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15:21 Tachiko:
  [Casa Tachi] Sebbene sia una giornata nuvolosa ed il sole difficilmente riesce ad attraversare la coltre che adesso colora il cielo di grigio, la scena che si presenta davanti è molto dolce e divertente. Abbiamo una bambina di dieci anni, vestita come un drago verde, con la codina che si muove, venire rincorsa da una donna con i capelli color lilla. La bambina sembra ridere e scherzare mentre Tachiko mette le braccia aperte a formare degli artigli < Adesso mamma Tachiko ti mangia!> direbbe con voce grave da grande creatura spaventosa. Si trovano nel piccolo giardinetto accanto alla casa. La donna ha un vestito di color cobalto che le arriva fino alle caviglie. All’altezza della spalla sinistra si possono intravedere delle bende a coprire tutta la parte del corpo. Panni che svolacchiano al vento mentre la piccola farebbe slalom tra di esse. < Tachi ti prende!> direbbe la madre cercando quindi di acchiapparla facendo finta di mancarla < la draghetta sguiscia eh?!> direbbe mostrando un bellissimo sorriso. Si sistema gli occhiali bordati di nero prima di togliersi quelle scarpe basse per poter correre più velocemente, alzandosi anche la gonna con le dita delle mani per avere più gioco con le gambe < Gnagnagnagnagnagnagna!> farebbe quel verso mentre la cercherebbe di acchiappare. Insomma stanno giocando, meglio di così.

15:44 Ichirou:
 Nonostante il cielo sia coperto di nuvole che vanno a maculare quella distesa azzurra con un grigio apparentemente triste, lo Hyuga decide di fare una visita a Casa Nara, non solo per poter vedere di nuovo Tachiko stessa, ma anche perché non ha avuto suo notizie da parecchi giorni, anche se le notizie girano per le strade di Kagegakure. Camminando per il sentiero che porta alla casa della suddetta, l'uomo potrebbe tranquillamente udire le risate ed i versi delle due padrone di casa, mentre giocano e si divertono, anche se quello che sente di più in questo momento, è il peso della sua stessa mente, che per tutta la notte scorsa, non ha fatto altro che bisbigliargli e sussurrargli pensieri terribili, di quanto sia inutile fare determinate cose, di quanto sia superfluo cercare di avvicinarsi a qualcuno e di quanto sia patetico da parte sua cercare l'appoggio di chiunque al di fuori di quella stessa vocina nella sua mente. Il sonno non è una cosa che fa parte di lui in pratica, le occhiaie sotto i suoi occhi ne sono la prova lampante <Che stanchezza..> la sua voce profonda uscirebbe da quelle sue labbra come uno sbuffo stanco ed afflitto da quella stessa spossatezza "Ufff.. devi dormire Ichi-Nii, non ti fa bene stare sveglio per così tanto tempo.." direbbe quella voce nella sua testa <Se stessi un po' zitta riuscirei anche a farlo..> ammetterebbe lievemente infastidito da quella stessa voce. Nonostante le temperature non siano altissime, anzi l'esatto opposto, lo Hyuga indossa una Shuai Jiao, la classica giacchetta da Kung Fu, di un bel color blu notte, con dei motivi che raffigurano un drago cuciti con del filo d'oro che ne ornano l'interezza di quell'indumento, ovviamente senza maniche come al solito, così da mettere quel metallo ed i suoi tatuaggi in bella mostra. La parte inferiore dell'uomo, viene coperta da un paio di pantaloni in stile Mushu, sempre tenuta da Kung Fu, di colore bianco, senza alcun tipo di motivo però, bianchi semplici e a tinta unita, mentre ai piedi, le solite tabi nere. Raggiunta l'abitazione e sentendo quelle risate, il braccio metallico dello Hyuga andrebbe ad appoggiarsi lentamente sulla recinzione che circonda la casa, andando ad annunciare la sua presenza <Buon pomeriggio..> un lieve sorriso si presenta sul suo volto dopo quel saluto, che gli fa attendere in silenzio una qualsiasi risposta da parte delle presenti.

16:01 Tachiko:
  [Casa Tachi] Quello che Ichirou potrà notare è la figura di Tachiko che stringe tra le braccia la bambina cercando di coccolarsela e lei che cerca di allontanarsi con un piede sulla faccia della di nuovo Anbu urlicchiando tra i denti un “Stai viaaaaa” mentre lei sembra avere un viso rilassato e contento. Ha rischiato di perderla, sua figlia, la sua adorata, e non esiste il lasciarla in pace ora. Tachiko sente le parole dello hyuga ed ecco che chinerebbe la testa di lato < oh!> direbbe alzando la mano libera mentre l’altra ancora tiene la piccola < Tutturu! Ichi-san!> un saluto il suo prima di lasciar andare la bambina ed alzarsi in piedi. Si piega un attimo prima di muovere le mani a pulirsi la gonna con diverse pacche prima di avvicinarsi al recinto < Come stai?> direbbe infine verso di lui poggiando le mani all’apice del legno e poi tenendo il mento su di esse con un sorriso sornione. Gli occhi rossi come il sangue dietro agli occhiali che lo fissano < Hai mangiato? Tachiko ha fatto i gyoza!> direbbe solamente verso di lui prima di ciondolare su una gamba sola. Da quella posizione il ragazzo potrebbe notare ancora meglio bende sulla spalla, retaggio di quell’incontro nel vicolo. Il sigillo al centro del petto di lei è nascosto dai vestiti e dalla carne stessa. Rimane quindi ferma, attendendo una risposta dall’uomo mentre Senshi continuerebbe a correre seguendo il perimetro del giardinetto.

16:15 Ichirou:
 Il vedere quelle due così affiatate gli mette una sorta di pace interiore, non appena lei lo raggiunge a quel recinto in legno e gli porge quel sorriso, tutto quel malessere di poco prima e soprattutto quella vocina passano in secondo piano, mettendo un pizzico di buon umore nelle menti oramai esauste del povero Hyuga, che di tutta risposta, va a salutare di nuovo la donna di fronte a lui <Hey Tachi-chan..> dopo essersi avvicinata, gli occhi perlacei dello Hyuga vanno immediatamente a fissarsi su quelle sue bende, un po' preoccupato in volto, non riesce a nasconderlo <Io sto bene, solo un po' stanco.. ma tu cos'hai combinato..?> la mano sinistra dello Hyuga tenterebbe di raggiungere quella spalla bendata, probabilmente le farà un po' di male, quindi si limiterebbe, nel caso gli venisse permesso, di sfiorare appena quei bendaggi, un tocco a malapena percepibile si intende. Fatto ciò, e nel caso gli fosse stato permesso, l'uomo andrebbe a ritrarre lentamente quella mano, per poi osservare gli occhi altrui e chiedere <Come stai..? Posso aiutarti a fare qualcosa per caso? Magari delle pulizie o roba simile..> si offre di aiutarla viste le bende, che nonostante possano anche non nascondere qualcosa di grave, impediscono i movimenti o quanto meno li rendono meno fluidi, lui ne sa qualcosa in fin dei conti. La donna offre del cibo allo Hyuga, che tuttavia si ritrova costretto a rifiutare, con la dovuta gentilezza però <Ti ringrazio, ma non ho fame, anche se sono sicuro che siano ottimi.. come se avessi accettato però, grazie mille..> si limiterebbe a guardarla sorridente, per poi spostare lo sguardo alla bimba sullo sfondo mentre corre spensierata <Buon pomeriggio principessa!> un altro piccolo saluto viene posto alla bimba stessa accompagnato da un bel sorriso solare e tranquillo, il classico volto da bravo ragazzo di Ichirou insomma, che quindi si ritrova ad attendere la donna ora, una qualche sua parola o azione.

