Non potrai fare nulla, le tue parole avrebbero poco effetto in mezzo alle grida della gente e i fischi, c’è chi si chiederà quanto detto da Byakuya sia vero, chi invece gli crederà ciecamente professandosi già contro i ninja come te risvegliati, per te, beh il tuo futuro ora è più incerto che mai. Incatenata al suolo dalla fredda lama del Comandante Generale, inibita dalle manette anti chakra, stai per andare incontro al tuo futuro, forse i tuoi ultimi istanti. Un cenno da parte di Kuchiki Byakuya, prima che le tue ultime immagini siano quella piazza, prima che l’aria pulita venga sovrascritta da un’aria molto più angusta e tossica, il freddo della pietra, le goccioline penetrare in essa, delle catene legarti ad un muro e delle sbarre precluderti ogni via di uscita, sarà questa la tua fine? Chi può dirlo. In quella fredda cella tu Sango Ishiba incontrerai il tuo destino, sforzi e spostamenti vari, ti renderanno confusa e scombussolata, al riprendere piena conoscenza di ciò che ti circonda, potrai notare le catene, l’ambiente di merda che ti circonda e un omino, quasi più di un ragazzetto, l’uniforme tipica degli Shinsengumi. Potresti notare il suo sguardo brillare, gli occhi quasi lucidi <ma quindi te> attimi di pausa come se avesse il fiatone <te sei Sango Ishiba> esclamerebbe felicissimo…o felicissima <io mi chiamo Rin> per poi fare una buffa faccia, un po’ arrabbiata ed aggiungere <anche se tutti mi trattano come un ragazzo per via del vestiario> e in effetti a prima vista sembrerebbe più un ragazzo dai lineamenti femminili che viceversa. Non si perderebbe d’animo, poiché secondo ordine, ti toglierebbe le catene e aprirebbe la porta <io ho letto tutto di te, beh almeno quello che è reperibile sul tuo fascicolo> un fascicolo dunque <ho sempre cercato di ispirarmi a te e alle tue gesta, in quella foto sembravi così forte e fiera> il suo tono è puro, una ragazzina d’altro canto, desiderosa unicamente di conoscere un suo idolo dei tempi ormai passati <non pensavo che un giorno ti avrei potuto conoscere di persona> i suoi occhi rapiti dalla tua figura, brillano come delle stelline, una voce richiamarne l’attenzione <portatela fuori> una voce che tu potresti riconoscere poiché udita fino a poco fa cianciare parole e parole sulla Shinsengumi. La porta si aprirebbe, la ragazza zitta zitta uscirebbe facendoti cenno di seguirla per poi dileguarsi, d’innanzi alla tua cella e dunque ai tuoi occhi una volta fuori, un piccolo spiazzo, della luce filtrare dall’alto, percepibile benissimo l’incredibile profondità ove si trova tale loco e al centro lui…Kuchiki Byakuya. [AMBIENT SHINSENGUMI]
La ragazzina dunque si farebbe da parte dopo essersi congedata, ora l’incontro tra i due, il Capitano Comandante Kuchiki Byakuya e la rossa Sango Ishiba, un incontro probabilmente inaspettato quanto scontato una volta giunta lì, beh si forse poteva aspettarsi un torturatore o un interrogatore ma non è forse entrambi in questo caso? Abiti meno formali, niente più stelle o medaglie, niente più gradi, il lungo manto nero della Shinsengumi verrebbe sostituito da un lungo kimono elegante, nero ed un haori bianco avvolgere il nero tessuto, sei dunque libera di agire ma poco importa poiché non appena arriverai nel piccolo spiazzo, a quelle parole, il volto del Capitano Comandante si storcerebbe <come osi rivolgermi così la parola> sentenzierebbe, un cenno con il capo e alle tue spalle due membri della Shinsengumi ti costringerebbero a metterti sulle ginocchia, proprio come una esecuzione. I neri occhi ti guarderebbero, <cosa sei tornata a fare Sango Ishiba?> domanderebbe in un primo momento <cosa ti porta feccia della tua specie> riferendosi ai ninja scomparsi <a mostrarti così, come nulla fosse> per quanto possa sembrare determinato e risolutore, è abbastanza giovane Kuchiki Byakuya non troppo da essersi risparmiato il dolore della guerra e della loro scomparsa ma abbastanza da farsi trascinare ancora dalle emozioni alcune volte, un ulteriore cenno per far si che i due membri come apparsi si dileguano anch’essi, il messaggio è chiaro, devi rimanere in ginocchio, che tu voglia o meno farti vedere forte, entrambi sapete che non lo sei, salvare le apparenze adesso non è necessario, risparmiare le forze in virtù di un possibile futuro quello sì. Dunque a te la scelta Sango Ishiba, pondera bene ogni tua parola poiché il fato, i Kami ed il destino in questo momento hanno tutti lo stesso volto, quello di Kuchiki Byakuya. Nel mentre che deciderai cosa fare o come agire, novelle parole ti raggiungerebbero <come vi siete liberati?