Doveva solo essere una passeggiata c***o
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Giocata dal 11/03/2021 21:26 al 12/03/2021 00:01 nella chat "Centro di Kagegakure"
<tsk.... io ... che ci faccio ancora a questo mondo...?> una semplice frase, piena di significato, colma di dolore ed allo stesso tempo rabbia. Una frase che viene mormorata silente, impercettibile, nello stesso modo in cui è impercettibile ed invisibile Saisashi stesso. Sono passate ormai settimane dal suo risveglio dal cristallo, e se in un primo momento avesse cercato di viverlo come un miracolo, una nuovo opportunità per ricominciare da capo, fare ammenda dei suoi errori e del sangue di cui le sue mani si sono macchiate, per poter crescere semplicemente sua figlia accanto alla donna con cui credeva avrebbe trascorso il resto della vita...beh ad oggi questa speranza si è spenta del tutto...spenta in mezzo alle forti luci accese della città di Kagegakure, che a qualsiasi ora della notte illuminano ogni centimetro del suo centro, rendendola un posto a cui è impossibile abituarsi. Il genin vaga in maniera randomica, non ha una meta precisa, i giorni sembrano interminaibili, le ore incessabili. Tutto ciò che ha , è il lavoro da Ichiraku , ma a che serve? Lo aveva preso per mantenere se stesso e Mekura, ma ora che sono due settimanae che anche Mekura stessa è sparita, lasciandolo completamente solo in questo mondo, senza una ragione chiara per stringere i denti? Certo , ha un compito, trovare Tachiko e Senshi. Eppure in queste due settimane, possiible che nessuno abbia avuto indizi da dargli? Indicazioni su dove trovarle? <stupida città di merda...stupide luci...quanto fate rumore...> mormora nuovamente, mentre un passo dopo l'altro percorre una delle strade principali del centro, con un umore che si fa via via più fragile e vacillante. Il taijutser dalla criniera scompigliata color cenere, è come sempre a petto nudo, con cicatrici in vista in tutto il suo corpo scolpito nella roccia dai miliardi di alenamenti sostenuti in passato. I due sigilli di un passato perduto, si mostrno sul petto e sulla schiena, mentre sul braccio destro vi è un tatuaggio a far da padrone. Un pantalone nero slim a coprire la parte inferiore, ed un paio di sandali neri ninja. Nient altro, anche volendo, non ha altri averi [ch off] [Via Principale] Serata di svago, serata di relax, di voglia di vivere la vita notturna del cuore pulsante di Kagegakure: il centro. Si ritrova a camminare lungo l'arteria stradale più grande, la principale, venendo illuminato dalla moltitudine di luci artificiali presenti nel luogo. Gli hanno parlato di un casinò in particolare e dunque, spinto dalla curiosità e dalla voglia di testare la fortuna, ha deciso di raggiungere la meta prefissatasi nel pomeriggio. < ...... > Silenzioso e taciturno sta attento a non urtare la moltitudine di gente ancora presente, venendo rapito di tanto in tanto dalle vetrine dei negozi che gli sfilano accanto. Si presenta vestito come al solito: capigliatura corvina lasciata alla mercé delle condizioni climatiche, dove un gran quantitativo di ciocche ribelli gli ricade sulla parte destra del volto, occultandola. Pelle albina in netto contrasto con il colore dei capelli, dove risalta anche la tonalità ametista dell'unico occhio visibile: sinistro. Maglietta nera e felpa bianca a collo alto con chiusura verticale a zip a coprire il busto. Cos'hanno di particolare questi vestiti? Non hanno la manica destra. Infatti il braccio destro è completamente nudo da spalla a polso mostrando una muscolatura non eccessiva, ma dannatamente definita e, nel mezzo ad altezza bicipite, spicca il coprifronte di Suna. Pantaloni morbidi e scuri come la pece dove s'inerpicano dei ghirigori dorati e calzature classiche da shinobi aperte sulle punte a chiudere l'outfit. Dietro di lui, posizionata in diagonale e assicurata tramite una fascia rosso fuoco in avvolta in vita, fa capolino la giara color ocra dove risiede, dormiente, la sabbia sacra dell'ex paese del Vento. Mani coperte da un paio di guanti neri dove i dorsi son protetti da una placca in acciaio. Portaoggetti e portakunai legati rispettivamente sul fianco destra e sul quadricipite della gamba mancina. Avanza con passo cadenzato, non accorgendosi ancora della presenza di Saisashi. [Chakra OFF] [Via Principale] Felpa nera con cappuccio sulla testa, pantalone dello stesso colore, lungo e scarpe chiuse, scure. Abbigliamento classico, comodo. Non ha altro con se, a parte i guanti senza dita con la placca che protegge i dorsi. Sul viso, nascosto in parte dal cappuccio, sono visibili i trinagolini simbolo del clan di appartenenza. E come quelli del suo clan non è da sola. In groppa al suo compagno, un pastore italiano decisamente più grande della stazza di un cane normale, totalmente nero. Akuma, con le orecchie dritte che ruotano a destra e sinistra, avanza, zampata dopo zampata proprio nel bel mezzo di quella via che stanno percorrendo. Fiuta l'aria il cagnolone e resta tranquillo, spiaccicando quelle zampe a dir poco enormi sul terreno. Lei, con la testa bassa, ciondola quasi in groppa al cagnolone. Quelle luci sono fastidiose. Era meglio un tempo dove qualche lanterna illuminava un piccolo pezzo d'area. Eppure i tempi sono cambiati. Il futuro porta ogni tipo di sorpresa. <...> Silenzio. Ci pensa l'ambiente circostante a creare disordine e casino. Ormai il silenzio non è più concepito. E lei probabilmente non riuscirà mai ad abituarcisi. Avanzano, sotto lo sguardo di alcune persone, forse più attirate da Akuma che da lei che ci sta in groppa. Se ne sbatte altamente. Lo sguardo basso, freddo e distaccato. Sta tornando quella di un tempo. Non sta bene li. [Chakra OFF] Che fine ha fatto Mekura? Perchè da un giorno all'altro lo ha abbandonato senza lasciar alcun messaggio? E' come se in qualche modo la storia si ripetesse esattamente 10 anni dopo, con quei fatti che si susseguono a far vacillare la positività con cui si era posto così tante premesse per una nuova vita, una seconda chance. Sulla strada principale, solleverbebe lo sguardo, quasi dovendo socchiudere gli occhi talmente sono forti quelle luci. Non viene spesso nel centro, tutta questa tecnologia non fa parte della sua era, e pare non riuscire ad abituarcisi. Si guarderebbeintorno, girando su se stesso qualche volta, un nulla in mezzo all'immensità del luogo. Sospira, per poi mettere le mani all'interno delle tasche. Addocchierebbe una panchina, si trova li a pochi metri da lui. Come uno spaesato in mezzo alla gente, cercherebbe di raggiungerla, come un ancora di salvezza, come se diventasse il suo punto di riferimento per staccarsi da questo posto. La raggiungerebbe senza difficoltà, noterebbe una persona seduta su di essa, un ragazzo giovane che smanetta con qualcosa di tecnologico in mano. Avrà più o meno l'età di Saisashi eppure la diferenza tra i due sembra di un'intera epoca. L'altro nn solleverebbe neanche lo sguardo <come....come ci riesci? Come fai ad abituarti a tutto questo?