16:25 Tachiko:
  [Casa Tachi] Il saluto viene preso con gioia. Sente le sue parole ed inarcherebbe un sopracciglio < Dovresti riposare, zia diceva sempre, se non ti riposi tanto vale non fare niente!> alzando il dito come al solito raccontando quei dogmi. Quando però lui cercherà di avvicinare la mano a quelle bende, d’istinto andrebbe a fare un passo indietro andando a coprire quella parte con la mano opposta < n-niente!> direbbe solamente guardandosi intorno < Tachiko è…caduta, si, caduta, e si è fatta malino ma non è niente!> direbbe solamente verso di lui in modo sconcertante. Socchiude gli occhi sorridendo alla gentilezza dell’uomo < oh no grazie! Tachiko ce la fa!> direbbe la donna osservando le proprie mani < si, ce la farò.> concluderebbe prima di fare un respiro profondo < Oh! Vuoi portartene qualcuno con te, magari se ti viene fame durante il ritorno?> chiede infine cambiando discorso. La bambina si fermerebbe giusto un attimo per muovere la manina verso l’uomo prima di muoversi e correre come una trottola < Tu invece? A parte la stanchezza come ti trovi con quelle braccia e gambe? > osservando le parti metalliche del suo corpo prima di fare un respiro profondo e chinare la testa di lato < Per caso stai andando verso il centro?> chiede infine prima di tornare un passo in avanti verso la recinzione < Tachiko…deve chiederti un favore…> direbbe in un sussurro per non farsi sentire dalla bambina, coprendo le labbra con le mano destra.

16:45 Ichirou:
 Con l'ausilio della mano buona, visto che quel tocco non è stato accettato dalla donna, l'uomo andrebbe a raggiungere un elastico all'interno della tasca dei suoi stessi pantaloni, in modo tale da potersi legare quei lunghi filamenti di seta corvina che si porta dietro come e che cura come se fossero un premio vinto in passato, luminosi come le migliori pubblicità sui prodotti per capelli in pratica, andando a creare quella sua solita capigliatura regale in stile cinese, con lo chignon alto e i capelli che non riescono a venir raccolti per la loro quantità che vengono lasciati cadere dietro le sue stesse spalle larghe, proprio in mezzo alle scapole. Dopo aver provveduto a quella sua chioma, lo Hyuga perde il sorriso, sa riconoscere i bendaggi dovuti a delle ferite curate in ospedale e quelle che porta lei, non sono bende da semplice caduta <Una volta studiavo medicina.. ma capisco che tu non ne voglia parlare, quindi non farò domande a riguardo..> serio in volto, come al solito il suo aiuto non è richiesto ne desiderato "Visto.. puoi contare solo su di me.." abbasserebbe lo sguardo ed chinerebbe la testa verso sinistra in segno di diniego, verso se stesso ovviamente. Quel pensiero viene allontanato dallo Hyuga, che ascoltando la proposta della donna, torna con i perlacei su di lei, lo sguardo è serio, ma sereno per la maggior parte, anche se non vi è un vero e proprio sorriso ad accompagnare quello sguardo <No, ti ringrazio, davvero..> un piccolo cenno con il capo seguito da un sorrisetto che, passando lo sguardo alla bambina che lo saluta con l'agitazione della manina, si allargherebbe un po' di più, portandolo a fare un cenno con la mano metallica in sua direzione, per poi tornare alla donna, senza guardarla direttamente però, osservando la bimba giocare, gli trasmette un po' di serenità <.. Sto bene..> verrebbe detto dopo una sorta di pausa di riflessione <Non li sento ormai più come dei corpi estranei.. li ho da tanto tempo ormai, quindi mi ci sono abituato..> ammetterebbe alla volta della Nara, che si avvicina per fargli quella richiesta "Vedi, puoi al massimo fare da fattorino, solo per questo servi alle persone.." di nuovo, quel pensiero si fa presente nella sua testa <A dire il vero ero diretto qui.. ma dimmi, cosa posso fare per te..?> data la copertura della bocca della Nara, lo Hyuga è costretto ad avvicinarsi per poter sentire meglio ciò che gli deve venir chiesto dalla di lei persona, quindi attenderebbe avvicinando un orecchio a lei, in silenzio per poter carpire quell'informazione.

16:55 Tachiko:
  [Casa Tachi] Fa un respiro profondo, a disagio per quella situazione e quella ferita, non può dirglielo, non può metterlo in quella posizione di pericolo, non lui, uno dei pochi che continua a parlarle in modo naturale, spontaneo. Lui nega l’aiuto ed ecco che lei farebbe un gesto come per dire, non fa niente. Osserverebbe la piccola prima di fare un respiro profondo < Meno male…Tachiko non sa se ce la farebbe…> conclude prima di abbassare il capo. Si morde il labbro inferiore. E’ nervosa, lo si può vedere come scalcia prima di ritoranre a sussurrare all’uomo < Se dovesse succedermi qualcosa…Prediti cura insieme a Keiga di Senshi. Trovala.> altro che fattorino, qui si parla di cose grosse < promettimelo, croce sul cuore!> direbbe solamente facendo un respiro profondo. Si staccherebbe da quella recinzione prima di andare a muoversi < Ma non stare lì fermo come un babbaccione! Vieni! Entra!> e detto questo, con un delicato cenno della mano inviterebbe l’uomo a seguirla. Ecco che prenderebbe un telo bianco, probabilmente un lenzuolo e se lo metterebbe in testa < Uhhhhh Tachiko Oni è venuto per mangiarsi la piccolaaaaaah!> farebbe prima di tornare a rincorrere la piccola per qualche minuto per poi prendere il lenzuolo, piegarlo e metterlo nella cesta. La bambina si allontana e non è raggiungibile da una voce bassa, come quella che sta usando Tachiko ora con Ichirou se fosse entrato e si fosse accomodato lì vicino. < Hanno arrestato tachiko.> direbbe poi mentre continua a fare la mamma con quelle lenzuola < mi volevano portare via Senshi.> stringerebbe il panno tra le dita. < in cambio di poter stare ancora con lei…sono tornata a lavorare con gli Anbu…> direbbe verso di lui anche se gli da la schiena < ora sono il loro mastino, qualunque lavoro lo dovrò fare e lo mi terranno la fedina pulita.> ecco cosa è successo < Per questo te lo chiedo.> E si girerebbe di scatto < segretooooh, mi raccomando.> conclude prima di fare un respiro profondo.

