[ESTEMPORANEA] Kokketsu Work Out (2)
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Giocata di Clan
Giocata dal 06/03/2021 20:54 al 07/03/2021 00:25 nella chat "Torre del Consiglio"
[Stanza Della Torre] La notte è padrona del loco, di quel nero empireo che sovrasta il villaggio delle ombre, mentre tutti dormono, mentre le attività sono chiuse ed i negozi son privi di luce e vita, assieme a quelle strade illuminate dai lampioni sparsi in giro. Persino nella torre tutto tace nel pieno sostar della notte, laddove son solo i rintocchi degli orologi a scandire e dettare il ritmo dei suoni nella stanza d'ospedale in cui si trova, questa volta solo, lasciato sotto macchinari dai quei folli medici che lo tengono ancora sotto osservazione dalla prima somministrazione di quel liquido nero, che per ora pare aver lasciato del tutto inerme il corpo del biondo tribale. Eppure tra quei rintocchi, tra quei [Bip] continui lì presenti, qualcosa pare iniziare a muoversi su di quella sua espressione pallida, la bocca, il naso e gli occhi paiono venir schiacciati dai quei muscoli, mentre su di quella sua faccia pare palesarsi un'espressione quasi dolorante, infastidita, mentre coadiuvano in quel momento le gambe a muoversi, assieme alle braccia, in dei movimenti tutt'altri che precisi, in dei veri e proprio spasmi muscolari, mentre vanno ad irrigidirsi man mano piedi e mani, braccia e gambe. <Gh..> mugugna qualcosa, gutturale nei suoni, mentre con ambo le mani stringe con forza i lembi di quel lettino sul quale giace inerme da giorni, mostrando al soffitto a cui volge lo sguardo, il digrignarsi dei denti bianchi al dolore che si acutisce man mano. <..ah..> sembra boccheggiare, ansimante, come se gli mancasse il fiato <..aiut> con la cassa toracica che ora s'inarca verso il soffitto, mentre le braccia e le gambe seguono tale moto ancorandosi a quel lettino, quasi come se stesse combattendo contro qualcosa di esterno a lui, o meglio, d'interno. La macchina accanto al suo lettino inizia a ripetere con molta più velocità quel suono che in quei giorni è rimasto stabile, quel [Bip] che indicava una quiete prima della tempesta finale, prima che il demone all'interno di quel sangue nero facesse ancora un'ultima apparizione per impossessarsi anche dell'anima del nostro eroe, ora lì a soffrire ancora una volta come nella prima esperienza. Un continui [Bip-Bip-Bip] la tachicardia si palesa sul loco della ricerca, nel di lui petto si percuotono musicali i battiti accelerati e forti del suo cuoricino, che questa volta però sembra essere stato raggiunto non dal solito sangue rosso di ricircolo... ma da quel nero agglomerato di sangue e potere demoniaco, che col giusto tempo, è ormai arrivato fino al cuore del nostro eroe. [Stanza Della Torre] Il corpo inizia a contorcersi, i muscoli cedono sotto l'incessante aumento del dolore fisico, mentre quella sua mente ancora così acerba, crolla poco a poco sotto l'opprimente potenza che quel sangue color pece offre. Gli occhi si sguainano violenti, senza iridi ad apparir bianchi come il latte, riversi ora verso l'interno del cranio, laddove ora i denti vengon stretti con veemenza, tale da lasciar la bocca stessa riversa in una salivazione sfrenata. Brevi, potenti e rapidi, lasciano il biondo in posizioni disparate e strane, mentre questi cerca di porre fine alle sue sofferenze assecondando gli istinti naturali di quel suo corpo, che par esser colpito da qualcuno dall'interno stesso. Delle lacrime paiono fuoriuscire da quei suoi occhi, nere, di catrame quasi, solcando il di lui viso, lasciando una striscia nera visibile anche da lontano, segnando inevitabilmente le bianche carni del tribale. Lacrime che cadono su di quel letto, ampliandosi a macchia ed iniziando a pervadere lo stesso di quel color nero, sporcando le carni