> domanda con tono di chi non comprende , di chi cerca risposte. L'altro gli da un occhiata, come se stesse pensando "chi è sto pazzo". Fa spallucce, non risponde, cerca in modo schivo di allontanarsi spostandosi leggermente <tsk...se io volessi trovare qualcuno ad ogni costo...conosci qualcuno che mi possa aiutare in questo?> domanda a tempo perso, quell'altro dopo una seconda occhiataccia, si alzerebbe schifato, per poi andarsene con in mano quell'aggeggio tecnologico [ch off] [Via Principale] Ogni suo passo viene accompagnato da un lieve fruscio, figlio dello sfregare della sabbia contro le pareti interne della giara. < Uhm... > Sposta lo sguardo color ametista da destra a manca con l'intento d'inquadrare l'insegna del casinò di cui gli hanno parlato tanto bene. Reclina di poco la testa all'indietro e portare, di fatto, il naso all'insù. Gli arti superiori si alzano e poi gli avambracci si piegano sui gomiti, permettendo alle mani di unirsi dietro il collo, precisamente sulla zona della cervicale. Articolazioni che punterebbero oltre i rispettivi fianchi. < Eppure dovrebbe essere da questa parte... > Sussurra a fil di labbra. Che si sia sbagliato? Che la meta non si trovi sulla via principale? Probabile. D'altronde è stato poche volte al centro di Kagegakure. Non è un posto che ama frequentare: tutta quella tecnologia, quel chiasso e quelle luci, non lo attirano per nulla. L'ultima volta Naomi lo ha additato come un boomer. Deve ancora riuscire a capire il significato di quella fottuta parola. La ragazzina non gliel'ha raccontata giusta(?). < Meglio chiedere... > Se non vuole perdere la serata a girare in tondo come un'idiota, è meglio affidarsi a qualcuno più pratico di lui. Riporta l'attenzione davanti a sé, notando una figura che si sposta lateralmente, senza seguire la direzione del flusso di persone che ancora popolano il cuore del villaggio. Anche lui si staccherebbe da quella marea umana, volenteroso di avvicinarsi a Saisashi. Lo farebbe, ma quando gli occhi riconoscono il genin, una smorfia di disappunto va a storpiare i tratti somatici del Sabaku. < Uhmpf... > Sbuffa rumorosamente, fermandosi davanti la panchina su cui l'altro è seduto. < Sei tu... > Quanta gioia nel rivederlo. Sprizza felicità da tutti gli tsuubo(?). Di Keiga ancora non si accorge, ma a breve, forse, riuscito ad inquadrarla nel proprio raggio visivo. Così come Akuma su cui l'altra è letteralmente in groppa. [CHakra OFF] [Via Principale] Il passo del cagnone è lento e quasi trascinato. Abbassa il muso per fiutare un odore, probabilmente conosciuto ed infatti per un breve istante lo segue pure. Le zampe si muovono leggermente più veloci e non passa molto prima che incroci quell'odore con la figura di Dyacon, vicino alla panchina. Solleva il muso e lo guarda fermandosi a circa tre metri. Sposta poi il muso sull'altro e drizza le orecchie puntandole in loro direzione. Lei recupera lo sguardo, prima perso nel vuoto, accortasi che il cane ha arrestato l'incedere. Le mani sono appoggiate su quella parte di schiena dell'animale dove il pelo è più folto. Ci sono molti odori ma ora che sono più vicini quello di Dyacon lo riconosce anche lei. Alza appena la testa, puntando gli occhi neri davanti a se quindi non sulla panchina. Stringe le mani in pugno, accogliendo tra le dita il pelo nero dell'animale, senza provocargli dolore, ovviamente. <Andiamo, Akuma..> Non ha voglia di vedere nessuno. Non ha voglia di parlare. Non ha voglia di far nulla se non di allontanarsi da quel putiferio il prima possibile. Ruota appena il capo però per inquadrare Dyacon da sotto quel cappuccio. Ed il cane, dopo un ringhio dei suoi in risposta, torna a guardare davanti e fa per iniziare a muoversi in allontanamento dai due. [Chakra off] Come può essere strana la vita. Un giorno ringrazi di poter nuovamente respirare, godere di ogni singolo movimento, ed il giorno dopo ti chiedi se esiste un motivo valido per cui tu possa meritarti questo privilegio. Ma la cosa più strana in tutto ciò è quella che avviene pochi istanti dopo. Fa quasi ridere da quanto sia buffa la cosa, ma ovunque Saisashi vada, la persona che in mezzo a tutta la gente di Kagegakure, riesce ad incontrare più spesso è quel tipo sbruffone, di cui non sa il nome e di cui non sa nemmeno fosse un ninja che aveva conosciuto nella sua vita passata. Solleva leggermente lo sguardo, vedendo la sagoma fermarsi vicino a lui. Poggia ora il gomito destro sulla gamba destra per poi andare a poggiare la testa sulla mano dello stesso braccio. Sorride divertito nel sentire la voce dell'altro <guarda guarda...sembra proprio che tu non possa fare a meno di me... mi stai pedinando forse?> domanda con aria indifferente, per poi mostrarsi più giù di tono rispetto al solito, una indifferenza maggiore, come se non avesse così voglia di rispondere alle sue provocazioni come al solito. Ora lo sguardo andrebbe al terrenno, socchiudendo gli occhi, stanco dalla giornata. <ehehe...eppure mi fa ridere il fatto che in mezzo a tutta questa merda, la persona con cui ho più confidenza sei tu > ci scherza sopra, ironizzando in modo stranoo sulla cosa. Il tutto però fa riflettere e comprendere la situazione del taijutser, che allo stato attuale si trova in una completa serata NO <beh..che vuoi? > più che lecito, si è avvicinato lui dopo tutto [ch off] [Via Principale] La serata che doveva essere di svago e di relax, forse ha preso una piega del tutto inaspettata, poco amichevole. D'altronde con Saisashi non scorre buon sangue ma effettivamente non sa il perché. Forse la motivazione risiede nel carattere di entrambi: vogliosi di primeggiare e di emergere tra la moltitudine. < Io ti starei pedinando? > Inarca il sopracciglio destro, gesto invisibile agli occhi altrui a causa dei capelli che gli scivolano lungo la parte destra del volto. < Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, arcuando gli angoli delle labbra verso l'alto nell'abbozzare un sorriso sarcastico. < Fossi stata una bella donna allora, forse, ti avrei dato ragione... > Maledetto donnaiolo. < E comunque non è il mio modus operandi... > Le braccia si uniscono davanti al petto, incrociandosi tra loro. < Hai visto? > Sposta il peso del corpo sulla gamba sinistra, ruotando busto e bacino verso la marea umana che continua ad esser presente nonostante l'orario. < Se i Kami ti mettono sulla mia strada, allora vuol dire che hai bisogno di un nuovo modello da seguire... > Borioso e altezzoso come non mai, esterna quelle parole con una leggera vena sarcastica, ma senza osservarlo direttamente in viso. L'attenzione è rivolta ai passanti, curioso nello studiarli e anche per non dar troppa importanza a Saisashi. < Uhm? > Aggrotta la fronte, scorgendo tra le varie figure quella di una cane con in groppa una donna. < ...... > Resta in silenzio nello squadrare la donna: Akuma, il modo di vestire e di essere in groppa sono più che indizi. < Keiga! > Alza leggermente il tono di voce per farsi udire dalla stessa mentre il cuore, in modo incontrollato, aumenta i battiti. L'Inuzuka ha sempre uno strano ascendente su di lui. Non può farci nulla. < Che voglio? > Torna sull'altro genin di Konoha, osservandolo dall'alto verso il basso. < Nel nostro ultimo incontro non ho avuto modo di chiedertelo in modo chiaro... > Anche per colpa dell'intromissione della Yakuza. < Voglio trovare l'assassino e visto che c'eri anche tu al festival, magari potresti essere d'aiuto. > Fornendo altri indizi che fino ad ora magari non considerava. Con la coda dell'occhio, segue le movenze di Keiga, speranzoso che si ferma e si unisca al duo. [Chakra OFF] [Via Principale] In quell'attimo in cui volge il capo verso Dyacon, prima di abbandonarne la figura per un secondo gli occhi si appoggiano sulla figura di Saisashi, un frangente in cui la mente torna indietro, ricordandosi di quel viso anche se visto pochissime volte. Anche se non si sono praticamente mai parlati vivevano sotto lo stesso tetto. Le mani stringono appena, ed ancora una volta il pelo del cane, questa volta schiudendo le labbra in flebile <Aspetta..