Il nuovo mondo

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Giocata di Corporazione

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20:05 Sango:
 Avanza quella figura in quegli agglomerati di tendaggi di colori vivaci ormai resi scuri e brillanti dalla notte incombente. L'aria satura di sapori orientali, spezie mai viste e sentite che impregnano il circondario, delle ultime anime intente nei loro ultimi acquisti per la sera stessa. Anche lei si trova li, l'obiettivo chiaro in mente che ha gli occhi bianchi di un antico retaggio che ancor si protrae nei suoi stessi figli. Un semplice vestiario che la riporta alla normalità o meglio, alla nuova normalità. Pantaloni stretti e neri che fasciano le gambe nella loro interezza, una semplice maglia nera a maniche lunghe , ma tutto ciò è stato coperto da un mantello nero chiuso sul davanti da tre bottoni dorati sul petto per nascondere le forme di una donna ormai cresciuta e in avanti con l'età. Se dovesse contare quei dieci lunghi anni bloccata adesso sarebbe molto più vicina ai quaranta, ma trenta son quelli che dimostra. Le rughe sul viso ultimamente si son fatte più pesanti su quel giovane volto, segni di dolore e disperazione, di battaglie contro se stessa che ancor deve superare, segni di un tempo infinito che si inerpicano sulla propria stessa anima. Il cappuccio è stato tirato su sebbene i lunghi filamenti son rivolti al mondo, neri questa notte, per via di un piccolo cambio di colore momentaneo - o così le hanno detto i commessi di un negozio trovato in quella kusagakure. Lo sguardo rimane lo stesso, azzurro come il cielo più limpido in una giornata d'estate, privo di nubi e attento ad ogni movimento. L'appuntamento è stato dato eppure non sa in quale giorno od ora avverrà, si ritroverà li più spesso del previsto e con quella nuova carica anche la Hyuga si troverà in pericolo con lei, ma deve parlarle, deve raccontare ad orecchie antiche e pregne di conoscenza cosa sia adesso il loro nuovo mondo. Addio ai ninja di un tempo, addio a ciò che potevano far per il loro mero egoismo.. e lo ha accettato volentieri pur di salvaguardare il proprio piccolo giardino rigoglioso, nulla avrebbe potuto metter mano a quello senza il proprio volere adesso. Avanza con lentezza, voltandosi di tanto in tanto eppur rifuggendo dalle luci che impregnano il loco di quelle piccole lanterne appese un pò ovunque. Mostrare il proprio viso con una possibile ricercate avrebbe messo la propria testa sulla ghigliottina senza dubbio. Ma ancora di Mekura non vi è traccia, per questo non si fermerà, continuerà la sua ricerca per trovarla.

20:13 Mekura:
 Sta vagando in giro alla ricerca di qualche spezie, armi ed in genere stava valutando un po' la situazione nella parte di Suna e come sono gestiti. Con il nuovo lavoro e le sue intenzioni attuali non deve solo riscoprire Konoha, deve capire come funziona la mentalità delle persone del vecchio paese del vento. Non che abbia chissà quali possibilità, è solo una portaborse, ma deve iniziare a gettare le basi per il futuro. Dato che è qui almeno. Ma perché proprio a Suna? perché era il posto dove lei e Sango si erano dati appuntamento prima del suo rapimento. Non sapeva neppure di preciso e sarebbe stato saggio non venire da questa parte della città perché, in ogni caso se l'avessero torturata e fatto il suo nome ora si troverebbe qualcuno a farle lo stesso trattamento dell'altra sera. Ma Sango non è una idiota, se seppure è stata avvertita ha comunque rischiato vuol dire che era un rischio calcolato. C'è una remota possibilità di trovarla comunque a Suna, remotissima se si contasse la quantità di valori e possibilità che si possono calcolare nella prospettiva delle possibilità. Se si trova qui è proprio per un atto di fede. Fede verso i Kami, verso il destino, verso Sango, letteralmente alla cieca. Azione stupida? SI ma tutte le volte che ha cercato di aggirare le azioni stupide non l'hanno portata da nessuna parte, quindi approfittiamone per fare una passeggiata in giro per Suna e cercare Sango. Indosso la donna porta porta una giacca nera, una maglia bianca con uno scollo a v e un paio di morbidi pantaloni in tessuto tecnico/atletico, di colore rosso ed un paio di scarponcini neri con un mezzo tacco per sollevare la sua struttura senza però limitare i suoi movimenti. Una borsa a tracolla grigia ed i capelli tirati indietro completano il tutto. [ch off]