e le vesti del nostro eroe, che pian piano pare cadere sempre più a fondo. Il sangue vien fatto colare al suolo, copioso, persino i tubi non riescono ad aspirarne una cosa grossa quantità, persino le macchine alimentate col chakra non riescono a tenere a bada quel potere straripante, quel sangue in continua produzione, quello sgorgare copioso di nero catrame. Dagli occhi, dalla bocca, dalle orecchie, dalle unghie... ogni orifizio in grado di secernere sangue inizia a lasciar fuoriuscire da esso il liquido denso e caldo di colore nero, lasciando che il biondo tribale vada a palesarsi dinanzi a quegli scienziati in delle vere e proprie pozze di sangue, denso e caldo, in preda a quegli spasmi muscolari che non accennano per nulla a terminare, e che anzi, sembrano aumentare d'intensità man mano che il tempo passa e che il sangue sgorga. [Stanza Della Torre] Un corpo in preda al dolore, un ragazzo, un ninja, uno shinsengumi lì inerme mentre una sostanza nera e simile al sangue gli si riversa dentro, da giorni, investendolo in tutto e per tutto di un potere pressoché illimitato, ma dalle controindicazioni ancor più grosse. Il sangue nero sgorga a iosa da ogni singolo punto possibile, una qualsiasi persona sarebbe morta dissanguata in pochi secondi, ma non lui, non il suo cuore che a poco a poco sta per essere inghiottito dall'abbraccio serafico di quella pece nere. Del catrame viene riversato su tutto il suo corpo, mentre gli scienziati osservano quello che il loro esperimento aveva prodotto, quello a cui tanto ambivano in questi giorni assieme al capo delle ricerche scientifiche, quel folle uomo dal visto dipinto di nero. L'ultimo passo, l'ultimo step nel quale il suo fisico deve approcciarsi a quel sangue nero, gli ultimi istanti in cui quel suo cuore da umano riuscirà a battere normalmente, pompando per un ultima volta, un leggero e debole [Tum]. Non più rosso e salato sangue umano, non più rossastra l'essenza che scorre nelle vene del nostro eroe, ma nera. Una pausa lunga in quel cuore pulsante, quel dolorante cuore pulsante, che stranamente inizia a pompare all'interno dell'organismo del nostro eroe lo stesso sangue nero che a poco a poco lo stava divorando dall'interno. Prima le mani, poi le braccia, poi la testa, gli occhi, la bocca e persino le orecchie... il sangue nero fuoriuscito poc anzi pare ritirarsi in toto ed in velocità, ritornando nell'organismo del tribale, attraverso gli stessi spazzi dal quale è uscito, e riempiendo ora come ora quei vasi sanguigni che fin a qualche giorno fa, contenevano il sangue di un essere umano normalissimo, e non di un'umano col sangue posseduto da un demone primordiale. Eppure col sangue a ritirarsi, pare proprio che il giovane sia ritornato quasi del tutto stabile nei parametri vitali, e persino gli spasmi son venuti meno una volta ritornato il sangue in corpo. Nè macchie, nè tanto meno sangue agglomerato al suolo, tutto tornato nel suo corpo, tutto finito di nuovo a circolare in quel suo bianco e non muscoloso corpo da ninja. Gli occhi tornano ad essere normali, il battito si stabilizza ed il respiro si normalizza, lasciando ora che quel sangue nero fluisca tutto all'interno delle sue vene, del suo cuore, e del suo apparato tutto. Qualcosa di nuovo è nato stanotte, qualcuno o qualcosa di diverso dal giovane kamichi che conoscevamo, un qualcuno o un qualcosa che erge il suo essere sulle fondamenta di quel sangue nero, che ormai assorbito da giorni, pare essersi del tutto assimilato all'organismo del giovane eroe dai capelli biondi, ancora però tra le mani dei medici lì presente. Saranno dunque loro, ora, a decidere cosa sarà del nostro eroe: Potrà andare via? Dovrà ancora restare lì? Non c'è dato saperlo, ciò che è certo però, è che il nostro eroe, pare essere salvo per ora, e solo per ora.