Pioggia e Tisane

Free

0
0
con Hye

16:28 Utente anonimo:
  [Via centrale] Sono le prime ore del pomeriggio nel quartiere tecnologico de distretto di Amekagure, per quanto posso ricordare alcune zone della Pioggia sembra una brutto copia made in cina ma con i tempi che corrono si ci deve accontentare di questo eppure ciò che ricorda di più la città tecnologica del Paese del Cielo è la Pioggia che cade suicida sul capello di legno del giovane genin Shiroi Ishiba, frantumandosi per poi scivolare sul legno cadendo a cascata dai bordi dell’accessorio che copre il capo. Molti con condizioni meteo del genere resterebbero a casa o al chiuso,ma non loro, Shiroi e la sorella maggiore Hye, che considerano la Pioggia come una bella giornata di Sole per uscire e godersi il Suono della Pioggia per bersi qualcosa fuori. <<… Il Cielo Piange…>> Direbbe a bassa voce con un tono rattristito verso la maggiore mentre muove i passi verso il solito locale ove passa molto tempo a bere infusi e tisane. Splash.Ogni passo affonda le scarpe da shinobi nere bagnando leggermente i piedi del ragazzo , tra una pozzanghera e un’altra. Shiroi indossa un chimono nero nella parte inferiore del corpo mentre la parte superiore viene stretta in vita da una corda rossa annodata e tenuta salda da un fiocco fatto con la medesima sulla parte posteriore. Il Chimone superiore è totalmente nero e presenta solo dei ricambi a triandolo sulle maniche di color rosso sangue, il petto invece è lasciato leggermente scoperto cosi da intravedere il rosario d’ebano che porta al collo. Gli occhi blu si poggiano verso il locale che sembra aver aperto da poco tanto che dall’esterno si può vedere la cameriera sistemare la sala interna, oggi non molte persone vorranno sedere fuori visto la Pioggia che cade incesante. << è quello li..>> Direbbe alzando la mancina con tanto d ‘indice accusatore che indica il locale. Ah dimenticavo quasi, Luna come al suo solito si trova adagiata nella criniera bianca del genin , al riparo dalle grosse gocce di pioggia che per lei sono come meteoriti.

16:29 Utente anonimo:
  [Via centrale] [Azione annullata]

16:29 Utente anonimo:
  [Via centrale] Sono le prime ore del pomeriggio nel quartiere tecnologico de distretto di Amekagure, per quanto posso ricordare alcune zone della Pioggia sembra una brutto copia made in cina ma con i tempi che corrono si ci deve accontentare di questo eppure ciò che ricorda di più la città tecnologica del Paese del Cielo è la Pioggia che cade suicida sul capello di legno del giovane genin Shiroi Ishiba, frantumandosi per poi scivolare sul legno cadendo a cascata dai bordi dell’accessorio che copre il capo. Molti con condizioni meteo del genere resterebbero a casa o al chiuso,ma non loro, Shiroi e la sorella maggiore Hye, che considerano la Pioggia come una bella giornata di Sole per uscire e godersi il Suono della Pioggia per bersi qualcosa fuori. <<… Il Cielo Piange…>> Direbbe a bassa voce con un tono rattristito verso la maggiore mentre muove i passi verso il solito locale ove passa molto tempo a bere infusi e tisane. Splash.Ogni passo affonda le scarpe da shinobi nere bagnando leggermente i piedi del ragazzo , tra una pozzanghera e un’altra. Shiroi indossa un chimono nero nella parte inferiore del corpo mentre la parte superiore viene stretta in vita da una corda rossa annodata e tenuta salda da un fiocco fatto con la medesima sulla parte posteriore. Il Chimono superiore è totalmente nero e presenta solo dei ricambi a triandolo sulle maniche di color rosso sangue, il petto invece è lasciato leggermente scoperto cosi da intravedere il rosario d’ebano che porta al collo. Gli occhi blu si poggiano verso il locale che sembra aver aperto da poco tanto che dall’esterno si può vedere la cameriera sistemare la sala interna, oggi non molte persone vorranno sedere fuori visto la Pioggia che cade incesante. << è quello li..>> Direbbe alzando la mancina con tanto d ‘indice accusatore che indica il locale. Ah dimenticavo quasi, Luna come al suo solito si trova adagiata nella criniera bianca del genin , al riparo dalle grosse gocce di pioggia che per lei sono come meteoriti.