20:27 Sango:
 Avanza anche lei, delicata e lenta, ovviamente per tener tutto sotto controllo senza alcun problema di sorta, sebbene non abbia ancora attivato il proprio chakra. Una mossa data anche dalla possibilità che qualcuno possa rintracciarla più facilmente, meglio rimaner una donna comune per il momento. Nelle varie spezie e nei vari locandieri non trova alcun interesse per il momento, solo coloro che vi si avvicinano seppur nessuno di quei visi le sia noto. Deve imparar da loro, a comportarsi normalmente, sebbene abbia adesso solo un orologio che fa chiamate inserito sul polso, nulla di più dopotutto non ha alcun numero da poter chiamare. Non ha nemmeno una casa alla quale tornare, di nuovo eremita in un posto tanto piccolo e sconosciuto, seppur senta quella lieve vibrazione che la porta a sentirsi di nuovo come un tempo, a caccia di qualcosa e qualcuno. Il passo però - insieme al fato testimone e ai kami che la sospingono verso quella strada - la porterà li, ove quella donna minuta e potente giace nei propri acquisti. Il passo rimane lento, seppur si avvicini anche lei al suo stesso fianco, alla sua destra < mi scusi, questa spezia cos'è? > indicando con la sottile mano che scivola fuori quella più vicina alla Hyuga, di un intenso color ocra e dall'odore nuovo. Eppure proprio in quel momento, in quella vicinanza voluta con la donna, proverebbe a scivolar il viso verso di lei. I capelli son neri, si, eppure il viso è rimasto immutato . La osserverebbe direttamente negli occhi, un lungo sguardo indagatore - lei stessa era presenta alla propria quasi morte su quel palco, l'ha vista, sa a cosa potrebbe andar incontro - ma quella mano scivola di nuovo dentro il manto nero a nascondersi in fretta < ti stavo aspettando > un sussurro basso, intimo, solo per lei e per le sue orecchie, mentre lascerà che il commerciante possa donar loro la descrizione di quella che è curcuma a suo dire, e in quale piatto potrà esser messo < me ne dia un pò > un veloce ritorno proprio a lui mentre solleverà quella piccola palettina e un sacchettino ove metterla e consegnargliela, dopo qualche ryo lasciato direttamente sulla sua mano. < arrivederci > un cenno del capo a lui, e un occhiata a lei. Seguimi. Ecco cosa vorrebbe dirle adesso, lo darebbe con lo sguardo ma anche con quella mano che si dilungherebbe bassa verso il suo stesso fianco per accompagnarla nel proprio movimento, girando le spalle alla parte più viva di quel loco verso la fine delle mura stesse. Se anche ella fosse stata insieme a lei la terrebbe sempre dal fianco, come fossero due innamorate appena ritrovate < scusa per il ritardo, è un pò difficile sfuggir ad occhi che non dovrebbero vedere > la terrebbe vicina a se se potesse < fa finta di star con me , potrebbe esser l'unico modo per non suscitar domande > di certo potrebbe metter su una bella storia con quel fatto, come l'aver mollato il bianco perchè innamorata di una ragazza, ma ciò avverrà solo nel momento in cui qualcuno farà domande. Con quell'andare lento proverà a portarla verso le tende più brutte, quelle malfamate, il loco di ristoro di molti ladruncoli e bambini senza alcuna famiglia, di ubriaconi e festaioli, di coloro che consumano i loro piacere alla luce della luna stessa.

20:42 Mekura:
 Bhe, è il Karma che si presentano tra di loro in situazioni straordinarimanete interessanti: Mekura che si presenta come una tossica, lei che le mette una mano attorno al fianco e le chiede di stare insieme. RImane interdetta senza dire nulla facendosi prima trascinare da Sango senza ribattere in alcun modo o ribellarsi. <ok amore> le viene da dire cercando di non sembrare troppo ironica nel mentre e nascondere quel mezzo sorriso mentre si rende conto di essere la figura beta di questa relazione appena nata. Ma Sango a quanto pare padroneggia l'antica arte del romanticismo cimmero: se ti piace una (a prescindere dal fatto che devono discutere ecc ecc), afferrala e portala via. Le verrebbe davvero da ridacchiare se non che la trascina verso la zona malfamata. <...> la guarda direttamente questa volta con uno sguardo che chiaramente sta chiedendo cosa stesse succedendo. <ah-hem, mi stai portando qui perché c'è una paprika da morire> lo sottolinea quella parola, morire <che non si trova da nessuna parte? perché secondo me le ultime polveri per il curry le troviamo nelle bancarelle più comuni> insomma sta parlando in codice iniziando a preoccuparsi seriamente di quello che sta succedendo. Letteralmente le domande stanno urlando nel suo cervello, ma cerca di tenere un freno. [ch off]