> domanderebbe in primis <l’ultimo controllo risalente a meno di un anno fa vi vedeva ancora dispersi su quel campo di battaglia, eppure ora eccovi qua e come se non bastasse spuntate come vermi a più riprese> facendo riferimento ovviamente alle persone denunciate da Saigo, la ragazzina che proprio oggi è stata reclutata all’interno della Shinsengumi stessa, si avvicinerebbe di qualche passo e potrai notare tutta la sua maestosità, eleganza e potenza che sia sinonimo e non di cotale presenza che d’innanzi agli occhi tuoi, mette tutto in ombra, un enorme luce bianca, investirti quasi, questa è la sensazione che da il Capitano Comandante Kuchiki Byakuya, ma stai molto attenta poiché sai bene che un passo falso potrebbe costarti ben più di una semplice punizione e ormai avrai abbastanza esperienza per sapere che alle volte non vale la pena sacrificare tutto in nome di una qualche stupida ideologia o senso di appartenenza a persone o villaggi, dare ciò che vogliono per poter sopravvivere un giorno più, combattere per la propria vita. [AMBIENT SHINSENGUMI]
La in quella cella il destino di Sango Ishiba verrà deciso, si vedrà tagliare via ogni possibilità e con esso la testa? Un’esecuzione, così, di poco conto, magari anche da un boia qualunque che debba sporcarsi le mani, e dunque così che deve terminare la sua vita? Non è detto, almeno per ora, molto dipenderà da lei, da quanto collaborerà, da quanto racconterà al Capitano Comandante, ora attento alle sue parole, in posizione statuaria, immobile, intoccabile, dall’alto verso il guardo, il suo disprezzo percettibile. Ascolta con interesse quelle prime parole, alternando movimenti con le braccia, da posizione a braccia conserte a quelle dietro la propria schiena, unite in posa militare, ascolta attentamente ogni minima parola mantenendo gli occhi fissi sul viso della rossa Shinobi, Sango Ishiba. Comincerebbe a muoversi ora, in movimento circolare intorno a te, per pressarti, stressarti, innervosirti, metterti alla prova con ogni suo singolo movimento e tace, attento nell’ascolto fino all’ultima parola, alla quale avrebbe un sussulto girandosi <la tua casa?> esclamerebbe <e pensi ancora di aver diritto ad una casa laddove l’avete abbandonata?> nonostante ciò che lei ha detto e raccontato Kuchiki Byakuya non sembra essere minimamente sorpreso <dunque è così che stanno le cose> mormorerebbe quasi <immaginavamo fosse successo qualcosa, fino a pochi anni fa ci era impossibile avvicinarci al campo di battaglia ma una volta riusciti a respingere sempre più in la le bestie abbiamo condotto delle ricerche> uno scambio d’informazioni, ma a che pro raccontarle tutto questo? Quale è dunque lo scopo della Shinsengumi…lo scopo del Capitano Comandante. Procederebbe con i suoi movimenti e altrettanto con le parole <che eravate spariti era palese, non sapevano ne come ne dove, poiché in lontananza alcuni cristalli erano ben visibili ma solo alcuni, non volendo provocare chissà quale danno, la rimasero> già uno tra tutti quello di Akendo Seiun, su quell’estremità della montagna, laddove il dio lo aveva privato di ogni cosa e intrappolato <vedi Sango Ishiba> si rivolgerebbe a lei direttamente, arrestando il suo passo proprio d’innanzi a lei, così vicino non potrebbe che arrivargli alla cintola, forse meno, la polvere sollevata graffiarle il di lei volto ma poco se ne cura <voi avete abbandonato il mondo ninja e poco importa quali fossero i vostri interessi alla gente non interessa, poiché nulla cancellerà mai dieci anni di sofferenze in confronto a voi che in un istante siete scomparsi e altrettanto per voi è passato tornando alla vita> d’altronde il tempo per loro non sembra essere passato, ipotesi quelle che fa il Capitano Comandante, ma tanto bastano a supporre che l’età non è l’unica cosa rimasta intaccata. Un sospiro, prima di abbassarsi lentamente verso di lei, la destra posarsi sul