16:40 Hye:
  [Via Centrale > Locale] Forti precipitazioni, plumbeo cielo e illuminazioni artificiali a riflettere sulle abbondanti pozze lungo il ciglio della strada. Un posto caotico, certamente diverso da dove i due arrivano, ma in tutta quell'accozzaglia di elementi stranamente si ritrova un certo ordine naturale delle cose. Un'ordine tutto suo capace di rispecchiare il caos che le si scatena in petto, tace a riguardo, sfoggiando la maschera più bella che le è stata regalata in circostanze come quelle di oggi. Davanti ad un pubblico. L'espressione è contenuta, priva di grinze dipese dal groviglio di pensieri che le passano per la mente. Abile ormai a fingere nonchalance, seppur sia chiaro che vada gradendo la compagnia del fratello al proprio fianco <.. > di tanto in tanto le smeraldine poggiano sull'albino, occhieggiando distrattamente i dintorni per un lasso di tempo variabile a seconda di quando lo stesso Shiroi si perdere a guardare altrove. Nonostante ci provi a non fargli percepire pressioni, è pressoché impossibile non sentire l'inquietante sguardo ferino della mora, di natura territoriale verso il proprio stesso sangue. Pioggia che scandisce ogni cosa, il tempo, ogni passo consumato lì nei dintorni e perfino i respiri scambiati vicendevolmente sotto la stessa copertura in legno paratasi sopra i loro capi. A differenza dell'altro, non veste tradizionale di proposito. Quasi per marcare ancor più la differenza tra i due, lei nel suo piccolo a scelto di vestire in maniera più modesta, neanche debba ritagliarsi il ruolo di bodyguard. Veste con un semplice blazer nero gessato sulle spalle e lungo fino alle gambe, un maglioncino a collo alto rigato e dalle sottili fantasie bianche a sua volta infilato a forza in un gonnellino plissettato fino al ginocchio. Un passo dietro l'altro è ciò che la muove, con ai piedi un classico paio di stivali alti fino allo stinco i quali si mostrano essere una manna santa dal cielo quando è chiaro che il meteo non è d'aiuto. Eppure tutto ciò che le serve è lì con lei, il Sangue e la Pioggia. Beata se ne sta, cullandosi anche quando è tempo di udire la voce sottile dell'altro al contrario attento ad indicarle il punto esatto ove è sito il locale interessato < Vedo che hai avuto tutto il tempo necessario per guardarti attorno, da che sei arrivato. > allunga il passo, svoltando sul lato indicatole al fine di anticipare l'entrata al suo ingresso. Tra i primi gesti c'è una signorile attenzione a sottrarsi il copricapo prima d'entrare < E' permesso? > chiede a fior di labbra, lasciando baciare le pieghe avvolte da spennellate rosso cremisi. Il capo irrimediabilmente va chinato rispetto al proprietario, lasciando cadere dinnanzi qualche ciocca corvina della piena matassa di capelli raccolti in una corda molto similare a quella che l'Ishiba porta in vita.

17:01 Utente anonimo:
  [Via centrale] Entrerebbe subito dopo la sorella maggiore, ma si fermerebbe un attimo sul ciglio della porta notando solo ora il suo abbigliamento, lo sguardo si stringe un po' scrutandola attentamente per poi sorridere felice. << Sei davvero tanto bella sorellina .>> direbbe felice come ogni volta che la guarda, non c’è malizia da parte sua ma per gli occhi del piccolo Angelo è come vedere la bella madre che a tratti gli manca, come le sue carezze e le sue cantate per accompagnarlo nel mondo dei sogni anche se spesso i suoi non lo erano ma incubi ma almeno quel dolce momento alleggeriva il peso della notte che lo aspettava in sogno per torturare la sua mente. << Salve!>> esclamerebbe educato verso la cameriera presa dalla fase d’apertura per subito dopo rispondere alla sorella.. <<… Diciamo…>> il tono di voce adesso si rattrista un po' eppure sul suo viso ancora nessuna emozione di disegna ma proprio in quel momento, gli occhi si poggiano sui tavoli all’esterno, li osserva dalle vetrate del negozio, tavoli coperti da tendoni bianchi. << So che la mia richiesta può sembrare insolita ma potremo sederci all’esterno?>> domanderebbe verso la cameriera per poi tornare ad osservare la maggiore dagli occhi di smerlando . << Sempre se per te va bene Sole, bere qualcosa di caldo con il tuo fratellino mentre fuori piove.>> Direbbe infine con un fare quasi da bambino, il suo modo di rivolgersi con la sorella è estremamente diverso da quello usato con chiunque fin ora, parla spesso come un ragazzo freddo e maturo eppure con lei sembra tornare un bambino nonostante il suo aspetto. Adesso le mani dello Shinobi di Carta andrebbero a cercare quelli della sorella per catturarle. << Dai Sorellina!>> esclamerebbe nel tentativo di convincerla. –FlashBack- Una ragazza di giovane età sta preparando una grossa borsa, forse sta partendo. Nonostante il suo fare sicuro e duro ha gli occhi carichi di lacrime , rattristita da qualcosa che sta lasciando in quel posto, ma abilmente si nasconde mentre china finisce di preparare la borsa. Ma all’improvviso qualcosa la cattura, un abbraccio stile Koala la placa. << Non piangere Sole, Presto ti raggiungerò giuro! >> esclama il bambino dai capelli bianchi per poi stringerla più forte che può. << Non essere trisnte. Dai Sorellina!>>.-FineFlashBack- Gli occhi d’oceano fissano quelli acerbi della sorella aspettando che risponda alla sua richiesta.