> Che probabilmente solo lo stesso Akuma potrà sentire. Infatti muove le orecchie verso l'umana che continua a guardare Saisashi restando in groppa al cane a tre metri da entrambi i due. Giusto per essere convinta chiuderebbe anche gli occhi in due fessure. E' la voce di Dyacon che la porta a distogliere lo sguardo dall'altro ragazzo per concentrarsi sullo stesso portatore di sabbia (?). Deglutisce di nuovo <Avviciniamoci..> La voce profonda, che in mezzo alla gente pure il cane rischia di sentire difficilemnte, e invece no. Si avvicina, macinando quella distanza con qualche zampata. Ed una volta che avranno raggiunto i due, solo allora lei farà passare la gamba destra sul lato sinistro del cane, stando per un attimo seduta a gambe unite. <Tu..> La voce, come gli occhi neri sono rivolti a Saisashi. Balza giù, provocando uno sballonzolare del seno per quel gesto. Un passo, due, verso il ragazzo. <Sei davvero tu, quindi..> Ora che è più vicina lo ricorda come fosse ieri. Non è cambiato di una virgola. Indietreggia, fino ad appoggiare la schiena al busto di Akuma che mostra i denti verso i due. Lei incrocia le braccia al petto, sotto il seno, alzandolo appena. Guarda Saisashi, lo fissa con gli occhi chiusi in due fessure. Aiutarlo dice Furaya. Tkz. Solo dopo guarda Dyacon, senza fiatare. Ha trovato Saisashi, ed ora probabilmente inizierà a seguirlo da bravo segugio. [Chakra OFF] L'ex pugni indomiti resta seduto, comodo su quella panchina non dando segni di voler cambiare posizione, può continuare quella conversazione senza muoversi. Dopo tutto chi glielo fa fare? In questa serata, è già tanto se gli viene voglia di rispondere a Dyacon. <Si, proprio tu.> solleva lo sguardo <come mi spieghi altrimenti, il fatto che ovunque vada ti ritrovo sulla mia strada? Guarda che mi piacciono le donne > fa spallucce ora, cominciando ad animaris leggermente di più grazie alle provocazioni dell'altro che non sono facili da lasciare inosservate. La seconda affermazione del sunese, per quanto presuntuosa ed ironica, per un'istante fa scattare qualcosa nella sua testa. Ciò che si è rimproverato della sua vita passata, è di non aver colto i segni che trovava sul suo cmamino, per questo ha spesso fatto scelte sbagliate. Eppure ora, tenendo fede alla sua nuova idea di quel "qualcuno" che lassù ha voluto donargli questa nuova opportunità, questa possibilità non gli suona tanto strana. Attualmente è ad un vicolo cieco, sta rischiando di perdersi di nuovo comein passato, lo può ammettere tranquillamente a se stesso. E se quello stesso "qualcuno lassù" stesse davvero facendo incrociare la sua strada con DYacon? Può voler dire qualcosa? Dopo qualche attimo di silenzio, risponderebbe con un tono a sua volta arrogante ed ironico <uuuh e sentiamo, quel modello da seguire saresti tu? Quello che si fa prendere a schiaffi per strada da un gangster del cavolo qualunque? Nah dai, fai il serio> sposta lo sguardo dall'altra parte non accorgendosi ancora di Keiga. Sentirebbe poi gridare quel nome, che per un attimo suscita qualcosa di familiare. Ma dopo tutto, come potrebbe pensare che Dyacon stesse chiamando proprio quella Keiga? La ragazzina che ha vissuto sotto il suo stesso tetto e che ha incrociato qualche volta, senza tuttavia soffermarcisi? A quei tempi, 10 anni fa, le sue giornate erano fatte solo di allenamento per raggiungere quella forza che tanto ostentava per trovare la sua vendetta contro Akuma, ad Oto. Al richiamo, una ragazza dall'aria piuttosto scazzata si avvicinerebbe pian piano in groppa ad un cane. Nel mentre la proposta del genin si fa interessante. Resta in silenzio qualche secondo. Potrebbe essere un modo per raccogliere informazini anche su Senshi? E magari potrebbe scoprire che fine ha fatto Mekura nel mentre? E perchè no, evitare di sentirsi uno zombie invisibile <già, nel nostro ultimo incontro hai pensato solo a fare il fenomeno > sbuffa <quindi è per questo che mi stai sempre tra i piedi mh? E va bene. Non sta bene nemmeno a me che qualche stronzo giri a piede libero ad uccidere persone innocenti > potrebbe essere Senshi la prossima vittima, chi può mai dirlo <va bene. Eviterò di soffermarmi su quella faccia da schiaffi e ti darò il aiuto. Il sublime sottoscritto parteciperà alla causa. Ma sappi una cosa. Non ti conosco, quijndi anzitutto voglio sapere il tuo nome. Seconda cosa, io non sono un ninja e non so combattere > mente con una serietà imbarazzante. Peccato non sappia che Dyacon sa bene chi ha di fronte. Giungerebbe poi Keiga. <mh, chi sarebbe questa? La tua ragazza? Beh se non altro hai buon gusto> il suo amore per il genere femminile dopo tutto non è cambiato. L'altra però sembra avere una confidenza particolare, tanto da nominarlo come se lo conoscesse <io....io cosa? ci conosciamo? > si sofferma leggermente in imbarazzo sentendosi scrutato da quella figura, una ragazza sicuramente molto bella, cosa che ha sempre messo in imbarazzo l'ex corvino. Non sa ancora che quella è proprio quella Keiga, quella marmocchia sbruffona [[ch off] [Via Principale] Il corpo è rivolto verso Saisashi, ma con la coda dell'occhio sinistro osserva il fare di Keiga. Quando si accorge che Akuma e la donna si avvicinano, esegue un passo all'indietro, ponendosi più o meno al centro tra lei e il taijutser seduto in panchina. Segue le movenze dell'Inuzuka, squadrandola da capo a piedi, soffermandosi sulle sue curve ben definite, soprattutto sul seno quando quest'ultimo viene sollecitato dai movimenti di tutto il corpo. < ..... > Rimane imbambolato da quelle borracce per alcuni secondi, prima di sbatacchiare le palpebre per tornare attivo e presente nel mondo reale. < Mmm? > Inarca il sopracciglio mancino non riuscendo a capire il motivo del fare di lei. A quanto pare i due si conoscono? Quell'alone di mistero, di domande senza risposta lo portando ad essere leggermente nervoso. Emozione che ovviamente non lascia trasparire all'esterno. Gelosia nei confronti di Keiga? Molto probabile. < ..... > Non dice nulla, contraccambiando il silenzio nell'ignorarsi a vicenda. Gli risulta difficile capire il comportamento di Keiga nonostante i consigli che gli ha dato Furaya poche sere fa davanti ad una ciotola di ramen. < Ti piacciono le donne? > Replica a Saisashi, osservandolo dall'alto verso il basso per via delle posizioni diverse che sono state assunte dal duo. < Non si direbbe. > Quando è andato con Ryuuma al quartiere notturno alla ricerca di donnine dai facili costumi(?), il buon vecchio Saisashi non si è unito a loro. < Comunque non farti illusioni. Sono occupato. > Frase detta sia per schernire il genin, sia per vedere un'eventuale reazione da parte di Keiga di fronte a quella rivelazione. Mente calcolatrice. < Accompagnami a cercare quel gangster da strapazzo e ti faccio essere testimone della sua fine. > Quell'affronto non lo ha ancora digerito. Tant'è che è determinato a tornare al quartiere notturno e risolvere la questione una volta per tutte. Tempo al tempo. < Sublime sottoscritto? Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, sorridendo abbastanza divertito da quell'autodescrizione. < Scendi dal piedistallo razza di zucca vuota... > Ci pensa lui a rimetterlo in riga. Ascolta poi quelle che sono le sue condizioni - se così vogliamo chiamarle -. Scende a compromessi anche il Sabaku, trovandosi d'accordo con l'altro su un punto: hanno tutti e due una bella faccia da schiaffi. < Dyacon Sabaku. > Lapidario si presenta. < Ora uniamoci in questa ricerca. Ah, non me ne frega un cazzo se sei o non sei un ninja. Basta che non mi sei d'intralcio durante le fasi di ricerca... > Schietto e diretto. Come sempre. Quando l'ex compagno di Furaya addita lui e Keiga come una coppia, sbianca e sgrana gli occhi, provando successivamente imbarazzo. Tanto che le guance albine si tengono d'un rosso lieve. < Lei la mia ragazza? > E la fissa con intensità. Come risponde a quella domanda? Si? No? Forse?. Non lo fa e basta. Qualunque decisione urterebbe l'Inuzuka. < Non fare apprezzamenti... > Lo ammonisce, geloso della mora che ha vicino. [Chakra Off] [Via Principale] Dei discorsi dei due se ne sbatte altamente. Ha trovato Saisashi ed ora anche Akuma sta ben fiutandone l'odore, memorizzandolo molto meglio rispetto a quando era cucciolo. <Fatti i cazzi tuoi.> E' tornata e non perdona quella domanda di Saisashi, tanto che azzarda un altro passo verso di lui, scostando la schiena dal fianco del cagnolone. Si inclina anche su di lui, o almeno ci prova, lasciando -se possibile- il viso vicinissimo con gli occhi chiusi in fessure. <Non ti ricordi? E come potresti> L'espressione diventa dura, seria <Non c'eri mai. Sempre ad allenarti. E chi era che si sorbiva le strilla di Senshi? IO.> Svelato il mistero? Può essere. <Sei un cretino. Mi stai sul cazzo> Cerca di avvicinarsi ancora, lasciando le braccia lungo i fianchi <....> Vorrebbe aggiungere altro ma non lo fa. E recupera di nuovo la postura eretta. Akuma nel veder la sua umana scaldarsi fa un passo verso Saisashi, ringhiando in maniera non troppo docile. E' lei a fermarlo, alzando la destra <Akuma..> Una sola parola che chissà che cosa provocherà nel ragazzo. Ruota poi il capo verso Dyacon per un'occhiataccia. Come quelle di un tempo. Sta davvero perdendo la pazienza dentro quel villaggio. Ingabbiata. Sente della ricerca ma non aggiunge altro. Indietreggia, tornando ad appoggiarsi al cane che alza il muso per fiutar l'aria. Emette un ringhio sommesso per poi guardare i due. <...> Lei incrocia di nuovo le braccia al petto. Tesa, i nervi a fior di pelle così tanto che si spaventerebbe pure il ciclo. E nonostante tutto non distoglie lo sguardo da Saisashi, sebbene qualche occhiataccia la lanci anche a Dyacon. Oggi va così.
Giocata dal 24/03/2021 21:06 al 25/03/2021 00:51 nella chat "Centro di Kagegakure"
Ma che hanno quei due? Una cosa è certa, importuneranno Saisashi ancora per un pò e la serata si prospetta intressante <heyla??!> farebbe cenno con uno schiocco di dita a Dyacon vedendolo imbambolarsi qualche istante sul seno dell'altra. Peccato che nello stesso istante, anche il suo occhio cadrebbe in tale direzione, deglutendo con rossore in volto e scostando lo sguardo per non essere distratto da altri ormoni. <tsk....se me lo dice uno con un vaso di fiori sulla schiena , non ho nulla di cui temere> con un broncio da scimmia arrogante, risponderebbe al punzecchiare dell'altro per poi spaparanzarsi ulteriormente sulla panchina aprendo per bene le braccia e mettendosi comodo. <illusioni? quindi c'è anche qualche donna disposta a sopportarti. Questo mondo è pieno di sorprese!> fa spallucce, rispondendo subito all'allusione dell'altro da latin lover impegnato <uuuuuh vuoi che ti accompagni allora? Se vuoi posso anche prenderti per mano così ti aiuto a superare le tue paure! E nel caso fossi testimone della tua sconfitta, potrò sempre intervenire ad aiutarti. Piano astuto eh, hai pensato a tutto. > insomma sembra un punzecchhiarsi continuo ma divertente. Finalmente l'altro si presenterebbe, dopo avergli esposto l'ennesimo insulto <Si esatto. Il Sublime è proprio davanti a te. Era così che ero conosciuto. O forse pugni indomiti. Dipende> fa un attimo riferimento al passato <comunque , io sono Saisashi. Puoi chiamarmi il Sublime> annuisce con la testa con fare scontroso <un Sabaku eh? Ne ho menati diversi di quegli spilungoni con la sabbia un tempo. Comunque ci sto. A patto che non sia tu con quel coso sulla schiena a rallentarmi e mettermi i bastoni tra le ruote! > sollevalo sguardo a ripensare quelle missioni nel deserto. <beh? ho detto qualcosa d male? Però in effetti impossibile che ti si fili> sorride in modo malevolo per lanciargli una frecciatina. L'altro sembra ingelosirsi per qualch emotivo. Ma non era impegnato? Passiamo ora a Keiga, che per quanto cresciuta e con un corpo completamente irriconoscibile , sembra essere una sorta di "principe dei Saiyan" pronta a far volare le mani. La prima risposta secca lascia di sasso Saisashi. Quanto tempo è che una ragazza non gli teneva testa rispondendo così di "merda"? Probabilmente dai tempi di Sakura, quando lo Genjutsava ad ogni sua stupidata <ricordarmi...di cosa> scuote il capo, non capisce davvero , mentre assottiglia gli occhi fissandola in cerca di un indizio. <Hai detto....SENSHI!?> scatta come una molla di colpo sentendo il nome di sua figlia <come sarebbe ....ti sto sul ca.....> non ci sa capendo più niente, ma in tutto questo, si prende un bell'insulto, e la cosa non gli dispiace nemmeno, si è sempre divertito a competere con ragazze che provano a metterlo a cuccia. Mentre l'altra con fare tutt altro che amichevole torna a scrutarlo, sentirebbe quel nome aggiuntivo. Akuma. <A....Ku......> La testa esplode di colpo. La afferra con entrambe le mani, prendendo le tempie con forza mentre gli occhi si sgranano come se una ferita irreparabile del passato,venisse per un attimo a galla riaffiorando nella sua mente. Per un attimo, i ricordi di quel laboratorio, di Akuma che fa esperimenti su di lui e che uccide il suo miglioreamico si susseguono nella testa per poi sparire e lasciargli tregue. <anf...anf...> riprede fiato come sotto shock, per poi connettere <ora ricordo. C'era solo un altro Akuma in passato...intorno a me....ed era quel cane...tu....tu sei quella ragazzina che stava da noi....Keiga....sei tu?!