe quasi essere tornato quello di un tempo, freddo, calcolatore, metodico, agile, nonché in questa situazione un perfetto Chunin capo team, la realtà è che è solo guidato da un istinto di conservazione nemmeno suo a dirla tutta, ma della presenza al suo interno, così forte da preservare non solo se stesso ma Kioku annesso. Dunque, ricercati gli assensi delle due Kunoichi, comincerebbe a muoversi con loro con estrema cautela verso la fonte di quella piacevole quanto strana melodia e dunque verso la possibile ombra, tendendo i nervi ed aguzzando la vista. [chakra 36/40] [Sharingan mode: On] [detective mode: On] [Analisi] [Shounen Boy mode: On] Masterscreen in arrivo.
Il lume delle torce rende maculato il bosco, lì dove la radura sembra venir ingollata dalla notte più nera. Il pallore ricrea a terra delle pozze - sempre più rade e rare, sempre più piccole e astratte. Potete vederci di tutto, non è divertente? Ai piedi di Sango sembra estendersi una tigre. Ai piedi di Kioku, sembra voler saltargli addosso un coniglio lunare. E accanto a Naomi - si estende al passo un gatto tutto allungato che sembra volerla seguire incuriosito. Oh no, fermiamoci. Questa è solo una fantasia partorita da Miyazaki - non certo la realtà dei fatti che vuol accompagnare ninja e kunoichi in missione alla volta del ritrovamento di qualcosa o qualcuno. In lontananza, al di la degli alberi - un rumore familiare vien all'orecchio. Uno scroscio delicato bagna la terra - dal nulla. Sfiora i fili d'erba. Eppure, non sta piovendo li dove siete voi. È possibile che piova nemmeno cinquanta metri più avanti? Se solo gettaste l'occhio, lì dove la dea bendata vi dice di guardare - rigolini come fitte lacrime scivolano via dal cielo - sembrano piangere su un esagono di terra specifico. E allora il bosco, miei protagonisti della notte, non è più un fedele amico a cui sussurrare i propri segreti. Si fa' tetro ed ignoto. Misterioso. Dolce. Come quello Shamisen che suona solitario trascinandoci in tempi in cui le donne danzavano timidamente per compiacer l'arte, dove osservar la pioggia era arte - e contemplarne l'aroma voleva dir naufragare tra i doveri imposti da un fallace bushido a cui non abbiamo mai davvero risposto. È probabile che quella musica dolce e che quella radura di pioggia poco più in la' siamo effettivamente dovuti a qualcosa. E come i nostri protagonisti si volgono a quelle teorie, ed a quella radura - la musica si fa rinnovata, più alta - lì guida verso il loco in cui qualcosa sta accadendo. "AAAAAAHHHH!!!" O forse, qualcosa è già accaduto? Un urlo femminile squarcia il bosco e questo cielo primaverile, sembra macchiarsi del terrore di quel che potrebbe succedere. E d'improvviso, il silenzio che prima vi aveva tanto rassicurato - non sembra più così confortevole. Lo Shamisen si zittisce, e la pioggia smette di scendere nel perimetro che solo adesso - affrontano. Una, due, dieci gocce cadono - baciano e benedicono il loro viso. Un tonfo violento, e poi più niente. Una nuova radura di silenzio v'aspetta, dall'odore di pioggia. Al centro c'è il martirio d'un coprifronte immerso in una pozza di nero catrame con quattro linee rette disegnate. Capire che è sangue non è difficile, dall'odore - dal ferroso esaltato dall'umido di una pioggia che sembra avervi accolto e poi abbandonato. È difficile comprendere, sono d'accordo - ma nulla vieta di guardarvi attorno. I sensi di Kioku, o forse di quello che era tempo orsono - possono avvalersi di diversi dettagli. C'è un foglio bianco pugnalato ad un albero - su cui qualcosa di vermiglio brilla meravigliosamente. Sango invece, può farsi vanto d'un accurato senso della vista per i dettagli. Eccola lì, accanto alla pozza. Un etichetta. Silenzio, troppo, non trovate? Ma non abbiate paura, la pioggia é finita. Eppure, molti di voi, si sentono a casa con essa. E il silenzio che ne viene dopo - è agghiacciante. "Siete come loro." Recita il foglio - mentre il bagliore, oh quello? È una mezza pietra levigata, rosso fuoco. Un kanji nero sopra risulta quasi illeggibile. Pollice destro? O forse - o forse no, non si capisce. Ah, ma che importa Kioku? Ora che ci pensi, quell'anello, è tuo. O forse non più.
End Ambient || Spunti per tutti, ricordate che in caso, vi potrei casualmente stalkerare. Pace e amore figlioli di Ame e Naomi.