rosso capo, stringerla con forza e trascinare il suo viso verso l’alto, a pochi centimetri da lui <i ninja come voi sono feccia, mi date il voltastomaco> per poi lasciarla, seppur calmo nelle sue parole e nel suo tono, una punta di disgusto e rabbia repressa sono percepibili ad un occhio ed udito attento <più che avercela con voi, direi che siete inutili agli occhi della gente, un tempo grandi ninja e ora a stento la gente, forse quella più anziana si potrebbe ricordare di voi> sorriderebbe quasi, contento di questo risvolto inaspettato, un risvolto dettato dal tempo, che nemmeno lui stesso sarebbe riuscito ad ottenere < ma per il governo centrale voi siete una possibile minaccia e come tale> arresterebbe il suo dire per un istante, rivolgere ancora lo sguardo verso di lei <dovete essere messi sotto osservazione anche se mi sono opposto a tale decisione> stringerebbe i pugni <fosse stato per me vi avrei giustiziati tutti> nulla di più, aspettando che l’attesa snervante del suo futuro possibile divori la donna ed infine concludere <dunque te lo ripeterò per un ultima volta, perché sei tornata qui Sango Ishiba> marcando quel nome e cognome con un timbro piuttosto forte, non è convinto, non è convinto delle sue intenzioni, non è convinto che ci creda veramente, non vede negli occhi della ragazza quella determinazione che tanto veniva decantata in quel fascicolo su di lei redatto…insufficiente per adesso. [AMBIENT SHINSENGUMI]
Domande sono state poste, risposte sono state date, il motivo è conosciuto unicamente al Capitano Comandante, per Sango invece una lenta attesa prima del suo verdetto finale, a detta di quest’ultimo esecuzione diretta, per il consiglio semplice avvertimento e sorveglianza, chi la spunterà tra i due? Quanto è potente in realtà Kuchiki Byakuya? Non ti è dato saperlo, forse nessuno lo saprà mai, nessuno che lo abbia fronteggiato del resto è in vita, nessuno che possa raccontarlo, forse i suoi diretti subordinati, i capitani stessi forse potrebbero, avendo assistito a qualche suo combattimento durante la guerra con le bestie divine, del resto per il villaggio intero è un grande simbolo di speranza e di futuro non a caso. Aspetterebbe quelle fatidiche risposte, poggiandosi su un colonnato poco distante da te, con lo sguardo rivolto sempre al tuo volto, ascolta dunque quelle tue risposte, quelle tue parole, ascolta ciò che veramente ti preme e ti sta a cuore, di come sia tornata per Ame, di come voglia contribuire a quella pace che sembra adesso aver trovato il suo villaggio natale <mph> mugugnerebbe quasi disgustato <Ame non esiste più lo vuoi capire?> tuonerebbe <eppure eri li in coda al reclutamento della Shinsengumi> l’ha notata, l’ha notata ancora prima quando era nella folla, l’ha notata ad ogni suo movimento <eri li per i motivi che avevi appena citato? Conscia quindi di dover difendere Kagegakure e non Ame?> il villaggio della pioggia non è che ormai un settore, come tutti gli altri villaggi, soggetti a leggi ed istruzioni dei piani superiori, non sono più i villaggi che erano un tempo, è bene che lo comprenda se vuole mantenere tale parola data. Si staccherebbe da quel colonnato <voi> comincerebbe sputando veleno <ho sempre disprezzato voi Ishiba> sentenzierebbe continuando <così altezzosi, così eleganti, inseguendo una futile ideologia di bellezza e per cosa poi? Appassire lentamente in nome di essa, crogiolandosi delle parole di Konan, ubriacandosi di quell’ideologia per nulla…il nulla> il disprezzo accompagnerebbe quelle parole, non disprezza Sango, quanto più il clan, ciò che rappresenta e ciò che è sempre stato in realtà, Sango dovrebbe averlo capito <Konan forse è stata l’unico ed ultimo vero membro di quel clan, dopodiché un susseguirsi di surrogati inutili e pretenziosi, celando dietro quell’ideologia di bellezza e perfezione la loro inutilità ed inutile esistenza> azzannerebbe un ultima volta con la sua lingua tagliente ed affilata, non è un attacco alla rossa, ormai neanche la sta più citando, come un grande odio che cova verso loro. Un cenno con il capo, una delle guardie nascoste in disparte, aprirebbe una delle celle, dalle quali verrebbe trascinato un prigioniero, tanto quanto lei, un uomo adulto si potrebbe dire, di