> domanda ora guardandola con sguardo serio. Alla faccia del cambiamento [[ch off] Sospira dalle narici, rilassando le spalle e svuotando di getto i polmoni al fare di Saisashi. Il suo schioccar di dita gli fa gonfiare la vena pulsante nei pressi della tempia mancina. Il taijutser è alquanto irritabile, fastidioso, difficile da sopportare. < Questo vaso di fiori può spedirti all'altro mondo per direttissima... > Biglietto di sola andata. Tono di voce utilizzato quieto, risoluto, senza scomporsi più di tanto. Rimane in eretta postura tra i genin, mettendo in mostra la sua figura slanciata. Sfarfalla le palpebre, irrigando di nuova acqua le due ametiste incastonate in quei tratti somatici dalla carnagione albina. < Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, scuotendo leggermente il capo nel sentire il nomignolo con cui dovrà chiamare l'ex compagno di Furaya. Abbozza un sorriso sincero, di natura sarcastica, prima di andare a rispondere con altrettanta irriverenza. < Scendi dal piedistallo idiota. > Secco, diretto, reclinando leggermente il capo verso dritta e squadrare dall'alto in basso la figura di Saisashi. < I Sabaku che hai incontrato in passato non sono... me. > Il pollice della mano destra si distende in sua direzione, venendo a contatto con lo sterno. < Quindi, invece di dire stronzate, arriviamo al sodo. C'è un serial killer che attacca ed uccide vecchi ninja. > Shinobi che hanno abbandonato la dura strada dell'allenamento sia corporeo che mentale. In quella frase, racchiude anche Keiga, osservandola brevemente in volto. < Uniamo le forze e vediamo se riusciamo a debellare questa piaga da Kagegakure. > Stranamente serio. Tutte le frecciatine lanciategli dal vecchio pugni indomiti, non lo scalfiscono per nulla. Ora è interessato al solo della questione, senza crogiolarsi in stupide battaglie o giochi da ragazzini. < Semmai verrai con me nei vicoli del quartiere notturno, non preoccuparti. Porterò con me un pannolino che potrai indossare senza che ti prenda in giro. > Cosa dicevamo? Che non sarebbe caduto in uno dei tranelli dell'altro? Diciamo che ha solo attardato che ciò accadesse. < Senshi... > Sussurra a fil di labbra il nome che già ha avuto modo di sentire. La mano destra si porta a massaggiare il mento glabro, unendosi a quell'espressione pensierosa stampata in viso. < A quanto pare già vi conoscete. Come lo conosci? > Curioso nel venire a conoscenza delle modalità con le quali i due sono venuti a contatto. Ancora non ricollega il genin alla figura di padre di Senshi. Non subito perlomeno. [Chakra OFF] Per tutto il tempo in cui Saisashi svariona, pensa e ricorda, lei non dice più nulla. Akuma si permette di lasciar uscire un ringhio, mostrando i canini ben diversi da quelli che forse il taijuster ricorda. E lei alza la destra, per posarla sul musone del canide nero. Ruota anche il capo in sua direzione, percorrendo la linea di quelle orecchie morbidissime e che adora. Un anti stress per eccellenza e che raggiunge immediatamente con la destra. Almeno fino a che Saisashi non la smette con la pazzia ed inizia a tornargli la memoria. Torna di nuovo su di lui con lo sguardo, mantenendosi però vicino al cane. La lingua esce mentre lo guarda andando a leccare il canino superiore destro. <Ti è tornata la memoria, stronzo> Non ci va piano. Neanche un pochino. Il fatto di dovergli stare appresso ed aiutarlo come le è stato chiesto, la fa imbestialire ed ovviamente riversa tutta la sua rabbia su quel povero cristo che non centra neanche più di tanto. Un capro espiatorio -o come si scrive-. Sente poi le parole di Dyacon, riguardo al killer e per un attimo distoglie lo sguardo, con una faccia scocciata, di chi non ha la minima voglia di impicciarsi in cose che non le interessano minimamente, sebbene tra tutti forse il suo cane ha la pista migliore. Fa balzare lo sguardo di nuovo su Saisashi, seria in viso con quegli occhi neri che se potesse gli prosciugherebbe l'anima. <Vivevo sotto il suo stesso tetto> Risponde a Dyacon, chiudendo però le iridi in fessure mentre guarda l'altro <Ma non c'era mai. Pensava solo ad allenarsi.> Quasi lo guarda con disprezzo, adesso. [Chakra OFF] Quanto si sta divertendo con Dyacon? Fin troppo. Dopo tutte queste settimane di vuoto totale, dopo il ritorno a questa nuova vita, per lo meno adesso ha qualcosa con cui sfogarsi <vuoi provare...? Mr. Fiorellino?> direbbe con tono molto convinto delle proprie capacità. Ma come, non hai detto che non avresti mai più combattuto? Si è così. <non sono su nessun piedistallo, sei tu che ti poni come sommo sovrano...e per la cronaca, devi ringraziare di non esserci stato tu nel deserto....ai tempi non so come ti avrei conciato...> direbbe socchiudendo gli occhi con una sicurezza tale da fare i brividi. Certo, il Saisashi attuale è in qualch emodo più pacato e sicuramente maturo rispetto a prima, ed ha deciso di abbandonare la via del combattimento...ma prima di finire in quel cristallo, tutti gli allenamenti e a ricerca del potere che anche Keiga sta citando, lo avevano portato ad una potenza tale...da essere difficile da misurare. Tornando al sodo < si hai ragione... ma fammi capire, hai in mente un piano? O mi stai soltanto facendo perdere del tempo? Non abbiamo nessuna traccia, cosa vorresti fare, girare con un cartello con scritto "Cercasi Serial Killer"?> domanda in modo ironico, cercando di comprendere cos'ha in mente l'altro. <io ci sto.> sancisce sicuro. Anche se il suo rapporto con la ragazza probabilmente degenererà a breve. Sorride poi divertito sull'ultima frase del pannolino. L'irruenza di Keiga tornerebbe poi a far da padrone. All'ennesimo insulto l'altro si alzerebbe in piedi facendo un passo verso di lei con fare piuttosto alterato <senti un pò stronzetta, vuoi spiegarmi che cos'hai contro di me?! La memoria non mi è mai passata ma come avrei fatto a riconoscerti me lo spieghi? Sono passati 10 anni per voi, sei completamente diversa!> completamente incazzato, mentre lui è rimasto sigillato senza invecchiare in quel cristallo <si esatto, ai tempi era una ragazzina sbruffona che scroccava l'alloggio a casa nostra, gironzolando con quel cane che lasciava pelo ovunque tsk!> si , perchè lui lariteneva casa sua essendo compagno di Furaya anche se scroccava nella stessa maniera , ma almeno c'era una valida ragione <si hai ragione, non c'ero mai ed ero continuamente ad allenarmi per ottenere la mia vendetta e per dare il supporto necessario a Furaya, nella stessa guerra in cui per voi ci sono crepato! La mia forza è servita solo a questo, per cercare di tenere il vostro culo al sicuro!