17:21 Hye:
  [Via Centrale] Lì ancora china col capo lo sente ri-azzerare le distanze, parandosi praticamente alle spalle nel tempo in cui con quel solito filo di voce candido decide di lasciarsi pubblicamente ad un complimento. Le palpebre scemano mentre la mancina si solleva a riassestare la ciocca dietro all'orecchio, con aria contegnosa < Te lo ha insegnato papà ad uscirtene così? > domanda quasi con intenzione di rimbeccarlo, se non fosse che in quel caso è proprio il suo sangue a guardarla con particolare attenzione. Tanto basta per scoppiare in un soffio compiaciuto, a tratti ironico, sollevata di ritrovarlo così come se lo ricordava < ...hmph♥ > la schiena si raddrizza, il capo torna in asse con il resto del corpo mentre lo sguardo rimbalza dietro la spalla per lanciare a sua volta una lunga occhiata all'albino. Da capo a piedi quasi in maniera maniacale, come a rendere difficile per la cameriera non ritenere profondamente malizioso quel loro modo di fare. Ma poco si cura dell'opinione altrui, nessuno potrebbe mai capire il rapporto di profonda simbiosi in cui vivono e sono stati cresciuti ad essere per il fatidico giorno < Invece mamma sarebbe molto orgogliosa di vederti sempre così impeccabile, sai. > pigro il braccio si solleva, una lieve inflessione del polso per poggiare le dita sull'espressione vuota che gli vede disegnata in volto < Mi hai letto nel pensiero, fratellino. Essia fuori > gli soffia melodiosa tanto nel tono quanto a riflettersi sul modo di fare, decisamente al contrario di come invece si volge verso la cameriera. Un solo cenno del capo, l'espressione che torna atona e lo sguardo duro < La ringraziamo in anticipo per il suo disturbo. > inchioda, non ammettendo in alcun modo un'intromissione nella dubbia scelta di rimanere fuori. Gira sui tacchi, pronta a rimboccarsi le maniche per assestare un paio di sedie attorno ad un tavolino. Di certo molto pratica, abituata a doversi fare da sé per ottenere ciò che vuole < Dimmi piccola Luna, cos'è quella faccia... se è per la signora Sango, te l'ho detto, non ti devi preoccupare. Ho risolto io. > e diciamocelo, forse è proprio questo che fa più paura di tutta la faccenda. Cruenta e in totale contrapposizione con il volto diafano, i tratti candidi e il fare morigerato. L'unica cosa a cozzare con questo tipo di bellezza è lo sguardo graffiante, inquieto, tanto profondo da sembrar bruciare nel vuoto più sconfortante e maledetto.