20:55 Sango:
 Un sorriso si pone sul viso a sentirla chiamare in quel modo, la questione potrebbe divenire imbarazzante se entrambe non avessero desiderio e premura di parlare di ciò che è accaduto, di come quello stesso mondo ormai sia cambiato completamente. Ribaltato da nuove ideologie, da nuovi pensieri e da un progresso che permetterà solo a pochi di avere il potere che spetta loro . La mano dal fianco lentamente si sposterebbe sulla sua stessa spalla, più alta della Hyuga le verrà più comodo tenerla in quel modo, abbastanza vicina da poterle sussurrare all'orecchio e anche di mantener in piedi quella piccola commedia romantica. Sente quello stesso sguardo addosso eppure non si lascerà andare a nient'altro che l'ascolto per quel suo dire cercando di leggervi tra le righe . Morire. Un solo termine che la pone sull'attenti < tranquilla mia cara, nessuno ci farà del male > come a volerla rincuorare ma le dita della mano stringerebbero quella spalla. Sta attenta. Lo devono esser entrambe, andare coi piedi di piombo ad ogni angolo che vira in quelle piccole stradine < ho scoperto un piccolo locale dove versano della tequila molto buona e anche del sakè, voglio farteli provare > conduce quella piccola danza dopo aver avuto modo di esplorar meglio la stessa zona più volte, alla ricerca di qualcosa ove l'illegalità regna sovrana. I migliori posti sono quelli più esterni, nascosti dalla povertà e dalla miseria, ove bische clandestine sorgono come funghi sotto la stessa terra. La conduce con un passo lievemente più veloce ad una di quelle bettole "il pony impennato", che lapsus immediato, un tempo andò ad un certo Drago Impennato e la sua vita cambiò radicalmente. Un piccolo cenno in avanti per scioglier quell'abbraccio, la mano che apre la porta invitandola ad entrare e seguendola subito dopo all'interno di quella bassa tettoia di legno sporco ove vari centimetri di polveri si son accumulati. < seguimi > un singolo sussurro basso prima di andare diretta all'oste < una camera matrimoniale, ci porti cibo , sakè e tequila > le monete che tintinnano mentre le porta al bancone, più di quanto serva realmente < tenga il resto..per il disturbo di non averci visto > coi soldi in quei bassi fondi si posson fare molte cose, e attenderà solo la chiave per seguire Mekura con lo sguardo ancora un attimo < andiamo di sopra > si, verso quella stanza che non disterà davvero molto essendocene davvero poche, ma meglio di niente. Un'altra porta che si aprirà velocemente per entrar lei stessa in attesa della compagna di questa notte, in quella stanzetta che possiede solo una scrivania, un piccolo televisore, due comodini, e un grande letto a baldacchino al centro. < scusami per questa sceneggiata, meglio che non ti vedano con me > si spoglia dello stesso manto nero per rivelar la capigliatura di un colore decisamente diverso, per sedersi lei stessa su una delle sedie < se lo facessero ucciderebbero me, e torturerebbero te > ne l'una ne l'altra cosa son positive , no?

21:15 Mekura:
 Secondo Sango tutto ok..più o meno si trova a braccetto con Sango che la sta portando in gita romantica nei peggiori bar di Suna. Cammina allo stesso tempo di Sango, cercando di non guardarsi troppo intorno per evitare di dare troppo nell'occhio. Fatto sta che la loro passeggiata romantica l'ha portata davanti alla bettola omen Nomen "il pony impennato". Un tempo anche le bettole erano più eleganti...ci sarebbe stato un'altro tipo di animale nobile tipo cavallino, stallone, no, il pony come se questo locale sapesse che doveva compensare una sua mancanza ma non avesse le palle di dire tutta la verità cercando di modificare un poco la realtà. Più che Poy impennato è un asino che ce la mette tutta. Fatto sta che Mekura per la prima volta dopo diverso tempo si ritrova spaesata ed in ansia. Infatti appena entrata si ritrova in un lato della sala d'ingresso con le mani strette tra loro, lo sguardo basso e imbarazzata quel tanto che serve per vedere una colorazione rosea sulle guance. Sta letteralmente persa nel suo panico che quando Sango la richiama sulla terra balbetta <a-ah? s-si certo> Una volta entrata nella stanza Mekura rimane ancora in quel imbarazzante silenzio, la ascolta, guarda il letto a baldacchino e poi scrocia in una risata liberatoria <scusami, non ho resistito> si porta una mano alle labbra, al diavolo il fatto che qualcuno qui deve morire o torturare adesso la situazione è troppo divertente. Si calma tornando seria ma sicuramente più rilassata tanto da togliersi a giacca e abbandonalra sopra il comodino. Non si mette a sedere. <con quello che ti ho fatto la prima volta che ci siamo visti direi che il minimo> si massaggia il collo e stringe le labbra <quindi...a discapito di quello che è successo siamo qua: ti devo dire la verità non è che mi aspettassi nulla questa sera, è bello vederti> afferma sinceramente <però, sei qua e mi dici queste cose...ho molte domande Sango, ma forse sarà il caso di lasciarti parola e ascoltarti> la lascia parlare a questo punto portando le mani sui fianchi mentre la guarda in attesa [ch off]