> direbbe con una buona dose di ragione, dopo tutto Saisashi resta Saisashi e proprio come success con Sakura, una ragazza che lo provoca non fa che dargli pane per i suoi denti <io non ti ho fatto un c***o e solo perchè sei diventata uno schianto non pensare che non ti possa rimettere al tuo posto > direbbe con un lieve rossore sul viso, distogliendo lo sguardo [ch off] L'incarnato albino del volto, viene deformato da una nota divertita nel sentire come Keiga si rivolge al taijutser. < ..... > Una lampadina immaginaria andrebbe ad accendersi sopra la sua testa, simbolo astratto del pensiero che è finalmente riuscito a collegare Saisashi a Senshi. < Sei il padre. > Bingo. Nonchè ex promesso sposo del Decimo Hokage Furaya. Sorvola sull'argomento dei doveri di un padre, nonostante la situazione venutasi a creare tra l'Inuzuka e Saisashi non gli dispiace affatto. Vedere l'altro in difficoltà lo soddisfa e non poco, ma quando la situazione si surriscalanda, arrivando quasi a degenerare, i tratti somatici s'induriscono, serrando la mascella. < Saisashi... > Sussurra, serafico in volto. Maschera di cera inespressiva, senza alcuna emozione mostrata. < Torna a poggiare il culo sulla panchina. > Il fatto che l'altro si sia alzato di scatto e abbia mosso un passo in direzione dell'Inuzuka con far minatorio, lo costringe ad intromettersi nella linea d'ingaggio tra i due. < Lasciamo gli accadimenti di dieci anni fa al passato. E' inutile ritornare su questioni il cui corso non può essere cambiato. Avrete modo di chiarirvi, ma non qui e non adesso. Il destino ha voluto che ci reincontrassimo tutti e tre. Non sprechiamo questa occasione. > Richiesta accorata, alternando le due ametiste incastonate nel viso dapprima su Saisashi e poi su Keiga. < E togliti dalla faccia quel rossore puerile che hai. Keiga per te è off limits. > Difende ciò che è suo, o quantomeno ciò che immagina esser suo. L'Inuzuka s'incazzerà? Se ne sbatte altamente. Farebbe due fatiche. < Uhmpf... > Sospira, speranzoso di aver raffreddato gli animi di entrambi. < Io che mi pongo come sovrano? Detto da quello che vuole esser chiamato come Sublime, è un complimento... > Precisa con tono di voce quieto, per nulla alterato o innervosito. < E poi devo capire se le stronzate che dici, sono partorite dalla tua fervida immaginazione, oppure sei proprio fatto così. > Ovvero, un cojone ai suoi occhi. Il tutto è riferito alla sua voglia di andare in giro per Kagegakure con un cartello riportante la scritta: cercasi serial killer. < Io ho visto il pezzo di carta lasciato sulla vittima, oltre che il cadavere. > Quest'ultimo dilaniato da molte coltellate decise e vicine tra loro. < Tu hai visto da che parte si è allontanato... > Coinvolge con un cenno del mento il genin maschio. < Tu e Akuma eravate lì quella notte. Hai avvertito un odore in particolare? Un qualcosa che possa aiutarci a delineare una zona? > Fa il riassunto delle carte che hanno in mano, dando modo a Keiga di fare il suo intervento. < E chiudi parentesi: quando vuoi allenarti basta che me lo dici. > Strizza l'occhio sinistro alla volta ragazzo, facendogli capire che non si tira indietro. Anzi. Sarebbe utile ad entrambi dopo 10 anni di nulla. [Chakra OFF] Nei loro discorsi non si infila. Non le importa minimamente e neanche sa perchè sta ancora lì ad ascoltare quel cretino. Quando l'altro risponde, alza le sopracciglia, come se quella fosse la prima coraggiosa che l'altro fa ai suoi occhi. Ed anche lei fa un passo verso di lui, due, tre, con l'intento di piazzarglisi davanti, sebbene questo la porti ad alzare la testa per riuscire a guardarlo in viso. L'avvicinarsi di Dyacon non cambia nulla, è un treno. <Cos'ho contro di te?> Ripete, guardandolo, impassibile con le mani lungo i fianchi. <Ti sei divertito a scopare e hai avuto una figlia CHE HAI ABBANDONATO!> Si sente un attimo presa dalla situazione. Orfana lei, sebbene per un motivo diverso. <Non me ne fotte un cazzo se mi riconosci o meno. A quelle successive parole però, sgrana gli occhi. Emette un ringhio sommesso che parte dalla gola, mostrando i denti con i canini leggermente più pronunciati del normale. La cagna si sta incazzando, non che sia una novità. Ne cerca lo sguardo per sostenerlo mentre allunga la destra, proprio tra le gambe di Saisashi, cercando di prendergli le palle -letteralmente- e stringerle, e se farà male, pazienza. <Lascia fuori il mio cane> Neanche smentisce di scroccare. Lascerebbe poi la presa, nel caso, riportando la mano lungo il fianco. <Raccontati tutte le puttanate che ti pare. Intanto Senshi un padre non lo ha avuto neanche prima delle bestie> Parole forti le sue, sicuramente. Riguardo al resto non dice nulla. Indietreggia di qualche passo, tornando ad appoggiare la schiena contro Akuma, incrociando le braccia al petto e distogliendo lo sguardo. Si è sfogata. <Evita di parlare per me. Non sono off limits per nessuno> Giusto per chiarire. E' ancora incazzata e risponde come il cazzo un pò a chiunque. Akuma in tutto questo si limita a star lontano, manco ci prova a mettersi in mezzo. Le orecchie indietro e gli occhi fissi su Saisashi e Dyacon, che non centra, ma è geloso quindi se può cacciargli un morso non se lo fa ripetere due volte. E piano piano la situazione si placa. Almeno per lei. Stringe la mascella manco dovesse romperla. Di nuovo si parla del killer. Alza gli occhi al cielo mentre Akuma drizza le orecchie <Lui> Ovviamente riferita al pastore nero. <Ha il suo odore> Specifica poi, giusto per rendere noto che il suo cane spacca, oltre a lasciare peli in giro. [Chakra off] Lo sguardo passa sull'altro, che afferma di aver capito che Saisashi è il padre di Senshi <come fai a saperlo. Mi vuoi spiegare? > perchè ha tutte queste informazioni su di lui e su Senshi? Il Sabaku proverebbe a fermare Saisashi, ma la cosa servirebbe a poco, perchè dell'altra parte Keiga stessa andrebbe incontro al genin, escludendo di fatto il tentativo di dividerli. Faccia a faccia la scrutta dall'alto verso il basso data la differenza di altezza, con uno sguardo infiammato. Saisashi viene da una situazione di completa instabilità da un passato fragile e pieno di cose poco piacevoli, nell'ultimo periodo gli era stato sigillato anche una sorta di "demone" che gli era stato messo nella testa ed oltree ai capelli bianchi per il trauma di Akuma, era natain lui anche una doppia personalità. Ciò che sta facendo Keiga, non fa altro che riaccendere gli antichi bollori che il genin ha deciso d abbandonare per sempre. Alle sue parole, quel faccia a faccia si fa più acceso con lo suardo del genin che si inietta di sangue <tu, stai attenta a quello che dici, non sai un cazzo di me nè del mio passato e non sai nemmeno il motivo per cui io passassi le mie giornate ad allenarmi senza dedicarmi a Senshi.. TU NON SAI UN CAZZO!> sbraita in piena collera. Non poteva stare con Senshi, anche se avrebbe voluto. Perchè finchè non avesse ucciso Akuma, avrebbe sempre avuto i suoi scagnozzi alle spalle ed i suoi giochetti mentali a controlarlo e fargli perdere il controllo, motivo per cui, tenere in mano Senshi era un privilegio che sognava ma che non poteva ancora permettersi. Ma poi la guerra ha portato via tutto. <io. Non ho abbandonato nessuno. Stai sputando su ciò che jho fatto in passato per il villaggio. E per Senshi. Ero in prima linea 10 anni fa. CAPITO STRONZA?!