17:43 Utente anonimo:
  [Via centrale] Si disegnerebbe una piccola faccia compiaciuta vedendo che la maggiore ha accettato la sua richiesta , qualcuno sicuramente festeggerebbe o direbbe qualcosa ma lui no, non è cosi accenna solamente un piccolo sorriso chinando la testa verso sinistra <<… ♥>> Raddrizzerebbe subito la testa dunque e tornerebbe vicino alla porta d’ingresso per aprirla ma rimanendo all’intero . << no mi ha insegnato questo.>> Direbbe riferendosi alla materna mentre il capo si china lasciando che le lunghe ciocche bianche cadino lateralmente sul suo viso . <<… Prime le signore.>> Con voce fredda ma educata cosi inviterebbe la sorella maggiore ad uscire per poi seguirla,ma prima si volterebbe verso la cameriera e direbbe. << Un infuso di petali di rose e una tisana di fragole e frutti rossi di bosco per piacere.>> Cosi ordinerebbe per lui e la sorella ricordandosi i suoi gusti, per subito dopo seguirla fuori dalla struttura. Chiuderebbe la porta alle sue spalle e muoverebbe veloci passi superando cosi il passo della maggiore che dovrebbe già essersi avviata prima di lui ai tavoli. << Sango? No forse è stato uno dei pochi incontri non sgradevoli. >> direbbe molto trattenuto, non è da lui dimostrarsi entusiasta di qualcuno appena conosciuto. << … Neanche qui mi sento a casa… Papà e mamma dicevano che presto mi sarei sentito a casa almeno qui … invece io mi sento a casa solo quando ci sei tu…>> La sua voce è tranquilla e pacata come al solito, nonostante le parole tristi e d’amore appena pronunciate in fine verso la consanguinea ancora non palesa nessuna emozione. << Passo le mie giornate ad allenarmi e a osservare la gente che mi circonda.>> Ancora prima d’arrivare al tavolo alzerebbe l’arto destro tentando di coprire il capo della sorella della pioggia fino ad arrivare ai tavoli coperti dalla tenda . << Li vedo tutti cosi diversi da me… Li vedo viziosi, come se vivessero in una bolla di sapone, non conoscendo la Pioggia. Li vedo cosi ignoranti… cosi incoscienti eppure sembrano felici..>> Una volta arrivato al tavolo le mani si poggerebbero su uno schienale di una sedia portandola indietro in modo che la sorella si possa sedere tranquilla . << …aspetta…che hai fatto a Sango sorellona?! >> Esclama guardandola un po' pensieroso mentre la mente già elabora dove potrebbe essere legata o nel peggiore dei casi dove giace il suo corpo, la gelosia della maggiore non è facile da gestore avvolte.

18:21 Hye:
  [Via Centrale] Ciò che la muove verso il fratello non è banale gelosia, è forte senso di appartenenza. Come un nido, quando il volatile maggiore si mostra territoriale per tutelare i piccoli. Esattamente questa la chiave di lettura per inquadrare gli atteggiamenti della mora. Passa oltre il gesto galante dell'albino, a piccoli passetti verso l'esterno < Invece a me ha insegnato a spezzare le gambe a chi non tanto cortese come te, fratellino. Chù~ > cinguetta neanche essa stessa sia parte integrante di una fonte di violenza più grande e complessa. Parole pregne di promesse di sangue, eppure così a modo e particolarmente fascinosa nel suo piccolo da sembrare dannatamente innocente. Una bambola priva di peccati. Prende posto animata da gestualità leggiadre e accomodanti rispetto alla sedia pari passo accostata dalle movenze del fratello. Chino il capo, un cenno di gratitudine che non manca mai di rivolgergli < Speriamo sia di ottima qualità, anche se nulla è in confronto alla cerimonia del té di Mamma. Non è vero? > domanda rafforzata da una smorfia viziata, accennando leziosità sugli angoletti delle labbra pizzicate all'insù. Un attimo scandito dietro ad un battito di ciglia lunghe e scure, come un ventaglio di seta svolazzato dinnanzi alle ombre e luci riflesse sul diafano volto. Scema l'ardire quando è tempo di affrontare il discorso di Sango. Ambo due le mani raccolte sul grembo mentre la schiena rimane sospesa ad un soffio dalla spalliera della sedia, tipico di chi è sempre sul chi va la < Credo di averlo capito da me, è solo che quando sei tornato dal Dojo avevi una faccia. E lei si è presentata con dei doni per te, per farsi perdonare. La cosa mi puzzava e ho voluto chiarire da subito quali fossero le intenzioni. Infondo, non siamo qui per perdere tempo. > nuda e cruda verità che non intende certo fargli mancare, neanche se la persona in questione è l'Ishiba. Anzi, a maggior ragione gli rammenta qual è la loro missione sebbene sia conscia che in quel muro di silenzio dietro cui si cela il fratello vi sia anche tanta amara consapevolezza < Non ne sono sicura... però mi è sembrata intenzionata ad esserci alleata. Spero anche a te sia sembrata di buone intenzioni. > ed è una cosa che transige e concepisce la mora, solo grazie ai lunghi discorsi fatti dai genitori, circa il potenziale dell'unione di buoni intenti. Un potenziale spesso represso, ignorato, ma se improvviso molto simile ad un'esplosione rivoluzionaria. La durezza negli occhi via via si affievolisce, scivolando ad occhieggiare l'orizzonte e la pioggia che incessante tratteggia il panorama < Anf, ti capisco. Ho pensato la stessa cosa quando ti ho rivisto, quasi soffocavo. Ma ora almeno è tollerabile.. > la mano poggia al petto, inconscia di star stringendo con veemenza < Anche io gli ho creduto, ma non credo volessero indorarci la pillola. Non sarebbe nel loro stile, credo piuttosto che loro... Hmph, loro abbiano Memoria di una Ame ormai tramontata. > le costa ammettere ciò, le costa immaginare che siano stati leggeri nel lasciarli volare via da un Nido sicuro per ritrovarsi in mezzo alla miserabilità < Se solo sapessero ora... quante cose sono cambiate... > inghiotte a forza un rantolo di saliva colmo di spiacevolezza < No, forse è un bene che non sappiano. Come loro, anche Noi dovremo dimostrare di farcela. > leggero digrigno di denti, palpebre assottigliate e fronte corrugata. Il capo viene scosso per l'intransigenza rispetto al breve momento di debolezza avuto, lasciando che siano le lunghe ciocche corvine ad oscillare nel vuoto fino a ricadere sulle spalle < Hanno così tanto eppure.. non se ne fanno niente. Vivono di superficialità nonostante quello che è servito per arrivare a questa finta pace. >