21:28 Sango:
  [Bettola - Stanza] I sorrisi si ampliano sui volti di quelle donne, la serata è iniziata in modo molto particolare per entrambe e finita in una camera matrimoniale in attesa di cibarie e alcool < se non dobbiamo esser scoperte meglio metter su un bel teatrino > come due anime gemelle che non possono star insieme per i dettami della società, per il fatto d'esser donne entrambe, ma qui stiamo divagando in effetti - meglio tornare sulla morte e la tortura < non pensavo che sarei stata viva ancora fino ad adesso > lo ammette candidamente, in attesa di quella lama sul proprio collo che non è mai arrivata, nessuna giustizia è stata applicata su di lei . Il corpo che si risolleva per andar a chiuder meglio quelle pesanti tende pregne di polvere che si sollevano e che prova a scacciar con le stesse mani < nei bassi fondi i controlli son meno serrati, della povera gente il governo non se ne fa un granchè > lo ha capito nei propri viaggi nei piccoli e nuovi paesi ninja specialmente nelle periferie più malfamate < dunque qui proliferano prostituzione, droga, e tutto ciò che non deve uscir alla luce del sole > loro comprese. Un piccolo "toc toc" ed ella si piomba a prender il proprio manto per coprir in parte il viso, aprirla alla gentile e piccola cameriera e prender il vassoio < grazie > qualche spicciolo viene donato prima di richiuder il tutto e lasciar tutto sulla scrivania offrendola per entrambe e la porta ben richiusa alle spalle < pensavo che sarei morta, e adesso faccio io stessa parte della Shinsengumi. In prova in realtà > ciò pone un dilemma molto grande, perchè prenderla tra le loro fila pur essendo un ninja del passato ? < penso che vogliano tener quello che per loro è un nemico vicino, molto vicino > probabilmente lo è. In quel momento andrà a sedersi per prender lo stesso sakè e versarlo in quei tozzi bicchieri in legno e porgerne uno d'innanzi la figura della nera < ho compreso un pò di cose sul metodo che la shinsengumi attua per aver il loro potere. Non è semplicemente cancellare la storia e i ricordi stessi da coloro che vi abitano > non è così semplice farlo dopotutto, loro sono l'esempio perfetto di chi ricorda, e vi saranno anche coloro che ricorderanno quelle guerre passate, tutto ciò che è accaduto prima dell'ultima grande guerra ninja < ma far comprendere che adesso il potere non sarà relegato a pochi ninja di un tempo, in grado di cambiare lo stesso mondo solo per proprio capriccio, ma ad un istituzione che si pone sopra. Un istituzione che è giustizia e pronta a giudicar chiunque non comprenda che questo mondo ormai è cambiato e si opponga ad esso > non vi è rabbia, solo dubbio nelle proprie parole eppure un'altra parte di se vi crede < li comprendo , io stessa per mio puro egoismo ero pronta a rader al suolo kusa e i suoi abitanti.. il non voler che si ritorni a quei tempi mi sembra legittimo per curarsi di coloro che vivono all'interno di queste mura. Non vi è più spazio per il singolo, solo per l'insieme. Non vi è più spazio per l'egoismo, solo per l'altruismo. > eppure qualcosa ancora manca all'appello, ma non sa dir cosa. Siede di nuovo, il bicchiere alle labbra per finir il liquido stesso in attesa che adesso sia ella a porre quelle domande.