> rimarca il concetto. L'altra con fare del tutto brutale afferra il membro di Saisashi, che strizzerebbe l'occhio sinistro, anche se ci va ben altro dolore ad un taijutser per scalfirlo, tuttavia, con tono assassino, se riuscisse andrebbe con calma ad afferrarre con la mancina, il polso della destra dell'altra sul suo pacco. Avvolgerebbe quind il polso della ragazza con la mano, per poi stritolarlo con forza, cercando di portarlo di fronte al suo volto. Seppur persi i poteri e con chakra non attivo, la fora del genin dovrebbe essere avvertita ben oltre una forza comune rispetto agli altri ninja. Alla sua ultima aggiunta , se fosse riuscito concluderebbe <te lo ripeto un'ultima volta. Non costringermi ad infrangere il patto con me stesso. Tu non sai un cazzo di me e di cos'ho passato. Eri solo una sbruffona che scroccava un tetto. > qui mantenendo il testa a testa lascerebbe il polso, così che lei possa andarsene. Potreebbe tornare quindi a rispondere anche all'altro, cercando di calmarsi visto il fiatone e l'adrenalina a mille <Off limits dici? Perchè pensi che mi freghi qualcosa di questa sbruffona? Ha delle belle curve, peccato per il resto. > facendo riferimento allo scontro che si stava per verificare pocanzi <e poi tu non eri impegnato? > si placa cercando di tornare sull'altro <allora parla. Cosa diceva quel pezzo di carta? Si, io ho visto dov'è andato ma era veloce. Non gli sonoo stato dietro > e Saisashi resta ancora oggi molto agile nonostante tutto <e per la cronaca... al mio risveglio dal cristallo, è come se tutta la forza che avevo raggiunto sia andata persa. Non conosco bene le mie attuali capacità...ma puoi scommetterci> sorride accettando di buon grado < se hai il suo odore, perchè cazzo non l'hai detto prima, stronza > [ch off] Niente. Nonostante si sia impegnato nel non far degenerare la situazione, quest'ultima prende una piega a dir poco brusca quando Keiga alza la voce, attirando anche le occhiatacce della gente che si ritrova a camminare nelle vicinanze del trio. < Uhmpf... > Sbuffa sonoramente, sconsolato, tanto da incassare la testa tra le spalle, svuotando i polmoni di tutta l'aria in un colpo solo. Neanche s'ingelosisce più di tanto nel vedere come l'Inuzuka afferri per le palle - letteralmente - il taijutser, talmente abituato ai modi poco ortodossi della ragazza. Alza gli occhi verso il cielo stellato, dove la luna crescente regna incontrastata sul suo esercito di ombre. Si lascia carezzare da quell'aria frizzantina, piacevole, figlia della stagione primaverile che ha da poco fatto il suo ingresso nel mondo. < Non ti azzardare a toccarmi con quella mano... > Ammonisce Keiga, indicando con un cenno del mento l'arto incriminato. < Lavala più e più volte... > Rabbrividisce al solo pensiero di esser carezzato nell'intimità dalla ragazza con quel fetore addosso. Se poi ci aggiungiamo anche che Saisashi non si lava da dieci anni, beh, il danno è ancora più importante. < Si si, come no... > La liquida con velocità e superficialità, per nulla intento ad intavolare una discussione con la donna. L'eventualità lo svuota di ogni energia, data la scena vista e rivista tra i due. < AVETE FINITO!? > Stavolta è lui a tuonare, cercando di riportare un minimo d'ordine in quel caos creato da due adulti con la testa di bambini. < E tu quando cazzo lo dici che Akuma ha il suo odore? > Un'altalena di emozioni. Dall'ira allo stupore in un attimo. Su questo è dalla parte di Saisashi. Se avessero saputo fin dall'inizio che il pastore italiano è in possesso dell'odore del serial killer, avrebbero evitato inutili discussioni. < Può tracciarlo? Portarci in un punto ben preciso? > Magari fino dove riesce a percepirlo prima di perderne inevitabilmente le tracce. Sarebbe un ottimo punto di partenza per le indagini. < La risposta è semplice. Furaya. > Ovvio. In che altro modo può sapere l'albero genealogico di Senshi se non direttamente dalla madre. Decimo Hokage che è stato suo Sensei. < Ho detto che sono occupato, ma non ti ho detto il nome. > Potrebbe essere chiunque la sua partner, inclusa Keiga che ha difronte. < Niente di che... > Scuote il capo nel ricordare le parole riportate su quel lembo di carta stropicciata e impregnata dal sangue della vittima. < Colpirò ancora. > Letterale. < Possiamo tornare al bosco e ripartire da lì. Così potremo unire le vostre informazioni in una. > Ovvero quella di Saisashi che ha visto la direzione intrapresa dal killer, e le abilità di Akuma. < La mia non è una richiesta... > Ovviamente. < Prima togliamo questo serial killer di mezzo, prima la gente tornerà a non avere paura. Credo che ne abbia avuta abbastanza. > Vengono da una decade di terrore e agonia. Perchè infliggerne ancora?. < Quando vuoi allenarti mi trovi nel distretto di Suna. Nella magione Sabaku. > Ha accettato l'invito del genin, bramoso quanto prima di mettergli la testa apposto. [Chakra OFF] <Non ti risponde neanche.> Fa una pausa. Non toglie gli occhi da lui neanche per un attimo <Pensa quello che cazzo ti pare> Pare avere chiuso. Quando però le viene preso il polso, i denti si serrano di nuovo e le labbra si alzano mettendoli nuovamente in mostra. Ma è troppo orgogliosa per ammettere che quella presa le stia facendo un male.. cane. Ecco perchè, per scaricare in qualche modo il dolore, ringhia di nuovo, alzando il braccio per volere dell'altro. <Vaffanculo.> Risponde, socchiudendo gli occhi, ancora per quella presa. Presa che finalmente viene da meno. Indietreggia <Mat è stato un padre migliore di te> Lo brontola, mentre torna verso Akuma che sta comunque li, a qualche passo. <Scroccavo anche il tuo letto. Era bello dormire con Furaya> Abbozza un ghigno <Sembrava felice di dormire con me> Mente lasciando intendere cose che di per se non sono mai successe. Ma poi la smette. Guarda Dyacon ed inarca un sopracciglio <E chi ti tocca. Tkz.> Lo snobba, come al solito e con stile. Appoggiatasi ad Akuma porta le braccia dietro la schiena, coprendo le braccia con il corpo per permettere alla mano sinistra di massaggiare il polso destro. Guarda solo per un attimo Dyacon che richiede silenzio me poi torna a guardar male Saisashi <Taci, nonPadre>. Sospira e ruota il capo verso Akuma rispondendo al Sabaku <L'ho detto adesso> Onesta. <Certo che può> Abbandona il massaggio, nonostante dia ancora fastidio è più sopportabile ed allunga la mano destra verso il collo del canone <Deve prima ritrovare la pista> Spiega, tornando a guardare Dyacon, chiudendo gli occhi in fessure quando nomina Furaya. Non dice comunque nulla. Si è sfogata e non ha voglia di scomodarsi nuovamente, se non nel letto di qualcuno. Ascolta distrattamente le parole di Dyacon sull'essere impegnato. Non si scompone. Forse da fastidio ma ha già fatto la sua scelta. <Perchè non ti fai i cazzi tuoi invece di difendere tutti questi conigli?> Rivolta a Dyacon, che pare aver preso la cosa a cuore. Akuma però, come lo è stato allora, sembra interessato anche adesso. Guarda dyacon e Saisashi e abbaia, ringhiando prima di spalancare le fauci. E a lei se potesse, cadrebbe una gocciolina di sudore a lato della testa. <Sei serio?> Ruota il capo a guardarlo <Che palle Akuma, davvero?> Il cane ha parlato e lei alza gli occhi al cielo. <E va bene> Incrocia di nuovo le braccia al petto <Dannati maschi> [Chakra off] Ormai la situazione si può dire più che degenerata. Il genin non reagisce nemmeno alle affermazioni di Dyacon verso Keiga sul lavare la mano, non spreca più nemmeno fiato, la collera che ha in corpo è rivolta verso tutt'altro, ovvero le parole di Keiga. <tsk. Io non ho nemmeno iniziato.