18:44 Utente anonimo:
  [Via centrale] Ed ecco arrivare la cameriera che porta l’ordinazione del Sole e della Luna, quel sottofondo creato dal Suono della Pioggia sembra quasi una ninna nanna per l’angelo che socchiude gli occhi lasciandosi cullare dalla culla del suono che le sue orecchie catturano come abili borseggiatori, facendola un po' sua, gli occhi si socchiudono un attimo per poi riaprissi sentendo il suono della ceramica che sbatte appena sul tavolo di vetro. La donna mette le due tazze al centro, separate da un piccolo piatto con dei biscotti. La mancina scende veloce verso il piccolo borsello attaccato alla corda che stringe il vita il Chimono . Apre il contenitore e prende una banconota e delle monetine, soldi abbastanza sufficienti per pagare le due bevande più la manciata per la giovane cameriera. <<… arigatō..>> direbbe chinando il capo verso la donna che una volta presa la paga ricambierebbe l’inchino in segno di salito e sa lontanerebbe subito rimettendosi al riparo della pioggia per tornare alle sua mansioni all’interno della struttura. <<No.. non c’è confronto con quello della mamma, per questo io bevo solo infusi ormai. >> Accenna un sorriso ironizzando di come sia insuperabile la donna materna dei due. << Questo te ne ho ordinato una alla fragola visto che ti piacciono tanto ma è misto con delle erba ai frutti rossi di bosco, il sapore è dolce e forte allo stesso tempo, un po' selvaggio come la tua anima Sole.>> China nuovamente il capo verso destra gentile mentre la osserva. << Spero che ti piaccia sorellina.>> Ora il capo s’addrizzerebbe di nuovo ed ecco che la timida Luna decide d’uscire dal suo rifugio , qui la Pioggia non può esere un problema per le sue fragili Ali, farebbe un piccolo balzo sul tavolo appoggiandosi a due gocce di pioggia finite sulla piattaforma di vetro , fissandole un po' mentre con grazia, sbatte a tempo di battito cardiaco le bianche ali. << Non penso lei sia una perdita di tempo, ancora non l ho studiata molto ma la sua anima è abbracciata da un dolore che ricorda il nostro.>>avvicinerebbe ora l’infuso di petali di rosa andando a sorseggiare un po' bagnando appena le candide labbra dell’Angelo. <<.. La Pioggia non tramonta come vedi Sorellina, come vedi nel caso di Sangue ancora la Pioggia vive nel dolore delle persone. Tornerà, la faremo tornare unendo tutte le gocce. E Questa volta nessuno si dimenticherà della Pioggia..>> Luna adesso dovrebbe prendere il volo poggiandosi sui capelli attaccati della shinobi. << Hai ragione Luna dobbiamo comprare un bel ferma capelli per Hye…anzi potremmo farlo .>> Dice verso la farfalla che si veste da ferma capelli per la principessa della famiglia Tsuki.