21:46 Mekura:
 Il fatto che Sango sappia queste cose e che Mekura possa confermarle può far capire che questa società appena nata abbia molto da imparare e che si è portata dietro il peggio del proprio passato, come è evidente che chi è al potere sono sempre i soliti. Mekura Si mette da una parte non proprio pronta ad accomodarsi su quel letto: non ha bisogno del Byakugan per vedere lo schifo croccante che si nasconde tra le lenzuola (e pure male si nasconde) Le afferra uno dei bicchieri e annuisce facendo un segno di ringraziamento verso Sango. La ascolta in silenzio senza giudicare: non la pensa troppo distante da quello che Sango sta dicendo a lei ad altavoce: questa gente sta mettendo in atto quello che hanno per evitare gli errori del passato e se questo porta al principio di coesione globale ben venga, ma dovrebbe essere per tutti. <continuo a pensare che cancellare il passato non porta da nessuna parte se non a ripetere i propri errori> beve il liquore lasciando che la lingua pasteggi con esso: un ottimo stura lavandini. <e qui si capisce la bugia gridata a gran voce contro i nemici del popolo, ma la tortura? cosa ci guadagnano dai vecchi torturandoli?> chiede la donna sempre più interessata a questa gente e come opera al momento. <strano modo per chiedere la coesione e l'integrazione e casualmente un omicida inizia ad ammazzare i vecchi ninja ed a terrorizzare con dei proclami> si riferisce alle ultime news sui giornali. <fatto davanti a quanta più gente possibile lasciando simboli su simboli...strano che in una società dove si millanta questa istituzione di polizia presente sul territorio e che dovrebbe essere attiva durante queste feste sia così acerba tanto da permettere degli omicidi casualmente di persone che sarebbe meglio eliminare perché simboli di un passato decaduto> Insomma, qui si sta puntando allo scontro puro <tu cosa ne pensi, Sango?> [ch off]

21:59 Sango:
  [Bettola - Stanza] No, non riesce a star ferma, si deve muovere così come i propri pensieri, come se potesse davvero fare qualcosa ma cosa può lei adesso? Quando tutto pare averla abbandonata e lei stessa non vuole farvi ritorno? La mano che stringe ancora quel bicchiere, se ne versa ancora per lasciar alla lingua quel senso di anestetico come la novocaina, un senso piacevole sulla punta della lingua che scivola verso labbra nude ad accoglierle velocemente. Lascia che ella possa parlare, che possa andare a esprimer quel pensiero e infine a chiederle a lei stessa cosa ne pensi. Ci vorrà qualche minuto prima che si professi, alla ricerca del giusto concetto da esporre, mentre i passi lievi donati da quei sandali ninja possano terminare sul vecchio legno sotto di loro < paura > eccola infine la giusta parola da utilizzare , quel senso che si inerpica in tutte quelle vite che stanno cercando di dimenticare dieci lunghi anni di guerra, sangue, passato < non vogliono che il passato bussi di nuovo alla loro porta, non desiderano che possiamo riprendere il potere di distruggere un villaggio intero per il solo nostro capriccio > non che Mekura si sia mai professata come mukenin nella propria vita, eppure le storie circolano su quella che è la sua reale potenza e forza. Quella di poter distruggere konoha solo per il proprio volere. < e li capisco, la paura quando circola porta alla distruzione, eppure l'alba è già arrivata distruggendo tutto quanto, per un futuro migliore > sospira al pensiero di non esser stata nemmeno lei a riportar quella nuova e antica alba sulla terra, ad abbandonar finalmente la nera e rossa sacca di un Akatsuki ormai morta. Non vi è più nessuno a ricordarne i segreti passati e quel che li animava a quel tempo. Lei avrebbe dovuto prenderne le ultime vesti ed utilizzarle per quel che erano state concepite, Amegakure. Solo quella. < un tempo perdetti mio fratello in guerra. Lo vidi morire, così come molti altri che mi erano vicini. Dovetti arrancare tra la fame, il dolore, camminare sui loro corpi e bagnarmi del loro sangue per sopravvivere > stringe quella mano delicata attorno a quel bicchiere, oscilla il liquido imbrattando terra ma poco se ne cura < loro hanno vissuto lo stesso, non posso dir loro di dimenticare il passato ne di dimenticare il loro dolore > quello non potrà mai sparire davvero, rimarrà sempre nel loro essere come con lei, dopo 30 lunghissimi anni il dolore è ancora fresco nella propria anima < se riusciranno a dimenticar sarà un miracolo, ma non ci conterei. Possiamo solo vedere come andrà a finire e cercare di non distruggere questo nuovo mondo > eppure quei denti si stringono, la mascella che si rafforza < sono tutti qui , tutti i nostri villaggi sono ancora vivi e noi ne siamo le memorie. Possiamo riferir loro quello che hanno dimenticato, tranne il dolore e la guerra, non se lo meritano > tace adesso, ferma con lo sguardo lontano da quella stanza mentre ripercorre gli ultimi attimi di una Ame morente. Nessuno merita di viver quel dolore, e se possono cancellarlo, perchè non farlo? Perchè non andare avanti ripescando solo la bellezza di un tempo?