certo non vecchio, forse coetaneo a Sango, legato da delle corde, nemmeno delle manette di chakra, sporco nei suoi vestiti quanto la sua pelle <questo è un prigioniero che ha cospirato contro la pace di cui tu tanto decanti, un pericolo per la stabilità di tutto il villaggio> un kunai le verrebbe lanciato dalla guardia <se tanto desideri proteggere tutto questo villaggio> marcando bene quelle parole <allora giustizialo, uccidilo, inizia da qui a realizzare questa tua volontà> il suo più che di un invito sembra quasi un ordine, che sia questa invece la sua di prova? Molto più cruda e necessaria affinché si possano fidare di lei? Fatto sta che non avrebbe molto tempo per pensare, l’uomo spalancherebbe gli occhi, cominciando a lacrimare, inizialmente boccheggerebbe senza trovare parola per poi finalmente cominciare tra lacrime e bava a parlare, anzi a parlarle, si proprio a te Sango Ishiba <no ti prego> comincerebbe a latrare come un cane <non mi uccidere, io ho una famiglia> cercando di indicarsi con il proprio busto, di posizionarsi, ma troppo stanco e consumato per poterlo fare <io io sono un Ishiba, ho sentito bene sai?> continuerebbe <ti chiamo Sango Ishiba, la nostra Sango Ishiba> esclamerebbe <io ero la, io ti seguii nell’esodo del clan Ishiba, io credetti in te, ti scongiuro non farlo, non voglio morire> lacrime, bava, sudore, tutto si mischierebbe in quello che ormai sembra essere un disperato umano ma tu Sango Ishiba non hai tempo per riflettere e Kuchiki Byakuya non te ne darà di certo. Nel poco tempo a te concesso, infine, la voce del Capitano Comandante tuonare <INSOMMA COSA ASPETTI> il suo tono, il suo timbro, la sua voce rimbomberebbe in tutta la prigione <UCCIDILO> uccidilo o morai con i tuoi sogni e desideri, con le tue volontà, a questo di certo non te lo verrà a dire, magari morirete entrambi, forse nessuno, questo starà a te comprenderlo <e così che tieni fede alle tue parole Sango Ishiba?> la sua voce crepiterebbe come tuono in terra, una voce <Shūkei: Hakuteiken> ancora una volta udirsi dopodiché una luce bianca, immensa risplendere d’un tratto, abbagliare tutti i presenti, te compresa e al suo scemare, due ali giganti fuoriuscire dalla schiena del Capitano Comandante, due ali immense, con un aureola dietro ad esse, una visione angelica quasi, ed intorno a se dei foglietti svolazzare sì ma a forma di petalo, ti guarda, con fare supremo, attende che te stessa imbracci quei tuoi desideri, quelle tue volontà, perché nessun altro vorrà farlo. Il prigioniero stesso si volterebbe d’innanzi a quell’esplosione di luce mormorando unicamente <no…ma allora sei tu…Kuchiki Dono> Già…Kuchiki Byakuya Ishiba, seppur quell’ultimo cognome è stato da lui stesso ripudiato. Non hai più tempo Sango…non ne hai più.
Shūkei: Hakuteiken: http://images.wikia.com/bleach/en/images/2/2d/Byakuya_Kuchiki_Sh%C5%ABkei_Hakuteiken_%28ep252%29.png
L’apparizione di quelle ali per un istante sovrascriverebbero il perché siano lì, cosa Sango deve fare se vuole avere salva la vita, ma è davvero così? Ascolterebbe quelle che ormai sono futili parole per Kuchiki Byakuya, intento ora ad osservare che si compia il tutto, che la rossa impugni il kunai o faccia ciò che vuole, ma che termini la vita di quell’uomo, che ponga fine a quella inutile e mera esistenza, anche se si tratta di uno del tuo stesso clan…FALLO! E così è, con dolore e fatica, riusciresti a sollevarti sulle tue gambe, cosa che impressionerebbe il Capitano Comandante stesso, il suo sguardo su di te, mentre lentamente comincerebbe a scemare il chakra di quella tecnica tanto potente quanto teatrale, il chakra da te richiamato verrebbe mutato in vento, in sferzate, il controllo del futon che ti appartiene, cercheresti di calmare il prigioniero ma in realtà questi si agiterebbe ancora di più d’altronde come potrebbe mai calmarsi , l’unica speranza di salvarsi sfuma nei tuoi occhi, determinati a compiere dunque il gesto, piange, si dispera, si dimena, urla come un maiale al culmine della sua morte, vorrebbe scappare ma non può, sembrerebbe quasi soffocare per la paura, infine quelle sferzate di vento giungerebbero al suo collo e di colpo, cesserebbe tutto, la tecnica e la vita di quell’uomo, con esso calerebbe anche