19:12 Hye:
  [Via Centrale] Sospiro che riga la boccuccia, soffio ironico capace di strapparle un sorriso sino alla piena distensione delle labbra < Sei sempre così profondo... > spalluccia visibilmente fino ad incassare il volto tra le magre spalle. Si fa piccola in una flebile ammissione proferita a fil di voce < Che quasi mi pento ad ammettere che io sceglierei qualcosa semplicemente perché mi piace. Ma lo sai, sono molto più pratica io > smorza teneramente il sorriso, lasciando ricadere le smeraldine ben lontane pur di non incontrare il suo sguardo. Riflette attentamente sull'analisi del Minore, via via discrepando l'espressione in volto per un attimo risollevatasi grazie all'intervento dell'albino invece tutto preso a curarsi di lei. La Rossa quest'oggi pare essere un argomento che hanno affrontato solo vagamente tra le quattro mura domestiche < Dolore.. > fluisce via come un ruscello il caldo tono baritonale della mora < Mi ha accennato al fratello, e francamente non so come faccia. Io non vivrei se i ruoli fossero inversi. > si stringe ancor più nelle spalle, sino a schiacciare quel senso di impotenza provato nel provare compassione verso la Donna in questione a tal punto da impoverirsi di arroganza e forte atteggiamento < Vede in te la sua Ombra, vede in te un futuro Leader per il Clan. E credo tu sia destinato a questo, ma anche a tanto altro. È per caso tra i tuoi piani, fratellino? > chiede difatti fattasi molto più cheta torna a puntare le smeraldine sul volto di porcellana del fratello, inquadrando lo svolazzare della bianca farfalla sin sopra il proprio capo < La Pioggia non tramonta, ma il Cielo piange. > una frase ripresa e terminata con una constatazione che spesso ha sentito dire dal Padre stesso, una malinconia che ha fatto ereditare ad entrambi i suoi frutti dell'amore < Ma queste lacrime sono aride di sentimento e passione verso un futuro migliore. Sembra come se tutto rimanga statico di proposito, come se il suo suono non susciti ricordi di un'Alba migliore. > la voce via via si fa graffiante, colma di disprezzo verso il vile concetto che alla fine si sente di dover per forza affrontare con lui. Dunque la mano si, si libra verso la tazza fumante sebbene rimanga a mezz'aria di proposito mentre va rammentando le parole proferite dall'Ishiba donna < Senti Shiroi... perché non me lo hai detto. Perché non mi hai raccontato di -q-u-e-l-l-a- persona. Al Dojo. Sango me ne ha parlato in parte.. > deglutisce a forza, lasciando calare la mano quasi svilita dal dover essere troppo cruenta con l'unico che merita somma premura < Ma dimmi, t-ti hanno toccato in qualche modo. Ti hanno fatto.. >a quanto pare non riesce, neanche più un fiato le esce dalla bocca. Anzi, rimanendo arida sia di motivazione sia di salivazione < gasp. >

19:36 Utente anonimo:
  [Via centrale] Un ultimo sorso alla bevanda ormai tiepida che scende lungo la gola, si può quasi vedere mentre scivola lungo la giugulare, come una preda viene ingerita da una serpe per poi accompagnare la tazza sulla piattaforma di vetro. << Neanche io riuscirei a vivere al posto suo, io non potrei mai sopportare di perdere il mio Sole. >> Dice lasciando che il suo freddo sguardo si mescoli a quello acerbo della sorella mentre la Pioggia continua a cantare per loro . << Non fare lo stesso errore di papà,io non sono come il nonno ma troverò una soluzione e come mamma e papà . >> fa un piccola pausa malinconico << Ci bagneremo sotto la pioggia di Amegakure osservando il villaggio dal Colosso. >> dice evocando i racconti dei genitori della loro vita nel paese della Pioggia. Adesso le mani andrebbero a dirigersi verso il mento andando a slacciare il laccio che tiene saldo al capo il cappello di legno. << Non te ne ho parlato sorellina, perché non c’era motivo.>> Accenna un freddo sorriso alzandosi dalla sedia dirigendosi alle spalle della giovane shinobi, mettendole l’accessorio d’ebano in testa. <<… Anche perché quando sarà il momento sarò io a vedere la luce spegnersi negli occhi di quella specie di creatura che non è degna del dono lasciato dalla nonna.>> finirebbe cosi il discorso mettendoci un punto freddo e crudele. << Dimmi cosa vuoi mangiare questa sera?>> Domanda mentre le mani si poggiano sulle spalle della ragazza aspettando che finisca il suo thè .