22:18 Mekura:
 Mekura sente quello che Sango ha da dire e se è sincera in quello che sta dicendo, la situazione non è che questa <non è stato terribile come nel tuo caso ma la guerra l'ho vissuta un po' anche io> commenta la donna parlando solo dopo che Sango ha finito tutto il suo flusso mentale, mai prima <l'ho subita a casa a Konoha con la guerra civile, l'ho fatta ad Oto....l'ho fatta quando hanno cercato di sterminare il mio clan per farci degli esperimenti di eugenetica> respira pesantemente mentre ne parla, come se fosse qualcosa ancora molto pesante nel suo cuore < ma posso affermare che è abbastanza per capire il loro dolore, le loro paure, le loro prospettive> prende un lungossimo momento per se stessa appoggiando il bicchiere di legno sul comodono valutando cosa dire e come dirlo. <è dura e bisogna prendere atto che tutto quello che sono riusciti a costruire in questi dieci anni è notevole: costruire mentre si viene attaccati non è semplice> si umetta le labbra e prosegue nel discorso <ma lo hai detto tu stessa: non si curano dei loro cittadini più deboli, vuol dire che sono rimasti degli insegamenti sbagliati del passato, cosa della quale siamo inevitabilmente colpevoli in parte> Mugugna iniziando anche lei a camminare per la stanza <devi sapere che il monte dei volti, quello originale, era sempre a rischio di atti di terrorismo, quelle statue sono esplose più di un paio di volte e ricostruite, tutte tranne Kuugo un vecchio Hokage che ha affamato la popolazione di Konoha e reso un villaggio sotto dittatura. Dirai "bene, almeno non verrà più ricordato" ma il fatto è che non è togliendo una faccia da un monte che si cancellano gli atti efferati dei suoi collaboratori e quelli compiuti dalla sua persona, non cancella le colpe di averlo messo su una persona del genere> Il futuro senza passato è come una casa senza fondamenta. <ed è per questo...che forse è il caso di non nascondersi più> afferma la donna parlando e pensando ad altavoce. <abbiamo famiglie qui, abbiamo un passato, un eco magari e forse, un futuro> solleva un sopracciglio tornando verso la bottiglia di Sakè <ma dobbiamo anche combattere per questo posto nel mondo dobbiamo fargli vedere e capire che cosa è successo, meritano qualcosa di meglio di una verità, prima che questa bugia esploda in faccia alla shinsengumi, credimi, sono una pessima bugiarda, però questa mia caratteristica mi ha insegnato a capire quando una bugia funziona e quando no> Mekura sospira, si versa da bere di nuovo e rimane a pensare incrociando le braccia <qualcuno deve diventare un simbolo per noi del passato, qualcuno con una posizione anche se in prova, qualcuno che farebbe una gran figura se riuscisse a prendere questo mitomane> e Mekura guarda Sango, direttamente. [ch off]

22:32 Sango:
  [Bettola - Stanza] Le parole son molte, troppe per essere compresse in quella piccola stanza che par voler crollare su se stessa in rispetto a ciò che dicono. Presente e passato non devono mischiarsi più, è il momento di andare avanti, di lasciare che quelli rimangano un mero ricordo e che l'odio possa lentamente scemare in favore della stessa speranza < mi spiace > eppure tutti loro hanno una simile storia, quelle due donne sono il simbolo effettivo che forse l'odio possa esser messo da parte per un bene comune < un tempo eravamo pronte a distruggerci, adesso non facciamo altro che parlare > un sorriso sbieco anima le morbide labbra , non vi è rancore, forse ne sarebbe rimasto solo per Yukio, ma lui ormai non è che un essere sgretolato dal tempo stesso. Morto e tale deve rimanere < possono migliorare senza dubbio, basta aprir loro gli occhi che ciò che ha portato noi stessi a muover guerra è stato il rancore per coloro che hanno spadroneggiato sul nostro essere ignorandoci e cercando di schiacciare le nostre volontà > quella è una benzina infinita, che sfocia sempre in guerre e morte. Evitarne ulteriori sarebbe la cosa migliore da poter fare per portare avanti quella pace forzata, ma lo è davvero? O solo in pochi devon pur sacrificare qualcosa di loro stessi, se non le loro stesse vite per mantenerla in piedi e viva? Pensieri che si dilungano insieme a quelle parole, per conoscer un pezzo della storia della foglia e di colui che è andato ma i cui fondamenti son rimasti impressi nel suo popolo. < nascondersi non ha mai avuto senso , l'orgoglio di ciò che siamo stati non potrà morire così facilmente > entrambe lo sono state, riconosciute come due delle poche donne con una forza tale da sceglier liberamente per se stessa. E' dunque la perdita della loro libertà? < non sono mai stata libera come credevo un tempo, sempre attaccata dal bisogno di vendicarmi e di riprender ciò che è mio. E adesso la vedo, vedo Ame, la sua pioggia, vedo le sue genti che son ancora vive, e non posso esserne che felice e volerle proteggere adesso che posso > è ancora in prova, si, eppure potrà un giorno forse esser tanto forte da poterla davvero proteggere dall'alto, come l'angelo che fu Konan < piano piano la verità verrà alla luce, dipende da noi come fornirgliela. Se crudele e cruenta, o solo come un antico monito di ciò che non dovrebbe più accadere > devon crescere anche loro insieme a quel mondo, devono farne parte se vogliono salvarlo dalla distruzione ultima e quello sguardo, oh quello sguardo, non può che farle quel mezzo sorriso di comprensione < un simbolo del passato che si incontra col futuro > ha preso quelle vesti con la propria forza, quella della mente e dell'anima, quella del ricordo passato, ha preso tutto ciò che possa portarla ad una nuova gloria < posso farlo, posso provarci per lo meno. Ma ricorda , se qualcuno dovesse prenderti lo faranno per comprendere i tuoi ideali e non vi sarà gentilezza nel farlo. Ma se sei pronta a passare a questo nuovo mondo, posso portarti io a loro evitando che ti facciano inchinare pubblicamente. > le risparmierebbe quell'atto e potrebbe proteggerla in un certo senso, potrebbe proteggere quel suo essere e far comprendere davvero i motivi che hanno spinto ognuno di loro a quelle loro scelte. Sopravvivenza, paura, amore, desiderio, ma che si convergono adesso nel sapere che tutto ciò che davvero conta è ancora vivo e protetto.