No non è l'unica dunque, perfino il discorso degli Uchiha perde adesso importanza. Che quel qualcuno sia tornato a vedere la propria opera? Che sia li per riveder un loco del misfatto? Nulla, lei non ha visto nulla ne sentito il fruscio ma la musica quella non può non sentirla , ecco perchè si muoverebbe con la dovuta calma si, ma puntando la luce oltre il naso per aver una migliore visione < andate avanti > un gesto per le copie e le due seguirebbero senza problemi , non toccabili ovviamente eppur molto utili < gridate se trovate qualcosa > meglio di nulla, non potranno combattere ma confondere senza dubbio e non saranno loro a morirne male ma nota il cambiamento di Kioku stesso, quella serietà che un tempo gli apparteneva ad ogni singolo respiro e li proverebbe a posargli la mano sul braccio per farlo calare dolcemente lanciandogli un occhiata seria dritta in viso. Ode quelle parole stesse, quelle che notificano la visione di qualcosa di lontano o meglio di qualcuno < odio i genjutsu > un mormorio basso e soffocato di una rabbia antica e pregna nella proprie vene a sentir di nuovo un brivido di paura del passato che torna < andranno prima le copie, poi noi > molto meglio andare dopo con più accortezza, sia mai che sia l'assassino appena ritornato per chissà quale motivo, o semplicemente qualcuno che si diverte alle loro spalle durante quella missione . Non aveva sbagliato a prenderla in modo tanto serio, conscia che in quella missione esclusi tutti e tre dalla civiltà, qualsiasi cosa sarebbe potuta capitare. Se ciò fosse stato fatto allora andrebbe a poggiar le mani ai fianchi ma attenta e pronta a qualsiasi evenienza < facciamo attenzione > un sibilo basso nel seguir quella musica nuova e sconosciuta, amata quasi alle orecchie eppure non se ne deve lasciare incantare eppure avanzeranno tutti quanti, non si tira indietro sebbene l'odore, l'aroma stessa della pioggia arriva loro forte e pungente insieme al suo suono. Impossibile che ella cada li e non sopra di loro, la musica che si fa più alta così come i battiti del proprio di cuore e l'urlo, l'urlo che aleggia la farà gelare si, ma correre adesso, correre in avanti verso quel suono, verso quello che sembra un corpo steso a terra pregno di sangue e acqua. La pioggia di sangue che è giunta di nuovo a loro e lo sguardo allarmato si pone sul viso conosciuto , di quella pioggia che smette di scendere e la musica che non dona loro più la sua arte. Tutto è silente in quel nuovo corpo trovato, come hanno fatto a farselo sfuggire da così dannatamente vicino ? < la pioggia è caduta solo qui > il sussurro che spezza il silenzio che ha ritrovato . S'avvicina al corpo vedendone i segni del coprifronte < era di Ame > la rabbia che sgorga eppure non riesce a toccarla , a veder chi sia , in quel sangue bagnato che scivola in terra impregnandolo della sua ormai vita . Ma li accanto alla pozza vi è un etichetta, non sa di cosa sia, eppure allunga le dita della mano per recuperarla per non farla imbrattare di sangue e tenerla aperta sul palmo libero per leggerla, provandoci almeno . Lo sguardo che andrà a ritrovarsi di nuovo a Kioku e alla ragazzina, chissà se quella non sia la sua prima volta d'innanzi la morte < non c'è nulla da fare per lei > ma osserverà senza dubbio le pugnalate se ve ne trova su quel petto ormai privo di aria e vita < hai trovato qualcosa? > un sussurro per il fu Akendo alla quale s'avvicinerebbe per cercar di capir anche lei cosa stia guardando, quelle linee di una scrittura su un foglio, ma andrebbe ad osservarne bene la stesura delle stesse lettere pur di portar solo dopo lo sguardo anche lei a quel piccolo bagliore, di quella pietra levigata , di un kanji che riconosce benissimo < Kioku.. dov'è il tuo anello? > un sussurro basso e terrorizzato solo per lui ponendosi talmente vicina da sembrar folle < non dire a nessuno di quello , a nessuno > sussurro ancor piùbasso pur di non farsi udire dalla ragazzina, proteggerlo da se stesso e da quel passato pare esser divenuta una vera impresa titanica, non se ne era resa conto prima ma le iridi scivoleranno sulle nuda dita di colui che un tempo fu portatore di quel simbolo. L'unico alla quale potrà andare a legarsi il suo stesso passato. E come farà a spiegar