Ah, che ricordi! Dall'alto del Monte dei Volti di Pietra è possibile vedere il panorama dell'intero villaggio. Così si narrava ai giovincelli che intraprendevano il corso accademico o che iniziano semplicemente a compiere i loro primi passi. Ma adesso cosa resta di quel monte se non un cumulo di macerie? I volti che un tempo rappresentavano gli Hokage sono tutti caduti, sono stati fatti esplodere per cercare di salvarsi da una fine nefasta. Non v'è neanche il grande Hashirama Senjuu a proteggere il villaggio con la sua presenza incorporea. E siete da soli. Se non fosse per il vostro vociare, ciò che si prospetta attorno a voi non è altro che il silenzio. Sentite il ticchettar sommesso della pioggia che s'abbatte su una vecchia lamiera arrugginita e piegata, sui tetti divelti e mancanti di mattoni ormai caduti e persisi in quelle strade un tempo piene di vita. E te le puoi immaginare - dico a te, Mattyse - quelle strade piene di vita in quello che a te sembra essere un tempo passato molto effimero. Non ti sembra ieri? Quando passeggiavi allegramente per le sue strade o per i suoi tetti recandoti alla Magione o verso la tua dimora. Ed ora davanti a te un monte deserto ai cui piedi giacciono i rimasugli di quelli che si potevano definire volti, massi più grossi del normale che si sono abbattuti anche sulle altre abitazioni sottostanti e sulla magione dell'Hokage che n'è rimasta schiacciata quasi totalmente. E piove. Ogni goccia bagna le vostre teste e i vostri corpi, appiccicando su di essi gli abiti che portate a meno che non vogliate trovare un riparo. Entrambi parlano, si scambiano opinioni anche piuttosto divergenti l'uno dall'altro, accompagnati dalla debole eco della loro voce che viene interrotta dal cadere continuo dell'acqua dal cielo plumbeo. In lontananza, il rombo d'un tuono. Ad un orecchio più attento come quello del Senjuu - avendo attivato il Chakra a differenza di Tsuyunotama - sarà possibile ascoltare sì il rombo del tuono, ma anche quello che ne consegue. Al suo termine, un ringhio baritono e profondo. Il monaco, invece, potrà rendersi conto soltanto del tuono alle sue spalle abbastanza distante da non risultare essere per loro un problema vero e proprio. Finora ve la siete cavati egregiamente, nessuno vi ha infastiditi, tuttavia la fortuna prima o poi viene a mancare... la Fede aiuterà i giusti. [ Ambient ~ ]
Il bianco sceglie di utilizzare il rilascio del chakra, il quale viene convogliato verso le inferior leve e forma una sottile patina sotto i di lui piedi. Raggiunge una maggiore stabilità sul terreno bagnato, cerca il punto dal quale potrebbe provenire la minaccia. Nel frattempo, continuano a discutere e in tutto questo non siamo minimamente attratti dal metterci in mezzo. Ambedue muovono affermazioni e domande pregne di significato, ma ciascuno ha un modo diverso di vederla che esula dall'operato di chi, invece, brama soltanto la loro attenzione. Quel silenzio che accerchiava entrambi sparisce assieme al tuono e a quel che assieme a lui viene condotto sin lì. Il ringhio, che dapprima ha potuto sentire soltanto Mattyse, pervade di nuovo l'aere circostante ma questa volta è più forte. Talmente baritono da sembrare che fuoriesca direttamente dal fondo d'una gola profonda e oscura, viene percepito anche da Tsuyunotama. Pregare potrebbe essere un'idea perché le uniche creature che s'aggirano per quei lidi sapete benissimo quali sono, non ci vuole un genio per comprenderlo. Sono anni ormai che popolano queste terre, abbandonate a se stesse dalla divinità che le ha generate. Adesso è arrivato il momento però di decidere. Quel ringhio si fa sempre più vicino e siete in due: un ex Chunin appena uscito dal sottosuolo che ha un potere pari a quello d'un Genin ed un monaco che non ha neanche richiamato il suo Chakra. Netto svantaggio. Quelle creature sono le stesse che hanno distrutto il villaggio all'interno del quale muovete i vostri passi. Nonostante lo scroscio della pioggia dalle tegole e dai tetti spioventi che si avviluppano attorno alla loro ubicazione attuale, possono sentire distintamente il ringhio diventare più udibile, segno inequivocabile che la bestia s'avvicina. Ricordate però che la pioggia v'è amica... [ Ambient ~ ]