17:30 Ichirou:
 La osserva, sembra preoccupata in un certo senso, ma non riesce a comprenderne il motivo, quando gli viene rivelato quel favore, gli occhi andrebbero a spalancarsi appena per poi fissarsi su di lei, perché le dovrebbe succedere qualcosa? Il suo sguardo passa immediatamente alla bimba che gioca spensierata lontana da loro, ma la donna si aspetta una risposta, che arriva solo dopo averla seguita all'interno di quel giardino e dopo che da fantasma torni normale di fronte a lui <Croce sul cuore.. ma che succede..?> nel vedere come lei pieghi quel panno e lo metta nel cesto, lo Hyuga senza che gli venga detto nulla, decide di prendere un altro panno steso, essendo più alto di lei, riesce a piegarlo senza alcun problema e senza farlo toccare terra soprattutto, quindi continuerebbe a piegarlo su se stesso, fino a farlo diventare un quadrato ben ordinato e poi posizionandolo nel cesto con quello messo pocanzi dalla Nara stessa, che comincia un racconto che non si sarebbe mai aspettato di sentire. La Nara inizia il tutto rivelandogli di esser stata arrestata, non dice quando questo è successo, omette quel particolare, e lo Hyuga non fa domanda a riguardo, i suoi occhi passano attraverso quello spazio che li separa, raggiungendo il suo volto con un espressione seria in volto, le volevano portare via la bambina, quindi si è trattato di qualcosa di serio, molto serio, abbastanza da richiamare persino gli Anbu, la task force più potente in circolazione <Anbu eh..> ripete quel nome con calma assoluta, non riesce a capire perché sarebbero dovuti intervenire loro, l'unica cosa che gli viene in mente è l'omicidio di qualcuno, o quasi per lo meno. Prenderebbe un altro panno steso, per poterlo nuovamente piegare e posizionare in quel cesto, esattamente come poco prima, ascoltando le ultime informazioni della donna dai capelli di lillà <..Mh..> quella sorta di azione non lo fa ridere ne sorridere, anzi, gli provoca un lieve fastidio a dirla tutta, ma lo nasconde, omette questo particolare all'attenzione della Nara, che in questo momento merita almeno una parola da parte dello Hyuga <Puoi contare su di me.. mi occuperò di lei anche se non dovessi trovare questa Keiga..> lui ovviamente non sa di conoscere già la Inuzuka, dato che non gli ha mai detto il suo nome, ma nonostante questo, decide di far fede alla promessa futura che gli è stato chiesto di mantenere dalla Nara, mentre il suo sguardo rimane ora fisso su quei panni, mentre la aiuta a piegarli e riporli in quel cesto profumato.

17:42 Tachiko:
  [Casa Tachi] Rimane in silenzio. Abbassa lo sguardo e stringe di nuovo quel panno, spiegazzandolo. < …Tachiko ha ceduto.> si confiderebbe con lui mordendosi le labbra < per dieci anni Tachiko è stata brava, non ha rischiato mai niente.> mostra i denti, veramente arrabbiata < e poi, quell’uomo, quello che mi ha trovato nel vicolo mentre…mi sfogavo..> si quel povero gattino, ma lasciamo stare…< ed è tutto andato in malora, dieci anni in silenzio per cosa?> si volterebbe verso Ichirou < Senza Furaya, senza un villaggio, come potevo continuare ad essere una kunoichi?> domanda infine prima di fare un respiro profondo e tornare a piegare quel telo < mi ero allontanata dagli Anbu, dal mio ruolo di torturatrice…> si morde il labbro inferiore < alla fine per tornare. Wasupu è tornata.> uno sguardo verso la piccola < come farò adesso a proteggerla, volevo che stesse lontana da tutto questo, per questo Tachiko non ha fatto storie quando l’hanno cacciata dal clan> si umetta le labbra finendo con il primo filo. < La riconoscerai, ha i capelli lunghi neri, un cane di nome Akuma, una Inuzuka.> spiega poi di Keiga prima di fare un respiro profondo < E’ come una sorella per me, zia per Senshi. > abbassa il capo tenendo un altro lenzuolo sul grembo < grazie Ichi-san> e sorriderebbe < Anche se Tachiko è tosta, non smetterà di essere degna solo per qualche misera missione di Anbu> andando a mostrare il bicipite, di muscolatura c’è sebbene lei sia più da destrezza che da forza < E poi, ho persone come te che mi aspettano.> direbbe con un sorriso gentile non guadando direttamente Ichi ma tornando a piegare il lenzuolo < Tachiko deve tornare per forza!> concluderebbe prima di prendere un’altra cesta di vuota per continuare < Ichi-san!> si girerebbe verso di lui < Vorrei che un giorno ti allenassi con Tachiko.> un attimo di pausa < Tachiko vuole vedere dove è arrugginita.> conclude prima di mordersi il labbro inferiore < prometto, niente tecniche letali!> e ridacchierebbe prima di fare un respiro profondo. Nel suo piccolo cerca di sdrammatizzare, di scherzare con lo hyuga, cercando di mostrarsi forte.