il perchè lei sappia? < dobbiamo chiamare gli ANBU immediatamente, raccoglier le prove che ci sono qui e non toccare nient'altro > la voce che troverà di nuovo la sua forza, sempre che appartengano allo stesso assassino tutta quella scena. Prenderà tutto, confusa e impaurita, le copie che spariranno sotto gli occhi di tutti pur di legarsi a quel senso di oppressione che sente al petto.. che sia una minaccia rivolta direttamente al nuovo Uchiha? Avranno modo di scoprirlo senza dubbio, prima della sua morte ovviamente, dopotutto ha promesso di proteggerlo. Quella musica, la pioggia, il sangue, il kanji, tutto riconducono alla loro casa primordiale, e a colui che adesso giace in un sonno profondo. < ti accompagno a casa > un basso sussurro per l'altro < vi accompagno a casa > non sarà forte come un tempo eppur l'esperienza non le manca per accompagnar entrambi alle loro abitazioni. Dovrà fare rapporto immediatamente [se end] Non è il momento di perdersi d'animo, sicuramente l'ansia dovuta a quell'improvviso introdursi della malinconica componente musicale, in quella che doveva essere una semplice ricerca per i boschi, ha scosso abbastanza la giovane Uchiha che più che volersi affidare agli altri due presenti, più tattici ed apparentemente capaci di pensare in maniera più efficiente di una spaesata Naomi, la quale al canto suo potrebbe soltanto comparare le situazioni ai videogiochi giocati, pensando a strategie e meccaniche tutte sue, cose che non ha bisogno di esternare perchè tanto in pochi la capirebbero < Non.. Credo sia un illusione, cioè.. Lo Sharingan dovrebbe aiutarci a svelarla, teoricamente.. > dovrebbero essere in grado di vedere eventuali costrutti di chakra o onde sonore create tramite la manipolazione dello stesso, insomma, dovrebbero accorgersi se sono sotto un illusione o meno, eppure, sembra tutto sin troppo reale, per quanto remoto < C-che sia collegato? L'ombra.. La musica.. Insomma.. E se qualcuno non volesse che indaghiamo qui..? > si guarda attorno con maggior timore, smuove pochi passi giusto per stare appresso agli altri due ninja, sicuramente più capaci di mantenere il sangue freddo di lei, lei che vien pervasa da una lieve ansia di sottofondo che la costringe a spostare le rosse iridi a destra e a sinistra con una certa rapidità ed un nervosismo evidente. Eppure, di restarsene lì non se ne parla, Sharu drizza la coda e solleva il pelo nel percepire il nervosismo della propria padrona ma poco può farci se non seguire la verdina che quindi, per quanto in parte riluttante, si accoda ai due compagni di missione continuando a guardarsi intorno con un lecito timore < Eh!? C-cosa.. > è ciò che osa pronunciare dopo uno spavento puro e crudo al sentire quell'urlo straziante che squarcia il ritmo progressivo della musica, sottofondo del loro avvicinarsi mescolato con un piovere insensato, quasi illogico ed inspiegabile. Strizza appena gli occhi, tremando sul posto, gocce d'acqua che per prime la investono, poi sono gli occhi a cadere sul cadavere che giace disteso a terra, riverso nel sangue, un sussulto di puro spavento ed un portare la mani davanti alla bocca. Non è solita a vedere gente morta, capitela < È.. È.. > sì, morta, così come decreterebbe Sango che si avvicina sicuramente più di quanto farebbe Naomi, rimanendo in disparte anche rispetto a Kioku. Si guarderebbe attorno, di nuovo, tremando come una foglia, la musica si è fermata e Kioku e Sango paiono intenti a scambiarsi delle parole in privato, nulla che concerne la Uchiha che è sin troppo spaventata per rimanere lì, quel sangue è troppo fresco ed è tutto così troppo pericoloso per non rischiare di farsi venire una crisi di panico o qualcosa di simile, tanto che manco aspetterà l'invito di Sango < Ah.. E-ecco.. Io.. Me ne vado, s-sì.. Mi spiace ma.. Non- ... > non saprebbe nemmeno lei cosa dovrebbe dire, ma forse un semplice non voler morire può più che bastare. Un cenno verso entrambi, schiocca le dita verso Sharu e così come è giunta nel bosco, dopo aver memorizzato la scena del crimine mediante lo Sharingan, avendola comunque - volente o nolente - osservata nei minimi dettagli in pochi attimi grazie all'innata, volta i tacchi e prende a correre verso casa, un passo inizialmente lento per poi prendere velocità e svanire