> terminerebbe con tono più basso il genin verso il Sabaku, per ppoi ascoltare le sue ulteriori parole. Sussulta nel sentire pronunciare il nome di Furaya. Resta in silenzio digrignando i denti ripensando al loro ultimo incontro. <quindi...tu hai visto Furaya di recente...? Sta bene...?> domanda con tono che si incupisce di colpo, mnon vedendola ormai da un mese. Ma forse ciò che sa Dyacon è qualcosa che potrebbe sconvolgere e spezzare letteralmente la vita del Taijutser, che non è a conoscenza del tradimento di quella che sarebbe dovuta essere la sua promessa sposa. Detto ciò , a quanto pare sul biglietto trovato dal'altro, pare non esserci riportato nulla che sia utile alla causa. Sbuffa per poi distogliere l'attenzione dalle sua parole, perchè Keiga torna alla carica attirando la sua attenzione. L'altra si è liberata dalla presa e si massaggia il polso, probabilmente avendo accusato la stretta. Le parole della Inuzuka, nel nominare Mat, sembrano risvegliare pper pochissimi istanti qualcosa rimasto sopito da tempo. Una voce, quella stessa voce che era ormai imprigionata con il sgillo che riporta vistoso sulla schiena. E' solo un lieve sussurro, lontano, molto lontano quasi impercettibile, ma in quell'esatto istante riesce ad essere avvertito chiaramente da Saisashi facendogli percepire un brivido lungo la schiena "sono tutti traditori ricordi? Vogliono solo ferirti. Perchè non mi liberi......ti ricordi di me...?" e qui, come un flebile sussurro, tornerebbe a svanire. I denti si serrano nervosamente, quelle parole stanno per far sfociare Saisashi in qualcosa di poco comprensibile. Serra i pugni ai lati del corpo, rimanendo in totale silenzio, tremante, per poi placarsi di colpo. Lascia morbide le braccia lungo i fianchi ora, chinando il capo, con i capelli bianchi e scompigliati a coprire le smeraldine iridi <sto solo perdendo il mio tempo. Ho cambiato idea, non me ne frega un c***o di collaborare. Questi abitanti sarebbero riconoscenti quanto Keiga. > la realtà è che in questo esatto istante, nasce in lui la paura che quel qualcosa torni a galla, facendogli perdere il senno come 10 anni prima, rischiando d fare del male senza che lui possa farci niente < non voglio ucciderti. Ci si vede> in questo caso sottintende l'Inuzuka, ma non come porsi superiore, ma per una reale paura di ciò che ha appena sentito dentro di se <forse un giorno, verrò a trovarti alla magione> direbbe con una serietà tombale, completamente dfferente da quanto ha mostrato fino a poco fa. Quindi voltando le spalle ad entrambi, se gli fosse possibile, senza aggiungere altro, abbandonerebbe entrambi, discostandosi dall'idea di dover avere nuovamente a che fare con Keiga, per paura che qualcosa possa cambiare nuovamente in lui. Lieve cenno della mancina, e se non fosse interrotto, si disperderebe tra la folla [ch off] Lo sguardo color ametista rimpalla come in una partita di tennis da destra a sinistra e viceversa, alternandosi sul volto di Keiga e Saisashi. Affranto, porta la mano destra davanti al viso, chiudendo per un breve istante le palpebre ed estraniarsi da quel posto e da quella discussione. Di Furaya, Mattyse, Saisashi, Mekura e altre figure, ne ha veramente le scatole piente. Non che non gli interessi la questione, ma non avendo a disposizione tutti i pezzi del puzzle, è inutile lanciare sentenze o azzardare giudizi. Ognuno ha la sua verità e lui, ora come ora, non ha nessuna intenzione d'immischiarsi in una situazione così controversa e difficile. Neanche beautiful è così ingarbugliato. < Non ti preoccupare, altre mani che hanno toccato e vogliono toccare questo corpo le trovo. > Sibila in direzione di Keiga, sorridendo poi in direzione di Akuma che sembra l'unico lì in mezzo a collaborare con il Sabaku. < Bravo Akuma. > Pollice all'insù con fare goliardico. < Sì, sta bene. > Laconico replica riguardo le condizioni di salute dell'ex Hokage. < State mettendo a dura prova la mia pazienza. > Chi in un modo e chi in un altro, il limite sta per esser superato. < .... > Sgrana gli occhi nel vedere la reazione di Saisashi, reclinando poi il capo all'indietro e puntare il naso all'insù. < AAAAHHHHHH... > Sbraita, cercando di scaricare il nervosismo accumulato fino ad ora. < Fate come cazzo vi pare. Invece che ninja mi sembrate dei bambizi viziati che stanno giocando a chi ce l'ha più lungo... > Senza mezzi termini, come suo solito, spinto anche dalla frustrazione della serata. < Sappiate però una cosa. Altre vittime innocenti saranno uccise da questo pazzo che si diverte a seminare terrore in tutto il villaggio... > Tono di voce serio come l'espressione stampata in volto. Cerca di richiamare il buonsenso di entrambi. Di farlo prevalere. < Fra tre giorni, poco dopo l'imbrunire, vi aspetterò all'entrata nord del bosco. Con o senza di voi porterò avanti la ricerca. Spero di trovare entrambi, perchè ciò significherebbe che avete ancora del maledetto sale in zucca. > Prende a muoversi anche lui, scivolando con lo sguardo sulla struttura fisica di Keiga. Sempre un bel vedere. < A presto. > Imboccando la strada opposta di Saisashi, dando le spalle all'Inuzuka e alzare il braccio destro verso l'alto a mò di saluto. Stanco ha dato ai due delle informazioni utili per continuare la caccia all'uomo. A loro onorare lo status da Shinobi e collaborare per un fine unico, oppure confermare quell'esser ragazzini. Si perde tra i vicoli illuminati a bestia del centro, sparendo in pochi istanti sia dalla vista del taijutser che della donna. [X] Parlano di Furaya e lei, per quanto indispettita sta zitta. Guarda Akuma che di rimando guarda lei. Per il resto sembra tornar calma, o meglio, trattiene la rabbia come al solito. Guarda ancora Saisashi solo quando sente pronunciare il proprio nome. Impassibile lo guarda. Poco male, a lei neanche interessa di cercare quel tizio. Akuma invece tira le orecchie indietro ed inclina il muso di lato. <Su questo siamo d'accordo> Conferma per poi alzare le sopracciglia. Giocare col fuoco è sempre stato nella sua indole. Irascibile, agendo il più delle volte senza pensare alle conseguenze. <Come preferisci.> Risponde anche, fregandosene di tutto. Non è cambiata più di tanto in dieci anni. E' sempre la solita testa di cazzo. Alle parole di Dyacon, Akuma drizza le orecchie per poi abbozzare un ringhio e distogliere lo sguardo. Anche se preso bene dalla ricerca resta sempre geloso. <Viziati..> Lei di viziato non ha proprio nulla. <Fate come volete. Se io vengo è solo per Akuma> Lo ammette, chiaro e tondo. Uno poi va di qua e uno va di la. Ma ricambia lo sguardo di Dyacon, mordendosi il labbro inferiore una volta che l'altro s'è girato. Un modo come un altro per trattenersi. Sospira e guarda verso Akuma <Mai più> Un colpo di bacino e si stacca dal cane <La prossima volta se devi pisciare esci da solo e pisci> Ecco. Ed Akuma brontola <No, non brontolare> Alza le mani per aggrapparsi al pelo e saltargli in groppa <E poi cosa ti torna dal cercare quel tizio?> Akuma inizia a camminare verso casa, mugolando con le orecchie tese in avanti <Divertente. E' divertente solo per te> E così continueranno a brontolare e battibeccare fino a casa, probabilmente. <end>