18:03 Ichirou:
 Ascolta con totale calma quelle parole, non ha idea di cosa significhi quello sfogarsi di cui lei parla, in un vicolo poi, non gli viene in mente nulla di buono ecco, ne nota la rabbia poi, la osserva con la coda dell'occhio quell'espressione evolversi sul suo viso, non riesce a comprendere il perché di tutto ciò e una volta riempito il primo cesto, lo Hyuga tenterebbe di abbracciarla, nel caso gli fosse stato permesso, ovviamente, avrebbe fatto estrema attenzione con quella fasciatura, e mentre si trova in quella posizione, la mano andrebbe a posizionarsi sulla testa di lei, andando a darle delle piccole carezze sui capelli, cominciando a parlare <Va tutto bene..> quel contatto, nel caso in cui ci fosse stato, sarebbe durato pochi secondi, giusto il tempo di compiere quell'azione, che verrebbe fatta ovviamente con la mano umana, per poi vederlo ritornare su quei panni, quel filo ancora pieno di roba stesa. Lei continua a parlargli, raccontandogli a grandi linee cosa sia successo e cosa volesse per la piccola, frasi alla quale risponderebbe solo dopo aver lanciato un occhiata alla suddetta, lo sguardo sempre serio <Ci sono io ora..> ammetterebbe <Come tu ci sei stata per me quando ero senza arti.. io ci sarò per te quando andrai in missione e terrò d'occhio Senshi per te..> non la guarda, torna con lo sguardo sui panni andando a prenderne uno per poi piegarlo con calma. La descrizione della Inuzuka combacia, è il nome del cane che gli fa capire di chi si tratti <Quindi è così che si chiama..> ha dovuto scoprire il suo nome da un'altra persona, ma alla fine l'ha scoperto <Non ti preoccupare, so già dove si trova allora..> ammetterebbe, in fine sono entrambi dei cacciatori di taglie, sono colleghi in pratica. Lo Hyuga viene ringraziato, un piccolo sorriso andrebbe a formarsi sul suo viso, sorriso che sparisce dopo poco, trasformandosi in uno sguardo malinconico <Persone come me..> ripeterebbe quelle parole come se fossero un taboo per lui, mentre la cesta vuota verrebbe posizionata davanti a loro e l'uomo vi posizionerebbe un panno piegato all'interno. Quando viene richiamato, lo sguardo virerebbe da quei panni al suo volto e, a quella proposta, lo Hyuga farebbe un accenno di risata <Prima rimettiti, poi possiamo parlarne..> ammetterebbe in direzione altrui andando a fare un piccolo sorriso a quella battuta <Ma allora che divertimento ci sarebbe?> conoscendo un minimo l'umorismo della Nara, risponde con un'altra battuta a quell'ultima da lei fatta, andando poi a prendere e piegare un nuovo panno, con un sorrisetto in volto.

18:18 Tachiko:
  [Casa Tachi] Fa un respiro profondo prima di sorprendersi. Gli occhi vanno a sgranarsi mentre lo lascia abbracciarla. Rimane in silenzio osservando la sua spalla prima di sentire quella mano che la patta. Le braccia sono basse, sono rigide, come se non sapesse cosa fare in quel preciso istante. Quando lui si stacca ecco che strabuzzerebbe gli occhi confusa < mh? Che c’entra, io venivo da te perché sembravi così solo, ed essere soli è brutto> e se te lo dice lei… In realtà è che per lei fargli compagnia è stato un momento così normale, che non lo vede così eccezionale quanto aiutarla con Senshi. Rimane ferma a canticchiare solamente prima di sorridere < ma la risposta a Tachiko piace!> direbbe battendo due volte le mani tra di loro mentre il rumore che produce sarebbe ovattato dal lenzuolo tra di essi. <Oh! La conosci? Meno male! > direbbe solo facendo un sospiro di sollievo. Quando lui ripete la sua frase annuirebbe < Si, come te, Kei-chan, Senshi le persone che hanno un posto importante nel mio cuore!> direbbe tutta allegra ed in modo così naturale da spiazzare di tanto in tanto. Ecco che piegherebbe un altro lenzuolo prima di sentire quella risata < Tachiko è pericolosa anche con un braccio solo!> direbbe lei gonfiando le guance prima di sorridere contenta < Esatto, non c’è giusto senza tecniche pericolose, ma quelli che ho incontrato per allenarmi non erano d’accordo.> Gli vengono in mente Misashi e Touma, chissà che fine avranno fatto. Rimane in silenzio prima di fare un respiro profondo < Eheh…sono contenta, che ci sia tu.> direbbe solamente prima di tornare a piegare le ultime lenzuola, quasi finito, ed il cielo si sta scurendo per via della notte in arrivo.

18:42 Ichirou:
 Quell'abbraccio viene accettato, dura poco in fin dei conti, quell'affermazione in forma di dubbio viene incassata dallo Hyuga, che con tutta calma andrebbe a posizionare un altro panno in quella cesta mezza vuota, andando a prenderne un altro cominciando a piegarlo su se stesso, per poi andare a rispondere <Lo so perfettamente..> dopo i tre mesi di prigionia e i dieci anni in completa solitudine ne sa qualcosa eccome <Ed è stato molto importante per me, quindi sono in debito diciamo..> ammetterebbe alla volta della donna che lo affianca, andando a posizionare un altro panno in quel contenitore. In effetti conosce la Inuzuka, quindi glielo fa presente <Diciamo che siamo colleghi..> ammetterebbe in direzione altrui, argomento che passa in secondo piano però, quando quella frase successiva viene pronunciata dalle labbra della donna <Importante..> ripeterebbe in un sussurro "E' ovvio che ti stia mentendo Ichi-Nii, nonostante lei sia la più tollerabile delle persone che conosco, sta comunque mentendo al tuo cuore.. solo per me sei importante Ichi-Nii~" un brivido lungo il collo del gigante dai capelli di seta corvina, che ascoltando quelle battute da lei propinate, andrebbe a sorridere delicatamente <Non lo metto in dubbio, ma sarebbe comunque scorretto da parte mia e nei tuoi confronti..> ammetterebbe posando l'ultimo panno del suo lato in quel contenitore ormai quasi pieno <Beh posso immaginare cosa tu abbia combinato a quei poveri sfortunati che si sono allenati con te allora> una lieve risatina porterebbe lo Hyuga a chinarsi sul cesto riempito pocanzi e, nel ritirarsi su con tale oggetto in mano, andrebbe a guardare in direzione della Nara con espressione dubbia, andando a dirle <Sei contenta?> una domanda ad una frase che non si aspettava di sentire da qualcuno, un lieve color rosato si presenta sulle sue guance nivee, leggero e che gli dona appena un po' di colorito, rimanendo in attesa di direttive da parte della donna, per quanto riguarda quei panni e dove metterli.