così verso la sua tana, in fretta e furia, senza manco voltarsi. Cosa c'era scritto sul foglio, l'etichetta, non le interessava di nulla visto che questa volta ci è andata vicino, poteva essere lei così come è stata quella donna, dopottuto. {end <3} [Bosco Oscuro (radura)--->Mission GO] Quella melodia attraente, quasi più una litania se solo sapessero cosa li attende oltre quella boscaglia, l’epicentro della musica stessa, ma ancora avvolto nel mistero ciò che sta accadendo in quel limitare del bosco, dalla musica alla strana ombra, tutto sembra esser stato apparecchiato per uno spettacolo e in un certo qual senso così lo si può interpretare, di che natura non è ancora dato saperlo al trio a quanto pare. Musica che li attrarrebbe sempre più, una musica che li condurrebbe sempre più vicini alla realtà dei fatti, in lontananza un lento, debole ma presente scroscio, assurdo guardando anche solo al cielo e al limpido cielo, cosa mai dovrebbe cadere dunque, eppur sembra esser pioggia dal rumore, lento il suo incidere, d’accordo con le altre due Kunoichi nel far andare avanti le copie per sicurezza ma rimanendo comunque un po’ più avanti rispetto a loro, come a volerle proteggere non si sa mai. Ad ogni passo ma musica incalzare sempre più, alzare ad ogni metro percorso la sua tonalità, più forte, sempre più forte fino all’estremo, fino all’apice della musica stessa che culminerebbe in un grido, forte, straziato, udibile da chiunque, forse non solo dai presenti, pochi attimi ci vorrebbero all’Uchiha per fregarsene di tutto e scattare in avanti facendo leva sulla propria muscolatura degli arti inferiori, pericolo o meno, copie o meno che vi siano, si fionderebbe arrivando infine all’epicentro del suono, li lo scroscio terminerebbe e d’innanzi a loro un ennesimo spettacolo raccapricciante. Stringerebbe le palpebre con forza, così come la mandibola serrarsi e i denti digrignare, strusciare violentemente tra loro, la mano destra chiusa in pugno…un altro cadavere, ancora una volta non ha potuto fare niente, una lei, a questo giro, non la prima, no di certo, come nel caso del povero spazzino, veterano di guerra, anche in questo caso ha potuto fare ben poco, se solo non avesse perso tempo, se avesse subito utilizzato lo Sharingan…magari l’avrebbe salvata? Molte sono le domande che ora affliggono la mente del povero Kioku, non potendo negare ai propri pensieri il contorcersi di tali domande che si pone, chissà, magari se fosse arrivato prima, in tempo, se si fosse accorto prima dell’ombra o della musica…ormai è tardi e non vi è più nulla da fare. La stessa Sango se ne avvedrebbe, superandolo, rimasto li immobile, ora con le palpebre nuovamente spalancate, non vi sono lacrime, nonostante il villaggio d’appartenenza, non la conosceva, eppure in quelle sue iridi rosse un grande sconforto per non essere stato di nessun aiuto, una promessa che si è fatto, un patto solenne con se stesso, salvare le vite di chi non può difendersi, che sia questa la strada che voglia intraprendere per comprendere meglio cosa sia e cosa significhi per lui la parola shinobi? Ascolta le di lei parole, la rossa muoversi, sicuramente più a suo agio dei due, la ragazzina in balia di uno spettacolo raccapricciante e il giovane Shounen Boy tormentato dalle sue colpe createsi, muoverebbe solo dopo poco dei primi passi, avvicinandosi al cadavere, la placchetta raffigurante il simbolo del settore/villaggio, la pozza di sangue, con il proprio Sharingan, si avvicinerebbe con lo sguardo e successivamente con il proprio corpo alla povera vittima, alla ricerca anch’egli di ferite o qualsivoglia altro dato che possa se non altro ricondurre ad un arma o tecnica la causa della morte, almeno nell’immediato, poi toccherà al reparto medico dopo una autopsia fornire delucidazioni sull’accadimento, almeno gli anime polizieschi lo hanno aiutato in qualche aspetto delle indagini. Con il termine di quella strana pioggia il silenzio tornar padrone del loco, il singolo rumore dei loro passi riempirebbe quegli enormi solchi, oltre l’etichetta più avanti quel foglietto, ancora una volta, ormai marchio di fabbrica del killer o per meglio dire…ormai serial killer, parole ancora una volta poco comprensibile, facili da leggere, difficili da comprendere nel contesto, ma