Il ringhio si fa sempre più vicino assieme ai passi pesanti della belva. <GrRrRoAhhH!> Entrambi potranno ben udirlo nonostante i discorsi che stanno facendo e il temporale che continua ad abbattersi con tumultuosa forza. I due si trovano parecchio in alto a differenza della bestia che calca il suolo. Se soltanto vi sporgeste per guardare dabbasso, potreste notare un'enorme chimera che raggiunge almeno i cinque metri di lunghezza ed un paio d'altezza da terra. Ha piantato il muso verso il terreno, sta annusando di gran lena come se volesse appunto cercare il suo pasto quotidiano tramite l'olfatto. Quando vi ho detto che la pioggia quest'oggi vi è amica, non stavo affatto mentendo. Non solleva il capo, continua a grugnire e ad avanzare, ma rallentando il proprio incedere proprio perché sta cercando, sta annusando con particolare attenzione per non lasciarsi scappare traccia alcuna. Purtroppo per Tsuyunotama, il richiamo del Chakra non avviene come da lui sperato data la mancanza del sigillo caprino dal quale tutto nasce. Il Senjuu, al contrario, avendo il Chakra già impastato in precedenza, lascia cadere davanti a sé il kunai ed indietreggia sin a dar le spalle allo strapiombo: sotto di lui, il cacciatore affamato. Possono ancora una volta decidere come comportarsi perché è palese che la belva non si sia ancora accorta di nessuno dei due, trovandosi ben più in alto. Hanno delle chance da sfruttare per uscirne salvi e puliti, così come quelle di peggiorare la situazione. Ma ora la possono vedere, bianca con le fauci spalancate e i denti aguzzi che digrignano, facendo da contorno al ringhio gutturale che esce dalla sua gola. [ Ambient ~ ]
Purtroppo, anche i migliori possono sbagliare. Si tratta di pianificare una tattica contro un nemico imprevedibile che non ragiona tramite il comune intelletto, ma sfrutta i propri sensi sviluppati e il brontolio dello stomaco. Ringhia, effettua un altro passo e si ferma. Dalla loro, hanno la fortuna di restare in silenzio e di non fare troppo chiasso, oltre alla distanza che li separa dalla belva sottostante che s'aggira attorno ai cinquanta / sessanta metri d'altezza. Può tornarvi utile come informazione? Inoltre, in base alla posizione di Mattyse che squadra la chimera dall'alto, quest'ultima ha il muso rivolto verso la destra del ragazzo e il resto del corpo a sinistra (potrebbe seguire disegnino se non hai capito la dinamica). E' acquattata sulle quattro zampe, con quelle anteriori distese innanzi come se fosse pronta a muoversi, strappare la brulla terra e scattare immediatamente verso la sua naturale preda: l'essere umano o qualunque cosa possa muoversi. Quel che viene compiuto dal bianco viene eseguito perfettamente, dunque nulla da temere. Può anche cercare di cambiare piano, ma sarebbe bene decidere come comportarsi prima che possa effettivamente scoprirli e accorgersi della loro presenza. Tsuyunotama, invece, impara dal suo errore precedente e dalla mancanza d'utilizzo di quella coppia d'energie che sta richiamando or ora. Riesce nel proprio intento e, finalmente, a sua volta attiva il Chakra che, in una situazione del genere, potrebbe veramente tornargli tanto utile. Cosa farete, allora? [ Tirate un D100 - Fortuna ][ Ambient ~ ]
Mattyse tira un D100 e fa 31
Tsuyunotama tira un D100 e fa 98
...okay. Il grande stratega, la prima volta nel corso della sua vita, sceglie stranamente la ritirata. Pronto a conficcare il kunai nella testa della belva, si rende vagamente conto che forse non è il momento migliore per farlo. E con questo non intendo dire che sia una cattiva idea. Se quelle chimere sono riuscite a distruggere tutto quello che conoscevate e tutte le persone che erano sul campo di battaglia, avrete presto compreso che sono anche piuttosto forti. Lo stesso Tsuyunotama, a questo giro, sembra essere d'accordo con il terrorista e optano entrambi per una ritirata strategica giacché non li ha ancora adocchiati, aiutati appunto dalla pioggia che ne copre gli odori e dalla distanza di circa cinquanta metri. C'è anche da dire che sono dotati di vera fortuna, specialmente il signor monaco il cui odore non viene percepito e non vien neppure notato. Entrambi hanno il tempo a disposizione per allontanarsi e sparire prima che la bestia sollevi il collo poiché è esattamente quello che farà negli istanti immediatamente successivi. Avrebbe potuto adocchiarvi, ma avete scelto una delle tattiche più sottovalutate di tutte: la fuga. La chimera resterà lì sotto per qualche altro minuto ancora, alla ricerca d'una possibile preda immaginaria che ovviamente non troverà, scaricando la sua ira funesta su qualche abitazione ancora integra che merita di cascare. Non v'è altro da aggiungere, se non che i Kami pare abbiano salvato il suo iniziato e che anche oggi non vi sono stati morti sulla coscienza. [ END - End non obbligatoria ]