22:32 Tachiko:
  [Casa Tachi] Lo sguardo è fisso verso di lui, gli occhi rossi che lo catturano tra l’inquietudine lo sbigottito. Non capisce ancora di quell’abbraccio né di quelle frasi subito dopo. < Tu non sei in debito con Tachiko.> direbbe lei facendo un respiro profondo ed una piccola risatina finendo anche il secondo filo < Se tu fossi in debito con Tachiko dovresti portare a Tachiko cibo!> ed annuirebbe come se fosse il trubuto necessario per tenere a bada un Oni pericoloso. <L’importante è che ti abbiano aggiustato bene!> e ridacchierebbe prima di guardarlo, una risata serena, tranquilla, sebbene ancora quel peso grava sulle sue spalle. Si sofferma sentendo le sue parole. Sbatte le palpebre più e più volte < Si! Importante per Tachiko, le persone importanti di solito si proteggono con la vita no?> direbbe poi come se fosse una cosa di tutti i giorni < Si Tachiko morirebbe per Ichan!> annuirebbe < ma…> si sofferma < cerca di stare al sicuro eh…Tachiko deve vivere anche per Senshi ora.> annuirebbe osservando la bambina ancora correre, giocare, ridere. Si morderebbe il labbro inferiore rimanendo quasi incantata da quella piccola umana prima di annuire a qualche suo pensiero.< Scorretto? In una battaglia esiste qualcosa di scorretto?> direbbe cambiando discorso e tornando a guardare Ichirou sbattendo un paio di volte le palpebre < tutto è concesso.> concluderebbe come se fosse la regola d’oro degli shinobi < Beh sono migliorati, spero.> direbbe riguardo ai suoi ex compagni di sparring < altrimenti saranno ormai morti.> alzando le spalle con fare trascurante prima di fare un respiro profondo < Si contenta!> direbbe prima fare un sorrisone < A tachiko piace la compagnia di ichan!> chinando la testa di lato< Ed anche a Ichan piace la compagnia di Tachiko se viene qui a trovarla!> porta la logica dalla sua parte prima di annuire < oh…mettili lì!> commenta con fare assorto prima di guardare il cielo nuvoloso < mmmmmmmmmmmmh!> si stiracchia andando ad alzare le braccia ed intrecciando i mignoli prima di muovere le spalle verso l’alto socchiudendo gli occhi < Ichan, ci pensi mai? Se fossimo stati più forti, magari ora Fu-chan sarebbe stata qui…> un respiro profondo prima di abbassare le braccia e lo sguardo. Si limita a fissare l’erba per terra, danzante dietro quella brezza serale che attraversa tutto quel villaggio, fino a poco tempo fa in festa. < Ma è stato quello che è stato no?> direbbe verso il ragazzo mostrando questa volta un sorriso amaro prima di tornare a sistemare i panni canticchiando.

23:17 Ichirou:
 Ritorna con lo sguardo sulla sua persona, la osserva, ne carpisce le parole, andando ad assaporare quelle informazioni fornitegli sotto forma di battuta in un certo senso, la cosa lo fa un po' sorridere, un sorriso sincero anche se a malapena percepibile su quel bianco e niveo viso, parole che ovviamente andrebbero a trovare risposta dopo qualche attimo di silenzio <Ma te l'ho già portato il cibo.. durante la festa in piazza..> andrebbe a dire in risposta alla donna, osservando a sua volta in direzione del cielo, le nuvole continuano a regnare su quella distesa che ormai va ad imbrunire, quel grigio lascia infatti posto ad uno strano colorito violaceo impallidito, mentre i raggi del sole lentamente svaniscono per dare spazio a quelli lunari. La sente ridacchiare dopo quella affermazione, lascia che ciò accada senza problemi, ormai non gli da più problemi parlare di quelle sue protesi o di come se le sia procurate <E menomale aggiungerei..> direbbe accennando anche lui ad una semplice risata in direzione altrui "Ma guardati, adesso ridi anche..?" in effetti non è comune che lo Hyuga rida, non così tanto almeno. Le parole che va a pronunciare la Nara, spiazzano l'incredibile simil-apatia dell'uomo, che sgranando gli occhi, anche se appena, andando a posare nuovamente le perlacee sulla di lei persona, guardandola come se fosse illuminata da un faro o simili, andando poco dopo a rispondere con non poco stupore nella voce <Tu..> un altra piccola pausa <Moriresti per me..?> ma perché? Chi è costui per esser così importante per qualcuno? Cos'ha fatto per meritare la vita di qualcuno? Tutte queste domande ovviamente gli danzano in testa come dei petali di ciliegio che cadono dai loro rami smossi dal vento e, dopo aver posizionato il cesto con i panni puliti esattamente dove richiesto dalla donna stessa, l'uomo si volterebbe nuovamente verso di lei, continuando a guardarla come se fosse illuminata da una sorta di luce invisibile, la classica luce in mezzo all'oscurità che viene creata dai suoi stessi pensieri, mentre anche quella raccomandazione esce dalle labbra altrui, un singolo pensiero si andrebbe a ripetere all'interno della sua testa, lasciando e mettendo in disparte quella vocina per qualche istante, quindi andrebbe ad esporlo alla di lei persona, avvicinandosi a lei mentre guarda in direzione della bimba che gioca ed abbracciandola nuovamente, questa volta stringendola appena un po' più forte a se, sperando che gli venga permesso dalla di lei persona <Sapendo questo.. non potrei mai rischiare la mia vita, sapendo che qualcuno ne morirebbe..> rivelerebbe alla donna che, se si fosse lasciata stringere, potrebbe sentire il battito cardiaco dell'uomo in questo momento, che ne rivela la sincerità e allo stesso tempo una punta di orgoglio misto a timore <Anche io rischierei volentieri la vita per te..> lo sguardo raggiungerebbe di sfuggita la bimba che gioca distante da loro <Per voi anzi..> è serio, il suo tono non accenna a vacillare, quindi intende ogni singola parola. Quelle frasi sulla scorrettezza lo fanno riprendere però, lasciando andare immediatamente la presa sulla donna, facendo un passo indietro, ma rimanendo comunque nel raggio per ricevere un eventuale schiaffo da parte di lei <Perdonami..> andrebbe a dire chinando appena il capo in segno di perdono, lasciando così cadere quel discorso sul cosa sia corretto o meno in battaglia, in fin dei conti era partito da una semplice battuta da parte dello Hyuga, che viene di nuovo inondato da quelle parole, suoni che non sentiva da ormai talmente tanto tempo che quasi non riesce a ricordarne il vero e proprio significato, a qualcuno piace la sua compagnia? Lo trova inaccettabile, come è possibile una cosa simile? La sua compagnia? Di lui che è rimasto da solo insieme ad una voce nella sua testa per dieci lunghi anni!? La cosa gli pare inconcepibile, ma ciò non toglie il fatto che lo faccia arrossire un minimo in viso e, a quella seconda affermazione, andrebbe a rispondere semplicemente annuendo in direzione altrui, nessuna parola, rimane immobile col capo lievemente chinato come se si sentisse colpevole di aver ammesso quella cosa o per le azioni che ha compiuto. Qualche istante nel silenzio lo fa riprendere quasi del tutto, ascolta infatti quelle sue domande con attenzione, anche se non sembrerebbe per via dell'ancora presente timidezza del suo animo puro, ma l'argomento è proprio quello che si definirebbe come sbagliato per lo Hyuga, che con una bella dose di pazienza e senso di colpa al tempo stesso, andrebbe a rispondere <Ci penso ogni giorno.. in ogni istante della mia vita a dire il vero..> con la mano sinistra andrebbe a fare un gesto verso la propria tempia gemella, picchiettandola con l'indice e causando un piccolo scatto nervoso della palpebra inferiore di quello stesso occhio mancino, semplice reazione dovuta alla pressione di un nervo presente proprio in quel punto dove lui picchia col dito <E ho sempre chi me lo ricorda.. quel giorno, anche se combattei in maniera coraggiosa e non mi tirai indietro sino all ultimo, fallì nel mio compito di proteggere il villaggio.. e se Furaya-Sama fosse qui, me lo ricorderebbe anche lei, ma non in forma di rimprovero, ma come lezione di vita..> ammetterebbe <Sapeva sempre come rinsanire il morale delle persone dopo una missione andata male o dopo qualcosa di brutto..> la guarderebbe dritta negli occhi ora, niente più vergogna ma solo un po' di malinconia <Purtroppo il passata è passato però.. anche se la speranza di rivederla un giorno, non morirà mai dentro di me.. era una cara amica ed un'ottima fonte di ispirazione..> detto ciò, nel caso i panni fossero stati piegati tutti, lo Hyuga andrebbe a prendere anche il secondo cesto di roba pulita, per poi andare a posizionarlo accanto a quello completato pocanzi, rimanendo in silenzio poi, per dare l'opportunità alla Nara di rispondere.