non sarà nemmeno quello a raccogliere le attenzioni di Kioku e del suo leggendario Sharingan, bensì un piccolo riflesso lucente, un baglio, un attimo di luce, una fioca speranza e poi scomparire, ma tanto basta per adocchiare la sua posizione e fiondarsi verso di esso manco fosse smeagol con l’unico vero anello, eppure quel piccolo baglio sembrerebbe rivelarsi una minuscola pietra, tanto minuscola quanto altrettanto importante, un forte richiamo lontano del passato farsi strada dentro di lui. La figura di Sango avvicinarsi, mentre le rosse iridi posarsi su quella piccola pietra, magnetica l’attrazione, qualcosa dentro di lui si smuoverebbe, o almeno cercherebbe, come a voler riemergere, una sensazione strana quasi di disagio verrebbe percepita dal giovane che cercherebbe di tranquillizzarsi, forse troppo scosso dall’accaduto e dalla visione stessa, un sospiro, le palpebre per qualche istanti chiudersi e riaprirsi dopo aver espirato, ricacciando così questa strana sensazione, ma non l’interesse verso la pietra, sembrerebbe esserci un simbolo, una scritta, non comprende bene, palese però che appartenesse ad un anello, proprio come quella sera con i rapinatori, vi era persino Naomi, anche in quell’occasione vide un anello, quella visione richiamò in lui diverse emozioni oltre ad una strana attrazione verso il ninnolo stesso, proprio come adesso, avvolgerebbe quella pietra tra le proprie mani, raccogliendola se potesse e fatto ciò, la osserverebbe con maggior cura, prima del sopraggiungere di Sango. Al suo arrivo, le di lei parole lo spiazzerebbero come mai prima d’ora <il mio che?> sussurrerebbe nella sua direzione, lo sguardo portato lesto sul viso della rossa, sgranando gli occhi <cosa ne sai? Non…importa non ora> scuoterebbe la testa allontanando strani pensieri, congetture, parole affollarsi nella sua mente, c’è stato un altro omicidio <bisognerà avvisare tutti, non solo gli Anbu> esclamerebbe d’un tratto rialzandosi lentamente <soprattutto per come ho visto che lavorano, ci ricaverebbero ben poco, per quanto non lo voglia ammettere così su due piedi, abbiamo bisogno che la Shinsengumi cominci a condurre indagini parallele agli Anbu e le forze dell’ordine minori> lo sguardo sulla pietra posta sul palmo aperto della mano destra, un rapido cenno in direzione di Sango e del suo consiglio, non ne farà parola ma stanno accadendo troppe cose strane e non è la prima volta che l’Ishiba gli intima di tenere la bocca chiusa, dallo sguardo dell’Uchiha, la stessa ragazza potrà evincerne una voglia di risposte e presto o tardi dovranno arrivare, chiuderebbe la mano destra, stringendo dunque la pietra e riponendola successivamente nel taschino del giubbotto opposto a dove si trova il pacchetto di sigarette, onde evitare maldestri incidenti, infine tornerebbe con il proprio sguardo sulla Kunoichi di Amegakure <per quanto riguarda quest’ultima cosa> riferendosi alla Shinsengumi e sapendo la sua appartenenza <puoi pensarci te vero?> lo darebbe quasi per scontato ma solamente per via logica e di intuito, immagina che anche lei voglia fare sempre più chiarezza a maggior ragione perché ora si tratta di una ninja del suo stesso distretto e non una in pensione ma una forza del distretto stessa, con una vita davanti, sogni o speranza, a tale pensiero non potrebbe che stringere di nuovo i pugni…lo Shounen Boy. Non arresterebbe la “fuga” di Naomi, inutile rincorrerla, se riuscirà a rincontrarla vorrebbe parlarle degli Uchiha, magari scoprire cosa sa e come mai di questa sua avversione al clan stesso, ma adesso, ora come ora, inutile arrestare il suo passo fuori dal bosco stesso, rimanendo così solamente loro due <attendiamo l’arrivo delle autorità sul limitare dell’entrata del bosco, una volta arrivate e condotte sul luogo vorrei tornare a fare rapporto e redigerlo soprattutto, così da poter essere d’aiuto> nelle sue parole una profonda rabbia, ma non impulsiva, pregna di delusione, verso se stesso probabilmente <non siamo riusciti…non sono riuscito a fare nulla per lei, ma proverò a fare qualcosa in memora sua> parole particolare e sicuramente strane all’udito di Sango ma del resto egli è Kioku Nashi, una sua visione del mondo, più pura, forse fin troppo sempliciotta e inarrivabile ma questo è il suo pensiero. [end]