il silenzio in quel loco. A terra disteso giacerebbe il cadavere mentre liti di sangue comincerebbero a uscire a fiotti dalla gola, Kuchiki Byakuya si avvicinerebbe al cadavere, tirandogli una pedata, quanto basta affinché il cadavere si sposti verso di te, lo sguardo spento e ormai privo di vitalità guardarti, la vita che tu stesso hai tolto, in nome della pace e della giustizia assoluta. Eppure qualcosa non ti tornerebbe, poiché d’un tratto quel volto, lentamente muterebbe, distorcendosi, cambiando forma, acquisendo il volto di un altro e i vestiti medesima fine, un prigioniero si, ma non del clan Ishiba <quanta futile resistenza e quante inutili parole> sentenzierebbe quasi seccato l’Ishiba a capo della Shinsengumi <cosa dovrei capire io?> sempre con un tono sprezzate e dispregiativo <siete sempre i soliti Ishiba, così concentrati sulle cose che vi appaiono d’innanzi da non notare le piccolezze> uno schiocco di dita, per far apparire la medesima guardia che trascinerebbe via il cadavere <era un prigioniero si, ma di certo non un Ishiba> quasi beffardo la sbeffeggerebbe <cosa pensi che siamo? Dei carnefici?> riderebbe quasi, anche se in realtà, beh si tecnicamente lo sarebbero <era un condannato a morte previo equo giudizio e sentenza> si avvicinerebbe a lei e te Sango, per il troppo sforzo e stanchezza, crolleresti su te stessa, ma ti afferrerebbe con la propria destra, per il collo, stringendo quanto basta da tenerti in piedi <quando capirai che non esiste più quel mondo? Non esiste più il tempo di quei ninja!> ringhierebbe <nessuno è intoccabile, non più e io sarò il primo a far si che questo avvenga sempre e comunque> nessuno dovrà dipendere più da quattro ninja che si muovono seguendo un loro “credo”, una loro ideologia, o la loro volontà, lasciando in balia la povera gente in base al loro umore, quel tempo è terminato e non tornerà mai più, almeno non finché ci sarà lui. Una rapida occhiata alla sua destra, dalle scale riapparirebbe Rin, la ragazza incontrata non appena riprese le forze in quella cella, ti sorreggerebbe, così da non sentirti più in quelle grinfie maledette <apprenderai con il tempo Sango Ishiba> comincerebbe a vociare mentre Rin comincerebbe lentamente a trascinarti verso delle scalinate <che vi è un nuovo ordine in questa nuova era dei ninja> continuando <la pace deve regnare ma non con la mera forza, quel tempo è finito, il tempo dei ninja leggendari, la gente è stanca di dover dipendere da un manipolo di egoisti, una nuova era è infine giunta> la sua voce diverrebbe sempre più lontana mentre Rin continuerebbe a trasportarti <avrai tempo per comprendere il nuovo mondo in cui vivi, accettalo o muori per sempre con il tuo passato> parole che hanno un che di sentenza misto a consiglio, arriverà il giorno in cui comprenderai meglio chi sia il Capitano Comandante, saprai perché non vi è più il cognome Ishiba affianco al suo nome, ma non è questo il giorno <benvenuta nella Shinsengumi> un sussurro ormai nelle tue orecchie, mentre lentamente scivoleresti via da quella prigione e sempre più lontana anche dalla tua coscienza. L’unica cosa a tenerti ancora lucida, per modo di dire, sarebbe la voce di Rin <sapevo che sarebbe andato tutto bene> convinta nelle sue parole <sei Sango Ishiba dopo tutto e anche se non sembra> aggiungerebbe infine <il nostro Capitano Comandante non è una persona cattiva> menomale, pensa fosse stato cattivo che cazzo combinava. La tua mente continuerebbe a scendere e salire in stati tra il lucido e meno lucido, la voce della ragazza ti terrebbe compagnia, portandoti fino a delle stanze, li cercherebbe di lavarti come potrebbe, in particolare le ferite onde evitare problematiche future e infine, su quel letto, finalmente potresti trovare riposo e magari nei tuoi sogni comprendere le parole di Kuchiki Byakuya, colui che doveva prendere le redini del Clan Ishiba ma ripudiò ogni cosa. Domani sarà un nuovo giorno per te Sango Ishiba, un nuovo giorno di una nuova possibile vita, starà a te decidere se perderti a rincorrere un passato che non tornerà più o accettare il presente e vivere per un futuro diverso da quello che ti si era prospettato. [END AMBIENT] [prego fare l’end] [Benvenuta nella Shinsengumi Sango Ishiba]