Patati belli che siete ç_ç

00:21 Tachiko:
  [Casa Tachi] Fa un respiro profondo guardando l’uomo. Mille e più pensieri che volano nella sua mente, mille e più parole che vorrebbero uscire ma che rimangono nella mente della donna. Gli occhi rossi che fissano Ichirou, Occhi rossi come il sangue che vanno a trafiggere la sua anima, forse raggiungendo anche Fuyuki se potesse. A lei parlerebbe se avesse avuto la possibilità di conoscerla. Il sorriso scema, quasi fosse rubato da una forza estrema, esterna, una forza che neanche i Kami stessi potrebbero contrastare. < Più cibo!> allargando le braccia all’improvviso come se quel sentimento che prima albergava in quell’espressione piatta non fosse mai realmente esistito. Rimane in silenzio prima di fare un respiro profondo, prima di abbassare lentamente le braccia. Alla sua domanda rimarrebbe ferma. Lo osserverebbe come se fosse veramente un alieno fuori dal mondo. Si porterebbe una mano al petto lì dove c’è il kanji di Pena. Pena per lei? Obbligata a leccare dove altri sputano, per lei, per Senshi. Stringerebbe il vestito a quell’altezza. Si morde il labbro inferiore abbassando il capo, facendo danzare quei capelli come se fossero vivi per conto loro. Serpenti, come quella creatura che viveva nell’odio di una Dea < Morirei per te.> direbbe solamente prima di mantenere uno sguardo basso < Tachiko non ha molte persone vicine.> spiegherebbe con leggerezza anche se la voce è roca, anche se la voce sembra dire altro < tachiko è stata odiata, malmenata, cacciata.> un cenno di diniego con la testa < Tachiko da bambina ha preso tante botte da svegliarsi il giorno dopo.> Spiega prima di increspare le labbra come a voler bloccare quei pensieri < Tachiko ha fatto tante cose brutte> come uccidere la matrigna, ma quello ormai è passato < Eppure ci sono persone che non hanno abbandonato Tachiko> Ed il pensiero corre verso Keiga, Furaya, Mattyse, Touma, ed anche Ichirou ovviamente < Persone che hanno deciso che Tachiko è brava.,> direbbe prima di fare un respiro profondo < Queste persone vogliono bene a Tachiko..> e sorriderebbe, un sorriso spento, stanco < E Tachiko non le ringrazierà mai abbastanza.> Ovviamente lo sguardo è diretto verso l’uomo < Tachiko ucciderebbe per voi, morirebbe per voi, tachiko…farebbe di tutto.> si blocca ora prima di fare un piccolo sorriso < Perché voi credete in Tachiko e pensate che possa fare qualcosa di buono.> conclude prima di muovere le mani per portarsele al viso, nascondendolo con i palmi delle estremità < …> rimarrebbe in questa posizione mentre verrebbe abbracciata da Ichirou, sentendo le sue frasi, un cenno di diniego con la testa < tu non devi morire.> direbbe solamente prima di umettarsi le labbra < Tachiko sa di essere strana, sa di avere pensieri diversi e che molti non capiscono> direbbe solamente in un sussurro < ma tu devi vivere, anche per Tachiko.> concluderebbe andando a muovere le mani ed il viso quando lui si staccherebbe. Il discorso cambia, cambia ma non l’umore della donna che rimane quello di prima. Non parla poi, non tira un fiato ascoltandolo. < Furaya…è la cugina di Tachiko> direbbe, come se fosse uno state of mind < Fu-chan… devo tutto a lei, quella che Tachiko è diventata, quello che Tachiko sa fare> direbbe solamente prima di guardarlo e fissarlo < No.> si fermerebbe poi verso di lui, questa volta palesemente innervosita < Non sperare.> eh? < Non lasciare che Tachiko ceda ad una speranza illusoria!> direbbe poi stringendo le mani. < Perché…Se fu-chan è ancora viva…dove è?> direbbe verso di lui < Perché non è tornata, se non per me, per Senshi?> un attimo di silenzio < Perché mi ha abbandonata per dieci anni senza dirmi nulla?> altra domanda < No, non voglio cedere, non voglio cadere in speranze fasulle, lei non tornerà> ed ecco che farebbe un cenno di diniego con la testa < tachiko deve accettarlo, Tachiko deve pensare a lei, ma lei…non…tornerà…> direbbe poi con quella voce rotta dal pianto prima di fare un respiro profondo. Senshi si avvicinerebbe osservando la madre e le tirerebbe il vestito “Mamma, non essere triste! Guarda!” e per cercare di farla sorridere farebbe una mezza ruota cadendo col sederino a terra. Tachiko riderebbe tra le lacrime prima di fare < sei bravissima Amore mio…perché non aiuti Mamma andando a prendere quel cesto portandolo dentro…> ed è così che la bambina fa mentre lui si girerebbe verso Ichirou < non è bello neanche per Senshi. Cresciuta con una madre come Tachiko…> e si colpisce metaforicamente prima di fare un respiro profondo < Tachiko ha fatto di tutto per essere una buona madre, ma non sarà mai brava come la sarebbe stata Fu-chan…> un cenno di diniego con la testa prima di girarsi verso di lui. < Non dirmi che tornerà, non dirmi che è ancora viva, non…farlo..:> e si volterebbe verso la piccola Senshi < perché se dovesse tornare…si porterebbe via la mia bambina…ed io…non voglio perderla…> e le labbra ancora tremolano mentre enormi gocce scenderebbero sulle sue guance < fa parte di Tachiko…lei…la mia piccola stellina, la mia draghetta…> un cenno di diniego con la testa < non voglio perderla…è l’unica cosa bella della mia vita, è l’unica cosa che adesso mi manda avanti in un mondo che non voglio e non mi vuole più..> un attimo di silenzio < per questo farò di tutto per lei, per darle la felicità che merita, per darle la vita che sogna…per darle…la mia stessa esistenza..> e lacrime cadono prima che lei se le vada ad asciugare con la manica tirando su con il naso.