22:44 Mekura:
 QUando sente quel mi dispiace la donna si ferma, prende un lungo respiro e butta giù di nuovo. <non devi> spiega la donna con tristezza personale in quel momento di intimità. <se siamo dei ninja non è perchè siamo delle persone comuni: qualcuno deve combattere la guerra, qualcuno deve soffrire, qualcuno deve morire...siamo stati quelli che dovevano proteggere le persone e siamo stati puniti per la nostra arroganza...ora questo, il rancore del passato non ha più importanza> Sogghigna <ma se vuoi darmi qualche schiaffo io mi alleno ogni giorno, male non mi fa di certo> lei per cosa l'ha fatta la guerra? nulla di così personale tanto che si gira verso Sango e le risponde sinceramente <in realtà io non ero d'accordo con questa guerra. La verità è che secondo me c'era ancora modo di parlare tra di noi senza scatenare quello che è stato fatto, ma il mio kage ha risposto all'attacco e io ho combattuto per Konoha e per i suoi ordini> come un soldato, come un'arma. Mekura la lascia parlare, sorride placidamente e si versa di nuovo da bere...sta bevendo un po' troppo magari. Quando poi sente le ultime affermazioni di Sango, la Hyuga annuisce, agita il bicchierino e la guarda <ti stavo giusto per chiederti di arrestarmi, ma se c'è la possibilità di andarci pacificamente, ben venga> potrebbe essere la fine, una mossa che non preserva in alcun modo la sua vita ma la mette in gioco: sta letteralmente buttando il suo cuore dietro un muro e deve andare a riprenderlo...è il modo più veloce per arrivare a Kimi e per stare con i suoi figli. [ch off]