Utente anonimo  [Via centrale] [continuazione] Luna, una volta che il ragazzo s’alza dalla sedia vola verso il suo petto nascondendosi nel chimono, sfiorando appena con le ali la pelle gelida del ragazzo.

19:50 Hye:
  [Via Centrale] Incessante pioggia danza attorno al velo di umidità che aleggia nell'aria. Inspira ed ispira a pieni polmoni, si ritaglia anche lei quel breve momento per lasciarsi cullare da un suono che potrebbe riconoscere fra mille. A menadito. Le palpebre scemano lasciando di questa magra consolazione un solo fremito sofferente, un riverbero dissolto tra il folto ventaglio di ciglia scure < No. > lo incalza con forte temperamento, pur rimanendo mansueta nelle maniere. Oserei dire impassibile fino all'attimo in cui il dolce sorriso va a pizzicare gli angoletti delle labbra, accarezzando i sensi dell'albino con il sommo carisma scatenato dietro ad uno dei sorrisi più radiosi < La troveremo insieme. > affermando ciò con le smeraldine cariche di brama, un desiderio che cela molto più rispetto all'interesse dimostrato dal fratello. In fin dei conti è lì da molto prima che arrivasse l'albino, la motivazione non è stata data al fratello sebbene in Famiglia chi doveva sapere, sa. Si indispettisce nel momento in cui è Shiroi questa volta a fare il vago, scostandosi con il peso dalla sua sedia per raggiungerla e pararsi alle spalle < Non ce n'era motivo?! > occhioni sgranati, ghigno mefistofelico di chi certo non si fa trattare in questo modo < Tzè. > ma è la risposta di lui a compiacerla tremendamente, un atteggiamento che gli vede così poche volte ultimamente che quasi temeva nell'indolenzimento d'animo dell'Ishiba. Ma così non è, come la calma prima della tempesta, è il fratello ad essere franco sulle future aspettative verso il Clan. Tanto basta per lasciarsi fare, ricambiando il tocco altrui proprio in maniera gattesca. L'espressione si fa cheta ma l'animo in tumulto non smette mai di rendere ambiguo e dissonante l'atteggiamento dall'apparenza che mostra la mora. Entrambi molto silenziosi vanno covando una duplice facciata < Stasera per punizione cucinerò io. E dovrai mangiare. Tutto. > inchioda accostando il peso anch'essa dalla sedia per rimettersi sulle proprie gambe, iniziando così una lenta camminata verso casa.

20:03 Utente anonimo:
  [Via centrale] Guarda gli occhi di smerlando sgranarsi e proprio in quel momento il capo per l’ennesima volta si china latermente ma questa vota i capelli sono liberi di cadere di lato , ricordando molto il padre se non per la mancanza del colore corvino dei capelli. Vuole farle capire che non c’è più bisogno che pensi a tutto lei ma non è facile e forse va bene cosi. <<…co .. co….NANI?!>> domanda esclamando mentre spalanca gli occhi sentendo la punizione che lo aspetta una volta arrivato a casa, resta di sasso, immobilizzato tanto che lei s’alza dalla sedia e inizia a far strada da sola, gli occhi la seguono quasi terrorizzati . <<…>> prende il cellulare dal borsello laterale per poi sbloccarlo e scaricare più velocemente possibile, l’applicazione NinjiaEat , non si sa mai…potrebbe servire. Una volta avviato il download velocizzerebbe il passo per raggiungere la sorella per poi scoppiare a ridere. Sono cosi presi che non s’accorgono neanche che la pioggia a lasciato spazio alla luna di splendere nel cielo. Una volta arrivato al fianco sinistro di Hye…<<vieni qui tipa irascibile>> il braccio destro s’allungherebbe avverando la sua spalla destra per poi stringerla a se mentre s’avviano verso casa [End]

Il fratello e sorella, decidono di bere una tisana presso i chioschi e locali del posto. I due parlano di questa fase iniziale d’arrivo e della shinobi conosciuta Sango.