01:26 Ichirou:
 Torna a guardarla ora, non si perde nessuna informazione, sia visiva che auditiva, il suo sguardo infatti si incatena a quello della sua interlocutrice, che lo guarda dritto negli occhi, non sente nemmeno quella risposta, quella piccola battuta sul cibo, passa completamente in secondo piano quando incomincia a parlare seriamente, sente quelle affermazioni e le subisce come delle stilettate al cervello, quello stesso organo che diventa ogni giorno più malato, più malsano e sempre più viperino, per quanto riguarda quella sua voce interiore si intende ovviamente, alla quale probabilmente, chi lo conosce e ha legato un minimo con lui, chiunque le intimerebbe di lasciarlo tranquillo anche solo per ventiquattro ore, ma purtroppo, lui è l'unico che può sentirla, tuttavia, nell'ascoltare la sua interlocutrice, lo sguardo non viene distolto per un singolo istante dalla sua persona e mentre lei racconta quei frammenti del suo stesso passato, allo Hyuga sopraggiunge un piccolo senso di tristezza, quel classico nodo alla gola che lo fa deglutire più e più volte senza un reale motivo e, dopo averla lasciata finire almeno con quella prima parte, ecco che andrebbe a risponderle con calma, ma con un espressione malinconica dipinta in viso <Io ovviamente, non posso conoscere queste altre persone, quindi parlerò solo ed esclusivamente per me..> premetterebbe raggiungendo la donna verso la sua posizione, dato il distaccamento di poco prima <Non hai bisogno di ringraziarmi.. per te, quel periodo in cui mi venivi a trovare in ospedale, magari non era nulla di importante, magari lo vedevi solo come l'andare a trovare una persona.. beh, per me quei momenti in cui venivi a trovarmi, significavano davvero tutto.. pensavo più e più volte alle cose peggiori che potevo farmi semplicemente con una mano sola, al fatto se sarei riuscito a sopravvivere nel momento in cui avessi provato a ferirmi con l'unica mano che mi era rimasta o se avessi finito con il mancare il bersaglio dato che non era il mio braccio dominante..> ovviamente si sta parlando di cose un po' lugubri e cupe, infatti non usa termini precisi nel caso in cui si dovesse avvicinare la bambina <Ma molte volte mi sono ritrovato a pensare di strappare l'ultima pagina del mio racconto in modo da non farlo continuare.. finche non sei arrivata tu..> ammetterebbe alla volta della donna <Quando ti ho vista nascosta dietro a quel letto di ospedale che mi guardavi, non te lo nascondo, ho subito pensato che tu fossi un po' strana, ma solo un pochino eh!> si permette di lasciar fuggire una lieve risata dalle labbra, giusto per alleggerire un po' l'aria per entrambi <Ma non appena abbiamo cominciato a parlare un po' di più, sei subito entrata nel mio cuore e non ne sei più uscita.. anche io non ho mai avuto nessuno nella mia vita.. e se in passato ci fosse stato qualcuno, io non ne ho assolutamente memoria..> non la perde di vista un secondo, serio nel tono ma con un piccolo sorriso malinconico in viso <Per quanto mi riguarda, nonostante le persone che ho incontrato sul mio cammino, tu sei stata sicuramente la più positiva, quindi non sei tu che devi ringraziare me.. ma io a dover ringraziare te.. per avermi donato la tua attenzione in quella stanza d'ospedale, quindi sono io quello che non ti ripagherà mai abbastanza..> ammetterebbe dunque. Quando lei arriva a parlare di pensieri diversi, lo Hyuga torna serio, anche questo è un tasto piuttosto dolente per lui <Non sei da sola neanche in questo..> ammetterebbe alla sua volta "Ichi-Nii..!" viene avvertito da quella sua stessa voce <Nella mia testa.. continuo a sentire ogni giorno, ogni ora.. ogni secondo..> fa delle pause <Sento questa voce dentro la mia testa.. che ogni volta mi parla di quanto io sia inadatto a tutto e di quanto io sia l'unico della quale mi dovrei occupare..> racconta alla donna di questa sua condizione mentale <Ma come devo vivere io.. allora devi vivere tu.. se non per me, per lei..> termina con quel riferimento alla bimba. Nota come il suo umore cambi, la vede iniziare un pianto rabbioso, la cosa lo rende un po' triste <Non volevo farti pensare a cose brutte.. scusami> Guarda come la bambina ascolti la madre, come faccia quella buffa ruota cadendo a terra col sedere creando quel leggero tonfo sordo sul suolo erboso che stanno calpestando, la cosa lo fa sorridere un minimo, anche se malinconicamente e nel vederla eseguire ciò che la mamma le dice di fare, quella malinconia si trasforma in serenità per un'istante, mentre quella bimba poi si allontana, verrebbe osservate dallo Hyuga stesso che quindi sposta lo sguardo dalla sua interlocutrice <A me sembra che tu sia una madre fantastica..> ammetterebbe ritornando con i perlacei su di lei <Non mi sembra così provata, la vedo divertirsi, giocare, ridere e scherzare.. e non l'ho ancora mai vista triste o arrabbiata.. quindi io dico che non hai sbagliato nulla di tutto quello che hai fatto come madre.. ma questo è solo il mio pensiero..> ammetterebbe dunque in direzione altrui, rimanendo in silenzio poco dopo, lasciando cadere il resto di quel discorso su Furaya stessa, preferisce non continuarlo, non vuole darle dolore.