22:58 Sango:
  [Bettola - Stanza] < siamo stati le colonne portanti di un mondo, è giunto il momento che lo sia la gente e che noi siamo solo i loro protettori > coloro che si porteranno sulle spalle il peso del dolore pur di evitarne ad altri. Lo farebbe, vuole farlo per evitar che quell'innocenza venga gettata via come è stato fatto con lei, con la Hyuga stessa, con tutti coloro che si son mossi in quel mondo. Il dolore e la disperazione son stati il loro carburante, adesso lo sarà il desiderio infine di trovar la pace stessa. < un tempo non pensavo di voler proteggere questi villaggi, non era mio diritto farlo. Potevo solo con ciò che amavo profondamente.. eppure sono sempre stata debole all'innocenza che ho trovato in coloro che ho amato a mio modo > non importava che fossero di un altro villaggio, che la odiassero perfino ad un certo punto della propria vita, ma adesso importa. Quell'innocenza strappata non deve esistere più, che sia lei stessa a portarsi quel macigno sulle spalle e non si inchinerà se non al proprio desiderio pur di farlo fruttare. < dici che avremmo potuto parlare? > lo chiede sinceramente, guardandola dritta negli occhi, di cosa avrebbe mai potuto parlare con l'Hasukage? < forse hai ragione, eppure l'odio acceca gli sguardi > quello che si inserisce tra loro e il mondo privandoli di una visione più ampia e migliore. Quella di un mondo che prima o poi sarebbe caduta in pezzi per le loro scelte e decisioni, così è stato. Ma adesso quel mondo merita di viver davvero senza guerre, senza dolore, finalmente quella pace pare esser arrivata sebbene non nel modo in cui lei stessa ha concepito. Non si sorprende della scelta della Hyuga < sii sincera , ripeti ciò che hai detto a me. Sono le stesse parole che ho pronunciato io stessa con desiderio. > volere la pace, preservarla, protegger ciò che amano in tutti i modi e finire infine di farsi la guerra inutilmente. < ti porterò da loro, dovrò metterti delle manette senza dubbio, ma cercherò di esser gentile > quella "farsa" deve apparire veritiera. < ti ho trovato questa notte qui in questa bettola mentre eri mezza ubriaca, ti ho riconosciuta e ti ho messa al tappeto facendoti bere ancora. Ti porterò alla Shinsengumi come prigioniera e li ti interrogheranno. Resisti e non piegarti, o ti schiacceranno > se solo si fosse posta in modo ambiguo, allora avrebbe fatto una fine ignobile. Se si fosse invece fatta valere come donna, come ninja, ma aperta ad un mondo futuro, allora avrebbe avuto il proprio posto dove merita. Tra coloro che ricordano e ne fanno della loro storia oro puro, da preservare e tramandare a coloro che verranno. < serve una voce più dolce a questo mondo, non posso esser io, ma potresti esserlo tu > lei non ne sarebbe stata in grado, divenuta dura come la pietra e il cuore che si sta lentamente trasformando in ghiaccio pur di non provare altro dolore. Ma adesso non vi sarà ancora molto da dire da lei, andrà a mangiare e bere semplicemente e l'indomani mattina alle prime luci dell'alba quando molti staranno ancora dormendo, l'avrebbe portata verso il centro e il cuore di quel mondo probabilmente avrebbe dovuto darle qualche ceffone per render il tutto più veritiero. Che veda lei stessa con i suoi occhi cos'è diventato adesso il mondo ninja e scopra quale sia il suo reale posto. [x]

23:16 Mekura:
 a quella domanda sospira <probabilmente no, ma non abbiamo fatto neppure dei tentativi> piega la testa. Prende un lungo respiro riepensando alla battaglia e sorridendo triste tra se e se <ho avuto modo di cristallizarmi con Kimi vicino. Non sono riuscita a raggiungerla quando era necessario, come sempre del resto, però era li...mi sarebbe piaciuto vivere in pace con lei, mi sarebbe piaciuto vedere che avesse una serenità> e continua a sorridere piano <ma...probabilmente lei la sua serenità l'aveva già trovata da un'altra parte> era sempre Kimi la migliore di tutti loro e se l'era guadagnato quel diritto agli occhi della Hyuga. Perciò beve anche per lei, in suo ricordo. <al più duro diamante di tutti> però altre informazioni importanti arrivano: sincerità, non ambinguità, deve essere credibile e deve pronunciare tutto questo con desiderio e convinzione, cosa che infondo non le mancano: i suoi motivi li ha: vuole trovare Kimi, vuole i suoi bambini. riguardo a lei, la voce del mondo questo la fa sinceramente rabbrividire e beve ancora, per la credibilità o forse questa volta, per altro. <la voce del mondo...> curiosamente lo sta chiedendo ad una che era l'evocatrice dei serpenti bianchi e ripensando al suo di Bianco le viede da chiedersi quanto lei sia così difficile, così ambigua. No lei non lo merita di essere una rappresentante di questo futuro, ma avrebbe comunque collaborato. La sera avanza, lei non mangia arredendosi all'idea di doversi sdraiare su quel letto ed alle conseguenze delle sue scelte ceffone più ceffone meno. Ora si sta muovendo, speriamo verso qualcosa di utile [end]

Come da accordi intercorsi tra Mekura e Sango, entrambi si ritrovano a Suna per puro caso allo stesso posto - vicino - e nella stessa sera. La rossa porta la Hyuga verso una delle bettole, per raccontarle come appunto il loro vecchio mondo ninja sia ormai passato e un nuovo mondo viene a loro.
Mekura decide di sua spontanea volontà di farsi arrestare e Sango l'indomani mattina presto la porterà alla Shinsengumi legata da corde o manette, come una prigioniera proveniente dal passato.

Entrambe d'accordo su come siano andate le cose, adesso toccherà alla Hyuga parlare con il capitano comandante.



Role mega wow voloo

Lascio la visione a KIOKU per dare le info su come andranno le cose .