17:19 Tachiko:
  [Casa Tachi] Fa un respiro profondo prima di guardare l’uomo, sembra capirlo, sembra vedere, con i suoi occhi sanguigni, oltre la mera carne. Ecco che si morderebbe il labbro inferiore ascoltandolo. Annuirebbe prima di mostrare un leggero sorriso < tutto?> direbbe prima di chinare la testa di lato < Volevi farti del male?> direbbe prima di ridacchiare < Anche Tachiko vuole!> farsi del male? Fargli del male? Questo va ad interpretazione < Tachiko lo fa quando non ce la fa più!> direbbe prima di abbassare lo sguardo < Prima, quando c’era fu-chan, combattevo tanto, era divertente!> direbbe poi con uno filo di voce < sentire la gente soffrire, soffrire Tachiko stessa, tutto mi rendeva viva e…utile> un attimo di silenzio prima di alzare la testa verso di lui. Ridacchierebbe a quelle parole sistemandosi meglio i capelli lilla <Tachiko è Strana, strano non vuol dire brutto!> ecco cosa le ripeteva la zia < Zia diceva sempre: “Quando qualcuno dice che sei strano, è perché non ti conosce a fondo! Strano ti rende…unica!”> e ridacchierebbe ripensando a quelle parole < Tachiko è unica nel suo genere e questo la rende speciale no?> conclude prima di guardarlo e sbattere un paio di volte le palpebre < Anche tu senti Voci? Tachiko ha un angelo ed un demone che le parlano!> non è proprio la stessa cosa < Ma più che altro è qualcos’altro, qualcosa che dice a Tachiko cosa dovrebbe fare!> tipo uccidere, far soffrire, cose così < Tachiko poi ascolta e fa! Perché così Tachiko si sente contenta!> rilassata, svuotata di quell’odio e quella fame che l’hanno cresciuta < Ciao! Piacere! Sono Tachiko! Diventiamo amiche!> direbbe poi parlando al ragazzo, ma è alla voce nella sua testa a cui si sta indirizzando < Tachiko è simpatica! Quindi vocina dì di si! > andrebbe a poggiare i palmi tra di loro come a pregare. Si torna alla discussione sull’essere una buona madre e su Furaya. Fa un respiro profondo < Grazie Ichan! > Direbbe solamente facendo un bel sorriso < Stasera rimani a cena, vuoi?> lo invita prima di girarsi verso la bambina < Tachiko non ha avuto esempi di buone mamme, quindi sto facendo tutto il contrario di quello che le hanno fatto!> e questo può far capire allo Hyuga cosa ha passato la ragazza da piccola < e sembra funzionare, Tachiko è sollevata> e detto questo rimarrebbe a finire gli ultimi panni prima di guardare il ragazzo e fare un sorriso sornione.

17:51 Ichirou:
 Lo sguardo dello Hyuga non si distoglie nemmeno per un secondo da quello altrui, ne studia i lineamenti, il sorriso, il movimento delle labbra quando parla, tutte cose che cerca di memorizzare come meglio riesce, già una volta ha rischiato di dimenticarsi le persone e i loro tratti somatici, non vuole più rischiare una cosa simile. Andrebbe ad annuire poi a quella sua domanda, senza voce, un semplice gesto del capo, certo, la domanda successiva richiede una risposta leggermente più articolata di un semplice cenno col capo, quindi dopo un lungo sospiro, andrebbe a rispondere alla domanda della di lei persona <Avrei voluto direttamente morire a dire la verità..> ammetterebbe, la bambina è abbastanza lontana, quindi si permette di dire le cose come stavano a quel tempo, senza preoccuparsi di farsi sentire dalla mini Nara, ascolta poi quel suo discorso sulla sofferenza, un discorso che non riesce a comprendere appieno, ma dopo tutto, ognuno è fatto a modo suo no? Lo sguardo dello Hyuga si porta appena verso il terreno che calpestano entrambi, non riesce davvero a capire perché farsi del male possa far stare bene una persona, magari perché il dolore che ha in mente lui è stato quello dello strappo degli arti da vigile, quindi magari il dolore troppo elevato che ha provato, gli ha dato un immagine un po' troppo pesante riguardante questo argomento affrontato dalla Nara stessa, che però, va a cambiare discorso, prima che lo Hyuga riesca a rispondere con il suo pensiero, anche se forse è meglio così. Un'altra citazione di questa fantomatica zia viene donata all'uomo, che andrebbe lentamente a sorridere alla Nara di fronte a lui <Senza ombra di dubbio, la mia era solo una battuta.. ultimamente non sono molto bravo a farle..> ammetterebbe un minimo imbarazzato, anche se a malapena in realtà. La sua interlocutrice si interessa alla voce nella testa dello Hyuga a questo punto, si potrebbe pensare che la cosa non lo tocchi minimamente, ma in realtà, negli ultimi tempi, è diventato un tasto parecchio dolente per il gigante apatico, che spostando nuovamente lo sguardo sulle iridi cremisi della donna, andrebbe a rispondere in maniera seria <La mia è una sola voce.. è assillante.. non mi lascia mai da solo.. e dentro la mia testa non c'è ne pace ne silenzio purtroppo..> ammette in direzione della donna sua interlocutrice, mentre ne osserva le richieste ch'ella andrebbe a fare a quella sua stessa voce "Mmh.. sembra amichevole, forse per lei potrei fare un'eccezione, ma non ti prometto nulla Ichi-Nii" un quasi impercettibile tic all occhio destro si presenterebbe sul volto dello Hyuga, che dopo un lieve sospiro, andrebbe a parafrasare quella risposta interiore appena ricevuta <Non ti preoccupare, sei già amica mia.. quindi le vai bene tranquilla.. > concluderebbe lasciando poi cadere il discorso voce interiore. Ode quel ringraziamento, guardando in direzione della bimba, andrebbe poi a rispondere con un sorriso <Non ringraziarmi, è il mio pensiero.. e ripeto che secondo me, non stai sbagliando nulla come madre, quindi continua così, Tacchan..> concluderebbe voltandosi verso di lei e rispondendo a quello stesso invito da lei offertogli <Solo se non è un problema e se non disturbo..> attendendo in silenzio le parole della sua stessa interlocutrice.

18:22 Tachiko:
  [Casa Tachi] Rimane in silenzio andando ad ascoltarlo. Lui confessa quella cosa ed il viso andrebbe subito a scemare quel sorriso in uno sguardo più freddo, più serio, quasi un’altra persona < no.> direbbe solamente guardandolo < Tachiko non te lo permette.> ecco, come se fosse la regina della vita < Se devi morire, sarà un giorno, per mano di Tachiko> come se fosse una dichiarazione d’amore insomma < solo Tachiko può ucciderti capito?> ed il viso e la voce ed il corpo, tutto sembra muoversi nella preoccupazione < solo Tachiko può toglierti la vita e farla sua per l’eternità> si umetterebbe le labbra prima di guardarlo seriamente < quindi non puoi morire, non devi morire, e devi continuare a fare compagnia a Tachiko!> e detto questo, rilassando i pugni che intanto stavano stringendo quell’ultimo panno ecco che chinerebbe la testa di lato, come se non fosse successo niente < oh, no, Tachiko non le capisce spesso> ecco, riguardo le battute. < E tu mandala a dormire!> come se fosse facile. Rimane in silenzio prima di annuire < perfetto! Allora lo chiedo anche anche a lei… Vieni a cena da noi va bene?> direbbe poi come se fosse una persona a se stante prima di fare un respiro profondo. < Se Tachiko chiede, vuol dire che non disturbi!> e detto questo ecco che proverebbe ad avvicinarsi alla sua abitazione < Speriamo bene!> riguardo al non sbagliare nulla < Allora stasera abbiamo bistecca e patate!> e detto questo entrerebbe insieme al ragazzo dentro casa, passando così la serata insieme. [End]

Ichirou va a trovare Tachiko come ormai sua abitudine, la donna gli pone una richiesta particolare che poi si trasforma in una discussione a tratti cupa.